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e l'euro oppure la borsa italiana sono saliti a sufficienza - gz  

  By: GZ on Giovedì 23 Dicembre 2004 12:28

Ci sono molte percentuali esatte del 100% o 62% in giro per le borse mondiali l'indice di tutta la borsa americana è rimbalzato del +62% dal minimo del 2003 (61.8 di fibonacci), quello delle Small Cap del +100% esatto, ( l'S&P 500 (che non comprende tutra la borsa ma circa l'80%) del +58%, il Nasdaq (che ne comprende circa il 25%) del 96%, per cui mancherebbe ancora un 2% circa dai livelli attuali per toccare un +62% e +100% dell'onda partita dal minimo su questi) Con ieri l'indice di tutta la borsa italiana in DOLLARI (dopotutto gran parte dell'Asia e il Nordamerica ragionano in dollari) è salito del +100% esatto dal minimo del 2003 (+55% in euro e un altro +45% per l'apprezzamento dell'euro/$) Ora bisogna chiedersi: negli ultimi due anni che cosa giustifica, a fronte di una crescita del reddito dell'1% ecc... degli utili aziendali del 40% circa.... un rimbalzo del +100% del valore delle azioni italiane in valuta estera ? E che la porta ai livelli del 1998, cioè misurata in dollari, le manca solo un 18% per toccare il livello massimo assoluto

Wall Street è salita dell'800% in otto anni - gz  

  By: GZ on Mercoledì 22 Dicembre 2004 20:23

riguardo a quello che diceva Bandy sugli hedge funds che spingono il mercato: i Brokers americani, Lehman Brothers, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Bear Sterns, Merril Lynch... cioè le banche che fanno solo banca d'affari, intermediazione e speculazione finanziaria hanno tutte annunciato (vedi ieri Morgan, Lehman Brothers e Bear) utili record soprattutto grazie alla speculazione con capitali propri su cambi, bonds e derivati vari e in pratica sono TUTTI DEGLI HEDGE FUNDS anche loro Nell'insieme questo settore (indice BXD) valeva 20 a inizio 1997 e oggi vale 151 cioè è salito in borsa del +755% in otto anni ! facendo nuovi massimi assoluti. L'S&P 500 nello stesso periodo è salito da 770 a 1.200, il Nasdaq che come "tecnologia" dovrebbe essere il numero uno da 1.300 nel 1997 a 2.155 oggi Ad esempio il settore bancario in generale (indice BKX) è salito solo da 50 a 104 nello stesso periodo. Quindi Wall Street, il cuore della finanza, dove si fa speculazione pura e le grandi transazioni con derivati sofisticati (oltre che fusioni e acquisizioni) è salito di 7 volte tanto quanto sono salite le banche "normali" (come da noi Intesa o Unicredito), di 8 volte quanto è salito il listino generale americano e di 10 volte quanto è salito il Nasdaq con tutta la sua tecnologia Questa è la spina dorsale del mercato, non perchè i loro utili siano in % così rilevanti (anche se sono enormi tipo 20-25 miliardi di $), ma perchè il loro Boom è il sintomo che il mondo è pieno di liquidità e l'ingegneria finanziaria domina sempre di più. Più che con la tecnologia i soldi si fanno con la finanza sofisticata. A mio avviso è da questo settore, Wall Street, che vedrai il segnale che il mercato è "finito" veramente

una "bull trap" come tante - gz  

  By: GZ on Mercoledì 22 Dicembre 2004 17:08

la chiusura "Numero 13" era il 15/12 a 1.207,25 future di marzo S&P 500 e siamo a 1.207.50 in questo momento per cui siamo sempre dentro il prezzo a cui il ciclo è completo il Dow ha ecceduto, ma non il Nasdaq e non il Wilshire 5000 che è l'indice che comprende tutti quelli americani, il Russell ha un doppio conteggio (13 ieri sul cash e oggi sul future) il VIX oggi è a 12 e domani fa 13 anche lui e questa settimana è la numero 9 del Setup dovrebbe essere una "bull trap" come tante in assenza di qualunque notizia negativa (salvo un poco di Iraq e MSFT) il mercato impiega un poco a trovare la retromarcia

Il sudamerica +157% - gz  

  By: GZ on Martedì 21 Dicembre 2004 20:14

beh... il rialzo del biennio 2003-2004 non è però stato guidato dalla tecnologia e i semiconduttori come quello del 1996-2000 il settore trainante sono state i settori delle Materie Prime e i settori Ciclici in genere tipo acciaio o trasporti, i paesi Emergenti e l'Asia in genere, per cui sono questi che si devono indebolire quando il toro è finito A questo proposito ad esempio il Sudamerica come indice di tutte le borse argentine, messicane, brasiliane ecc... è salito da 30.6 $ a 78.6 $ cioè un +157% dal minimo che è stato fatto in ottobre 2002 (usando l'indice quotato in dollari a NY che tiene già conto anche del cambio) +157% in due anni vuole dire +50% annuo (se compravi sul minimo che era esattamente due anni fa), senza scegliere nessun titolo in particolare azzeccato, solo per comprare a caso il paniere di tutto il sudamerica (simbolo ILF) insomma dopo due anni al +50% poi il terzo anno cosa ti puoi aspettare ?

Quelli sì che erano tempi che potevi comprare tranquillo - gz  

  By: GZ on Martedì 21 Dicembre 2004 16:25

Parlando in generale ognuno ha un ottica diversa anche per ragioni di esperienza personale C'è chi quando vede il mercato salire del +15% o 20% e tanti titoli toccare nuovi massimi, in mezzo a notizie economiche e politiche rassicuranti si sente a casa e compra senza paura i titoli "forti" e chi preferisce quando il mercato ha preso delle legnate, ad esempio ha avuto un anno o anche due anni negativi di fila, molti titoli sono sul fondo, le notizie economiche e politiche sono pessime e c'è timore di altri guai, tipo da metà 2001 a inizio 2003 Per me ad esempio il mercato ideale era quello del 2002-2003: con tante società medio-piccole che erano sui minimi degli ultimi anni, le prime pagine dei giornali che ogni giorno martellavano sulla guerra in Afganistan e Iraq, il caos crescente nel medio oriente e la proliferazione del terrorismo, con l'incertezza delle elezioni americane e la paura di Bush, il Giappone ancora in crisi, l'Argentina che era appena fallita, parmalat che aveva scosso la fiducia, la saturazione della tecnologia, l'eccesso di indebitamento e il pericolo del mercato immobiliare, la SARS in Asia, la paura della "doppia recessione".... Quelli sì che erano tempi che potevi comprare tranquillo ! Al momento purtroppo non si vedono scandali, (solo un farmaco ritirato per qualche studio incerto), si vendono 600 milioni di cellulari in più quest'anno che l'anno scorso, i video di Bin Ladin fanno meno notizia di quelli di Britney Spears, c'è il rischio che si elegga un governo democratico in gennaio in Iraq, l'Afganistan è a posto, Bush non fa più paura, l'Asia (e il Sudamerica!) crescono al +6% annuo e l'America al 4%, la Russia è piena di soldi, l'Argentina ha un PIL che fa +7% l'unica preoccupazione rimasta ora sembra sia solo il famoso Dollaro e il celebre Indebitamento Americano, per il resto tutto sembra tranquillo e sotto controllo, non si parla nemmeno di bolla immobiliare una situazione veramente difficile

Vendere al ribasso il Mib da la nausea - gz  

  By: GZ on Martedì 21 Dicembre 2004 11:43

beh... questo è uno short messo il 13 dicembre e se segno il livello di prezzo sul grafico dell' spMib mi sembra ragionevole come posizione, anche se uno non vendeva s&p, nasdaq e russell assieme al Mib (sul nasdaq e russell comincia a funzionare) inoltre in quattro mesi questa è la prima posizione short seria (c'è gente che va short dai primi di novembre) se un mercato sale in questo modo in linea retta per quattro mesi (dal 14 agosto per la precisione al 13 dicembre !) senza mai perdere nemmeno un -1.5% e con Volatilità così bassa, quando pensi che sia ormai ora di venderlo short hai due alternative: i) o aspetti che perda un -1.5% o -2% cioè 500-600 punti e poi vendi short perchè finalmente sembra "debole" (ha rotto una media una trendline, una divergenza ma in sostanza tutti questi indicatori danno un Sell se perde 600 punti dal massimo) ii) oppure vendi mentre sta ancora salendo perchè sei contro il 1.618% di fibonacci, hai il ciclo di DeMark, la volatilità sottozero e tante altre diavolerie Se vendi short nel caso i) però hai una stoploss simile al secondo caso e quando la volatilità è così bassa trovare un entrata intraday è più difficile In genere succede che di colpo hai rottura senza preavviso, essendoci molta gente che ha profitti cumulati sulle azioni possono decidere di prenderli tutti assieme se solo qualche cosa va storto Tecnicamente è vero che il Mib sta ora sopra anche il 1.618% di fibonacci indicato e sopra il livello del 13 di DeMark, ma gli altri indici (basta prendere anche solo il CAC francese che è il maggiore indice dell'europa continentale) hanno un aspetto molto diverso Non voglio sembrare indifferente, ma come approccio future qui abbiamo venduto short il petrolio da 50 a 55 dollari e alla fine è rotolato a 40, ce ne sono stati di peggio

deve essere almeno vicino al miliardo - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Dicembre 2004 23:46

si, facciamo l'esempio CIR e Cofide dopo che per due anni si e' trascinata la storia del rimborso del prestito di 300 e passa milioni con Hutchinson quando finalmente hanno vinto la disponibilita' di questi soldi, prima sembrava che non succedesse niente e poi sono partite piano piano e alla fine hanno poi accelerato (e non sembra abbiano ancora finito), cioe' dicono che il mercato "sconta" le notizie positive, ma qui era scritto su tutti i giornali che potevano vincere la causa e poi si e' visto che la vincevano e lo stesso il mercato ha impiegato giorni per convincersi che 300 o 400 milioni sono soldi qui con Fiat se questa put NON VALE in termini legali allora niente, come tutte le opzioni diventa zero e Fiat deve trovare il modo di chiudere l'auto, ma se esiste la base legale perche' valga allora non possono essere 100 milioni, deve essere almeno vicino al miliardo

qualche cosa che non quadra nella valutazione di Fiat - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Dicembre 2004 22:11

C'è qualche cosa che non quadra nella valutazione di Fiat che capitalizza 4.5 miliardi di euro oggi a 5.68 Inannzitutto "Fiat" ha dentro anche altre cose come Iveco che guadagna, ci sono report che dicono che senza l'auto il gruppo Fiat varrebbe comunque di colpo di più. In secondo luogo l'opzione put per vendere a GM tutta l'auto può valere molto, prima parlavano di 1 miliardo, oggi si agita anche 3 miliardi, c'è una buona probabilità che sia ancora perfettamente valida. Ragionando in modo distratto (perchè sono mesi che non seguo più di tanto le vicende abbastanza contorte del gruppo): i) senza l'auto, solo camion e trattori, il gruppo Fiat varrebbe comunque di colpo di più, questo lo ammettono tutti perchè Iveco coi camion vale visto che guadagna bene e CNH che è all'84% di fiat netherlands capitalizza 2.45 miliardi di dollari = 1.7 mld euro, insomma un 4 miliardi di euro lo valgono ? ii) se la put vale 1 miliardo o forse anche fino a 3 miliardi questi sono soldi che si aggiungono, per cui siamo a un minimo di 5 miliardi e forse arriviamo ad 8 miliardi, comunque sia siamo sempre sopra i 4.45 attuali no ? --------------------------------------------------------- FIAT:3 MLD PER PUT? BENE BORSA;CITIGROUP,VANTAGGIO SU GM TORINO, 20 DIC - In attesa che i due amministratori delegati si incontrino vis-a-vis, si susseguono le analisi su come potrebbe andare a finire la partita della put option. Dopo Morgan Stanley e il Financial Time, ora e' la volta di Citigroup e di Automotive News. In ogni caso la Borsa ha preso bene le informazioni e le Fiat hanno chiuso in rialzo dello 0,72% a 5,667 euro. Secondo gi analisti della societa' finanziaria americana, la put option in mano a Fiat potrebbe valere fino a 3,6 miliardi di euro e in una disputa legale il Lingotto avrebbe 60 probabilita' su 100 di spuntarla su General Motors, che sarebbe cosi' obbligata a farsi carico del 100% di Fiat Auto (di cui ora detiene il 10%). La rivista automobilistica dal suo sito internet sostiene invece che sarebbe di 3 miliardi di dollari la cifra richiesta dalla Fiat alla General Motors per annullare l'opzione. Un' affermazione che non ha trovato conferme ne' al Lingotto, ne' a Detroit. Nella sua analisi dedicata al dissidio fra le due case automobilistiche (con Gm che nega validita' alla put option e Fiat che sostiene il contrario e vuole, se non esercitarla, almeno ''valorizzarla'' al massimo), Citigroup sostiene anche che la soluzione piu' razionale e' un accordo ''per un ammontare piu' alto e piu' rapidamente di quanto atteso dal mercato'' e dunque ''molto di piu' degli 0,5 milioni-1 miliardo di euro che report di mercato hanno indicato''. ''Due management di buon senso - scrive ancora Citigroup - hanno bisogno di una soluzione negoziata. Una soluzione veloce e', contrariamente a quanto ritengono alcuni, necessaria per entrambe le parti''. Il reale esercizio della put option provocherebbe, fra l' altro, per entrambi i contendenti contraccolpi negativi di carattere politico e sociale: ''Vediamo anche poco interesse da entrambe le parti - si sostiene nell' analisi di Citigroup - per una lunga battaglia legale: le implicazioni finanziarie e strategiche dell' incertezza sono troppo alte per permettere alla situazione di trascinarsi per altri due anni, come qualcuno ha ipotizzato''. Citigroup stima che Fiat Auto abbia ''un debito da 4 a 6 miliardi di euro e flussi di casa negativi per potenziali 2 miliardi di euro nei prossimi tre anni''. Se Gm fosse costretta a rilevare Fiat Auto vedrebbe la propria valutazione ''danneggiata fino a 6 miliardi di euro, con una crescita del rischio''. I 3,6 miliardi di euro varrebbero invece per Fiat 2,8 euro in piu' per azione. Dal quartier generale di Detroit anche oggi la portavoce Toni Simonetti si e' limitata a ribadire: ''Abbiamo un accordo generale crediamo che siano accaduti alcuni fatti che rappresentano una rottura dell'accordo e che rendono inapplicabile il put''. A cambiare le carte in tavola, rispetto all'intesa siglata nel 2000, sarebbero state nel 2002, secondo Gm, la vendita di Fidis e la ricapitalizzazione di Fiat Auto. Modifiche sufficienti a cancellare la put option. Bisognera' attendere il faccia a faccia tra Sergio Marchionne e Richard Wagoner per avere un quadro un po' piu' chiaro della situazione. La 'mediation' prevista dagli accordi del marzo 2000 danno ai due 20 giorni lavorativi di tempo per l' incontro ed e' presumibile che entrambi non vogliano accelerare i tempi e che quindi si vedano dopo il 10 gennaio ---------------------------------------- ---------------------------------------------------------- TORINO, 20 DIC...... ..... Citigroup stima che Fiat Auto abbia ''un debito da 4 a 6 miliardi di euro e flussi di casa negativi per potenziali 2 miliardi di euro nei prossimi tre anni''. Se Gm fosse costretta a rilevare Fiat Auto vedrebbe la propria posizione ''danneggiata fino a 6 miliardi di euro e con una crescita del rischio''. ------------------------------------------------------------------ 20 dic - Sarebbe di 3 miliardi di dollari la cifra richiesta dalla Fiat alla General Motors per annullare l'opzione put che obbliga Detroit ad acquistare la divisione Auto in caso di messa in vendita da parte di Fiat. Una cifra non condivisa pero' da Gm che avrebbe risposto con una contro-offerta di 500 milioni di dollari. Lo rivela il sito americano Automotive News, citando fonti vicine al Lingotto. Per il momento nessun commento e' arrivato dal quartier generale di Detroit. La portavoce Toni Simonetti ribadisce quanto gia' sottolineato: ''Abbiamo un accordo generale - ha osservato - crediamo che siano accaduti alcuni fatti che rappresentano una rottura dell'accordo e che rendono inapplicabile il put''. General Motors da parte sua, ha sottolineato ancora la portavoce, e' convinta di non aver violato alcun accordo con Fiat. A cambiare le carte in tavola rispetto all'intesa siglata nel 2000, sarebbero state nel 2002, secondo Gm, la vendita di Fidis e la ricapitalizzazione di Fiat Auto. Modifiche sufficienti a cancellare la put option.

