Perché le fatture mediche stanno uccidendo l'America - Moderatore
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By: Moderatore on Lunedì 11 Marzo 2013 00:43
La storia riportata in copertina nel numero di questa settimana della rivista Time è "Pillole Amare: Perché le fatture mediche ci stanno uccidendo", ^"why medical bills are killing us"#http://healthland.time.com/2013/02/20/bitter-pill-why-medical-bills-are-killing-us^ Time, 22 febbraio di Steven Brill....
"...entra nel dettaglio su come gli ospedali generano quelle fatture impressionanti. Se si dispone di un'assicurazione privata o di un piano del governo non c'è bisogno di pagare quei prezzi, ma se non lo si fa? Il sistema di fatturazione è completamente fuori controllo: $1,50 per una pillola di 1,5 cent acetaminofene (Tylenol). Una semplice tavoletta di niacina ha un prezzo di ricarico di circa 240 volte. Prodotti di normale uso come una garza sono ricaricate almeno 10 volte. Una fatturazione doppia e tripla di tutti i normali strumenti di routine che nessuna compagnia di assicurazione o le agenzie governative oggi pagano, ma che invece si dovranno pagare se si è da soli. Tutte queste cose le avete lette o sentite come storie raccontate da vostri amici, ma Brill rende tutto questo particolarmente reale.
Noi spendiamo quasi il 20% del nostro prodotto interno lordo per la sanità negli Stati Uniti e questa cifra continua a salire. Potrei citare quasi interamente questo articolo, ma invece vorrei solo estrarre sei paragrafi:
Prese tutte insieme, queste potenti istituzioni e le loro fatture che emettono dominano l'economia della nazione e mettono un livello di tassazione sui contribuenti ad un livello senza pari in qualsiasi altro luogo sulla terra. Negli Stati Uniti la popolazione spende quasi il 20% del prodotto interno lordo per l'assistenza sanitaria, rispetto a circa la metà che viene invece speso nella maggior parte dei paesi sviluppati. Ed inoltre anche quando li misuriamo, i risultati prodotti dal nostro sistema sanitario non sono migliori e anzi spesso sono peggiori dei risultati di altri paesi.
Secondo una serie di studi approfonditi fatti dalla società di consulenza McKinsey & Co., noi spendiamo per l'assistenza sanitaria molto di più rispetto a quanto spendono tutti insieme i 10 paesi con la maggiore spesa sanitaria: Giappone, Germania, Francia, Cina, Regno Unito, Italia, Canada, Brasile, Spagna e Australia. Potremmo essere rimasti scioccati per i $60 miliardi dollari pagati per risistemare il tutto dopo l'uragano Sandy. Abbiamo speso circa la stessa cifra la scorsa settimana per l'assistenza sanitaria. Ogni anno spendiamo sempre di più ogni anno per ginocchia artificiali e fianchi di quello che Hollywood raccoglie al botteghino. Spendiamo circa due o tre volte di più in dispositivi medicali come stampelle e sedie a rotelle, in parte a causa di una forte pressioni da parte delle lobby sul Congresso che spingono Medicare a pagare dal 25% al 75% in più per questa apparecchiature rispetto a quanto costerebbero da Walmart.
Il Bureau of Labor Statistics ipotizza che 10 delle 20 professioni che cresceranno più veloce negli Stati Uniti entro il 2020 sono legate alla sanità. Le più grandi città Americane possono essere comunemente considerate come capitale del mondo dei servizi finanziari, ma a New York tra i 18 più grandi datori di lavoro privati, otto sono ospedali e quattro sono banche. Impiegando tutte quelle persone per curare le persone malate ovviamente non c'è nulla di cui vergognarsi. Ma quanto viene drenato dalla nostra economia globale e che arriva dai contribuenti, dai datori di lavoro e dalle spese dei consumatori è molto di più rispetto a quanto viene speso in qualsiasi altro paese per lo stesso prodotto, ovviamente tutto questo è insostenibile. L'assistenza sanitaria sta divorando la nostra economia e i nostri titoli di stato.
