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I Cambi sono la "Specialità della Casa" (e il mercato in cui la speculazione è più facile) - gz  

  By: GZ on Domenica 23 Gennaio 2005 20:53

ah ah....... colgo ora in ritardo l'accenno: (Carlog- ....Stiamo importando a manetta tutta una serie di prodotti che si', aumentano la qualita' del sistema (Zibo ricordava il caso della Zibordi & Azzociatez) ma ne testimoniano anche il suo progressivo arretramento in termini relativi (se Z&A ha corso, Quadriga ha galoppato) .....) Aber, es ist nicht war! Il ^Quadriga tedesco#http://www.superfund.com/en/infoNews.asp?Id=187^ che ho citato come esempio positivo SPECULA SUI CAMBI in prevalenza, opera anche sugli indici di borsa o i bonds e sulle azioni, ma i soldi veri li fa sui cambi. Fortunatamente i Cambi qui sono la "Specialità della Casa". Se uno non raddoppiava almeno i soldi negli ultimi 12 mesi con i ^suggerimenti della sezione CAMBI#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=tc^ era come minimo distratto. Ogni tanto ricevo mail di chi si congratula o dice pure quanti soldi ha fatto (per qualche motivo psicologico ( fiscale?) è più facile ricevere critiche sul forum pubblico e mail positive in privato). Anche le operazioni sui cambi sono indicata con prezzo di entrata e uscita, perdita/utile, ma non abbiamo ancora un conteggio cumulato dell'Utile come per le azioni solo perchè è più complicato. Occorre fare infatti un ipotesi sul margine usato (10 a 1, 5 a 1, 3 a 1 ?). Inoltre in certi casi suggerisco di comprare posizioni doppie o triple e anche questo complica, ma tra breve sistemiano anche questo conteggio e si potrà vedere meglio che in % è molto superiore al Quadriga (ovviamente non è un confronto molto giusto per la dimensione...). Il punto è che come insisto a dire da anni i cambi sono probabilmente il mercato più facile per speculare, perchè ^sono come le tasse indirette#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=50241^, cioè le perdite si spalmano su decine di migliaia di aziende e centinaia di milioni di cittadini in quattro continenti e non se ne accorgono come in borsa, per cui non fuggono e restano a farsi trafiggere. I Cambi sono un tema in cui serve capire la macroeconomia e la politica e il tema con cui mi sono laureato: non sembra ma è più facile operare su qualcosa che non ti annoia e anzi ti interessa nei suoi retroscena. Soprattutto statisticamente sono un mercato più correlato per cui se guardi bene i maggiori speculatori di fondi hedge, ^Michael Steinhard (vedi il suo bel libro "BULL!"#http://books.global-investor.com/books/20619.htm?ginPtrCode=00000&identifier=^) George Soros, Julian Robertson di Tiger oppure un altro di cui abbiamo tradotto qui l'^intervista, Bruce Kovner#www.cobraf.com/articoli/articolo.asp?id=7036&Tart=^ che l'anno scorso credo fosse numero 3 nel mondo ^per reddito annuale#http://www.forbes.com/finance/lists/10/2004/LIR.jhtml?passListId=10&passYear=2004&passListType=Person&uniqueId=6OQE&datatype=Person^ è tutta gente che lavora prevalentemente sui Cambi. E' comprensibile che probabilmente meno di un 1/5 di chi legge o si abbona qui sia interessato ai cambi perchè sono meno ovvi dei titoli azionari, ma proprio pensando agli esempi di Quadriga, Soros, Robertson, Steinhard, Kovner ... vale la pena di pensarci

Non è un mercato che si abbatte facilmente - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Gennaio 2005 18:33

sì sono tentato pure io però, hai che l'euro, l'oro e i bonds salgono e i traders essendo una massa di bovini (come comportamento colletivo, individualmente magari sono laureati in fisica) sono abituati da due anni che le borse salgono ASSIEME alla "Triade" (l'euro, l'oro e i bonds...) inoltre notavano su TSC giustamente poco fa che vedi cose tipo sbudellano Ebay -20% ieri perchè clamorosamente annuncia che il business delle vendite online è calato di colpo e cosa fa il mercato ? invece di buttare giù titoli di società affini che pure loro campano con le vendite online come la nostra famosa ^Overstock#^ (quella dove rivendi le scorte di magazzino e simili online) la comprano ! Come indicatore stavo guardando un titolo come OSTK perchè dico "...se appena Ebay che era il numero 1 delude e crolla vanno a comprare il prossimo titolo più simile a Ebay che trovano allora sono ancora torelli.."

Fermare Pirelli con la forza del pensiero - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Gennaio 2005 18:12

beh... sarà stato un caso, ma stamattina ho avuto la soddisfazione morale di attaccare Pirelli in modo viscerale quando era partita nella stratosfera a +3% circa, (alle 10 e tre quarti sui 1.115) questo è uno dei casi in cui ti ribelli moralmente al vedere la gente che stupidamente ( a tuo giudizio ovviamente) insegue un titolo fino al cielo e l'ho fermata !... è finita ora a 1.073 e fa -1.3% -------------------------------------------------------------

titolo cinese che scende a terra - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 21:41

Un altro titolo cinese che avevo segnalato (solo segnalato, non indicato di comprare) era ^JOBS#^ che come idea è promettente: un servizio online di reclutamento di lavoro ... Mi sembra che dicessi qualcosa come; è una bella idea, ma ora ci sono tanti che fanno trading in america che lo pompano stupidamente e devi aspettare che scenda a prezzi più ragionevoli, che scenda a terra Bene, sembra che abbia subito un "taglio di capelli" e costi ora meno.... un -60% in dieci giorni. Il problema è che quando poi i titoli scendono a livelli di prezzo accettabili, specialmente quelli nuovi e in crescita di grande potenziale, lo fanno in modo brutale e sei paralizzato dalla paura vedendolo crollare. In realtà uno avrebbe dovuto essere impaurito quando saliva sempre a 50 dollari e ora a 24 dollari molto meno no ? Comunque questo è un esempio concreto di titolo cinese che provvidenzialmente viene ridimensionato come prezzo e che diventa "approcciabile"

Mancano i fondi ! Ci siamo dovuti comprare il computer... - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 20:11

....Fondi stanziati (fonte Ministero della Giustizia/ Il Sole 24 Ore): 1993 – 3.165.880 1994 – 3.516.555 1995 – 3.850.702 1996 – 4.897.560 1997 – 4.862.441 – governi Ulivo 1998 – 5.163.536 – governi Ulivo 1999 – 5.337.065 – governi Ulivo 2000 – 5.589.613 – governi Ulivo 2001 – 6.155.133 – governi Ulivo 2002 – 6.060.105 – governo Berlusconi 2003 – 6.243.963 – governo Berlusconi 2004 – 7.726.195 – governo Berlusconi ......................................... Impressionante Xtol, grazie il bello è che " mancano i fondi...!" Caselli a Torino ha proposto una formula di "assoluzione per mancanza di fondi" e la realtà è che ricevono sempre più soldi. Da quando sono nato leggo le storie pietose di come il tale si sia dovuto comprare il computer da solo o non abbia stenografi ecc... e allo stesso tempo si sprecano miliardi 1) Non so se siete al corrente, ma gli stipendi dei magistrati sono aumentati circa del 100% dall'inizio degli anni '90 e questa è una bella voce di spesa: sono stati equiparati ai politici come stipendio e pensione e non è chiaro perchè un intera categoria debba raddoppiare il proprio reddito senza aumentare i risultati. Tra l'altro negli anni in cui piovono tasse dappertutto sugli italiani e si bloccano gli aumenti salariali nel settore privato al 2% annuo 2) Poi le interecettazioni telefoniche che riportavo vengono applicate a circa 100 mila italiani l'anno, alcune provincie italiane spendono di più in intercettazioni degli Stati Uniti (incredibile, ma è apparso sul Corriere e nessuno ha smentito) 3) le scorte costano e sono centinaia per magistrati come quello della mia città natale che al mattino va in tribunale con la scorta e al pomeriggio è in giro a piedi per la città, denotando una scorta di "prestigio" e non di protezione reale nel loro piccolo anche mantenere 3-4 mila pentiti e famiglie forse è un costo specie quando non recuperano nemmeno i soldi dati al criminale che poi torna subito a rapinare da "collaboratore di giustizia" 4) infine se uno legge distrattamente come vengono fatte le indagini vede un atteggiamento da "ente pubblico/sono soldi pubblici", specie quando si indaga per venti anni di fila e si riapre lo stesso procedimento a distanza di decenni e si trascina tutto per anni invece di ammettere di essersi sbagliati o si indaga sul tizio assasinato in Iraq Quatrocchi (" vi faccio vedere come muore un italiano!") e non ci capisce perchè... o sulle tangenti che imprese italiane sono costrette a pagare in paesi arabi (a che pro ?! nell'interesse del popolo italiano ?) o anche nelle spese spicciole (tipo: per verificare che un certo tizio in Kenia avesse un nome che era stato menzionato in un intercettazione, uno dei tanti che indagavano su previti ha inviato i carabinieri nella missione italiana e tu pensi:"...telefonare, fax ?...") Ma poi se per sbaglio accendi la TV e ci sono quelli dell'associazione magistrati stai certo che ":... mancano i fondi per la giustizia!, faremo una formula di "assoluzione per mancanza di fondi" !.... ci siamo dovuti comprare il computer ! ... non abbiamo stenografi ..."

La sciacquata a NY può far emergere qualche occasione - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 19:33

In effetti queste sciacquate servono a buttare giù dei titoli che hanno belle prospettive come società ma in borsa hanno ora troppa gente che li tampina. ^Shanda Interactive#^ (società cinese quotata in occidente) è andata da 10 a 45$ e ieri ha toccato 30$, oggi rimbalza del 7% e forse è un buy (Un altro simile è Internet Initiative Japan ). mi sembra che su questi livelli sia un buy ma come feeling il nasdaq dovrebbe soffrire ancora, quindi forse c'è ancora tempo.

