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il TITOLO MEDIO è salito del 400% dal 1990 (in USA) - gz  

  By: GZ on Venerdì 22 Agosto 2003 14:26

Ecco qui il grafico dal 1990 dell'indice VALUE LINE (indice di 6 mila titoli circa americani, NON pesati per capitalizzazione per cui General Electric pesa quanto Maverick Tube o Italian Pasta...) Come si vede, da gennaio 1990 a oggi è salito del +400% circa (meno inflazione e più i dividendi cumulati ovviamente) Questo è la dimostrazione che : a) non conviene comprare titoli famosi e noti, ma invece un paniere diversificato di titoli medio-piccoli e b) che occorre avere fiducia nelle borse (perlomeno quelle americane e perlomeno nel medio periodo)

l'indice americano è tornato al massimo del 2000 - gz  

  By: GZ on Venerdì 22 Agosto 2003 12:30

In anteprima assoluta (perlomeno anteprima italiana) siamo in grado di annunciare che l'indice americano di borsa è tornato ai massimi assoluti del 2000. Nessun altro è in grado di darvi questa notizia in Italia, ecco qui sotto il grafico di circa 6 mila titoli americani che la dimostra. Dov'è il trucco ? Gli "indici di borsa" a cui siamo abituati, Mibtel o S&P o Nasdaq o Nikkei sono PESATI PER CAPITALIZZAZIONE per cui il titolo Telecom italia pesa 50 volte di più di Premuda o Cofide. Ma questo non significa che uno debba comprare 50 volte di più di Telecom italia di quanto compri di Premuda, uno può pesare nel proprio portafoglio i titoli "grandi" tanto quelli "piccoli". Bene, se uno nella borsa americana avesse mantenuto un portafoglio allocato in modo UGUALE SU TUTTI I TITOLI, quindi comprando a caso 100 titoli (non c'è bisogno di comprarne 6mila, statisticamente comprarne a caso 100 o anche 50 ottiene risultati simili) SENZA PRIVILEGIARE QUELLI PIU NOTI E PIU GRANDI, oggi il suo portafoglio sarebbe tornato al livello del 2000! L'indice "Value Line" per la borsa americana pesa in modo uguale tutti i titoli e ieri sera è tornato al livello di marzo 2000 (vedi sotto). Avevo letto che anche nel caso del Nasdaq questo è vero (anche se non ho sotto un grafico per mostrarlo), ma con l'unico caveat che alcuni titoli come Worldcom o Enron che sono falliti sono stati tolti dall'indice per cui occorrebbe aggiustare di qualche frazione di punto il calcolo Insomma se compri un paniere che riflette l'insieme dei titoli e non quelli "famosi" (come erano Enron o Worldcom) più o meno oggi saresti tornato al livello del 2000. Meno l'inflazione e più i dividendi ovviamente e dato che grosso modo questi due elementi si compensano vale quando mostra il grafico qui sotto. Conclusione: un portafoglio di titoli americani (NON italiani, sorry) pesato IN MODO UGUALE su tutti i titoli è tornato ieri sera ai massimi assoluti del 2000. Questo tra parentesi dimostra che non c'è nessuna ragione per cui un fondo comune sulla borsa americana mostri delle perdite dal 1999 a oggi. Ma i fondi comprano i titoli a maggiore capitalizzazione. E questo è anche il motivo (non il solo) per cui il portafoglio America che ho messo su da settembre 1999 in 4 anni è salito invece di scendere (perchè compro titoli non "famosi")

AMAZON costa troppo ora - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Agosto 2003 23:55

va beh... se uno è negativo è bene che agisca allora nel mio piccolo io qui vedo ^AMAZON#^ "arrivata" a 46 dollari e al 38% del rimbalzo dai massimi per ora le put di Amazon scadenza settembre con strike a 45, quindi quasi in the money, costano 1.75 bid e 1.90 offer e io sto cercando di comprarle a 1.75 (nota bene: parlo di opzioni put trattate a NY, non a Milano ovviamente) puntando a un cedimento sotto 40 dollari di Amazon entro un mese

neanche le bombe squassano il mercato ? - gz  

  By: GZ on Martedì 19 Agosto 2003 23:07

Ci sono queste bombe all'Onu in iraq e il mercato non si squassa, come mai ? anche il petrolio oggi è giù nonostante gli attentatti Forse il mercato sta guardando alla sostanza della cosa Ad esempio c'è oggi un articolo molto bello di Gianni Riotta (uno che non è solo un giornalista ha anche scritto un paio di romanzi non male) che spiega andando "sul campo" il successo della ^liberazione dell'iraq#www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&doc=RIOTTA^ La sostanza è che tutti i regimi e dittature arabe varie sono ora terrorizzate, come dice il professore irakeno intervistato da Riotta: "...Se la democrazia mette radici, sia pur timide, in Iraq, per tanti dittatori del Medio Oriente si avvicina la fine....". E' una faccenda grossa, si sta cominciando a sbloccare tutto il medio oriente, un po' la versione medio orientale della caduta del muro dei berlino vedi anche l'intervista all'erede di Khomeini ieri ------------------------------------^dall'articolo di Gianni Riotta #www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&doc=RIOTTA^-------------- .....Hassan, Mustafa, David e Nasir passano giorno e notte a bere tè e cercare di capire cosa sta succedendo. Ogni settimana, religiosamente, vanno al Centro di Studi Strategici fondato dal professore Sadoun al Durame, dopo anni di esilio. Rischiando la vita tra sparatorie, coprifuoco, Ali Baba e posti di blocco, il Centro conduce i suoi primi liberi sondaggi politici, coordinati in sette città dal sociologo Munqit al Yarmuk. «I risultati sono sorprendenti - spiega Munqit -: il 32,6 per cento degli iracheni è ottimista sul lavoro di Paul Bremer e il 32 pessimista. Gli altri incerti. Le richieste più urgenti: ordine per il 39 per cento e lavoro per il 38....... Oggi l'82,8 per cento chiede agli Usa di restare, o sarebbe la guerra civile, ma il 51 per cento auspica che si ritirino in basi fuori città, quando il nuovo governo sarà formato. E sa chi vogliono ad amministrare l'Iraq? Tecnocrati, appoggiati dal 62,7 per cento dei consensi. L'85 per cento non si fida della politica». Sembra fatta, un Iraq civile con un governo dei tecnici e gli alleati nelle basi, come in Italia e Germania nel dopoguerra. ..... Sottovoce, l'intellettuale Yousef al Sharif conclude: «In Iraq si gioca una partita osservata con angoscia dai regimi arabi, tutti, filo o antiamericani che siano. Se la democrazia mette radici, sia pur timide, in Iraq, per tanti dittatori del Medio Oriente si avvicina la fine. Per questo tifano contro. Prima gli americani falliscono, meglio è per loro». Sorride deciso: e nell'idea che una democrazia possa davvero funzionare, oggi, a Bagdad, ci si sente più liberi che in tante annoiate capitali d'Occidente

la liquidità è il 50% del reddito - gz  

  By: GZ on Martedì 19 Agosto 2003 22:34

Ho trovato oggi per caso finalmente rappresentato come grafico la "madre di tutti i dati" come diceva il tale, per quanto riguarda la borsa ovviamente e cioè i SOLDI Questo qua sotto è la LIQUIDITA' delle famiglie americane in PERCENTUALE del loro reddito E' un grafico sensazionale, che dovrebbe fare tremare i polsi a chi sia al ribasso o non abbia investito in borsa e ridicolizza gli argomenti della "montagna di debito" che sta per schiacciare il sistema economico In % del loro reddito le famiglie americane non hanno mai avuto tanti soldi liquidi nei loro conti correnti o pronti contro termine o depositi a risparmio o altro strumento LIQUIDO questo è il motivo per cui siamo ora in un mercato toro

il migliore rapporto prezzo/qualità nei commenti di borsa - gz  

  By: GZ on Martedì 19 Agosto 2003 21:14

a proposito di costi dei servizi di borsa, uno che apparentemente non ha fini di lucro perchè costa solo 10 dollari al mese benchè sia scritto da gestori di hedge funds o comunque professionisti di wall street è ^minyanville.com#www.minyanville.com^ sono tutti transfughi di TheStreet.com e Todd Harrison che ne è il proprietario è uno dei trader migliori a New York l'unico neo è che non danno raccomandazioni esplicite, ma come rapporto qualità/prezzo non c'è niente di meglio

l'inflazione nei costi dei servizi di consulenza - gz  

  By: GZ on Martedì 19 Agosto 2003 17:29

beh.. anche la FED e le banche centrali hanno indicato che il pericolo è la deflazione e alcuni governatori della FED hanno persino indicato di recente che occorre promuovere l'inflazione ora per sostenere l'economia e le borse ok, a parte lo scenario di macroeconomia inflattivo, l'anno scorso (mi sembra in estate) il costo era diminuito direi di un 15-20% in coincidenza con il crac di borsa, per cui dipende anche dal punto di riferimento. In secondo luogo non so se si nota e se siano veramente utili, ma sono state aggiunte diverse cose in termini ad esempio di software, del tipo di dati, portafogli aggiornati e quotazioni che hanno richiesto un certo sforzo di tempo e anche qualche quattrino, tanto è vero che non è così facile trovare in giro aggiornate in tempo quasi reale delle raccomandazioni con i saldi e tutto In terzo luogo alcune di queste cose sono ancora in sviluppo, ad esempio una chat interattiva di trading per gli abbonati è in corso di collaudo al momento Infine è vero i diversi moduli in effetti non sono prezzati in modo corretto perchè dei portafogli abbastanza passivi costano quanto delle raccomandazioni di trading aggiornate ogni due ore e questo non riflette il diverso sforzo e valore aggiunto (si spera). Probabilmente chi segue un portafoglio più passivo e non ha interesse a ricevere ogni due ore commenti e suggerimenti ha anche una minore tolleranza in termini di costi che vuole sopportare. Viceversa chi opera di più e quindi rischia tutti i giorni centinaia o migliaia di euro probabilmente guarda più che altro all'efficacia e non al costo mensile di 50 o 100 euro. Quindi quello che posso dire è che oltre al fatto che rispetto a 3 anni fa ad es l'inflazione in realtà sarebbe un poco minore: a) ci sono stati comunque dei miglioramenti perlomeno tecnici tangibili (lasciando aperta la questione del beneficio finale) e b) in settembre cambiamo i costi (in modo anche retroattivo ovviamente) cercando di distinguere meglio tra chi fa trading e chi punta più che altro all'investimento In generale comunque i servizi di advisor e consulenza che producono analisi e suggerimenti GIORNALIERI (anzi quasi in tempo reale) e non settimanali e mensili (che costano molto meno fatica) di norma anche in america dove il mercato è 50 volte maggiore e consente di guadagnare sulla quantità non costano di meno e anzi tendono negli ultimi anni a salire di costo (vedi TheStreetInsight che sta sostituendo RealMoney.com e anzi per il trading lo sostituisce e costa sui 1.800$). Questo perchè la tecnologia per computer, internet, informazioni e news, piattaforme per transazioni di borsa e le commissioni diventano sempre di più uguali dappertutto e l'unica cosa che differenzia è il suggerimento concreto specie di trading

era dal 1994 che lo stocastico mensile non girava - gz  

  By: GZ on Martedì 19 Agosto 2003 16:19

Su ^www.minyanville.com#www.minyanville.com^ c'è un analisi di lungo periodo che esamina tutti i segnali mensili dello stocastico sull'S&P di Tony Dwyier Mostra che il segnale che è appena scattato sul grafico MENSILE finora ha sempre portato gli S&P almeno un +10% più alto nei mesi successivi In pratica questo segnale mensile scatta circa ogni 8-10 anni ed era dal 1994 che non arrivava, lo studio statistico è molto più dettagliato di quello che ho copiato qui e ha tutti i dati di sostegno, questo è solo il grafico finale

in teoria essere negativi ha ottime ragioni, solo in teoria - gz  

  By: GZ on Lunedì 18 Agosto 2003 18:54

cosa succede ? che in teoria il mercato dovrebbe cedere perchè - gli insider stanno vendendo a livelli record - il COT indica che le istituzioni sono short gli S&P di nuovo a livelli record - i titoli più speculativi continuano a salire in molti casi in modo assurdo - il livello di debito e di derivati sui mortgage bonds è enorme e pericoloso ecc... Tuttavvia quando qualcuno prova a vendere short i titoli più sopravvalutati viene sbudellato. Ad es io in mezzo a diversi titoli comprati ho provato a shortarne un paio dei più tirati tanto per avere un poco di hedge: ^Ask Jeeves#^ che è una brutta copia di Google ed è salito da 1 a 16 dollari in 8 mesi e ^Cypress#^ che è uno dei semiconduttori più spinti (non sono raccomandazioni che ho messo sul sito, sono operazioni in alcuni portafogli diversificati e comunque di importo limitato) il risultato ? perdite secche su tutti e due che continuano a salire più della media e mi constringono a comprare dei future ogni giorno per compensarli Quindi in teoria essere negativi ha ottime ragioni, in pratica se ci provi usando il buon senso e scegliendo i titoli più assurdi ti staccano le mani se non corri subito a comprare qualcosa d'altro (vedi Cypress qui e il livello a cui sono short)

Idee per i Blackout ? - GZ  

  By: GZ on Lunedì 18 Agosto 2003 14:53

Idee per i Blackout ? Chloride Group PLC leader mondiale nei gruppi di soluzioni di continuità, capitalizza 138 milioni di sterline e ne fattura 145 perdendo 19 milioni al momento Ovvio che è già salito venerdì, ma parte da una base piuttosto larga e depressa, bisogna vedere come mai al momento perde così tanto ----------------------------------------------------------------------------- Chloride Group PLC. The Group's principal activity is the manufacture and sale of power protection solutions. On 30-Oct-2001 the Group acquired Continuous Power International Limited (CPI). It also acquired Masterfix Comercio e Servicos Ltda (Masterfix) on 21-Dec-2001 and 51% of the shares of Chloride Koexa S.A. (Koexa) on 31-Aug-2001. The Group operates in Europe, Americas, Asia and Australasia.

