By: EMBI6 on Giovedì 22 Maggio 2014 03:40
Nuda Veritas di Gustav Klimt (1899),
[…] “La donna in questione incarna la verità, e il serpente che le cinge le gambe mettendo in pericolo la sua integrità, sta a simboleggiare la verità insidiata dalla menzogna e dall'invidia.
Molte letture invece sono state fatte sul significato dello specchio: secondo la più accreditata di queste letture, la donna, rivolgendo lo specchio verso di noi, ci sta esortando a fuggire dalla menzogna rappresentata appunto dalla serpe. In questa esortazione a fuggire dalla menzogna vi leggiamo una dichiarazione d'intenti dell'artista: la totale libertà dell'arte che deve dire la verità in quanto espressione della propria epoca.
Menzogna e invidia che attraverso il corpo del serpente “debordano” dalla cornice del quadro con l'intento di cancellare la scritta Nuda Veritas, proprio per esaltare questa lotta della menzogna contro la verità.”
Mio inutile commento:
forse - in questa saga della E-Cat - neppure S.Agostino, che pure dedicò alla menzogna due scritti specifici (il De Mendacio e il Contra Mendacium,) quindi notevole esperto – sarebbe riuscito a districarsi tra la ridda di voci, il più delle volte contrastanti tra loro, che ingarbugliano ogni giorno questa vicenda.
Come sarebbe stato meglio se la menzogna e l’ invidia avessero ceduto il passo alla Ricerca, ma, allora, avremmo dovuto scomodare Tommaso Moro.