STM = denaro morto - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Dicembre 2004 20:26

STM il crollo senza fine..tutto il listino sale da mesi stm crolla e basta senza freno ?? che target date al crollo ? come mai crolla e basta ??... ----------------------- 1) COME SETTORE i semiconduttori sono il settore peggiore delle borse mondiali (o quasi) negli ultimi 6 o anche 12 mesi, questo perchè in Asia hanno messo su troppe fabbriche, eccesso di produzione (semplificando molto) 2) COME AREA tecnologici europei in generale (alcatel, nokia, stm, asml...) da agosto sono quasi invariati in media mentre gli equivalenti USA in media mi sembra siano su di un +11% almeno (paragoniamo l' EuroStoxx tecnologico con il Nasdaq). Perchè ? Forse ha molto a che fare con il cambio, ma anche con il maggiore ottimismo degli americani per la tecnologia in questo momento 3) COME TITOLO infine STM come semiconduttore è uno dei peggiori perchè ne fornisce meno di altri per i prodotti che tirano di più come Tv plasma, fotocamera digitali e soprattutto reti di comunicazioni a fibra ottica o cavo Morale: STM è uno dei titoli peggio piazzati, nel settore più debole del momendo e nell'area geografica pure più debole...

Con l'euro il costo della vita italiano è fuori linea - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Dicembre 2004 20:05

....gli usa invece ai debiti dei privati aggiungono quegli governativi e aziendali.... ------------------------- Sono stato a comprare roba elettronica come pc, tv plasma, cellulare con foto digitale... e tutto costava qui esattamente il doppio che a NY, non il 30% in più il 100% in più. - un PC buono, con schermo a 18 pollici piatto Dell per 1.000 dollari e qui fai con un Acer + schermo LCD a 18" LG che è il meno costoso 1.400 euro che sono 2,100 dollari - una TV al plasma 44 pollici per 2.000 dollari che qui costa 3mila euro = 4 mila dollari - i cellulari meglio non parlarne ....e se parli di telecamera digitale con lente ottica poi siamo al +140%. L'elettronica è sempre costata meno in America, ma la metà esatta non l'ho mai visto. Si possono fare tanti esempi con il costo di un auto, vestiti, del cibo e lasciamo stare la bolletta del telefono e della luce o gas. Il costo della vita italiano ora è veramente molto più alto di quello americano (salvo per i costi dell'università e quelli sanitari per alcune categorie non coperte) e questo comincia ad avere poco senso Quello che voglio dire è che i cambi hanno poco a che fare con la realtà economica ora: il dollaro/euro al momento è un cambio che riflette solo dei flussi finanziari globali speculativi. Ad esempio tutti i paesi anglosassoni hanno minori livelli di indebitamento dello stato e maggiori livello di indebitamento dei privati e però alcune valute salgono e altre scendono L'Inghilterra ha livelli di ^debito dei privati cittadini più alti di quelli americani#http://www.prudentbear.com/internationalperspective.asp^, un deficit estero annuale che è ora uguale e ciononostante la sterlina ha guadagnato il 20% sul dollaro (!) L'Italia è il contrario: ha il livello più alto di tutti di indebitamento dello stato (140% del PIL) e però ha anche il record come livello più basso di tutti di indebitamento delle famiglie Le due cose vanno assieme in modo simmetrico, quando lo stato ha pochi debiti come in Inghilterra, Australia e USA (60% del PIL) allora i privati hanno più debiti e viceversa quando lo stato ha molti debiti come in Italia. Ma la relazione con i livelli di cambio attuali non è affatto semplice, dire che l'america ha "i deficit" e quindi il dollaro perde non spiega perchè l'euro salga tanto visto che il deficit USA è quasi tutto con l'Asia, non spiega perchè la sterlina, australiano e neozelandese salgano quanto l'euro ecc...

il Brasile ora interviene sui cambi - gz  

  By: GZ on Lunedì 20 Dicembre 2004 11:48

A proposito del dollaro USA che scende a causa del Deficit estero qualcuno ha fatto caso al fatto che l'Australia (la valuta che è salita forse di più rispetto a qualunque altra negli ultimi tre anni) ha un deficit estero del 6% del PIL annuo, cioè leggermente superiore ora a quello degli Stati Uniti ? Idem per la Nuova Zelanda che è la valuta migliore del mondo (assieme al rand sudafricano) e anche la Sterlina che è salita un poco meno dell'euro, ma ha pure lei guadagnato sul dollaro un 20% in due anni(l'Inghilterra ha ora un deficit estero di bilancia dei pagamenti del 5% del PIL) Quindi non è mica tanto vero che il deficit estero fa scendere la valuta, più che altro è tutto il mondo anglosassone (eccetto il Canada) che ha deficit esteri forti perchè sono quelli che hanno forte domanda e crescita del reddito. Il fatto è che ora che Inghilterra e Australia hanno toccato questi livelli di Deficit Estero simili a quelli USA (che comunque sono un problema), che l'Asia continua a tenere bassi i suoi cambi a forza di interventi, che persino il Brasile ora interviene sui cambi per impedire una rivalutazione de Real (!) resta solo l'Euro che può rivalutarsi !! (oppure l'oro)

fino a quando il dollaro rests debole la festa continua - gz  

  By: GZ on Domenica 19 Dicembre 2004 00:17

OK, siamo tutti al ribasso al momento sembra e negli ultimi due giorni I MERCATI (azioni e obbligazioni) invece di salire come al solito hanno perso qualche punto, ma non bisogna confondere discorsi a breve termine e medio. Per guadagnare la pagnotta su questo sito suggeriamo operazioni che durano due o tre giorni o una settimana, ma sono operazioni "tecniche". Se si ragiona invece su qualche mese Barron's di questa settimana esce oggi con questa bella intervista a due guru che avvisano hedge funds e sintetizzano la situazione a MEDIO TERMINE cosi': Il mondo finanziario e' nelle mani della speculazione come non mai e tutti sono al rialzo sull'"inflazione" intesa non come prezzi Istat, ma come incremento del prezzo di tutti gli Asset, cioe' Obbligazioni, Azioni e Immobili e anche Materie Prime. E tutti allo stesso tempo sono al ribasso sul Dollaro, da cui si deduce che le due cose sono legate. Non so se lo si e' notato abbastanza, ma TUTTO STA SALENDO, le borse, i bonds e BTP, gli immobili e le materie prime e non e' (quasi) mai successo prima! - le borse sono salite in media di un +15% con punte del 40% sui mercati emergenti - le obbligazioni in media hanno reso (facendo una media di breve, lungo, statali e corporate) almeno un 6%, dopo che salgono dal 1994 ininterrottamente - gli immobili si sono apprezzati del 13% medio in Italia e America e nel resto del mondo penso numeri simili - le materie prime sono salite, specie metalli ed energia L'economia reale, redditi, consumi, investimenti, inflazione e' OK negli ultimi due anni, facendo una media di asia, america ed europa, ma niente di eccezionale. La cosa eccezionale e' il rialzo dei prezzi di tutti i valori patrimoniali che ha poco a che fare con la ripresa economica e dipende solo dalla mega creazione di liquidita' che a sua volta e' legata alla svalutazione del dollaro e al deficit estero USA. Ma il DEBITO NEL MONDO E' IN LARGA PARTE IN DOLLARI ! Per cui fino a quando il dollaro si svaluta il debito continua ad aumentare. Quando il dollaro smette di scendere sono guai. Morale: del Pil, consumi, redditi, investimenti, inflazione ce ne possiamo infischiare. Conta solo il gioco del dollaro e tassi di interesse nel creare una massa enorme di liquidita' che poi spinge su tutto quello che ha un valore patrimoniale, sia la tua casa o le tue azioni o i tuoi BTP o le tue monete d'oro. Tutto questo e' spinto dall'accumulazione del DEBITO in Dollari e fino a quando il dollaro resta debole la festa continua (NB copio tutto invece di mettere solo il Link che sarebbe piu' educato perche' e' un testo sotto password) ----------------------------------------------------- MONDAY, DECEMBER 20, 2004 By SANDRA WARD An Interview With Bob Hoye and Ross Clark Barron's: I'm interested in your notion that the world is long inflation and short the dollar. Hoye: That's where the main speculation has been. It is important to know that by inflation we don't mean the rate of change of the CPI [consumer-price index], but inflation in stocks and bonds, energy and industrial commodities. Some think it's a sign of tightening that the Fed has increased the fed-funds rate four times. But the money supply is still growing. Speculation has become so intense that short rates have been going up because of the demand for speculative money. I doubt that the Fed would ever deliberately tighten, because they want to keep the party going. Q: So you're saying the Fed isn't in charge of our destiny? Hoye: It is all in the hands of the speculators. The market never accommodates the desires of the crowd, and we would include central bankers among the crowd. Sentiment figures for the stock market, by many measures, show extreme bullishness. The Investor's Intelligence survey just popped up to a multiyear high. Sentiment as applied to the dollar index shows only 5% bullishness. Being long stocks, bonds or commodities is all a way of being short the dollar, so to speak, especially if you've borrowed to own it. If you borrow, you have got to pay it back, so therefore you short the currency you need to pay it back in. Clark: From a technical perspective, I look at the strength of trends. We do that on a daily, weekly and monthly basis. On a daily and monthly basis, the U.S. dollar index has declined at a pace that has reached an extreme, matching what we saw at each of the other interim bottoms since the index started trading in the mid-1980s. Hoye: The last time the index was in this condition was this past January, before the dollar rallied to 92 from 84½. Clark: Since 1985, we've had seven or eight such occurrences, and each one has produced either a consolidation within a declining trend or has created a very significant multimonth corrective rally. Q: Given the conditions, what do you expect this time? Hoye: We would like to have the dollar quietly stabilize -- that would be ideal -- and then later in January start to recover and end with some excitement with an intermediate move to around 90. Clark: There are two ways in which the dollar can come off the bottom, historically, and they both start the same way. Typically, there is about a four-to-six-day recovery rally off a significant bottom. We've seen that. The relative-strength index got back to about 48 recently. Typically, in the first stages of a rally, the relative strength of the dollar will get to about 52, plus or minus about three points, so it's within that parameter. It is also back to the 20-day moving average, and this is the first thing you would expect to see at the turn. In the next week to 10 days, you would expect to see more choppy action in the dollar after the recent directional move where the dollar recovered almost every day. The choppy phase should take us through the approach of Christmas. If it doesn't show a certain amount of strength, then it is probable it will work its way back down and reach a new interim low by the end of January. From there, we can stage a very significant rally. Q: What's the second path the dollar might take? Hoye: If the dollar can stay up in the next couple of weeks, it will suggest the turn is clearly in place and a significant bottom was made. That will lead to a multimonth rally right off these levels. Otherwise, a rally might be delayed until we hit late January or early February before we are capable of it. I'd love the dollar to become an item that is no longer in the headlines and move back to page 3 or 4. We are in the sixth great period of inflation in financial assets that started in the 1700s with the South Sea Bubble. As in the past, the real price of gold went down as the stock-market bubble formed, then went up in the post-bubble contraction. Also, the senior currency became chronically and relentlessly strong, even after the bubble. That's explained by the fact that the boom happened not only in the stock market, but also in debt instruments, as players in the world's financial capital were more than happy to lend money to emerging markets. The debt owed this time around is payable in dollars. The Fed may want to inflate credit, but if everybody is of a mood to pay down debt or avoid debt, then the Fed has a problem. Q: Are we close to a day of reckoning? Hoye: There have been a series of speculative spikes this year in commodities and other sectors -- first in nickel, then the Baltic freight rate, then grains, then silver. All those faced a shakeout. Then the Nasdaq sold off. In late July, the market prepared for another rally where the market would test all the previous spikes or make sequential tops. The last to spike was silver, and the decline in silver recently has been particularly brutal. One sign of liquidity disappearing is when silver plunges rapidly, relative to gold. That is happening big-time. By the size of the drop in silver, somebody could be terribly offside, and it may take a while before we know who blew it. This is all reminiscent of other post-presidential-election periods. Of interest is the 1972 pattern in the Dow Jones Industrial Average and the S&P 500, which set one of the most important turn-of-the-year tops ever because what followed the high in the first part of January 1973 was the worst bear market since the 1930s. Q: Déjà vu all over again? Hoye: It looks similar. Clark: If we take a look at the consolidation pattern we've been in since the early part of the year, there are probably two dozen examples in the last 100 years where we've come out in a very similar manner. A good percentage of those can be found around a post-election stretch, such as we have now. The move coming out of October was explosive, and the Dow, as we expected, reached 10,600 and the S&P hit 1194. That move didn't come on a single push. Such moves work their way up, but slowly lose momentum and consolidate and make marginally higher highs over a span of a few weeks to a month, which is what is going on right now. The momentum move is behind us. Now there should be less momentum on the upside. Support should be right around the 50-day moving average, which is 10,300 on the Dow. On the S&P, support is at 1160. We have bounced off the 20-day moving average on both indexes recently, which is a perfect first test to have. Even if this rally has some legs and makes a new high, it will just be a marginally higher high because we still have to test support levels. Q: What role does oil play, since that was an important feature in 1973-74? Clark: Oil prices just happen to be coincident. When you look at individual items, you can analyze them but as you put them together in a basket, whether it be oil, the dollar or other assets, it is very difficult to recognize which one at a given time is the primary driving force. It is like people trying to rationalize budget deficits and currency moves, and it just isn't possible. At given times, they run in concert with one another; other times, they don't. It is similar to gold and the U.S. dollar: They run hand to hand about 25% of the time, but it is the 75% of the time that everybody is aware of. : Does some of the momentum in the market you talk about correlate with what is known as the Santa Claus rally? Clark: Yes. I did some research with Dr. Bill Ziemba in the early 'Eighties on this, and we put together a small-cap- versus-large-cap trade, which has worked exceptionally well. The entry window is Dec. 15-17 and the exit should be by the 8th of January. You have to be careful about finding entry points for the Santa Claus rally and know your exits, just as you can't be a generalist about what happens in presidential-election years. You have got to look for specific characteristics that should be present at certain turning points. So the last part of this week was where you would anticipate finding a good low entry point for small-caps. You look for an oversold condition in the market and then for that part of the market to show life once again. If you get that characteristic, then you have more confidence to go with the transaction. If there isn't a hard break, it means that positions through year end would have to be of a smaller size than we would normally want. As we head into the seasonal turn at the end of the year, if we don't get a rally of significance, we have to read into that. That's what happened in Japan in January of 1990. Typically, January was the best month of the year in Japan, and yet in 1990, January didn't start on a positive note. That was the warning sign, and the market went into a slide from then on. Historically, there are a couple of failures that occurred from December highs, and some of them are very similar to the makeup of the market right now. The U.S. market in January 1973 is a prime example, and it happens to have also been a climate where there were some very significant moves in commodities in the preceding two years. The statistics over many, many decades suggest that if there is a hot market going into the turn of the year, there is a good chance it is a very important top. And by any measure, sentiment figures on the stock market and sentiment figures on the bond market are about as extreme as you get. There is also an old market saw about the "copper roof" that refers to the seasonality of copper. In the past 40 years, copper has set nine speculative highs, and seven of them topped out near the turn of the year. The high, so far, for copper was 149.4 on Oct. 11. It has come down to 135 or 134, but it might pop up again with the stock market. Nonetheless, I think that also indicates a top. Q: Where is the opportunity, then? Hoye: In the government-bond market. In the three-to-five-year Treasuries. We're looking for a bond rally to continue for at least the next few weeks. But at some point, the general loss of liquidity in the financial markets could eventually pull down bond prices. On the lower-grade side of the bond market, the loss of liquidity can be awful quick. Q: And the only other area you are positive about is gold? Hoye: Yes. Everybody was looking at gold in dollar terms as the dollar was crashing, but the price of gold until March or April was falling relative to commodities. Placer Dome, a big gold producer, reported a very disappointing quarter because their production outside of dollar terms wasn't making any money. Our gold-divided-by-commodity index improved from 183 in March to a high recently of 244. A nice gain, but what's important about it is the last time it came out of the doldrums and rallied was late September 2000, when it signaled there could be a contraction coming, and in November the yield curve reversed. One of the worst things that could happen now would be Treasury-bill rates starting to come down, which would steepen the curve. The next step would be to have credit spreads between long Treasuries and high-yield bonds start to widen. There is none of that yet, but we are watching for it. Q: You talk about a loss of liquidity, but corporations appear to be very liquid and some say that's bullish for the market. Hoye: One of the things that really bothered policy makers in the 1930s is that corporations and individuals who had money wouldn't spend it. Q: How does China fit into your line of thinking? Hoye: There was a big commodity mania in 1864 in Europe and England and the United States. In the United States, it was particularly acute because of the Civil War. Nine years later, the bubble blew up. An English economist described the 1873-to-1895 contraction as "the great depression." At the time, the U.S. was enjoying tremendous immigration and also a lot of movement from one place to another within the United States. It was a very free economy. There was a change in iron and steel production, and railroads were being built like mad everywhere, and so were canals, but it was all within the context of a long contraction. An index of farmland values in England from the time went down annually from 1873 without relief until the depression bottom in 1895. The U.S. market was vulnerable to its own excesses, and it had some good booms and good busts during the period. It was also vulnerable to the availability of credit in the financial center, which was then London. Fast forward to China today. Our conclusion is it will be subject to its own excesses, and it will also be subject to the availability of credit in the world financial capital. I think the availability of credit is about to change. The China boom is probably over, and you are going to have some form of a recession there. Q: And just what will make credit less available? Hoye: The steepening of the curve will be the sign of a sudden flight to quality. That flight to quality necessarily ends liquidity wherever it is. In any financial disturbance, the sensible money goes straight to liquidity, which in the past has always been gold or short-term Treasury bills in the senior currency. I was absolutely startled earlier in the year to learn that other senior central banks and Japan were buying U.S. Treasuries as far out as 10 years, because that suggested they were speculating rather than positioning for reserves. What can happen is that the Bank of Japan could start selling the longer Treasuries, but at the same time it might also be buying shorter-dated Treasuries. So the effect on the dollar would be negligible, but it sure as hell would steepen the yield curve. Q: How are you advising people to position themselves for this scenario? Hoye: We've been advising them to lighten up on lower-grade securities and sell some of the pricey better corporates and to go to short-term Treasuries. Big institutions have always got to own some equities, and they should be paring the industrial cyclicals where there have been some huge gains. They should trim their equity allocation to 50%, and if we get a sell signal in January, that could be cut further to 40%. We've been emphasizing gold because we're probably in a multiyear-long bull market for gold. There is not much liquidity in gold shares, so the whole industry is going to have to grow as more and more investors come into it. Also, prior to 2000 there were five new financial eras, great financial booms, and in all five examples the real price of gold went down and gold stocks didn't perform well. In all five examples, once the boom was over, a long bull market for gold started. We can methodically identify an advancement group that is going to have a long horizon ahead of it, and it is our duty to advertise that. Q: But if the dollar isn't in such dire shape as you suggest, how can that be good for gold? Hoye: There's been a habit of thinking the last couple of decades that the only way that gold can go up is if the dollar goes down. For a real bull market in gold you have to have gold going up in the senior currency. Why would it go up in the senior currency? Because of investment demand. That investment demand in the past has been anticipated by a steepening of the yield curve, as investors get out of longer-term Treasuries and into the shorter end. The two most liquid investments in a flight to quality are gold and the bill market in the senior currency. Q: Are you an advocate of owning gold stocks or gold bullion? Hoye: In gold, you will make more money out of the stocks than you will out of gold. Following the 1929 market crash, Homestake Mining made a low of 81/8 while the price of gold was fixed at $20.67. In 1932, gold was still at $20.67 and Homestake Mining shares were up about 135%. That proved that you can have a bull market for gold shares with no change in the price of gold. Q: But hasn't the price of gold been doing well while the stocks have not? Clark: That was because it was part of a currency play. Hoye: The price of gold wasn't going up in Canadian dollars or euros. To accept that gold can go up in senior currencies is difficult. But again, you go back to any post-bubble period, and the real price of gold has gone up. Q: How significant is it that they've come out with gold exchange-traded funds? Hoye: It is an excellent tool for fund managers and for individuals, and it provides liquidity. If we go into a post-bubble contraction and you own gold ETFs, you gain purchasing power.