una volta c'erano i bond, ora le obbligazioni ipotecarie - gz  

  By: GZ on Lunedì 18 Agosto 2003 13:03

Da cosa dipendono i bonds ? dalle prospettive di inflazione o deficit o crescita ? Fino a un certo punto, nell'immediato il punto il mercato dei ^treasury bond#^ in USA, cioè quelli emessi dal governo, è ora più PICCOLO di quello delle obbligazioni immobiliari, mentre anni fa era più del doppio come dimensione per cui ora è il secondo che domina Dato che in Italia questo mercato non esiste per niente e al massimo ci sono le cartolarizzazioni di alcuni grandi complessi edilizi è difficile capirlo da noi (Tremonti ha provato a proporre in modo timido di creare un mercato del genere in giugno e lo hanno bocciato subito nella maggioranza stessa e dai commenti dei giornali quasi nessuno aveva capito cosa proponeva) Negli Stati Uniti invece esiste da circa 15 anni ed è diventato al momento il mercato obbligazionario numero uno (125% del mercato dei bond governativi) per cui il vero motore dell'andamento del reddito fisso e dei tassi di interesse è quello immobiliare, sono i "mortgage bonds". E questi possono creare una frana del reddito fisso, vedi sotto GRETCHEN MORGENSON che spiega il meccanismo -------------------------^www.nytimes.com #www.nytimes.com^-------------------------- Mortgage Markets Are Out of Control By GRETCHEN MORGENSON Since interest rates began surging a few weeks back, the folks wearing the rose-colored shades have said the climb is proof that an economic recovery is nigh. But there is something more than a nascent rebound driving rates today. It is a force so large and brutish that it could propel rates higher and faster than many investors expect. The market-roiling force in question is the huge mortgage-backed securities market and the leveraged traders who call it home. Although many investors think that the Treasury market sets mortgage rates, mortgage-backed traders are the ones who hold sway. Their hegemony is a function of two things: the runaway growth in the mortgage market and the way mortgage portfolio managers must respond when rates rise or fall. Until 2000, the United States Treasury market was the world's largest and most liquid. Now the government bond market is overshadowed by the mortgage-backed securities market. Treasuries and corporate bonds each account for about 22 percent of the Lehman Brothers United States Aggregate Index, a measure of the whole fixed-income market; mortgage-backed securities make up almost 35 percent. This would not be a problem if mortgage traders and managers of big loan portfolios, like Fannie Mae, did not typically hedge their holdings with Treasuries. Holders of mortgages hedge by selling short Treasury securities with maturities roughly equal to the average life of the mortgages in their portfolio. Now, the hedgers' needs can swamp the market they tap. This exacerbates moves in interest rates, producing a snowball effect that can push rates far lower or higher, and faster, than in previous years. Mortgage-backed securities respond violently to moves in interest rates. When rates fall and homeowners refinance, some of the mortgages in large portfolios held by banks, hedge funds and mortgage originators are cashed in. That requires the managers of these portfolios to rebalance their hedges by buying Treasuries. Such buying helped push interest rates down to ridiculous levels earlier this year. When rates rise, refinancings drop, and the average life of a mortgage grows. That forces traders to rebalance portfolios by selling Treasuries. Selling begets selling; interest rates spike. Last week, the Federal Reserve rattled the bond market by promising to keep rates low for as long as possible. Traders feared that the accommodative stance could be inflationary. They sold Treasuries, and rates rose. James A. Bianco of Bianco Research in Chicago pointed out that the last time interest rates moved up — in the mid-1990's — the mortgage-backed securities market was much smaller and more manageable. "Back in 1996, the mortgage market was roughly half the size of the Treasury market," he said. "Now it is 125 percent of the Treasury market." Mr. Bianco fears that the size of the market and the fact that so many players are heavily leveraged make a disaster almost inevitable. "If you look at the last 15 years of bond market derivative debacles, a lot of them involved mortgages," he said. "These things have killed more people than any other trade." The people running big mortgage portfolios would tell you that hedging allows them to manage away their risks. Mr. Bianco argues that the extreme volatility in the market suggests that the players have not properly managed their risks. "We wouldn't see these wild undulations in interest rates if they had already been hedged," he said. It is unfortunate that the problems of mortgage traders can create such havoc. But these traders drove down rates, benefiting consumers, companies and bondholders. Now, it is higher borrowing costs — and their grimmer implications — for which everyone must prepare.

Il 2003, anno 4.701 del calendario lunare asiatico - gz  

  By: GZ on Lunedì 11 Agosto 2003 01:52

io tengo molto a rivedere quello che si è scritto e previsto in passato per vedere cosa ha funzionato e cosa no e qui come previsioni del tipo sfera boccia di cristallo In FEBBRAIO avevo richiamato quelle fatte uno dei guru più noti, questo C.Sun, un cinese cinquantenne trapiantato 20 anni fa nella Silicon Valley, dove ha conciliato il suo business di consulente informatico con la vocazione da veggente...Ha clienti soprattutto fra i top manager, imprenditori, venture capitalist del mondo dell'high-tech, ecc .... A loro volta le sue prevision erano state fatte in GENNAIO. Finora tutte esatte, vedi sotto il post di febbraio --------------------------------------------------------------------------- 10 February 15:6 La Capra Cinese A rileggere le sue previsioni sul 2001 - quando parlò degli attacchi terroristici - si è portati a credere che davvero ci sappia fare, con il suo mestiere di divinatore. E a prestargli ancora più attenzione per quello che ha detto in tempi non sospetti sul futuro di Saddam Hussein: «La guerra in Iraq può scoppiare nella seconda metà di febbraio. Spero che l'intelligenza della Capra ( è questo l’animale simbolo del 2003 per il calendario cinese ) spinga Saddam a fare compromessi per evitare le stragi dei bombardamenti. Altrimenti, lui stesso corre enormi rischi». Y.C.Sun è un cinese cinquantenne trapiantato 20 anni fa nella Silicon Valley, dove ha conciliato il suo business di consulente informatico con la vocazione da veggente. Ora abita a San Francisco ed è celebrato dai media californiani, come dalla rivista-bibbia dell'high-tech «Red Herring», per le sue capacità di interpretare il futuro e dare consigli anche sugli investimenti finanziari. Sun basa le sue previsioni sul libro dei Chin. Ha clienti soprattutto fra i top manager, imprenditori, venture capitalist del mondo dell'high-tech, molto sensibili a qualsiasi segno di speranza dopo tre anni di crisi nera. Nel 2001 ci aveva azzeccato in pieno. Per il 2002, anno del Cavallo, aveva continuato a vedere alta volatilità per i mercati finanziari e aveva suggerito di puntare sul ritorno di moda dell'oro come investimento; aveva però sbagliato ad anticipare una ripresa delle Borse. Il 2003, anno 4.701 del calendario lunare asiatico, appena iniziato sotto il segno della Capra, secondo Sun dovrebbe costringere al ritiro il dittatore iracheno e portare invece fortuna a Wall Street. In altri due importanti anni della Capra, il 1955 e il 1991, l'indice Dow Jones era risalito del 20%, stessi rialzi sono previsti per il Nasdaq e l’S&P500. «Sarà l'anno della ripresa economica - dice Sun -. Il Pil americano dovrebbe crescere del 4-5%, prendendo quota soprattutto nel terzo e quarto trimestre». L'oro ha finito la sua corsa, secondo Sun, che raccomanda i titoli dei semiconduttori, delle telecom e delle utilities.

Argento contro debito oggi - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Agosto 2003 22:06

L'argento ha perso quota dopo il grande balzo di otto giorni fa quando la borsa ha perso quota perchè è legato in parte alla congiuntura, ma i titoli del settore come Pan American Silver, ^PAAS#^ o Apex Silver mines, ^SIL#^ esplodono di nuovo oggi solo perchè il metallo rimbalza un poco Può essere che sia perchè questa settimana il governo americano ha messo in vendita 60 o 70 MILIARDI di dollari di obbligazioni a 2 , 5 e 10 anni (hanno finito un ora fa) per finanziarsi ? E che quindi ci sia un riflesso di nervosismo per tutta questa carta che viene messa in giro e si punti a qualcosa di tangibile da possedere ? Ad ogni modo è impressionante oggi: ci sono titoli del credito come Americredit (ricordate ?) che fanno -19% e poi vedi nella lista dei migliori e sono tutti dell'argento e oro con SIL, PAAS & Co lanciate

i ribassisti non erano short Caterpillar - GZ  

  By: GZ on Giovedì 07 Agosto 2003 20:00

la salita non è stata fatta su uno short squeeezing perchè in america sono saliti il 90% dei titoli, non succedeva dal 1996-1997 che tutto il mercato salisse compatto con i titolini che fanno meglio delle grandi, la mia impressione è che lei i titoli azionari non li abbia nemmeno guardati... negli ultimi 12 mesi il 90% dei titoli è in utile e mi sembra che l'80% sia sopra la sua media a 200 giorni oppure se un non ne è convinto : se prende gli indici che contengono 5mila titoli come il Wilshire 5000 oppure ancora meglio gli indici che NON pesano per capitalizzazione come il Value Line sono saliti di più del nasdaq o S&P in altre parole sono saliti praticamente tutti i titoli e specie quelli piccoli Dato che i ribassisti non vanno short su 6 o 7 mila titoli e si concentrano su alcune decine di titoli molto controversi o molto sopravvalutati è evidente che questo rialzo non è dovuto allo short squeeze se non per alcuni titoli nasdaq I titoli migliori ora sono degli industriali o retailer tradizionali, tipo 3M o Caterpillar o Wal Mart, i ribassisti non erano short Caterpillar !! (nella foto qui )

I DERIVATI fanno il fumo anche quando non c'è l'arrosto - gz  

  By: GZ on Martedì 05 Agosto 2003 13:15

Tutti 'sti derivati, tutti parlano e trattano sempre e solo derivati, opzioni, cw, future, future su azioni, contratti per differenza su azioni, ETF, fondi indice, nuovi indici settoriali...e poi tutte le infinite combinazioni di opzioni vendute e comprate.. più passa il tempo e più sento gente che salta a piedi pari le azioni e passa direttamente ai derivati, sia gente che gestisce che anche persone che fanno un normale lavoro, le azioni non interessano più tanto salvo per alcune le molto speculative (che assomigliano ai derivati come effetto), invece con le nuove piattaforme online e commissioni a 5 euro tutti speculano solo a breve e solo con derivati le azioni li hanno stufati e stanno solo sul derivato perchè è veloce, è liquido, ogni giorno si muove, è semplice perchè ce n'è sono solo due o tre e di azioni centinaia Solo che poi questa montagna di derivati di tutti i generi ormai sono il 70% o 80% degli scambi e le azioni su cui si basano alla fine devono pure muoversi un poco perchè il "derivato" da solo non fa niente, "deriva" come dice la parola da qualche cosa che ci sta sotto e quindi queste povere azioni ormai fanno movimenti a singhiozzo a zig-zag che durano tre giorni e poi si invertono, altri due e poi si invertono, solo per consentire alla enorme montagna di derivati di fare le loro oscillazioni amplificate Ad esempio: negli ultimi due mesi gli indici e la maggior parte delle azioni hanno cambiato direzione OGNI GIORNO, sul Dow o anche sul Mibtel ci sono state sequenze di negativo e positivo alternati per 20 giorni di fila e gli indici alla fine sono sempre allo stesso identico livello di metà giugno Ma chi sta al piano di sopra, quello dei DERIVATI, si agita lo stesso perchè gli basta che ci sia solo un minimo di di movimento tutti i giorni sulle azioni al piano di sotto per fare casino con i derivati E il risultato è una specie di droga per cui tutti i giorni sembra che "Il Future" faccia chissà che, per poi tornare sempre alla fine al punto di prima, visto che le azioni non hanno motivo di muoversi ogni settimana, anzi le azioni sono spinte dai future e dalle opzioni, ma poi la spinta si esaurisce perchè il "derivato" appunto deriva da quello che ci sta sotto e non può muovere lui tutto e dato che i partecipanti al future sono ora dieci volte di più di qualche anno fa per poterli spennare occorre sempre fare due false rotture al giorno ogni giorno

un sistema STATISTICO di quelli che usano gli hedge fund - gz  

  By: GZ on Martedì 05 Agosto 2003 01:52

Ecco un sistema STATISTICO di quelli che usano gli hedge fund, descritto nel libro recente di James Altucher (che gestisce un hedge fund con sistemi del genere). Era scattato oggi e in parte l'ho utilizzato, illustra come usano le statistiche Produce segnali che durano una giornata massimo utili e perdite da 1 o 2% probabilità sull'80% e usa il "TICK" (numero di titoli in rialzo meno titoli in ribasso, minuto per minuto) Notare che ha dato anche 13 segnali consecutivi giusti e 3 consecutivi sbagliati. Altucher lo ha testato anche su ^Nvidia#^ e aveva 85% di vincita ----------------------------------------------------- The Intraday Tick System NASDAQ Total Number of Trades 46 Average Profit/Loss 0.88% Winning Trades: Number 37 Percentage 80.43% Average Profit % 1.51% Maximum Consecutive Winning Trades 13 Losing Trades: Number 9 Percentage 19.57% Average Loss -1.73% Maximum Consecutive Losing Trades 3 The buy signal: When: In any half-hour bar when the high of the tick is -50, wait until the next half-hour bar begins. Then: Buy QQQ when it goes lower than the low of the previous half-hour bar. The sell signal: When: The trade is 2% profitable. Then: Sell immediately. Or: If the trade is not yet 2% profitable, but the tick has hit a high of at least 400. Then: Sell at the end of the half-hour bar. Or: If 10 hours have passed (during which the market is open -- ignore overnight hours) without either of the previous two conditions having occurred. Then: Sell immediately.

tutti guardano lo stesso segnale - gz  

  By: GZ on Lunedì 04 Agosto 2003 20:38

Un mucchio di gente ha parlato nel weekend e per tutta la settimana scorsa del fatto che la volatilità a NY si era schiacciata sui minimi degli ultimi mesi E POI ERA RISALITA NEGLI ULTIMI GIORNI e oggi a NY alle 15:30 ha Volatilità ha aperto sopra la trendline del suo grafico, al 24% circa (è calcolata sulla base delle opzioni dalla borsa stessa) e un sacco di hedge fund ha venduto l'apertura su questo segnale tecnico (vedi quanto ho ricopiato di Larry Connors stamattina) A mio avviso non funzionerà perchè la cosa è troppo sfacciata, tutti guardano lo stesso segnale

