W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: shabib on Venerdì 28 Gennaio 2011 11:59

da qualche tempo - mesi - ho un dubbio orrendo....un dubbio e un temore di perdita del vivere civile italiano. mi viene in mente la divisione profonda del popolo italiano come negli anni 40 , solo che mentre allora c'erano 2 ideologie , diverse profondamente , a sostenere e a giustificare i movimenti politici e che si scontravano sulle rovine della seconda guerra mondiale , oggi c'e' il nulla o forse solo il trionfo di chi vuole il nulla per le menti delle masse. i vari volti duali di quelle ideologie erano fascismo-comunismo o capitalismo-comunismo o chiamalo dittatura contro le democrazie nascenti , in realta' sono state intersecazioni di esigenze di massa che in quell'epoca si confrontarano , ma cmnq diedero dagli anni 50 risultati democratici per la maggioranza degli italiani e condivisi dalla maggioranza del popolo ...e allora penso a quell'equazione , quando gli italiani erano divisi a favore o contro mussolini....berlusconi non e' mussolini , ma nell'animo della gente ho paura se si ingenerasse un parallelismo che convincesse gli italiani ad essere berlusconiani o anti tout court , radicalizzando cosi' le situazioni e perdendo di vista lo scopo della politica che e' di pianificare e realizzare conquiste positive e costruttive per elevare e mantenere elevato il tenore di vita materiale e spirituale del popolo che vive in un paese e non perdersi per anni in battaglie che stanno solo poprtando rancore nella gente e nei partiti. quest'anno si festeggiano 150 anni dell' italia : tutti contribuirono alla liberta' e unita' del nostro paese non solo trasversalmente alle regioni , ma anche alle religioni e i credo politici : la destra e la sinistra c'erano anche con CRISPI O GIOLITTI , e lo stesso i laici e i movimenti religiosi , ma sopratutto c'e' stato fino agli ultimi decenni del XX secolo il rispetto per il popolo e tra il popolo che e' anima di una nazione...oggi questo rispetto non c'e' piu' ed il degrado ha fatto perdere gli ideali di fratellanza, uguaglianza , solidarieta'.e' rimasta una liberta' autogestita e sopra le leggi che dal piu' piccolo viene applicata , scavallando regole sociali , fin dal piu' piccolo , ma cosi' si sfalda il paese.

 

  By: antitrader on Mercoledì 26 Gennaio 2011 14:10

Ue', ragazzi! Pagate le tasse! Tanto poi col federalismo... ---------------- Befera: il redditometro è quasi pronto I contribuenti sono avvisati: è quasi a punto il redditometro (guarda il video). «Siamo quasi pronti, stiamo ragionando sul modello e appena saremo pronti convocheremo le categorie, perché vogliamo fare una cosa non soggetta a critiche, tecnicamente inattaccabile e di sicuro successo nel recupero di evasione fiscale». A dirlo il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nel corso del convegno "L'integrazione con l'anagrafe tributaria delle banche dati in materia economico-finanziaria", organizzato dalla commissione parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tributaria. Befera ha spiegato che «c'é tempo fino a marzo perché si tratta delle dichiarazioni 2009». ----------------- Ciao ragazzi!

 

  By: peavey on Lunedì 24 Gennaio 2011 11:17

@GZ " Insomma, l'importante è il risultato. Indipendentemente dal fatto di avere, tra le mani, un cacciavite o un mouse." Non sono d'accordo, l'importante secondo me e' confrontarsi con la materia. Puoi pure essere softwarista di successo, ma poi la terra,il metallo o il legno li devi toccare,annusare, gustare. Mio nonno, importante medico, dedicava quotidianamente almeno qualche ora alla cura dell'orto, zappava e concimava. La maggior parte dei professionisti di successo usa praticare sport (che e' una forma raffinata di lavoro fisico) o hobbies che in qualche modo prevedono abilita' manuali sofisticate. Io sono fortemente convinto della necessita' del lavoro manuale e della gioia che deriva da esso. Ovviamente il lavoro , se fatto per necessita' ed in condizione di costrizione puo' essere anche un peso. In genere pero' vedo idraulici, muratori, e contadini fischiettare mentre lavorano.

