Il blog

Tutto sale, borsa, obbligazioni e cambi, perchè...(?) - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Dicembre 2003 18:01

poi dicono che i mercati futures sono difficili qui SALGONO ORA TUTTI, il nasdaq, i bonds, i cambi cosa vuole dire? che se la borsa sale allora l'economia migliora e quindi anche i tassi scendono (e i bonds vanno su) hmm.... no, questo non ha molto senso... e l'euro sale perchè perchè perchè.. beh... forse perchè i tassi scendono in america ok forse oppure se l'euro sale (e il dollaro scende) allora la borsa americana sale perchè esportano ecc.. e in europa sale perchè tanto la imitano sempre.... e i bonds USA però perchè ti salgono...? oppure se i bonds salgono (e quindi i tassi scendono) allora la borsa sale perchè giustamente c'è più liquidità in giro e quindi anche l'euro sale ....?? (nella foto: il nasdaq, i treasury bonds e l'euro, fino a quando la media di Jurick è colorata in azzurro...)

Se capisci i fatti internazionali è meglio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Dicembre 2003 16:00

Non potrei essere meno d'accordo. La borsa è a volte, perlomeno se parliamo di movimenti importanti che accadono in coincidenza con fatti politici, un test pratico del fatto che uno abbia capito o meno questi eventi. Quando l'amministrazione americana ha deciso di reagire alla strage dell'11 settembre andando a rovesciare il regime dei talebani nel novembre 2001 la maggior parte dei commenti che ho letto qui sul forum e in giro erano che si trattava di un atto irresponsabile, che sarebbe stato un disastro, un altro vietnam, che i russi in Afganistan avevano combattutto per dieci anni, che sarebbero aumentati gli attentati ecc.. Idem quando ha deciso assieme a Blair di rovesciare la dittatura di Saddam... ecc.. Al massimo leggevi che ci sarebbe stato un successo temporaneo nel primo mese e poi però si sarebbe visto che era disastro, era una cosa irresponsabile, tutte le tensioni del medio oriente sarebbe esplose ecc.. In altre parole i 3/4 dei commenti che anche lei sicuramente avrà letto all'epoca erano che sarebbe stato, dopo magari un rimbalzo temporaneo, un EVENTO NEGATIVO PER I MERCATI. Io ho scritto qui in entrambi i casi che dovevi comprare in borsa con tutte e due le mani, sia a novembre 2001 che a marzo 2003 se vuole ripesco i post più significativi perchè ne sono molto orgoglioso e non solo moralmente, ho anche fatto dei soldi e credo di averli fatti fare. Ad es. comprando gli S&P da quota 803 dal 16 marzo in poi e non come un suggerimento come gli altri, chi ha letto ad esempio la mia sezione futures ricorderà che ho detto di comprare tre volte il quantitativo solito e ho suonato il tamburo su tutto a metà marzo ripetendo che era l'occasione dell'anno. Il risvolto concreto di questa discussione è nel portafoglio America che suggerisco che è quasi raddoppiato a partire esattamente da marzo 2003 Questo doppio successo (a volte capita di poterlo dire) è stato dovuto al fatto che ho ragionato rispetto a questi eventi politici internazionali al contrario esatto di quello che facevano la maggioranza dei giornali e esperti in Italia per i quali la "pace" (lasciare Saddam al potere) era la cosa migliore. E anche adesso si stanno sbagliando in pieno, ma è normale è una moda culturale europea, fecero lo stesso con Ronald Reagan, continuarono a sbeffeggiarlo quando diceva che l'URSS era l'impero del male e sarebbe crollata se la si affrontava fino in fondo fino al giorno in cui venne giù il muro di Berlino. Questa è una dimostrazione del fatto che sei interessato veramente a capire cosa succede nel mondo, in particolare anche per investire e speculare, devi ragionare al di fuori degli schemi che prevalgono sui nostri media e che lei sta ripetendo nel suo post.

è il progresso che porta internet - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Dicembre 2003 13:03

Queste transazioni su Mediaset sarebbero di venerdì 12 e la notizia è apparsa in giro da ieri lunedì 15, quindi forse prima che Mediaset perdesse un -4% oggi sulla notizia In ogni caso sono opzioni con strike e scadenze molto lontane, di quelle che uno tiene per settimane o mesi, per cui si può ora andare short assieme a Confalonieri amministratore delegato di Mediaset Questo è il progresso che porta internet Anche se a dire la verità non la vedo sul ^sito della borsa italiana sotto "internal dealing"# www.borsaitalia.it/servlet/AltriController?target=SocQuotateDeal&nome=m^

MOLTO MEGLIO DELLA STOPLOSS - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Dicembre 2003 13:27

Beh...al netto sì, ci sto rimettendo per ora però è un poco più complicato per fortuna nella realtà. Avevo spiegato altre volte qui che non uso la stoploss ma delle "hedge". Con le piattaforme eletroniche a costi minimi e esecuzione istantanea metto spesso delle posizioni "hedge" ("opposte") alla notte che tolgo al mattino, a volte addirittura le metto a pranzo se so di stare via un ora per rimetterle quando torno alle 14 INVECE DI METTERE LA STOPLOSS, quando non sono presente, uso delle posizioni short o long in future diversi temporaneee, ad es se sono short il Dax e vado via due ore oppure alla notte compro long gli S&P o se sono long l'euro compro lo svizzero al posto della stoploss e quando torno chiudo la posizione di "hedge". Spendo in commissioni e a volte perdo qualche cosa di esecuzione (ma a volte no, dipende) però in media è MOLTO MEGLIO DELLA STOPLOSS Ad esempio, mi spiace dirlo perchè il mio suggerimento era univoco venerdì sera, ma venerdì alle 22 ho ricomprato i russell e nazz short e messo dei mini long e avevo delle put vendute sul dax contro dei future long. Contavo di rimettere su tutto short domenica sera o al mattino presto di lunedì, era solo un modo di mettere delle stoploss temporanee, perchè ero convinto che andasse giù. Così invece se non altro ho dato via i mini-S&P a 1.088 a +15 dopo la notizia di Saddam. Al netto sono sotto lo stesso ora, ma molto meno che se avessi messo la stoploss. E' una grossa complicazione fare così perchè ogni giorno fai girare un sacco di posizioni e rischi della confusione, lo puoi fare solo se hai una piattaforma che ti aggiorna tutti i saldi elettronicamente IN TEMPO REALE e hai di costi di esecuzioni molto bassi (2-3 euro per contratto). E ovviamente devi essere presente durante la giornata per rimettere continuamente in piedi le posizioni. Chi vede il mo estratto conto pensa che faccia dello scalping tutto il giorno invece no, sono delle posizioni che durano magari tre giorni, solo che ogni volta che mi assento metto una posizione opposta in un mercato parallelo e poi la tolgo e così via. Alla fine però con una piattaforma efficiente e bassi costi è molto meglio che la stoploss. In questo caso se il dax scende sotto 3.895 circa torno a posto perchè le put dicembre si azzerano e mi danno 30 punti e ho preso 15 punti dalla "hedge" degli s&p messa alla notte. Ovviamente altre volte magari ti riduce l'impatto positivo di un idea giusta, ma in media consente di avere meno oscillazioni pur usando parecchia leva

l'80% delle esportazioni di capitali finiscono negli USA - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Dicembre 2003 12:44

l'unica cosa su cui Saddam non ha molto effetto sembra il dollaro, mentre ai vecchi tempi sarebbe stato su di un +1% abbondante ora parliamo di +0.3% Il ^direttore degli investimenti di Paul Tudor Jones spiega qui la situazione finanziaria in termini di debito#http://www.washingtonpost.com/wp-srv/business/duggerspeech.pdf^ (è interessante che faccia il calcolo dei debiti che gravano nei prossimi anni sui giovani americani, cioè quanto debito di vario genere la prossima generazione si ritroverà) Mi colpisce questo grafico che immagino accurato in cui mostra che l'80% delle esportazioni di capitali nel mondo vanno ora negli USA. Nel 1992 sembra che fosse quasi zero e ora l'80%...

L'impatto del barbone suonato - gz  

  By: GZ on Domenica 14 Dicembre 2003 23:49

La borsa israeliana è su del 3% ora (ma a che ora apre ?), però forse non fa testo perchè Saddam era uno che lanciava gli Scud su Tel Aviv e dava 20mila dollari ai palestinesi che si facevano esplodere per cui gli operatori israeliani forse sono più sensibili di altri alla cosa. L'impressione è peròche Saddam possa esser stato catturato da qualcuno che voleva la taglia che ^lo ha nascosto nel buco sottoterra e poi ha contrattato i soldi e lo ha consegnato#http://www.debka.com/article.php?aid=743^. Anche se non fosse così vedi un tizio di 64 anni che si nasconde come un boss mafioso in una botola di tre metri in campagna d'inverno senza riscaldamento da solo con dei soldi in contante e un mitra, non si fa la barba da mesi, non si lava e non reagisce quando lo trovano, anzi sembra quasi sollevato. Non è esattamente un capo della guerriglia pericoloso a occhio e croce sembra più un sequestrato in Barbagia che i marines abbiamo liberato, per cui è chiaro che ci sono altri più in forma a organizzare le stragi recenti. Quindi A BREVE TERMINE queste immagini possono valere un +1.5% degli indici di borsa, ma poi essere essere riassorbite subito perchè si dirà che "non era lui che controllava più la guerriglia...". Ma A LUNGO TERMINE è un fatto storico come la cattura di mussolini o la morte di hitler e ha un impatto psicologico enorme nel mondo arabo vedere un tizio che da fine anni '70 ha avuto in mano il più grosso esercito del medio oriente, fatto guerre e repressioni e minacciato di impadronirsi di un terzo del petrolio del mondo ridotto come un barbone e curato dai medici dei marines. E il processo di norimberga che è in preparazione per i suoi crimini con lui vivo alla sbarra sarà una cosa ancora più eclatante. A LUNGO TERMINE la sconfitta definitiva di Saddam è decisiva contro il terrorismo perchè è ormai provato ad esempio che Mohamed Atta il capo dei terroristi dell 11 settembre si era addestrato a Bagdad sotto Saddam nel 2001 ^(vedi il memoriale firmato da Saddam stesso ritrovato a bagdad e pubblicato dal Daily Telegraph sabato)#www.newsmax.com/archives/ic/2003/12/13/234527.shtml^). Gli esempi sono tanti come quello di Abu Nidal il terrorista dell'Achille Lauro che abitava tranquillo a bagdad sotto saddam fino a pochi mesi fa. Se leggi le chiacchiere sui giornali italiani rischi di non capire la sostanza: i regimi su cui contava di più il terrorismo erano quello afgano dei Talebani e quello di Saddam. E ora sono diventati delle basi da cui operano le forze speciali per dare la caccia ai terroristi. Questo è un rovesciamento sensazionale del fronte della guerra al terrorismo ottenuto in soli due anni e due mesi dall'11 settembre. I terroristi di Al Qaeda partono ora da Milano per farsi saltate in Iraq ? Bene, è quello che si voleva perchè là ci sono dei soldati e delle forze speciali ad aspettarli e in più anche degli altri arabi che collaborano a farli fuori perchè sono anche loro vittime dei terroristi. Invece di dover chiedere come prima per piacere al governo del Pakistan o Egitto o Arabia Saudita di collaborare e consentire di fare indagini o mandare agenti per trovare chi complotta per distruggere New York o Washington ora ci sono due governi pro anglo-americani nel cuore del medio oriente con cui operi. E in più c'è la minaccia concreta che quello che è successo al Mullah Omar e a Saddam capiti anche agli altri governi che allevano di terroristi della Siria e dell'Iran. Intanto il Giappone ha deciso quattro giorni fa di mandare 600 soldati armati in Iraq, per la prima volta i giapponesi collaborano in un teatro di guerra dal 1945 e si mettono dal lato degli angloamericani visto ora che vincono. E i sondaggi la settimana scorsa davano Bush 27 punti percentuali in vantaggio su Howard Dean che è ormai il candidato probabile contro di lui nel 2004. 27 punti sono parecchi anche in America e questo picco di popolarità dopo i minimi di luglio ha coinciso esattamente con il Nasdaq arrivato a 2.000 e il Dow Jones a 10.000 (Dopo Saddam Bush arriverà almeno a 35-40 punti di vantaggio). In america in genere la fiducia nel presidente e nel dow jones vanno assieme, la borsa tende a beneficiare della sensazione di un presidente popolare o che incontra successo. Quindi l'impatto immediato può essere modesto, può darsi che le borse non ne beneficino questa settimana. Ma guardate l'immagine del dittatore più pericoloso del medio oriente trasformato in un barbone suonato che si fa esaminare i denti in una base americana. E dopo aver incitato i giovani irakeni a farsi saltare si è arreso senza resistenza. E contemporaneamente del popolo che fa festa a Bagdad. Questi sono fatti e immagini che parlano da soli e avranno un ecco per gli anni a venire. E valgono parecchi punti nei prossimi mesi

Una caduta di immagine nel finale - gz  

  By: GZ on Domenica 14 Dicembre 2003 18:43

Saddam Hussein era nascosto in una specie di pozzo coperto da frasche vicino a una fattoria. Un soldato è entrato, se lo è trovato davanti e lo ha fatto uscire. Saddam era così stanco che ha sbattuto la testa e hanno dovuto visitarlo subito per vedere che non si fosse fatto male. - I soldati che lo hanno preso hanno detto che aveva una pistola e due mitra, ma non ha fatto resistenza e non c'era nessuno con lui. Era sporco e puzzolente e in più parlava sempre di continuo con loro per cui hanno detto che è stato un sollievo appena lo hanno potuto consegnare - Appena portato a una base della coalizione hanno dovuto controllare anche che non avesse preso qualche malattia infettiva, la scabbia o i pidocchi. Saddam sembrava sollevato di esser stato catturato. - Secondo gli esperti l'immagine del dittatore più temuto del medio oriente ha ora sofferto per questo filmato di un barbone depresso che si fa esaminare i denti e la testa dai medici americani - Gli è andata meglio di hitler, mussolini o ceaucescu, peggio di stalin, mao o pol pot

- l'hanno catturato di sabato a mercati chiusi - gz  

  By: GZ on Domenica 14 Dicembre 2003 13:51

Anticipiamo qui ora i commenti principali che appariranno lunedì: - l'hanno catturato solo ora perchè l'elezione si cominincia ad avvicinare in america e Bush è difficoltà ecc.. - l'hanno catturato solo ora perchè i dati delle vendite di Natale della settimana scorsa erano deboli e temevano che la gente non spendesse e non ci fosse il rally di Natale - l'hanno catturato solo ora per deviare l'attenzione dal fatto che Halliburton è sotto inchiesta per dei sovraprezzi nelle forniture in Iraq - l'hanno catturato di sabato a mercati chiusi per schiacciare i ribassisti in borsa lunedì (come Parmalat che aspetta la chiusura delle 17:30 di venerdì per dire che finalmente paga il bond scaduto) - l'hanno catturato ora perchè vedevano che ormai l'economia dopo tutto lo stimolo che le hanno iniettato cominciava a perdere colpi - l'hanno catturato ora perchè temevano che il dollaro crollasse del tutto..... ecc... ecc....

Fino a quando il russell 2000 non si impressiona... - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:21

"...Non capisco come faccia a stare +0.12 il numtel..." nel 1999 il Numtel seguiva il Nasdaq e ora segue (inconsciamente) il Russell 2000 che è l'indice che gli assomiglia di più e quello leader del 2003 e il Russell non sta facendo una piega

Ahi ahi ahi... a Bloomberg TV ricominciano a blaterare - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 16:24

ahi ahi... ho messo il telecomando in questo momento Bloomberg investimenti e sento il capo di Raymond James italia dire che ".. c'èun vero boom economico in america, i ristorani sono pieni, c'è coda ai grandi magazzini...prevedo il classico rialzo di natale ora e poi dopo il rialzo di gennaio per il classico effetto stagionale" Nel frattempo una delle 15 maggiori società italiane ha appena perso 1.6 miliardi di capitalizzazione in tre giorni, in America dopo mesi di calma e tranquillità ecco che negli ultimi due giorni Autozone e Washington Mutual, due mega società quindi, hanno massacrato di colpo gli investitori dopo un annuncio di utili mancati e intanto sullo sfondo i tassi di interesse a breve termine stanno scendendo di colpo (!) Non dico che magari non possa avere ragione il gestore in TV perchè il mercato o sale o scende per cui dicendo "sale.." hai una probabilità del 50% di prenderci, ma la logica dove @*§#&%$£ è ? Come fai a essere super ottimista DOPO che il mercato è salito del 24% in media nel mondo in 12 mesi e DOPO che le previsioni sono state alzate per tutte le economie e quando invece comincia a vedere i primi (piccoli) crac sospetti e i tassi di interesse contraddicono quello che dici ? Quando c'è una ripresa forte i tassi di interesse (americani) a 3 mesi cedono ?

Beh... è stata massacrata abbastanza Parmalat ora ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 15:18

E' stata massacrata abbastanza Parmalat ora ? In base alle notizie ovviamente non sembra perchè è tutto ancora confuso, in sintesi non si capisce se abbiano usato questa ragnatela di società offshore per truccare veramente i bilanci o no, cioè se siano stati solo incompetenti oppure abbiano da nascondere qualcosa di poco legale Inoltre manca un "catalizzatore" che dovrebbe essere il fatto che Tanzi si fa da parte ad esempio o comunque che cede la maggioranza assoluta e a chi poi la ceda Tecnicamente pure non sembra che sia finita in base ai conteggi sul grafico a 5 o 60 o anche a 1 minuto

Siamo al quarto anno del mercato orso ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Dicembre 2003 23:26

Il mercato orso continua a Wall Street, ma se è un orso è addomesticato. Siamo a fine 2003, anno quarto del mercato "orso" iniziato nel 2000 (o terzo ? diciamo che si può contarlo forse a partire dal massimo del marzo 2000 oppure da inizio 2001, quando il cedimento vero è iniziato). Qual'è allora il bilancio per l'indice di borsa più vecchio del mondo, il Dow Jones? Perde un -15% dal massimo assoluto del 2000 (o comunque dal dicembre 1999) cioè perde il -15% negli ultimi 4 anni. Guadagna però anche il +98% dalla fine del 1995, (era a 5.110 circa a dicembre 1995), cioè guadagna il +98% negli ultimi 8 anni Guadagna anche il +215%% dalla fine del 1991, (era a 3.168 circa a dicembre 1991) cioè guadagna il +215% in 12 anni A questi numeri vanno aggiunti i dividendi che si cumulano al 2% circa annuo e va sottratta l'inflazione. Morale: come hanno fatto tanta gente e tanti fondi a perdere tanto in borsa quando l'indice americano di riferimento non è andato poi così male ?

L'importante è mangiare lontano dalla sinagoga - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Dicembre 2003 15:27

Aggiorno le ultime notizie di questo piccolo incontro per discutere di alcune cose del forum e del sito e altro. Per il ristorante sarebbe a Parma, perchè forse è più centrale rispetto alla media e inoltre se fosse a Modena il mio posto preferito è l'"Aurora" del mio amico Alfarano che è in centro più o meno dietro alla sinagoga come dicono a Modena. E qui c'è un problema ora. Stamattina un auto è esplosa (bruciata?) a un centinaio di metri di distanza, davanti alla sinagoga di modena, in piazza Mazzini. Hanno trovato dentro l'auto carbonizzata un palestinese. Più o meno è a 200 metri di distanza da dove sta seduta la Giorgia. Non ha fatto molti danni perchè sembra che sia esplosa in modo accidentale prima che un ordigno facesse un vero botto oppure è succeso qualcosa d'altro (suicidio?). La polizia ancora non sa se si tratti di attentato, ma un auto che esplode davanti alla sinagaga con dentro un palestinese fa pensare. Avendo tempo il fatto si presta a diversi commenti. Il primo è che a Modena vado a mangiare lì di fianco da Alfio una sera sì e una no perchè è un ristorante tutto pesce eccezionale e la cosa mi infastidisce un poco(ma magari ora diventerà meno caro per "rischio-sinagoga", anche in israele dicono che mangiare fuori costa meno rispetto a anni fa, bisogna trovare il lato buono nelle cose). Il secondo è che a Modena ci sono forse 50 ebrei in tutto di cui praticanti forse una dozzina, tanto è vero che la Sinagoga non lìho mai vista aperta una volta da quando sono nato. Più che altro è frequentata da un auto della polizia fissa da anni. Alcuni di questi ebrei a modena li conoscevo bene ed erano tutti impegnati politicamente a sinistra (pci-pds) quindi molto critici di israele ecc.. Il comune di modena inoltre, essendo il più progressista d'europa solo due anni fa ha donato tra le altre cose 3-400 milioni di lire all'autorità palestinese per un centro sportivo con piscina (il particolare della piscina mi è rimastro impresso perchè quando sono a Modena per andare in piscina a nuotare devo andare al Golf, di pubbliche in pratica non ce ne sono) e sponsorizza spettacoli e conferenze per la palestina, l'inverno scorso ricordo di aver visto che c'era in cartellone uno spettacolo pro-palestinesi. Senza contare che persino nelle chiese capita che mia sorella porti i bambini alla preparazione alla comunione in S. Pietro e si ritrovi il prete che parla contro Israele e per Arafat. Il giornale locale "il resto del carlino" ovviamente è contro Sharon tutti i santi giorni, l'universita locale non se ne parla, insomma anche sforzandosi non è facile capire cosa si è fatto per attirare il kamikaze con l'autobomba a Modena, Italy. (forse è stato mettere l'auto della polizia davanti alla sinagoga vuota un gesto offensivo ? forse dobbiamo pagare per un altro centro sportivo ad Arafat ?). Ad ogni modo l'importante è che a Parma si mangi in un posto distante da sinagoghe o altri posti simili

I volumi superiori alla media ci sono - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Dicembre 2003 13:30

TIM, Unicredito, ENI e i principali titoli italiani hanno avuto volumi superiori alla media quando l'indice ha rotto al rialzo la fascia di congestione a inizio dicembre. Ma forse occorrebbe avere due discussioni separate, per chi si occupa solo degli indici futures (Fib30, Dax, S&P...) e per chi si occupa magari anche di quelli ma soprattutto dei titoli azionari, (che però poi compongono anche gli indici da cui sono tratti i futures) Quando ho iniziato io nel 1995-1996 sono partito direttamente dagli indici futures perchè le azioni erano più lente , più costose come esecuzione, non c'era "leva" ecc... e ora sono invece sempre più stufo degli indici futures di borsa e cerco al loro posto di fare azioni visto che mi danno una leva di 4 volte il margine e ci sono opzioni liquidissime a NY (purtroppo in questo periodo sono a corto di tempo e finisco per mettere su questi futures per far prima) Arrivo al punto. Da quando capisco un poco di più dei Titoli poi fare gli indici azionari Futures è molto più facile per me. Il contrario invece non è vero, se ti fissi dal mattino alla sera sulle oscillazioni del fib30 o s&p spesso non hai la più pallida idea di quello che succede alla borsa, per te è come la soya o il franco svizzero. Questo fa sì che volte quando parli uno che fa il future sull'indice e uno che opera sulle azioni non si capiscano

I LEADER SONO IN DIFFICOLTA' - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Dicembre 2003 13:05

Negli ultimi due giorni due settori "bollenti" del 2003, il settore aurifero e il settore small cap americano hanno dato segni di esurimento (vedi qui sotto a fondo pagina i grafici dell'indice "HUI" il primo, "Gold Bug Index", che raccoglie i produttori che NON vendono oro short e che capitalizza sui 40-50 miliardi e l'indice Russel 2000 che raccoglie 2000 titoli americani medio-piccoli e capitalizza sui 1.000 miliardi) Tra l'altro va notato come una volta la speculazione sui metalli e quindi i titoli auriferi fosse una mossa difensiva nei confronti di una frana delle borse e o dell'obbligazionario mentre quest'anno è stata invece parallelo e simile alla speculazione in borsa, specie sulle small cap In parole povere la gente ha speculato non tanto sugli indici e sulle società da 30 miliardi in su di capitalizzazione tipo Microsoft ma su soprattutto su tre settori : i) Paesi Emergenti e Asia, ii) Materie Prime e Metalli iii) e Società Medio-Piccole Americane Ora si vedono parecchi indici emergenti o asiatici in crisi (il Nikkei prima degli altri, ma anche la Thailandia ad es) e il Russell 2000 e il "Gold Bug Index" perdono colpi. Quindi I LEADER SONO IN DIFFICOLTA'. I casi sono due: o il mercato si sposta ora sulle società grandi tipo General Electric o Pirelli e sul farmaceutico, energia e industriale che sono rimasti indietro. Oppure è un segno che il rialzo sta finendo

Non c'è molto da capire - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Dicembre 2003 19:55

Per 2/3 o forse per 3/4 è già finito ormai, quando hai Ebiscom (il titolo guida) che tocca 54 euro, non so quanto altro puoi aspettarti Le società tipo Ebiscom, Tiscali, class, novuspharma, It Way, Cdb Web, Chl, Finmatica, El.en, Mondo Tv, Bb Biotech sono animali che vanno cavalcati più che altro guardando volumi, il grafico e il tempismo, ma il loro business non sta migliorando in modo duraturo, semplicemente hanno ridotto un poco i costi e il debito. Non riesco a vederne nessuna che abbia delle prospettive realmente nuove (forse Esprinet ?) e di cui puoi immaginere : "... ma fra due anni questi saranno raddoppiati di fatturato e triplicati di utili.." Il "fatto economico" nella TECNOLOGIA non è qui, il grosso trend degli anni '90 era nei cellulari, in tutta la telefonia e internet e anche i pc e poi il biotech cioè quasi tutto. Il trend nuovo nella tecnologia è, per quello che capisco, molto più circoscritto, limitato solo a certi settori : a) nel Biotech (e anche lì devi essere selettivo) b) in certe nicchie dei Semiconduttori c) nella telefonia via internet A Piazza Affari a meno che ad es novuspharma abbia qualche cosa nel biotech (che purtroppo è difficile da capire come settore e business) non ci sono società presenti in questi settori. Nel frattempo il vero trend del 2003 (e forse 2004) è quello della domanda che viene dall'Asia e dalla ^ ripresa dopo anni di purgatorio del manifatturiero #www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=38838^ Studiare e non andare a caso è sempre utile, ma a parità di tempo proverei a spenderlo su società del genere materie prime-industriale pesante-ciclico (carbone, acciaio, alluminio, trasporti e lavorazione dei medesimi)

