W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Domenica 10 Novembre 2019 12:09

Gianlini, prima di tutto sia chiaro che la critica era verso Sala e non verso di te (anche se tu credi nelle baggianate che dice). Il significato di cannibalizzare è quando un'azienda costruisce un nuovo prodotto che vende mangiando quote di mercato di un altro prodotto della stessa azienda che non è ancora maturo, cioè non ha ancora esaurito il ciclo. In questo contesto puramente tecnico che mi sono incavolato: qui non si sta cannibalizzando nulla. Il concetto che non hai capito tu è che Milano NON si sta cannibalizzando un'emerita cippa. Tieni conto che io di Milano ho sempre sostenuto che è l'unica città italiano inserita a pieno titolo tra le grandi capitali europee e del mondo (forse l'unico su forum a nutrire questa fiducia).

 

Tanta manna che Milano si sta risollevando e speriamo solo che prima o poi faccia sentire la sua influenza a tutta la regione e a quelle limitrofe (a me fotte na sega del sud), Adesso arriva lui che magari si sogna di tirare il freno (è questa la mia paura quando un politico si mette a ragionare). In un delirio di onnipotenza questo si mette a fare minchiate. Perchè di delirio di onnipotenza si tratta. Gianlini, non pensare che Milano sia una potenza cosmica, diciamo che dopo un decennio di economia mondiale che ha fatto faville, è solo riuscita ad agguantare la coda della buona congiuntura. Il sindaco è stato toccato dalla fortuna e con la fortuna non si scherza.

 

Milano sarà una città veramente in piena ripresa quando tutta la cintura periferica delle case invendute verrà riassorbita e magari si cominceranno a rivedere molte gru lontane dal centro. Se le altre città (anche quelle del nord) soffrono della concorrenza milanese, si diano da fare nel trovare una loro identità. Si facciano gli investimenti in infrastrutture e si dia rilancio all'economia. Con la lotta ai bicchierini di plastica o la coltivazione delle cozze pelose non si fa molta strada. Si magari tra 20anni con l'intelligenza artificiale non avremo più bisogno di lavorare e andremo nei negozi prendendo a gratis la roba (sempre che ce ne sarà ancora qualcuno aperto (visto il trend)). Nel frattempo però c'è bisogno di sviluppo concreto, cioè abbiamo bisogno di cantieri aperti e di fabbriche. Bisogna buttare soldi nel mercato e farlo ripartire.

 

Qui in periferia è tutto completamente fermo, il mercato interno è scomparso e i soldi non circolano più. E solo un politico (con la sua squadra di esperti (esperti de ché)) può credere che Milano sia l'artefice di questo disastro...

 

Il fatto che non ci capiamo è proprio la misura di come le persone hanno una visione diversa della società. Io e Gano siamo pressochè sempre d'accordo (apprezzo quasi sempre i suoi ragionamenti), invece all'opposto ci sei tu con altri. I primi credono che si debba tornare a commerciare, i secondi forse forse credono che si possa avere un'economia in recessione, dove si risparmia, si consuma meno e ci si sta sempre dentro. Con questi ragionamenti si è smontata quasi completamente la struttura industriale del nostro paese. Ora tocca all'ILVA, al grido "le nazioni avanzate fan tutte così..."

 

Il probelma è che noi non siamo una nazione avanzata...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 


 Last edited by: Morphy on Domenica 10 Novembre 2019 12:12, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: muschio on Domenica 10 Novembre 2019 11:54

Bene, adesso che sono improfumato (prima della Messa non lo metto) esco per mangiare. Buona domenica.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: muschio on Domenica 10 Novembre 2019 11:52

Le affermazioni di Sala non hanno alcun senso: Milano non cannibalizza o pregiuca nulla. La gente da sempre si sposta dove c'è lavoro e nel Sud non c'è e non ci sarebbe nemmeno se questi cervelli vi restassero.

Mi sa che aveva ragione chi sosteneva che si può fare il sindaco di milano anche per inerzia (almeno, va riconosciuto, è uno che dice di sì, anziché far scappare eventi ecc.).

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 11:15

Il tema è l'eccessivo addensamento di realtà di eccellenza (nel campo finanziario, economico, universitario, medico, formativo, ecc.ecc.) a Milano, che svuota la periferia (non solo il sud Italia, pensa ad esempio a Luxottica, che dalle montagne di Bullfin è ora a Milano, o a Generali che ormai pesa molto di più a Milano che a Trieste) di risorse principalmente umane .