Cosa è veramente successo nel 2004 - gz  

  By: GZ on Venerdì 17 Dicembre 2004 02:24

Adesso tutti parlano di nuovo di Utili, Tassi di Interesse, flussi di denaro, IPO, fusioni, PIL e tante belle cose economiche, ma la verità è che il mercato è stato CONGELATO da marzo a settembre in coincidenza con: 1) l'offensiva dei terroristi e 2) l'elezione presidenziale. Ed è ripartito quando ha visto che sono stati sconfitti e ha vinto Bush. Cosa succederà in futuro non lo sappiamo, ma il 2004 ha girato solo intorno a queste due cose e basta, il resto non contava Da MARZO A SETTEMBRE la situazione era completamente diversa, tutti i media e anche i report di borsa parlavano di terrorismo, c'erano dozzine di attentati in tutto il mondo, dalla turchia al marocco alla stazione di Madrid all'indonesia, autobombe dappertutto in iraq, sabotaggi di oleodotti continui, l'ondata delle decapitazioni in video degli ostaggi, le centinaia di irakeni ammazzatti perchè collaboravano con il governo.... Lo stallo del mercato è coinciso con due cose: 1) In MARZO quattro civili americani che lavoravano a Fallujia sono caduti in un imboscata, sono stati fatti a pezzi e filmati appesi a un ponte e questo è stato l'inizio di una catena di attentati. I marines hanno circondato Fallujia e hanno iniziato a combattere strada per strada per, ma dopo tre giorni sono stati fermati dalla Casa Bianca. Erano apparse le foto della prigione di Abu Ghrab e sull'onda del can can per lo scandalo hanno deciso di sospendere l'offensiva. Da quel momento Fallujia è diventata la base dei terroristi di Zarqawi che hanno lanciato una campagna di stragi con autobombe, attacchi ai convogli e poi le decapitazioni con i video. In giugno è stata occupata anche la città santa sciita dalle milizie sciite di Moqtada Al Sadr, tutti i giornali parlavano della "rivolta sciita" 2) In parallelo in FEBBRAIO-MARZO è iniziata la campagna presidenziale con la nomina di John Kerry e tutto il clima dei media è cambiato, in pratica hanno scatenato una campagna contro l'occupazione militare dell'Iraq, rispetto a un anno prima l'Iraq è diventato l'unico tema di cui si parlava e fino a luglio i sondaggi davano Kerry e Bush pari e c'era la sensazione che con il caos dell'Iraq Bush avrebbe perso. Intanto per paura dei sondaggi l'amministrazione ha rimandato le offensive in grande stile contro i terroristi che hanno occupato Fallujia e altre città minori. E il petrolio dai 28 dollari è esploso ed è arrivato a 55 dollari Dopo la convenzione repubblicana del 27-28 AGOSTO Bush è passato di colpo in testa nei sondaggi e da allora è stato sempre in vantaggio fino a fine ottobre quando per una settimana sembravano di nuovo pari come in giugno-luglio. A fine AGOSTO c'è stata anche la battaglia con le le milizie di Moqtada Al Sadr ed è stata riconquista la città santa sciita. Dopo che sono stati sconfitti non si è più sentito parlare di lui e da allora gli sciiti non hanno più fatto niente contro il governo di Allawi, anzi ora sono quelli che vogliono l'elezione a tutti i costi. Ci sono state le elezioni in Afganistan che sono state un successo enorme con un grande eco in tutto il mondo arabo, la prima volta che un elezione libera eleggeva un governo democratico in un paese arabo-musulmano e ha eletto un presidente filo-occidentale . Nelle ultime settimane diversi gruppi di talebani hanno trattato la resa Usama Bin Ladin è riapparso in video per la prima volta dopo tre anni per attaccare personalmente Bush tre giorni prima delle elezioni. Il 4 novembre è stato eletto Bush a sorpresa perchè invece di una vittoria di misura ha avuto quattro milioni di voti di vantaggio su un affluenza record Quattro giorni dopo è iniziato la battaglia a Fallujia che in aprile era stata rimandata: circa 3 mila miliziani di Zarqawi o Baathisti sono stati uccisi o catturati. Zarqawi alla fine ha fatto un comunicato lamentando che gli ayatollah sunniti lo avevano abbandonato e lasciato che migliaia di martiri morissero. Da quel momento non si sono visti altri video e gli attentati sono calati drasticamente in tutto l'iraq. Dopo qualche giorno il petrolio ha cominciato a scendere e da 55 dollari ha toccato 40 dollari una settimana fa. Se uno invece interpretava in base ai rialzi dei tassi o agli utili o simili coglieva forse la tendenza di fondo, ma non IL TEMPISMO DEGLI EVENTI. La borsa americana nel 2004 ha girato intorno a questa sequenza di eventi ed è salita da settembre quando ha visto che Bush vinceva e che la guerra era alla svolta. Ovviamente la BORSA ANTICIPA SEMPRE DI QUALCHE SETTIMANA L'ESITO (IL BELLO è CHE INDOVINA SPESSO....). E' sempre lo stesso schema: esattamente con nel novembre 2001 con l'Afganistan e nell'aprile 2003 con l'attacco a Saddam.

Buone notizie per la borsa americana - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Dicembre 2004 20:59

Continuano ad arrivare notizie favorevoli per l'economia e le borse americane. In questo momento c'è ora la conferenza stampa alla fine dell'economic summit presidenziale e Bush esce con un discorso tutto centrato sul singolo tema che conta di più per il business, le imprese e l'economia americana: "Litigation"!! cioè la riforma del sistema legale per mettere un argine alla valanga di cause civili per danni che costano il 2% del PIL americano e hanno costretto a chiudere intere industrie. I motivi per cui la prospettiva della rielezione di Bush ha fatto salire le borse sono : i) la riduzione delle tasse ii) "Tort Reform" la riforma del sistema delle cause civili colletive per danni L'america ha più avvocati di tutto il resto del mondo industriale messo assieme, ci sono produzioni che in america non si fanno più per i rischi della cause civili, il costo dell'assistenza sanitaria cresce del 8 o 9% all'anno da dieci anni per il costo delle assicurazioni per i medici, dell'ordine dei cento mila dollari per specialità come ostetricia Merck è crollata del -30% non per il costo in se del farmaco Vioxx ritirato, ma per la possibilità che gli avvocati mettano assieme mezzo milione di persone e chiedano 10 miliardi. Per Parmalat Bondi non chiede una lira alle banche italiane e chiede 5 miliardi di dollari a quelle americane perchè in un tribunale italiano non gli danno molto e in uno americano può vincere la lotteria eccc.. Sono venti anni che l'industria chiede mettere un freno e se fosse vero che ora un presidente butta il suo peso, avendo anche la maggioranza per il suo partito nelle camere, per fare passare una riforma questo da solo vale un da un +5 a un +10% della borsa

come cambiano i tempi - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Dicembre 2004 15:46

come cambiano i tempi c'era un nuovo proclama di Bin Ladin e non me ne sono accorto perchè ha avuto meno risalto delle dichiarazioni di casini, barroso, mastella, previti o montezemolo fino a questa estate Bin e i video di al qaeda facevano una certa sensazione, ora se anche lo prendono vale al massimo un punto percentuale per i listini cosa vuole dire promettere molto e mantenere poco

Il mercato è toro per delle buone ragioni - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Dicembre 2004 13:11

Montezemolo non era sui giornalie ieri a lamentare :"...è la situazione peggiore per le imprese da 20 anni..." ? Esagera per avere dei soldi perchè nella finanziaria le imprese hanno avuto poco e niente, ma più o meno è vero. Fortunatamente la borsa itaaliana è fatta al 70% di monopoli che ti fanno pagare quello che vogliono come autostrade, eni, snam, acsm, aem, meta, hera, enel... e semi-monopoli come le telecom e le banche per cui dell'economia reale se ne infischia ed è stata la migliore d'europa nel 2004. Ma in Asia, Sudamerica e Nordamerica sono stati gli anni del BOOM. Gli utili delle società dell'S&P negli ultimi tre anni hanno avuto l'incremento maggiore degli ultimi 20 o 40 anni come variazione. Erano 25 dollari per azione (prendi tutti gli utili e li dividi per le azioni in circolazione) e sono saliti a 65 dollari ora, un +163%. Questi utili possono essere criticati in termini di contabilità come nel pezzo citata da delta618, ma di fatto anche dieci anni fa erano calcolati in questo modo e resta che, ceteris paribus, l'INCREMENTO E' STATO SPETTACOLARE L'indice di borsa è risalito dal minimo del 62% e gli utili sono rimbalzati del 160%. E i tassi di interesse sono scesi dal 4% del 2001 al 2.25% per quelli a breve e dal 5.5% al 4.1% per quelli a lungo. Per cui in base agli utili e ai tassi di interesse la borsa americana costa molto poco, costa 18 volte gli utili con dei tassi di interesse tra i più bassi della storia in termini reali e nominali Perchè scenda davvero bisogna che i tassi di interesse salgano e gli utili come minimo smettano di salire perchè se uno divide gli utili per i tassi di interesse è più a buon mercato di quanto lo sia mai stata negli ultimi dieci anni

Il Bund è salito troppo ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Dicembre 2004 11:31

Oggi la Banca centrale svizzera ha deciso a sorpresa di NON alzare i tassi di interesse nonostante siano i più bassi del mondo. La svizzera ha visto il dollaro scendere rispetto al franco da 1.83 nel 2000 a 1.14 oggi, (una svalutazione del dollaro del -38% e infatti la borsa svizzera in valuta locale è salita meno di tutte le altre del mondo). Gli USA hanno alzato i tassi quattro volte da inizio anno e continuerano ancora, l'Inghilterra li ha alzati già sei o sette volte negli ultimi due anni, Australia, Canada pure li stanno alzando da due anni, paesi come il Messico hanno alzato i tassi per l'ottava volta, la Cina ha iniziato ad alzarli. In Europa a inizio anno si parlava di alzarli ora si parla di abbassarli ! Ci sono dei trend come il petrolio che arriva a 55 dollari che non hanno molto senso e così Tiscali e il Nasdaq nel 2000 che arrivano a livelli assurdi, ma il Bund che sale ha senso, magari corregge un poco ora perchè dietro ci sono mega posizioni che si sono cumulate e prendono profitti a fine anno, tuttavvia : i) l'euro sale e comprare bund è uno dei modi più diretti per avere degli euro per un investitori ii) rispetto alle obbligazioni a 3 mesi o un anno come i Bot (e gli equivalenti tedeschi) la "parte lunga della curva" (cioè le scadenze a 10 anni come i Bund) sono le migliori quando le aspettative di crescita calano, è sempre stato così

tanta gente short il bund - gz  

  By: GZ on Mercoledì 15 Dicembre 2004 21:40

.....adesso la vera sfida è sul bund (short molto pesante)... ---------------- ................non riesco a capire come possa continuare a salire senza ritracciare mai; ha guadagnato quasi 10 figure da giugno con i tassi fermi europei fermi ed i tassi usa in rialzo,e mi sembra ormai paragonabile a Tiscali quando stava intorno ai 1100 euro, ma siccome non conosco benissimo tutto ciò che sta dietro a questo mercato forse c'è qualcosa che mi sfugge.... (mail) ------------------------------------------ i) Il bund riflette la Germania. Ora, il ciclo economico generale (diciamo quello americano che ha oscillazioni maggiori) è al TERZO ANNO di espansione come accennavo prima, 2002, 2003 e 2004 e di norma dopo 3 anni cominci a pensare a un rallentamente o anche a una recessione (negli anni '90 le recessioni erano state abolite con manipolazioni dei tassi e dei cambi e il boom di borsa, ma di norma nel capitalismo ogni 3-4 anni massimo che n'è uno di recessione) Può darsi che gli USA stiano rallentanto ora decisamente (anche se dai dati non è evidente) e che la Germania stia addirittura già entrando in recessione, per cui abbia bisogna di tagli dei tassi di interesse e quindi la curva si deve appiattire molto ii) un sacco di gente ha messo su la speculazione a basso rischio: Compra Obbligazioni tedesche e Vendi Obbligazioni Americane contando sull'apprezzamento dell'euro e sul fatto che la differenza tra USA e Germania come crescita si stava ampliando. E fino a quando il trend dell'euro è a loro favore e la Germania continua a rallentare vistosamente (disoccupati a 5 milioni e rotti...) continuano.

