W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: Moderator on Martedì 18 Dicembre 2007 15:58

se si facesse qualche centrale nucleare si avrebber meno costi al KW , meno CO2 , meno debiti per Kioto , meno dipendenza e più differenziazione nel tipo di energia impiegata ecc ecc. La cosa che non mi torna economicamente è il finanziare l'alternativo che costa di più del nucleare nel senso che se si mette su un impianto , una centrale fotovoltaica o a pannelli questa costerà di più per tutti gli anni che sarà in funzione . Cioè anche se migliora la tecnologia dei pannelli e dell'eolico, chi ha l'impianto fatto oggi costerà come produzione tanto quanto oggi anche fra 15 o 20 anni. Quindi serve solo come supporto alla diminuzione della CO2 e alla dipendenza estera , ma non ci migliorerà la bolletta neanche fra 20 anni.A meno che il petrolio raddoppi ancora.

 

  By: polipolio on Martedì 18 Dicembre 2007 15:15

Gian, potrei anche essere d'accordo con te, ma si può discutere: se contemporaneamente si ammette che il petrolio sia la fonte energetica a minor costo e che finisca tra x anni, tra x+1 anni l'energia costerebbe di più e investire in energie alternative sarebbe economicamente conveniente. Ma forse è più politically correct baloccarsi con l'ecologia, il no al nucleare eccetera... e finanziare queste simpatiche amenità con tasse e sovraprofitti monopolistici.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Dicembre 2007 11:31

non ci sarebbe nulla di male in questo infatti se ognuno in questo momento potesse e avesse il vantaggio di consumare solo la fonte di energia a minor prezzo, questa si esaurirebbe per prima senza che nessuno ne frattempo avrebbe convenienza nell'investire nello sviluppo di altre forme di energia si tratta di anteporre il bene di tutti futuro al bene particulare che non può avere e non ha un orizzonte a lunga scadenza (salvo in casi di particolare coscienza personale, ma ad uno senza figli ad esempio, cosa gliene frega se fra 50 anni non c'è più petrolio?? lui è bell'e che sepolto!) il problema è favorire lo sviluppo di energie realmente alternative ed efficaci

 

  By: Aleff on Martedì 18 Dicembre 2007 10:09

Per quanto riguarda l'energia alternativa qui da noi, questa estate, nell'ambito delle interviste che facevano a Cortina, c'era proprio Scaroni. Una giornalista fece una bella domanda sull'argomento e Scaroni (che proprio un pirla non si può definire) disse chiaramente che queste forme di energia sono ad oggi anti-economiche comunicando alla platea, in modo tranquillo e pacato, che circa il 20 o 30 % (ora non ricordo) dell'importo (componente variabile) della bolletta che tutti quanti pagano è destinato (disposizioni governative) a sostenere e pagare queste forme alternative. ...platea completamente in silenzio ! In buona sostanza, i contributi che vengono erogati per i pannelli solari etc. etc. sono coperti (in totale o in parte) da un rincaro sulla normale bolletta dell' enel che TUTTI pagano (o per lo meno quasi tutti...dipende dalle zone di questa ns. bella nazione) normalmente ! Sottolineo che questa cosa l'ha detta Paolo Scaroni (AD Enel ed ex. Eni) in un incontro PUBBLICO, senza sotterfugi.

Povertà in Italia - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Dicembre 2007 19:31

e mentre il governo italiano spende per l'energia alternativa cifre folli (quanto sanno che ora c'è un obbligo in Italia come in Inghilterra e in quasi tutti i paesi UE di installare panelli solari o alte fonti di energia a vento o geotermica in ogni nuovo edificio creando costi notevoli), spende per Kioto, spende per il Libano, la Palestina e l'Afganistan e il Kosovo su Bloomberg oggi c'è la storia immagino vera di una ^guardia giurata a Roma che va a mangiare con la famiglia alla mensa dei poveri per risparmiare#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=a7dt4e2MDOEs&refer=home^ In effetti vicino a me parlavo questa settimana con una famiglia operaia con la moglie che non lavora dove ritirano la figlia dall'asilo comunale, i famosi asili dell'Emilia sui fanno i programmi Tv in tutto il mondo, perchè costa troppo (e bisogna pensare che se sei lavoratore autonomo costa anche il doppio che se sei dipendente)

