Il blog

Dente di Sega - gz  

  By: GZ on Venerdì 25 Ottobre 2002 18:23

Difficile immaginare un mercato più a "Dente di Sega" di questo degli ultimi 7 giorni sul Mib30. Il grafico mostra un andamento che è quanto di più vicino a un tracciato totalmente casuale (del tipo lancio di una moneta) possibile. Se uno crease al computer un grafico con un generatore di numeri casuali otterrebbe esattamente questo zig-zag. Per chi opera con futures (o anche azioni a breve termine) la "frequenza" ottimale di colpo si è abbassta, non tanto come punti perchè sono oscillazioni anche di 600 punti, quanto COME TEMPO perchè le inversioni sono continue. E' in questi casi che è dura usare trading systems perchè, a meno che non siano tarati proprio proprio per queste inversioni continue, hanno a che fare con numeri sostanzialmente casuali dal punto di vista matematico. La correlazione qui esiste solo nell'ambito delle 3-4 ore (o su intervalli molto più ampi), ma sulla frequenza di operazioni a cui quasi tutti sono abituati è quasi nulla Modificato da - gz on 10/25/2002 16:33:50

Dente di Sega - gz  

  By: GZ on Venerdì 25 Ottobre 2002 18:22

Edited by - gz on 10/25/2002 16:35:59

Breakout dei Futures repubblicani - gz  

  By: GZ on Venerdì 25 Ottobre 2002 17:16

Mancano 10 giorni alle elezioni in america e ormai tutti citano ogni giorno l'andamento dell'Iowa Electronic Market. Si tratta di un mercato futures sulle elezioni che da anni è il migliore previsore (anche meglio dei sondaggi) sull'esito delle elezioni in america (vedi: ^Iowa Electronic Market# www.biz.uiowa.edu/iem/^). Basta aprire un conto con 500 dollari e si possono comprare i futures sui repubblicani o democratici in diverse combinazioni (senato +camera, solo camera...) e anche altri esiti elettorali. A inizio ottobre i grafici dei futures sui repubblicani hanno rotto al rialzo dalla congesyione e quelli dei futures democratici hanno rotto la trendline al ribasso, più o meno in coincidenza con un rimbalzo della borsa !! Modificato da - gz on 10/25/2002 23:37:38

Short Microsoft ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Ottobre 2002 16:56

ho fatto un ^analisi di Microsoft a cui rimando#A:9638^ si vede non era così chiara, ma in sostanza: a) essendo il titolo chiave del Nazz vale la pena di fare il punto della sua situazione b) come valutazione economica sembra "neutro" nè troppo caro ne sottovalutato, può perdere fino a 49$ al massimo c) come titolo da vendere short sono meglio altri come i semiconduttori ad es o Amazon Modificato da - gz on 10/24/2002 14:57:9

Sono Short o no ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Ottobre 2002 16:42

sì, la statistica dello Short Specialist Ratio è fatta di dati bi-settimanali, non sono pubblicati tutti i giorni o ogni 7 giorni come il COT ad es ma è l'unico e ultimo dato che abbiamo, prossimo esce oggi o domani ed è vero che il Rydex ha dato un segnale negativo e così l'Investor Intelligence (le newsletter), credo di averlo menzionato nel trading track stamattina, se vogliamo anche il Trin come ho ho discusso ieri sto portando degli elementi nella discussione... Ciò non toglie che ieri il rialzo di 30 punti in un paio di ore senza pause conferma l'evidenza empirica che le posizioni short sono ancora vicino ai massimi, che ogni tre giorni di pausa vengono ricaricate e volendo scendere ora sul piano pratico che ragionando in questa ottica questo rimbalzo di ieri sui MASSIMI DEL MESE del Nazz e S&P lo si prendeva. Quello che dico è che il concetto di: "ci sono grosse posizioni short qui, stai attento!..." è utile su NY Modificato da - gz on 10/24/2002 14:48:43

il PUBBLICO E' MOLTO SHORT - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Ottobre 2002 14:11

hmm... sento che c'è qualcosa di importante nei due post precedenti, specie il concetto di densità-pressione-imbuto, ma non ho fatto fisica, solo economia per cui mostro una cosa più banale: Il PUBBLICO E' MOLTO SHORT: dimostrazione. Alle grida del New York Stock Exchange ogni titolo importante ha uno "specialist" assegnatogli che deve fare in modo di bilanciare domanda e offerta e ogni volta che c'è uno squilibrio delle medesime deve intervenire usando il proprio conto. E' uno dei lavori più lucrosi del mondo tra parentesi e con poco rischio. Questi specialist hanno un "book" in cui ogni giorno riportano la situazione sul titolo e questi dati vengono aggregati. Se uno li graficizza vede quanto SONO SHORT GLI SPECIALIST E QUANTO IL PUBBLICO. Sono dati ufficiali e a disposizione di tutti. Mostrano che il PUBBLICO E' MOLTO SHORT anche ora SPECIALIST SHORT RATIO (linea arancione) e S&P 500 (linea nera): notare i picchi Modificato da - gz on 10/24/2002 12:12:27

miracoli dell'indicatore in diretta - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Ottobre 2002 12:03

Della serie: i miracoli dell'indicatore in diretta. Questo non è un esempio a posteriori di funzionamento, ma in tempo reale. Ieri alle 16:46 ho segnalato, rispondendo a una questione sul sequential, che volendo fare un esempio pratico il ciclo a 10 minuti del fib30 era completo e quindi sembrava dovesse invertire. Bene, ha invertito esattamente in quel momento, con un errore di un paio di minuti ! (essendo un ciclo a 10 minuti parliamo di un inversione a breve termine, ma un 300 punti li valeva) ------------------------------------------------------ 23 October 16:46 ...................il ciclo a 10 minuti è completo dalle 16:45, cioè ora vediamo se fa invertire gli indici europei Modificato da - gz on 10/24/2002 10:5:11

ancora nessuno si vanta di stare guadagnandoci - gz  

  By: GZ on Giovedì 24 Ottobre 2002 02:24

mai sottovalutare il forum, bastano pochi post ma ogni volta che superano la soglia psicologica del timore e indicano baldanza raramente sbagliano come indicatore Ricordate che (a parte forse qualche mio post, ma cerco di stare cauto per non irritare gli dei) non c'è ancora NESSUNO CHE SI VANTI di guadagnare da questo rialzo E' molto molto raro che un rimbalzo finisca quando ancora nessuno si vanta di stare guadagnandoci e tutti sono silenziosi o timorosi! L'unico che sembra aver comprato era Maiocco, ma è passato negativo in modo aggressivo e non ha rovinato il sentiment. fabrizio maiocco 23 October 16:45 -------------------------------------------------------------------------------- chiuse metà put 2800 dax con un misero +100%, serve ancora qualche commento long, please... il fib a 23900 meglio lasciarlo correre ------------------------------------------

Attento alla "spremuta" - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Ottobre 2002 23:38

Non so come andrà a finire la "spremuta" di oggi, ho la sensazione che forse non avrà seguito come le altre e che si possa venderla forse alla fine (in chiusura però, per ora l'ho comprata). Ma è arrivata anche oggi ed è la quarta "spremuta" (o "short squeeze") dei ribassisti in 6 giorni ed è stata brutale (vedi il grafico sotto che spiega tutto) Il mercato sta salendo in modo diverso da come scende. Ogni tanto di punto in bianco arriva una botta in su del +2% quando è debole o del +4% quando è forte (15-20-30 punti S&P) sull'intero INDICE del listino di NY in meno di un ora, a volte anche in mezzora. Se sei short la velocità del movimento è uno shock incredibile e sei short con future ti sbudella. Quello che distingue "la Spremuta" è che non ci sono pause, sale per 20-30-40 minuti senza mai allentare un attimo, perchè è alimentata dai ribassisti che ricomprano al volo o hanno le stoploss colpite e non hanno scelta. Ogni tanto un movimento così di panico accade al ribasso, ma è più raro e in pratica invece tutti i rialzi sono così a wall street ora: oscilli in basso a zig-zag per un giorno o due perdendo il -2% e poi "bam!" in un ora o due recuperi il +4%. Perchè ? Perchè durante lo zig-zag al ribasso i ribassisti hanno ricaricato di nuovo con le put e i le vendite scoperte. Poi però ti arriva il rumor positivo su Cisco o Microsoft o l'Iraq, subito scatta il mega-programma di acquisto computerizzato di un paio di fondi e i ribassisti sono nel panico e chiudono al volo correndo tutti verso l'uscita assieme. E' chiaro che non è normale che il mercato si muova in questo modo e non durerà, ma per ora sono i ribassisti che lo spingono e l'andamento tipico è questo. Non è nemmeno facile per chi vuole comprare cogliere queste esplosioni improvvise, se non entri prima, durante lo zig-zag al ribasso, poi saltare sul rialzo è quasi impossibile. State attenti alla "spremuta" Modificato da - gz on 10/23/2002 22:2:51

Il grande mercato toro dei cereali: ottava puntata - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Ottobre 2002 22:02

Ogni uno o due mesi aggiorno questo topic: da gennaio-febbraio è iniziato un "onda" o mercato toro che dir si voglia sui cereali (soya, olio di soya, frumento, mais), altri prodotti agricoli come la carne di vitello, maiale, pancetta, coloniali come cacao e zucchero (ultimamente anche il caffè) Sono contratti che richiedono circa mille euro di margine e sono investimenti di lungo termine, che tieni per mesi (sempre che ci sia un trend) Per quanto sembri strano, dopo più di 6-8 mesi di rialzo, sembra ora che inizi un altra gamba di questo mercato toro. Un altro modo di vedere questo fenomeno è nell'indice delle materie prime , CRB, che abbiamo discusso qui varie volte per mostrare o meno se l'economia mondiale è in recessione o deflazione. Diciamo che a restare fuori dal trend al rialzo sono solo poche materie prime per ora: rame, argento, l'oro è ora incerto e così il cotone, ma tutte le altre vanno. Vale la pena di approfondire la questione Modificato da - gz on 10/23/2002 20:6:45

Amazon eccessiva - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Ottobre 2002 17:14

Amazon è ora sui massimi degli ultimi 12 mesi ! Questo non ha molto senso dal punto di vista economico. Quando era sotto 9 dollari in settembre scorso prima delle due torri feci un analisi per dire che valeva di più e anche in seguito sui 9 dollari l'ho "difeso", ma ora che è salito a 19 dollari ha poco senso. ^AMZN#^ capitalizza 7 miliardi di dollari e al momento nel perde circa 500 milioni (a fine 2002) su 3.3 miliardi di fatturato. Nel 2003 si prevede che possa arrivare a guadagnare finalmente 23 centesimi per azione Se dividi 19.38 $ (quotazione di ieri sera) per 23 centesimi hai che costa circa 95 volte gli utili del PROSSIMO anno. Annuncia i risultati tra 3 giorni. Il Sequential è completo OGGI sui massimi. Il mio feeling è che possa salire guardando il grafico, ma il sequential a volte fa miracoli e a questi livelli il titolo ha una valutazione economica assurda Edited by - gz on 10/23/2002 15:25:57

Il ciclo intraday del fib30 - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Ottobre 2002 16:55

Come lei saprà, se parliamo di intervalli di 5 o 10 o 50 o anche 60 minuti l'applicazione di una tecnica "sequenziale" come appunto il sequential è delicata. Perchè basta che alle ore 2:15 il realtick che usa lei dia una chiusura a 23.235 e il teleborsa o Esignal o Bridge che uso io dia una chiusura a 23.240 e se il minimo di due barre prima era nell'ambito dei 5-10 tick rischiamo che a uno il conteggio scatti a all'altro no (e questo problema vale per molte barre !) Per questo motivo se NON USIAMO LO STESSO FORNITORE DATI e parliamo di intervalli intraday è probabile che io e lei, PUR USANDO LO STESSO CODICE (e non so se lei usi la mia stessa versione del codice) possiamo avere segnali diversi Fatta questa noiosa premessa (atta a scoraggiare chi legga da usare una tecnica così fastidiosa) io ovvio a questo problema ragionando che il "CICLO" intraday sia simile per la maggior parte degli indici. Per cui se su eurostoxx, cac, s&p, dax e fib due indici su tre mi fanno scattare il segnale lo considero valido. In particolare il "ciclo" intraday dell'eurostoxx in genere è il più preciso. Al momento su fib e eurostoxx quello a 5 minuti se lo è "mangiato". Sul ciclo a 10 minuti il conteggio è a 10 lo stoxx e a 9 il fib, non a 13. Per cui non ho ancora segnali di inversione, può perdere ancora un poco. Modificato da - gz on 10/23/2002 14:59:17