il capitalismo italiano è in movimento - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Dicembre 2004 20:07

Perchè la borsa italiana sale ancora ed è la migliore d'Europa nel 2004 (strano ma vero: +13% meglio anche di quella americana) ? Perchè con il denaro che costa poco il capitalismo si mette in movimento. Quando c'è in giro molta liquidità e i tassi sono bassi se non si può investire più di tanto perchè la domanda dei consumatori non tira le società le famiglie padronali colgono però il momento per acquistare e ristrutturare il controllo. Non è che le borse si muovono solo perchè il pubblico o i fondi sono ottimisti e comprano o perchè gli utili migliorano o l'inflazione cala o simili C'è stata la mega fusione da 90 miliardi ^Tim#^ - ^Telecom#^... e poi: ^Fiat#^ che forse vende a GM la put per un miliardo di euro (meno perchè questo è quello che vorrebbe) e che comunque comincia a far pensare ad un uscita dall'auto che comte tutti sanno il momento che venisse annunciata farebbe schizzare il titolo dai 5.9 ai 7 euro o più immediatamente (perchè a parte l'auto non va male e anche se non sembra l'auto è meno di 2/3) ^BNL#^ contesa da due cordate che ne scambiano solo oggi il 4% del capitale e che sono al limite dell'OPA (anzi forse l'avrebbero varcato) ^Antonveneta#^ che ha rumors di venire aggregata dalla Pop Lodi possibilmente con OPA ^Fastweb#^ ex-Ebiscom che vuole comprare dall'ENEL Wind che gli costerebbe un 11-12 miliardi di euro (soldi seri, 2 volte la manovra del governo...) ^Edison#^ che finalmente forse ora riceverà l'OPA della EDF francese

BNL - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Dicembre 2004 19:44

BNL continua a salire anche nell'after hours e fa +5% Ieri sul corriere Massimo Muchetti che è probabilmente il commentatore di società più qualificato in Italia (assieme a Penati su repubblica) faceva notare che la cordata che spinge di più ora, quella degli immobiliaristi con a capo Caltagirone ha al centro Ricucci che come gruppo ha circa 57 milioni di capitale e 600 milioni e rotti di debiti (non trovo il link al pezzo a vado a memoria) Gli altri Caltagirone e questo Macrì argentino sono più solidi, ma insomma sostanzialmente hai qualcuno che scala una banca con i soldi di altre banche E in teoria ^BNL#^ è già prezzata qui, in teoria Bankitalia li può fermare da un momento all'altro visto che nessuno dei due gruppi sarebbe benvenuto in base alla regole solite che utilizza per dare via libera a queste manovre di controllo Però sale lo stesso tutto e questo era il trade di oggi ---------------------------- Continua la salita di Bnl con un progresso del 3,88%, il titolo e' scambiato a 2,06 euro dopo un massimo giornaliero di 2,07. ''Il titolo continua a salire sulle attese speculative legate al confronto tra i soci schierati neell'ambito dei 2 patti di sindacato. Da un punto di vista tecnico, il titolo e' abbondantemente sopra il supporto 1,80 euro e si trova alle prese con la resistenza posta a 2,10 '', spiega un trader. Gli scambi sono, al momento, pari a circa il 4,4% del capitale ordinario Bnl ante aumento. Il cosidetto contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone, con l'avviso a pagamento pubblicato oggi sulla stampa, ha ufficialzzato il possesso del 23,37% del capitale Bnl che salira' al 24,2% quando l'immobiliarista Giuseppe Statuto aumentera' la sua quota dal 4,1% al 4,93%. Il patto Bbva-Dorint-Generali ha una quota sindacata di azioni ordinarie Bnl pari al 28,397%. -------------------------------------------- (ASCA) - Roma, 6 dic - Stefano Ricucci, attraverso Magiste International holding, comunica di aver ''conferito il 4,93% delle azioni possedute al Patto guidato dall'Ingegner Francesco Gaetano Caltagirone'', dice la nota di Magiste. ''L'operazione si inserisce nell'ottica delle positive relazioni tra i nostri gruppi, anche nella prospettiva di ulteriori collaborazioni e sinergie'', ha dichiarato Stefano Ricucci. Con l'ingresso di Ricucci, il cosiddetto ''contropatto'' detiene il 24,2% del capitale di Bnl.

il titolo cinese della settimana - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Dicembre 2004 18:54

ok il titolo cinese della settimana, o del mese per chi ha propensione al rischio ^51job#^ Inc, un servizio online di reclutamento (in fondo sono solo 700 milioni di persone che lavorano e stanno mettendo su internet per cui ha potenziale no ?) è esploso ieri, ma se il mercato resta decente gli fanno fare dei balzi come con Taser, Sirius, Google, ADSX, RIMM... Notare che se lo graficizzi in base al volume la giornata di ieri e le prime tre ore di oggi equivalgono agli ultimi 20 giorni Lo segnalo qui e poi se capita un operazione di trading vi faccio riferomento nel Trading Track senza dover spiegare dall'inizio di che bestia si tratta (visto che solo di titoli cinese a NY ce ne sono ora 50 e hanno persino ora il Futures sulla borsa cinese da una settimana)

le corrazze degli Humvee - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Dicembre 2004 03:19

Forse aveva anche qualche titolo di Armor Holding il soldato che ha lamentato con Rumsfeld in Iraq (d'accordo con alcuni giornalisti) che non tutti gli Humvee sono corazzati Subito dopo tutta l'america da hillary clinton, a bush a john kerry non parlava d'altro che di come mettere più corrazze sui trasporti militari e ^Armor Holding#^ che le fabbrica ha annunciato di potere aumentare del 40% la produzione qui hai qualcuno che ha beneficiato dell'Iraq, guadagnava 30 centesimi nel 2001 e l'anno prossima rischia di guadagnare 3 dollari per azione per cui a 44.6$ non costa tanto (anche se si rischia che ormai abbiano finito il grosso dei combattimenti per cui non è un investimento, più una speculazione fino a gennaio) la cosa curiosa però è che dopo l'episodio con Rumsfeld il titolo è SCESO e solo dopo è risalito

Fosse per il sentiment del pubblico italiano saliamo ancora - gz  

  By: GZ on Lunedì 13 Dicembre 2004 01:49

yes....sembra che sui futures i commerciali cambino posizione e ricordo che lei con il suo calcolo delle posizioni dei commerciali (istituzionali) correttamente a ^marzo 2003 segnalava#http://www.cobraf.com/forumf/CoolShowSingleAuthor.asp?author_name=bearthatadvance&author_id=639^ che il mercato orso era finito Allo stesso tempo mi sembra che sia già almeno da maggio che lei da questo segnale negativo e pur tenendo presente che è di medio periodo c'è un margine di errore ampio con il COT Inoltre continuo a notare che, avendo questo forum attivo da metà 2001 circa, pochi sono diventati ottimisti negli ultimi due anni in cui però valeva la pena di esserlo perchè le borse avevano due annate molto buone (+15% di rendimento medio annuo e un +50% dal minimo del 2003) Di quelli che hanno contribuito più analisi di borsa che è capitato di segnalare (con errori ed omissioni di cui colgo l'occasione per scusarmi), mi sembra che la grande maggioranza abbia continuato a predire perdite alle borse (salvo per i titoli auriferi) e quelli che non ho segnato non guardavano l'andamento generale dei listini, a spanne mi sembra che solo polipolio fosse positivo sistematicamente negli ultimi due anni Il tono di questo forum coincide con quello che sento chiaccherando in giro, con tutte le misure di sentiment rilevate dal corriere della sera ad esempio, dal ^sentiment campionato nei sondaggi#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=se^, dal calo del traffico che mi hanno fatto notare sul forum di FOL, dalla debolezza degli afflussi dei fondi comuni italiani, dall'assenza di copertine dei settimanali che non parlano quasi mai borsa.... Fosse per il sentiment del pubblico italiano saliamo ancora

Il sistema dei pentiti - gz  

  By: GZ on Domenica 12 Dicembre 2004 19:33

A me piacciono i thriller, non quelli di fantasia di Simenon o Dashiel Hammett, quelli storici le storie vere o verosimili di intricate trame di potere, ad esempio sto leggendo "Double Cross" scritto da Chuck Giancana che racconta la storia del suo parente ^il famoso boss mafioso Sam Giancana#http://www.twbookmark.com/books/84/0446364126/^. Avevo letto un poco le memorie di una nota amante di John Kennedy, Judi Exter Campbell che raccontava prima di morire come lei fosse amante simultaneamente di Kennedy e di Sam Giancana e i Kennedy le dessero borse di soldi da portare a Chicago a Giancana per comprare i voti dei sindacati vicini alla mafia nell'elezione del 1960 (che Kennedy vinse per pochissimi voti e in particolare in Illinois...) E questo Chuck Giancana racconta i legami dei Kennedy con il boss mafioso e da la sua interpretazione dell'omicidio di Kennedy (che sarebbe stato ucciso dalla mafia quando poi non ha mantenuto gli impegni che aveva preso con loro prima delle elezioni). Ora che la mafia italo-americana è ridotta male in USA ci sono però le mafie sudamericane che stanno facendosi avanti specie in Florida e c'è ancora la "Dixie Mafia" negli stati del sud. Ad esempio intorno a Bill Clinton che è originario di Little Rock un posto che è l'equivalente americano di Corleone, sono fioriti libri e articoli con storie su quando era governatore dell'Arkansas, di omicidi, ricatti, tantenti e traffico di droga al famoso aereporto di Mena. Questo per dire che in Italia c'è solo Travaglio e Gomez che scrivono su Berlusconi & C in lingua inglese ci sono interi filoni molto appassionanti. Tuttavvia non tutti i dettagli sono VERIFICABILI e anche quando la trama generale è verosimile spesso non arriva al punto di far scattare un indagine, un incriminazione o anche solo una commissione di inchiesta, IN ASSENZA DI PROVE obiettive. Qui oggi hai dei giudici che per dieci anni istruiscono inchieste su Berlusconi e Dell'Utri in Sicilia con l'accusa di essere i mandanti della strage di Capaci di Falcone e la sua scorta e la cosa passa come normale quando vengono archiviate, come se in Francia un procuratore accusasse Chirac di strage mafiosa e poi dopo un paio di anni dicesse : " Oops ! il pentito che ha raccontato tutto ha mentito, come non detto...un piccolo malinteso..." Grazie al fatto che nessuno in Italia pochi si scandalizzano questi procuratori insistono per anni e alla fine, dopo che gli hanno archiviato la maggioranza delle accuse, riescono qui a far condannare a 9 anni di carcere un tizio di buona famiglia, incensurato che ha fatto per 20 anni il dirigente di Pubblitalia a Milano perchè alcuni pentiti testimoniano che in realtà decideva lui in Cosa Nostra: "... Dell'Utri è «l'uomo della provvidenza mafiosa». Cosa Nostra «ha contribuito alla trasformazione di Dell'Utri da manager a esponente politico col fine di riattivare i contatti con la politica».... .. rapporti tra Dell'Utri e i mafiosi «sempre boss di primo piano da Bontade, a Totò Riina, a Bernardo Provenzano». Proprio quest'ultimo dovrebbe a Dell'Utri la propria soppravvivenza in seno a Cosa Nostra. ... I due magistrati sostengono che «dopo l'epoca delle stragi quando Riina viene arrestato, in Cosa Nostra convivono due anime: quella secessionista, capeggiata da Leoluca Bagarella, e quella della trattativa con lo Stato. ...... .....Se Provenzano si assume la responsabilità di sostenere ancora la trattativa, è soltanto grazie alle garanzie che gli provengono da Marcello Dell'Utri»...." Quindi nove anni di carcere per "associazione mafiosa", ma senza commettere alcun reato di omicido, ricatti, stragi, tangenti, corruzione, appalti truccati... niente. Un manager di Pubblitalia a Milano che non ha mai commesso reati di mafia o di altro genere, era però "associato" e "in contatto" con tutti i boss degli ultimi 30 anni, anzi decideva lui quale boss vinceva ed lui ha spinto a fondare Forza Italia in accordo con Riina. Il tutto mentre era dipendente e lavorava in ufficio a Milano e senza mai essere coinvolto in alcun crimine. Da dove viene allora la prova che Dell'Utri era "associato" a Totò Riina, Leoluca Bagarella, Bernardo Provenzano & C ? Dalle testimonianze di alcuni killer di mafia, già condannati a degli ergastoli che grazie a questa testimonianza contro Dell'Utri (e altre contro Berlusconi che sono state archiviate) godono di sconti di pena e ricevono dei soldi dallo stato. Questo è lo stesso sistema con cui si è incriminato Tortora, ^il maresciallo dei carabinieri Lombardo#http://www.linonline.it/Visualizza_Articolo_Ras.php?id=0000002414^ suicidatosi dopo le accuse, si è cercato di ^incastrare suo cognato, il tenente Canale, leggendario «capitano Ultimo»#http://213.215.144.81/public_html/15000-15999/articolo_15213.html^ che aveva catturato il capo di Cosa Nostra Totò Riina, ex-braccio destro di Borsellino...) quando ha cercato di indagare sulla sua morte, si è fatto una processo farsa ad Andretti e si sono rovinati o si è cercato di rovinare altri giudici, poliziotti e politici. Il problema è che i criminali mafiosi già condannati non rischiano niente a testimoniare contro uno che fa il manager a Pubblitalia (contro un boss come Riina invece sì) e in cambio della libertà (e di soldi) sono in grado di raccontare che anche mia sorella dieci anni fa si incontrava con i boss.

una situazione che non può durare - gz  

  By: GZ on Domenica 12 Dicembre 2004 14:12

Io mi riferivo alle percentuali, ma sarebbe più preciso parlare di rendimenti percentuali annui rispetto ai tassi di interesse per capire in che situazione siamo Il rendimento delle azioni è una funzione del Tempo e dei Tassi di Interesse, il ragionamento in termini di valore assoluto del listino vale solo da un anno all'altro, ma nel corso del tempo conta il Rendimento Composto (che Einstein diceva essere uno dei misteri dell'universo). Negli ultimi due anni l'S&P 500 ha reso in media un +15% annuo e molte altre borse sono su valori simili mentre i Bot o i Treasury Bill (il loro equivalente) rendevano sul 2%. Una differenza ENORME in base alla storia. Ma negli ultimi cinque anni, quindi prendendo fine 1999, il massimo del mercato, come riferimento l'S&P 500 ha reso in media un -6% annuo (includendo i dividendi) mentre i Bot e Treasury rendevano un 3% (e le scadenze a 10 anni come i Btp, Bund e Treasury Bond rendevano anche un 5% medio annuo) Se però vado indietro agli ultimi dieci anni, prendendo il dicembre 1994 come inizio, l'S&P 500 ha reso in media un +9% annuo (includendo i dividendi) che superava di nuovo il rendimento delle obbligazioni medio, sul 5% annuo. Se vado indietro di 20 anni la differenza è ancora maggiore. Più vai indietro nel tempo e più conta il rendimento COMPOSTO e questo ha senso solo se misurato rispetto ai tassi di interesse sulle obbligazioni governative senza rischio come i Bot (perchè ovviamente quando rendevano il 10% un +7% della borsa significava poco no ?) La situazione attuale è che negli ultimi due anni i listini maggiori hanno reso un +15% annuo mentre i Bot o i Treasury Bill rendevano sul 2%. Questa non è una ^situazione che può durare, sia in un senso che nell'altro#http://www.dailyspeculations.com/derosa/derosa_market_calls.html^ (anche quello dei tassi)

