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Vendi al ribasso l'immobiliare con IYR - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Giugno 2005 18:20

Comunque per chi pensi che l'Immobiliare è salito troppo la cosa da fare è vendere al ribasso questo bell'indice (quotato a NY) del "Real Estate". Si chiama IYR e lo vendi come un titolo qualsiasi Scambia anche 4 milioni di pezzi al giorno per cui non ci sono problemi, anzi è molto popolare tra i gestori

hanno scoperto il petrolio come mercato da pompare - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Giugno 2005 16:21

Da metà giugno se uno seguiva giorno per giorno le borse, le obbligazioni e anche i cambi si sono tutti mossi di riflesso a questo Petrolio, salito da 50$ a 60$ (ora 57$) Qui ora hai gente che lo vede a 70 dollari al barile e avviato anche a 80-100 dollari come Goldman Sachs ad esempio o il famoso T. Boone Pickens (uno dei maggiori petrolieri texani che ora gestisce un fondo hedge da 3 miliardi di $ e ogni volta che il greggio scende sotto 50$ va in TV a garantire che tornerà su) E hai Morgan Stanley che il 16 giugno con greggio a 56.50$ (oggi siamo a 57$) per bocca del suo esperto asiatico Andy Xie che lavora da Hong Kong predice il collasso del greggio perchè la Cina sta in realtà rallentando come economia (le statistiche ufficiali sono fasulle) e le sue importazioni di greggio rispetto a 12 mesi fa sono in realtà calate Diceva il 16 ^questo Andy Xie#http://www.morganstanley.com/GEFdata/digests/20050616-thu.html#anchor0^: ".. tutti dicono che il petrolio sale grazie alla Cina, dal giugno 2004 è salito del +40%, ma poi se vai a guardare le importazioni cinese sono CALATE del -5% rispetto a un anno fa. Qui sono invece i fondi hedge che hanno troppi soldi, con le borse fanno fatica a fare rendimenti e hanno scoperto il petrolio come mercato da pompare in su...."

aspettano più la chiusura e il numero 13 del conteggio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 29 Giugno 2005 20:02

titoli di stato indicizzati all'inflazione - gz  

  By: GZ on Mercoledì 29 Giugno 2005 12:32

Esiste un mercato per Obbligazioni governative "REALI" i cosiddetti "TIPS" che sono titoli di stato indicizzati all'inflazione ed esistono sia in Europa che in USA, chiunque vuole li può comprare (i Btp sono invece NOMINALI, non sai se il loro rendimento reale sia negativo). In parole povere indicano la differenza tra il rendimento NOMINALE di un titolo di stato (a 5 anni ad esempio) e l'INFLAZIONE I "TIPS" sono scambiati sul mercato, quindi il loro valore è attribuito da gente che ha interesse a non rimetterci. Bene, danno oggi un rendimento ^REALE per i bonds a 5 anni di circa 0.70% in Europa e 1.30% in USA#http://www.pimco.com/LeftNav/Late+Breaking+Commentary/IO/2005/IO+July+2005.htm^. Cioè il mercato che tratta i titoli di stato indicizzati all'inflazione stima che la differenza tra un BTP a 5 anni e l'inflazione sia 0.70% in Italia e in America 1.30%. Se si guarda il loro andamento si vede che il rendimento REALE era il 3-4% qualche anno fa ed ora è sceso circa all'1%. Il che indica che il rendimento NOMINALE è sceso mentre l'inflazione è rimasta invece su livelli di anni fa Se l'inflazione fosse molto più alta questi investitori, che non sono più stupidi di noi e anche loro fanno la spesa o sentono chi fa la spesa cosa dice, dovrebbero attribuire ai TIPS un valore NEGATIVO (il prezzo dei TIPS dovrebbe scendere fino a quando il rendimento implicito è negativo)

il 13 è ancora valido sull'euro - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Giugno 2005 23:33

Il cedimento del petrolio del -4% oggi ha dato una spinta in su al dollaro e così il dato di fiducia dei consumatori USA, yes. Ed effettivamente, dal punto di vista tecnico il Franco Svizzero/Dollaro USA forex sembra voglia chiudere oggi sopra la chiusura numero 13 del ciclo del Sequential di DeMark a 1.2783 perchè in questo momento siamo a 1.2793. Come si è visto nell'ultimo trade sui Bonds e in questo in corso sul DAX, Mib, S&P Nazz e Russell (e in tanti altri) purtroppo non ho imparato a entrare esattamente sull'inversione, ma sempre un poco prima. D'altra parte se l'INVERSIONE è corretta entrare un poco prima o un poco dopo non è molto diverso no ? (Come si vede da come è andato il trade sui Bonds al rialzo di questo mese e da come sta andando quello al rialzo sugli indici futures....mi sembra stiano salendo molto bene e tutti siano ora in verde) Il COT Report sul Franco Swiss mostra i "Large Speculators" (hedge funds) al rialzo di 1,579 e al ribasso di 43,966 futures e i ^Commercials al rialzo di 61,527 e al ribasso di 4,662#http://www.cftc.gov/dea/futures/deacmesf.htm^. Il pubblico è short 22 mila contratti e long 8 mila e questo era il 21 giugno oggi saranno ancora più short. Questo è un segnale di inversione preso a sè. Sull'euro che è comunque la valuta che conta in Europa per dettare il trend il 13 è ancora valido Forse, come tutte le grandi inversioni del mercato, anche questa fa soffrire prima di pagare ?. Se il mercato si ferma qui, se 1.2783 Swiss/$ tiene, raddoppio la posta.

Visto che RCS può crollare ? - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Giugno 2005 21:13

Visto che come scrivevo qui ieri ^RCS può crollare#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=53634^ ? In un mercato che sale dell'1% a Milano oggi l'unici titolo rilevante che perde e fa notizia in negativo è RCS che fa -4.3% Quando uno si agita come Ricucci ora che ogni giorno attacca Della Valle o Montezemolo su tutti i giornali vuole dire che c'è puzza di bruciato, gli sta arrivando la chiamata a margine

patteggiato, con sospensione della pena... - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Giugno 2005 19:54

"....patteggiato, con sospensione della pena....Giovanni Tanzi...Fausto Tonna patteggiato due anni..." Oggi è passata anche un altra notizia all'estero di tono diverso: i procuratori dell'accusa hanno chiesto l'ergastolo per Bernard Ebbers, l'ex-CEO di WorldCom condannato in marzo ^per 9 reati finanziari che possono totalizzare 83 anni di carcere#http://money.cnn.com/2005/03/15/news/newsmakers/ebbers/?cnn=yes^ (e in attesa della sentenza dopo il verdetto della giuria popolare) Ebbers ha falsificato i bilanci di WorldCom e rischia l'ergastolo. Che sia la solita esagerazione, della serie la pena di morte per l'omicidio e l'ergastolo per la mega truffa finanziaria ? Cosa dicono gli psicologi che vanno da Vespa e i commentatori che scrivono gli editoriali ? Che l'essere umano di fronte alla prospettiva per cui arricchirsi illegamente possa portare a passare il resto della vita in cella tenda a EVITARE questa strada ? E che lo stesso essere umano sapendo che a rubare miliardi falsificando bilanci rischia al massimo di passare un anno in cella tenda invece a SCEGLIERE questa strada ? Che punire il singolo individuo responsabile della truffa in modo serio sia più efficace che fare le solite nuove leggi che impongono dozzine di nuove regole e controlli applicati a tutti ? Che dare un anno di carcere a chi mette in piedi la più grande truffa finanziaria del dopoguerra (Parmalat) e lasciare a piede libero quelli che violentano al sedicenne a Lecco facciano parte della stessa cultura ?

per ora va tutto bene per il mercato immobiliare. - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Giugno 2005 17:43

Per ora va tutto bene nonostante gli eccessi per il mercato immobiliare. Quando questa tabella qui sotto mostrerà che i tassi di interesse salgono allora cominciano i guai. Nell'ultimo anno sono scesi di un altro 1% medio nel mondo (cioè di 1/4 in Italia ad esempio) Qui sono i tassi di interesse che pagano i titoli di stato (a 10 anni cioè quelli che pagano un interesse più alto, "Yield"). Nella penultima colonna è indicata la Variazione dei tassi negli ultimi 12 mesi (ad esempio -124 per l'Italia vuole dire che il tasso di interesse è sceso di un 1.24%) 1) i paesi con tassi più alti sono la Colombia e il Brasile che pagano il 7.6% (su bonds a 10 anni quindi con un bel rischio), nel mondo occidentale : l'Australia paga il 5%, poi l'Inghilterra il 4.2%, USA il 3.9%, Germania e Italia il 3.1%, Giappone 1.1%, Svizzera 1.9% 2) il bello è che nell'ultimo anno sono SCESI dappertutto di circa un altro 1.1% !!

Il Boom dei Profitti - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Giugno 2005 13:53

Sui giornali senti sempre quelli che si lamentano dei prezzi o del petrolio o della concorrenza cinese e non quelli che ne beneficiano. I quali stanno ad esempio tra le società quotate in borsa. Leggi: "l'economia non va bene" o "rallenta" e pensi che questo si rifletta in borsa, ma questo NON VUOLE AFFATTO DIRE CHE I PROFITTI VADANO MALE, anzi non sono mai andati così bene per cui le borse se ne infischiano. Gli aumenti dei prezzi dell'euro o altro vanno a beneficio di diversi soggetti, aziendali e privati e così il petrolio che sale (ad es anche i governi incassano più tasse) e in generale la Globalizzazione riduce i costi alle aziende che anche senza alzare i prezzi fanno molti più profitti. Abbiamo anzi toccato il record storico dei profitti (vedi sotto), questo periodo verrà ricordato come quello in cui la Rendita e il Profitto hanno trionfato sul Lavoro (come diceva Marx). Una volta c'erano quelli che criticavano i profitti eccessivi (la sinistra). Adesso all'Eni, Saipem, Enel, Aem, Hera, Amga, Acea, Telecom, Banca Intesa, Monte Paschi... ci sono amici di tutti i partiti (un esempio a caso, ieri a dirigere la Carisbo di Bologna, grosso gruppo di casse di risparmio emiliane è andato Filippo Cavazzuti, ottimo professore ex-PCI). Per cui le grandi aziende e banche, specialmente quelle protette fanno quello che vogliono e spremono lavoratori e cittadini. E' un fenomeno mondiale, in America o Francia idem, i governi sono pieni di gente che è legata al "big business" anche quelli progressisti, basta pensare all'amministrazione Clinton dove il ministro del tesoro era il capo del trading di Goldman Sachs o la Francia dove il muovo ministro delle Finanze era il capo della Thomson. Il risultato è il grafico qui sotto che mostra i profitti delle società americane dagli anni '70, impressionante no ? Nel 2000 quando la "bolla" speculativa è scoppiata erano a 610, ora (con le borse un -30% sotto il livello del 2000) sono saliti a 980, cioè i profitti sono un +65% più alti che nel 2000 mentre le borse sono un -30% più basse.

50 milioni di dollari a fare l'agente immobiliare - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2005 23:03

E' apparsa su CNBC una donna bionda sui 45 anni con un nome da attrice, Dolly Lenz, piuttosto bella anche se con degli occhiali da miope spessi, presentata come il ^"broker immobiliare numero 1 in USA"#http://www.rismedia.com/index.php/article/articleview/10547/1/1/^ Ha venduto negli ultimi 12 mesi personalmente appartamenti e ville a privati per TRE MILIARDI di dollari (circa 5.300 miliardi di lire) e ha al momento circa 100 clienti acquirenti potenziali ^per proprietà dai 10 milioni di dollari in su#http://www.elliman.com/DollyLenz^. Calcolando che prenda il 2% del valore della transazione (il broker prende anche un 3-4%, ma non va tutto a lei, c'è anche la società per cui lavora) ha guadagnato 50-60 milioni di dollari in un anno come agente immobiliare, quanto una media azienda. Raccontava di aver appena venduto un appartamento in Central Park per 45 milioni di dollari intascando 1 milione di dollari di commissione e diceva: "... mi hanno cercato loro, hanno firmato subito senza discutere e l'unica fatica che ho fatto è stato fare alcune fotocopie del contratto...". I giornalisti di CNBC scherzavano durante l'intervista che le stavano facendo perdere 100 mila dollari. Le hanno chiesta cosa pensa del mercato immobiliare è ha detto che non è mai stato così forte e non sta prendendo nemmeno le vacanze. Questa è la nuova star di Manhattan su cui si scrivono articoli, che quando viene intervistata in TV ora fa alzare l'audience e che ispira decine di migliaia di persone a diventare "real estate broker" anche loro

600 milioni di dollari a fare l'agente immobiliare - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2005 23:02

E pensare che la chiamano la "sindrome di Stoccolma", - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2005 15:51

E pensare che la chiamano la "sindrome di Stoccolma", quella per cui chi viene rapito dopo qualche tempo si affeziona ai rapitori. Swede Ulf Hjertstrom, uno svedese che lavorava in Iraq e liberato dopo mesi di sequestro a Baghdad il 30 maggio una volta tornato a casa non ha lodato i rapitori per come lo hanno trattato bene dandogli tanta frutta e leggendo il Corano assieme come hanno raccontano le rapite italiane simpatizzanti. Ha annunciato invece ieri di avere investito 50 mila dollari in ^una taglia sulla testa dei suoi rapitori#http://www.smh.com.au/news/world/woods-fellow-hostage-hires-bounty-hunters/2005/06/26/1119724523143.html?oneclick=true^ riferendosi a loro in termini non amichevoli. ".. have now put some people to work to find these bastards.....I invested about $50,000 so far and we will get them one by one...." Hjertstrom era assieme all'australiano Douglas Wood, un altro ingegnere prigioniero in Iraq e liberato da un commando della polizia irakena qualche settimana fa, che lo spalleggia ora nella taglia ( Questo Wood è uno spiritoso: " chi erano i suoi rapitori ?" Risposta: "...non lo so, ma direi non Al Qaeda perchè ho ancora la testa attaccata al collo...") Non sembra che il governo svedese abbia pagato milioni di dollari per Hjertstrom e quello australiano per Wood, come quello italiano per le Simone e la Sgrena che ancora non hanno smesso di parlare bene di quelli che esplodono le autobomba in iraq anche quando Ciampi e Casini le ricevono e ricevono premi giornalistici. Questi delle autobomba si finanziano anche grazie al nostro governo (gli ostaggi italiani vengono liberati subito, quelli francesi, svedesi e australiani dopo mesi come la giornalista di Liberation, probabilmente nessun governo paga subito e bene come il nostro). In compenso hai l'iniziativa privata di questo svedese che con 50 mila dollari di taglia pensa di avere delle chance di farli prendere. Se indica un conto PayPal per aumentare la taglia contribuisco.

SNIA aggiornamento - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2005 14:26

Per Snia c'è stato l'aumento di capitale concluso il 24 in cui si raccoglievano 60 milioni, un terzo attraverso l’emissione di azioni in ragione di una a una da offrire al prezzo di 0,085 euro (più un warrant) e due terzi dell’aumento tramite il lancio di un bond da 40 milioni convertibile in titoli e con una cedola fissa pari al 3% annuo... (vedi sotto). Il risultato finora è stato pessimo con il titolo che è tornato sui minimi della banda di oscillazione degli ultimi anni cioè 11 centesimi (ha oscillato da inizio 2004 tra 10 e 15 centesimi) e l'aumento di capitale come si vede anche dal -2.6% di oggi non valeva la pena. Per chi si collegasse ora e giustamente sia sempre stato alla larga di ^SNIA#^ la società è stata creata ex-novo a fine 2004 scorporando il business medicale che è andato in SORIN mentre a SNIA è rimasta la chimica (la vecchia Cuffaro in particolare per circa 1/3 ed altro). C'è dentro Chicco Gnutti e alleati Unipol vari (la cordata famosa per Telecom, Antonveneta e tanto altro nella finanza italiana) e sono scesi da maggio al 45% dal 51% pubblicizzando il fatto che ora è "scalabile", anche perchè hanno sottoscritto il 50% dell'aumento da 60 milioni. Se si vedrà nei prossimi giorni che l'altro 50% non è tutto sottoscritto SNIA ha annunciato che venderà una società americana per coprire la differenza e il titolo probabilmente ne risente (penso che oggi perda perchè appunto si teme che non sia andato tanto bene e non sia stato tutto sottoscritto). Di per sè che gli azionisti di maggioranza sottoscrivano il 50% sarebbe un impegno da parte loro, ma dato che è una società che perde 165 milioni quest'anno (di cui 120 per partite straordinarie, ma insomma...), che prevede di avere margini positivi solo nel 2006 e dato che questa è gente che fa finanza è legittimo pensare che vogliano uscirne in qualche modo. Perchè va così male ? Mah...a parte il dollaro forte che la penalizzava anche tenendo presente che tutta la chimica non fine stata in difficoltà negli ultimi anni non è così chiaro. Se si prendono i bilanci, riclassificati per la scissione di Sorin, si vede che ha perso -113 milioni di euro nel 2003 e -168 nel 2004 con margini lordi operativi di -10 e -15 milioni rispettivamente e risultato operativo dopo gli ammortamenti di -26 nel 2003 e -43 milioni nel 2004. Fiat in confronto è un azienda sana, quindi evidentemente qui hanno sbagliato molto nonostante DeRosa l'A.D. non abbia affatto una cattiva reputazione. Dato che negli ultimi due anni la chimica sta andando molto meglio in tutto il mondo grazie alla domanda asiatica ed anche americana (vedi Dow Chemical, BASF, Bayer, Lyondell...) sembra che qui ci siano opportunità di ristrutturare, della serie "peggio di così non potrà andare...". Parte della capitalizzazione attuale che non è ridotta ancora al minimo se si pensa solo alle perdite è dovuta al fatto che ^SNIA#^ ha anche terreni e immobili vari, di cui una piccola parte è in corso di dismissione. ------------------------------------------------------------------- .........L’emissione verrà offerta in rapporto di 2 a 1 rispetto alle azioni attualmente in circolazione sempre al prezzo unitario di 0,085 euro. Il bond sarà convertibile alla pari in azioni ordinarie Snia in qualunque momento successivo alla data dell’emissione, sino al 30 settembre 2010, quando essa verrà rimborsata (entro il 31 dicembre dello stesso anno). In entrambi i casi, per ogni azione di nuova emissione verrà assegnato un warrant per la sottoscrizione di un’ulteriore nuova azione Snia al prezzo di 0,25 euro. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, pena la decadenza, dal 6 giugno 2005 al 24 giugno 2005 compreso e saranno negoziabili dal 6 giugno al 17 giugno compreso. I diritti non esercitati entro il 24 giugno 2005 saranno offerti al mercato. Si è sciolto il patto di sindacato che reggeva il 50,01% del capitale di Snia, che torna così a essere contendibile. L'operazione risale allo scorso 19 maggio e così l’azionariato della storica società di via Borgonuovo è ora composto dalla Hopa di Emilio Gnutti (20,36% del capitale), Banca Antovenenta (11,25%), Mps (6,53%), Unipol (4,86%) e Intermedia Srl (2,49%). All’appello mancherebbe circa un 4,5% del capitale, che in teoria dovrebbe essere in mano a un gruppo di entità minori: tra di esse, per una quota dell’1,6%, la Fingruppo, altra finanziaria che fa capo a Gnutti. Proprio ieri, tra l’altro, sul mercato dei blocchi è transitato un pacchetto analogo a un prezzo unitario di 0,53 euro, ovvero il 92% in più rispetto ai valori della chiusura (-1,29% a 0,276 euro). Sempre ieri la Consob ha dato il via libera all’aumento di capitale che la società ha fissato in 60 milioni. Un terzo di questa somma verrà raccolto attraverso l’emissione di azioni in ragione di una a una da offrire al prezzo di 0,085 euro. I restanti due terzi dell’aumento verranno invece realizzati tramite il lancio di un bond da 40 milioni convertibile in titoli e con una cedola fissa pari al 3% annuo. L’emissione verrà offerta in rapporto di 2 a 1 rispetto alle azioni attualmente in circolazione sempre al prezzo unitario di 0,085 euro. Il bond sarà convertibile alla pari in azioni ordinarie Snia in qualunque momento successivo alla data dell’emissione, sino al 30 settembre 2010, quando essa verrà rimborsata (entro il 31 dicembre dello stesso anno). In entrambi i casi, per ogni azione di nuova emissione verrà assegnato un warrant per la sottoscrizione di un’ulteriore nuova azione Snia al prezzo di 0,25 euro. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, pena la decadenza, dal 6 giugno 2005 al 24 giugno 2005 compreso e saranno negoziabili dal 6 giugno al 17 giugno compreso. I diritti non esercitati entro il 24 giugno 2005 saranno offerti al mercato.

RCS è un titolo che può crollare - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 21:03

Le battute sulla corte alla primo ministro finlandese vanno con quelle sulla moglie Veronica insidiata, con il ricordarsi di essere stato picchiato a 12 anni dai comunisti, il girare con la bandana in testa, i trapianti di capelli e il lifting, il mostrare ai giornalisti le camere e i bagni della villa in Sardegna specificando l'attrice che ci ha dormito, attaccare l'allenatore della nazionale quando perde... E' la strategia "Novella 2000", essere presenti a tutti i costi sui rotocalchi o con trovate da rotocalco per raggiungere la popolazione sopra 50 anni di pensionati con licenza di scuola media: in Venezuela e Argentina funziona alla grande, che in Svizzera o Inghilterra un po' meno, in Italia forse una via di mezzo. Più interessante è che ^Berlusconi difenda gli immobiliaristi Ricucci e Coppola#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/23/ricucci.shtml^ ora che sono in difficoltà, mentre Tronchetti Provera e la Fiat ribadiscono che non vogliono vendere a nessuno il controllo di RCS (anche se ci guadagnerebbe molto visto che da 3 euro è salito a 6 euro e alla Fiat/Ifi non dispiacerebbe) e hai Della Valle scatenato a dirne ^di tutti i colori contro gli immobiliaristi romani#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/25/ricucci.shtml^ Cosa importa di tutto questo al cittadino medio ? In astratto niente visto che sono gruppi che litigano tra loro per il Corriere della Sera e dei soldi e ogni dichiarazione che fanno è in codice e va interpretata come nemmeno il "Codice Da Vinci" di Dan Brown. Come speculazione invece ^RCS#^ è un titolo che può crollare dai 5.80 euro attuali a 4 euro (che sarebbe il suo vero valore prescindendo dal fatto che è in gioco il Corriere come linea politica) se il quadro che fa Panerai si rivela esatto. E cioè che Ricucci ha al massimo 250 milioni con cui ha messo in piedi 2 miliardi di posizioni speculative, come uno che compri il futures sul FIB con 20 mila euro, per cui se il bluff non riesce e il prezzo comincia a cedere può essere costretto a vendere di colpo tutto innescando la frana -------------------------- www.milanofinanza.it ---------------------------- .....Una settimana fa circa, Ricucci ha dovuto subire la pesante smentita di Deutsche bank, l'istituto di credito che, secondo i verbali di interrogatorio presso la Consob rivelati da L'Espresso, egli aveva indicato come suo finanziatore per ben 1 miliardo di euro. Alla prima smentita di Deutsche bank Italia, alla quale Ricucci ha voluto far seguire la precisazione che in realtà lui trattava con la Deutsche di Londra e che il finanziamento in essere era di ben 3,5 miliardi, proprio da Londra è arrivata la dichiarazione di un portavoce della banca il quale ha precisato che è stato attivato solo un finanziamento di 350 milioni, legato al deposito di un basket di titoli in cui le azioni Rcs rappresentano un valore di solo 11 milioni. Con la stoccata finale che in futuro i rapporti di Ricucci saranno limitati al solo finanziamento già concesso. Ma sono le dichiarazioni, una in contraddizione con l'altra, che Ricucci va facendo da tempo su Rcs, tipico segno della difficoltà di tenere la posizione. Se infatti fosse vero che è in grado di lanciare un'opa, come più volte ha dichiarato, annunciandola non fa altro che far salire il prezzo del titolo in borsa e quindi rendere sempre più costosa l'operazione. Evidente, invece, il fine vero e cioè tenere alto il prezzo in borsa poiché, se la quotazione crolla, il castello dei finanziamenti accesi con il deposito di questi titoli comincia inevitabilmente a crollare. E appena i valori cominciano a scendere, non a caso Ricucci esce con qualche nuova dichiarazione, spesso in contrasto con le precedenti: è il caso di quanto ha dichiarato giovedì 23 all'assemblea della Confcommercio quando ha annunciato che, comunque, intende salire sopra al 20%: il giorno prima il titolo era sceso di valore. Ma il fatto più decisivo è che Ricucci ha chiesto al professor Natalino Irti, professionista di alta rispettabilità, di avviare una trattativa riservata con il professor Guido Rossi, in rappresentanza dei soci componenti il patto Rcs per vendere loro i titoli rastrellati. Il contatto è in essere ma il patto non è affatto disposto a pagare i prezzi toccati in borsa sotto la spinta delle dichiarazioni ad hoc di Ricucci. Quindi, o emerge davvero un cavaliere bianco (magari favorito dalla decisione della Consob di considerare elemento del patto il codicillo di prelazione che i soci avevano approvato e quindi soggetto a decadenza in caso di opa) oppure, a giudizio di molti banchieri d'affari, questa volta il fidanzato della Falchi si brucerà le dita. Del resto, quando egli dichiara che il suo gruppo Magiste vale 2,5 miliardi, come ha fatto nella veemente dichiarazione di venerdì 24 contro Luca di Montezemolo (un altro segno, questo, di debolezza), gli stessi banchieri sorridono: i più informati sostengono che il patrimonio reale di Ricucci, inclusa la plusvalenza su Bnl e il frutto di altre plusvalenze come la prima fatta su Capitalia, ammonta, al netto dei debiti, a circa 250 milioni di euro: una cifra più che rispettabile ma ben lontana dai miliardi e di per sé insufficiente a sostenere a lungo tutte le operazioni nelle quali si è lanciato.

