By: raman on Venerdì 25 Settembre 2015 17:17
@Melchior
Sulla definizione di scetticismo Lei commette, secondo me, lo stesso errore di Franco Sarbia e di altri passeri, oltre che di alcuni qui.
Nella sospensione del giudizio Lei si rifà allo scetticismo filosofico, di antica origine, del quale molti di noi hanno appreso a liceo.
Lo scetticismo filosofico è basato sul dubbio come metodologia nell'approccio alla realtà nella sua totalità.
Però, lo scetticismo filosofico non ha nulla a che fare con quello che è lo scetticismo scientifico o razionale che si richiede a ognuno che si interessi di scienza.
La filosofia dello scetticismo scientifico che ha origini non antichissime, la può trovare negli scritti di Carl Sagan o dell'antropologo Colin Groves tra gli ultimi che se ne sono occupati.
Si tratta di uno scetticismo inteso come metodologia di approccio alla scienza, ovvero un atteggiamento di analisi critica, guidato dal dubbio rivolto verso tutte quelle affermazioni, teorie o enunciati che pretendono di avere carattere scientifico, senza essere ancora passate attraverso le rigorose regole del metodo sperimentale.
Secondo quest'approccio la FF è fuffa pura perché non esiste alcun esperimento che sia accettabile secondo i protocolli tipici dell'approccio galileiano.
Le case a Miami, gli USA che secretano i brevetti, gli iceberg sommersi, i TPR non TP per manifesto conflitto di interessi, gli scienziati che stanno fermi decenni su un esperimento che riesce solo a loro o, peggio, gli pseudo-scienziati che ogni sei mesi cambiano cavallo e carrozza scoprendo ogni volta un fenomeno che fuoriesce dalla scienza mainstream e che sarebbero capaci di pretendere il Nobel anche se facessero un esperimento in cui lo zuccherò viene sciolto nel tè verde producendo, secondo loro, un forte calore anomalo, non resistono all'analisi da parte dello scetticismo scientifico. Per il momento sono fuffa, fuffa, solo fuffa.
Portino dei risultati replicabili e lo scetticismo si ammorbidirà. Io stesso sarei pronto a riconsiderare le mie posizioni estremamente critiche.
E' successo già con tutti quelli(pochi) che avevano ragione ed erano osteggiati dal resto della comunità scientifica. Alla fine il metodo scientifico prevale sempre. Ma consideri pure che per uno che alla fine prova che aveva ragione lui, ce ne sono un milione che scompaiono nell'oblio. E' sul campione iniziale che occorre tarare la probabilità che la scienza mainstream si sbagli, non, a posteriori, sui tre che avevano ragione.