I laureati più brillanti del centrosud ormai emigrano tutti a Milano e dintorni, privando il sud stesso di possibilità di sviluppo, anche qualora le condizioni al contorno fossero diverse.

Questo è quello a cui Sala fa riferimento.

Secondo te è quello che ha capito Morphy?

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 10 Novembre 2019 10:30

"Secondo me"

 

Appunto, secondo te.

Slava Cocaïnii!

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 10:23

Per altro non gli hai nemmeno risposto nel tema, probabilmente non avendo nemmeno capito bene cosa volesse dire con il suo post.

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Secondo me è lui che non ha capito proprio niente di quello che voleva dire Sala.

Ma proprio niente.

In ogni caso se volete sempre restare ignoranti, a me sinceramente importa poco.


 Last edited by: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 10:24, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: XTOL on Domenica 10 Novembre 2019 09:30

a proposito di ilva, copio e incollo (e "mi perplimo"):

 

Silvano Mattioli
6 novembre alle ore 22:33
ILVA: la storia di una truffa.

Se qualcuno oltre che insultare ON-LINE si fosse degnato di usare il sito dell'ISTAT, forse non ci sarebbe stato un caso ILVA.

Allora iniziamo. C'è un emergenza tumori a Taranto ?
NO, non c'è nessuna emergenza tumori, ma c'è un emergenza CULTURALE e MEDIATICA.
Perché ? Perché adesso vi darò gli strumenti per verificarlo da soli.

Se andate sul sito dell'istat e verificate le CAUSE DI MORTE: scoprirete che a Taranto nel 2016 si è morti di TUMORE molto meno che a ROMA, ecco a voi il link e per i svogliati vi ho messo direttamente la foto:
( Link: http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_CMORTE1_EV )

Su 100 morti (ipotesi vita media 100 anni o se volete su 10.000 abitanti non cambia nulla) ogni anno a ROMA muore di Tumore il 29.01% della popolazione a TARANTO solo il 26.97%

Sconvolti ?
Bene se avete ripreso il senso delle cose allora iniziamo a dire VERAMENTE le cose come stanno.

I minerali che sono presenti a Taranto sono rappresentati essenzialmente dal CARBONE (ne so qualcosa perché il mio papà fu minatore tanti anni fa a Terni)...

I minatori che un tempo andavano in miniera, mi raccontava, soffrivano si per le polveri minerali che respiravano, ma la malattia tipica per le polveri di carbone non è il tumore, bensì è la Pneumoconiosi !!!

La Pneumoconiosi a Taranto non c'è.

Quindi dati:
1. A Taranto non si muore di tumore (in genere meno che a Roma)
2. A Taranto nessuno soffre di Pneumoconiosi, che è praticamente assente.

E allora ?

E allora vi stanno prendendo per il culo.

La realtà è che l'acciaio italiano è un concorrente mondiale terribile.

Chiunque riesca ad affossare la più grande acciaieria di Europa si libera, in un mercato asfittico, un grande concorrente disposto anche a vendere sottocosto.

Peraltro gli aiuti di stato italiani alla acciaieria sono noti e quindi non siamo visti benissimo... (anche a ragione visto che è stata ampiamente sovradimensionata per motivi statali).

L'unico tumore che è presente nella zona di Taranto in modo anomalo (incluso, ma lo trovate nel progetto "sentieri") è il MESOTELIOMA, che peraltro è un tumore legato all'AMIANTO.

Ecco l'amianto è il vero problema di Taranto insieme alle Zeoliti, che però sono tipiche delle raffinerie...

Non mi credete neanche con i numeri ?
Tranquilli sono in eterna MINORANZA, ma conosco la via per uscire da questo stato di cose che è letteralmente da DEFICIENTI.
Ma cari italiani, VOI SIETE DEFICENTI !

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 10 Novembre 2019 09:16

Apro il forum e la prima frase che leggo è la seguente, per altro fatta a seguito di un post di Morphy, equilibrato e per me anche condivisibile.

 

"Morphy, rileggiti con calma, e ti accorgerai della incredibile idiozia del tuo intervento. Spero sia solo dovuto ad una cena troppo pesante o alla ennesima lite con la tua ex. Altrimenti sarebbe un brutto segno di demenza senile precoce."

 

Questa te la potevi semplicemente risparmiare.

 

Per altro non gli hai nemmeno risposto nel tema, probabilmente non avendo nemmeno capito bene cosa volesse dire con il suo post.