Computer Associates - gz  

  By: GZ on Mercoledì 23 Ottobre 2002 02:41

Computer Associates stasera. Una conference call sui risultati trimestrali molto interessante, vedi il bel riassunto che ne fa Melanie Hollands. La copio qua perchè può venire utile ora -------------------------------------------------------- Melanie Hollands analyzes the Computer Associates earnings call at 5 p.m. EDT. Hollands specializes in converging communications technologies, such as computer and communication hardware, software and operating systems, wireless data, and telecom services and hardware. She has more than a decade of experience in business strategy (McKinsey & Co. and Bain & Co.), corporate finance (Salomon Smith Barney) and equity research (Merrill Lynch), specializing in the technology and telecommunications sectors, and has received an Institutional Investor All-Star Honorable Mention. --------------------------------------------- The company reported a net loss of $52 million, compared with a loss of $291 million the prior year, and which narrowed significantly this quarter largely reflecting an accounting change (FAS 142) and economic benefits from CA's flexible subscription payment method. Computer Associates reported second fiscal quarter (September) 2002 total revenue of $772 million, up 5% over the prior year and in line with previous guidance. Consensus was for $765 million. EPS was 4 cents, exceeding the consensus estimates of 2 cents, and up 2 pennies sequentially. A total of $202 million in cash was generated from operations, more than the high-end of Street expectations for around $180 million-$190 million. New deferred subscription revenue was $394 million, $141 million annualized -- up 14% year over year. Fiscal year 2003 revenue guidance was reaffirmed in the press release, and operating EPS guidance increased from current guidance (and from current consensus estimates of 12 cents) to the 14 cents-16 cents range. Like AT&T and many other companies, Computer Associates' adoption of FAS 142 on April 1, 2002, eliminated the amortization of goodwill and certain other intangible assets beginning in this fiscal year. New deferred subscription revenue was $394 million, $141 million annualized -- up 14% year over year and a sequential increase of 20%. CA reiterated guidance in its press release, and it still expects revenue for F2003 (March) to be in the range of $3.1 billion-$3.2 billion. Due to additional cost savings, EPS guidance was lifted from the 10 cents to 13 cents range to the 14 cents to 16 cents range. Revenue for F3Q 2003 (December) is guided to the range of $770 million-$790 million, and EPS of 4 to 5 cents slightly higher than previously forecast and above current consensus estimates for the 3Q of 3 cents. North American revenues were up 4% year over year, and international revenue increased 19% year over year on higher bookings in Europe and Asia. Bear in mind that the U.S. market has been weaker relative to other regions. As expected, security demonstrated some strength, as did newer business opportunities like Linux and wireless. CA expanded its mainframe solutions with regard to linux, and which assist enterprise customers manage, and integrate Linux implementations. At first blush, CA looks good with no negative surprises in the press release and guiding higher. Computer Associates' (CA:NYSE) second fiscal quarter (September) 2003 should equal consensus revenue and EPS. Revenue is expected to be $765 million. The company is expected to deliver EPS of 2 cents, flat sequentially and up from an EPS loss of 16 cents for the same quarter last year. Current consensus EPS for fiscal year 2003 is at 12 cents. The company should at least meet Street bookings estimates of $110 million-$120 million due to some large deals pushed out into the current quarter from the previous quarter. Solid bookings, together with improved collections efforts, should translate into cash flow in the $180 million-$190 million range for the quarter. Although business fundamentals in general are relatively weak, CA's business appears to remain on track, with relatively strong cash flow and a well-diversified customer bases. I will be watching for the company's gross and annualized bookings numbers for the quarter, with Street estimates at around $330 million-$360 million and $110 million-$120 million, respectively. Potential for upside exists, and if achieved is likely to be driven by a couple of larger deals that were pushed out of the prior quarter into the current quarter. I will also take an interest in the performance of Unicenter, Computer Associates' systems administration product, which has delivered bookings growth consistently in the double-digits over the last several quarters. In addition, indications of progress regarding short-term debt reduction and the status of the resolution of the ongoing SEC investigation will be welcome on the call. Spending on antivirus solutions continues to be strong in general, and that augurs well for Computer Associates, which is the fourth-largest player in the AV market. Since the lion's share of the company's security software business comes from authentication products, this also augurs well for the company, since this area of IT spending is a top spending priority for corporations. While storage has been disappointing for the company in the last couple of quarters, it is unlikely that their storage business would be as weak as EMC's recent results. Guidance: F2003 revenue guidance reiterated at $3.1 billion-$3.2 billion. EPS for F2003 expected to be better than earlier guidacne of $10-13 cents per share, now expected 14-16 cents. Q3 revenues, expect $770 million-$790 million, in line with original outlook. And EPS looks like 4-5 cents, better than prior guidance. So, in general, revenue estimates are being held firm, but EPS is guided up for both F2003 and F3Q, largely due to cost-control initiatives. The company acknowledges that the environment is difficult and is not looking better, but neither does it look worse. So the company maintains a disciplined focus on cost control to help lift operating leverage amid challenging revenue conditions. Enterprise management software market outlook looks solid, and the company hopes to continue to build share. Same with security and storage. The company did around 1,800 deals in the second quarter. No positions. Seeing Cash Ahead 10/22/02 05:33 PM EDT After paydown of the short-term debt liability, the company should have approximately two years before additional debt is due, leaving more cash for buybacks, acquisitions and other business operations initiatives. The company intends to file its 10Q for this second quarter's results with the SEC this evening or early tomorrow morning. 44% of 2Q revenue was generated from subscription revenue, compared with 26% of total in the same quarter last year. SG&A expenses were down year over year largely due to head-count reduction. Head count was 2,200 lower than this quarter last year, a combination of cost-cutting and natural attrition. The company beleives that it can improve efficiency in telemarketing and telemarketing operations, and to this end CA intends to consolidate operations in one facility in Tampa, Fla. The company "continues to cooperate" with government agencies and provide information for reviews. Computer Associates has adopted a subscription licencing model ahead of other technology companies like Microsoft. Total business booked in 2Q was $489 million, made up of $95 million of software fees and $394 of deferred subscription revenue. New contracts and contract renewals were strong, to customers like SBC and CREF, among others. Q1 was a very strong with regard to security, so Q2 was a tough compare, but it was a solid result nonetheless. Around $130 million of debt was redeemed in 2Q, for a total of over $694 million so far for the year. At quarter-end, cash and marketable securities totaled $776 million. During the second quarter, the company generated $202 million in cash from operations, compared with $164 million for the comparable period last year The company has been aiming to reduce the average length of a contract -- currently running at around 2.8 years, in part due to reduced business visibility in this economy and IT climate, but says it will continue to negotiate long-term contracts provided these can be struck at terms it considers "favorable." Q: Any concerns with the SEC investigation and any unfavorable tax rates? A: the tax rate of low 40s% is expected to be fairly steady for the fiscal year 2003. The company does not expect any changes. In terms of financiang alternatives, with about $800 million in cash on the balance sheet, and with a solid outlook for FCF generation in the next two quarters, the company may consider alternative financing arragnements for operating facilities, etc. Q: What dilution impact will expensing of options have? A: A couple of pennies impact in the first year of expensing, F2004, and this will grow each year as options grants grow.

Anche Ford +20% - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 18:37

Fino a quando solo a menzionare un qualunque titolo, che sia ^STM#^, ^Microsoft#^, ^Veritas#^, ^Intel#^, ^Cisco#^, ^Capital One#^, Playboy o ^Ericsson#^ o ^Ford#^ attiri del sarcasmo o delle profezie apocalittiche la probabilità di fare di soldi comprandoli è alta. Anche qua, come per TUTTI gli altri citati (eccetto Playboy che è fermo) metto un analisi economica abbastanza dettagliata favorevole, arrivano commenti secchi quasi di disprezzo per il titolo e questo "bam!" fa un +15% in tre giorni (quando va male). (scorrere il forum o i miei "migliori post" per verificare) Ho "chiamato" Ford il 16 sera sugli 8.30 e siamo a 9.60 oggi un +18%. Non dico che continuerà, però è buffo che mentre tutti i commenti sono ostili a quasi qualunque titolo che non sia oro o argento (i quali però perdono da 3 mesi), mentre persino massimo peppe si è quasi ritirato dalla lotta qui si fanno dei soldi IMMEDIATI con un mucchio di titoli, sembra quasi di pescare in un barile come si suol dire. Quando finirà ? Quando il sentiment ora così pessimista (vedi sotto) cambierà Modificato da - gz on 10/22/2002 16:41:52

Elliott : Dow Jones a 9.500 - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 16:01

Tiziano Giusto, il "lettore" delle onde di Elliott forse più preciso in italia (perlomno per gli scenari di diversi mesi) ha una nuova lettura del Dow Jones che lo proietta a 9.500 (n.b.: uso questo topic solo perchè aveva come tema il Dow Jones e preferisco riprendere il filo di una discussione precedente invece di aprirne sempre da zero. Il topic "Elliott e wall street...." a cui era destinato il post si è "allargato" causa grafico troppo grande e si ora legge male.) ------------------------Tiziano Giusto 20.10.2002 15:30 ----------------------------- ....Commentando l'ipotesi ribassista nel mio ultimo articolo del 18 agosto 2002 dicevo quanto segue: ............. il conto ribassista preferito aggiornato nel mio ultimo articolo NON viene eliminato da questo movimento, ma passa solo allo stato di alternativo. Il target per l'onda correttiva [ii] è intorno all'area 9.400/9.500, ma un movimento sotto quota 7.532,66 riporterebbe questa interpretazione allo stato di preferita, eliminando qualsiasi altra considerazione rialzista! ......... Ripartendo da quanto detto sopra la mia posizione è la seguente: dai minimi di ottobre '02 dovrebbe essere partita un'onda impulsiva rialzista che dovrebbe portare fino a quota 9.400/9.500 Nel caso dell'ipotesi rialzista questo dovrebbe essere un primo movimento che potrebbe portare verso nuovi massimi. Nell'altro caso, invece, potrebbe essere l'onda (c) che termina l'onda [ii] di un movimento decisamente orientato verso nuovi minimi. La cosa positiva (se l'analisi si dovesse dimostrare corretta) è che entrambi i conti prevedono nel breve periodo un rialzo, per cui l'unica cosa che non mi aspetto, prima di un superamento dell'apice dell'onda (a), è un nuovo minimo sotto quota 7.197,49. ...... -------------------------------------------------- Modificato da - gz on 10/22/2002 14:6:43

Le Obbligazioni sono rischiose - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 15:36

Ripropongo l'analisi di medio-lungo periodo dell'obbligazionario fatta qui in settembre. Come si è poi visto le obbligazioni (ovviamente quelle a 5 o 10 anni non i bot) possono essere rischiose in termini di perdita in conto capitale (vedi grafico) ----------------- Post orginario del 13/9-------------------------- ........... le obbligazioni hanno reso dal 1982 al 2002 il 13.1% MEDIO ANNUO TOTALE se si considera ad es i treasury bond a 10 anni e si computa sia il capital gain che il rendimento pagato. Il rendimento medio annuo nei 20 anni precedenti invece era il 2.4%. In pratica c'è stato per 20 anni un mercato toro di proporzioni storiche nel reddito fisso e il rendimento medio è stato 4 VOLTE QUELLO MEDIO STORICO Mentre per la borsa si da per scontato che il mercato toro del 1982-2000 sia finito e che debba per diversi anni rendere poco o negativamente per compensare l'extra-rendimento (o bolla speculativa) degli anni anni precedenti per il reddito fisso, nonostante abbia avuto un mercato toro ventennale analogo, anzi abbia avuto un extra-rendimento maggiore di quello storico rispetto alla borsa, il consenso è che il mercato toro continuerà. Ma perchè ? Ned Davis che è una delle fonti di ricerca sulla borsa più note stima che, su base storica, la probabilità che il reddito fisso (non la liquidità diciamo tutto quello con scadenza maggiore di 1 anno) renda di più delle borse nei prossimi anni è circa zero. Ovvio che in teoria è possibile che ENTRAMBI possano entrare in un mercato orso decennale, se si verifica uno scenario di inflazione mista a recessione ad es tipo anni 70. Ma perlomeno in termini relativi la probabilità che le obbligazioni nei prossimi anni facciano meglio delle azioni è minima (per il semplice fatto che sono le obbligazioni che hanno avuto il mercato toro più "FUORI NORMA" su base storica Modificato da - gz on 10/22/2002 13:38:13

Come va sul VIX ? - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 13:53

Come è andata a finire sul famoso VIX (indice di volatilità del Nyse) l'indicatore "avanzato" ? Aveva una tazza in su, ma non è scattata del tutto. Più o meno è stato utile, non è arrivato proprio al 55% come diceva Lanci, ma quando ha toccato il 50% il mercato ha girato. Chi usava il 50% come livello di riferimento come me ad es ha dovuto sudare due settimane, ma alla fine ha funzionato Ora è al 38% e ha formato però una tazza in giù precisa e sta forando il supporto al 39% che si vede. Molto interessante no ? Modificato da - gz on 10/22/2002 11:54:57

ABB -50% per l'asbesto - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 13:13

sì, è una cosa incredibile ed è tutta legata alle mega cause civili collettive per risarcimento danni per l'asbesto che stanno distruggendo interi pezzi di industria e hanno già quasi azzerato gruppi come ^Corning#^, ^Halliburton#^, ^Georgia Pacific#^ ^ABB#^ si salva solo se riesce a andare sotto dei tribunali europei perchè quelli americani seguono la logica che anche se il danno è di forse mezzo milione per la società il risarcimento deve essere "punitivo" e quindi di 3 miliardi di dollari. E se va in bancarotta tanto peggio Sono vicende incredibili, se adottassero i criteri dei tribunali europei o anche solo inglesi (che hanno la stessa matrice come diritto) ci sarebbero 7 o 8 gruppi industriali che ora sono quasi in bancarotta che tornerebbero in vita in mezzora Ma è un sistema impazzito in america, i mega studi da 300 avvocati incassano miliardi con queste cause e con questi soldi poi finanziano le campagne elettorali dei giudici (che sono eletti come i politici) e dei politici per cui il sistema non si ferma più Un segnale toro per il mercato sarebbe se finalmente passassero al Congresso la riforma di questo settore della legge civile ---------------------- breakingviews--------------------------------- ABB said late on Monday that the expected asbestos-related costs of its US subsidiary Combustion Engineering would likely exceed the value of the unit’s assets. The book value of CE’s assets as of September 30 was US$812 million. ABB said last month that it was comfortable with its provisions for asbestos liabilities. “CE and the ABB Group are considering various options for resolving the asbestos liability, including the possible reorganization of CE under Chapter 11 of the U.S. Bankruptcy code,” ABB said in a statement. “It is ABB’s position that CE’s asbestos-related liability can only be asserted against CE.” ABB added late on Monday that it was revising its full-year earnings outlook downward, although it did not say to what level, and reviewing its medium-tern targets. Shares in the group lost more than half of their value in early European trade on Tuesday. Modificato da - gz on 10/22/2002 11:25:22