Quanti di questi titoli venderesti Short ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 16:50

..Il mib è proprio come il famoso caffè....... ---------------------------------------- il fatto è che il Mib è composto da questi titoli (maggiori per capitalizzazone) e bisogna che ognuno di questi abbia motivi per scendere se li si esamina a uno a uno quanti sono vulnerabili ? Quanti di questi titoli venderesti Short ? Se ne venderesti al ribasso almeno la metà allora hai una chance di vendere short il MibS&P Stamattina ho provato a vendere short il MIB alle 10 e ho rinunciato alle 12, guardavo questi titoli a uno a uno e ne trovavo si e no quattro che potevo vendere short

ARGENTINA, per chi li guarda solo ora sono convenienti - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 15:41

Argentina, ci sono due casi: A) chi ha già i bonds da prima del crac e rischia di perdere tutto o quasi e B) chi invece non è già dentro e pensa a un investimento nuovo ADESSO B) questo è il caso più facile, ^come spiegato dal solito prof. Scienza#http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/index.htm^ in sostanza CONVIENE COMPRARE ORA BONDS ARGENTINI e mi sembra in particolare i "PAR" PERCHE' RENDONO IL 9% a scadenza, più di qualunque altro bond di paesi a rischio come Russia o Brasile che sono tutti ora tra il 7 e 8%. Inoltre sembra che fino a 40 mila euro sia più facile ottenerli, per cui se ho capito bene è più facile per un privato che per un grosso fondo vedi sempre ^per i dettagli Beppe Scienza: (".... #http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Argentina-Nuove-Obbligazioni.htm^ A fronte per esempio di 10 mila euro di vecchie Argentine, si ottengono 10 mila euro delle Par o viceversa solo 3.370 euro delle Discount. Per la precisione un po' di più in entrambi i casi grazie agli interessi maturati ma non pagati nel 2001 (vedi tabella, riportata in apposita scheda). Il vantaggio effettivo è però molto minore perché, a parità di valore nominale, le Discount 2033 valgono parecchio di più.... Ferma restando l'imprevedibilità dai futuri prezzi di mercato, le Obbligazioni Par 2038 si possono valutare indicativamente fra 32 e 52 (vedi tabella: scheda). Se si situeranno vicino al livello inferiore, ciò significa che il vecchio obbligazionista si troverà con un titolo che vale sì un terzo di quello originale, ma con un altissimo rendimento a scadenza (9% annuo lordo). Nell'altra ipotesi la perdita è più contenuta e il rendimento a scadenza comunque molto buono....") Va tenuto a mente però che come ho discusso è possibile nei prossimi diciamo due anni un crac dell'obbligazionario emergente quando i tassi di interesse americani dal 1.75% attuale (a 3 mesi) salgano ad esempio fino al 3%. Ma se li porti a scadenza puoi comprare bonds argentini che rendono il 9% e LE STESSE BANCHE che avevano venduto i bonds negli anni '90 che ora valgono 25-30 centesimi li stanno comprando (ma ora che convengono non li consigliano...) A) questo è il caso più difficile ed è una valutazione anche politico-economica globale che occorre fare. Simpatizzo con la posizione di Nicola Stock della Task force che occorra fare fronte comune e dopo aver aspettato 4 anni si possa aspettare ancora per mettere gli argentini con le spalle al muro. Inoltre mi sembra che i termini di rimmborso del 30% solamente, su 30 anni e tramite solo altri bonds siano terribili. Ho paura però che gli argentini ce la facciano, perchè francamente dipende molto dal governo italiano che non sembra fare niente e che convenga accettare anche se è una truffa. In sostanza sarebbe meglio che tutti fossero uniti nel respingerlo e c'è ancora tempo per pensarci, ma se arrivi alla scadenza del 24 febbraio e vedi che sei in minoranza devi adattarti e prenderli

la "Storia" della settimana nel mondo - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Gennaio 2005 11:56

beh... la "Storia" della settimana è questa pubblicata dal New Yorker dal famoso Seymour Hersch e ha avuto forse un peso sul mercato. Seymour Hersch ha raccolto notizie riservate da elementi della CIA e dipartimento di stato che vogliono sabotare la politica estera attuale di Bush e le ha pubblicate rivelando cose incredibili, al limite del tradimento, su delle operazioni di forze speciali in Iran, indicando anche da che direzione entrano in Iran e dove si muovono. La cosa da notare è che gli iraniani smentiscono loro tutta la storia ! Segno che hanno paura che inneschi una rivolta perchè in Afganistan hanno operato forze speciali senza dichiararlo prima dell'attacco e anche in Iraq. Hersch spiegava ieri su CNBC che le sue fonti nella CIA vogliono criticare facendo filtrare queste notizie tramite lui l'ipotesi di poter ripetere il modello Afganistan in cui le forze speciali hanno operato senza bisogno di marines perchè avevano l'appoggio dell'opposizione interna. Il progetto è di colpire degli obiettivi di siti nucleari e con questo anche dare un colpo al regime che è sul punto di crollare perchè ha da mesi rivolte e dimostrazioni continue ------------------------------------------- USA: ANCHE TEHERAN SMENTISCE PROGETTI SPIONISTICI USA RIVISTA AVEVA PARLATO D'INFILTRAZIONE SQUADRE SPECIALI AMERICANE - TEHERAN, 19 GEN - Anche l'Iran, come aveva fatto ieri il Pentagono, ha smentito oggi il contenuto di un articolo a firma di Seymour Hersh apparso sulla rivista americana 'New Yorker', secondo il quale gli Stati Uniti avrebbero infiltrato reparti speciali delle proprie forze armate nel territorio della Repubblica islamica per individuarvi possibili obiettivi di un attacco militare, in particolare siti nucleari. ''I commando americani non sono in grado di entrare cosi' facilmente nel nostro territorio per spiare'', ha detto Ali Agha Mohammadi, membro del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, citato dalla televisione di Stato. Secondo Mohammadi, le informazioni contenute nell'articolo di Hersh fanno parte di ''una campagna psicologica contro l'Iran''. Intanto il portavoce del ministero degli esteri di Teheran, Hamid Reza Asefi, ha invitato il futuro nuovo segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, a ''rivedere gli approcci sbagliati del passato nel portare avanti politiche egemoniche e monopoliste, al fine di evitare la ripetizione degli errori passati''. In merito alle nuove dichiarazioni del presidente George W. Bush, secondo il quale gli Usa non escludono eventualmente un'azione militare per impedire all'Iran di sviluppare armi nucleari, Asefi ha detto che ''la Repubblica islamica, affidandosi al potere del popolo, alle sue capacita' diplomatiche e alle supreme capacita' militari, rispondera' duramente ad ogni atto avventato''.

I cambi sono come le tasse indirette - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Gennaio 2005 20:17

I cambi sono come le tasse indirette, se salgono ( o scendono) non se ne accorge nessuno in particolare, pagano un poco tutti, milioni di persone e aziende che nemmeno sanno bene come e in che modo e non possono nemmeno difendersi molto quindi occorre che arrivino a livelli intollerabili prima che ci sia una reazione eclatante, nel frattempo continuano a muoversi piano piano implacabili e sono quindi più facili da seguire

Euro troppo caro: i tedeschi reimportano auto dagli USA - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Gennaio 2005 01:57

Per chi non lo avesse notato nel 2005 I pessimisti sul Dollaro stanno prendendole di santa ragione, l'euro invece di volare verso 1.40 e poi chissa' ancora quanto piu' alto e' finito da 1.36 a 1.30 in dieci giorni esatti (contando i giorni di mercato perdeva quasi 1 punto pieno al giorno) Attenzione, che come ho fatto notare ci sono ora delle differenze di prezzo dei beni in dollari in USA e in Europa semplicemente ridicole, aggiungo tra i tanti esempi alcune recenti esperienze: mangiare benissimo italiano a NY da "Lupa" o "Esca" (ottimi posti del famoso Mario Battali a Manhattan) costa ora meno di mangiare mediocremente a Bologna o Modena lo stesso Monitor LCD da "19 all'Ipermercato qui a 550 euro costa a NY 420 Dollari (320 euro) e ne leggo ora altri, ad esempio I TEDESCHI SI SONO MESSI A IMPORTARE LE AUTO DAGLI USA... ------------------------------------------------- Bild am Sonntag (German largest Sunday paper: readership 10m -- in relative terms equivalent to the top 10 US papers put together) had two pages on Sunday with a 5-step method on how to re-import cars from the US and save big money (including telephone numbers of companies that would do it for you). Examples: Mercedes C230: 25,1% cheaper (incl. taxes, transport, etc...) when reimported from the USA Porsche Cayenne: 19,6% cheaper Toyota Celica: 26.5% cheaper All together: 30 cars were analyzed and the average saving was around 20% (including all costs: transport, 16% sales tax, etc.). 2. I bought all my Christmas presents in the US this year. Example: Bose QuietComfort headphone. US price $299 (including free CD-Player). European price: $538 (!!!) -- iPods 20Gb are: $299 US price/$430 German price. Last time I did this was 10 years ago when the synthetic Euro (DEM) was at 1.40 -- it crashed over the next five years. 3. The Economist's Burgernomics index is showing 25% overvaluation of the Euro (for the last 15 years it has been a fairly good indicator for the performance of currencies-- at least better that the trade balance/budget deficit combo).

Stai lontano dai bonds sudamericani anche e soprattutto ora - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Gennaio 2005 01:26

.....Ragionando ai prezzi attuali, intorno ai 30 euro , ciò significa trovarsi con nuovi titoli argentini con rendimenti sopra il 9,5%.Perchè non dovrei averne in portafoglio una piccola quota , quando già ne ho della Russia , dell'Ungheria,delle Filippine, della Turchia, del Brasile ? " Prof Beppe Scienza.... Non vorrei risultare irriverente ,ma non diceva che è meglio gestirsi da soli , e che chiunque lo può fare meglio delle banche e che la cosa migliore erano le obbligazioni indicizzate o cose simili? ------------------------------------ Forse non ho compreso il problema, ma per le obbligazioni è come per le azioni, stessa ricetta (solo che è noioso e non c'è molto mercato per la consulenza sulle obbligazioni). a) Come tutti dovrebbero sapere nel mondo i rendimenti obbligazionari sono a lungo andare sempre più bassi di quelli azionari (in media circa un 3.5% annuo contro un 6.7% delle azioni in questo secolo). b) Inoltre da 20 anni i rendimenti obbligazionari scendono sempre (nel 1992 i Btp pagavano il 15% e ora il 3.6%). Infine a differenza delle borse che nel 2000-2002 hanno avuto uno scossone le obbligazioni devono ancora soffrire. Ne segue che nei prossimi anni ci saranno PERDITE IN CONTO CAPITALE per chi detiene obbligazioni a Tasso Fisso e scadenze dai tre anni in su. Esempio di oggi: il Brasile ha deciso di ALZARE I TASSI DI INTERESSE e le loro azioni e obbligazioni perdevano oggi dal -2% al -3% La "ricetta" per un investitore del reddito fisso è simile a quella di uno azionario, comprarsi un paniere di almeno 7 o 8 bonds diversi in base a: i) Valuta (l'anno scorso avevo ad esempio suggerito un fondo quotato contenente obbligazioni in valute dell'area asiatica) ii) Rischio Paese/Azienda Esempio: se penso che obbligazioni in Dollari si apprezzino perchè il dollaro è sceso abbastanza e se trovo un emissione di Delta Air che paga molto perchè tutte le linee aeree americane sono state per tre anni sull'orlo della bancarotta ma Delta ora sta migliorando di colpo, bòn compro bonds di Delta in dollari ...faccio un esempio che per me ha senso ora... buy obbligazioni di Delta Air in $ Le obbligazioni dei Paesi Emergenti invece sono a rischio perchè la differenza tra rendimenti dei bonds europei ed americani e quelli dei paesi emergenti è oggi scesa al minimo storico. Il che vuole dire che aumenterà, cioè che i bonds come quelli sudamericani perderanno sul capitale nei prossimi due o tre anni

