Il Problema è l'Europa

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 23 Settembre 2014 12:47

I media hanno giocato un ruolo fondamentale coprendo le spalle ai poteri forti. Quando hai un meccanismo di persuasione, il pubblico, una volta convinto, arriva paradossalmente a difendere strenuamente il convincimento. E lo difende tanto più a denti stretti quanto più questo è in contrasto con i dettami della ragione. Rigiro il discorso. Se quanto tu sei stato convinto fosse realmente "ragionevole" non avresti bisogno di difenderlo/difenderti. Così nascono i "rettiliani", Sul post precedente sull' euro pensato come simbolo prima che come reale necessità economica, vorrei aggiungere una nota: quando vuoi asservire l' economia a un interesse "politico" (*), crei invariabilmente il disastro: l' economia non può essere decisa a priori, perché proprio per definizione è un' entità che per essere deve poter muoversi di forza propria. Come tutte le cose che coinvolgono grandi numeri. Le economie dell' aerea euro sono state imbrigliate in qualcosa di artificioso per motivi unicamente politici. E ci sono forze che premono da ogni parte per uscirne. E' come se tappi la valvola di una pentola a pressione. Il vapore monta e prima o poi da qualche parte esce, o la pentola scoppia. Il mondo è pieno di esempi: dall' URSS al caso Monte dei Paschi. L' Euro sarà forse uno di quelli piuttosto dirompenti. (*) politico in senso lato.

Slava Cocaïnii!

 

  By: pablo on Martedì 23 Settembre 2014 12:35

Caro Anti, tu, altro pessimista cosmico e nostalgico, scrivi: "adesso hai messo il paese e l'economia italiana in mano a 4 somari, hai un pregiudicato che cambia la costituzione, per un altro hanno appena chiesto il rinvio a giudizio per un buco da 18 milioni, stai per mandare un inquisito e un altro bel personaggio alla corte costituzionale...". Ora, non ti seguo più negli s-ragionamenti sulla crisi perché è una perdita di tempo, ma qui mi hai dato un bell'assist. Sono molti anni che certe entità finanziarie, i Rettiliani insomma, hanno via via conquistato sempre più potere politico. In America, per dirne una, lo fanno comprando direttamente i candidati, li coprono legalmente di soldi. Così tu se vieni eletto sei già schiavo di qualche lobby. Nel tempo, con l'accrescersi della massa monetaria e del controllo tecnologico, questo predominio della finanza sulla politica è diventato sempre più forte e mefitico. I Rettiliani non ci sono solo in Italia, anzi, non sono nemmeno Rettiliani in carne ed ossa: è un bel sistema Rettiliano, caro Anti, che ha tolto alla politica sempre più peso specifico sostituendosi ad essa. Sino a che il 75% delle decisioni sono state "spostate" dagli enti politici dei singoli Paesi a strutture burocratiche esterne o direttamente alle mani dei Mercati Rettiliani - i tuoi adorati mercati iperliberisti che per me sono nazismo puro, oggi come oggi. Ora, grazie a questo processo di de-politicizzazione della società - e parlo della politica vera, alta, quella nata nelle Polis greche - anche i rappresentanti politici si sono imbarbariti, perché non rispondono quasi più di niente, non contano più un cazzzz o quasi, devono fare cose obbligate perché "lo chiede l'Europa" o ca ga te simili. Ecco quindi che sono solo degli esecutori ben pasciuti messi lì un po' per curare interessi altrui, un po' per farsi i propri. E alla fine, chiunque metti lì, o si rivela essere un rivoluzionario che ha voglia di rischiare la vita oppure non farà alcuna differenza. Al posto di Renzi posso etterci il mio porcellino d'India e non cambia un cazzzz. Infine, certe disonestà, collusioni, affarucci e affarini, ci sono e ci sono sempre stati in Italia come altrove. Se fai finta di non saperlo sei un Rettiliano fesso.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 23 Settembre 2014 11:22

Il

Slava Cocaïnii!

 

  By: MR on Martedì 23 Settembre 2014 02:05

Eeeeeesatto. Un capolavoro assoluto.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 23 Settembre 2014 01:55

Rashomon

Slava Cocaïnii!

 

  By: MR on Martedì 23 Settembre 2014 00:28

Praticamente l'agiografia della "fine della storia" alla Fukuiama. Inizio a pensare che si possa parlare di tutto, salvo che di quello che si è vissuto direttamente. C'è un bellissimo film di Kurosawa al riguardo...

 

  By: gianlini on Lunedì 22 Settembre 2014 23:52

Mr. fosse troppo giovane per parlare del '68. ----------- no Gano, per quello sarei stato troppo giovane anche io stavo parlando del Patto di Varsavia, i primi vagiti di Solidarnosc, l'indignazione per la morte di Popieluwsko, le imprese di Nadia Comaneci, la chiusura ermetica dell'Albania (ricordate che l'unica nazione con cui colloquiava con grande diffidenza reciproca era la lontana Cina?), i volti tristi dei cechi che peraltro riuscivano ad emergere dal grigiore, come Ivan Lendl e Martina Navratilova, perché gli altri erano ancora più malinconici, il viaggio lungo l'Autobahn verso Berlino Ovest attraverso la DDR (ce ne erano 3) dove era fatto divieto di fermarsi, la speranza di tutti noi giovani sognatori, che anche i giovani dell'est potessero girare il mondo così come era possibile a noi, i mezzi pomidoro con una foglia di insalata e il giallo-rosso di un uovo sodo, e alla fine una porzione di budino come cena che l'ospite, magari un insigne professore di chimica dell'università di Varsavia poteva offrire al collega straniero venuto a trattare l'applicazione di nuova tecnologia al vecchio Kombinat, i racconti di chi a Mosca non poteva nemmeno uscire dalla stanza di albergo senza che venisse seguito da almeno 4 uomini del KGB, le interpreti che, tutte truccate di rossetto posticcio e acconciatura retrò, nell'unico vestito decente di tutta la famiglia, potevano assaggiare il profumo dell'Ovest nei rarissimi viaggi oltre Cortina concessi a delegazioni delle Aziende di Stato ...ecc.ecc.ecc. insomma tutto quello che sapevamo poter scomparire quando è venuto giù il muro, e ci ha fatto gioire e entusiasmare il cuore perché iniziava un mondo migliore !

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 22 Settembre 2014 22:54

Quello di cui parli tu è la difficoltà ad arrivare a una "verità storica" ------------------------------------------------------------------------------ Non so se Gianlini volesse davvero arrivare a tanto. A me sembrava più il frutto di una semplice diatriba da forum, nello specifico, se ricordo bene, sul fatto che Mr. fosse troppo giovane per parlare del '68. Poi forse ci abbiamo ricamato un po' tutti sopra facendola diventare una questione di filosofia della storia. Per parlare d' altro, sulle origini dell' euro sono d' accordo con Gianlini. E' stato partorito da tanti, spesso incompetenti e senza un disegno o un' idea a cosa potesse realmente servire. Ricordo quando Ciampi, laureato in lettere, teneva trionfante in mano l' euro. E lui non era nemmeno tra i peggiori. In realtà è cominciato con l' ECU e poi è seguito in un processo a cascata. E successo solo molto più tardi che la Germania ha capito che poteva cavalcarlo, a discapito delle economie del Sud Europa. ^E sentite cosa dice ora Topo Gigio sull' Euro...#https://www.youtube.com/watch?v=2culAA6_wwY^

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Lunedì 22 Settembre 2014 22:51

"io credo che sia veramente il risultato di una fecondazione plurima e contemporanea" Bravo Gian! (come sempre!). Per i somari invece lo hanno fatto i rettiliani per fregarci finmeccanica!

 

  By: antitrader on Lunedì 22 Settembre 2014 22:48

Pablo, adesso hai messo il paese e l'economia italiana in mano a 4 somari, hai un pregiudicato che cambia la costituzione, per un altro hanno appena chiesto il rinvio a giudizio per un buco da 18 milioni, stai per mandare un inquisito e un altro bel personaggio alla corte costituzionale, perfino il calcio lo hai messo in mano a uno che non e' certo un giglio di campo e che faceva strani maneggi con gli immobili (coi soldi di altri ovviamente). E mi son fermato solo all'ultima settimana. E tu vorresti salvare un siffatto paese inseguendo i rettiliani? Secondo me te hai qualche rotella che gira al contrario, ma non e' colpa tua, credo che tu abbia avuto pochi contatti con faccende reali come tutti quelli indaffarati ad alimentare la loro "cultura" (cultura de che?). Ti do una sdritta che ti dovrebbe dare la sveglia: se ci fai caso gli schieramenti che si sono formati hanno caratteristiche ben precise: da una parte quelli che hanno avuto a che fare con realta' aziendali varie e significative (Oscar, Hobi, Morphy, Vincenzo, l'antitrader, Gianlini etc....), dall'altra parte hai i chiacchieratori del nulla e quando gli fai notare che certe bizzarre "invenzioni" le potrebbero mettere in atto decine di altri paesi ti rispondono a macchinetta con CD incorporato: "ma noi non siamo la Bulgaria!". E infatti non lo sei, ma se continui a correre appresso ai rettiliani (anziche' marcare stretto il mitico assessore) allora diventerai sicuramente peggio!

 

  By: gianlini on Lunedì 22 Settembre 2014 22:28

Pablo, penso che tu abbia perfettamente inquadrato cosa intendevo dire ottimo intervento! se posso aggiungere una mia considerazione, credo che rispetto alla storia di qualche decennio fa il numero di persone che intervengono sullo scenario politico sia moltiplicato per 100, per cui mentre forse una volta c'era effettivamente la volontà e il disegno d qualcuno che veniva attuato e seguito, ora i fatti nascono da una somma di singole opinioni, decisioni, azioni difficilmente riconducibili ad un'unica specifica volontà ad esempio per quanto riguarda l'euro, io credo che sia veramente il risultato di una fecondazione plurima e contemporanea dello stesso ovulo da parte di molteplici spermatozoi, tedeschi, francesi, olandesi, italiani, spagnoli e altri ancora....assegnarne la ideazione ad un unico soggetto che avrebbe intenzionalmente predisposto (all'insaputa di tutti gli altri) un disegno a suo uso e consumo mi sembra veramente poco credibile tutti i vantaggi e svantaggi sono saltati fuori dopo, e non credo che a nessuno degli attori del tempo interessassero davvero granchè

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 22 Settembre 2014 22:26

A proposito di verità storiche, ma Ruby, i diritti Mediaset, Tarantini... ora non ne parla più nessuno? Quello che sembrava essere un pericolo per la democrazia e lo stato repubblicano, quello che aveva mosso tutte le coscienze italiane, si è svaporato nel nulla? E mi venite a dire che si conosce solo la storia contemporanea? Quella che si vive? Ma andate a dar via il cul.

Slava Cocaïnii!

 

  By: pablo on Lunedì 22 Settembre 2014 21:16

Gianlini da storico dovrei prenderti a calci nel sedere, invece capisco e accetto almeno in parte la tua provocazione perché ho compreso che cosa intendi dire. Ti propongo una soluzione alternativa a un discorso che se preso in maniera "talebana" non ha senso e non porta da nessuna parte: ora, è una sciocchezza dire che si possa parlare solo del periodo storico in cui si vive, anzi, ti assicuro che è proprio quello più difficile da affrontare perché si è troppo coinvolti e le informazioni sono frammentarie e in buona parte anche "nascoste" o inquinate. Quello di cui parli tu è la difficoltà ad arrivare a una "verità storica": e qui ti posso dare in parte ragione, perché la verità è una categoria difficile e scivolosa e applicata alla storia lo è ancora di più. Diciamo che alcune verità emergono in modo prepotente (perché si trovano documenti sino a quel momento nascosti, perché i protagonisti si "confessano" nel tempo e ci danno una visione più chiara di certi fatti eccetera). Altre invece restano dubbie, e non c'è nemmeno bisogno che chi le racconta sia in malafede perché sia difficile comprenderle appieno. Ora, quello che invece la storia insegna senza ombra di dubbio sono, chiamiamoli così per semplificare, i "massimi sistemi", le proprie dinamiche: quando si dice che la storia del mondo moderno è, fondamentalmente, un lungo combattimento fra potenti per acquisire e gestire sempre più potere/ricchezza/controllo, se studi le dinamiche storiche - anche senza arrivare a un'impossibile verità storica assoluta - esse dopo un po' ti appaiono chiarissime. Ecco, nessuno si sognerebbe di mettere in dubbio che ne so, i complotti e le trame dei Borgia, per dire un nome che conoscono tutti. Ma probabilmente al tempo dei Borgia c'erano gli utili idioti di turno alla Anti e alla Hobi che quando qualcuno cercava di portare il marcio alla luce straparlava dei "rettiliani" dell'epoca. Così, per dirne una. Ma senza andare tanto lontano, basta studiare un minimo gli anni dell'ascesa di Hitler e soprattutto i primi anni dell'ascesa al potere da parte del Partito Nazista, e credo che tutto risulterà piuttosto chiaro. Infatti Anti mette le mani avanti e adesso è arrivato al passo estremo, quello senza ritorno: la rivalutazione dei nazisti, il peggiore dei peggio revisionismi. Ma in fondo, di delirio in delirio, c'era anche da aspettarselo...

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 22 Settembre 2014 20:21

Prendi un qualsiasi scritto sullo stesso armomento di belpietro e Travaglio e vedi. -------------------------------------------------------------------------------------------- Meno male che almeno condividete il fatto che i media stiano facendovi il lavaggio del cervello. Ma dai però, belpietro e travaglio scrivono tutti e due delle grandi p.irlate. ^Comunque io l' idea della realtà ce l' ho CHIARISSIMA.#https://www.youtube.com/watch?v=pVY1-v97Mic^

Slava Cocaïnii!

 

  By: shabib on Lunedì 22 Settembre 2014 18:28

@ GIAN : DAI VECIO ! ehehe , te lo dico perche' puoi essermi figlio ! quando vorrai mi fara' molto piacere incontrarti !