Il grande boom - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Dicembre 2003 13:11

non c'è bisogno di molti commenti, si assiste a un fenomeno di dimensioni mai viste, che sia l'acciaio o la soya, la Cina sta importando di tutto la produzione non basta e i prezzi salgono

Il boom dell'acciaio e di tutto il manifatturiero - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Dicembre 2003 11:22

La cosa di cui molti parlano da sabato è questa strepitosa intervista su Barron's a Jeff Gendell che gestisce 1 miliardo di dollari con Tontine Associates e l'anno scorso ha fatto +138%. I titoli che ha menzionato Gendell ieri mattina con un eccezione o due hanno tutti aperto con dei salti del +10% perchè tutti sono rimasti un poco impressionati da quello che diceva e non sono riuscito a comprarli . E il Dow Jones ieri ha fatto un nuovo record dell'anno sull'onda dell'entusiasmo per i settori industriali ciclici pesanti di cui parla Gendell trascinato da titoli come Alcoa (alluminio) e International Paper (cartario) In sostanza che siamo in un anno di boom del manifatturiero, ma non solo in Asia, in America per la prima volta da venti anni con il dollaro debole e l'espansione fiscale e monetaria c'è il boom delle industrie cicliche pesanti, tipo acciaierie (ieri US Steel ha fatto +7%!), e tutto quello che ha a che fare con le materie prime, la loro lavorazione e il loro trasporto, specialmente industria cartaria, del legname, alluminio, nickel, platino e loro lavorazioni, gas naturale... E ad esempio le società delle ferrovie o dei cargo o trasporti marittimi. Leggerlo perchè ne vale la pena, non è un "analista", ma un tizio che l'anno scorso con mezzo miliardo di dollari in gestione ne ha guadagnati 600 milioni --------------------------- Money manager sees manufacturing revival and soaring prices for steel, other commodities By SANDRA WARD An Interview With Jeff Gendell -- He is so right so often, he's scary. And the returns of the two funds managed by his $1 billion Tontine Associates have been frighteningly good since he started the shop in 1997. This year alone, Gendell's Tontine Financial Partners was up 75.3%, after fees, through November. The more broadly invested Tontine Partners was up 138%, after fees, through the same period. Contrarian to the core, quick to make connections between seemingly disparate events, and courageous in his convictions, Gendell is always out in front of big trends. Consider his bold bet on home builders, for instance, or, a year ago in these pages, his declaration that economic recovery was in full swing and his forecast of big gains in agriculture and natural gas. The former general partner at Leon Levy's and Jack Nash's Odyssey Partners now expects a big boom in U.S. manufacturing, leading to the strongest economic recovery in his 25 years of investing. Don't be scared. Read on. Barron's: Was there anything you didn't get right last year? Gendell: Sometimes you have one of those years where you get lucky. If anything, we underestimated the economy. The economy is far stronger than we thought it was going to be. Last year we thought by the end of the year we would see a very standard recovery and that GDP [gross domestic product] would be about 6% by the third quarter. The real issue now is the economy is getting vastly overheated. The farming economy got very strong, very fast, much as we predicted. Now we think the positive surprise will be in the manufacturing area. A lot of people think U.S. manufacturing is dead. This is going to be the strongest recovery in the last 25 years -- my entire investing career -- and it is all going to be centralized in the industrial sector of the economy. Q: Why is that? A: It's all about shipping rates. With the demand for Chinese production so great, the Baltic shipping rates have roughly tripled in the last year. A lot of people are making excuses and suggesting China is a one-time event, China is growing too fast and China's rate of growth will eventually slow down. We look at everything as a math problem. This is a very simple math problem. When you have an economy this big growing at 8% to 9% a year for five to seven years, you are going to have to increase shipping capacity to keep up with that growth. Take a look at a ton of iron ore that is moving from Australia or Brazil to China. The price of shipping that iron ore has gone from $7 a ton to over $20 a ton for a $20 item. It now costs more to ship the ton of iron ore than it does for the iron ore itself. Q: Low shipping rates were one of the biggest advantages for China. A: Exactly. Now that shipping will be rationed for at least the next 12 to 24 months because of scarce supply, high-end objects are going to get on the ships, but low-end objects aren't. With freight rates more than tripling, it is going to have amazing implications for the U.S. The U.S. will have to rev up an enormous amount of capacity to relieve the pressure. There is going to be a shortage of steel in this country next year, which is going to surprise a lot of people. A lot of steel makers built a lot of capacity on their ability to use scrap and process it. After 25 years of using scrap to make new steel, all of a sudden you are running out of scrap. New steel, rather than scrap, is going to have a big boom. That is one of our big themes. But it will happen all over. Look at inventories of copper. A year ago, copper inventories were at 900,000 metric tons. They've gone down almost every week this year and are now well below 500,000 metric tons -- around 475,000 metric tons -- and dropping every week. At some point in time, people will worry there is only three weeks of copper supply in inventory. What happens if we have a failure here or there? We are going to see outright shortages in a lot of commodities. Another of our big themes for the new year is to own everything that is commodity-related with a distinct end market. Q: But you don't own any copper. A: We don't own any copper, but we own steel, we own certain lumber companies, we own iron-ore companies and we own several companies that are in what I call the low-end casting and forging business, because their businesses will see 20% to 40% increases in revenues in the next two years. Q: Revenues? A: Revenues. Q: What casting and forging companies are you investing in? A: We are still buying them, so we would rather not talk about them. But look at rail cars, for example. There's a company called Greenbrier, which we don't own and we missed the move its shares made. But Greenbrier makes rail cars, and their backlog is up over 200% from a year ago and they are having trouble finding parts. We own and we are buying a lot of the companies that are going to be delivering all those parts. We also own several domestic steel makers that will supply the steel. Q: How does the lifting of the tariffs affect the outlook for steel companies? A: It will have absolutely no impact on the steel companies. We don't need protectionism for the steel companies. It has helped up to now. It allowed the whole steel industry to restructure. But steel prices are going to go up so much in the next six months, lifting the tariffs isn't going to matter. Q: They've been down so long, do these companies understand the position they are in? A: A lot of the companies we own aren't nearly as bullish as we are. We have been telling all of our companies to buy their steel forward for the past 12 months. They looked at us with wide eyes because that's a plan of action so far removed from anything they've heard of late. Now all of a sudden, for the past three to four weeks, they're getting an extremely rude awakening. We just hope they can raise their prices faster than the costs go up. That will be the biggest problem they face in the next six months. Then the trick will be, what do they do with all their capital? Look at our favorite group, the home builders. I hate to tell everybody home builders still are 40% of our portfolio. But the homebuilders, despite all their stock-price gains and despite all the shorts in the stocks, continue to buy back enormous amounts of their shares because they are selling at seven to eight times earnings. Buybacks don't necessarily drive up stocks, but they enforce discipline on an industry. The capital discipline of buying back stock versus expanding rapidly in an industry is very important. Q: What is the implication of this for inflation and interest rates in the U.S.? A: That is the $64,000 question. When people ask us if we are bullish, we say given the outlook for Mishawaka and Milwaukee, we're incredibly bullish. Q: Mishawaka? A: It's in Indiana. If you live in the heartland, the area, say, between Pennsylvania and the Mississippi River, where they've gotten used to slightly higher-than-normal unemployment rates, industries are suddenly coming back. There's going to be unbelievable job growth. People aren't going to be too worried about inflation. Also, these commodity products aren't a big part of GDP, and so shortages or price hikes might not have an effect on the whole psychology of inflation. I'll make another off-the-wall prediction: State revenues are going to go through the roof. These deficits everybody is talking about at the state level will dissipate. A lot of the deficits at the state level have occurred in the Midwest, where the economy hasn't been strong enough to overcome the spending increases. If we start seeing employment gains of 200,000 a month, which we expect because of the surge in the manufacturing sector, and GDP growth of 4% to 6%, there will be some fairly hefty increases in state revenues. Q: If steel prices go up, the prices of lots of other goods are going to go up. What happens with auto prices? A: It is going to drive everything up, but you'd be surprised how little steel is used in cars and other things. If you use 800 pounds of steel in a car and the price of steel goes up $100 a ton, that is less than $50 for that car. It will have an impact for items that are fully steel loaded. Other types of steel -- stainless steel, for instance -- will go up even more. But the shortage in the economy right now is in the bulk material called steel, not necessarily in the specialty metals. Because China, as a developing country trying to catch up with developed nations, needs steel, and not specialty steel, to build roads and factories. They already take all our scrap steel. Scrap steel prices are up 100% in the last year because they are buying up everything they can get. So if the price of importing steel goes up by $50 to $75 a ton, it is going to be a lot easier to produce it and sell it in the Midwest than it will be to import it, given the scarcity of shipping capacity. All this import and export traffic going to and from China is starting to force the railroads to run at capacity on certain runs. They are going to raise prices, too. We expect to see all sorts of shortages. Q: How about an example? A: Louisiana-Pacific is one of the best examples of what we see happening. They make OSB -- oriented strandboard, or panel board -- for houses. A year ago, the company had about $700 million in debt and not a lot of respect on Wall Street. They embarked on a plan to reduce their leverage. They sold assets, including some forest, and took some write-downs. Then, their OSB business started going through the roof. A year ago, OSB prices were roughly $200 per thousand board feet. We calculated Louisiana-Pacific would generate about $300 million in cash if OSB prices went to $300. Well, OSB prices are at $470. Here is a company that Wall Street thought would be lucky to earn $1, and in the fourth quarter alone it will probably earn $2. The stock has doubled. They are buying back $200 million of notes that had precluded them from doing any share buybacks. After that, they'll have more than $600 million in cash, $400 million in debt and nothing to do with that cash. All their plants are up to snuff, so we think the next best step for them is to buy back 20 million to 30 million shares. This is an $18 stock that can go to 25. But a lot of that assumption depends on management's capital discipline. We own this because it is an OSB producer. We own this because they have $600 million in cash, not because they can go out and buy other assets. We are hoping they make the right decision on what to do with all that cash. We bought only half as much as we wanted before the stock started to run up, but we will be buying more the day they start implementing the 20 million-share buyback they authorized last month. We also think OSB prices will fall quite a bit, although to still-profitable levels, and that will create a buying opportunity for us. Q: How about a more current pick? A: I'll give you an example of a stock that a year from now is going to look a lot like Louisiana-Pacific: Cleveland-Cliffs. Barron's wrote a few paragraphs on it in August. Cleveland-Cliffs owns iron-ore plants and iron-ore mines. They mine about 18 million tons for themselves and do some contract mining for others. Their debt equals their cash and they have slightly more than 10 million shares outstanding. The price of iron ore should go up by $4 to $5 a ton in the next two years. We actually think the price is going to go up a lot more, but for the sake for argument, let's just say it goes up $4 to $5. That's another $80 million for Cleveland-Cliffs in pretax income. Q: When did you buy this and at what prices? A: We bought most of our stock earlier this year between $15 and $20. The stock is now at $39 a share. In 2005, this company will be easily earning $4 to $6 a share. What isn't as well known about this company is that it also owns 7% of International Steel Group, which is planning to come public this month. Cleveland-Cliffs has a 15-year contract to provide iron ore to International Steel. If we are correct, their interest in International Steel will be worth another $15 to $20 a share. So here's a debt-free company that is going to earn $5 a share. Add to that its stake in International Steel, and the stock has a lot more room to go up. An eight P/E on $5 a share brings you to $40, and an extra $20 from the International Steel interest could bring that to 60. Q: What about a steel company? A: U.S. Steel we own. Plain and simple, we think the price of steel is going up by $70 a ton. Q: How long have you owned it? A: We've owned it less than nine months. But if the price of steel goes up by $70 a ton, that's $1 billion of pretax earnings for them if they produce 13 million tons. Now, they won't see the full impact of the $70, but they are right on the cusp of a big surge in profitability. Q: What about Nucor? A: Nucor's brilliance for the past 25 years was to short scrap metal, in the sense that they were buying scrap at prices always at a discount. They used the scrap to make their steel. Scrap prices are up 100%. They are going even higher, and it is going to be very hard for Nucor to increase prices fast enough to pass on the increase in scrap prices. Q: What other shortages do you foresee? A: When you run a whole economy on just-in-time inventories, and all of a sudden goods aren't coming just in time or they're not coming at all, it creates problems. We see the problem at Louisiana-Pacific. Louisiana-Pacific can't get all the logs they want. They just shut a mill in Maine because they couldn't get enough logs to make strandboard. There is going to be more displacement. Possibly even more dramatic will be one of our old favorites, the coal business. Q: You've been on that theme for a while. A: In the last 90 days we've upped dramatically our position in the stocks of companies that mine Eastern coal. Q: Why the focus on Eastern coal mines? A: Not to flog the shipping problem to death, but Europeans are paying double for coal from levels a year ago, and it is all because of freight rates. They get most of their coal from places like Colombia, Brazil and South Africa, and so it is shipped a long way. Again, not only are shipping rates going up, but boats used for shipping cargo are becoming scarce and cargos will be rationed. In the next four to 12 weeks there is going to be a sudden urge for Europeans to start importing coal from the United States. It's been years since the U.S. has exported any coal. We could start shipping 10 million to 20 million tons because the voyage is a lot shorter. If the Europeans take more than 15 million tons, we are going to see coal prices ratcheting up. Already, the price of delivered coal to Europe is up more than $20 a ton this year, whereas the price of Eastern coal is up about $4 a ton. Within the next three months we expect the price of Eastern coal to be up another $6 to $10 a ton. The stocks could move 30% just on this because people are going to start extrapolating higher coal prices. This is the event that is going to trigger high coal prices. But higher demand from all the new coal plants being built right now is what will drive higher coal prices from 2005 to 2010. They are going to suck up all the excess capacity over the next five years. Q: How are you investing in this? A: We have big positions in Massey, Arch Coal and Consol Energy. Consol Energy is somewhat interesting because the big German utility RWE sold most of its 70% interest in the past three months. We wouldn't have bought it before that. As Eastern coal prices go up, they will drag the prices of other coal producers -- in Illinois and the Powder River Basin -- up. Q: Knowing you, banks are a part of this overall theme. A: We are buying up all the banks in manufacturing towns in Indiana and Illinois and all the hot spots between Pittsburgh and St. Louis up through Wisconsin. There will be a lot of demand. A lot of people will be going back to work. A lot of the thrifts and banks we own are going to start seeing deposits flood in. When loan demand goes up, it attracts other banks to the area. That is happening right now in the banking industry, and we are seeing a total grab for deposits. The next 12 months will be the most active for bank acquisitions in the last 10 years. Q: Which banks are you focusing on? A: Companies that have large deposit bases in very attractive areas. We first recommended First Mariner Bancorp at $8 a share and it is now trading at about $16. It is a $1 billion Baltimore-based bank, with a market value of just under $100 million. We think the company is worth a lot more than $100 million. Either they are going to buy some small thrifts in the next several years, or they are going to be bought for a very fancy price. On the other side of the country, we like Downey Financial, which we've bought a lot of in the past 12 months. California is just one of those wonderful markets that continue to grow, and there are many potential buyers for Downey. About 25% of Downey is family-owned, and who knows if they want to sell or not? But you will never have more buyers for Downey than you have right now. It is trading at $49 a share and we would be disappointed if it received anything less than $65 in a takeout, which we think it is going to be sooner rather than later