Nei beni di consumo i profitti delle aziende sono impressionanti, ma non per l'aumento dei prezzi - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 19:39

Queste che ho impaginato qua sotto erano le statistiche delle vendite al dettaglio, dei prezzi al consumo e dei prezzi all'ingrosso italiani, ma ovviamente c'è chi dice "..io alle statistiche non credo perchè sotto da me gli asparagi una volta costavano 3mila lire e il gelato 1000 lire..." Peccato che se prendiamo i fatturati delle grandi società alimentari, quelle che appunto vendono all'ingrosso poi ai supermercati, tipo Procter& Gamble, Danone, Nestlè o Unilever vedi che sono cresciuti in linea con le statistiche dei prezzi all'ingrosso. Scopri anche che guadagnano molto di più cinque o sette anni fa, che i profitti delle grandi aziende europee non sono mai stati così alti nel dopoguerra. Perchè hanno aumentato i prezzi ? No, il motivo è che hanno ridotto drammaticamente i loro costi senza quasi aumentare i ricavi. Questa è l'^Unilever#^ per fare un esempio a caso di multinazionali nel settore dei beni di consumo. Nel 2000 guadagnava 1.07 euro per azione (1.1 miliardi, che divisi per il totale delle sue azioni mi da 1.07 euro per azione...) e oggi guadagna 1.92 euro per azione (1.87 miliardi), cioè +90% di aumento degli utili ! Tutto questo fatturando di MENO che nel 2000 (40 miliardi contro 47 miliardi di allora)! Le grandi aziende non hanno mai fatto tanti soldi come adesso, ma perchè grazie alla globalizzazione riducono i costi di approvvigionamento, grazie alla tecnologia e internet i costi generali e grazie al denaro a buon mercato i costi di finanziamento, non perchè abbiano aumentato i prezzi. Morale: dovunque tu guardi, le statistiche governative o le analisi dei conti aziendali la realtà è che i prezzi al consumo italiani sono saliti di un 15% circa dal 1998 ad oggi, quelli alimentari italiani di un +20% (in otto anni) e quelli all'ingrosso un poco di meno.

prezzi all'ingrosso in Italia - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 19:24

Per quanto riguarda i prezzi industriali italiani, cioè i listini ALL'INGROSSO che le aziende fanno al commercio e alla grande distribuzione, indice generale, anche loro con l'euro hanno dato una botta in su dell'8%% circa nel 1999-2000, inferiore però a quella dei prezzi AL CONSUMO (vedi grafici precedenti). Quindi con l'euro si vede bene che è stato il commercio ad approfittare di più. Poi dopo esser stati quasi fermi i prezzi ALL'INGROSSO curiosamente quando l'euro è salito di molto dal 2004 hanno accellerato in su di recente. Dato che le aziende comprano anche in dollari e altre valute i loro costi si sono ridotti con la rivalutazione dell'euro, ma allo stesso tempo diverse materie prime dal petrolio al caffè allo zucchero sono salite per cui forse questo può spiegarle l'accellerazione recente che NON si riflette nei prezzi al consumo alimentare visti prima che si sono quasi fermati. Quindi mentre il commercio aveva ampliato i margini nel 1999-2002 ora invece dal 2004 si vede che sono i prezzi all'ingrosso che salgono e i prezzi al consumo meno per cui ora il commercio perde qualche punto percentuale di guadagno. In ogni caso guardando tutto il periodo dal 1997 al 2005 i PREZZI ALL'INGROSSO come indice generale sono saliti da 95 a 110, quindi un +18% circa distribuito su otto anni, alla fine più o meno in linea con l'indice dei prezzi al CONSUMO alimentari visto prima

prezzi al consumo alimentari - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 19:10

Se adesso prendo i prezzi al consumo alimentari si vede un andamento identico, in pratica dal 1999 è iniziato un balzo in coincidenza con l'euro di circa il 20% e però dal 2004 si è calmato

vendite al dettaglio di prodotti alimentari - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 19:08

Questo è l'andamento delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari in Italia dal 1997 (destagionalizzato) Si vede bene che un 20% di inflazione c'è stato perchè le quantità consumate ovviamente non sono cambiate di molto, ma il valore venduto è salito da circa 95 nel 1998 a 115 nel 2004 (+20%)

Debenedetti+Cinesi+Elezioni = Fiat a 8 euro - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Giugno 2005 01:04

Qual'è la ragione per comprare azioni Fiat (e perchè tutto sommato negli ultimi due mesi le Fiat ordinarie, risparmio (per non parlare delle privilegio sono tra i titoli migliori di Milano) ? Ad esempio forse De Benedetti la sta rastrellando in previsione di vendere Fiat Auto ai cinesi dopo le prossime elezioni. Come discusso già qui da un poco di tempo (vedi le puntate precedenti per maggiori dettagli) se qualcuno riesce a separare i trattori, camion, finanza e altri business che guadagnano circa 6-700 milioni l'anno dalla FIAT AUTO (che ne perde circa altrettanti) e vendere quest'ultima ai cinesi, ^Fiat#^ vale almeno 8 euro, forse anche 9-10. Come si è visto questo mese i cinesi in America stanno comprando od offrendo di comprare società di tutti i generi come Maytag (lavatrici) o Unolocal (petrolio) e come si sa hanno accumulato circa 700 miliardi (non milioni) di riserve in valuta. Qual'è il problema per vendere Fiat Auto ? Politico. Come lo si risolve ? Occorre un governo di sinistra (uno di destra non passerebbe mai nei confronti dei sindacati) e un imprenditore legato a tale governo e abile come DeBenedetti ------------------------------- By Alina Trabattoni June 21 (Bloomberg) -- Shares of Fiat SpA, Italy's largest manufacturer, rose to their highest in two weeks after newspaper Libero reported Italian businessman Carlo De Benedetti will seek to buy the carmaker and sell it to Chinese investors. Fiat shares rose as much as 2.9 percent to 6.21 euros, and traded at 6.19 euros at 2:33 p.m. in Milan, giving the company a market value of 5.9 billion euros ($7.2 billion). De Benedetti had no comment on the report, said a spokesman who refused to be identified. ``Fiat is gaining on the speculation that De Benedetti may take over the company,'' said Daniele Tolusso, a trader at Uniprof Sim in Milan. If Italy's center-left wins the next general elections De Benedetti will ask the new government to back his attempt to run Fiat, the newspaper said, without saying where it got the information. He is seeking to boost his control of Italy's second- largest newspaper and will bolster his stakes in other media to pressure the government into endorsing his Fiat plan, the paper said. He also plans to sell the carmaker to unidentified Chinese investors at a later date and retain a minority shareholding in the company, the paper said. De Benedetti, 71, controls Gruppo Editoriale L'Espresso SpA; Italy's No. 2 newspaper, la Repubblica; and several radio companies through a 51 percent in Compagnie Industriali Riunite SpA, his family holding company.

La siccità può fare degli scherzi alla soya - gz  

  By: GZ on Sabato 25 Giugno 2005 18:44

Questo mese c'è un ondata di caldo estremo in america e questa settimana ^in quasi tutto il mondo#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/06_Giugno/25/coldiretti.shtml^ con punte di vera e propria siccità in diverse zone che producono soya e mais. Le ^previsioni sono che continui##http://www.agweb.com/weather_home.asp^ e molti trader di materie prime ora guardano ogni giorno le previsioni del tempo come prima cosa. Parlavo con un trader a Chicago di spread sui cereali che anni fa faceva il broker con una società con cui operavo e mi dice che c'è la possibilità di un altro balzo in su della soya in particolare se l'area della siccità si estende ancora (sembra che 1/3 dell'Illinois sia rovinato). Un ^ottimo commento gratuito si può leggere qui #http://www.champaignlandmark.com/docs/cmpgn/062405.pdf^ a FC Stone scritto da uno che ha anche un report da 5 mila dollari a trimestre e qui mette la parte free. La differenza tra soya e frumento (la "spread") che ora è salita a 4 dollari si può estendere ancora in caso di siccità persistente, ma passato il picco di luglio può crollare e ritornare verso i 2 dollari che sono la sua media storica degli ultimi 50 anni. Per cui può esserci un trade sulla soya ora, ma poi un grosso trade short soya/long mais più avanti per i prossimi mesi. ----------------------------- Anche Barron's oggi ne parla------------- Grains Rally as Dry Spell Lingers in the Midwest By DEBBIE CARLSON SUMMER ONLY ARRIVED JUNE 21, but the Chicago Board of Trade grain markets are already hot, rallying on a prolonged dry spell in parts of the Midwest. For much of this spring, the eastern Corn Belt -- that is, Midwestern areas east of the Mississippi River -- missed the rains that would have charged its soils with moisture to help soybean and corn crops through summer's heat. To make matters worse, Illinois is experiencing its driest spring since the 1934 and 1936 Dust Bowl years, according to the Midwest Regional Climate Center. Illinois is critical in U.S. crop production, because it is the No. 1 soybean and the No. 2 corn producer, behind Iowa. Since prices bottomed in May, corn and soybean futures at the CBOT have rallied. Corn is up about 15%, and soybeans nearly 30% through mid-June, as traders established weather premiums in case Mother Nature still has more surprises in store during the summer. Emerson Nafzinger, extension agronomist for the University of Illinois, says in a newsletter that a dry June can be a positive for corn and soybeans, in that it encourages root growth. However, dryness soon after plants emerge can restrict root growth and prevent the crop from eventually reaching deeper moisture. The next few weeks are critical for corn, as the crop heads into its pollination stage. Stress during pollination, whether from a lack of rain or heat, can reduce crop yield. Joel Burgio, senior agriculture meteorologist at private weather firm Meteorlogix, says if corn can get through the two- to three-week pollination cycle with only dryness to worry about, most areas could produce an average crop, although Illinois will still likely have problems. However, if the dry pattern persists and temperatures spike, "then all bets are off. The corn crop will suffer even in areas of adequate soil moisture, because it just won't pollinate," Burgio says.

HANNO LO SPAZIO PER METTERE TUTTA LA ROBA CHE COMPRANO - gz  

  By: GZ on Venerdì 24 Giugno 2005 15:50

A proposito di consumatori ho letto di uno studio per cui uno dei settori in crescita dell'economia è lo "storage" cioè le società che affittano box, garage e magazzini vari alle famiglie per tenerci mobili, barche, attrezzature sportive ed altro (un business da 15 miliardi di $ l'anno in USA) Come sa chi sia stato un poco in America (o abbia guardato molti film) una larga percentuale della popolazione e in particolare della classe media vive nelle classiche case a due piani con giardino, garages e capanno, prato e staccionata. In sostanza c'è parecchio spazio per immagazzinare "roba" (e ciononostante sembra non basti e si affitta spesso altro spazio, ci sono enormi edifici con "storage" ovunque vai a NY o L.A). Questo è il vero motivo per cui gli americani consumano più dei giapponesi, dei tedeschi e degli italiani ! HANNO LO SPAZIO PER METTERCI LA ROBA ! In Italia l'82% o 86%% della popolazione vive in condomini o appartamenti, anche le villette a schiera sono cose sempre con poco spazio, insomma se compri un motoscafo, un camper, una barca, un altra auto, una moto, delle attrezzature per la montagna o il surf o altro sport, un pianoforte, una batteria, un attrezzatura per la cyclette, i pesi, il ballo, il barbecue... DOVE CAVOLO LE METTI POI ? Quando cercavo casa a Los Angeles (ne ho cambiate quattro) notavo che uno dei criteri che venivano pubblicizzati era:" qui hai un grosso garage, c'è anche un capanno sul retero... hai almeno anche due stanze per metterci tutto quello che vuoi..." e anche chi cercava casa con me guardava sempre a quanto spazio c'era nel capanno o garage dietro la casa o nella casa per immagazzinare e stipare "roba". Ecco perchè i consumi calano o restano fermi qui ed in Giappone e anche in Cina o Taiwan, Singapore e Hong Kong o Corea ed aumentano solo in USA, Canada e Australia: HANNO LO SPAZIO PER METTERE TUTTA LA ROBA CHE COMPRANO

Chiamata sulla tecnologia - gz  

  By: GZ on Giovedì 23 Giugno 2005 17:38

Peccato che non lo trasmettano su Sky, ma da due mesi J. Cramer ha uno show "Mad Money" sulla borsa che è incredibile, risponde a dozzine di chiamate da tutta l'America in pochi attimi su qualunque titolo senza incertezze e dando Sell e Buy a ripetizione. Onestamente seguendolo si è potuto notare meglio il suo talento, se uno leggeva ieri il resoconto dei titoli che ha raccomandato le % erano stupefacenti (lo show per noi è pacchiano: quando un titolo è buono parte un muggito di toro e quando è cattivo un ringhio di orso, quando dice di vendere si sente il tintinnio della cassa... ma Cramer intervista anche dei CEO e gestori molto bravi, tutto sempre in pochi minuti e non ti annoi mai, in confronto CFN e Bloomnerg italiane sono delle messe da morto....) Ad ogni modo, io oggi sare un poco negativo (oggi e magari domani...), ma per i prossimi 2-3 mesi mi fa pensare questa chiamata di Cramer che dopo un anno ora è passato 100% toro anche sulle big cap tipo Microsoft, Cisco, Corning e tutta la tecnologia del Nasdaq

notizia di rilievo mondiale - gz  

  By: GZ on Giovedì 23 Giugno 2005 17:23

La China National Offshore Oil Corporation ieri l'altro ha lanciato un'OPA per comprare ^Unocal#^ (UCL), una delle maggiore società petrolifere americane a 67$ offrendo la bellezza di 1.5 miliardi di $, ossia quanto aveva offerto ^Chevron#^ (CVX) sempre per Unocal un mese fa. Questa è una notizia di rilievo mondiale per le sue implicazioni e va affiancata con le acquisizioni nell'acciaio fatte dal mega conglomerato indiano (di cui ora non ricordo il nome) da quello russo che ha comprato la Lucchini, dagli egiziani che hanno comprato WIND ecc... ecc.... Altre società petrolifere candidate per essere comprate da cinesi, coreani, giapponesi o altri sono Anadarko, Burlington, Encana, Pogo Producing.

Gli indici "intelligenti" - gz  

  By: GZ on Mercoledì 22 Giugno 2005 03:54

qual'è il mercato azionario migliore, l'S&P 500 il Nasdaq il Nikkei il Mibtel il Cac.... (intesi come indici di borsa) ? Beh...ora ci sono dei nuovi ETF sugli indici di borsa creati da una società che ha un programma computerizzato di selezione che ^batte (negli ultimi due anni) i risultati degli ETF "normali"#http://today.reuters.com/news/newsArticle.aspx?type=reutersEdge&storyID=2005-06-20T194832Z_01_N20647742_RTRIDST_0_PICKS-COLUMN-INVESTING-DC.XML^ PowerShares Dynamic Market ETF (PWC) crea cioè degli indici "intelligenti" in maniera dinamica e automatica e finora stanno facendo molto bene rispetto agli indici di borsa soliti come l'S&P 500

i tassi di interesse all'1.5% - gz  

  By: GZ on Martedì 21 Giugno 2005 20:12

E con oggi la Svezia ha tagliato i tassi di interesse all'1.5% la Svizzera, altro paese fuori dall'Europa li ha ridotti all'1.5% già da un anno Dato che questi due paesi non vanno peggio della Germania o dell'Italia e dato che la Banca Centrale Europea ha mantenuto invece i tassi di interesse (a 3 mesi) al 2% e dato che l'Europa politica è in crisi si accettano scommesse su quanto occorra per tagliarli all'1.5% anche da parte della Banca Centrale Europea Non che serva molto, ma in questo modo almento forse riescono a spingere l'euro a 1.10 (e a fare la fortuna di chi lavora nell'immobiliare per un altro anno)

L'Italia dei primati economici - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Giugno 2005 22:53

Mah..... non so se sia il caso di alimentare l'ondata di qualunquismo del voto contro l'Europa e poi quello sulle staminali tirando in ballo la vecchia storia gli stipendi dei deputati e senatori... Sarebbe come se io ora dicessi che il motivo per cui il 99% dei deputati italiani ha votato la Costituzione Europea (in Italia niente referendum ovviamente) è perchè grazie all'Europa ci sono ora migliaia di cariche e posti super-pagati per i politici. Come se la prospettiva di guadagnare 290 milioni di lire netti più altri privilegi che ne valgono almeno altri 100 influenzasse la "visione dell'Europa" di una persona Come se qualcuno andasse in TV o scrivesse sul Corriere che l'Italia è il paese dove nessun deputato ha votato contro l'Europa perchè i nostri euro-deputati si mettono in tasca 144 mila euro all'annno (esentasse) contro 81 mila degli inglesei, 62 mila dei francesi, 55 mila degli svedesi, 32 mila degli spagnoli e 7 mila dei polacchi. Come se le scelte dei politici fossero dettate dall'interesse personale, tipo i commercianti o gli industriali o l'italiano medio che vuole solo inquinare e fare i suoi comodi. Come se non contasse niente che sono di destra o sinistra, pro e contro berlusconi, appartengono alla tradizione socialista o liberale, si richiamano a Cattaneo o al Che Guevara, pensano all'ecologia, alla pace, ai diritti delle donne e dei più deboli, allo sviluppo.... Finalmente una graduatoria in cui l'Italia è in testa a tutti.

L'Italia dei primati - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Giugno 2005 22:53

Le Telecom italiane sono la vera Microsoft - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Giugno 2005 15:51

....vedi le puntate precedenti di questo topic per altre informazioni ....su ^skype versione italiana trovi tutto# http://www.skype.com/store^, basta scorrere le pagine Non è che sia un venditore di Skype, ma così, prima di morire dopo la caduta del muro di berlino mi piacerebbe vedere anche quella del monopolio telecom. La tecnologia consentirebbe dei costi tali da avere le telefonate di linea fissa quasi gratis e quelle da cellulare a 3-4 centesimi al minuto. E' solo questione di tempo, come l'Urss prima o poi qualcuno troverà il modo di fare crollare anche la Telecom perchè la tecnologia e il bisogno di libertà alla fine vincono. La cosa curiosa è che però nel breve periodo (OGGI) Telecom è un titolo comprabile perchè non ha mai fatto tanti soldi. Negli USA le grandi telecom che una volta avevano il monopolio della linea fissa come AT&T, SBC, Verizon sono le società più moribonde del Dow Jones, ogni anno il loro fatturato cala del -12% medio all'anno (!) Prendi ^AT&T#^ nel 2000 fatturava 47 miliardi e ne guadagnava 4.6, oggi ne fattura 30 e perde 6 miliardi, mentre il margine (prima degli interessi e ammortamenti) è sceso dal 28% al 9%, in confronto Fiat è un azienda sana. Nel 2000 capitalizzava 200 miliardi e oggi ne capitalizza 15, quindici miliardi. Prendi l'equivalente italiano, ^Telecom#^ Italia, capitalizza 47 miliardi: nel 2000 fatturava 30 miliardi e ne guadagnava -0.9, ma solo a causa gli interessi sul debito di Colannino e le scatole cinesi della scalata perchè l'utile operativo era di 12 miliardi. Oggi fattura 31 miliardi, ne guadagna 14 di utile operativo, 7.8 di utile netto e il margine (prima degli interessi e ammortamenti) è SALITO dal 17% al 23%. Per TIM addirittura il margine è ancora al 31% sul fatturato, guadagna 31 euro ogni 100 che ne fattura. La Microsoft che è un monopolio per i sistemi operativi ha un margine del 24% oggi (contro un 47% nel 2000) inferiore a TIM. Della serie: è qui l'America !. Le telecom USA avevano un margine del 28% e gli è crollato al 9%, le italiane se prendiamo la nuova Telecom che fonde TIM, hanno un margine del 27% medio. Sono state penalizzate negli ultimi mesi in borsa per le complesse manovre necessarie al controllo di Tronchetti & C, ma dove le trovi al mondo società che guadagnano così, ora vedrai che le ricomprano. (Poi alla lunga però finiranno come AT&T, vedi i suoi conti qui come promemoria)

i progressi continui che fa il mondo. - gz  

  By: GZ on Domenica 19 Giugno 2005 23:18

E' veramente sbagliato non aprire gli occhi ai progressi continui che fa il mondo. Oggi ad esempio aprendo questi sito noto nella pagina del forum in alto sulla striscia gestita in modo computerizzato dalla ^Google#^ una ^pubblicità di Forza Italia#http://www.menotassepertutti.it/^ sul taglio delle tasse. Per la precisione questo annuncio pubblicitario appare associato a un post in cui appariva la parola "Berlusconi" e "tasse", ma se ti sposti in un altra pagina del sito o del forum non c'è. I sistemi della Google in tempo reale quindi monitorizzano milioni di pagine in tutto il mondo incluse le nostre e se vedono "berlusconi" oppure "tasse"... zaff! gli schiaffano un piccolo annuncio testuale Si tratta come abbiamo discusso della famosa nuova tecnologia pubblicitaria in formato "click through", basata cioè sui click che ricevono annunci testuali contestualizzati automaticamente, grazie alla quale il titolo Google è salito da questa estate da 80 a 270 dollari (se gli clicci sopra Google riceve 1/3 circa di quello che Forza Italia ha deciso di pagare per ogni click) In questo modo tutti sono contenti: - gli azionisti di Google (tra cui siamo stato anche noi per alcuni mesi avendo ^venduto GOOG solo giorni fa...#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=MT&id=27404#27404^, - i proprietari e dipendenti di Google che, se notate, stanno incassando miliardi di dollari di stock options, - Forza Italia che spende per pubblicità mirate sul taglio delle tasse - chi gestisce il sito (mi informerò su quanto paga FI per ogni click e se qualcuno lo ha fatto) - e chi leggeva questi post sulle tasse che riceve in tempo reale un link che gli mostra nel caso fosse distratto che il governo le ha ridotte di 13 miliardi di euro

Il mercato immobiliare nel mondo - gz  

  By: GZ on Domenica 19 Giugno 2005 17:45

L'Economist questa settimana predice un crac del mercato immobiliare mondiale mostrando che nell'insieme è salito più di ogni periodo della storia Questo tipo di storia dovrebbe indicare che ancora per qualche mese continua a salire. ((anche se è compensata da Newsweek la settimana scorsa che ha fatto un numero tutto dedicato a come diventare milionari comprando e vendendo immobili, stile Nasdaq 2000) Ma come al solito l'Economist quando si impegna presenta ^tanti numeri interessanti#www.economist.com/finance/displayStory.cfm?story_id=4079027^ 1) In Italia negli ultimi 8 anni gli immobili anno reso (in media) il +70% mentre i casi limite di rialzo sono stati in Spagna (+145%), Australia, Irlanda (+190%) e Inghilterra (+154%). La Francia sta nel mezzo (+87%), l'America pari all'Italia (+73%), la Francia +87%, l'eccezione Giappone e Germania in cui le case costano meno di 8 anni fa. 2) Tuttavvia se si tiene conto delle tasse intorno al 40%, nel caso si tratti di speculazione per poi vendere e non casa di proprietà, la cosa sorprendente per molti è che dal 1997 ad oggi l'immobiliare non riesce a battere l'indice mondiale di borsa (al netto di dividendi, spese e tasse). Ad esempio il Dow Jones era a 6.700 in gennaio 1997 ed oggi a 10.500 (+57%) e in più incassavi otto anni di dividendi (diciamo un altro +20%) quindi diciamo un 75-80%, il tutto però pagando il 12.5% di tasse (lasciando perdere le maggiori possibilità di elusione/evasione). L'apprezzamendo medio della casa è stato il +70% in Italia dal 1997 a cui aggiungere un affitto eventuale (e sottrarre qualche spesa di manutenzione in otto anni no ?). Con un 4-5% di affitto fai un altro +40% dal 1998 (e siamo molto generosi perchè in otto anni alcune spese inciderebbero, senza contare che per la casa ci si indebita e si pagano interessi e per le azioni no). Quindi diciamo che in media l'immobiliare in Italia avrà reso un 70% + 40% = +110% dal 1998 (a essere abbondanti). Ma poi pagherai un 40% di tasse se lo vuoi realizzare (per le azioni è scontato per gli immobili non ci si pensa, ma il valore esiste solo quando vendi, altrimenti è teorico e quando vendi paghi l'aliquota sul reddito, a meno di essere gli immobiliaristi romani). Fai allora i conti e nonostante siamo appena passati per il più grande boom immobiliare globale della storia non hai battuto la borsa (usando gli indici mondiali, piazza affari sì). Se prendi dal 1999 o 2000 invece sì, vincono gli immobili, ma non dal 2002 e non dal 1990 o dal 1985 o dal 1980. 4) E' un caso ? No, il noto critico delle manie di borsa ^Robert Shiller di "Irrational Exuberance"#http://www.irrationalexuberance.com^ mostra che negli ultimi 100 anni gli immobili in America in termini REALI hanno reso come apprezzamento un +0.5% ANNUO medio. Il rendimento storico degli immobili REALE è INFEERIORE all'1% in America, contro un +6% circa annuo medio REALE delle azioni (per l'Europa non ho i numeri) Quindi il fatto che negli ultimi 4 anni gli immobili abbiano reso un +10% medio reale ANNUO e negli ultimi 8 anni un +7% medio annuo è assurdamente fuori da ogni parametro storico (e sarebbe più esagerato in % su base storica di quanto fossero le borse nel 1996-2000) (Se però spieghi queste cose ti guardano strano. Come mai ? perchè la gente vede solo i rendimenti nominali e non quelli reali, una volta l'inflazione era l'8% in Italia e il 6% nel resto del mondo...) 5) i mercati più bollenti come Inghilterra ed Australia ^hanno iniziato a scendere negli ultimi 12 mesi#www.economist.com/finance/displayStory.cfm?story_id=4079027^

