Il blog

nessuno ha più niente da dire ora - gz  

  By: GZ on Lunedì 14 Luglio 2003 21:24

Il mercato non è così stanco come diceva il titolo del topic (e a dargli del maiale si è offeso e ha caricato a testa bassa) anzi è frizzante, specie sulle piazze estere, ma il pubblico italiano invece sembra poco interessato. Lo conferma il solito sondaggio abbastanza completo tramite la traderlink che continua ad avere % basse di ottimisti e poca gente che risponde, 250 ora contro i 6-700 partecipanti di un anno fa, lo dicono anche altri sintomi che si raccolgono empiricamente (la pubblicità di servizi di borsa sparita dai giornali ad es...) e tra le tante cose anche il fatto che nessuno più scrive qui di borsa (a parte un poco di Berlusconi ovviamente, ma se fra 10 mila anni l'Italia venisse disseppellita dopo qualche cataclisma stile Pompei il problema principale degli archeologhi del futuro sarà capire cosa sono questi riferimenti a questo "Berlusca" o "Berluscazz" o "Nano di Arcore" di cui è pieno ogni testo scritto rimasto dell'anno 2003 dopo cristo) Ho controllato allora per curiosità adesso se questo silenzio rifletta il fatto che nessuno più passi per il sito, ma come si vede qua sotto il numero di pagine viste e il numero di "visitatori unici" sono costanti (anzi le "visite" leggermente in aumento in luglio se vogliamo). Quindi non sembra sia colpa della mancanza di traffico e di persone che passano a dare un occhiata, è proprio che nessuno ha più niente da dire ora Tre Ipotesi. Nessuno più scrive: 1) per la stanchezza degli alti e bassi della borsa che ha oscillato prima giù e poi è tornata al punto di inizio negli ultimi 12 mesi (fattore "fatica") ? 2) perchè tutti sono pessimisti, aspettano il crac finale e guardano con scetticismo questi stupidi rialzi (fattore "disgusto") ? 3) perchè hanno tutti comprato titoli Nasdaq in marzo, hanno fatto tanti soldi e non hanno più bisogno di parlare di borsa (fattore "sazietà") ? NOTA (Per chi non sappia come si misura il traffico dei siti internet: la cosa che conta di più (a mio avviso perlomeno) non è il numero di "pagine viste" o "contatti", ma il numero di VISITATORI cioè di "numeri IP" distinti che vengono rilevati. Ogni persona che abbia una connessione internet ha suo un numero IP associato unico. A meno che uno non si colleghi da un computer con una connessione Alice al mattino dall'ufficio e alla sera con una linea ISDN tiscali, (cosa che può succedere ma solo per alcuni) e in questo caso risultano due "visite" anche se si tratta sempre della stessa persona. Diciamo quindi che se si rilevano 1.700 "VISITE" a un sito sai che più o meno 1.500 o 1.600 persone distinte si sono collegate in media durante la giornata. In conclusione la rilevazione acclusa qua sotto, prodotta direttamente dal server di windows, indica circa 1.700 "visitatori unici" cioè persone che si sono collegate IN MEDIA AL GIORNO, inclusi domenica e sabato).

ogni tanto anche le previsioni sono esatte - gz  

  By: GZ on Lunedì 14 Luglio 2003 20:45

Qui non c'è molto da fare perchè quasi tutti i titoli sono saliti, ne ho venduti un pacco proprio ora qui in alto, ma impegnarsi a vendere short veramente non sembra ancora necessario. Quindi ne approfitto per fare notare che quattro mesi e mezzo fa su richiesta ho messo qua la mia previsione per gli indici (usando come al solito gli S&P) e sia come prezzo che come tempo siamo quasi arrivati dove avevo detto. La mia previsione nel momento in cui è iniziata la guerra in Iraq, il 14 marzo, era S&P 500 a 1.040 entro 6 mesi. Ne sono passati 4 e mezzo di mesi e siamo a 1.013. Se uno prende la previsione del 14 marzo qui sotto e sovrappone il grafico degli S&P batteva anche il modello di Bradley!

Meglio un 4.7% in Australia o un 3.3% in Canada - gz  

  By: GZ on Lunedì 14 Luglio 2003 13:26

Questo è quello che ottieni a mettere i tuoi soldi nelle diverse valute al momento (ho preso l'esempio di un broker che consente di fare queste scelte anche mese per mese senza intoppi), vedi la tabella sotto. In questo caso ad es con ^InteractiveBrokers#www.InteractiveBrokers.com^ tu scegli dove tenere i tuoi fondi tra le diverse valute senza costi addizionali. Notare che una differenza tra ricevere un 5% o un 7% come accadeva con i differenziali tipici qualche anno fa (su bot o pronti contro termine o altra liquidità nelle diverse valute) è MOLTO meno rilevante in % di una differenza tra ricevere un 1.3% nel dollaro USA ("USD") e un 4.7% nel dollaro australiano ("AUD")come accade ora o anche tra ricevere un 0.3% nel franco svizzero ("CHF") (gli svizzeri non sono messi molto bene e hanno tagliato i loro tassi praticamente a zero, anche più e prima di Greenspan) e un 3.4% nel dollaro canadese ("CAD") Ad ogni modo i flussi di capitale sono spinti da queste cose e soprattutto da chi può giocare su questi differenziali tramite un effetto di leva finanziaria per cui se prende a prestito in yen o franchi svizzeri allo 0.5% ad es poi investe in dollari australiani al 4% ecc...

Perchè parlano tanto e sempre e su tutto - gz  

  By: GZ on Venerdì 11 Luglio 2003 16:08

Tutte queste non sono notizie e neanche fatti, ma solo chiacchere, blablabla, aria ai denti, rumori fatti con la bocca che per motivi che un giorno gli antropologi scopriranno tutti i giornalisti mettono sempre in prima pagina o in apertura di telegiornale come se a delle persone normali gliene potesse importare Perchè parlano tanto e sempre e su tutto i politici ? Come diceva marx sotto ci sarà il fatto economico, ieri ad esempio c'era un notizia (questa sì che è una notizia) che circa 300 mila persone in italia tra politici e funzionari pubblici o comunitari regionali o provinciali o comunali o di enti collegati e affini godono del CELLULARE GRATIS. Alcuni interamente gratis 24 ore al giorno senza limiti, altri solo in orari d'ufficio, altri solo in trasferta, ma alla fine circa 300 mila cellulari finiscono in qualche modo sovvenzionati dal contribuente. Ovviamente quelli dei politici sono gratis 24 ore al giorno 365 giorni all'anno per cui parlano e parlano, tra di loro con i giornalisti e con tutti e sfortunatamente trovano chi gli fa l'eco

Il Mondo è Grande - gz  

  By: GZ on Venerdì 11 Luglio 2003 15:44

Il Mondo è Grande ormai in termini di mercati finanziari e grazie all'elettronica tutti possono accedere DIRETTAMENTE tutti i mercati del mondo in modo semplice, trasparente e poco costoso. Lo strumento migliore sono le I-Shares, un centinaio di titoli quotati a NY che rappresentano ognuno o un SETTORE oppure un PAESE e che si comprano (in chiusura) come un titolo qualsiasi Ecco qui alcuni dei migliori settori e paesi (Australia, il Settore sanitario o real estate americano, Malesia, Singapore, Taiwan, Indonesia, Giappone anche, Corea, Taiwan, Messico, Cile...) dimenticate per un attimo le Tim, le Ras e le Tiscali e viaggiate all'estero (vedi anche i post precedenti qui sotto)

Investire per la pensione, ma non da noi - gz  

  By: GZ on Giovedì 10 Luglio 2003 16:00

Se uno deve mettere via dei titoli come investimento per la pensione, quindi presumo per i prossimi 10 o 20 anni, deve investire dove veda un trend di lungo periodo positivo. Di conseguenza l'Italia è da escludere, non per motivi di esterofilia congenita o di politica contingente tipo berlusconi/prodi/bossi/bertinotti, ma per motivi più seri. L'italia è il paese con l'invecchiamento della popolazione più avanzato e il tasso demografico più basso del mondo, ma quando dici "del mondo" non è un modo di dire, tutte le statistiche Onu o Ocse ogni volta che confrontano le nascite trovano l'italia come ultimo al mondo per nascite Le stime sono che entro il 2025 o 2030 gli italiani intesi come nati e cresciuti in italia calino dai 56 milioni di abitanti attuali a 41 o 42 milioni. Ovviamente è possibile che entrino in Italia 10 o 15 milioni di albanesi, tunisini, somali, curdi, polacchi, nigeriani a riempire il vuoto, ma qualcosa mi dice che non sarebbe un aggiustamento indolore Questo fatto da solo, il crollo demografico degli italiani, il fatto che gli Italiani sono il Popolo in via di Estinzione per antonomasia garantisce che l'Italia sia il peggiore paese per investire a lungo termine (10-20 anni). Ovviamente con le dovute eccezioni, ma allora uno non pensa alle grandi aziende quotate tipo Tim o Ras o Mediobanca o Fiat piuttosto cerca investimenti di nicchia tipo Erg o Navigazione Montanari. Chiunque abbia letto qualcosa di storia vede che il calo demografico è l'unico sintomo sicuro del declino di un paese o area geografica Fino a Napoleone i francesi erano il doppio degli inglesi come popolazione (circa 30 contro 15 milioni) ed erano anche di più dei tedeschi che erano solo 22 o 23 milioni e infatti la Francia era il paese più ricco e dominante. L'Inghilterra e la Germania hanno avuto un boom demografico a partire dal 1820 o 1830 e alla fine dell'800 gli inglesi erano saliti di colpo fino a essere pari ai francesi e i tedeschi erano 60 milioni contro 40 milioni di francesi. L'america non ne parliamo, anche senza immigrazione ha avuto sempre il tasso demografico più alto del mondo occidentale anche prescindendo dalla % di neri della popolazione. Se uno va più indietro nella storia poi gli esempi sono ancora più drammatici della demografia come indizio della vitalità economica di un area. E la cosa che garantisce che le cose non cambieranno è che NESSUNO prende sul serio il problema, viene citato in fondo agli articoli che sono costretti a riportare l'ultimo rapporto Ocse, come se fosse uno dei tanti problemi, tutti gli intellettuali e giornalisti che blaterano per ore su qualunque minchiata politica trovano poco elegante discutere del fatto che gli italiani calano di mezzo milione all'anno. Al massimo dicono: "..beh.. questo dimostra che non dobbiamo fermare gli immigrati ..". Ci sono altre cose che contano ovviamente, come il fatto che l'Italia raccoglie meno investimenti esteri in proporzione al Pil di ogni altro paese europeo a causa della burocrazia asfissiante, iper-regolamentazioni, tasse e tribunali civili incapaci. Oppure il carico delle pensioni che come ripetuto dall'Ocse questa settimana è il più pesante d'Europa (e quindi del mondo), ma le pensioni non sono una cosa che nessuno può toccare, vedi il Bossi. Ma la demografia da sola indica di NON investire in Italia, che berlusconi vinca o perda. Ovvio che se uno lo fa per attaccamento sentimentale oppure è sicuro che la tale aziendina farà benissimo a Treviso possono esserci eccezioni alla regola, ma in linea di massima se devo mettere via dei soldi per i prossimi 10 anni compro un paniere di titoli asiatici non Ras e Tim

E' tutto solo trading - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Luglio 2003 23:20

A differenza di dieci anni fa nel mondo elettronico i mercati oscillano sempre di più nella giornata e nella settimana, ma non è detto che dopo uno o tre anni poi siano variati di molto. Negli ultimi 12 mesi molti indici hanno perso il -25% e poi lo hanno recuperato tornando al livello di giugno scorso e nel mezzo hanno messo due oscillazioni del 15-20%. Negli ultimi 5-6 anni (diciamo dal 1997 ad es) molti indici sono prima quasi raddoppiati e poi hanno perso quasi tutto tornando al livello del 1997-inizio 1998 per le borse europee e al livello di inizio 1999 per quelle americane Tutto oscilla sempre di più, ma non è detto che dopo uno o tre anni poi sia variato di molto PERCHE' AD ESEMPIO L'ECONOMIA REALE OGGI E' PIU' O MENO LA STESSA DEL 1997 o 1998 e le variazioni di borsa e anche delle obbligazioni sono assolutamente sproporzionate rispetto a quelle dell'economia. Ci sono adesso interi settori che raddoppiano o perdono il 40% in un paio di mesi e lo fanno 2 o 3 volte all'anno, borse come quella tedesca o olandese si muovono del 4 o -4% in un giorno solo, e tutto oscilla sempre ogni mese e ogni giorno, ci sono sempre gruppi di titoli che attirano l'attenzione perchè crollano o raddoppiano. Se uno ci pensa un attimo capisce che conviene cercare di seguire queste oscillazioni, un fenomeno nuovo e unico nella storia: Ora ci sono i cinesi che comprano in america e gli americani in cina, i finlandesi in corea e i coreani in finlandia, i russi in Italia e gli italiani in russia ecc.. (e una volta non succedeva) c'è il grosso del risparmio e della liquidità che è gestito, o tramite mega fondi pensione nei paesi anglosassoni, o tramite fondi e gestioni patrimonali-sicav-fondi-di-fondi o tramite hedge funds o tramite banche che una volta facevano solo prestiti. Questa è tutta gente pagata per speculare 12 mesi all'anno, che ha in mano centinaia di miliardi e quando vanno in vacanza lasciano l'assistente che a ferragosto deve essere pronto, se staccano alle 17 hanno lasciato gli ordini di stoploss per cui fanno partire vendite anche alle due di notte C sono i costi che sono 1/10 di quelli di una volta, puoi muovere ora 50 mila dollari di valore dell'indice di borsa americano S&P con 3 o 4 dollari (e se vuoi con 5 mila dollari nel conto), una cosa del genere una volta solo un istituzione grossa che facesse volumi enormi poteva farla (e una volta non succedeva) esiste una facilità di transazione elettronica, gli strumenti di supporto e un abbondanza di strumenti di speculazione come i derivati o fondi di fondi ecc... 20 volte maggiore di una volta e così un alluvione di notizie online che mostrano in tempo reale opportunità in tutto il mondo E quindi tutto oscilla sempre di continuo sempre di più, per poi tornare dopo tremendi alti e bassi al punto di partenza. Di conseguenza chi segue le oscillazioni ha ora come non mai nella storia delle opportunità rispetto a chi ragiona a lungo termine o segue i fondamentali

L'onda sta arrivanda dappertutto - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Luglio 2003 16:52

E anche in Cecoslovacchia ieri fanno l'asta dei loro BTP a 5 anni, che rendono il 2.9% e nessuno li vuole, con grande sorpresa di tutti il 50% dei bond cechi rimangono invenduti e ovviamente i rendimenti sono costretti a salire ora. Ed è giusto, come è possibile che i bond cechi rendano il 2.9% ? L'onda partita dai bond giapponesi sta arrivando dappertutto. ---------------------------------------------------- Czech 5Y Bond Auction Surprises As Demand Well Below Avg PRAGUE (Dow Jones)--The Czech National Bank Wednesday sold only 6.6 billion koruna ($1=CZK28) of the CZK14.4 billion five-year bonds on offer at its auction, leaving analysts puzzled about the reason for the unexpected drop in demand. The auction was the second reopening of the bond and demand was expected to easily surpass supply. Czech bonds have almost always been heavily oversubscribed in recent years, despite the market's unspectacular yields and low interest rates. Commerzbank analyst Radomir Jac said analysts are surprised by the amount of bonds left unsold. "It's not like the auction was undersubscribed by a small amount, but demand was below 50% of that on offer." Jac said the five-year maturity is attractive for certain kinds of institutional investors, as it is in the middle of the yield curve. The coupon was 2.9% and the bonds will be issued July 14. Maturity date is March 17, 2008. Average yield to maturity was 2.95% while the minimum accepted yield was 2.86% and maximum was 3.2%. "Everybody I think didn't have any reason to doubt there wouldn't be sufficient demand. It's a big surprise and difficult to say why," he said. Jac said the yield on the long end of the Czech curve fell 100 basis points after the auction. Jac said there will need to be several more auctions to see if the event was a one-off or something more serious. Investment bank Patria Finance reported that the yield on the existing five-year bond rose after the central bank failed to sell all the bonds on offer. Company Web site: http://www.cnb.cz