è importante che il sottoscrittore non conosca il valore della quota... - gz  

  By: GZ on Domenica 07 Dicembre 2003 17:05

Ecco spiegato perchè in Italia non è possibile lo "scandalo" dei fondi comuni americani di cui si parla da un mese e per il quale ci sono state incriminazoni e dimissioni nei fondi americani. Come spiega Ennio Doris, patron di Mediolanum da noi non si pone nemmeno il problema : "...pratiche come il late trading nascono dal fatto che negli Stati Uniti il sottoscrittore entra o esce in modo istantaneo, non c’è il delay di uno o due giorni che esiste invece in Italia: invece è importante che il sottoscrittore non conosca il valore esatto della quota... fare le condizioni migliori ai clienti non sempre è vantaggioso...." Complimenti a Ennio Doris per la franchezza. E' stato alla fine l'unico a spiegare questo presunto scandalo che in realtà dipende dal fatto che i fondi americani essendo ora trasparenti, consentendo ad esempio di essere venduti e comprati in tempo reale come un azione normale, si espongono poi a essere incriminati per cose che nel resto del mondo si fanno prima e dopo i pasti perchè non sono visibili. Peccato che dovrebbe essere la stampa finanziaria a spiegare queste cose e a chiedere perchè il risparmio gestito italiano non dia i valori delle quote dei fondi al momento in cui le vendi o compri --------------------------------------------------------------------------- Il numero uno di Mediolanum spiega la sua strategia di crescita: «Abbiamo il know how per fare da soli..... ...... ....Non crede che gli scandali recenti che hanno coinvolto i fondi d’investimento americani, siano la spia che un certo modello di risparmio gestito mostra ormai la corda? Ennio Doris: No, credo a una cosa che può apparire un po’ paradossale: fare le condizioni migliori ai clienti non sempre è vantaggioso. Intendo dire che pratiche come il late trading nascono dal fatto che negli Stati Uniti il sottoscrittore entra o esce in modo istantaneo, non c’è il delay di uno o due giorni che esiste invece in Italia: invece è importante che il sottoscrittore non conosca il valore esatto della quota al momento di entrare o di uscire. E credo anche un’altra cosa: che in finanza la regola migliore è quella che non induce in tentazione..... ( da Guido Rivolta - 06-12-2003 www.borsaefinanza.it)

L'indice di borsa sta tirando l'elastico - gz  

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 21:30

Statisticamente quando un indice di borsa si allontana di più di due deviazioni standard dalla sua media a 200 giorni (insomma devia molto più del solito dal suo valore medio dell'anno) è vulnerabile. Questo è un modo di ragionare statistico, l'interpretazione dei grafici non c'entra, un puro calcolo: il NYSE si è allontanato del 15% circa dalla sua media dell'anno e accade di rado. In parole povere l'elastico sarebbe un poco tirato

Proverbio del mese - gz  

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 20:24

"La ragione per cui preoccuparsi uccide più gente che lavorare è che più gente passa il tempo a preoccuparsi che a lavorare" "The reason worry kills more people than work is that more people worry than work." -- Robert Frost (creatore della teoria delle onde di Elliott)

SGL - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Dicembre 2003 20:00

Il grafico direbbe di vendere comunque uno lo guardi, volendolo interpretare c'è persino una tazza ribassista che lo proietta una volta forato 11.6 fino a 8.50 ma va tenuto presente che a meno che non li condannino a questa multa di 110 milioni il titolo costa meno di 1/4 del fatturato, capitalizza 250 milioni e ne fattura 1.100 ed è il principale produttore al mondo di prodotti derivati dal carbone un settore che è stato sacrificato per tutti gli anni '90 e in cui sono rimasti in pochi (tre praticamente di cui SGL è il maggiore). E ora dopo anni sembra che stia tornando interesse su queste cose e la domanda aumenti specie in asia con la ripresa UBS Warburg che è la casa che li sostiene da sempre e dice che vale 24 euro ecc... esce oggi a dire non le danno la multa e un altra delle società incriminate ieri diceva lo stesso per quello che vale La mega multa della commissione UE è assurda perchè queste sono tre società che dal 1997 o 1998 perdono sempre e la UE le accusa di essersi messe d'accordo per manipolare i prezzi. Se fosse vero avrebbero guadagnato non perso per 4 anni di fila ! Anche se fosse vero si mettevano d'accordo forse era l'unico modo per non sparire data la crisi mondiale del settore e i debiti che facevano Comunque non è detto che la burocrazia UE si comporti in modo ragionevole per cui è un titolo ad alto rischio: se la multano affonda a 8 euro, se non la multano mi sembra che in un contesto di ripresa ecc... può tornare sui 19-20. Se uno lo tiene assieme ad altri 13 o 15 come scommessa di questo genere ha senso, se è uno dei 3 o 4 titoli che uno ha comprato invece no In sostanza è la classica società che non ha problemi di contabilità o manipolazioni dell'azionariato o strategie sbagliate o folli, ha una tecnologia che pochi hanno ed è leader di un settore indispensabile a tanti altri ed è stata colpita da cattive notizie per anni DJ MARKET TALK/EU: SGL Carbon Won't Be Hurt By New EU Fine 1131 GMT (Dow Jones) FRANKFURT--SGL Carbon (SGG) -1.2% at EUR12.25. Following reports that EU Commission might impose yet another antitrust fine on SGL, MM Warburg reaffirms buy, EUR23 target. "The company already built additional provisions of EUR5M in 3Q for remaining risks," it says. "A new EU penalty should not therefore burden SGL's P&L further." DJ MARKET TALK/EU: SGL Carbon Chart Shows Potential To EUR14 1204 GMT (Dow Jones) FRANKFURT--SGL Carbon (SGG) -8.5% at EUR12.58. MM Warburg reiterates bullish stance on stock, calling it a buy with a EUR24 target. Cites strong operating performance, with earnings set to rise by double-digit percentage in 04 and balance sheet to be repaired. Technically, has a EUR14 target, saying upwards trend intact. RSI shows stock oversold.

finora tutto abbastanza regolare - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Dicembre 2003 18:19

io guarderei un altro grafico: da una parte come mostrato nel grafico precedente l'attività manifatturiera in USA sale da 8 mesi consecutivi e l'indice più usato ha appena avuto un balzo sui massimi degli ultimi anni (come valore mensile) e ha sfondato al rialzo una trendline che dura da anni dall'altra i tassi di interesse di mercato (INDIPENDENTEMENTE DA QUELLO CHE FA la Federal Reserve che NON li controlla) stanno salendo e tecnicamente stanno per sfondare al rialzo una trendline che dura da anni quindi sembra in modo banale che: a) ci sia la ripresa e b) i tassi salgano finora tutto abbastanza regolare

tanti parlano e pochi agiscono - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Dicembre 2003 16:03

Un commento che ho letto ora. Quando c'era la guerra in Iraq in marzo gli orsi dicevano:"... lo sanno tutti che quando inizia poi c'è un rimbalzo, ormai è scontato già nei prezzi..., non vale la pena di provarci.." Poi è iniziata la guerra, il rimbalzo c'è stato e dopo 8 mesi continua ancora. Ora c'è la ripresa dell'economia e il famoso effetto stagionale di fine anno (rialzista). E gli orsi dicono:"... ma lo sanno tutti che se aumenti la spesa, riduci le tasse, riduci i tassi poi c'è un rimbalzo, è ovvio e quindi ormai è scontato già nei prezzi..., non vale la pena di seguirlo..." :"... e lo sanno tutti che a fine anno c'è una tendenza a salire delle borse..ormai è scontato già nei prezzi......". Il fatto è che tanti parlano e pochi agiscono, magari lo sanno tutti, ma quanti lo mettono in pratica ? E infatti le borse continuano a salire CON POCO VOLUME, indicando che tanti sono ancora alla finestra e si sono limitati a commentare, ma non a comprare. Contrariamente all'idea molto comune che solo quando il mercato sale con molto volume un rialzo è "vero" qui è meglio che continui con poco volume perchè vuole dire che siamo in pochi dentro. Quando i volumi aumenteranno veramente allora vorrà dire che sarà finito ---------------------------------------- The bears are out their pounding the table on this issue saying that the fact that EVERYONE is looking for a year-end rally is evidence enough that it will not happen. This brings me back to a more recent time when I heard the bears screaming this argument, March of this year. As we headed into war EVERYONE said that we would rally once we got word that the war would be a quick one, and guess what!? We did rally. In fact we are still experiencing that rally. My point? People often talk but very few put their money where their mouths are. Looking at the volume we can see that this is setting up to be another example of this phenomenon. Volume is not at explosive levels and we continue to chug higher. No one is throwing tons of money at this market, even here! So as we head into the New Year and are setting up for what appears to be a nice run, the bulls thank you. The bulls thank the people that keep talking about the rally into the New Year but don’t buy; it is you who is keeping this run alive. Because in my humble opinion, there one thing that is for sure, once you see massive volume trading here, you will see me writing from Colorado. At that point no one will be left to buy and we may have topped.

ripresa record ? - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Dicembre 2003 12:56

"...Gli effetti di un aumento di M3 sarebbero del tutto nulli in termini di aumento del reddito reale..." -------------------------------------------- Questi "..aumenti nulli del reddito reale.." però non sono male, anche questa settimana un dato economico record Se uno applica l'analisi tecnica all'indice manifatturiero ISM in Usa, senza sapere niente di economia, solo osservando il grafico e basta cosa nota ? Oops...una rottura di una base che durava da 20 anni Non sarà per caso che la combinazione di riduzione dei tassi, taglio delle tasse, aumento di spesa pubblica e dollaro debole sta innescando una ripresa record ?

Uno o due volte all'anno segui la mandria e basta - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Dicembre 2003 02:16

Sui forum uno scrive così di getto quello che gli capita di pensare al momento. Oggi pensavo : "... ma non potevo più dedicare più tempo a questi sciocchi titolini, tipo quelli che citavo prima e ignorare tutto il contorno per un poco, perchè capita una volta all'anno una giornata a Milano in cui hai 10 titoli che fanno dei +8% o +9% !.." In giornate come quella di oggi la sensazione è che il mercato sia stato battezzato come "toro" per un motivo, perchè per convincere il grosso della gente a comprare devi farli agire come una mandria che carica a testa bassa e non che analizza e riflette Poi magari quando sarà tutto finito, a bocce ferme, riflettendoci sui dati e leggendo appunto i libri si troverà una giustificazione logica al rialzo (o al ribasso precedente) Ma ad esempio in Europa la massa dei titoli quotati dal 1995 o 1996 è : i) prima salita del 60-70% fino al 2000 ii) poi scesa dal massimo pure del 60-70% fino al 2002 e iii) ora rischia dal 2003 di risalire di nuovo del 60-70% (ovviamente partendo da prezzi iniziali diversi le % possono essere le stesse senza che si torni al punto di partenza...). Ma durante questo tempo le variazioni di Pil, inflazione, utili, dividendi e debito delle aziende non sono stati nemmeno lontamente proporzionali. I libri che citate sono carini, ma ho come l'impressione che la borsa e i mercati siano una faccenda più brutale, dove conta capire di volta in volta cosa ipnotizzi le masse e le rivolga come una mandria in una direzione o in un altra

Auriferi +650%, Oro +80% - gz  

  By: GZ on Domenica 30 Novembre 2003 16:54

------------------ Rael ------------- ....facciamo ricorso ai numeri, e visto che qui su Cobraf non ho mai pubblicato un trade, allora ecco: EFMF è il mio fondo su Marketocracy. L'ho messo su 3 anni fa, lo curo +/- distrattamente da circa un anno e mezzo. Last Week 5.25% Last Month 19.60% Last 3 Months 33.17% Last 6 Months 83.96% Last 12 Months 109.41% Since Inception 116.26% (Annualized) 46.43% E' nell'm100 e ci rimarrà anche questo trimestre ovviamente. E' risultato ottavo nel settore materials a 6 mesi, probabilmente questo trimestre si confermerà, se non migliorerà. Meglio dell'italia, meglio dell'S&P, meglio del Dax..... ---------------------------------------------------------- In effetti, come forse qualcuno ricorda, ^www.marketocracy.com#www.marketocracy.com^ ha un sistema del tutto realistico di misurare le performance virtuali per cui questi numeri sono come se fossero veri e sono molto buoni. Può essere che (a giudicare dall'andamento nel tempo dei numeri e dalla classificazione che le hanno dato) il portafoglio che lei ha messo su ^www.marketocracy.com#www.marketocracy.com^ sia composto solo di titoli auriferi ? Se fosse così sarebbe una strategia: "tutta le uova in un paniere" o: "punto tutto su una sola idea" che qua si è vista adottare con successo per altro da altri come Massimo Peppe (selezione di 2-3 titoli) o Banshee (tutto short il dollaro e tutto oro e argento). Parecchie persone su questo forum hanno suggerito di puntare tutto su questo settore negli ultimi anni. Per chi si sente adatto a questo approccio, c'è l'indice HUI, detto "Gold Bug" cioè l'indice di circa 30 titoli auriferi e che esclude le società che vendono a termine l'oro, quindi contiene le più speculative. E' un settore minuscolo, capitalizza solo 50 miliardi nel mondo, più o meno quanto telecom o pirelli, lo 0.25% del totale della capitalizzazione delle borse mondiali (che capitalizzano 20mila miliardi) e i titoli che lo compongono si muovono quasi tutti assieme per cui se ne compri cinque hai praticamente già comprato l'indice. Questo indice "HUI" è sceso dal 1996 al 2000 da 200 a 37 (un -85% da brivido..) e poi risalito dal 37 a 246 (un +650% da vertigini, vedi grafico sotto). E' composto da società che producono solo oro per cui dipendono al 100% dal prezzo dell'oro che però è risalito solo da 250 a 396, cioè di un +80%. In altre parole I TITOLI AURIFERI (quelli che non vendono short l'oro) SONO SALITI DEL +650%, MA L'ORO DEL +80%. Dato che di utili non ce ne sono quasi in queste società, si potrebbe dire che è un settore speculativo più del Nasdaq o del Nuovo Mercato edizione 1999. In ogni caso la gente che compra questi titoli deve per forza immaginare che l'oro vada a 500 o 600 dollari per giustificarne le quotazioni Ad ogni modo; l'indice aurifero HUI sta accellerando in su man mano che il dollaro cede e per chi ha investimenti in dollari ad esempio è un modo di coprirsi dal rischio del cambio. Se poi uno è molto convinto da discorsi della crisi del debito e del crac del Dollaro imminente può essere logico puntare metà o tutto il portafoglio su questo settore (ad es su questo indice HUI), tenendo presente che bisogna però che l'oro dai 396 dollari l'oncia attuali esploda ad almeno 500 dollari l'oncia per giustificare i prezzi di questi titoli

Il modo di pensare "magico-deterministico" - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Novembre 2003 15:39

...E nessuno ha obbligato quella americana ad aumentare l'M3 di 10 volte e passa dal '70 ad oggi!.. ------------------------------------------- Il problema è di metodo. Il modo di pensare "magico-deterministico" è quello più comune, in diverse versioni, alcune rozze e altre condite di letture come la sua, ma resta sempre incapace di vedere i risultati sociali ed economici come prodotto di un interazione in parte casuale e sempre sequenziale di forze diverse e non coordinate tra loro. Nel pensare pensare "magico-deterministico" comune sotto sotto c'è sempre "la trama", "la decisione di qualcuno..." il piano logico e razionale che in modo statico e univoco determina il mondo. Sbagliato. "Dietro" ai risultati sociali ed economici quasi sempre non c'è la volontà o politica pianificata a tavolino di "qualcuno", ma il risultato cumulativo nel tempo di una serie di decisioni di attori diversi, i quali per lo più commettono errori a ripetizione anche rispetto ai loro intenti coscienti e creano effetti che loro stessi non controllano. Esempio. Per lei "M3" è una specie di formula chimica come CO2 e un aliquota come l'IRPEF, una quantità fissa che qualcuno aumenta o diminuisce a piacere e che in modo mistico incarna il piano malefico. Invece M3 è solo una misura della "quantità di moneta" che è composta di tante cose che nessuno controlla a meno di non avere un economia pianificata centralmente. Nessuno ha ancora capito bene anche tra i premi Nobel se abbia senso misurare M3 e come farlo, ci sono tre o quattro modi di farlo, è più che altro un astrazione degli economisti, nessuno sa se abbia veramente un impatto come dice ad es Milton Friedman (non la scuola austriaca, quelli che dicono che M3 è la cosa che conta sono i monetaristi) Negli ultimi due mesi M3 è calata di colpo ad esempio, come mai ? "qualcuno" ha deciso "in alto" di ridurla ? No, nessuno la controlla veramente, provi a leggere una seconda volta questi benedetti autori della scuola austriaca (o chiunque altro), viviamo in un economia di mercato, dove ci sono banche, assicurazioni, fondi pensione, imprese, famiglie, banche centrali e istituzioni estere è l'interazione dei loro comportamenti ASSIEME alle decisioni della Banca Centrale sui tassi a 3 mesi e di sconto determina gli aggregati monetari. Ma in generale lei non riesce a rendersi conto che viviamo in un economia di mercato e pure globale per cui non c'è un burattinaio, "la Fed e Greenspan" che "aumenta di dieci volte M3" e bam! di colpo tutto il mondo ne soffre o ne gode. Prima uno se ne rende conto meglio è.

Il mondo va avanti grazie al deficit - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Novembre 2003 13:00

.... relativamente al deficit commerciale americano, riconosciuto ora come un problema (ho letto l'altro thread)....Ero davvero preoccupato, temendo che lei fosse indotto a scommettere sul dollaro americano (tremavo quando sentivo che secondo lei l'euro era da shortare ogni ...Credo mi consolerò col dollaro australiano; ho visto che il loro debito pubblico non raggiunge che il 15% della loro Spesa Interna Lorda... ------------------------------- Lei è al corrente del fatto che nel 1970 un dollaro valeva QUATTRO MARCHI TEDESCHI E 350 YEN ? E che oggi dopo 30 anni vale circa 1 Marco e rotti (se si converte dall'euro) e 109 Yen ? In altre parole è al corrente del fatto che SONO TRENT'ANNI che il dollaro si deprezza e sono 30 anni che l'economia mondiale cresce ? Il Deficit verso l'Estero Americano, arrivato a 3 MILA miliardi di dollari ora, più o meno è dagli anni '70 che esiste. Ed è stato il meccanismo grazie al quale l'economia globale in particolare dal 1995 a oggi è cresciuta. Senza quello saremmo stati in recessione o stagnazione da tempo. Tutto il mondo. Senza questa massa di debiti/crediti non ci sarebbe stata nemmeno metà della crescita economica mondiale, in particolare l'Asia e il famoso miracolo economico della Cina (India, Thailandia, Indonesia...) non sarebbero esistiti. Ok ? E neanche la ripresa che si vede ora in Giapppone. Il costo del lavoro e la laboriosità dei cinesi sono importanti, ma senza questi 3MILA MILIARDI di dollari di debito creati dalle banche centrali i prodotti cinesi non invaderebbero ora i nostri scaffali dei supermercati. Occorreva della domanda per i loro prodotti e un tasso di cambio competitivo. L'asia ha svalutato le proprie monete nel 1995 (la Cina ha svalutato seccamente del 30% lo yuan nel 1995 il giappone e tutti i paesi asiatici hanno tenuto basse le loro monete dopo il cedimento del 1997). E ha riciclato in obbligazioni in dollari in America tutto quello che incassava per le sue esportazioni. Le banche centrali asiatiche (e i loro governi) hanno creato questo debito coscientemente assieme alla FED e all'amministrazione Clinton. Nel 1994 il deficit commerciale USA era di 90 miliardi e nel 2000 era salito a 400 miliardi l'anno. Il boom degli anni '90 è stato fatto così e di concerto tra tutti i paesi del mondo. Nessuno ha obbligato le banche centrali asiatiche e le istituzioni asiatiche a comprare 2MILA MILIARDI di obbligazioni di vario genere in dollari in America. Quello che lei o Usemlab o tanti altri non vedono è che questo è il meccanismo globale a cui tutti partecipano da anni e l'ossessione per cui sembra un complotto maligno della Fed e Greenspan che sta rovinando il mondo è un poco iingenua. L'economia globale ha bisogno di una fonte di domanda aggregata e dagli anni '70 in poi con la deregolamentazione finanziaria globale fa ricorso al credito creato su scala globale. Questo processo è stato accellerato dopo il 1995-1996 dall'amministrazione Clinton e dalla FED di concerto con i principali governi asiatici ed europei Ma questo meccanismo esiste dagli anni '70 e comunque anche negli anni '80 o anche nel 1996 o 1997 o 1998 c'era chi vedeva un disastro imminente a causa di questo indebitamento dell'America verso il resto del mondo che crea liquidità e domanda globale. Le dozzine di posti catastrofisti sull'economia globale che ho letto sul forum e anche in siti come PrudentBear o tanti altri e anche che sento su CNBC hanno (finora) sbagliato in pieno perchè non c'è stata nessuna recessione globale. Le borse hanno perso perchè erano salite troppo, per la corruzione accumulatasi negli anni di boom e lo scoppio degli scandali tipo Enron o Bipop e a causa del terrorismo e di due guerre in afganistane e iraq. Ma non c'è stata nessuna recessione o crisi economica o deflazione o "doppia recessione" e anzi in Asia e in America c'è una forte ripresa su cui invece quasi erano scettici. C'è gente che dice che sta per succedere un disastro a causa del deficit americano dagli anni '80. Sicuramente in qualche modo alla fine si arriverà a qualche aggiustamento molto doloroso. Ma se le banche centrali asiatiche decidono di comprare altri 300 miliardi di obbligazioni anche quest'anno non succede niente anche nel 2004 e i catastrofisti hanno perso un altro rialzo dopo quelli degli anni '80 e quelli degli anni '90 (lo ripeto: in america di cui tutti parlano sempre qui, comprando dei titoli a caso negli ultimi 20 anni guadagnavi, perchè la media dei titoli principali è sui massimi assoluti di tutti i tempi)

Bene si può organizzare una cena - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Novembre 2003 02:26

Caro Cecconi, mi spiace di essere un poco discontinuo discutendo e anche, rileggendo il post di qualche giorno fa qui sotto, in effetti come lei rileva un poco fuori tono. Personalmente leggo molto di più su internet che sui giornali per non parlare della TV e benedico il fatto di poter trovare sul web tante cose a cui prima non avrei avuto accesso, sia per il business che in generale. Dato che poi non mi costa fatica scrivere mi piacerebbe anche mettere su un sito più grande e con più cose, anche completamente svincolato dalla parte di consulenza. Bene, sfruttiamo appunto oggi il mezzo internet che fa sì tu possa comunicare con più persone in un colpo solo. Ogni tanto accenno queste idee a persone che conosco e che capitano anche a scrivere sul sito e un c'è qualche interesse, ma manca un deus ex machina. Ad es io sono in grado di contribuire le risorse tecniche per il sito nonchè di scrivere un poco (si fa perdire), ma non di gestire una cosa del genere. Occorre in sostanza che un numero sufficiente di persone abbia un interesse diretto di qualche genere e non solo lo sfizio ogni tanto di comunicare qualcosa digitando sulla tastiera. Ad esempio che uno abbia una qualche newletter a cui fare reclame o voglia interessare gente a una sua gestione o pensi che poi un broker online tipo Directa incorpori lo spazio di discussione nel suo servizio o pensi che possa vendere della pubblicità in base al traffico o voglia creare un proprio Blog o anche solo avere uno spazio di discussione in cui le sue idee sul mondo siano valorizzate.... Forse si può organizzare una cena (pranzo) a riguardo. L'anno scorso una domenica si era incontrato Gavelli, Gianlini e altri da queste parti per pura socializzazione e non è stato così male. Oggi uso allora questo spazio per proporlo, male che vada assaggi un piatto locale e vedi in faccia qualcuno di cui hai solo letto su internet (chi sarà questo "polipolio" ? "banshee" non si rilassa mai ? , "paolagir" esiste veramente ?....)

Oops... i titoli della telefonia VOIP sono raddoppiati - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Novembre 2003 01:52

Oops... questi titoli della telefonia VOIP sono raddoppiati nell'ultimo mese, Eh.. ^DDDC#^ e ^EGHT#^ sono due di quelli che ho segnalato ai primi di ottobre! (vedi: ^"Voip, la Telefonia Via Internet : i Grafici Dei Titoli " 12:44 21/10 #www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=16069&Tart=U^) Purtroppo occorre anche il coraggio e la concentrazione (il dedicare il tempo necessario) e non bastano solo le idee

e dai con l'analogia con il Nikkei - gz  

  By: GZ on Mercoledì 26 Novembre 2003 19:43

L'analogia con il Nikkei non ha molto senso. In Giappone le banche sono andate tutte fallite, Tecnicamente, usando la contabilità italiana ad esempio le banche giapponesi sarebbero tutte in tribunale e sono ancora aperte solo perchè politicamente hanno deciso così, ma i crediti incagliati delle banche sono pari al 10% o 15% del PIL. L'utile delle banche giapponesi sarebbe circa zero o negativo. Di conseguenza il sistema finanziario giapponese dal 1990 circa è bloccato. Questo è il motivo principale della crisi giapponese e del lungo ribasso del Giappone nonostante tutte le Sony e Honda Negli Stati Uniti le banche sono in borsa ai massimi storici di tutti i tempi e come bilanci fanno circa 100 miliardi di utili. Fino a quando le banche e il sistema finanziario non ha qualche crac la borsa e l'economia si riprende. La riprova ? La Germania ha la borsa che ha perso il -79% dal massimo e anche adesso dopo il rimbalzo perde ancora un -53% dai massimi. Perchè ? perchè le sue banche sono decotte, leggere le notizie e guardare i grafici. Il Dow Jones perde un -12% dai massimi perchè le banche vanno bene per ora. I grafici sono dei segni sulla carta e a seconda di con che angolo li guardi a ognuno dicono una cosa diversa

La strategia per vendere - gz  

  By: GZ on Mercoledì 26 Novembre 2003 01:03

Un commento intelligente che ho letto oggi di James "Rev Shark" De Porre su ^RealMoney#www.thestreet.com^: se non sei un istituzione con duecento milioni di euro da gestire e sei abbastanza attivo ricordati che hai un grosso vantaggio sugli istituzionali: puoi vendere quando ti pare. Il problema delle "perdite che si accumulano" per te non deve esistere. Taglia subito e se necessario ricompra. Non c'è ragione di rimanere ancorato e congelato sue delle posizioni in perdita. Appena vedi che qualcosa non va o non ti convince vendi e basta. Poi ci pensi con calma e se necessario ricompri, tanto le commissioni incidono per lo 0.1% e hai l'esecuzione istantanea al prezzo che indichi. Un grosso fondo NON PUO' FARLO, MA TU SI. Questo è il vantaggio che ha un operatore piccolo rispetto a chi è responsabile di un fondo con 300 milioni di euro e una volta che ha venduto non può rimettersi a comprare se si è sbagliato perchè ci impiegherebbe un paio di giorni e gli costerebbe diversi punti percentuali Il ^portafoglio di trading che ho messo su l'anno scorso#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=tr^ ad esempio funziona in questo modo. Non è però di "mordi e fuggi", se posso metto in piedi 10 o 15 posizioni e le tengo un mese, ma tutte le volte che ho dei dubbi taglio salvo poi ricomprare anche in giornata se necessario. Ovviamente se non segui durante la giornata non è così efficace, ma anche a fine giornata in fondo cosa ti costa vendere se qualcosa non quadra? Lo 0.1%. Basta che tu abbia poi il sangue freddo di ricomprare anche il giorno dopo se ti sei sbagliato. Nel caso peggiore butti via magari un 1% o anche 2% ricomprando, ma garantisci di non rimanere incastrato su una posizione che ti dissangua e ti impedisce di ragionare. Non tutti lo possono fare perchè richiede un attenzione giornaliera, un conto online e un poco di abilità e pazienza nell'eseguire gli ordini. Ma se soddisfi queste condizioni minime, allora come dice qua De Porre non pensarci troppo, vendi anche solo per ragioni di tranquillità e poi ammetti l'errore e ricompra. ----------------------------------------- ^Strategic Selling#www.thestreet.com^ James "Rev Shark" De Porre 11/25/03 Yesterday I wrote a bit about how individual investors are often misguided by the institutional bias of the business media. Because "investment professionals" tend to dominate business television and newspapers, we are led to believe that the best way to handle our investments is to mimic the approach of mutual funds. For most individuals, that is untrue. The best approach is to take advantage of your smaller size. This is particularly true when it comes to selling stocks. The business media tend to make the selling decision sound particularly profound. For a small investor it is fairly trivial. You can easily sell a stock and buy it back with minimal cost. Most investors tend to have a bias toward holding on to a stock. When a stock is acting poorly and we contemplate what to do, most of us err on the side of not selling. Psychologically, we have a natural tendency against admitting an error, so we don't sell and then hope things will work out. One of the most important mental adjustments you can make is to change the way you think about selling. Selling a stock doesn't mean that you have given up on it. You can rebuy it at any time, higher or lower. Think of selling not as a way to close out a transaction once and for all but as a strategic way of temporarily adjusting your risk. If a stock is not acting well and you are concerned about it, you can dump it and then buy it back when your concerns are eliminated. I did that today with a stock I mentioned in my prior post. Gric Communications (GRIC:Nasdaq) bounced at the end of October. I thought it might be ready to regain some momentum, but it rolled over as a large venture capital seller unloaded shares. I sold most of my shares when it broke recent lows but held a bit to keep track of the action. Today, when it popped up on decent volume, I rebought. It is always important to feel comfortable rebuying when a stock is higher than what you sold it at. I did that recently with Gevity HR (GVHR:Nasdaq), which I bottom-fished and then sold too quickly when it bounced. I rebought it when it broke to a new high a few days later. So when it comes to selling, don't make too big of a deal over it. Use it to manage risk, and remember it is easily reversible.

la fase degli scandali è finita - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2003 21:26

Sì, ha vinto la pizza ma non la cena intera perchè giustamente nota che non è chiaro dove stia il danno ad es è come se io mi mettessi a comprare Fiat quotata a Ny in dollari e poi a rivenderla in euro a Milano cercando con questa operazione di ricavare qualche soldo Beh.. se uno ci prova vede che è molto difficile, è come fare trading veloce e Ken Fisher parlando con gli avvocati di questi gestori notava che in realtà hanno più perso che guadagnato facendolo. Un giorno sì e uno no il procuratore Spitzer appare in TV grazie a questa inchiesta e se non uso in fretta il telecomando mi tocca sentire le sue continue conferenze stampa: devo ancora vedere che spieghi in cosa i clienti hanno sofferto per queste violazioni e soprattutto quanto. Se uno vuole farsi un idea degli ^scandali e problemi di Wall Street legge invece iil libro o le interviste a Frank Partnoy un ex-trader di derivati di Morgan Stanley "pentito" ora docente di legge #http://www.financialsense.com/Experts/2003/Partnoy.htm^ e acquista il senso delle proporzioni. Soprattutto legge ^la sua testimonianza al congresso di recente# http://www.financialsense.com/editorials/2002/partnoy.htm^ Ogni volta che approfondisci un argomento scopri che la verità non è quella che appare. Ad esempio Enron. Enron guadagnava con i derivati più di un miliardo di dollari all'anno, ma cercava di nasconderlo perchè aveva paura che a livello politico se ne accorgessero e li regolamentassero. I soldi li hanno persi con le fibre ottiche e altri investimenti in telecom e poi hanno violato delle leggi perchè pensavano di essere dei geni e che gli fosse permesso tutto. Alla fine i capi di Enron hanno perso anche loro il controllo dei loro complicatissimi schemi e dei loro traders e wall street li ha liquidati. Ma in quanto a rubare ad esempio o fare insider trading non hanno fatto niente, di per sè le loro violazioni erano estremamente tecniche. E Il business di Enron di base, il trading di derivati sull'energia andava bene, Enron poteva essere salvata e continuare come azienda sulla base dei sui conti una volta messo ordine nelle società offshore. Il fatto è che a NY quando cadi in disgrazia ti distruggono, le reazioni sono tardive e lente, ma quando arrivano sia i media, che la magistratura che la comunità finanziaria stessa ti fanno a pezzi e non hai scampo. Altro esempio: ^Imclone#^ è una società che cura il cancro con vaccini biotech e in borsa quota 62 dollari da 1 dollaro che er nel 1995. Il suo fondatore, un biochimico, Sam Waksell sarebbe un benefattore sia per gli azionisti che per chi usa il vaccino, ma ha fatto insider trading e ora sta scontando sette anni di carcere. Se leggi i giornali si lamentano che sta in una prigione di minima sicurezza. Provateci voi a inventare una società che crea un vaccino per i tumori e portarla al successo Quando arrivi come accade ora alla fase in cui la reazione dei media, della magistratura e della comunità finanziaria è eccessiva vuole dire che la fase degli scandali è finita

anche a Dow Jones non credono ai dati - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2003 19:02

Dovunque ti giri, anche in Europa, noti dei dati economici che migliorano, vedi i dati francesi recenti di vendite al dettaglio che gli economisti si aspettavano circa zero o negativi e sono usciti positivi e vedi la fiducia delle imprese tedesche di oggi Ma quasi tutti i commenti, che siano di chi scrive sul forum o che siano del Wall Street Journal DOW JONES sono scettici e si chiedono se siano dati a cui dare retta ("..French, German Data Too Good To Be True? ..?") -------------------------------------- French, German Data Too Good To Be True? By David Pearson Of DOW JONES NEWSWIRES PARIS (Dow Jones)--A golden rule of investing is that if a proposition seems too good to be true, it probably is. So it's hardly surprising that stunningly good sets of economic data Tuesday from Germany, France and Belgium were met with a healthy dose of skepticism. On the surface, they indicate that the recovery in the euro-zone economy is taking root, and that the hard times of the past year or so will soon just be unpleasant memories. Germany's Ifo business climate index posted a bigger-than-expected increase in November to 95.7 - its highest level in nearly three years - from 94.3 in October, driven by a solid rise in its current conditions component. That news, together with yet another rise in Ifo's business expectations index, this time by a healthy 0.8%, prompted the doughty institute to comment that Germany's economic recovery seems to be "solidifying". The expectations component of the index now stands at 108.7, the highest level since early 2000. That has raised more than one eyebrow, as back then the German economy was steaming along at an annual rate of between 3% and 4.5%. These days, by contrast, Germany's gross domestic product is barely showing on the oscilloscope. So why the upsurge of positive sentiment, especially in view of the 2.3% drop in industrial production over the last six months? Not to mention a cumulative contraction of 5.6% in productive investment over the six months to September and the prevailing gloom among German consumers? To be sure, export orders are picking up, and we know how export-dependent the German economy is. But Robert Prior, economist at HSBC in London, observed that despite the positive Ifo figures, industrial production growth in German remains pretty much brain-dead. "I have doubts about the durability of the German recovery," Prior said. In fact, there's little hard data to suggest that the German economy is waking from its slumber, contrary to what European Central Bank President Jean-Claude Trichet was saying Monday in London. A French Exception? That contrasts with France, however. We were told Tuesday morning that consumer spending rose by 1.6% in October following a 2.9% surge in September (revised down from 3.4%). The news confounded economists, who had expected a 0.6% correction in October after September's spike, especially as the consumer sentiment index remained shrouded in gloom in October. If the data are to be believed, the French were rushing around snapping up DVD recorders, digital cameras, clothing and shoes at a time when morale is being sapped by high unemployment and inflation is eating into purchasing power. Call it the French economic exception. It may be that French citizens were soothing their fears about the future through a little retail therapy. But the fact remains that, in contrast to Germany, the French figures are hard data. Nevertheless, the question doubting Thomas economists are asking themselves is this: Even if household spending seems to be rocking and rolling in France, is it sustainable? The answer coming from most economists Tuesday was a resounding "Probably not." Belgium's business confidence indicator, meanwhile, improved to -7.9 in November from -9.4 in October, once again beating market expectations and reinforcing the perception that the euro zone is emerging from the tunnel. To be sure, all of Tuesday's upbeat economic indicators from the euro area paled into insignificance later in the day when the U.S. Commerce Department roared into town, announcing that U.S. GDP grew at an annual rate of 8.2% in the third quarter of this year. That's 100 basis points better than the preliminary estimate, and 50 points better than the market consensus. Either the economic recovery has lifted off and is soaring skywards, or it's too good to be true. In a note to clients, Morgan Stanley economist Eric Chaney warned that domestic demand in the U.S. and Europe might not respond to fiscal stimulus by the Bush administration and the more timid efforts of the French and Germans. And he warned that the "manna" of the mortgage refinancing boom in the U.S.,"and the suspicion that the tax cuts implemented in Germany and France are not sustainable because of widening government deficits, might well encourage consumers to save rather than spend." "It may be a flash in the pan," he went on, adding that the acceleration of global growth currently priced in by equity, bond and commodity markets "isn't a done deal," especially if a harsh winter pushes up oil prices. And the euro-fudge over France and Germany's excessive budget deficits at Tuesday's meeting of European Union finance ministers means that there will be precious little fiscal input from the euro zone's two largest economies in the foreseeable future. -By David Pearson, Dow Jones Newswires

Segnali esoterici - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2003 18:05

I trader che guardano cose ANCHE esoteriche come ad es quelli a ^www.minyanville.com#www.minyanville.com^ (dove sono gestori di hedge funds, non scrittori di newsletter) dicono che siamo ancora sulla "technical lunar eclipse" fino a domani 26 novembre. Ad es anche Bill Meridian "vede" il 26 come data e così tutti gli "astro" come Crawford, Hitt ecc... Inoltre il sequential di De Mark si chiude domani. Inoltre non si capisce perchè questi bonds siano così forti oggi. E ^Debka#Debka^ in effetti la spara grossa oggi D'altra parte è difficile fare operazioni sulla base solo di queste cose, magari ne tieni conto come indizi

E' il PIL cinese o quello americano ? - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2003 15:31

Il PIL cinese del terzo trimestre è uscito ora ed è salito del +8.2%... Oops! scusate, era il PIL americano non quello cinese, salito del +8.2% nel trimestre. Era dal 1984 che non vedevi un numero di incremento del PIL USA simile. Questa crisi è sempre più insidiosa, si nasconde così bene dietro tutti questi numeri

Giornalisti finanziari al servizio dei gestori - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2003 01:50

Una volta al mese per i nuovi lettori del sito aggiorniamo il capitolo: "Mistificazioni della stampa finanziaria italiana". Tesi. il compito della maggioranza dei giornalisti finanziari sembra quello di indottrinare il popolo per mantenerne la fiducia in chi gli gestisce i soldi. Dimostrazione. L'inserto del lunedì del corriere non è certo il peggio che si può leggere anzi, ma è di intento puramente celebrativo : ^Ecco i Gestori con Un Tocco In Più: "...successo su tutti i fronti....risultati di tutto interesse...soddisfazione per i clienti "#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=SGR15^) Cosa suscita tanto entusiasmo ? I migliori gruppi di fondi italiani. Bene vediamoli. In tutto il panorama dei circa 1.200 fondi che si vendono in italia il Corriere presenta oggi quattro società piccole che hanno reso il 13% nell'ultimo anno. Dato che la media dei fondi in Italia è sull'8% per gli azionari (stando a quanto pubblicava sempre il corriere) e l'insieme dei fondi ha reso sul +4% (includendo il reddito fisso) ecco allora che il Corriere ha trovato "...i gestori con un tocco in più...". Che hanno fatto un grasso +13% nell'ultimo anno. Peccato che l'indice delle borsa mondiali (ad es misurato dal "Morgan Stanley World Index") un anno fa fosse a quota 790 e ora sia a 966: quindi in base all'aritmetica sia salito del +20% (più un 2% circa di dividendi). Questo è il rendimento che nel 2003 fa da pietra di paragone nel mondo (il "benchmark"), cioè questo è quello che un gestore diversificato dovrebbe OTTENERE COME MINIMO. Senza contare che il +20% medio lo hanno fatto gli indici pesati, ma la media dei titoli è salita molto di più (in america il titolo medio è salito del +50% ecc....). Diciamo che uno che avesse comprato un paniere di azioni a casaccio in diversi paesi in media un +30% lo faceva negli ultimi 12 mesi. Ma il miglior gestore italiano trovato dal Corriere, quello che batte tutti gli altri evidentemente sotto sotto teme il problema perchè a metà intervista mette le mani avanti "....Uno dei grandi vantaggi su cui il nostro team di gestione può contare è l'assoluta indipendenza operativa dal benchmark nelle scelte di portafoglio - dice Paolo Bosani , responsabile fondi di Kairos Partners -. Il confronto con il benchmark si esaurisce a livello di volatilità ...." Lo credo bene: le borse del mondo sono salite dal +22% in su in media. Questo dovrebbe essere il gruppo di fondi migliore di tutte le centinaia di fondi esistenti in italia e ha fatto il +13%. Ovvio che: "...il confronto con il benchmark .." lo evita come la peste. Ma la giornalista è di animo troppo delicato per accennare a un confronto così spigoloso e quindi si glissa e si passa a celebrare la creme della creme del risparmio gestito nostrano: "...brillanti, in particolare, i risultati del fondo hi tech, più 28%...". Peccato che il Nasdaq sia salito del +60% in un anno..... "...come fondo azionario Paesi emergenti (+19% in un anno...". Sfortunatamente le borse dei paesi Emergenti in media sono salite più del +50%. E così via..

Siamo in netta fase di distribuzione ... - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Novembre 2003 18:23

A proposito del "....Siamo in netta fase di distribuzione ...". Ci sono due alternative: una è di preoccuparsi di tutte le disgrazie che stanno per succedere (indebitamento, deficit commerciale, deficit dello stato, "twin deficit", "doppia recessione", "consumatore americano indebitato...", crollo del dollaro ecc)... e una volta che ti sei spaventato ben bene metterti al riparo con l'elmetto e la cassetta del pronto soccorso. L'altra è fare girare un attimo lo screening automatico incorporato ad esempio in Tradestation 7 che ti in tempo reale da tutti i titoli americani positivi, con volume maggiore della media e prezzo superiore a 5 dollari (oppure inferiore a 5 dollari, oppure qualche altro criterio..) e così per scaramanzia comprare un poco di quelli in cima alla classifica

ha più informazioni sulla Tim o Anglo Gold oppure su Mr. Smith o sul dott. Capece ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Novembre 2003 14:41

In termini generali il fondo di fondi è solo più costoso del fondo normale, dipende solamente da chi lo gestisce. Se tra i 5 mila hedge funds che ci sono nel mondo sono in grado di trovartene 10 buoni può essere valido, altrimenti di per sè è solo un modo di pagare due volte per farti gestire i soldi. Ma come fai a sapere tra le centinaia di fondi di fondi che a loro volta assemblano dozzine di hedge funds scegliendoli tra le migliaia che esistono nel mondo quali sono quelli validi ? E' più semplice trovare dei titoli da solo che indovinare quali gestori di gestori a NY o Zurigo o Milano sono meglio di altri scegliendoli tra le migliaia sulla piazza. Lei ha più informazioni sulla Tim o Anglo Gold oppure su Mr. Smith o sul dott. Capece, uno dei tanti gestori di gestori a Londra o Lugano ?

il problema non sono i prodotti per i ricchi - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Novembre 2003 14:22

In media nel mondo la fascia della popolazione a alto reddito (chi ha da 1-2 milioni di euro o dollari in su da investire) non ha sofferto anzi si sente più ricca ora che 3 o 4 anni fa, quindi quando si dice che "tutti sono rimasti scottati in borsa...il calo dei consumi...il senso di impoverimento..." non si coglie questo aspetto. Dato che in genere il 75% delle azioni sono in mano al 10% più ricco della popolazione questo tra l'altro ha implicazioni anche per l'andamento delle borse . L'industria del risparmio gestito si adatta ora a questa situazione e punta in particolare ora sulla fascia alta offrendo servizi e prodotti ad hoc e più costosi Ma non è che i servizi di private siano di per sè migliori, mio padre si ricorda ancora quando si distraeva un attimo e in svizzera nel conto della gestione "personalizzata" con il salotto e le segretarie si ritrovava i titoli di zurigo che perdevano Nei paesi anglosassoni e in svizzera ci sono gestioni di hedge funds competitive i cui gestori sono in competizione costante (perdono il posto se il fondo perde) e ce sono di validi, ma bisogna scegliere in mezzo a 4 o 5 mila. I fondi comuni invece, specie italiani, il private banking e le gestioni patrimoniali delle banche rispondono a una logica diversa (puramente commerciale) e sono solo una tassa come l'IVA o l'ICI. Leggere l'articolo agghiacciante del corriere economia di ieri che ha il solito titolo: "... alcuni fondi rendono il 30%..." (necessario perchè le banche sono inserzioniste), ma se poi lo leggi tra le righe ammette che le gestioni azionarie hanno fatto il +8% nel 2003, un anno in cui nel mondo comprando DA SOLO E A CASO bendato dei titoli in ordine alfabetico facevi il +20% minimo .

Lo "scandalo dei fondi comuni" è toro - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Novembre 2003 11:32

Tutti i giornali hanno parlato dello "scandalo dei fondi comuni" in america. Il problema è che nessuno dico nessuno quando glielo chiedi è in grado di spiegare in cosa consista e anche quando leggi è nebuloso in che cosa questi fondi abbiano danneggiato i loro clienti. In realtà questi gestori hanno violato una regola tecnica ("il market timing"), ma non hanno fatto una lira con queste transazioni, in media hanno perso perchè in pratica cercavano di fare del trading tra i titoli quotati in america e all'estero (tipo fiat) e se non sei un trader in gamba è molto difficile. Fare questo trading è una violazione di qualche regola tecnica, ma in pratica i clienti non hanno perso dei soldi per questo. I soldi li hanno persi per l'incompetenza dei gestori (ieri ad es il Corriere riportava che IN MEDIA NEGLI ULTIMI 12 MESI I FONDI azionari ITALIANI HANNO FATTO +8% negli ultimi mesi. Questo quando tutte le borse del mondo sono salite da un minimo del 20% in su) Il procuratore di NY Spitzer ha capito però che c'è rabbia verso wall street e ora sfrutta la cosa per restare sempre sulle copertine dei giornali lanciando una nuova inchiesta ogni mese e lanciare così la sua carriera politica (come fanno in america i procuratori distrettuali, anche Giuliani è diventato sindaco di NY usando le inchieste che faceva come procuratore come trampolino) Ken Fisher spiega qui su Forbes.com tutto questo e dice che una volta che svanisca man mano l'effetto di questo supposto "scandalo" il mercato sale (perchè ora è compresso dalla nube degli scandali...) ----------------------------^Ken Fisher su Forbes.com #http://www.forbes.com/forbes/2003/1208/264.html^---------------------------------- The emotional value to the Wall Street scandals: If money managers are crooks, then we aren't to blame for diving into their faddish tech funds at the peak of the market. More From Kenneth L. Fisher I see a silver lining in the cloud over the mutual fund business. Indeed, the after-hours-trading scandal is bullish. It gives the first partial clues to how long this bull market may last--2006. How can that be? It has to do with the psychological forces driving the Wall Street prosecutions. The "all insiders are crooks" thinking is, for the moment, putting a lid on stock prices. When the psychological depression lifts, markets will climb higher. In recent decades behavioralists discerned a prime psychological force: the desire to "accumulate pride" and "shun regret" (detailed in my Oct. 2, 2000 column). Accumulating pride is like this: "I bought it. It went up. I'm smart." Shunning regret is like this: "I bought it. It imploded. My broker misled me." The former associates success with skill and repeat-ability. The latter associates failure with victimization or bad luck. Doing both maximizes our motivation to keep trying. This kind of thinking goes back to the Stone Age, and it drives markets today. The deep bear market of 2000-02 created a huge societal need to shun regret by finding scapegoats. First came the 2002 syndrome--that all chief executives are crooks, including Martha Stewart et al. If our chief executives are bums, then we are not to blame for buying their stocks. But perhaps it slowly dawns on investors that, of the world's 20,000 public companies, we can pin something on executives at a few dozen firms at most. There are too few scapegoats to satisfy us. So next we shifted to attack investment banker/broker dealers as slimy and as crooks. Now we're doing mutual funds. The very week that the lynching of Frank Quattrone dead-ended in a mistrial, the fund-trading scandal offered new opportunities to shun regret. New York State Attorney General Eliot Spitzer told us about short-term mutual fund trading done with the collusion of fund firms. A "sure thing" for a privileged paying few. A lynch-mob mentality emerged almost overnight. The emotional value of the scandal: If money managers are crooks, then we aren't to blame for diving into their faddish tech funds at the peak of the market. What Attorney General Spitzer doesn't want you to know is that hyperactive fund trading loses money on the whole. Sure, there were some lucky players; have a thousand gamblers toss coins and a few of them will get ten heads in a row. But I am convinced. After talking with a handful of securities lawyers who represent most of the mutual funds that the fund timers used, I know that as a group fund timers lost money. It will take three years of court cases for all this to come out. Those who played the timing game with U.S. and small-cap funds overwhelmingly lost money. A higher proportion of those doing it with foreign funds and aiming at overnight trades made money, but still, on balance, they lost. Fact: There is nothing about an overnight move on one side of the globe that tells you where the other side goes next. While counterintuitive, that fact is provable and long documented. If you place bets that Tokyo is going to go up on Wednesday because New York went up Tuesday, you lose as often as you win. Those who played this game were high-IQ morons. They saw themselves as clever folks taking advantage of loopholes. In reality they were more like some crazy guy running into a bank with a gun, yelling, "Steal my money--now!" They would have done better in Las Vegas. Spitzer and company will hang high those few crazies who made money, those lucky head-flippers. What do we care? They're kangaroo-court victims but slimebags nonetheless. No one cares about slimebags. It will take three years of litigation to put all this behind us. That means three years before the psychological negativity now depressing prices fully lifts and with it fully lifts equities. The bull market likely lasts longer than this nonsense. There is no real scandal. We're blind to American kangaroo courts because we believe in America. But kangaroo courts may keep a kangaroo bull market hopping maybe three more years.