La fase della "schiuma" - gz  

  By: GZ on Sabato 11 Dicembre 2004 18:02

Qualcuno ricorda il dicembre dell'anno scorso, 2003 ? Oppure il natale 1999 o anche a dire la verità la fine anno 2000 quando pure ci fu una fiammata speculativa ? Per l'attività di speculazione pura, da mordi e fuggi e +10% in un giorno questo è il periodo ideale, ma o ti concentri sul titolo giusto e non lo perdi di vista oppure ne compri un paniere di titolini con molto tempismo. Perchè qui siamo arrivati a NY alla fase della "schiuma", in cui la gente cerca i titoli che sono più volatili solo perchè sono volatili a prescindere da qualunque altra considerazione. Ci sono report ora che mostrano che in America i titoli che costano meno di 10 dollari, indipendentemente da qualunque altra cosa che accada alla società, fanno % doppie del resto semplicemente perchè è più facile muovere una cosa da 5 dollari al pezzo che da 50 Per riprendere Applied Digitial che è stato proposto qui giovedì hai opportunità sì, ma anche al ribasso, ad esempio un -11% ieri su questo ^ADSX#^ per il quale ho detto che cercavo azioni a prestito per lo scoperto ---------------------------------------------------------- 9 December 2004 10:30 ....cercavo titolini assurdi americani da vendere short e purtroppo ADSX e Travelzoo non avevano azioni da dare in prestito disponibili con il broker che uso, ma se guardo il grafico a BREVE per titoli del genere un rimbalzo è un occasione per vendere short

Non c'è bisogno di andare al cinema - gz  

  By: GZ on Sabato 11 Dicembre 2004 16:01

Bene, finalmente si chiariscono le cose. Stando a questa sentenza del PM Ingroia a Palermo, Dell'Utri ha creato Forza Italia su mandato di Totò Riina. -------------------------------------------------------- ".....Negli anni successivi al biennio terribile '91-'93 - dice Ingroia - matura in Dell'Utri l'idea di fondare un movimento politico», proprio «mentre Cosa Nostra sta azzerando i rapporti con i vecchi referenti politici. E tra l'ipotesi interna a Cosa nostra, con la 'Sicilia Liberà di Bagarella, e l'idea di Dell'Utri, viene scelta quest'ultima, perchè il senatore ha dimostrato grande affidabilità». E alle politiche del '94, secondo i pm, «Riina fece votare la neonata Forza Italia... (^dalla requisitoria del PM, sull'Unità:#http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=39648^) ------------------------------------------------------- Questo processo dura da dieci anni: all'inizio era imputato Berlusconi accusato di strage mafiosa, cioè di aver fatto ammazzare Falcone e la sua scorta e di avere riciclato per anni i soldi della mafia in Fininvest, il tutto basato solo su testimonianze di killer di mafia come Salvatore Cancemi. Dopo circa otto anni, archiviati questi filoni su Berlusconi e la Fininvest i cui bilanci che sono stati indagati dalla procura di Palermo per tutti gli anni '90 in parallelo alle indagini e perquisizioni della Bocassini a Milano, il processo si è trasformato. E la tesi è diventata che Dell'Utri ha creato Forza Italia nel 1991-1993 e ha rappresentato gli interessi della mafia nel partito. La Procura di Palermo aveva indagato Berlusconi per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco, accuse archiviate per ben cinque volte. Di conseguenza non si è trovato il PM Ingroia lo ha descritto come una specie di vittima inconsapevole di Dell'Utri: "...Il pm puntualizza: «Nessun intento di delegittimare Forza Italia: non è stato e non è il partito della mafia. Il punto è che ^era il partito di Dell'Utri. E questo per Cosa nostra e per i suoi affiliati era sufficiente..."#http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=39648^... un certo punto dell'infiltrazione di uomini per mezzo del cavallo di Troia Dell'Utri - affermano i magistrati - non si può nascondere la consapevolezza di Berlusconi dello spessore mafioso di Dell'Utri... Dell'Utri dagli anni '70 in contatto sempre con boss di primo piano da Bontade, a Totò Riina, a Bernardo Provenzano». Proprio quest'ultimo dovrebbe a Dell'Utri la propria soppravvivenza in seno a Cosa Nostra. I due magistrati sostengono che «dopo l'epoca delle stragi quando Riina viene arrestato, in Cosa Nostra convivono due anime: quella secessionista, capeggiata da Leoluca Bagarella, e quella della trattativa con lo Stato. Se Provenzano si assume la responsabilità di sostenere ancora la trattativa, è soltanto grazie alle garanzie che gli provengono da Marcello Dell'Utri»....". Dell'Utri era uno che decideva chi comandasse in Cosa Nostra! Per questa sentenza Forza Italia era il partito di Dell'Utri, su mandato di Totò Riina e Berlusconi era manovrato o ricattato dai due. Suggerisco di leggere non i commenti dei giornali, ma l'originale della requisitoria del PM Ingroia perchè è meglio della sceneggiatura di un film. I pentiti di mafia quando sono pagati bene battono anche gli sceneggiatori americani. La lotta politica in Italia si fa così, le elezioni decidono fino a un certo punto, quello che contano sono le testimonianze di mafiosi pentiti con cui fabbrichi una sentenza per la quale il principale partito italiano è stato creato da Totò Riina. Come mai essendo il padrino di Forza Italia, attuale forza di governo, quest'ultimo stia in carcere non è così chiaro, ma anche nelle scenegiature a volte ci sono piccole sfasature che si perdonano se la trama è appassionante. Per la cronaca completa di tutto il film vedi qui di seguito ------------------------------------------------------------------- ....Caselli, che era stato spedito a Palermo per processare Andreotti, e aveva fatto iscrivere nel registro degli indagati, uno a fianco all'altro, Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi con l'accusa di "riciclaggio". In pratica si trattava di questo: Berlusconi, a corto di contante per promuovere e sviluppare l'azienda televisiva, aveva chiesto tramite Dell'Utri un prestito a Cosa Nostra. Ottenuto il prestito, ma non pago del successo imprenditoriale conseguito grazie ai finanziamenti di Cosa Nostra, il Cavaliere aveva deciso di scendere personalmente in campo nella politica per prendere il posto dei suoi protettori della prima Repubblica, caduti in disgrazia, e per affrettarne la fine, aveva deciso di finanziare, a sua volta, le stragi di mafia. A questo scopo si era fatto accompagnare da Dell'Utri a un incontro con Totò Riina, il capo di Cosa Nostra, proprio alla vigilia della strage di Capaci e dell'assassinio di Giovanni Falcone (per questa seconda accusa i due malfattori, Dell'Utri e Berlusconi, sempre strettamente affiancati, erano stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di strage dalla Procura di Caltanissetta,competente per legge). Trascorsi due anni, il tempo consentito dalla legge per trovare gli elementi sufficienti almeno a mettere in piedi un processo, e non avendole trovate, né a Palermo né a Caltanissetta, le due indagini, quella per riciclaggio e quella per strage, dovettero essere archiviate, e la Procura di Palermo si accontentò di promuovere il rinvio a giudizio del solo Dell'Utri e per il meno grave e più indefinito reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Non per questo, tuttavia, le indagini su Berlusconi riciclatore e stragista cessarono mai:la Procura di Palermo ha riversato le carte delle indagini archiviate su Berlusconi nel processo a Dell'Utri, e lungo i sette anni del dibattimento,non ha mai cessato di indagare sui bilanci della Fininvest, sempre alla ricerca dei finanziamenti di Cosa Nostra, e ancora nel mese di novembre del 2002 quei solerti e imlpacabili magistrati sono saliti fino a Palazzo Chigi per chiederne conto direttamente al presidente del Consiglio (che si avvalse della facoltà di non rispondere). E mentre a Palermo sfilavano in aula fior di "pentiti" che raccontavano di valigie di miliardi di vecchie lire trasportate a spalla negli uffici di Publitalia,nelle aule dei processi per le stragi a Caltanissetta altri "pentiti" confermavano gli incontri tra Berlusconi e Dell'Utri con Totò Riina alla vigilia della strage di Capaci (e il pm distaccato da Palermo a Caltanissetta affermava a tutte lettere mella sua requisitoria che le rivelazioni del "pentito"erano state ormai "sufficientemente provate"). FINO ALL'ULTIMO GIORNO, DUNQUE, IL QUADRO ACCUSATORIO era inequivocabile: ufficialmente si processava soltanto Dell'Utri, e soltanto per concorso esterno in associazione mafiosa, ma in realtà Dell'Utri è stato indicato per tutto il corso del processo soltanto come lo strumento, il tramite di Berlusconi con Cosa Nostra per farsi finanziare dalla mafia l'azienda e per finanziare, a sua volta, la mafia per le stragi. Dell'Utri è stato sempre il finto scopo, l'obiettivo è stato sempre, e fin dal primo momento, Silvio Berlusconi. Fino all'ultimo, fino a lunedì scorso, il 5 aprile, quando il pm superstite, Antonio Ingroia, si è alzato per iniziare, dopo dieci anni dall'indagine e dopo sette anni dall'inizio del processo, la sua requisitoria: "Siamo giunti finalmente alla fine di questo lungo, troppo lungo processo - ha detto Ingroia -. Adesso lo possiamo dire: il presidente Berlusconi non è stato mai imputato, né virtualmente, né occultamente... Non è questo un processo politico, ma il processo al senatore Dell'Utri accusato di aver fornito nel tempo un rapporto consolidato con Cosa Nostra... Dell'Utri è l'ambasciatore di Cosa Nostra dentro il gruppo Fininvest... Dell'Utri è il garante degli interessi mafiosi negli ambienti finanziari e imprenditoriali milanesi... Dell'Utri era l'agente assicurativo di Cosa Nostra... Dell'Utri ha procurato un grande cliente a Cosa Nostra, aprendo un canale che poi negli anni ha prodotto all'organizzazione grande utilità...". E Berlusconi? E le valigie di miliardi di Cosa Nostra alla Fininvest? E l'incontro "sufficientemente provato" tra Berlusconi e Totò Riina alla vigilia della strage di Caèpaci? Dove è finito Berlusconi? Berlusconi è soltanto una vittima, una vittima di Cosa Nostra, ma prima ancora che di Cosa Nostra, Berlusconi è stato una vittima di Dell'Utri: "Mai una sola minaccia venne dalla mafia a Dell'Utri - ha detto Ingroia -. E Dell'Utri interveniva dopo, per risolvere le questioni... In questo processo Dell'Utri non è mai stato una vittima. Qui c'è Berlusconi che è stato continuamente oggetto di pressioni e minacce, di intimidazioni da parte di esponenti di Cosa Nostra. A lui e ai suoi figli sono arrivate le minacce. Così si spiega il sequestro, all'uscita da Arcore, dell'imprenditore Luigi D'Angerio, nel 1974. Così si spiega l'attentato del '75 alla sede delle società berlusconiane di via Rovani a Milano, e quello di undici anni dopo, e l'attentato alla Standa di Catania... E anche l'attentato a Maurizio Costanzo nel 1993. Costanzo era molto vicino a Berlusconi, ma era fortemente contrario alla sua discesa in campo, a differenza di Dell'Utri che era favorevole... E Cosa Nostra ammirava estasiata la nuova forza politica e si leccava i baffi...". E' Dell'Utri, dunque, che ha fatto tutto. Ha organizzato i furti dei quadri nella villa di Arcore, con la complicità di Vittorio Mangano, lo "stalliere" che ha fatto assumere con la scusa di proteggere i figli di Berlusconi. Ha organizzato il sequestro di D'Angerio, ha minacciato il sequestro dei figli, costringendo Berlusconi a trasferirli in Spagna. Ha fatto mettere le bombe in via Rovani. Ha messo lui le bombe alla Standa di Catania. Ha cercato di fare ammazzare Maurizio Costanzo... Consigliava a Berlusconi di comprare i "cavalli" di Vittorio Mangano (che in realtà erano partite di droga). E infine ha costretto Berlusconi alla discesa in campo per offrire a Cosa Nostra una nuova forza politica come referente... E Berlusconi? Berlusconi non solo è una vittima di Dell'Utri, ma non aveva capito niente. Berlusconi non capisce niente. Berlusconi è una vittima. Ed è un coglione. Perché Ingroia ha fatto questo? Perché questo è stato il processo: un processo finto a Dell'Utri per concorso esterno, un processo vero a Berlusconi per riciclaggio e per strage, dove Dell'Utri era solo una comparsa, lo strumento, il tramite che "concorreva". E fallite le prove del riciclaggio e del mandato alle stragi, cadeva anche l'accusa di tramite e di concorso. Alla disperata, Ingroia ha moltiplicato la posta tentando di far saltare il banco. Ha assolto Berlusconi, povero innocente ingenuo e inconsapevole, e ha promosso Dell'Utri protagonista assoluto. Dell'Utri è stato il Talleyrand e il Fouchè di Cosa Nostra alla Corte di Arcore. (^da LinoOnLine#http://www.linonline.it/articoli_html/index.html^)

OPA e Fusioni sono il vero show della borsa italiana: spesso con risvolti tragici - gz  