Probabilità (non la certezza) statistica dell'esito di oggi - gz  

  By: GZ on Lunedì 04 Agosto 2003 16:28

Questo che discutete è un approccio basato su una logica che non è dato però di comprendere. Dall'Illuminismo in poi però esiste l'approccio razionale. Molti sistemi professionali di speculazione ora si basano cioè sulla statistica e non sull'"analisi tecnica" tipo supporto/resistenza, medie oscillatori e simili. Ad es l'approccio razionale è chiedersi: qual'è la probabilità che oggi il mercato chiuda al rialzo o al ribasso data la configurazione dei prezzi degli ultimi (2 o 3 o 5) giorni e l'apertura di oggi ? Se definisco la situazione di oggi alle 10 in termini dei prezzi vedo che è simile a altre configurazioni precedenti e quindi se le esamino trovo la Probabilità (non la certezza) statistica dell'esito di oggi (e di domani se il segnale di oggi non viene cancellato domattina) Per rendere la cosa più chiara se io faccio un cerchio intorno alla barra degli ultimi due giorni e di oggi (verso le 10:30) vedo anche a occhio che abbiamo una configurazione simile ad altre (pure cerchiate). Se ne trovo almeno 20 o 30 calcolo la probabilità che oggi chiuda al ribasso o al rialzo. Notare che il caso in cui si è risolto in basso NON aveva però l'apertura che teneva per un ora (alle 10:00 era sotto il minimo) per cui alle 10:00 veniva scartato (uso il Mib30 perchè il Fib30 ha alcuni massimi e minimi un poco artificiali questo mese, meglio ancora basarsi sull'Eurostoxx)

chi ne sentirebbe la mancanza ? - gz  

  By: GZ on Domenica 03 Agosto 2003 22:25

--- Incorniciare questa tabella (e ^le altre che si trovano sul sito del professore Scienza#www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Fondi-e-mercati-2000-2002.xls^) e inviarle ad amici e parenti, dato che non le si troveranno mai sui giornali, riviste, su CFN o Bloomberg TV (e nemmeno sui siti internet) dato beneficiano delle inserzioni pubblicitarie del risparmio gestito. In media, anche negli ultimi tre anni, i fondi comuni si sono mangiati da un -4% fino a un -6% rispetto al rendimento medio delle borse "nude e crude", cioè al comprare a caso un paniere di titoli. Anche i ^fondi OBBLIGAZIONARI nel loro piccolo un -1% abbondante lo hanno sempre sottratto#www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Fondi-e-mercati-2000-2002.xls^ rispetto al semplice acquisto di BOT, CCT, BTP e bond Telecom). Ad es nel 2002 CHE E' STATO IL MIGLIORE ANNO PER IL REDDITO FISSO DELL'ULTIMO DECENNIO : a) i fondi obbligazionari a Breve termine hanno reso il 3.12% medio contro un 3.33% dell'indice medio del mercato e b) i fondi obbligazionari a Medio-Lungo termine hanno reso il 5.55% medio contro un 7.60% dell'indice medio del mercato. E questo è lo stesso divario che si avuto negli anni precedenti e anche nel decennio precedente, insomma sempre. Una differenza di un -2.2% in media all'anno sembra poco ma rispetto a un 7.60 ottenibile da soli è un bel -29% di rendimento che gli "esperti" ogni anno ti sottraggono Questi numeri dovrebbero essere discussi come minimo su tutte le riviste dedicate al risparmio, in molte famiglie (che hanno risparmi investiti) durante la cena e anche in parlamento, invece grazie alla cortina fumogena di tutti i media finiscono solo in un paio di siti internet. Tutti i business che esistono in italia, dalla ristorazione, alla plastica industriale, ai commercialisti, ai rivenditori di elettronica, alle cubiste, alle guardie giurate, agli psichiatri forniscono un servizio di cui (in media) si sentirebbe la mancanza se non fosse (qualche dubbio sugli psicanalisti), ma chi sentirebbe la mancanza di un "industria" che in media produce sistematicamente dei danni ?

La liquidita in PERCENTUALE della borsa - gz  

  By: GZ on Sabato 02 Agosto 2003 19:42

ok, ho trovato una connessione internet: polio, facevi il consulente no ? dove sono questi benedetti dati in tutta questa bella sbrodolata ? I dati sono dei NUMERI, che salgono o che scendono, positivi o negativi, non è necessario che siano il Pil stagionalizzato o le revisioni dell'occupazione che sono robe un poco da economisti, anche i tassi di interesse ti dicono la stessa cosa, o i sondaggi del sentiment e comunque gli utili aziendali appena usciti non si può fare finta di ignorarli, se tu presentavi a un cliente solo delle chiacchere ragionevoli bastava ? Ad es: (a wall street, ca va sans dire) IN NEGATIVO venerdì pomeriggio invece di un aumento di circa +15mila posti di lavoro sono calati di 45mila (vado a memoria) e sono ormai 5 mesi consecutivi che si perdono posti di lavoro e questo sta impattando la fiducia dei consumatori (che mercoledì era uscita pessima) e siamo circa a -2 milioni di posti di lavoro negli ultimi due anni e questo è il motivo per venerdì mattina cui ero sul negativo per gli indici, perchè ho notato che i dati di occupazione sono quelli che deludono e ho comprato bonds (a questo livello, non prima) e secondo me sbagli a compare titoli finanziari esposti al consumatore come Americredit o Capital One Financial (vedi forum) Parlando in generale, quando ci sono degli scandali come Enron o Worldcom o una strage di terrorismo o una guerra in Medio Oriente i dati economici vanno in secondo piano (ma anche qui per la guerra a essere meno generici e più precisi si capivano le cose in anticipo), ma in tempi di pace e senza scandali particolari tornano a prevalere i dati aziendali, utili e dividendi e anche quelli tipo inflazione, pil, deficit, occupazione Ad es: IN POSITIVO rispetto all'anno scorso a Wall Street per effetto della nuova legislazione che ha ridotto la precedente doppia tassazione sui dividendi, i DIVIDENDI SONO SALITI del 46% (letto su Bridge, non ho sottomano il pezzo). Un +46% di dividendi spiega in parte perchè il Dow Jones (che ha in maggioranza società a dividendo relativamente alto) sia un indice che sta facendo i massimi degli ultimi 12 mesi Qua sotto tu mi copi il solito italico che parla e parla (come si fa a leggere un mappazzo del genere fino in fondo ?) e non mette mezzo grafico, una tabella o cita dati, nemmeno quelli facili facili che trovi senza fatica. Non me importa che sia l'andazzo in italia, bisogna usare i dati numerici perchè in quel modo si rischia di essere contraddetti da qualcosa di preciso e invece a parlare in modo generico si ha sempre ragione Invece di scrivere tanto ecco un bel grafico che riassume la situazione di LIQUIDITA (In USA) in PERCENTUALE DEL VALORE DELLA BORSA e che, come tutti i grafici fatti bene, non ha bisogno di commenti, da ^Ed Yardeny#http://www.cm1.prusec.com/yararch.nsf/(Files)/sta314.pdf/$file/sta314.pdf^

Demografia dell' Orso - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Agosto 2003 20:16

Un tema estivo, come l'espresso o panorama che in luglio mettono in copertina "le orge chic" come argomento della settimana Il Papa si è opposto ai matrimoni gay con forza, bene dal punto di vista dei trend culturali se si vuole che la borsa bisogna sperare che vinca il papa. L'ultimo report di Elliot Wave International mostra all'interno di un discorso più ampio sul nesso tra crescita demografica e borsa nel lungo periodo come "l'ondata gay" degli ultimi due anni (manifestazioni, vittorie sui diritti civili, matrimonio e riconoscimento delle coppie, adozioni di bambini) è correlata al mercato Orso. Andando a vedere altri periodi di toro e orso quando prevale nella società il sesso diciamo standard "classico" e il suo risvolto demografico hai le fasi toro e quando hai invece nella cultura una forte presenza di simboli e caratteri che in qualche modo indirizzano il sesso verso canali non riproduttivi (pornografia, sadomaso, gay.. spiace di fare di tutta l'erba un fascio) sei in un mercato orso

I bolognesi fanno solo il 10% dei reati - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Agosto 2003 19:46

Oggi a Modena sulla torre più alta della Maserati un residente arabo si è messo a invocare Allah, tipo muezzin (forse anche a minacciare sfracelli ma la polizia ha capito solo la parola "allah") Un bell'articolo del Corriere oggi dimostra quello che in regioni generalmente pacifiche come l'Emilia è visibile a tutti, cioè che il 90% del crimine violento attualmente è attribuibile a persone non nate in italia e in particolare provenienti da paesi molto sfortunati (marocco, tunisia, nigeria, albania, romania...). Dicendo "il 90%.." non si usa un modo di dire: su dieci persone che entrano nel carcere di Bologna nove sono extra-comunitari e la conclusione dell'articolo è che entro 10 anni tutti i carcerati saranno non-italiani!. Per fortuna la bancarotta fraudolenta, le tangenti sugli ospedali o appalti pubblici vari, la vendita dei bond Cirio, i dissesti della Bibop sono in mani italiane per cui nella categoria reati finanziari il marchio italiano regge la concorrenza. A Bologna però gli extracomunitari provenienti dai paesi suddetti sono meno del 3% della popolazione per cui che il 3% della popolazione produca il 90% dei reati perseguiti con il carcere, diciamo quelli violenti, sembra un record mondiale. Tanto per fare un paragone molto brutto e scorretto politicamente, di quelli che sul Corriere o Repubblica non si troverà mai, negli Stati Uniti su circa 17-18mila omicidi all'anno più di 9mila sono commessi da afromericani e mettendo anche gli emigrati dal centroamerica gli uominini bianchi di origine europea che nei film sono sempre nel ruolo dei cattivi sono colpevoli del 25% scarso del crimine pur essendo il 73% della popolazione. A Bologna abbiamo che i "bianchi" sono il 97% della popolazione e commettono ora il 10% del crimine e probabilmente il 5% di quello violento. Anche la truffa fa male, ma resta il pensiero: "... senza questi signori qui sarebbe il posto più tranquillo del mondo..." Ovvio che ci sono problemi più vitali come sradicare il mais trasgenico, capire cosa pensa veramente Bossi, il semestre europeo con prodi e berlusconi, la Bocassini e il processo SME, ma la sensazione è che prima o poi anche noi avremo uno come Pim Fortuyin che dice basta ---------------------------www.corriere.it------------------------------- Bologna, detenuti di 35 etnie Tra due anni nessun italiano Tensioni e risse dividono i gruppi. Era nata 18 anni fa come una prigione modello Scarafaggi nelle celle, sporcizia nella zona dei colloqui ma anche corsi di yoga DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA - Anche oggi Vladica porta le sue nuove compagne a scuola di carcere. Lei è la «maestra», per tutti. Senza di lei, nella sezione femminile volerebbero schiaffoni tra detenute, ci sarebbero interventi «da codice 1» delle guardie, quelli più urgenti. Conoscere le lingue aiuta. Fuori, ma soprattutto dentro. E Vladica Pancic, 36 anni, alta, capelli corvini, ha imparato l’italiano nei corridoi della Dozza di Bologna, il suo domicilio fino al 2006, condanna per sfruttamento della prostituzione. L’inglese e il francese se li portava da casa, li aveva studiati all’università di Belgrado. «In questi giorni "curo" una ragazza ghanese che è appena arrivata. Ad essere sinceri, non capisco nulla di quello che dice. Però con i gesti e due "what", ce la facciamo. Le spiego come si vive qui, quali sono le regole non scritte». Succederà tra un paio d’anni, e la Dozza sarà una notizia, una curiosità da titoli del telegiornale. Il primo penitenziario italiano ad avere una popolazione completamente straniera. Alla conta di oggi, i numeri dicevano che dei 925 detenuti (la media annuale è di 960, la capienza tollerabile è di 474) che vivono in questo carcere alla periferia di Bologna, il 68 per cento è extracomunitario. Trentacinque nazionalità diverse: albanesi, marocchini e tunisini (i gruppi più numerosi), ma anche nigeriani, moldavi, cinesi, libanesi, palestinesi, pakistani, iracheni, lituani. Su 68 detenute del raggio femminile, solo nove sono nate in Italia. E il flusso quotidiano dei nuovi arrivi restituisce l’immagine - qui più che altrove - di un processo irreversibile, su dieci detenuti che entrano alla Dozza, nove sono stranieri. Chi lascia il carcere è italiano (7 ogni dieci «partenti»), chi lo sostituisce è nato e cresciuto in altri mondi. Le mazzate nell’«aria grande» (lo spazio per l’ora d’aria dei detenuti) dello scorso maggio sono usate da tutti come un esempio. Un albanese che insulta un giovane marocchino all’uscita della cella al mattino, una partita di pallone che diventa un regolamento di conti tra trenta persone (gli «slavi» contro gli «africani»), pugni, testate in faccia, ginocchiate, infermeria piena anche di guardie che si erano buttate in mezzo alla mischia per separare i contendenti. Mario D’Argento guardava lo spettacolo. In teoria, lui da qui non se ne va. Si sta facendo un «calendario infinito», che significa ergastolo. Era a tempo pieno uno della banda del Giambellino, quando - inizio anni Ottanta - nella Milano di Francis Turatello e Angelo Epaminonda ci si ammazzava parecchio. «Noi stiamo male, gli stranieri stanno peggio. Sono in un mondo duro, che non conoscono affatto. Non fanno colloqui perché le loro famiglie sono lontane, quindi nessun contatto con l’esterno. Non ricevono pacchi. Non possono lavorare fuori perché non se li prende nessuno». Ci si mena molto, alla Dozza. Le tensioni tra i gruppi etnici affiorano ogni giorno. Focolai di rissa, insulti. E tanta frustrazione per chi viene da lontano. D’Argento paga il conto per quel che ha fatto, ma tira avanti con il miraggio della semilibertà, e poi dell’affidamento, e un giorno chissà: «Loro davanti a sé non hanno niente. E questo in carcere è brutto, è micidiale per l’equilibrio interno di un uomo». E’ esplosivo, se capita in un medio penitenziario italiano, dove il modello «due per quattro», quattro detenuti in celle progettate per due, è diventato una consuetudine dettata dalla necessità. «Basta guardare le statistiche per capire che non si tornerà indietro», dice la direttrice della Dozza, Manuela Ceresani. I numeri dicono che nel 1990 i detenuti stranieri transitati in un carcere italiano erano 9.508, dieci anni dopo erano saliti a 29.362. La popolazione media dei nostri penitenziari - agosto 2003 - è di quasi 37.000 italiani e 20.000 extracomunitari. Ma sono cifre e cambiamenti che riguardano soprattutto il Nord, gli istituti di pena delle grandi città. Da San Vittore a Milano passando per le Vallette di Torino fino al decrepito Marassi di Genova, qui la geografia del carcere è già cambiata. Sotto Roma non è ancora così, gli italiani sono ancora maggioranza. «E’ stato un cambiamento epocale e velocissimo avvenuto in un mondo dove - per definizione - il tempo è sempre fermo», dice la dottoressa Ceresani. Il cibo, le abitudini religiose e culturali, la montagna dei diversi linguaggi da scalare, la «commistione» con gli italiani in spazi ristretti (troppo ristretti). Una specie di rivoluzione che alla Dozza affrontano con sei educatori per 950 persone, una carenza perpetua di poliziotti penitenziari. I soliti problemi, che si sommano a quelli nuovi. I detenuti stranieri raramente possono telefonare come gli italiani. Perché la legge prevede che le conversazioni vadano registrate, e non sempre quelli del servizio di mediazione culturale (finanziato dal Comune) riescono a spedire in carcere un esperto di idiomi nigeriani che faccia da interprete. I detenuti delle tre sezioni al pian terreno sono i più fortunati, perché a quelli di sopra l’acqua arriva poco e male. Sono finiti i soldi per le medicine, fino a settembre il dottore arriverà «solo in casi urgenti». La Dozza non si vede dall’esterno. E’ a 10 chilometri dal centro di Bologna, nascosta agli automobilisti da una barriera di pioppi. Ha solo 18 anni, e non è invecchiata bene. Nel dicembre 1985, quando fu inaugurata, strappò un raro sorriso anche all’arcigno Mino Martinazzoli, allora ministro della Giustizia del primo governo Craxi. «Un gioiello che deve segnare la rinascita del nostro sistema carcerario», si lasciò andare. Non aveva torto. I detenuti che traslocarono dalle vecchie mura di San Giovanni in Monte si guardavano intorno basiti. Architettura severa, ma corridoi larghi e illuminati dalle luci al neon, celle con soli due letti, addirittura i materassi a molle. E un programma di rieducazione dal quale si poteva scegliere se frequentare il corso di yoga o quello di giardinaggio. Sul tempo si è spalmata l’incuria, la carenza di risorse. Gli «ospiti» sono cresciuti in maniera esponenziale, i soldi sono diminuiti. La Dozza va avanti anche e soprattutto con aiuti esterni. «Siamo fortunati - spiega la direttrice - perché qui c’è una presenza fortissima delle associazioni di volontariato. Senza di loro...». E si fa il segno della croce. La stradina che porta al braccio femminile costeggia un bel giardino per i colloqui all’aperto. Ma è sporca, si scivola sull’unto. Fino a quando c’era il denaro per pagare il lavoro interno dei detenuti, ci pensavano loro. Adesso, una disinfestazione d’urgenza ha eliminato gli scarafaggi che dalle finestre entravano nelle celle. Non è un carcere terribile. «Diciamo che non ci sono materassi a terra, ognuno dorme nel suo letto», dice la direttrice. E’ un risultato, ma non era questo lo spirito con il quale fu costruito «il primo carcere moderno d’Italia» (Renzo Imbeni, sindaco di Bologna nel 1985). Tamburella con le dita sul tavolo, Manuel Asamoah. E’ un ghanese, ha 32 anni, uscirà nel 2006. Ha già assaggiato altre carceri, qui lavora al giornale dei detenuti (si chiama Extra ), gioca a pallone, fa attività fisica. «Un lusso rispetto agli altri posti dove sono stato». Ci pensa un po’, e alla fine dice: «A noi "stranieri" in carcere dovete soltanto dare un motivo per andare avanti. Insegnarci un mestiere, qualcosa che potremo fare quando ci rispedirete a casa nostra. Insomma, dovete darci una speranza. Come a tutti gli altri».

