By: XTOL on Sabato 09 Marzo 2013 11:21
zibo è uno dei tanti apprendisti stregoni con in tasca la formula (Magic Monetary Theory); persone ricche di buone intenzioni, che comprendono i problemi, ma che sono irresistibilmente attratte dall'idea che pochi (o solo loro stessi!) abbiano capito la soluzione.
è il portato nefasto dell'intelligenza: la superbia.
nessuno, ma proprio nessuno dei teleblogpredicatori che si alzi e ammetta: L'UNICA SOLUZIONE E' QUELLA DI LASCIARE CHE I SINGOLI ABBIANO LIBERTA' D'AZIONE.
riporto di seguito qualche brano da un discorso di ron paul del 2003 (sottolineo 2003), chi lo volesse leggere per intero lo trova a ^questo link#http://www.usemlab.com/index.php?Itemid=51&id=186&option=com_content&task=view^:
---Diversi anni prima di diventare responsabile della scandalosa diluizione del dollaro americano, in qualità di Presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan scrisse del legame tra moneta sana, prosperità e libertà. Nel suo saggio “Gold and Economic Freedom” (The Objectivist, luglio 1966) , Greenspan comincia con le seguenti parole: “L’avversione quasi isterica nei confronti del gold standard è un atteggiamento che unisce tutti gli uomini di governo. Essi sembrano percepire… che l’oro e le libertà economiche siano inseparabili.” E più avanti dichiara che: “sotto il regime del gold standard, un sistema bancario si impone come il protettore della stabilità economica e di una crescita equilibrata.” In modo sbalorditivo, l’analisi di Greenspan sul crash del 1929, e sul modo con cui la Fed accelerò la crisi, ripercorre parallelamente la situazione attuale che stiamo vivendo sotto la sua direzione. Sempre in quel saggio, Greenspan spiega: “L’eccessivo credito pompato dalla Fed si riversò sul mercato azionario dando avvio a un incredibile boom speculativo.” E ancora: “nel 1929 gli squilibri dovuti alla speculazione erano diventati dirompenti e ingovernabili dalla FED”. Infine conclude scrivendo: “ In assenza del gold standard è impossibile proteggere i risparmi dalla confisca realizzata attraverso l’inflazione”. Egli spiega il “segreto meschino” che accomuna i fautori dei governi forti e della carta moneta non convertibile, identificando nel disavanzo della spesa pubblica uno “schema per attuare una invisibile confisca della ricchezza.” Tuttavia oggi ci ritroviamo con un sistema monetario puramente cartaceo, gestito quasi esclusivamente dallo stesso Alan Greenspan che così correttamente era riuscito sia a denunciare il ruolo della Fed durante la Depressione che a riconoscere la necessità di una moneta sana.
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Se come afferma Greenspan una moneta sana e le libertà sono inseparabili, e la carta moneta porta alla tirannia, ci si dovrebbe chiedere per quale motivo essa sia così ben gradita agli economisti, alla comunità economica, ai banchieri e agli uomini di governo. La spiegazione più semplice é che l’uomo tende sempre a cercare il conforto della ricchezza con il minor sforzo possibile. Questo desiderio é alquanto positivo quando in una società capitalista esso induce al duro lavoro e all’innovazione. La produttività aumenta e il livello di vita migliora per tutti. Questo processo ha permesso oggi, alle classi meno abbienti dei paesi capitalisti, di usufruire di lussi non disponibili neanche alle famiglie reali del passato.
Tuttavia questa tendenza a ricercare il benessere e le comodità con il minor sforzo possibile viene spesso abusata. Essa spinge qualcuno a credere che attraverso certe manipolazioni della moneta, il benessere possa diventare più facilmente accessibile per tutti. Coloro che credono nella moneta cartacea non convertibile ritengono spesso che il benessere possa essere aumentato facendo a meno del dovuto lavoro e dell’innovazione. Essi arrivano anche a credere che i risparmi e il controllo dei tassi di interesse da parte del mercato non solo siano inutili, ma che rappresentino anche un ostacolo alla crescita economica. L’interesse per la libertà è rimpiazzato dall’illusione che i benefici materiali possano essere raggiunti attraverso la moneta cartacea non convertibile, piuttosto che con il duro lavoro e l’ingegnosità. I benefici percepiti diventano sempre più motivo di preoccupazione rispetto al mantenimento delle libertà. Ciò non significa che i sostenitori della moneta cartacea si siano imbarcati in una crociata per promuovere la tirannia. Sebbene il risultato tenda ad essere proprio questo, il fatto è che essi credono di aver trovato la pietra filosofale e un’alternativa moderna alla sfida per trasformare il piombo in oro.
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I nostri Padri Fondatori avevano capito a fondo la questione e ci misero in guardia contro la tentazione di ricercare il benessere e la fortuna senza il lavoro e i risparmi su cui invece si fonda una reale prosperità. James Madison, ad esempio, ci mise in guarda dagli “effetti pestilenziali della carta moneta”...Oltre alle ragioni economiche in favore dell’utilizzo di una moneta onesta, Madison argomentò anche ragioni morali. Spiegò che la carta moneta distruggeva “la necessaria fiducia tra gli esseri umani, la necessaria fiducia nei consigli pubblici, nell’industria, nei costumi della gente e nel buon nome del governo repubblicano”.
I Padri Fondatori erano ben consapevoli delle ammonizioni della Bibbia verso pesi e misure disonesti, verso l’argento alterato e il vino annacquato. Nel corso della storia la questione della moneta é stata una questione tanto morale quanto economica o politica...
La moneta é una questione morale, economica e politica. Poiché l’unità monetaria stabilisce qualsiasi transazione economica, dai salari ai prezzi, dalle tasse ai tassi di interesse, é estremamente importante che il suo valore venga stabilito in modo onesto dal mercato senza che banchieri, governi, politici o la Federal Reserve manipolino il suo valore al fine di servire interessi particolari...
Un sistema fondato sulla moneta cartacea non convertibile dà potere e autorità a coloro che controllano la produzione di nuova moneta e a coloro che per primi hanno accesso ai soldi o al credito appena originati. Il costo insidioso e finale si riversa invece su vittime non identificate, spesso ignare delle cause della loro sfavorevole condizione. Questo sistema di saccheggio legalizzato (sebbene non costituzionale) permette a un gruppo di persone di trarre profitti a scapito di un altro. Si realizza un vero e proprio trasferimento di ricchezza dai poveri e dal ceto medio alle classi finanziariamente privilegiate. ...
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Ci sono molti conservatori che non appoggiano la pianificazione economica centralizzata, come invece fanno gli uomini di sinistra. Nonostante ciò essi riconoscono alla Federal Reserve l’autorità di manipolare l’economia attraverso la politica monetaria. Solo alcuni costituzionalisti, libertari ed economisti Austriaci a favore del libero mercato, rifiutano il concetto che la pianificazione centralizzata, attraverso la manipolazione dei tassi di interesse e dell’offerta di moneta, sia uno sforzo produttivo.
Molti onesti politici, burocrati e banchieri appoggiano il sistema attuale, non per malignità o avidità, ma solo perché si tratta dell’unico sistema che essi abbiano mai conosciuto. I principi di una moneta sana e di un libero mercato bancario non vengono insegnati nelle nostre università. Si riscontra invece un largo consenso, sia a Washington che in tutto il resto del mondo, nel considerare oramai inutile e non funzionale la moneta convertibile senza una banca centrale. Siate pur certi, però, che coloro che traggono maggior beneficio dal sistema attuale conoscono esattamente i motivi per cui i vincoli imposti da un sistema monetario convertibile sono inaccettabili.
Le conseguenze economiche legate all’utilizzo della carta moneta colpiscono in un primo tempo i cittadini a basso e medio reddito. La storia ci insegna, tuttavia, che quando la distruzione del valore monetario diventa dirompente i danni finiscono con l’estendersi a quasi tutti i cittadini mentre la struttura economica e politica diventa instabile. Ci sono quindi buone ragioni perché ognuno di noi nutra serie preoccupazioni per l’attuale sistema monetario e per il futuro del dollaro.
...Tuttavia non si può sempre avere vita facile grazie al solo sostegno della moneta e del credito creati da un computer della Federal Reserve. A un certo punto l’oste vorrà essere pagato. L’arrivo della recessione è garantito dallo stesso boom artificiale di cui tutti stanno godendo, nonostante il sogno di essere entrati in una “nuova era economica”. Non lasciamo spazio ai dubbi: il ciclo economico, la stagflazione, le recessioni, le depressioni e le inflazioni non sono il risultato del capitalismo e di una moneta stabile ma, al contrario, sono il risultato diretto della carta moneta e della incapacità di gestione della banca centrale.---
l'ultimo a capire sarà il più cretino