 

  By: polipolio on Lunedì 17 Dicembre 2007 19:27

Non è così. Il debito pubblico è dovuto alle politiche attuate dai politici nei primi e soprattutto nei tardi anni '80 (pensioni, sanità, divisioni amministrative). A parte che nel merito mi sembravano dissennate allora e così continuo a pensare tuttora, furono gravemente, colpevolmente e -io ritengo- dolosamente sottovalutate (per usare un eufemismo) le compatibilità di finanza pubblica, soprattutto nel medio termine. ---------------- "NOI DOBBIAMO NON SOLO LAVORARE A-N-C-O-R-A PER QUESTO RECUPERO [DELL'EVASIONE], (ma impiegarlo bene e cominciare a restituirlo con la diminuzione delle imposte)"

 

  By: GZ on Lunedì 17 Dicembre 2007 17:55

Bisogna trovare anche questi circa 100 milioni di euro che l'Italia si è appena mpegnata a dare ai palestinesi, nonchè il miliardo tondo che costa la famosa missione in Libano dove da due anni manteniamo 3.000 soldati (di cui non senti mai dire niente, forse perchè non fanno niente mentre sbudellano ad uno ad uno con le autombomba il governo libanese) --------------- Parigi, al via la conferenza dei paesi donatori per i palestinesi Si apre oggi a Parigi la conferenza internazionale dei paesi donatori per lo Stato palestinese. La conferenza verra' aperta attorno alle 9.30 dal Presidente francese Nicolas Sarkozy, che poi passera' la gestione dei lavori al ministro degli Esteri Bernard Kouchner. Il vertice riunira' le le delegazioni di 70 paesi e 20 organizzazioni. ... L'Italia sara' rappresentanta dal viceministro agli Esteri Patrizia Sentinelli. Dall'Unione europea 650milioni di dollari ai palestinesi L'Unione Europea si impegna a donare 650 milioni di dollari in aiuti ai palestinesi per il 2008, pari a 448 milioni di euro. Lo ha confermato il Commissario europeo per le Relazioni Esterne, Benita Ferrero-Waldner, prima dell'inizio della conferenza dei donatori.

 

  By: max72 on Lunedì 17 Dicembre 2007 15:20

...questo paese ha bisogno di più risorse.... in un anno devo pagare 69 miliardi di interessi sul debito pubblico...pensate se potessi avere 69 miliardi in più... NOI DOBBIAMO NON SOLO LAVORARE A-N-C-O-R-A PER QUESTO RECUPERO [DELL'EVASIONE], (ma impiegarlo bene e cominciare a restituirlo con la diminuzione delle imposte)

 

  By: st.60 on Domenica 16 Dicembre 2007 23:37

il problema dei controlli sui posti di lavoro è a mio avviso di difficile soluzione, anche perché molti di quei "signori" che dovrebbero effettuare tali controlli preferiscono preoccuparsi della loro salute, e chiudere un occhio,; si fa per dire, perché gli occhi li tengono ben aperti ma nella direzione giusta, quella che gli permette di viaggiare con una Mercedes, anche se a pagarla sono i lavoratori, troppo spesso con la loro vita ! Stefano Tura

 

  By: Andrea on Domenica 16 Dicembre 2007 21:45

Probabilmente abbiamo tanti morti e la legislazione più avanzata, rigida e ... meno sorvegliata. E' la nostra specialità ... leggi di ferro, gente che se ne frega e i preposti al controllo che non hanno i mezzi (e la voglia?) per farlo. E adesso tutti a osannare Prodi che è ospite di Fazio.