lavoro manuale - GZ  

  By: GZ on Domenica 23 Gennaio 2011 21:04

Mi viene in mente gente che conosco, l'avvocato e negoziante di abiti di moda che nel weekend si trovano e costruiscono barche per divertimento, a livello meno tecnico gli amici capaci di lavorare ore per cucinare alla perfezione una cena, Colin Powell l'ex capo distato maggiore USA che spiega che ripara motociclette, Jimmy Carter l'ex-presidente USA che da quando si dimesso costruisce mobili e li vende anche per beneficenza, il re di Francia Luigi XVI quello gigliottinato che di governare gli importava poco, ma passava il tempo a fare il falegname anche lui (se sei al governo però è meglio non distrarsi) ---------------------------- Il lavoro manuale rende felici In "The Case for Working with Your Hands", Matthew Crawford, spiega come ^i mestieri pratici aiutino il cervello a mantenersi più dinamico e regalino molte più soddisfazioni. Gli esperti confermano ma precisano: quel che conta è vedere il risultato#http://www.repubblica.it/scienze/2011/01/12/news/lavoro_manuale-11091719/?rss^ dei propri sforzi di SARA FICOCELLI "Fatica e calli, questa è vita" Il lavoro manuale rende felici "DA GRANDE farò la ballerina" o "l'astronauta" o "l'attore". Fin da piccoli tutti hanno le idee chiare: lavoro uguale status sociale, quindi meglio cominciare fin da subito ad aspirare a una professione "cool". In realtà, però, non è detto che fare l'ingegnere o la cantante renda più felici che essere idraulico o falegname. Anzi, c'è chi è convinto esattamente del contrario. Nell'ultimo libro dello scrittore e meccanico Matthew Crawford, "The Case for Working with Your Hands: or Why Office Work is Bad for Us and Fixing Things Feels Good" (letteralmente: La questione del lavoro manuale: ovvero perché il lavoro d'ufficio fa male e aggiustare le cose fa bene) (Viking, £16.99; 256pp), recensito con entusiasmo da New York Times e Guardian, l'autore racconta la propria esperienza di uomo e lavoratore, spiegando quanto la sua vita fosse grigia fino a qualche anno fa, quando a Washington era a capo di un think tank ("un lavoro intellettuale che non mi faceva produrre niente: convincevo le persone a comprare cose inutili e mi sentivo inutile") e quanto sia diventata interessante ora, che per mantenersi ripara motociclette. Da esperto di psicologia e strategia di marketing ad assemblatore di marmitte e bulloni il passo è più breve di quanto si possa immaginare: "In realtà - ha spiegato l'autore alla BBC - da quando riparo le moto mi sento molto più stimolato intellettualmente. Ogni giorno devo risolvere dei problemi concreti e trovare la soluzione con le mie mani. Il cervello di chi svolge un lavoro manuale è più duttile e abituato a improvvisare. In una parola, è più brillante". Chi lavora con le proprie mani è insomma più felice di chi passa la vita in ufficio, sebbene questa categoria lavorativa da molti sia vista come preferibile perché "più prestigiosa e meno stancante". Il cervello però, ricorda Crawford, segue dei percorsi che nulla hanno a che fare con i paradigmi della società. "Dal punto di vista della psicologia del lavoro - spiega il professor Pier Giovanni Bresciani, presidente della Siplo (Sociètà Italiana di Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione) e docente presso l'Università di Genova - il tema sollevato, più che l'opposizione "lavoro manuale/lavoro mentale" richiama quella tra un lavoro "compiuto", che produce un risultato visibile e che è svolto con un certo grado di autonomia e di ricompensa intrinseca (come è il caso dell'artigiano), e dall'altro lato invece un lavoro (intellettuale o manuale) di cui non si comprenda lo scopo o il risultato finale. E' questo a "fare la differenza", indipendentemente dalla natura intellettuale o manuale della professione". Secondo l'esperto qualunque lavoro è dunque potenzialmente benefico per il nostro cervello e quindi in grado di renderci felici, a patto che ci permetta di realizzare qualcosa e farci sentire in qualche modo "utili". Qualche mese fa, uno studio dello psicologo Christopher Willard della Tufts University nel Massachusetts aveva tracciato precise categorie lavorative a rischio depressione e a basso livello di stimoli ed interessi, focalizzandosi su quelle mansioni che comportano isolamento, ripetitività, condizioni sedentarie e che, soprattutto, non stimolano a migliorare le proprie conoscenze e competenze sul lavoro. La psicologa Annalisa De Filippo, autrice del libro "Stress e resilienza. Vincere sul lavoro" (Edizioni Psiconline) precisa che, per il benessere dell'individuo, sia che si tratti di un lavoro manuale sia che si tratti di un lavoro intellettuale, è importante soprattutto la passione e l'interesse per la professione che si svolge. E aggiunge che non sempre il confine tra i due ambiti lavorativi è così nitido: "Strategie di problem solving - spiega - saranno utilizzate sia da un idraulico, per la progettazione e la messa in opera di un impianto idrico, che da un responsabile per la gestione di un ufficio; a livello pratico un meccanico potrà aver riparato una moto mentre un giornalista potrà aver prodotto un articolo". Insomma, l'importante è il risultato. Indipendentemente dal fatto di avere, tra le mani, un cacciavite o un mouse.

 

  By: Gano* on Venerdì 28 Dicembre 2007 19:21

^La Cina nel 2006 ha speso 300 miliardi di yuan#http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=4863^ (circa 38,58 miliardi di dollari) (*) per la ricerca e lo sviluppo, con un aumento del 22%, pari all' 1,4% del PIL. Se si pensa che l' Italia spende per la ricerca lo 0,88% del PIL, si capiscono alcune cose, per esempio che non e' con i dazi che si risolvono i nostri problemi economici di paese esportatore di confezioni e sellini per biciclette. (*) In realta', considerando la sotto valutazione dello yuan, ha speso notevolmente di piu'.

 

  By: Gano* on Giovedì 27 Dicembre 2007 10:18

In effetti... anche ieri leggevo da qualche parte un' intervista a Marchionne, dove dichiara che il mercato cinese e' fondamentale per il futuro del settore auto e per la Fiat. In Italia nessun governo rara' mai un sito del genere perche' quello corrotto e' sempre il precedente. Il presente ha messo fine alla corruzione e finalmente ora anche all' evasione fiscale. Dal 1948 circa. Non lo sapevate?

 

  By: GZ on Giovedì 27 Dicembre 2007 02:11

bisogna ammettere la superiorità dei cinesi dove se la meritano, il loro governo non sarà democratico ma perlomeno mette su un sito web ufficiale in cui scrivere liberamente e denunciare casi di corruzione (...dopo poche ore ci sono 22 pagine di denunce e il sito collassa sotto il peso delle visite... ma insomma ..) a proposito, volendo imitare i cinesi... ho sentito oggi da qualcuno che lavora nelle banche di San Marino che il resto dei soldi Unipol di Sacchetti e Consorte (oltre ai 90 milioni trovati in svizzera) sono lì e che anche Prodi ha un conto in una banca di s.marino

 

  By: Andrea on Lunedì 24 Dicembre 2007 13:12

Diamine, pensate a un sito come questo in Italia ... o non lo visita nessuno per paura di ritorsioni (o a causa della coda di paglia) oppure polverizziamo il record dei cinesi! ^Anti-corruption website crashes on first day#http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2007-12/20/content_6334248.htm^

 

  By: lutrom on Domenica 23 Dicembre 2007 11:48

Mi piace riportare parte di un articolo (di Davide Giacalone, pubblicato da Libero), perché anche io incomincio (purtroppo) ad ammirare il Mortadella: "Confesso che comincio ad ammirare Romano Prodi: fa, alla grande, quello che vuole mentre i suoi avversari, interni ed esterni, affondano nell’impotenza e nella palta delle intercettazioni. Prodi ha compreso la natura miserabile di questa politica, ma piuttosto che correggerla la usa per sistemare banche, compagine aeree, società delle telecomunicazioni e dell’energia, per tenere in mano il potere reale. Il resto sono bubbole, richiami di Napolitano compresi". [...] "Se esistesse la politica vera si metterebbe mano a riforme serie della giustizia e della comunicazione [invece delle attuali ridicole ed inutili campagne di moralizzazione], anche tessendo accordi fra le persone ragionevoli delle due sponde politiche. Ma a noi sembra piacere lo sguazzare nel trogolo, nel mentre il più bravo sopravvive a dispetto di Costituzione e ragionevolezza".

 

  By: Gano* on Mercoledì 19 Dicembre 2007 12:00

A queste condizioni, per chi ha un tetto disponibile e' conveniente mettere un pannello fotovoltaico. Penso anche che la cosa duri fino che dura il governo...

 

  By: furibes on Mercoledì 19 Dicembre 2007 11:33

heheh naturalmente errore di battuta: l'impianto si ammortizzerà in circa 7 o 8 anni

 

  By: furibes on Mercoledì 19 Dicembre 2007 11:31

E' vero! e tutto questo un signore di nome Beppe Grillo lo dice pari pari da qualche anno. Per quanto riguarda il fotovoltaico io ho installato 3 anni fà un impianto da 3KW(siamo in 4 in famiglia) ma ho optato per il rimborso immediato, con finanziamento regionale, del 70% sul costo totale dell'impianto( cosa,peraltro, non più possibile) rinunciando al famoso conto energia . Dopo vari boicotaggi (cambio contatori,rimborsi errati)adesso ho l'impianto funzionante il cui costo si ammortizzerà in circa 78 anni. Semplicemente da buon italiano mi sono detto: mi faccio dare i soldini subito, perchè non si sà mai, e ho perfettamente sottocchio i conti e i numeri del rientro dell'investimento. ....infatti hanno tolto questa possibilità di finanziamento...

Il problema dell'Energia - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Dicembre 2007 01:44

Scaldare, dare elettricità e acqua calda a miliardi di persone e fare andare centinaia di milioni di auto, milioni di camion e centinaia di migliaia di treni, autobus, aerei e navi è una materia complessa, ma su una cosa non esistono dubbi perchè basta leggere dei conti societari e di bilancio pubblico e non discutere proiezioni geologiche di lungo periodo: il solare, l'eolico, l'etanolo, le biomasse e il geotermico costano oggi SENZA SUSSIDI dal +300% al +800% in più del petrolio e del gas e loro derivati ANCHE AI PREZZI ATTUALI DEL GREGGIO (per non parlare del carbone e nucleare) (l'eccezione è il solare nei paesi assolati sotto i 30 gradi di latitudine...) Solo i ricchi e i paesi ricchi si possono permettere di spendere 3 o 7 volte tanto per scaldarsi, illuminarsi, avere l'acqua calda, andare in auto o aereo I governi occidentali, quello giapponese e quello brasiliano per l'etanolo impongono tasse sempre più pesanti, per lo più nascoste ai cittadini, da anni per sovvenzionare le energie alternative e il risultato è un buco nero finanziario impressionante che finora è stato sopportato perchè l'economia globale tirava Al momento l'ostacolo principale a produrre più energia "fossile" è solo politico perchè diversi paesi che hanno petrolio non lo sfruttano pienamente per motivi politici i) Iran, Iraq, Venezuela dove la produzione cala da anni per mancanza di investimenti e caos organizzativo ii) Russia dove il governo tassa all'80% il petrolio e ha sistematicamente messo fuori le società estere con il risultato di ridurre gli investimenti in ricerca ed estrazione iii) Messico dove il governo tassa a sangue il petrolio da cui ricava il 70% del budget e vieta qualunque collaborazione con società estere con il risultato di ridurre gli investimenti in ricerca ed estrazione (^fortunatamente sembra che si decidano ora a fare qualcosa#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=akl2_VyG3GIY&refer=home^) iv) Stati Uniti dove da 20 anni l'80% delle coste e del territorio sono vincolati ed esclusi dall'esplorazione di petrolio per motivi ambientali Ma anche con questi vincoli politici il problema energetico è risolvibile i) usando più gas metano e nucleare per elettricità e riscaldamento che costituiscono il 30-35% del totale del consumo di energia ii) ustando materiali che richiedono meno energia, in particolare materiali che riducano il peso di auto, camion ed aerei perchè il 70% del consumo è trasporto e il consumo di energia per spostare un oggetto dipende quasi interamente dal suo peso (se riduci in media del 30% il peso delle auto riduci anche il consumo mondiale di energia in modo quasi proporzionale...) Costa molto meno investire in ^materialì e modelli che pesino meno nella costruzione di auto#http://money.cnn.com/2007/12/17/magazines/fortune/motorworld_suv.fortune/index.htm?section=money_latest^, camion ed aerei che in "energie alternative"