I manager di hedge fund sparlano di questo mercato - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Luglio 2003 00:36

C'è questo hedge fund manager che scrive su TheStreetInsight (uno dei siti di ^TheStreet.com#www.TheStreet.com^) che è ora in India in vacanza e scrive da lì (in realtà è sempre al computer più che in vacanza) Dice oggi che anche in India la maggioranza dei gestori sono negativi e sparlano del mercato (in India l'indice Sensex è salito molto), ripetono che il rally non ha senso e che va venduto short appena possibile e ogni volta che comincia a cedere un attimo vendono short, specie sui titoli internet e tecnologici. Questo atteggiamento è lo stesso che leggo sugli altri siti americani e lo stesso che sento qui in italia quando parlo con qualcuno. Fanno eccezione i gestori di fondi comuni che vengono intervistati sui giornali europei i quali sono "moderatamente positivi", vedi soliti sondaggi del corriere di ieri ad es., ma questi lo sono sempre perchè devono sostenere la raccolta e non possono dire quello che pensano (se dicono che non credono nel mercato ne soffre la raccolta della loro rete per cui per politica aziendale prevedono un "moderato rialzo" quasi sempre) L'opinione che conta è quella di chi gestisce hedge fund che sono liberi di dire quello che pensano perchè possono guadagnare anche al ribasso Questo spiega il modo "con riluttanza" in cui sta salendo il mercato ad es oggi

Gli esperti sparlano del mercato - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Luglio 2003 00:35

prodigi della tecnica - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Luglio 2003 14:58

Della serie : "i prodigi della tecnica" Oggi ho fatto rigenerare CPU, disco fisso, scheda madre, scheda audio di due pc in cui girava Tradestation 2000i E i dati di borsa ? Tutti persi, oppure recuperati con grande fatica e dispendio di tempo, usando gli export di TS (che spesso non vanno)... ? Niente di tutto questo. Ora ci sono un paio di ottimi programmi che scaricano in qualsiasi momento tutti i dati, giornalieri, minuto per minuto, tick per tick da Esignal direttamente in TS Esignal è un programma online per cui se vado al mare o ai monti e accendo il PC compaiono 20 anni di dati minuto per minuto di tutti i mercati di tutti i generi senza dovermi preoccupare di niente, ma il bello è che anche con Tradestation 2000i ora non mi devo preoccupare Sono qua che ora dopo che hanno cambiato i pc integralmente ho reinstallato Esignal e TS in 10 minuti, poi lanciato Dynaloader e lui mi sta riscaricando tutto, mesi o anni di dati di tutti i generi, legge tutto quello che è nel Global Server e mi chiede se voglio aggiornarne i dati e quali. Ora sta riempendo anche i gap o i buchi di dati che si erano accumulati nel Globalserver di TS 2000i. Il mondo, perlomeno sul lato della tecnica, migliora sempre (vedi sotto)

un mercato che fa i miracoli e risuscita i morti - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Luglio 2003 02:56

E ora questo è un mercato che fa i miracoli e risuscita i morti. Il Lazzaro è ad esempo è HealthSouth, credo la peggiore raccomandazione che abbia dato quest'anno perchè un bel giorno sento su CNBC che tutto il management è finito sotto inchiesta per avere falsificato 4 anni di bilanci. Manette, perquisizioni, inchieste e la seconda catena di ospedali e centri d'assistenza medica americana sembra spacciata. In questi casi in genere la società è data per morta anche se il business ci sarebbe per l'impatto giudiziario. HealthSouth è stata tolta dal listino generale ed è finita a vegetare sul fondo a 30 centesimi. Kaputt. E invece nel giro di 10 giorni è tornata da quasi zero a 1.89 centesimi e oggi fa 110%. Della serie: quando le cose vanno male tutto concorre a peggiorarle e quando vanno bene pure le società in coma risorgono. In questo momento sui titoli americani non riesci a perdere nemmeno se vuoi: mi ha raccontato un gestore che per punire chi gli stava copiando tutte le sue raccomandazioni (di successo) di titoli americani per rubargli i clienti ha fatto finta di suggerire un titolo che pensava crollasse e il titolo invece è raddoppiato in mano al concorrente. Non so quanto durerà, ma chi sia investito pienamente sui titoli americani da fine marzo sta facendo delle percentuali simili a quelle del 1999, il mio portafoglio America è ora su del +112% negli ultimi 4 anni (senza dividendi)

Il peggio delle pagine "patrimoni e finanza" del Corriere - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Luglio 2003 21:37

Mettiamo che un dentista o commerciante o insegnante legga la pagina economica del corriere oggi e trovi questo titolo che giustamente attira : "I fondi obbligazionari con la marcia in più" di Francesca Monti (www.corriere.it/edicola/economia) "La discesa dei tassi fa riscoprire le casse comuni che sposano la tranquillità del reddito fisso, ma che mettono anche un piede in Borsa. Buoni i risultati dei «misti» e dei prodotti specializzati sulle convertibili. In sei mesi Anima Fondimpiego ha reso il 9,7%. E se il Toro... " E vada avanti a leggere : "...I fondi obbligazionari misti - quelli che mettono in portafoglio fino a un 20% di Borsa - hanno offerto nei casi migliori più del 9 per cento da gennaio ad oggi come ha fatto Anima Fondimpiego. In media i prodotti del comparto sono saliti del 2,13 per cento. .....il confronto lascia indietro di parecchi punti (vedi tabella ) tutte le altre tipologie di casse comuni. Quelle azionarie hanno reso da gennaio ad oggi il 2,37%, mentre con gli obbligazionari «classici» si sarebbe portato a casa l’1,80%. Ma a chi si addicono questi prodotti? Ai risparmiatori più votati alla conservazione del capitale con un pizzico di coraggio...." Questo pezzo non appare in un pagina di pubblicità, ma in un articolo di informazione, anche se un pubblicitario non poteva fare meglio. Chi non è votato alla conservazione di propri risparmi ? E chi in fondo non ha un poco di coraggio ? Ed ecco che negli ultimi 6 mesi il Corriere ti dice che puoi fare il +9% pur rischiando poco, cosa può esserci di meglio al mondo ? Difficile resistere. Peccato che il fondo reclamizzato dal Corriere perchè negli ultimi 6 mesi ha fatto meglio degli altri, come si legge nella tabella a fianco del giornale stesso negli ultimi TRE ANNI abbia reso il +3.07%. Quindi con inflazione al +2.3% annuo circa in italia,questo fondo avrebbe reso un -4% (anche meno dei Bot). Ovvero, negli ultimi TRE ANNI pur essendo un fondo all'80% in obbligazioni da 100 mila euro iniziali te ne lasciava 97 mila circa (sottratta l'inflazione). Questo durante tre anni in cui tutte le obbligazioni del mondo sono salite a livelli record. Ovvio che se negli ultimi 6 mesi questo fondo ha fatto meglio sarà un puro caso. Ci sono circa 1.000 fondi e 50 o 80 fondi misti in Italia per cui uno che faccia bene negli ultimi 6 mesi lo trovi sempre da sbattere in un articolo. Come si vede qui sotto una banale obbligazione del governo americano a 2 anni (quindi non a lunga scadenza, diciamo una cosa a metà tra quelle a breve tipo 6 mesi e quelle a lunga decennali) negli ultimi tre anni rendeva circa un +8% come apprezzamento, più ovviamente la sua cedola di un 2% e rotti (medio annuale). Un obbligazione tedesca o comunque in euro avrebbe reso anche di più, sia come cedola che come apprezzamento, ma ho preso quella americana proprio perchè meno favorevole. Come minimo un +8% di apprezzamento + un +6% di cedole per quelle americane e un 9-10% di apprezzamento + un 7-8% di cedole per quelle tedesche. Diciamo almeno un 14% in totale in tre anni, ma in molti casi un paniere di obbligazioni anche solo governative e di scadenza non lunga ha dato molto di più, diciamo un +20% senza difficoltà solo comprando direttamente i bond governativi. Tutti insomma sanno che negli ultimi tre anni un Bond del governo tedesco o americano, di scadenza intermedia, avrebbe reso dal 14-15% in su. E la ragione è ovvia: c'è stato un straordinario taglio dei tassi di interesse, ad es. dal 6.5% in maggio 2000 a meno dell'1% in america per quelli a tre mesi deciso dalla Federal Reserve ecc.. ecc... Ma la giornalista del Corriere Economia che ha evidentemente si occupava in precedenza di moda, matrimoni vip o cronaca nera locale ti reclamizza un fondo che ha fatto peggio dell'inflazione negli ultimi tre anni, ignorando nel suo commento le stesse tabelle che pure il giornale le fa pubblicare. Troppi numeri e % danno le danno il mal di testa, meglio ripetere parola per parola quello che chi vende questi fondi le dice, osannandoli a ogni paragrafo: "... I gestori, infatti, fanno un enorme lavoro di selezione: ..." "...le casse comuni sono un buon veicolo per avventurarsi nel mondo dei centauri..." "...In più si gode della trasparenza tipica dei fondi (il valore delle quote è pubblicato ogni giorno) e ci si posiziona per partecipare, nel caso di ripresa delle Borse, al rialzo degli indici. ..." Se il lettore dentista, insegnante o ceramista è diffidente o ha tempo si guarderà la tabella a fianco, da cui in qualche modo vedrà che negli ultimi tre anni tutti i fondi obbligazionari o misti citati hanno reso meno delle obbligazioni pure e semplici, quelle che uno si compra da solo. Ma chi ha lavorato tutto il giorno non ha molto tempo e voglia di decifrare rendimenti composti. Alla fine il Corriere Economia dice le stesse cose che leggi su Panorama-Borsa e che dicono in banca e ripetono in televisione... ------------- ^ vesti il resto della simpatica reclame sul Corriere Economia#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=OBBL^ -----------------------------------

Il boom dei mercati emergenti è ora - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Luglio 2003 20:02

Se uno scorre i giornali finanziari o gli inserti finanziari del corriere e repubblica NON TROVA quasi niente sul vero boom degli ultimi mesi e cioè Indonesia, Thailandia, Cina, anche Taiwan e Korea e persino India (nonchè Brasile o Cile) Tra qualche settimana se il boom di questi mercati continua arriveranno finalmente i titoli su "milanofinanza" del tipo: "E' il momento di puntare sui mercati emergenti ?" e le reti di vendita riceveranno le indicazioni di vendere fondi Thailandia. E sarà quasi tutto finito. Il momento c'è già stato o è proprio adesso, adesso inteso come proprio oggi. (Qui sotto un altro fondo indice quotato a NY di quelli consigliati, questa volta sull'India, ovviamente rappresenta 50 o 60 titoli per cui non fa salti del 5% al giorno, ma come indice non potrebbe avere un andamento più in linea retta di così)

Mistero dell'Allocazione di Portafoglio - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Luglio 2003 16:03

Stiamo per inserire questa settimana con colpevole ritardo i SALDI TOTALI DEI PORTAFOGLI DEL FORUM Al momento tutti possono vedere comodamente una pagina dedicata per ognuno che si è dato pena di fornire suggerimenti, una pagina per le posizioni sull'Italia (e europa) e una per le posizioni sull'America con tutte le posizioni, data, prezzi e %. Quindi già oggi uno può notare come hanno funzionato i suggerimenti di Luccarini piuttosto che di Maiocco o di Flavio o di Banshee o di Masfuli o di Dardarg o Polipolio o Gavelli ecc.. (vedi sotto l'esempio) Ma manca il saldo totale. Assumeremo che ogni posizione sia di 10.000 euro (o dollari). Nel calcolare la classifica finale andrà però considerato solo la PERCENTUALE media. Perchè c'è chi ha suggerito poche posizioni e chi molte e non possiamo stabilire l'ALLOCAZIONE. Questo falsa la classifica a causa di uno dei misteri della finanza, l'ALLOCAZIONE di Portafoglio. Vediamo di spiegare. Se io ottengo il 34% sui miei suggerimenti, ma sono in media due solamente al mese e in un anno solo 20 posizioni e un altro invece ottiene il 19% medio, ma con otto suggerimenti in media al mese e 70 posizioni nell'anno chi ha guadagnato di più ? Supponiamo che il primo in media era ALLOCATO al 20% (due suggerimenti medi da 10mila ciascuno) e il secondo era ALLOCATO all' 80% (otto suggerimenti medi da 10mila ciascuno). Il primo con due suggerimenti in media intendeva lasciare (in media) 80 mila euro in Bot o p/t durante l'anno e i suoi suggerimenti in media facevano ad es. +35%. Ma alla fine avrà guadagnato di più invece il secondo i cui suggerimenti in media facevano solo il +19%, perchè in media era investito per 80 mil euro, per cui la sua % più bassa si applicava su una cifra investita maggiore. Dato che non sappiamo a posteriori l'intenzione di allocazione dei gentili autori o assumiamo che tutti erano allocati al 100% (cosa non plausibile) oppure assumiamo che ogni posizione era di ammontare uguale e quindi chi suggeriva più cose era più investito in azioni, aveva quindi suggerito IMPLICITAMENTE UNA ALLOCAZIONE MAGGIORE IN AZIONI. Quindi uno che suggeriva poche cose ma buone (+34% di media nel nostro esempio) alla fine, considerando per tutti lo stesso capitale iniziale di 100 mila e ogni posizione da 10 mila, aveva guadagnato MENO di chi aveva consigliato più titoli con rendimento medio più basso (+19% di media nel nostro esempio). Ecco spiegato con un esempio concreto, quello dei portafoglio del Forum, il Mistero dell'Allocazione di Portafoglio. (ad es. qui sotto abbiamo i suggerimenti di "Flavio" che sono tra i m migliori per l'Italia a occhio: ma qual'era l'allocazione di Flavio rispetto a quella di altri ?)

Il crollo del Bond giapponese accellera! - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Luglio 2003 02:44

Immagino che pochi abbiano un conto future che consente di vendere i bond giapponesi (l'equivalente nipponico dei BTP o Bund) anche se poi a pensarci bene non è così complicato perchè sono trattati sia a Londra che Chicago, lì ovviamente poco liquidi, a Singapore (Simex, la piazza migliore) e a Osaka, con simbolo "^JGB#^" Ad ogni modo ^il 24 giugno il mio suggerimento era che questo poteva essere "la speculazione al ribasso del secolo"#www.cobraf.com/forumf/coolposts.asp?whichpage=3&pagesize=20&reply_id=&topic_id=&include ^, parafrasando Marc Faber e sembra che stia cominciando a funzionare, anzi faceva un mucchio di soldi. A dire la verità è molto raro che un mercato obbligazionario crolli in questo modo, neanche fosse Bipop quando arrivava l'ispezione della Finanza... Questo crollo potrebbe essere un assaggio di quello che accadrà al reddito fisso (a lunga scadenza) anche da noi e in Usa ?