 

  By: GZ on Domenica 16 Dicembre 2007 19:17

L'Italia con 1.300-1.400 morti sul lavoro l'anno ha il record per abitante in europa occidentale, ad esempio l'Inghilterra ne ha solo 300 l'anno e la Francia meno di 700 pur avendo la stessa popolazione. Se poi prendi Olanda, Danimarca e simili hai un rapporto rispetto alla popolazione che è la metà dell'Italia, solo il Portogallo ci batte di misura. I morti sul lavoro sono una delle poche statistiche obiettive perlomeno in paesi con una stampa libera e definiscono il livello di civiltà meglio di ogni altro dato Ad esempio la Russia con 130 milioni di abitanti ne riporta 7mila anche se è noto che il numero vero è più elevato perchè non sono molto accurati in queste cose, contro 1.300 della Germania con 85 milioni di abitanti (quasi 4 volte di più in rapporto agli abitanti), la Turchia batte tutti con 4.000 morti su 60 milioni e la Romania con quasi 1.600 su 25 milioni di abitanti. Su 23.000 morti sul lavoro in europa i paesi ex-comunisti ne producono 15.000 La Cina ? le statistiche ufficiali non sono molto precise, ma l'Economist riporta ^127.00 morti l'anno in Cina#http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/asia-pacific/5294270.stm^ (!), solo in miniera 5.000 l'anno, rispetto alla popolazione sarebbe circa 6-7 volte il livello dell'europa occidentale

 

  By: shabib on Martedì 11 Dicembre 2007 16:19

hai ragione , ma e' da tanto tempo nella mia cerchia che sto dicendo che l'italia e' in forte degrado , per cui non mi meraviglio di questo e altro...devo dedurre che la classe al potere e' talmente radicata e certa di continuare a gestirlo che neanche se la gente scendesse in piazza non si smuovera' a fare qualche cosa veramente che sia segno di governare , cioe' prendere misure volte alla tutela della collettivita' a garantirne , come e' scritto sulla costituzione italiana , pienamente il diritto alla salute , alla sicurezza civile , alla proprieta' , e all'istruzione.....del resto non si cura nemmeno di fare fruttare il proprio patrimonio culturale e immobiliare , che ben gestito alleggerirebbe di molto il famoso deficit..... il degrado sta vincendo e il nostro futuro e' simil-rumeno....

 

  By: gianlini on Martedì 11 Dicembre 2007 15:37

Io lo trovo allucinante!!! a distanza di 70 anni dall'ultima guerra, ovvero dall'ultima calamità di un certo rilievo, con che coraggio si possono fare queste cose?????? Sanita': CdM decreta stato d'emergenza in Calabria 11 dic 14:27 Politica ROMA - Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza in Calabria per far fronte alla difficile situazione sanitaria e all'inadeguatezza delle strutture. (Agr)

la solita storia del "pubblico" - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Novembre 2007 19:04

... lo staff di Romano Prodi a Palazzo Chigi è composta di 243 persone... parecchi con compensi da 200 mila euro... anche due medici a tempo pieno in servizio dedicati alla salute del presidente... per un costo di 7 milioni di euro... ------------------------------- Il problema è filosofico: la "società", la "collettività", il "pubblico" sono entità mitologiche e ideologiche, nella realtà concreta e nell'esperienza pratica non esistono quasi mai. Nellà realtà esistono gli individui e certe categorie di individui i quali hanno interessi in comune come appunto i politici e i funzionari oppure i camionisti o i farmacisti o i commercialisti o i traders Nella realtà in quasi tutti i paesi e in quasi tutti i casi è molto più facile fare i propri interessi e i propri comodi a spese degli altri stando in un ente pubblico che in una qualunque attività o società privata per cui i due termini andrebbero invertiti: quello che serve il "pubblico" è molto più spesso l'individuo che lavora come privato, non il funzionario che se ne sta comodo, sicuro e garantito un ente "pubblico". Fino a quando invece si continui parlare di ogni ente, funzione o intervento statale come portatore dell'interesse "pubblico", assumendo implicitamente che in ogni problema umano sia definibile un interesse della collettività (salvo ovvie eccezioni come i terromoti, le alluvioni o le stragi terroriste o la delinquenza) non ne esci. Appena citi questi sprechi demenziali dopo un poco si alza qualcuno che attacca con: "ma l'intervento pubblico dovrebbe essere invece..", "l'interesse pubblico non deve essere...", in "svezia dove il settore pubblico funziona..." il che ovviamente impedisce di vedere la soluzione (limitare il mitico intervento pubblico alle poche areee della vita in cui è possibile definirlo chiaramente e non ha alternative, tipo la polizia e le alluvioni)

 

  By: postfin on Mercoledì 28 Novembre 2007 18:20

la parte dell' italia che mangia e non produce niente, oltre che a disastri economici continui.