grandi brokers e banche americane - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Agosto 2003 19:14

Per non sembrare un poco ottuso come sembra chi vede rosa (mercati che salgono e economia che migliora) trovo qualche cosa di negativo: suggerisco qui di guardare un attimo al segnale di vendita che i grandi brokers e le grandi banche americane stanno dando ora Il settore banche e finanza è stato il migliore della borsa americana negli ultimi tre anni e l'indice bancario BKX è ormai vicino ai massimi del marzo 2000! (per confronto l'indice bancario tedesco è sotto del -60% circa dai massimi del 2000, quello italiano di un -40% abbondante) Ma il ribasso drammatico dei tassi orchestrato dalle banche centrali è responsabile di buona parte di questo successo e specialmente i mostruosi UTILI DA TRADING sul reddito fisso e sui derivati relativi (obbligazioni sui mutui ipotecari ad es) Da metà giugno i tassi (a lungo termine non a breve) però sono risaliti da 3.10% sul decennale a 4.60% oggi, il rialzo dei tassi in proporzione maggiore dal 1987 (da 3.10 a 4.60 è un +40% circa...) E qua si vede ora che le varie Citicorp, J P Morgan, Morgan Stanley, Lehman, Goldman sono in difficoltà. Chi ha un conto estero le vende short

Scommettere contro l'economia american non paga - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Agosto 2003 12:08

.....E per cortesia, lasciamo perdere i dati americani. Son falsi, sono anni che son falsi. Se va bene la maggior parte li correggono al ribasso un paio di mesi dopo...Se non è ancora opportuno li ribassano dopo 10 anni, quando fanno la revisione completa delle statistiche ------------------------------------- Se uno non ha studiato statistica e economia niente di male, anche legge o biologia sono utili anzi forse di più, ma una volta per tutte: è normale, è ovvio, è sempre stato così, che i dati statistici vengano rivisti in date successive alla loro prima pubblicazione, è il mondo in cui funziona da sempre e in tutto il mondo la rilevazione di dati, non esiste la possibilità anche volendo di rilevare un dato come il PIL in un colpo solo, ogni mese arrivano altri dati più aggiornati e in pratica è solo dopo un anno circa che si arriva a stabilizzare la stima, parli con qualcuno del settore, è così in portogallo come in cina come in italia come in america E metà del tempo li rivedono al RIALZO e metà del tempo al RIBASSO, l'idea che li rivedono sempre al ribasso per fregare il povero pubblico è puerile, se li rivedessero sempre al ribasso, il Pil sarebbe sempre negativo alla fine, ci sono state revisioni al rialzo negli ultimi mesi come al ribasso, ma occorre leggere queste cose e non stare al bar dove gli operatori dovendo passare la giornata chiaccherando di qualche cosa quando il mercato non va dalla loro parte sparlano e lamentano che i dati economici sono truccati invece di cercare di capirli, della serie pensare che sia tutto un imbroglio costa meno fatica di applicarsi Nonostante tutto sia sempre e solo truccato e manipolato come pensano gli ingenui negli ultimi 50 o 100 anni l'economia è sempre cresciuta in media del 3% (altrimenti saremmo tutti al livello dello zimbabwe o dell'egitto), come @#*&%$£? ha fatto se i dati erano sempre truccati e rivisti al ribasso di nascosto ? Nessuno sa come usciranno i prossimi dati economici. Quello che sappiamo di sicuro è che negli ultimi 100 anni la tendenza è stata di tutti i dati economici a SALIRE, AUMENTARE e chi ha scommesso contro l'economia americana è andato fallito. Nel 1983 c'erano 90 milioni di posti di lavoro in America e ora vent'anni dopo ce ne sono 135-140 milioni circa. Sono un invenzione statistica ? E' gente che incontri negli uffici in carne e ossa, mica li ha creati l'ufficio statistico del Congresso. Il titolo MEDIO americano (non gli indici, ma la media di tutti i titoli) è salito del 50% dal minimo dell'autunno. Del 50% (CINQUANTA PER CENTO) dal minimo, mentre aspettiamo il famoso crollo finale (gli indici di meno perchè sono pesati con GE, o IBM o Coca-Cola che pesano di più...) Se il 17 marzo del 2000, il giorno che il Nasdaq come indice ha toccato il massimo, uno avesse comprato i titoli che ne fanno parte adesso in PERCENTUALI UGUALI (quindi tanto di Microsoft che capitalizza 400 miliardi quanto di Pixar che ne capitalizza uno) OGGI SARESTI IN LEGGERO ATTIVO. Nessuno finora ha fatto fortuna scommettendo (per più di un anno o due) contro l'economia americana

Dow Jones al massimo degli ultimi 12 mesi - gz  

  By: GZ on Giovedì 31 Luglio 2003 21:14

Alert Il Dow Jones oggi sta sfondando il massimo degli ultimi 12 mesi (e così altri indici più ciclici e legati all'andamento dell'economia come il Dow Trasporti e il MS Cyclical Index) Per la cronaca il Nasdaq il 13 luglio aveva toccato il massimo degli ultimi 16 mesi Non sarà un mercato toro, ma è un buom imitatore

tutti i giorni ora sembra che piovano dati buoni - gz  

  By: GZ on Giovedì 31 Luglio 2003 19:24

Sono alcuni giorni che non fanno altro che uscire dati economici robusti in America, anche se è Ferragosto e in Italia siamo al mare qui ora sembra che piovano dati buoni tutti i giorni. Al primo dato non si crede, il secondo viene usato per vendere un poco, il terzo lascia perplessi, ma quando cominciano ad arrivare il quarto e poi il quinto dato consecutivo migliore delle previsioni alla fine il mercato reagisce come oggi Sono mesi in cui la spesa pubblica USA aumenta, i tassi di interesse vengono spinti in basso dalle banche centrali di tutto, le tasse vengono ridotte dall'amministrazione Bush e alla fine tutto questo stimolo economico combinato sta facendo effetto come si discuteva recente vedendo la curva dei tassi a breve e a lunga che è ora la più ripida dal 1977 e indica sempre ripresa economica secondo quello che insegnano a scuola ("... libri di testo dicono che una differenza tra i tassi a breve e quelli a lungo termine molto elevata anticipa una forte ripresa economica ..")

65 punti in 10 minuti - gz  

  By: GZ on Giovedì 31 Luglio 2003 17:27

Questo è un post pubblicitario. Avete visto come il sistema (sequential al solito) ha inchiodato il minimo degli indici, in particolare il DAX che è quello che facevo oggi ? Ho preso 50 punti di DAX in tre ore e mi faccio reclame, ma il sistema ne prendeva 65 di punti e in 10 minuti. La cosa incredibile è che il conteggio si è completato esattamente alle 14:25 quando è uscito il dato usa (ed era un conteggio rialzista) Voi fate quello che volete, se fate dei quattrini cone le medie o l'intuito o la pista ciclica benissimo, ma quando il mercato è zig-zag questo sistema inchioda i massimi e minimi in modo esatto, al centesimo. Usare un sistema di inversione non è così semplice, oggi non mi sono fidato di aspettare il conteggio esatto, il suggerimento era un buy a 2.423 DAX futures, mentre come ha visto chi leggeva qui sopra si poteva persino prendere il minimo esatto con il sistema.

Come glielo spieghi a questi che fanno un lavoro normale ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 30 Luglio 2003 02:32

i) la "Bolla" delle obbligazioni esisteva eccome. Se non altro questo crac qui è stato predetto in anticipo per mesi ed ora è arrivato: dal 16 giugno i bonds sono rotolati giù da 121 a 111 e i rendimenti di riflesso sono saliti da 3.10% a 4.39% Nell'ultimo mese molti in borsa si lamentavano che non andava da nessuna parte, ma per chi specula il reddito fisso, BONDS FUTURES sono ora il vero mercato, hanno dato il mese più eccitante degli ultimi anni, basta con 'sto fib30 che anche oggi vi mangiano 200 punti e poi forse il giorno dopo Borsa Spa ve li rida... ii) "predire" però serve fino a un certo punto perchè i crac siano quelli del Nasdaq o dei treasury ^bond#^ ora o altro poi quando arrivano sono violenti e basta che cerchi di prendere profitto un attimo o peggio "giocare un rimbalzo" e ha perso il treno Ad esempio a livello di portafoglio era facile, ho suggerito un fondo ribassista (quotato a NY), cioè un fondo che sale quando i bonds scendono e questo è salito di un 10-11% ma come trading c'è da sudare, ieri ad esempio ho pensato stupidamente: "un rimbalzino ci sta ora" e per poco oggi non sono stato travolto, solo con un ^guizzo di fortuna il dato negativo della fiducia dei consumatori USA delle 15#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=tf&id=14258#14258^ ha dato un rimbalzo miracoloso usato per uscire indenne iii) ma la cosa affascinante è non solo la violenza delle oscillazioni, ma la dinamica che ci sta sotto, ieri c'erano i rumor che la banche centrali europee vendevano i loro bond ipotecari (mortgage bonds) che sono il vero mercato obbligazionario in america, sono 3 trilioni circa di valore e sono stati il veicolo di investimento preferito in dollari di banche, fondi pensione, assicurazioni, fondi e banche centrali asiatiche e europee negli ultimi 5-6 anni. Quando i tassi danno la sensazione di cominciare a salire tutta questa gente ha paura di perdite e si "protegge" vendendo short i bond liquidi che trova cioè i treasury bond futures. E gli hedge fund sentono l'odore del sangue, i sintomi della crisi sotto la superficie e si buttano short anche loro a premere quando li vedono in difficoltà. Così i bonds scendono, i tassi salgono ancora, aumentano le perdite e la paura e quindi altre vendite di "protezione" delle istituzioni colte in posizione esposta, altri hedge fund che sparano nel mucchio e così via a rotolare ancora. (vedi: ^The bond market is ripe for speculators, FT.com#http://news.ft.com/servlet/ContentServer?pagename=FT.com/StoryFT/FullStory&c=StoryFT&cid=1058868174023&p=1012571727204^ By Paivi Munter July 25 2003 18:51) (Intanto ti telefonano dalla sardegna : "...uh.. sì l'acqua trasparente e verdissima... sicuro, ...hmmm...sì dovrei... è che ho preso il ritmo questo mese e poi quando lo perdi e ci vuole chissà quanto per tornare a regime ...eh dovrei... all'una comunque vado alla piscina del golf che è a 10 minuti di qui al Montale...non c'è mai nessuno.."). Come glielo spieghi a questi che fanno un lavoro normale ? )