CHI HA CREATO RICCHEZZA - gz  

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 16:54

E' uscito un anno fa un libro di Massimo Mucchetti, l'ottimo esperto economico dell'espresso, sui principali gruppi italiani italiani in cui ha calcolato se negli ultimi 10 anni hanno creato o distrutto valore per l'azionista. Ne conclude che tutti, con un unica eccezione, hanno distrutto valore una volta conteggiati dividendi, capital gain e aumenti di capitale. Sul settimanale ora Muchetti ha aggiornato l'analisi ai gruppi bancari italiani dal 1993 a oggi: la conclusione è che tutti eccetto Unicredito hanno distrutto valore negli ultimi 10 anni. Morale: in base all'esperienza passata, è meglio diffidare come investimento su un orizzonte di 10 anni dei grandi gruppi italiani e anche delle grandi banche (salvo unicredito) ------------------------ da www.espressonline.it----------------------------------------------- CHI HA CREATO RICCHEZZA E CHI NO Banchieri di sventura Tra il 1993 e il 2002 i maggiori istituti di credito hanno bruciato risorse per 28 miliardi di euro. Unicredito è l'eccezione di Massimo Mucchetti e Luca Piana Una Ferrari Modena? Sì, proprio una rossa di Maranello. Una supercar da 140 mila euro sarà il premio per l'impiegato della Popolare di Lodi che riuscirà a piazzare presso la clientela il maggior numero di azioni della sua banca impegnata in un difficile aumento di capitale. Gli sportelli, si sente dire, dovrebbero essere luoghi di consulenza finanziaria, dove si illustra il pro e il contro di ogni emissione, e non fiere paesane dove si vende sempre e comunque. Ma per Gianpiero Fiorani, il gerente della banca padana, la costruzione dell'azionariato più ampio possibile è ragione di vita o di morte. Dunque, si premino i collocatori, e bando alle ubbìe dei teorici del mercato perfetto. L'autogestione del collocamento, con ricchi premi e cotillons per i colletti bianchi, è una rarità, anche se non per la Lodi che già nel 2001 aveva tracciato il solco, assegnando una Porsche Boxster alla sede di Gallarate, una Bmw Z3 coupé a Zelo Buon Persico e una Mercedes Classe A a Sesto Milanese. È così che si costruisce un azionariato popolare moderno e informato? Alla domanda dovrebbe rispondere non tanto il rampante Fiorani, il quale non può non giustificare il suo operato, quanto l'istituzione preposta alla vigilanza sul sistema del credito, cioè la Banca d'Italia. Ma di ben altro si occupano le autorità di via Nazionale: de minimis non curant. E venerdì 28 marzo, nell'incontro annuale con i banchieri a palazzo Koch, il governatore Antonio Fazio ha proposto il solito quadro del sistema bancario italiano, solido nelle sue basi patrimoniali e pronto a sostenere le imprese non appena l'economia riprenderà. Fiat, Autostrade, Olivetti-Telecom: tutto va bene, madama la marchesa. Ma un sassolino, nell'ingranaggio di questo ottimismo leibnitziano, qualcuno l'ha infilato. E proprio dal lato, delicatissimo, del rapporto tra banche e soci. Il guastatore risponde al nome di Alessandro Profumo, l'amministratore delegato di Unicredito, che chiede la testa del suo collega di Mediobanca, Vincenzo Maranghi, perché la sua gestione in piazzetta Cuccia non crea valore per l'azionariato. Sembra quasi un approccio corretto quanto ovvio, quasi banale, ma così non è. Anzi, sul piano pratico, Profumo si rivela un rivoluzionario: ove il suo criterio passasse, la ghigliottina azionata dai soci delusi dovrebbe seminare la strage ai vertici delle grandi banche italiane e magari anche al di sopra, in Banca d'Italia, là dove si vigila su ogni stormir di fronda allo sportello, si autorizza o si blocca ogni manovra, si giudica e manda. "L'espresso" ha provato a prendere in parola Alessandro Profumo e ha fatto due conti. Con i seguenti criteri. La creazione e la distruzione di ricchezza non può essere misurata su un arco di tempo troppo breve: si sentirebbe troppo il peso della congiuntura. "L'espresso" ha dunque ragionato sui dieci anni: dal 1993 al 2002. Partire al 1993, d'altra parte, si giustifica anche con ragioni di tipo qualitativo: è in quell'anno, infatti, che il governo Ciampi vara il "Testo unico bancario" che aggiorna la riforma del 1936 e consente di costruire anche in Italia la banca universale alla tedesca; dal 1993 anche le banche commerciali possono concedere credito a medio e lungo termine, e investire in altre società, tra cui le imprese industriali. Nel 1993, infine, l'Iri esce dal Credito italiano, ora Unicredito, e avvia il processo di privatizzazione del sistema bancario. Per queste ragioni, il '93 può essere considerato un buon punto di partenza. Quello d'arrivo è, per ragioni di calendario, il 2002. Ma, acquisito il metodo, ciascuno lo potrà aggiornare a piacer suo. Il metodo è abbastanza semplice. Per cominciare si stabilisce il valore del capitale rischiato dalla platea degli azionisti all'inizio del 1993. Come? Prendendo il valore di Borsa di fine '92, la cosiddetta capitalizzazione. Per quanti, come il Monte dei Paschi, non erano quotati si è fatto un conto più breve (e meno significativo), che comincia al momento della quotazione. Al valore investito all'inizio del periodo abbiamo aggiunto gli aumenti di capitale sottoscritti via via dai soci. Nel caso assai frequente di fusioni, abbiamo stimato l'incremento del capitale rischiato sulla base delle quotazioni dei titoli della banca incorporante alla chiusura del mese precedente l'operazione. È un metodo empirico, ma vale per tutti e può dare un'idea delle tendenze. Tutto questo capitale rischiato dai soci ha un costo finanziario che si accumula di anno in anno e che non va dimenticato. I soci, infatti, potrebbero investire le stesse somme senza alcun rischio in titoli di Stato che garantiscono ogni anno interessi più o meno sostanziosi. Queste cedole rappresentano il rendimento teorico del capitale investito al quale rinuncia l'azionariato delle grandi banche prese in esame. È dunque un costo che, alleggerito dei dividendi incassati, va aggiunto di anno in anno per avere il costo accumulato dell'investimento fatto dai soci. Questo onere globale potrà essere confrontato con la capitalizzazione di ogni banca alla fine di ogni anno. Se il saldo sarà positivo si potrà dire che quella tal banca ha creato ricchezza in quel tale esercizio, viceversa si potrà sostenere che l'ha distrutta. Ebbene, delle sette principali banche italiane solo Unicredito riesce nel decennio a creare ricchezza, e in misura considerevole. Profumo è l'unico banchiere italiano, almeno tra i grandi, che ha titolo per parlare di ritorno sul capitale investito, avendo accresciuto del 29,8 per cento il valore che gli hanno affidato via via i soci. Tutti gli altri dovrebbero misurare le parole. La tabella di pagina 155 rivela che, in cifra assoluta, chi ha distrutto più ricchezza è Banca Intesa, seguita da Capitalia, Sanpaolo Imi e Monte dei Paschi. In proporzione sul capitale investito - ed è questo l'indice che più conta - la banca peggiore è Capitalia che ha bruciato il 74 per cento del capitale messo in campo dall'azionariato. Poi viene Banca Intesa, che ha distrutto il 58,5 per cento dei mezzi dei soci, quindi il Monte dei Paschi (40,5 per cento), il Sanpaolo Imi (32,3 per cento), Mediobanca (23,3 per cento) e la Bnl (17 per cento). In parecchi istituti i responsabili sono cambiati nel tempo, ma non tutti. In Capitalia e Banca Intesa, Cesare Geronzi e Giovanni Bazoli continuano a regnare sovrani. Tra gli inossidabili solo Maranghi traballa. A questo genere di analisi si può obiettare che la Borsa è un indicatore ballerino. Ma chi fa questa osservazione non riesce mai a suggerire un valutatore più oggettivo e attendibile. Del resto, nel decennio 1993-2002 la Borsa è cresciuta del 142 per cento. "L'espresso" può aggiungere che, più dei dati, contano le tendenze e la differenza di comportamento di una banca rispetto all'altra: se un banchiere è bravo e fortunato, può vantare un bilancio in nero anche quando i corsi azionari scendono: Profumo docet. D'altra parte, se dalla tabella che riassume il decennio si passa all'esame dei grafici, che, qui sotto, danno conto delle performance di ogni singola banca anno per anno, si scoprono tante cose. Che coinvolgono non solo le responsabilità dei banchieri, ma anche quelle della banca centrale che ne ha seguito, in cabina di regia, ogni iniziativa. Per esempio, solo in due anni, e proprio quando la Borsa inseguiva gli eccessi più improbabili, Capitalia ha creato un po' di ricchezza. Intesa invece non è più riuscita a remunerare un capitale la cui consistenza è salita vertiginosamente a seguito delle fusioni, di quella buona con la Cariplo (allora governata da Carlo Salvatori) e di quella assai meno buona con la Comit, snervata dalla gestione dei fedeli di Mediobanca. Al San Paolo ha fatto bene acquisire l'Imi, ma non Cardine, almeno per ora. Bnl perde meno perché, valendo poco, poco ha messo sul tavolo. Unicredito, invece, ha indovinato le acquisizioni: il vecchio Credito italiano andava male, ma poi con il Rolo e le casse di risparmio di Verona, Torino e Treviso, ha cominciato a volare. Il Monte dei Paschi è l'unico che può lamentarsi di questa analisi: il suo valore d'esordio è altissimo, perché nel 1999 la Borsa già viaggiava verso i massimi e dunque da lì sarebbe stato più facile cadere che crescere. E Mediobanca? Che dire della tanto di-scussa Mediobanca e del suo timoniere Maranghi? I numeri affermano che, negli ultimi dieci anni, la banca d'affari milanese ha perso molto meno di tanti suoi critici. Può essere legittimo sostituire Maranghi, ma trovare un sostituto migliore, con questi chiari di luna, sarà difficile.

Investimento di lungo periodo: 21esima puntata - gz  

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 16:09

O si passano gli anni a fare discussioni del tipo chi vincerà lo scudetto e se è meglio prodi o berlusconi oppure si cerca di avere alcuni punti fermi se parliamo di investire per la pensione o i propri figli. (No, avete sbagliato indirizzo, questo non è il topic in cui discutere se in luglio la borsa scenderà, sicuro può scendere in luglio, ma qui non ci interessa ...) L'unico modo razionale di investire con un orizzonte di lungo periodo è basarsi sulla storia finanziaria. Se si vuole dimostrare un idea preconcetta si inserisce il periodo che prova la propria tesi per cui : - se sei negativo prendi gli anni della grande crisi del 1929 o gli anni '70 dell'inflazione al 13% o gli ultimi tre anni dal 2000 - se sei positivo gli anni prima del 1929 o gli anni '50 o il boom del 1982-1999. Fare così è più divertente, è per questo che i politici sono sempre in polemica, perchè mettersi a esaminare dei fatti è noioso. Ma se uno vuole essere obiettivo esamina L'INTERO PERIODO in cui la borsa è esistita ed ha funzionato. E se allora uno prende gli ultimi 100 anni (visto che molte borse esistevano anche a fine '800) il rendimento medio di tutte le borse dei paesi industrializzati (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Australia, Paesi Scandinavi, Olanda, Francia e Svizzera) é stato superiore al SETTE PER CENTO MEDIO ANNUO in termini REALI (includendo Dividendi e sottraendo l'Inflazione) e superiore a quello medio delle obbligazioni e degli immobili (ovunque è stato possibile calcolarlo) Per quanto riguarda l'Asia, lì le borse esistono solo dagli anni "60 o "70, comunque finora il loro rendimento è più elevato, mi sembra sopra l'8% medio annuo reale. Fanno eccezione: l'Italia che ha un +2.3% medio, la Germania un 6% scarso, (il Giappone un 4.9% dagli anni '50). (Domanda: cosa hanno avuto in comune Italia, Giappone e Germania ?)

I fondi indice quotati all'estero non sono più possibili per il cittadino italiano ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 12:13

Ho appreso di recente che il trattamento fiscale dei fondi quotati presso le borse estere da quando sono stati introdotti gli ETF è diverso da quello delle azioni quotate per il cittadino residente italiano e quindi mentre fino a un anno fa anche le gestioni presso banche li compravano ora non lo fanno più. Ho visto che le banche italiane non li possono comprare per le gestioni che hanno con clienti italiani in quanto mi dicono che ai fini della dichiarazione dei redditi sono considerati dei fondi esteri non armonizzati e non riconosciuti dalla CEE. Come noto alla borsa di NY esistono centinaia di fondi indice o fondi settoriali quotati, che sono comprabili durante la sessione oppure solo in chiusura della sessione di borsa esattamente come si compra una qualunque azione. Quindi compri il China Fund o il Japan Small Cap o il fondo sul Nasdaq QQQ oppure al contrario quello ribassista Rydex Ursa o o fondi settoriali sull'immobiliare o fondi sulle obbligazioni a alto rendimento o sui paesi o obbligazioni emergenti e chi più ne ha più ne metta e li compri tutti allo stesso modo di IBM o Coca Cola. E' ovvio che costandoti un 1 per mille, essendo liquidabili in qualsiasi momento e essendo completamente trasparenti questi titoli-indice sono molto più efficienti e costituiscono una concorrenza molto pesante per i fondi comuni. Dato che ne ho suggeriti cinque o sei di recente e se ne è parlato anche sul forum, senza pretendere di essere un esperto fiscale segnalo il problema e sollevo questa questione . In pratica mi sembra che se un privato li compra, dato che sono centinaia e con nomi che li rendono poco distinguibili da un azione normale le probabilità che la cosa venga rilevata è quasi zero, anche se in dichiarazione dei redditi andrebbero invece trattati diversamente dagli acquisti delle altre azioni americane. Se però hai una gestione presso una banca invece ora la cosa non è più possibile (e di questo sono sicuro per esperienza diretta). Chi conosca la materia meglio di me è invitato a precisare meglio la questione

Pericoli sulle obbligazioni ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 02:29

------------------------------------------- ...Beppe Scienza afferma che una bolla sulle obbligazioni e' matematicamente impossibile.... ------------------------------------------------------------------- In primis stiamo attenti a criticare il professor Scienza che da quello che ho visto sul suo sito, nel suo libro sulla finanza e anche nella risposta pubblicata ieri corrisponde al nome E' vero in senso tecnico per chi investe fino alla scadenza in un obbligazione che la perdita in conto capitale può essere evitata, per cui se un bond a 10 anni lo tieni fino in scadenza se non è Cirio o Argentina (o forse Fiat) quello che puoi perdere è solo un differenziale con l'inflazione. Tuttavvia se hai comprato oggi un decennale con rendimento a 3.5% e i tassi a 10 anni salgono nei prossimi 10 anni in media al 5.5% ad es (perchè l'inflazione sale dal 2% al 4%) hai una perdita in termini reali non indifferente quando te lo rimborsano, anche se non la chiami "bolla". ----------------------- mail ricevuta --------------------- ....Ho appena visto il grafico delle obbligazioni USA a 10 anni, e sono rimasto basito. Il grafico dice che è da ben 18 anni che il loro valore sale, cosa potremmo mai aspettarci ancora?? Io che ho investito, da non non molto tempo, i miei risparmi in fondi che trattano obbligazioni di paesi emergenti e non solo,dovrei mollare tutto e trasferirmi sul conto arancio ? grazie per la risposta -------------------------------------------------------------- Per quanto riguarda il fatto che il reddito fisso abbia avuto un ciclo di rialzo iniziato nel 1983 che dura da 21 anni, yes, è vero e ho pubblicato molti altri grafici che mostrano come funzionano i cicli delle obbligazioni. Rimando, come commenti free, a: ^Obbligazioni - bond/bund #www.cobraf.com/forumf/SearchPostByKey.asp?method=search&keyword=Obbligazioni - Bond/Bund^ ^Obbligazioni - Corporate #w.cobraf.com/forumf/SearchPostByKey.asp?method=search&keyword=Obbligazioni - corporate^ ^Obbligazioni - Junk #www.cobraf.com/forumf/SearchPostByKey.asp?method=search&keyword=Obbligazioni - Junk^ ^Tassi di interesse e economia#www.cobraf.com/forumf/SearchPostByKey.asp?method=search&keyword=Tassi di Interesse e economia^ Domanda: " fondi che trattano obbligazioni di paesi emergenti " ? Valeva la pena farlo nell'ultimo anno, ad es ho suggerito anche io un fondo quotato High Yield qui nel forum diverse volte dall'estate scorsa. Può funzionare ancora per qualche mese, ma solo se si è rapidi a uscirne perchè ci sarà probabilmente un crash entro dodici mesi e potrebbe esserci anche molto prima di 12 mesi.

Berlusconi non ha avuto l'autorizzazione a governare - gz  

  By: GZ on Giovedì 03 Luglio 2003 17:10

Dare del nazista o dell'SS o kapò a un tedesco che si comporta da @#^*%&$§ è normale, se un tedesco ti fa imbufalire cosa gli dici, terrone ? Sì certo un presidente non deve farlo, sicuro, è sbagliatissimo, una gaffe diplomatica grossa, ci mancherebbe che ognuno si sfogasse in sede pubblica ogni volta a dire quello che pensa in faccia a quelli che lo attaccano. Molto meglio lo spettacolo degli eurodeputati esenti da tasse spesati di tutto con pensione d'oro che si agitano e vivono l'orgasmo della legislatura oggi che c'è la valanga delle dichiarazioni, comunicati, conferenze stampa, mozioni a causa della dichiarazione o della parola scorretta pronunciata dal nemico pubblico dell'europa "corretta", il quale a forza di essere insultato ha perso la brocca. Se sei come Chirac che pronuncia sempre tutte le paroline giuste allora puoi avere tre o quattro inchieste e processi penali in corso per fatti di corruzione gravi accaduti negli ultimi dieci anni nell'esercizio delle funzioni pubbliche e i media che contano del Financial Times, Le Monde, Economist, Corriere della Sera, CNN, BBC, CNBC ti trattano con deferenza e rispetto, anzi ammirano come tieni testa all'america (a costo di sostenere il terrore di saddam e degli ayatollah iraniani con tutti i mezzi). Sono dieci anni ormai che le elites europee rompono con la storia che l'italia non può essere governata dal governo scelto dalla maggioranza come gli altri paesi perchè berlusconi è un miliardario di destra corrotto. A governare è autorizzato solo : i) chi non ha mai lavorato in vita sua perchè ha fatto solo politica dai 18 anni in poi ii) chi fa parte o della famiglia democristiana o quella socialista o quella gollista. Il resto non è ammesso, quando un estremista a seguito di una campagna d'odio di anni ammazza Pim Fortuyin, persona colta e di idee aperte, ma che vince le elezioni in Olanda battendo democristiani e socialisti per fermare l'immigrazione incontrollata, è "il leader xenofobo" che è morto quindi non è un dramma. iii) chi ha recitato sempre il credo progressista, cioè menzionato come negativi il fascismo, il razzismo e israele, ma non il comunismo e l'OLP, è andato leggero con terrorismo islamico e ha stretto la mano ad Arafat. Berlusconi è l'unico capo di stato europeo che ha avuto il coraggio di non stringere la mano a a Arafat, al terrorista che ha organizzato stragi come quella di Fiumicino o dell'Achille Lauro in italia e altre migliaia di stragi rivolte a donne e bambini innocenti. Tutti i politici europei, francesi specialmente, tutti politicamente corretti sono inorriditi, "ma come... solo perchè ha le mani che grondano di sangue non gliele stringi ?...". Se i politici sono a denominazione di origine controllata e rispettano le regole allora sono protetti dai media come Chirac o come Prodi (che come presidente dell'IRI fino al 1992 o 1993 ha presieduto a centinaia di miliardi di tangenti, di cui alcuni ho visti di persona, coi miei occhi, quando lavoravo per una società di consulenza dell'IRI) Se invece hai creato dal niente un impero economico e poi da solo sempre dal niente hai inventato un partito che ha vinto le elezioni ignorando l'establishment delle politica europea e aggregando i rozzi della lega e gli ex-fascisti (i comunisti ancora militanti non destano indignazioni), allora sei il bersaglio di tutte le elites e i media europei, a fianco di Bush e Sharon. Nemmeno Saddam Hussein e Usama Bin Ladin attirano tanto odio quante ne attira Berlusconi da parte delle elites intellettuali e politiche europee e questo sembra normale. E allora si scava su oscure vicende del 1985 come la cessione SME di Prodi A FAVORE di Debenedetti in cui 18 anni fa Berlusconi non ha avuto nessun vantaggio e Prodi andrebbe semmai inquisito e tutti i media lavorano per accreditare l'idea che pur non avendo comprato o ricevuto una lira in tutta la storia Berlusconi sia colpevole di qualcosa che non è avvenuto. Per capire cosa succede basta questo: accusano Berlusconi per tre anni di essere mandante dell'omicidio di Falcone (!) e della strage di Capaci con la sola testimonianza di un pentito come Salvatore Cancemi, un capomafia con venti omicidi alle spalle. Cancemi come premio per la sua "collaborazione" non ha fatto un solo giorno di carcere e se ne sta sempre libero e stipendiato. Alla fine ovviamente non si trova niente e si archivia l'inchiesta, e il minimo sarebbe incriminare Cancemi almeno per calunnia, ma niente, l'importante è aver messo in giro la storia, fatto i titoli sui giornali, aperto l'inchiesta e tenuto il nemico politico nei titoli dei giornali associato alla parola "mafia" così in Germania leggono i titoli : "Berlusconi- Mafia-inquisito...". Per cui quando va in europa sono tutti pronti coi cartelli e le mozioni in agguato Così passano dieci anni in cui tutti i media europei che contano e i politici progressisti europei rimangono in costante eccitazione per la crociata contro il loro nemico pubblico numero uno. La stagnazione economica dell'europa ? Il calo dei redditi reali dei lavoratori dipendenti ? L'emigrazione incontrollata e da paesi che alimentano il terrorismo anti-occidentale ? Nah... queste sono cose che annoiano un politico, interessano semmai ai cittadini che lavorano, ma non a chi fa parte dell'elite spesata di tutto esentasse con pensione d'oro ma "che costruisce l'Europa". L'orgasmo della politica e dei media è quando il bau bau, il miliardario di destra corrotto, il nemico pubblico dell'europa "corretta", a forza di essere insultato si scoccia e pronuncia la frase scorretta che puoi sbattere in prima e il circo delle dichiarazioni di sdegno può ripartire con le prime pagine dei giornali, i titoli dei notiziari, gli editoriali e il resto del can can di chi non deve lavorare ma può permettersi di vivere e fare carriera solo con le parole e le mozioni di sdegno. Fortunati loro. E sfortunati noi in Italia che in mancanza di meglio o per cambiare abbiamo eletto chi non era stato autorizzato dalle elites che comandano in europa per cui ora ogni mese ci rompono @§%&$£#*%

gara di corsa con la moglie al collo in Finlandia - gz  

  By: GZ on Giovedì 03 Luglio 2003 03:21

Non vorrei che qualcuno avesse mancato la storia della settimana: il Campionato Mondiale di Corsa con la Moglie al Collo (in senso letterale) che si tiene tradizionalmente in Finlandia ogni anno ("Wife Carrying World Championship a Sonkajarvi, Finlandia"). Il testo è in inglese, ma la foto qui sotto in fondo pagina del vincitore al traguardo con la moglie aggrappata al collo spiega tutto. Per chi fosse in vacanza da quelle parti e volesse partecipare l'articolo insegna tutti i trucchi per partecipare e figurare bene. -------------------------------------------------- To Have and to Hold: The Key To Wife Carrying Is Upside Down By ROGER THUROW THE WALL STREET JOURNAL VAIKE-MAARJA, Estonia -- Take it from a world champion: The best way for a man to carry a woman is to dangle her upside down over his back, with her thighs squeezing his neck and her arms around his torso. "That way, your arms are free to help with balance. It's more stable. There's less shifting of the weight," says Margo Uusorg. He has just carried Egle Soll, her pigtails flapping against his back, around a 278-yard oval track that includes a 3-foot-deep water trough and two hurdles of wooden logs. In just over one minute, they won the Estonian championship here, and qualified for this coming weekend's Wife Carrying World Championship in Sonkajarvi, Finland, where Mr. Uusorg is a heavy favorite to win his third world crown. "When you carry this way," he says, "it's much easier." Ms. Soll, upright again and flushed by the experience, if not the victory, says, "It's not so bad. But you don't see much." Estonian men turned up in this little farming village lugging their women upside down five years ago, and the sport of wife carrying hasn't been the same since. Suddenly, gone were the glory days of the piggyback carry, the fireman's carry, the wrap-around-the-shoulders carry. The "Estonian carry," as it was dubbed, was in. And Estonians have won five straight wife-carrying world championships. (Actually, "wife carrying" is a misnomer, for the rules in the freestyle competition allow the man to carry any woman older than 17, his wife or not.) This Estonian dominance doesn't sit well with the Finns, who have been wife-carrying since the late 1800s, when marauding gangs would make off with women from neighboring villages. According to legend, a notorious brigand of the time named Rosvo-Ronkainen recruited only men who had first proved their worth by carrying heavy weight on a challenging track. Now, it is the neighboring Estonians who are getting the spoils of victory. And a frosty Baltic Sea rivalry is getting fiercer. "Every year," says Taisto Miettinen, "the newspaper headlines say, 'Once again, Finnish guy doesn't win.' " That would be him. For the past two years, Mr. Miettinen has finished second at the world championships. "The Finnish wife carriers are like the Boston Red Sox," says Michael Toohey, a Maine house painter who captured sixth place in last year's world championship after winning the North American Wife Carrying Championship in Sunday River, Maine. "People root for them, but they sort of know they won't win." He figured his own chances were slim when he awoke the day of the race and saw one of his Estonian opponents warming up with an early morning work out. "I saw that and I said, 'Wow, they're serious.' " The Finns, on the other hand, apparently just want to have fun. One of their world championship rules, in addition to the one imposing a 15-second penalty for dropping a wife, stipulates that "All the participants must have fun." In past competitions, Finns have awarded winners the woman's weight in beer. The Estonians, at their national championships here on June 21, gave winners the woman's weight in mineral water. "We take too many things seriously," concedes Indrek Keskyla, the mayor of Vaike-Maarja. He blames the communists who ran this Baltic nation. "In the old Soviet Union days, we had to be serious, gray people," he says. Under communist rule, the village pushed to be the best farm cooperative in Estonia. Now, it produces the best wife carriers. The mayor himself produced a lot of laughs when, leading off for the municipal team in the wife-carrying relay competition, he stumbled in the water hazard, drenching himself and his "wife," a woman who works for the city. But next year, he knows, it might not be so funny. "My wife wants to do it next year," he says. "I said if we do it, we do it for fun. But she says, 'No, we must be serious, we must train.' " There were some other laughs. A man dressed as Santa Claus carried Mrs. Claus. Robin Hood carried Maid Marian. And the several hundred spectators gasped when a woman dressed in a nun's habit assumed the Estonian carry position over the shoulders of a man dressed as a monk. Despite the rather intimate carrying style, there were no jealous wives or partners fuming at trackside. "I'm happy that he won," says Kaia Laas, Mr. Uusorg's girlfriend. "He was already carrying other women when I met him. So I can't complain. Besides, says Mr. Uusorg, "she's too heavy. Wait, that sounds bad. She's not fat, she's just too heavy for the competition." His girlfriend is nearly six feet tall and weighs about 127 pounds. Ms. Soll, his carrying partner, is barely five feet tall and weighs just 101 pounds. Which brings us to the touchiest wife-carrying subject of all: weight. As if the Estonian's new carrying method wasn't enough to upset the Finns, they then started showing up in Sonkajarvi with lighter and lighter women. Mr. Uusorg, a 23-year-old administrative officer at the Estonian embassy in Sweden, arrived in 2000 carrying Birgit Ulrich, a college student weighing about 80 pounds. They won in the record time of 55.5 seconds. Then they won again in 2001. The Sonkajarvi organizers, seeking to slow the Estonians, in 2002 set a weight limit, but not arbitrarily. Forty-nine kilograms, or 108 pounds, is the least a woman can weigh, "the weight of Armi Kuusela more than 50 years ago when she was crowned Miss Universe," the organizers explain. But even carrying the heftier, 21-year-old Ms. Soll, who wears a weighted vest to bring her up to the weight limit, Mr. Uusorg looks tough to beat. He is tall, muscular and a regular runner. After winning the Estonian title last month in a time of one minute and 34/100ths of second, he said, "That was pretty easy." Across the Gulf of Finland, in Helsinki, Mr. Miettinen, 38, and nursing a sore back, winced when he heard the time. It is better than his best. For six years now, he has been trying to catch the Estonians. When the Estonians introduced the upside-down carry, he adopted it the next year, abandoning his old across-the-shoulders method. He improved from fifth place to third. When the Estonians came with lighter women, he went in search of lighter women, too. In 2001, he found one who weighed 80 pounds. He improved to second place. With the new weight limit, he has been looking again. Earlier this year, he sized up a co-worker at Finnvera, a corporate financing company. What's your weight, he asked. "About 48 kilograms," said Eija Stenberg. He asked her to be his "wife." She thought about it overnight and accepted the proposal.

Short il Fib30 e compra il Nikkei - gz  

  By: GZ on Mercoledì 02 Luglio 2003 17:57

qual'è la stata l'ultima volta che il Nikkei ha fatto meglio per due mesi di fila dell'S&P (e di quasi tutte o tutte le borse mondiali) ? Un idea per l'estate ? Vendi Short il Fib30 e compra il Nikkei (il fib30 è il peggiore del mondo al momento) (grafici orari e rapporto Nikkei / S&P)

La risposta del professor Beppe Scienza - gz  

  By: GZ on Mercoledì 02 Luglio 2003 01:45

Abbiamo segnalato al professor Beppe Scienza (vedi i post precedenti che citavano i suoi lavori sul risparmio gestito) le obiezioni che sono state pubblicate sul forum qui sotto. Pubblichiamo qui la sua gentile risposta ricevuta per mail e colgo l'occasione per raccomandare il suo libro appena pubblicato: "il Risparmio Tradito", molto migliore degli altri che trattano di investimenti che trovi in italiano. L'impressione è che, senza entrare ora nel dettaglio, non convenga criticare il professor Scienza senza un adeguata preparazione nel merito chi ha scritto non sarebbe passato l'esame con il 18. Ovviamente si è aperti ad altri contributi sul tema ------------------------------ mail del professor Beppe Scienza -------------------- QUANDO SI SCRIVE SUI GIORNALI E SI VUOLE FAR COLPO SPESSO SI OMETTONO DI DIRE ASPETTI CHE RENDEREBBERO MENO APPARISCENTE L'ARTICOLO. MI RIFERISCO ALLA NOTA DI QUEL TAL SCIENZA...... 1- Per quanto riguarda il fondo NM (Nuovi Mercati) è partito nella metà del 2000 poco più in basso del top del nasdaq avuto a marzo a 5000 e investiva in società hight tech sui nuovi mercati europei. Sbagliato: è nato il 25-10-1999. Nel novembre 2002 ha cambiato denominazione e tipologia ed è stata offerta ai sottoscrittori la possibilità di fare degli switch nel fondo Set Tecnologia o Geo Eu Alto Potenziale. Sbagliato: a parte possibili switch, il fondo ha cambiato nome e non politica d'investimento. Chi era in Spazio Euro NM s'è trovato automaticamente in Ducato Geo Europa Alto Potenziale. Chi ha mantenuto l'investimento iniziale si trova adesso (fine Giugno 2003) con una perdita tra il 72% e il 75% Sbagliato: come è riportato nella stessa mia pagina, la perdita in tre anni è stata superioe all'89%. Chi nello stesso periodo avesso comprato Tiscali, E-Biscom, Datamat, Biochearch, Aisoftware, Digital Bros, ed altri cugini europei avrebbe avuto la stessa perdita e in alcuni casi ben maggiore !!!!!! Sbagliato: il Nasdaq o il Nuovo Mercato italiano hanno perso di meno. 2- Per quanto riguarda l'esempio del piano finanziario Four You dando per scontato l'abbattimento al 100% delle penali in uscita se il cliente decide di interromperla Ma che idiozia! Le penali in uscita ci sono e non vengono affatto abbttute del 100%... Col che mi sono stufato di correggere gli strafalcioni ....

perchè a NY si spaventano di meno - gz  

  By: GZ on Mercoledì 02 Luglio 2003 01:30

....l'azionario se visto in prospettiva di lunghissimo periodo mostra rendimenti eccezionali ed è soprattutto perchè nell'ultimo decennio ha avuto un rendimento incredibile. ... -------------------------------------------- Questo è l'impressione di chi è entrato in borsa nel 1998 o 1999, ha visto un rialzo speculativo violento seguito da un crac di tre anni e istintivamente ora pensa che la storia della borsa simile a quella che ha vissuto. E' comprensibile estrapolare le proprie esperienze, ma per gli investimenti di lungo periodo (non per la speculazione a breve, per cui occorrono altre qualità) è essenziale conoscere la storia finanziaria. Oggi ad es Wall Street, come è successo parecchie altre volte nell'ultimo anno, ha chiuso positiva dopo che le borse europee hanno perso un -2% abbondante. E' un piccolo esempio del fatto che ogni volta che inizia un rimbalzo piccolo o grande che sia gli indici europei, cioè i gestori e investitori europei, arrivano in ritardo. E quando c'è un crollo invece spesso le borse europee lo anticipano. E questo vale anche per borse come l'olandese, la svizzera, la svedese e anche la francese che sugli ultimi 30 anni hanno reso quasi quanto quella americana. Perchè? perchè la gente in europa ha un esperienza più limitata della borsa, ricorda come è ovvio soprattutto le ultime esperienze (che sono negative), pensa che sia qualcosa che oscilla, che devi prendere quando è buona e mollare quando è cattiva e non si rende conto del trend di lungo periodo e del fatto che in media batte sia gli immobili che il reddito fisso In nordamerica invece dato che la borsa esiste dal 1796 e che è attiva e trattata dal 1830 o 1840 c'è un istinto diverso della borsa, come qualcosa che alla lunga paga e il motivo è semplicemente che ha pagato. Ma questo dato non è basato solo sugli anni '90, c'è anche una storia piuttosto lunga dietro, ad es il rialzo degli anni "50 e "60 in borsa in america è iniziato con la guerra di Corea (1950-1952) ed è durato fino a quella del Vietnam (1972-1973) quindi è durato 21 o 22 anni. In un periodo di bassissima inflazione ha portato il dow Jones da 170 a 1.000, a cui sommmare dividendi intorno al 3% da cumulare per 20 anni (al 3% in 21 anni va da 100 a 190). Se uno fa tutti i conti vede che i rendimenti reali di borsa del mercato toro del 1950-1970 sono stati simili a quelli del mercato toro del 1982-1999. E' a causa di questo (non solo di questo) che gente come Warren Buffett è diventata miliardaria solo con la borsa in america ed è a causa di questa esperienza e mentalità che gli indici americani hanno anche negli ultimi anni perso molto di meno

Segnali di tipo fondamentale - gz  

  By: GZ on Martedì 01 Luglio 2003 16:07

alcuni avanzano l'ipotesi che parte del cedimento di piazza affari (più sensibile di quello di altre piazze) sia un effetto della patente a punti sento che ad esempio che a Modena chi cercava di andare a lavorare o andare a prendere i figli oggi era bloccato nel traffico perchè i vigili fermavano a catena tutti per controllare la cintura di sicurezza o dei sospetti di uso del telefonino oppure se il pupo era bene allacciato nel seggiolino visto che il problema sono quelli che di notte vanno a 100 all'ora su strade di periferia o a 160 in tangenziale o autostrade dopo aver bevuto o uscendo dalle discoteche oppure i mega raduni che ci sono di notte ad es. a Bologna, (ispirati dal film americano "Fast and Furios" sulle corse in auto clandestine che è al top degli incassi questo mese) di giovani che fanno delle corse con auto truccate sugli stradoni di campagna ecco che giustamente e di conseguenza, dato che non si può chiedere ai vigili e ai poliziotti di andare in giro dopo cena, si da un bel giro di vite su quelli che al mattino a 40 all'ora nel traffico cercano di portare il bimbo a scuola, arrivare al lavoro o fare una consegna per la ditta. D'altronde non tutto va male, ci sono ora segnali incoraggianti che la spesa pubblica sta ricominciando a fare da volano alla ripresa economica incentivando le attività produttive, vedi sotto. --------------------------------------------------------- La Regione finanzia un corso per diventare veline Campania, un milione e 280 mila euro di fondi europei: parteciperanno 97 ragazze FRATTAMAGGIORE (Napoli) - Nelle prossime settimane prenderà il via a Frattamaggiore, nell'hinterland napoletano, la prima scuola per «veline» finanziata dalla Regione Campania (con un milione e 280 mila euro). L'intesa è stata sottoscritta con una società partenopea che organizzerà le lezioni e garantirà il successivo contratto di lavoro. Al corso prenderanno parte 97 ragazze che saranno scelte attraverso un casting in piena regola: «Dovranno avere un requisito essenziale: la bellezza. Il resto lo impareranno». Belle si nasce, ma «veline» si diventa. Come? Nulla di più semplice: basta iscriversi al nuovo corso di formazione professionale finanziato dalla Regione Campania con i fondi europei. E’ necessario un solo requisito: la bellezza, appunto. Il resto s’impara. O quantomeno si spera che vada così. Altrimenti perché mai la giunta di Palazzo Santa Lucia avrebbe stanziato un milione e 280 mila euro (pari ad oltre 2 miliardi e mezzo di vecchie lire) per garantire un futuro da «starlette» a 97 ragazze senza arte né parte? L’obiettivo, infatti, è di trasformare questo manipolo di giovani disoccupate (forti soltanto della loro avvenenza) in oneste lavoratrici dello spettacolo pronte a sgambettare sugli schermi televisivi. Ma con tanto di contratto a tempo indeterminato e paga sindacale. L’accordo, sottoscritto ieri mattina, s’inserisce all’interno dei progetti Aifa, che permettono alle aziende campane di ottenere finanziamenti europei per attività formative finalizzate all’assunzione. Una cosa sacrosanta, quindi. E per di più benedetta dall’intesa fra Cgil, Cisl, Uil e l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese regionali. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato che parte di quei soldi (100 milioni di euro stanziati complessivamente) sarebbe servita un giorno a foraggiare un corso per aspiranti «veline». Nessuno, forse, tranne i dirigenti della First Tel srl, che hanno subito annusato la pista e non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Del resto, nella televisione hanno investito i loro risparmi, ma alla televisione non hanno sacrificato il lavoro d’una vita. Compreso l’inossidabile spirito pratico maturato in anni e anni d’artigianato. Antonio Del Prete faceva e continua a fare il marmista, portando avanti l’antica azienda di famiglia. Gennaro Iannuzzi vendeva legname all’ingrosso, poi ha mollato tutto, ma se gli chiedi qual è il suo mestiere ti risponde ancora: commerciante. L’unico che di spettacolo sa qualcosa è Pietro Vittorelli, un agente teatrale prestato all’amministrazione della società. Ed è al suo fiuto che si deve il colpaccio dell’università per «veline» finanziata dalla Regione. Mentre s’aggira nello studio tv creato dentro un enorme hangar industriale di Frattamaggiore, alle porte di Napoli, sembra un preside alla vigilia del nuovo anno scolastico. «Qui a fianco c’è un altro capannone dove abbiamo sistemato gli uffici e le aule - racconta -. Tutto in regola, tutto a norma. Perché sia chiaro: questa è una cosa seria, mica una pagliacciata. Le ragazze dovranno sostenere 600 ore di lezione, suddivise in 180 di teoria e 420 di pratica. Per ciascuna di esse riceveranno un compenso di 2 euro e 7 centesimi. Poi, alla fine del corso, le assumeremo in pianta stabile: avranno uno stipendio e parteciperanno a un programma che abbiamo messo in cantiere». Davvero? E di cosa si tratta? «Annoti il nome perché sarà una bomba: "QuizLotto", un format ideato, prodotto e realizzato da noi. Roba originale e non copiata dalle emittenti estere, come la stragrande maggioranza dei giochi a premi che vediamo in tv. Abbiamo già la cassetta con il numero zero. Pensi che la Rai ci aveva messo gli occhi sopra, poi è cambiato il consiglio d’amministrazione e allora... Ma non importa: abbiamo un’intesa con Europa 7, un network di emittenti locali, che lo manderà in onda appena concluderemo la formazione professionale delle allieve. E cioè nell’autunno dell’anno prossimo». Insomma, la fine è nota. Ma l’inizio... «Lo so, quello sarà il momento più difficile. Comunque tra una ventina di giorni cominceremo il casting». Cosa? «Beh, in qualche modo dovremo pur scegliere le 97 ragazze che frequenteranno i corsi. Riceveremo mille e forse più domande di ammissione, ne sono certo. Dunque sarà necessaria una scrematura. E toccherà appunto alla commissione casting, formata dai docenti e da due funzionari regionali, valutare le attitudini delle concorrenti». Un provino in piena regola, allora, tipo quelli descritti da Muccino nel film «Ricordati di me». E bisognerà mostrare di saper cantare, ballare, recitare: giusto? «Sì, ma fino a un certo punto... Il requisito essenziale, anzi direi l’unico, è la bellezza: le ragazze devono bucare il video, farti perdere la testa... Già me le vedo davanti agli occhi con il costume di scena, microgonna e reggiseno, pronte ad addolcire i sogni degli italiani. Il resto lo impareranno: siamo qui per questo, no?». Studieranno danza, recitazione, canto, dizione, bon ton, trucco e perfino un po’ di normativa sindacale e di leggi sulla sicurezza. Tre ore di lezione al giorno per un anno o quasi. Sognando un futuro lastricato di paillettes, lontano dal buio d’una vita senza trama. Anche se in quel buio molte di loro ripiomberanno. Con qualche euro in più e un’illusione in meno. «Suvvia, smettiamola con questa lagna - sbotta Vittorelli -. Le ragazze avranno un lavoro, uno stipendio. E chi l’ha detto poi che una di loro non finisca in Rai o a Mediaset? Le avremo tutte sotto contratto e ce ne occuperemo al meglio. Sapesse quante ne ho piazzate in questi anni...». Enzo D'Errico 1 luglio 2003

è tutto legale, ma preferisco andare altrove - gz  

  By: GZ on Martedì 01 Luglio 2003 14:42

il fib30 ha delle "puntate" in su e in giù di pochi minuti o secondi che altri indici europei non fanno, lo si vede a occhio nudo confrontando i grafici a 5 minuti queste "punte" sono delle stoploss che vengono prese e sono più frequenti e estreme sul fib30 per la facilità con cui un indice meno liquido e dipendente da pochi titoli in misura maggiore di altri può essere spostato per qualche minuto è tutto legale e se avessi la struttura lo farei anche io, mi metto lì all'ora di pranzo o quando mi segnalano che ci sono molti ordini stop 80 o 100 punti sotto e mi vendo di colpo un pacco di eni, generali, tim, telecom e enel per fare sì che sprofondi di 150 improvvisamente e sto pronto a ricoprirlo al volo dato che però non sono in condizione di fare questi scherzi e che devo ogni tanto mettere delle stoploss in macchina quando esco, preferisco andare sull'eurostoxx ad esempio, dove so che queste puntatine sono meno frequenti

onore al modello di Bradley - gz  

  By: GZ on Martedì 01 Luglio 2003 14:19

onore al modello di Bradley che come sappiamo dalle puntate precedenti di questo topic diceva : "23 giugno per la prossima svolta in basso" e finora sta avendo ragione, così come ha avuto ragione a metà marzo per la svolta al rialzo e a dicembre per quella in basso e a ottobre per quella in alto ecc... ecc.... ricordo che questo modello viene calcolato UN ANNO PRIMA (anzi anche diversi anni prima visto che si basa su posizioni astronomiche) persino Arch Crawford che lo usa e lo ha reso popolare quest'anno questa volta non lo ha seguito ed è ancora al rialzo poi dicono che : "se uno avesse un sistema che funziona non lo darebbe in giro...". Qui c'è un sistema che da due anni sta inchiodando i punti di svolta come nostradamus e persino chi lo elabora a volte non si fida

Suggerisco lo Swiss Market Index future simbolo SMI, - gz  

  By: GZ on Lunedì 30 Giugno 2003 21:06

posso sbagliare ma credo che una cosa come quella accaduta oggi sul Fib30 non sia mai successa in nessun mercato future di alcun genere, dai future degli indici di borsa come il fib30 a quelli dei tassi di interesse, ai cambi, alla soya al succo di arancia forse forse è capitato il giorno della scadenza di contratti strani come la pancetta di maiale, ma proprio negli ultimi minuti in cui dovevano chiuderlo e ormai il volume era tutto sulla scadenza successiva comunque sembra che la manipolazione fosse anche sul mib30 contante che è andato a picco in modo istantaneo quando gli altri indici perdevano sì, ma in modo contenuto Forse c'è un motivo per il quale le piattaforme più in voga a livello internazionale hanno tanti indici future, ma non il fib30 suggerisco, oltre al Dax, l'Eurostoxx future (che è quello che preferisco) e poi per sostituire il fib30 lo Swiss Market Index future, simbolo SMI, che fa 30mila contratti al giorno quindi non è peggio del Fib30 come volumi, è bello volatile come il fib30, ma senza questi giochetti e a me piace perchè essendo meno seguito del DAX è più "spontaneo" ed è movimentato. In fondo la svizzera è qui vicino e alcuni svizzeri parlano anche italiano per cui è come fare un indice di casa