Warren Buffett perde 2.5 miliardi - gz  

  By: GZ on Domenica 19 Giugno 2005 17:15

Il bello del mercato finanziario è che è democratico e ugualitario. Se sei il secondo uomo più ricco del mondo, con 40 anni di successi dietro le spalle, amico o in affari con le persone più influenti, proprietario del secondo giornale americano (Washington Post), ogni tua opinione finanziaria viene riportato immediatamente da tutti i giornali del mondo, rischi lo stesso come tutti Se compri 22 miliardi di euro e altre valute contro dollaro a fine 2004, lo pubblicizzi sui media ad ogni intervista, convinci il tuo amico Bill Gates a comprare euro e ripetere a Davos in gennaio che il dollaro può solo scendere, oggi con l'euro sceso da 1.35$ a 1.21$, anche se sei Warren Buffett hai perso circa 2.5 miliardi di dollari (dall'ultimo bilancio di Berskhsire in cui hai mostrato i 22 miliardi di posizione al ribasso sul dollaro e ribadito a fine marzo) Warren Buffett negli ultimi sei mesi ha perso una cifra pari a una manovra finanziaria italiana, maggiore di ogni altro guadagno mai fatto (cioè in 40 anni non ha mai guadagnato 2.5 miliardi con una operazione o in un anno) Negli ultimi 10 o 15 anni Warren Buffett ha fatto affari fuori dal mercato finanziario sfruttando i contatti, il nome, la leva finanziaria, l'influenza sui media (il Washington Post di cui è azionista di maggioranza con il 25% detta legge in America) e limitando il grosso dei suoi investimenti alle assicurazioni ( mentre il Nasdaq saliva da quota 200 nei primi anni '90 a 1.900 oggi) Ma sul mercato finanziario globale e specialmente sui cambi dove anche con 22 miliardi è solo uno dei tanti (perchè ci sono 20 mila miliardi investiti) e non ha esperienza, ci rimette le penne come un pollo qualsiasi

Cattive notizie per le Telecom - gz  

  By: GZ on Sabato 18 Giugno 2005 00:08

Cattive notizie per le Telecom A proposito io uso ora Skype intanto con un normale telefono cordless oltre che con il PC. ----------------------- Un'azienda norvegese ha creato un software che consente di utilizzare il sistema Skype senza stare attaccati al proprio pc Il prodotto sarà disponibile da agosto e costerà tra i 50 e i 66 euro Telefonate via web anche con il cellulare Per superare il vincolo dell'utilizzo di una cuffia con microfono collegata al computer, il metodo fino ad oggi più utilizzato per usufruire delle telefonate via web, un'azienda norvegese, la IPdrum, ha ideato un ^software che consente di accedere alla rete attraverso un normale telefono cellulare.#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/06_Giugno/15/skype.shtml^

non bisogna perdere di vista il contesto - gz  

  By: GZ on Venerdì 17 Giugno 2005 19:19

hanno appena annunciato di avere sbagliato le stime per il 2005 di introiti fiscali americani per 180 miliardi, ma PER DIFETTO. I dati economici NON sono deboli ! (al di là del singolo dato di ieri o di domani) Ripeto: le entrate risultano ora in USA rispetto alle previsioni più alte di 180 miliardi di dollari. Per dare un idea la famosa storia delle tasse da ridurre sì, no, forse l'anno prossimo, anzi no... di Berlusconi gira intorno a 5-6 miliardi Se lo stato americano incassa ora 180 miliardi in più delle stime vuole dire che qualcuno produce di più, che c'è più reddito, che l'economia tira che non si è mai stati così ricchi In borsa tutto quello che è materie prime (non solo petrolio), beni industriali, tecnologia (a parte il software), costruzioni e insomma cose "CICLICHE" cioè legate alla congiuntura economica da 15 giorni ha ripreso a salire (a New York) vedi cose tipo Caterpillar, Dow Chemical, ABB, HB Home, Lennar... insomma non bisogna perdere di vista il contesto che è : a) il 2004 è stato nel mondo l'anno di maggiore crescita degli ultimi 30 anni b) il 2005 in America e Asia è un anno di crescita sopra il 3%, anzi forse vicino al 4%

Le small cap americane oggi sfondano il massimo di tutti i tempi - gz  

  By: GZ on Venerdì 17 Giugno 2005 18:54

darei una squassata al monitor per sbloccarlo L' S&P 600 Small Cap (non l'S&P 500 della società grandi) ha forato un ora fa il massimo storico di tutti i tempi questo dimostra che: a) non è vero che le borse in particolare l'americana dal 2000 in poi hanno dato delle perdite ecc..., basta comprare un paniere (o anche un indice) delle società medio-piccole le quali.... b) ...statisticamente e in media (ma un indice appunto come l' S&P 600 Small Cap da una media di 600 titoli) salgono di più delle grandi

Più aumentano gli aiuti più peggiora l'economia - gz  

  By: GZ on Venerdì 17 Giugno 2005 02:06

(....I dati portati da Erixon mostrano che via via che gli aiuti all’Africa aumentavano dal 5% del Pil continentale (1970) al 18% (1995), la crescita del Pil pro-capite crollava dal 15-17% a negativa; per riprendere a metà Anni Novanta quando gli aiuti sono tornati a calare.....) Il G8 ha approvato 40 miliardi di dollari di aiuti (cancellazione del debito) per l'Africa (di cui all'Italia spetteranno un 3 miliardi, più o meno il fantomatico taglio dell'Irap). Su scale diverse sempre la stessa cosa. Che siano i genitori che proteggono e sussidiano il figlio ogni volta che è in difficoltà e se lo ritrovano cinque anni fuori corso, lo stato italiano che stanzia 20mila miliardi sulla Campania e si ritrova camorra e e clientele padrone della città o i politici progressisti che chiedono 40 miliardi di dollari "per l'Africa" ein questo modo mantengono al potere regimi corrotti che senza quei soldi crollerebbero. --------------------------------------------------------------- Le rockstar sbagliano Aiuti dannosi per l’Africa» Studio attacca il piano Blair: ^i fondi rafforzano i regimi#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ESTERI&doc=AFRICA^ Secondo Erixon, la ragione per la quale, dopo decenni di dichiarazioni di buona volontà e 400 miliardi di dollari di sostegno occidentale, l’Africa resta in condizioni economiche e sociali pessime è che gli aiuti non funzionano quando si è fortunati, fanno del male nella maggior parte dei casi. A poche settimane dal G8 di luglio in Scozia, che avrà al centro delle discussioni la lotta alla povertà, e a pochi giorni dalle marce e dalla serie concerti di beneficenza, previsti in tutto il mondo, che lo accompagneranno, questo è l’attacco finora più forte alla Rock Star Economics , quel complesso di teorie rese popolari da musicisti e attori che sostengono la necessità di raddoppiare subito gli aiuti ai Paesi più poveri. «Gli economisti-rock star vedono il mondo attraverso occhiali rosa - sostiene Julian Morris, direttore dell'International Policy Network (Ipn), l’istituto britannico che ha pubblicato l’analisi -. La loro convinzione che gli aiuti vadano a beneficiare i poveri è mal posta. La realtà è che gli aiuti premiano il fallimento e rafforzano regimi che diversamente sarebbero stati fatti fuori». I dati portati da Erixon mostrano che via via che gli aiuti all’Africa aumentavano dal 5% del Pil continentale (1970) al 18% (1995), la crescita del Pil pro-capite crollava dal 15-17% a negativa; per riprendere a metà Anni Novanta quando gli aiuti sono tornati a calare. Lo studio sostiene che se i governi occidentali facessero come richiesto da Jeffrey Sachs, l’economista che ha studiato la strategia Onu per eradicare la povertà, e come proposto dal primo ministro britannico Tony Blair, cioè se aumentassero gli aiuti all'Africa di 25 miliardi di dollari l’anno, «le conseguenze potrebbero essere devastanti. Troppo spesso gli aiuti hanno fatto più male che bene, specialmente in Africa. Hanno ingigantito le élite politiche e tolto potere all’uomo comune». Erixon confuta alla radice la teoria indiscussa da decenni secondo la quale gli aiuti esteri avrebbero la forza di dare la spinta iniziale a un’economia e rompere così il «circolo vizioso della povertà». In realtà, dice l’economista, «i Paesi non sono poveri perché mancano di strade, scuole o ospedali. Mancano di queste cose perché sono poveri. E sono poveri perché non hanno le istituzioni di una società libera, le quali creano le condizioni di base per lo sviluppo economico». In altri termini, a condannare alla povertà è l’assenza di diritti di proprietà, di leggi e norme, di mercati aperti, di governi onesti e non invadenti, di commercio estero. Gli aiuti, al contrario, hanno due tipi di effetti negativi: spostano l'attenzione dal problema vero, cioè dalla creazione di istituzioni che funzionano; e soprattutto spingono ai margini gli investimenti privati, danno risorse a regimi dispotici per continuare a opprimere, minano la democrazia, perpetuano la povertà. Qualche esempio nella storia moderna dell’Africa? Tra gli altri, i casi dello Zimbabwe, dell’Uganda, del Congo. Lo studio dell’Ipn - che è stato pubblicato assieme a centri di ricerca di Sudafrica, Hong Kong, India, Ghana, Israele e Nigeria - analizza gli effetti degli aiuti sulla crescita in generale e scopre che sono sempre negativi. E come esempio da seguire porta (a parte Cina e India) il Botswana, il quale si è dato buone istituzioni economiche e ha avuto una bassa «interferenza» di aiuti esteri, con il risultato che il suo tasso di crescita negli scorsi 30 anni è stato «tra i più alti del mondo» e il reddito pro-capite è oggi di ottomila dollari l'anno, contro i meno di mille di molti Paesi africani. Non è detto, insomma, che il concerto più virtuoso sia quello rock. Danilo Taino

I catastrofisti possono avere ragione - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 22:16

I catastrofisti possono avere ragione. Su CNBC intervistano gli agenti immobiliari di New York e in Florida riguardo agli acquisti di immobili da parte di stranieri negli USA. Quest'anno a NY gli acquisti di stranieri SONO UN TERZO DEL TOTALE, Sono aumentati del +60% rispetto all'anno scorso e nelle interviste citano in particolare giapponesi e italiani. Chi dice che il problema dell'economia nostrana è che italiani non investono ? Lo fanno, comprando immobili a New York al quarto anno consecutivi di rialzo dei prezzi superiore al 10%.

nuovo minimo storico del costo delle Opzioni - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 21:07

La volatilità delle Opzioni sui titoli americani (e quindi anche il costo delle opzioni), il VXO, ha toccato oggi il nuovo minimo storico degli ultimi 10 anni, un 10.65% solamente Negli anni in cui tanta gente si interessava alla borsa (1999-2001) era al 30% e nel 2002 con Enron, la crisi e l'Iraq è arrivata al 45% Adesso siamo al 10% tic.. tic... tic...

Volatiltà Zero per le Opzioni - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 21:05

La volatilità delle Opzioni sui titoli americani (e quindi anche il costo delle opzioni) ha toccato oggi il nuovo minimo storico degli ultimi 10 anni (l'ultima volta che era a questo livello è stato nel 1995, ma da allora alcune cose sono cambiate nel calcolo e nel funzionamento del mercato) C'era un pezzo di John Succo (uno che gestisce un fondo hedge che tratta solo opzioni) "Zero Volatility" ieri su Minyanville.com Dice ad esempio che ha visto almeno 10 miliardi di dollari di Call che sono state vendute da fondi che cercano di spremere qualche punto percentuale in tutti i modi possibili anche quando il mercato si muove meno. Spiega che si è accumulata una massa di opzioni vendute sopra e sotto i prezzi attuali. Il che comprime la volatilità fino a che dura, ma poi crea la miscela esplosiva

anche il Petrolio in euro fa il massimo storico - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 19:09

Oltre all'Oro visto prima qui a fianco, questo mese anche il Petrolio in Euro (non in $) ha toccato il massimo storico, storico inteso come degli ultimi 30 anni. Oggi il Greggio costa 46.5 euro al barile e ha sfondato i massimi precedenti di 44 euro di inizio anno e del 2004, il record precedente del 2000 era 43 euro (dovuto però al fatto che l'euro era sceso a 90 centesimi di $). Ai tempi della famosa "bolla" delle borse nel 1999 il petrolio costava 10-15 euro al barile, un aumento del +300% (sopra il Petrolio, sotto l'Euro e in fondo il rapporto tra i due)

Sul petrolio ho proprio torto - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 14:55

Sul petrolio ho proprio torto (a essere ribassista), siamo a 55.9 $ e in euro in realtà è come se fosse a 60 dollari (cioè in euro il greggio ha sfondato il massimo di inizio anno) Ovviamente si può chiudere anche la cosa dicendo che avendo sfondato di nuovo il grafico (la trendline sui 54$) ora la proiezione è che vada a 60$ (proiezione di Fibonacci).... Ma cercando anche di capire in effetti Andy Weisman su TSC fa un discorso sul fatto che le agenzie internazionali ed americana per l'energia semplicemente stanno assumendo nelle loro proiezioni un incremento di produzione di Russia e Arabia Saudita che non esiste. E ci può essere un "buco" di 100 milioni di barili uno "Tsunami" sul mercato. Cioè, nel corso del 2005 la domanda salirà da 82 a 84 milioni di barili al giorno e questo OK, lo si legge sempre. La IEA e le agenzie mondiali dicono però che Russia e Arabia Saudita e OPEC sono impegnate a incrementare di 2 milioni la produzione. Ma recenti interviste questo mese di esponenti sauditi, russi ed americani sembrano smentirlo. Secondo Weisman se si fanno i conti da qui a fine anno i 2 milioni di barili al giorno addizionali non si materializzeranno e quindi mancheranno almeno 100 milioni di barili cumulativamente, forse di più (cioè 100 giorni per almeno 1 milione di barili di deficit medio al giorno). Cioè la strozzatura è ora e soprattutto nella raffinazione perchè il greggio addizionale disponibile è di qualità "pesante" per la quale manca la capacità di raffinazione). Parliamo quindi qui nel breve termine e da un momento all'altro può succedere un patatrac perchè se fosse vero, con 100 milioni di barili di deficit l'impatto sul prezzo può essere la "spike" di cui parlava Goldman Sachs un mese fa, cioè 90 o 100 dollari al barile ---------------------------------------------------------------- ...........2.0 Million Barrel Per Day Increase Is Needed to Meet Demand The U.S. Energy Information Administration's (EIA's) most recent estimates of supply and demand indicate that, even at prices in the mid-$50 per barrel range, global demand for oil is likely to increase by at least 2.0 million barrels per day between the fourth quarter of 2004 and the fourth quarter of 2005. Much of this increase already has occurred during the first five and a half months of this year. To meet this demand, EIA's analysis indicates a 2.0 million barrel per day increase in supplies is needed between the fourth quarter of 2004 and the fourth quarter of this year. Expected Increase in Supply Is Only 1.0 Million Barrels Per Day Net of expected year-over-year declines in production from the North Sea, however, the total expected increase in supply from all of the producing countries of the world other than Russia and the members of OPEC over this 12-month period is only 1.0 million barrels per day -- i.e., at least 1.0 million barrels per day short of the level EIA has concluded is necessary to meet growing world demand. OPEC, Russia Must Increase Production To Avoid Erosions of Inventory To avoid a rapid and potentially dangerous erosion of U.S. and global inventory levels, therefore, it is imperative that OPEC increase its production by at least 700,000 barrels per day over fourth quarter 2004 levels and Russia increase production by at least 300,000 barrels per day over fourth quarter 2004 levels. There is no other potential source of supply available if these levels are not achieved. Saudi Arabia Has Capacity, But Not Refining Capability Is Not Available Over the past seven weeks, however, it has become crystal clear that neither OPEC nor Russia is likely to be able to increase production significantly between now and the end of this year. It has been well known for some time that, within OPEC, only Saudi Arabia claims to have any remaining spare capacity. In early May, however, shortly after President Bush met with Crown Prince Abdullah in Crawford, Texas, it became crystal clear that this remaining capacity, to the extent it exists, is of no use in meeting current global needs. Capacity Not 'Usable' in World Market Specifically, both U.S. Energy Secretary Bodman and Saudi Oil Minister Ali al-Niami publicly acknowledged -- and have since repeatedly reiterated -- that there is no refining capacity available that can process this oil. In the words of the Saudi Oil Minister, existing refineries "can't handle it." As a result, Saudi Arabia has been forced to take it off of the world market. As Secretary Bodman has now repeatedly stated, this capacity is therefore not "usable" in the current world market. With No New Projects Underway, OPEC Is Maxed Out No other OPEC member claims to have any other spare capacity available. Nor is any OPEC member expecting to bring on any major new project between now and the end of the year (with the possible exception of 100,000 barrels per day of Algerian capacity that conceivably could come on line in December, but is more likely to come on in the first quarter of next year). For all practical purposes, therefore, OPEC appears to be maxed out. Russian Production Increase Is Unlikely As Well This leaves it, however, at least 400,000 barrels per day short of the production levels EIA has determined are necessary to avoid a meltdown of global inventories later this year. Further, if this isn't problem enough, in an interview published in the Wall Street Journal two Fridays ago, Russian officials acknowledged what already should have been clear months ago: that there's little or no likelihood that we'll see any increase in Russian production this year. Total Worldwide Shortfall Could Exceed 100 Million Barrels By Year End Realistically, therefore, by the fourth quarter of this year, global production is likely to fall at least 700,000 barrels per day short of required levels. Cumulatively, between now and the end of the year, the total shortfall in supply, at a minimum, is likely to exceed 100 million barrels worldwide. The Energy Price Tsunami of 2005, Part III Part II explained why, between now and the end of the year, global oil supplies are likely to fall at least 100 million barrels short of expected demand at current price levels. Global Oil Shortage Will Dwarf 70s Supply Crunch This will dwarf the supply crunch that occurred during the 1973-74 embargo, when a cutback in deliveries of only a fraction of this magnitude was sufficient to cause a fourfold increase in oil prices. Further, there is a significant risk that the supply gap could be even greater than the 100-million-barrel total suggests. This is because virtually every producer in the world has been producing flat-out for over a year now. Past experience suggests that, when this occurs, sudden declines in production in all likelihood are inevitable in at least some fields. If this occurs, there is no other source of supply available to make up the difference. Yet the EIA and IEA Ignore Supply Deficiencies Both EIA and the International Energy Agency (IEA) have blissfully ignored the supply deficiencies lurking immediately around the corner in their most recent forecasts. In its most recent monthly Energy Outlook, for example, issued June 10, EIA continues to assume that OPEC will increase production by at least an additional 400,000 barrels per day between now and the beginning of the fourth quarter of this year and assumes that Russia will achieve approximately a 300,000-barrel-per-day increase during the same period. The EIA offers no explanation, however, of how these assumptions can be squared with Secretary Bodman's repeated public statements over the past several weeks regarding the inability of the world market to process the remaining Saudi crude. This, in my view, should not be tolerated. EIA's and Secretary of Energy Bodman's Statements Need To Be Squared The U.S. has no direct means of holding the IEA accountable. The administrator of the EIA, however, reports directly to Secretary Bodman. The EIA, when it issued its monthly energy price forecast for June, explicitly represented the President, to the general public and to the financial markets in particular that, in its judgment, as the agency of the federal government responsible for assessing global supply and demand for oil, the market is likely to be adequately supplied with oil for the remainder of this year and in 2006. This is a critical representation, the validity of which has far-reaching repercussions for the financial markets in the U.S. and around the world. Secretary Bodman's public statements over the past several weeks, however (which have been repeatedly confirmed by the Saudis), cast serious doubt on the accuracy of the EIA's assessment. Bodman Owes Street and Public an Explanation If a major U.S. corporation were to make public representations of such a questionable nature, on an issue within its purview with critical repercussions for the financial markets, in all likelihood there would be calls for an immediate investigation by the SEC. The EIA, of course, is not subject to the SEC's jurisdiction. I also have no doubt that DOE officials at all times have acted in good faith -- despite the obvious basis for questioning the validity of EIA's public representations in its June 10 regarding the adequacy of current oil supplies, given Secretary Bodman's public statements over the past several weeks. However, at a bare minimum, given the critical importance of this issue to the financial markets and the U.S. economy, Secretary of Energy Bodman owes Wall Street and the general public an explanation of how his public statements can be squared with EIA's reports. Market Lulled Into Believing $60 Per Barrel for Oil Is Sustainable Whether the market fully recognizes this fact or not, at this point it is largely only the assertion by the EIA that supplies will be adequate during the remainder of the year, and a parallel assertion by IEA, that is lulling the market into believing that prices below $60 per barrel are sustainable. Unfortunately, at this point, this assertion is almost certainly baseless -- as the Secretary of Energy has acknowledged repeatedly (at least implicitly) over the past several weeks.

Ogni tanto ti comprano il titolo in portafoglio - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 13:25

Quello che l'^OCA#^ toglie la ^Vicuron#^ Pharma restituisce oggi grazie all'OPA appena annunciata di Pfizer che è così gentile da pagarla un +75% rispetto al prezzo di mercato corrente (un balzo da 13 a 23 euro), non male no ? Questo è veramente l'anno delle acquisizione e fusioni. I tassi di interesse dono bassi, il credito abbondante, le aziende gonfie di cassa e con margini di profitto ai livelli massimi, ma con poche prospettive di crescita interna. Per cui quello che fanno per crescere è andarsi a comprare altre aziende. Anche in questo senso è meglio avere parecchi titoli in portafoglio medio-piccoli (in settori in consolidamento) perchè sono le grandi che vanno a comprare (con le eccezioni italiane tipo Unipol e Popolare Lodi che vogliono comprare Antonveneta senza che sia chiaro se hanno i soldi)

Come mai Tradestation continua a salire - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Giugno 2005 13:08

Come mai la nostra ^Tradestation#^ continua a salire quatta quatta (in termini tecnici:"... in una congestione stretta a triangolo ascendente..") nonostante il business del trading online non si sia ancora ripreso dal calo di inizio anno ? Perchè questo è l'anno delle ACQUISIZIONI e nel settore ora ci sono di continuo OPA e FUSIONI come quella di ieri di Merril Lynch che ha comprato la borsa di Philadelphia per le opzioni, quella di Ameritrade in corso

Quando finirà l'emorragia dell'Euro ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 15 Giugno 2005 00:38

...oggi l'€ non fa 13? ... --------------- succede anche a me di vedere segnali tecnici in anticipo quando ho una posizione in rosso l'euro e il franco possono ancora perdere per 2 giorni secondo il calcolo di DeMark solo il Canadese e il Neozelandese hanno completato il ciclo di 13 giorni fa e guarda caso (lunga vita al sequential e grazie a Tom..) sono i due cambi che non sono quasi scesi contro il dollaro in versione panzer dell'ultimo mese

Importante novità per i Portafogli Azionari ! - gz  

  By: GZ on Martedì 14 Giugno 2005 23:37

Da oggi c'è un miglioramento nei portafogli azionari del sito. La scelta fatta negli anni precedenti è stata di fornire cinque o sei portafogli azionari (Italia, America, Lungo Periodo, Trading, Europa) ognuno con 10-20 titoli. Anche quando ero più negativo sulle borse non sono quasi mai andato sotto i 30 titoli e quando mi sembra di dover essere più aggressivo si arriva anche a 70 titoli. Uno può scegliere un solo portafoglio da seguire, ma comunque sono sempre numerosi titoli e i commenti che faccio sono centrati in genere su quelli di trading a breve mentre uno vorrebbe sentire dire qualche cosa sui suoi titoli di portafoglio America quando si muovono molto. Perchè tanti titoli a proposito ? Due motivi... a) suggeriamo spesso titoli medio-piccoli meno conosciuti e logicamente però non si può mettere in portafoglio solo delle Mittel, Acqua Marcia, Ima, Enertad e Gabetti (o analoge società americane). Se si tratta di titoli più piccoli si deve diversificare perchè sono più volatili delle Unicredito o Microsoft. b) seguiamo i titoli europei ed americani (ed asiatici o sudamericani quotati a NY) e come si sa esistono circa 10-12 mila titoli quotati nel mondo per cui anche qui se compri ad esempio le acciaierie brasiliane, (^RIO#^) devi diversificare il rischio dovuto al fatto che aumentano i fattori di cui dovresti tenerte conto. Il vantaggio è che ^con il tempo si guadagna di più#http://www.cobraf.com/Portafoglio/Custom/SaldiPortfolio.php^ che non limitandosi alle grandi conosciute da tutti... Banca Intesa, Stm, Luxottica, Ras, Intel, Ericsson, Nokia, Yahoo, Exxon. Lo svantaggio per chi segue il sito è la dispersione data dal numero di titoli. Da domattina avremo allora nel ^Market Rap# www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=27415&Tart=^ (rap = riassunto) una sintesi di cosa è successo a tutti i titoli, evidenziando quelli che hanno avuto perdite o guadagni maggiori e suggerendo cosa fare. Sulla carta sembra un idea buona e allora perchè non è stato fatto prima ? Occoreva la piattaforma adatta a dare a chi scrive la sintesi di tutti i titoli con notizie e numeri collegati aggiornati OGNI GIORNO, leggibile in mezzora-un ora massimo e penso di averla ora. E in secondo luogo quest'anno per alcune ragioni dovrei spendere più tempo sulle azioni rispetto ai future degli ultimi due anni. Ogni giorno si ritroverà quindi un aggiornamento sintetico nel ^Market Rap# www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=27415&Tart=^, con le percentuali e un commento sui titoli che abbiano avuto variazioni oltre la norma (diciamo oltre il +2% o -2%) Ad esempio stasera, 14 giugno, si nota ^Syntroleum#^ (tecnologia energetica per estrarre petrolio dal catrame sabbioso) che guadagna +10%, vale la pena di venderlo allora ? E invece due titoli auriferi come ^RandGold#^ e ^DROOY#^ a -5% sono da tagliare ?....

Le staminali non inviarle per posta - gz  

  By: GZ on Martedì 14 Giugno 2005 15:02

La settimana scorsa le edicole erano tappezzate di copertine di settimanali e giornali con dei mega "SI" e tutti dalla montalcini a simona ventura alla ferrilli alla Afeff a enzo biafi ai filosofi, economisti, attori, cantanti mobilitati per un referendum clamorosamente ignorato dal 75% degli aventi diritto nonostante il weekend nuvoloso. Come per il voto in europa ora occupano i giornali per dibattere il perchè. Viene voglia ogni tanto di dare una mano. Non ho sentito quasi nessuno nel mio piccolo parlare delle staminali e dell'eterologa e personalmente non sono mai riuscito a leggere fino in fondoun articolo sul tema. Invece ho letto con interesse tutto quello che ho trovato sulla mega retata di 40 impiegati delle poste di Milano che sono stati filmati da dicembre a maggio ogni giorno mentre passavano la giornata ad aprire ogni busta che potesse contenere soldi o assegni o valori, andare in bagno, buttarla nel cesso e spartirsi i soldi e riciclare gli assegni e le carte di credito Dovevo ricevere (per ragioni che non vale la pena di spiegare) il mio passaporto inviato da NY il 23 maggio tramite posta registrata americana (si è fatto l'errore di non usare Fedex, anche se a Milano sono stati denunciati anche alcuni impiegati Fedex per la stessa casistica). Oggi 14 giugno non è arrivato, forse le bande di ladri che lavorano alle poste vendono anche passaporti, forse impiegano 20 giorni perchè devono prima aprire tutti i pacchi e vedere se ci sono carte di credito. Lo commentavo con Giorgia e mi dice oggi che per il suo matrimonio un paio di persone hanno fatto l'errore di inviare per posta soldi come regalo e sono stati rubati (non sono passati per Milano, ma rubano dappertutto evidentemente). Secondo mia moglie all'aereporto di Bologna le hanno rubato dei maglioni di cachemire e altre cose nell'ultimo anno, io dicevo che forse si sbaglia, ma due mesi fa è apparso un piccolo articolo sulla denuncia di una dozzina di dipendenti filmati per settimane ad aprire le valigie e rubare oggetti vari. Parlavo con uno del parcheggio originario della zona e mi spiegava che dei tizi addetti alle valigie hanno tutti uno poco paura tra i dipendenti "normali", sembrano gente uscita di galera e che rubassero lo sapevano tutti ma a denunciarli avevano un poco paura. A Malpensa pure c'era in aprile mi sembra la notizia che hanno filmato per mesi e mesi decine di dipendenti impegnati a aprire le valigie. Nessuno ovviamente di questi fa un giorno di carcere, per il licenziamento chissà e come per Mani Pulite solo a Milano e Bologna li beccano e a Roma o Palermo (spiace dirlo ma temo sia vero) non emerge niente anche se la posta sparisce. Sentivo un intervista al capo di Deutsche Post che spiegava che il suo titolo salirà ancora in borsa nonostante la concorrenza ora che inizia in Germania perchè la posta tedesca arriva entro 24 ore nel 99% dei casi. Forse non essendo impegnato mezzo ufficio a portare in bagno le lettere e i pacchi, aprirle e buttarle nel cesso la posta arriva prima Forse istintivamente il 70% degli italiani intuisce che se in Italia ci sono delle restrizioni su un tipo di ricerca in uno dei tanti settori biomedicali e se impiantano tre embrioni invece di quattro come all'estero è una cosa da cambiare, ma non è esattamente il medioevo. Una fecondazione invitro con quattro o cinque embrioni rischia anche di più ad esempio e come nuovi farmaci futuri dalle staminali l'Italia conta per l'1% dei nuovi farmaci che si scoprono al mondo, le staminali per l'1% della ricerca mondiale, per cui se qualcuno verrà curato in futuro o meno con queste non sarà qui il problema Intanto 40 milioni di euro sono andati sprecati per un referendum sapendo dall'inizio che un quorum al 50% sarebbero stati sprecati. Ma in questo modo in politica e sui media si poteva discutere a sfinimento di uno delle dozzine di problemi secondari dell'Italia, scelto però apposta per fare la bella figura degli Illuminati nei confronti dell'Oscurantismo e poi dolersi dell'indifferenza alle staminali dell'italiano medio impegnato a fare la fila per la denuncia del furto nella posta o all'aereporto

OCA, un nome che non portava bene - gz  

  By: GZ on Martedì 14 Giugno 2005 01:09

Come si può vedere qui sotto nei post precedenti che abbiamo copiato il giorno che OCA ha annunciato di avere "accounting errors", il 7 giugno, almeno sei dei maggiori studi legali americani tra cui il famoso Lerach hanno annunciato azioni collettive di risarcimento civile contro il management. (chi vuole invia una mail per aderire, non costa niente e ogni tanto ti informano di cosa fanno) (per la cronaca questo mese nel caso Enron le cause collettive di risarcimento civile contro Citigroup hanno vinto 2 miliardi di dollari per cui l'appetito è elevato al momento) Guardando il FORM 8-K June 7, 2005 (May 31, 2005) che OCA ha riportato alla SEC emerge che non sono in grado di fornire il bilancio 2004 entro i 120 giorni indispensabili per cui rischiano il de-listing e le banche hanno limitato a 90 milioni la linea di credito esistente per questo motivo. Con la legge Sarban Hoxley un CEO che firmi un bilancio in cui ci sono errori contabili rischia la galera e qui ci sono da mesi rumor di errori sulle fatture per cui questo non sarebbe di per sè la fine della società OCA già da mesi era nei guai, costava 6-8 volte gli utili quando i concorrenti nel settore della gestione degli studi dentistici costano dai 20 ai 30 volte gli utili Sul titolo ci sono da mesi i ribassisti, a fine marzo il 43% delle azioni erano vendute short e al momento il 50% probabilmente sono azioni short. Negli ultimi cinque giorni dopo il 7 giugno sono passate di mano circa 25 milioni di pezzi su un totale di 50 milioni di pezzi di flottante totale e non so bene cosa voglia dire, non capisco a chi siano passate di mano Il CEO Palmisano aveva messo il figlio Palmisano Junior come COO e poi lo hanno fatto dimettere un mese fa. Hanno tagliato l'aereo in affitto aziendale e Palmisano ha prestato 2 milioni alla società e per quello che vedo non hanno venduto azioni. Nel 2004 hanno aperto circa 40 uffici nuovi e questo gli costava sui 370mila l'uno per cui stavano espandendosi. Se si tratta di una frode, qualcosa di criminale in cui sono spariti i soldi allora i ribassisti hanno ragione anche ora di stare short fino a quando il titolo va a 25 centesimi Io avevo visto i numeri di bilancio 2003 (perchè appunto quello 2004 era in ritardo e questo lo si sapeva e spiegava l'accanimento contro la società e il fatto che costasse 1/4 delle altre) e non mi sembrava ci fossero cose strane. Il settore è uno di quelli che vanno (assistenza sanitaria) e guadagnava sempre: nel 1999 45 milioni, nel 2000 -2 mil, poi nel 2001 +61 mil, nel 2002 +58 mil, nel 2003 +39 milioni Diciamo che quando l'ho suggerita costava 4 dollari e rotti e guadagnava sul dollaro per azione, con pochi debiti, circa 110 milioni e mezzi propri di 490, quindi addirittura 8 dollari di libro per azione. Ad ogni modo quando i ribassisti sono short il 40% delle azioni a volte vuole dire che sanno loro meglio come stanno le cose

perchè i bonds scendono da 3 giorni ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Giugno 2005 17:37

sta andando giù e non capisco bene perchè salvo la sensazione che appunto il Greenspan non voglia smettere di alzare i tassi che però mi sembra troppo a scoppio ritardato e in ogni caso hai che i dati economici USA erano più deboli, hai che il deficit statale USA è stato rivisto in basso di 60 miliardi circa (quindi meno bonds vengono emessi), hai il petrolio che salendo dovrebbe aiutare i bonds (più petrolodollari da riciclare e freno all'economia), il dollaro che sale e attrae in dollari.... bla bla... come grafico uso i tassi di interesse, simboli TNX e TYX e il sequential in effetti è completo solo ora e a un livello più alto di quello che pensavo, però il massimo dovrebbe essere questo, diciamo che lo stop è il massimo della 13 ora di TNX e TYX