I futures sul Medio Oriente - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Luglio 2003 21:50

Questo se uno vuole c'è già anzi è il motivo per cui i future sono interessanti! ( per chi segue gli eventi del mondo). In pratica volevano formalizzare in un esperimento controllato quello che comunque già succede tutti i giorni, perchè i mercati finanziari giocano questo ruolo di previsione sui fatti politici dal mattino alla sera. Intanto per mesi prima della conclusione della guerra in Iraq ho citato qui sopra sul forum i veri e propri siti di scommesse online come ^www.tradesport.com#www.tradesport.com^ dove trovi trattati tutti i giorni dei contratti futures elettronici sui maggiori eventi politici del mondo. In particolare io avevo suggerito in febbraio di comprare il future su Saddam (cioè che scommetteva non più al potere) quando quotava 40-43 circa su 100 (ed è andato ovviamente a 100 in aprile). Se uno vuole gioca anche oggi la probabilità che Blair perda il potere o Bush le elezioni o Bin Ladin venga catturato ecc... quotati con delle specie di futures Ma anche i futures ufficiali ad esempio quelli sui cambi in particolare sono spesso un modo per scommettere sugli eventi politici, io l'ho appena fatto con la sterlina inglese e la storia del Dott. Kelly (lo scienziato utilizzato dalla BBC suicidatosi 10 giorni fa). Ho scommesso il 17 di questo mese dopo il suicidio di Kelly che avrebbe giocato a favore di Blair, ho comprato la sterlina e sta funzionando per ora. Quelli sul petrolio idem. Appena sono stati presi Huday e Qsay era da vendere e questo era facile come gioco, ma ha funzionato perchè evidentemente ci sono molti che danno retta ai giornali e non capiscono niente. Oggi è ancora più interessante sul Medio Oriente. Ieri c'erano notizie (non apparse quasi sulla stampa italiana) che ^in Iran i servizi segreti egiziani sono finalmente riusciti a farsi consegnare##http://www.debka.com/article.php?aid=529^ ^ i capi della Jihaad islamica egiziana i quali sono i fondatori originari di tutto il movimento che culmina con Bin Ladin (che ha avuto più successo, ma è arrivato solo dopo, il terrorismo islamico è iniziato in Egitto con questi soggetti e Bin Ladin li ha seguiti). I servizi egiziani se li mangeranno vivi appena li hanno in mano perchè anni fa, nel 1996 mi sembra, il loro capo e Mubarak sono sfuggiti a Addis Adeba per miracolo a un loro attentato con bazooka e granate, nel 1998 o 1999 un aereo partito da NY per il Cairo è stato dirottato e sfracellato in mare da un terrorista della Jihaad ed era un aereo pieno di ufficiali dei servizi segreti egiziani e ovviamente Sadat, il predecessore di Mubarak era stata ucciso da terroristi islamici. Quindi per loro è mors tua vita mea e da anni i servizi egiziani vogliono a tutti i costi quelli della Jihaad molto di più degli americani e anzi ora sono loro l'unico punto d'appoggio nel mondo arabo per fare fuori Bin Ladin & C. Ed ecco che questa settimana l'Iran sentendosi indebolito dalla presenza di 180 mila soldati alleati alla frontiera e dalle manifestazioni di massa dell'opposizione all'interno cede e consegna i compagni di Bin Ladin, gente che aveva creato il suo movimento 10-15 anni fa. E li consegna non ai servizi occidentali che li trattano come prigionieri, ma agli egiziani che li scuoieranno vivi e non fanno filmare nemmeno l'indirizzo delle loro prigioni Questo colpo di scena va combinato con l'eliminazione di Huday e Qsay e le manovre degli ultimi giorni per ridurre il potere di Arafat e tutti assieme hanno grosse implicazioni per i futures....

la mia preoccupazione è non rimanere fuori se riparte - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Luglio 2003 19:05

Ogni tanto ci si mette un pizzico di polemica o si fa gli spiritosi perchè i siti di finanza sono parecchio noiosi, provo delle volte a leggere soldionline o MF o B&F e mi addormento In media da fine giugno il mercato italiano ha perso un -1.8%, altri hanno guadagnato un +2% le borse hanno oscillato senza direzione Se si è pessimisti : "...gli indici hanno toccato un massimo intorno ai primi di luglio ...." Se si è ottimisti : "... stanno assorbendo con una fase laterale i rimbalzi di marzo-giugno (che in % partendo da una base molto depressa sono stati elevati su molti indici)..." Dal punto di vista pratico ho venduto praticamente tutti i titoli aggressivi ai primi di luglio e in un ottica di trading sono sceso dal 100% al 30-40% di allocazione e con titoli tipo Premuda o Erg che non seguono gli indici, per cui se sbaglio in questo momento sbaglio per pessimismo non per ottimismo. Ma il rimbalzo della fine della guerra in Iraq lo hanno preso in pochi e ancora adesso la maggioranza della gente con cui parlo si aspetta che frani tutto da un momento all'altro e se ne sta fuori. Abbiamo messo un sondaggio giovedì e il 52% era negativo per il prossimo mese, oggi un sondaggio sull'allocazione e solo il 50% dice avere una prevalenza di azioni, questi sono dati freschi. Mi sembra riflettano un effetto di inerzia dei tre anni di ribasso perchè a differenza di un anno fa parecchie cose vanno bene nel mondo e la mia preoccupazione è non rimanere fuori se riparte. Nella mia esperienza a livello di investimento conta molto non perdere i rialzi (o i rimbalzi), perchè andare short è più difficile con le azioni e perchè il trend di lungo è sempre al rialzo. E' vero però che guardare solo all'Italia o guardare al mondo offre opportunità molto diverse, fosse per me in Italia comprerei solo dei titolini tipo Pagnossin , Roland o Carraro ora

un sistema per il "Dente di Sega" - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Luglio 2003 17:55

chi avesse elaborato un sistema per il "Dente di Sega" la configurazione in cui chi sbaglia lunghezza d'onda ha un emorraggia regolare e continua sulle punte della sega è pregato di illustrarlo, a parte quello che sto sperimentando di cambiare posizione ogni 3-4 ore circa usando l'orologio come criterio ad ogni modo il mercato è maturo per uscirne finalmente

Un concetto che ho impiegato 4 o 5 anni a capire - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Luglio 2003 15:58

Un concetto che ho impiegato 4 o 5 anni a capire (noi del segno del toro siamo un poco lenti) e che illustro per chi come me non lo avesse afferrato al volo Se hai una gestione attiva in derivati e supponiamo un conto ad es. da 100 mila euro su derivati, per propria gestione privata o per conto terzi e effettui 20 eseguiti al giorno in media (ad es 10 operazioni da 2 lotti o 2 operazione da 10 lotti..). A) Se paghi 20 EURO per eseguito (andata e ritorno, compra e vendi) 250 giorni lavorativi X 20 = 5mila eseguiti 5.000 eseguiti/anno X 20 euro = 100 mila euro di COSTI DI COMMISSIONI OVVERO I COSTI UGUALI AL 100% del CAPITALE INIZIALE ! Quindi con 100 mila euro sul conto e facendo 20 lotti al giorno devi guadagnare 100 mila euro solo per pagare i costi di commissione! B) Se invece paghi 5 EURO per eseguito (andata e ritorno, compra e vendi) 5.000 eseguiti/anno X 5 euro = 25 mila euro di COSTI DI COMMISSIONI OVVERO I COSTI UGUALI AL 25% DEL CAPITALE INIZIALE Se hai una gestione molto attiva in derivati pagare 20 euro (andata e ritorno) o pagare 5 euro (andata e ritorno) fa una differenza ENORME, per la precisione di 75 mila con cui alcuni riescono a mantenere una famiglia

differenza - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Luglio 2003 14:17

mi correggo, la differenza tra tassi di interesse a 1 o 2 anni e quelli a 10 anni (ad es in america) è ora la maggiore dal 1977, cioè è la maggiore forbice degli ultimi 25 anni !! mi sembra che sia oggi salita a 280 punti base circa, i tassi di interesse a 10 anni governativi americani che erano scesi al record di 3.10% in giugno (record minimo degli ultimi 45 anni), sono schizzati a 4.28% in cinque settimane, mentre quelli a 1 anni restano a 1.5% (4.28 - 1.50 = 2.78%, circa 280 punti base) i libri di testo dicono che una differenza tra i tassi a breve e quelli a lungo termine molto elevata anticipa una forte ripresa economica

Grosse novità nel reddito fisso e i tassi di interesse - gz  

  By: GZ on Lunedì 28 Luglio 2003 16:35

Cosa succede sul reddito fisso e tassi di interesse ? Un mucchio di cose, molto di più di quello che accade nelle borse che sono ferme da un mese. a) i bonds americani e giapponesi da giugno sono collassati, soprattutto le scadenze a 5-10-20 anni, in un mese sono scesi ai livelli del 2002 b) grazie a questo crollo dei prezzi (che ovviamente fa salire i rendimenti) ora i bonds americani a 10 anni rendono di più di quelli europei, di soli 10 punti base, ma è la prima volta da anni che succede c) la differenza tra tassi di interesse a breve (3-6-12 mesi) e a lungo termine (5-10-20 anni) è la LA MAGGIORE DEGLI ULTIMI 10 ANNI. AD ESEMPIO I TASSI A 2 ANNI RENDONO L'1.5% E QUELLI A 5 ANNI IL 3% (in america) ! Non c'è mai stata una curva dei rendimenti cosè "ripida" dai primi anni '90 o forse anche prima. Ogni volta che qualche cosa raggiunge un livello record degli ultimi dieci o più anni occorre prestare attenzione -----------------------^creditbubblebulletin#www.prudentbear.com/creditbubblebulletin.asp^ -------------------------- This week saw agency debt prices weaken significantly, with spreads increasing to the widest level in four months. Over the past two weeks, 10-year U.S. Treasury yields have gone from 20 basis points less than 10-year German yields to almost 20 basis points higher. And this week the dollar rally abruptly reversed, with gold enjoying its strongest weekly gain in 17 months. There are, as well, calls at home and abroad to devalue the dollar against the Chinese currency. Why do we sense this is playing with fire? In a fascinating development not indicative of marketplace adulation for Fed policies, the yield curve is becoming unusually steep. The spread between 2 and 10-year Treasuries closed today at 267 basis points, 16 wider for the week, 30 wider for two weeks, and almost 50 wider over four weeks. According to Bloomberg, this is “the widest gap in more than a decade.” For the week, two-year Treasury yields added 1 basis point 1.50%, while 5-year Treasury yields added 12 basis points to 2.98%. Ten-year yields closed the week at 4.18%, up a noteworthy 18 basis points. The long bond also saw its yield jump 18 basis points to 5.12%, the highest yield since early January. The yield on benchmark Fannie Mae mortgage-backs jumped 16 basis points, while the implied yield on agency futures surged 22 basis points (up 87 basis points from June lows!). The spread on Freddie’s 4 ½% 2013 note widened 5 to 43, and the spread on Fannie’s 4 3/8% 2013 note widened 4 to 43. The benchmark 10-year dollar swap spread increased 2.75 to 41.5, the widest since mid-April. Interestingly, corporate debt outperformed, with investment grade spreads narrowing modestly and speculative grade spreads impressively. Treasury Notes a 10 anni USA: Il CRASH

