Anche io, in un certo senso, sono a ottimista, ma non allo stesso modo di Will,
e' almeno un decennio che scrivo che, una possibile ripresa dell'Italia non puo' avvenire senza un
passagio attraverso una catastrofe.
Adesso, complice il covid (mentre i somari credono il lock), la catastrofe e' arrivvata e si puo' iniziare
a rimettere insieme i cocci derivanti della sciagura iniziata nel lontano 94.
Come se ne esce? Basta con quelle strnzate secolari quali "il turismo", "la cultura", "la bellezza"
e fregnacceria ciarlando, stiamo vedendo che fine fa, alla prima difficolta', quelli che vogliono
vivere nell'illusione che centinaia di milioni di stranieri vengano a visitare la sagra della lumaca.
L'unica e' predisporre uno scudo sociale spaziale nel senso che tutti devono avere almeno l'idispensabile
tramite un "salario di esistenza" generalizzato finanziato attraverso patrimoniali e, finche' possibile
(ma non dura per molto), anche stamperia.
Successivamente configurare il paese a mo' di una compagnia aerea low cost, basta supersalari
e superpensioni (tutte a 800/mese), riduzione feroce dei salari pubblici anche agli impegati semplici,
Niente investimenti in infrastrutture (che cazzzz te ne fai del ponte sullo stretto?), mantenere solo
l'esistente, strade e autostrade ne abbiamo fin troppe, steminio del ladrocinio anche tramite leggi
di stampo parafascista, condono fiscale tombale e definitivo (inizia una nuova era, basta col passato),
amnistia per liberare i tribunali da un arretrato secolare, etc... etc... etc...
Qui finisce il certo e inizia l'incerto, magari succede (ma non e' detto) che la Foxconn poi apre una
succursale in Piemonte o in Campania (la Lombardia e' gia' a posto) e allora la giostra riprende a
girare fino a diventare la fabbrica dell'Europa. Pero' poi si fanno lavori veri eh? Crederete mica di fare
i filosofi, psicologi, comunicatori e sparacazzate?