By: Bullfin on Venerdì 15 Febbraio 2013 02:05
Carissimo Matematico, due tre precisazioni.
Lei dice “Tornando al resto, dove sono finite tutte queste "inesattezze"? Meglio "lasciar perdere" come dici perchè non ce ne sono! Non avrò postato i numeri perchè non ho voglia di andare a cercarmeli dato che grazie a dio faccio corporate finance e non macroeconomia, ma le cose che ho scritto sono tutte vere! Mi sbugiardi pure numeri alla mano se ci riesce! Se non ci riesce, come ovvio, questo significa che già prima dell'euro l'Italia era in crisi economica! In realtà dagli anni 80' per l'esattezza!”
Guardi sono molto pragmatico…Lei potrebbe essere anche Krugman ma se dice una cosa scorretta gliela dico punto. Se sbaglio io invece avrei l’intimo desiderio che me lo si facesse notare così IMPARO con numeri dati grafici report econometrici (se qualcosa non lo capiro’ lei gentilmente me lo spiegherà…grazie). Ora sul fatto dei numeri io gli ho messi su questo sito. Vada (e l’ho già detto) a cavallo di natale sui post miei e vedra’ quello che dicevo. Gliel’ho già detto ma qui su Cobraf avete tutti una malattia che è la pigrizia di cercare (cosa che difetto parzialmente visto che ho postato molte statistiche grafici etc. che ho dovuto cercarmi con perdita di tempo). Quindi la faccenda che non posto NUMERI E GRAFICI DIREI CHE E’ CHIUSA. Tali numeri e grafici SMENTISCONO TALUNE (occhio talune non tutte…giammai, per esempio il discorso dei cambi e dei paesi “virtuosi” da lei citato (ah occhio che sull’andamento delle variabili (prezzi) finanziarie nel tempo sono tra i piu’ informati…grazie :))))))), il discorso della produttività tedesca (si veda Bagnai), il discorso implicito che eravamo messi male con inflazione (vero) ma anche gli altri non stavano bene e mal comune mezzo gaudio (ho indicato le cause dell’inflazione anni ottanta sul post precedente) sue gentili affermazioni, il discorso che il problema è legato al divorzio della banca centrale con il tesoro e relativi interessi (nun centra niente il welfare...come lei va affermando), il fatto poi che l’euro non sia la causa si veda il coefficiente di reazione alle variazioni dei cambi dei vari paesi…noi siamo sensibilissimi ergo se tu blocchi il cambio avrai un impatto +o- molto maggiore di altri).
Inoltre la derivata del grafico del Pil (vada sempre a Natale sui miei post) cambia pendenza SOLO CON GLI ANNI NOVANTA. Guarda a caso dopo che iniziano a pesare sempre piu’ gli interessi sul debito (spirale che si autoalimenta) e a causa delle continue manovre che drenano liquidità al sistema e al sistema pre euro di cambi semifissi che già ha tutte le fallacità del sistema a cambi fissi come quello attuale (tant’è che si assistono a riallineamenti). Prevengo il suo discorso sulla spurieta’ ;), mi puo’contestare quest ultima frase e quella dell’inflazione sulle cause, per il resto non vi sono variabili ma affermazioni di fatto pure di contabilità statale, se non fosse così mi porti i dati (cosa che non farà perché è sempre stanco e pigro di portarli…la capisco :)))).