ALSTOM - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Gennaio 2005 20:31

....insisto ma ALSTOM (FRA)finalmente rompe gli ormeggi (tra l altro costruisce grandi navi da crociera) e raggiunge 0, 65 € , massimo di periodo con 166 milioni di pezzi scambiati , il doppio del volume medio...non mi sembra poco... (Topolone1) --------------------------------------- Aveva ragione, dopo esser stata data per morta da tempo ora ^ALSTOM#^ sta salendo e con grossi volumi, il grafico sembra buono del genere " a forza di andare a fondo l'ho trovato e comincio lentamente a riemergere.." Va tenuto presente che nel 2003 era tecnicamente fallita e l'ha salvato il governo francese. Il debito non è terribile, 3.8 miliardi, ma nel 2004 ha perso una barca di soldi -1.8 miliardi di euro, dopo averne persi -1.3 miliardi nel 2003, diciamo che Fiat in confronto sembra poi così male Può essere un buy avventuroso per il 2005, oggi 180 milioni di pezzi...ma in casi come questi in genere è meglio comprare i bonds se si più prudenti -------------------------------- 4 gen - Ricavi ancora in flessione ma forte crescita degli ordini per Alstom nei primi 9 mesi dell'esercizio finanziario. Nel periodo aprile-dicembre il gruppo ha registrato una flessione del fatturato dell'8% a 9,7 miliardi di euro mentre gli ordini acquisiti sono aumentati del 29% a 12,2 miliardi di euro. ''A seguito degli importanti ordini ricevuti durante il primo semestre di questo anno fiscale, crediamo che la performance commerciale del terzo trimestre possa essere considerata incoraggiante e positiva'' dichiara Patrick Kron, presidente e ceo di Alstom commentando i risultati. Significativo anche il book-to-bill Ratio, il rapporto tra ordini ricevuti e ordini evasi che risulta superiore a 1 per il quinto trimestre consecutivo. Anche le vendite sono in ripresa dopo le performance non elevate della prima meta' del 2004/05''. Ordini e vendite, come riportato, hanno avuto un impatto negativo durante i primi nove mesi dell' esercizio finanziario per l'effetto del cambio Euro su Dollaro Americano (pari circa all'1% su ordini e vendite) e per le dismissioni delle attivita' produttive nel settore T&D e delle Turbine Industriali. -------------------------------------------- Alstom Seen Improving - DrKW 1137 GMT [Dow Jones] Alstom's y-y increase in orders should lead to further improvements in its operating performance over next 2 yrs, says DrKW high yield analyst, though slight decline in Q3 could lead investors to reassess how quick co's recovery will be. Keeps hold recommendation on Alstom bonds at current levels - 5% 2006 note at 102.5, 5-yr CDS at 280/310bp

qui siamo tutti per l'Asia - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Gennaio 2005 12:41

eh... ma sembra così solo nelle sezioni "free" nelle sezioni a valore aggiunto siamo pieni di Asia, Malesia, Indonesia, Giappone, sono tutto per l'Asia, frenato solo dalla difficoltà pratica di indicare strumenti adatti Uno dei partecipanti alla tabola rotonda annuale di Barron's sabato sintetizzava così la strategia per il 2005: " Vendi America e Compra Asia", interessante no ? La borsa della Corea in effetti ha rotto i massimi assoluti ieri ed è molto toro

Il gruppo etnico fa differenza - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Gennaio 2005 03:46

Esistono statisticamente differenze ENORMI nel comportamento di diversi gruppi etnici (razze?... a seconda dei gusti), dal modo di addormentarsi e di stare dei bambini appena nati (quelli cinesi come li appoggi non si muovono, l'ho letto e poi verificato con due coppie che conosco, ed e' impressionante come sono facili da gestire rispetto ai nostri) al tasso di omicidi, alla riuscita in Matematica (il 95% dei teoremi sono stati inventati da europei occidentali) alla Musica (tutta l'Asia ha prodotto meno musica, spartiti da eseguire di qualunque genere, di una media citta' tedesca o italiana) Per fare confronti ovviamente bisognerebbe avere condizioni omogenee di partenza e sono difficili. Altrimenti uno nota solo che al carcere di Modena e Bologna il 48% dei detenuti e' di origine nortdafricana ed est-europea (filippini e cinesi quasi niente) due gruppi che rappresentano il 3-4% della popolazione e dice: " 48/4 = 12 quindi sono 12 volte piu' delinquenti ma non tiene conto del fatto che sono tutti maschi, giovani, a basso reddito, lontani dai genitori, con difficolta' a socializzare e a incontrare donne compatibili ecc.. (senza contare l'anedottica del mio muratore albanese e di Mohamed con cui mi allenavo a karate oggi, persone eccellenti) Tuttavvia resta che ad esempio negli USA dove tutti hanno livelli di reddito simile (differenze massime del -15%) e sono integrati discretamente i GIAPPONESI E COREANI non commettono mai omicidi, quando dico mai ci sono anni in cui nemmeno uno, i CINESI anche loro quasi niente, appena un poco di piu' e cosi' gli INDIANI (dell'India) e il loro tasso di reati violenti e' 4 o 5 volte inferiore alla media nazionale mentre come noto gli abitanti di origine africana ne commettono 7 volte di piu' della media nazionale e i messicani (indios) circa 3-4 volte piu' della media. Per cui hai differenze da 10 a 20 volte tra Cinesi e Giapponesi (i piu' pacifici) e Africani e Messicani (i piu' violenti). Dato che entrambi questi gruppi sono stati "discriminati" in passato quando sono arrivati e' difficile giustificare la differenza tra vietnamiti e messicani ora ad esempio su base economica. Per non insistere sul caso piu' eclatante che e' quello di chi e' di origine africana (meta' dei crimini violenti si deve a loro) tra quelli di origine europea gli irlandesi e in particolare i famosi "Scott-Irish" cioe' gli SCOZZESI EMIGRATI IN IRLANDA nel medioevo e poi emigrati nel Sud degli Stati Uniti sono un caso clamoroso di gruppo etnico tendenzialmente violento Si tratta di un gruppo etnico "puro" nel senso che dalla Scozia, dove non sono mai stati invasi da nessuno, sono passati all'Irlanda e poi emigrati nel 1700 in Alabama o Arkansas o Missouri e sono migrati sempre senza mescolarsi quasi ad altri gruppi, in alcuni stati sono la totalita' della popolazione bianca Erano il nerbo del Profondo Sud di "Dixie", confederato nella guerra civile e famosi due secoli fa per la violenza, sono anche ora il serbatoio del famoso prototipo dell'americano "Red Neck" che ama la vita all'aria aperta i rodei, le armi, le risse, le bevute, poco acculturato e semplicista. Li trovi ora ovviamente in tutti i mestieri, ma si arruolano molto nell'esercito e in media negli stati in cui sono la maggioranza si commettono quasi il doppio di reati violenti ad esempio degli stati abitati invece da gente di origine scandinava, anglosassone, tedesca, olandese o polacca (gli italiani erano piu' violenti della media e ora sono rientrati) Delle differenze di comportamento di gruppo cosi' marcate e persistenti nel tempo, pur vivendo nello stesso paese, integrati in condizioni simili di vita e lavoro, fanno pensare come minimo a condizionamenti molto antichi. Anche se non sono di natura biologica il risultato e' simile nel senso che identificare persone di un certo gruppo etnico consente di prevedere con maggiore frequenza (probabilita') determinati comportamenti tipici

il "vero piano" forse è vendere ai giapponesi - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Gennaio 2005 00:57

Milano Finanza fa lo scoop con il piano segreto di Fiat e Montezemolo lo smentisce, il titolo fa +1.2% e resta vivace Da due anni a questa parte il vero "piano" per Fiat è sempre vendere il settore Auto e tenere Camion, Trattori, Ferrari e il resto. Alla fine visto che GM non vuole proprio e visto che continua a perdere quote di mercato e drenare liquidità non può darsi che vendano finalmente Fiat Auto ai giapponesi ? Sono gli unici che hanno i soldi perchè guadagnano in tutto il mondo (basta vedere gli ultimi dati Usa impressionanti). E hanno l'interesse ad accollarsi le fabbriche perchè in Italia sono al 2% di penetrazione mentre in america ad esempio al 30% e possono fare dei modelli in Italia come fanno da anni negli stati uniti Una volta esaurita la storia di GM (a fine mese) e con la liquidità che si esaurisce entro 12-18 mesi secondo MF cosa altro mai resta ? Angelo che ne pensa ? (e altri interessati ovviamente) ------------------------------------------------ (ANSA)-TORINO, 15 GEN-'Non c'e' nessun piano, ne' segreto ne' di Marchionne. C'e' solo la Fiat che lavora' ha detto Luca Cordero di Montezemolo. Un commento a proposito delle 40 cartelle top secret che sarebbero state preparate dall' ad e di cui scrive Milano Finanza. 'Si e' parlato troppo spesso in passato di piani e contro-piani' si e' limitato a commentare il presidente della Fiat uscendo dal Palazzo di Giustizia di Torino dove ha assistito all' inaugurazione dell' anno giudiziario. (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Il documento pubblicato oggi sarebbe stato messo a punto - secondo Milano Finanza - ai primi di gennaio per pilotare Fiat fuori dalla sua crisi. In base al documento la Fiat avrebbe fra i 13 e i 17 mesi di ''liquidita' disponibile'' e per questo sarebbe in preparazione una nuova strategia per raddrizzare i conti. Fra i punti principali della strategia, figurerebbe la ristrutturazione della rete commerciale in Italia (con il taglio del 20% della forza lavoro, circa 250 posti in meno) e all'estero ed una revisione della strategia pubblicitaria. Il piano - sempre secondo la ricostruzione del giornale - prevedrebbe poi nuove dismissioni, (vengono indicati i servizi finanziari Iveco per un totale di 2 miliardi di euro). Fra le operazioni finanziarie sarebbe anche prevista un'emissione di Asset-Backed Securities, cioe' obbligazioni garantite da attivita'

stà cercando di fare il bene della sardegna... - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Gennaio 2005 19:24

"....Non posso raccontarti gli aneddoti che mi hanno riferito ma ti assicuro che Soru non è il solito politico faccendiere e stà cercando di fare il bene della sardegna e dei sardi..... Questa è una buona notizia e sono contento per voi sardi. Ai tempi della Buonanima benchè molte cose non andassero affatto bene si raccontavano in compenso aneddoti che testimoniavano che "LUI sta cercando di fare il bene dell'italia". Deve essere una nostra tradizione, l'uomo famoso che avanza lasciandosi dietro lacrime e sangue, ma di cui si racconta che sta alzato fino a tardi per fare il bene degli italiani (conosco qualcuno che ha che fare con Berlusconi e quando torna al paese racconta che alle 2 di notte sveglia i collaboratori per chiedere di qualche disegno di legge) Volendo ragionare in modo arido e a posteriori come si fa in borsa il risultato della prima parte della carriera del nuovo governatore della Sardegna è approssimativamente 2 miliardi di euro in meno nelle tasche di alcune centinaia di migliaia di famiglie. Non è un calcolo semplice quantificare la perdita creata da Tiscali, che è stata quotata sui 9 euro, poi comprata per 6 mesi fino a circa 100 e ora viaggia a 2.6, ma diciamo che che erano stati raccolti 2 miliardi di capitale e in base agli ultimi report ne resteranno circa 200 milioni nel 2005 (a cui vanno sommati forse delle perdite sui bonds) Fiat e gli Agnelli hanno bruciato almeno 5-6 miliardi di risparmio agli italiani, ma perlomeno hanno pagato stipendi a decine di migliaia di persone e pagato centinaia di fornitori locali per decenni per cui diciamo che sono forse equivalenti a Tiscali come danno. Come perdita secca per gli italiani i circa 2 miliardi di Tiscali vengono dopo i 9 miliardi dell'Argentina, i 4 miliardi di Parmalat (1.8 di azioni e circa 3 miliardi di bonds in mano a risparmiatori) e prima di Cirio, Bipop e Giacomelli. E dato che il promotore di Tiscali ha pensato bene di abbandonarla quando è arrivata vicina alla bancarotta per darsi alla politica il bilancio lo si può già fare. E' la vecchia storia della distanza tra BUONE INTENZIONI e RISULTATO TANGIBILE

questi Stupidi Uomini Bianchi e lo Tsunamni - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Gennaio 2005 14:24