  By: GZ on Venerdì 10 Dicembre 2004 20:45

Una rassegna dei comportamenti tipici nella borsa italiana nei casi di fusioni e OPA e delle conseguenze per gli azionisti: i casi di Agnelli, Del Vecchio, Micheli, Scaglia, Merloni... E' utile leggerlo e confrontarlo con quanto spiegato da Alessandro qui di fianco riguardo ad Acqua Pia Marcia e anche con quanto discusso sulla fusione Tim-Telecom. Per le altre storie (più che altro dell'orrore) ^leggere ancora Penati#http://www.marketview.it/marketview3/?a=cat&id=7&pg=1^. Conoscere il passato serve per ricordarsi in futuro di stare attenti a questi personaggi quando c'è di mezzo un OPA e o una fusione. ----------------------------------------------------- Tutta la Borsa minuto per minuto Alessandro Penati 10 dicembre 2004 Repubblica In Italia, anche la Borsa è spettacolo. Uno show interpretato da personaggi famosi e celebrati quanto i calciatori. La cronaca economica diventa un’affascinante lettura: pagine di creatività finanziaria, scontri di personalità, e civetterie. La posta in gioco sono i soldi dell’azionista di minoranza: vince il campionato chi riesce a sottrargliene di più, con il plauso dei media a esaltarne figura e gesta. 10 e lode a chi lo fa con fantasia e delicatezza. Recentemente, parecchie sufficienze, ma nessun acuto. Scaglia (^Ebiscom#^). Il 30 novembre Consob comunica che il presidente e maggiore azionista di e.Biscom (ora Fastweb) ha venduto il 3,9% della società, incassando un centinaio di milioni. Tempismo perfetto: il giorno dopo, Aem scarica sul mercato il suo 11,9% in un unico blocco. Il titolo cade: da allora perde oltre l’8%. Così Scaglia risparmia 8 milioni. Solo spiccioli. Ne ha di strada da fare per emulare il suo socio fondatore Francesco Micheli: lui ha portato a casa centinaia di milioni da una società che in Borsa ha perso l’81%. Voto 6,5. Famiglia Agnelli-^Fiat#^ (Rinascente). Lentamente, con metodo, senza clamori: così va trattato l’azionista di minoranza. Preoccupata per l’auto, la Famiglia vuole fare cassa e investire in attività redditizie. Due anni fa, vede che Rinascente, controllata attraverso Ifil, è depressa sul mercato: si trascina intorno ai 3,3 euro, quando quattro anni prima toccava i 10,8 euro. Solo gli immobili dei grandi magazzini rischiano di valere quanto l’intera società. Che si fa? Ai risparmiatori demoralizzati, (con il 41% del capitale) si mostra la carotina dell’Opa, con un premio del 33%: a quel prezzo, tutte le attività di Rinascente valgono 2,2 miliardi (inclusi 400 milioni di debiti). La società viene ritirata dal mercato, e (quasi) tutti gli azionisti di minoranza tolti di mezzo. Si sospetta che Rinascente venga venduta a pezzi perché vale molto di più: la società dichiara alla Consob che non sarà così. Puntualmente, l’anno dopo il 49% degli immobili viene ceduto (debiti inclusi) per 860 milioni. A novembre il settore alimentare, valutato complessivamente 2,2 miliardi, è venduto a Auchan. Tra dieci giorni si apre la fase finale della gara per la cessione dei grandi magazzini (con il resto degli immobili): offerta media, 900 milioni. Rinascente viene fatta a pezzi e le attività cedute a una valutazione complessiva di circa 4 miliardi. Con un po’ di pazienza, ciò che per i risparmiatori valeva 2,2 miliardi, per la Famiglia vale il doppio. Questa è classe. Voto 8. Del Vecchio (^Beni Stabili#^). Ha costruito dal nulla una multinazionale, leader nel mondo, ma a casa sua Del Vecchio si fa prendere dalla febbre del mattone. Con Cfi, di cui detiene il 17% insieme a un gruppo di azionisti veneti, nel 2001 compra il solito 29 virgola poco per cento (per non fra scattare l’Opa) di Beni Stabili. Il prezzo degli immobili comincia a salire. Da gennaio 2003 a febbraio 2004, Leonardo Del Vecchio, con la sua Leopar (un nome da 10 e lode) acquista il 100% di Cfi. Da quel momento Beni Stabili comincia a volare in Borsa: +70%. In ottobre, Del Vecchio compra un 3,5% di Beni Stabili sul mercato. Ed è “costretto” all’Opa totalitaria, sulla base del prezzo medio dei 12 mesi precedenti (art. 106, comma 2 del TUF): 0,634 euro, ovvero l’11% meno dei prezzi di Borsa. Agli azionisti di Cfi, però, Leopar aveva pagato un premio medio del 22%. Al prezzo dell’Opa, gli immobili sono valutati 1.100 euro al metro quadro. Capannoni di periferia? No, uffici di Telecom e Banca Intesa nelle città del nord, negozi di Prada nel mondo. Il consiglio di Beni Stabili, imbarazzato, dichiara che il titolo dovrebbe valere almeno 0,88 euro. Ma non può fare a meno di inserire nel prospetto una perizia che stima in 3,5 miliardi gli immobili: farebbero 1,16 euro per azione, il doppio dell’Opa. Ma Del Vecchio rilancia a 0,691 euro (sic!). E il 18 novembre l’offerta fallisce. Con Luxottica ha lanciato Opa vincenti nei cinque continenti; ma in Italia crede che i risparmiatori abbiano ancora l’anello al naso. Grossolano. Voto 5. Merloni (^Merloni#^ Elettrodomestici, ME). La cattiva comunicazione uccide. Da maggio la società va ripetendo che gli obiettivi di crescita saranno mantenuti. Anche a settembre, quando chiude un collocamento da 300 milioni negli Usa. E il titolo va. A fine settembre, ME perde il 7% in tre gironi: brutto segno, in Italia. Passano 48 ore e la società, a un mese dalla trimestrale, lancia un profit warning: ancora giù del 12%. Il solito tempismo: durante l’estate, e fino al giorno prima del warning, ben 12 dirigenti del gruppo incassano le proprie stock option. Ad aprire la danza delle opzioni, in giugno, l’amministratore indipendente Roberto Ruozi, presidente dell’Audit Committee, che incassa un milione di euro. A fine novembre ME vende il 40% di Faber (una finanziaria) a Fineldo, la holding con cui Merloni controlla ME: la mano destra vende alla sinistra. Non solo, ME fa finanziare i crediti dei propri fornitori a Faber, nei cui confronti aveva 212 milioni di debiti, a fine 2003. Il bilancio di Faber? La posizione finanziaria tra le due società? Nessuna informazione disponibile. Sono parti correlate, ma ME decide che in questo caso il regolamento Consob non si applica. Per Merloni (presidente anche di Assonime, promotrice della corporate governance italiana nel mondo) qualche veronica di troppo. Voto 6,5.

grande asta del Tesoro americano: tutta agli asiatici - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Dicembre 2004 15:29

ieri c'è stata la prima grande asta del Tesoro americano, di treasury bond a 5 anni e il 67% è stato comprato "indirect bidders" cioè dalle banche centrali estere ! è la % più alta della storia, cioè lo stato americano emette obbligazioni e le banche centrali asiatiche e forse europee gliene comprano i 2/3 ormai questo spiega probabilmente come mai il dollaro sia rimbalzato, l'oro crollato e le materie prime ieri se continuano tengono su tutta la baracca, i tassi di interesse, il dollaro e poi anche le borse perchè per loro è come stampare denaro, una decisione politica oggi altra mega asta sui 10 anni

Apple computers - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Dicembre 2004 14:03

fino a esattamente martedì pomeriggio salivano quasi tutti e ragionando con il senno di poi andavano sempre comprati, anzi finora più erano gonfiati e esagerati come valutazione e più salivano la settimana scorsa è stata una delle più esplosive per i titoli speculativi tipo RIMM, Apple, Taser, Sirius, ADSX, Internet Iniative Japan, Overstock...a volte queste accellerate che lasciano a bocca aperta chiudono il ciclo, ma ho provato a venderne short un paio e sto perdendo, solo con i futures ci ho preso guardando ora avanti e non indietro ad esempio vedo ^Apple#^ che raddoppia in borsa grazie all'IPod per la musica, ma costa 80 volte gli utili (fa 70 centesimi di utile ora) e se l'anno prossimo fa 1.44 centesimi costa sempre 44 volte l'utile e capitalizza 25 miliardi su 8 miliardi di fatturato ma coi Pc non guadagna più di tanto e poi ha volumi enormi in cima al grafico

per chi fosse "venuto giù ora con la piena" - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Dicembre 2004 13:22

"...Un SuperQuiz da 500 miliardi. Tra le pagine del rapporto si rincorrono miliardi a palate. Denaro che cade a pioggia, a volte in contanti a volte con assegni circolari, per pompare liquidità nelle casse del Biscione: almeno 200 miliardi transitati sui conti delle 22 Holding tra il 1977 e il 1985, seguendo giri tortuosi. Talmente tortuosi che di ben 114 miliardi (502 di oggi), i tecnici di Bankitalia non riescono a ricostruire l'esatta provenienza. ...." ------------------------------------------------------------- Sono pezzi fatti in serie con una macchinetta brevettata che vende l'Espresso, questo l'ho visto sul forum almeno due volte copiato credo da banshee o altri e prima l'ho letto altrove... mi ricorda i bei tempi. Questi articoli copiati qui sotto possono fare colpo su chi fa l'insegnante di scuola superiore, ha molto tempo per leggere di politica e non sa tanto di affari e finanza, ma in un sito di borsa si suppone di essere più scafati. La tecnica è di inserire cifre, nomi, date e fatti societari alla rinfusa condendo ogni singola frase con commenti e aggettivi allarmati, sarcastici o indignati in modo da ingenerare l'effetto "atmosfera intrigo finanziario". Se applichi questo approccio a degli italiani abbienti a caso potresti farne apparire metà come sospetti di capitali sporchi e riciclaggio In realtà ricevere soldi dalla mafia è pericoloso e nessuno sano di mente lo fa, per paura di finire ammazzato come Calvi o Sindona Ma per chi fosse "venuto giù ora con la piena" come si dice in emilia, la storia è che negli anni '60 e '70, diciamo fino a fine anni '80, metà dei soldi degli italiani era in svizzera, anche il dentista o il notaio medio faceva qualche società a Lugano per tenere i soldi al sicuro dal fisco, dall'inflazione o svalutazione della lira, patrimoniali o altro. Se si voleva reinvestirli in italia si doveva fare qualche giro tortuoso per cui se nel 1998 ti metti a esaminare transazioni avvenute nel 1965 o 1975 non capisci da dove diavolo venissero quei soldi e un giornalista addestrato può far apparire a distanza di ventanni, citando cifre e sigle di transazioni fatte da migliaia di imprenditori e professionisti, che hanno fatto mio zio o mio padre o metà della gente che conosco che teneva all'epoca i soldi in svizzera, tutti come sospettati di oscuri riciclaggi di soldi della mafia. Chi non era già ricco di famiglia o riceveva fondi pubblici i soldi li doveva trovare con giri di questo genere dalla svizzera e bisognava nascondere la provenienza della fonte perchè erano stati portati oltre confine con gli spalloni, l'Italia funzionava così per molti Bisogna rassegnarsi al fatto che perlomeno in un sito dove sapere qualcosa di finanza sarebbe utile non tutti si fanno intortare, ma ci si può consolare con il fatto che il grosso dei lettori di repubblica inorridisce quando legge: ".... si rincorrono miliardi a palate. Denaro che cade a pioggia, a volte in contanti a volte con assegni circolari, per pompare liquidità... almeno 200 miliardi transitati sui conti delle 22 Holding... seguendo giri tortuosi"

un rimbalzo è un occasione per vendere short se puoi - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Dicembre 2004 11:30

Con molti titoli americani tecnologici piccoli siamo di nuovo a livelli da bolla del 1999-2000. Se uno guarda il ^Nasdaq#^ dice: "...è sotto ai massimi del 2000 del -65%..." e gli sembra che possa rimbalzare ancora, ma questo perchè le grandi come Sun Intel Microsoft Nortel PMCS Altera ... sono sotto del -50% e altre sono fallite o quasi In realtà anche il Nasdaq intero costa ora almeno 50 volte gli utili di nuovo, nonostante un incremento degli utili del 60% in un anno quasi e mi sembra se non ricordo male che costi 8 volte il fatturato Se poi uno prende gli indici delle società piccole siamo sopra i massimi del 2000 e non è solo questione dei grafico, sono proprio i numeri che sembrano assurdi per le varie ^Sirius#^, ^Travelzoo#^, ^Taser#^, ^Overstock#^, ^Ask Jeeves#^ e tanti altri piccoli come ADSX Martedì c'è stato un piccolo bagno di sangue su questi titolini, Sirius da 9 dollari è sceso a 6.90, ADSX da 8.50 a 6.50, queste sono oscillazioni del -25% in due giorni, che pur nel contesto di balzi in su incredibili sono un avvisaglia Ieri cercavo titolini assurdi americani da vendere short e purtroppo ADSX e Travelzoo non avevano azioni da dare in prestito disponibili con il broker che uso, ma se guardo il grafico a BREVE per titoli del genere un rimbalzo è un occasione per vendere short (tenendo presente che è un operazione più difficile che comprare e che anche usando un broker estero non sempre ti danno le azioni per lo scoperto)

Bravo Tronchetti Provera - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 23:21

Alla fine tutta la vicenda Telecom-Tim-Pirelli si è risolta molto meglio di quanto molti (incluso chi scrive) avrebbero pensato e gli azionisti sono stati tutti remunerati bene procedendo dall'inizio alla fine dell'operazione in modo corretto. ^Tutto si è svolto in modo quasi perfetto#http://www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=npa&id=24406^ guidando per mano il mercato gradualmente in modo che non ci fosseri scossoni in borsa, valorizzando alla fine gli azionisti Tim e mantenendo il difficile equilibrio del controllo senza appesantire veramente la società che si crea. Oltre 44 miliardi di debito sembrano molti per ^Telecom#^ ora, ma non per un gruppo con un cash flow operativo mostruoso sugli 11 miliardi di euro e in ogni caso da questo punto di vista nulla cambia rispetto a prima di importante. L'essenziale era portare a termine una manovra così complessa senza creare caos in borsa con improvvise fughe di notizie, scossoni delle quotazioni e speculazioni varie e da questo punto di vista Tronchetti è stato perfetto, basta vedere i grafici o fare un confronto coi tempi di Colannino. Addirittura i titoli del comparto telecom in Europa oggi sembra che beneficiassero dell'esito dell'operazione. L'unica a soffrire un attimo ovviamente è ^Pirelli#^ per via dei due miliardi di aumento di capitale, ma la cosa è in buona parte scontata dal mercato in termini di valore relativo. L'offerta ha più cash rispetto a quanto si pensava, ma questo pure non è male e leggo che riflette l'interesse dei Benetton specialmente a usare più debito visto che il debito a 10 anni in europa costa meno del 4%. Tuttavvia se il mercato restasse toro ora ci possono essere dei fondi esteri che possono pensare di rifiutare le loro Tim in OPA scommettendo di poter ottenere di più altrimenti, questo forse è l'unica incognita ora che può dare però un poco di spazio ulteriore a Tim Speriamo che ora che hanno sistemato la finanza migliorino il servizio e imparino da Fastweb a farti parlare con un tecnico che sa cosa succede invece di farti rispondere dal call center che ripete a pappagallo "...con Alice abbiamo 48 ore per il suo guasto.."

Qual'è lo scenario che pochi immaginano ? - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 19:38

Sì, è è giusto avere in mente non solo qualche prezzo di supporto e resistenza e le ultime notizie, ma anche uno scenario radicale perchè poi se uno guarda indietro sono successe cose che pochi immaginavano Ma qual'è lo scenario che pochi immaginano al momento ? ^che ci sia un vero "Melt-Up"#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=48012^ un esplosione al rialzo in cui invece di "correggere" come ora prevedono tutti i mercati si avvitano in su fino a gennaio, una cosa tipo Dicembre 1999 per chi lo ricorda il petrolio continua a scendere, il dollaro recupera, i bonds restano ancora a questi livelli e anche i bund e le borse tirano su in verticale lasciando tutti a bocca aperta con ad esempio il Biotech che guida in su come settore leader e da solo fa un +20% medio

Hanno ricominciato a fare giochi con i bilanci - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 12:08

I bilanci sono estremamente arbitrari, il CEO di Axa Bebear ha detto in un intervista due giorni fa al corriere che in base alle regole contabili americane AXA quest'anno ha una perdita di un miliardo e rotti e in base a quelle europee un UTILE di un miliardo e rotti. Ma l'anno prossimi i risultati saranno più o meno rovesciati !. Questo non significa che sia tutto un gioco di numeri privi di senso, perchè se esamini questi numeri francesi o americani su un arco di diversi anni in sequenza, paragonandoli e sommando i diversi anni vedi quello che succede. Quello che nascondi magari un anno forzando le regole poi in qualche modo appare in quelli successivi, magari come aumento di scorte o deprezzamento e così via Il mercato fa tanti errori e valutazioni, ma poi in media finisce sempre per tenerne conto, processando dozzine di informazioni tramite migliaia di operatori. Ad esempio in america ora tutti hanno capito che ^Cisco#^ si mangia metà dell'utile con le stock options distribuite ai suoi managers, anche se non è evidente nella riga dell'utile e il titolo è denaro morto da due anni Oppure che il nuovo scandalo è la distribuzione di stock options al top management APPENA prima dell'annuncio di risultati buoni come denunciava ieri sulla prima pagina del NY Times Business ^Grtechen Morgenson che tutti leggono#query.nytimes.com/search/query?date=past30days&query=GRETCHEN+MORGENSON&x=13&y=5^. Questo riduce l'utile FUTURO di ad esempio società come ^Analog Devices#^ anche se non si nota nel bilancio di quest'anno. E' una forma di insider trading, di sottrazione di quattrini agli azionisti a favore dei managers e se vogliamo di sofisticata manipolazione di bilancio che NON rilevi leggendo solo quelli pubblicati Man mano che la borsa sale si moltiplicano i casi come questi, per un poco non succede niente, ma ci sono 3 mila hedge funds che leggono Grtechen Morgenson o Herb Greenberg o John Rocker che denunciano questi casi e spesso anzi i fondi ribassisti sono la fonte di questi articoli Tutti quelli che sono parte della "comunutà ribassista" ne prendono nota (anche io nel mio piccolo cerco di segnarmi "Analog Devices = short" sul quaderno o lo scrivo qui per comodità) e quando viene il momento giusto, dopo vari tentativi prematuri, c'è abbondanza di operatori pronti a fare una replica del 2002 e sbudellare queste società. Per cui i bilanci possono essere manipolati in vari modi anche molto sottili, ma l'informazione fluisce e se si aspetta la resa dei conti, in ritardo se vogliamo, ma arriva

il mercato vuole chiamare il bluff - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 11:37

Beh... il Dollar Index stesso ha ora il conteggio completo se si usa la Open della 13esima barra (come DeMark ammette) ieri a 80.96 L'indice tedesco Zew ed è sceso al minimo degli ultimi 2 anni e hanno appena rivisto le stime di Pil teutonico all'1.2%, il rendimento dei BTP e Bund tocca i minimi degli ultimi 30 anni credo oggi e ci sono rumor che gli svizzeri ieri abbiano iniziato a intervenire comprando dollari.... per cui gli ingredienti ci sarebbero per un balzo in su Il fatto è che il mercato vuole chiamare il bluff delle banche centrali, su Telerate passa: "...la BCE emette un secco ammonimento sull'euro..." e zac! il mercato spinge su l'euro come dire: "fino a che parli solamente non fai paura..."

il "Mercato Rasputin" - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 04:41

.....mentre sui prezzi delle azioni ognuno è, entro certi limiti, libero di dir la sua e gli elementi di valutazione sono il frutto di un coacervo di considerazioni a carattere - alla fine - soggettivo, sulle obbligazioni c'è la pura matematica finanziaria: cedola al numeratore e quotazione del titolo al denominatore. La prima è fissa, ma il denominatore continua a crescere da mesi. POSSIBILE CHE UN BUND ORMAI APPRODATO A 119 NON DIA LUOGO A UN DIBATTITO VIVACE SU COSA STA E STIA PER ACCADERE?!? E, di conseguenza: appare "normale" che le borse di converso continuino a muoversi in surplace come hanno fatto oggi? ----------------------------- come diceva Rev. Shark su TheStreet.com oggi è il "Mercato Rasputin" (per chi non lo sapesse il famoso monaco-guaritore un poco diabolico Rasputin si insediò alla corte dell'ultimo zar e per farlo fuori dei nobili prima lo avvelenarono, poi visto che non gli succedeva niente gli spararono, poi quando tornò a rialzarsi lo colpirono ancora e lo buttarono nel fiume prima che finalmente morisse) Parlando in generale il mercato giapponese dicono (io non c'ero ) che negli anni '80 salisse sempre e nessuno capiva bene perchè non crollasse, le borse asiatiche fino al crac del 1997 idem, il Nasdaq e anche il mercato italiano nel 1997-2000 anche.... Fino a quando non crollano i Treasury Bond USA il mercato azionario ha spazio. I Bund ? non sono così sopravvalutati perchè l'inflazione è ferma in europa e l'economia rallenta con l'euro a 1.35, abbassano le stime per la Germania all'1.2% stamattina ad esempio Parlando di questi tre-quattro mesi le cose vanno bene: - gli utili sono saliti del +30% nei mercati peggiori e del +60% in quelli migliori rispetto ad un anno fa, - l'inflazione è in calo in europa e sotto controllo in America (sì lo so che nessuno ci crede, ma gli operatori professionali la usano), - i tassi di interesse a 2 anni sono sul 2.8% e quelli a 10 anni sul 4%, - l'elezione di Bush ha spiazzato gli operatori europei, ma è stata molto positiva per wall street perchè si percepisce una spinta più pro-business del primo mandato (social security e tort reform...) - la paura del terrorismo che c'era anche solo questa estate dopo i fatti di Madrid e l'ondata di decapitazioni e attentati in tutto il mondo è di colpo calata drasticamente - non ci sono stati attentati in occidente, in iraq i terroristi rispetto ad agosto hanno ridotto di un 1/5 le loro azioni, persino in Israele rispetto ad inizio anno è cambiato tutto

I bilanci sono falsi, l'inflazione è il doppio e l'evasione fiscale un terzo del PIL - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 02:33

Per la persona comune: a) i Bilanci aziendali sono tutti più o meno falsi, b) l'Inflazione è il triplo di quella indicata e c) l'Economia sommersa e l'Evasione Fiscale sono un terzo del PIL (se non la metà) Poni queste tre questioni quando sei su un treno e la maggioranza ti darà queste risposte . Ma è un problema rilevato anche dall'Ocse oggi: "L’indagine Ocse di oggi sugli studenti mostra che siamo al ^26mo posto per quanto riguarda la matematica#www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=PISA^ , davanti solo alla Grecia tra le nazioni Ue". In una certa misura sia la finanza che l'economia sono però basate su NUMERI e quindi non così opinabili come sembra: che sia il rendimento dei fondi azionari (che tutti i giornali cercano di nascondere) o le tasse che vengono diminuite (secondo il governo, ma non è vero) oppure il mito degli italiani che avrebbero il 30% del loro reddito in nero, esistono ^studi seri su questi temi #http://www.italialavoro.it/ITALIALAVORO/DocPrg/Allegati/S_M_1.pdf^ per chi volesse informarsi. Ad esempio tutti in qualche modo accettano l'idea che la Cina stia crescendo al 9% o all'11% quest'anno. Ma avete idea di come calcolano questi numeri visto che l'economia cinese è probabilmente per un terzo o forse metà in nero ? Bene, ci sono MIGLIAIA di persone all'Istat, FMI, OCSE, Goldman Sachs, Cambridge, Sorbona, Harvard e in centinaia di altri uffici studi e università nel mondo che di mestiere fanno queste stime statistiche. E non sono tutti dei pirla, anche loro sanno che c'è del Nero e del Sommerso e della criminalità e ne tengono conto: ci sono paesi come la Russia o la Nigeria dove in media si stima che sia SOMMERSO anche il 60% del reddito, in Cina il 50%, in Perù il 40%.... in Italia il 16%, la Francia il 9%, in Svezia il 7% ecc.. Anche il mafioso che porta i soldi in svizzera in nero poi in qualche modo a un certo punto li riutilizza come il dentista pagato in contanti in nero e qualche traccia o al livello di generazione di questo reddito o del su consumo o del suo investimento, prima o dopo, è in qualche modo rilevabile INDIRETTAMENTE anche quando non corrisponde a una dichiarazione dei redditi. Fortunatamente da un secolo ci sono persone specializzate nel far quadrare le STIME dell'impatto aggregato di questi fenomeni. Quello che è preoccupante è invece pretendere di occuparsi seriamente di mercati finanziari e non capire i concetti elementari delle statistiche economico-finanziarie. Nel caso specifico discusso, generalizzando il caso del sequestro di patrimoni di mafiosi è ridicolo immaginare che l'Italia abbia il 30% o più del reddito sommerso per il semplice fatto se fosse così saremmo il paese più ricco della comunità europea. Se uno dice:" ah... ma io sono stato in Germania e non mi sembrano più ricchi di noi..." questo è un "feeling" con cui non si arriva da nessuna parte in economia e finanza (in politica magari sì). Anche non volendo credere alle misurazioni dirette del reddito procapite che pongono ora l'Italia sui 26mila dollari contro circa 29 mila della Germania (35mila dei paesi scandinavi, 40 mila degli USA...), esistono parallelamente dozzine di modi di misurare indirettamente il livello di reddito tramite indicatori di consumi oggettivi (numero di auto, TV, dimensione case, consumo di gasolio, benzina, elettricità...) e dei metodi statistici per aggregare, omogeneizzare e fare quadrare le stime. Alla fine la percezione comune che in MEDIA i tedeschi o finlandesi o americani abbiano un reddito maggiore di quello MEDIO italiano coincide con quello che dicono la maggioranza di migliaia di studi statistici. Allo stesso modo chi dice che l'inflazione non è il 2%, ma il 4% o il 5% dovrebbe allora sostenere che il reddito reale sia diminuto continuamente da almeno dieci anni (visto che i redditi nominali NON sono saliti del 4 o 5% medio). Cosa che però è contraddetta da tutti gli indicatori di consumi aggregati o di consistenza patrimoniale italiana. E così via.

Le uniche società occidentali a fare soldi in Cina - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Dicembre 2004 01:35

Ecco un ragionamento che sembra funzionare su come approfittare della Cina : i) le società cinesi quotate NON sono quelle che guadagnano veramente e comunque sono meno trasparenti di Parmalat, nessuno sa chi guadagni veramente nei bilanci cinesi, salvo gli insider che sono ovviamente locali, al momento la borsa non è la cosa che conta in cina per raccogliere capitali perchè i soldi li danno quattro mega banche controllate dal governo. In sostanza è ancora una bisca ii) nella produzione di qualunque bene i cinesi, se anche ti fanno un poco entrare ora, come Volkswagen ad esempio (uno dei pochi casi), poi ti fanno a pezzi e di società occidentali che guadagnino in Cina ce ne saranno poche. I cinesi sono in grado di imitarti velocemente e non hanno bisogno di niente che possano offrire gli stranieri: non hanno bisogno di capitali (nel 2004 la Cina riceverà più investimenti diretti degli USA !), non hanno bisogno di know tecnologico (la Cina sforna più ingegneri di Europa e USA assieme e quest'ultima importa tecnici), nei beni di consumo di marca non rispettano e falsificano tutto aiutati dal fatto che non esiste uno stato di diritto ecc.... Nei casi in cui hanno bisogno veramente di apporti esterni ci sono i cinesi di Hong Kong e Taiwan prima di qualunque società occidentale iii) Ma c'è un settore in cui le multinazionali estere stanno sfondando: IL CIBO. L'unico settore in cui non è così facile competere per i cinesi è quello delle multinazionali di servizi tipo MCDonald, Kentucky Fried Cicken, Taco Bell che offrono un servizio standardizzato per l'unica cosa per cui i cinesi già ora hanno un consumo di massa: il mangiare fuori. Ci sono ora 200 o 300 milioni di cinesi che finalmente possono spendere qualcosa fuori casa, possono portare la famiglia con l'unico figlio fuori alla sera o alla domenica o in città e non sanno dove andare (salvo il 2% di ricchi ovviamente). Il locale cinese tipico (per la massa, non l'elite) è sporco, rumoroso e offre cibo non sempre affidabile, specie se non lo conosci e non sei nel tuo quartiere. Gli unici oggi a offrire la possibilità di mangiare a poco prezzo, in un posto pulito e ben tenuto sono le multinazionali americane che fanno questo servizio da 40 anni e che hanno anche l'esperienza del successo russo ed est-europeo. Mettere in piedi una catena di migliaia di ristoranti tutti con lo stesso standard di prezzo e qualità non è facile e i cinesi sono orientati per ora soprattutto alla produzione, non hanno ancora acquisito la mentalità della multinazionale di servizi. QUESTO E' IL BUSINESS in cui le società estere POSSONO FARE SOLDI IN CINA. Il problema è che forse gli investitori se ne sono già accorti, vedi ad esempio l'ottima ^YUM#^

Neanche quest'anno c'è speranza - gz  

  By: GZ on Sabato 04 Dicembre 2004 16:36

Stando all'ottimo sito economico LaVoceInfo in base alle cifre del governo, nel 2005 nel complesso le imposte ^aumenteranno di 4 miliardi#http://www.lavoce.info/news/view.php?id=10&cms_pk=1337&from=index^. Le opinioni e i numeri sono cose diverse. Questi calcoli sono della mia ex-compagnia di università Cecilia Guerra e sono probabilmente corretti. Come mai le tasse non calano ? Perchè occorre tenere conto di tutto il complesso della piovra delle tasse, locali, statali, imposte indirette, effetti di "fiscal drag".. (ad es con il rialzo della benzina e gas lo stato incassa più Iva... poi aumenta le imposte su sigarette e gioco...poi gli enti locali hanno discrezione per aumentare...). Neanche quest'anno c'è speranza al di là del rumore che fanno con la bocca politici ed esperti. Allo stesso tempo anche gli economisti ulivisti della ^LaVoceInfo si accodano al coro#http://www.lavoce.info/index.php^ della: "... INIQUITA' distributiva. Il 16,5 per cento dei contribuenti più ricchi gode del 60 per cento del totale dei tagli. ...". Sfugge ai simpatici professori che il 16% che DICHIARA UN REDDITO PIU' ELEVATO paga ora il 70% del totale delle tasse sul reddito per cui ragionando così non ridurrai mai niente. Quando dopo aver fatto tre anni di dottorato con questi studiosi ho detto basta e sono andato a lavorare ho scoperto che come dirigente prendevo 70 milioni di lire nette, ma alla società ne costavo 210. Un "cuneo" fiscale di 140 milioni che spinge chi può a trovare altre soluzioni (...trading ?...). Chi è veramente "ricco" ha patrimoni ereditati investiti in bot, azioni e immobili tassati molto di meno e non si preoccupa di PRODURRE REDDITO da lavoro tassati al 50%. Ai professori di economia ancora sfugge il concetto base della loro disciplina : se il reddito nazionale non cresce è perchè PRODURRE reddito è penalizzante rispetto a godere di rendite o sussidi. Incentivare a Produrre, questo è un concetto alieno. L'Austria ad esempio ha appena abbassato le tasse sugli ^utili delle imprese al 25%#http://www.corriere.it/solferino/mieli/04-12-04/08.spm^ stando a quello che leggo sul corriere. In Italia un impresa che non goda di sgravi fiscali speciali come le telecom-tim-pirelli, paga sul 50%. Se il centrodestra in italia avesse provato a ridurle come in Austria per le imprese passeresti il natale senza treni, metropolitane, bus e aerei bloccati da scioperi, mentre mi risulta che a Vienna si arrivi senza problemi

dal 1 gennaio 2004 bisognava fare il 14.5% - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Dicembre 2004 11:47

Indovinare l'AZIONE giusta è bellissimo, ma ci sono 10 mila azioni quotate (liquide) e la singola azione può avere rischi specifici. Indovinare il SETTORE giusto è quasi altrettanto utile il 70% circa del rendimento lo da la scelta del settore, cioè se compri anche a caso, ma nel settore giusto fai molto bene lo stesso Ma anche IL LISTINO GENERALE conta e nel 2004 NON è affatto rimasto fermo. Il "Benchmark" cioè il parametro di riferimento contro cui i gestori del mondo sono giudicati è questo qua sotto, il famoso indice di TUTTE le borse mondiali, "MSCI EAFE", ^EFA#^, ed è salito del 17%. Un +17% in dollari. Ma il 2 gennaio l'euro era a 1.292 ed oggi a 1.327 per cui in euro devi sottrarre questa perdita sul cambio e ti dava ugualmente un +14.5% (più dell'apprezzamento medio degli immobili ad esempio) Quindi se uno ha fatto meno del 14.5% dal 1 gennaio 2004 avrebbe fatto meglio semplicemente a comprare questo titolo, ^EFA#^, che contiene tutte le borse mondiali

Come risolvere i problemi italiani: CAPITAL GAIN al 20% e un 5% sullo scudo. - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Dicembre 2004 11:21

Si leggeva ieri che la sinistra ha ora proposto di ridurre le tasse per 6.5 miliardi di euro ^modificando le aliquote#http://www.televideo.rai.it/nazionale/NotiziaSoloTesto.asp?NewsID=1955480&CodChn=RAI%201&Sezione=Economia^. Da dove gli sarà mai venuta questa bizzarra idea visto che hanno governato dal 1992 al 2000 alzando sempre le aliquote e fino ad un mese fa non lo avevano mai menzionato ? Potrebbero almeno pagare i diritti di autore a Bush e Berlusconi. Ma come finanziano questa riduzione di tasse ? Propongono di tassare i CAPITAL GAIN al 20% e mettere una tassa del 5% sui soldi riportati con lo "scudo fiscale". Per i capital gain (visto che in Italia addirittura paghi ogni MESE sui guadagni) gli investitori pagano quando hanno guadagni, quando hanno perdite lo stato si tiene le tasse incassate e più elevata l'aliquota più micidiale questo effetto perverso che fa sì che puoi pagare anche quando sei in perdita. Inoltre quando la borsa sale lo stato ha i soldi per la "copertura" e quando scende ? Negli anni di borsa debole ti rimette le aliquote come prima e paghi più tasse ? E' tutto buffo, ma per la tassa del 5% sullo "scudo fiscale" c'è stato un patto tra lo Stato e i contribuenti che potevano far rientrare i capitali pagando il 2,5%, per questo si chiama "scudo". E ora che i fessi ci hanno creduto e sono tornati gli fai pagare un altro 5%, stile Chavez in Venezuela ?. Inoltre è probabilmente incostituzionale e sarebbe comunque una tantum mentre se fosse permanente sarebbe una patrimoniale. Siamo nel 2004 e ancora sfugge il concetto che i capitali così come sono rientrati possono anche uscire. Forse Prodi & C lavorano per conto delle banche svizzere e della finanza estera, dopotutto Prodi era consulente di Goldman Sachs --------------------------------------------- ....GAD: TASSARE "CAPITAL GAIN AL 20%" Quattro aliquote fiscali che portano vantaggio, soprattutto, ai redditi bassi, restituzione del fiscal drag, aumento delle detrazioni per coniuge e figli a carico, sostegno al reddito per i contribuenti a basso reddito o esenti da imposte. Questa, in sintesi, è la controproposta fiscale della Gad. La proposta, contenuta in un subemendamento all'emendamento del governo alla manovra,ha l'entità di 6,5 miliardi. P Per la copertura si pensa di tassare i "capital gain" al 20% e istituire un contributo straordinario del 5% sui capitali rientrati grazie allo scudo fiscale.

L'anno non è finito, ma un periodo forse sì - gz  

  By: GZ on Giovedì 02 Dicembre 2004 23:32

Lo dico sempre che al giorno d'oggi, nell'era della globalizzazone, mercati mondiali telematici, internet e media onnipresenti, l'argomento più bello per dei film e romanzi sarebbe il mercato finanziario (non scherzo ora, è proprio interessante). Ci sono tante cose che si possono a dire a questo livello diciamo filosofico, ma per qualche motivo ho la sensazione che ci sia proprio in queste ore una svolta e le rimando a quando c'è più tempo. Può darsi che il rimbalzo del 2003-2004 sia finito, ma se lo fosse in questi due anni che scrivevo qui sopra mi prendo il merito di averlo indicato, di avere tenuto fermo che quasi tutte le paure e la previsioni catastrofiche erano sballate. Il demerito invece è di non essere stato abbastanza coerente, non aver tenuto duro suggerendo più azioni, in modo più aggressivo, senza mai deflettere e senza dubitare, fino ad oggi. Perchè a dire la verità, se uno guarda alle AZIONI MONDIALI (cosa ora possibile a tutti per la prima volta nella storia, anche con banche italiane, grazie a internet e il resto della globalizzazione) un rialzo spettacolare dei mercati azionari di cui approfittare c'è proprio stato. E può essere che anche ora non si sia abbastanza convinti a comprare, a dispetto delle trame internazionali, dei problemi profondi e delle crisi che covano sotto la cenere.

lo spirito dello sciocco Mercato Toro - gz  

  By: GZ on Giovedì 02 Dicembre 2004 20:09

che cos'è che le legioni di orsi, pessimisti e scettici blu hanno sottovalutato non vedendo che le borse salivano dal minimo di aprile 2003 ad oggi : - del +50% nei casi peggiori (Nikkei, Dax, Mibtel, Eurostoxx, Dow Jones, S&P 500), - del +100% in quelli migliori (Nasdaq, Russell e indici a piccola capitalizzazione, Brasile, Thailandia, Indonesia e Paesi Emergenti) ? Gli "spiriti animali del capitalismo" come diceva un tale o in parole più semplici la spinta a guadagnare, a darsi da fare, a trovare una soluzione, ad andare sempre avanti che è insita negli individui e che si manifesta quando non siano soffocati da paure o da imposizioni esterne: ogni volta che togli il tappo viene fuori, specie in Asia ed America e la borsa la riflette. Lo avrei dovuto capire quando ho visto ad agosto il geniale film a cartoni animati ^"Team America" del Duo di South Park#http://www.teamamerica.craptv.com/^ (in italia deve ancora arrivare) Questo è il ^link al trailer per chi lo vuole scaricare#http://www.craptv.com/coop/america.htm^ e vedere, una specie di video musicale (occorre avere la banda larga per scaricarlo, con Fastweb occorrono tre o quattro minuti e per sentirlo ovviamente le casse e l'audio). E' un poco volgare, ma in inglese (il film è peggio da questo punto di vista) Interpreta bene lo spirito di ottusa vitalità del Mercato Toro

l'"Equilibrio del Terrore Finanziario" - gz  

  By: GZ on Mercoledì 01 Dicembre 2004 01:34

Io ripeto solo cose che leggo e soprattutto che mi sembra altri operatori guardano, diciamo che in teoria la moneta cinese può apprezzarsi anche del +40%. Per una ^discussione competente vedi Nouriel Roubini#http://www.stern.nyu.edu/globalmacro/^ che spiega bene come l'"Equilibrio del Terrore Finanziario" sia instabile (come lo chiamava, parafrasando l'equilibrio del terrore nucleare di una volta con l'Urss, Larry Summers segretario del tesoro sotto Clinton, ) Oggi c'era sciopero generale qui per protestare contro una manovra da 8 miliardi di dollari (6 miliardi di euro). Molte famiglie cinesi hanno messo i loro risparmi in dollari per cui ad esempio se ci fosse un -30% di svalutazione del dollaro, in Cina il pubblico ci rimettebbe forse 30 o 40 miliardi (il Pil cinese è quasi quanto quello italiano) e avresti un altra Tien-An-Men (o come si scrive) Ma il grosso dei dollari lo ha ammassato la banca centrale cinese (e quelle di Hong Kong, Taiwan India... che pure fissano la loro valuta al dollaro), circa 1500 miliardi di riserve in toto. Moltiplicate una svalutazione del -30% per 1.500 miliardi di dollari = 4-500 miliardi di dollari di PERDITA SUL CAMBIO. Per la Cina da sola si stima che possa perdere dal 10 al 15% del PIL. Quindi fanno il possibile per rimandare la resa dei conti, ma ==> OGNI MESE CHE PASSA ACCUMULANO ALTRI DOLLARI con l'export ==> PIU DOLLARI ACCUMULANO, PIU IL CAMBIO DIVENTA SOTTOVALUTATO E ==> PIU' AUMENTA LA PERDITA SUL CAPITALE IL GIORNO CHE RIVALUTANO ! Ogni banca centrale asiatica guarda l'altra per controllare che non abbia cominciato a vendere dollari, hanno tutti paura di essere gli ultimi con il cerino in mano. Ad esempio il Giappone per due anni ha tenuto il cambio semi-fisso con il dollaro spendendo mi sembra 130 miliardi a sostegno del dollaro, anche la Corea, ma ORA HANNO SMESSO E STANNO LASCIANDO APPREZZARE gradualmente lo Yen e il Won. Guardate qua sotto la Corea. Il fatto che il dollaro ha perso un -12% da agosto verso il Won significa che i poveri coreani hanno RIVALUTATO del 12% verso i cinesi (che sono legati al dollaro) e ovviamente ne soffrono Il bello è che la Cina può magari continuare questo gioco altri otto mesi, per cui si crea liquidità, si tengono bassi i tassi e si alimenta così una bolla su tutti i mercati, azionari e obbligazioni, le borse salgono e anche i bonds tengono. Ma ogni giorno che passa aumenta la pressione interna ed esterna a rivalutare La cosa che rende il mercato finanziario globale interessante sono queste bombe ad orologeria. Nel 1997 le valute asiatiche crollarono, ora è l'opposto, il dollaro frana verso di loro (le valute libere come il Won Coreano qui sotto), ma sono sempre i cambi che danno la spinta

I cinesi disperati per i loro dollari - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Novembre 2004 20:14

C'è un articolo sul washington post di ieri di cui non trovo ora il link che raccontava come in Cina nessuno più compra dollari e cercano di darli via a tutti i costi in tempo i cambiavalute in nero (che sono il vero mercato valutario visto che il cambio è fisso) non trovano nessuno che voglia comprare dollari, tutti i cinesi vogliono cambiare quelli che hanno accumulato negli ultimi 20 anni con degli Yuan, ma non possono farlo (le banche non li cambiano in yuan ai privati). Il cambio a 12 mesi dello Yuan benchè sia in teoria fisso ha già un premio del 7% Così hai milioni di cinesi che girano disperati cercando un modo di vendere i propri dollari perchè tutti sanno che lo Yuan salirà di almeno il 20% contro il dollaro e uno che abbia accumulato 100 mila dollari rischia una perdita molto grossa, anche perchè per decenni tutti mettevano i risparmi in dollari USA Quando un intero paese è convinto vuole dire che il momento esatto dipende da una decisione del comitato centrale, ma è solo questione di tempo

Argento a triangolo - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Novembre 2004 14:19

Per quanto riguarda le materie prime ho raccomandato l'^oro#^ di nuovo sui 445 e non l'^argento#^, ma più che altro perchè è più difficile da seguire e c'era anche troppo da fare con i cambi. In questo momento esatto l'^argento#^ fa nuovi massimi e non offre un punto di entrata facile, questo è vero. Guardando comunque solo il grafico, (non ho letto le ultime notizie) a triangolo stretto, sembra che prepari l'esplosione verticale verso gli 8.50 dollari

C'è da toccare legno - gz  

  By: GZ on Lunedì 29 Novembre 2004 23:18

Oggi su CNBC hanno chiamato Don Hays, (qualcuno lo ricorda dal 2002 ? il guru e gestore anzianotto super-toro...) che ha annunciato un "very strong rally". Ha seguito Ed Yardeni che ha concluso una discussione in cui gli chiedevano se il dollaro era un problema o meno, dicendo:"... sta iniziando la più grande fase di prosperità e benessere della storia ..." Il corriere economia celebra le Small Cap: ^"La festa delle small cap è ancora in corso"#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=SABELLA14^ (la logica è che l'indice delle società medio-piccole in Italia è salito del 17% negli ultimi 12 mesi per cui ora è il momento di comprare : la famosa teoria : "in borsa compra quanto tutto è caro che vai tranquillo") L'indice delle società medio-piccole americano dal minimo del 2002 è salito ora quasi esattamente del 100% quando oggi ha toccato i massimi storici (di tutta la storia della borsa americana, cioè è sopra il livello del 2000) C'è da toccare legno (sono short i future delle small cap)

tout va bien - gz  

  By: GZ on Lunedì 29 Novembre 2004 14:24

uff.... qui il cosiddetto TREND ha proprio un significato, quando il Trend è positivo le notizie escono quasi tutte positive e basta Su CNBC Europa che tengo accesa in sottofondo tutt'oggi sono passati analisti ed trader a parlare delle famose vendite natalizie che sono iniziate questo weeekend in tutto il mondo: i risultati sono che in America sono partite molto bene, fatto salvo qualche riserva di WalMart (perchè ha fatto meno sconti e comunque la fascia alta è quella che va meglio), in Inghilterra bene e persino in Germania ci sono segni che siamo migliori E lo stratega di Merril Lynch in europa diceva un ora fa che ormai i tassi di interesse americani di riflesso sono partiti verso l'alto, che arriveranno presto sul 4% per la parte bassa della curva (quelli a 2 anni ad esempio che ora sono sotto il 3%). E che quelli americani tra un poco saranno almeno di 100 punti base (un 1% insomma) sopra quelli europei. Quindi la gente spende per natale, i tassi di interesse si normalizzano un poco (mica possono stare al 2% in eterno), il differenziale di interesse comincia a giocare a favore del dollaro...

I titoli auriferi funzionano come paniere, uno per uno sono difficili - gz  

  By: GZ on Domenica 28 Novembre 2004 19:21

I titoli auriferi funzionano come paniere, uno per uno sono difficili. Sono MOLTO speculativi presi a uno a uno, ma come gruppo è molto semplice: in media estrarre oro gli costa meno di 290 dollari per oncia e il prezzo è salito dai 300 dollari di due anni fa oltre 450 dollari, per cui ogni dollaro in più dell'oro entra direttamente nei loro margini. Il titolo aurifero migliore che ho consigliato di recente è ^Bema Gold#^ (simbolo BGO facile da ricordare perchè assomiglia a "Bingo") su cui ho ripetuto il ^buy ieri (ha fatto +7%#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=tr^), ma era meglio tagliare anche titoli come ^DROOY#^ sulla base solo del grafico perchè le variabili sono tante e complesse su ogni singola società. C'è la politica (operano in paesi "difficili" e DROOY ha forti interferenze del governo sudafricano ad es.) sui risultati delle miniere devi fidarti e qui conta imparare qualcosa sulla reputazione del management, più o meno onesto e affidabile, e infine c'è l'"hedging" con derivati. Se leggete qui sotto ^BGO perde soldi anche quest'anno ad esempio, capitalizza un miliardo, fattura 90 milioni e perde, sembra peggio di un titolo internet del 1999 ! Questo però è perchè ha fatto qualche vendita allo scoperto di oro andata a male, operazioni di cui sai sempre poco. Ma alla fine mettere nel portafoglio molti auriferi (come ho fatto adesso) sta funzionando perchè in media estrarlo gli costa 295 dollari all'oncia e l'oro è a 453 dollari oggi... ------------------------------- The Company reported a net loss of $21.6 million or $0.059 per share for the third quarter of 2004 compared to a restated net loss of $14.3 million ($.043 per share) for the same period last year. The main reason for the net loss during the quarter is an unrealized, non-cash, derivative loss of $25.5 million resulting from the mark-to-market adjustment of the Company's non-hedge derivative financial instruments based on the spot price of gold of $416 per ounce at September 30, 2004. The unrealized derivative loss was partially offset by a realized derivative gain of $14.4 million. Before changes in non-cash working capital, Bema reported a significant improvement on a cash flow basis for the period, with cash flow from operations of $14.8 million compared to an operating cash outflow of $14.3 million in the second quarter of this year. The improvement is mainly related to the early close out of certain Rand gold put options and the improved performance at the Petrex Mines. For the quarter ended September 30, 2003, the net loss of $14.3 million included a $13.7 million unrealized derivative loss (based on the gold spot price of $388 per ounce at September 30, 2003) and a $1.6 million realized derivative gain. For the first nine months of 2004, the Company reported a net loss of $35 million ($0.097 per share) on revenue of $65.7 million compared to restated net loss of $10.4 million ($0.033 per share) on revenue of $60.1 million in 2003. The loss for the first nine months of 2004 was mainly due to the write down of the Yarnell property, mark-to-market, non-hedge derivative losses and the poor performance of the Petrex Mines in the first two quarters. Consolidated gold production for the quarter was 61,248 ounces at an operating cash cost of $283 per ounce and a total cash cost of $295 per ounce. The stronger results in 2003 reflect Julietta's best ever quarterly production as a very high grade section of the deposit was mined in the third quarter of 2003. The operating costs during the first nine months were higher than the original production budget due mainly to the strength of the South African Rand and the effects of the February warehouse fire at Julietta which destroyed the majority of spare parts inventory and resulted in mining and milling rates being temporarily reduced while the spare parts were replaced.