Il blog

Al fine di alzare la qualità del dibattito... - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Novembre 2003 18:27

Al fine di alzare la qualità del dibattito abbiamo inserito comodamente in home page sulla sinistra in basso i link ad alcuni dei commentatori in inglese più intelligenti (più un blog italiano) Ad es Dick Morris è il guru delle campagne elettorali, è stato il manager di Clinton per anni e se leggi quello sai come sta andando la campagna elettorale attuale per la presidenza negli USA. Andrew Sullivan è il fenomeno del momento (conservatore-gay inglese...) quello che ha chiesto ai lettori del suo blog di mandargli soldi se volevano che continuasse a scrivere e con sorpresa ha ricevuto centinaia di migliaia di dollari Thomas Friedman è il guru del NY Times sul Medio Oriente ecc... Per la par condicio alcuni sono qualificabili come di "destra" (in blu) e altri di "sinistra" (in rosso) così ognuno legge solo quelli della sua parte e tutti restano della stessa di idea di prima salvo che hanno ripassato un poco l'inglese

A che punto è il ciclo ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Novembre 2003 18:16

Tutti i mercati emergenti hanno preso una legnata dal 6 novembre esatto in poi causa il dollaro e come amplificano la salita amplificano la discesa Il ciclo che calcola Bill Meridian era: 6 novembre Max e poi 17 novembre Min ed è uno dei più attendibili (inutile mettersi a fare il ciclo in casa quando c'è gente che lo fa da 15 anni) Gli S&P hanno tenuto per ora il minimo del 17 per cui può essere che gli emergenti siano un giorno o due in ritardo ---------------------------- Bill Meridian ------------------------------------------

la giustificazione morale e intellettuale la forniscono qui da noi - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Novembre 2003 13:23

Non è colpa di Noir. Oggi c'era Harold Pinter, famoso drammaturgo inglese che dichiarava : "...Dear President Bush, I'm sure you'll be having a nice little tea party with your fellow war criminal, Tony Blair. Please wash the cucumber sandwiches down with a glass of blood...", per lui Bush e Blair bevono il sangue a colazione. E il sindaco di Londra, Ken Livingstone "il rosso", sinistra laburista: "...President Bush...the greatest threat to life on this planet that we've most probably ever seen." , per lui il nemico dell'umanità non è il terrorismo che sventra dei poveri turchi oggi e l'altro giorno degli italiani, ma il presidente americano. Nemmeno Bin Ladin riesce a dirle così bene, probabilmente li citerà nella prossima cassetta. Metà degli intellettuali e politici europei hanno la stessa visione, usano gli stessi concetti, credono alle stesse false informazioni di quelli che mettono le bombe a Nassarya o Istanbul. Se ascoltassi solo Harold Pinter, Dario Fo, Giorgio Bocca, Furio Colombo e altre centinaia che occupano i media penseresti che la Cia ha fatto saltare l'11 settembre a tradimento una città araba e poi ha iniziato una serie di stragi di civili con ogni pretesto in tutto il mondo. Il sostegno morale e la giustificazione intellettuale al terrorismo non viene dal Corano che è testo di 1.400 anni fa e non andrebbe preso alla lettera, ma dagli intellettuali occidentali fanatici che odiano con tutte le loro forze l'occidente che li mantiene nel benessere e nella sicurezza. Prima avevano l'Urss, poi la Cina, Cuba, il Vietnam, che si sono rivelati tutti dei mattatoi e adesso sono senza modelli da proporre, ma l'odio fanatico per la civiltà occidentale è rimasto identico. Piuttosto che ammettere per un momento che Saddam ha massacrato in proporzione più gente di Hitler e basava il suo potere sul fatto che faceva mangiare la gente dai Dobermann l'intellighenzia fanatica che abita i media occidentali è disposta a parlare per ore di qualunque altra cosa e distorcere con accanimento ogni singola notizia. Chi legge e crede alla loro follia come Noir arriva al grottesco pur di difendere qualunque dittatore purchè sia ostile all'america: "... che ne sai dell'Irak dei loro usi dei loro costumi delle loro tribù dei loro riti dei quello che vogliono e quello che non vogliono.Come fa ad arrogarsi il diritto di sapere quello che è giusto o no x un popolo....". Come se farsi cavare gli occhi o castrare o mangiare dai dobermann nelle stanze di tortura fosse il costume e l'usanza locale in medio oriente. Pur di difendere un regime ostile all'america arrivano al razzismo più ridicolo. Massimo Fini sul "Carlino", giornale moderato, diceva ieri che i talebani sono ammirevoli perchè non hanno tradito Bin Ladin nonostante la taglia e sono superiori a noi che per soldi faremmo qualunque cosa. A parte il fatto che Bin Ladin è probabilmente morto a bora bora (altrimenti avrebbe fatto un video) le SS intorno a hitler hanno combattutto fino alla fine senza tradire e hitler stesso non era attaccato ai soldi. Spiace solo di non poter mandare per un anno questa gente tra i talebani ad ammirarli più da vicino. Ma non si può sfuggire perchè giornali come l'unità o l'espresso ad es danno in diverse gradazioni la versione italiana della visione del mondo di Al Qaeda, ci sono tutti i concetti e le falsificazioni dalla prima all'ultima a cui credono i terroristi, dal "lager di Guantanamo" alla ".. la conquista del petrolio arabo come obiettivo...". Il dogma di base è che il male al mondo viene sempre dall'occidente e bisogna trovare qualche frammento di notizia falsa per corroborarlo in qualche modo. L'unica differenza è che qualcuno in medio oriente ne trae le conclusioni pratiche e compra il tritolo. La gente che ha fatto la strage a NY l'11 settembre erano arabi benestanti che studiavano e vivevano in occidente da anni, non poveri pastori disperati. Il fatto che metà dei media occidentali dica queste cose conferma agli occhi dei terroristi di aver ragione. Se pensi che il governo americano "si abbevera di sangue " come dice Pinter e che "...è la più grande minaccia che esiste per il mondo" come dice il sindaco di sinistra di londra è ovvio che combatterlo con qualunque mezzo ha una giustificazione. E dato che militarmente non puoi sconfiggere l'america perlomeno compi degli attentati per contrastarla. E dato che gli attentati sono difficili da fare in america o inghilterra li fai dove puoi e ammazzi anche un poco a caso chiunque capiti in qualunque modo. Ma la giustificazione morale e intellettuale la forniscono qui da noi

sale perchè qualcuno lo fa salire. - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 20:29

Ebiscom è veramente il tipo di titolo che sale perchè qualcuno lo fa salire. E' il tipo di titolo come era Class ad es nel 2000 o Recordati nel 2001 che essendo abbastanza liquido, ma fuori dal radar dei gestori e hedge fund esteri si riesce a portare su bene in Italia senza usare somme enormi Anche SNAI o Banca Profilo ovviamente, ma con Ebiscom c'è più liquidità. Se io fossi un fondo italiano come faccio veramente i soldi ? Quando il mercato è abbastanza impostato al rialzo scelgo un titolo adatto come liquidità, ma che non sia trattato molto dagli esteri che possono interferire e formo una cordata con altri che conosco in altre sim per portarlo su a un certo prezzo e poi mollarlo. Se fossi più bravo o comunque mi concentrassi solo sui titoli italiani facendo telefonate in giro tutto il giorno ecc...cercherei in Italia di cercare solamente di capire quali sono i titoli che sono "portabili" in questo modo. Questo fenomeno non è possibile con titoli molto liquidi del Mib30 o S&P 500 e nemmeno con quelli troppo piccoli. Accade in misura diversa dappertutto ovviamente ed è legale, ma in borse un poco defilate come quella italiana, con pochi titoli e su titoli liquidi ma non troppo è molto molto evidente.

il bacio della morte per SNAI ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 17:54

il bacio della morte per SNAI ? della serie: "... quando cominciano a consigliare a tappeto fino in provincia di comprare il titolo che è salito del 100%..." SNAI era a 4.80 euro quando ho visto questa mail in cui appunto uno di Fideuram consigliava SNAI... comunque ora fa 4.19 e -8% non male forse più che comprare Snai occorrebbe andare short Fideuram Magari era un mese che la indicavano, no lo so, ma certo che per chi ha ricevuto questo consiglio e stamattina me lo ha girato (vedi sotto) un titolo che sale da 2.5 a 4.80 in dieci giorni e te lo indicano dopo che ha fatto il +100% e solo perchè ha fatto il +100% comunque sto facendo bella figura: a 4.80 tre ore fa dicevo che scendeva a 4.00 e ci stiamo arrivando

SNAI: prima 4 poi 7 - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 16:07

....consiglio sul Titolo SNAI, ( Azienda sul gioco d'azzardo ), che B.Fideuram mi ha consigliato. E' cosi' interessante come titolo speculativo, come mi hanno detto? .... ---------------------------- non so, nel 1999-2000 ho seguito SNAI e preso un pezzo dell'incredibile rialzo che fece da 5 a 35 e questa volta proprio non l'ho capito credo che nel DNA o nell'oroscopo di SNAI ci sia che ogni tanto quadruplica per qualche strana ragione, onestamente è solo un titolo speculativo, abbastanza liquido perchè tre sim italiane mettendosi assieme lo portino su e abbastanza piccolo perchè non sia notato dall'estero e il cui business è abbastanza incerto al momento da alimentare speranze vaghe graficamente ? forse arriva a 5 poi corregge a 4 e in dicembre lo portano a 7

Tiscali contro Ebiscom tre mesi dopo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 15:29

c'è un problema di credibilità di Soru e un gap tra quello che ha promesso e quello che ha mantenuto finora e il confronto con Ebiscom lo illustra In settembre ho suggerito come mio contributo al forum un operazione di : short Tiscali e long Ebiscom Aveva il vantaggio di essere "neutrale" rispetto ai mercati (cioè se cedevano le borse non dovevi, presumibilmente, perdere lo stesso perchè la posizione al ribasso su Tiscali guadagnava) e giocava come ho spiegato allora sulla diversa qualità del managemet delle due società. Come si vede ha funzionato in modo spettacolare. La forbice tra le due società si è aperta in modo estremo e ora ad es sarei per chiudere, ma illustra il fatto che Scaglia & c. godono di una forte credibilità e Soru (che tra l'altro da mesi si agita per andare in politica e mollare Tiscali) invece molto meno. In parole povere non si capisce bene che strategia abbia Uno dei motivi per cui Microsoft o Oracle o Intel hanno fatto così bene attraverso gli anni è la qualità (anzi la determinazione feroce) del loro management. Se gestisci Autostrade o Tim o la Popolare Verona che sono dei mezzi monopoli di fatto conta fino a un certo punto, ma con una società come Tiscali conta moltissimo e per ora la penalizza al di là degli ultimi numeri.

I morsi dei dobermann - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 12:08

E' un problema grave che affligge la nostra società C'è un mucchio di gente come Noir per cui berlusconi (o bush) sono peggio di saddam hussein o di bin ladin e ne sono veramente convinti, fingono di interessarsi alle stragi di bin ladin & company per sembrare persone normali, ma undici volte su dodici maledicono i governi occidentali del colore politico sbagliato e non i tizi che preparano l'autobomba. Su tutti i media (da dario fo a giorgio bocca a massimo fini alle redazioni dell'unità, espresso, tg3...), nelle piazze e ovviamente poi anche qui sul sito trovi chi vede come problema centrale del mondo che berlusconi sarebbe mafioso, ma è impermeabile al 95% delle altre notizie che pure ci sarebbero su google.com. Sfuggono invece dettagli come il fatto che in in giro per il mondo c'è gente che da in pasto ai dobberman gli avversari come faceva Saddam fino a qualche mese fa ^(intervista al medico personale di Saddam, da Al-Ahram principale quotidiano egiziano)...#weekly.ahram.org.eg/2003/638/re11.htm)^ ------------------------------------------------------------ "....Dr Al-Basri later came to know the a darker sides of Saddam's nature, like the time when a man that had fallen out of the leader's favour was thrown into a cage of hungry Dobermann dogs that had not been fed for a week. Saddam calmly smoked his cigar while the animals tore him to pieces ------------------------------------------------ Non lo possono dire apertamente, ma per loro queste cose sono secondarie il vero guaio è sempre e solo berlusconi e bush (o sharon) Ormai ci siamo abituati e non ci facciamo caso per cui ci sembra scontato accendere la TV e vedere che a Roma o Londra si va in piazza a dichiarare sempre berlusconi o bush criminali e nessuno si scalda per saddam, gheddafi, assad, putin, castro, mugabe o kim il sung. Ma non è affatto normale, è demenziale. Anzi è masochista ora che in tutti i paesi del mondo ormai ci sono atti di terrore il cui filo comune è ammazzare degli occidentali in quanto tali. Gli ebrei e gli americani sono il bersaglio numero uno, ma la suora che era in somalia da 20 anni uccisa due mesi fa aveva come colpa di essere italiana, i 150 ragazzi in discoteca sbudellati a bali erano australiani e tedeschi, i dieci tecnici francesi sventrati dal kamikaze in pakistan solo perchè europei (la francia non è colpevole di essere filo-americana...), la ragazza francese assassinata in afganistan sul giornale di oggi era con la croce rossa... A essere precisi anche in India hanno subito dozzine di morti e decine di attentati di fanatici islamici e stanno reagendo senza sensi di colpa progressisti (gli indiani sono diventati l'alleato numero uno di israele ora), ma per la maggioranza dei media "..senza israele e la politica di bush" vivremmo in pace e alla fine lo ritrovi anche nei sondaggi come quello famoso di un mese fa della CEE. E' un problema grave e fino a quando non arrivi qualche morso di dobermann che riporti alla realtà ce lo trascineremo.

i tassi di interesse sono alti ? sono bassi ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2003 02:22

Quello che non leggi sui giornali - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Novembre 2003 01:08

Non si è obbligati a occuparsi dei fatti degli altri in posti lontani, per me ad esempio le probabilità di incontrare un kamikaze col tritolo sono basse ed è un problema più grave lo "Spam" crescente di mail indesiderate che ogni giorno di più mi riempie la casella di posta di pubblicità di vergini ukraine, cartucce di inchiostro scontate, investimenti sicuri in nigeria, pillole per non russare o di software per impedire lo spam di mail pubblicitarie. Tra l'altro il terrorismo ha ora poco impatto al momento sui mercati, c'è chi oggi ha provato a dire che c'era "la reazione alle notizie" dei morti nel weekend, ma il dollaro era debole al mattino e forte al pomeriggio e viceversa i bonds per cui per ora contano poco. Comunque, può darsi che tornino a pesare anche sui mercati e non solo sulle povere vittime e quindi conviene saperne qualche cosa, l'unica certezza è che è meglio non basare il proprio giudizio sui giornali italiani. Per chi fosse curioso invece di "andare alla fonte" ci sono tanti siti arabi ad esempio, quelli che mettono online in inglese i sermoni degli degli Iman più famosi del mondo musulmano che predicano tranquilli tutti i giorni l'odio per l'occidente come da noi il papa predica di perdonare e si pente di quello che la chiesa ha fatto 500 anni fa, c'è Al Jazzeera, la famosa "CNN araba", la TV più ascoltata nei paesi musulmani, che ha anche il suo sito in inglese dove esalta tutti i giorni i terroristi suicidi che sbudellano i poveri irakeni o la croce rossa (o i carabinieri o i marines). Poi ci sono però dozzine di siti irakeni di tutti i generi e tendenze che raccontano ora finalmente) liberamente quello che succede in iraq. Sono scritti in un ottimo inglese (cosa che infastidisce l'intellettuale di sinistra che invece ha qualche problema a leggerlo e preferisce pensare agli irakeni come dei pastori ignoranti in modo da potersi abbeverare tranquillo sempre in italiano a Repubblica), perchè tra l'altro grazie a Saddam milioni di irakeni sono scappati per il mondo e si sono ingegnati di imparare le lingue per campare. Una delle cose che danno il senso di quello che succede, è la storia delle più grandi paludi del medio oriente, alla foce del Tigri ed Eufrate dove per 2mila anni, dai tempi della Bibbia che le menziona ha vissuto un intera popolazione sciita che le sfruttava per la pesca ed altro e che si era adattata totalmente a questo ecosistema (è apparsa anche sul NY Times e altri media internazionali, ma non quelli italiani). Saddam dopo che si erano rivoltati nel 1991, non contento di avere fatti uccidere decine di migliaia di questi sciiti, per vendetta le ha prosciugate facendo deviare le acque dei fiumi direttamente in mare e facendo così morire tutta la loro economie e anche parecchia di questa gente che di colpo si è ritrovata un deserto dove per secoli c'era vegetazione e pesca e moriva di fame. L'orribile occupazione alleata ha ^consentito ora di fare tornare finalmente l'acqua e di salvare questa popolazione che si stava estinguendo e la storia appare ad esempio in# www.iraq.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=550&mode=thread&order=0&thold=0^ sui siti irakeni (o sul NY Times). (e gli ecologisti ? è una delle maggiori catastrofi naturali accadute nel medio oriente, ma se è stata causata da un dittatore arabo non c'è gusto a manifestare?) Questo è solo uno dei tanti esempi di ricostruzione del paese, ma tu leggi sul corriere che "...a Bassora manca ancora l'elettricità per alcune ore al giorno.." mentre nei siti internazionali (o irakeni) spiegano che sotto Saddam nel sud sciita del paese c'erano due-tre ore in media di elettricità al giorno per cui è la prima volta che manca così poco. Leggi che ora "...l'Iraq è nel caos ..." e intanto gli irakeni che hanno formato una commissione per contare le vittime degli anni di Saddam raccontano che per ora sono arrivati a 300 mila cadaveri in qualche modo identificati per cui magari il loro concetto di "ordine" e di "pace" è diverso da quello del giornalista che scrive da Roma. Qui stanno arrivando dai quattro angoli del mondo centinaia di terroristi afgani, sauditi, palestinesi, yemeniti, siriani, iraniani, affiliati di Al Qaeda, Hamas o Hezbollah che si fanno saltare come è loro tradizione sbudellando i civili irakeni oppure assassinano chi cerca di far funzionare l'energia elettrica. Intanto gli occidentali imperialisti e infedeli si fanno accoppare per fargli funzionare gli ospedali o fargli arrivare le royalties del petrolio. Può darsi che alla fine le immagini della propaganda dell'asse Al-Jaazera-Repubblica prevalgano, ma può anche darsi che i 36 milioni di irakeni in loco giudichino invece in base alla loro esperienza, all'acqua che ritorna dopo che Saddam gliela tolta e che per una volta vada male ai fanatici assetati di sangue fine

Ancora sui 100 titoli del Nasdaq (ma non il solito Nasdaq) - gz  

  By: GZ on Sabato 15 Novembre 2003 17:37

Se uno metteva tutti i suoi soldi negli ultimi due anni solo in societa' che fanno trattori e macchine movimento terra e in societa' di cargo e tankers marittimi guadagnava molto. E cosi' se uno comprava solo titoli auriferi. O solo societa' di costruzioni immobiliari americane. E allora ? Non sto parlando del fatto che un piccolo settore di nicchia come l'Oro o i Trasporti Marittimi o i Trattori e Macchinari Agricoli (settori che capitalizzano lo 0.3% delle borse mondiali) sono saliti. Sto parlando del fatto che siamo invece a fine 2003 e, ad esempio, i 100 TITOLI MAGGIORI DEL NASDAQ hanno SUPERATO I MASSIMI DEL 2000, ma sembra che quasi nessuno se ne sia accorto, sia su questo forum che nei media finanziari italiani. Sembra leggendo questi post qui sotto che le lancette dell'orologio siano ferme al 2002. Sto mostrando che comprando un paniere a caso tra i 100 titoli importanti del Nasdaq ritornavi al livello del marzo 2000, purche' non ti ostinassi a comprare solo le solite Microsoft, Yahoo, Sun, Intel e Dell, ma comprassi anche titoli meno conosciuti e che pero' capitalizzano miliardi di dollari (titoli del Nasdaq 100). E' normale che i giornalisti si accorgano un anno dopo di quello che succede veramente, ma dei privati che hanno un interesse diretto nel proprio portafoglio dovrebbero essere liberi di riconoscere questi fatti quando sono evidenti. Evidentemente ci si affeziona alle proprie convinzioni di borsa come accade con quelle sportive e politiche a detrimento dell'obiettivita' di giudizio. Una reazione piu' normale davanti a questo tipo di dati mi sembra sarebbe chiedersi come in questa mail: ---------------------- mail ricevuta-------------------------- "...Sarebbe interessante conoscere il ritorno di questa semplice strategia nel periodo 1995-2000....." (il grafico mostrato sotto va dal 1999 al 2003 quindi copre 4 anni. manca solo il 1998 e dato che non l'ho elaborato io non sono in grado di estenderlo, ma si vede bene che il rendimento era nettamente positivo anche dal 1998)

I mercati finanziari non sono un fatto soggettivo - gz  

  By: GZ on Sabato 15 Novembre 2003 17:09

....non compro 1 azione, dico una, dal 1997..... ----------------------------- Marker lei ha completamente ragione: se ottiene risultati in questo modo (o in qualunque altro modo) nessuno le puo' dire niente. I mercati finanziari pero' non sono un fatto soggettivo, sono fatti di numeri e percentuali che possono essere analizzate per trarne delle conclusioni sui metodi che nel tempo danno IN MEDIA i risultati migliori. "In Media" vuole dire che ci sono le eccezioni e lei e' un eccezione. Ad esempio le azioni pagano dividendi che si accumulano nel tempo e piu' in generale il mondo va avanti, dal 1997 sono arrivati i cellulari, l'internet e la banda larga con amazon e tutto quello che puoi fare online, nuove tecnologie per il cuore e i tumori e nuovi farmaci, la cina che produce di tutto a prezzi stracciati, la russia che ricomincia a pompare petrolio e gas, le commissioni di borsa ridotte dell'80% in cinque anni, il boom immobiliare in europa e in america ecc... Tutte queste cose si riflettono in qualche modo nel tempo nei bilanci e poi nelle quotazioni delle societa' quotate in borsa. E chi dal 1997 evita le azioni RIMANE TAGLIATO FUORI DA TUTTO, rimane tagliato fuori, se vogliamo, dal mondo. Un altro modo di dire la stessa cosa e' che statisticamente, il che significa RAZIONALMENTE dato che la statistica e' l'unica scienza applicabile ai mercati finanziari, per la stragrande maggioranza degli investitori investire in un portafoglio diversificato di azioni e' la strategia che ha dato i migliori risultati nell'ultimo secolo, negli ultimi 20 anni e anche negli ultimi CINQUE ANNI. Ad es tutti i portafogli che io tengo dal 1999 sul sito senza eccezioni sono in attivo e quello americano dal 1999 e' su di piu' del 130% (senza contare i dividendi e le commissioni). E' piu' facile per la stragrande maggioranza comprare delle azioni e contare sul trend di fondo dell'economia globale che giocare a mordi e fuggi sui futures, cosa possibile, ma per un esigua minoranza. Specialmente, come non mi stanco di mostrare, in un anno eccezionale come questo 2003 in cui il 90% (non dico 90 per dire un numero, proprio il 90) dei titoli americani (e asiatici) e' salito e comprare azioni americane a NY e guadagnarci e' stato come rubare caramelle in chiesa. So che quello fa lei e' possibile, perche' tra l'altro spendo 2/3 del mio tempo con i futures, ma quello che discuto e' se sia l'approccio preferibile in generale

impossibile guadagnare andando al ribasso in modo sistematico - gz  

  By: GZ on Sabato 15 Novembre 2003 01:07

Probabilmente ho reazioni troppo viscerali, ma proprio non riesco a capire perche' chi (a giudicare da quello che scrive) opera con i futures abbia bisogno di predire che l'economia vada a rotoli per andare short il Fib30 o l'S&P. Chi e' che resta short o al rialzo di un indice come il Mib30 o l'S&P per tre mesi di fila o anche solo un mese ? Con i FUTURES sul Fib30, S&P, Nasdaq o Dax (che si muovono poi abbastanza assieme) perdi o guadagni il 5% sul capitale in un giorno e l'orizzonte e' di una settimana o il giorno dopo no ? Io ("che sono sempre toro") oggi ho indicato short con put sul Fib e sul Russell 2000 futures, ho indicato un titolo short ieri Broadcom ed e' da inizio settimana che penso che gli indici vadano giu' per qualche giorno. Ho avuto problemi a aggiornare tutto tempestivamente nel pomeriggio oggi, ma essendo riuscito a stare short il Russell 2000 e simili alla fine oggi ad es sono su di un +4% in media (appendo volentieri su richiesta qualche immagine di conto online a corrobare questa affermazione gratuita ). A volte il gioco non riesce perche' e' dura giocare sul tempismo in questo modo con il margine tutti i giorni, ma cosa c'entra lo scenario economico con queste oscillazioni che giochi con i futures ?. La maggioranza invece dei gestori e del pubblico, incluso quello che legge (credo) questo forum, opera su un orizzonte temporale piu' lungo e COMPRA AZIONI di singole societa' e di azioni da scegliere ce ne sono migliaia in giro. E hanno ragione perche' e' quasi impossibile guadagnare andando al ribasso in modo sistematico sulle borse (non esistono dei warren buffett del ribasso!). Dimostrazione: ecco qua sotto e' il rendimento cumulativo dal 1994, inclusi dividendi, dell'S&P 500 confrontato con l'indice dei gestori specializzati nell'andare al ribasso. Si tratta di un confronto tra quanto guadagnavi negli ultimi 10 anni investendo passivamente nell'indice S&P e quanto gestendo dei soldi al ribasso (^Questo sito ha compilato questo indice "advisor"#http://iasg.pertrac2000.com/intro.htm^ includendo tutti i fondi e gestioni che vanno solo al ribasso che abbiano risultati pubblici). Ogni commento e' bene accetto .

i 100 titoli maggiori del Nasdaq sono sui massimi del 2000 - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Novembre 2003 23:08

Due settimane fa nello spogliatoio in palestra sentivo due che parlavano di come va l'economia mondiale sotto la doccia (non succede solo nei forum di borsa). Uno diceva: "... con questa crisi mondiale... eh...tutto dipende dall'america che ora e' messa male con quel cretino di Bush..." e l'altro mentre si insaponava: "... come si fa a essere governati da un mongolo del genere, comunque fino a quando l'america non esce dalla sua crisi qui non si batte chiodo...". Poi vai nel forum e con qualche termine di gergo in piu' senti le stesse cose perche' questo e' quello che passano tutti i giorni i giornali italiani. I dati economici a dire la verita' dicono il contrario, sono tutti dei +4% o +3% in USA e dei +6% o +10% in Asia e dicono che c'e una forte ripresa economica. Va beh... i dati economici tanto sono fasulli o truccati.... (quando invece indicheranno quello che si accorda coi propri pregiudizi torneranno a essere rilevanti). Comunque a ragionare cosi' si perdeva molto. Ricordatevi che i giornali italiani si sono accorti che la borsa saliva nel 1998 o 1999 non nel 1996 e anche quest'anno e' successa la stessa cosa. Questo e' il grafico dei 100 TITOLI MAGGIORI DEL NASDAQ, non tutti i titoli del Nasdaq (che sono 3mila e ci sono tanti titolini), ma i 100 maggiori, da Microsoft in giu'. Questo non e' pero' il Nasdaq futures in cui 5 o 6 titoli come Microsoft o Dell o Intel pesano per un terzo, ma l'indice dei 100 titoli maggiori del Nasdaq pesati tutti uguali. Bene, i 100 TITOLI MAGGIORI DEL NASDAQ hanno SUPERATO I MASSIMI DEL 2000, cioe' comprando un paniere a caso tra i 100 titoli importanti del Nasdaq ritornavi al livello del marzo 2000. Per un investitore il Nasdaq futures HA IMPORTANZA ZERO, per chi gioca coi futures si' certo, ma a chi compra titoli interessa solo questo indice, cosa fanno I SINGOLI TITOLI perche' se 4 titoli enormi come Microsoft stanno fermi e 40 titoli piu' piccoli salgono chi se ne frega di Microsoft che pesa per il 20% dell'indice, compri Electronic Arts o American Power Conversion (e che non sono titolini, capitalizzano quanto Antonveneta e Fiat). Anche limitandosi a quelli a grande capitalizzazione il Nasdaq e' salito in modo spettacolare negli ultimi 18 mesi. E molti non se ne sono accorti. (il grafico e' elaborato da James Altucher, a ^www.thestreet.com#www.thestreet.com^, sezione premium: "The Spotlight")

Cartoline dal Brasile - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Novembre 2003 22:57

Oggi ho ricevuto questa mail da uno dei Zibordi nostri distanti parenti emigrati in Brasile a inizio secolo "...How are you? I'm fine, but unfortunately I lost my job. It was in April, and until now I've looked for a new job. I worked for Ericsson, but the telecomunication market here in Brazil is really bad. ...." Come noto la borsa Brasiliana e' raddoppiata negli ultimi 8 mesi, una delle o tre due migliori nel mondo e Ericsson pure e' piu' che triplicato in borsa (vedi sotto). Quindi mentre la borsa celebra il miglioramento economico anche in Brasile gli ingegneri perdono il posto e dal punto di vista di chi ci lavora come il mio parente Eduardo "....telecomunication market here in Brazil is really bad....."

Che siano carabinieri, caschi blu, marine o croce rossa per loro e' lo stessa cosa - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:52

Ventanni fa i soldati italiani su richiesta dell'ONU assieme a alcuni battaglioni francesi e a dei marines americani andarono a Beirut. Lo ricordate ? Era il 1982, c'era il generale Angioni con i paracadusti della Folgore, dei lagunari e dei para' e le immagini di Beirut distrutta al telegiornale. C'era il Libano distrutto dalla guerra civile scatenata dall'ingresso dell'OLP, i cristiani maroniti, gli Hezbollah sciiti legati all'Iran e la Siria, gli israeliani nel sud del paese. A noi italiani ando' bene perche' il camion bomba destinatoci grazie a qualche contrattempo non arrivo', ma 230 para' francesi e 350 marines americani rimasero sotto le macerie. Allora era stato l'ONU dopo la strage di Sabra e Chatila a chiedere l'intervento per difendere i palestinesi e la popolazione civile. Il ruolo di Al Qaeda e Bil Ladin lo giocavano gli Hezbollah sciiti (" I bambini di Dio") che operavano istruiti dall'Iran e coperti dalla Siria che occupava il grosso del Libano. Le truppe occidentali erano a Beirut su richiesta dell'ONU e cercavano di pacificare il paese e come reagirono questi precedecessori di Bin Ladin ? Due camion imbottiti di tritolo si schiantarono simultaneamente contro le sedi francesi e americane a Beirut. In precedenza c'era stato un altro attacco suicida contro un comando americano e anche l'ambasciata USA a Beirut fu sventrata con un altro camion suicida. (Donald Rumsfeld era la dentro e scampo' per miracolo al crollo). Vent'anni fa i terroristi facevano le stesse cose, non c'era Bush, nessuno aveva invato l'Iraq, anzi l'ONU aveva chiesto l'intervento umanitario e le truppe italiane, francesi e americane facevano solo da paciere. Ma per il gruppo fanatico islamico del momento la strategia era stessa di adesso in Iraq: camion pieno esplosivo suicida contro gli occidentali, chiunque siano e qualunque cosa facciano, se in qualche modo interferiscono con i piani di conquista e terrore. Il risultato allora fu che i terroristi vinsero. Il Libano fu abbandonato: francesi, italiani e americani se ne andarono dopo la strage di 400-500 dei loro soldati. Il Libano fini' sotto il dominio della Siria in coabitazione con gli Hezbollah sciiti che da allora lo hanno usato come base per il terrorismo. Senza contare gli omicidi e torture a cui hanno sotto posto i cristiani maroniti libanesi una volta che i media occidentali se ne sono dovuti andare. In Iraq oggi ci sono gli Hezbollah sciiti che da queste stragi dei primi anni '80 hanno la loro base in Libano e che si infiltrano ora dall Siria, finanziati e guidati dall'Iran. Assieme ad Al Qaeda che viene dal Pakistan e Afganistan queste organizzazioni terroristiche da 25 anni organizzano stragi suicide e il terrore di massa in medio oriente e nel resto del mondo). Intanto i deficienti che scrivono sui media dicono che la "resistenza all'occupazione americana" si sta rafforzando e "aumenta i consensi". Centinaia di irakeni sono stati assassinati da queste bande di terroristi che da 30 anni insanguinano il medio oriente e dalle redazioni di roma standosene belli al sicuro scrivono "... della resistenza irakena...". Ogni tanto cambia il capo o la siglia, ma sono sempre gli stessi criminali fanatici da 25 anni almeno e l'unica cosa che stupisce e che dopo tanto tempo, tante stragi e tanti massacri ci sia ancora gente che non vede che sono loro il nemico

MERCATO TORO DEI CEREALI : conseguenze - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Novembre 2003 15:10

Come si vede dai grafici che ho messo piu' sotto la Soya, Olio di Soya, Mangime di Soya e Cotone continuano a godere del grande mercato toro (e continuo a consigliare di tenerle da inizio anno o meta' dell'anno scorso). Cosa manca all'appello nel GRANDE MERCATO TORO DEI CEREALI Creato da Boom della Cina ? Il Mais e' ancora debole, ma il Frumento sembra lanciato, e la Carne di vitello sembra Seat Pagine Gialle nel 1999 Ovviamente pero' ci sono delle conseguenze di questo boom delle importazioni asiatiche, ad esempio la Cina da questa estate usa ogni trucco burocratico e di presunta sicurezza alimentare per bloccare le navi che portano soya per mesi nei porti e impedire loro di scaricare per difendere i 500 milioni di cinesi che ancora lavorano in agricoltura e che sarebbero danneggiati dalle importazioni brasiliane e nordamericane. Per non violare le regole del WTO le lascia arrivare in Cina e non mette dazi, poi blocca per mesi i permessi sanitari leggere tutta la storia veramente affascinante qui : www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A23949-2003Nov10.html tra parentesi questo pezzo spiega i problemi che la nostra Bunge sta avendo: in teoria dovrebbe esplodere come titolo dato che gestisce le esportazioni in cina, in realta' le sue navi vengono fermate dal gover noi cinese dato pero' che la domanda di soya, olio di soya, cotone e carne sta esplodendo per 1.3 miliardi di cinesi bloccare le importazioni fa esplodere i prezzi e crea inflazione per i milioni di cinesi che lavorano nelle fabbriche e uffici in citta' (grafici qui, piu' sotto, della Soya, Olio di Soya, Mangime di Soya e Cotone )

c'è qualcosa di sbagliato, ma non nella versione di Jessica Lynch - gz  

  By: GZ on Sabato 08 Novembre 2003 01:34

Tutto quello che viene in mente di discutere è se sia o meno una montatura del pentagono che i prigionieri degli irakeni siano seviziati.. Ma cosa avete nella testa voi ? Non me ne importa niente se sembra fuori tono in un sito di borsa e se qualcuno se ne risente, o disabbona o che altro, secondo me c'è qualcosa di sbagliato nella gente che qui discute con questo tono, non nelle versioni di jessica lynch o dell'esercito. Nel caso di Jessica Lynch il portavoce della famiglia l'altro giorno era citato dalle agenzie confermando che è stata stuprata. O le agenzie hanno citato una notizia falsa oppure più che la famiglia che lo dice che altro vuoi che il presidente faccia un comunicato in TV per dirlo ? E si trattava tra l'altro di prigioniera con delle fratture agli arti, che è stata operata subito dopo la liberazione. Può darsi che per qualche motivo psicologico non lo voglia dire chi lo sa, ma la cosa strana sarebbe se non le fosse capitato. Tutti i prigionieri finiti in mani irakene sono sempre stati stuprati, senza eccezioni, da quando Saddam è al potere: dai commandos inglesi uomini catturati nella guerra del golfo ( quelli che non sono stati ammazzati in cella) alle prigioniere kuwaitiane quando hanno invaso il kuwait nel 1991, a quelli iraniani nella guerra con l'iraq a quelli kurdi e a quelli sciti quando si sono rivoltati. Uomini e donne e spesso davanti a parenti e amici. I problema non è la versione dei fatti su Jessica, piuttosto perchè si senta il bisogno di rovistare nelle pieghe di nonsoche per trovare il modo di fare pettegolezzi su questioni del genere Ci sono dossier su dossier se uno li vuole leggere sul fatto che lo strupro era il minimo che ti capitava in Iraq nel momento in cui ti catturavano, fossero dissidenti, ex-baathisti caduti in disgrazia, soldati nemici o semplicemente gente sospettata di qualcosa Agli scienziati scappati dall'Iraq negli anni passati la polizia di Saddam, non potendo più fargli niente in Inghilterra o in America dove si erano rifugiati, inviava per posta dei videotape in cui mostravano dei parenti che venivano violentati in iraq. Leggere i vostri post è come sentire della gente che dice: "... mah.. questi scampati alla gestapo che raccontano di essere stati torturati, ... ci sono delle contraddizioni in questa versione dei fatti.. ci sono certamente delle forzature... " Tutto questo schifo è finito grazie ai soldati come Jessica Lynch e gli altri catturati come lei e ammazzati in prigionia e gli altri che anche oggi sono lì a impedire che tornino le SS di Saddam. Lo ripeto: tutto questo schifo è finito grazie ai soldati che sono andati a rischiare non solo di essere ammazzati in battaglia, ma di essere seviziati se catturati. ---------------------------------------------------------- Former US POW Lynch Was Raped By Her Iraqi Captors -Book (AP)--Former prisoner of war Jessica Lynch was raped by her Iraqi captors, a new authorized biography of the U.S. Army supply clerk says. The 20-year-old private has no memory of the sexual assault, but medical records cited in the book - "I am a Soldier, Too: The Jessica Lynch Story" - indicate it occurred. "Even just the thinking about that, that's too painful," Lynch told television presenter Diane Sawyer in an interview for the ABC network set to air Tuesday, the day the book is due to be released. The book covers Lynch's experience between March 23, when her 507th Maintenance Company convoy was attacked, and her rescue April 1 by U.S. commandos. "The book does cover the subject" of rape, family spokesman Stephen Goodwin told The Associated Press. "It's a very difficult subject." Goodwin said Lynch and her family would let the book speak for itself. "It's important to tell the story and let it be known, but she's not going to talk about it anymore," he said.

il "Trade Triplo" di oggi: 11mila $ in tre ore - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Novembre 2003 16:52

Ripesco questo topic su "come calcolare quanto rischiare" e mostro con dei soldi veri come ha funzionato il trade "triplo" suggerito alle 13. Oggi ho detto di ^rischiare IL TRIPLO del solito vendendo short i bund o treasury bond#www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=16487&Tart=COM^ perchè (grazie alla mia boccia di cristallo) i dati sarebbero usciti molto buoni ecc.. Come si è visto è andata molto bene perchè è successo esattamente quanto previsto (a volte capita), ma "Il TRIPLO" significa che perdevi anche il triplo se ti sbagliavi. Di norma NON metto stoploss automatiche, ho delle "stop mentali" nel senso che ho in mente dei punti in cui uscire, ma raramente metto stoploss automatiche nelle posizioni consigliate, preferisco invece inviare un altro messaggio che dica di cambiare posizione e faccio lo stesso nella realtà. Oggi ho specificato che era difficile mettere delle stoploss su questo "mega-trade" e che se proprio uno voleva le ho indicate, ma avvertendo che era pericoloso. Se uno metteva stoploss oggi gliele toccavano oggi perchè per tre secondi il mercato è schizzato su sul dato USA per poi collassare, quindi le stoploss qui trasformavano un guadagno triplo in una perdita tripla Faccio allora un eccezione e mostro che quello che ho suggerito funzionava proprio e come esattamente era nella realtà in termini di rischio: vendendo qui ad es 7 Bund e 15 Bond su un conto da circa 400mila circa ad es avevi una posizione da circa 2 milioni di dollari di controvalore : 2 milioni di dollari / 400 mila dollari = leva di 5 Dato che ovviamente in un conto non metto solo i bonds, ma anche altri futures e anche le azioni (non è solo un conto future e basta) in realtà non ci sarebbero qui 400 mila da usare, ma solo circa 200 mila liberi (o forse 100 mila, dipende dai momenti) per cui la leva che sto usando qui è maggiore, perchè appunto altri 200 mila circa (per semplicità) sono impegnati e sono a rischio su azioni, S&P, Dax e simili 2 milioni di dollari / 200 mila dollari = leva di 10 quindi avevo su questo conto una leva di 10 per i bonds e vendendo 7 Bund e 15 Bond short alle 13, come si vede qui sotto guadagnavi circa 11mila dollari (la colonna "P&L" cerchiata), cioè circa un +10% e se vogliamo un +5% sul conto totale in tre ore esatte In un ottica di portafoglio fare +5% in tre ore in un portafoglio diversificato era un rischio che valeva la pena

Come eseguire gli ordini - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Novembre 2003 12:03

mi sembrava alle 9:50 che gli indici stesseso salendo e che occorresse fare un attimo in fretta nel mettere un suggerimento (perchè anche se non sembra occorre un poco di tempo a mettere un post se vuoi anche specificare diversi titoli e prezzi) per COMPRARE Alcuni sono titoli piccoli che aprono verso le 11 per cui per ora non c'era fretta e aspetti l'apertura ritardata Altri sono titoli del Mib30 molto liquidi per cui anche andando al mercato non perdi più di tanto come esecuzione e comunque sono nell'ultima ora invariati. In ogni caso parliamo di titoli italiani che stanno facendo dei +2% oggi, non di titoli nasdaq da +11% Per VENDERE invece i titoli indicati anche qui alcuni aprono verso le 11 e per gli altri in un mercato che sale non è difficile vendere ESECUZIONE Se comunque uno ha la possibilità di vedere i prezzi è molto meglio al momento di passare l'ordine, perchè può valutare se il titolo è un poco fermo o sta "scappando" E USARE ORDINI AL LIMITE (ma per suo conto, arrangiandosi da solo se così posso dire) caso i) " FERMO" Se il titolo sembra fermo allora metti un ordine di acquisto SOTTO il prezzi corrente, ad es se Luxottica fa +2.2% e vedi che è fermo negli ultimi 10 minuti allora metti un ordine un 0.3% o 0.4% SOTTO il prezzo corrente. Se non te lo prende poi lo alzi un poco ecc... Se ci riesci risparmi uno 0.3% caso ii) "LIQUIDO CHE SCAPPA" se ti sembra che sta invece "scappando" ed è un titolo LIQUIDO vai al mercato caso iii) "NON LIQUIDO CHE SCAPPA" se ti sembra che sta invece "scappando" ed è un titolo NON-LIQUIDO allora è difficile e devi decidere con buon senso cosa fare per non pagare un +3% inutilmente Mi sembra che in questo caso non fossimo nel caso iii) Tuttavvia è ovvio che eseguire bene gli ordini è un lavoro e se fai 10 transazioni all'anno non conta, ma se ne fai 300 invece conta parecchio perchè puoi risparmiare degli 0.5% in media su ogni transazione SE UNO NE E' CAPACE DOVREBBE USARE SOLO PREZZI LIMITE, ma in un report non possiamo indicarli, perchè poi se non vengono presi dovremmo dopo mezzora aggiornarli e poi aggiornarli anche tre volte fino a quando non entrano, questo è un LAVORO di per sè e ognuno deve farlo da solo (o farselo fare)

Ognuno usa gli occhiali che vuole - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Novembre 2003 11:02

e questo solo parlando degli indici in America per la prima volta dal 1997 praticamente il 90% dei titoli è salito negli ultimi 18 mesi, in altre parole il 90% dei titoli sono sopra i livelli di giugno 2002 in giorni come ieri ci sono 600 titoli che sfondano il massimo dell'anno e ZERO che toccano il minimo dell'anno a NY in pratica comprando a caso dei simboli americani, proprio a caso, guadagnavi: quest'anno mi è già successo di sbagliare un paio di volte simbolo e trovare che il simbolo errato che avevo messo era salito anche di più di quello che volevo se compravi solo i titoli importanti dell'S&P 100 o Nasdaq 100 non facevi moltissimo e sei ancora un 35% sotto i massimi del 2000, ma sui titoli piccoli è stato l'anno migliore dal 1997, meglio del 1999-2000, i titoli sotto i 5 dollari sono saliti del 100% in media dal minimo, solo perchè costavano meno di 5 dollari, gli indici small cap sono ai massimi del 2000 poi leggi la stampa finanziaria italiana e ascolti CFN e parlano di essere cauti, di "...aspettare conferme..." e non menzionano mai i titoli e settori americani che salgono, vado sul forum e vedo che si discute se l'america è sull'orlo del crollo finanziario, se la bolla del credito scoppia domani o la settimana prossima, se il dollaro "è solo carta" e simili Immagino che basti mettersi degli occhiali diversi dagli altri e si vede un mondo diverso, un poco come in politica anche se in borsa dovrebbero essere invece i NUMERI che contano

La borsa passa attraverso le crisi - gz  

  By: GZ on Giovedì 06 Novembre 2003 11:37

ahh!!... un link che rimanda al nostro amico Usemlab! Non è che siamo un poco maniacali qui, non è che diventa una specie di Jihaad economica politica ("noi contro il Grande Satana Finanziario...") piuttosto che un cercare di giocare in borsa ? Comunque, negli ultimi 40 anni è successo di di tutto in termini di crac finanziari, guerre e scandali e lo stesso alla fine siamo ancora qui, ogni volta i più impressionaibili temevano che fosse la fine del mondo, ma alla fine l'S&P 500 era a quota 50 (CINQUANTA) negli anni '50 e a forza di crisi e scandali siamo oggi a quota 1.050 , come sarà questa storia ? (come diceva Nietszche : "quello che non mi uccide mi rafforza" o come diceva mia nonna: "quello che non ammazza ingrassa". nella foto: l'S&P 500 dal 1958 a oggi e l'impatto sull'indice di tutti gli scandali, default, crac e guerre degli ultimi 45 anni)