Questi Stupidi Uomini Bianchi come diceva l'ottimo moore Schumacher ha donato 10 milioni per lo tsunami (ok, una sua guardia del corpo è rimasta uccisa...), attori come Di Caprio e la Bullock un milione di dollari e rotti a testa Il Kuwait paese con un reddito procapite più alto di qualunque paese europeo solo 600 mila dollari, la metà di Leonardo DiCaprio da solo. L'Iran che è povero, ma quest'anno con il petrolio a 45 dollari ha incassati un 8 miliardi di dollari ha donato 1 milione solo Non sono quasi tutti fratelli musulmani le vittime ? L'Arabia Saudita dopo esser stata criticata perchè aveva offerto solo 3 milioni ora in effetti paga 30 milioni, ma ad esempio al Theleton per le famiglie dei "Martiri" (terroristi suicidi) palestinesi aveva raccolto 57 milioni !. Diciamo che contano meno 150 mila musulmani morti e milioni di famiglie rovinate dell'incoraggiare le famiglie palestinesi e mandare i loro figli a fare stragi L'Italia offre 150 milioni e gli altri paesi europei cifre simili. L'Australia che è vicina, ma ha solo 17 milioni di abitanti paga UN MILIARDO di dollari, più team di soldati e ingegneri che non solo aiutano, ma già che ci sono rifanno da capo impianti di depurazione e acquedotti L'America mi sembra superi i 2 miliardi di $, ma soprattutto sta spendendo altrettanto spostando le sue portaerei, aerei, elicotteri e migliaia di soldati in Indonesia e India per trasportare sul luogo del disastro gli aiuti che altrimenti resterebbero fermi per giorni o settimane e marcirebbero (stile i depositi famosi di aiuti per Albania) o verrebbero rubacchiati. Perchè in questi casi conta non tanto la raccolta di soldi (che sono arrivati a 10 miliardi, una cifra senza precedenti) quanto tradurli in aiuti effettivi e tempestivi sul luogo e sono soprattutto i militari australiani, inglesi e americani per ora in grado di farlo. In pratica la Coalizione che combatte per liberare l'Afganistan e l' Iraq e che in precedenza aveva combattutto per aiutare i musulmani in Somalia, Bosnia e Kosovo è oggi la stessa che aiuta in modo concreto i musulmani in Indonesia e Sri Lanka. Curioso no ? Insomma questi Stupidi Uomini Bianchi come diceva moore

l'offerta per i tango-bond in default - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Gennaio 2005 14:01

16 GEN - Domani al via a Roma il primo dei 5 road show con i quali verra' presentata in Italia l'offerta per i tango-bond in default. Il sottosegretario alle Finanze Guillermo Nielsen ha espresso un cauto ottimismo sul risultato dell'operazione, ribadendo inoltre le critiche contro il copresidente del Gcba, Nicola Stock. 'Certo siamo ottimisti - ha detto - ma non canteremo vittoria prima del tempo e lasciamo che parli il mercato'.

Argentina - Italia 12 (miliardi) a 0 - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Gennaio 2005 13:52

Gli italiani hanno perso 12 miliardi di euro con i bond argentini, tanto per dare un idea il famoso taglio delle tasse di Berlusconi è di 5-6 miliardi (e in realtà non è un vero taglio perchè altre imposte locali e indirette stanno salendo...), quindi recuperare anche solo metà di questi soldi sarebbe significativo A dire la verità non c'è molto da dire, Panerai su MilanoFinanza ha riassunto benissimo la situazione e anche Bloomberg di sabato aveva un ottimo articolo in merito: l'arroganza degli argentini è sfacciata, pagare solo il 30% su 25 anni è una presa in giro e basta visto che i soldi li hanno spesi e anzi si stima ci siano miliardi di dollari di capitali argentini che sono usciti dal paese durante la crisi. Il governo italiano dovrebbe adoperarsi nell'interesse non solo di 450 mila italiani (e le loro famiglie), ma anche di mezzo milioni di risparmiatori argentini in tutte le sedi internazionali affinchè il governo Kirchner sia minacciato di esclusione dal mercato dei capitali internazionali. E sarebbe nell'interesse di tutti perchè dopo un precedente del genere chi mai comprerebbe debito di paesi emergenti ? Kirchner sarà uno personalmente più onesto di Menem (forse non ci vuole molto), ma è anche un demagogo irresponsabile Dato però che da Siniscalco, Berlusconi & C. non si notano segni incoraggianti in questo senso, al momento l'unica remota chance sono le class action in USA che alcuni studi internazionali di avvocati hanno messo in piedi. Dal punto di vista pratico il governo argentino sembra che riuscirà ad avere il 70% di adesioni e quindi a imporsi -------------------------------------------------- ARGENTINA:OFFERTA BOND, GIA' ESAURITI TITOLI QUASI PARI BUENOS AIRES, 15 GEN - Gia' nella prima giornata di operazioni, l'offerta di concambio dei bond argentini in default per 81,8 miliardi di dollari, ha registrato l'esaurimento dell'emissione per 8,3 miliardi di dollari di nuovi titoli quasi pari in pesos. In effetti, rende noto oggi il quotidiano 'La Nacion' citando fonti del mercato, ieri vi e' stata la prevista massiccia adesione allo swap dei Fondi pensione (Afjp) locali ai quali erano destinati, anche se gli stessi sono stati chiesti anche da investitori esteri in possesso di titoli per oltre 350.000 dollari. In pratica, sostiene sempre il giornale, l'accettazione ha superato il 20% del totale - gli Afjp, da soli, hanno il 18,5% -, ''pur se non mancano stime private che parlano di almeno il 25%''. Gli analisti, inoltre, poiche' si prevede che la prossima settimana aderiranno anche banche e assicurazioni locali, anticipano gia' oggi che il governo arrivera' a superare il 30% in pochi giorni. In proposito, mentre la partenza dell'offerta con il piede giusto fa aumentare il numero degli specialisti che sostengono che il risultato finale dell'operazione, fissato per il 25 febbraio prossimo, s'aggirera' sul 70/75% del totale, continuano le dichiarazioni e le previsioni su chi, come e quando aderira' all'offerta. Il governo, per ora, mantiene il silenzio sul tema. Il quotidiano 'Clarin', pero', pubblica oggi una dichiarazione del sottosegretario alle finanze Guillermo Nielsen - che sta per lasciare Miami per Roma, dove lunedi' prossimo terra' il primo dei suoi cinque road show italiani -, secondo il quale ''in Italia vi sono state massicce cessioni di bond da parte degli obbligazionisti alle banche''. Mentre il giornale interpreta che ''cio' potrebbe significare l'interesse degli istituti di credito italiani di partecipare all'operazione'', l'ambasciatore argentino a Roma Victorio Taccetti ha confermato che, ieri, il call center installato nella capitale - a cui possono rivolgersi sia i piccoli obbligazionisti locali che quelli argentini - e' stato subissato con almeno 5.000 consultazioni. D'altra parte, al di la' del fatto che, in Argentina, apparentemente gia' alcune centinaia di essi - pochissimi, ovviamente, visto che, in tutto il mondo sarebbero, a seconda delle fonti, dai 500.000 agli 800.000, gran parte dei quali in Italia - gli specialisti tentano appunto di decifrare non solo il loro atteggiamento, ma soprattutto quello dei grandi creditori. In proposito, rileva oggi il 'Clarin', pur se non pochi di quanti hanno presenziato al road show di Miami di Nielsen, hanno espresso la loro ''irritazione'' per il consistente taglio dei bond in default proposto da Buenos Aires, molti di essi hanno ammesso che finiranno per aderirvi ''poiche' i creditori che rappresentiamo ne hanno fin sopra i capelli del tema''. ''Dicano pure quello che vogliono, anche se ce ne dicono di tutti i colori, a noi basta che aderiscano'', ha assicurato Nielsen che, tra l'altro, si e' definito ''il predicatore del gospel del concambio''. Una swap, tra l'altro, che riguarderebbe anche un numero molto consistente di argentini che hanno acquistato bond con i soldi portati all'estero: ne avrebbero depositati per lo meno peri 8 miliardi di dollari negli Usa ed altrettanti in Svizzera. Secondo gli specialisti, al di la' di quanto accadra' con gli obbligazionisti italiani, sara' questo uno degli aspetti che finira' per incidere non poco sul risultato finale dell'operazione.

Le previsioni per il 2005 di inizio anno dei guru di Barron's. - gz  

  By: GZ on Domenica 16 Gennaio 2005 20:53

Le previsioni per il 2005 di inizio anno dei guru di Barron's. Interessante l'idea che visto che nel 2003 e 2004 tutti i mercati, azioni, obbligazioni e materie prime e case sono saliti e il dollaro sceso nel 2005 succederà il contrario. E conviene vendere tutto e comprare dollari ------------------------------------------------ MONDAY, JANUARY 17, 2005 Against The Wind Our pros see modest gains for the market, despite higher rates and inflation By LAUREN R. RUBLIN ARCHIE MacALLASTER Chairman, MacAllaster Pitfield MacKay, N.Y. JOHN NEFF Retired portfolio manager, Vanguard Windsor Fund and Gemini II; managing partner (retired), Wellington Management, Radnor, Pa. MERYL WITMER General partner, Eagle Capital Partners, N.Y. MARIO GABELLI Chairman, Gabelli Asset Management, Rye, N.Y. ABBY JOSEPH COHEN Chief U.S. Portfolio Strategist, Goldman Sachs, N.Y. OSCAR SCHAFER Managing partner, O.S.S. Capital Management, N.Y. FELIX ZULAUF Founding partner and president, Zulauf Asset Management, Zug, Switzerland. SCOTT BLACK Founder and president, Delphi Management; portfolio manager, Delphi Value Fund, Boston, Mass. ART SAMBERG Chairman and CEO, Pequot Capital Management, Westport, Conn. MARC FABER Managing director, Marc Faber Ltd., Hong Kong. FRED HICKEY Editor, The High-Tech Strategist, Nashua, N.H. ---------------------------------------------------- ....................................................... .........Q: OK. Fred, do you have a market forecast? Hickey: Sure. The secular bear market that began in 2000 is going to resume. It was postponed or delayed in its full effect for the same reason the economy held up: massive intervention. The market will be down for the year. Q: Modestly or seriously? Hickey: It could be down seriously. The effect of last year's interest-rate hikes will be felt this year. Higher oil prices will hurt earnings, and many industries continue to suffer from overcapacity. Worst of all, stock prices are too high. After accounting for stock options, eBay's price-earnings multiple will go to 120 from 100. Nasdaq stocks have P/Es of 35 to 40, which are not sustainable long-term, especially given today's growth rates. The market is heading lower, though how fast it falls is hard to say. This year I see 9000 on the Dow and 1500 on the Nasdaq. Q: That's something different. Meryl? Witmer: There aren't a lot of inexpensive stocks in the U.S. The market has become efficient. People are coming out of business school and starting hedge funds, and a lot of very smart people are running around looking for good ideas. Occasionally we find a cheap stock, but they tend to trade up quickly. Also, insiders are selling, and they know what's going on. I see the market flat to down 5% for the year. Q: You didn't have much trouble finding good stocks last year. Witmer: We found some, but we also had a good amount of cash. And we had to travel far afield from the U.S. to find values. Q: What say you, Oscar? Schafer: No major asset class is cheap, but the alternative is cash. It will be a good year for stock pickers but the market will be up or down 5%. Gabelli: Something's going to go wrong that will cause stocks to fall because the past eight weeks have been so good. Maybe some hedge-fund guy blows up. By the end of the year, however, the market will be up 5%, at around 11,000. Next year is steady as she goes, particularly with a unified administration. The Bush team will put certain items on the agenda that will help the outlook for '06. Q: What do you think, Bill? Gross: Stock prices and stock returns are a function of two things. One is the current dividend yield and the other is corporate profits, which in turn is a function of nominal GDP. If you piece together a 1.5% dividend yield and 5% nominal GDP, the expectation for stocks should be in the 6% to 6.5% range. In a year in which there are contractionary fiscal and monetary forces and currency issues, you'd expect returns to be a little less. Forecasting stock prices is really trying to forecast investor optimism, which at some point is influenced by these other forces and political events. Stocks, like bonds, are going to have a cool year. Q: Marc, please chime in. Faber: In 2004 the Dow Jones Industrial Average was down 4.51% in euros. The S&P 500 was up 8.99% in dollars, but just 0.9% in euros. What will the U.S. do this year in euros? That is the question. If the dollar strengthens, as I believe, U.S. stocks will go down. If the Fed decides to reverse itself and ease again, the market might rise in dollar terms but will fall against hard currencies. My strategy is to short some U.S. stocks and be long other markets in the world. Last year Middle Eastern and some African markets, even Asia and Japan, had fantastic performances. The Nikkei was up 21% in euros. Indonesia was up 21%. Thailand didn't perform well, but the other Asian markets did. All asset prices are expensive. Bonds are not a great value, nor are industrial commodities. A friend of mine in Switzerland just sold a house for $25 million that was bought for $1 million or less in the 1970s. That reflects a loss of the purchasing power of money. Still, Asia has undervalued currencies, undervalued asset prices and relatively low stock prices compared with the U.S. I would be long Asia and short the U.S. Witmer: Even a house in the south of Spain is a lot more expensive than a house in Boca Raton, according to some European CEOs. They're all buying in Boca Raton. Q: John, you've been quiet. Neff: If you combine 8% stock returns with a 2% yield, you get a total return of 10%. The market is on track to achieve that. Samberg: Stocks could be up zero to 5% this year, with 6% to 7% profit growth. There's a little bit of a [price-earnings] multiple contraction because of rising interest rates. Unlike Mario, I think the problem is next year. When the Fed chairman changes [Alan Greenspan's term expires in January 2006], there will be questions about the direction of policy. Also, the problem is finding stocks. Big stocks have underperformed for good reason. The drug stocks are under attack, the large financials are uninteresting. Large technology companies played the PC [personal computer] game, and they are still expensive. Small-caps have outperformed for the past two years, which may be why Meryl and Oscar are having more difficulty finding what to buy. You're going to have to go offshore more and more. With credit spreads narrowing and volatility low and returns on all asset classes converging, it's only a matter of time before something happens. With expectations of zero to 5% returns, you'll have to be extremely careful this year. Cohen: Scott wants in. Q: By all means, join us. Black: The S&P 500 closed Friday [Jan. 7] at 1186.19. We've got earnings of $70.65 for 2005. The market is trading for 16.8 times earnings, which by historical standards is not overpriced. The market will be up around 5% or 6% on the year. We expect only a modest increase in interest rates at the 10-year-bond level. Even though we have staggering amounts of debt, the U.S. will continue to attract the capital to close the deficit. So I'm modestly bullish. I don't see an implosion of stock prices because there aren't a lot of alternatives. It's not as if interest rates are going to go up 8.5% or 9%, with multiples contracting dramatically. Q: Felix? Zulauf: Economic momentum will moderate during the year. The central bank will keep squeezing until there is some sort of accident in the market. My hunch is it's going to be in the first half, though technology will be down all year. Once asset prices fall, the Fed will fix things. I have no clue as to where the market will end the year, but it probably won't be far from current prices. In between, however, there will be a big selloff.

Intercettazioni telefoniche per 100 mila italiani l'anno - gz  

  By: GZ on Domenica 16 Gennaio 2005 18:17

Inaugurazione dell'anno giudiziario questa settimana, nel corso della quale si è ricordato come ogni anno che in Italia il 97% dei furti e il 50% degli omicidi resta impunito e i tempi dei processi si sono allungati ancora (Possibile ? per l'unica, fortunatamente, causa civile in cui sono stato coinvolto sono occorsi sette anni e il tutto consisteva nell'esaminare un corpo del reato costituito da una locandina di pubblicità, senza nessun esame di testimoni. Se avessi l'immunità parlamentare fermerei il magistrato quando esce dal palazzo di giustizia di modena in corso Canalgrande per chiedere: "..scusi la curiosità, ma siamo coetanei lei una laurea in legge e io in economia,...quanto tempo effettivo le ha richiesto leggere gli atti della causa ? 30 minuti ? massimo massimo...forse due ore visto che anche gli avvocati non hanno scritto molto ? che cosa le ha impedito per sette anni di trovare questo tempo ?... e se quando lei va dal commercialista, al laboratorio di analisi o dal falegname le dicessero sempre che occorrono cinque o sei anni per farle il lavoro ?..) Interessante che: "....Un terzo del bilancio della giustizia in Italia va in Intercettazioni telefoniche,... 100 mila persone sotto controllo all'anno...". ----------------------------------------------------------------------- ^Intercettazioni telefoniche: a Lecce si spende come in tutti gli Usa#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=AERIntercettazioni^ Dopo la denuncia dei manager di Castelli, l’allarme del sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali a Bari. «Non è possibile che in uno stato di diritto e democratico siano intercettati 100 mila cittadini. Non esiste più la privacy. Nel 2001 abbiamo speso per intercettazioni telefoniche nel distretto di Lecce più di quanto hanno speso gli interi Usa.... -------------------------------------------------------------------- Ma per i magistrati si spende ancora poco. -------------------------------------------------------------- ^Non ci sono soldi per le intercettazioni#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=SOT^ DAL NOSTRO INVIATO PALERMO - ..... gelo dei magistrati che disertavano l’aula magna per una contromanifestazione con la Cgil sotto il palazzo di giustizia. Una protesta contro il governo e contro il loro ministro, Roberto Castelli........ il procuratore della Repubblica Piero Grasso, implacabile quando gli ha spiegato che non si può accogliere un appello al dialogo «da chi grida al complotto ogni volta che una sentenza non è gradita», ovvero da chi taglia le spese e le gambe alle inchieste. Perché se non ci sono soldi per le intercettazioni, che si fa? «Mi fermo signor ministro? O appendo un cartello "chiuso per carenza di risorse"?».

GOL! (linee aeree brasiliane) - gz  

  By: GZ on Domenica 16 Gennaio 2005 13:42

Quando le borse internazionali perdono un poco come negli ultimi dieci giorni è un occasione per vedere se i titoli di società che vanno benissimo e che però sono stata spinte un po' troppo finalmente scendano. Ad esempio la migliore società di linee aree del mondo: la brasiliana Gol Linhas Aereas Inteligentes SA (GOL), su cui c'è una storia anche su Bloomberg italiano di sabato. E' stata quotata in giugno ed è salita del +50% in real e del +70% in dollari (è quotata anche a NY) perchè il real è una delle valute che ha guadagnato di più sul dollaro. E' una società bellissima, creata sull'esempio della famosa Southwest Airlines (LUV) che in America è l'unica profittevole e che ha schiacciato tutte le rivali con il suo modello "low cost" (e in Europa sull'esempio di Ryanair che pure va bene in un industria in cui tutti hanno guai). In Brasile però tutte le linee aeree vanno bene perchè la domanda sta crescendo molto in tutto il continente e l'apprezzamento della valuta verso il dollaro ha compensato il rincaro del greggio. GOL capitalizza ora 2.7 miliardi di $, più delle AMR Corp (AMR), JetBlue Airways (JBLU) o EasyJet PLC (EZJ.LN) per cui non è più a buon mercato. Ma appunto si spera che ci sia ora un poco di nervosismo degli investitori che li induca a venderla creando un prezzo migliore E poi ci sono altre linee aeree brasiliane come quelle citate qui in questo pezzo ------------------------------------------------- Brazil's Gol Airline To Keep Up Pricing Pressure In 2005 By Matthew Cowley Of DOW JONES NEWSWIRES SAO PAULO (Dow Jones)--Brazil's largest low-cost airline, Gol Linhas Aereas Inteligentes SA (GOL), will keep up pricing pressure on its rivals in 2005, maintaining a sharp competitive edge in the domestic airline market at a time when the country's other carriers are facing significant challenges. Gol says it aims to cut ticket prices by about 10% in 2005 and expects this to help boost its 24% share in the domestic airline market as it gains ground on its full-service competitors. TAM Linhas Aereas SA (TANC4.BR) has a 39% market share and Viacao Aerea Rio Grandense SA (VAGV4.BR), or Varig, has 33%. The low-cost airline claims its prices are already about 20% cheaper than its competitors, achieved through savings in labor, services and electronic ticketing. The company - which was founded in 2001 and bases its business model on Southwest Airlines (LUV) of the U.S. - plans to squeeze more efficiency out of its operations, and build on its growing economies of scale, to shave prices further. This strategy has brought fresh competition to a market characterized by older airlines that have been battered by the harsh economic winds blowing across the region in recent decades. TAM has reacted to Gol's growing challenge by cutting the price of some tickets and signing partnerships with smaller regional airlines, but is shackled by its code-sharing partnership with debt-laden Varig. That deal was cobbled together by the government in 2003 as the precursor to a full merger, which was roundly rejected by Varig's controlling shareholder, the Rubem Berta Foundation. The partnership with TAM remains in limbo as Varig continues to be distracted by the battle to restructure its estimated 6 billion Brazilian reals ($1=BRL2.65) of debts. The government was ready to let the airline fall into liquidation before the Brazilian Appeals Court, or STJ, ruled in December that the airline should receive some BRL2.3 billion of damages from the government for price freezes imposed in the 1980s and 1990s. The decision has given Varig a new lease on life, with Brazil's vice president and defense minister, Jose Alencar, now pushing for the airline to continue talks with creditors aimed at turning debts into shares - albeit in the face of opposition from those within the government who still want the airline liquidated. TAM could also benefit from the court ruling, as it is claiming some BRL170 million of damages in a similar case. But the decision is likely to be too late for Viacao Aerea de Sao Paulo SA, or VASP, which claims some BRL2 billion from the government but is struggling under a mountain of debts and has seen its market share plunge from nearly 14% in April to under 1.4% in November, with many expecting its imminent demise. Industry players see the domestic airline market repeating last year's 10-12% passenger growth in 2005, with analysts expecting the economy to grow 3.5% after more than 5% growth in 2004. Not only will existing passengers fly more often, but lower prices mean the overall customer base will also grow, according to Gol's chief executive, Constantino de Oliveira. However, the drive to push prices lower is blocked by the government-imposed limits designed to ensure that the airline industry does not enter into a suicidal price war. The limits also prevent airlines from opening up new routes until there is clear indication of strong demand. "On one hand, it takes away some of our commercial flexibility, but on the other hand, it guarantees a certain stability," Oliveira said in a recent interview. "There is competition but with limitations. It is not the environment we prefer working in." Brazil's airlines will also be at the mercy of international oil prices, as Brazil remains a net importer of oil. Most aviation fuel in Brazil is supplied by the government-run oil company, Petroleo Brasileiro SA (PBR), or Petrobras, which adjusts prices every 15 days in line with crude oil variations. Aviation fuel prices rose by about 40% in 2004 after oil spiked above $55 per barrel. Fuel typically accounts for between 25-30% of airline operating costs in Brazil. However, higher fuel prices may be offset by a stronger local currency, as a significant proportion of airline's costs, such as aircraft leasing payments, are linked to the U.S. dollar. Brazil's currency, the real, ended 2004 at a two-and-a-half-year high of BRL2.66 per dollar, with economists predicting a slight weakening to around BRL3 per dollar in 2005. Gol's shares have been a star performer since their stock market debut in Sao Paulo and New York in June. The firm's preferred shares in Sao Paulo are up 50% from the BRL26.80 initial public offering price while the American Depositary Receipts are up 70% from the $17 June starting price. Gol's market capitalization has soared to about $2.7 billion, more than U.S. airlines AMR Corp (AMR), which owns American Airlines, JetBlue Airways (JBLU), or Europe's EasyJet PLC (EZJ.LN). Shares in TAM and Varig, although notoriously illiquid, have also performed well in recent weeks, on rising optimism that both will benefit from restructuring of the industry. Meanwhile, another company increasingly looking to build a regional flight network is Brazil's OceanAir, owned by Brazilian businessman German Efromovich. The firm, which has a small airline serving mainly corporate customers in Brazil's oil industry, recently bought control of Colombia's national carrier, Aerovias Nacionales de Colombia SA (ANC.YY), or Avianca, and plans to launch an airline called Wayra in Peru, in March 2005, together with local investors

IL futuro demografico del mondo e il Dollaro - gz  

  By: GZ on Sabato 15 Gennaio 2005 11:55

I giornali e i report sono pieni di previsioni fosche per il futuro dell'economia e dei mercati finanziari a causa di 'sto famoso DEFICIT e molti prevedono un crollo del Dollaro il giorno che giapponesi ed europei smettano di comprare attività finanziarie in dollari Fino alla prima guerra mondiale per circa 100 anni l'America è stata un paese debitore con un deficit cronico di bilancia dei pagamenti verso l'Europa. Poi con la grande guerra ovviamente gli europei per finanziarla diventarono debitori e l'america passò' creditrice. Da meta' anni '80 l'America di nuovo è diventata debitrice e ha ora un deficit annuo pari al 6% del Pil e 4 mila miliardi di debito estero. Perchè ? Nei prossimi decenni in base al trend demografico attuale la popolazione dell'Europa continentale (area euro) da 310 milioni di persone CALERA' a 270 milioni circa (entro il 2050) e l'età media salirà a 50 anni (!). Il Giappone in modo simile da 120 milioni di abitanti scenderà a 100 milioni con un età media simile. Queste due aree economiche saranno dominate da pensionati, preoccupati di avere risparmi sufficienti investiti in attività che diano un rendimento. Questa è una trasformazione epocale senza precedenti nella storia economica e che determinerà tutto il comportamento economico : un pensionato consuma i risparmi accumulati e un giovane lavora produce e si indebita. Un paesi di pensionati è per definizione un paese creditore. Un paese di giovani è viceversa un paese debitore. Il mercato finanziario globale è il meccanismo che trasferisce i risparmi dei primi nei secondi. La popolazione dell'America invece in base al trend demografico attuale (nascite ed immigrazione) da 295 milioni di persone SALIRA' a 350 milioni circa (entro il 2050) e l'eta' media americana salirà solo leggermente a 31 anni. E' logico che gli anziani accumulino attivita' finanziarie verso i giovani, cioè dovendo assicurarsi la pensione vogliano avere in mano investimenti in aree e settori in crescita, gli unici in grado di dare un rendimento. In base al trend demografico nei prossimi decenni le aree "giovani", Asia e Nordamerica diventeranno sempre più debitrici e quelle "vecchie" Giappone e Europa continentale sempre più creditrici (Inghilterra, Canada e Australia sono in una situazione intermedia). Quindi in base alla storia finanziaria e al trend demografico nei prossimi decenni gli USA, India, Cina e altri emergenti asiatici accumuleranno un indebitamento cronico verso Giappone ed Europa, o meglio i pensionati europei e giapponesi vorranno avere una quota crescente delle loro attivita' finanziarie investite all'estero, in paesi in crescita economica. Perchè è ovvio che solo la crescita demografica consente anche la crescita economica nel lungo periodo: una popolazione in declino si accompagna alla stagnazione economica e questo spiega la differenza crescente del tasso di crescita tra Europa e America. Mentre Cina e India o Indonesia o Thailandia o Brasile hanno potenzialmente più possibilita' di crescita degli USA al momento non sono però in grado di assorbire risparmi in misura rilevante. Conclusione: il trend storico del nuovo secolo è quello di un Accumulazione di Crediti (azioni, obbligazioni...) crescente cronica da parte degli europei e giapponesi, sempre più anziani, verso gli americani, relativamente più giovani. Il disavanzo strutturale americano verso Giappone e Europa continentale è un trend storico ineluttabile e riflette la diversa soprattutto la diversa crescita demografica dei prossimi decenni (nei paesi industrializzati ovviamente). I mercati finanziari si stanno adattando a questo trend storico: possiamo quindi avere un Deficit Estero Americano Crescente nei prossimi decenni SENZA PER QUESTO CHE IL DOLLARO CROLLI perchè quote crescenti di risparmio giapponese ed europeo si sposteranno progressivamente verso i paesi in crescita e per almeno il prossimo decennio principalmente verso gli USA -------------------------------------------------------------- By MICHAEL PETTIS professor of finance at Peking University. January 14, 2005 online.wsj.com From 1914 to 1918, as war-torn and import-hungry Europe liquidated claims it had built up against the U.S. in the previous century, America went from being the world's largest debtor to being its largest creditor. Now, once again, the U.S. is the largest debtor nation and, with its record-breaking current-account deficits equal to nearly 6% of GDP, investors and policy makers are worried about the sustainability of the U.S. external position. Will it take another European conflagration to restore America's balance? In fact, such a conflagration may actually be taking place -- not in the form of war in Europe but as a series of demographic changes that may have almost the same economic impact. Europe, along with Japan, is aging rapidly and its population declining. Over the next 40 to 50 years, Europe's population is expected to drop from 380 million to 340 million, and Japan's from 130 million to 110 million. Worse, the median age for these two societies is expected to rise from 36 today to over 52 by the middle of the century. This demographic shift will represent economic challenges comparable with those faced during the Great War, albeit over a longer time frame. As Europe ages and its population declines, there will be enormous pressure to break the social model. Rising demands from pensioners, greater expenditures on health, increased military spending, and various other costs will have to be provided by a rapidly declining work force. A reasonable long-term protective strategy might be to increase current European and Japanese claims on foreign economies in order to make the future adjustment process easier. Over the next decade, Europeans and Japanese would have to save as much as possible and use these savings to accumulate claims abroad. As their foreign claims accumulate while economic conditions are (relatively) good, they will be able to draw down on these claims to pay for the import of goods and services that they will need during their great adjustment periods. Where should they accumulate these claims? Although China and India are growing rapidly and may become economic powerhouses in the future, there is little doubt that only the U.S. has the size, the economic vitality, the long-term security and the financial flexibility to support this massive savings program. The U.S., although facing its own demographic challenges, is in much better demographic shape than almost any other major country. Higher fertility and immigration rates should raise the population from 290 million to over 420 million by 2050, while keeping the rise in median age from 34 years to 36 years. Seen in this light, the current "unsustainable" global balance of payments is not only not unsustainable but also perhaps even necessary. With demographic crises threatening not just Europe and Japan, but also Russia and China, it makes sense for threatened countries to accumulate claims against the only part of the world economy that seems healthy and large enough to help the adjustment process. Of course, the only way to accumulate such claims is by running significant current-account surpluses against the U.S. These surpluses, the obverse of the U.S. deficit, will be reversed in the future as aging countries liquidate their claims against the U.S. to manage their adjustments. The U.S. itself will benefit from this process, as it did in the 19th century, if foreign investment in the U.S. boosts production by more than the amount of foreign claims. There may be strong U.S. resistance to this process if the short-term imbalances threaten U.S. markets, but the American financial system is astonishingly good at absorbing shocks. If capital imports were directed primarily into equity markets, rather than Treasurys, the process would be smoother for all involved, but even capital directed toward Treasurys will accomplish the goal. Seen in this light, concerns about whether the world can continue to finance the U.S. current-account deficit are overstated. Not only can the world continue to finance the U.S. deficit into the foreseeable future, but the deficit may arise precisely because a large part of the world must continue to accumulate financial assets in the U.S. to help badly needed future adjustments. Instead of bewailing the current balance of payments and the supposedly unsustainable U.S. current-account deficit, Europe, Japan and the U.S. must work together to ensure that the adjustments forced upon the world by demographic changes work smoothly over the long term.

economia delle Carote e Radicchio - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Gennaio 2005 14:07

Affascinante storia sull'economia delle Carote e Radicchio "....Sul campo vengono pagati 0,06 e 0,22 centesimi al chilo, ma sulle nostre tavole arrivano anche a 1,20 e 2,10 euro con rincari, rispettivamente, del 1.900% (circa 20 volte di piu') e dell' 850% (oltre 8 volte)...." Per chi ha studiato economia è bello vedere come dai tempi dei Promessi Sposi poco sia cambiato nella comprensione delle legge economica (chi ricorda nel Manzoni gli editti del governo per controllare il prezzo del pane ?) La soluzione del problema dovrebbe essere evidente a chi abbia un minimo di buon senso o abbia osservato cosa succede nel resto del mondo (WAL MART!!). Invece in un paese dove regna l'ignoranza economica hai: "...La petizione popolare della Cia prevede .....apposizione del doppio prezzo (origine e consumo) sui cartellini ... l'istituzione di un Organismo indipendente di sorveglianza e di controllo sulla formazione e sulla trasparenza dei prezzi, composto dai rappresentanti pubblici deputati e dalle Organizzazioni interprofessionali riconosciute e rappresentative delle filiere agroalimentari fondamentali...." ---------------------------------------------------------------- CAROTE E RADICCHIO SU BANCO COME GEMME PREZIOSE CIA, VENDUTI AL CONSUMO CON RINCARI FINO A 20 VOLTE - ROMA, 14 GEN - Ortaggi o gemme preziose? I prezzi di carote e radicchio, ortaggi simbolo dei rincari, sembrano ormai senza controllo. Sul campo vengono pagati 0,06 e 0,22 centesimi al chilo, ma sulle nostre tavole arrivano anche a 1,20 e 2,10 euro con rincari, rispettivamente, del 1.900% (circa 20 volte di piu') e dell' 850% (oltre 8 volte). Nel lungo 'viaggio' (cinque e sei passaggi) della filiera, le quotazioni di carota e radicchio si gonfiano in maniera abnorme, spinte troppe volte da pure speculazioni. Cosi' il produttore agricolo a mala pena riesce a coprire i costi di produzione, mentre il consumatore e' alle prese con listini sempre piu' assurdi. La nuova denuncia sulla vertiginosa lievitazione dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli e' venuta oggi dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) durante una conferenza stampa del presidente, Giuseppe Politi. Ma gli esempi della carota e del radicchio, secondo la Cia, non sono altro che due casi emblematici di una situazione che ormai si e' andata consolidando in modo preoccupante. Sul prezzo finale di un prodotto fresco la percentuale relativa all' agricoltore e' minima, variando dal 9 al 30 per cento, mentre incidono pesantemente le altre fasi del percorso della filiera (ingrosso, dettaglio), con i conseguenti costi di trasporto, logistici, degli imballaggi e i ricavi dei vari operatori. Per la carota, come per il radicchio, la ripartizione percentuale del prezzo al consumo e' eclatante. Sulla quotazione finale della carota l' incidenza del produttore e' appena del 9%, mentre il restante 91% e' a tutto vantaggio di una lunga catena di intermediazione: all' ingrosso va il 36%, al dettaglio il 55%. Stesso discorso per il radicchio: la produzione incide per l'11%; ingrosso e dettaglio pesano, rispettivamente, del 45 e del 43 per cento. Questi dati, secondo la Cia, confermano tutte le inefficienze e i comportamenti speculativi che si registrano nella filiera che, nel caso specifico dell' ortofrutta, e' sempre piu' lunga e complicata. Nell' ipotesi ottimale si ha il passaggio dal produttore alla cooperativa o all' organizzazione dei produttori, alla grande distribuzione. Nell'ipotesi 'normale' il percorso e' dal produttore all' intermediario, al grossista, al mercato generale, al dettaglio. Insomma, cinque e anche sei passaggi, dove nascono tutte le contraddizioni e le spinte al rialzo. ''Tutto questo dimostra - ha commentato Politi - la necessita' di un intervento chiaro per ristabilire equilibrio ad un mercato sempre piu' drogato e impenetrabile, privo di informazione per i consumatori''. In tal senso il presidente della Cia ha ricordato la petizione popolare, per la quale si stanno raccogliendo firme, sull' apposizione del doppio prezzo (origine e consumo) sui cartellini di vendita dei prodotti agroalimentari, promossa in tutta Italia dalla Confederazione. ''Si tratta di una iniziativa - ha ribadito Politi - che ha come obiettivo quello di assicurare sia il produttore sia il consumatore attraverso la trasparenza sul prezzo dal campo alla tavola; insomma, una reale tracciabilita'''. La Cia ritiene che con il doppio prezzo si possa garantire un meccanismo di controllo dell' intera filiera agroalimentare, rendendo la dinamica dei prezzi piu' coerente con il mercato. Nello stesso tempo il consumatore potra' conoscere con esattezza il prezzo di origine e quello finale, elemento che potrebbe evitare lievitazioni abnormi nei vari passaggi dell' intermediazione. La petizione popolare della Cia prevede anche l' istituzione di un Organismo indipendente di sorveglianza e di controllo sulla formazione e sulla trasparenza dei prezzi, composto dai rappresentanti pubblici deputati e dalle Organizzazioni interprofessionali riconosciute e rappresentative delle filiere agroalimentari fondamentali, in grado di monitorare costantemente il mercato al fine di scongiurare rincari ingiustificati e manovre speculative. La raccolta delle firme proseguira' fino alla prossima primavera, in maniera da presentare la petizione popolare prima dell' estate. Obiettivo della Confederazione e' quello di raccogliere un milione di firme.