No, non è la BBC - gz  

  By: GZ on Domenica 27 Luglio 2003 19:07

E ora il pezzo comico della settimana. -------------------------------------------------------------------- Antefatto. Come noto la BBC ha scatenato per mesi una campagna contro Blair e ora lo ha accusato di avere mentito su alcuni dettagli dei report dell'intelligence presentati al parlamento Ma cosa è ora la BBC ? Da mesi spara a zero sullo sforzo alleato in Iraq al punto che sulle navi inglesi i soldati avevano chiesto di loro iniziativa di non trasmetterla più mentre combattevano e la chiamavano "Bagdad Broadcast Comunication". Andrew Gilligan ad esempio, è il suo reporter che ha usato la testimonianza di uno scienziato che lavorava per il governo, il dottor Kelly, amplificandola e scatenando la polemica contro Blair. Kelly finito nella polemica della BBC si è suicidato e ora c'è un inchiesta che può essere la fine della dirigenza politicizzata della BBC. Quando gli alleati sono entrati a Bagdad ho visto Gilligan sostenere che era una altra falsa notizia alleata praticamente fino a quando non hanno abbattutto il monumento a Saddam. C'è ora una reazione in Inghilterra. Ecco come la BBC attuale (e i 9/10 dei giornali europei attuali) avrebbe riportato i fatti di 50 anni fa (adattato da www.sundaytelegraph.com) --------------------- -------- " Qui è la BBC...." www.sundaytelegraph.com ------------------- “Qui è la BBC. Buona sera, notizie che Benito Mussolini sia “morto” e “appeso” a una stazione di benzina sono state accolte con scetticismo oggi a Roma. Il nostro reporter Andrew Gilligan è sulla scena a Milano oggi. Andrew Gilligan - sono a un angolo di strada di piazzale Loreto e non vedo nessun dittatore appeso John, ma del resto gli alleati sono noti per fare annunci prematuri… -Andrew, mi sembra sia sopra la tua testa ora, c’è una sua mano che sfiora il tuo orecchio destro, so che non ami le angolature ampie ma se fate arretrare i cameramen lo inquadrate… - Andrew Gilligan - Ok, beh era ora... in ogni caso non è “appeso a un distributore”, è legato a un corda che è attaccata a una specia di argano che si trova sullo spiazzo antistante un distributore. Ormai siamo ormai abituati al modo disinvolto con cui gli alleati trattano i fatti in questa guerra - Certo Andrew, queste notizie contradditore sul dittatore appeso a un distributore hanno contribuito assieme a altre omissioni da parte alleata a indurre molti giornali internazionali a dubitare delle informazioni da cui è nata questa “Liberazione” di Milano... Andrew Gilligan – Vero John, ormai è chiaro che nell’amministrazione inglese e americana si è cercato di rendere più appettibile al pubblico tutta la storia, inserendo ad es anche questa presunta amante del dittatore, questa Petacci che sarebbe appesa a testa in giù. Oops! un attimo John ora sono di colpo al buio, non si vede più niente… Probabilmente un altro blackout dell’elettricità dovuto ai danni dei bombardamenti alleati - Andrew, penso che si tratti della gonna della donna appesa sopra di te che è caduta sulla tua testa . Comunque.. cosa mi dici di queste folle che sono ora in strada agitandosi, ballando e urlando dietro di te ? Andrew Gilligan – probabilmente è un altra protesta per la situazione che si sta deteriorando a vista d’occhio qui a Milano. La gente è molto tesa e esasperata. Molti non sono stati pagati per settimane, il mio stesso interprete non riceve la paga da due settimane da quando il ministero dell’informazione del Partito Nazionale Fascista è stato distrutto da un bombardamento alleato. - Andrew grazie, abbiamo qui un famoso premio Nobel, Dario Foffo, cosa ne pensa di questi corpi mutilati e appesi qui a un distributore di benzina ? Dario Foffo – Hmm... "il dittatore appeso a un distributore di benzina" dice lei... DI BENZINA! BENZINA, avete capito ? Aah! “niente sangue per il petrolio” avevano promesso gli americani e ci stavamo pure cascando ! - Altre bugie alleate allora ? Lalla Grubber a te la linea ora cosa dici, può essere veramente Mussolini ? Lalla Grubber - Ci sono parecchi dubbi, molte cose che non quadrano in questa storia come ce la vogliono propinare i comandi americani. Ad ogni modo se Mussolini è morto, considerando tutti gli incidenti e i ritardi che l’occupazione dell'Italia sta incontrando può essere in realtà una cattiva notizia per gl americani - Certo, grazie Lalla. Intanto le organizzazioni umanitarie internazionali continuano a lanciare allarmi sul peggioramento della catastrofica situazione umanitaria in Italia. Ecco ora con noi Marc Simon dell’Economist e Gino Stratta di “Emergenza”. Marc Simon lei ha appena scritto che “..l’Italia è in ginocchio..” Marc Simon dell’Economist - Esatto, molti sono sconvolti dai danni creati dai bombardamenti indiscriminati alle infrastrutture e dalle continue uccisioni come questa di piazzale Loreto. I comandi americani vogliono farci credere dopo aver invaso un intero continente di non essere in grado di impedire questi appendimenti ai distributori ? Gino Stratta di “Emergenza” – Ero a operare un bambino ferito da una bomba lanciata da un B-52 americano, a mio giudizio era di tipo “sharpnel” a frammentazione multipla con napalm incorporato e ha colpito una casa civile anche se era a ben 50 metri da una caserma delle SS. Queste sofferenze della popolazione civile vengono prima di ogni altra cosa, basta con questa guerra, dobbiamo pensare ai bambini sotto i bombardamenti, non importa chi li faccia e contro chi siano rivolti, basta con la guerra - Certo, bene grazie a tutti voi – intanto l’unico canale TV indipendente in questa regione turbulenta, “Al –Dente” riporta che molti italiani non credono che il duce sia morto. Ecco con noi il principale intellettuale francese, Michel Foucalt e il capo della chiesa locale, Monsignor Al Forno, un critico dell’amministrazione alleata Monsignor Al Forno – Ci sono sempre più trucchi in stile Hollywood da parte degli americani, questi lanci di tavolette di cioccolata dalle jeep umiliano la dignità della popolazione italiana costretta a raccoglierle per terra e creano incidenti, ho notizie oggi di un bambino finito sotto una jeep per raccoglierne una. Intanto ci sono donne italiane che lavano le mutande sporche delle truppe di occupazione in cambio di scatolette, senza contare il commercio del proprio corpo con soldati spesso negri per avere latte condensato e sapone.. Michel Foucalt – Ah Mon cher, BBC mon ami, il concetto di “esportazione della democrazia” ah cette americanes! la democrazia non si esporta pas, una nozione così ingenua, ma questa guerra di Monsieur Churchill è in ultima analisi un costrutto sociale inteso a produrre effetti di realtà in un falso discorso cronologico, c’est clair ? que l’illusion, questi anglosassoni così betise, ah!.. - Grazie professore, grazie monsignore – Intanto mentre la situazione in Europa continua a deteriorarsi, ecco qui un nuovo sondaggio che mostra che il 30% dei tedeschi pensa che l’invasione della Polonia sia colpa degli inglesi e il 45% degli italiani pensa che gli alleati abbiano degli interessi economici nell'occupare l'europa... Bene, qui era la BBC, anche per oggi questo è il quadro della "liberazione" del norditalia, buonanotte a tutti

due ore per leggere sotto l'ombrellone - gz  

  By: GZ on Domenica 27 Luglio 2003 18:19

Ho letto questa settimana il libro ^Il Risparmio Tradito" del prof. Beppe Scienza#www.BeppeScienza.it^ arrivato ora alla quarta ristampa su cui occorre tenere vivo l'interesse, distribuendolo anche ad amici e parenti. Quasi tutti quelli che conosco spendono tre ore a scegliere una lavatrice, un sabato intero per decidere su un motorino, alcuni giorni per comprare un garage e mezzora-massimo un ora per consegnare 100 o 200mila mila euro di risparmi in pasto a un "fondo sviluppo high growth ducato" un "pac", una "unitel linked", un prodotto "a capitale garantito". Invece è bene che usino due ore per leggere sotto l'ombrellone (dato che è molto chiaro) il libro di Scienza che dimostra che il risparmio gestito è una macchina mangia soldi (come ripete sempre Der Spiegel, la più importante rivista tedesca che evidentemente riesce a essere indipendente nonostante gli inserzionisti, una "GeldVernichtungmachine", letteralmente "Macchina-Distruggi-Denaro", bello il tedesco quando deve esprimere concetti di devastazione) La cosa impressionante è vedere per 200 pagine di seguito elencate le falsificazioni, distorsioni e le pure e semplic bugie del Sole24, GenteMoney, Il Mondo, Il Corriere della sera ecc... impaginate ogni settimana di ogni mese delll'anno per spingere i loro lettori verso le braccia del risparmio gestito. Dato che Scienza è un professore specializzato su questo tema e dato che chiama in causa la credibilità e serietà professionale di decine di esperti e testate economiche penseresti che un qualche dibattito il suo libro lo dovesse creare in Italia con i vari esperti economici del corriere o il Sole, Class financial Network o Bloomberg TV. Invece tutti zitti a fare finta di niente, contando sul fatto che dato che tutti gli esperti seguono lo stesso copione come con il Miniculpop sia sufficiente isolare col silenzio e lasciare ai margini il dissidente in modo che poca gente lo noti. La stessa tecnica che usavano negli ultimi anni dell'URSS quando non avevamo più la forza di metterli in manicomio. L'unico punto debole del libro è che insiste che il pubblico può fare sempre meglio dei professionisti il che è verissimo sulla base dei fondi e gestioni italiane degli ultimi 15 anni, ma è una nozione che va contro il buon senso per il quale in tutti i mestieri occorre comunque una specializzazione. Chi vende fondi, sgr, sicav, pac, unit linked fa leva su questo dato di buon senso : "... se sei ammalato vai dal medico,.. se devi risolvere problemi legali o fiscali dall'avvocato o commmercialista... e se devi gestire i risparmi vai da chi lo fa di mestiere!.. Vero, i professionisti esistono e la specializzazione è utile ma non in un sistema chiuso alla concorrenza come quello attuale in Italia. ^Leggere il prossimo pezzo sugli Hedge Fund#www.cobraf.com/forumf/topic.asp?topic_id=4361&forum_id=2&Topic_Title=Come+vanno+le+gestioni+solo++future+%3F&forum_title=&M=False&S=True^

Il 97% degli "Hedge Fund ha fatto meglio dell'indice S&P - gz  

  By: GZ on Domenica 27 Luglio 2003 17:49

Il 97% (NOVANTASETTE PER CENTO) degli "Hedge Fund" internazionali ha fatto meglio dell'indice S&P negli ultimi tre anni. Il 97%. Pausa di riflessione per ponderare un attimo questo dato. Andiamo avanti. Come noto invece circa il 90% dei fondi comuni, gestioni patrimoniali e Sicav vendute in Italia ha fatto peggio dell'indice S&P 500 (usiamo l'S&P 500 come riferimento perchè è l'indice internazionale che ha fatto meglio negli ultimi anni, sicuramente molto meglio del Mibtel italiano o Dax tedesco o Nikkei giapponese). E' vero quindi come ripetono i giornali e i promotori CHE I PROFESSIONISTI FANNO MEGLIO DEL PUBBLICO. Dipende quali. Assumendo che il pubblico non essendo esperto compri delle azioni a caso, in media otterrà più o meno quanto l'indice generale del listino, su questo tutti possiamo essere d'accordo. Ma i dati sui rendimenti delle gestioni di diverso tipo indicano che oltre l'80% dei fondi, sicav, sgr e altri prodotti del risparmio gestito fanno PEGGIO dell'indice generale. E in media fanno MOLTO PEGGIO, con differenziali anche di 50 punti percentuali su periodi di oltre cinque anni (^vedi "IL Risparmio Tradito"#http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/recensioni.htm^). I professionisti che fanno meglio dell'indice generale e quindi anche del pubblico sono altrove, negli Hedge Fund internazionali. Questa differenza di rendimnento è attribuibile al fatto che i fondi "hedge" possono andare al ribasso e quindi fanno meglio per definizione quando il mercato è negativo ? No, perchè fondi comuni fanno comunque sempre peggio del pubblico: ad es in media dal 2-1-1995 al 3-1-2000, quindi quando il mercato era toro e quindi i fondi comuni azionari erano avvantaggiati perchè il loro mandato è essere al rialzo su azioni, (vedi "il Risparmio Tradito" pag 65, tabella n. 6): - le azioni americane in media hanno reso il +310% in questi 6 anni di mercato al rialzo - la media dei fondi specializzati sull'america venduti in italia invece ha reso il +187%, - una differenza di 123 punti percentuali o se volete -123 milioni di lire in meno su 6 anni avendone investito 100 milioni nel 1995!. Conclusione: comprando un paniere di azioni a caso in media si ottiene un risultato vicino alla media del listino, e di conseguenza si guadagnavano 123 milioni in più che non investendo tramite il "risparmio gestito" (sempre parlando in media, ovvio che se uno comprava solo tre titoli a caso poteva ottenere un risultato molto diverso dal listino). Ma questo disastro è quello che offrono le banche italiane. Cambiano ora pianeta. ^Barron's#www.barrons.com^ di oggi riporta i dati aggiornati sugli hedge fund internazionali con almeno 20 milioni in gestione. Leggete bene perchè sono dati impressionanti, anni luce distanti da quelli del "risparmio gestito" italiano: 1) L' 89.4% degli hedge fund internazionali ha guadagnato nell'ultimo anno e l'80% ha fatto meglio dell'indice S&P (che è l'indice internazionale che ha fatto meglio nel mondo, per cui praticamente il 99% ha fatto meglio del Mibtel ad esempio) 2) il 97% (NOVANTESETTE PER CENTO) degli hedge fund internazionali ha reso più dell'indice S&P negli ultimi tre anni ! (il quale a sua volta ha fatto meglio degli indici europei) 3) In America sulla base di questi risultati aumenta di continuo la quota che i fondi pensioni, le università e gli enti e governi locali e il pubblico stesso alloca agli hedge fund a spese dei fondi comuni e il limite per investirvi è sceso a 25mila dollari 4) in Italia sarebbero ammessi in teoria dal 2001 gli "hedge fund", ma in realtà sono fasulli. In media fanno ogni anno +2% o -2% perchè presumibilmente si limitano a mettere tutto in Bot e poi a comprare con gli interessi delle opzioni. In ogni caso appartengono tutti al solito circuito bancario che ha già i fondi comuni, sicav, sgr, unit linked ecc... e in ogni caso il limite per investirvi è 1 milione di euro (vedi invece alcuni dati sui migliori e peggiori Hedge fund internazionali sotto in fondo alla pagina) ------------------------- http://online.wsj.com/barrons -------------------- Bull in the Hedges Hedge funds triumphed during the bear market, but beware if the bull returns By NEIL A. MARTIN FOR MORE THAN A YEAR, hedge funds have been star performers, beating the volatile stock market by a wide margin. During the 12 months ended June 30, more than 80% of hedge funds with assets of more than $20 million tracked by the CISDM Database, listed monthly in the industry newsletter MarHedge, did better than the 1.5% decline in the Standard & Poor's 500. The vast majority of those actually were in the black, some 89.4%, some with high double-digit gains. Over the three-year period to June 30, roughly coinciding with the bear market, an even higher proportion -- 97.4% -- beat the index, compared with the S&P 500's 32.9% decline over that span. "While the sample in question is flawed by survivorship bias, in that it only includes those funds that have reported for the entire periods in question," says MarHedge President Greg Newton, "it does tend to show that hedge funds are a better place to be when markets are heading down." This year, and especially the second quarter, the relative performance advantage clearly narrowed as equity markets have turned up, he says. For example, a third of funds in the sample bettered the S&P's 10.8% gain in the first half. But during the April-June period, with the broader market surging by 12.9%, only 137 funds, or about 20% of the group, beat the S&P. The average return of the surveyed funds was 7.9% in the quarter, and 9% year-to-date. "By definition, hedge funds are not going to outperform a broad index in a strongly rising market, like the one we saw in the second quarter," Newton says. "But the good news is that hedge funds did well, and do even better, relatively speaking, when the market turns," he adds. "And I haven't heard anyone saying with any confidence that what happened in the stock market in the second quarter is going to happen every quarter going forward." ................................ There has been an increasing acceptance of hedge funds among public retirement plans and endowments. For example, Calpers, the nation's largest public-pension fund, three years ago set aside $1 billion for hedge funds as part of a program to invest in so-called "alternative strategies" to help the fund generate returns regardless of which way the market is moving. Satisfied with the results so far achieved, the $130-billion fund recently adopted a target of as much as 4% of its $80 billion equity portfolio for hedge funds in the future. A number of other public entities-including the $35-billion Virginia Retirement System, the $26-billion Massachusetts Pension Reserves Investment Management Board and the $10-billion University of Texas Endowment fund -- have recently added hedge funds to their investment strategies. "We moved to hedge funds because we wanted diversification," explains Marie Nopper, director of research for Montana State University's $50 million endowment, which recently increased its hedge-fund allocation to $11 million, from the $4 million originally earmarked in November 2001. Beyond college campuses, state offices and corporate boardrooms, hedge funds are reaching down to the investor at street level. Money managers and Wall Street firms are offering hedge-fund products that allow individual investors to get in on the action for as little as $25,000, compared with the previous minimums of as much as $1 million to $5 million.

la ripresa nella tecnologia - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Luglio 2003 17:10

Quello che rileva Steph nel suo lavoro nell'elettronica qui sotto è una versione locale del discorso generale del mega-esperto della tecnologia e semiconduttori ^Tom Kurlak che cito sempre#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=31224^ quando apre bocca e che ha predetto da gennaio che la domanda per questi gadget tecnologici era in ripresa e che potevi comprare quindi Intel, AMD, Nortel e gli altri del settore prima che si vedesse ancora una ripresa economica nel resto dell'economia Il nasdaq è rimbalzato del 64% dal minimo di ottobre e in marzo con l'iraq non ha fatto un minimo più basso come le altre borse. Il mibtel è rimbalzato credo di un 23% se va bene ed era sceso ancora nel 2003. Perchè ? perchè la domanda riprende prima nella tecnologia di consumo Il mercato è più diversificato quest'anno: nel 1996-1999 andava su quasi tutto nel mondo, specie i grandi nomi e la tecnologia in blocco. Ora vanno certe aree geografiche e certi settori e anche certi titoli in quei settori, ma ci sono dei sintomi di ripresa sotto

il balzo in aria dell'argento oggi, - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Luglio 2003 02:43

Tutti si sono voltati a guardare il balzo in aria dell'argento oggi, in % uno dei rialzi maggiori della sua intera storia Sembra l'inizio di qualcosa di grosso anche perchè non è più al traino dell'oro ora in base ai grafici tutto è possibile ora e i titoli dell'argento hanno grafici anche più impressionanti

I mercati toro non sono per i più intelligenti - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Luglio 2003 00:25

Quando c'è un mercato toro non c'è molto da dire. Quando il mercato è in crisi e rotola in basso allora è tutto più colorito, drammatico e si leggono volentieri tante cose. Quelle che attirano i più dotati di intelligenza sono criticare le società il cui prezzo di borsa si squaglia come neve al sole, fare del sarcasmo sui governi che creano le premesse per un crac di borsa, insultare Alan Greenspan, esprimere scetticismo sul sistema economico e essere pessimisti sul sistema industriale. Ma un mercato toro è, come suggerisce il termine, un poco ottuso. Ogni tanto da l'impressione di una crisi, ma poi ogni qualche giorno ritorna a galla senza che si capisca bene il perchè di questo ottimismo se solo si pensa a tutti i problemi che avrebbe il mondo Chi è più intelligente e ha più senso critico prova un poco di fastidio e anche di disgusto per questa massa di gestori, funzionari di banche, amministratori di fondi pensione nonchè del volgare pubblico che a testa bassa comprano ogni settimana nonostante "..l'Iraq sia peggio di prima.." , " la FED inflazioni il mondo di liquidità in modo irresponsabile...". "l'amministrazione americana tenti tutti i trucchi per essere rieletta..." "l'europa non abbia la ripresa...." e via dicendo per cui tutto questo ottimismo è finto e pericoloso per chi abbia un poco di senso critico. Ma come dice Cramer qui sotto oggi i mercati toro non sono per chi è più intelligente, sono fenomeni di ottimismo di massa alimentati ogni volta da fattori diversi. E devi prenderli quando arrivano e fin che durano. L'unico loro difetto è che ottusi e ciecamente ottimisti come sono non alimentano le conversazione e il dibattito. -------------------------------------------------------------- On Being a Bull Now By James J. Cramer 07/23/2003 11:47 AM EDT Critics of the world: I am not some mindless bull eagerly being drawn to the slaughterhouse by the need to make people feel better about the market. I am not some lackey who can see no evil and who is paid by my television partner, Larry Kudlow. I am not some moron out to lose a lot of money on the long side. Nor am I clamoring for the heads of the bears on Amazon (AMZN:Nasdaq - news - commentary) , a stock that I have highlighted as an up stock. I am not angry that there are not enough bulls on the site. I am not hungry for praise on my calls on the four horsemen of the Net. What I am is a living, breathing individual who thinks the bear market ended at the exquisite moment and a bull market began. I am someone who favors higher stock prices and who believes they are deserved. I am not making up reasons to be long. I see reasons. I hear reasons. I am not trying to gloss over the deaths in Iraq -- they are horrible. I am not trying to become the press secretary for President Bush, although I think he is doing a good job. I am not trying to ignore the negatives. I am simply trying to make money. Those of you who feel it is an insult to your intelligence that the market goes higher, those of you who think that it is outrageous that anyone could champion such an expensive market or like "ne'er-do-well" stocks like Schering-Plough (SGP:NYSE - news - commentary) or AOL Time Warner (AOL:NYSE - news - commentary) , I have three key words for you: Get a life. If I felt or believed that the path of least resistance was down, I would be hammering you to sell and get short. I just don't see it that way. I am trying to figure out ways to keep myself in because I think the opportunities to the upside are so outsized. As usual, the bear case is the more thoughtful, ironic, amusing and intellectually satisfying one. It is more challenging, unique and dynamic. It is more like the really smart kid in class than the average kid in class. But this is not a game of brains. The brainiest guys in the business, by sheer conventional candle power, are the morons from Long Term Capital, right now fighting a losing battle about elaborate ruses designed to fool the feds so they could pay fewer taxes even as they were developing the greatest single loss machine ever devised! The smartest guys I ever met were the professors I had at Harvard Law, and they couldn't invest their way out of a paper bag. But brains are a dime a dozen on Wall Street. I realized that the day I got here. Brains are overrated. They are overrated for one simple reason: The system is set up to buy, not sell, stocks. The mutual fund industry is set up to buy, not sell, stocks. The brokerage industry is set up to buy, not sell, stocks. The companies are set up to promote, not degrade, stocks. The Federal Reserve and the president are there to promote stocks, not bonds, not cash, not real estate. (I know that is a simplification, but it fits.) Sometimes these bull soldiers aren't lined up properly. Sometimes the Fed favors lower stock prices. Sometimes the Fed favors higher bond prices. Sometimes the president doesn't give a hoot about stocks (the junior Bush's father comes to mind). Sometimes the brokerage houses are afraid of regulators and downgrade. Sometimes the mutual funds aren't 100% long. But this is not one of those times. This is a time when not-so-bright might trump bright. It is a time when optimism can trump "reason" because reason is too smart for its own good. My job is to find stocks that go up. It is not to find reasons stocks will go down. I know not to outthink the process when it is time not to outthink the process. That doesn't make me less rigorous. It just makes me more opportunistic, with an internal rigor that has worked for me for many, many years. That's demonstrable. I have a record that proves it, even if you don't believe it! So, forgive me my bullishness. It might be wrong. But it ain't wrong because I am corrupt (I get paid whether I am right or wrong -- wrong too much and I'll lose my podium) or support the president in 2004. OK?

il segnale tecnico di Huday e Qsay - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Luglio 2003 01:27

La cosa curiosa dei segnali tecnici sul grafico è che a volte anticipano degli eventi reali nel mondo reale Ad es oggi senza l'eliminazione oggi pomeriggio dei due figli di Saddam, Uday e Qsay Hussein gli S&P non sarebbero risaliti, questa notizia verso le 17 e poi le conferme successive è stata l'unica ragione per cui la borsa ha rimbalzato oggi, ma il segnale tecnico del sequential era già di ieri sera. Bello comunque il modo in cui gli irakeni hanno celebrato, sparando in aria migliaia di colpi di mitra e di granate come se fossero in guerra, forse solo perchè i fuochi d'artificio gli costano di più, chissà (vedi foto) ------------------------------------------------------------- Hussein's Sons Are Killed by U.S. in Raid U.S. Commander Confirms Search for 2 Top Targets Is Over ^By NEIL MacFARQUHAR www.nytimes.com#http://www.nytimes.com^ ................................................................... ........Even before the identity of the bodies was confirmed, celebratory gunfire erupted across Baghdad tonight as Iraqis celebrated the news, the night sky illuminated with tracer fire.

La sintesi del risparmio gestito per BCG - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Luglio 2003 03:33

Tutto quello che volevate sapere sul risparmio gestito. Per chi ha lavorato in consulenza come me è sempre utile leggere la sintesi dello studio del Boston consulting group sul risparmio gestito. i) Vuoi dei titoli su cui andare al ribasso per i prossimi anni ? Mediolanum, Fideuram e simili: ("..Il valore mondiale dei patrimoni gestiti potrà tornare a crescere sino al 2006 a un tasso annuo composto compreso tra lo 0,7% e il 6% - dice Ignazio Rocco di Torre Padula , vice presidente italiano di Bcg -. un ritmo decisamente più lento rispetto a quel 14% rilevato tra il 1995 e il 2000». ...) ii) Ci sarà più concorrenza ? Piano piano, ma sicuramente sì perchè è un sistema come l'URSS prima della caduta del muro. Ovvero in Italia le banche occupano l'89% del mercato vendendo i propri fondi, sicav e gestioni alla propria clientela, un sistema del tutto chiuso ("...Secondo le stime di Bcg se in Italia nel 2000 la vendita dei prodotti attraverso canali indipendenti ammontava a non più dell'11% negli Stati Uniti è pari al 58%)..." iii) come mai i fondi costano molto e rendono meno dell'indice di borsa puro e semplice ? Perchè paghi quasi solo per mantenere la loro struttura di vendita, per il 75% sono solo puri costi commerciali. Cioè tu paghi per aiutarli a assumere altri venditori che trovino altri clienti, il costo di chi gestisce effettivamente i soldi è minimo ("... costi: circa il 75% delle commissioni pagate dal fondista italiano (4 miliardi di euro all'anno, dice lo studio) va a remunerare la struttura di vendite e marketing. E per ora, notano gli analisti di Bcg, la voce «vendita» (cioè la remunerazione delle reti) è largamente prevalente rispetto alla voce «marketing», intesa come innovazione, valore aggiunto e consulenza per il cliente. ....") iv) Ma anche tenendo conto dei costi, come mai i fondi rendono quasi tutti meno dell'indice di borsa puro e semplice ? Perchè nessuno classifica quali gestori tra i tanti sparsi nei 1.300 fondi che esistono in Italia facciano bene e quali siano mediocri e incompetenti ("...sul mercato statunitense, il più avanzato in termini di maturità dell'utente finale, è dimostrato che più del 90% delle nuove sottoscrizioni di fondi (vedi grafico ) va a posizionarsi sui prodotti che svettano in cima alle classifiche di eccellenza delle varie categorie. Mentre in Francia e in Italia siamo sotto al 40%. ...") ----------------------------------------------------------------- BILANCI Per Boston consulting group il settore, ^in crisi di redditività, deve migliorare servizi e offerta#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=GIUD12^ Risparmio gestito: la lotta si fa dura Dovranno attrezzarsi per affrontare un mercato molto sofisticato. E risparmiatori sempre più maturi ed esigenti. La vita degli asset manager italiani (ma anche quella dei big internazionali) nei prossimi cinque anni non sarà una passeggiata. L'ultima analisi che fa i conti in tasca all'industria del risparmio gestito è firmata da Boston consulting group e ha coinvolto 40 tra i più grandi protagonisti mondiali del settore, con uno stock di gestione pari a 8 mila miliardi di dollari. Il ritratto (Navigating the Maze , Global asset management 2003) è quello di un’industria che sta - come dice la traduzione letterale del titolo - attraversando un labirinto. Le Borse degli ultimi tre anni, d'altra parte, non si possono descrivere in altro modo. I numeri? Eccoli: nel 2002 il patrimonio gestito mondiale è sceso dell'8%, a 31 mila miliardi di dollari. Mentre la redditività del sistema è calata di circa 3 miliardi(7%). Secondo i calcoli degli analisti di Bcg, inoltre, il 40% dei gestori non è redditizio, mentre il 20% è in rosso. E solo il 10% ha ottenuto margini prima delle imposte superiori al 50%. Le previsioni per il futuro? Non sono catastrofiche, ma nemmeno rosee. «Il valore mondiale dei patrimoni gestiti potrà tornare a crescere sino al 2006 a un tasso annuo composto compreso tra lo 0,7% e il 6% - dice Ignazio Rocco di Torre Padula , vice presidente italiano di Bcg -. Ovvero a un ritmo decisamente più lento rispetto a quel 14% rilevato tra il 1995 e il 2000». Per affrontare la concorrenza, dunque, sarà necessario evolversi. Soprattutto nell'Europa continentale. Dove vige il sistema di distribuzione dei prodotti più chiuso. Che cosa vuol dire? In Italia, Spagna, Francia e Germania il 70% dei prodotti viene distribuito alla clientela privata da reti possedute dagli stessi gruppi bancari e assicurativi che ne sono anche i produttori. Nel mondo anglosassone, invece, il mercato è decisamente più aperto. Il modello dominante non è quello della banca tutto fare che produce e vende i fondi, ma quello della distribuzione indipendente, che tenta di offrire al pubblico il meglio del mercato. Ebbene, dicono gli analisti dei Bcg, nei prossimi anni «il cliente europeo diventerà progressivamente più sofisticato ed esigente, sia in termini di ampiezza che di qualità dell'offerta». E di conseguenza «i produttori indipendenti e i grandi gestori esteri aumenteranno ulteriormente la pressione sul mercato italiano, spinti a loro volta dalla ricerca di una maggior redditività». Non a caso sul mercato statunitense, il più avanzato in termini di maturità dell'utente finale, è dimostrato che più del 90% delle nuove sottoscrizioni di fondi (vedi grafico ) va a posizionarsi sui prodotti che svettano in cima alle classifiche di eccellenza delle varie categorie. Mentre in Francia e in Italia siamo sotto al 40%. Certo l'apertura della distribuzione ai fondi altrui, che dovrebbe migliorare la qualità generale dell'offerta, non sarà una rivoluzione copernicana. Secondo le stime di Bcg se in Italia nel 2000 la vendita dei prodotti attraverso canali indipendenti ammontava a non più dell'11% (negli Stati Uniti è pari al 58%) da qui a cinque anni la quota di mercato dei consulenti non legati a banche e finanziarie potrà aumentare fino al 13%, mentre quella delle filiali bancarie potrebbe scendere dal 57% al 50%. L'altra faccia del problema è quello dei costi: circa il 75% delle commissioni pagate dal fondista italiano (4 miliardi di euro all'anno, dice lo studio) va a remunerare la struttura di vendite e marketing. E per ora, notano gli analisti di Bcg, la voce «vendita» (cioè la remunerazione delle reti) è largamente prevalente rispetto alla voce «marketing», intesa come innovazione, valore aggiunto e consulenza per il cliente. Le sfide per l'immediato futuro dell'asset management, dunque, sono una maggior attenzione alla qualità e alle esigenze di chi compra. Anche se non tutti potranno continuare a fare tutto. L'analisi dimostra che le chance di sopravvivenza e di affermazione, soprattutto per i «piccoli», saranno legate anche alla capacità di specializzarsi su alcune aree. Delegando a terzi più qualificati altre competenze, sul fronte gestionale e amministrativo.

