Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori) ¶
By: antitrader on Sabato 09 Febbraio 2019 18:56
I limiti, in matematica, hanno il pregio di far vedere in misura macroscopica cosa succede appunto al limite.
Quello che succede "al limite" succede anche "al presente" seppure in misura impercettibile, ma la tendeza e' quella.
Bull fa benissimo a citare il Venezuela il quale, appunto, e' gia' arrivato "al limite".
Un'economia sana se la crea da sola la moneta di cui ha bisogno attraverso il sistema bancario,
Pompare soldi porta comunque ad effetti nefasti e funesti perche' poi ne devi pompare sempre di piu'
sopratutto se sei gia' pieno di debiti.
Il mercato e' una cosa che funziona, guarda caso, al minimo accenno di recessione i supermercati
son gia' inondati di sconti selvaggi, quello che non funziona sono i "diritti acquisiti" e le spese obbligatore
(quelle che ti appioppa l'assessore) basate sul presupposto che l'economia non possa mai andare indietro.
Un es. banale: se, giustamente, tagli le future pensioni perche' la vita si allunga allora dovresti tagliare
anche quelle in essere altrmenti e' come tassare chi lavora a beneficio di vecchi rincoglioniti.
Se sommi 16 milioni di pensionati e 3.5 milioni di dipendenti pubblici hai 19.5 milioni di salari
come "variabile indipendente" (termine coniato da noi Comunisti degli anni70), e questo non puo'
funzionare perche' comporta una pressione fiscale abnorme.
Infine, dalla tabella di Bull, si vede che paghiamo un 2.1% di tasso reale, vale a dire che se non
hai una crescita reale di almeno il 2.1% il debito aumenta (e questo non e' opinabile), e quando
mai crescereno del 2.1%???
Allacciate le cinture ragazzi, semo falliti!