l'aereoporto di Francoforte - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Gennaio 2005 11:36

il titolo che avevo segnalato un mese fa era ^FRAPORT#^ che gestisce l'aereoporto di Francoforte e altro e va molto bene come conti economici, sono usciti oggi i risultati tra l'altro rispetto alle utilities come Aem, Asm, Meta, Hera che ora vanno tanto di moda questo tipo di titolo costa molto meno e ha caratteristiche simili il fatto è che era salito molto e una correzione come quella che si vede questo mese dovrebbe servire appunto a far scendere un poco titoli del genere per comprarli meglio

una picconata al luogo comune - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Gennaio 2005 01:25

E tanto per dare una picconata al luogo comune: "... se il cambio scende l'export migliora...." oppure "... se hai un surplus di export-import il cambio si rafforza.." notare qua l'andamento dell'euro dal 1988 a oggi (ovviamente ricalcolando l'euro sulla base di lira, franco, marco all'indietro) e dell'export tedesco i) L'unica cosa che conta SONO I FLUSSI E GLI INVESTIMENTI FINANZIARI per il cambio ii) Anche il Surplus/Deficit estero dipende poco o niente dal cambio, da quando l'euro ha ricominciato a salire la Germania ha esportato di più iii) e last but not least l'^euro#^ undici anni fa valeva 1.43 dollari ! Per cui può salire senza problemi dagli 1.32 a 1.43 senza che muoia nessuno, perchè " l'unica cosa che conta SONO I FLUSSI E GLI INVESTIMENTI FINANZIARI ..."

BIPOP: IN 2.000 manifestano a Reggio Emilia - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 22:11

BIPOP: IN 2.000 CHIEDONO DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE RISPARMIATORI MANIFESTANO FUORI DALL'AULA BUNKER BRESCIA, 13 GEN - Circa 2.000 richieste di costituzione di parte civile; risparmiatori che, per manifestare, sono arrivati in pullman da Reggio Emilia; cartelli affissi alle recinzioni dell'aula bunker e volantini messi tra i tergicristalli degli automobilisti di passaggio: e' cominciata in questo clima, oggi a Brescia, l'udienza preliminare a carico di 42 imputati, per quello che e' ormai chiamato il 'crac Bipop-Carire'. A fare le spese del crollo in borsa della vecchia Bipop furono, secondo le stime dei vari movimenti consumatori, almeno 70.000 risparmiatori. La Procura di Brescia nel novembre del 2001 apri' un'inchiesta e, nei mesi scorsi, ha chiesto il rinvio a giudizio di 42 persone. Tra loro, in particolare, chi faceva parte di quello che l'accusa ha definito il 'board occulto' della banca bresciana e reggiana: funzionari e amministratori che prendevano le decisioni realmente importanti che poi erano solo ratificate dal Cda. Quella di oggi e' stata l'udienza in cui sono state depositate le richieste di costituzione di parte civile. Sarebbero circa 2.000, secondo i calcoli fatti dopo l'udienza. Numerose le richieste dei risparmiatori che si sono affidati all'Adusbef o a al 'Comitato risparmiatori e piccoli azionisti Bipop-Carire'. Ma tra chi ha chiesto di costituirsi parte civile, anche Banca d'Italia, Consob e Ordine dei giornalisti della Lombardia. Da alcune delle parti civili e' stata anche chiamata in causa anche la societa' di revisione KPMG perche' un suo socio era responsabile della revisione contabile sui bilanci di Bipop-Carire. Ma nel giorno d'inizio dell'udienza, fuori dell'aula bunker di via Collebeato, a far la parte del leone sono stati i risparmiatori arrivati fino a Brescia per manifestare. Erano prevalentemente reggiani, arrivati in pullman e qualcuno di loro ha anche fatto notare la pressoche' totale assenza di risparmiatori bresciani. ''Dovete pagare penalmente e civilmente'', oppure ''Inasprimento delle pene per il falso in bilancio'' le scritte che si leggevano sui cartelli o sui manifesti. L'udienza e' stata aggiornata al prossimo 17 febbraio, data entro la quale devono essere presentate le richieste d'esclusione di costituzione di parte civile

La Germania in deficit - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 21:46

Allora, da una parte le obbligazioni tedesche vanno a ruba, i Bund a 10 anni sono volati di nuovo a 120 e rendono solo il 3.7% e l'euro ovviamente è arrivato a 1.34... Dall'altra passa su Reuters la notizia che i teutonici hanno violato nel 2004 per il terzo anno consecutivo il Patto di stabilita' e ora il loro deficit pubblico è il 3.9% Tanto per dire, l'America spende circa 200 miliardi per la guerra in Iraq, altri 100 per l'anti-terrorismo e ha tagliato le tasse per 500 miliardi (tutte cose che la Germania non fa) e ha un deficit del 4.8%. E come Pil siamo a +4% circa in USA e +1.7% in Germania per cui tutto 'sto deficit in Deutschland a che è servito ? Intanto leggo oggi che i crucchi avevano messo nel conto del deficit anche il bilancio della Bundesbank, che però quest'anno ha perso una barca di soldi sul dollaro, per cui il deficit forse è pure peggiore. Il risultato è che ad esempio un bel giorno il mercato si potrebbe svegliare di traverso e dire:"... ma cosa compriamo questi Bund a fare... tanto vale ricomprarsi un poco di dollari..." Parlando in generale poi sembra che dovunque ti giri tutti hanno spinto parecchio in termini di debito per cui non hai molte cose che possono spingere le economie in futuro ---------------------------------------------------------------------- "...GERMANIA: PATTO VIOLATO TERZA VOLTA, 3,9% DEFICIT 2004 BERLINO, 13 GEN - Nonostante la fine della stagnazione e un ritorno alla crescita, la Germania - prima economia della zona Euro - ha violato nel 2004 per il terzo anno consecutivo il Patto di stabilita' superando nuovamente il limite massimo del tre percento nel suo deficit pubblico. Come ha riferito infatti l'Ufficio federale di statistica a Wiesbaden, il rapporto deficit-Pil e' risultato lo scorso anno del 3,9%, dopo il 3,8% del 2003. Il ministro delle finanze Hans Eichel - che aveva annunciato alla commissione europea per il 2004 un deficit al 3,7% - ha ammesso la sua delusione senza attenuanti. ---------------------------------------------------

Se con il Mib o Stm sei frustrato prova Google - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 12:31

questo è l'andamento di ^Google#^ il titolo americano "da trading" che ho citato e suggerito di più di recente Io non vedo dei gap salvo uno il 3 gennaio. Ormai il trading inizia due ore prima dell'apertura ufficiale delle 15:30 e finisce verso le 11 per cui le notizie che escano anche "dopo la chiusura del mercato" in realtà arrivano sempre quando le azioni sono in contrattazione e di conseguenza i grafici non hanno "buchi" Lo strumento che ha veramente gap in apertura rischiosi è il Fib30/MibSP e io sento molta gente che lamenta che con i "trading system" nell'ultimo anno ha faticato con il Mib/Fib. Ma titoli come Google, Rimm, Apple, Applied Materials, AMD, Siebel, Ask Jeeves, Yahoo, per non parlare di Taser, Sirius, Travelzoo sono meglio come trading perchè hanno molta più "azione". Qui Google si è mossa del 5 o 10% ogni due o tre giorni di continuo ad esempio e con liquidità e volumi enormi (e opzioni liquidissime di tutti i generi)

Le azioni americane funzionano esattamente (o meglio dei futures) - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 02:29

-------------------------(Gianlini) -------------------------- ...........Sulle azioni, valutando le condizioni Fineco o IMIWEB (che mi sembrano fra le migliori) si hanno condizioni intorno allo 0,15-0,19 %.Come si riesce ad evitare che nel trading azionario i profitti vengano fagocitati dalle commissioni (la presunta maggior volatilità pesa in ambo i sensi, sia sui profitti chiusi in profitto che quelli chiusi in perdita, quindi non so se compensa le maggiori commissioni)? ------------------------------------------------------------------ --------------- (Delta618) --------- ...............come costo di commissioni pressoché nullo...come buying power direi che è enorme... con 20.000 dollari a margine puoi comprare o vendere (intraday) 40 lotti di mini, quindi se il Russell ti fa un +2% ti porti a casa o ci rimetti qualcosa come: 12 punti x 100 = 1200 x 40 = 48.000 dollari (assumendo sia 600 il valore del contratto) Questo è un esempio estremo ma reale, cioè lo puoi fare sul mercato (stiamo parlando sempre di cifra a margine e non di disponibilità sul conto ovviamente) Cioè sa hai solo 20.000 dollari sul conto 40 mini te li chiudono automaticamente a -20.000...quindi ti puoi anche fumare tutto in un oretta.... --------------------------------------------------------------------- Hmmm.... se uno usa broker esteri future e azioni sono uguali. I titoli Americani si muovono molto di più degli indici (e dei tioli italiani) e i broker esteri ti consentono una leva pari a 4 sulle azioni per cui L'IMPATTO è simile tra future e azioni americane nel trading. i) i broker americani ti danno una LEVA PARI A 4 per le azioni, cioè con 20 mila euro ti fanno comprare (o vendere al ribasso) 80 mila dollari di RIMM o Apple o Google o Intel (80/20 = 4 leva) e con costi di 50 centesimi per 100 azioni ii) i singoli titoli come RIMM o Apple o Google o Intel si muovono del 5% quando l'indice di borsa Nasdaq o S&P o Russell si muove del 1.5%. Cioè in media sono da 2 o a 4 volte più volatili quindi il future ha una leva di 10 o 12 e le azioni di 4, ma questo 4 va moltiplicato per variazioni del 5% invece che del 1.5% per cui : ad es 4 (leva) X 5% (variazione) = 20% (perdita/guadagno) con le azioni americane 12 (leva) X 1.5% (variazione) = 22% (perdita/guadagno) con il future

Con le opzioni su Rimm rischiavi 2mila ieri e prendi 2.700 oggi - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 02:17