La Realtà e la previsione sono due cose distinte - gz  

  By: GZ on Domenica 23 Novembre 2003 18:21

Da quando gli indici di borsa mondiale hanno perso in media un -40 o -50% dal 2000 leggi che anche l'economia mondiale va male. Inoltre con l'euro in italia c'è un calo dei consumi e si assume che accada la stessa cosa in tutto il mondo. In particolare sono tre anni che leggi di una recessione e un imminente calo dei consumi e del mercato immobiliare in America. Ma quello che succede in un paese non accade necessariamente negli altri: finora fuori dall'Europa è successo il contrario esatto. L'Asia ad es sta vivendo un boom paragonabile a quello degli anni '80 in giappone e primi anni '90 nel Sud-Est asiatico. Per quanto riguarda l'America ero a NY City e sentivo i giornali e TV che parlavano del fatto che le ^vendite di fine anno saranno tra il 6 e il 7% più alte dell'anno scorso#http://www.boston.com/business/globe/articles/2003/11/23/bain_amp_cos_darrell_rigby_on_holiday_shopping_outlook/^ e che questa è la migliore stagione di vendite al dettaglio dopo il 2000. Ieri ad esempio è uscito un numero record di vendite di case, il più alto degli ultimi 17 anni) ecc... ^Per avere una visione di insieme guardare i grafici di Ed Yardeni#http://www.cm1.prusec.com/yararch.nsf/(Files)/a_111803.pdf/$file/a_111803.pdf^ Quello che accadrà in futuro può essere un crollo dei consumi, ma LA REALTA ATTUALE è UN BOOM dei consumi, in zone di Brooklyn dove due anni passavi solo se avevi sbagliato strada come Fifth Avenue ora ho visto cinque nuovi ristoranti trendy che non esistevano prima, idem per Harlem, fate un giro per credere E' solo che si stanno indebitando fino ai capelli ? Mah... come spieghi che dal 2001 nei conti correnti a risparmio che sono l'equivalente dei soldi sotto il materasso sono entrati 1300 miliardi di dollari.... questi sono soldi risparmiati e messi in banca, in un periodo in cui di interesse ti danno zero e non sono soldi solo dei ricchi che usano forme più sofisticate di investimento. In qualche modo ci sono ora 1300 miliardi di CONTANTE, (non credito) in più in mano alle famiglie. Questo spiega forse perchè possano spendere... Bisogna anche tenere presente i numeri assoluti in dollari: se i conti correnti a risparmio in USA arrivano a 3.200 miliardi di dollari questo è un terzo del PIL che è di 10.500 miliardi, stiamo parlando di migliaia di miliardi. Ci sarà in futuro una crisi per via del dollaro e del deficit ecc.. ma LA REALTA ATTUALE è il contrario. Se vedi le cose dalla prospettiva dell'Italia non te ne accorgi. La "globalizzazione" però non vuole dire che tutto il mondo è paese e le stesse cose accadono dappertutto

Salotti e "private" per clienti super" - gz  

  By: GZ on Domenica 23 Novembre 2003 15:20

Qual'è il "trend" ? Su Bloomberg c'è in prima pagina un pezzo di Michael Lewis sul boom degli hedge fund che sono arrivati ad essere circa 4mila nel mondo e hanno raggiunto circa 800 miliardi di patrimonio e sulla ripresa alla grande del "private equity". A Manhattan sono stato a mangiare con un mio amico la cui fidanzata fa il nuovo mestiere di moda a NY, l"Allocator" detto anche "fund of fund". Si è appena messa in proprio con un socio, sono solo in tre, inclusa una segretaria e hanno già un miliardo di dollari che allocano tra circa 15 gestori privati di piccoli hedge funds. L' "allocator" sarebbe una specie di società di cacciatori di teste, trova nuovi hedge fund e nuovi gestori emergenti e li "alloca" sui soldi che raccolgono da privati e e istituzioni (specialmente università private!). In italia ti telefonano ora a casa per annunciarti in italiano (o inglese) incerto che la banca popolare della provincia di Mirandola ha aperto la "direzione private banking" e invitarti nel loro salotto. Se leggi in giro nella stampa finanziaria trovi tante storie come queste, in cui il vero business non sono più i fondi comuni per la clientela spicciola da 50 mila euro, ma per quella da 3 milioni. Dappertutto sorgono i "salotti di private banking". Il trend attuale è questo: sia le istituzioni, banche, imprese che le famiglie a reddito elevato sono piene di liquidità e abbastanza euforiche di quello che hanno guadagnato con gli immobili, le obbligazioni e ora anche con il ritorno della borsa per cui il boom è per i servizi di investimento specializzati rivolti alla fascia alta ---------------------------------- ..."Spazi da ricchi" ....Credem Aperta a Parma una nuova agenzia dedicata al private banking. Entro fine anno saranno otto in città e 16 in provincia. Il gruppo Credem ha festeggiato il buon consuntivo dei primi nove mesi del 2003 inaugurando a Parma la nuova sede dedicata al private banking.... ---------------------------------------------- ..."Salotti per clienti super" .....Il Bds si fa in quattro e avvia la direzione private banking, . ...private, è quest’ultima ad avere attirato forti attenzioni della clientela.....ha già al suo attivo asset in gestione per 1,252 miliardi di euro. Il tutto per 2.600 clienti. E non si tratta di clienti qualsiasi. Portafoglio a mantice e palati raffinati contraddistinguono anche il cliente del private banking del Bds, che per avere accesso ai servizi offerti deve avere una disponibilità finanziaria di almeno 750 mila euro (singolarmente o per gruppi familiari).....In pochi mesi di attività la direzione private del Banco di Sicilia ha messo su casa a Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Trapani e Milano. Non una casa qualsiasi ma vellutati salotti dove poter parlare di affari serenamente con il proprio consulente..... puntiamo a realizzare altrettanti salotti private Bds a Caltanissetta, Siracusa, Bologna, Genova, Mestre e Venezia». Insomma, progetti a 360 gradi per una direzione nata solo da pochi mesi ....«Il nostro gestore», sottolinea con compiacimento Di Maggio, «segue non più di 50-60 clienti e quindi può dedicare a loro la massima attenzione anche con contatti quotidiani con report, email, telefonate». Alla clientele selezionata si propongono i servizi interni al gruppo Capitalia, tra cui le gestioni patrimoniali della Fineco (ben 19 linee), le gestioni personalizzate per clienti con profili particolari, fondi comuni, linee previdenziali e obbligazioni strutturate. «Tutti investimenti.....«altamente monitorizzati in base al profilo di rischio concordato con il singolo cliente». ..... cliente medio della direzione private si colloca attorno a 4 milioni di investimento ed è distribuito uniformemente in quasi tutte le aree coperte dalla rete del Bds. «Negli ultimi tempi», dice il responsabile del private banking Bds di Palermo, Guglielmo Miccichè, «dopo la grande diffusione delle reti sim abbiamo assistito, per clientela di un certo livello, al ritorno alla banca universale»......Tra le altre cose la direzione private gestisce anche l’unico laboratorio di gemmologia da Napoli in giù che consente di organizzare aste di oggetti preziosi provenienti da patrimoni nobiliari in cerca di liquidazione o di riconversione. Un servizio aste che vuole scrollarsi di dosso il ricordo del Monte di Pietà di un tempo

lettura per il weekend - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 20:59

lettura per il weekend (per chi ha fatto fisica, matematica o ingegneria in particolare) un professore di geo-fisica dell'Università di California a Los Angeles, la mia alma mater, che da alcuni anni ^ predice la borsa con un modello preso dalle scienze statistiche #http://www.ess.ucla.edu/faculty/sornette/prediction/index.asp#prediction^ (per chiarezza: usa un "super-exponential power-law log-periodic function" derived from a first order Landau expansion of the logarithm of the price..), la predizione del modello sembra un poco catastrofica

Se ricominciassi cercherei di andare da Mark Fisher - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 19:15

Larry Pesavento è uno che si mantiene bene col trading da 15 anni almeno, è capace di dire:".. ora devo pagare le tasse universitarie a mia figlia... ok, mi metto qui e entro domani tiro fuori i soldi dagli s&p500.." Comunque dal punto di vista dell'imparare è meglio ^Mark Fisher che oltre a essere un trader famoso è anche un broker importante#http://www.mbfcc.com^ , ha una società di brokeraggio di medio calibro ed è uno inserito nell'ambiente mentre Pesavento fa tutto da solo Mark Fisher con MBF Corp a NY ogni anno ha un programma in cui ammette dei trader junior a NY e gli insegna il suo metodo: se imparano gli fa fare trading e li lavorare per lui. Se ricominciassi cercherei di andare lì a NY e di farmi prendere perchè ti fanno anche lavorare oltre a insegnarti. Comunque Mark Fisher fa anche dei corsi, ce ne era uno a NY la settimana scorsa, dove insegna il metodo "ACD" e c'è anche il suo libro

E Snai ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 13:14

E Snai ? Mercoledì pomeriggio con SNAI sui 4.70, lanciata ai massimi avevo messo un post rispondendo a chi scriveva dicendo che le era stata appena consigliata da qualcuno a Fideuram e ho azzardato che andava prima a 5 euro, poi scendeva a 4 euro e in dicembre la riporteranno su verso 7 Dato che nel giro di qualche ora è arrivata a 4.89 e poi è precipitata a 3.66 ieri (ora sta a 4.04) sto ricevendo mail di chi pensa che abbia la boccia di cristallo su SNAI. Non so, intuitivamente a 5 euro mercoledì sembrava da vendere e sempre in base all'esperienza precedente è un titolo che "vogliono portare su" e dicembre è il mese ideale. ^A Milano non sono tanti i titoli che si possono spingere#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=38285^ Al di là di quello, essendo SNAI iper-speculativo e più rischioso dei futures o indaghi veramente su cosa succede alla società oppure lo segui giorno per giorno cose che richiedono entrambe tempo e a parità di sforzo non so se ne valga la pena (nel mio caso ho altre priorità ad es)

Futurologia: il mondo industriale tra 10 anni - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 12:34

La tesi della depressione economica nei prossimi dieci anni, con tutte le implicazioni per le azioni e obbligazioni che ne seguono è corretta. Il motivo è demografico (parliamo di tendenza a lungo termine qui) quarto grafico: tra dieci anni nei paesi sviluppati l'età media sarà sopra i 40 anni (e in europa sopra i 43 anni). Nel 1950 era di 28 anni. Fa molta differenza vivere in un paese in cui l'età media è 28 anni oppure 43 anni (questa è la distribuzione della popolazione per fasce di età nei 2015) ^vedi l'articolo e tutti i grafici relativi nello studio completo qui #http://www.csis.org/gai/challengeglobalaging.pdf^

La differenza tra Italia e America a lungo termine è demografica - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 12:33

La tesi della depressione economica nei prossimi dieci anni, con tutte le implicazioni per le azioni e obbligazioni che ne seguono è corretta e il motivo è demografico (parliamo di tendenza a lungo termine qui) secondo grafico: l'Italia con un tasso di riproduzione di 1.2 è il paese con la minore fertilità nel mondo. Il motivo per cui la borsa americana nel lungo periodo fa meglio al momento tra quelle dei paesi industrializzati è che ad es il tasso di riproduzione in America è di 2.0, il più alto dell'OCSE e quasi doppio di quello dell'Italia ^vedi l'articolo e tutti i grafici relativi nello studio completo qui #http://www.csis.org/gai/challengeglobalaging.pdf^

AirTran Holdings invece è MOLTO interessante, - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 12:05

un allucinazione.... qualcuno che NON interviene su berlusconi, l'iraq, la politica, i pettegolezzi su bush e si interessa a dei titoli small cap americani di quelli che triplicano in tre mesi, incredibile... Su CALD che è un IPO non so, è difficile comprare gli IPO, bisogna leggere AirTran Holdings invece è interessante, opera 67 aerei con 500 voli al giorno e serve 40 città nell'est e il titolo è "in fiamme", salito in un anno da un minimo di 2-3 dollari a un massimo di 19 in ottobre e ora a 14 dollari. Capitalizza un miliardo di dollari, ne fattura 733, guadagna 11 milioni che sembra poco, ma è l'unica compagnia aerea locale in utile in america. Guadagnava 69 centesimi per azione nel 2000, perdeva 6 centesimi per azione nel 2001, poi +15 cent nel 2002, +76 centesimi per azione nel 2003 e si stima +97 centesimi nel 2004 (vedi sotto le stime di First Call) Al prezzo di 14 dollari attuali quindi sarebbe su un P/E di 15 stimato ( 14.22$ / 0.97 $ = 15) che non è basso per una compagnia aerea, considerando anche il terrorismo ecc.. , ma dato che tutti gli altri sono in crisi può fare anche meglio e comunqe è il tipo di titolo che al momento va Guardando così superficialmente questi dati mi sembra un buy da 14 a 18 dollari ad es per dicembre a proposito, e del fatto che hanno arrestato michael jackson per pedofilia cosa ne pensa lei ?