Il settore sanitario sembra che abbia la volontà e gli strumenti per continuare a comportarsi in questo modo. Secondo il Center for Responsive Politics, le industrie farmaceutiche e quelle che produco prodotti per l'assistenza sanitaria, assieme alle organizzazioni che rappresentano i medici, gli ospedali, le case di cura, i servizi sanitari e le HMO, hanno speso a partire dal 1998 $5,36 miliardi dollari in attività di lobbying a Washington. Rispetto ai $1,53 miliardi dollari spesi da chi opera nella difesa e nel settore aerospaziale e $1,3 miliardi dollari spesi da chi operta nel settore petrolifero e nel gas nello stesso periodo di tempo. Proprio così: il settore sanitario-industriale spende più di tre volte quello che il complesso dei settori militare-industriale spende a Washington.
Quando si analizzano i dati forniti da McKinsey e dagli altri ricercatori, il quadro che emerge è il seguente: probabilmente quest'anno spenderemo $2.800 miliardi dollari per l'assistenza sanitaria. Di questi $2.800 miliardi dollari è probabile che $750 miliardi ovvero il 27%, più di quanto avremmo speso se spendessimo lo stesso importo pro capite degli altri paesi sviluppati, anche dopo aver fatto un minimo di aggiustamento rispetto all'elevato reddito pro capite negli Stati Uniti e rispetto a quello di altri paesi. Del totale dei $2.800 miliardi che saranno spesi per l'assistenza sanitaria, circa $800 miliardi saranno pagati dal governo federale attraverso il programma di assicurazione Medicare per i disabili e per coloro che hanno più di 65 anni e dal programma Medicaid che fornisce l'assistenza ai poveri.
Questi $800 miliardi che continua a crescere molto più rapidamente rispetto all'inflazione e al prodotto interno lordo sono quelli che stanno facendo crescere il deficit federale. Gli altri $2.000 miliardi saranno pagati per lo più dalle assicurazioni pagate dalle aziende e dai privati che non hanno un assicurazione o da coloro che pagheranno una parte di tali fatture in quanto non coperte dalla propria assicurazione. Questo è ciò che sempre di più potrà gravare sulle imprese che pagano l'assicurazione sanitaria dei propri dipendenti e che costringono gli individui a pagare cifre molto elevate.
Io conosco questi oneri aziendali legati al settore sanitario. Il mio è un business molto piccolo, ma la voce che cresce più velocemente è quella relativa ai costi della sanità. Le persone del mio staff ogni due o tre anni negoziano nuove condizioni sulle assicurazioni per l'assistenza sanitaria e cercano di contenere il più possibile i costi. Vorrei sottolineare che dopo aver letto l'articolo Brill sono davvero intenzionato a verificare le mie assicurazioni per controllare alcuni elementi di dettaglio al fine di essere sicuro di avere una adeguata copertura. Pensate che riuscirò a farlo prima che ...
Cerchiamo di essere chiari gli Stati Uniti hanno la migliore assistenza medica presente sul pianeta. Certamente costosa, ma quello che rappresenta il meglio da noi è veramente l'eccellenza. Mentre sto diventando anziani e avendo dei figli con dei problemi poter disporre di una buona assistenza sanitaria sembra possa essere una buona idea. Voglio vivere molto, molto a lungo. È per questo che mi preoccupo. Non voglio vedere che il nostro sistema sanitario si indebolisca.
Ora, ci stiamo preparando a cambiare radicalmente il modo in cui pagheremo per il 20% della nostra economia. Temo che l'Obamacare stia per diventare un incubo burocratico. Prima di consegnarmi all'inferno Neandertaliano repubblicano, vorrei subito precisare che tutte le riforme necessarie saranno dirompenti e costose. Anche se abbiamo adottato il piano di Paul Ryan, saranno comunque dirompenti. Semplicemente non si possono modificare gli incentivi e le strutture dei pagamenti del 20% dell'intera economia senza creare problemi macroeconomici. Ci sono più conseguenze non intenzionali di quanto noi possiamo immaginare e queste si trovano nascoste in mezzo all'erba della riforma sanitaria, come leoni affamati.