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Domenica 10 Novembre 2019 09:44, edited 9 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 08:27

Morphy, rileggiti con calma, e ti accorgerai della incredibile idiozia del tuo intervento. 

Spero sia solo dovuto ad una cena troppo pesante o alla ennesima lite con la tua ex.

Altrimenti sarebbe un brutto segno di demenza senile precoce.

 

I 200mila laureati in fuga al Nord
Se negli anni del secondo dopoguerra a migrare era soprattutto giovane manodopera proveniente dalle aree rurali del Mezzogiorno, oggi sono laureati e studenti universitari (immatricolati fuori regione) a spostarsi dalle regioni meridionali e insulari, verso il centro-nord del Paese. Sono insomma i cosiddetti “best and brightest”- spiega lo studio curato da Gaetano Vecchione dell’università Federico II di Napoli - a fare la scelta di migrare. In particolare negli ultimi 15 anni il saldo della migrazione intellettuale italiana è risultato pesantemente negativo per le regioni del Mezzogiorno. Per effetto dei trasferimenti verso il Centro-Nord, si contano circa 200.000 laureati in meno tra i residenti del Mezzogiorno, senza considerare la crescente quota di pendolari a medio e lungo raggio.

https://www.ilsole24ore.com/art/la-fuga-200mila-laureati-nord-cosi-sud-ha-perso-30-miliardi-AEsJqk3D

 


 Last edited by: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 08:58, edited 4 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Domenica 10 Novembre 2019 00:38

Mi spiace ma nel marketing "cannibalizzare" ha un'altro significato. Milano non sta cannibalizzando una emerita cippa, e non lo dico io ma il significato che la parola ha nella teoria. Se non la si capisce si torna a scuola e si evita di parlare a vanvera. Il fatto che Sala parli in questo modo da la misura di come Milano è quella che è non per merito di Sala, ma nonostante Sala (Sala o la politica in genere). Il fatto che lui si voglia fermare a riflettere non prelude nulla di buono per Milano. Fermi tutti adesso perchè penso. Siamo a posto.

 

Tra l'altro vuole pensare che sia una finestra temporale (che il sud abbia questo gap). Ma porca troia ci sono 60anni di realtà che dimostrano che il sud non ha nulla da spartire con lo sviluppo economico, e tu Sala mi salti fuori dicendo che preferisci pensare che sia una cosa momentanea? Una finestra temporale dice lui. Ma allora al posto del cervello devi avere una grossa merda d'asino...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 


 Last edited by: Morphy on Domenica 10 Novembre 2019 00:39, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 00:05

Il solito, grande, lucido, Sala.

 
L’ex ministro del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti presenta il suo manifesto per un «nuovo Sud» denominato «Cambia, Cresce, Merita». Il direttore del Corriere del Mezzogiorno Enzo D’Errico modera l’incontro promosso dai 200 esponenti della società civile che hanno firmato la proposta di De Vincenti. Ma l’intervento che più colpisce è quello del sindaco di Milano, Beppe Sala: «Milano sta cannibalizzando parte del Paese, ma ciò sta accadendo inconsapevolmente. Se però ci fermiamo a riflettere dobbiamo dire che non va bene, e vedere insieme cosa fare». Sala porta come esempi i tanti giovani del Sud che studiano nelle università milanesi e le 4.300 multinazionali in città, sulle 8 mila presenti in Italia. «È evidente che stiamo cannibalizzando ma voglio pensare che sia una finestra temporale, un po’ perché non ci riuscirebbe un po’ perché non è giusto», ha ammesso il sindaco.

 Last edited by: gianlini on Domenica 10 Novembre 2019 00:07, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Novembre 2019 18:16

FANTASTICO!! ....e...... negri che si fanno il cul nel mezzo ....ROB DE MAT!!

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 09 Novembre 2019 17:43

Ecco il "futuro" dell'occidente:

Gli statali da una parte, i pensionati dall'altra e i negri che si fanno il cul nel mezzo.


Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Sabato 09 Novembre 2019 08:23

Lutrom zcrivi zu google: Nome modello tuo notebook + taztiera.

La acquizti e con due cartoncini come ztrumento, te la zoztituizci da zolo in 2 minuti.

ovviamente la ricerca la fai con un terminale con taztiera funzionante...

 

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Sabato 09 Novembre 2019 08:27, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Novembre 2019 00:41

In realtà credo che stai mentendo e fai solo il figo con le zeta  mosce. L'idea non zzzarebbe male...

 

;)

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente