VACCINI e MORTI IN ECCESSO

 

  By: giorgiofra on Lunedì 14 Gennaio 2013 23:57

Ho l'impressione, Pablo, che umanisti e tecnicisti parlino lingue diverso o, cosa ancora peggiore, pur guardando la stessa cosa, vedano cose diverse. Con la conseguenza che gli uni non comprendano le ragioni degli altri, e viceversa.

 

  By: pablo on Lunedì 14 Gennaio 2013 23:10

Concordo con te Giorgio. faccio notare che si sta discutendo a partire da un post in cui io non avevo postato nemmeno mezza opinione personale, ma solo link e citazioni di numeri sui quali non ci possono essere discussioni, in quanto appunto numeri. Vorrei approfondire il discorso "umanisti-tecnici": il succo è abbastanza semplice. Gli umanisti mettono davanti a tutto il "fattore umano", quel calderone magico e misterioso fatto di bisogni, desideri, sentimenti, razionalità, istinto, anima stomaco e cuore. Perciò quando cercano di capire e valutare un sistema economico (e politico), lo fanno mettendo avanti a tutto i bisogni più profondi dell'essere umano. Il benessere degli uomini. E se un sistema crea ingiustizia suprema, dolore, crisi, privazione, l'umanista pensa una cosa semplicissima: che i sistemi economici, come tante altre cose al mondo, sono una costruzione degli uomini, e possono essere cambiati a piacimento degli uomini che li hanno inventati. Un sistema economico non è una legge naturale! E' un mezzo creato dagli uomini per il benessere degli uomini e per il funzionamento di una società. Se un sistema implode, come sta accadendo al nostro, va corretto e cambiato per salvaguardare le persone. I tecnici, invece, sono bravissimi a maneggiare il "sistema" e a capirne i meccanismi. Il problema è che dopo un po' la loro mente si adegua al sistema e lo sostituisce all'umanità, lo trasforma in una specie di totem intoccabile al quale bisogna - chissà poi perché - inchinarsi. Il tecnico alla Morphy, infatti, dichiara solennemente che il sistema non può essere toccato perché se no crolla peggio di come sta crollando adesso. Quando dice questa cosa, erge il sistema stesso a semi-dio. Non si sa perché, anziché interrompere i processi "mortali" e sostituirli con altri migliori, bisognerebbe continuare eternamente a subire. Subentra una sorta di dogmatismo religioso nei tecnici, siano essi economisti o anche scienziati. Non c'è nessuno più irrazionale e violento di uno scienziato che si trova ad affrontare il proprio inevitabile fallimento di fronte a una teoria nuova e più avanzata che scalza e sostituisce la sua. Per questo i tecnici devono essere i manovali e gli umanisti devono essere gli "architetti" della società. Altrimenti formule e teoremi sostituiscono il cuore umano e il mondo diventa, passo dopo passo, un antro infernale. Un luogo in cui le macchine inventate da uomini senza buon senso divorano l'umanità.

 

  By: pablo on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:55

Oscar, anche io ti voglio bene, ma sono preoccupato nel vedere quanto profondamente sei scollegato dalla realtà. E' incredibile come sei incapace di collegare in modo logico gli argomenti. Ti si postano numeri e rispondi con assurdità senza senso. Amen. Morphy, al mondo ci vogliono sia gli umanisti che i tecnici. Fra le due categorie però c'è una differenza: mentre gli umanisti, se si impegnano, possono diventare all'occorrenza degli ottimi tecnici, è rarissimo che i tecnici possano diventare umanisti. Quando un tecnico si improvvisa umanista vengono fuori post agghiaccianti come il tuo. Quando un tecnico dichiara l'inutilità degli umanisti e del buon senso, vengono fuori periodi di atroce crisi umana, economica e spirituale come quello che stiamo vivendo. Su una cosa hai ragione: finché le cose andranno "alla tua maniera", il buon senso non servirà a nulla. Infatti questo è tempo di tenebre.

 

  By: lmwillys on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:48

sta per aprire bocca Brancaccio su la7 vabbè ... mò c'è un'altra superkazzola prematurata con triplo scappellamento a destra di vendola ... ma dopo prima o poi arriva

 

  By: Bullfin on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:36

Si caro Robom, poi vi fu la liberalizzazione dei movimenti di capitale.... Poi il problema non è il debito pubblico ma quello privato e faccio un copia incolla da Bagnai che meglio di lui non sa spiegarlo.... "Se il problema fosse il debito pubblico, dal 2008 la crisi avrebbe colpito prima la Grecia (debito al 110% del Pil), e poi Italia (106%), Belgio (89%), Francia (67%) e Germania (66%). Gli altri paesi dell’eurozona avevano debiti pubblici inferiori. Ma la crisi è esplosa prima in Irlanda (debito pubblico al 44% del Pil), Spagna (40%), Portogallo (65%), e solo dopo Grecia e Italia. Cosa accomuna questi paesi? Non il debito pubblico (minimo nei primi paesi colpiti, altissimo negli ultimi), ma l’inflazione. " E aggiunge (ATTENZIONE BAGNAI è DI SINISTRA PERCHè VUOLE L'INTERVENTO STATALE E VUOLE LE TASSE...LUI SI CHE è UNO VERO DI SX NO BERSANI, PRODI, ETC.....) Secondo commento: inutile dire che questo punto (la rilevanza del debito privato) è passato inosservato. Anche qui il motivo è politico. A tutti, ma soprattutto alla “sinistra”, fa comodo liquidare il problema come un problema di debito pubblico, perché così ne può dare la colpa al governo precedente. Il problema è invece di debito privato, la colpa è dell’euro, e il governo precedente ha tenuto i conti in ordine, mantenendo il fisiologico incremento del debito durante la recessione nell’ambito dei 10 punti di Pil. Certo, questo ci ha riportato indietro di dieci anni come rapporto debito/Pil, ma in Europa, con una crisi simile, solo la Germania ha fatto marginalmente meglio di noi, potendo però contare su una crescita drogata dalla nostra domanda. Quindi Berlusconi non era un problema macroeconomico, l’euro sì, e i fatti lo dimostrano

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: lmwillys on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:35

Io sono fermamente convinto che siamo prossimi al collasso generale, e che il mondo successivo si ricostruirà secondo paradigmi diversi, nei quali l'umanesimo sarà il comune denominatore. ---------- già ... dallo schiavismo odierno sarebbe un bel progresso ... eppure c'è chi invece di mettere in fresco una bottiglia di quello buono si preoccupa :-)

 

  By: robom1 on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:30

Detto questo, cittadini che avete acquistato bot al 20% e banche aguzzine, restituite i soldi (interesse composto) a riduzione del debito.

 

  By: robom1 on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:28

L'acquisto di titoli al 20% da parte della banca d'italia non comporta niente in quanto la banca d'italia, dopo le imposte, versa l'utile netto allo stato derivante in massima parte dal signoraggio. Se per ipotesi tutti i titoli al 20% fossero stati comprati dalla banca d'italia, il reddito da signoraggio sarebbe stato tassato (a favore dello stato) ed il reddito netto devoluto allo stato a riduzione del disavanzo. Gli interessi al 20% che si sono comprati i cittadini non hanno fatto nient'altro che gonfiare il debito da una parte (stato) e gonfiare parallelamente le tasche (dei cittadini) e dei loro conto correnti. Gli interessi al 20% per le banche italiane per le quali era stato tolto l'obbligo di acquisto a basso tasso dei titoli di stato italiano ha contribuito allo spostamento della ricchezza dall'industria alle banche.

 

  By: giorgiofra on Lunedì 14 Gennaio 2013 22:12

Morphy, il tuo discorso non fa una piega. In un mondo strutturato come quello attuale certe scelte appaiono ineludibili. I miei discorsi, comunque, partono da un presupposto diverso: un certo sistema economico è giunto al capolinea, e non è più sostenibile. Questo è il discrimine tra due visioni del mondo entrambe corrette. Nel senso che se confidiamo nel fatto che questo sistema economico e geopolitico abbia un futuro, allora ne conseguono certe considerazioni, ma se siamo convinti che questo sistema stia collassando, allora appaiono corrette altre considerazioni. Io sono fermamente convinto che siamo prossimi al collasso generale, e che il mondo successivo si ricostruirà secondo paradigmi diversi, nei quali l'umanesimo sarà il comune denominatore. Non sono un chiaroveggente, e potrei naturalmente sbagliare. Capita spesso di confondere una previsione con un auspicio. Il governo in mano ad un umanista presuppone una totale riformattazione della società e dell'economia, che è ciò che io mi auguro. Ma se accettiamo che le banche e la grande finanza possano continuare a farla da padrona sui destini dei popoli, è chiaro che i tecnici siano più adeguati. Credo che il punto fondamentale sia questo: non è detto che questo sia il migliore dei mondi possibili. Io ne immagino uno diverso, forse utopico. Ma io sono un poeta, e l'utopia mi appartiene come l'aria che respiro.

 

  By: Morphy on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:51

Giorgio: "Come da tempo sostengo, solo gli umanisti hanno quella elasticità mentale necessaria a vedere ogni cosa nel giusto contesto." Io invece sostengo, da tempo, che gente come gli "umanisti" riescono ad esprimere concetti sensati e pieni di buon senso. Peccato che nella nostra epoca il buon senso non solo serve a poco ma direi che è, per certi aspetti, dannoso. Dare credito ad un'umanista, è un pò come avere di fianco uno stupido che si crede furbo e gli si danno incarichi da furbo. Ne deriveranno sommi disastri assicurati. Viviamo in un mondo "tecnico" molto complesso (e lo sarà sempre di più). Per cui o sei un tecnico (e puoi dire la tua) o sei un tecnico (ed in questo caso puoi dire la tua). Altrimenti ti escono solo scemenze con l'aggravante del buonsenso per il quale (buonsenso), poi, la gente di strada ci crede alle scemenze del letterato che magari parla di economia. Settimana scorsa ho visto un video sul canale youtube di un imbelle, un tal bioblu. Intervistava un economista (peraltro abbastanza giovane) docente alla cattolica di Milano. L'intervista dura circa 1 ora durante la quale il "cattolico" snocciola il suo pensiero in modo pacato e privo di dubbi. Il tema era: uscita dall'Euro, difficoltà e problemi. Spiegava semplicemente che non ci sarebbero state che minime conseguenze, per noi, dopo l'uscita dall'Euro. Perchè poi alla fine tutto si equilibria etc, etc.. Mi sono accorto che, al tizio, mancava assolutamente (nella sua testa) il quadro completo di come funziona il mondo del commercio. Raccontava, probabilmente, di come era l'economia prina del WTO (cioè di quando leggeva lui i libri), senza rendersi conto che gli equilibri in un mondo commerciale globalizzato sono sostanzialmente diversi da prima. Non aveva assoltamente chiaro il concetto di "economia di scala". E se ad un tipo simile affidi la pianificazione strategica dell'economia dei prossimi 40anni di un Paese, stai sicuro che non ce ne esci più dal disastro che ti combina. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Bullfin on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:32

Roberto abbiamo postato nello stesso momento e un contenuto in pratica analogo ;))))))))....siamo pure telepatici....

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  By: Roberto964 on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:29

Caro Oscar dalle foto che ti ritraggono sembri una brava persona (e sicuramente lo sei), vedo però una disconnessione di parte della realtà: TUTTI sappiamo le ruberie e le trozzole che hanno combinato i cialtroni che ci hanno governato e ci stanno tuttora governando, i problemi che generano le mafie e tutte le malversazioni in genere, ma non voler ammettere che il debito pubblico per metà è composto da interessi parassitari accumulati su altri interessi è NON VOLER VEDERE la REALTA', in qualsiasi modo la si presenti, per partito preso. Spero solo che molti italiani possano capirlo prima del fatidico "game over", altrimenti hai voglia a tagliare il debitopubblicoimproduttivobruttocastacorruzzzioneevasione, arriverai che dopo che hai tagliato TUTTO avrai sempre maggior debito da pagare: quella che abbiamo intrapreso è una dinamica che porta alla schiavitù, e se tu ci sei arrivato alla pensione, tanti, troppi di noi, potrebbero non vederla mai. Con immutato affetto, Roberto.

 

  By: Bullfin on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:29

Ma Oscar, credi veramente che io, Giorgio, Roberto, Lutrom, Gz, Gano, non sappiamo che in Italia vi sono sprechi e ruberie? Ci sottovaluti e parecchio. Qui non è da fare una scelta di campo come vuole Anti...o sei con noi o sei fascista (???!!????). Qui vi sono due nemici uno interno ed uno esterno...e la logica disinnescare il nemico esterno (quindi tutto rimane inter nos perchè con gli interessi i schei defluiscono, escono, scappano, sfuggono, ci lasciano, te capiiii???!!), e poi segare le elite berlusconbersanianemontiane....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: guidone on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:25

PS e fuori tema: nella mia zona non si trovano più francobolli presso gli uffici postali. Non hanno pagato le tipografie? Stanno per cambiare le tariffe? Boh... Non hanno piu' stampato francobolli per utilizzare quelli commemorativi rimasti in magazzino.

 

  By: lmwillys on Lunedì 14 Gennaio 2013 21:11

Secondo me pur avendo ancora qualche mese di tempo per svoltare pagina, vedo già apparire la scritta Game Over. Sono pessimista. ------- Lelik pessimista ? io non vedo l'ora che questo sistema tiri le cuoia, per me quella scritta sarebbe il massimo