Capital ONe - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 02:49

Forse ha ragione Tom Brown a ripetere il buy su questi titoli ( che discutevo venerdì, vedi più sotto il posto iniziale) Oggi Capital One fa +4.8% e anche Americredit +3.5% e da segnali positivi sul grafico Questo settore del credito al consumo ha molto potenziale perchè stato dato per morto un mese fa quando tutti erano convinti che si andava ORA in una recessione Modificato da - gz on 10/22/2002 0:55:55

Non suona convincente come storia - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Ottobre 2002 23:45

Non suona convincente come storia. La domanda è maggiore della PRODUZIONE DI ARGENTO, cioè dell'argento che viene estratto (vedi grafico sotto), ma non dell'OFFERTA OFFERTA = Estrazione + Argento Teasurizzato Se non sai quanto argento è tesaurizzato in giro per il mondo come fai a parlare di manipolazione del prezzo a priori ? Nessuno sa esattamente quanto argento ci sia in giro per il mondo CHE E' GIA' STATO ESTRATTO. L'argento estratto tesaurizzato è tutto o quasi in ASIA, in India e Cina ed è difficile capire quanto ce ne sia e quanto ne vendino (o comprino). Come tutti sanno in Europa si è sempre usato l'oro (salvo alcuni esperimenti in nordamerica) come moneta e in Asia in prevalenza l'argento. La Cina aveva per gran parte dell'800 (e credo anche in precedenza) una moneta basata sull'argento e non sull'oro. Se ricordo bene anche l'India in prevalenza usava l'argento, tanto è vero che Keynes stesso discusse le conseguenze per dell'adozione dell'uno o dell'altro metallo. Anche ora la stragrande maggioranza della popolazione cinese e indiana tesaurizzano in argento per tradizione secolare e continuano a farlo perchè le loro monete fino poco fa erano instabili e non convertibili. Da noi è un secolo che è scomparsa questa abitudine, ma in asia invece tutti accumulano argento (e oro). Negli ultimi anni le cose sono migliorate finanziariamente e hanno cominciato a disfarsi di questo metallo che non rendeva niente per comprare obbligazioni o altro in dollari o yen o forse euro, ma insomma ci sono due miliardi di persone da quelle parti che da secoli tesaurizzano argento e piano piano cominciano a venderlo e comprare strumenti finanziari (bonds, azioni, polizze vita e altro). Quanto pesino queste vendite di privati o società in asia sul mercato mondiale è difficile dire, ma sono la spiegazione del fatto che la domanda di argento è maggiore dell'estrazione e non sono misurabili facilmente. Che poi ci sia gente che abbia fatto reclami alla borsa merci di Chicago verso dei ribassisti non significa molto perchè viene trattato a Londra, Tokio e altrove e se lo volessero comprare il prezzo salirebbe nelle altre borse merci Modificato da - gz on 10/21/2002 22:14:6

Sentiment degli Esperti - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Ottobre 2002 21:53

Il 43% degli esperti la settimana scorsa era negativo e il 28% era positivo. Forse è per questo che sale ! Quello che niu cerchiamo in modo informale e molto parziale di ottenere copiando una serie di commenti di esperti di borsa ogni giorno è un Sentiment degli Esperti Italiani (escludendo perlo più i gestori profesionali di fondi che sono obbligati per mestiere a manifestare un certo ottimismo) Bene, in America non occorre fare questa fatica, esiste una rilevazione settimanale degli esperti che include tutte le newsletter e report INDIPENDENTI (non quelle di Wall Street e dei grandi broker e banche) e che si chiama Intelligence Survey Come si vede le % di Tori (in verde) sono ora più basse di quelle di Orsi (in rosso) e questa differenza non è mai stata così ampia da diversi anni. Questo è un dato obiettivo, non è un impressione che uno ha e un altro no e riassume l'opinione di quasi tutti gli esperti indipendenti americani. E non è mai stato così pessimista. Edited by - gz on 10/21/2002 19:57:31

Saeco - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Ottobre 2002 19:39

bravi quelli di Borsa&Finanza con il loro scoop su Saeco che ho citato ieri sembra che che sia vero, Saeco ha aperto sul +3% a 3.15 e poi strappa ora con grande volume e ha messo su un altro +4% abbondante (tra l'altro ho avuto la sensazione in generale che ora B&F sia un attimo più incisivo di M&F e Bloomberg)

Usama in Arabia - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Ottobre 2002 12:16

Sembra che alla fine Usama sia vivo e nel sud dell'arabia, nella zona più desertica e disabitata, il corno a sud chiamato il "quarter" o Rub al Khali, the "Empty Quarter" , secondo Debka è stato visto ora un paio di volte in questa zona. Oltre alle fonti di Debka (israeliane) e alle registrazioni inviate alle Tv arabe in cui c'era una voce che poteva essere quella di Bin Ladin c'è il fatto curioso che in una di queste registrazioni sembra ci fosse errore di pronuncia e dicesse "sono il "quadrato" e potesse essere un riferimento al fatto che fosse arrivato nel "Empty Quarter" ("quadrato vuoto" in italiano). Una conferma indiretta ovviamente è negli attentati alla petroliera francese nella zona e a Bali Come noto Usama è nato e cresciuto in Arabia e così 19 su 24 dei terroristi delle Due Torri erano arabi sauditi. Inoltre il suo scopo più o meno dichiarato è sempre stato quello di cercare impadronirsi dell'arabia saudita. ------------------ Debka Weekly - 18 ottobre ---------------- Osama bin Laden reached Saudi Arabia three weeks ago, shortly before the latest upsurge of international terrorist attacks against the French oil tanker Limburg and the shooting of American Marines in Kuwait. This exclusive information has just reached DEBKA-Net-Weekly from its most credible intelligence and counter-intelligence sources. They report two sightings of the elusive terrorist chief – both of them in the wildest, most inhospitable regions of southern Saudi Arabia. In the first, he was seen on horseback - the way he was often depicted in Afghanistan before the American 2001 invasion - in the 220,000- sq. m Rub al Khali, the Empty Quarter of southern Arabia. This vast sand sea, the largest on the face of the earth, straddles Saudi Arabia, the UAE, Yemen and Oman. He was reported riding through the barren Shaybah lands of the nomadic Al Murrah tribe, about 100 m southwest of the Al Ghawar oil field. No signs of disability or ill health were on view. The Al Murrah are renowned as first rate field scouts. They are also among the fiercest elements of the extremist Muslim Wahabi sect, Saudi Arabia’s state religion, and number some of Bin Laden’s most fervent followers. Abdul Aziz Ibn Saud, who established the kingdom of Saudi Arabia, found refuge with the Al Murrah in 1902. From there he mounted the assault that conquered a kingdom for the Sauds and the Wahabis. Aramco carried out thorough anthropological surveys of the tribe and paid out good money to hire its services. Without friends in the Al Murrah, this empty wasteland is impassable and uninhabitable. The second bin Laden sighting took place in the Najran, a region lying across the frontier between the south Saudi province of Asir and north Yemen. This time, he was observed on Saudi Bani Yam Saudi tribal land, on the fringes of the Empty Quarter. The Bani Yam are close allies of the neighboring Yemeni tribes of the Hadhramauth, the Saudi-born terrorist’s ancestral homeland. In the Najran, Bin Laden is not only within reach of his friends and kinsmen in the Yemen, but in a position to control and deploy the 700 al Qaeda fighters who escaped Afghanistan at the end of 2001 and early 2002 and set up base in the Asir province. (This new al Qaeda base in southern Saudi Arabia was first revealed in the last DEBKA-Net-Weekly No. 80.) Al Qaeda fugitives from the Afghan War have settled at strategic points in the Gulf and Middle East Region, a fighting legion of close to 2,000 battle-seasoned zealots, ready and waiting for orders. Intelligence estimates reaching DEBKA-Net-Weekly place around 1,000 fighting men inside Saudi Arabia, most concentrated in the Asir, the rest scattered round the kingdom; 300-400 in Yemen; 150 in the south Lebanese Palestinian refugee camp at Ein Hilwa; 300 in Mashhad, northern Iran; and 150 in the north Iraqi Kurdish districts of Bayara and Tawalla, where Iraqi instructors trained al Qaeda operatives in chemical warfare earlier this year. With Companions and Family DEBKA-Net-Weekly’s sources are also certain that Bin Laden has arrived with his close companions - his Number Two and chief of operations, the Egyptian Ayman Zuwahri, the hard core of the Islamic terror group’s command, his close family and his bodyguard. The size of this party informs those sources that the al Qaeda leaders believe they have found a safe hideout, situated in the Rimar Ar Rakabh (Rider’s Dunes), deep inside the Empty Quarter. The gravel dunes typical of this patch of desert rise to heights of 240 to 600 ft between the 20th and 21st latitudes, creating narrow crevasses with wadis at the bottom, a natural fortress through which men can move freely without disturbing the surface of the desert. The area is too desolate to support human habitation. Only the Al Murrah know the way to the scarce waterholes and are believed to have laid in supply stores of water and food in several locations for Bin Laden and party. The terror chief’s re-appearance in Saudi Arabia brings to a close the debate and speculation over whether he is alive or dead, and his whereabouts if alive. DEBKA-Net-Weekly alone reported on December 12 that Bin Laden and family had made good their escape from Tora Bora and reached Pakistan between December 6 -9 2001 and that Bin Laden was alive. No evidence to the contrary was ever forthcoming. His presence in Saudi Arabia explains the easy flow and frequency of statements and messages reaching the Arabic satellite TV station al Jazeera and other media in the region this month from Bin Laden and his lieutenant. The first pre-taped message from Bin Laden was carried to al Jazeera in the first week of October by Saudi journalist Yousri Fudah. According to our Gulf intelligence sources, in the last week of September, Fudah received an invitation to visit Afghanistan from relatives close to al Qaeda, who promised him an interview with Bin Laden or at least an important taped message from him that would show he was alive. In Afghanistan, the Saudi journalist was handed a cassette-recording of a statement in Bin Laden’s voice. The key phrase translated literally was: Osama ben Ladin is a quarter and he will appear a near and (the asleep cells) she will wake and the firebrands under the ash. It now appears that the Fudah invitation was a ruse to lead US intelligence in the wrong direction. While the journalist was in Afghanistan, Bin Laden made his move to Saudi Arabia. The word “quarter” was taken by intelligence analysts to be an error or a mix-up in wording. In fact, Bin Laden in an apparently cryptic message threw out a precise hint to his whereabouts, a sort of morale-boosting clue to his followers, telling them he was alive and well and would soon have work for the sleeper cells. Days after his landing in the Empty Quarter, al Qaeda was back in action in the Persian Gulf region. Washington Checks out Sniper’s Terror Link A theory is current among some Middle Eastern intelligence and terrorism experts, some in Israeli intelligence, claiming that the unidentified sniper – or sniper team - who murdered nine Americans and injured two in the Washington area are terrorists. The sniper’s mission would have been to immobilize American law enforcement and public attention to the exclusion of every other concern shortly after Bin Laden relocated. The sniper’s first attack occurred on October 2. He missed his target, a man standing in front of a Michaels craft store in the Aspen Hill area just north of Washington, shattering the store window. On October 2, Yousir Fudah returned to Jeddah with the Bin Laden recording. Before he went to hand it in to al Jazeera, he notified the official Saudi newspaper Okaz of its content. To his surprise, they refused to publish. According to DEBKA-Net-Weekly’s intelligence sources, October 2 was exactly one week after Bin Laden landed in the kingdom. There is no real evidence tying the sniper campaign to al Qaeda or any other terrorist organization. However, intelligence experts are finding it hard to believe that the killer in the Washington area is acting alone or that a private individual has the expertise to carry out so many murders without giving himself away. They postulate a group of snipers who take turns for shooting victims. Law enforcement investigators in Washington say that at this stage they cannot rule out the terror option. It was only a matter of time before al Qaeda detainees were questioned, as they were on Thursday, October 17. New Headache for Bush Bin Laden’s presence in Saudi Arabia confronts President George W. Bush with fresh complications as he plans the US campaign against Iraq. DEBKA-Net-Weekly’s analysts enumerates some: How does it affect Washington’s order of priorities? Should America reshuffle them, namely, start by stalking Bin Laden, Zuwahri and the top al Qaeda command, ahead of the Iraqi campaign? After all, they were the missed targets of the Afghan War whose long lost whereabouts are known at last. Or should the Bush team proceed with its current plan of action and keep Saddam Hussein’s overthrow at the top of its agenda? If they were asked, the American people might well opt for closure of the Afghan War by nabbing Bin Laden. That course would also be endorsed by the critics, domestic and foreign, of the Bush-Cheney war plan for Iraq. European and Arab leaders would much prefer the Americans to chase after bin Laden than fight Iraq. By turning up on Saudi soil, the fundamentalist super-terrorist throws Washington-Riyadh relations into fresh turmoil after a brief period of calm. Those relations settled down somewhat after Saudi crown prince Abdullah came round to understanding, as DEBKA-Net-Weekly reported, that refusing to play ball with the Bush administration over the Iraq offensive would land him personally as well as the kingdom in hot water, especially in view of the escalating Iraqi threat to Saudi oil fields. (See separate item on how Saddam Hussein dabbles in terror) But to target Bin Laden, the United States would have to obtain Saudi permission for American special forces to enter the kingdom and pursue their quarry. A favorable response to Washington’s request could produce a backlash that would shake the throne to its foundations. Most of the kingdom’s young – 70 percent of the Saudi population of 22.5 million are under 30 – admire bin Laden and identify with al Qaeda’s ideals, ideals that are in fact an extreme form of the strict and puritanical Wahabi tenets. Furthermore, Saudi ruling clerics, the Ulama, and the tribal leaders harboring bin Laden would never tolerate American forces landing on Saudi soil for hunting down the al Qaeda leader. Ignoring the al Qaeda’s incendiary presence in Saudi Arabia – should Washington and Riyadh decide on this course – is a non-option. Our experts have no doubt that Bin Laden will gladly upset this tactic by forcing his presence into the limelight in public appearances. Indications that one is impending are contained in the latest of his and Zuwahri’s statements and messages. Once Bin Laden is out in the open, Bush will have to take the bull by the horns and send American troops to Saudi Arabia to catch him, even if that means throwing relations with the Saudis to the winds. The US president’s failure to act expeditiously will leave bin Laden free to strike from his Saudi base – both to step up his terrorist operations against other countries in the region and to try and topple the Saudi throne in fulfillment of a longstanding threat. The most intriguing question is this: How did the Islamic terror master manage to slip into Saudi Arabia? What political and intelligence elements lent him a hand? The American and British maintain an extensive military intelligence presence in the Gulf region for the buildup to the war on Iraq. Without a helping hand from some governmental body or official, Bin Laden and his top staff could not have touched land undetected in any part of the Persian Gulf region, let alone reach Saudi Arabia. Who is the intelligence entity that smoothed his way to circumventing the intricate system of pits and snares the Americans laid for him? Modificato da - gz on 10/21/2002 10:19:15

basta con con questi indici: Saeco ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Ottobre 2002 02:12

Ufff... basta con con questi indici di borsa e le loro mille interpretazioni: il Mibtel e gli S&P per un poco non daranno da preoccuparsi ok ? Sono negativi da più di 680 giorni(vedi a fianco la statistica che ho messo) e siamo a fine ottobre, stagionalità positiva. Per un paio mesi, Usama permettendo, se ne staranno buoni ora. Non si può passare tutto l'anno sempre a parlare e preoccuparsi solo degli indici. Ogni tanto una pausa. Adesso tocca ai titoli invece. A pagina 22 di Borsa&Finanza sabato dicono che Saeco sarebbe la prossima candidata all'OPA per ritirarla dal listino dopo Ferretti, Marzotto e altre. Questo anche e soprattutto perchè c'è una minusvalenza tassabile da un acquisizione ecc.. ecc.... che delistando le fa risparmiare molto di tasse con i nuovo provvedimenti di Tremonti. Guardando un poco i numeri e la proprietà non sembra campato per aria come discorso. Il grafico dice che è possibile, c'è accumulazione. Con questo post faccio anche un poco ammenda perchè due mesi fa ero scettico sul titolo nel senso che mi sembrava un difensivo che saliva più che altro quando l'indice scendeva. Invece sembra esserci di più. Modificato da - gz on 10/21/2002 0:33:52

Occorre intravedere una soluzione possibile - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Ottobre 2002 17:53

Banshee non è così facile, il mercato è un meccanismo collettivo per pesare i rischi (e benefici) futuri e oscilla sempre nel tentativo di valutarli. In soldoni il punto è come pesare i danni e rischi a breve termine con quelli a lungo termine in una guerra in corso. Meglio starsene un poco tranquilli ora per poi subire un disastro più tardi oppure rischiare ora per evitare il disastro dopo ? In generale quando una situazione è estremamente rischiosa e rimene tale senza nessuna soluzione in vista il mercato tende a calare. NEL MOMENTO IN CUI IL MERCATO VEDE UNA SOLUZIONE possibile, anche se non ancora realizzata, anche se parziale, può risalire. Non sale invece DOPO, quando il problema è risolto come dicono i fessi ("aspetta di vedere i risultati e come va a finire e poi compra quando è una cosa più sicura...") 1) Il punto è che è iniziata una guerra e il mercato riflette questa realtà negativa. Il fatto che per qualche mese ti sbudellano solo qualche turista o tecnico occidentale in pakistan, bali o tunisia e il tizio con la bomba nella scarpa lo arrestano non vuole dire niente. C'è gente che lavora per distruggere non solo il world trade center ma tutta new york se solo mette le mani su qualche cosa di più potente. Il mercato ha di fronte questo problema che, in assenza di una soluzione, tende a deprimerlo (anche perchè la prossima volta invece che i traders e operatori del WTC si rischia che scompaia fisicamente tutta wall street. E dopo per andare short anche Michelino farà più fatica: chiami per il denaro di una put su Microsoft e ti dicono: "Microsoft ? sospesa causa broker e terminali che sono in cenere " ). Quando viene sventrato il cuore di una città e incenerite 3mila persone in mezzora è una guerra. E chi lo ha fatto ha annunciato di volere usare un atomica o altre armi di distruzione di massa. Per ora 4 aerei pieni di benzina è il meglio che avevano, appena hanno un atomica tascabile usano quella. E' una guerra già iniziata da tempo: l'attentato precedente alle Due Torri del 1993 e quello abortito con cinque aerei dirottati a Manila del 1995, le due ambasciate in africa nel 1997-1998, la caserma dei marines alla Khobe Towers in Arabia, la nave da guerra USS Cole nel mar rosso... tutte fatte saltare per aria. Il mercato IN ASSENZA DI UNA SOLUZIONE (nei confronti del terrorismo con armi di distruzione di massa) tende a scendere in questa situazione. E a rimbalzare ogni volta che intravede delle soluzioni concrete, per quanto parziali e portatrici di rischi. Esempio: in ottobre quando il mercato ha visto l'intervento in Afganistan delinearsi, PRIMA CHE SI SAPESSE L'ESITO, MA QUANDO ERA DELINEATO il tipo di intervento il mercato è risalito. E quando a dicembre il nuovo governo era insediato e i talebani in fuga sulle montagne il rialzo era già terminato. Era una soluzione PARZIALE sconfiggere i talebani e sottrargli il controllo di un paese come l'afganistan e ha dato un rimnbalzo parziale (ovviamente poi c'erano anche altre questioni come Enron-Worldcom-scandali-Brasile-peggioramento della congiuntura) 2) L'amministrazione americana a iniziato a parlare di intervento in Iraq in FEBBRAIO-MARZO (dopo che a fine novembre e inizio dicembre l'afganistan è stato tolto ai talebani). Ad Aprile più o meno le borse hanno iniziato a declinare. Trattandosi di annunciare una guerra e di tipo preventivo era ovviamente un fatto nuovo e pieno di rischi. L'ipotesi che si fa da parte anglo-americana è che il rischio aumenta a breve termine per poterlo ridurre a lungo termine, per evitare una situazione tipo anni 30. Ma intanto si parla di guerra e nel momento in cui il mercato ne ha capito la possibilità è calato. Anche perchè non si tratta una cosa che annunci e poi "bam!" la fai (a meno di essere appunto Saddam in kuwait o Milosevic in Bosnia), ma impieghi mesi e motivarla, discuterla a tutti i livelli, pesarne le possibili conseguenze, internamente e internazionalmente, prepararla in termini pratici ecc... E se ne agiti la possibilità e poi non sei in grado di portarla a termine può essere peggio. Intanto il mercato misura cosa fa il terrorismo nel frattempo nel mondo. Quindi da alcuni mesi hai un cambio di strategia che viene prima annunciato e poi man mano "digerito" a livello politico e di opinione pubblica e di alleanze e così via, e che promette maggiore rischio ora per non avere un disastro poi, ma intanto il mercato vede il maggiore rischio immediato. Da un paio di mesi comincia a vedere la soluzione, in modo approssimativo, nella forma di un intervento militare di cui si cominciano a capire i contorni, le modalità, anche la tempistica e le possibilità di successo sia breve che a lungo termine rispetto alla guerra al terrorismo. Il mercato Risale (sempre che accada) quando capisca che una soluzione del problema è possibile e in qualche modo delineata. Il mercato ha bisogno di capire che c'è una chance di soluzione, in cui i rischi A BREVE TERMINE siano più che compensati dai benefici A LUNGO TERMINE. Essendo una situazione estremamente complessa e rischiosa impiega del tempo per pesarla e la volatilità aumenta. Mi sembra che negli ultimi due o tre mesi la possibilità di intervento si sia delineata più chiaramente (ho copiato qui diversi report che ne indicano i progressi da diversi mesi), che il mercato tenda ora a vederla come una SOLUZIONE concreta possibile di una situazione PERMANENTE che è GIA' ORA estremamente pericolosa (e sostanzialmente di guerra non dichiarata). Modificato da - gz on 10/20/2002 16:50:23

LA DURATA DEL CICLO DI BORSA - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Ottobre 2002 16:42

Per qualche bizzarro motivo se Ibm, Citigroup, Microsoft, Cisco, General Electric salgono in borsa anche Popolare di verona, Opengate, Capitalia, Pirelli, Generali salgono. E viceversa se scendono. (anzi se scendono più che in proporzione). Siamo così abituati che il valore delle società quotate in italia dipenda dalle oscillazioni delle società americane ANCHE QUANDO NON SONO EQUIVALENTI (cosa c'entrano i risultati di Ibm e microsoft con Capitalia e Generali ?) che non ci pensiamo neanche più e lo consideriamo ovvio. Un giorno questa corrispondenza finirà, ma per ora possiamo prendere i cicli di wall street e se li applichiamo pari pari all'italia (o francia o spagna) non sbagliamo di molto. Dato che i cicli della borsa italiana sono riconoscibili solo da inizio anni 80 è inutile esaminare cosa faceva negli anni 20 (quando mussolini nel 1927 con quota 90 l'affossò del -50% in una settimana) o negli anni 50 quando investiva in borsa lo 0.8% della popolazione italiana. Prendiamo Wall Street e usiamo il suo ciclo Se mettiamo allora in ordine di DURATA TEMPORALE tutti i CICLI DI MERCATO ORSO abbiamo che quello attuale dura dalla bellezza di 635 giorni (giorni di borsa aperta). Il record assoluto per un ciclo tutto negativo è 811 giorni, fatto nel 1929-1932. 635 GIORNI DI BORSA NEGATIVI sono insomma un record quasi assoluto. In termini di PERDITA PERCENTUALE è più difficile fare confronti: il peggiore risultato è stato il -89% (nominale) del 1929-1932. Questo orso attuale del 2000-2002 sarebbe il terzo peggiore con il -49% dopo quello del 1937-1938 che era -54% (confutando la leggenda che il new deal di Roosevelt che avrebbe migliorato le cose). In realtà se si considera anche l'Inflazione il secondo peggiore era quello del 1974-1974 che era -73% e quello del 1929-1932 risulta meno pesante perchè i prezzi all'epcoca diminuivano. Se si considerano poi i Dividendi negli anni 30 erano molto elevati (4-5% in media) e anche negli anni 70 (sul 3-4% in media) per cui le % di perdita reale sono un poco meno meno pesanti. Alla fine possiamo dire che ci sono stati 4 cicli con perdite di almeno il 50% e cioè i) 1929-1932 ii) 1937-1938 iii) 1973-1974 iv) 2000-2002 Ma in termini di DURATA NEL TEMPO oggi siamo già al secondo peggiore ciclo della storia degli ultimi 100 anni Modificato da - gz on 10/20/2002 14:53:13

Lettura consigliata : Credito al consumo - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 23:59

Oggi Thomas Brown di ^www.bankstocks.com# www.bankstocks.com^ interviene per ammettere di aver avuto torto finora su ^Americredit#^, ^Capital One#^ e Household Financial, ma per dire che occorre insistere perchè il settore del CREDITO AL CONSUMO è solido e il mercato lo punisce in modo irrazionale "Gli Orsi del credito al consumo esagerano". Negli ultimi tre mesi tutti parlavano del famoso consumatore americano super-indebitato con 12 carte di credito che spendeva al di là delle sue risorse. E che appena avrebbe smesso di farlo avrebbe dato il colpo di grazia all'economia mondiale (perchè il consumatore europeo e giapponese hanno già smesso da un poco di spendere). Al di là della discussione accademica, se sia così o meno lo vedi dai titoli delle società che forniscono il CREDITO AL CONSUMO (immobiliare, per auto, che emettono carte di credito ecc...). Quindi è una discussione molto interessante. Sia per chi ha comprato ^Americredit#^ ^COF#^ e simili sia in generale perchè è un settore critico ^Leggere quello che dice Brown#http://www.bankstocks.com/article.php?id=636^ (che è uno dei migliori da 10 o 15 anni sul settore finanziario e banche. Modificato da - gz on 10/18/2002 22:2:18

la 13esima settimana del cacao - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 20:52

Incredibilmente, anche qui l'esaurimento del ciclo di rialzo del cacao, il mercato più verticale di quest'anno, è stato dato esatto esatto dal solito calcolo di 9 + 13 (settimane) del sequential. Arriva la 13esima settimana della seconda onda del ciclo e: bada-bum! -30% Come sistema per cogliere le svolte a volte è incredibile. (Ricordarsi anche del ciclo del Nasdaq calcolato allo stesso modo, che ho messo qui sul forum 2 settimane fa...") Modificato da - gz on 10/18/2002 18:54:5

Ericsson è una call - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 19:33

ehi, il mio commento di ora di pranzo è servito! una volta digerita la conference call della società di colpo nel pomeriggio, la comprano e il titolo è su di un +13% in tre ore, bella chiamata Sono contento perchè anche qui sembra che si stia esagerando: se deve andare in bancarotta allora i suoi bonds dovrebbero cedere ancora, ma se non va in bancarotta o perchè in Svezia fanno quadrato o perchè la cassa è effettivamente sufficiente come dicono, allora Ericsson è una call sul settore delle infrastrutture telecom. Se non fallisce e il 3G prendi piede può aumentare di 5 o 7 o 10 volte. Mettiamo che le probabilità siano: 60% fallimento e 40% che aumenti di 5 volte (a me sembra così ad esempio). Bene, ora c'è gente che ha 500 milioni e dice: "... beh.. qui il nasdaq migliora di un 20% in 8 giorni, Cisco e altri dicono cose un attimo più positive e siamo nel periodo stagionale favorevole, ma lo sai che io metto 15 milioni su Ericsson che non si sa mai... " Modificato da - gz on 10/18/2002 17:36:27

Volumi maggiori sui rialzi - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 17:01

america la partecipazione dei titoli e dei volumi a questo rialzo è molto scarso. ----------------------------------- le discussioni di borsa sono belle perchè sono come quelle di politica, una volta che uno ha sposato una tesi qualunque cosa la interpreta secondo una certa lente tutti ma proprio tutti hanno notato, anche i giornalisti in TV, che per ora nei giorni di rimbalzo di ottobre il volume era MAGGIORE che nei giorni di ribasso AL CONTRARIO DI LUGLIO -AGOSTO magari poi crolla lo stesso, ma non si può almeno fare affermazioni basate su dati verificabili ? non è una cosa su cui si può avere opinioni diverse, basta misurare l'altezza delle barre nei giorni di rialzo e di ribasso (vedi sotto)

Ericsson presa a pesci in faccia - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 14:50

Non so chi abbia seguito l'intervista di CNBC al Ceo di Ericsson subito l'annuncio dei risultati. Se io fossi stato al suo posto avrei sputato in un occhio ai giornalisti che si sono praticamente divertiti a insultarlo: "... voi siete un disastro come mai Nokia invece va benissimo ?.." "... dopo aver perso l'80% da gennaio non sarà meglio che qualcuno prenda il suo posto di amministratore delegato ?.." "..sì il 3G, ma intanto state finendo la cassa no ?..." e il tutto con tono divertito e allegro. E' vero che i giornalisti inglesi sono meno ossequiosi di quelli italiani e più critici di quelli americani, ma non ho mai visto una cosa del genere. Quando una società con 50 anni di storia, che bene o male ha creato un terzo della tecnologia telecom nel mondo e che tuttora ha tanta liquidità in cassa quanto Nokia viene pubblicamente sm#?@^&%$ in questo modo qualcosa non va. Il primo pensiero è che nel 2000 tutti trattavano Ericsson con deferenza. Il secondo è che ho poi letto il sunto della situazione fatto da Breakingviews.com che sono pure inglesi e sempre molto pessimisti e si conclude con "... se il 3G funziona può decuplicare..". E anche l'analista di DKW che da mesi li difende era mogio mogio, ma insisteva che la liquidità c'è e il 3G ora tutti lo danno per morto, ma non è detto. Just a Thought ----------------------- Breakingviews.com ---------------------- 3G dreaming Ericsson: Ericsson, the Swedish telecoms equipment manufacturer, on Monday reported third-quarter sales down 29% year on year. That is equivalent to a 13% fall from the second-quarter level. The Swedish telecoms equipment manufacturer risks insolvency if 3G sales don't pick up - and pronto. The group's orders fell by half when compared to the year-earlier period. Stripping out cancellations, orders fell 34%. Ericsson predicted that sales in its key mobile systems division would fall by more than 20% this year. The stock is far too risky for most appetites. However, if 3G does come good, it may be a ten-bagger --------------------------------------------------- Ericsson, the Swedish telecoms equipment manufacturer, on Monday reported third-quarter sales down 29% year on year. That is equivalent to a 13% fall from the second-quarter level. The group’s orders fell by half when compared to the year-earlier period. Stripping out cancellations, orders fell 34%. Ericsson predicted that sales in its key mobile systems division would fall by more than 20% this year. The company is targeting an annual operating expense run rate of Skr38bn by end-September 2003. The run rate was Skr52b in the quarter just ended Modificato da - gz on 10/18/2002 12:53:26

Un immagine vale più di 1.000 parole - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 13:46

non è più chiaro usare i grafici che le parole ? per la terza volta quest'anno il mibtel prova a stare sopra la media, ma ovviamente ci arriva quando l'oscillatore è ipercomprato e gira in giù se l'oscillatore corregge l'ipercomprato e poi gira di nuovo in su mentre il mibtel resta sopra alla media, allora cambia trend altrimenti è tutto come prima Modificato da - gz on 10/18/2002 11:47:55

Il trading online sta tornando - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 13:26

I tempi del trading intraday online stanno tornando ! Come lo sai ? Perchè appaiono storie come questa di oggi del wall street journal che celebra la fine del Day Trading, spiega la miseria di quelli rimasti e lo paragona all'Hula Hoop. Quando ti dicono sui maggiori giornali che una cosa è finita sai che riparte e viceversa. Secondo le fonti citate dal WSJ c'erano circa 400 mila day traders in america partime o a tempo pieno nel 2000 e ne sarebbe rimasto meno di un decimo ------------------------------------------------------ Day Trading Assumes a Place Next to Hula Hoops, Pet Rocks By AARON ELSTEIN THE WALL STREET JOURNAL ONLINE There's plenty of room to stretch at Hold Brothers On-Line Investment Services Inc. Entire rows of trading desks are vacant. Shouts are few. And the catered food carts don't offer as many sandwiches as before. Hold Brothers once crammed with more than 330 day traders, is down to a group of about 160 survivors, some of whom huddle together in one corner of the spacious Jersey City, N.J., offices. And Hold Brothers is among the fortunate. Most day-trading firms no longer exist. "Guys, ADRX is going up!" says a trader. Immediately John Kurowski, a tall, thin 28-year-old with brown hair trimmed short, swings into action. Andrx Corp., a pharmaceutical company, has started a sharp move that will lift its stock 25% in a couple of hours -- it's the kind of move that day traders love. Mr. Kurowski goes through the day-trading gambit, buying and selling batches of Andrx shares, notching small profits as the stock moves higher. But even pushing a button has its challenges. Instead of hitting "buy," Mr. Kurowski hits "sell," immediately putting him short a stock that is roaring higher. He swiftly unwinds the position. Instead of a big gain -- or a mistake-ridden loss -- he's $200 to the good. Mr. Kurowski says he always wanted a career on Wall Street. After graduating with honors in 1997 from the College of New Jersey, where he majored in finance, he got a job in 1998 with W.J. Nolan & Co., a small New York brokerage firm that closed its doors last year. Mr. Kurowski and a couple of friends tried to open a money-management firm after a few months at W.J. Nolan but were unable to raise enough money, so he turned to day trading. The money he made from the Andrx trading isn't the kind made when dot-com and tech stocks would swing $10, $20, $30 on a given day, but he was happy. "Sure opportunities just don't come with the regularity they used to," he says. Two years after dominating pop culture, day trading is still alive. But it is hardly well. "Day trading! Does anyone do that anymore?" says former Securities and Exchange Commission enforcement chief Richard Walker. "That's something I haven't heard about for a long time." Day trading generally refers to the practice of using one's own money to buy and sell stocks very quickly to profit from short-term moves in prices. Some people day trade from home, others from offices that look much like trading desks at big Wall Street firms. Many day traders employ high-risk strategies such as buying stocks on margin -- with borrowed money -- which can enhance returns or contribute to huge losses. Today, about 7,500 people day trade full-time, according to the Electronic Traders Association, a Houston trade group. About 400,000 people, seduced by the seemingly easy money to be made from stocks, dabbled in day trading two years ago, mostly from home or work using a Charles Schwab Corp. or E*Trade Group Inc. account, though about 20,000 hard-core traders tried to make it their full-time job. These new hyper-active traders generated as much of 15% of the Nasdaq Stock Market's trading volume at the peak of the tech bubble. A spokesman says Nasdaq doesn't know how much trading is generated by day traders now. Not only have most day traders vanished, but so have many of the firms that offered training and trading places, such as All-Tech Direct Inc., whose chairman and chief executive, Harvey Houtkin, did much to popularize day trading. Other firms, such as Blackwood Inc. and Broadway Trading LLC, both of New York, have filed for bankruptcy-court protection. A Blackwood official said the company no longer offers seats for day traders, though it continues to market its trading technology to institutional investors. Broadway Trading's assets were acquired by Schoenfeld Securities of New York. Before fading, day trading drew intense regulatory scrutiny. The SEC, the National Association of Securities Dealers and the Philadelphia Stock Exchange spent considerable time examining 133 firms identified in 2000 as day-trading firms for potential violations. And the Senate Permanent Subcommittee on Investigations conducted an eight-month investigation into day trading that led to hearings in February 2000. Of course, regulators and lawmakers now have other things on their minds, such as major corporate accounting scandals or conflicts of interest among analysts at big Wall Street firms. All-Tech's Mr. Houtkin, who has sparred with market regulators for years, says all the scrutiny of day trading was misplaced. "The market treated us like we were the scandal, when in fact the real scandal was with how the big Wall Street firms handed out IPOs and told companies how to play around with their accounting," he says. "I think regulators got their priorities screwed up." Mr. Houtkin has reason to be bitter. He, his firm, and several All-Tech executives agreed to pay more than $600,000 in fines last year to settle regulatory charges, such as improperly using funds from accounts of traders associated with the firm to allow All-Tech customers to pay off loans that the firm extended to them to trade. Mr. Houtkin agreed to a $50,000 fine and a 15-day suspension from the securities industry for allegedly making misleading statements about how easy it was to profit from day trading. All-Tech was expelled from the NASD this past summer for failing to pay a portion of its fine, says Mr. Houtkin, who now runs an electronic stock-trading network. He says he is done promoting day trading because the business is so bad. In some ways, the difficulties experienced by day traders and their firms reflect industry-wide troubles. Knight Trading Group Inc., Jersey City, a leading market maker for Nasdaq-traded stocks, on Wednesday reported its third unprofitable quarter in a row and its stock fetches less than five dollars a share. Merrill Lynch & Co., New York, last week said it would stop trading about 75% of the 10,000 Nasdaq stocks in which it makes markets. At Charles Schwab, trades from "aggressive traders" were off 38% in the second quarter compared to the same period in 2000, according to New York securities firm Putnam Lovell NBF. Closely held Hold Brothers, where Mr. Kurowski trades, has seen its revenue shrink to about $2 million a month from as high as $11 million a month in 2000, says Chairman and CEO Gregory F. Hold. Half of the firm's traders have left because they were hammered by the market, the firm has reduced its nontrading staff by 70%, and half of the office space it rents is being returned to the landlord. Despite the difficulties, Mr. Hold says he doesn't miss the times when people came off the streets seeking to day trade. He says his firm turned such customers away. "A lot of people had no idea what they were getting into and it made the entire business look bad," he says. Mr. Kurowski, he says, is one of his best traders and was only recently permitted to start trading with his own money. Most other traders use the firm's capital to trade. Hold Brothers has had its own run-ins with regulators concerning day trading. In May 2001, the firm agreed to a $41,000 fine, without admitting wrongdoing, to settle NASD charges, including that in 1998 and early 1999 Hold Brothers forwarded funds to a person not registered with the NASD and that a press release on its Web site contained an "undocumented statement of the success of its day traders." Hold Brothers officials say they have improved their supervisory and compliance systems. In a November 2001 report, the U.S. General Accounting Office essentially said the day-trading business had grown up. The GAO, which spelled out the industry's problems in a report the prior year, said that many day-trading firms had shifted their focus away from retail customers and were catering more toward institutional clients, such as hedge funds interested in their high-speed trading technologies. The GAO added that firms that still cater to ordinary investors have cleaned up their ads and now highlight the risks associated with day trading and mention it's not for everyone. The GAO also said that officials at the NASD's regulatory arm "are no longer prioritizing day trading firms for review," while the SEC said it would initiate examinations only when there was "cause." Though regulatory scrutiny and bad publicity hurt day trading, changes in the market hit it hardest. The change last year to quoting stocks in decimals instead of fractions wiped out an important source of profit for day traders. That's because it shrunk the difference between the buying and selling prices on a stock to as little as one cent, down from 12.5 cents or 6.025 cents when stocks were quoted in 1/8 of 1/16 of a dollar. The collapse in technology and other Nasdaq-traded stocks hurt even more, because stocks under $10 generally don't move around enough to be worth day trading. Resourceful day traders, like Hold Brothers's Mr. Kurowski, now trade so-called Old Economy stocks on the New York Stock Exchange because they are more volatile, though such trades tend not to be so profitable because Big Board specialists often take longer to fill orders than Nasdaq market makers. Last week, as Mr. Kurowski flipped in and out of Nasdaq-traded Andrx, he also bought and sold American Electric Power Co., a utility which the evening before had warned that quarterly profits would fall short of Wall Street's consensus forecast. He reckoned he made more than $1,000 trading the utility. Day traders contend that their rapid-fire trading strategy has served them better in the bear market than investors who have held the tech stocks they bought when it seems like those stocks would rise forever. Still, day trading carries plenty of risk. In peak times, Mr. Kurowski says, he made $40,000 a month. Now, he says $10,000 is the most he can pull in, and most months this summer were considerably worse. Most day traders, he says, fail because they get emotionally attached to stocks that have worked for them. "It takes discipline to make it day trading," he says. "And even then, it isn't ever easy." Edited by - gz on 10/18/2002 11:28:8

nikkei - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 11:37

Questo è il grafico del Nikkei giappponese diviso per quello dell'indice europeo Eurostoxx Come si vede entrambi sono scesi, ma da inizio anno del 2002 per la prima volta da anni il Nikkei ha smesso di perdere in termini RELATIVI rispetto all'Europa E ora ha un doppio minimo che indica che il giappone può fare meglio dell'europa

Nikkei - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 11:36

Edited by - gz on 10/18/2002 9:37:13

La posizione dell'Ostrica - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 03:35