Banca Profilo in pillole - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Luglio 2003 19:41

quando ero più giovane, ad esempio l'anno scorso, mi avventuravo a esprimere giudizi praticamente su tutti i titoli del creato ma con l'età viene anche un pizzico di saggezza che consiglia di parlare solo delle cose che pensi un poco di sapere ci sono 300 titoli in italia, 5 mila in europa e 9 mila in america e ho sviluppato alcuni criteri per selezionarne alcuni da approfondire, per tutti gli altri guardo il grafico e il settore e B Profilo è uno di quelli Comunque ecco un analisi brillante costata 2 minuti circa: a) il grafico di B Profilo è illeggibile o forse semplicemente neutrale (questo è un parere "visuale" che costa pochi secondi e tutti ne siamo capaci) b) sui fondamentali ricordo che sono finiti in un problema di giudiziario tempo fa di cui non ricordo più i dettagli e di recente hanno comprato la sgr di HSBC per 3 miliardi quindi se le borse salgono dato che stanno scommettendo sull'asset management possono salire più della media, ma solo se gli indici salgono ----------------------------------------------------------------- 10 luglio (Reuters) - Banca Profilo (Milano: PRO.MI - notizie - bacheca) si mette in luce a Piazza Affari con volumi superiori alla media giornaliera dopo l'annuncio di un accordo preliminare per l'acquisizione delle attività italiane di private banking di Hsbc (Londra: HSBA.L - notizie) al prezzo di 10,8 milioni di euro. Alle 13,15 il titolo ritraccia dai massimi di seduta e avanza del 2,14% a 1,39 euro a fronte di uno stoxx bancari europeo negativo per lo 0,88%, mentre il Mibtel (Milano: ^MIBTEL - notizie) cede lo 0,44%. "Il prezzo dell'acquisizione mi sembra in linea con le ultime transazioni nel settore del private banking", ha detto un analista, che ha chiesto di non essere citato. Il titolo dall'inizio dell'anno ha messo a segno un guadagno del 6,7%, toccando un massimo a 1,54 euro a fine maggio. "Il rialzo è ad ogni modo poco significativo perchè il titolo è poco liquido", ha aggiunto. Con questa acquisizione, l'investment bank specializzata nel private banking e nel capital market ha dichiarato che porterà la racconta complessiva a 3 miliardi di euro.

E' arrivato il temuto segnale della copertina - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Luglio 2003 18:19

E' arrivato il temuto segnale della copertina dei settimanali Capita ogni tre o quattro anni E' stato studiato in modo approfondito per l'america dove quando arriva sulla copertina di Newsweek o Time un titolo di scatola del genere c'è da toccare legno

Questo sì che è un trade da uomini - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Luglio 2003 18:03

Qui si manca di fantasia e si è un poco pigri, non si può pretendere che un indice come il mib30 o il dax fatto di dozzine di titoli si muova tutti i giorni per compiacere chi vuole fare la cosa più comoda e facile e tutti i giorni guadagnare sul derivato del mib30 o dax Le cose interessanti nel mondo sono invece tante altre Per un anno tutta la speculazione internazionale tipo goldman , morgan lehman ecc.. ha preso a prestito in franchi svizzeri allo 0.8% per investire in dollaro australiano al 4.5% e con un effetto di leva che moltiplicava il guadagno per due o tre. Per gli istituzionali questo era facile come rubare caramelle in chiesa e infatti tutta Wall Street nelle trimestrali ha mostrato utili da TRADING DI REDDITO FISSO E CAMBI di 2-3 mila miliardi di lire vecchie per ciascuna grossa banca Inoltre il dollaro australiano per effetto di questa ondata di acquisti speculativi tutti rivolti allo stesso "carry trade" è salito da 0.78 a 0.92 per cui questi speculatori hanno fatto miliardi con il doppio guadagno del differenziale del tasso di interesse tra Australia e Svizzera e in più il cambio che saliva in dollari australiani ma dopo che si è sparsa la voce e mezzo mondo fa la stessa cosa è ovvio che il troppo stroppia e il dollaro australiano non può apprezzarsi del 20% di colpo senza contraccolpi Questo sì che è un trade da uomini (non intendo tirare dentro paolagir che è in vacanza!), mica stare a fare i piccoli buy e sell sul future del solito indice sotto casa come fanno i pensionati

Il rendimento dipende dall'allocazione di portafoglio... - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Luglio 2003 01:04

......Quindi, se fosse possibile, quando si inserisce una posizione, specificare che è, ad es. il 5% o il 20% del totale, oppure 5000 o 20000 di 100000 totali e tener conto .... -------------------------------------------------------------- Sicuro, è possibile specificare: "... compro 3.500 pezzi di Ceramiche Ricchetti a 1.05 euro... oppure compro 2.450 pezzi di Celsion a 2.40 dollari...". Il sito numero uno per i portafogli modello virtuali nel mondo, ^Marketocracy.com#www.Marketocracy.com^, impone un limite mi sembra o comunque valuta diversamente se tu ottieni un +56% investendo tutto in due titoli oppure un +32% investendo in 12 titoli. I fondi comuni e le Sicav in italia hanno per legge un obbligo di non investire più del 10% in un singolo titolo ( lo sapevate ?). C'era un sito ^www.blueinvest.com#www.blueinvest.com^ a Firenze che offriva portafogli modello virtuali in una libera competizione online e anche lui metteva un limite per evitare che uno puntasse tutto su due titoli (blueinvest ha chiuso pochi mesi fa per cui al momento credo che solo www.cobraf.com ha questa classifica in tempo reale online). Bene, questo è un problema IMPORTANTISSIMO perchè il mondo è pieno di gente che dice : "... ho guadagnato il 92% con il titolo Pinco Pallo..." e rimani a bocca aperta. Poi chiedi quanto ha investito e ammette che ha messo 8 mila euro su 100 mila che aveva in bot per cui ha guadagnato: +92% X 8% = +7% circa sul totale.... Se uno invece ha il coraggio di mettere TUTTO su uno o due titoli e ne azzecca uno che raddoppia è un altro discorso Ad esempio il nostro famoso e controverso Massimo Peppe quest'anno diceva che voleva TUTTO il suo portafoglio su Tradestation, ^TRAD#^ se ricordo bene i suoi post qui sopra. E' chiaro che se tu dividi i tuoi investimenti su dieci titoli oppure su uno o due titoli hai un profilo di Rischio/Rendimento completamente diverso. Nel primo caso puoi aver guadagnato molti più soldi, cosa che nessuno può criticare, ma nel secondo quello che hai gudagnato è stato ottenuto con meno rischio. Quindi certo, occorre specificare anche QUANTO si vuole comprare. Ovviamente teniamo come portafoglio base virtuale, per comodità, uno uguale per tutti di 100.000 euro iniziali. Finora, visto che non si specificava CHE PERCENTUALE DEL PORTAFOGLIO andava messa su ciascun titolo abbiamo assunto che fosse sempre un 10% per tutti (stessa regola dei fondi e Sica del 10% sul totale) Ma se uno vuole giocarsi tutto il portafoglio su due titoli lo faccia: compra Tiwi e alloca metà portafoglio a Tiwi, ok scriva qui: "... compro 50 mila pezzi di Tiwi a 1 dollaro = 50 mila dollari ==> 1/2 portafoglio..."

bankitalia lascia 8 mila miliardi a chi gioca sui cambi - gz  

  By: GZ on Giovedì 17 Luglio 2003 13:04

Leggevo ieri che la Banca d'Italia è riuscita a perdere 4 MILIARDI di euro sui cambi l'anno scorso, 8 mila miliardi di vecchie lire, circa un terzo di una classica manovra dei governi sulle tasse e spese Lo riporta un ^pezzo di economia dell'espresso#espressonline.extra.kataweb.it/eol/a.chk?Action=CheckLogLight&giornale=espresso^, ma sul resto dei media non ne vedo traccia. Durante la famosa crisi della lira (e della sterlina) del 1992 quando la lira dovette essere svalutata del 20% Bankitalia credo perse sui 3 mila miliardi di lire. Perdere 8 mila miliardi in un anno è un record che poche banche centrali e poche aziende sono riuscite a raggiungere e quando Fiat ad es ne ha persi 4 mila almeno ha prodotto qualche milione di auto e pagato 150mila stipendi. Enron stessa in termini di perdite di bilancio (e non di valore di borsa che è un altra cosa) ha perso di meno di Bankitalia quest'anno. I funzionari di Bankitalia invece hanno semplicemente perso nelle mani degli speculatori sui cambi 8 mila miliardi del contribuente italiano e nessuno ne chiede il licenziamento (anzi, come noto solo i funzionari CEE hanno tanti privilegi quanto chi lavora in bankitalia, dai mutui a tasso quasi zero per comprare la casa, alle trasferte superpagate...) Ad ogni modo c'è un lato positivo di questa storia: chi gioca sui cambi come privato o come gestione sa di avere sempre un vantaggio, perchè dall'altra parte ci sono le banche centrali che giocano coi soldi del contribuente quindi molto rilassate sulle eventuali perdite e alcune come Bankitalia incompetenti Chi gioca in borsa ha a che fare solo con soggetti privati e quindi bene o male motivati dal guadagno, chi gioca sui cambi ha invece la fortuna di avere a che fare con le banche centrali per cui è più facile

il sistema della bancarotta in pratica - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Luglio 2003 23:05

Stock: CTO

ieri ho mostrato un "sistema della bancarotta" testato da James Altucher (che ha appena pubblicato un libro con una serie di questi sistemi statistici) in cui in sostanza diceva che quando un titolo dichiara bancarotta se lo compri appena riprende a trattare dopo l'annuncio e la sospensone quasi inevitabile in media fa rimbalzi nei due giorni successivi maggiori del +100% (^per altri dettagli vedi il pezzo di ieri#A:13911^) Ho provato allora a suggerire ^Mirant#^ che lunedì sera è andata in bancarotta e ieri però non ha trattato, ma solo oggi è stata riammessa, non alle 15:30, ma più tardi Come andava ? Mah... ieri aveva fatto 47 centesimi ed era stata subito sospesa. Oggi è stata trattata e in realtà comprando in apertura oggi sui 46 -50 centesimi un +25 o +30% teorico se eri molto veloce lo avevi dopo un ora, ma ora torna già al punto di partenza, quindi non male, ma difficile, per gente rapida (qui sotto il grafico di oggi a 5 minuti di Mirant)

in effetti il DAX ha recuperato il 56% - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Luglio 2003 17:04

sì è vero, controllando ora: il DAX dal minimo del 12 marzo a 2.188 al massimo di oggi a 3.429 ha recuperato esattamente un +56.7% (in 4 mesi) però.. non pensavo neanche io che il rimbalzo in percentuale fosse giù superiore al 50% per il DAX quindi il modello analogico del Nikkei direbbe che il rimbalzo finisce più o meno qui

Il modello analogico del Nikkei: Nasdaq o DAX ? - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Luglio 2003 13:46

Il modello analogico del ^Nikkei#^ a mio avviso va usato applicando l'analogia al ^Nasdaq#^ piuttosto che al Dow o all'S&P (oppure applicandola al ^DAX#^) Il Nikkei nel corso del suo mercato orso ha avuto diversi rimbalzi del 40-50% e in particolare sovrappponendolo al nasdaq attuale si nota una somiglianza evidente tra il rimbalzo del +56% del nikkei dopo tre anni di mercato orso e il rimbalzo attuale del Nasdaq del +60% dopo i suoi tre anni di mercato orso Interessante come in diversi momenti del tempo i mercati abbiano queste analogie no ? Il grafico riprodotto qua sotto l'avevo messo fuori il 3 giugno quando il nasdaq era rimbalzato solo del +40% dal minimo e dicevo che visto che persino il Nikkei era rimbalzato nella stessa situazione del +56% dal minimo anche il Nasdaq doveva fare lo stesso. Ora che siamo a metà luglio e il Nasdaq è rimbalzato del 60% dal minimo, usando però questa logica il modello "analogico" direbbe che è finito qui Se invece il modello analogico corretto fosse quello tra DAX e Nikkei (come sospetto, date le forti analogie tra Germania e Giappone in termini di sistema bancario e di sistema sociale che sono maggiori di quelle tra Giappone e America) allora fino a quando il ^DAX#^ non recuperi un +56% dal minimo di ottobre come il ^Nikkei#^ abbiamo spazio al rialzo.