Che MIlano si stia congestionando si vede a occhio nudo, questo e' l'effetto nefasto e funesto della citta'
verticale. Negli anni 80 gran parte delle sedi delle multinazionali erano nell'hinterland, adesso son tutte
(o quasi) rientrate in citta' portandosi dietro migliaia di dipendenti.
A questo si aggiunge l'immigrazione dalla Terronia e quella dei negri che sta sovraccaricando la citta'.
L'immigrazione degli anni 60 verso Torino o Milano aveva effetti benefici anche sul meridione, adesso e' il
contrario, i nuovi emigranti (quello col Phd e altre boiate) devono essere sovvenzionati dai parenti rimasti
a sud, solo per l'affitto di un ces di monolocale in una zona di negri devi pagare 1000/mese.
L'effetto benefico sull'economia milanese non dipende dai famigerati "cervelli" (cervelli de che?) che arrivano,
ma, piuttosto dalla massa. E' la somma che fa il totale, se aggiungi 200.000 residenti (di qualsiasi tipo) metti
in moto il mercato dei bilocali (con lo sterminato indotto), quello dei locali, dei baristi, dei fruttaroli etc.. etc.. etc..
I "cervelli" facevano sviluppo quando era relativamente semplice fare piccole aziende, adesso e' molto
piu' difficile causa assessori, per cui, quelli (i cervelli) vanno a fare gli impiegati all'AE, all'inps, alle generali e all'eni.
Tra le altre cose e' in fase di congestionamento anche la prima cintura attorno a MIlano e questo non va bene
all fine diventa come citta' del Messico, un ammasso informe di bilocali e fauna umana.