Bene mi pare di avere evidenziato che le sue supposte inesattezze sono tali e i dati (per l’ n esima volta) li trova tutti a cavallo di natale e fine anno (li vi è un esercizio di contabilità non è econometria ma lei meglio di me sa che tutto deve andare in pareggio :)))))
Passiamo al punto 2
Il moltiplicatore Keynesiano: Beh a parte che recentemente anche Bagnai fa il mio stesso ragionamento (forse sarà il contrario ma in buona fede ci sono arrivato da solo…non ci vuole tanto) e non mi sembra che il professore sia poco serio. Il moltiplicatore vi è: se tu metti 100 euro nel sistema, la persona che li riceve li spende 80, poi chi prende gli 80 li spende per 55, poi chi prende 55 li spende per 35 and go on. Comunque poiché di paper econometrico serio non ne ho sotto le mani puo’ mettermelo lei gentilmente, perché se non me lo mette perde di credibilità la sua affermazione che paper econometrici reputano il moltiplicatore nullo…nullo de che. Per essere nullo nessuno deve muoversi dopo il primo passaggio…impensabile oppure che vi sia risparmio a 0 ma mi pare che sebbene in calo le statistiche lo diano ancora +….o sbaglio….insomma non siamo il Congo…ancora :))))). e poi il discorso originario era rivolto al moltiplicatore di una somma non lasciata andare all'estero a causa degli interessi sui titoli...farei notare che questo problema non sussiste solo ora ma da parecchio tempo quando il moltiplicatore di certo era positivo visto il tasso di risparmio a doppia cifra.....
Va beh poi “è che non conta molto DOVE vengono spesi i soldi ma COME vengono spesi”, allora dai facciamo così, prendiamo tutti i nostri soldi, li regaliamo alla Francia e ci teniamo solo il 5%...ma il 5% lo investiamo tutto nel settore piu’ produttivo….vedrai che faville farà l’Italia….
Sul discorso degli investimenti e dello Stato è corretto, sebbene poi vi è da aggiungere che in taluni settori è NECESSARIO E FISIOLOGICO un intervento statale…sono maturato pure io con gli insegnamenti liberali (ovvero dell’economia di fare il frocio con il cul degli altri) ma per me il privato va bene fino a che è efficiente e crea benessere sociale come first best, poi ci va lo Stato nei settori in cui il privato è un second best. Poi non mi parli di Cina e di megacittà vuote, perché qui anche a Belluno si è costruito come forsennati e ora è tutto in vendita…molto acuti erano questi imprenditori…
E sa qual è il colmo??? E che questi pirla economici invece che vendere nel 2010 con un po’ di sconto (pensando di fare l’affare qualche anno dopo) sono ancora con i loro fabbricati, ma nel frattempo le situazioni si sono incrinate con lo Stato che gli morde le caviglie e gli insoluti che fioccano…
Timidamente il sottoscritto nel 2007 quando sentì che in Italia l’80% di case era di proprietà disse al suo babbo “ Padre se fossi un proprietario di case le venderei tutte ora….” Mi sembra di non aver tanto sbagliato.
Poi non parliamo di ambiente e di settore privato perché per un imprenditore l’ambiente è una zavorra. L’imprenditore ragiona profitto subito, ambiente ai posteri, a meno che non sia talmente grande l’impresa che possa sfruttare la variabile ambientale all’interno del suo bilancio sociale (insomma dire alla massa “avete visto quanto son bravo” ergo così comprate i miei beni e faccio schei…poi dell’ambiente chi se ne frega…).
D’accordo con Lei che il 50% di intervento statale è una bestialità. Ottimo la sua affermazione sull’efficienza di un sistema con agire di agenti privati (l’ho scritto varie volte qui su Cobraf). Non si preoccupi non sono un sostenitore di nulla di nessun partito preso, ma dei numeri. La mia fede è che l’agire privato magicamente porta al benessere sociale, ma fino ad un certo punto. Dopo quel punto occorre un intervento. Tale intervento comunque è minoritario rispetto a quello che intermedia il privato.
§Sui numeri vada pure a cavallo di Natale e vedrà che non parla con pinco pallo. E visto che sottende un velo di dubbio sulle mie capacità Le dico che una ventina di professori universitari non la pensavano come lei nel darmi una bella fila di 30-28 e con voto finale di 110 (mi si scusera’ queste ultime righe ma dire che non sono capace di leggere i numeri….errori ne faro’ ma proprio somaro totale non sono…ahhhh ad un professore gli ho pure corretto l'esame che ci aveva dato aveva sbagliato la parte....MATEMATICA :)))))).
Buona serata.
Corporate finance: bel ramo, interessante.
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente