Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 10 Giugno 2015 16:14

La scommessa dipende essenzialmente dal numero delle facce del dado. Su questo siamo in disaccordo. Mai dire mai sugli "effetti strani". Non vorrà lasciare ai suoi futuri intelligentissimi nipotini il mero compito di certificatori di variazioni sul tema "la fisica del '900"? "http://www.chm.bris.ac.uk/pt/diamond/pdf/drm17-931.pdf" [Dopo] Noto che Melchior per Lei fa tutto schifo, meno quando dice che Quinlan è un bidone. Mah ...

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 16:05

@Nevanlinna Guardi che i ricercatori sono alla continua ricerca di cose non previste dalla fisica per diventare famosi e ricchi (più difficile). Guardi che cosa è successo di recente con i pentaquark o i neutrini superluminali. Alcuni non hanno ancora gettato la spugna in nessuno dei due campi, anche se sono arrivate le conferme di errori sperimentali che hanno fatto crollare il castello di illusioni. Ora, se quello che dice Holmlid apparisse minimamente sensato, ci si sarebbero buttati altri a pesce. Questo non vuol dire che alla fine non possa avere ragione: mai dire mai in fisica. Allora scommetto: 99,999% si sta sbagliando. Se avrà ragione lui sarò stato un pessimo scommettitore. Lei sta scommettendo ben più dello 0,001% sulla fusione fredda ed altri effetti strani. Vedremo. Mi lasci dire che su AR la scommessa mi pare davvero pessima. Lo ha detto persino Melchior qualche commento fa.

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 10 Giugno 2015 15:57

"Holmlid il deuterio ultradenso lo vede solo lui: il metodo scientifico insegna che lo debbano vedere almeno in due in posti differenti." E se nessuno dei "differenti" [per motivi suoi non collegati alla sostanza della cosa] lo cerca, come la mettiamo? Il deuterio ultradenso non esiste perche ai suoi presunti peers non piace, per cui guardano altrove, trascurando gli esperimenti di conferma? La stessa domanda me la sono fatta riguardo la sonofusione. Non è che che misogna montare un nuovo ITER per essere sicuri per il sì o per il no. E' stato fatto solo una volta dai diretti concorrenti. I quali [ma che combinazione] non hanno trovato nulla. Sotto la linea gotica siete tutti così elementarmente pretestuosi?

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 15:37

@Melchior Il valore #b#CODATA 2010#/b# della lunghezza d'onda Compton per un elettrone è 2,4263102389(16) × 10-12 m. A questo valore corrispondono 511 keV. La lunghezza Compton ridotta vale 3,86 10-13m (come la parola ridotta suggerisce) a cui corrispondono gamma da 3,21 MeV (come la logica, che evidentemente a qualcuno difetta, suggerisce). Lei non solo si sbaglia, ma fa pure lo strafottente e non si rifa i conti tanto è strafottente. Evidentemente noi che viaggiamo con excel in tasca siamo più cog***ni e abbiamo tempo da perdere. A questo punto per me, queste che ci ha raccontato stamattina, sono solo stupidaggini. I lettori penso siano in grado di giudicare da soli. [A parte Lmwillys]. Holmlid il deuterio ultradenso lo vede solo lui: il metodo scientifico insegna che lo debbano vedere almeno in due in posti differenti. Non è un bugiardo, si sbaglia; prima o poi qualcuno gli dirà dove. Mi stia bene. PS [per Cccp] La lunghezza d'onda Compton corrisponde ad una frequenza del fotone di 1,24 x 10 +20 Hz (si deve dividere la velocità della luce per la lunghezza d'onda). Moltiplicata per la costante di Plank (4,13 x 10-15 eV) fornisce appunto 511 keV.

 

  By: lmwillys5S on Mercoledì 10 Giugno 2015 15:26

quanto me sei mancato Melchior ... :-) intervengo brevemente ovviamente a sproposito ... lotito indagato per tentata estorsione ... sto cercando i fazzoletti, ho i lacrimoni :-)

 

  By: Melchior! on Mercoledì 10 Giugno 2015 15:07

@Raman ------------------------------------------- Guardi che il valore di 511 keV corrisponde alla lunghezza d'onda di Compton #i#ridotta#/i#! divida il valore per 2pi! ------------------------------------------- #i#"Holmlid fa fusione calda su una materia immaginaria che ama chiamare deuterio ultradenso."#/i# #i# “The energy release of 630 ± 30 eV corresponds to an interatomic distance D–D of 2.3 ± 0.1 pm. This material is probably an inverted metal with the deuterons moving in the field from the stationary electrons, which gives a predicted interatomic distance of 2.5 pm, close to the measured value. #b#Thus, we prove that an ultra-dense deuterium material exists#/b#”#/i# Secondo lei Holmlid è un bugiardo ? Utilizzare un laser da tavolo è equivalente ad utilizzare i giganteschi costosissimi laser per la fusione calda da confinamento inerziale ?

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 14:59

@Melchior Le volevo far notare che la lunghezza d'onda di Compton dell'elettrone corrisponde a gamma da 511 keV. Fanno molto male, ci vuole la sua faccia tosta per definirli molli. Holmlid fa fusione calda su una materia immaginaria che ama chiamare deuterio ultradenso. Quand'è che Rossi avrebbe visto gamma da 511 keV? Costruire un modello che si basi su MEP mi pare cosa saggia e giusta. Ogni altro modello è per definizione maggiormente arbitrario.

 

  By: Melchior! on Mercoledì 10 Giugno 2015 14:25

@Raman Non si è accorto che anche nell'esempio che lei stesso ha fatto ha applicato il principio del rasoio di Occam!? Ho detto che il principio del rasoio di Occam è utilizzato in maniera formale dagli #b#algoritmi#/b# di ottimizzazione che si basano sul principio maxent. Tra i vari modelli che spiegano i dati scelgo quello più semplice, utilizzando il minor numero di parametri e di concetti primitivi possibile. http://luthuli.cs.uiuc.edu/~daf/courses/Optimization/Papers/p18-malouf.pdf -------------------------------------------- Il neutrone è costituito da due anelli di corrente generati da due cariche elementari di segno opposto che ruotano nella stessa direzione. Il raggio dell'orbita della carica positiva è di 1.7e-16 metri, quello della carica negativa di 5.7e-16 metri. Tale modello spiega perfettamente anche il segno negativo del momento magnetico del neutrone. Per quanto riguarda la fusione fredda gli esperimenti di Holmlid e anche i raggi gamma deboli di Rossi indicano chiaramente che la scala degli eventi è appunto dell'ordine della lunghezza d'onda di Compton.

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 14:24

@Melchior Mi stupisce che Lei, esattamente come Franchini, non digerisca il Principio di Massima Entropia del grande e sottostimato Jaynes. Ho già perso, senza risultati, ore per convincere senza successo Camillo e non intendo perderne altre. A beneficio dei lettori vorrei che chiarire che il PME significa solo e soltanto questo: Qualcuno vi dice che tirando ripetutamente un dado a sei facce si ottiene un numero pari con probabilità asintotica pari a 1/2. Da qui stimate che le cifre pari (2,4,6) escano ciascuna con probabilità 1/6. E' la cosa migliore che si possa fare e corrisponde ad una interpretazione bayesiana della fisica in cui mi riconosco appieno. Se vogliamo chiamarlo principio di Occam, chiamiamolo pure così. C'è qualcuno che ha un'idea migliore per le probabilità da applicare ai numeri pari del dado? Lei Nevanlinna? Ovviamente lo stesso vale per l'entropia di un qualsiasi sistema fisco, ma qui diventa un terreno minato.

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 14:12

@Melchior Vede, Melchior, con Hessenes stiamo parlando di un ricercatore di altissimo livello, non certo degli amici che ci deliziano su 22passi con le loro str***ate; non ci piove. Dal mio modesto punto di vista personale, anch'io penso che la MQ ci sia sfuggita di mano e che forse la realtà è sì inconoscibile ma molto più semplice di come ce la racconta l'entanglement. Forse la nostra pretesa di sapere come è fatto un fotone dopo aver osservato se passa o non passa attraverso un polaroid è davvero eccessiva, anche se il laser lo abbiamo inventato. Però la MQ, seppur forse concettualmente errata come Lei e Carver Mead sostenete, ha prodotto le meraviglie tecnologiche che ognuno di noi si porta in tasca o che ci permettono di parlare su questo blog da una tastiera invece che con segnali di fumo. Ora, lo ZBW può anche costituire il fondamento vero della MQ, però a tutt'oggi (2015) nessuno lo ha osservato sperimentalmente. E' un'equazione di carta con varie interpretazioni, compresa quella bellissima di Hessenes. Lo stesso Dirac fece marcia indietro. Quando lo misureranno sperimentalmente ne faremo il fondamento della teoria sulla fusione fredda; per ora mi limiterei ad osservare nella FF il calore anomalo, neppure neutroni e gamma se non siamo sicuri che ci debbano essere [Alberto si rigirerà nella tomba a questa mia affermazione] ed, eventualmente, i raggi X da Lei citati [riuscirà il più furbo di tutti a sfidare lo schermo ed uscire fuori dal reattore?]. Che la massa dell'elettrone possa nascere dall'interazione di un elettrone massless con il campo che esso stesso genera è un'ipotesi suggestiva, però la teoria dovrebbe spiegare pure come nasce la massa del neutrone. E il protone lo vogliamo ignorare? Lei dovrebbe imparare ad argomentare meglio le sue affermazioni, altrimenti fa solo la figura dello sbruffone isterico. Saluti

 

  By: Melchior! on Mercoledì 10 Giugno 2015 14:08

#i#Quindi si tratta di un enunciato di metafisica cristiana,#/i# Glielo dica agli ingegneri che usano le tecniche di massima entropia per la costruzione dei modelli! Gli algoritmi di ottimizzazione basati sulle tecniche di massima entropia, utilizzano di fatto, in maniera formale il principio del rasoio di Occam! http://en.wikipedia.org/wiki/Principle_of_maximum_entropy https://web.stanford.edu/~jduchi/projects/uai08-camel.pdf

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 10 Giugno 2015 13:58

L'idea [sviluppata principalmente da Ernst Mach in "Die Mechanik in ihrer Entwiklung historisch-kritisch dagerstellt"] che le Scienze si sviluppano secondo principi di economia è palesemente falsa. Non funziona in matematica, figurasi se funziona in fisica. Per convincersene basta leggere i documenti, dal "De revolutionibus orbium coelestium" al "Treatise on electricity and magnetism". Ed è sbagliato anche PRETENDERE che le Scienze si sviluppino secondo principi di economia - non lo hanno mai fatto e NON lo devono fare. Tra scienziati e ingegneri, cioè esperti di produzione, ci sono differenze essenziali, benché in questi anni di trionfo tecnologico si tenda a dimenticarlo [meglio: vogliono che ce lo dimentichiamo]. E, per puntualizzare una volta per tutte, anche il Principio di Occam risulta sempre citato a sproposito, almeno rispetto alle intenzioni di Occam. Il quale lo enunciò con questa idea in testa: cioè che Dio, nella sua infinita saggezza, risparmiasse universali, cioè categorie. Quindi si tratta di un enunciato di metafisica cristiana, e non ha niente a che vedere con l'efficienza del pensiero organizzato, argomento da società industriale secolare.

 

  By: Melchior! on Mercoledì 10 Giugno 2015 13:57

@Raman Hestenes infatti non lo scrive, parte dall'equazione di Dirac, dove la massa è già presente come parametro, non dalle equazioni di Maxwell! Le do' un suggerimento: La sospetta [direi eccessiva!] somiglianza matematica tra le equazioni di Maxwell e l'equazione di Dirac per l'elettrone, o se preferisce tra "spinori di Dirac" e "campo elettromagnetico".

 

  By: andrea.s on Mercoledì 10 Giugno 2015 13:46

L'affermazione di Melchior almeno in termini generali e "unificanti" è interessante, non è il solo a fare questo tipo di congetture. Ma argomentare contro una teoria in fisica usandone grandezze e formule in modo selettivo, senza che questa selezione sia giustificata da qualche evidenza sperimentale, significa appunto: fare congetture. Con poche speranze o motivo di essere ascoltati. Melchior (diversamente da Nemo, per dire) ha studiato, quindi (diversamente da Nemo, per dire) forse potrebbe argomentare meglio senza partire in super *** la in reazione alle obiezioni.

 

  By: raman on Mercoledì 10 Giugno 2015 13:39

@Melchior #i#Nell'interpretazione zbw il concetto di massa e la sua variazione relativistica sono derivati da grandezze puramente elettromagnetiche#/i# Mi direbbe il punto preciso del lavoro di Hestenes o di un suo seguace in cui questo viene dimostrato o almeno affermato esplicitamente? Nel lavoro di Hestenes, il raggio di Compton, per altro sbagliato [1,9E-13 invece di 2,43E-12], è il raggio dell'elica di un elettrone libero che si muove nello spazio. Mi dice dove si spiega che vale pure per un elettrone che ruota intorno al nucleo e che stavolta il raggio di compton è il raggio dell'orbita. Solo per seguire meglio quello che dice. Io mi sarei immaginato di più che l'elettrone rotasse intorno al nucleo seguendo un'orbita a spirale. Dove mi sbaglio?