Ci sono due Fiat e la loro somma vale di più - gz  

  By: GZ on Domenica 12 Giugno 2005 22:44

Io sono molto toro su tutte le Fiat e anche Ifil da un anno circa, finora solo le Ifil e le Fiat privilegio hanno dato un guadagno mentre le Fiat risparmio sono pari e le ordinarie in perdita. Il ragionamento a cui sottoscrivo per insistere è che ci sono due "Fiat". Come scrive Massimo Muchetti sul corriere di ieri: "...La prima potrebbe contare su camion, macchine agricole, robotica, siderurgia, servizi, «La Stampa», le azioni di Mediobanca e Rcs e conserverebbe un fatturato di 26 miliardi di euro con un risultato operativo di 860 milioni. La seconda avrebbe ricavi per 20 miliardi con un risultato operativo negativo per 840 milioni (dati 2004). Tutta intera, la Fiat capitalizza 5,7 miliardi...." Cioè la "Fiat" che contiene camion, macchine agricole, robotica, siderurgia, servizi, «La Stampa», le azioni di Mediobanca e Rcs ....varrebbe diciamo da 10 volte l'utile operativo, quindi 10 X 860 milioni = 8.6 miliardi a 8 volte l'utile operativo, quindi 8 X 860 milioni = 6.5 miliardi Purtroppo c'è la la Fiat Auto che ha attualmente in borsa un valore NEGATIVO, nonostante 26 miliardi di fatturato. In borsa vale da -1 miliardo a -3 miliardi (a seconda delle opinioni, se sottrai il valore del primo settore Fiat da quello dell'auto). Ci sono debiti per 7 miliardi oltre alla perdita di circa mezzo miliardo annuo sull'auto, ma sui debiti c'è la possibilità di ridurli con la conversione in azioni del famoso prestito convertendo con le maggiori banche. In sintesi però è una situazione in cui ci sono 55 miliardi di fatturato e 5,7 miliardi di capitalizzazione, cioè da bancarotta. Ma dai numeri di cui sopra si vede che trovando il modo di dare via per ZERO LIRE la Fiat Auto il titolo varrebbe da un +10% a un +25% in più. Come spiegava DeBenedetti ieri l'altro sul Corriere in un intervista l'avvocato Agnelli era uno che ammetteva che "...se avesse dovuto gestire un edicola in 26 ore l'avrebbe fatta fallire...". Questo l' ho notato un poco anche io quando ero in una società di consulenza che lavorava per Fiat nel 1992, l'impressione è che è stata per decenni una delle società private peggio gestite, dove hanno cacciato Ghidella che sapeva fare l'auto per mettere Romiti che era un romano, direttore amministrativo di una società statale, esperto in politica, appalti e (stando ai processi in cui è finito) tangenti. Anche Paolo Fresco era un finanziere che non ha fatto niente sul lato prodotto e quanto ai Lapo e Iaki vanno bene per le copertine dei magazine. Quindi a chi dice che è condannata sul lato auto, direi che ancora si deve vedere cosa si può tirare fuori da Fiat senza finalmente più gli Agnelli e con gente capace e motivata a fare delle auto e basta. Secondo me Fiat Auto in mano a gente diversa non vale zero e nemmeno -2 miliardi di euro come ora stima il mercato. Qualcuno può fare questo ragionamento e a un certo punto si troverà il modo di venderla a dei coreani o giapponesi o cinesi come hanno venduto le acciaierie di Lucchini e Wind. Se riescono a dare via Fiat Auto anche solo per 0.5 miliardi di euro il titolo vale 8 miliardi e non i 5.7 miliardi attuali --------------------------------------- da www.corriere.it/edicola ---- Fiat, l’ipotesi dello spin off e quel rischio per l’auto La scissione può avvantaggiare gli azionisti ma anche creare problemi agli altri stakeholder In questi giorni il titolo Fiat è tornato sui 6 euro. Effetto delle indiscrezioni, non accreditate dal Lingotto, sulla possibile scissione di Fiat Auto da Fiat Spa. In realtà, giuridicamente l'auto fa già capo a una holding olandese in grado di accogliere nuovi soci come dimostra l'esperienza con General Motors. Dal punto di vista industriale, poi, non è una necessità inderogabile: quando Fiat Auto guadagnava, non ci pensava nessuno. E nell'immediato rischia di scatenare nuove tensioni fra chi lavora negli uffici e nelle officine. Perché allora oggi le banche ci pensano e la Borsa ci spera? I mercati finanziari, si sa, non amano l'incertezza. E così alcune banche vorrebbero isolare ciò che perde da ciò che guadagna. La scissione, infatti, determinerebbe da subito due distinte compagini azionarie: proporzionalmente uguali all'esordio, con l'Ifil degli Agnelli al 30% in entrambe; diverse in seguito. La prima potrebbe contare su camion, macchine agricole, robotica, siderurgia, servizi, «La Stampa», le azioni di Mediobanca e Rcs e conserverebbe un fatturato di 26 miliardi di euro con un risultato operativo di 860 milioni. La seconda avrebbe ricavi per 20 miliardi con un risultato operativo negativo per 840 milioni (dati 2004). Tutta intera, la Fiat capitalizza 5,7 miliardi. Ma la somma del valore netto delle sue parti oscilla tra i 6,4 e gli 8,5 miliardi. Ed è una stima che considera Fiat Auto un valore negativo: un handicap robusto quanto imprecisabile perché, se le attività valgono più o meno 3 miliardi, i debiti del settore, al momento sui 7 miliardi, dipendono anche dalle politiche finanziarie della holding. Comunque sia, se si trovasse il modo di togliere questa mela dal cesto, tutte le altre sarebbero meglio apprezzate dalla Borsa e le banche potrebbero ragionevolmente sperare di ridurre la perdita sul «convertendo» che oggi si profila pari a 1,5 miliardi su 3. Liberato dalla mela cattiva, il gruppo Fiat potrebbe avere un accesso più facile al mercato dei capitali di debito e di rischio. Ma che ne sarebbe di Fiat Auto? Lasciata così com'è, verrebbe considerata alla stregua di una bad company . I soci scissionisti potrebbero consolarsi con la rivalutazione dei loro titoli dell'altra Fiat, ma per gli altri stakeholder (dipendenti, fornitori, finanziatori e, perché no, l'Erario) sarebbe dura. Liquidare Fiat Auto, del resto, genererebbe al momento, secondo JP Morgan, una perdita di 2,4 miliardi. La mera scissione, dunque, non sta in piedi. E nessun banchiere, a onor del vero, la propone. Perché di scissione si possa parlare, bisognerebbe dotare l'auto di risorse sufficienti a sostenere un piano pluriennale che eviti l'ulteriore desertificazione dell'Italia industriale. Difficilmente queste risorse verrebbero dall'azionariato. Più realistico sarebbe cercarle all'interno dell'attuale perimetro Fiat. L'auto potrebbe giovarsi non solo della cancellazione di 3 miliardi di debiti grazie alla conversione del convertendo in azioni e dell'incasso di 1,5 miliardi da Gm, benefici dei quali già dispone, ma anche di ulteriori ingenti mezzi, acquisiti dalla parte sana magari a debito o anche quotando in Borsa il quotabile, per esempio l'Iveco, e "girati" a quella bisognosa. Mezzi aggiuntivi tali da cancellare il debito attuale dell'auto verso la tesoreria centrale e da lasciare anche una certa dote. L'ammontare della dote chiarirebbe se lo spin off è il solito modo per togliersi di torno un problema o l'inizio di un nuovo corso. Ma questa operazione finanziaria sarebbe tanto più credibile se, prima di procedere, i suoi fautori fossero in grado di indicare chi sarebbe nel tempo l'azionista di riferimento in Fiat Auto, con quali obiettivi e con quale impegno di capitali propri: un chiarimento non secondario quando le ipotesi spaziano dai cinesi allo Stato.

E' un peccato che noi italiani siamo tagliati fuori - gz  

  By: GZ on Sabato 11 Giugno 2005 16:53

Le facolta' scientifiche qui in Emilia hanno perso il 50% degli iscritti negli ultimi anni e credo lo stesso avvenga in tutta italia: a matematica, fisica, chimica ti ritrovi ormai in classi di sei o sette alunni in molte universita', se non sei a Roma o Milano, mentre a Economia o Legge ci sono le folle In termini di test, non di intelligenza perche' in europa non usano, ma di preparazione scolastica specialmente di tipo quantitativo gli italiani continuano a scendere nelle classifiche internazionali. Anche gli americani scendono nelle classifiche perche' hanno un sistema di scuole elementari e medie pubblico, tra gli 8 e i 14 anni, semplicemente orribile e solo nei college e universita' privati sopra i 16 anni hanno un sistema che funziona. Ma ad esempio a Wall Street si importano migliaia di fisici, matematici e ingegneri dalla Russia, Ukraina, Cina, India, Grecia e anche Italia per lavorare in finanza quantitativa: conosco almeno due laureati in fisica italiani che lavorano per banche a fare modelli di previsione e di trading a New York guadagnando sui 150mila dollari annui e sono finiti li perche' li sono venuti a cercare al college, a loro non sarebbe mai venuto in mente quando vedi che aprono dieci nuovi sofisticati italiani a NY ogni tre mesi e sono sempre pienissimi nonostante, tutto sommato, le borse siano ai livelli di 6 o 7 anni fa come livello degli indici e il pubblico piuttosto tiepido dici:"..ma da dove viene tutto questo denaro e questo boom, sono tutti agenti immobiliari ?" Ci cono miliardi di dollari (euro) che vengono guadagnati con l'ingegneria finanziaria sui mercati globali, se prendi i conti delle varie Lehman, Goldman, Morgan, Merril e dei mega hedge fund come Citadel o Caxton parliamo di 40 miliardi guadagnati annui non con le commissioni o la finanza che fanno le banche normali italiane, ma con la montagna dei derivati, prodotti finanziari strutturati e il trading computerizzato. Sono soldi che arrivano in america da tutto il mondo, il mercato finanziario globale dei cambi, obbligazioni di tutti i tipi, azioni e derivati succhia soldi dappertutto a tutti e li fa affluire a Wall Street perche' li c'e' la tecnologia finanziaria superiore, creata da migliaia di ingegneri, fisici e matematici con accenti russi o indiani o italiani E' un peccato che noi italiani siamo tagliati fuori da tutto questo, ^vedi ad esempio: Emanuel Derman "My Life As A Quant: Reflections on Physics and Finance"#http://www.ederman.com/new/docs/my_life-excerpt.html^. Questo sarebbe un settore dove l'intelligenza applicata da il vantaggio competitivo e non il costo del lavoro

L'IQ e' un tema scabroso - gz  

  By: GZ on Venerdì 10 Giugno 2005 20:29

...115 e/o 117 di QI sono valori piuttosto mediocri; si e' "intelligenti" da 140 in su'. Mi sarei aspettato qualcosa di piu' .. ---------------------- La misurazione dell'abilità mentale o IQ è un tema che provoca reazioni di rifiuto viscerale nella nostra cultura, al punto di credere a favole come quella di Einstein che non andava bene in matematica. In realtà quello dell'IQ e le sue conseguenze sociali e individuali è un campo di studio universitario come un altro con una reputazione scientifica consolidata La media dell' IQ è tarata a 100 per gli europei ed americani, i giapponesi risultano avere una media un poco più alta tipo 104, gli ebrei occidentali sul 110, altri popoli hanno media un poco più bassa Benchè i criteri per la misurazione siano stati inventati da europei a inizio secoli i cinesi e giapponesi tendono a fare leggermente meglio nei testi di abilità mentale. Anche quando si fanno test di confronto tra bambini figli di contadini cinesi poveri da una parte e bambini occidentali di famiglie benestanti dall'altra c'è una differenza da 2 a 5 punti in media a favore degli asiatici, concentrata nei test quantitativi. il ritardo mentale è da 87 in giù e il genio tipo membro del club MENSA dai 140 in su (sempre parlando di test che misurano l'abilità mentale di tipo tecnico, il che non è tutto nella vita...) Il luogo comune è che un IQ altissimo da genio crea un sacco di problemi e un mese fa c'era il caso di un ragazzo con 160 circa, laureato a 14 anni, compositore di musica a tempo perso e altro che si è suicidato, intervistavano la famiglia e i coetanei che in effetti testimoniavano che non aveva amici ecc... Nello stessa pagina intervistavano anche un italiano che sembra avere l'IQ più alto conosciuto al momento, tipo 165, lavora in Svezia all'istituto di tecnologia reale, è sposato con una modella e dice che gli fa comodo l'IQ alto perchè impiega poche ore a fare il suo lavoro e poi esce. L'IQ medio nell'ultimo secolo si è alzato dappertutto, il che vuole dire con migliore alimentazione, istruzione e maggiori stimoli a usare la mente (anche configurare un telefonico o uno stereo richiedono sforzi che una volta non si facevano) si migliora tutti Ci sono però differenze nelle medie dell'IQ tra diversi GRUPPI di persone, uomini e donne, bianchi, gialli, neri, criminali ed incensurati (i criminali tendono a un IQ basso), ricchi e poveri molto significative che permangono nei decenni. Esempio: a parità di reddito, anzi con reddito famigliare molto inferiore bambini cinesi di cinque o dieci anni hanno risultati di 15-20 punti di IQ (in media) superiori a bambini americani della classe media di origine india o africana. Altro esempio: negli studi americani chi ha un IQ sopra 115-120 tende ad aumentare il proprio reddito (in media) e a passare in una fascia di reddito più alta in misura molto maggiore di chi ha un IQ medio (100). E chi ha un IQ sotto la media, negli studi USA tende (e sempre in media) tende a scendere di fascia sociale nel corso della vita Uomini e Donne. La media dell'IQ è identica, ma tra gli uomini ci sono molti di più che hanno punteggi sotto 85 (cioe' ritardo mentale) e pero' anche molti piu' uomimi che donne che hanno puntgeggi sopra 140-150 (la soglia del genio) Questi ed altri simili sono risultati scientifici confermati da centinaia di papers universitari (^rimando alla "Bell Curve" e alla bibliografia del libro#http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/sim-explorer/explore-items/-/0684824299/0/101/1/none/purchase/ref%3Dpd%5Fsxp%5Fr0/102-3823348-9081764^, ma sono argomenti tabù nella nostra cultura perchè significherebbe ammettere la possibilità che le DIFFERENZE nella crescita economica e tecnologica tra diverse aeree del mondo e diversi gruppi di individui hanno ANCHE una base congenita