Dovendo coprire anche le condizioni pre-esistenti stanno per aumentare i costi delle assicurazioni private. Per il mio settore di business stiamo ricevendo delle analisi che ci segnalano che i nostri costi subiranno un aumento di ben il 50%. I prezzi di quelle private potrebbero aumentare ancora di più.
Con l'Obamacare le imprese possono avere un incentivo sufficientemente forte nell'eliminare la copertura assicurativa e pagare una penale di $2.000 per dipendente. Io non sono dirvi con certezza come sono arrivati ad un tale dato, ma $2.000 dollari si pagano per una assicurazione che è poco cara. Le compagnie di assicurazione stanno perdendo clienti come le aziende, in quanto stanno aumentando i prezzi. Se i vostri dipendenti possono beneficiare delle cure sanitarie statali (mi affretto ad aggiungere che io non lo farò), dal punto di vista finanziario è meglio pagare la sanzione. Così quando i costi sull'assicurazione aumenteranno crescerà la pressione per eliminare la copertura e significherà che coloro che mantengono la copertura dovranno pagare ancora di più. Sarà una brutta trappola finché le cose non verranno risolte.
Con questi numeri il Medicare si presenta come un programma di governo allo sbando. Dopo che il presidente Lyndon B. Johnson ha convertito in legge il Medicare nel 1965, il Ways and Means Committee aveva previsto che il programma sarebbe costato $12 miliardi di dollari solo nel 1990. Il suo costo effettivo da allora è stato di $110 miliardi. E probabilmente quest'anno si aggirerà intorno a $600 miliardi di dollari. Tutto questo è dovuto da una popolazione degli Stati Uniti che invecchia e dall'espansione del programma che copre sempre più servizi. (Time)
Temo che il bilancio di Medicare crescerà sempre più, e in particolar modo se noi diventiamo sempre meno aggressivi nel contenimento dei costi. Ma non sarà facile. Gli incentivi nell'attuare un cambiamento non riescono ad avere effetto fino a quando non vi è una vera e propria crisi. Alcuni pensano che le cose cambieranno per il meglio, ma temo che indulgano in un pio desiderio.
L'Obamacare potrebbe aver solo portato in avanti una crisi che tutti noi sappiamo che sta arrivando. Piuttosto di far si che questo diventi il problema per l'ultima parte di questo decennio, potrebbe presto essere un buon argomento di interesse scolastico. O quest'anno terremo una mano ben salda sul problema o le cose potrebbero andare rapidamente fuori controllo. I costi di Medicare e Medicaid potrebbe rapidamente aumentare del 5-10% il che provocherebbe un impressionante buco sul nostro bilancio nazionale. Questo significa che i costi che erano stati precedentemente assorbiti da strutture di pronto soccorso e da enti di beneficenza sarebbero ora a carico del governo.
da ^"why medical bills are killing us"#http://healthland.time.com/2013/02/20/bitter-pill-why-medical-bills-are-killing-us^ Time, 22 febbraio
When Sean Recchi, a 42-year-old from Lancaster, Ohio, was told that he had non-Hodgkin’s lymphoma, his wife Stephanie knew she had to get him to MD Anderson Cancer Center in Houston. Stephanie’s father had been treated there 10 years earlier, and she and her family credited the doctors and nurses at MD Anderson with extending his life by at least eight years.
Because Stephanie and her husband had recently started their own small technology business, they were unable to buy comprehensive health insurance. For $469 a month, or about 20% of their income, they had been able to get only a policy that covered just $2,000 per day of any hospital costs. “We don’t take that kind of discount insurance,” said the woman at MD Anderson when Stephanie called to make an appointment for Sean.
Stephanie was then told by a billing clerk that the estimated cost of Sean’s visit — just to be examined for six days so a treatment plan could be devised — would be $48,900, due in advance. Stephanie got her mother to write her a check. “You do anything you can in a situation like that,” she says. The Recchis flew to Houston, leaving Stephanie’s mother to care for their two teenage children.
About a week later, Stephanie had to ask her mother for $35,000 more so Sean could begin the treatment the doctors had decided was urgent. His condition had worsened rapidly since he had arrived in Houston. He was “sweating and shaking with chills and pains,” Stephanie recalls. “He had a large mass in his chest that was … growing. He was panicked.”
Nonetheless, Sean was held for about 90 minutes in a reception area, she says, because the hospital could not confirm that the check had cleared. Sean was allowed to see the doctor only after he advanced MD Anderson $7,500 from his credit card. The hospital says there was nothing unusual about how Sean was kept waiting. According to MD Anderson communications manager Julie Penne, “Asking for advance payment for services is a common, if unfortunate, situation that confronts hospitals all over the United States.”
Diagnosed with non-Hodgkin’s lymphoma at age 42. Total cost, in advance, for Sean’s treatment plan and initial doses of chemotherapy: $83,900. Charges for blood and lab tests amounted to more than $15,000; with Medicare, they would have cost a few hundred dollars
The total cost, in advance, for Sean to get his treatment plan and initial doses of chemotherapy was $83,900.
Why?
The first of the 344 lines printed out across eight pages of his hospital bill — filled with indecipherable numerical codes and acronyms — seemed innocuous. But it set the tone for all that followed. It read, “1 ACETAMINOPHE TABS 325 MG.” The charge was only $1.50, but it was for a generic version of a Tylenol pill. You can buy 100 of them on Amazon for $1.49 even without a hospital’s purchasing power.
(In-Depth Video: The Exorbitant Prices of Health Care)
Dozens of midpriced items were embedded with similarly aggressive markups, like $283.00 for a “CHEST, PA AND LAT 71020.” That’s a simple chest X-ray, for which MD Anderson is routinely paid $20.44 when it treats a patient on Medicare, the government health care program for the elderly.
Every time a nurse drew blood, a “ROUTINE VENIPUNCTURE” charge of $36.00 appeared, accompanied by charges of $23 to $78 for each of a dozen or more lab analyses performed on the blood sample. In all, the charges for blood and other lab tests done on Recchi amounted to more than $15,000. Had Recchi been old enough for Medicare, MD Anderson would have been paid a few hundred dollars for all those tests. By law, Medicare’s payments approximate a hospital’s cost of providing a service, including overhead, equipment and salaries.
On the second page of the bill, the markups got bolder. Recchi was charged $13,702 for “1 RITUXIMAB INJ 660 MG.” That’s an injection of 660 mg of a cancer wonder drug called Rituxan. The average price paid by all hospitals for this dose is about $4,000, but MD Anderson probably gets a volume discount that would make its cost $3,000 to $3,500. That means the nonprofit cancer center’s paid-in-advance markup on Recchi’s lifesaving shot would be about 400%.
When I asked MD Anderson to comment on the charges on Recchi’s bill, the cancer center released a written statement that said in part, “The issues related to health care finance are complex for patients, health care providers, payers and government entities alike … MD Anderson’s clinical billing and collection practices are similar to those of other major hospitals and academic medical centers.”
The hospital’s hard-nosed approach pays off. Although it is officially a nonprofit unit of the University of Texas, MD Anderson has revenue that exceeds the cost of the world-class care it provides by so much that its operating profit for the fiscal year 2010, the most recent annual report it filed with the U.S. Department of Health and Human Services, was $531 million. That’s a profit margin of 26% on revenue of $2.05 billion, an astounding result for such a service-intensive enterprise.1
The president of MD Anderson is paid like someone running a prosperous business. Ronald DePinho’s total compensation last year was $1,845,000. That does not count outside earnings derived from a much publicized waiver he received from the university that, according to the Houston Chronicle, allows him to maintain unspecified “financial ties with his three principal pharmaceutical companies.”
DePinho’s salary is nearly two and a half times the $750,000 paid to Francisco Cigarroa, the chancellor of entire University of Texas system, of which MD Anderson is a part. This pay structure is emblematic of American medical economics and is reflected on campuses across the U.S., where the president of a hospital or hospital system associated with a university — whether it’s Texas, Stanford, Duke or Yale — is invariably paid much more than the person in charge of the university
^"why medical bills are killing us"#http://healthland.time.com/2013/02/20/bitter-pill-why-medical-bills-are-killing-us^ Time, 22 febbraio