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era proprio il titolo giusto da comprare - gz  

  By: GZ on Venerdì 10 Giugno 2005 00:05

bravo, complimenti Valero era proprio il titolo giusto da comprare

Come comprare titoli cinesi e indiani - gz  

  By: GZ on Mercoledì 08 Giugno 2005 23:42

Aanche oggi l'indice cinese e indiano sono su quasi di un +1% a dispetto degli indici americani in perdita, quindi forse qualcosa c'è sotto. In sintesi penso che ci sia da comprare titoli cinesi in blocco per la prima volta. Per l'India in effetti ci sono alcune società tecnologiche quotate a NY liquide e trasparenti con management di tipo occidentale, ma in realtà l'India Fund o altri simili sono meglio perchè contengono anche società nel settore bancario o beni di consumo che sono quotate SOLO a Bombay Quindi qua se vuoi comprare le società indiane quotate in dollari e euro a NY o Londra ti devi limitare a quelle del software e invece mi sembra di capire che c'è più spazio in quelle che ofrono servizi e beni anche in India al pubblico indiano perchè costano molto meno. Queste però le compri solo indirettamente tramite fondi quotati. Per la Cina non vorrei ripetermi ma da quello che leggo sono più pericolose da scegliere le varie società cinesi quotate in America, sono più piccole, più recenti e hanno meno storia che consenta di misurare se ci sono pasticci. Da noi se ne è parlato poco ma una linea aerea indiana quotata in Asia da 3 miliardi di dollari è scomparsa di colpo un anno fa. In ogni caso le varie Utstarcom o anche la povera ^COMS#^ che deriva il suo potenziale da una patnership cinese sono tutte in fermento, anche la ^JOBS#^ e quelle che lei indica, può essere un idea comprarne cinque o sei per suddividere il rischio qui sul fondo perchè sono sui minimi degli ultimi due anni. Non è però comodo per tutti moltiplicare il numero di titoli, già ce ne sono molti di americani perchè essendo in buona parte società non del Dow Jones o S&P 100 per diversificare il rischio fraziono su 15-20 titoli Se poi vai su delle cinesi quotate a NY devi frazionare ancora di più e non a tutti risulta facile

Qui e' tutto da rifare. - gz  

  By: GZ on Mercoledì 08 Giugno 2005 01:44

Oggi per qualche motivo John Kerry ha permesso che si vedessero i suoi voti a Yale e si e' scoperto che erano ^leggermente inferiori a quelli di George Bush#http://www.boston.com/news/nation/washington/articles/2005/06/07/yale_grades_portray_kerry_as_a_lackluster_student?mode=PF^ (anche lui laureato a Yale). Questo si aggiunge ai test dell'IQ che entrambi hanno fatto a militare e in cui pure Bush e' risultato piu' dotato (mi sembra 117 contro 115, il livello medio di intelligenza e' 100). Per tutta l'elezione abbiamo assorbito l'immagine del repubblicano scemo con le gaffe da raccogliere in libri comici e dello sfidante democratico intellettualmente all'altezza che lo surclassava nei dibattiti e che era l'unico con cui degli europei potevano avere un dialogo. Passa il tempo: niente piu' attentati in America, l'economia va benone per tre anni di fila, il medio oriente vede delle elezioni libere, gli americani ri-votano il meno intelligente, i politici europei "per la pace in Iraq" Schroeder e Chirac subiscono un rovescio dopo l'altro, fallisce la costituzione europea e alla fine si scopre persino che l'americano meno intelligente era quello per cui tutti i ben informati Italia facevano il tifo. Qui e' tutto da rifare.

I titoli cinesi si sono messi a salire - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Giugno 2005 12:52

I titoli cinesi di colpo si sono messi tutti a salire inclusa la Utstar.com, ^UTSI#^ che avevo mollato e sembrava destinata a sprofondare fino a zero, ma negli ultimi giorni è diventata uno dei titoli bollenti per il pubblico dei trader aggressivi L'indice cinese di Shangai il mese scorso ha toccato il MINIMO degli ultimi due anni e un -40% dal massimo toccato un anno e mezzo fa tanto che alcuni dicevano che questo disastro mentre tutto il mondo invece saliva indicava che sotto sotto la Cina ha dei guai L'altra spiegazione è semplicemente che è la borsa più corrotta del mondo, ad esempio ho letto su Forbes che a Singapore dove essendo quasi tutti cinesi espatriati i titoli cinesi li conoscono bene, solo gli occidentali ne comprano e i locali dopo il crac di una mega società cinese (mi sembra una linea aerea) che aveva truccato tutti i conti stile Parmalat nessuno ne vuole sapere. Detto questo però gli indici e i titoli cinesi sono i più depressi del mondo negli ultimi due anni e se ora la Cina rivaluta hanno la loro chance, ad es l'indice-ETF cinese quotato a NY da un buy sul grafico che vedo io a breve termine (simbolo ^FXI#^, contiene 25 titoli cinesi per cui se uno fa pasticci hai gli altri 24)

Il nemico è il pessimismo - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 22:34

.... dovrebbero venirmi in casa i carabinieri per convincermi ad aprire una posizione long su alcunchè di finanziario... ----------------------------------------------------------- Secondo il Censis della settimana scorsa circa il 30% dei 4.300 miliardi di euro della ricchezza degli italiani è liquido, bot, cct, conti correnti e postali, conti arancio e simili, segno che anche senza leggere siti finanziari alternativi le masse sono finanziariamente pessimiste. E quando dico masse intendo anche avvocati, medici, notai, imprenditori, gestori, tutta gente che ha letteralmente paura di comprare azioni. Questo mentre anche solo il listino italiano ha appena reso il +21% negli ultimi 12 mesi. Pagando un aliquota fiscale del 12% mentre se vendi un immobile, a meno di non trovare un compratore che ha del nero e te lo vende al nominale (o lavorare dalle isole vergini come Ricucci & Company) paghi il 40% di imposte. Le masse sono finanziariamente irrazionali, ma sono anche incoraggiate al margine da una letteratura iettatoria che sotto sotto ha una notevole presa. Una notte che avevo il pupo che teneva sveglio cercando a caso su internet per passare il tempo ho trovato una discussione di un gruppo di questi esperti sul Debito Estero, la Bolla della Liquidità e la Crisi del Dollaro, pensavo di avere letto male perchè era datata 1994 e ho dovuto controllare la data perchè non ci credevo. La gente come Puplaya, Roach, Richebacher, Prechter, Belkin, Bill Bonner... diceva le stesse identiche cose sul debito eccessivo, la crisi finanziaria imminente e compagnia nel 1994. Se uno va su internet e cerca dei loro scritti del 1994 con il Dow Jones a 6.000 e l'S&P 500 a 600 (ora siamo a 1.200) vede che "prevedevano" già allora la crisi generale finanziaria, hai l'impressione che già dal liceo predicevano la crisi, l'inflazione, i tassi di interesse crescenti, la fine del dollaro, l'oro come ancora di salvezza... Nel 1997 io ero in California e mi ero convinto leggendo questi tizi che l'immobiliare fosse sul punto di cedere perchè era tutto esagerato e una "BOLLA", avevamo guardato per una casa e poi abbiamo affittato come fessi per tre anni e da allora sarebbe raddoppiata. Ho un poco perso fede in questi simpatici esperti che nel 1997 gridavano di stare lontani dagli immobili a tutti i costi anche perchè non li ho visti fare autocritica. E' semplicemente un filone culturale che esiste in diverse forme da un millennio, nel Medioevo c'erano gli anabattisti (?) e tanti altri predicatori che predicevano l'Apocalisse e la fine del mondo in diverse forme, nell'800 c'era Malthus ed altri che dicevano si era raggiunto il limite della sovrappopolazione, Marx, Engels e tutta la loro tradizione che prediceva la fine del capitalismo...negli anni '70 io sono cresciuto con roba di quel genere in tutte le salse. Anche adesso se prendiamo i libri di scuola ed università o andiamo alla Feltrinelli l'80% dei libri di economia che vanno sono del filone "iettatorio-catastrofista" in diverse sfumature. Tutto questo furore iettatorio degli "esperti" da tavolino contrasta però con la spinta di centinaia di milioni di persone che non perdono tempo a leggere e a testa bassa cercano ogni giorno di migliorare la condizione della propria famiglia. Il risultato è che attraverso errori e correzioni di rotta continue l'economia di mercato trova quasi sempre un modo per sfuggire a queste mega-crisi e aggiustarsi, lasciando gli iettatori, più o meno sofisticati, con i loro libricini e pochi soldini ---------------------- Fog, durante il miracolo economico degli anni '50 e '60 NON C'ERA INFLAZIONE ! In Italia è iniziata nel 1969-1972.... Negli anni '50 in USA ad esempio i tassi di interesse sono stati molto più bassi di adesso perchè appunto non c'era nessuna inflazione con Eisenhower e Einaudi

Sì, sembra la volta buona - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 18:57

Sì, sembra la volta buona l'Australia ad esempio ha un deficit estero in % maggiore degli USA, ma è nell'area asiatica e oggi il dollaro australiano se lo strappano di mano perchè pensano che tutto quello che è asiatico faccia un balzo se poi è vero che la Cina rivaluta

sembra che questa sia la volta buona - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 18:12

a proposito, sembra che questa sia la volta buona, stanotte delle fonti governative in Cina hanno detto che stanno per rivalutare yen, australiano, neozelandese e tutto quello che è asiatico sta salendo da stanotte

Hanno stampato almeno mille miliardi di moneta - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 17:34

Se si leggesse ogni tanto nei link che inserisco... Il Giappone, che è la seconda economia del mondo, per tutto il 2003 e la prima parte del 2004 è intervenuto con la sua Banca Centrale comprando qualcosa come 400 miliardi di dollari per compensare la fuga dal dollaro che minacciava di far esplodere lo Yen Idem le banche centrali dei principali paesi asiatici. Come tutti sanno, a differenza della BCE hanno impedito alle loro valuta di salire. Ma cosa significa esattamente ? Significa che hanno comprato tonnellate di dollari dai loro esportatori (almeno mille miliardi in totale). E come hanno fatto le banche centrali asiatiche a trovare tutti 'sti soldi ? STAMPANDO MONETA!!!! La BCE non ha stampato moneta e nemmeno la FED americana, ma le banche centrali asiatiche invece non hanno avuto paura per motivi vari di farlo e hanno stampato letteralmente almeno 1.000 miliardi di dollari di moneta. Con cui hanno ricomprato tutti i dollari che i loro esportatori ricevevano vendendo in America in modo che non li cambiassero direttamente in moneta locale facendo apprezzare lo Yen, Yuan e altre simpatiche valute dai nomi strani. E poi hanno ridepositato questa montagna di soldi in USA comprando obbligazioni americane in dollari. In questo modo : ==> i tassi di interesse mondiali sono scesi seguendo quelli americani ==> le valute asiatiche sono rimaste basse e il dollaro non è crollato ==> allo stesso tempo il credito in valuta locale nei paesi asiatici si è gonfiato creando il boom e tutti abbiamo vissuto felici e contenti. Con gli immobili, le obbligazioni, le azioni e le materie prime che salivano tutte assieme. Questo è il motore del mercato toro attuale.

Il cuore di tutto il problema dei mercati - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 15:41

Due anni fa fortunatamente ho letto il libro "The Dollar Crisis" di Richard Duncan, un analista finanziario ed economista basato in Asia,che mi ha convinto che il dollaro sarebbe sprofondato e perlomeno dagli 1.18 a 1.35 euro/$(come chi legge questo sito forse ha notato) ho cercato di essere sempre AL RIBASSO SUL DOLLARO (rialzo sull'euro). Poi in gennaio, sempre fortunatamente ho cambiato idea e nell'insieme da da 1.34 a 1.23 ho cercato di essere sempre AL RIBASSO SULL'EURO, ovviamente con qualche piccolo errore nel mezzo ad esempio da 1.28 a 1.26. Questo per una serie di altri motivi discussi qui sul sito. Ogni volta però che Richard Duncan esce con nuovi articoli lo devo leggere perchè nessuno è altrettanto chiaro e preciso sull'economia globale ed è ora fuori la nuova versione del suo libro e un paio di articoli su AsiaTimes e Financeasia.com Please, trovate il tempo di leggerlo in spiaggia. Spiega perchè ^fino a quando il deficit estero USA da 650 miliardi annui#http://www.financeasia.com/Accessories/faPrintStory.cfm?objectID=2B304A6F-9027-7E17-4B3371C8DDCF39AA^ persiste i tassi di interesse non possono che scendere nel mondo. Il motivo è tutto in questi due grafici: 1) il deficit pubblico americano sta calando e quindi ci sono meno titoli di stato in dollari in giro. 2) Il deficit estero americano continua a crescere però e anzi accellera ora che il dollaro si rivaluta e l'Europa rallenta. Di conseguenza si accumulano sempre più dollari in mano agli stranieri, specie in Asia. 3) Dato che devono tenerli in dollari per evitare un apprezzamento mostruoso delle loro valute che taglierebbe le gambe alle loro esportazioni, devono comprare titoli in dollari. Risultato: La DOMANDA DI TITOLI IN DOLLARI SALE, L'OFFERTA DIMINUISCE ==> IL PREZZO DEI TITOLI IN DOLLARI QUINDI SALE ==> ovviamente il rendimento, cioè i tassi di interesse, scendono

DeMark Sell sul trasury Bond - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 15:22

non so esattamente cosa dica Tom DeMark questa settimana, ma dato che ha creato questi indicatori che sono affittati a migliaia di utilizzatori di Bloomberg e CQG per 200 o 300 dollari al mese penso che li utilizzi anche lui E se prendo il tasso di interesse dei Treasury Bond USA a 30 anni (meglio lavorare sul tasso che sul contratto futures) vedo che su base settimanale, oggi venerdì 3 giugno chiudiamo due cicli, sia il Setup di 9 (in azzurro) che il Combo di 13 (in magenta) Quindi in chiusura di oggi sarebbe un Sell Settimanale sul Treasury Bond USA

L'importanza di leggere bene le notizie - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 14:30

Questo episodio dimostra come l'analisi tecnica e il grafici non siano sufficienti stamattina alle 7:58 mi ha suonato un allarme sui pc per la valute, vado a vedere e tutto quello che avevo al rialzo su australiano, yen, sterlina ed euro (contro dollaro) di colpo era passato in perdita sento su CNBC in inglese: "....ministro UE dichiara che si deve abbandonare l'euro..." e penso: "qui butta male e devo tagliare.." prima controllo su internet chi esattamente ha detto cosa, scopro che è ^Maroni che dice che la Lega farà un referendum per la lira#www.reuters.com/locales/c_newsArticle.jsp;:429ff7bc:30df9abec8b4ec79?type=businessNews&localeKey=it_IT&storyID=8686748^.... cancello gli ordini di vendita, torno a fare colazione e già che ci sono compro un paio di contratti contando sul fatto che alle 8 del mattino sono quasi tutti operatori esteri e impiegano un poco a rendersi conto chi sia il ministro UE

L'importanza di leggere bene le notizie - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 14:29

Vieni in centro a Modena a sentire il muezzin - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 00:14

Visto che non sembra menzionato sui giornali nazionali sarebbe un peccato che chi non è di Modena rimanesse all'oscuro di una iniziativa che rende più attraente il centro storico di una città italiana (e che probabilmente in futuro verrà copiata nel resto del paese). Andando a mangiare in centro oggi ho scoperto che dal campanile della chiesa di S. Paolo (sconsacrata) si diffonde ogni mezzora per alcuni minuti l'urlo di un muezzin (di Istanbul sembra, in diretta). La cosa è stata messa in piedi coi soldi dei contribuenti modenesi da un assessore che ha spiegato: "...bisogna abituarsi fin da ora a queste cose, perchè sono nel nostro futuro.." (parole testuali). Dicono sempre che con il deficit e i tagli del governo sono senza soldi e qui in Emilia si arrangiano con le multe da 70 euro, i parchimetri da 10 euro per una mattina e le auto civetta dei vigili per colpire a tradimento chi tenta di entrare nel centro. Giustamente pensano poi di rallegrare un attimo il cittadino che ha fatto i sacrifici finanziari necessari per arrivare in via Emilia centro con qualche suono piacevole. Da questa chiesa si sentono arrivare anche i canti di un matrimonio albanese e di una qualche altra cerimonia di paesi tipo Kosovo (di cristiano nostro mi sembra niente e infatti qualche musica sacra di Bach stonerebbe lì in mezzo), ma i canti albanesi sono un poco confusi mentre il muezzin invece è inconfondibile e appena parte molti si fermano di colpo e si guardano intorno. Qualche psicologo dovrebbe spiegare perchè se senti un canto buddista o una preghiera indiana o un rito ortodosso resti tranquillo, mentre sentire di colpo il grido stridulo del muezzin nel centro di Modena ti da un brivido per la schiena (un associazione inconscia e assonanza con immagini di intifada, hezbollah, al fatah, mujadhin, taleban, khomeini, al sadr, bin ladin, iman husseini, bombe, lapidazioni, decapitazioni...?).

fondi hedge computerizzati hanno perso il -30% - gz  

  By: GZ on Giovedì 02 Giugno 2005 14:55

Sì, le cose cambiano sempre. La cosa curiosa è che si continuano a vendere libri, software e seminari che insegnano a "seguire il trend con un sistema testato" e intanto i fondi hedge che usano questa tecnica stanno dissanguando i loro investitori. Da inizio 2005 i fondi hedge che usano sistemi computerizzati per seguire il "trend" sono stati massacrati con perdite del -30% in un trimestre. Questo non per alcune piccole gestioni, ma per mega fondi da diversi miliardi, come quelli di John Henry o il Quadriga (quello sponsorizzato da Bill Clinton di cui abbiamo parlato) E le grandi banche (come JP Morgan e Goladman Sachs) hanno parlato di "risultati deludenti" sul trading proprietario. Probabilmente anche loro hanno perso quando l'euro e le altre valute, il petrolio e altre materie prime hanno invertito direzione, Anche sui treasury bond fino a due settimane fa il COT indicava che i fondi erano molto al ribasso. Sugli indici di borsa i dati indicano che le posizioni al ribasso in aprile erano le più alte degli ultimi due anni e anche qui ora si stanno svenando con l'improvviso rialzo del Nasdaq. Nel caso di Quadriga il fondatore (un ex-poliziotto austriaco di 38 anni) comprava ora squadre di calcio vivendo a Montecarlo, ingaggiava Bill Clinton come sponsor del primo fondo hedge su futures "popolare", cioè aveva appena lanciato la versione a 5 mila euro procapite per gli investitori al dettaglio (faceva la pubblicità in TV in USA come "...il primo fondo che consente a tutti di investire in una gestione futures con qualunque cifra..."). Se uno guarda il sito di Quadriga ora hanno chiuso alcuni fondi in perdita (così poi tra un anno o due nelle statistiche non risultano) e sono costretti a giustificare pubblicamente sulla prima pagina del sito i loro "drawdown" cioè le perdite. (Chi sta andando bene ? Quelli che giocano alle Inversioni di direzione in questo periodo)

L'economia peggiora! Evviva! - gz  

  By: GZ on Mercoledì 01 Giugno 2005 21:04

tutte le borse del mondo sono salite in meno di mezzora di almeno l'1% dopo che un nuovo membro della Federal Reserve, tale Fischer, in un intervista piena di frasi molto colorate ha pronunciato queste otto parole: "...bla bla bla... e la FED è nell'ottavo inning del ciclo di rialzo dei tassi" nel baseball questo ottavo inning è come dire l'ultimo quarto d'ora della partita di calcio, per cui i trader hanno capito che secondo Fischer la FED ha quasi terminato di alzare i tassi Per la cronaca fino a ieri si pensava che la FED li alzasse al 3.75% almeno prima di fermarsi (siamo al 3.00%) e se invece è ".. nell'ottavo inning ..." allora gliene rimane solo uno, cioè alza solo fino al 3.25% Dieci minuti dopo che questa frase è apparsa su Telerate e Bloomberg caso vuole che sia uscito un dato manifatturiero pessimo in America e ha gettato altra benzina sul fuoco Risultato: Euforia. L'economia va male! Evviva! La FED non alzerà più i tassi di interesse! Buy! Magari questo tizio si era appena alzato da pranzo, si sentiva loquace e voleva impressionare i giornalisti

RCS costa un 35% di troppo - gz  

  By: GZ on Martedì 31 Maggio 2005 20:55

Allora: RCS al momento capitalizza 4 MILIARDI e rotti di euro, ma da quello che vedo non ha mai guadagnato più di 80 milioni e al momento viene mostrata avere un rapporto tra Prezzo/Utili di 57. Come noto ormai al mondo solo Google o qualche biotech costa 57 volte gli utili L'anno prossimo in base alle stime dovrebbe guadagnare almeno 110 milioni e scendere a 35 volte circa gli utili, che comunque è una valutazione che non ha nessun gruppo media al mondo. E la pubblicità su carta in Italia cresce all'1% circa in base agli ultimi dati. Quindi il prezzo attuale di ^RCS#^ è ASSURDO, il titolo vale 4 euro in base a quanto guadagna e non 6 euro e in teoria lo vendi al ribasso e aspetti fino a quando non tocca di nuovo 4 euro (guadagnando un 30% e un piccolo assaggio lo abbiamo fatto qui vendendo sui 6.5 e se rimbalza riproverei sulla prossima notizia clamorosa) Ma per chi pensa che controllare politicamente il Corriere è essenziale e usa soldi di altri allora vale la pena spingerlo qui. Il punto è quanto dureranno, perchè come sempre quando le manovre saranno finite e il nuovo assetto consolidato poi qualcuno venderà. Anche ^l'Espresso di questa settimana#http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/index.jsp?kind=somm&m1s=g^ da la versione dei fatti che avevo segnalato da Panorama (caso raro di interpretazione bipartisan). Ricucci usa soldi prestatigli da o in accordo con Giovanni Bazoli di Banca Intesa e da Deutsche Bank dove c'è ora DeBustis, (ex Montepaschi uscito dopo lo scandalo di MyWay) e con il tacito accordo di Fazio. Giovanni Bazoli presidente di Banca Intesa da decenni, amico fraterno di Andreatta e da sempre amico di Prodi, è stato l'ispiratore e protettore della sinistra democristiana e poi dell'ulivo (unione, gad...) all'interno della finanza italiana. DeBustis ha diretto il Montepaschi (controllato dal comune di Siena e quindi dai Diesse) e in particolare è indicato da espresso e tutti da anni come uomo di D'Alema nella finanza Il motivo della scalata è che nel patto di sindacato che ha il 57% alcuni come gli Agnelli possono essere tentati di vendere e la linea politica attuale pro-ulivo spostarsi a desta per cui subito dopo l'elezione hanno agito.... Questa è l'unica spiegazione dei circa 800 milioni di euro circa che Ricucci ha trovato per comprare il 20% di RCS (in aggiunta a un altro mezzo miliardo per BNL e Antonveneta) Questo è il succo, a parte i dettagli che sono assai complicati come sempre in Italia (basta leggere su Espresso o MF i giri fatti dai soldi di Ricucci dalle Isole Vergini alle filiali svizzere della Popolare Lodi)

Sopravviverà l'Euro ? - gz  

  By: GZ on Martedì 31 Maggio 2005 13:15

L'euro è la moneta di un area economica che cresce se va bene all'1% e in cui due paesi (Spagna ed Italia) sono in leggera recessione in un mondo in cui l'Asia, incluso Giappone, e il Nordamerica crescono 2 o 3 volte tanto Come risultato i tassi di interesse europei sono ai minimi degli ultimi 30 anni e stanno scendendo, la BCE è sotto pressione dopo l'elezione per tagliare i tassi aumentando la differenza a favore delle altre valute L'euro è la la moneta unica di un insieme di paesi che non hanno un governo unico e in cui il progetto di tale governo unico è stato appena bocciato a sorpresa dall'elettorato senza che nessuno avesse previsto (fino a un mese fa) questo rifiuto Si può immaginare che l'euro possa scendere alla parità a cui è stato creato (1.17) e anche sotto e in un paio di anni se c'è una recessione vera non è detto che sopravviva come moneta perchè era il primo passo dell'unificazione politica europea, ora in evidente crisi

Il popolo continua a sorprendere quando vota - gz  

  By: GZ on Lunedì 30 Maggio 2005 02:49

Sembra che quest'anno tutte le elezioni che contano diano un esito opposto a quello che le elites immaginano. Abbiamo avuto in novembre il popolo americano che ha dato cinque milioni di voti di distacco a favore di Bush nonostante l'opinione della stampa che conta (dall'economist, al NY times, a le monde, al corrierem a tutte le TV, eccetto la Fox) per cui avendo fallito in Iraq il presidente sarebbe stato cambiato. A gennaio si sono espressi il popolo afgano e soprattutto quello irakeno: 8 milioni di persone che, minacciate di morte se avessero votato, hanno reagito restando in piedi per ore nei seggi senza sapere se il tizio di fianco a loro non aveva per caso la cintura di dinamite per farsi saltare in aria. Anche se non sembra a prima vista, la sorprendente reazione degli irakeni è simile a quella pure sorprendente degli olandesi e francesi come provo a dire di seguito. (Nel mezzo il popolo georgiano, ukraino, quello libanese e ora azerbajano si sono espressi spontaneamente per la libertà, i palestinesi hanno votato, a Hong Kong vanni in piazza a a colpi di mezzo milione di persone e persino qualche cubano ha manifestato. Tutti sviluppi non previsti sui media, che non vedono quasi mai il bisogno della gente di liberarsi da dittature impegnati come sono a discutere se sia uno scandalo una foto di Saddam in mutande e il fatto che forse sia capitato una volta che una copia del Corano sia stata maltrattata in America). Oggi il popolo olandese e francese (i media parlano poco degli olandesi che sembrano respingano la costituzione addirittura con un margine di 60% a 40% mentre i francesi 57% e 43%) inaspettatamente hanno rivelato di essere contrari all'"Europa" contraddicendo la quasi totalità dei media e politici. Non un solo giornale o TV in Europa e nessun vertice di alcun partito politico (qualche frangia sì ovviamente e LePen) era contrario alla costituzione europea, ma il popolo invece lo è: nelle elezioni che contavano le elites che tutti i giorni parlano e scrivono sono state contraddette dalla maggioranza della gente che tutti i giorni va a lavorare e mantiene dette elites. Come effetti pratici le elites politiche europee possono fare come quelle italiane nei confronti dei referendum passati (anni il popolo italiano votò l'abolizione di cinque ministeri, del finanziamento ai partiti e se ricordo bene la privatizzazione della rai...). Ma uno smacco di queste proporzioni è troppo clamoroso per non essere l'inizio di qualcosa di importante. Nasce da tre fatti storici nuovi: i) una STAGNAZIONE ECONOMICA senza precedenti dell'Europa nel mondo della globalizzazione (in 13 degli ultimi 14 anni l'europa è cresciuta meno degli USA ad esempio e i tassi di interesse europei stanno scendendo ogni mese che passa). ii) un IMMIGRAZIONE su una scala mai vista in europa dai tempi delle invasioni barbariche e che altererà per sempre l'Italia o la Francia che conosciamo per i nostri figli e nipoti. C'erano articoli su repubblica dove intervistavano gente nei quartieri di periferia di Parigi e il ritornello era: "qui... ormai i francesi sono una minoranza... e stanno andandosene se possono". Quello che conta è si tratta di immigrazione in maggioranza da paesi tradizionalmente ostili alla civiltà europea e una volta trapiantati a Bologna li vedi che impongono alle donne il velo e in pieno agosto il vestitaccio scuro fino alla caviglia altrimenti a casa le menano. Questa follia passa inosservata per l'omogeneità e conformismo dei nostri media, ma ad esempio in Olanda dove i musulmani sono già il 12% della popolazione la reazione comincia a manifestarsi: oltre al no netto all'Europa previsto per mercoledì hai un nuovo partito anti-immigrazione che sale ogni anno nel voto. iii) un INTEGRAZIONE POLITICA dell'Europa in un governo unico, che non è mai esistito negli ultimi 1.000 e senza il quale l'Europa invece di finire nella miseria e dispotismo come il resto del mondo ha creato parecchio benessere e una notevole libertà di cui per ora godiamo. Questa integrazione politica viene ora fatta passare come un fatto normale ed ovvio. Oggi in Italia non si può più decidere autonomamente della valuta, delle tasse, deficit e ogni tipo di legislazione in pratica ha vincoli e necessita del consenso di altri paesi in cui vive altra gente con problemi e abitudini diverse dalle nostre e che non viene poi ad abitare da noi o viceversa (come negli USA). Se leggi i media e ascolti i politici è un fatto ovvio e normale che la Turchia quando tra 7-8 anni farà parte dell'europa ed avrà una popolazione di 100 milioni di abitanti contro 50 dell'Italia avrà un peso doppio del nostro nel governo europeo e deciderà della nostra vita. Questa prospettiva sembra attraente alle elites europee che vedono espandere il loro potere e il loro ruolo ad ogni nuovo ente o legge o finanziamento "necessario per l'Europa", ma non ai cittadini che si stanno ora piano piano accorgendo dei costi. A mio parere (non che sia stato richiesto, ma perchè esimersi ?) a medio termine tutti gli sviluppi citati (voto USA, voto Afganistan ed Iraq, rivolte in paesi ex-comunisti ed islamici, ora voto "anti-europeo") sono tutti positivi, rappresentano anzi un TREND positivo. Ai fini pratici invece nell'immediato siamo short l'Euro proprio per via del referendum, nella convinzione che come negli altri eventi politici internazionali importanti i media in maggioranza si sbaglino (negli ultimi due giorni leggevi che il voto anche se era un NO non avrebbe avuto impatto...). E short anche gli indici (il CAC francese non l'ho mai sentito menzionato una sola volta in tre anni di sito, comunque per la cronaca sono short un poco di CAC 40 e vediamo come va) gz

Consigli per pensionati - gz  

  By: GZ on Giovedì 26 Maggio 2005 16:22

1) In base a quanto rendono in termini di dividendi e utili/prezzo le azioni e invece quanto rendono le obbligazioni oggi e su base storica come discusso fino alla noia nelle puntate precedenti ecc... le borse possono (in assenza di shock petroliferi o terrorismo stile 11 settembre), salire del +20% entro fine anno. Questo in teoria è facile da dire. 2) Come si è visto anche in marzo-aprile il momento giusto per entrare fa differenza perchè ci sono oscillazioni del 6-7% in su e in giù e in questo momento siamo sulla parte alta della fascia, mentre è meglio comprare quando hanno appena perso Se uno non ha fretta forse fa meglio ad aspettare qualche guaio politico o qualche dato economico o altro accidente che butti giù l'indice di un 5%. Questo è difficile in pratica, perchè puoi anche distrarti e perdere il treno, ma io sono sempre per caricare quando le borse perdono 3) Inoltre sarebbe meglio prendere ANCHE un ETF di qualche altro paese, ad es un paniere di titoli dell'est-europa, uno di titoli small cap USA (IWM), uno di titoli di Hong Kong e Singapore Dato che penso che l'euro possa perdere almeno un -10% verso le valute asiatiche comprare un ETF di titoli asiatici in paesi con valuta che sta salendo dovrebbe farti guadagnare sul cambio gz

Lamentele giustificate e non - gz  

  By: GZ on Mercoledì 25 Maggio 2005 16:18

Come spiegato ieri l'altro da martedì mattina (vedi il Topic a fianco del Forum) l'addetta ai portafogli e altro, Giorgia, si sposa (sabato) e non è presente questa settimana ad aggiornare alcune cose come gli Screening e appunto i portafogli. Dato che in Italia in media la gente si sposa solo una volta (il tasso di divorzio resta uno dei più bassi del mondo) questo è un evento "una tantum" che non si dovrebbe ripetere e incidere sul tran tran del sito per il resto dell'anno Allo stesso tempo, come spiegato sia la settimana scorsa che ieri l'altro che oggi nei commenti, capita che il sottoscritto che potrebbe in qualche modo supplire o far supplire da altri in queste funzioni, sia afflitto da mal di schiena e in giro per lastre, chiropratici, risonanze magnetiche, altri medici di varia specializzazione... La coincidenza astrale di questi due fenomeni non previsti fa sì che alcune cose sul sito NON SIANO AGGIORNATE, spiace, sorry, entschuldigung ma il commento e l'SMS era piuttosto chiaro penso e comunque gli altri siti non valorizzano OGNI GIORNO IN TEMPO REALE TUTTI I PREZZI E PERCENTUALI DI PERDITA E GUADAGNO di ogni singola raccomandazione come facciamo noi (mi si corregga se sbaglio) inoltre ora che un tizio a Bologna forse stamattina mi ha messo un poco a posto la schiena sono qua a rispondere attivamente sul forum ad personam, cosa che se ti abboni a, non so, deltaforex o studiinvestimenti o altri servizi analoghi forse non fanno Per l'esecuzione consiglio di aprire un conto online, anche con bance italiche, dove le commissioni sono minime e l'esecuzione sul bid quando vendi titoli americani liquidi come quelli indicati ier con l'eccezione di Weat Seal, per cui però si poteva mettere un ordine "al limite" Inoltre visto che spesso VENDO MENTRE SALGONO (e compro mentre scendono) questo aiuta nell'esecuzione. Se devo essere sincero ho visto Weat Seal salire ieri DOPO il Sell indicato, così come Google ad es per cui ESEGUENDO CON RITARDO AVEVA in realtà UN PREZZO MIGLIORE di quello teorico basato sull'ora del messaggio no ?

si mandavano soldi per la "fame in India" - gz  

  By: GZ on Mercoledì 25 Maggio 2005 16:01

.....D'altra parte non abbiamo mica vissuto un periodo da poco: guerre, terrorismo e ancora scandali, truffe, fallimenti.... ----------------------- Ragazzi voi siete molto giovani o molto smemorati. Negli anni '70 e '80 c'era l'URSS che spendeva il 30% del PIL in armamenti, faceva il colpo di stato in Polonia, teneva occupata 1/3 della Germania e dell'Europa, in l'Afganistan combatteva per dieci anni una guerra al cui confronto l'Iraq oggi sembra la svizzera (circa un milione di morti su 17 milioni di abitanti, ma senza le TV occidentali a filmarli per cui nessuno ci ha fatto caso). L'URSS di Andropov aveva truppe o presenza militare in Etiopia, Angola, Vietnam, Nicaragua, Cuba, Iraq, Siria, organizzava il terrorismo delle BR, Prima Linea, RAF tedesca, IRA, ETA, OLP di Arafat, "Carlos" (il terrorista famoso prima di Bin Ladin), un attentato al Papa, il sequestro di Moro... In Italia era ancora reato esportare capitali, i socialisti rubavano, assieme a tutti gli altri, su ogni singolo appalto senza mancarne nemmeno uno, Pomicino era ministro economico e il commercialista pugliese Formica alle Finanze (quello che ogni tanto proponeva la patrimoniale per far speculare al ribasso le finanziarie del partito socialista), la borsa dopo il crac del 1987 fino al 1996 non esisteva, se volevi giocare in borsa andavi al borsino della banca locale e con 10 transazioni avevi speso quello che oggi spendi in un anno In Sudamerica paesi come la Colombia con i narcos e il FARQ, Nicaragua con i sandinisti e il Perù con i terroristi di "Sendero Luminoso" erano in mezzo a guerre civili e terrorismo di massa, estremista o della coca, con decine di migliaia di morti e più autobomba dell'Iraq, paesi come l'Argentina o Brasile erano dittature abbastanza cattive, "desparecidos", zero sviluppo, zero mercato, solo sussidi, caudillos e militari... In Asia la Cina si dedicava ancora ai "lao-gai", i campi di concentramento per dissidenti, con lotte di potere feroci intestine post-Mao al vertice mentre la gente faceva sempre la fame in silenzio, in India erano ancora al socialismo di Nerhu-Gandhi cioè sviluppo economico zero, tutta l'industria e banche statali, vietate le importazioni e mi ricordo che in Italia ancora si mandavano soldi per la "fame in India" (oggi l'India riceve capitali dalle principali piazze finanziarie e l' Italia no) C'erano gli Hezbollah e la guerra civile in Libano, rapivano decine di occidentali in Libano di cui non si è mai saputo niente, con le autobomba facevano saltare 80 parà francesi e 200 americani a Beirut e questi si ritiravano...in Iran c'era Khomeini al massimo della sua gloria e lapidazioni a getto continuo e Saddam Hussein scatenava una guerra con l'Iran durata otto anni e costata 800 mila morti... (anche questi poco gettonati dalle tv nostrane) ma vogliamo scherzà ?

il PREMIO DI RISCHIO ATTUALE DELLE AZIONI è il 9% - gz  

  By: GZ on Mercoledì 25 Maggio 2005 01:59

No, il premio di rischio attuale è il 9% Cominciamo da capo. La differenza tra azioni e obbligazioni è di due tipi: 1) le obbligazioni di stato, con scadenze dai 5 anni in su diciamo, sono rischiose, nel senso che possono perdere dei -10 o -15% in certi periodi (e se si tratta di Russia o Argentina anche dei -80%), ma oscillano e perdono meno delle azioni in genere. Le azioni hanno una volatilità media annua del 15-20% e i titoli di stato come Btp e Bund del 5-8%. Quindi se confronto il dividendo oppure l'utile/prezzo di un azione con il rendimento di un BTP devo tenere conto di questo "premio di rischio" delle azioni. 2) ma le obbligazioni di stato sono "Reddito Fisso", cioè se compri un BTP o Bund a 10 anni per dieci anni paga lo stesso coupon. Invece i dividendi (e gli utili) delle società AUMENTANO nel corso dei 10 anni. In media negli ultimi 100 anni la loro crescita nelle borse sviluppate è stata circa del 7% annuo (in Italia meno, un 3-4%). Quindi se le azioni oggi in Italia ad es rendono il 6.6% circa (utile/prezzo di borsa medio) devi anche aggiungere nel confronto con il rendimento del BTP la crescita media degli utili nel corso dei 10 anni. Ad esempio in Italia hai 6.5% di Utile/Prezzo delle azioni + 4% (tasso di crescita storico per le azioni) = 12%. Dato che i titoli di stato a 5 anni che rappresentano la media della curva dei tassi rendono meno del 3% hai : 12% -3 % = 9% PREMIO DI RISCHIO ATTUALE DELLE AZIONI ITALIANE. CHE E' MOLTO ELEVATO, TROPPO. In pratica gli investitori chiedono ora alle azioni un 9% addizionale rispetto al reddito fisso per compensarli dal rischio. Se si fanno questi calcoli in USA si vede, come discutevano proprio oggi su TSC, che anche la pure il PREMIO DI RISCHIO ATTUALE DELLE AZIONI AMERICANE E' IL 9% (vedi sotto) CHE E' MOLTO ELEVATO. Questo anzi è il valore massimo storico, indica un forte timore del rischio degli investitori il che è toro (perchè se questo timore del rischio cala poi comprano, mentre se fosse basso poi basta qualche problema nuovo che vendono) ---------------------------------------------------------------------Brian Gilmartin, the founder and portfolio manager of Trinity Asset Management Equity Risk Premium Still Elevated 5/24/05 1:35 PM EDT

Italia: record mondiale di dividendi - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Maggio 2005 17:39

mi devo anzi correggere, l'Italia paga il 4.9% di dividendi in media, il livello più alto di tutte le borse del mondo paragonato al 2.2% medio dei titoli di stato a breve e al 3.2% di quelli a lungo termine (che sono rischiosi) è una differenza straordinaria ma tutte le borse costano poco, quella olandese ad esempio costa 11-12 volte gli utili e paga il 3.7% di dividendi, la francese pure 12 volte gli utili, Hong Kong e Singapore 14 volte gli utili nel 1999 costavano tutte 22-30 volte gli utili, i tassi di interesse erano al 6% e tutti erano ottimisti. Oggi costano 12-16 volte gli utili, i tassi di interesse sono al 3% e la borsa non interessa (salvo a quelli che ne approfittano per acquisire il controllo di aziende)

l'economia italiana è la peggiore e la borsa è la migliore - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Maggio 2005 14:29

Oggi i notiziari e CNBC (nonchè l'Economist con la copertina "malato d'Europa") parlano molto dell'Italia, peggiore economia industriale del mondo come crescita, la prima ad entrare in recessione stando agli ultimi numeri. E non sono solo numeri perchè sento ora anche io di ditte che non pagano e di affidamenti che devono rientrare in banca Sentendo queste notizie la borsa dovrebbe andare male e il Mib perlomeno perdere oggi ? Sbagliato ! Il MIB è ancora sui massimi del mese e se scomponi i punti dell'indice per titolo vedi che oggi ad es Eni da sola lo tiene su di 38 punti compensando i punti che gli tolgono le banche e il resto sono cose come Autostrade Edison e telecom che tengono E non è una cosa irrazionale: gli utili delle società del Mibtel quotate sono saliti dal marzo 2004 ad oggi del +20%. Il reddito reale degli italiani è circa invariato, il PIL cala leggermente e le società quotate guadagnano +20% Le società del MIB pagano ora in media il 3.6% di dividendi contro un 3.20% dei BTP e 2.2% dei Bot. E questi sono solo i dividendi: il P/E della borsa italiano è di 13 circa, 13 volte gli utili Il reddito fisso rende meno del 3% (facendo una media di Btp e Bot) e le azioni rendono il 7.5% (se costano 13 volte gli utili, dividi 1/13 = 7.5% e ottieni il rendimento) La borsa italiana non è mai costata così poco, nemmeno a inizio anni '90, perchè le aziende non hanno mai fatto tanti profitti e i titoli di stato non hanno mai reso così poco. Per la prima volta credo negli ultimi 30 anni le azioni rendono PIU DEL DOPPIO DEI TITOLI DI STATO (7.6% CONTRO 3%) L'economia italiana va male, ma la borsa riflette gli utili delle società quotate e il tasso di interesse e al momento la borsa è il posto ideale in cui tenere il denaro, perchè ci sono le società che godono mentre il resto del paese soffre

Meglio i ciclici tedeschi - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Maggio 2005 00:12

che bello qualcuno che cerca di dare un mano con delle idee e suggerimenti Premesso che ho un poco tracheggiato su questo portafoglio Europa a mio avviso il potenziale lo hai ora in Europa non con i titoli finanziari, ma con i Ciclici e le Telecom Le banche hanno goduto di margini elevati negli ultimi anni, hanno solo sofferto un poco per un calo relativo e marginale del risparmio gestito compensato dal boom del credito immobiliare. I titoli che hanno perso dei -70 o -80% dai massimi sono i poveri ciclici-industriali e a differenza degli USA non hanno recuperato molto in Europa salvo per quelli legati direttamente all'estrazione mineraria o l'energia. Il bello delle banche sono le acquisizioni, ma francamente a parte il Credem (?) in Italia non so e forse l'onda è passata (all'estero capire chi acquisisce chi è più difficile) Ad esempio la Germania che forse ora ha una chance di mettersi in movimento con il pretesto di Schroeder che se ne va è piena di titoli ciclici che sono molto depressi, tipo la povera ^Epcos#^. Basta un filo di speranza grazie ad Angela Merkel in queste condizioni di depressione buia in cui sono i tedeschi dal lato economico per fargli fare qualche bel rimbalzo E per rotazione toccherebbe alle telecom ora, vedi anche un poco la nostra Telecom di recente

Google sopra 250 dollari ! - gz  

  By: GZ on Lunedì 23 Maggio 2005 23:19

e oggi Google, il titolo internet leader ormai nel mondo del settore e che capitalizza ormai più persino di Yahoo, ha bucato anche quota 250 dollari che era l'obiettivo di cui avevo parlato mesi fa (leggere i post precedenti qui sotto) Dato che era uno dei titoli americani a cui si era dedicato più spazio dai 170 dollari in su e anche al momento la posizione maggiore del portafoglio America segnalo il lieto evento oggi Ha finito ? probabilmente è troppo esteso ed è un segno di euforia eccessiva il balzo di oggi per cui a breve si può venderlo, ma se il mercato sale ancora ^Google#^ sarà uno dei titoli leader di riferimento e toccherà anche 280$ quando l'S&P 500 arriverà a 1.230

Come mai le banche prestano miliardi a questi romani per fagli comprare RCS ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 23 Maggio 2005 22:08

Oggi essendo malato guardavo le TV e quando passavano le interviste agli "immobiliaristi romani del contropatto" cioè Danilo Coppola e Stefano Ricucci, un poco per il pesante accento romanesco e la sintassi italiana disastrata, un poco per la mimica stile Verdone (di Ricucci) sembrava un film di Sordi-Verdone e non la solita CFN con gestori e manager che parlano con termini in inglese da Bocconi. Questo Ricucci con la sua "partecipazione strategggica in RCS .... che non venderò mai, mai....è per sempre ..." è proprio bravo. Ha 42 anni, a 20 era un odontotecnico senza soldi di famiglia e ora è uno degli azionisti di controllo oltre che di Anna Falchi, di BNL, di Antonveneta ed è con il 15% l'azionista numero del Corriere della Sera, con una quota che nemmeno gli Agnelli o nessun altro ha mai accumulato Come mai visto che il Corriere è la società il cui controllo per motivi politici da sempre è sotto la lente di tutti quelli che contano nel sistema finanziario italiano ? Come mai, come nel caso di Antonveneta-Popolare Lodi e BNL, a questi tizi con "debiti certi e patrimonio incerto" (secondo Della Valle nell'intervista sull'Espresso di sabato) le banche consentono di comprare centinaia di milioni di derivati sul flottante di BNL, Antonveneta e RCS con soldi (presumibilmente) non loro, ma delle banche, garantendo loro di rivenderli poi con un guadagno certo (con un ruolo forse da prestanome) ? (nel caso della Lodi è stato provato che ha prestato 1.1 miliardi di euro per fargli comprare le azioni e poi rivenderle a un prezzo più alto alla Lodi stessa e c'è un inchiesta Consob) Forse perchè dopo che Profumo di Unicredito era uscito dal Corriere il suo controllo era diventato incerto tenendo conto anche che a Ifil-Fiat non c'era più Giovanni Agnelli ma Marchionne e i nipotini che forse hanno altre priorità. E allora Giovanni Bazoli che come presidente Intesa dopo la morte di Cuccia è il "garante" del Corriere ed è anche come noto il deus ex machina della coalizione di sinistra nel mondo bancario, voleva tornare a ^blindarlo prima che passasse a gente vicina a Berlusconi#http://www.panorama.it/opinioni/archivio/articolo/ix1-A020001030934^ ------------------------------------------------------------- ..... Qualche anno prima era bastata la velleitaria scorribanda di Luigi Giribaldi, un vecchio finanziere che da Monte-Carlo si divertiva a fare la mosca che infastidisce il grande capitale, per convocare nottetempo una riunione in Mediobanca dove i membri del patto di sindacato Rcs giurarono fedeltà al loro vincolo. Possibile che adesso quelle stesse persone se ne stiano placidamente a guardare le gesta di uno che dice di voler puntare al 15 per cento della società, una soglia che sommando anche i pacchetti degli amici deve avere abbondantemente superato? Oltretutto, i pattisti sanno bene che in caso di opa viene meno il loro impegno a non vendere. E, da esperti uomini di finanza, dovrebbero sapere un'altra cosa: se si ricorre a operazioni derivate su un titolo illiquido come Rcs, cioè a flottante (azioni in circolazione) scarsissimo, vuol dire che con molta probabilità qualcuno dei soci ha già «tradito» ed è pronto a consegnare le sue azioni. Invece qualcun altro, come la Fiat, potrebbe essere indotto a farlo visto che la speculazione di questi mesi ha iperbolicamente gonfiato il valore della sua quota a 450 milioni di euro, soldi che in tempi di magra fanno comodo. Davvero dunque c'è da dormire sonni tranquilli? In realtà Bazoli, direbbero dalle sue parti, è più furbo che santo. E la tranquillità non gli deriva dalla incrollabile fiducia che i soci del patto onoreranno il loro impegno, ma dal fatto che controlla movimenti e pacchetti degli aggressivi «new comer» che stanno facendo incetta di azioni Rcs. Non meraviglierebbe perciò che dietro una eventuale, e mai come in questi giorni evocata offerta pubblica sul giornale, nonostante le smentite di Corrado Passera, ci fosse lui con i suoi alleati. E siccome ogni interpretazione economica sulle vicende del primo quotidiano d'Italia è anche politica, terreno su cui il professore si muove con agio, tutto il bailamme sulla Rcs nasce come antidoto alle presunte mire berlusconiane sul giornale. Preoccupato per un possibile blitz che all'epoca identificava in Cesare Geronzi e Salvatore Ligresti i protagonisti del ribaltone, Bazoli avrebbe orchestrato le contromosse d'intesa con Romano Prodi e Massimo D'Alema. C'erano due problemi: rimediare all'inopinata uscita di Alessandro Profumo dalla Rcs, e costruire in prospettiva una solida difesa. A quel punto il presidente dei Ds, nonostante il biasimo di un padre nobile della sinistra come Giuliano Amato, avrebbe fatto da tramite per assicurare al professore l'appoggio di Francesco Gaetano Caltagirone e della nidiata di rampanti immobiliaristi che a lui guardano come esempio da seguire. Di qui il rastrellamento destinato a fermarsi una volta raggiunta una quota di assoluta sicurezza. Con ciò scardinando, di fatto, gli attuali equilibri. .....

Non e la prima volta che si sbagliano - gz  

  By: GZ on Lunedì 23 Maggio 2005 03:56

(Un società che ha come nome: "Associazione per lo studio dell'esaurimento del Petrolio" difficilmente potrà concludere che non si esaurisce, altrimenti si dovrebbe sciogliere e perdere i finanziamenti) La gente a questo convegno di Lisbona era la stessa che a inizio anni '80 quando il petrolio era salito a 55-60 dollari al barile (circa 100 dollari in valuta di oggi) prevedeva un imminente crisi energetica ed esaurimento delle riserve ? Ed è stata smentita dal fatto che il petrolio è sceso fino a 10 dollari al barile negli anni '90 rovinando dozzine di società che avevano investito nell'estrazione ed esplorazione e facendo crollare la capitalizzazione delle società energetiche dal 20-23% dell'S&P 500 nel 1983 al 4% di due anni fa (e tuttora siamo all'8% nonostante due anni di boom). I convegnisti di Lisbona forse non sono in maggioranza traders o investitori, io seguo il petrolio dal 1995 e mi ricordo del trading sugli 12 dollari al barile. Negli ultimi 20 anni a predire una crisi energetica imminente o un rialzo continuo del petrolio non solo la maggioranza degli "esperti" ha perso la reputazione, ma decine di mega società che hanno investito si sono rovinate Noto anche che sia Mincato, presidente uscente dell'ENI che Raymond, CEO di Exxon ripetono da mesi che di petrolio non c'è scarsità, noto che tutte le società petrolifere importanti continuano ad investire poco, forse perchè ancora si ricordano il bagno di sangue degli anni '90 e '80 quando il petrolio crollò in termini reali dell'80% a dispetto della maggioranza degli esperti che per qualche motivo non affollano i convegni dove si predice un eccesso di petrolio e un calo dei prezzi. E a differenza degli esperti che parlano esaurimento delle riserve DOPO che il prezzo di mercato è salito noto che il greggio è salito sul serio dal 2003 quando : a) il dollaro ha perso il -20% e b) c'è stata la guerra in Iraq, attentati terroristici in Arabia e un crollo di 1 milione di barili del Venezuela con Chavez c) la Cina ha accellerato lo sviluppo di colpo b) ci sono 6 mila hedge fund che lo hanno spinto in "contango" per la prima volta nella storia in un periodo di rialzo (tutte cose che con la geologia hanno poco a che fare) (per chi non è famigliare con il mercato del greggio: dal 2003 per la prima volta nella storia il greggio è salito mentre il prezzo corrente era PIU' BASSO di quello a scadenza. Di norma è sempre avvenuto il contrario, se c'è scarsità si paga per avere la consegna subito ("Backwardation"). Come mai allora ? Forse perchè negli ultimi tre anni è il denaro gestito sui futures delle materie prime è passato da 30 a 150 miliardi di dollari...) vedi: It Takes Crude to Contango By Howard Simons RealMoney.com 4/26/2005 10:00 ) -------------------------------------------------------------------------------

Non abbiamo inflazione e abbiamo un eccesso di risparmio - gz  

  By: GZ on Domenica 22 Maggio 2005 19:15

....non mi risulta che il dax sia sceso nella stessa percentuale!!!!! -------------------------------------------------------------- perche' non le risulta ? ha speso quei due minuti necessari a controllare la sua affermazione ? perche' se lei lo avesse fatto ^ad esempio, su futuresource#http://www.futuresource.com/charts/charts.jsp?s=DAX&o=&a=M&z=610x300&d=medium&b=bar&st=^ avrebbe visto che l'indice della borsa tedesca DAX e' sceso dal massimo di marzo 2000 di 8.100 circa al minimo toccato nel 2003 di 2.300 circa. Non e' un -70% circa in tre anni, cioe' quanto la borsa giapponese ha perso in 12 anni ? Comunque, offro raccomandazioni operative sul Bund, treasury Bond e il resto dei mercati e in questo momento ho una piccola posizione di trading e forse lunedi' mattina la cambiero' ecc.... ma qui parliamo in termini di Medio Periodo, diciamo 6/12 mesi, e quanto scritto da Bill Gross la settimana scorsa e cioe' che i tassi di interesse a lungo termine possono scendere ancora, specie in Europa e quindi e' possibile che i Bund salgano non mi sembra errato. 1) Parliamo in termini di buon senso. E' vero o no che l'economia italiana e' in semirecessione (PIL in calo da 6 mesi) e quella tedesca non va molto meglio ? E' vero o no che la domanda per consumi e' anemica, c'e' un eccesso di risparmio (gli ultimi dati dicono che il credito al consumo in Italia cala nonostante i tassi che scendono) e ora che il petrolio non sale piu' NON CI SONO SEGNI DI INFLAZIONE in Europa (e anche in America) ? Ogni tanto i giornali parlano delle zucchine o insalatina o fragoline che sono salite del 20%, ma se vai a comprare una cucina, un frigo, un condizionatore, una qualunque elettrodomestico ne trovi a 290 euro dove cinque anni costavano 400 euro, per non parlare di qualunque oggetto elettronico dove una mega TV piatta al plasma e' gia' scesa a 1.900 euro da 3.000 di quando l'ho presa l'anno scorso, ci sono auto coreane come le Hyunday ad es le Tucson o Santa Fe (come si scrive ?) che hanno la qualita' delle tedesche di 10 anni fa e costano un -30% in termini reali, vai a "SuperBrico" a comprare qualunque oggetto per la casa e guardino e i prezzi sono supercompetitivi, vai ad Ikea e ti fai la casa con la meta' di quello che spendevi 15 anni. C'e' uno studio nuovo per cui in USA negli ultimi 10 anni i prezzi dei beni di uso famigliare (frigo, tv, mobili...) sono scesi del -45% La Globalizzazione significa che le merci soggette alla concorrenza internazionale sono prodotte a costi sempre piu' bassi e l'espandersi della grande distribuzione riduce i prezzi. Lo so che i giornalisti dicono il contrario per compiacere il vittimismo piagnone per cui l' inflazione sale sempre ed e' sempre il triplo delle statistiche, ma basta andare agli ipermercati e guardarsi intorno. 2) Bene, allo stesso tempo c'e' un ECCESSO DI RISPARMIO, dagli industriali che hanno venduto una fabbrichetta, al falegname che non sa dove cosa fare dei soldi in nero, alla famiglia con due redditi e la casa in proprieta' avuta dai genitori il problema degli italiani e' cosa fare con i loro risparmi e loro liquidita'. La popolazione invecchia e i soldi, dicono tutte le statistiche, in Europa li hanno quelli sopra i 45 anni e i giovani sempre di meno: risultato in media si risparmia sempre di piu', si e' creato un ECCESSO DI RISPARMIO in Italia in particolare ma in genere in Europa (non Inghilterra!) e il risultato ovviamente e' che i tassi di interesse tendono a scendere. Perche' i tassi di interesse sono il prezzo a cui domanda e offerta di risparmio si pareggiano, no ? Addirittura, l'eccesso di risparmio in Giappone ed Europa e' tale che si riversa poi all'estero. In particolare, non fidandosi ancora di investire nei mercati finanziari della Cina o India o Brasile va a finire quasi tutto negli Stati Uniti e a livello globale i tassi di interesse restano bassi (nonostante la FED stia alzando quelli a 3 mesi) anche perche' i flussi di risparmio si pareggiano a livello mondiale Un economia europea stagnante con domanda per consumi debole, tenuta assieme dall'export, ma sempre piu' aperta al commercio globale e che importa dalla Cina e il terzo mondo, con una popolazione che invecchia e dove i vecchi hanno i soldi a scapito dei giovani (causa il sistema pensionistico...) NON HA INFLAZIONE, MA HA UN ECCESSO DI RISPARMIO. Di conseguenza nei prossimi anni (a meno che la banca centrale europea impazzisca e si metta a stampare moneta) i tassi di interesse in Europa possono scendere benissimo fino all'1%

Il problema del petrolio e' che costa troppo poco estrarlo - gz  

  By: GZ on Domenica 22 Maggio 2005 03:57

Il petrolio e' un tema affascinante, notava Niederhoffer due giorni fa che dal 1995 al 2005 il settore che ha dato rendimenti maggiori alla borsa americana ^e' stata l'energia#http://www.dailyspeculations.com/^ (non negli ultimi due/tre anni con il petrolio a 40-55 dollari, ma negli ultimi 10 anni). La politica di Bush o Clinton o Chirac in tutto questo pesa poco, si fanno i soliti commenti sulle multinazionali del petrolio e Bush la cui famiglia 25 anni fa era di petrolieri (dimenticando che hanno venduto tutto con la crisi degli anni '80). In realta' politici occidentali vengono eletti ogni 4 anni e cambiano sempre programmi sull'energia. In realta' l'elettorato occidentale non e' sensibile al problema perche' per il 65% in USa e l'85% in Europa il costo del riscaldamento e della benzina e' fatto di trasporto, raffinazione, TASSE (!) e commercio al dettaglio. E quindi non cambia molto con il greggio a 50 invece che 15 $. Il grosso dei commenti che leggi quando il petrolio sale come negli ultimi due anni sono nel senso ora di farti paura con l'idea che stiamo consumando velocemente tutto il petrolio, per cui sara' sempre piu' caro e ci sara' una crisi..., anche se da 50 anni predizioni simile sono state sempre smentite. Leggerei invece il nuovo libro "The Bottomless Well" ad opera di un fisico e un ingegnere che lavorano da anni nel settore, ^Peter Huber and Mark Mills,#http://www.manhattan-institute.org/bottomlesswell^ dove spiegano che l'energia sulla terra e' semplicemente infinita ed e' solo funzione della tecnologia e del prezzo. oppure questo loro ^articolo provocativo#http://www.manhattan-institute.org/html/_wsj-oil_oil.htm^ ad esempio che spiega come il problema delle oscillazioni del petrolio, quest'anno fino a 57 al barile dai 15 al barile di anni fa, dipende dal fatto che in Arabia saudita e medio oriente in genere costa solo 5 dollari al barile estrarlo Questo fa si che ogni volta che qualcuno cerca di fare investimenti nelle altre areee del pianeta (come il Canada ad esempio che e' pieno di petrolio sotto forma di sabbie intrise di una specie di catrame), i sauditi aprono i rubinetti, provocano un crollo del greggio (nel 1999 lo mandarono a 10 dollari !) e chi ha fatto gli enormi investimenti fissi necessari per diversificare va in bancarotta Negli anni '80 e' quello che e' successo ad esempio, le societa' dell'energia che si erano messe a investire a tutto spiano furono rovinate dai sauditi e OPEC che fecero abilmente crollare il prezzo del -75% per impedire che continuassero ad investire. Oggi leggi tutta questa gente che dice causa la Cina e India e Brasile che consumano rimarremo senza petrolio e alimentano il solito mito della scarsita' che da decenni viene sempre smentito. Quello che non capiscono e' che IL PETROLIO GREGGIO COSTA 48 DOLLARI OGGI ED ESTRARLO IN ARABIA 5 DOLLARI. E QUESTI 48 DOLLARI QUANDO ALLA FINE SI ARRIVA ALLA POMPA DI BENZINA DIVENTANO 120 DOLLARI Cioe' alla fine della fiera quando paghi la benzina il costo dell'estrazione in medio oriente rappresenta solo 5 dollari su 120 dollari finali (ed equivalenti cifre in euro al litro) cioe' il 4% del tuo pieno di benzina. E se anche prendi quello che costa di piu' ad estrarre come dal mare del nord o golfo del messico costa sempre 15 dollari al barile e alla pompa di benzina e' solo un 11% del tuo pieno. Se anche si conquistasse con le armi tutto il medioriente stile Crociate e non si pagasse piu' una lira agli sceicchi a ayatollah il costo della benzina scenderebbe del 5%, ok ? Il mondo e' piu' grande di quello che sembra, ma estrarre petrolio costa in molti posti sui 15 dollari al barile in media e solo in medio oriente 5 dollari per cui costando cosi' poco presso questi emiri e dittatori arabi da 40 anni ormai manipolano il petrolio spingendolo su, ma poi abbattendolo di colpo quando vedono che si cominciano a fare investimenti seri sul nucleare, il gas naturale o l'estrazione dal petrolio in altre aree del mondo

Il "Conudrum" dei Tassi di Interesse - gz  

  By: GZ on Venerdì 20 Maggio 2005 23:33

fa sempre piacere una piccola polemica rinfrescante ora che sta venendo il caldo, riassunto delle puntate precedenti: chi abbia letto questo topic avra' notato una tendenza dei partecipanti a parlare di vendere al ribasso, short, speculare su un ribasso dei bund e dei bonds in genere (e quindi su un rialzo dei tassi di interesse) e la maggior parte dei miei post da gennaio che invece suggerivano che i tassi di interesse europei potevano scendere ancora (e i Bund salire di conseguenza) e che era pericoloso vendere short ------------------------------ esempio --- 1 February 2005 18:14 Che cosa vi ha fatto di male a tutti voi questo povero Bund salvo salire per alcuni mesi di fila ? Sono usciti oggi dei dati sui Treasury USA equivalenti che indicano che la posizione al ribasso in essere è la maggiore da non so quanti anni. Questo è un trade affollatissimo, bisogna ormai prendere il numero e mettersi in fila per entrare -------------------------------------------------------------- Colpito dai miei commenti Karamellao dice oggi che si e' iscritto al forum apposta per spiegare che il bund a 122 e' arrivato ai massimi, ne da alcune ragioni matematiche che non capisco bene e dice che sbaglio Ok, finora i miei commenti da gennaio in poi dicevano che poteva salire ancora (leggere alle pagine 7, 8 , 9 ad esempio) ed e' salito per cui fa sempre piacere ricevere credito, in questo caso per avere avvertito che si poteva perdere ad ostinarsi a vendere il bund (anche se forse non e' del tutto chiaro nel testo di Karamellao penso che intendesse darmi credito per i miei commenti di inizio anno) Al punto in cui siamo ora, dopo sei mesi buoni di questa discussione, il bund e i bonds USA non possono piu' salire in base alla matematica indicata sotto da Karamellao ? Al nostro amico forse sfugge la differenza tra un tasso 3 mesi controllato dalla FED (che e' sceso all'1%) e quello a 30 anni invece (che NON e' sceso all'1%, ma solo al 4.3%). I tassi a 3 mesi e quelli a 10 o 30 anni NON HANNO UNA RELAZIONE tra loro diretta, a volte si muovono in senso opposto. Questo problema quest'anno e' particolarmente acuto e Greenspan lo ha citato a inizio anno spesso chiamandolo un "conudrum" cioe' una cosa che rende perplessi (e irrita la FED che abbassa e alza i tassi a 3 mesi e non riesce a influenzare quelli a 10 o 30 anni) Per riassumere: Bill Gross, il gestore di bonds di maggiore successo del dopoguerra, suggeriva nel suo commento mensile che i tassi (a 10 anni ! non a 3 mesi!) possono scendere ancora al 3% in USA e livelli equivalenti in Europa (dove sono gia' al 3.3% quindi presumibilmente al 2.5% per un decennale e di conseguenza i bund salire). E l'esperienza di un economia stagnante per un decennio come quella giapponese dice che i tassi possono anche andare quasi a zero per quelli a breve e all'1% su quelli a 10 anni

restano solo i titoli di stato - gz  

  By: GZ on Venerdì 20 Maggio 2005 14:53

vedi l'esempio dei titoli di stato giapponesi, come modello per quelli europei quando l'economia è stagnante, ma non in crisi, il risparmio e la liquidità sono abbondanti, la popolazione invecchia hai un ECCESSO DI RISPARMIO E LIQUIDITA e una scarsità di opportunità di investimento Se poi come in Giappone alla fine il mercato immobiliare va in crisi restano solo i titoli di stato

altre idee pratiche di uso immediato ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 18 Maggio 2005 21:56

Oggi è una giornata diversa dalle altre dove discutere era sufficiente, da venerdì sera il listino americano è risalito quasi del +4% (da 1146 a 1189) e a "strappo" e i settori che hanno guidato il toro del 2003-2004 sono tornati di colpo quando le cose si mettono in movimento quello che vuoi è solo qualche nome di titolo che si sta muovendo ORA a questo proposito: dati record di vendite di case di ieri e il ribasso dei tassi di interesse di oggi ( dati che mostrano di inflazione) quindi l'opposto esatto di quello che orsi prevedevano E i famosi titoli del settore di costruzione di case, "Home Builder", che costano solo 10 volte gli utili e hanno avuto un incremento di utile del +50 o 60% nelle trimestrali ultime, qui sono comprabili ^Lennar#^ ad esempio era il mio ^suggerimento di ieri#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=e&id=27232#27232^ ma anche gli altri del gruppo come KB Home, Hovanian, Pulte altre idee ? Sanmina che produce componente per tutta l'industria elettronica altre idee pratiche di uso immediato ? (ovvio che a quest'ora è meglio aspettarli in chiusura per oggi)

questo modo di salire è fatto apposta - gz  

  By: GZ on Mercoledì 18 Maggio 2005 20:22

indici europei che chiudono quasi +2% in su.... beh...ieri avevo avvertito che oggi ci sarebbe stato un bello strappo al rialzo (leggere il profetico post di ieri qua sotto), ho persino messo il grafico di analisi tecnica per convincere meglio, con il triangolo e la linea rossa comunque quando questi movimenti arrivano si resta sempre un poco sorpresi, oggi è una specie di schiacciassassi che avanza lento, ma ogni 15 minuti impercettibilmente se controlli è sempre più alto questo modo di salire è fatto apposta perchè chi non è salito sul treno dice: "... ok, ma siamo ancora in tempo, ora aspetto che scivoli in basso un attimo ed entro anche io.." e invece dato che va pianissimo non hai il senso di urgenza e però non scivola mai per cui dopo cinque ore ancora non sei rientrato

Il reddito fisso scenderà sotto il 3% - gz  

  By: GZ on Mercoledì 18 Maggio 2005 15:41

ragazzi è uscito il commento di giugno di Bill Gross che gestisce per conto di Allianz circa 300 miliardi di obbligazioni a Pimco, ed è come sappiamo il Soros o Warren Buffett del reddito fisso sono certo che ^lo avete letto#http://www.pimco.com/LeftNav/Late+Breaking+Commentary/IO/2005/IO+May-June+2005.htm^, ma in ogni caso oggi passava su Bloomberg il titolo di testa: " Bill Gross dice oggi che i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni possono scendere al 3%... perchè l'inflazione USA non sale più..." Per la cronaca i rendimenti del reddito fisso in dollari USA sono al 4.17% e quelli del reddito fisso equivalente europeo, Btp e Bund, al 3.25% circa (e Fog e tutti quelli che vogliono vendere al ribasso i Bund verranno scorticati di nuovo ?) Per cui se fosse vero che i rendimenti USA scendono al 3% i nostri scenderanno sotto il 2% ?

sta succedendo qualcosa di serio - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Maggio 2005 21:03

L'unica notizia in qualche modo positiva dopo il crollo di borsa per gli azionisti di STM di recente è stato l'annuncio di un taglio di 3 mila posti di lavoro La cosa curiosa è che benchè siano una società semipubblica franco-italiana STM li taglia tutti in europa e non in USA e Asia IBM un mese fa la stessa cosa, dopo il crollo di borsa anche lei taglia migliaia di posti di lavoro tutti in Europa (queste multinazionali non hanno patria) I politici europei oggi bloccano le importazioni dalla Cina di abbigliamento (riducendo così il potere d'acquisto dei lavoratori che pagheranno di più qualche articolo per difendere alcuni posti di lavoro) il governo italiano (di destra) accorgendosi di essere alla frutta come finanza trova l'accordo di tutti nel tassare di più l'investimento nel capitale di rischio (quello in borsa, anche se lo chiamano solo speculazione, in media e nel tempo finanzia poi anche le aziende) Queste cose e il fatto che stasera i titoli di stato (quelli a 10 anni, Btp e Bund) abbiano chiuso al livello più alto dell'anno (e anche degli ultimi 30 anni) indica che sta succedendo qualcosa di serio dalle nostre parti

Oggi siamo al massimo di compressione - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Maggio 2005 19:00

Ok, con oggi l'indice del listino europeo che contiene tutte le nostre borse (Eurostoxx 600) ha chiuso il grafico a Triangolo stretto una figura grafica utile a segnalare il massimo di compressione (in termini psicologici indica un massimo di frustrazione e noia dei partecipanti al mercato che non riescono mai a vedere un movimento continuare per più di tre ore di fila e anzi ogni giorno ridursi le oscillazioni) dato però che le borse non possono chiudere (e se continua così finirebbero per chiudere aumentando la disoccupazione nella zona euro) perchè ci sono decine di migliaia di operatori che hanno bisogno di "movimento" per sfamare la famiglia, arrivati a questo punto ora si attende che ci sia un bello strappo (diciamo entro domani) che rimette in equilibrio l'ecosistema del mercato

io sono ottimista - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Maggio 2005 01:48

Io sono ottimista, perche' fortunatamente da meta' anni '80 ormai il Mercato Globale e' diventato, come in Guerre Stellari "il potere del lato oscuro della forza", un meccanismo invisibile contro cui i politici dei singoli paesi si scontrano e vengono quasi sempre respinti quando cercano di fare danni grossi Da questa estate ho smesso di nuovo di comprare giornali (capita che per un poco ricada nel vizio ma poi cerco di perderlo), purtroppo sento lo stesso gli echi di queste idiozie, ma fino a quando non mi rubano in casa, dato che mi occupo di mercati finanziari via internet stando in campagna, per tutto il resto, che sia traffico, burocrazia, tassazioni, stagnazione economica, degrado cittadino e culturale, cerco di scansare e di godere invece dei lati buoni dell'italia che comunque sono tanti. Sono contento di vedere il mercato finanziario globale che avanza, i mega-iper-iper mercati della lega delle coop emiliane che hanno ormai superato anche le Mall americane e rappresentano valori e stili di vita opposti a quelli dei politici locali Sono contento di vedere che la maggioranza dei fondi sia della Mediolanum di Berlusconi che del MPS dei Diesse sono di diritto irlandese ormai perche' cosi' pagano meno tasse. Sono contento di vedere conoscenti e amici che lavorano sui mercati e fanno affari che inventano formule e soluzioni nuove ogni anno per sfuggire alle regolamentazioni e le tasse dei singoli paesi Vedo la storia del famoso Deficit Estero USA di cui tanti esperti, giornalisti e politici si lamentano in continuazione dall'inizio degli anni '90 annunciando di continuo che "...l'America ha bisogno di 2 miliardi al giorno per continuare e il dollaro diventera' carta straccia..." E noto che ogni anno, misteriosamente, alla fine, affluiscono da tutto il mondo altri capitali in America: non in Cina, Russia, India, Brasile, Germania, Francia, ma per qualche motivo quando si fa il conto di tutto il denaro che e' entrato ed uscito da tutti i paesi da 15 anni si scopre che la maggioranza e' finito in America che tutti i politici, intellettuali e media criticano perche' spendacciona, ridicola, rozza, pericolosa e sempre sull'orlo della crisi (che non arriva mai) Per cui dato che fortunatamente viviamo in buona parte (chi piu' e chi meno) in una dimensione globale io sono ottimista

Il metodo di Ricucci meglio di quello di Buffett - gz  

  By: GZ on Martedì 17 Maggio 2005 00:22

Leggo qui che il 9% del Corriere, il 5% della BNL, il 5% di Antonveneta appartebbero ora a questo Stefano Ricucci che avendo iniziato come odontotecnico e senza avere soldi di famiglia ora a 42 anni ha messo assieme due miliardi di euro ed influenza il più importante giornale e due delle banche maggiori italiane La cosa impressionante è che non è nemmeno un costruttore come Caltagirone, Berlusconi, Ligresti o Zunino: ha fatto solo "trading", compra e vendita di immobili dall'inizio alla fine, per 20 anni ha sempre comprato a 10 e rivenduto a 30 o 40. Invece di studiare sistemi di analisi grafica o il metodo di investimento di Peter Lynch o di Warren Buffett (che a 42 non erano ancora nessuno), sarà più utile leggere qui sotto come ha fatto questo tecnico dentista partendo da zero ad arrivare a 2 miliardi e alle mani in pasta nei maggiori affari italiani. Chi ha altre notizie da pubblicare su questo caso è benvenuto ------------------------------------------ L'esordio nel 1984, la prima plusvalenza un anno dopo. Oggi il suo gruppo ha un patrimonio di oltre 2 miliardi. Divisi tra immobili e investimenti di peso in Bnl, Antonveneta, Lodi e Rcs. Stefano Ricucci, 42 anni, un uomo che a un certo punto della sua vita ha deciso di indossare la grisaglia del businessman munito di laurea in economia presso la Clayton University di San Marino. Un dato è incontrovertibile: Ricucci è al centro delle partite più importanti che appassionano il mondo finanziario. Ha quattro partecipazioni di primo livello in Borsa – Rcs (7,49%), Banca Antonveneta (4,99%), Banca Nazionale del Lavoro (4,98%) e Banca Popolare di Lodi (1,77%) – e sono tutte al centro dei pensieri (nel bene e nel male) di politici, banchieri, risparmiatori e giornalisti. Ricucci, però, sconta ancora la diffidenza di alcuni, probabilmente legata alla genesi delle sue fortune ufficialmente iniziate nel 1984 con la costituzione della prima società (Atto Notaio Antonio Della Penna - Repertorio n. 1016 - Raccolta n. 252) per la gestione di ambulatori e laboratori clinici. Se gli si chiede qual è l'origine delle ricchezze la risposta è un aridaje accompagnato da ampi gesti rotatori delle mani. Per rintracciare la prima cospicua plusvalenza bisogna tornare indietro al 1985, quando acquistò dalla società Magnolia 78 a r.l. (Notaio Vincenzo Carosi - Repertorio n. 63657 - Raccolta 22065) un immobile a San Cesareo alle porte di Roma rivendendolo con una differenza di 246 milioni delle vecchie lire, ma tenendo per sé un appartamento che non ha mai lasciato per scaramanzia. Converrà però partire dal 2005 per cercare di dare una risposta al quesito sul suo «tesoro». LA SVOLTA ITALIANA Finora, il gruppo che fa capo a Ricucci aveva in cima alla piramide un trust – creato nella primavera del 2004 e i cui beneficiari sono il figlio Edoardo, 12 anni, e la Fondazione Susanna Ricucci, la sorella scomparsa – che controllava la Magiste International (a proposito, Magiste è l'addizione delle iniziali dei nomi dei genitori – Matteo e Gina – e di Ricucci stesso), società di diritto lussemburghese con un capitale sociale di 22 milioni di euro. (Continua)Dalla fine di maggio, a valle di queste due entità, nascerà la italianissima Magiste Holding Spa che avrà un capitale di 200 milioni di euro (cifra molto elevata se paragonata ad alcune blasonate società del segmento Star), mentre quello della Magiste International sarà elevato a 50 milioni di euro. A quest'ultima rimarranno in dote le partecipazioni azionarie, mentre alla Holding riporteranno tutte le altre società del gruppo. Non è l'unica novità. A garanzia della trasparenza, nel consiglio di amministrazione della Holding siederanno quattro professionisti esterni sui sette complessivi. E VENIAMO AI CONTI Da due anni i bilanci sono certificati da PriceWaterhouseCoopers e, a giugno, quello del 2004, anche per rispondere alle accuse di «segretezza», sarà presentato alla stampa nel cuore della City milanese con l'assistenza di Lazard. E va in direzione di questa operazione trasparenza anche la decisione di creare un sito Internet mettendo a disposizione i bilanci. Economy ha potuto consultare i risultati al dicembre 2004 e quelli del primo trimestre 2005. Il patrimonio di Magiste supera i 2 miliardi e 200 milioni di euro con una quota di patrimonio mobiliare superiore a quello immobiliare (1 miliardo e 300 milioni a fronte di 910 milioni); i debiti ammontano a circa 750 milioni, con una percentuale quindi ampiamente entro i parametri di riferimento generale, in carico principalmente a Deutsche Bank Ag e Société Générale e, in parte, alla Popolare di Lodi. A garantire l'ingresso di denaro fresco ci sono gli 80 milioni che arrivano da affitti e dividendi. Ricucci conta però su circa 400 milioni cash a disposizione sui conti, oltre a linee di credito non utilizzate per acquisti immobiliari e mobiliari per 1 miliardo e 800 milioni. Che ne farà di tutti questi quattrini? MATTONE, AMATO MATTONE A Economy è stato confermato che poco meno di 350 milioni di euro sono stati già investiti per l'acquisto di quattro immobili di «grande pregio» (due a Roma e due a Milano) e che i contratti preliminari sono stati già firmati. (Continua) CHI SONO I NUOVI CONSIGLIERI Aria nuova nella holding Alcuni nuovi ingressi, alcune conferme. Ecco il cda della nascente Magiste Holding Spa. Presidente e amministratore è Stefano Ricucci. I consiglieri sono: l'avvocato Michele Sinibaldi, 55 anni, che ha oltre trent'anni di esperienza e dal '93 affianca il gruppo Magiste; l'avvocato Luca Pompei, 30 anni, orgoglioso nipote di Giorgio e Assunta Almirante, che vanta già un curriculum di tutto rispetto ed è un esperto in ambito internazionale; l'avvocato Vincenzo Damiani, 65 anni, consulente della società Multipartner, componente di board nazionali e internazionali del settore tlc e bancario, top manager di multinazionali attive nell'information technology; l'avvocato Nicola Irti, 37 anni, figlio d'arte (il padre è il professor Natalino) che ha già accumulato incarichi prestigiosi; il professor Guglielmo Fransoni, 40 anni, ordinario di diritto tributario all'Università di Foggia e avvocato tributarista; il ragionier Luigi Gargiulo, 42 anni, direttore finanziario di Magiste e tra i principali collaboratori di Ricucci. Sugli immobili conviene fare un approfondimento. Perché probabilmente aiuta a dare una risposta alla domanda delle domande: da dove arrivano tutti questi soldi? Come ha fatto Ricucci a moltiplicare i quattrini in così poco tempo? Il periodo centrale dello sviluppo è certamente quello a cavallo tra la seconda metà degli anni 90 e il nuovo secolo. E si muove parallelamente sui fronti immobiliare e borsistico. Alcuni esempi. Nel '99, Magiste compra a Roma un centro residenziale a Talenti da un gruppo assicurativo francese per 17 miliardi di lire, rivendendolo per circa 50 miliardi; nel 2000 acquista Palazzo Bonaparte in piazza Venezia 5 a Roma per 37 miliardi e poco dopo lo rivende per 90 miliardi. Significano plusvalenze per 86 miliardi di lire. Ma come fa un immobile a triplicare il suo valore in un così breve lasso di tempo? «La qualità premia sempre» ripete Ricucci. E spiega: «Gli edifici di pregio, in piazza del Popolo o al Duomo, sono irripetibili. Hanno un valore che nel tempo può solo crescere, altro che bolla. Bisogna però valorizzarli attraverso opere di ristrutturazione anche radicale, con coraggio. Ed è necessaria una struttura che sappia gestire questi affari». Succede così che, a Milano, Magiste abbia declinato un'offerta per 117 milioni di euro per vendere il palazzo Meliorbanca in via Borromei comprato per 85 milioni nel luglio del 2004, e che abbia detto «no grazie» ai 63 milioni offerti per cedere un immobile in via Silvio Pellico acquistato un anno fa con un esborso di 35 milioni. Insomma, una galoppata che è andata di pari passo con la crescita e l'autorevolezza del gruppo che entro il prossimo anno aprirà sedi a Parigi e Londra e che già conta in campo internazionale rapporti consolidati con banche del calibro di Société Générale e Deutsche Bank Ag, oltre a un advisor di rango come Lazard. «L'EDITORIA, IL MIO PALLINO» Sul versante azionario il discorso non cambia. Dal 1996 a oggi, Magiste ha avuto partecipazioni rilevanti in 16 aziende (tra queste Capitalia, Olivetti, Hopa) e non si è mai ritirata senza incassare discrete o esorbitanti plusvalenze (su tutte quella di oltre 100 milioni di euro per uscire da Capitalia). (Continua) PUNTI DOLENTI Dall'origine dei capitali alle ultime accuse sul risiko bancario: È un fatto che dove Ricucci ha comprato azioni il titolo sia schizzato verso l'alto, raddoppiando in molti casi la quotazione. E qui arriviamo a un altro chiodo fisso di Ricucci, riassumibile in un dogma: creare valore per tutti, distribuire dividendi. In questo campo, l'immobiliarista si è trovato più volte al fianco di Emilio Gnutti, con il quale il rapporto, iniziato nel 2000, si è interrotto tra il 2002 e il 2004 a causa di una querelle su alcuni immobili, per altro risolta prima di arrivare al cospetto di un giudice. Ma non è neppure vero che i due, anche in tempi di pace, abbiano sempre fatto fronte comune; prova ne è che Magiste non ha partecipato a diverse operazioni (Snia su tutte) in cui il finanziere l'avrebbe invece voluto al suo fianco. Nell'ottica di investimenti altamente redditizi non deve quindi destare sorpresa se, nel 2004, Ricucci sostiene di aver rifiutato l'invito a far parte del fondo Charme (di cui Luca Cordero di Montezemolo è il deus ex machina e dove sono presenti Diego Della Valle, Isabella Seragnoli, Vittorio Merloni, Nerio Alessandri, Unicredit, Mps e Deutsche Bank) versando una quota pari a 100 milioni di euro: gli avrebbe reso l'1,5% all'anno, troppo poco. «Se fossi uno speculatore, se volessi stare nell'ombra, perché dovrei comprare il 5 o il 7% di una società? Starei accucciato sotto il 2% come fanno tanti» ragiona Ricucci. E aggiunge: «Le mie partecipazioni sono cementificate nel tempo. Non sono in vendita. Anzi. Sono totalmente sinergiche alle mie attività». Insomma, il modello Ricucci prevede che i due comparti (mobiliare e immobiliare) si muovano insieme, travasando l'uno acqua all'altro. Già, ma come può essere considerata sinergica agli immobili la quota del 7,49% in Rcs, società che edita il Corriere della Sera, dove Ricucci è il terzo azionista dietro Mediobanca e la Fiat? «Quello dell'editoria è un mio pallino, mi piace diversificare. Ma con l'obiettivo di creare valore: quando sono entrato due anni e mezzo fa il titolo viaggiava sotto i 2,5 euro, oggi sfiora i 5. La quota in Rcs sarà sempre più importante nel gruppo Ricucci. A dimostrazione del fatto che non ho alcun pregiudizio, mi sono recato negli ultimi due anni in assemblea approvando il bilancio. E poi smettiamola con questa storia della mia richiesta di entrare nel patto: non è vera. Poi è ovvio che se, da terzo, dovessi diventare il secondo o il primo azionista in Rcs sarò io a chiamare e non aspetterò inviti…». GIÀ, I GIORNALI «Non ce l'ho con chi scrive. Mi dà fastidio però la malafede, la censura sui fatti, i conflitti di interesse palesi tra editori e giornalisti. Chiedo rispetto. E regole uguali per tutti: dagli Agnelli a Ricucci. Perché si smetta di distribuire patenti di credibilità a chi vende scarpe, negandole a chi vende immobili». (Continua) L'AFFARE ENASARCO Gran parte dell'attenzione sui giornali, Ricucci l'ha attratta da quando partecipa al risiko bancario. In Bnl (dove non ha conti correnti) sta al fianco di Francesco Gaetano Caltagirone, contrasta il patto tra Bilbao-Generali e Diego Della Valle. Eppure nel maggio 2004 disse di «riconoscersi totalmente» nel patto e «in primis nel presidente Luigi Abete». Lui liquida la questione in una battuta («Io non sono cambiato, sono cambiati loro») e rimanda la rottura alla mancata consultazione sul patto di sindacato e all'aumento di capitale non condiviso. Su Antonveneta (anche qui nessun conto), l'impegno affonda le radici nel rapporto privilegiato con la Popolare di Lodi cresciuto con Gianpiero Fiorani, conosciuto nel 2000. Che gli ha spianato la strada anche in Bankitalia, grazie all'eccellente rapporto con il governatore Antonio Fazio.

il rumore di sottofondo - gz  

  By: GZ on Lunedì 16 Maggio 2005 23:26

Non sente il rumore di sottofondo dell'accumulazione di titoli ? chop... chop... chop.. gli indici guadagnano piano piano senza farsi notare un +0.8% e se uno ad esempio oggi mette in graduatoria per % il Russell 2000 (small cap) vede che quelli in testa hanno quasi tutti dei grafici promettenti

Il mercato è fatto di settori - gz  

  By: GZ on Lunedì 16 Maggio 2005 16:22

Le statistiche economiche qualcosa vogliono dire perchè ora sento proprio sollevare spesso in conversazioni casuali l'argomento della crisi da parte di gente in settori diversi, banca o software o altro (che non sia immobiliare). E infatti abbiamo avuto due trimestri di PIL negativo e una quantità di indicatori economici pessimi Allo stesso tempo se scorri una rassegna di quello che succede nel resto del mondo come quella che compare il sabato ^su PrudentBear#http://www.prudentbear.com/creditbubblebulletin.asp^ vedi che dal Vietnam all'Argentina, dagli Emirati Uniti alla Turchia all'India all'Indonesia al Brasile tutto il mondo "in via di sviluppo" continua a sfornare numeri superiori alle previsioni. Se prendi tutta l'Asia (senza Giappone), Medio Oriente e Sudamerica stiamo ancora parlando di un tasso di crescita medio del 5% circa, uno dei migliori del secolo E' vero che il dollaro che sale frena un poco questi paesi (che sono legati al dollaro e alla liquidità in dollari), ma il petrolio che scende gli da fiato perchè ne consumano in proporzione del PIL 5 o 6 volte più di noi. E i tassi di interesse sono ora più bassi di 6 mesi fa. Leggi le interviste all'A.D. di ^IMA#^ su B&F due giorni fa, ottima società italiana che esporta per il 90% prodotti di packaging, quindi legata alla crescita economica mondiale e vedi che non va affatto male perchè vende nel mondo ex-Europa in cui l'economia tira. Leggi i risultati di ^Carraro#^ la settimana scorsa, gente che vende trattori nel resto del mondo e anche qui vanno bene. Se vai a prendere invece tanti titoli inglesi, tedeschi, svizzeri... legati alla spesa per consumi o investimenti in europa sei nei guai (da STM a Volkswagen a BMW a Alcatel alle catene di distribuzione...) IL 2004 lo hanno tirato l'Energia, Materie Prime e Ciclici che da marzo ora improvvisamente sono in crisi. Per cui ora tutto sta se Telecom, Tecnologia e Finanziari li sostituiscono unendosi all'Immobiliare e Medicale-Sanitario-Farmaceutico che sono gli unici in positivo negli ultimi due mesi. Il mercato è fatto di SETTORI e le differenze di performance tra settori nell'arco di due anni sono anche del + o - 50% (questi sono i numeri attuali dei settori USA ad esempio ora)

Buone notizie nel weekend - gz  

  By: GZ on Lunedì 16 Maggio 2005 01:34

Buone notizie nel weekend Si comincia con la bestia, Al Zarqawi, il nuovo capo dopo che BinLadin e' sparito, il tizio che ha passato il 2004 a farsi filmare mentre sgozzava la gente, che ieri sembra sia stato visto in un ospedale ^gravemente ferito#www.theaustralian.news.com.au/common/story_page/0,5744,15299997%5E2703,00.html^. Non e' ancora del tutto certo, ma sembra sia scappato subito dall'ospedale, speriamo nelle infezioni con il caldo che fa ora da quelle parti Poi venerdi' uno dei capi di Al Qaeda in Pakistan e' stato centrato da un missile sparato da un aereo senza pilota guidato dal satellite e qui invece si e' sicuri, c'e' anche la foto Terzo, i giornalisti che avevano pubblicato con massima evidenza la storia del Corano buttato nel water a Guantanamo ^nell'edizione che va ora in edicola di Newsweek si scusano#story.news.yahoo.com/news?tmpl=story&cid=578&e=1&u=/nm/20050515/ts_nm/religion_afghan_newsweek_dc^ "...con le vittime delle violenze in Afganistan e altrove e con le famiglie dei soldati usa uccisi..." perche' ora sembra che la storia sia falsa. Come conseguenza dell'articolo di Neswseek in cui si riportava che "...una fonte governativa aveva sentito che qualcuno a Guantanamo buttava il corano nel cesso..." c'e' stato casino in tutto il mondo, in afganistan parecchi morti, attentati vari, danni alla politica del loro paese e ora dicono che "non sono in grado di confermare la storia.." e si scusano. Della serie: e poi parliamo male degli analisti finanziari per qualche buy sballato E' finita intanto ^operazione Matador#http://www.strategypage.com//fyeo/qndguide/default.asp?target=IRAQ.HTM^, circa 150 terroristi presi o eliminati, una citta' di frontiera in mano ai terroristi in maggioranza sauditi che e' stata ripresa e la popolazione che accoglie con favore l'arrivo dei marines. Lo scontro piu' importante dopo la battaglia di Fallujia in ottobre e quella della citta' santa che non ricordo il nome contro l'iman Sadr, il ciccione, in agosto. Curiosamente se si va indietro c'e' una correlazione tra le oscillazioni dei mercati e questi eventi (aprile 2003, agosto e ottobre 2004...). Intanto cambiano i tempi persino a Cannes un anno dopo che aveva vinto il film di Michael Moore ora tra i premiati c'e' un ^film irakeno fortemente pro-guerra#http://film.guardian.co.uk/cannes2005/story/0,15927,1483884,00.html?=rss^. , in cui si vedono i protagonisti che ballano di gioia alla notizia della caduta di Baghdad nel 2003

Le azioni si fanno ad orecchio ? - gz  

  By: GZ on Domenica 15 Maggio 2005 16:33

-------------------- ......da: "e un attimo per discutere alcuni numeri di bilancio di TRAD" grazie per la risposta, ma di R. De L . ho già letto diversi anni fa " Come guadagnare con gli spreed sulle valute" (fesso io che ho abboccato come un tordo... :-)) ) le faccio i miei complimenti per il lieto evento e tanti auguri per una esistenza felice alla neonata. la mia domanda non era rivolta ai dati di bilancio (so bene che servono solo ai gestori per bla bla bla) nè tanto meno ai grafici a breve o ai risultati spicci, ma a capire come uno come lei che riesce a fare i soldi in un ambiente così difficile ed ostico, si attacchi a un ragionamento che, secondo me, lascia il tempo che trova ( in gergo si dice: a sconto), per quello che la conosco mi pare decida più a sentita (vedi il trade su google) che per altro, cioè è una dote un sesto senso come scrivere la musica, naturalmente affinata dallo studio e dall'esperienza, o mi sbaglio? mi permetto di aggiungere una vue ripresa da questa notizia: Radiocor - Roma, 13 mag - Dopo una battuta d'arresto determinata dall'andamento negativo dei mercati, le privatizzazioni a livello globale stanno riprendendo quota: il 2004 riporta 164 operazioni tra collocamenti e opv per un valore totale di circa 75 miliardi di euro (+58% sulla media 2001-2003) e l'Europa fa la parte del leone (53% delle operazioni e 72% dei proventi). E' lo scenario delineato dal 'Privatization Barometer', progetto congiunto Fondazione Iri e Fondazione Eni Enrico Mattei, con il supporto di Lehman Brothers, presentato a Roma, alla presenza del Ministro dell'Economia Domenico Siniscalco. Secondo le previsioni del Privatization Barometer in Europa, in particolare, il 2005 dovrebbe chiudersi con un bilancio pari a circa 45 miliardi di proventi, gran parte realizzati in Francia, Germania e Italia mentre la Polonia si conferma uno dei nuovi mercati piu' in crescita sul fronte dismissioni. e così tanto il bisogno che hanno i governanti europei di raccattare soldi che drenano denaro da tutte le parti e impediscono al mrk di salire anche in presenza di fondamentali buoni, per cui dovremmo continuare la lateralità per bene che vada. ----------------------------------------------------- A parte De Lorenzo (che non conosco personalmente ma su B&F trovo interessante) ho letto, come si fa sempre per i titoli americani, il Forum di Yahoo su ^Trad#^, cosa che richiede 10-15 minuti alla settimana. Inoltre dato che TRAD la conosco come prodotto e come vicende perchè uso il loro software tutti i giorni forse è sufficiente. Riguardo alla sua obiezione di "andare a orecchio". Se uno segue 10 ore al giorno per 6-7 anni di fila i mercati finanziari dovrebbe acquisire, visto che sono solo affari in cui si compra e vende sulla base di un PERCEZIONE del mercato di alcuni dati economici, un esperienza o intuizione. Questo buon senso o esperienza non è poi diversa da quella di chi tratta terreni o immobili o aziende o dai managers che fanno affari o decidono di investire o disinvestire dentro le aziende. Ha mai conosciuto gente che fa affari, che compra e vende piccole aziende o fabbricati ad esempio o anche visto come operano i managers che decidono di comprare, vendere o investire dentro un azienda ? non è che fanno analisi molto complesse o sanno cose che altri non conoscono, ma avendo fatto pratica per anni a tempo pieno spesso se la cavano meglio della maggioranza di chi queste cose le fa solo ogni tanto a tempo perso La seconda considerazione è che non ho il tempo materiale di scrivere ordinatamente ogni volta per ogni titolo le cose che ho letto e il ragionamento con le pezze di appoggio come può fare l'analista di WebSim o Caboto o JP Morgan che è pagato per scrivere report e basta. Anni fa c'erano più analisi, ma ora ho più cose da gestire e nessuno diventa benestante con gli abbonamenti di un sito per cui se parliamo di giustificare con analisi dettagliate dei suggerimenti sembra che "tiro via". E' infatti ovvio che quello che ho scritto su TRAD e tanti altri titoli non è sufficiente ne dal punto di vista tecnico o fondamentale rispetto a un ragionamento più completo che sarebbe in questo caso del tipo: 1) TRAD costa meno di 7 dollari per azione e avrebbe in teoria 9.69$ di pura cassa (cash) nel bilancio (in realtà essendo un broker mostra sia nell'attivo che nel passivo i depositi dei clienti per cui la cifra vera di cassa disponibile è più bassa, ma comunque molto elevata) 2) il mega fondo Fidelity ne ha ^comprato ben il 10% di recente vedi qui#http://finance.messages.yahoo.com/bbs?.mm=FN&action=m&board=8729323&tid=omga&sid=8729323&mid=18004^ 3 ) nonostante lo stato di relativa crisi delle società del tradingonline (concorrenza spietata sulle commissioni e costi, calo del numero di conti attivi negli ultimi mesi) come si è visto la mega acquisizione di Ameritrade annunciata da parte di Etrade (ancora in forse al momento perchè Ameritrade sta combattendo) ha mosso le acque Non ci vuole molto a pensare che anche TRAD venga comprata presto se si ragiona sulla logica di Etrade/Ameritrade .................. eccc.... Ma non c'è mercato sufficiente per pubblicare analisi fatte bene, il che però non vuole dire che indicando Buy TRAD o Buy Syntroleum o EDISON non abbia letto altre cose oltre a quelle che si fa in tempo a scrivere sul sito. Per quanto riguarda il guadagnare, come forse si nota leggendo tutte le sezioni del sito, il trading di futures a breve termine in leva è la cosa a cui dedico più attenzione il che riflette il fatto al momento opero in prevalenza su questi oggetti. Da un anno circa le azioni sono più difficili (non vanno ne su ne giù mentre nel 2003 e nella prima parte del 2004 erano più lineari) e l'anno scorso i cambi e bonds era la cosa che mi veniva meglio. Ma ogni 1-2 anni le cose cambiano e dipende anche molto da come sei organizzato: se hai modo di programmare il tuo temnpo con calma ti leggi bene sui titoli da scegliere, se invece sei di corsa, per una serie di motivi, allora il future dove devi più che altro stare attento per alcune ore e chiudi in giornata è meglio. Nell'ultimo anno e mezzo sono andato 12 volte avanti e indietro da New York ad esempio e alla fine avevo perso il filo con le azioni che richiedono più sistematicità, mentre con il future apri il computer alle 9 e vai. Questo NON è l'ideale, essere al rialzo di una serie di titoli e al ribasso di altri (usando ovviamente anche le azioni americane e non solo le italiane) è meglio che giocare con l'euro, il dax e l'S&P. Ma coi futures in genere è più banale, ogni giorno è lo stesso di tutti gli altri, se ti limiti a stare attento te la cavi abbastanza bene ugualmente. Le azioni richiedono però che ti prepari prima e che segui nel tempo cosa succede ai singoli titoli, perchè spesso i movimenti li fanno in apertura a strappo e poi per cinque giorni sono ferme ecc... Ad esempio a fine 2004 si facevano i soldi con i "Materials" cioè chimica, energia, acciaio, metalli in genere e se te ne accorgevi in tempo (e poi uscivi a marzo) funzionava. Ora ci sarà un altro trend che dura qualche mese nelle azioni e bisognerebbe individuarlo in tempo (e dati che conto di non muovermi tanto cerco di scavare un poco). GZ

Le meraviglie della Finanza moderna - gz  

  By: GZ on Sabato 14 Maggio 2005 00:24

Le meraviglie della Finanza moderna leggere questa descrizione di cosa fanno ora molti degli 8 mila hedge funds e private equity (che dalle ultime notizie hanno raggiunto ora la cifra di 2 mila miliardi di dollari in gestione, da 100/200 miliardi che avevano cinque anni fa) Ora fanno "asset-backed lending" cioe' prestiti, come se fossero banche, a societa' di carte di credito, credito al consumo, mutui ipotecari, leasing di auto, speculazione immobiliare... fanno credito a qualunque tipo di attivita' economica in cambio di qualche forma di garanzia i) i fondi che fanno questa attivita' di credito stanno facendo molti soldi con poca fatica ii) il Credito totale nell'economia USA in questo modo sta aumentando anche se la FED aumenta i tassi, cioe' le autorita' monetarie perdono il controllo del credito iii) sono soprattutto le societa' piccole che hanno piu' difficolta' con le banche a beneficiarne per cui puo' esserci nel 2005 un mini-boom delle societa' small cap americane grazie al credito che ricevono tramite gli hedge funds ------------------------------------------------------------- One hedge fund strategy that I'm a big fan of is asset-backed lending. I'm a big believer that in order for a strategy to work long-term there has to be a customer, and a service being provided. I'm not sure who the customer is and what service is being provided by random stock-picking and blackbox trading. But I do know that asset-backed lenders do the following: They lend money to people who have a hard time getting money from the banks. For instance, a hedge fund called Centrix, based in Denver, lends money to subprime borrowers for car purchases. They then insure each loan from an A-ranked insurer. Risk is minimal and they charge interest rates ranging from 12%-18%. They have yet to have a down month in their managed accounts over the past several years. They have customers (subprime borrowers that the banks don't want to touch), they provide a service (they lend money to help people buy cars), and they get paid handsomely for it (18% is a lot higher than the 0% that the junkyard dogs GM and Ford occasionally charge). In 2004, they were up 10%. In its worst month the fund was up 0.71% and its best month was up 0.97%, so there's very low volatility. So far in 2005, ignoring the volatility in the rest of the hedge fund world, their monthly results have been: +0.83%, +0.73%, +0.75%, +0.73%. Another interesting fund is IIG. They do trade finance. Before a vendor sends a product to a distributor they need to get paid, but before a distributor pays, they need the product. IIG and trade finance hedge funds like it finance the two-day period in between for a higher than standard interest rate. Investors can invest in funds like IIG or Centrix, pay the 2% management fee and 20% incentive fee, and participate in those interest rates. IIG has been up 0.72%, 0.64% and 0.73% in January, February and March, respectively. Funds that engage in asset-backed lending for individuals or for companies (this latter category intersects with PIPE (private investments in public equity) hedge funds) are beating the other hedge fund strategies by every measurement. And it's interesting to note that they aren't indexed, avoiding the possible death by indexing phenomenon suffered by the others.

Cosa fare con FORD e General Motors - gz  

  By: GZ on Sabato 14 Maggio 2005 00:13

spiace del ritardo nel rispondere (e di altri messaggi non visti questo mese, ma please cliccare sul bottone "segnala a noi" per essere certi che leggiamo il post) Su ^Ford#^ ^GM#^. Mi sembra da quello che ho letto su Kerkorian per GM che si tratti di una mossa seria e non una trovata speculativa di breve respiro (JJ Cramer su TSC mi sembra sia nel giusto) Inoltre il calo del petrolio da 53$ a 48/49$ negli ultimi cinque giorni aiuta General Motors che come noto ha puntanto tutto sulle SUV che consumano il doppio delle altre auto e da inizio anno hanno visto un calo delle vendite intorno al -15% causa rincaro della benzina Infine la frana delle materie prime a mio avviso prelude a un cambiamento di rotta della FED (e cosi' la fiducia dei consumatori debole) e se la FED fa capire di essere vicina alla fine dei rialzi dei tassi GM e Ford con 200 miliardi di debito sono i primi beneficiari da quello che fa Ford junior (che oggi ha annunciato ad es di rinunciare a 10 o 20 milioni di stipendio fino a quando non torna in utile l'azienda, un gesto non simbolico) inoltre mi sembra che siano meglio di GM per cuiç i) se hai i bonds mi sembra che li tieni ii= per i titoli si puo' mettere in piedi un interessante strategia in cui compri l'azione di GM e vendi ke call sul titolo un 3$ sopra il prezzo attuale (diciamo Call Settembre o Luglio a 34 o 35$). Se il titolo (che ha un offerta a 31$ di Kerkorian) rimane fermo sui 31$ incassi la call che al momento costa tra i 2 e 3$ e se le cose migliorano guadagni un 10% comunque come differenza tra il prezzo attuale e lo strike a 34 o 35 della Call venduta

c'è una montagna di speculazione sotto ed è bene che non ci siano scosse - gz  

  By: GZ on Venerdì 13 Maggio 2005 16:13

Lo scenario che ho delineato qui sotto : ECONOMIA in CRISI = ==> Euro giù a 1.17, ==> Petrolio giù a 1.17 a 35$, ==> BTP e Bund su ancora molto, ==> Borse giù di un -10% o -15%, ==> Oro giù....) è quello su cui al momento sembrano puntare la maggioranza dei gestori e trader più attivi ("hedge fund" e "desk proprietari", parlando in gergo). Non so se abbiano ragione, anzi penso ancora che abbiano torto, ma cerco di capire come si stiano muovendo perchè in un orizzonte di qualche settimana conta la "dinamica interna del mercato" Ovvero: più di quello che "pensano" i gestori o della "psicologia" conta notare se ci siano sintomi di una liquidazione delle mega speculazioni che hanno messo in piedi negli ultimi due anni. Perchè una volta che si mettano a liquidare chissà dove si finisce. Il mercato finanziario di oggi, anno 2005, è diverso da quello del 1995 (e anche da quello del 2000) soprattutto perchè è aumentata a dismisura la quantità di denaro gestito professionalmente e il pubblico generico ormai conta poco e niente. Nel 1990 i fondi comuni non c'erano quasi e il grosso delle azioni e obbligazioni era nelle mani del pubblico. Ora i fondi comuni, private banking, GPF, assicurazioni, fondi pensioni, banche che speculano in proprio e poi hedge funds e CTA hanno occupato l'80% del mercato. Ci sono centinaia di migliaia di persone nell'industria finanziaria che si sono abituate a guadagnare e come tutti (vedi gli statali che vogliono i loro 100 o 200 euro al mese in più) lottano con le unghie e con i denti per mantenere il loro (elevato) tenore di vita. Questa gente non "compra delle azioni e obbligazioni" sulla base di qualche idea su come vanno le aziende e basta. Invece non stanno mai fermi e fanno cose di tutti i generi per strappare rendimenti: vendono al ribasso, speculano su derivati e opzioni, fanno speculazione a breve quasi tutti i giorni, speculano su decine di prodotti derivati NON VISIBILI in borsa e sul mercato obbligazionario molto complicati... Un mercato come quello degli ultimi 12 mesi in cui gli indici sono più o meno invariati, i rendimenti obbligazionari sono sempre più bassi e la volatilità è più bassa di quella degli ultimi 5 anni è un problema per loro. Per cui hai centinaia di gestioni che hanno speculato su petrolio, benzina, gas, rame, oro, argento, alluminio senza averlo mai fatto, che si sono riempiti di bonds emergenti e bond "spazzatura", di obbligazioni ipotecarie ("mortgage bonds"), di derivati su obbligazioni ipotecarie e corporate (CDOs), di opzioni sulla possibilità di bancarotta, che hanno messo su operazioni di arbitraggio tra bond corporate e azioni... e il tutto usando molta leva finanziaria, cioè prendendo soldi a prestito. Ad esempio ora le Banche rivendono i prestiti che fanno, anche quelli al consumo e alle aziende, sul mercato finanziario e li comprano migliaia di hedge fund che in questo modo strappano un 5.5% invece del 3.3% del BTP. Ma tutte queste gestioni che speculano sulle obbligazioni ipotecarie, convertibili o "spazzatura" o "CDO" o "credit default swap" lo fanno sempre con strategie di "arbitraggio" complicate suggerite da Lehman, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Merril Lynch, Credit Suisse... Cioè ad esempio come minimo se comprano obbligazioni ipotecarie vendono al ribasso simultaneamente ad esempio i BTP, Bund o treasury bond. Ci sono migliaia di gestioni che raccolgono milioni dai "fondi di fondi" che le banche ora piazzano dappertutto dicendo: "... noi abbiamo una strategia di "arbitraggio" che rende un 12% praticamente sicuro e a basso rischio... compriamo obbligazioni ipotecarie americane e vendiamo short bond di stato.... compriamo bond convertibili di General Motors e vendiamo short le azioni di GM...NOI SIAMO PROTETTI, siamo "hedged", non speculiamo su Fiat o IBM, abbiamo una strategia sofistica di arbitraggio..." Ad esempio ieri c'erano diversi articoli sul WSJ (e per una descrizione bellissima vedi il ^blog di Jeff Matthew#http://jeffmatthewsisnotmakingthisup.blogspot.com^) sul fatto che i fondi che hanno comprato i bond convertibili e venduto short le azioni relative ora sono nei guai (su GM e Ford e altro). E oggi si parla di fondi che hanno speculato al ribasso sul Dollaro e al rialzo sul Petrolio e Metalli ieri sono stati massacrati Nessuno capisce esattamente come si muova questa dinamica, ma quello che è sicuro è questo: se ci sono movimenti improvvisi e violenti sul Dollaro, Bonds e Materie Prime E' UN CAMPANELLO DI ALLARME, VUOLE DIRE CHE SOTTO CI SONO QUESTE SPECULAZIONI CHE STANNO SALTANDO. E se se stanno saltando e si moltiplicano le banche, hedge funds (e banche loro clienti), fondi, o fondi pensioni che hanno investito in hedge funds, che DI COLPO HANNO PERDITE POI ALLA FINE LIQUIDANO DI TUTTO

Se l'economia si sta fermando questi sono gli obiettivi - gz  

  By: GZ on Venerdì 13 Maggio 2005 12:54

Sarebbe bello avere idee di medio periodo, prendere posizione e restarci seduto per mesi. Ad esempio ecco uno scenario abbastanza logico e concatenato, basato sull'idea che l'Economia globale si sta fermando: L'EURO scende ancora da 1.27 dove siamo oggi fino a 1.17 (il livello a cui la moneta unica è stata creata nel 1999) Il PETROLIO scende ancora da 48 dove siamo oggi fino a 40 dollari al barile l'ORO scende ancora da 422 dove siamo oggi fino a 400 dollari e poi anche a 370 e l'argento pure perde un -20% (idem per il rame e altri metalli insomma tonfo di tutte le materie prime) I BUND salgono ancora da 1.21 e mezzo dove siamo ora a 1.24 almeno (e così i Treasury Bond USA...) l'S&P 500 scende dai 1.161 dove siamo oggi a 1.100 e poi anche a 1.060 il DAX da 4.260 a 4.000 l' S&PMIB da 30.900 a 29.000

si sono spaventati perche le materie prime franano - gz  

  By: GZ on Venerdì 13 Maggio 2005 00:45

I gestori più aggressivi, (specialmente quelli di hedge funds che per i movimenti di breve termine sono ormai quelli che contano), hanno cavalcato l'onda delle materie prime, trasporti, energia, "ciclici" (chimica, acciaio...) per tutto il 2003 e 2004 e alla fine hanno esagerato come sempre succede quando si fanno dei soldi Ora vedono che la FED ha portato i tassi dall'1% al 3%, che il dollaro sale, che l'economia rallenta un poco e vendono tutti assieme alla disperata le materie prime e i titoli collegati. Poi guardano i grafic come quelli qua sotto e si convincono che scendono perchè l'economia ora è debole anche se dai dati economici e aziendali non è evidente. Cioè vedono crollare oggi il rame dicono:" oddio... questo indica che l'economia in realtà è debole!" Oggi hanno liquidato pesantemente il Petrolio e Benzina, il Gas Naturale, il Rame, l'Oro e dopo un poco vedendo questa frana delle materie prime molta gente si è messa a vendere i titoli di borsa legati al ciclo economico e si sono visti dei -7% su titoli tipo ERG (ad esempio ^Valero#^) neanche le raffinerie fossero titoli tecnologici. (e hanno comprato i bond a valanga, vedi i tassi di interesse che sono scesi qui sotto) I gestori e traders pensano di aver capito prima di tutti gli altri che l'economia globale sta fermandosi dal crollo delle materie prime. Solo che queste vanno giù anche (o forse solo) perchè ci hanno speculato troppo nei mesi scorsi...

Come faccio a vendere l'Euro qui a 1,27 ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 12 Maggio 2005 21:16

Come faccio a vendere short o chiudere l'Euro qui a 1,27 quando con una piccola spinta rotola del tutto a 1.25 o 1.24 e ci sono tanti "players" che hanno un interesse molto vivo a tentare perlomeno temporaneamente di difenderlo, magari solo per due o tre giorni ? Certo che se non ce la fanno è una strage per i long dell'euro (australiano, svizzero, sterlina...) Seguiranno aggiornamenti costanti nelle prossime 24 ore perchè quando il gioco si fa duro i duri ecc... come diceva Belushi

un clima cosi' consumista, qualunquista e indifferente sara' toro o orso ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 12 Maggio 2005 01:31

cosa c'e' di strano, in Italia e' cosi da 60 anni, qualche minoranza di babbioni esiste in ogni paese, ma e' bello che anche loro possano protestare e fare casino come gli pare e si ritrovino sempre sulla prima pagina dei giornali anche se sono solo un migliaio mentre quando in trecentomila vanno in piazza a Hong Kong o Taiwan contro la Cina lo impari solo se vai a scavare su internet Piuttosto: ho letto che in Italia come in America come quasi dappertutto la lettura dei giornali e' calata in modo pesante, dal Corriere al New York Times la gente si e' scocciata e li lascia in edicola (i titoli quotati dei media di opinione tipo appunto New York Times stanno colando a picco in borsa) In parte sara' internet che li sostituisce, ma in parte e' che fortunatamente non ci sono questioni politiche o sociali che eccitano, una volta passato l'11 settembre, Bin Ladin, Bush, l'Afganistan e l'Iraq. Questi erano gli unici temi che facevano lavorare i giornali di "opinione" e i programmi TV analoghi creando qualche interesse "sociale" (in Italia un poco anche berlusconi, ma ormai e' una setta quella di chi se ne occupa) Ora sono rimasti tutti orfani senza Bin Ladin, l'elezione di Bush e la guerra in Afganistan e Iraq, non c'e' niente di serio in giro, anche il referendum sull'Europa in Francia o le elezioni in Inghilterra fanno sbadigliare, si parla solo di vacanze, calcio, salute, sesso, TV a schermo piatto e vendite e acquisti di immobili un clima cosi' consumista, qualunquista e indifferente sara' toro o orso ?