I Mandati di Gestione Non Sono Consentiti (da Noi) - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Novembre 2003 15:46

....E il giochino si può ripetere per tutti i tipi di portafoglio. Allora chi si offre ?? E lei Zibordi che ne pensa??... ----------------------- Sicuramente il "reale" è sempre più vero del "virtuale" e in linea di principio è giusto, alla fine si vuole sempre arrivare a vedere degli estratti conto e dei soldi veri Dal punto di vista pratico ci sono alcune questioni per andare in questa direzione. In Italia a meno di non essere una banca o sim autorizzata da Bankitalia (40 o 50 soggetti in tutta la nazione) non puoi legalmente pubblicizzare nessuna forma di gestione del risparmio, la Consob è arrivata a far chiudere siti americani rivolti al pubblico italiano. E' ovviamente possibile trovare forme indirette e l'Italia è piena di gente che ha mandati di gestione di diverso genere in modalita diverse da quelle di una banca o sim, ma appunto non è consentito pubblicizzarlo. In secondo luogo, dal punto di vista tecnico l'unica modalità (al di fuori di un fondo comune o sicav autorizzati ovviamente) per "accorpare" ordini su diversi conti di diverse persone è utilizzare broker esteri. Per le ragioni legali sopra esposte in Italia le banche non consentono di passare ordini simultanei su diversi conti e questo ovviamente rende di fatto quasi impossibile (a meno di non fare una gestione molto passiva) fare una cosa del genere La questione è delicata e ci sono diversi dettagli da vedere con più spazio di natura prettamente legale, ma in sostanza questi sono i due problemi principali. Negli USA ad esempio quasi tutti i siti di consulenza a fianco dei loro vari report hanno anche una sezione "Managed Account" in cui si pubblicizza appunto dei mandati di gestione (più o meno personalizzati) e si mostrano i risultati di quelle in essere. In Italia tutto ciò esiste, ma in una zona grigia per motivi legali

gli industriali stanno soffrendo dal 1997 - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Novembre 2003 11:41

beh... il grafico di ^SGL#^ degli ultimi 10 anni qui sotto sembra quello di Tiscali anche se è una società industriale tradizionale che produce per i semiconduttori, aerospazio, chimica e simili e che non ha fatto pasticci contabili, ^semplicemente ha avuto una frana dei mercati dei beni industriali#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=ncn&id=16426#16426^ La germania è piena di queste società, per questo tra l'altro il Dax tedesco reagisce così tanto alle notizie negli ultimi anni in negativo e in positivo ed è diventato più volatile del Nasdaq Ci sono due economie nel mondo: quella digitale-informatica-telecom che ha avuto il picco nel 2000 e quella industriale tradizionale manifatturiera che in occidente ha avuto il picco nel 1997-1997, nell'insieme è in declino e che da cinque anni ristruttura e riduce capacità e personale Se uno pensa che l'economia industriale continui a peggiorare (fatto salvo chi produce acciaio per la Cina) allora niente, sembra un caso disperato ma se c'è un poco di ripresa in europa allora chi ha grosso margine di miglioramento non sono le banche e finanziari o le telecom o la moda-abbigliamento-distribuzione, ma gli INDUSTRIALI TRADIZIONALI TEDESCHI che non hanno illuso nessuno con il "Nuovo Mercato", non hanno fatto pasticci con le Ipo e le stock options, ma stanno soffrendo dalla crisi asiatica del 1997 e non si sono ancora ripresi da allora

Il rendimento senza oscillazioni negative è possibile: costa solo più fatica - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Novembre 2003 01:48

"....Certamente, se fossi l'autore di questo portafoglio, tenderei a chiedermi: ma cosa è andato così storto da metà 2001 a marzo 2003? Probabilmente, il fatto di continuare a selezionare una maggioranza di posizioni rialziste anche col mercato in ribasso...." ------------------------------------------------------------------ Ci sarà chi a fine 2001 o anche a primavera 2002 ha liquidato e ha quindi rischiato meno, ma bisogna vedere se aveva comprato in modo deciso prima, nel 1999 e se ha comprato adesso nel 2003 oppure se è sempre scettico e quando c'è rialzo lo manca. Ad esempio quest'anno dopo giugno dovevo invece "spingere" di più, comprare ancora i titoli aggressivi che avevo messo nella prima parte dell'anno come (parlando ancora di USA) Ameritrade, Americredit, Vitesse, Openwave, Dynegy ecc.. che hanno fatto balzi del 100% e che hanno poi fatto anche dei +200%. Quindi come "strategia " bisognava vendere di più nel 2002 e comprare in modo più aggressivo negli ultimi tre mesi: ci sono dei pro e contro sia essere più cauti che a essere più aggressivi. Qual'è la soluzione ? Bene, nel 2002 ho messo assieme ^altri due diversi portafogli uno "lento" e uno "veloce"#www.cobraf.com/pubblicita/grafica.asp^. Quello "lento" è un portafoglio in cui compri dei titoli che pensi possano salire in modo INDIPENDENTE dagli indici soliti S&P o MIbtel e che (a meno di disastri) quindi tieni almeno un anno o due senza rivenderli. ^Al momento fa bene (+50% o 67%, a seconda che uno comprasse anche il dollaro canadese)#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=lt^ , ma essendo di "LUNGO PERIODO" diamogli altro tempo per giudicare. In ^quello "veloce" o di "TRADING"#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=tr^ compro e vendo di frequente per ridurre appunto le oscillazioni per cui quando un titolo perde un -4 o -5% lo taglio, anzi cerco di tagliarlo anche prima a costo di ricomprarlo quattro volte all'anno. Ma non è una cosa disumana e frenetica, è un Portafoglio in cui hai (quasi) sempre dei titoli e li tieni a volte anche per un mese. Ai prezzi che abbiamo indicato sul sito (e per mail) in tempo reale e che vengono contabilizzati ogni giorno in modo dettagliato questo portafoglio in 18 mesi fa +190%. Inoltre (miracolo!) per ora è sempre salito in modo regolare. Si può discutere questo risultato strabiliante: sui prezzi di ESECUZIONE ad esempio su titoli piccoli italiani, sul fatto che mandiamo email e non sms, sulla presenza recente di alcune vendite "SHORT" che alcuni non possono effettuare, sul fatto che usiamo la "PIRAMIDE" (cioè man mano che guadagni investi non più 100, ma 110, 120, 130...) Ma anche se togli qualcosa su ogni eseguito e anche se togli le vendite short invece di +190% avrai +150% e se togli la "piramide" avrai +100%. E senza mai avere mesi in perdita. Dov'è il trucco ? E' MOLTO più faticoso, per chi lo indica ogni santo giorno e per chi lo esegue, perchè appunto devi fare molte più operazioni e stare attento agli eseguiti ecc.. Tutto ha un prezzo al mondo

Il rischio verso il rendimento: un esempio pratico - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Novembre 2003 22:02

".....Non ho capito cosa vuoi dire.. Ho visto la tua equity line è chi era investito con te a maggio 2001 da 100.000 andava a 20.000 ad ottobre 2002 e quindi si ciucciava l'80 % di perdita come gli indici. Quindi ...." --------------------------------------------------------------- No, questo è il grafico utile/perdita cumulativa dal 1999 ad oggi (del portafoglio America qui sul sito) e quindi parte da zero: l'oscillazione massima negativa non è -80%, ma -39% e l'utile +136%. Se uno iniziava (ipoteticamente) a settembre 1999 da 100mila dollari (virtuali) li aumentava fino a 200 mila a inizio 2001, poi perdeva fino a 122mila circa a fine 2002 e poi tornava su ai 235mila oggi. Quindi non era MAI in perdita, nemmeno una settimana, rispetto all'investimento iniziale e faceva un +135% in tre anni e mezzo Se uno però avesse cominciato a seguirlo a inizio 2001, cioè nel momento del "picco" precedente (il portafoglio è salito fino a fine 2000, la borsa fino a marzo 2000) perdeva da 200 a 122. Quindi 200 - 122 / 200 = 78/200 = -39% come MASSIMA OSCILLAZIONE NEGATIVA nel corso dei quattro anni. Di conseguenza -39% è stato il massimo rischio incorso finora (anche se il modo in cui lo calcoliamo a posteriori la sottostima un poco). L'S&P 500 ad es ha avuto una perdita massima dal suo picco del -46% a fine 2002 e al momento è ancora in perdita di un -10% rispetto a settembre 1999. Quindi al momento il portafoglio America batte l'indice S&P 500 di circa 150 punti percentuali Questa è l'aritmetica in base ai numeri che cerchiamo di tenere aggiornati tutti i giorni sul sito e il grafico li sintetizza, (ma forse se lo facevamo partire da 100mila piuttosto che da zero era più chiaro). Quindi da settembre 1999 a oggi, senza contare i 4 anni di dividendi cumulati e dall'altra senza sottrarre le commissioni (due importi che approssimativamente si elidono tra loro ) il rischio massimo era un -39% e il risultato però è un +136% (da 100mila iniziali a 236mila oggi). Se uno dice: "...ma io al massimo voglio rischiare il -20% in ogni caso, non mi importa che poi siamo saliti più del 100%..." allora ok, questo portafoglio non è adatto a lui. Dovrà ricorrere a un approccio con molte più transazioni oppure stare investito solo in certi periodi e stare tutto in liquidità ogni volta che la borsa sembra debole.

Gli Indicatori Economici in Alcuni paesi servono e in altri no - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Novembre 2003 19:07

Sì, ma è un fatto pratico Perchè l'economia europea che includendo l'est è pari a quella americana come dimensione non fa da indicatore ? Perchè è meno esposta alle forze di mercato e quindi reagisce molto poco alla congiuntura. Sono anni che in europa quando va male è +0.9% del Pil e quando va bene è +1.9% per cui gli indicatori economici dicono poco. La borsa tedesca è salita dell'80% e poi scesa del 78% e il PIL tedesco è variato forse del 1% annuale in tutto quel periodo ! Negli USA fai ancora dei -2.0% e poi dei +6% del PIL per cui la cosa conta In America è facile essere licenziati ed è facile essere assunti, ci sono oscillazioni di milioni di posti di lavoro ogni anno, dalla california sono andate via 6-700mila persone negli ultimi anni perchè c'era crisi, si sono presi su e spostati in un altro stato e se la crisi passa tornano e ci sono anche oscillazioni continue nei salari e bonus Quando il pil USA aumenta hai cinque offerte di lavoro, quando il pil USA cala ti chiudono l'azienda, mia moglie ha avuto 75mila $ di "bonus" extra perchè era un anno buono e l'anno dopo il bonus era azzerato perchè c'era crisi e così via. In europa l'80% dell'economia è protetta o assistita o regolamentata per cui che cali o aumenti il PIL te ne infischi eccetto i settori di piccole aziende esportatrici che funzionano più o meno come in america, ma anche lì non è che ti pagano molto di più quando il PIL sale perchè ci sono i contratti collettivi dappertutto Nel settore servizi ad es in europa non ci sono grandi assunzioni o licenziamenti, più o meno tutti cominciano a fare un certo lavoro e vanno avanti a farlo tutta la vita fino alla pensione, in america la gente spesso cambia completamente lavoro tre volte prima della pensione. Da studeebte a los angelese dividevo la casa con john twyman, un che lavorava in banca e un giorno è tornato a casa e si era licenziato d'impulso perchè "si era rotto". Poi si è messo a lavorare come agente immobiliare e prima di lavorare in banca suonava la chitarra nei locali di notte, ma non aveva 21 anni, era passato i trenta e doveva sposarsi (la fidanzata che era in casa con noi lo ha mollato quando ha detto che si era licenziato in banca) In pratica l'america è un economia ancora basata abbastanza sulle forze di mercato, cosa che l'europa ha cessato in buona parte di essere. Per cui le oscillazioni di tutti gli indicatori economici, in positivo e negativo, sono tre volte maggiori là che da noi (incluse le variazioni degli utili delle aziende e delle quotazioni di borsa).

La moda è cambiata, non è il più il Nasdaq che fa tendenza - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Novembre 2003 17:16

suggerisco un nuovo indicatore che personalmente oggi mi sta salvando la giornata (parlando dei futures) gli S&P Dax Nasdaq Mib30 erano tutti giù fino a 10 minuti fa il dollaro pure giù, e i bonds invece su, per cui sembrava che le forze del male vincessero oggi. Poi vedo che il Russell 2000 che è l'indice di moda nel 2003 come il Nasdaq lo era nel 2000 sfora i massimi di ieri e dico :" ehi... qui vogliono comprare anche oggi..." e astutamente segnalo anche agli affezionati utenti la cosa Quindi mi raccomando, per capire la direzione e il tono dei mercati non siate ancora di quelli che guardano il Nasdaq come si faceva una volta (non parliamo poi di quelli che guardano al Dow Jones come faceva mio nonno, perchè già mio padre guardava gli S&P) La moda è cambiata, sarebbe come uno che seguisse ancora Valentino quano c'è Armani o Dolce e Gabbana, nel 2003 è il Russell 2000 futures, simbolo ER2, dove si vede meglio la tendenza (vedi qui nel grafico l'esempio di oggi dove sopra c'è il Russell e sotto l'S&P)

Ma cosa ti importa degli indici ? - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Novembre 2003 13:30

Perchè sempre la mania di pensare solo agli indici futures S&P, Nasdaq, Dax e Mib30 ? Gli indici futures li compri al mattino e li vendi alla sera oppure li vendi oggi e li ricompri dopodomani. Perchè usi la LEVA, il margine (con 100mila euro ne muovi 1 milione....). Se li tieni per mesi allora sei un pazzo a farlo con la leva. Se invece usi una leva minima perchè in tre mesi ci sono oscillazioni (tipo con 1 milione ne muovi 2) allora che senso ha usare gli indici ? Devi usare le Azioni. Adesso invece ci sono tanti report e gestori che si limitano ormai sempre a parlare dei 4 o 5 indici futures S&P 500, Nasdaq, Dax o Mib30, come Prechter o Crawford e tanti altri perchè è tanto più comodo immagino, tanto o vanno su o vanno giù e sono 4 indici, mentre se metti assieme un portafoglio di titoli devi sceglierli a uno a uno Insomma, o fai il trading GIORNO PER GIORNO e allora usi il FUTURES, oppure per prendere una posizione che duri MESI usi LE AZIONI, I SINGOLI TITOLI, quelli che in italia sono 300, in europa sono 5mila e in america 10mila e che costano fatica a seguirli perchè sono tanti mentre gli indici futures sono quattro. Ma nell'ultimo anno le azioni sono salite, in america in particolare i titoli medio-piccoli e con prezzi con sotto i 5-6 dollari hanno fatto dei +100% dopo l'iraq e in media i titoli sono sui massimi del marzo 2000. Ripeto: In Media i Titoli Americani sono sui Massimi del 2000 (basta vedere l'advance-decline, l'indice value line, l'S&P 600 o il Russell...) e allora cosa me ne @§*@#*%&$ come investimento che l'indice Nasdaq sia a -60% dai massimi ? Chi è che compra l'indice Nasdaq e lo tiene tre anni ? Un gestore di unicredito forse perchè "deve usare il benchmark...", ma non una persona normale Se stavi investito in azioni, a volte meno e a volte di più, a volte titoli aggressivi e altre difensivi dal 1999 a oggi sei in attivo su tutti i portafogli. Io lo dimostro qui tutti i mesi, anche sbagliando di grosso e anche comprando nei momenti sbagliati, ma dal 1999 i portafogli che tengo sono tutti in attivo: alcuni solo in leggero attivo come l'"Italia" e l'"Europa", in altri invece in grosso attivo come l'"America" (nel mio caso +138% senza contare i dividendi), in altri casi pure con dei +70% o +130% come nei portafogli di "Trading" veloce o di "Lungo Periodo" ( messi in piedi nel 2002 non nel 2003!)

"Adesso" è diverso che "tra qualche mese" - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Novembre 2003 02:16

Per chi sia troppo pigro da leggere Barron's e anche come mio promemoria metto qui un pezzo dell'intervista di sabato che ho citato oggi nel sito a pagamento oggi a Jeremy Grantham, un tizio che gestisce soldi da 40 anni e ha ora 45 miliardi in mano (80-90 mila miliardi di lire) (Nota: per qualche motivo cerco di leggere e imparare da chi ha 30 anni di esperienza e gestisce decine di miliardi di dollari piuttosto che dai giovinastri peraltro brillanti che scrivono su SoldiOnline o Trendonline o wallstreetItalia e simili) Grantham "Gestisce" non nel senso che è capo di una mega banca che ha 20 mila promotori e brokers che hannno raccolto i soldi casa per casa e lui ne è amministratore delegato come Ennio Doris. Jeremy Grantham i soldi non li raccoglie, da tutto il mondo le istituzioni glieli fanno gestire e comanda lui e basta su come farlo. L'intervista inizia dicendo che questo rialzo è il più grande bidone della storia ("greatest sucker rally in history..." che si traduce come "bidone" o "bufala"). E che finirà in un "black hole" (buco nero, vi traduco anche tutto). Quindi sembra che stia parlando michelino o luccarini o banshee o usmalab o cecconi o i tanti altri amici che animavano il forum quando le borse franavano (spiace della mescolanza casuale di nomi, so che ci sono differenze, ma insomma dei pessimisti) Poi però leggi tutto il pezzo e scopri che secondo il Jeremy Grantham, uno dei 4 o 5 gestori più importanti del mondo, ADESSO le borse salgono ancora e che FRA QUALCHE MESE arriverà il "bidone" o "bufala" e finirà in un "black hole". "ADESSO", novembre 2003 è diverso da "FRA QUALCHE MESE", (forse aprile forse giugno 2004). Per cui al momento è ancora investito ecc... e consiglia ecc.... Interessante no ? Pensi che le cose andranno male, ma tra qualche mese e il tempismo giusto fa tutta la differenza.... ---------------------------------------------------------------------- NOVEMBER 3, 2003 Sucker Punch Coming Jeremy Grantham says it's only a bear-market rally By SANDRA WARD An Interview With Jeremy Grantham -- Clients of Grantham, Mayo, Van Otterloo & Co. have been gathering the past two weeks at the venerable investment firm's Boston headquarters for its annual assessment of the state of the world's markets. In other words, to hear "Jeremy's jeremiads." With 35 years experience under his belt and $48 billion under management at the firm he helped found, Grantham is well worth listening to. His foresight and fastidiousness are the stuff of legend, as is the firm's ability to deliver superior results across asset classes around the globe over the long haul. For Grantham's latest prophecies, please read on. Barron's: New bull market? Bear market rally? Grantham: The simple story is the market is overpriced and will go to a trendline P/E, which we now believe is 16 times based on research that shows earnings tend to be overstated over time because assets tend to be underdepreciated during times of technological progress. Currently, the market is around 24 times trailing earnings, on a fairly generous earnings estimate. This is not just a bear market rally but the greatest sucker rally in history. Q: There's nothing comparable? A: Nothing in American history. In bear-market rallies, in the not-too-distant future, a new low is made. But the new low is only verified in hindsight. The normal characteristics of the leadership in a bear market rally flash back to the old leadership of the prior bubble. That's not the case in a new bull market. In the three substantial, but not huge, rallies that occurred in 2000, 2001 and 2002, technology and growth stocks led the way, particularly flaky little companies. The scope of the speculation and the leadership of tech and the surviving Internet stocks is just not typical of a serious new bull market. New bull markets typically start when the great bubbles have broken badly and stocks become very cheap: Eight times depressed earnings and way under half replacement cost. After this bubble burst, the market hit 19 times earnings, barely below the prior peak of the two previous great bull markets. Then it staged a big rally, with all of the indicators of a bear market rally except one: Bear market rallies typically don't have legs and in the U.S. have never lasted a year. Jeremy's jeremiad: The vast overhang of debt which, unlike in other cycles, continues to grow, means a major "housecleaning" still lies ahead for the market. Q: But this one will? A: It is the third year of a presidential cycle. The presidential cycle is enormously important. The presidential cycle for me starts in 1932. Before then, the whole idea of stimulus hadn't sunk in. Keynes explained the concept and in Franklin Delano Roosevelt he had a very interested listener. From then on, administrations understood it is a good idea to stimulate the economy in year three, so that in year four unemployment -- and this is key -- is dropping. It's fine to have a strong economy, but it is unemployment that really drives the vote, our research shows. The third year in a presidential cycle is not just a bull market year, but one with a bubbly flavor to it where growth wins. It's the only year in the cycle that growth wins. The speculative stocks outperform the quality stocks and small caps do very well. Q: How does this third year stack up against those in the past? A: This is a classic third year. The absolute return, minus inflation, is 17% in the third year and believe it or not that is exactly where we are, up 17%. Growth outperforms its normal relationship to value by 5% and that is exactly where it is today, to the penny. Small cap does very nicely and this time has done twice as well because it has benefited from another kicker. While there isn't a very strong connection between the economy and the stock market, there is one very useful connection: In the 12 months, sometimes 24 depending on conditions, but always 12 following a low in the economy, small caps do very well. Low quality or junk does spectacularly. What we found, too, is that the third year is fairly indifferent to value. Years one, two and four are reasonably sensitive to value. In year three, it doesn't matter whether the market is cheap, expensive or in between, the market goes up. In 1999, the most expensive year in American history up to that point, the market went straight through the roof, like a pea bouncing off a tank. Q: What should we expect in year four? A: Year four is neutral. The market comes in on average, small cap is about average, junk still wins -- a little echo effect -- and surprisingly value comes back and typically has the best year on average in the cycle. Value matters. This is, of course, a glorious heaven-sent opportunity to take advantage of the rally and reposition portfolios. This is a very important rally and it will probably last through the year and may easily carry over into one or more quarters next year. But next year is much more up for grabs. It is a very expensive market and that will be a drag. We still have very low capacity-utilization and all the problems of excess spending that went on. We have the problem of debt. Q: How critical is the question of debt? A: What is unique to this cycle is debt has not declined. It has, in fact, risen dramatically at the government level, quite dramatically at the corporate level, dramatically at the foreign level and very substantially and steadily at the consumer level. This is not a good picture. Normally, it rises in bad times and falls in recoveries. This time it has not. This is a long way from today, but 2005 and 2006 will be a much clearer call than most years. Q: How is that? A: They will be painful years. A black hole. Q: Why do you say that? A: Housecleaning needs to be done, whether a new administration or old, and we have got a really dirty house. There is debt everywhere, and there are problems that have not been addressed, only postponed, by this administration and the Federal Reserve. In addition, we have a horrifically overpriced market. It is the third most expensive year ever recorded. Q: What should investors do? A: There are fewer places to hide than any time in my 35-year career. Bonds are not horrific, but they are vulnerable to someone deciding the way to get rid of all this debt is to inflate. TIPS (Treasury inflation-protected securities) are okay, but fairly priced. The returns at these levels are not terrible but neither are they satisfactory. In stocks, value has come in and won't be too much help on the downside, nothing like 2000-2001. Same with small cap. Small cap has done brilliantly all the way down and all the way up this year. Small cap is not cheap in the U.S. Do not expect it to provide any material help on the downside; it may even underperform. Real estate has been like a cat with nine lives. Housing prices have continued to rise to a multiple of income that is dangerously high. The next time at bat, you really have to count on the housing market coming down, not disastrously, but if the S&P comes down through 700, which is our estimate of fair value, it will very likely be accompanied by at least a modest decline in housing. All the reasons that propped it up will have flowed through the system. It would be hard to imagine a two-year decline in the market that was coincident with a continued climb in real estate. Real estate is getting very expensive and quite unaffordable, and when rates rise that will make it much more so. Meanwhile, REITs [real-estate investment trusts] went up in 2000-'01-'02 when the U.S. market went down. Then we have a 20% rally in the S&P this year and REITs are six or seven points ahead. Since we spoke last year, REITs are up 33.4% to the S&P's 23.9%, almost 10 points ahead. Q: Why the outperformance? Aren't REITs out of favor now that other dividend-paying stocks receive a tax advantage? A: Of all the questions I find hard to answer, that is No. 1. I can give you plausible B.S. but I don't know why REITs have done so well. They changed the tax on dividends, but not for REITs, and therefore other high-dividend stocks should surely handsomely outperform REITs. Yet REITs, without the tax advantage, are far ahead of other high-yield stocks. Go figure. Everyone knows the fundamentals of office space are terrible and apartment rents have fallen and vacancy rates are up. We've had three years of brilliant outperformance in the worst bear market since 1974, and still REITs are outperforming. I don't get it, except underneath it all there is still a big gap between the expected return from REITs and the S&P. We are down to about a 4.5% estimate in REITs from 8.1% a year ago. Now 4.5% is not enough, but it is a lot better than about negative 1% a year, which we expect from the S&P. Q: Are you still anti blue-chip? A: I'm anti blue-chips in terms of absolute return. In terms of relative return, one of the places to hide in the U.S. market will be quality stocks. Quality stocks, whether large-cap, or small- or mid-cap, provide noncontroversial, straightforward return on equity, stability of profits and balance-sheet strength. Meat and potatoes. Those characteristics have underperformed continuously all year. This has been a junk year by every parameter. The net effect is that quality is already pretty cheap. If this bear-market rally continues for quite a long time, then quality will become about as cheap or cheaper than it has ever been. In the event the market goes another leg down, accompanied perhaps by some measures aimed at the overleverage in the system, quality could be a terrific defense against huge declines. Quality stocks will still go down, unfortunately. But they will provide real resistance to big declines. They will be pretty heroic as will REITs on a relative basis. That's the important idea in the U.S. But the real play, of course continues to be foreign and emerging stocks and bonds. Q: Still? A: The dollar has probably not seen its low. Even though we don't score it as cheap on traditional purchasing-power parity, we have a strong suspicion it will continue down because of the trade gap. Now the place to hide in relative terms is in foreign stocks, emerging markets and, paradoxically, high-quality U.S. and, if you insist, REITs. The problem is, what do you do in absolute terms? Foreign is no longer cheap. It is a little expensive. The best you can say for it is if you are going into the second leg of a major bear market, it is better to go with the sectors that are only a little expensive. They will go down in sympathy with the U.S. but I think they will go down substantially less and the currency kicker will make a big difference. The only one that may buck the trend is emerging markets. Emerging may actually go up in a fairly serious decline. We've been saying this for a long time and last year the S&P was down 22% and emerging was minus 2%. It almost made it; it almost did the impossible. Emerging is still absolutely a bit cheap. It is the only equity category that is absolutely a little cheap. Its profit margins are improving. Its GDPs are improving. If there is no out-of-left field crisis in, say, China -- and "if" should be underlined two or three times -- they are in better shape than they have been for years in terms of financials and currencies.

L'india in 4 mesi ci ha guadagnato il +67% - gz  

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2003 20:48

L'india sale oggi del +5%, cioè la borsa indiana e i fondi-indice indiani in media sono saliti del 5% oggi. Un intera borsa che sale del 5% non i singoli titoli: va bene che sono "emergenti", ma l'ultima volta che è successo è stato nei primi anni '90. In giugno quando si sentiva parlare di correzione e si era ancora preoccupati per la SARS nonchè per altri dieci problemi nel mondo ho suggerito di comprare l'India Fund, simbolo ^IFN#^, quotato a NY, che costava meno di 12 dollari. Con il +5% di oggi sfiora i 20 dollari e fa +67% in quattro mesi e non è un titolo tecnologico indiano fortunato che se poi scoppia uno scandalo a Bombay rimani in mutande, è semplicemente l'indice della borsa indiana, un fondo-indice quotato a NY, per cui se anche vanno in bancarotta un paio di società ce ne sono altre 90 nell'indice che compensano. Comprato subito dopo l'Iraq in aprile faceva +100%, da giugno a chi avesse seguito il portafoglio fa +67% ed è una performance del periodo estivo-autunnale che di solito è il peggiore in media per le borse. Questo ovviamente ^per fare pubblicità ai portafogli del sito#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=lt^, ma anche come promemoria perchè qui occorre oltre che l'analisi decisione e polso quando vedi i mercati che scappano in su in questo modo

era una perdita che si adattava alle mie esigenze - gz  

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2003 16:31

Ho spostato il telecomando su CFN all'ora del caffè e non posso fare a meno di commentare su un tizio di Unicredito Xelion a un mega convegno sul risparmio gestito che diceva: "...noi investiamo tanto nella formazione dei nostri consulenti... e come risultato a ogni cliente forniamo la SOLUZIONE PERSONALIZZATA (sottolineato tre volte poi) .....per cui abbiamo dozzine di fondi e soluzioni, abbiamo i nostri consulenti molto preparati e abbiamo centinaiai di soluzioni PERSONALIZZATE adatte ognuna a ogni cliente... perchè ogni cliente ha esigenze diverse... e ci RIFIUTIAMO di dare una SOLUZIONE UNICA E DI MASSIMA... ....Noi forniamo solo soluzioni che si adattano alle esigenze specifiche del cliente...." (!) E' bellissimo perchè suona convincente ed onesto ed è il contrario della verità. Negli investimenti la soluzione è univoca e semplice: o perdi o guadagni, alla fine dell'anno o del trienno hai più soldi di quelli che avevi o ne hai di meno, niente è meno "personale" di questo perchè tutti vogliono guadagnare e nessuno vuole perdere, il livello di "personalizzazione" del servizio richiesto è il più basso di qualunque industria. Sicuro, puoi anche decidere di rischiare di più o di meno per cui puoi avere OSCILLAZIONI maggiori o minori, ma alla fine c'è un periodo di riferimento, che per alcuni è un trimestre e per altri sono tre anni e per altri ancora magari 10 anni. Se ragioni su un trimestre o se ragioni su tre anni o anche se ragioni su cinque anni se alla fine del periodo scelto come orizzonte ragionevole hai perso, hai perso e basta anche se in modo "personalizzato". Non trovi mai nessuno che abbia perso che dica:" ... ora ho meno soldi di quando ho iniziato con Xelion tre anni fa, però non mi dispiace sai perchè è una perdita che si adatta bene alle mie esigenze..."

Non riescono nemmeno a spedire perchè mancano le navi! - gz  

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2003 01:06

La produzione industriale e le esportazioni in Thailandia salgono del 11% ! Non riescono nemmeno a spedire tutto il riso e le altre cose che ora i cinesi importano a rotta di collo perchè mancano i cargo e le navi ! In questa notizia di agenzia ci sono due temi di investimento del 2003 (Nota: gli ultimi dati sulla produzione industriale italiana erano di un calo di quasi il -5%....) Bloomberg: “Thailand’s exports rose 11 percent to a record in September, helped by increased sales of rubber and electrical products to China and other Asian countries, Commerce Minister Adisai Bodharamik said… Rising exports to Asia prompted the commerce ministry to raise its growth forecast for overseas sales to 12 percent from a previous estimate of 10.6 percent.” Thai September industrial production rose at a 10.5% rate. This was above expectations and almost double August’s gain. Thai rice exports, which make up about a fourth of the world’s rice trade, may slow because of a shortage of ships and rising freight costs, a Thai government official said. Most ships in the region have been hired to carry steel and other building materials to China… Rachane Potjanasuntorn, director general of the commerce ministry’s foreign trade department, told a press conference. ‘Exporters have to pay much higher freight rates to deliver their rice on time. Higher freight rates have increased exporters’ costs and reduced their competitiveness.’”

Il blocco psicologico da perdite pregresse - gz  

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2003 00:06

Egr. dott......non riesco a prendere una decisione di entrata. Ho i XXXXXX euro disponibili x qualsiasi operazione ma sono bloccato dal rammarico per i precedenti XXXXXXX euro investiti su OpenGate e CTO. Ho letto e riletto gli articoli dei grandi traders da lei pubblicati, ho razionalmente capito che gli errori passati non devono influenzare le scelte future ma non riesco a prendere una decisione su cosa come e quando....... ----------------------------- (mail ricevuta) ---------------- Questa mail di cui riporto alcuni passaggi richiama lo stesso problema psicologico di quella precedente: -------------------------------------------------------------- ("....sono circa 6mesi +/- che sono bloccata col trading a causa di perdite ......sto attraversando un periodo di blocco psicologio: ....Ho paura di tradare.... ho paura a inserire un ordine perche ho paura di sbagliare seentro dopo 5tick esco se entro ......") ---------------------------------------------------------------------- Il problema è cruciale e lo incontrano tutti in periodi diversi e in misura diversa, a parte chi dall'inizio ha deciso di usare solo un sistema automatico, (ma se il sistema gli accumula perdite in qualche modo poi spesso succede che smette di usarlo....). La soluzione esiste e non è esistenziale, ma pratica : - se hai paura di prendere una posizione di dimensione XX prendine molto più piccola, di un 1/3 o 1/4 o anche 1/10 di quella a cui eri abituato prima di incorrere in perdite. Se hai 30mila euro da investire e non ti decidi a farlo e passano le settimane invano mentre il mercato risale e tu sei bloccato da quello che hai perso, bene, comprane per 1.000 euro, solamente per vedere di nuovo qualcosa in movimento e qualche numero col segno + invece che -. - NON PENSARE AI SOLDI. Lo so che giocare con pochi soldi dopo aver perso sembra illogico, perchè dici: "...ma così non recupero mai.... ". Non è vero: quello che conta è operare in modo corretto e man mano che vedi che non fai errori poi aumenti di nuovo l'ammontare impiegato. - Se hai i nervi scossi gioca con pochi soldi. Impiegane quel tanto solo per rientrare nel gioco, cerca solo di giocare nel mondo corretto, poi se vedi che ingrani di nuovo man mano aumenterai la posta. Se avete letto le interviste che abbiamo tradotto ai trader e operatori indipendenti famosi il ritornello costante è che non pensano a quanti soldi stanno facendo o perdendo, ma alle regole che stanno segueno e alla singola operazione in corso. Se per tutto l'anno hai seguito le regole alla fine avrai (si spera)guadagnato se seguivi regole razionali. Se stai investendo con un logica di medio-lungo periodo magari impiegherai più di un anno, ma ad esempio molti hanno recuperato abbastanza nel 2003 e chi si è fermato a inizio 2003 perchè aveva subito perdite invece no. Ci sono due situazioni distinte: ii) se fai "trading" a breve termine cerca di puntare a un saldo GIORNALIERO positivo e dimenticati il mese o il trimestre, vai giorno per giorno fino a quando non ti senti meglio, fai finta di stare lavorando a giornata, concentrati solo sul risultato 24 per 24 ore iii) se invece puoi solo "investire", perchè hai un altro mestiere , fraziona in tanti piccoli investimenti, anche 15 o 20 e investi a pezzi e bocconi, 1.000 euro oggi, 500 euro domani, 1.400 euro dopodomani, piano piano e giorno per giorno. Ogni singolo titolo in cui investi deve essere meno del 5% del totale, in modo che anche se capitasse che va in bancarotta non ha un impatto significativo. Magari compri tre titoli di società simili nello stesso settore per cui si comportano in modo simile, ma ogni singolo titolo deve essere meno del 5% del portafoglio Il primo passo è questo ed è inutile discutere di altre dieci cose di filosofia e psicologia di borsa, è come rimarginare una ferita e i primi passi devono essere piccoli. Non è come con lo psicologo dove ci sono undici scuole di pensiero diverse per risolvere il blocco psicologico famigliare o chessoio. Nel caso della borsa tutti i trader famosi ripetono che questa è la regola e funziona con quasi tutti.

più che il PIL è il debito aziendale l'indicatore - gz  

  By: GZ on Domenica 02 Novembre 2003 17:37

In genere il DEBITO E IL SUO PREZZO sono indicatori più esatti dei dati macroeconomici. In particolare il debito aziendale che è prezzato tutti i giorni sui mercati e in particolare il debito "junk" cioè il debito delle aziende più in difficoltà. Se l'economia migliora veramente allora il debito classificato come BBB o BB- ecc... tipo quello di Fiat o General Motors riduce il suo differenziale con il debito governativo. Ad es la Differenza Media tra debito dei Treasury Bond del governo e Debito delle aziende in difficoltà (Junk) era di 250 punti nel 1998, ma era aumentata a 450 punti nel marzo 2000 (in media pagavano un 4.5% in più dei treasury bond) Per cui nel momento di picco delle borse in marzo 2000 avevi che il debito "Junk" stava peggiorando già da due anni e quindi indicando che in realtà le cose stavano peggiorando sotto la superficie dell'euforia per le Yahoo, Seat e il nasdaq Dopo marzo 2000 questa differenza media tra treasury e "junk" è sempre aumentata riflettendo la paura di una recessione e di una crisi globale, anzi in pratica dal 1998 a fine 2002 la forbice tra Treasury e Junk si è sempre allargata indicando un deterioramento nella situazione finanziaria delle granzi aziende (americane in questo caso) Quest'anno la forbice tra Treasury e Junk è cominciata a diminuire per la prima volta dal 1997-1998, ed è ora tornata al livello di 460-450 punti base (4.5% insomma) che è la soglia a cui questa "spread" (forbice) era a marzo 2000. Se la "spread" sfondasse questo livello confermebbe che la forza delle borse è supportata anche da un miglioramento economico visibile nei tassi aziendali -------- ^Brian Reynolds a minyanville#www.minyanville.com/gazette/newsviews^ More important than these economic releases, though, is the action of corporate bonds. Yesterday, auto paper saw strong interest, and last week's spread widening in those names has been reversed by half. Last week's spread widening in the broader indices has been completely reversed, and junk spreads are back to mid-month levels. Those levels, around 460 basis points, are the narrowest since March of 2000, when they began gapping out toward their eventual peak of 1100 basis points last fall. So, just as the S&P is at a significant level (1050 being where stocks broke down from last spring when Worldcom's downgrade to junk collapsed the high-yield market), the junk market is also at a significant level. The 450 basis point level in 2000 marked the point where the junk market began to go from bad (spreads gapped out from 250 basis points in 1998 to 450 but never recovered, unlike the stock market which ignored the deterioration in junk during the bubble) to worse. If junk can crack that threshold, then an eventual piercing of 1050 on the S&P becomes more likely.

Miss Afghanistan - gz  

  By: GZ on Venerdì 31 Ottobre 2003 21:15

Il personaggio della settimana: Vida Samadzai qui è Miss Afghanistan in competizione per Miss Mondo e sembra senza il Burqa. Poi dicono che non è cambiato molto da quando c'erano i Talebani. Queste sono cose che Usama & Company temono Buon weekend

il nasdaq non perde mail il 31 ottobre - gz  

  By: GZ on Venerdì 31 Ottobre 2003 18:12

un informazione statistica: il Nasdaq da 7 anni chiude sempre al rialzo il 31 ottobre ------------------------------------------------ Since 1996, when the Nazz futures started trading, the NASDAQ has opened higher and closed higher each year on the last day of October. The largest intrady decline was -.81%, the average gain was 3.5%

La soluzione di tutti i problemi psicologici del trading - gz  

  By: GZ on Venerdì 31 Ottobre 2003 16:50

----- (mail ricevuta) ......... leggo spesso il vostro forum ed e' molto interessante per me. ho imparato piu' cose qua che in nessun atro forum o corso. ......sono circa 6mesi +/- che sono bloccata col trading a causa di perdite "elevate" che ho preso in passato su azioni e fib30(no mini)....... ..sto attraversando un periodo di blocco psicologio:behh che significa? Ho paura di tradare! ho paura a inserire un ordine perche ho paura di sbagliare seentro dopo 5tick esco se entro e non ho + tick di gain allora rispetto lo stop + di 10 tick non riesco a prendere la paura di riperdere anche quei 10tick mi blocca e esco subito.... -------------------------------------------- Penso possa essere utile sia per chi ci ha gentilmente inviato questa mail di cui copiamo qui alcuni estratti, che anche per altri che leggono il sito discutere un attimo di questa faccenda Si può cercare di "andare a fondo" in questo problema, ma lo eviterei e scrivo apposta le prime cose che mi vengono in mente nel mezzo di qualche operazione piuttosto che qualcosa di "profondo" Ci sono innanzitutto in questo stesso topic diversi post idee utili inclusa quella di Steve Martin (attore comico) citata e che condivido nel senso che a mio avviso i 4/5 dei problemi psicologici si risolvono mettendosi in movimento e facendo qualche cosa piuttosto che riflettendo in modo profondo sulle "radici nascoste" A mio avviso, in base alla mia esperienza di perdite che è pure estesa e in base a tutto quello che ho letto o sentito la soluzione iniziale e immediata (quella finale non so) è la seguente: i) per un poco fare delle operazioni piccole , anche solo da 50 o 100 euro e veloci chiudendo ogni notte, ridurre al minimo insomma Occorre pensare che l'amministratore delegato di una azienda spesso guadagna netti 300 mila euro e un dirigente 100 mila Dato che ci sono 300 giorni di borsa all'anno questi sono 1.000 euro al giorno per l'a.d e 300 euro per un dirigente di stabilimento. Se punti a fare 300 euro al giorno in media è un obiettivo più che lodevole. Ma devi pensare al saldo giornaliero, a chiudere la giornata in attivo, non la settimana o il mese o il trimestre. Ogni notte devi chiudere tutto ad esempio e poi giocare per i 100 euro di rischio ogni operazione ii) dimenticarti quanti soldi hai perso o guadagnato, fare finta che non esistano, ogni mattina ricominciare da zero anche se non è vero, devi avere un orizzonte di 24 ore, pensare che stai lavorando a giornata, ogni giorno è un evento a sè il giorno precedente non esiste e così il mese precedente Come dice Tudor Jones non devi nemmeno pensare a che prezzo sei entrato, solo come sta andando la posizione corrente e basta, tutto il passato fino a un minuto fa non esiste. Può sembrare stupido, ma la realtà è che è l'unico atteggiamente psicologico che funziona e non solo quando hai perso, anche quando hai guadagnato perchè rischi euforia e errori di altro genere

c'è sempre chi veglia sul ciclo per voi - gz  

  By: GZ on Venerdì 31 Ottobre 2003 15:56

sicuro, si potrebbe pubblicare questo e altro nella vita con del denaro si riesce ad avere quasi tutto eccetto forse l'amore e anche su quello si può discutere come mostra il successo con le donne di cecchi gori e montezemolo Quando sto indovinando il mercato bisogna presumere che abbia fatto il conteggio, stia funzionando e per risparmiare tempo lo ometta Ogni tanto quando sto andando male pubblico il conteggio del sequential sul fib30 o s&p per dire: "... ecco vedete, al momento si è in perdita, ma il sistema direbbe di insistere..." Oggi ho detto di vendere sui 26.050 se ha notato e non ho specificato il motivo, ma c'era un ciclo a 15 minuti che è uno dei migliori a breve termine, che si era completato. Quindi anche se NON appare il grafico con il conteggio voi sapete che c'è chi veglia sul ciclo. Pubblicarlo tutti i giorni se non c'è un segnale operativo specifico dietro è ridondante In alternativa si può installare Tradestation e comprare o programmare l'indicatore in modo da vederlo ogni minuto (sembra però stia "riciclando" ora....)

Non guardare l'indice S&P500, anche oggi sale il 70% dei titoli - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Ottobre 2003 19:01

Se parliamo dell'america oggi sale il 70% dei titoli ANCHE SE L'INDICE S&P 500 è appena positivo ! Ma è quello che sta succedendo da mesi: l'indice S&P o Nasdaq sale, ma molto meno della maggioranza dei titoli. Occorre mettersi in testa che il denaro nel 2003 va tutto sui titoli medio-piccoli, ad es ogni giorno ci sono 4-500 titoli a NY che fanno il massimo dell'anno, anche in giorni in cui l'indice è inviariato Oggi l'indice è sui massimi dell'anno, ma fa solo +0.2%. Se però uno non ha l'obbligo di comprare Microsoft, Intel, General Electric e JP Morgan cosa gliene importa quando comprare dei titoli medio-piccoli quasi a caso significa prenderci quasi sempre perchè salgono tutti ? Per l'investitore medio il 2003 è stato una bazza perchè la probabilità di sbagliarti è bassa visto che quasi tutti salgono. Per il gestore invece che ha 300 milioni da investire e può comprare più che altro titoli a grande capitalizzazione è invece difficile Nella foto: il TICK del NYSE cioè il rapporto tra titoli che salgono e titoli che scendono, come media a 5 giorni e 10 giorni e sotto l's&p 500. Come si vede la maggioranza dei titoli salgono sempre e più dell'indice

L'importante è pagargli la scorta - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Ottobre 2003 17:28

Ho letto oggi a pranzo che è "stata rinforzata" la scorta all'amico Adel Smith, la nuova vedette televisiva: due poliziotti in borghese 24 ore su 24 perchè avrebbe subito minacce ed è stato spintonato (ma non ha mai subito violenze) Mi è venuta in mente la tabaccaia davanti all'università di modena su via vignolese che ha subito tre rapine da parte albanesi e magrebini e almeno una (mi sembra) con coltello puntato alla gola. A lei niente scorta perchè purtroppo non ha aderito a un ideologia fanatica e non fiancheggia dei terroristi, magari le potrebbe piacerebbe, ma le manca il tempo dato che deve lavorare tutto il giorno. Giustamente la magistratura (o la questura) valutano che la scorta vada riservata solo a chi si occupa di politica e come Adel Smith rompe talmente le palle al prossimo che ogni tanto qualcuno lo minaccia Intanto i media, sempre alla ricerca di programmi intelligenti, notando un soggetto squinternato fanno a gara per averlo come ospite in modo che alla sera il negoziante che torna dal lavoro prima di prendere sonno possa sentire un poco di scempiaggini fanatiche dall'estremista a cui con le sue tasse sta pagando la scorta

basta che non tocchino anche il salame - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Ottobre 2003 02:25

Se io ho due cause civili si trascinano una da sei anni e l'altra da quattro (anche con il giudice di pace). Se un tizio che simpatizza per il terrorismo islamico chiede di togliere il crocefisso a scuola il giudice gli sforna la sentenza dopo un anno. Si vede che è noioso fare sentenze sui risarcimenti danni, mentre finire sui giornali per aver dato ragione al fanatico islamico è più stimolante. E' umano che sia così, anche un giudice ha diritto ha qualche diversivo, vorrà dire che la prossima volta che mi devo far pagare o risarcire farò finta di essere un simpatizzante di Bin Ladin così magari la mia pratica la prendono dal mucchio e va a sentenza subito perchè sperano di finire sui giornali. Il crocefisso. Dov'è il problema ? Una volta che il 10-15% della popolazione non sia cristiana verrà tolto, questo è pacifico e logico. Come è successo in Francia e in America dove ormai è vietato anche cantare le canzoni di Natale tradizionali nelle scuole, negli enti pubblici e nelle aziende e anzi è vietato dare il "Buon Natale" parlando con i clienti perchè è una formula cristiana. I neri che pure sono cristiani in maggioranza ora celebrano nelle aziende "Hanuka" una festa africana dell'orgoglio afro-americano, inventata negli anni '60 da dei militanti (e di cui in Africa però nessuno sa niente). Per cui tra musulmani, ebrei e orgoglio etnico africano ogni riferimento al Natale e vagamente cristiano è stato bandito negli enti pubblici e nelle aziende "per non privilegiare i simboli della cultura occidentale" (che in America fa soffrire i musulmani, gli ebrei e i neri, a differenza del medio oriente e dell'africa dove invece vivono immersi nella loro cultura liberi e nel benessere). E va bene, si può vivere anche senza crocifissi e canzoni di natale, basta solo che non bandiscano anche il salame e il cotechino e tiriamo avanti. Leggo sul giornale locale che a Bologna nelle scuole materne in molti quartieri i bambini di origine straniera sono ormai circa la metà. E va bene anche questo, siamo tutti esseri umani e sono culture diverse dalla nostra, ma tutte degne di rispetto e anzi interessanti anche per noi perchè stimolano il confronto.... Nello stesso giornale si cita il fatto che in Emilia sono stati rilevati più di 1.000 casi di infibulazione di bambine musulmane e si pensa che siano 10 volte tanto perchè nelle interviste il 35% delle donne musulmane dice di essere favorole (e dato che sono 150 mila i musulmani in regione magari sono 30mila i casi...). Questo magari è un attimo antipatico, tagliano la clitoride a una bambina e poi soffre ogni volta che urina..., ma alla fine capita a loro mica a noi, vivi e lascia vivere, usanze e costumi millenari che non si possono sradicare così, c'è di mezzo "una Cultura Diversa dalla Nostra", l'importante è che paghino i contributi sociali anche loro e si tira avanti. ----------------------- La forza di credere di Ida Magli ---------- I musulmani hanno intenzione di conquistare «pacificamente» l’Europa e di far vincere la propria religione in tutto il mondo? In Italia ne siamo sicuri quasi tutti già da diversi anni, ma fino ad oggi chiunque si fosse arrischiato a dirlo ad alta voce, sarebbe stato immediatamente smentito e messo a tacere dalle due forze più qualificate: i governanti e la Chiesa. Eppure si tratta di un fenomeno evidente. Ma soprattutto: logico. Logico perché ogni uomo, così come ogni gruppo ed ogni popolo, quando crede in una verità, sente l’impulso, la necessità di convincerne gli altri uomini, ed anzi il più delle volte lo considera un dovere. Del resto, in che cosa saremmo «uomini» se non ci assillasse il pensiero di conoscere e di far conoscere, di condividere ed espandere le idee in cui crediamo, siano queste di carattere scientifico, artistico, politico, religioso? Dunque, diamolo per scontato: siamo noi, soltanto noi, in questa Italia, in questa Europa progettata dopo la seconda guerra mondiale, sconvolta dall’immane catastrofe da cui si era appena usciti, ad aver timore perfino di possederla una «idea», esortati dai politici a considerare come unica «idea» quella di non doverne difendere nessuna come nostra, ma quelle di tutti gli altri fino a morirne. E infatti, di questo stiamo morendo. Non poter credere in nulla ha ucciso il pensieri creativo, ha ucciso il cristianesimo, ha ucciso la speranza in un futuro tanto che perfino le esortazioni che vengono dal mondo dell’industria, della finanza, dell’economia ad essere «più competitivi» non possono aver successo. Per essere competitivi bisogna «credere», bisogna impegnare energie aggressive «contro» qualcuno o qualcosa. Come pensano i politici di poter governare popoli intimoriti perfino dai propri pensieri, nel dubbio che qualsiasi riflessione sull’«altro» possa configurarsi come razzista, come colpa, come mancanza di tolleranza? I musulmani sono forti perché credono nella propria religione e nel potere della propria cultura; ed hanno ben valutato la debolezza (la vigliaccheria) di chi, o non crede in nulla, oppure non ha il coraggio di difendere ciò in cui crede. Questo non significa (ma a questo punto è difficile trovare vie d’uscita del tutto pacifiche) che dobbiamo farci la guerra; ma che i governanti debbono usare tutti i mezzi per rispettare l’unico dovere nel quale si sono impegnati con un giuramento, quello di servire l’Italia e gli Italiani, e mettere fine al comportamento tenuto fino ad oggi. E’ stato posto il problema del crocifisso; ma questo è soltanto un «primo-ultimo» passo verso l’eliminazione delle immagini che è alla base del divieto presente nell’Antico Testamento. Quindi è inutile girarci intorno con scappatoie contingenti. Oggi si tratta della scuola di Stato nella quale i bambini musulmani sono ancora in minoranza. Ma di crocifissi sono piene le edicole ai crocicchi di tutte le nostre strade; domani anche questi offenderanno musulmani bambini e adulti. Perciò decidiamoci. Può darsi che molti Italiani non siano praticanti o credenti nel senso stretto del termine; ma non esiste «cultura» senza religione e quella dell’Italia (e del cristianesimo occidentale) poggia sulla novità radicale dei Vangeli in confronto all’Antico Testamento. Tanto nuova da poter instaurarsi esclusivamente nel mondo permeato dal diritto romano, dall’organizzazione giuridica e amministrativa espressa nella lingua latina che la Chiesa d’Occidente ha fatto sua. Tanto nuova da cancellare nel pensiero di un innamorato della bellezza, di un poeta dell’umano come Gesù di Nazaret, anche soltanto l’idea di uccidere animali da offrire a Dio, di tagliare un pezzo di pene per testimoniare la propria fede. Come si può leggere i Vangeli e non sentire subito che è nato un mondo del tutto nuovo, del tutto diverso, perché è quello della bellezza della vita, della bellezza dell’uomo che «guarda», che ammira, senza timore? Guardare significa amare il «rappresentare». Gli sforzi che sono stati fatti negli ultimi anni dalla Chiesa per ricondurre i Vangeli nell’alveo dell’Antico Testamento, anche se dettati dal desiderio di ridurre le occasioni di conflitto, non sono utili perché hanno soltanto indebolito l’Occidente cristiano, e soprattutto hanno tolto ai cristiani la gioia di creare bellezza con la poesia, con la musica, con la pittura, con la forza esclusiva della parola. Quella parola di cui Gesù ha sottolineato la forza quando ha detto: «Le vostre parole siano: sì, sì, no, no». Delle ambiguità dei politici, dei sacerdoti, non se ne può più perché testimoniano del fatto che vogliono rendere facile all’Islam la conquista dell’Europa eliminando confini, cittadinanze, patrie, nazioni, identità. Non è tolleranza, non è solidarietà, non è rispetto, ma tutto il contrario: la convinzione che abbiamo già perso, e forse la speranza che almeno così non abbiano motivo per distruggerci.

Non bisogna leggere troppo - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Ottobre 2003 01:35

....dott Zibordi...ieri sera ho interpellato Robert Hitt, che credo lei stia seguendo ultimamente. Mi ha gentilmente risposto. In buona sostanza dice di non mettersi corti sull'azionario USA.....A quanto ho appreso poi Meridian è tornato positivo oggi!! Merriman si aspetta un ritracciamento tra l'8 ed il 20% tra novembre e dicembre!! E Crawford è sempre convinto che il mercato scenderà? E' da luglio che è short...Come diavolo è la situazione...Morgan Stanley chiama un meno 10% sullo S&P ed addirittura Pretcher "urla di vendere" come fosse l'ultima occasione della propria vita ......------------------------------------------------ Nel mercato della consulenza di borsa per distinguerti devi inventare teorie strane e colorite. Questi esperti citati e quasi tutti gli esperti in generale non pubblicano resoconti delle loro raccomandazioni passate, è raro trovare qualcuno che segni sul sito o report il prezzo e la % di perdita/guadagno e lo faccia per anni e anni Non facendo questo conteggio e quindi godendo sempre del beneficio di essere "vergini" (tanto chi si ricorda cosa dicevano due anni prima) quando fanno predizioni devono scrivere cose che colpiscono l'immaginazione per potersi distinguere dagli altri 100 esperti sulla piazza. Comunque è utile leggerli perchè in qualche modo danno sempre qualche spunto. Il mio punto di vista gratuito sullo "scenario" era questo e per ora mi sembra adeguato: ^Il Mercato Toro Spiegato Agli Orsi #www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=37357^ ^Ieri il Massimo Degli Ultimi Tre Anni#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=37326 ^ ^La Previsione Per L's&p a Fine Anno # www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=37087^

il "mercato dell'anno" è salito dopo 15 giorni - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Ottobre 2003 21:40

Dai retta agli esperti italiani: "...In questa ottava il mercato ha mostrato qualche crepa che potrebbe anche allargarsi nei prossimi giorni. Le delusioni giunte da alcune trimestrali e il pesante sell-off del Nikkei di ieri hanno minato un po’ la fiducia dei risparmiatori. Adesso aspettiamo la raffica di dati macro previsti per la prossima settimana ...." "....Non possiamo che ripeterci dunque rimarcando come (solo) una chiusura, domani, inferiore ai 18700-800 punti avrebbe la conseguenza di farci tirare i remi in barca, liquidando quel 20 25% del portafoglio azionario che in questi mesi non è mai venuto meno e che in alcuni momenti è stato un 40-45%, ma mai di più..." Intanto, mentre "...aspettano dati migliori..." nel mondo hai dei rialzi spettacolari. Meno di un mese fa ho suggerito che il mercato migliore era sempre l'asia anche se era raddoppiata in molte piazze e salita del 40% in quelli peggiori, che c'era ancora spazio per i prossimi sei mesi e in assoluto il mercato migliore da comprare era la Thailandia, simbolo TTF. In quindici giorni circa l'indice thailandese, comprabile come fondo-indice quotato a NY come se fosse un qualsiasi titolo (simbolo ^TTF#^) è salito del +30%. Un intero indice di un paese che sale del +30% in tre settimane, in ottobre che è il mese peggiore per le borse e dopo esser salito già da marzo del 90-100%. E non è un idea tra le tante per cui alla fine per sbaglio un titolo lo centri sempre, questo ^l'ho indicato come "Il mercato dell'anno", il migliore in cui secondo me investire #www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=15578&Tart=E^, ed è già salito ora a fine ottobre di più di quello che pensavo. Non so perchè ma mi sento come in obbligo di farlo notare

la storia dei bond argentini "Patacones" - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Ottobre 2003 15:46

L'anno scorso ho raccontato la storia dei bond argentini "patacones" creati apposta per pagare gli stipendi degli impiegati pubblici di alcune provincie Secondo me è andata così: dato che molti sono di origine italiana in argentina quando hanno deciso di emettere questi bonds regionali hanno voluto usare un nome che nel caso poi di bancarotta gli consentisse di andare in tribunale e dire : ".. ma noi vi avevamo avvertito prima ! no... magari non avevamo scritto nel prospetto che avevano un rischio di default altissimo, ma li abbiamo chiamati apposta "patacones" per fare capire che erano una bufala, più di così cosa dovevamo fare ? "Patacones".. se poi voi li comprate lo stesso cosa ci possiamo fare ?...".

Non sarà facile fare i villaggi vacanze qui in mezzo alla nebbia - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Ottobre 2003 23:37

Quando sono in campagna e torno a casa a Modena passo per Modena Est, una zona industriale fatta di centinaia di fabbrichette in mezzo alla nebbia che sfornano componenti meccanici di tutti i generi per le aziendine appena un poco più grandi della provincia le quali a loro volta esportano i due terzi del fatturato e danno da mangiare a tutto il resto di noi che facciamo cose tipo la borsa, i prodotti finanziari, commercialista, avvocato, ristoratore, farmacista, consulente del lavoro, insegnante, istruttore di fitness, cubista, etnologo, dermatologa, vivaista, tabaccaia, benzinaio... . Quando abitavo a los Angeles anche guidando per decine di miglia in tutte le direzioni e attraversando da un lato dello stato all'altro non incontravo tutte queste fabbriche e fabbrichette. Magari si vedevano alcuni stabilimenti di produzione di videogiochi, film e musica, oppure società di sofwtare, qualche multinazionale farmaceutica o di satelliti e missili, anche grandi studi di consulenza di tutti i generi e parecchia finanza e consilenza internazionale. Più in là anche frutta e vigneti enormi industriali per l'esportazione. Ma di fabbriche che producesser roba meccanica zero, idem per tessili e in generale del "manifatturiero". Sparito tutto, prima andato in Messico oltre il confine con le migliaia di fabbrichette "maquiladoras" come le chiamano, messe su da americani con soci messicani e poi tutto in Cina e basta. Arrivano enormi cargo e container nel porto di Long Beach tutte dalla Cina e scaricano tutti gli "oggetti" di cui hanno bisogno i californiani. In cambio gli vendono per ora software e farmaci, video, film e musica, consulenza, coca cola, mais e maiali, ma i "prodotti" meccanici, tessili, industriali in genere li fanno i cinesi e basta, fine del discorso, in america tutto kaputt. Tutte le fabbrichette che vedo per arrivare a casa spariranno col tempo anche qui perchè i cinesi i componenti meccanici li possono fare uguali a un quarto del costo italiano incluso il trasporto. Uno dice: "... eh anche con i giapponesi alla fine si è trovato un modo di vivere, loro fanno le Honda e le Sony e noi qualche cosa d'altro...". Mica vero, il problema è ad es che i cinesi sono DIECI VOLTE di più dei giapponesi 1.3 miliardi contro 130 milioni e sono bravissimi nelle piccole produzioni e in tutti i settori non solo nelle mega-multinazionali irregimentati come soldati come i giapponesi. Gli americani un poco si salvano perchè hanno il dollaro e i mercati finanziari a 360 gradi in cui gli asiatici alla fine depositano i loro soldi, poi hanno ancora quasi tutto l'high tech-silicon valley-MIT-Nasdaq, hanno i servizi finanziari e di consulenza internazionale, i media, il militare, il farmaceutico, dell' agricoltura industriale, i marchi come McDonald e Pepsicola o Starbucks. Tutte cose che noi italiani non abbiamo. (L'agricoltura la sovvenziamo noi, l'high tech meglio non parlarne, i servizi finanziari sono ad uso locale, i media pure, come marchio c'è solo la moda ...) Purtroppo la cosa che tiene in piedi l'italia sono queste fabbrichette di roba meccanica, del tessile e moda, delle piastrelle, infissi, macchinari e impianti e componenti di nicchia in tanti piccoli settori che le multinazionali tedesche e giapponesi delle BMW e Sony non sono mai riuscite a coprire. Ma che 1.3 miliardi di cinesi invece copiano a uno a uno e rifanno uguali a un quarto del costo. Ci vorrà tempo, ma tutte le fabbrichette che vedo intorno a Modena verrano fatte fuori dai cinesi o "delocalizzate", cioè spostate in Romania o Cina con beneficio temporaneo del consumatore, permanente dell'azionista e danno irreversibile per il lavoratore (che però alla fine è anche il consumatore....) Al loro posto non ci saranno a tappare il buco magari gli studios di Disney, le multinazionali tipo McDonald, le società biotech di Silicon Valley, gli allevamenti di milioni di maiali, i missili Lockeed, le Merril Lynch e Goldman Sachs e Fannie Mae che attirano quattrini. Magari gli italiani si inventeranno cose mai viste e che oggi non immaginiamo, ma forse no, forse non ci sarà invece alla fine più niente, a Rimini e Riccione i cinesi arriveranno di sicuro, ma non sarà facile nemmeno per degli emiliani creare villaggi vacanze qui in mezzo alla nebbia al posto delle fabbrichette

Sell le banche italiane maggiori - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Ottobre 2003 15:25

Mio padre mi ha raccontato che tempo fa mentre passava in banca tempo fa un funzionario che conosceva da vent'anni lo ha apofostrato amichevolmente per offrirli una "carta di credito Gold..." a costo zero. Ha spiegato che gli bastano quelle che ha, ma visto che insisteva ed era gratis ha firmato. Dopo tre mesi mesi essendo un tipo preciso ha rilevato nell'estratto conto che c'erano 100 euro di addebito fissi per la carta, è tornato indietro inbufalito e se li è fatti ridare e cancellare la carta. La cosa che non capiva è come dopo quarant'anni che è cliente potessero fare una figura del genere con lui. Ecco spiegato perchè in questo studio di BCG : per la prima volta le banche maggiori italiane stanno perdendo clienti (-8%) e quindi stanno caricando altri costi dovunque possono per spremere ricavi e mantenere le promesse che hanno fatto al mercato, ma così facendo stanno raschiando il fondo. Le maggiori banche italiane, Unicredito, S. Paolo, Popolare Verona, Pop Riunite ecc.. a meno di storie particolare di ristrutturazione e di manovre nell'azionariato come Capitalia e BNL sono a Medio Termine un SELL ---------------------------------------------- Via dalle banche l’8% dei clienti ---Alessandra Puato --- ^Uno studio Bcg: «Si rivolgono all’online e ai promotori finanziari». Motivo: «Gli istituti stanno sbagliando tutto»#www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=PUATO^ Le banche italiane? «Stanno perdendo troppi clienti. Il 7-8% all'anno nel 2002-2003: quasi il doppio rispetto al 4-5% degli Anni Novanta». Però continuano ad alzare i costi dei conti correnti, a diminuire i tassi attivi, ad alzare quelli passivi. Perché? «Sono obbligate ad aumentare i ricavi. La crescita imposta dai piani industriali dei primi dieci gruppi bancari è dell'8% all'anno per i prossimi dieci anni, con un aumento aggregato dei ricavi superiore al 20% nei prossimi tre anni. Purtroppo, nelle ultime semestrali, questo incremento risulta fermo al 2-3%». L'analisi è del Boston Consulting Group (Bcg), che sul sistema creditizio nazionale ha appena concluso un'indagine. E lancia l'allarme. «Attenzione - avverte Ignazio Rocco di Torrepadula, direttore della società di consulenza che, con Massimo Busetti, vicepresidente, ha curato lo studio - C'è in atto uno scollamento pericoloso fra i risultati economici delle banche italiane e la loro capacità di trattenere i clienti. Quest'anno gli istituti di credito sono tutti sotto pressione. Devono trovare la crescita. Stanno disperatamente cercando di aumentare i ricavi in un mercato dove non c'è più incremento per tutti. Perciò cercano commissioni e nuove entrate da ogni parte». Ma così facendo stanno allontanando gli utenti. «Che si riversano - dice Rocco - sull'online o sui promotori finanziari». «Ormai c'è chi arriva a tassi di perdita della clientela del 10% - denuncia Busetti - E ogni cinque, dieci correntisti persi ce n'è soltanto uno nuovo, acquisito». Un ritmo «incompatibile con qualsiasi obiettivo di crescita». Oltre che «economicamente insostenibile». E' una situazione nuova. «Negli Anni Novanta la crescita era spontanea per tutte le banche - dice Rocco - Bastava un po' di disciplina e l'incremento dei ricavi arrivava». Perché c'era linfa da drenare: «Prima la crescita del risparmio gestito, poi l'aumento degli impieghi, poi il boom dei prodotti vita, di quelli strutturati, del credito al consumo. Sono stati anni di alfabetizzazione finanziaria». Redditizi per gli istituti di credito: basti pensare che, dice il Bcg, «in 12 anni le banche italiane hanno generato 42 miliardi di euro di nuovi ricavi, pari a un incremento cumulato del 138%: »7% all'anno». Ma con il 2000 tutto è cambiato. «Il serbatoio di crescita si è esaurito - rileva Busetti - Ormai bisogna raschiare il fondo del barile. Siamo in un mercato con le caratteristiche della crescita zero, dove non è che nessuno emerga: cresce chi fa felici i propri clienti. Una pratica che non esiste nei servizi finanziari». L'esempio è quello dell'automobile di lusso. «Se uno compera, poniamo, una Bmw - dice Rocco - ha speso un sacco di soldi ma è contento. Nelle banche no. Si aumentano i costi, generando insoddisfazione». E perché, si chiedono i due analisti del Bcg, le banche seguono «questa strategia suicida»? Perché «devono confermare la crescita degli anni scorsi. Hanno dichiarato quest'obiettivo al mercato finanziario e ora devono raggiungerlo». Il rimedio? Non badare troppo alle relazioni trimestrali. E andare al contrario: rincorrendo i clienti, sull'esempio della grande distribuzione. «Le banche devono imparare a reclutare clientela con l'eccellenza», dice Busetti. Come hanno fatto, cita il Bcg, la catena alimentare Tesco, aumentata in dimensione, nel Regno Unito, di sette volte in 16 anni. O l'italiana Esselunga, cresciuta dell'80% negli ultimi cinque anni. O ancora, in campo finanziario, Bank of America, Banco Popular in Spagna e Royal Bank of Scotland. La prima, dice l'analisi del Bcg, «dopo l'emorragia di clienti generata da dieci anni di acquisizioni recluta oggi più di 500 mila clienti all'anno». La seconda ha segnato un incremento dei ricavi del 14% e la terza del 16%. Quattro i rimedi indicati dal Boston Consulting Group alle banche italiane per seguirne la strada: 1) ridurre subito il tasso di perdita dei clienti; 2) reclutare con l'eccellenza, non con la pressione commerciale; 3) eccellere su pochi elementi, rilevanti e chiari; 4) scoprire e occupare tutti gli spazi di crescita disponibili. «Alcune banche più lungimiranti, in genere piccole come il credito cooperativo, si stanno già accorgendo che serve una strategia diversa», dice Rocco. Questa: «Ragionare sul medio termine. Non creare più nuovi ricavi sugli stessi clienti, alzando i costi. Ma lavorare per sottrarre quote di mercato alle altre banche». Concorrenza, insomma.

Come andrà l'economia in Italia ? - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Ottobre 2003 15:45

Ho imparato questa settimana che presso i concessionari di auto in Italia il mutuo all'acquisto che va di più è quello in cui paghi un 15-20% subito e poi per tre anni pochissimo (150-200 euro al mese su un auto da 20mila euro ad es). Alla fine dei tre anni puoi "rinegoziare" il totale rimasto che, sempre per un acquisto da 20mila euro ad es, è ancora sui 12-14mila euro e che puoi tornare a spalmare sugli anni successivi In pratica, mi spiegava un concessionario bmw, specialmente tra i giovani l'uso ora è comprare mettendo con meno di 4mila euro un auto da 20mila e poi per tre anni rimandare il problema di come pagare il resto. Il tasso di interesse che il cliente paga è però sull'8% e dato che le aziende ottengono il denaro al 4% sui mercati penserei che in pratica le finanziarie delle case automobilistiche siano quelle che alla fine le fanno ancora guadagnare. Probabilmente non Mercedes e BMW che hanno margini più alti, ma molti produttori di auto ora guadagnano funzionando come se fossero una BANCA, grazie al 4-5% di margine di interesse sul finanziamento. In america al momento il 40% circa degli utili dell'S&P 500 sono di società finanziarie, bancarie e assicurative, ma in realtà poi hai anche tanti altre società che tirano avanti con il credito al consumatore sui propri prodotti, prestano al 8.4% al cliente e prendendo a prestito al 4%. Quindi alla fine forse il 50% degli utili effettivi sono fatti con qualche forma di attività finanziaria. Non ho dati per l'europa e l'italia, ma la sensazione è che sempre di più conti il credito e la forbice dei tassi. Quindi da un parte hai, come ripeteva ieri Ciocca di Bankitalia, ^l'economia italiana ed europea che da inizio 2001 è stagnante, crescita zero# www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=ncn&id=16208#16208^ dall'altra hai che si ricorre sempre di più alla finanza e al credito a tutti i livelli grazie ai tassi di interesse più bassi degli ultimi 40 anni. Cosa succederà ? I manuali direbbero che : 1) fino a un certo punto LA RICCHEZZA cioè il valore degli immobili in primo luogo, delle obbligazioni e anche delle azioni sale, fa sentire la gente più ricca e sostiene la spesa dei segmenti più ricchi della popolazione quelli che disponongo di investimenti in immobili e di portafoglio, un circolo "virtuoso" in un certo senso. 2) Poi però le case cominciano a costare troppo rispetto ai redditi reali che invece sono fermi da anni e il flusso di indebitamento per i mutui immobiliari comincia a calare. 3) A quel punto anche i valori degli immobili smettono di salire e cominciano a scendere, inizia il circuito vizioso del debito da ripagare (l'auto di cui hai pagato solo il 30%...), del calo della spesa privata ecc... e hai una vera recessione e non solo la stagnazione come negli ultimi due anni. A che punto siamo del ciclo ? Siamo ancora nella fase "virtuosa" in cui l'effetto ricchezza sostiene i consumi, ma ecco qui di seguito alcuni sintomi da cui si vede che per gli immobili il rialzo sta finendo ---------------- www.corriere.it/edicola/economia-------------------- ^Nel secondo trimestre sono cresciuti ancora i finanziamenti alle famiglie, nonostante un calo del 30,6% a Milano e dintorni#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=OITUM^ La corsa al mutuo continua, ma la crescita dei prezzi del mattone sta cominciando a rallentare gli acquisti delle famiglie e, di conseguenza, il ricorso all’indebitamento. Uno stop registrato soprattutto in Lombardia dove tra aprile e giugno è stato registrato un calo del 30,6% sullo stesso periodo del 2002. In Italia nel secondo trimestre dell’anno le banche hanno erogato alle famiglie mutui per 10.275 milioni di euro, il 18% in più rispetto al trimestre precedente. Ma segna un risicato 1,9% in più sull’analogo periodo del 2002. La causa di questa sostanziale stabilità a distanza di un anno, secondo i dati della Banca d’Italia, è dovuta, come si diceva, al crollo dei finanziamenti in Lombardia: 2.561 milioni di euro contro 3.691 del secondo trimestre 2002. Lieve calo, il 5,1%, anche nel Lazio, mentre tutte le altre regioni mostrano un incremento. Evidentemente l’aumento dei prezzi del mattone comincia a farsi sentire. E considerando i mutui erogati nei primi sei mesi dell’anno compare un meno 2% nei confronti del periodo luglio-dicembre 2002. Mentre il raffronto con il primo semestre dell’anno scorso, rimane positivo: l’8,3% in più. Quanto alla consistenza del debito delle famiglie, cioè il totale dei mutui in essere, alla fine dello scorso giugno è salita a 109.673 milioni di euro, con un incremento del 5,1% rispetto allo scorso marzo e del 15,9% sul giugno 2002.

Spero stiate facendo soldi con le materie prime - gz  

  By: GZ on Sabato 25 Ottobre 2003 16:00

Spero che stiate facendo un poco di soldi con le materie prime, perchè da mesi le principali commodities agricole stanno salendo in linea retta e nelle ultime settimane anche quelle che erano rimaste indietro si sono adeguate Da un anno o più raccomandiamo qui ad esempio Cotone, Soya, Olio di Soya, Frumento, Mais come investimenti FISSI, in cui francamente non sembra nemmeno che hai dei grossi meriti perchè tutto quello che fai una volta comprate e aspettare e limitarti a ruotare dal contratto di settembre a quello di dicembre e da quello di dicembre fra un poco a quelli di marzo ecc... Se fai del "trading" qui guai, perchè appena vendi il giorno dopo il mercato apre a +4% e non riesci più a salire sul treno Sono contratti che richiedono 1.000 o 1.500 euro di margine e che al momento ormai salgono del 50% il che significa che se usavi anche solo metà del margine sei su del 300% circa (per l'effetto leva). Sarebbe come se quest'anno avessi comprato dei mini-Fib30 a 24.000 punti e ti fossero saliti a 40.000, i livelli del marzo 2000, fate un poco i conti... Colgo l'occasione per dire che l'oro e l'argento sono mercati al rialzo e molto interessanti da discutere, ma l'azione più importante in termini monetari è su cotone, soya, carne (nickel' alluminio..) e simili per il semplice motivo che 1.4 miliardi di cinesi stanno cominciando a consumarle in quantità per la prima volta nella storia ----------- Gavelli ------------ Proporrei a gz di creare qualche topic "raccoglitore", tipo: commodities, cambi, macroeconomia, il grande crack, portafoglio ----------------------------------------------------------------- sì, in effetti i forum andrebbero organizzati per argomenti fissi e non con argomenti volanti che cambiano ogni giorno, stiamo cercando di rifare il database in questo modo al momento

Il rimbalzo alla fine era molto facile da capire - gz  

  By: GZ on Sabato 25 Ottobre 2003 03:43

Oggi è andata bene su tutto, in particolare la borsa americana (l' S&P 500) ha rimbalzato dalle 20:30 circa in poi con violenza fino a 1.030 dopo aver toccato il fondo a 1.016. Chi scrive dopo aver indicato il 16 che gli S&P erano da vendere a 1.048 (vedi le puntate precedenti di questo topic) oggi ^vi aveva indicato di comprare gli S&P a 1.018 con stop a 1.014,5#A:16204 ^. Con con questo non vuole attribuirsi tutti i meriti, ad es oggi il rimbalzo in realtà era molto facile da prevedere per chiunque fosse un attimo attento. Innanzitutto diversi report parlavano oggi del fatto che ^alle 21 ora di NY si sarebbe fatto sentire un potente fenomeno di macchie solari#http://story.news.yahoo.com/news?tmpl=story&cid=96&ncid=753&e=10&u=/space/20031024/sc_space/seeingdoubleastronomersamazedattwohugesunspots^. In secondo luogo ^www.astroecon.com#www.Astroecon.com^ notava che il giorno prima (oggi) della Luna Nuova in scorpione (domani): "... Short term lows are common in the days around a new moon. ...GENERALLY SPEAKING the new Moon in Scorpio is a seasonal go long astro indication for the duration of the year. ...." (per chi non fosse portato per le lingue estere: "... i minimi del mercato sono comuni intorno alla luna nuova .... e quella in scorpione è stagionalmente un segnale di acquisto...") E con questo buon weekend