Lettura Consigliata. Appena ho tempo ne traduco dei pezzi, ma in questo pezzo magistrale oggi sul WSJ, Paul Johnson, a mio avviso forse il più grande storico contemporaneo, riesce a spiegare contemporaneamente : la situazione delle borse e in prospettiva storica la depressione del 1929 e del giappone, la crisi dell'europa e la guerra al terrorismo. Il punto è : l'economia alla lunga non funziona senza degli aggiustamenti violenti che la purgano dei suoi eccessi, al cuore dell'economia di mercato c'è il rischio di fallire, di perdere, la liquidazione secca di quello che non sta funzionando. Le economie occidentali tutte (e quella europea e giapponese in particolare) invece cercano a tutti i costi di la sicurezza a breve termine, il conforto, l'intervento pubblico di protezione costante (dalla federal reserve per i tassi ai sussidi alla protezione delle banche nazionali...) The Ostrich Position By PAUL JOHNSON (il maggiore storico inglese attuale, autore di, ad es: ^Intellectuals#http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0060916575/ref=pd_sim_books_2/102-9987088-5054536?v=glance^ ^ History of the American People #www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0060930349/qid=1034897365/sr=2-2/ref=sr_2_2/102-9987088-5054536^ ^A History of Christianity#www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0684815036/ref=pd_bxgy_text_1/102-9987088-5054536?v=glance^ ^A History of the Jews#www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0060915331/ref=pd_bxgy_text_1/102-9987088-5054536?v=glance^ ^Modern Times: The World from the Twenties to the Nineties#www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0060935502/ref=pd_sim_books_3/102-9987088-5054536?v=glance^ LONDON -- Americans have been angered by the hostile attitude of some Europeans to U.S. efforts to take the war against terrorism to its countries of origin in the Middle East -- a recent example of which was the suggestion, by Nobel jurors, that Jimmy Carter deserved the Peace Prize for his opposition to war with Iraq. They are puzzled by European irrationalism and weakness. They wonder, too, how the Continental economies can sustain double-digit unemployment for years on end. But the causes for all this are deep-rooted. There is no longer a "sick man of Europe." The whole of Europe is sick. We have to remember that twice in the 20th century, Europe came close to committing suicide by wars that in retrospect seem senseless. These were followed by a Cold War that imprisoned much of Europe in a cage of fear. In this process, Europe, a collection of vigorous peoples who pushed forward the frontiers of civilization for a thousand years and created the modern world, learned to opt for a safety-first existence in which comforts and short-term security became the object of policy. They sought a cozy Utopia, with risk and pain eliminated. Degeneration Fifty years ago, the drive to unite Europe was seen as a daring adventure, not only burying ancient enmities but creating a new kind of enterprise society that would bring unparalleled prosperity. The project has degenerated into a defense of cradle-to-grave social-security system whose demands take priority over the market. Under the EU's constant demands for "social protection," European societies have become a paradise for bureaucrats, trade unionists, centrist politicians and those businessmen who prefer to work under government protection. They offer little to original minds and risk-taking entrepreneurs. The fundamental assumptions of the drive to unite the continent are now half a century out of date and the EU's rigid, ultraconservative structure makes it incapable of taking in new ideas or even dumping such manifest archaisms as the Common Agricultural Policy. France, Germany, Italy and Spain, the big four of Continental Europe, did exceptionally well in the third and much of the final quarter of the 20th century, while the global economy was expanding steadily. But we are now discovering that Europe cannot cope with recession. In its quest for comfort and assurance, it has forgotten that capitalism is Janus-faced -- it brings astonishing growth and prosperity but at the cost of periodic and often violent adjustments when sufferings must be borne and profited from in order for the advance to be resumed. Risk, ruthlessness and fortitude are inescapable requirements of successful capitalism. There is no such thing as "Safety First" in a dynamic market. Many Europeans know nothing of American history. But it has much to teach them. For instance, why did the Great Depression in the U.S. last so long? When the stock market first collapsed in 1929-30, Treasury Secretary Andrew Mellon gave President Hoover good advice, perhaps the only sound advice he received in the whole of his presidency. Mellon urged him to let the crisis take its toll and accept the pain: "Liquidate labor," he said. "Liquidate stocks, liquidate the farmers, liquidate real estate, and so purge the rottenness from the economy." By allowing the Depression to apply its brutal medicine, unsound businesses would have been bankrupted, the sound would have survived, and new ones quickly filled the gaps. Hoover did exactly the opposite, trying to stamp on the Depression with all the financial resources of government. FDR continued and intensified this policy of government intervention with all the flourish of a brilliant publicity machine. The result was to deaden some of the pain but also to spread and prolong it for an entire decade. The Dow Jones Industrial Average did not recover its October 1929 levels until the 1940s, and it took a world war to restore the dynamism of the American economy. The lessons of this dismal period have never been fully learned even in the U.S., and outside it they have been ignored completely. The Japanese were the first to suffer from this willful ignorance. Having imitated, with enormous success, many aspects of market capitalism, they revealed that they had failed completely to grasp its psychological core of risk and danger when recession came -- as come it must. For a decade and a half the Japanese ruling elites have been using state power to keep alive banks and businesses that are bankrupt. So the recession continues, and grows worse, and there is no sign of its ending, for Japan is not going to be "rescued" by a third world war. Now Continental Europe is following dolefully in Japan's wake. Both the German and the French governments have gone to extraordinary lengths to anesthetize the necessary pain of recession, keeping badly run businesses alive -- just -- by periodic injections of state cash. The victory of the Social Democrats in the German election ensures that this policy will continue. Indeed it will become more dogmatic in its safety-first nostrums, for the SPD is entirely dependent on the Greens, a party that regards any kind of risk -- to health, safety or the environment -- as abhorrent. Germany seems set for a long period of slow or nil growth and the one-time admirable engine of EU prosperity can now barely pull itself, let alone the rest of Europe. The French are in little better state. And both countries are now suffering, for the first time, from restrictions imposed on the national economies in the name of common currency. Both are effectively denied the use of budget deficits to lift their economies out of recession. Once again safety-first policies have shown that they do not eliminate pain: they merely prolong it. Germany has well over four million unemployed, and the figure is growing. France has proportionately almost as many, Spain more. Against this background of nervous depression and debility, can anyone wonder that Europe's response to Mr. Bush's war on terrorism has been spitefully critical? It is worth recalling that the dispirited democratic societies of the 1930s were similarly reluctant to take arms against the growing dictators of the period. They behaved like ostriches, and the mentality prevails today in countries emotionally drained by lack of economic dynamism. But Europe must realize it has much to lose. The destruction of the French supertanker off Yemen shows that France has as much to fear from large-scale terrorist acts as the U.S., probably more. Germany is a peculiarly vulnerable target with its lax security procedures. The armed forces of both are in a lamentable state. And the viciousness with which Mr. Bush has been attacked reflects their powerlessness. War on Terrorism It is no accident that Britain, which is semi-detached from the EU and whose economy is aligned more with the American than the European model, has been prepared to take the war on terrorism seriously. We in Britain have comparatively high growth, low unemployment, attract high investment and enjoy economic dynamism. Our armed forces, though small, are well-equipped, experienced and confident. All these things go together. America can fight and master terrorism alone, if need be, but the support of Britain is important, materially and psychologically. As for the Continental European, we can only hope that they have lost their self-respect as great nations only temporarily Edited by - gz on 10/18/2002 2:26:42

Titoli sul fondo sì, ma qual'è La "Storia" ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Ottobre 2002 02:45

In casi come ^Americredit#^, ^Dynegy#^, Kind, ^Calpine#^ si deve chiedersi: qual'è la "storia" ? qual'è il "feeling" che circonda il titolo ? è convincente quello che questa gente promette come numeri ? Cosa ne pensa in america la gente ? Sono tutti fessi e buttarlo giù e sono io qui da reggio emilia o saliceto buzzalino che ho capito tutto ? Soprattutto ci deve essere una "storia" sotto semplice e chiara. I numeri di Kind Healthcare sulla carta sono invitanti perchè costa poco e con il crac da 40 a 13$ sempre di meno, ma il problema è : Qual'è La sua "Storia" ? Una società non crolla dell'80% in 10 gg senza motivo !! i numeri non contano se non si legge cosa c'è dietro: scandali ? inchieste ? contabilità gonfiata ? nuove regolamentazioni governative ? Ho spinto il bottone su Bridge e non appare nessuna notizia per cui non è molto seguito e il grafico è orribile, quindi per buttarsi occorre trovare la "storia". Io ho appena sbagliato ad es un titolo piccolo, ^Hypercom#^ e vedendo che cedeva sempre mi sono collegato via web e ho ascoltato per un ora la conference call con gli analisti la settimana scorsa. E' stato deprimente, erano tutti imbarazzati e per niente chiari e l'ho tagliato (magari l'avessi fatto prima. L'avevo presa per averne letto in due posti diversi contemporaneamente da due gestori che in genere ci prendono la storia di un prodotto unico e che cui solo due nel mondo hanno... Ma alla fine il prodotto non sfonda). Se uno sa l'inglese parlato e mette dei SOLDI VERI SU UNA SOCIETA' PICCOLA deve ad es sentirsi via web la conference call. Perde un ora al massimo, ma sono i suoi soldi. Specialmente se la compra sul fondo mentre scende, quindi con il grafico negativo e vuole comprare un "valore" nascosto e se la compra di testa propria, senza seguire esperti. In america la notizia se la leggono e discutono tutti, basta andare nei forum di yahoo su titoli come Dynegy o Americredit o Siebel. La gente si collega alla conference call trimestrale e poi giudica se "piace" o o meno, se c'è qualche cosa che colpisce l'immaginazione. In altre parole, se uno compra l'indice o Microsoft per via del bel grafico, ok, fai a meno delle notizie, benissimo. Ma se peschi sul fondo il titolo medio-piccolo che ha perso il -78% e scende sempre ci deve essere una vicenda sotto e che convince poi anche altri a seguirti. Conoscere tanti dettagli va bene, ma devono coagularsi in una "tema" una "trama" che convince. Non posso fare a meno oggi di fornire come esempio sempre la "Storia" di ^Veritas#^ che ho scritto qui 8 giorni fa: c'era una vicenda chiarissima, un caso di follia del mercato, di panico legato a un SINGOLO EPISODIO, il famso resume con una bugia dieci anni fa di un dirigente. La storia era questa: avevano sbudellato il titolo per una cretinata del genere, appena ci pensano un attimo a mente fredda lo ricomprano. Ora è salito del +38% (aiutato dall'indice certo, che ha fatto +15 o +20% ma Kind o Americredit o Dynegy sono rimaste ferme perchè al momento la loro storia non convince) Modificato da - gz on 10/18/2002 1:21:50

Non c'è niente come i Rimbalzi dell'orso - gz  

  By: GZ on Giovedì 17 Ottobre 2002 22:00

------------------- Post originario del Topic: del 6 ottobre, riferito ai futures ....---------------------- Le chiedo solo di farci guadagnare qualcosa da questi continui ribassi. Non è possibile con tutti questi ribassi Lei voglia fornire quasi esclusivamente indicazioni BUY. ------------------------------------------------------ Approfitto del fatto di avere avuto ragione per farlo notare, per fare notare che questo tipo di post arriva in genere sui minimi e per spiegare la logica (Come è ovvio chiunque può usare poi il forum per fornire esempio a contrario) Negli ultimi 30 giorni ho messo su tre operazioni, tutte al rialzo. Guardando il grafico sotto del Fib30 c'erano anche almeno una o due short possibili e un entrata al rialzo era veramente orribile. Ma se i punti in cui vendi sono esatti i "Bear Market Rallies", (" rimbalzi nei mercati orso") sono la cosa che produce il massimo di rendimento nel minore tempo perchè sono ESPLOSIVI e però ti danno tutto il tempo per caricare. E le operazioni suggerite da fine settembre hanno fatto circa 2.000 punti fib30 alla fine (vedi sotto) Se senti che sta per arrivare "LA BOTTA" a mio avviso devi ostinarti e mediare nella misura del ragionevole e aspettare carico che arrivi. In termini di future, cioè di trading a breve, (ma non frenetico di operazioni che durino qualche giorno), i rimbalzi in un mercato orso sono la cosa migliore. Ma non si tratta ASSOLUTAMENTE di "TRADING ONLINE", non è come giocare ai cavalli, non devi essere esatto al minuto spaccato, che se il Realtick è in ritardo di 13 secondi o tu ti assenti mezzora rischi di diventare cianotico e perdere l'operazione. Sono trade "RAZIONALI" dove piano piano tutti gli indicatori di sentiment e di volume si comprimono sempre di più per giorni e giorni fino a quando (come ho scritto a caratteri di scatola) ^"LA MOLLA E' CARICA"#A:9452^, nel senso che l'ipervenduto è massimo, le % di ribassisti sono estreme, il pessimismo è nero e senza speranza ecc... Per 15 giorni in ottobre ho segnalato che tutto indicava che la botta stava arrivando e ogni giorno la molla si caricava di più e che bisognava mediare se si era dentro e assolutamente essere "extra-long", come scrivevo tutti i giorni nel Trading Track E con gli S&P e Nasdaq, dove ho preso il rimbalzo molto meglio che con il FIB30, quasi dall'inizio, era tutto ancora più evidente ed ha guadagnato quasi un +13-14% sull'indice che con un future (che moltiplica per 5 almeno il rendimento) è moltissimo Modificato da - gz on 10/17/2002 22:29:0