La prospettiva di investimento del prossimo decennio - gz  

  By: GZ on Lunedì 30 Giugno 2003 16:07

Neanche a farlo apposta, dopo che ho messo nel weekend il suggerimento di leggere il libro base dell'investimento di lungo periodo, ^"..101 Years of Global Investment Returns " di Dimson, Marsh e Stanton #www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0691091943/qid=1056930699/sr=1-1/ref=sr_1_1/002-6517078-4781609?v=glance&s=books^, ecco che oggi il Corriere economia ti intervista proprio Dimson, uno dei tre autori. Leggere e sottolineare. Dimson non è un teorico della finanza o un analista tecnico o un profeta barbuto ma l'autore dello studio storico sui rendimenti obbligazionari, azionari e immobiliari più completo e accurato che finora sia stato pubblicato in cui assieme ai colleghi della London School ha ricostruito per 16 paesi 100 anni di dati finanziari La sua conclusione ? che in media chi investa in un portafoglio diversificato può aspettarsi un rendimento del 5% annuo medio (in termini reali, sottrando l'inflazione e contando i dividendi). CINQUE PER CENTO MEDIO ANNNUO, (ragionando su intervalli di tempo di 10 o 15 annni ovviamente, investendo non in un solo paese please e diversificando in almeno 15 titoli per ridurre le oscillazioni). Quindi Dimson prevede in futuro un rendimento inferiore alla media storica, che per le borse maggiori è stata del 7,5% circa (SETTE E MEZZO PER CENTO MEDIO...), perchè giustamente nota che l'impatto della diffusione della borsa e della globalizzazione è ora già sfruttato in molti paesi e i tassi di crescita delle economie tendono a rallentare in occidente. Ma questo cinque per cento e rotti (reale) è di più di quanto possano rendere (sempre in media e su un orizzonte di diversi anni) l'obbligazionario e l'immobiliare che sono anche loro soggetti ai medesimi fenomeni di riduzione delle opportunità di investimento in occidente. Anzi l'obbligazionario essendo sceso ai rendimenti più bassi degli ultimi trent'anni in modo particolare. E comunque nell'ultimo secolo il reddito fisso e gli immobili hanno sempre reso meno delle azioni in 13 o 14 dei 16 paesi industrializzati studiati. Cosa importa visto che in questo sito l'85% dell sforzo è rivolto alla speculazione a breve termine ? Non tutti però vogliono speculare, c'è chi vuole investire (e ^ci preoccupiamo anche di questo#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=lt^). Ma sull'investimento con un orizzonte di qualche anno la disinformazione è talmente fitta che occorre spezzare qualche lancia. Domanda per padri di famiglia: il maggiore esperto e storico di investimenti di lungo periodo spiega qui che si aspetta rendimenti medi reali del 5% con le azioni (e inferiori con obbligazioni e immobili). Se allora tu investi per i prossimi 10 anni tramite un fondo che ti costa (quando hai conteggiato tutti i costi) più del 3% annuo, cosa ti resta dopo 10 anni ? -------------------------------------------------------------------------- INTERVISTA I consigli dello studioso inglese che ha confrontato i risultati dei mercati finanziari dal 1900. Italia deludente «Giocate a tutto campo» Dimson: «Nel lungo periodo azioni meglio dei bond. Ma per guadagnare bisogna diversificare al massimo» Le azioni faranno meglio dei bond nel lungo periodo. Anche nei prossimi cent’anni. Ma con rendimenti decisamente più bassi di quelli che la storia dell’ultimo secolo ci ha abituato a contemplare. Elroy Dimson , professore di finanza della London Business School , non si definisce un pessimista. Anche se dichiara subito che la sua fiducia nelle sorti del mercato azionario si è ridimensionata. «Direi che sono semplicemente realista». Il trionfo degli ottimisti - così tra l’altro si intitola il libro, scritto insieme a Paul Marsh e Mike Staunton, dove esprime il suo pensiero - fa parte della storia passata. Adesso, forse, è venuta l’ora di un sano disincanto. Che cosa devono fare gli investitori della nuova era per non sbagliare? «Io studio i mercati. Non faccio previsioni, non è il mio mestiere. Posso però dare qualche consiglio pratico di comportamento: la strategia vincente è quella della diversificazione a tutto campo. Non bisogna investire solo a casa propria, ma in tutto il mondo. E puntare non solo sulle azioni, ma anche su bond, immobili... Insomma su tutte le opportunità che il mercato globale offre». Qual è la chiave per capire il comportamento delle Borse? «Misurare correttamente il premio che possono offrire. Vale a dire la differenza fra il ritorno delle azioni e quello degli investimenti privi di rischio. Secondo le nostre elaborazioni ora si può andare, a seconda del mercato di riferimento e della volatilità attesa, da poco più del 3% a poco più del 5%. Sono stime molto più basse di quelle citate in molti testi e in molti sondaggi. C’è infatti ancora chi si aspetta rendimenti a due cifre dalle azioni. Un errore, indotto anche da una scorretta percezione del passato». Da dove vengono queste convinzioni? «Le abbiamo raggiunte dopo un viaggio a ritroso in 103 anni di storia e di mercati. Gli studi presentati nel libro, e aggiornati l’anno scorso, hanno rivisitato le serie storiche di sedici Paesi, a partire dal 1900. In estrema sintesi per ottenere un modello credibile in grado di quantificare il futuro premio di rischio è stato necessario riconoscere ed eliminare gli effetti di fenomeni che non saranno più ripetibili sui mercati azionari, come la diminuzione del rischio per gli investitori indotta dall’apertura sempre più ampia dei mercati». Una lezione di storia? «Sì. Diversa da Paese a Paese, dove si sono messi a confronto i rendimenti di azioni e bond per più di un secolo. Con risultati molto diversi. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Borsa è stata davvero remunerativa e poco volatile negli ultimi cento anni. Per avere un’alta probabilità di battere l’inflazione con le azioni e di portare in territorio sicuro i propri investimenti a Wall Street è bastato tenere in portafoglio i titoli azionari per periodi lunghi 20 anni. Con i bond ce ne sarebbero voluti invece 75». E in Italia? «Vent’anni non sono un periodo abbastanza lungo per dichiarare vincente la scelta dei mercati azionari europei. L’analisi storica dice che, solo per mettersi al sicuro dall’inflazione, l’investitore italiano avrebbe dovuto tenere le azioni in media per 75 anni. Quello francese cinquantacinque». Differenze enormi... «Sì. Giustificate dal diverso impatto delle guerre mondiali e dal differente sviluppo economico. Fatto sta che, fuori dagli Stati Uniti, il mercato azionario è stato molto volatile. E remunerativo solo fino a un certo punto. Anche se, è vero, le azioni hanno sempre fatto meglio dei bond su tutti e sedici i mercati presi in considerazione dal 1900 a oggi». Molti studiosi, anche se con accenti diversi, condividono la sua tesi sulla necessità di una maggior prudenza nel valutare la Borsa. E’ cambiato qualche cosa di fondamentale nei mercati o hanno solo cambiato idea gli esperti? «Credo che ci sia stato qualche cambiamento nei mercati. E un’importante conversione da parte degli studiosi. Che, a mio avviso, dopo aver fatto diversi errori di valutazione, ora sono sulla strada giusta». Gli Stati Uniti saranno il mercato vincente anche domani? «Penso piuttosto che potrebbero essere i mercati europei a far meglio rispetto al loro passato». Perché consiglia la massima diversificazione? «La mia fiducia nel fatto che le azioni facciano grandi cose nel futuro, penso ad esempio alle nostre pensioni, è diminuita. Finora abbiamo riconosciuto un alto valore alla crescente possibilità di investire fuori dal giardino di casa e in un numero sempre maggiore di strumenti finanziari. Ora che l’abbiamo, conviene usarla». Sta dicendo anche che la festa della gl obalizzazione è finita? «Non ci sono più grandi spazi di rivalutazione dei titoli azionari in questa chiave. Abbiamo finito di esplorare il pianeta finanziario. E non vedo, per ora, la possibilità che se ne scoprano di nuovi nei prossimi anni».

Momento di riflessione - gz  

  By: GZ on Lunedì 30 Giugno 2003 03:51

Momento di riflessione, per chi voglia imparare qualche cosa di utile per i propri investimenti del prossimo decennio. i) Suggerisco innanzitutto per chi durante l'estate abbia un attimo di leggere la pubblicazione più seria che esista in italiano e in Italia sulla borsa e cioè lo ^studio del servizio studi di Mediobanca#www.mbres.it/ita/download/az_1928.pdf^ (il quale da decenni si distingue per obiettività e precisione) E di leggere anche la loro ^replica ad alcune osservazioni critiche #www.mbres.it/ita/download/borsa_1928_replica.pdf^ La conclusione dello studio di Mediobanca è : la borsa peggiore del mondo industrializzato negli ultimi 30 o 60 anni è stata quella italiana. Sì, abbiamo questo primato. Le borse svizzere francesi e tedesche sia che le si misurino dagli anni '20 o dagli anni '60 hanno reso in linea con quelle anglosassoni, ma quella italiana no. Come noto in media le borse inglesi e americane hanno reso il 7,5% circa IN TERMINI REALI (sottraendo l'inflazione e aggiungendo i dividendi). Questo sia che si parta da fine '800 o dagli anni '20 o dagli anni '30 o anni '60, su tutti gli intervalli di tempo superiori a 25 anni circa il rendimento medio reale è sempre il 7,5%. E le borse svizzere francesi e tedesche hanno reso anche loro tra il 6 e l'8% medio reale. Quella italiana invece ha reso finora su intervalli di tempo di 25-30 anni, ad es partendo dagli anni '60 tra il 2.3 e il 2.5%% medio annuo il che per un investimento che può avere oscillazioni del -20% annue non compensa del rischio e viene battuto dal rendimento medio delle obbligazioni. Stiamo parliando ora non delle solite oscillazioni di questo mese o del prossimo, ma degli investimenti di lungo peeriodo, dei rendimenti medi su orizzonti di 20 o 30 anni. Un rendimento del 7,5% medio annuo cumulato (reale) impiega 9 anni e mezzo a raddoppiare il tuo capitale, ma un di rendimento del 2.5% impiega 28 anni (prendere la calcolatrice e verificare). Tra parentesi questo taglia la testa al toro a tutte le discussioni sul risparmio gestito come investimento di lungo periodo: anche assumendo che la borsa italiana si avvicini al rendimento medio di quelle migliori non ha senso pagare più del 3% annuo su un rendimento medio del 7.5% ottenibile da tutti comprando un indice... (Poi dicono perchè sono esterofilo, se uno si occupa di pret-a-porter fa bene a difendere il made-in-italy, ma se uno si occupa di investimenti finanziari compri italiano se vuoi fare della beneficenza.) ii) Se poi uno fosse in vena di un exploit e volesse veramente sapere come funziona il mercato finanzario e quali investimenti rendono e e quali no al di là delle oscillazioni del mese allora legge il libro base che spiega tutto, ^"..101 Years of Global Investment Returns " di Dimson, Marsh e Stanton #www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0691091943/qid=1056930699/sr=1-1/ref=sr_1_1/002-6517078-4781609?v=glance&s=books^ ( quello che citano anche nello studio dell'ufficio studi Mediobanca) (Per chi fosse pigro mentre lo leggevo ho copiato qui sotto il punto centrale di tutto lo studio Mediobanca)

Rimarrebbe forse Emma Bonino - gz  

  By: GZ on Lunedì 30 Giugno 2003 03:28

mah... la cosa impressionante è che c'è ora un inchiesta della magistratura su Unipol-Gnutti ed è su fatti recenti e macroscopici per chiunque capisca l'aritmetica delle elementari, ma nessuno ne parla salvo forse questo Beppe Scienza che sembra con le sue critiche uno shakarov nella russia dei bei tempi. Intanto Emilio Gnutti continua a essere citato tutte le settimane sui giornali per le sue iniziative, ma nessuno che scriva ".... Gnutti... il quale da alcuni mesi è sotto inchiesta per per 14 milioni di un rimborso sospetto dei bond Unipol...". I tre scandali finanziari recenti in italia sono; i) Cirio con Cragnotti ii) il "My Way" del Monte Paschi in cui l'importo è di migliaia di miliardi di lire, se uno legge tutta la storia è sensazionale come truffa legale iii) questo di Unipol che non è il solito "insider trading", è il caso di una società quotata che si dissangua facendo un operazione suicida senza motivo e appena prima che la annunci vedi scambiare alcune decine di milioni dei suoi bond invece delle solite migliaia. E chi è che li compra ? Gnutti che è uno dei soci di Unipol (e anche di Monte Paschi....) Perchè nessuno, ma proprio nessuno dei tanti partiti e movimenti che ci sono in Italia difende le vittime di queste manipolazioni e al massimo trovi qualche piccolo sito internet che ne tratta ? Perchè è tutto "bipartisan", Cragnotti è un privato, ma con amicizie in AN, Monte Paschi e Unipol sono da sempre il cuore della finanza dei Diesse Rimarrebbe forse Emma Bonino in Italia che non è in pasta, ma i radicali di economia non ne hanno mai masticata molta, figurarsi i bond Unipol o MyWay, per cui tiremm innanz così ------------------------------------------------------------------------------- ".(Unipol) ....Non è il tipico insider trading, ovvero utilizzo illecito di informazioni riservate. La vicenda delle obbligazioni Unipol 2000-2005, sfociata nelle recenti indagini a carico dell’imprenditore bresciano Emilio Gnutti, sua moglie e altre sei persone, è più complessa. Ed è unica nelle cronache finanziarie italiane degli ultimi anni. E’ dal 1978 che seguo il mercato obbligazionario italiano e di rimborsi anticipati ne ho visti a centinaia. Però mai nessuno simile a quelli decisi l’anno scorso dalla compagnia d’assicurazione bolognese, chiaramente dannosi per i propri azionisti. Tenendo in vaita i prestiti e sfruttando la differenza di rendimento rispetto ai Btp 2005 (allora sul 4,65%), la società poteva infatti lucrare circa 12,8 milioni di euro con le Unipol al 2,25% e 1,3 milioni con quelle al 3,75%. Perché dare un calcio a 27 miliardi di lire? Tutto ciò mi lasciò perplesso, mentre non fece ne caldo né freddo ai gestori dei fondi comuni che, avendo in pancia azioni Unipol, avrebbero dovuto curarsi un po’ di più degl’interessi dei loro clienti. A ogni modo decisi di approfondire la cosa. Andai a spulciare le compravendite di quei titoli, normalmente oggetti di scambi modesti, tipo 20-30 mila euro al giorno. Scoprii così, nelle settimane precedenti l'annuncio del rimborso (4-3-2002), volumi di milioni di euro del titolo al 2,25%. Il 24 gennaio 2002 addirittura 20 milioni al prezzo di 93. L'emissione al 3,75% aveva ancora meno mercato, ma il 28 gennaio ne passarono di mano 9,8 milioni di euro al prezzo di 97. Chi comprava quelle obbligazioni evidentemente sapeva in anticipo dell’imminente rimborso a 100 lire. Ma era anche strano che qualcuno fosse pronto a vendergliene delle vagonate. Erano titoli suoi o magari di fondi comuni o gestioni separate di polizze vita? ........" ----------------------------------------------------------------------------

un trend fondamentale importante - gz  

  By: GZ on Venerdì 27 Giugno 2003 00:29

il bello è che si tratta dell'equivalente di un fondo comune (ma a 1/20 del costo) nella pancia ^JOF#^ ha qualcosa come 50 o 60 titoli giapponesi per cui per salire del +5% solo oggi significa che LA MEDIA di queste dozzine di small cap giapponesi è salita del 5% sembra proprio un trend fondamentale importante (Small Cap + Giappone)

è incomprensibile che della gente si ostini a comprare - gz  

  By: GZ on Giovedì 26 Giugno 2003 20:15

beh.. a milano oggi non hanno voluto fidarsi, per il resto su tutte le altre piazze questo è un mercato che sale oggi (comprato a 976 S&P) accompagnato da ^dollaro#^ sui massimi degli ultimi due mesi su molte valute e dai bonds che cedono togliendo concorrenza alle borse, mentre i rendimenti obbligazionari sono ai minimi dagli anni '50 spingendo a forza a cercare alternative al reddito fisso con il Nasdaq che è salito di un 55% dal minimo, il Dow Jones che è tornato a -20% dal massimo e gli S&P a -30% pure dal massimo assoluto i settori Internet, Semiconduttori e Biotech che sono saliti in media del 100% dal minimo dell'autunno con i mercati asiatici più forti di quelli europei e in certi casi anche con rimbalzi del 100% dal minimo e il Nikkei che per la prima da 6 o 7 anni performa meglio di molte borse occidentali i mercati sudamericani pure molto forti e quelli emergenti in genere dalla russia alla thailandia all'india tutti molto con percentuali dal 50% in su tecnicamente tutti i mercati ormai sono sopra la media a 50 e quella a 200 giorni e sono entrambe ascendenti per la prima volta da gennaio 2001 in effetti è incomprensibile che della gente come me si ostini a fare dei soldi comprando questo mercato beati quelli che ne restano fuori e sono tranquilli al sicuro

il TRADE SHORT DEL SECOLO - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Giugno 2003 21:29

Sono certo che tutti hanno portato sotto l'ombrellone sabato l'ultima copia di Barron's con la tavola rotonda semestrale degli esperti Ma nel caso che a qualcuno si fosse bagnata la copia in barca segnalo che i due migliori esperti del gruppo, Zulauf e Marc Faber concordavano nell'indicare (sono parole e enfasi loro) il TRADE SHORT (la speculazione al ribasso) DEL SECOLO e cioè LO SHORT SUL BOND GIAPPONESE altro che stare a rosicchiare i 100 punti del Fib30 oggi e un 2% a Stm domani qui parliamo di vendere short il JGB ora che i rendimenti in giappone dei buoni del tesoro sono allo 0.5% e ricoprirlo tra un anno o due quando saranno saliti al 2.5% o 3% e il Japanese Government Bond futures sarà crollato dai 141 che quota ora a 90 o 80 (come farlo ? il margine è come quello del Bund e occorre un conto con un broker con accesso al Simex)

approfittare della distorsione sistematica dei media - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Giugno 2003 21:22

Ultime notizie dal fronte SARS: non ci sono più decessi a Hong Kong da una settimana e l'allarme sta rientrando in tutta l'Asia Ho predetto che questo sarebbe accaduto nei miei post precedenti di marzo e aprile e ho di conseguenza suggerito di compare un fondo-indice di Hong Kong e altro in Asia non perchè sappia qualcosa di medicina, ma perchè da alcuni anni mi sono abituato a cercare di approfittare della distorsione sistematica dei media. Quando si verifica una crisi, una disgrazia, un dramma umano o politico, un guaio di qualunque genere di quelli che le redazioni dei giornali ritengono "valido" l'evento riempie la prima pagina e le notizie di prima serata per giorni e giorni Quando la stessa crisi, guerra, dramma umano o politico, o guaio di qualunque genere viene risolto o scompare o si scopre che era sopravvalutato la cosa NON APPARE NELLA PRIMA PAGINA DEI GIORNALI O NEI NOTIZIARI DEL TG Per cui la notizia che la SARS si è fermata a 300 morti e non sembra più essere una minaccia non viene percepita con la stessa intensità e in modo nemmeno lontanamente proporzionale ai reportage drammatici che per tre mesi hanno riempito TV e giornali con previsioni di un intero continente in difficoltà, crescita economica dell'Asia dimezzata e simili

una posizione NEUTRA rispetto all'andamento dei mercati - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Giugno 2003 18:12

ho dimenticato di segnalare che ho messo anche io qualcosa nel portafoglio del forum al fine di quantificare un argomento che ho sostenuto la settimana scorsa e cioè che il management di Ebiscom ha finora superato sempre le aspettative e quello di Tiscali le ha quasi sempre deluse dato che sono in qualche modo titoli simili il modo di sfruttare questa idea è andare short Tiscali e comprare Ebiscom (con 20% di stop e 30% di obiettivo a 12 mesi quindi non è un trade veloce, ma un idea fondamentale) questa è una posizione NEUTRA rispetto all'andamento dei mercati, anzi se gli indici dovessero cedere ha più probabilità di guadagno è la classica operazione che dovrebbe fare un hedge fund che come dice la parola dovrebbe "hedge" la sua posizione, cioè immunizzarla rispetto all'andamento degli indici di borsa Adesso con alcune (poche) sim è possibile farlo anche per un investitore privato

c'è tutto il sistema che ti spinge c'è poco da fare - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Giugno 2003 14:14

il pubblico non ha colpa più di tanto quando in una famiglia qualcuno gioca al lotto o al totocalcio più delle 50 o 100 mila lire (o cifra equivalente in proporzione al proprio reddito) subito tutti cominciano a preoccuparsi e a dire che sta facendo male quando uno compra una quota di: i) un fondo obbligazionario di qualche genere o ii) un polizza vita o altro prodotto assicurativo che in realtà non sono più polizze assicurative ma tutti ormai prodotti finanziari ii) o una unit linked o un prodotto a capitale garantito o un PAC iv) un fondo azionario, un fondo di fondi, o Sicav non armonizzata (che in pratica è un hedge fund) invece c'è tutto il sistema, dalle pagine economiche dei giornali alle riviste specializzate, alle TV finanziarie, allo sportello bancario, alla direttriche che conosci come amica di famiglia, ai promotori, a molti siti finanziari con il consenso della Banca d'Italia, Consob, Anti-Trust e attività di vigilanza varie, l'assenso implicito dei molte organizzatori dei consumatori (vedi la storia di My Way dell'MPS dove in pratica hanno rinunciato a combattere) e i partiti o movimenti o sindacati, anche quelli di opposizione (perchè ovvio che con Mediolanum berlusconi è dall'altra parte) che sono indifferenti a quello che avviene sul risparmio gestito, un poco per ignoranza e forse un poco perchè anche loro sono dentro, mi viene in mente Chicco Testa, ex-capo dei Verdi e poi dei DS che uscito dall'Enel è entrato nel Board del mega fondo Carlyle... quando c'è tutto il sistema che ti incoraggia, ti spinge e ti indirizza a versare il tuo litro di sangue c'è poco da fare

il modello della volatilità VIX ha dato un sell - gz  

  By: GZ on Lunedì 23 Giugno 2003 18:20

...Egr dott. Zibordi ho sentore che il mercato sia pronto per un buon ritracciamento.... ----------------------------- dipende se parla di -300 punti o -1.000 del Mib30 o se pensa a S&P a 975 o a 950 tecnicamente il modello della volatilità VIX ha dato un sell venerdì in chiusura perchè era scesa al 21.1% solo il 16 maggio ha chiuso la giornata più in basso, a 21.0% vedi il cerchietto rosso sull' S&P il 16 maggio, con un segnale simile forse funzionerà allo stesso modo (questo del VIX è un sistemino, uno lo può seguire oppure no)

Cosa dice il famoso modello stagionale della borsa - gz  

  By: GZ on Lunedì 23 Giugno 2003 17:32

Cosa dice il famoso modello stagionale della borsa ? Quello che ho illustrato tante volte e che negli ultimi 50 anni ha reso 2 volte e mezzo l'S&P 500 e 2 volte il Mibtel

Le cose stanno migliorando per le aziende - gz  

  By: GZ on Domenica 22 Giugno 2003 14:39

Venerdì abbiamo affrontato alcuni argomenti più faceti, ma era l'euforia per aver fatto un mucchio di soldi con i derivati : ==> short ^Treasury Bond#^! ==> Short ^Euro#^! ==> Short ^Petrolio#^! ^se avete seguito questi consigli#A:13117^ vi è andata molto molto bene questa settimana (e anche con il ^fib30#^ è stato tutto in attivo anche se ovviamente le variazioni erano minori). Torniamo ora però alle solite cose, più noiose, di come vanno le aziende, come va l'economia e quindi presumibilmente come andrà anche alla fine la borsa. Le cose stanno migliorando e quindi negli ultimi tre mesi i più astuti hanno comprato, specia in america e asia, meno in europa (occorre ripeterlo perchè chi compri solo azioni italiane non ha visto grossi risultati). Non importa che siano già migliorate, anzi quando gli utili e l'economia siano migliorate veramente sarà ora vendere. Importa ora solo la Direzione: che a giugno 2002 la direzione sembrava quella del peggioramento (scandali, iraq, recessione/deflazione), oggi invece, giugno 2003 la direzione sembra quella del miglioramento e tanto basta con i tassi di interesse più bassi degli ultimi 25 anni. Ma stanno migliorando o è solo un illusione ? Se prendiamo le circa 11 mila aziende quotate in America i risultati delle trimestrali sono questi: ci sono state questo trimestre 10 volte più società che hanno rivisto al rialzo le stime di quante le abbiano riviste al ribasso. Si può discutere se questi progressi siano sufficienti i valore assoluto per giustificare le valutazioni attuali ecc..., ma la DIREZIONE è nettamente positiva ed è quello che conta per un mercato pieno di liquidità (N.B. il grafico riporta "..al 30/6/2003" invece è da leggere come: ".. 10/6/2003")

Sarebbe sbagliato fare della facile ironia - gz  

  By: GZ on Venerdì 20 Giugno 2003 16:15

Sarebbe sbagliato fare della facile ironia del tipo "... invece di tenere in galera i terroristi li stipendiano..." Solo perchè la Silvia Baraldini che in America stava scontando una condanna per terrorismo una volta estradata in Italia è stata prima liberata (arresti domiciliari) e poi a beneficia di una collaborazione esterna di 9 mesi per un compenso di 12 mila euro dall assessore di rifondazione di roma. La Baraldini è stata incarcerata per anni senza aver commesso materialmente gli omicidi del suo gruppo, quando gente con 15 cadaveri sul gobbo come Salvatore Cancemi, (quello che accusa Berlusconi), non fanno un giorno di carcere perchè "stanno collaborando". Il fatto che la baraldini invece non abbia mai collaborato va suo onore perchè sarebbe uscita prima, in italia solo Renato Curcio ha fatto 20 anni perchè non si pentiva, brava Silvia che non sei un opportunista. Ma questi circa 5 milioni di vecchie lire al mese (lorde) che riceve per ".. svolgere ricerche sul lavoro femminile per il comune di roma.." ? Beh... è giusto, al comune di Roma vogliono sapere cosa si prova a lavorare. Dato che non ne hanno mai fatto l'esperienza diretta chiedono a un ideologa del terrorismo marxista di scriverne. Così leggono della condizione di sfruttamento del lavoro femminile dalla Baraldini, ne rabbrividiscono e cercano di starne alla larga (del lavoro), cosa che ho notato quando abitavo a roma e mi toccava andare negli uffici pubblici. Ma mettiamo che invece di organizzare rapine e omicidi nel paese straniero in cui sei emigrata come la baraldini tu per mancanza di mezzi economici ti adatti banalmente a lavorare a Vimercate o a Latina come segretaria o impiegata per 700 euro netti al mese. In realtà questi 700 euro netti, anche se nessuno te lo dice sarebbero circa 1.300, perchè questo è quanto l'azienda o aziendina o studio o negozio paga. Li paga, ma ne decurta subito la metà a favore dello stato. Allo stesso modo, quando con i tuoi bei 700 euro netti vai a fare il pieno di benzina la macchina te ne inghiotte 35, ma di questi 25 euro vannno allo stato (anche se nessuno te lo dice) Questi soldi garantiscono all'impiegata la pensione, la sanità e la scuola ? Mica vero, queste cose costerebbero circa la metà. Quello che conta è che ogni amministrazione e ente pubblico grande e piccino, statale, regionale o comunale possa finanziare, aiutare, sussidiare, incentivare, promuovere, sostenere... alcune migliaia di programmi, agenzie, contratti, enti, iniziative di cui nessuno mai riuscirà ad arrivare a capo. Ogni tanto, leggendo una cronaca come quella di oggi della Baraldini , ti viene ricordato delle migliaia di rivoli in cui finisce il resto dei 1.300 euro ---------------------------- corriere 20/6 ----------- - «È uno scandalo: il sindaco di Roma, Walter Veltroni, stipendia una terrorista. Mi chiedo se il nostro ministro della Giustizia, Castelli, sia a conoscenza della vicenda e se non ritenga che sia il caso di intervenire...». Il consigliere comunale di An, Marco Marsilio, ieri ha riacceso la polemica sulla vicenda di Silvia Baraldini, condannata nel 1983 a 43 anni di carcere negli Stati Uniti, per associazione sovversiva e rapine. La donna, estradata in Italia nell’agosto del ’99, dall’aprile del 2001 è agli arresti domiciliari nella sua casa romana di via del Babuino, per decisione del Tribunale di sorveglianza, a causa delle sue gravi condizioni di salute: ammalata di tumore ha già subito quattro interventi e un quinto è in programma la prossima settimana. Il consigliere Marsilio, navigando su Internet, si è accorto dunque qualche giorno fa che nel sito del Comune, tra i membri del comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio comunale sul lavoro, c’era anche quel nome: Silvia Baraldini. Fatte le necessarie verifiche, non ha avuto più dubbi: «È proprio lei. Dal Comune di Roma ha ottenuto un contratto di collaborazione esterna di 9 mesi per un compenso di 12 mila euro lordi - spiega Marsilio - La decisione risale al dicembre dello scorso anno e non è stata presa con una normale delibera ma con una determinazione dirigenziale, insomma una decisione a livello di uffici interni, per far passare la cosa sotto silenzio. Il suo compito, oggi, sarebbe quello di svolgere ricerche sul lavoro femminile. Ma quale esperienza abbia sul lavoro femminile, Silvia Baraldini, è un vero mistero. Mi chiedo se in questo modo vengano rispettati gli accordi Italia-Stati Uniti presi al tempo dell’estradizione». L’Osservatorio sull’occupazione fa capo all’assessorato alle Politiche del lavoro, diretto da Luigi Nieri, di Rifondazione Comunista. L’assessore, quando era sindaco Carraro, fu tra i firmatari dell’ordine del giorno che diede vita al movimento dei Comuni italiani a sostegno del rimpatrio della Baraldini. Oggi, Nieri s’indigna: «Polemica sgradevole - dice - Marsilio tira in ballo addirittura il professor Biagi. Sostiene che la destra s’ispira in tema di lavoro agli studi del professore ucciso dalle Brigate Rosse, mentre la sinistra chiede lumi alla Baraldini. Indegno. Il nostro ufficio per il lavoro in carcere aiuta da sempre tutti i detenuti e non ha mai chiesto a nessuno la tessera di partito. E poi non è vero che la Baraldini non ha competenze: ha lavorato per anni durante la prigionia sulla condizione femminile». La Baraldini, 55 anni, fine pena 29 luglio 2008, non commenta direttamente. Confida però al suo avvocato, Grazia Volo, tutta la sua amarezza. Il 27 giugno il tribunale di sorveglianza dovrà decidere sull’istanza da lei presentata per beneficiare di qualche ora in più rispetto alle sei complessive - tre mattutine e tre pomeridiane - che le sono consentite attualmente per lavorare e uscire di casa. «Non mi pare che il diritto al lavoro - conclude Nieri - sia un diritto dimezzato per chi provenga dal carcere».

Avete comprato un poco di Giappone ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 20 Giugno 2003 12:09

Sono giorni e giorni che al mattino anche quando leggi che "...NY chiude in negativo sui dati..." poi senti che ".. in asia stanotte Tokio segna +1.1%..." Per la prima volta da parecchio tempo sembra che uno possa comprare qualcosa di giapponese e non scottarsi. E' vero che è difficile sapere qualcosa sulle società giappponesi a parte le multinazionali come Sony o Toyota (che però non sono sottovalutate più di tanto perchè in pratica sono analizzate e trattate come se fossero società americane) ci sono però gli indici tra cui il future sul ^Nikkei#^ che è trattato anche a Chicago al CME (o a singapore) e funziona come l'S&P500 ^A inizio anno ad es. l'ho suggerito sugli 8.550 senza mai cambiare idea#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=com^ e ora sta andando veramente. Penserei che uno debba puntare a tenerlo tutto l'anno, cosa che non è possibile con gli indici future occidentali che non sono sottovalutati Ovvio che lo segnalo oggi in un momento di massima estensione verso l'alto ed è sempre meglio prenderlo quando rallenti un attimo, ma come si vede finora non sembra frenare nemmeno nei giorni in cui il Nasdaq perde

Psicologia+Persone+Fatti Economici - gz  

  By: GZ on Venerdì 20 Giugno 2003 01:39

innanzitutto c'è la Psicologia del mercato, solo dopo i Fatti Economici e prima di questi le Persone come dice un proverbio inglese (cito sempre quelli inglesi perchè quelli tedeschi non li so): " ...facts, although interesting are irrelevant.." (i fatti benchè interessanti non sono rilevanti) se devo fare un ragionamento sui "fondamentali" economici di lungo periodo in italia mi viene in mente una società come ^Navigazione Montanari#^ ad esempio ma in questo momento il mercato come al solito si fa suggestionare da Wall Street e preferisce titoli più speculativi perchè a Wall Street in media salgono di più ora i titoli con pochi utili e pochi dividendi molto volatili (biotech, internet, utilities super-indebitate, brokers e finanziari con leverage, società vicine alla bancarotta che miracolosamente sopravvivono grazie all'onda di soldi sui junk bonds....) l'altro elemento decisivo, specie per chi ha fatto per qualche anno il consulente aziendale come me, sono le PERSONE CHE DIRIGONO la società ad es su ^Ebiscom#^ per me è difficile essere proprio negativo fino a quando è in mano a uno come Silvio Scaglia che prima o poi un numero te lo estrae sempre dal cappello ovvio che c'è un elemento soggettivo nel valutare dall'esterno delle persone, ma nella misura in cui è possibile è un criterio essenziale che invece gli analisti trascurano (anche perchè se lo facessero in modo esplicito rischierebbero la querela) per cui se la società è in mano a Gabriella Spada, donna molto fotogenica diventata a.d. di ^Giacomelli#^ subito dopo matrimonio con il proprietario di Giacomelli anche questo va considerato

se lo tratti come un lavoro a ore - gz  

  By: GZ on Giovedì 19 Giugno 2003 15:54

comunque anche nel caso peggiore, se uno passa dai CW ai derivati, usa una piattaforma che non fa perdere neanche un tick di esecuzione e paga il minimo di commissioni anche solo con 5-6mila euro (meglio 15-20 ovviamente) può mettersi lì al mattino e darsi un obiettivo di 3-400 euro al giorno con mini-S&P o Eurostoxx giocando oscillazioni che durano 2-3 ore questo non era possibile fino a un paio di anni fa, ma ora con la tecnologia occorre veramente poco per tornare in gioco c'è l'intervista in "market wizard" a Tony Saliba che comprando opzioni era andato quasi a zero e stava per tornare a lavorare fino a quando gli si è accesa una lampadina e ha pensato che se lo tratti come un lavoro a ore in cui ogni 4 ore devi fare tot punti ne poteva venire fuori e ha ricominciato cercando i 300 dollari al giorno

La vera deflazione che Greenspan combatte - gz  

  By: GZ on Mercoledì 18 Giugno 2003 11:56

JOHN CRUDELE sul NY Post è un mastino per le storie di borsa e di economia, è stato lui ad esempio che per anni ha scavato per trovare indizi che la FED interveniva segretamente sui mercati Qui spiega oggi come il capo economista incaricato delle statistiche sull'inflazione si sia lasciato scappare che l'inflazione reale in America è molto più alta di quella ufficiale (www.nypost.com/business/1081.htm) Tutta la storia della "Deflazione" è per usare un termine inglese una bufala. Due mesi fa anche Greenspan è sceso in campo ufficialmente per dire che per la FED era il vero pericolo e da allora le obbligazioni sono esplose in su e poi le borse sono risalite Il fatto che i beni importati dalla Cina siano sempre di più e calino di prezzo è vero e così è vero che i prodotti tecnologici in genere a parità di qualità costino meno. Ma questo non fa calare il costo della vita a meno che uno non viva di soya e compri solo computer, cellulari e stereo. Il grosso dell'economia è fatta di SERVIZI di tutti i generi, spesso regolamentati e sempre tassati, legali, assicurativi, finanziari, medicali e farmaceutici, asili, università, cinema, vacanze, sicurezza, lavanderia, nonchè tutti i pagamenti e finanziamenti del settore pubblico ecc... e sono indifferenti alla "deflazione". Quando Greenspan parla di "deflazione" e dice che bisogna agire in modo deciso con tutti i mezzi a disposizione della banca centrale in realtà pensa agli Asset non ai prezzi dei beni di consumo, cioè pensa ai prezzi di borsa. Leggere sotto. ------------------------- JOHN CRUDELE sul NY Post ------------------------------------------------------- June 17, 2003 -- THE Wall Street Journal is very confused. Here's what one Journal story recently had to say about inflation: "Even Pat Jackman, economist at the Bureau of Labor Statistics, which calculates the official inflation rate, says the widely reported numbers understate the rising cost of life from one year to the next. The fact is, he says, 'more money is coming out of your pocket.' " I've been crusading against the way the government reports its inflation numbers for a long time. This isn't just about some statisticians messing around with digits to distort the truth. This is about Washington cheating people out of money - Social Security recipients, retirees whose annual increases are tied to the inflation rate, people who invest in bonds. Lots of people. And lots of money. People are getting screwed. And, back when I was in school learning this miserable trade, that's what we were told to ferret out. Let me explain something else. Jackman isn't just one of the thousands of economists in our government bureaucracy. He is the senior economist in charge of the consumer price index. He is the man. And he's a guy I've spoken with in the past - but never when he was as forthcoming as he apparently was with the Journal. And the man says - according to the Journal's own words - that the "widely reported numbers understate the rising cost of life from one year to the next." So why is the Journal confused? Because even as it has such an authoritative source saying that inflation is being understated by the government numbers, the paper is also running countless other stories that fret about deflation. A recent headline: "Having Defeated Inflation, Fed Girds for New Foe: Falling Prices." Then there's the Journal story on June 5 that shows the depth of its confusion. It starts: "OK, is it deflation or inflation?" This'll all get more confusing today, when the government announces how much consumer prices changed during the month of May. The betting is, not much - at least according to the way the government calculates it. So you can bet on a fresh round of deflation stories making the rounds. But "not much" inflation doesn't mean deflation, does it? And if Jackman is right, the "not much" being reported by the government is probably not true. As I've said before, if you take out all the tricks that Jackman was referring to, the rate of inflation is probably around 5 percent a year. That's certainly not deflation. What tricks? The government uses a statistical technique call "geometric weighting" so it can keep inflation down. The theory behind this is that people will switch to cheaper products - like hamburger - if steak gets too expensive, so the price increases are offset. Then there are quality adjustments. If a new feature like mandated pollution equipment is added to a car, then a price increase can be ignored even if the customer has no choice but to pay for the upgrade. You pay more, but inflation goes down. And there's the famous "intervention analysis" technique. If something like gasoline goes up more than the government's computers expect, then the increase can be reduced. "Smoothed out" is the euphemism the economists use. To be honest, the Journal isn't the only publication confused. As I said in a recent column, this inflation/deflation thing is something newspapers have been wrestling with for years. But at the Journal there's a rare oddity. The paper's editorial page seems to understand this stuff even as the rest of the paper doesn't. Here's what their editorial page and I understand. What Alan Greenspan is worried about isn't price deflation, it's asset deflation. He isn't worried about you paying less for clothes or a pizza. He is concerned about the price of your house and your stock portfolio going down. Asset deflation has been happening and it is troubling. Back in the '90s, Greenspan was fretting about inflation - and all the gurus and journalists got it wrong then, too. Greenspan was worried about asset inflation, not price inflation. Had they understood, the gurus wouldn't have been so surprised when Greenspan started raising rates in the middle of the asset inflation - a.k.a The Bubble. Yesterday's large rally, in fact, probably made Greenspan feel a lot better about the problem of asset deflation. Maybe even good enough not to cut interest rates next week. Asset deflation, not price deflation. Understand that, and you have penetrated the mind of Chairman Greenspan - and boy it is gray in here. * Please send e-mail to: jcrudele@nypost.com

Bella questa forbice tra azioni e obbligazioni - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Giugno 2003 23:21

Notizia di ieri: le assicurazioni europee dopo due anni che liquidano azioni in continuazione sono ora quasi tutte oltre il 75% in obbligazioni con punte oltr l'85%. Il problema è che al momento le obbligazioni, anche a lungo termine ad es quelle governative come il Bund e il T-Bond, rendono appena più del 3% e in termini reali un 1%. Un anno fa rendevano un punto in più abbondante. Se le tieni per 10 anni non aumentano però il loro pagamento annuale. Se le vendi prima rischi perdite in conto capitale se i tassi salgono. Invece ora i dividendi delle azioni sono in media sopra il 2.5% in europa ad es e nel corso di dieci anni i dividendi di Enel o TIM aumentano sempre in qualche modo Per cui Aegon, ING, Generali, Sun, Allianz ora cosa fanno ? Restano in obbligazioni rischiando di non guadagnare quasi niente sopra l'inflazione se va bene e perdite in conto capitale se va male o tornano in azioni che rendono dividendi e al momento anche guadagni in conto capitale (il DAX è rimbalzato del 30% in due mesi...) L'ansia dei gestori di assicurazioni o di fondi comuni aumenta ogni giorno e il denaro si sta spostando, anzi se uno guarda il reddito fisso, forse ha solo cominciato ora a spostarsi E così anche ieri, con il mercato "ipercomprato", ho insistito di stare short le obbligazioni e al rialzo delle azioni (e anzi direi più short le obbligazioni che le azioni come potenziale) Bella questa forbice tra azioni e obbligazioni no ? E si sta cominciando ad aprire solo ora dopo tre anni in cui era esattamente a rovescio

Hong Kong è tornata a quota 10.000 - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Giugno 2003 22:39

"....Qualcuno iper catastrofico vede un possibile anche scontro armato se i cinesi non cedono......." --------------------------------------------------------- E' verissimo il fatto che le valute asiatiche siano molto sottovalutate e tutto il resto tra l'altro fa un poco ridere che ora dicano tutti che: "...beh... è un bene che il dollaro si svaluti perchè così in qualche modo si aggiusta il deficit commerciale americano che è ormai il 6% del pil..." Mica vero, il deficit americano con la Cina da sola è ormai maggiore di quello con l'Europa, per cui fino a quando il $ si svaluta solo contro euro e franco svizzero serve poco che perda Quello che continuo a trovare curioso è che c'è un rialzo spettacolare (è la parola) delle borse asiatiche e NON FA NOTIZIA SUI GIORNALI e in TV, parlano di mattone e di tante altre cose secondarie anche questa settimana i vari "MF" "BF" e Bloomberg (come è possibile avere un canale tv noioso come questo?) e anche qua gli unici commenti che desta sono preoccupazioni di qualche possibile guaio. Questo indicherebbe che siamo ancora sulla prima ondata, quella della perplessità e poi deve ancora arrivare quella dell'ottimismo cieco ^Hong Kong#^ è tornata a quota 10.000 con il botto, il Nikkei è sopra 9.000 con VOLUMI che fanno le prime pagine dei giornali finanziari Comprate in Asia che non durano in eterno questi momenti (nella foto: Hong Kong)

Il Dow recupera perchè qualcuno lo stanno ora beccando - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Giugno 2003 02:55

In teoria con alcuni milioni di italiani che bene o male hanno sofferto perdite finanziarie consistenti almeno alcuni politici dovrebbero avere interesse a sfruttare o interpretare il malcontento dei risparmiatori come serbatoio elettorale. Ad es. Spitzer il procuratore di Mahnattan e gli altri giudici a NY hanno ora in corso cause di tutti i tipi per le frodi finanziarie e hanno costretto già a pagare miliardi le case di wall street. Un altro giudice ha appena distribuito 9 anni di carcere per insider trading al top manager di Imclone la settimana scorsa. Questa gente nelle procure distrettuali poi fra 5 anni si presenta alle elezioni di sindaco o senatore: si accaniscono a fare queste inchieste per la popolarità e i titoli dei giornali che ne derivano e che sfruttano per farsi eleggere. Rudy Giuliani ha fatto lo stesso per lanciare la sua carriera politica facendo chiudere una banca d'affari la Drexel Burhnam Lambert e per spuntarla le ha applicato le leggi "rico" per la mafia. Se gli davi Previti ed era motivato a farlo fuori te lo chiudeva in un penitenziario per sempre Frank Quattrone che nonostante il nome da mafioso italoamericano è stato il banchiere più abile nel finanziare società tecnologiche in California lo hanno incastrato il mese scorso solo per una mail in cui diceva a dei dipendenti che alcuni documenti non andavano conservati. Non hanno trovato che abbia fatto niente di sbagliato, ed era lecito non conservare documenti aziendali di quel genere, ma dato quella mail è ora "ostruzione della giustizia" rischia degli anni di carcere. Il NY Times ha le sue star del giornalistmo finanziario, Gtrechel Morgenson e Norris, che tutti i santi giorni nella pagina economica firmano un pezzo che è sempre critico e attacca le banche, i brokers e le aziende per manipolazioni e distorsioni varie. Se lo leggi al mattino tutti i giorni dici: "vendo short o metto tutto in lingotti". E' vero che si sono fregati miliardi su miliardi a Worldcom, Global Crossing, Enron e così via, ma qualcuno lo stanno ora beccando, il direttore finanziario di Enron ora ha 90 capi di imputazione e per ora il conteggio è che rischia alcune decine di anni Invece il bello del sistema italiano è che tutti, dai giornali e le televisioni, alla Consob, a Bankitalia, alle procure ai partiti e i sindacati preferiscono stare dalla parte delle banche e delle istituzioni e il risparmiatore non se lo fila nessuno. Nessuno ha interesse ha sfruttare anche solo per fini politici o sindacali la frustrazione dei risparmiatori. E' un problema astratto e politico ? Mica tanto, il risultato è che il Dow Jones è solo un -22% sotto i massimi del 2000 e Piazza Affari di un -46% ---------------------------------------------------- Gianni Rossi -- Investire Oggi ----- 16/6 Qualche contributo intellettuale Dopo che per mesi Autorità competenti e la maggior parte dei mass media hanno ridimensionato gli scandali finanziari scoppiati in Italia, ecco che da alcune settimane è un fiorire di iniziative. Abbiamo detto di ispezioni Consob e Bankitalia. Continuiamo a leggere e a vedere con attenzione e piacere inchieste giornalistiche che finalmente cercano di mettere in luce gli scandali finanziari scoppiati in Italia. Ancora nessun fiato dal mondo politico e da quello sindacale-sociale. Eppure il risparmio è una delle cose che accomuna tutti gli individui: forse qualcuno potrebbe pensare al partito dei risparmiatori! In ogni caso nessun parlamentare, eccezion fatta forse per Bruno Tabacci, che abbia presentato proposte di legge per tutelare al meglio il risparmio degli italiani. Nessun politico o sindacalista che abbia fatto una denuncia forte e vigorosa dei casi Cirio, Argentina, Foryou, Giacomelli, etc… Vorrei fornire un contributo innovativo e un po’ schoccante: perché non legare la retribuzione del promotore finanziario o dell’addetto titoli di una banca/assicurazione alle performance realizzate dal cliente e non alla redditività per la banca/assicurazione dei prodotti venduti allo stesso cliente. Forse sto sognando o forse no. Nel mondo anglosassone qualcuno ci sta pensando.

Qual'era quel fondo Thailandese ? - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Giugno 2003 02:14

Tante cose sembrano in un modo e funzionano in un altro. Un governo prende l'unica forma di lavoro dipendente veramente flessibile che al momento c'è in italia, gli schiaffa un aumento dei loro contributi previdenziali dal 14% al 36% (!) e gli estende l'applicazione dell'articolo 18. (quello famoso del referendum, per cui c'è il reintegro di chi è licenziato se il giudice non trova una causa e non basta invece l'indenizzo come nel resto d'europa). E' tornato al governo Bertinotti con Cofferati al ministero del Lavoro ? No, è il governo di destra di Berlusconi che fa questa riforma. Così i tre milioni lavori secondo il contratto " co.co.co." che il centro sinistra di soppiatto aveva creato vengono di nuovo tartassati e ingabbiati nel solito sistema statale burocratico. Come noto l'unico motivo per cui sono un poco aumentati i posti di lavoro in italia negli ultimi anni è stato per via queste figure contrattuali meno onerose di contributi e meno protette sindacalmente create da Prodi & D'Alema mentre la CGIL distraeva la base raccontandogli il pericolo della destra. E così ora invece la destra applica in forma quasi integrale quella che era l'impostazione della CGIL, attira proteste e scioperi ugualmente (ma la confindustria sta zitta perchè le toccherebbe attaccare il suo governo) e tira la zappa sulla povera economia italiana che quest'anno ha ricevuto meno investimenti esteri della Croazia. Se lo spieghi a uno convinto del suo centro-destra ti guarda sospettoso ("..se berlusconi fa così ci sarà un buon motivo..."). Se lo dici a uno convinto del suo centro-sinistra non ti sta neanche a ascoltare e ricomincia a parlare subito di Previti e delle condanne di Berlusconi. Qual'era quel fondo Thailandese da comprare? ------------- Dinamite sui co.co.co. --------13 giugno 2003 Franco De Benedetti .....finché al governo non è venuta l’idea di emanare il decreto sulla riforma del mercato del lavoro. Anche lì si parla di art.18, ma per restringerne la portata: in modo modesto, parziale, temporaneo, di dubbia costituzionalità, una riformicchia, come l’avevo chiamata, ma di alto valore simbolico, su cui si era rotta dell’unità sindacale. Prudenza suggeriva di non sfrucugliare su un tema così delicato, e lasciare invece che la domenica 15 giugno sfilasse nella indifferenza della maggioranza degli italiani. Invece, altro che prudenza! Nel decreto c’è una norma che è dinamite pura: i contratti di collaborazione coordinata continuativa, i famosi CoCoCo, spariscono, devono o essere collegati a un progetto ben delimitato nel tempo,o essere trasformati - e sarà il caso più frequente - in contratti di lavoro subordinato. Il Governo scavalca a sinistra i DS che erano riusciti a non fare arrivare fino in fondo il ddl Smuraglia, di portata assai più moderata; accoglie integralmente quanto richiesto dalla CGIL il 7 maggio 2002: (mentre una mia proposta per estendere le tutele per i CoCoCo in modo equilibrato giace nei cassetti). I conti sono presto fatti: il decreto del Governo attribuisce alla stragrande maggioranza degli attuali 2 milioni e mezzo di CoCoCo le rigidità dell’art.18, mentre i loro contributi previdenziali passano dal 14% al 36%. Se invece passasse il referendum di Rifondazione Comunista, ci sarebbe solo l’estensione l’art.18 ai 3 milioni di dipendenti di miniaziende, senza aumentare i contributi: per evitare questa, che considera un danno per il paese, il centrosinistra ha affrontato divisioni e lacerazioni, se non passerà sarà largamente merito suo. Il confronto è presto fatto: questa "partita doppia" tra governo e Rifondazione può chiudersi, quanto a costi per l'economia italiana, con una variante del vecchio proverbio: da Berlusconi mi salvi Iddio, che dai comunisti mi salvo io.