Possiamo essere in disaccordo su molte cose, Euro, Europa, Tedeschi. Stupidaggini. Ma su una cosa credo che da sempre siamo d’accordo: I parassiti, quelli che hanno vissuto e vivono rubando il frutto del lavoro e dell’ingegno di chi sa fare qualcosa che vale, noi li odiamo.
Tra qualche giorno, con la “Fase 2” sarà chiaro a tutti che a qualsiasi livello di tassazione e leggi criminali non ce ne è abbastanza e sarà altrettanto chiaro che non ci sarà nessuno nel mondo, non solo nella così detta “malvagia Europa”, disposto a tassarsi per fare sopravvivere la principale sovrastruttura sociale che governa la Nota Espressione Geografica, parlo del sedicente Stato conosciuto come Italia. Le Mafie quelle si, sopravvivranno, non hanno veramente bisogno di un particolare Stato, sapranno adattarsi come hanno sempre fatto nel tempo e nei luoghi del mondo.
Quello che proprio mi sfugge è perché, Dio Santo, molti, troppi di voi parteggiano in questa gara assurda con popoli più avanzati e civili come se ci fosse veramente un premio in palio che non sia la sopravvivenza di una società decomposta che schiaccia gli individui di valore a tutto vantaggio di una massa di persone che pretende di vivere di rendita senza sapere fare nulla che sia di utilità e di valore e che hanno in maggioranza sviluppato odio per coloro che cercano di elevarsi sugli altri e ne rivendicano il merito, il successo e il giusto riconoscimento economico e sociale.
In questi anni ho provato con diversi approcci di comunicazione a trasmettere un messaggio di speranza, ovvero che la fonte del progresso e della felicità è negli uomini, non nelle società umane. Le società umane sono mezzi non fini, funzionano nella misura in cui sono strutturate per fare emergere i migliori e promuovono il merito, sono distopiche quando schiacciano gli individui verso la mediocrità.
Il mio rimpianto, l’unico vero rimpianto che ho nella vita, è stato quello di capire molto tardi che la nazione in cui sono nato è alla fine della sua storia. Ho sprecato troppo del mio prezioso tempo nel pensare che ci potesse essere una soluzione in Patria e ancora peggio che io e altri come me potessero fare la differenza anche per qualcun altro e non solo per se stessi, la propria famiglia e i propri amici. Ho avuto la fortuna e la bravura di rinsavire abbastanza presto e ho preso alcune decisioni cruciali che ora mi sembrano ovvie ma che in allora sembravano quasi una follia e per le quali tranne che per alcune persone straordinarie ho ricevuto critiche, incredulità e scherno. Ora non ridono più, alcune mi rispettano anche oltre i miei meriti, altre mi odiano perchè l’alternativa è odiare se stessi.
Bene, siamo arrivati al dunque.
Questa volta i parassiti non sopravviveranno, non come avrebbero voluto. Il sedicente Stato Italiano non sopravviverà, le rendite parassitarie sono destinate ad esaurirsi sia per mancanza di qualcosa da consumare che per il fatto che all’appuntamento con la storia l’occidente e nella fattispecie l’Unione Europea o gli Stati Uniti dovranno pensare anzi ripensare se stessi per salvare la parte migliore, produttiva e che possa competere e venire a patti con la potenza mondiale emergente, ad Oriente.
In queste settimane non si decidono le sorti dell’Unione Europea, quelle se vi togliete dagli occhi il velo di menzogne auto assolutorie pompate dai media della NEG sono chiare. Sarà una Unione Europea fatta su misura per la potenza economica dominante, la Germania e le nazioni del Nord. La Francia e gli altri paesi dovranno adeguarsi e lo stanno facendo, l’irrilevanza della NEG in questo processo sarà presto chiara anche a voi e le conseguenze sulla struttura stessa del sedicente Stato Italiano inaudite quanto imprevedibili ma una cosa è certa loro sopravviveranno, il Gattopardo è morto.
C’è un punto importante e positivo in questa catarsi, alla fine della storia del sedicente Stato Italiano conteranno le genti della NEG che sanno fare qualcosa di valore, che hanno infrastrutture materiali e sociali che funzionano e che possono stare insieme agli altri paesi Europei. Per tutti gli altri ci sarà un giusta e doverosa discesa all’Inferno.