FORD - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 21:04

Come noto Ford benchè venda e tenga quota di mercato a differenza di Fiat non guadagna molto e ha parecchio debito per cui il mercato la tratta come se stesse andando in bancarotta (vedi grafico che è molto peggio di FIAT !). ^Ford#^ capitalizza 15 miliardi di dollari e se leggo bene e non ci sono errori su Bridge fattura 160 miliardi !. Peugeot capitalizza 11 miliardi e Renault 11,5 pure essendo grandi un quarto di Ford, questo tanto per dare un idea. Fiat capitalizza 15 miliardi di dollari, quanto Ford. Questo post mi serve come riferimento per una raccomandazione su Ford che metto ora Copio e incollo qui quello che ha detto la Ford ieri sera presentando i suoi risultati. La cosa interessante sono le domande e risposte. ---------------Swenson : RealMoneyProAdvisor --------------------------------- didn't get a lot of great info from this call. I'm concerned that guidance has apparently been lowered for the year on the heels of a strong Q3 (Ford now guiding to 40 cents for the year vs. 43 cents street consensus), EPS was 9 cents better than expected. The only explanation I heard on this was development costs for the new F Series. The company also confirmed their thoughts that volumes would be down next year. I remain concerned about the depth of this, the health of the consumer and Ford's liquidity. I don't expect dividend cut at Ford (it's now at 40 cents per share -- 4.5% yield), as the ratio of total annual dividends and cash available stays sane. The cost-cutting program appears to be proceeding on track -- $2B in savings by the end of this year, another $7B by mid-decade. I am concerned if we get a steeper-than-expected downturn in the auto industry next year, Ford may have to tap the bond market for money, which could be problematic. Ford currently trades at about .25 times revenue (on enterprise value). My internal goal is to see it revert back to a more normal .50, which gives me a price target of around $16. I will continue to hold the stock but not my breath, as I'm very leery of 2003 for the auto industry. Therefore, I won't add to positions but will continue to hold. I remain unexcited but feel I'm late in selling so will hold long term. Q: Attacking non-product costs, what will you be targeting? A: Can't give specifics yet, just look at it as more of an acceleration of cost cutting program. Q: Do non-product costs include manufacturing costs? A: Non-product is a huge part of cost base. One thing they won't do is cut CapEx. Q: Outlook for this year? A: 40 cents in EPS for the year (that's down -- still somewhat of a mystery why). Q: What are the biggest uncertainties going forward? A: Lots of concern macro economically, war, etc.; currency devaluations; WTO being implemented in other areas of the world. Just need to make sure they can control well what they can control. North American pre-tax earnings and net income? A: The difference was the coupon on the convertible preferred. Q: Deterioration on profits in Q4? A: Yes, really due to development costs of new F Series (answer was vague intentionally). Q: How many jobs have been cut with the goal of 12,000 cuts? A: Net 500 cut so far -- have a long way to go. Q: Will price reductions continue in U.S.? A: Plan is to keep prices level, market share will stay at same level -- don't expect increases going forward (somewhat strange -- I don't like this). Q: Dividend? A: Important to keep, there are some funds that can't hold shares if no dividend -- expect to keep it at same level. Q: Europe was weak vs. last year, was this due to Jaguar? A: Yes, due to Jaguar/Volvo -- Jaguar was product and marketing costs also inventories were too high at the beginning of the year. Had to do destocking of Jaguar and also a large number of new launches, which cause lots of spending. Q: Lincoln/Mercury? A: Still terrific brands, are focused on new campaigns for both. Q: What % of sales financed are being financed at below cost of funds? A: 46% of sales are financed and 25% of these got the zero rate. The differential is treated as a marketing expense. FoMoCo pays Ford Credit the lost interest as a marketing cost. Q: How does the recent glut of used cars impact sales? A: The scrappage rate of used cars has gone way up, as has the number of licenses, so this absorbs a lot of this, so have not seen a tremendous drop in residual value – no one really knows the answer to this question. Q: Bond market? A: Clearly general skittishness out there -- only was to respond is to work quarter to quarter to hit targets. Have shown the world that Ford can perform over the last three quarters. Overhead -- comp and benefit changes showing improvement. Europe -- core car and truck product lines have all been renewed. New Fiesta recently unveiled in Paris. Europe cost reductions on target. Sales and service satisfaction at it's highest level in Europe. Market share up to 8.8% (Ford only) - (This number has stayed in the 8%s for about one year, so not huge gains here). When add in the other brands, market share at about 11% (Ford in Europe has always seemed like a confused entity to me, no real strong direction there, just there to be there in a way). Revitalization plan -- 12% improvement in quality on 2002 models. Warranty data shows claims down 8%. Market share for September at 25.2% -- highest this year. F Series the highest selling vehicle in the U.S. Mustang Mach 1 coming soon, new Windstar next fall as well as all new F-150. Plan is to hit a profit around 2005 of $7B (wow). Europe loss was $97 million higher, due to higher marketing costs for Jaguar, Volvo, etc. South America loss $87 million higher, due to mainly currency devaluations. Cash now at $27.5 billion, up $800 million helped by positive operating cash flow of $600 million. Took a $500 million write down from Qwik-Fit this quarter (U.K. repair business). Strong cash position will enable them to meet pension obligations comfortably. Main message -- turnaround plan working -- will meet or exceed all targets set internally. Claim to be gaining market share worldwide. Volume in the U.S. remains strong. Retail focused on selling the Explorer and F Series. Industry volumes next year expected to be down slightly. Plan to increase sense of urgency at Ford and will accelerate cost cutting efforts (the goals are solid, let's hope they can execute). Ford (F:NYSE) reported Q3 earnings that were much better than expected. Before one-time items, the company reported EPS of 12 cents per share, much better than the 3 cents expected by the Street. The company is now nine months into a $9 billion corporate revitalization plan, which seems to be gaining some traction after a sputtery start. We own some F, not a ton and concerns are numerous -- the debt situation appears to be getting worse and we expect auto sales to slow from the huge pace experienced earlier this year. Also, pension fund assets, which are 70% invested in stocks, continue to erode, now down 15% year to date. We are hopeful that the turnaround plan will take hold in a meaningful way sometime early next year. Ford currently loses about $50 per vehicle sold, while General Motors (GM:NYSE) makes about $350. On this call I'm listening for signs of improvement and remain a peeved holder of F. --------------------- Swenson is a partner and portfolio manager with JW Swenson Investment Counsel in Weston, Mass., which manages more than $100 million for individual investors. Before joining JWSIC, Swenson was a vice president with Fidelity Ventures and focused on venture investments in telecommunications companies. He was also chief financial officer for TeleGea Inc., a telecommunications-software company. Edited by - gz on 10/16/2002 20:44:14

Nuovi Massimi delle materie prime ieri - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 16:48

Non è il Nasdaq del 2000 che cos'è che sale come un missile in linea retta in questo modo ? E che ieri ha rotto al rialzo di nuovo avvicinandosi a sforare ormai i massimi degli ultimi 4 o 5 anni ? L'indice delle materie prime ladies and gentleman. Non è spinto solo dal petrolio, ci sono gas naturale, soya, frumento, mais, carne, cacao, caffè, zucchero, platino che salgono bene ora (tutto meno oro, argento, rame e cotone) Per chi vuole trarne delle conclusioni profonde non c'è deflazione nel mondo Per chi vuole fare dei soldi su questo trend cito en passant che le materie prime sono la specialità della casa. (n.b. "aggancio" dei Topic vecchi sullo stesso argomento, perchè in genere trovo utile vedere quello che si diceva un mese o due fa ) Modificato da - gz on 10/16/2002 14:54:47

Uscita dalle obbligazioni - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 16:18

Non so se sia finito il boom dell'edilizia Oltre al rumor che Buffett vendeva ieri gli zero coupon qui Brian Reynolds (uno dei due o tre migliori che scrivano di bonds) nota oggi che Calpers il più grande fondo pensione del mondo ha votato ieri di ridurre del 2% l'allocazione in obbligazioni. Sarebbero 2.6 miliardi di $ che non è tantissimo ma Calpers fa da battistrada per gli altri fondi. E li mette metà in azioni e metà nell'immobiliare -------------------------------------------- Brian Reynolds 10/16/02 06:57 AM EDT While all the bond talk yesterday was about Warren Buffet selling his Treasuries (which Doug Kass noted), a more significant bond move might have been made by CalPers late yesterday afternoon. The board voted to approve a measure (that had been recommended by the staff last week) to cut their bond weighting by 2%, splitting the proceeds between private equity and real estate. That doesn’t sound like a large move, but it would represent $2.6 billion out of bonds. This move would be expected to be implemented over a long stretch of time, so its immediate impact isn't great. However, the follow-on effect will bear watching next year, as CalPers is a trend-setter and many institutional decision makers are trend followers. It's a potential negative for Treasuries, but probably a greater risk for corporates, as most institutions are overweighted in corporates. I've written about the client troubles that many bond managers have been having. If more institutional clients come to their yearly reviews in the first quarter of '03 and decide that Treasuries are overvalued and that corporates have turned out to be riskier than they had thought, it would be a negative for bonds later in '03. If those re-allocations were tilted toward real estate, it would be a negative for financial markets. Modificato da - gz on 10/16/2002 16:6:13

Un miliardo di indiani - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 13:55

Bali è l'unica zona indù in un paese come l'indonesia a maggioranza musulmana. L'economia dell'isola è stata distrutta colpendo l'unica parte dell'indonesia che non aveva mai avuto violenze. Nel Kashmir gli estremisti islamici hanno appena provocato 600 (seicento) morti questo mse per attaccare le elezioni indette dall'India. E ci sono stati decine di attentati di tutti i generi di Al Qaeda e altri fondamentalisti islamici, anche all'interno dell'india, inclusa una strage nel parlamento indiano 4 mesi fa. Il primo ministro indiano ieri a Londra ha detto: " stanno massacrando degli indù, a Bali come in Kashmir e nessuno nota questo terrorismo in occidente...". C'era una storia su Vanity Fair (che nonostante il nome è fatto molto bene) sul capo dei terroristi che ha ucciso il giornalista americano Daniel Pearl in pakistan. Leggendola scoprivi che questo tizio aveva organizzato stragi in India la maggior parte del tempo. E che quando gli indiani lo avevano preso lo avevano torturato parecchio perchè non hanno problemi per queste cose. Il premio Nobel per la letteratura indiano Naipau (o Naipal) ha scritto dopo l'11 settembre cose sull'islam e la violenza che gli indiani subiscono ad opera dei fondamentalisti islamici al cui confronto Oriana Fallaci è una cauta moderata. Intanto l'India si è rivolta a Israele per il contro-terrorismo, sia come tecnologia che come addestramento, risponde arrestando e ammazzando terroristi ogni settimana ed è sempre vicina al conflitto con il pakistan (con cui ha fatto tre guerre) L'India sono un miliardo di persone, (più altri milioni sparsi in pakistan, bangla desh, indonesia) una potenza atomica, una grande antica cultura, ha decine di società tecnologiche ora in crescita, insomma non è la cecenia o l'albania. E' in atto un conflitto globale tra l'estremismo islamico e gli indù e questi ultimi non trovano nessuna comprensione in occidente. Dei 10 o 15 conflitti del mondo esiste solo la "Palestina" (ebrei) e poi ogni piccola cosa che fanno gli americani (i prigionieri di al qaeda a Guantanamoricevono i pasti caldi secondo il corano ? gli hanno aggiustato gli occhiali e hanno il dentista ? le luci al neon non gli attirano le zanzare ?) " Un miliardo di indiani impegnati in una guerra con il terrorismo ? E chi sono ? ----------------- debka ---------------------- 14 October: A shocked Indian prime minister, Behari Vajpayee, condemning the terrorist brutality perpetrated in the Indonesian resort island of Bali, urged the international community to end the practice of “conflicting views on terrorism.” Speaking in London, on Monday, October 13, the Indian leader denounced Western double standards. “The problem,” he said, “is that Western countries see their own terror better and do not see our terrorism as quite so serious.” He pointed out that the free, fair elections he promised Kashmir and Jammu, had taken place, despite “militants trained, readied and armed by a neighboring country”. Obliquely sniping at Western leaders like US secretary of state Colin Powell, who want India to give up its demand that Pakistan stop aiding Muslim extremist bands in Kashmir, Vajpayee said bitterly, “They call it a freedom struggle,” but who is fighting for freedom, for whom?’ The attack on Bali, he said, “hurt deeply” because the beautiful coast was attacked by those who sought to destroy it by terrorism. Most of Bali’s 3 million inhabitants are Hindu, unlike the rest of Indonesia’s 207 million people who are predominantly Muslim. Hundreds of Hindu temples are part of its scenic beauty. Unlike other parts of Indonesia, Bali has maintained a relaxed, tolerant lifestyle, immune from the strife wracking the country in recent years. If the hundreds of thousands of annual vacationers flocking for decades to Balinese luxury resorts and black beaches are scared away, not only will the island economy suffer but Indonesia as a whole. Edited by - gz on 10/16/2002 12:6:34

Le banche danno utili come prima - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 11:50

