By: Lo_Spinoso on Venerdì 11 Settembre 2015 04:30
#i#"La ruota gira, ogni due o tre anni le storie si ripetono: è la memoria quello che difetta ai credenti"#/i#
Anche perché la regola è quella (l'ha illustrata bene Gluck per mesi, dopo il crollo dell' Hyperion): negare pure l'evidenza del passato e guardare sempre avanti, alle nuove promesse, al successivo appuntamento, al prossimo traguardo che - sempre #i#a breve#/i# - fa dimenticare il pregresso, non solo il passato remoto, ma anche l'#i#a breve#/i# di qualche mese prima. Poi, dpassato abbastanza tempo, si potrà riscrivere il passato, rispolverando anche quelli già sbugiardati anni prima da mezzo mondo.
Così da "quasi pronto" si è passati a qualche mese, poi a qualche anno e di nuovo a qualche mese. Alternativamente c'è chi insiste a sostenere che "ormai ci siamo", che quello che sta iniziando sarà l'anno delle LENR, per poi più avanti affermare, lui o il compagno di traversata, che non ci può essere un calendario, che vale la pena di aspettare qualche anno, anche un lustro, anche una decade, anche vent'anni. Poi Rossi inventa un nuovo traguardo, e allora si riparte: "questione di mesi, non di anni", e Fleischmann e Pons fondevano davvero e l'etere esiste e Einstein si sbagliava (oppure nessuno aveva capito cosa diceva davvero) - ce lo assicura Nemo.
Memoria, e non solo delle ultime promesse, ma di quante ne ha fatte un Rossi in vita sua (e di quante ne hanno fatte e dichiarate soci e colleghi fusionisti). Il quadro ritrae #i#snake oil seller#/i#, rubagalline, imbroglioncelli da strapazzo persino quando blasonati che campano sui sogni di chi ci vuole credere, su letture garibaldine di manometri, su portate d'acqua sovrastimate quanto basta, su misure improbabili del titolo di vapori ben nascosti. Rubagalline - rigorosamente trasmutanti.
500K sono una miseria. Ancor di più 10 o 20 milioni di euro per l'invenzione del millennio se fosse reale. Come sòla, invece, non è male - ovviamente tutto per amore della scienza e di sistemazioni personali adeguate sopra i 10 milioni di euro, che con mezzo in quattro o cinque ci si paga a stento qualche rata del mutuo di eventuali figli, la palestra per la ginnastica della terza età, una utilitaria nuova e di che farla andare per un paio d'anni, forse anche una gita fuoriporta. Quisquilie, insomma, non certo una pensione d'oro - bisogna per forza inventarsi qualcos'altro l'anno seguente o giù di lì.
Anche ad aver fatto il colpo gobbo, però, vale sempre il "non bisogna mollare mai", sennò si perde tutto se non si riesce a sparire davvero. Quindi nuovi traguardi e nuove meraviglie e "ne vedremo delle belle". In soli tre/sei/dodici mesi. L'importante è che ci si creda: chi smette di crederci finisce per scendere dalla giostra che gira, ad osservarla e a domandarsi: "Come fanno a non accorgersene? Non hanno memoria?"