 

  By: Gano* on Martedì 18 Dicembre 2007 23:45

...

 

  By: Esteban on Martedì 18 Dicembre 2007 23:06

Mah ... mi in***** solamente a leggere queste cose ... Ciò che fa + innervosire è che a fronte del reale disagio e la reale insostenibilità nel tempo , dovuta all'esaurimento del petrolio ... Si contrappone la totale ignoranza ed il menefreghismo dei politici ... Saranno una decina d'anni che fanno esperimenti con il solare ed altre forme di energia ... ma che cavolo fanno i cervelli italiani ? Voglio dire non è come acquistare un abito ... Quì ci dovrebbero essere fior di tecnici che decidono al meglio sulle sorti di una nazione e non guidati da partecipazioni in enti (ENEL) o bustarelle. Uno stato responsabile (Noi Italiani siamo i + intelligenti) dovrebbe dare delle direttive in meglio alla migliore tecnologia utilizzabile e non lasciare il tutto nelle mani dei mercati ... Stanno scaricando le loro responsabilità (si va be...) alla tecnologia/multinazionale del momento. Già non basta che le nazioni europee e americane etc ... si ritrovino ora con carenze e ristrutturazioni che le penalizzano nei confronti di quelle emergenti, viste le strutture vecchie di 50 anni ... Dobbiamo pure finanziare l'asia che si sta industrializzando sfruttando le attuali tecnologie al top della tecnologia ... Siamo + concentrati a finanziare gli altri che a curare i nostri problemi/interessi ... Così può accadere che ora una quantità industriale di persone spenda cifre assurde in "pannelli solari" e poi tra 2 anni ci si ritrovi a buttare il tutto perchè frutto solamente di una speculazione ... Prova ne è che i costi dell'insufficienza (perchè di suo non rende veramente un C£$%$%O)del solare attuale (e forse per sempre) ,sono rappresentati appunto da queste agevolazioni che indirettamente paga chi non si adegua ... Cioè il solare rende , perchè se ora lo faccio, io guadagno e gli altri pagano parte dei miei 46-49 centesimi ... Ma se metto l'impianto a GPL o metano , l'auto non inquina ... Questo è positivo ... perciò le agevolazioni sono giustificate ... Ed i vantaggi sono palpabili .. Ma quì hai che i pannelli solari non producono una minchia .... però ... fatalità gli altri pagano i tuoi 46-49 centesimi ... Cioè ti obbligano a cambiare e nemmeno ti spiegano quale tecnologia conviene ... l'importante è che l'economia giri ... si spenda !!! Non serve che serva a qualche cosa ... I pollastri si trovano comunque ... si obbligano ... Gli idioti al governo firmano Kyoto contro l'inquinamento ... e quando si accorgono che non riescono a tener fede a ciò che hanno firmato , obbligano la popolazione ad adeguarsi in modo stupido, senza un piano o un minimo di serietà . C'è gente che perde la casa per i mutui e questi sono illuminati dal solare ,20/35000 euri per i 46-49 centesimi(che pagano gli altri) , non perchè a parità di investimenti, conviene nei numeri... ma perchè non abbiamo altre possibilità ? Ma che C%$&%$&%$&ZZO di politica è ? Ma perchè l'Italia , così intelligente, si è sempre ritrovata con una quantità incredibile di TESTE di ***** al governo ? Forse ... non siamo poi così intelligenti ?