Ieri sera Citigroup (che ho raccomandato di nuovo la settimana scorsa) e BankofAmerica, cioè due delle tre più grandi banche americane, hanno riportato risultati OTTIMI, leggere per credere qui sotto. Se uno fa il confronto con le banche tedesche distrutte c'è di mezzo un abisso. E' incredibile pensare a tutte le cose negative sulla recessione, crisi del 1929, fallimenti, ecc... del tipo Dow Jones a 5.000 e poi vai a leggere quello che dicono le banche più grandi e i loro risultati e vedi che nonostante tutto hanno continuato a fare soldi più o meno come prima E infatti ^C#^ ha rotto al rialzo (conference call di ieri sera commentata con domande e risposte) -------------------------------------------- C's numbers were not entirely clean given that the sale of 399 Park was included in core income -- although they did match it with some one-time losses. The regulatory issues are real, but C wants to get the headline risk behind them as quickly as possible. So far, the strength in the consumer is helping them through a tough environment, and they remain the best operator in the business. Q: In Japan charge offs have doubled. Are you doing enough with consumer finance there and elsewhere? A: We are running the business tighter and getting the costs down. We are focusing on taking expenses out, and see opportunity there. Q: You mention in the equities trading area was week because positioned for lower volatility. Are you still positioned for lower volatility? A: I am not sure where equity guys are positioned today. Q: What was the total cost of Argentina this quarter? A: $98 million in total. We also revalued some sovereign instruments, we wrote those down further. We continue to have losses in the country and some of private equity losses were in Argentina. Q: What is the outlook for the consumer going forward? You can add the businesses to show growth in total, but it looks like there are some areas of weakness? A: On the US retail banking with think that will see strength, closer to the beginning rather than the end in that business. CARDS business has been extra ordinary and think it will continue, but we can't defy gravity. As long as markets remain relatively benign, we should continue to see growth. Q: What incremental staff cuts have you made? A: Head count is down 8% per year in banking. We have tried to be realistic in compensation and benefits, but we are going to pay good people good money. Q: So compensation ratio is not expected to go up? A: Correct. Q: The regulatory issue… How to do you avoid being put in a uncompetitive position? A: In any kind of fair playing field in environment we will continue to be number 1. We have to avoid any situation that doesn't create a level playing field. We think an industry type solution is what will happen. Q: Did fixed income trading help this quarter? A: Yes. Q: The unfunded commitments ... How do they change quarter to quarter. What can you tell us about demand for capital and pricing on corporate side? A: Unfunded commitments have been relatively flat for the general world for awhile. No shortage of demand for unfounded commitments. But we have a level of conservatism about how much of this lending we want to have out. We try to write tough covenants to protect us. Once a company has a line they can draw it, and when they do it shows on the balance sheet. Q: Color on legal reserves you have established? A: No, most of what you have read about is in the future or uncertain. Many are structural issues that need to be dealt with first, before you talk money. Q: Consumer Business: Did you release some reserves? A: Yes. In U.S. mortgages. Q: In the corporate side, are you indicating that you are increasing reserves? A:We will have to see going forward. Q: In consumer finance? A: We are not securitizing autos as much. Getting into the numbers now: Global Consumer Income up 13%. Global Corporate & Investment Bank -7%. Global Investment Mgmt. (14%). Proprietary Investment Activities 51%. This is where the sale of 399 Park comes in. Outside of this gain the Proprietary Investment is doing very poorly in this market. This creates the Diluted Core EPS of 74 cents, an increase of 19%, and the Diluted Net EPS of 76 cents, an Given the tough environment, C has increased it's loan loss reserves by $282 million, to $10.7 billion. In the quarter, they reached a settlement with FTC regarding Associates; they conform with FFIEC credit card guidelines which includes establishing reserves for losses. Although they like to focus on core numbers as the numbers exclusive of one-timers, the sale of 399 Park Ave. was in the core numbers and helped them make the quarter. From PR: "The $323 million after tax gain that we realized on the sale of our building at 399 Park Avenue provided an offset to extremely poor results for our proprietary investment activities." Getting into the numbers now: Global Consumer Income up 13%. Global Corporate & Investment Bank -7%. Global Investment Mgmt. (14%). Proprietary Investment Activities 51%. This is where the sale of 399 Park comes in. Outside of this gain the Proprietary Investment is doing very poorly in this market. This creates the Diluted Core EPS of 74 cents, an increase of 19%, and the Diluted Net EPS of 76 cents, an increase of 25%. Given the tough environment, C has increased it's loan loss reserves by $282 million, to $10.7 billion. In the quarter, they reached a settlement with FTC regarding Associates; they conform with FFIEC credit card guidelines which includes establishing reserves for losses. Although they like to focus on core numbers as the numbers exclusive of one-timers, the sale of 399 Park Ave. was in the core numbers and helped them make the quarter. From PR: "The $323 million after tax gain that we realized on the sale of our building at 399 Park Avenue provided an offset to extremely poor results for our proprietary investment activities." 3.9 Billion GAAP net income for quarter. They like to look at core income. Restructuring and other one-timers are left out of core. $77 million share buyback is the kind of stuff I like to hear. This is a difficult environment. Proprietary trading, investment banking and South American are all tough. Global Consumer Finance up 1% for the quarter -- North America up 9%, while International is down (11%), Global Cards up 21%, Global Retail Banking is up 19%. Citigroup (C:NYSE) made 74 cents in core income per share in the third quarter. This is a 19% increase, beating consensus estimates by a penny. Check out the press release. There are a lot of moving parts to this operation, as is befitting the world's biggest financial services company. Consumer lending, credit cards, household finance and branch banking are doing well and countering weakness in investment banking and Latin America. A gain from the sale of Travelers Property Casualty and the bank's New York headquarters also helped the numbers. We are going to be listening to see if C operations continue to gain momentum, and what, if anything, they say about the current investigations by state and federal regulators. Modificato da - gz on 10/16/2002 9:52:15

Goodbye Semiconduttori ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2002 03:19

Ecco l'ottimo riassunto della conference call di Intel. Non buono. Stanno spingendo i chips che producono su per i canali di distribuzione per fatturare e anche così non hanno raggiunto i numeri promessi. Una buona notizia per Intel dall'Italia invece: chi scrive ha appena preso una macchina con l'ultimi pentium IV 2400 per il server del sito (non ancora installato) e ne è rimasto così entusiasta che ne compra altri. Questo potrebbe sostenere la domanda nel medio periodo. -------------------------- Jay Somaney analyzes the Intel earnings call. He is a partner and fund manager with TSG Capital Partners, a hedge fund based in Beverly Hills, Calif., and Plano, Texas. --------------- The Preview 10/15/02 02:28 PM EDT Big Daddy Intel (INTC:Nasdaq) is going to report numbers after the close of regular market trading this afternoon. Analysts are expecting the company to report earnings of 13 cents per share on $6.57 billion in revenues. For the December quarter analysts are expecting earnings of 16 cents per share on revenues of $6.9 billion, and for 2003, 73 cents per share in earnings on $28.5 billion in revenues. Intel today announced two new chips targeted at the cell-phone market, which is still seeing good amount of growth. Intel will compete with Texas Instruments (TXN:NYSE), the current leader in the cell-phone chip market. The issues in the back of my mind are whether Intel can maintain guidance going forward, which I think it will, knowing Andy Bryant's penchant for whistling past the graveyard. Another issue will be margins. Can the company make its numbers without lowering prices and affecting gross margins? Not sure about that one. Given the current economic environment, I would say that Intel will see some margin erosion. The third issue is whether the company will have to continue lowering overhead to meet its earnings forecasts. I would think yes on that as well. One caveat is whether all of the bad news has already been telegraphed in the stock. We shall find out soon enough. Stay tuned. This one will be very interesting. Call is wrapped up. All in all, a weak quarter, and my feeling is that the December quarter is not going to be a good one either. The company is trying to put on a brave face here, but this time no one is buying the spin. It is indeed amazing that the sell-siders didn't even ask for details on the Intergraph lawsuit which Intel lost and which has far-reaching implications for the long-term success of INTC. Over and out from Plano, Texas, where Rhea and I had a blast at the Texas State Fair last night. Q: How is the notebook segment doing? A: Better than expected. (Don't be so detailed, Andy Boy.) Q: Can you provide linearity in the server market? A: The first couple of quarters, servers did just fine, but we are still wondering what went wrong in the third quarter in the server market. All the server vendors are seeing rough going right now. (I will tell you what happened, Andy. The IT spending environment got a lot worse than you were claiming it was a couple of months ago.) Q: Where was the weakest point geographically for Celeron? A: There were no Celeron-specific issues but more of an issue of us capturing additional market share. Q: How confident are you about fourth-quarter guidance? A: The fourth quarter is less back-end-loaded, and consequently we are confident of the range we have provided. Q: Can you provide more detail on your tax rate? A: We lowered our tax rate a bit going forward. (All righty, then. Ask a stupid question, get a stupid answer.) Q: How are the marketing efforts going? A: We are increasing our advertising budgets, especially in mature markets. Q: Can you provide us more detail on the equipment reuse? A: First we took down our capex forecast by $500 million. Secondly, we are reusing some equipment from two years ago instead of buying new equipment Q: Can you provide more granularity on ASPs? A: Overall ASPs were down, but in desktop segment ASPs were actually up. Q: If demand does not come back in the near term, what can you do to further reduce expenses? A: As our international business continues to grow, seasonal issues gradually lessen, as certain markets will pick up slack in the other markets. As far as costs are concerned, we are focused on lowering our cost per unit using technological innovation. If business does not return quickly, we will also look at ways to reduce our infrastructure. (Hmmm, sounds like the ax might fall at INTC.) Can you provide us some information on when you expect demand to pick up? A: The industry is in the worst of downturns at the moment, and it's hard to say when exactly things will pick up. Q: What kind of slowdown in production (fab ramps) are we looking at for the December quarter? A: Unit growth will be better than revenue growth in Q4:02 so there will not be too much production slowdown. Commercial demand is flat. Latin America had a poor quarter due to demand issues and also the effects of currency translation. Asian markets were strong except for Japan, which had a weak quarter. Japanese sales were off 12% quarter to quarter. Intel is blaming the poor Japanese economy. Desktop business was strong in all geographies, according to the company. Hmmm, that tells me that the boxmakers and the electronic retailers have a lot more inventory in the channels than we had expected. OK, call just began. Andy Bryant saying that results were in line with previous forecasts. No, they were not, Andy. The company states that gross margins were lower than expected at 49%. INTC's architecture business was $1.4 billion, up 6% on a sequential quarter basis. The company ended the quarter with 82,000 employees, lower than previous quarter by about 1,500 employees. Losses from investments were greater than expected as well. The company purchased 6.6 million shares in the September quarter at a cost of a billion dollars. DSOs improved to 36 from 37 in the previous quarter. Cash and short-term investments ended the quarter at $9.6 billion. Intel numbers just out. The company came in with terrible numbers. They reported earnings of 11 cents per share on revenue of $6.5 billion. Consensus was for 13 cents per share. They state that the industry is experiencing one of its worst downturns ever. The numbers do not include a $106 million charge related to its online services business and a $112 million charge to write off intangibles. The company is also lowering the range of revenue guidance for the December quarter. It expects revenue in the $6.5 billion to $6.9 billion range. Bank on the lower end or worse. The company is also lowering gross margins for the year, as I had expected. INTC is also lowering capex to $4.7 billion, down from an earlier $5 billion to $5.2 billion. Not the signs the bulls were expecting. Stock giving back the day's gains. Goodbye SOX. Edited by - gz on 10/16/2002 1:30:37

stratfor: guerra in realtà è cominciata - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 20:41

Oggi ^www.stratfor.com#ww.stratfor.com^ dice che la guerra in realtà è cominciata. Forse questo conferma la tesi "traders want war" e spiega un poco meglio la mossa di oggi --------------------------------- The war against Iraq has begun, and Stratfor is watching. Beyond the positioning among politicians or the debates between the media pundits, current military action and reports on covert operations indicate that the initial stages of the U.S. war against Iraq have begun. In the air, the Pentagon has changed the rules of engagement over the northern and southern Iraqi "no fly" zones to suppression of enemy air defenses. The U.S. Air Force reportedly is bolstering the number of aircraft in the region and has reserved 20 air corridors over the Azores. There are reports of U.S. engineers inspecting and possibly upgrading air bases in Iraqi Kurdistan. On the ground, 2,200 Marines from the 11th Marine Expeditionary Unit are in Kuwait for a month- long amphibious exercise called Eager Mace '02. And U.S. Special Operations forces are reported (and denied) to be operating in western and northern Iraq, scouting SCUD missile launchers and conducting reconnaissance on critical targets. Modificato da - gz on 10/15/2002 18:42:42

Asimmetria della Borsa - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 20:28

questo grafico si presta a molte considerazioni importanti la borsa è notoriamente NON SIMMETRICA nei rialzi e nei ribassi i) nei ribassi tende a eccedere le bande di oscillazione normali (ad es a andare del 30% sotto la media a 50 gg mentre nei rialzi no) in parole povere a avere oscillazioni più marcate in giù (statisticamente a eccedere la gaussiana a sinistra) ii) allo stesso tempo però i rialzi SONO PIU' CONCENTRATI NEL TEMPO (come si è visto negli ultimi 3 o 4 giorni in cui ha recuperato quello che aveva perso in 4 settimane) Modificato da - gz on 10/15/2002 18:29:40

Fibonacci ? - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 20:13

si può discutere quale massimo e minimo usare e quali % (più del 61.8% conta la sua radice quadrata) ma il punto che mi sembra di avere un poco imparato è che quando il mercato è molto veloce e caotico rispetta i numeri di fibonacci perchè i traders non hanno il tempo di pensarci. quando come oggi è lento tutti fanno questi calcoli con calma e i numeri funzionano poco, perchè PRIMA di arrivare alla resistenza non c'è più nessuno che compra e di conseguenza si sposta Modificato da - gz on 10/15/2002 18:13:59

Stm +40% con sequential - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 20:07

giusto per fare pubblicità, nessuno scopo più nobile con il sequential ho centrato Stm a 11,76 giovedì mattina e siamo ora a 16.7, che dovrebbe essere un + 40%% in tre giornate di borsa. E non era uno dei tanti buy che si danno ogni mese e alla fine anche tu ci prendi, era il ciclo settimanale e giornaliero che cadevano assieme come mostrato onore a demark comunque Modificato da - gz on 10/15/2002 18:8:37

Buffett vende il reddito fisso ?? - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 19:58

Buffett vende il reddito fisso ?? se questo rumor è vero, è interessante perchè è noto che Buffett comprò gli zero coupon circa tre anni fa e tutti ne parlarono per chi è short i bond sarebbe una conferma di insistere

La Tigre Acquattata è scattata - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Ottobre 2002 18:03

Ultima Puntata: il pattern grafico della "Crouching Tiger" ("Tigre Acquattata") non ha riscosso molto interesse sul forum, ma va aggiornato lo stesso perchè ha riscosso invece molti soldi La Tigre non è ora più acquattata, è scattata e sta azzannando (in altre parole il pattern è confermato) Modificato da - gz on 10/15/2002 16:9:40