By: Francesco Ballati on Sabato 05 Ottobre 2002 12:42
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Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale.
Non credo di esagerare, se accomuno i catastrofisti a dei bambinoni viziati che, come per gioco, in maniera egocentrica, si divertono sadicamente a prospettare atastrofi finanziarie ed economiche, alla luce di proprie analisi di natura tecnica (molto banali a dire il vero, forse sono dei fisici mancati, dato che dalla scienza esatta a quella "non esatta" ce ne corre).
Il sottostante analizzato (da coloro che, a mio modesto parere, ad errata ragione si ritengono esperti), sono i mercati finanziari, che, possono essere influenzati dal sottostante economico, o, purtroppo, lo possono influenzare; che avvenga l'una o l'altra delle ipotesi, il motore propulsivo di entrambi, e' dato dalla psicologia delle masse.
A mio modesto parere, l'analisi prospettica della psicologia delle masse non puo' essere prevista (come le previsioni del tempo, piu' aumenta il differenziale previsivo, piu' le formulazioni prospettiche diventano errate), ma influenzata, per il semplicissimo motivo che nel momento stesso in cui si va ad esporre la propria previsione, si introduce, inevitabilmente, un elemento di disturbo atto a modificare (o perturbare?) lo sviluppo del pensiero di massa stesso.
Il profondo movimento ribassista che c'e' stato a partire da aprile 2002, e' andato ad incidere profondamente sullo stato psicologio di una folta schiera di attori economici (dai piccoli medi risparmiatori, agli imprenditori, ai consumatori stessi, ecc..) al punto di modificare lo scenario economico e la eventuale ripresa che era in atto; e non neghiamo il contrario.
Inoltre, paradossalmente, la spirale ribassista dei mercati, ha inevitabilemnte messo sotto pressione lo stato patrimoniale delle banche e delle assicurazioni, creando, oltre al relativo crollo dei titoli stessi (curioso, no'?; piu' scendono i mercati, piu' si aggravano i bilanci dei finanziari, piu' i finanziari scendono, e piu' le borse scendono...), un ulteriore elemento di disturbo a livello economico ( dal credito, alla ristrutturazione); in ambito tecnico scientifico (sistemi), si direbbe che il sistema non e' retroazionato ( un motore tubocompresso, senza wastgate, esplode). E se la spirale ribassista non si arresta, si rischia di arrivare al collasso, con sommo piacere di coloro che pensando di prevedere, non consapevolizzandosi, hanno non previsto, bensi' generato.
La negativita' che veleggia attualmente, e che trova la propria fonte proprio dai media che non fanno altro che riportare i pareri degli operatori "professionisti", sta andando a minare profondamente uno scenario economico, che altrimenti, probabilmente (e sottolineo probabilmente), sarebbe stato piu' sereno di quello che attualmente si stà concretizzando.
E come sappiamo bene che, patologicamente, esistono in ambito umano, molte malattie che trovano proprio fondamento nel pensiero stesso del pre-presunto-malato, cosi,sempre patologicamente, la massa rischia di scavarsi la propria fossa, senza che non ve ne fosse stato il bisogno se non fosse stata inculcata da un sentimento profondamente negativo.
Precisando che non e' mia intenzione offendere tutti coloro che tendono a fare al meglio il proprio lavoro, dedicandogli
tempo e passione, reputo professionalmente corretto effettuare analisi con approcci probabilistici (ad esempio se accade questo succede quest'altro, ecc), ma e' decisamente perverso emettere "sentenze previsive" non essendo consci che piu' che
emettere previsioni, si introducono profondi elementi perturbatori che posso portare, alla lunga, al tanto temuto crash;
crash che, e' bene ricordarlo, tocchera' direttamente od indirettamente i fautori stessi.
La previsione dunque si concretizza, ma solo perche' e' stata "voluta".
Scusandomi se ho utilizzato toni forti, non essendo mia intenzione offendere nessuno,
Cordiali saluti
Francesco
Edited by - Francesco Ballati on 10/5/2002 14:36:39