Incredibili giapponesi - Moderatore
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By: Moderatore on Martedì 15 Marzo 2011 23:02
(Gianlini)
...Ho avuto modo di incontrare nel week end un gruppo di amici di mio padre, diciamo gente nata fra il 1930 e il 1935; quasi tutti ancora attivi nel lavoro. Ne ho tratto l'impressione che si sia trattato di una generazione irripetibile di persone oneste, capaci, intelligenti, generose e con un'elevatissima spiritualità e insieme etica del lavoro; temprati dai natali e da una gioventù vissuta fra guerra e ripresa, hanno una resistenza fisica eccezionale; uno spirito indomito.
Quella generazione lì avrebbe potuto dotarci di una rete di centrali nucleari adeguata.
Sperare che oggi il nucleare in italia non sia solo un'ennesima occasione per un arraffaarraffa di dimensioni ciclopliche è pura illusione...Le persone che ho incontrato nel week end hanno tutti fatto carriera lavorativa in colossi della chimica italiana (ormai defunta). Pur lavorando in grandi società, il loro sforzo è sempre stato tale come fosse "roba loro" e non stiamo parlando di persone che ricevessero i compensi milionari degli attuali manager. Questo è fondamentale: per costruire e gestire delle centrali nucleari hai bisogno di una società molto grossa ma in cui la dedizione al lavoro sia superiore ad obiettivi personali o di breve;
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Gianlini, è una razza che c'era e si è un poco persa, ma che è rimasta in Giappone.
La storia più commentata sul Telegraph inglese e sul Wall Street Journal che sono i quotidiani del genere serio a maggiore diffusione dei rispettivi paesi ieri era un pezzo ^"Perchè non ci sono saccheggi in Giappone"#http://blogs.telegraph.co.uk/news/edwest/100079703/why-is-there-no-looting-in-japan/^ che notava l'assenza completa di furti, saccheggi, violenze e invece la totale cooperazione, collaborazione e comprensione della popolazione giapponese a tutti i livelli.
Per contrasto, durante il ciclone Katrina che era 100 volte minore come disastro, come noto ci sono state violenze di tutti i generi, stupri, saccheggi, furti anche in ospedali e persino gente che ha sparato contro la polizia e gli elicotteri della polizia di soccorso per cui ad un certo punto i soccorsi avanzavano solo scortati dalla Guardia Nazionale armata. I rifugiati a migliaia nello stadio di New Orleans che vi hanno passato un paio di notti hanno raccontato di stupri, furti e violenze per cui ad esempio i turisti europei finiti li dentro facevano i turni di notte a stare svegli tutti in gruppo assieme per proteggersi
Ma a parte violenze, furti e saccheggi BBC, CNBC, Bloomberg e altri media cercano di criticare il governo giapponese, come si usa da noi e in America, per i mancati soccorsi o l'imprevidenza o altri errori ed omissioni che hanno forse potuto contribuire alla catastrofe. Purtroppo per i loro reportage, ogni volta che parlano con dei giapponesi, che siano gestori, economisti, politici, esperti nucleari, medici, casalinghe, impiegati, vigili del fuoco, paramedici... nessuno si associa a queste critiche e trova da criticare e da la colpa di qualcosa alle autorità, alle forze addette all'attività di soccorso e al comportamento di altri propri concittadini. Anche perchè sono tutti chini a lavorare a testa bassa da ore e non ne hanno il tempo.
Più o meno come quando si intervista la gente per la monezza giù in Campania e vedi cumuli di rifiuti accumulatisi per settimane con intorno dozzine di persone sane e vivaci, impegnate a discutere da ore tra loro e coi giornalisti di tutto il mondo di chi sia la colpa del sacco di spazzatura fetida che hanno tra i piedi
Sul New York Times un altro commentatore che ha vissuto in Giappone ricordava che durante il terremoto di Kobe del 1995 lui ed altri giornalisti occidentali e stranieri cercavano, per comporre il loro pezzo di colore, qualche episodio di saccheggio, furto o perdita di controllo della situazione nonchè di malcontento e insofferenza della popolazione. Invano, perchè nessuno dei giornalisti esteri riusciva a trovare altro che educazione, pazienza, sforzi disciplinati di collaborazione e cooperazione collettiva e mai che si fosse rubato o sentito che qualcuno forse aveva rubato qualcosa. Nel suo caso alla fine della settimana questo corrispondente finalmente aveva trovato un negoziante che parlava scuotendo la testa di qualcosa che gli era sparito, per cui finalmente gli metteva davanti la telecomera e chiedeva: "...cosa prova a vedere che nel mezzo di questa tragedia... un altro concittadino ha approfittato ...." E il negoziante stupito :" ma non era un concittadino, erano due stranieri che hanno rubato qui..."
I giapponesi sono 120 milioni di persone in un area della stessa dimensione dell'Italia dove siamo 60 milioni, ma il Giappone per è metà sono montagne per cui le aree abitabili e coltivabili sono la metà e si tratta di un insieme di isole per cui anche le comunicazioni sono più difficili e come paese sono lontani da tutto il mondo per cui hanno beneficiato pochissimo nella storia da contatti e commerci con altri popoli. Non hanno niente paragonati ad ogni altro paese, nessuna risorsa o materia prima, sono delle piccole isole ai confini del pacifico piene di montagne, non sono nel mezzo delle vie di comunicazioni importanti come l'Italia nel mezzo del Mediterraneo, hanno poca terra arabile pure. E in più subiscono il 20% dei terremoti che colpiscono il pianeta.
E sono la seconda potenza economica mondiale, con un tenore di vita secondo solo alla Svizzera, Svezia e Danimarca (che però sono pochi). Quello che hanno sono le "risorse umane"