By: Nevanlinna on Sabato 12 Ottobre 2013 03:24
@Cures
Fluoruri: a) di magnesio [alto punto di fusione, modificatore di superficie, deposizione anche per via chimica - l'idrogeno entra nel metallo e NON esce - studiato da amici di UNIBO]; b) di palladio [procedimento di deposizione electroless di palladio metallico su nickel - punto debole, dovrebbe non comparire nella carica finita e pronta - membrana protonica - ambito già sfruttato da Josephson; c) CF4 [prodotto gassoso di pirolisi del PTFE, eventualmente usato come binder e citato dal Nostro in risposta al mio acetilacetonato di nickel]; d) carbone fluorato [cioò base absorbente trattata con acido fluoridico - presente in molte batterie al metal hydride e nella preparazione di catalizzatori su supporto]; e) decapanti fluororati per saldatura ad alta temperatura.
Indiscrezione imbarazzata di Focardi: "il catalizzatore riguarda l'assorbimento di H, ma anche se scoperto tramite spettro gamma, mancherebbero ancora le proporzioni", osservazione non banale, lo spettro gamma non può non rivelare ferro, rame, boro e piombo [che ci sono, o è stato detto che ci fossero], e quindi deve trattarsi di altro.
Molti fluoruri sono intrisecamente stabili, la dissociazione ha luogo ad alta temperatura - possibiltà di ricombinazione con silicio o boro, ma il tubetto di quarzo della foto di Melchior non è intaccato; nella stessa immagine la carica appare come un deposito pulverulento rossastro tra l'elettrodo centrale e la parete inferiore del tubo [?] - presenza costante [e intercambiabilità dichiarata] del rame - Raney nickel cuprato [!], cobalto e ferro - intrinseca piroforicità delle polveri metalliche - problema della contaminazione della carica da ossigeno - voci che nell'e-Cat abbia luogo un contatto tra acqua e carica attiva - periodo di ore tra partenza e accensione - condizionamento della carica tramite cicli di assorbimento e rilascio di H [ma basterebbe farlo una sola volta] - cicli temperatura-pressione, dalla "pasticca" in poi range in pressione molto più limitato - osservazioni di Pordenone a) siamo in esercizio a 1050C [!, e i 350C delle terze parti? argomento ceramiche protoniche e loro limiti termici], b) è come nei cento metri - contano i centesimi di secondo [intervallo "fononico" di accensione ristretto? - rampe di riscaldamento istantaneo [resistenze di tungsteno] molto accentuate] - idruri che spaccano in rilascio la superficie del metallo, fenomeno particolarmente evidente col magnesio.
Ad altro momento pensierini in libertà sull'esafluoruro di lantanio, sul bromo [= odore] e sugli acidi di Brønsted/protoni.
Buona notte.