Giocare tutti i santi giorni sui futures sul Mib, Nasdaq o S&P a mio avviso è buono per iniziare, quando non hai tempo di leggere o per stare su qualcosa di monotono e sistematico, ma l'azione vera è sui titoli azionari. Basta pensare alle opzioni che sono micidiali sui titoli americani. Esempio concreto di cui spero qualcuno abbia approfittato: ieri ho suggerito di comprare Call Gennaio 75 su Research In Motion, ^RIMM#^, la società che produce i BlackBerry (vedi sotto il post di ieri ricopiato) -------------------------------------------------------- ^Il Titolo da Rimbalzo#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=el&id=24983#24983^ 20:02 11/1 il titolo da rimbalzo nel caso che domani dopo aver toccato 1.082 l'S&P 500 voglia fare un vero rimbalzo ? Direi Research in Motion, RIMM (RIMM: scheda, commenti) qui in basso, ma le call 75 gennaio per 2 dollari bid e 2.10 offer sono meglio. Questo è come comprare il future sul nasdaq o russell.... ----------------------------------------------- Bene le Call 75 Gennaio su RIMM sono salite del +132% oggi e comprandone anche solo 11 impegnavi solo 2.000 dollari circa ieri e ne guadagnavi 2.700 oggi. (ma non sono come i covered warrant! la liquidità è perfetta e non perdono il 20% al giorno perchè il market maker "abbassa la volatilità") (vedi sotto, perchè a differenza di altri servizi di consulenza qui sono quasi sempre cose reali)

il costo NON incide proprio sul risultato - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Gennaio 2005 22:22

Costo Azioni USA : 0.50 centesimi per 100 azioni (andata e ritorno) Se ad esempio ^compro un classico titolo da gioco a breve termine#www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=24815&Tart=U^ come la nostra ^RIMM#^ diciamo che ho 20 mila dollari di margine da usare e ne compro 1000 pezzi a 75 dollari cadauno spendo 0.50 X 1.000 = 5 dollari per un controvalore di 75 mila (75 X 100 = 75 mila) Dov'è la differenza con i futures ? RIMM è un titolo che si muove come minimo del 2% (e oggi +6.4%) al giorno per cui perdo o guadagno almeno 1.200 dollari al giorno (e rispetto a un future che si muove meno l'effetto leva è simile o maggiore) il costo (5 dollari) NON incide proprio sul risultato

il più grande imbroglio della storia - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Gennaio 2005 13:21

L'Argentina ha tutti i soldi che vuole per pagare i bonds, basta leggere le notizie, il PIL argentino è salito del +8% quest'anno contro un +1.2% di quello italiano e lo stato argentino ha aumentato gli introiti del 19%!. ----------------------------------------------------------------- January 3 – Bloomberg (Daniel Helft): “Argentina’s tax revenue rose 19 percent in December from a year earlier as the economy expanded more than 8 percent this year, the government said.” ----------------------------------------------- E' il più grande imbroglio della storia, il governo Kirchner ha detto che erano così in crisi e non potevano pagare nemmeno ai termini in cui gli stati africani pagano i debiti e invece da tre anni la loro economia va benissimo. Ma Kirchner gode della simpatia delle elites europee perchè progressista e inoltre la politica estera europea consiste nello spendere sempre i soldi dei cittadini in "aiuti" a tutti, cosa che è facile e guadagna simpatie e non nel recuperarli cosa antipatica e difficile Visto però che il governo italiano non vuole fare pressioni spiacevoli (occorrebbe essere duri e rischiare una crisi diplomatica, minacciare il sequestro di beni e l'intervento in sedi internazionali, tutte cose sgradevoli invece della politica estera dei tarallucci e vino a cui siamo abituati), vedo che ^Beppe Scienza dice che forse è meglio di niente#http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Argentina-Nuove-Obbligazioni.htm^ Ma ci sono dei rischi: ARGENTINA: BOND; STOCK, RISCHI ANCHE PER CHI ACCETTA OFFERTA PROSPETTO OFFERTA IMBROGLIO PIU' GRANDE DELLA STORIA - ROMA, 12 GEN - L'offerta di conversione dei bond argentini comporta dei rischi anche per i creditori che volessero aderire all'offerta: e' il monito che lancia il presidente della task force argentina, Nicola Stock ricordando che i creditori ''che non aderiranno all'offerta potrebbero infatti promuovere azioni dirette a bloccare o impedire il perfezionamento dell'offerta stessa''. Stock ha ricordato l'avvio della Class Action a New York ed ha annunciato che altre 14 azioni analoghe attendono di essere ertificati negli Usa dopo che altre 110 azioni giudiziarie sono gia' state avviate in Germania ma anche in altri paesi. Stock ha ricordato che i pagamenti che l'Argentina dovrebbe effettuare per l'offerta di scambio e quelli relativi alle nuove obbligazioni emesse potrebbero essere sottoposte a pignoramento, sequestro o altre azioni esecutive da parte di obbligazionisti non aderenti all'offerta. Stock ha anche criticato il prospetto di offerta argentino: ''con questo documento - ha detto - l'argentina ha realizzato l'imbroglio piu' grande della storia''. ''Agli italiani che pensano di aderire perche' puntano ad ottenere subito un rimborso, pensando che e' meglio 'pochi maledetti e subito' si sbaglia: i soldi saranno pochissimi e arriveranno tra 35 anni''.

Visto che Intel ha annunciato risultati migliori ? - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Gennaio 2005 23:32

Visto che Intel ha annunciato risultati migliori del previsto ? Ha detto persino che spenderà 5.3 miliardi di dollari di investimenti, quasi un miliardo più delle attese Dicevo oggi pomeriggio che il ^grafico era negativo, ma che non voleva dire niente e Intel sarebbe salita#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=49993^, beh... un +2.5% lo ha fatto negli ultimi minuti dopo l'annuncio dei risultati e come diceva mia nonna un 2.5% al giorno.... Siamo entrati da ieri nella stagione degli annunci di risultati trimestrali a NY e le azioni ora stanno ferme o anche vanno nella direzione "sbagliata" durante il giorno e poi dopo la chiusura arrivano i numeri e si muovono di colpo (procuratevi però dei grafici after hour che mostrano l'andamento a 24 ore )

Stavo pensando a Soru - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Gennaio 2005 20:07

Tiscali: scambiato il 20% del capitale con il titolo in eccesso di ribasso....che quota ora -97% dal massimo e -75% dalla quotazione Stavo pensando a Soru che ha abbandonato l'attività di imprenditore dopo aver incassato le sue azioni tra i 20 e i 100 euro e quando sono collassate a 2 euro e mezzo, con rischio ora di bancarotta, si è candidato governatore della Sardegna per l'ulivo quando lo intervistano nella sua nuova veste nessuno gli chiede mai conto del fatto che la sua Tiscali ha rovinato un sacco di gente mentre lui si è arricchito e non ha creato niente di utile o nuovo, tutte cose che succedono in economia e affari, figurarsi ma quello che è raro è che uno forte di questi risultati finanziari tragici (per il pubblico) abbandoni l'azienda, si dia alla politica e venga eletto come progressista e da allora in poi impartisca lezioni sulla protezione del paesaggio e la salvaguardia della cultura sarda godendo do un ottima immagine pubblica presso tutt i mass media quando invece nominare "TISCALI" in mezzo a più di cinque persone a caso in italia provoca reazioni di muto dolore o escandescenze non dissimili da quelle scatenate dal pronunciare la parola "parmalat", "argentina" o "cirio" ------------------------------------------------------------------------ "... Il proseguimento del piano di dismissioni gia' annunciato, affiancato al recente aumento di capitale effettuato sottoscritto da Societe' Generale lo scorso 29 dicembre, ''garantiranno alla societa' le risorse per fare fronte ai propri impegni finanziari e sostenere la crescita''. E' quanto si legge in una nota diffusa da Tiscali ''in merito all'andamento anomalo del titolo registrato nella mattinata di oggi''. Secondo la nota ''non esiste alcun elemento oggettivo che possa incidere sulla normale attivita' aziendale e, conseguentemente, sull'andamento in Borsa''. A garanzia del rispetto degli impegni finanziari, tra cui i bond in scadenza che, a giudizio degli operatori, starebbero alla base delle perdite registrate dal titolo quotato sul Nuovo Mercato, Tiscali cita il piano di dismissioni gia' avviato, l'aumento di capitale sottoscritto da Societe' Generale oltre ad ''altri strumenti di debito a completamento del piano di rifinanziamento intrapreso'', a cui si affianca il ''buon proseguimento delle performance operative del gruppo'...." -------------------------------------------

Intel oggi dopo la chiusura - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Gennaio 2005 18:15

...una derapata controllata... --------------------------- La Derapata Controllata è una figura bellissima di analisi tecnica già citata diverse volte in W.D. Gann e anche in alcuni scritti di Fibonacci nonchè ovviamente nelle lettere di Elliott alla moglie Wave ma oggi pomeriggio a dire la verità il gioco è su Intel che annuncia i risultati dopo la chiusura e sui semiconduttori affondati dal pessimo annuncio di Stm e poi dal "warning" di AMD (-19% ora!) sui profitti Il grafico di ^Intel#^ sembra pessimo (Tazza Ribassista, Sequential Completo il 22 dicembre e Derapata Controllata con scappellamento a destra), ma non c'è solo l'analisi grafica. Da quello che leggo c'è molto pessimismo sul titolo che invece può dare qualche numero decente visto che dopotutto costa 10 volte il cash flow, ha ricavi e utili record, sopra quelli del 2000 tanto per dire (1.19 dollari per azione di utile netto e il titolo costa 22.63 in questo momento, per cui 22.6/1.19 = 19 volte gli utili) e le aspettative del mercato sono basse basse dopo le legnate dell'ultimo anno. per cui forse le call 22.5 gennaio che costano solo 75 bid e 80 offer (-16% oggi con il Intel a -1.3%) sono buone

L'obbligazionario è molto nervoso - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Gennaio 2005 15:37

C'è ora a CNBC Doug Kass che parla di un parallelo con il 1994 quando la FED cominciò ad alzare i tassi di interesse seriamente e metà dei fondi, brokers e banche del mondo speculavano sulle obbligazioni contando che i tassi rimanessero bassi. Per chi lo ricorda (o lo avesse letto, io ad esempio allora non sapevo niente di queste cose) fu un bagno di sangue, l'ultima volta in cui i tassi di interesse sono saliti di colpo perchè dopo di allora per dieci lunghi anni sono sempre scesi o al massimo rimasti invariati (come nel 2004 dove sono rimasti sul 4.30% per i Treasury Bond Usa a 10 anni e sono SCESI sotto il 4% per i Bund tedeschi). Leggevo in vacanza ^"No Bull" di Michael Stenihardt#http://eu.wiley.com/WileyCDA/WileyTitle/productCd-0471660469,descCd-description.html?print=true^ uno che per 30 anni ha guadagnato il 32% in media e ha avuto solo un anno in grossa perdita, il 1994. Racconta di quando era al rialzo di montagne di obbligazioni in tutto il mondo, la FED alzò i tassi di colpo per cui quando cercò di vendere si accorse che tutto il resto del mondo finanziario era pieno di bonds (con leva finanziaria) e fu un massacro, specie sulle obbligazioni emergenti e corporate. Negli ultimi due anni come spiega bene ^Bill Gross a Pimco#www.pimco.com^ (vedi i post precedenti) la FED è riuscita a compensare gli effetti del crac della bolla speculativa e del terrorismo spingendo i tassi reali a zero e mantenendoli ai livelli più bassi degli ultimi 30 o 40 anni nonostante l'economia Usa crescesse tra il 3 e il 4%. E' stato un miracolo di equilibrismo, ma ora la FED da segni di essere preoccupata che si sia accumulata troppa speculazione che prende a prestito a tre mesi o un anno in dollari e poi investe a 5 o 10 anni in dollari o meglio ancora in altre valute lucrando sulla differenza dei tassi (e anche del cambio per i bund). Infatti se fate caso da questa estate la "curva" dei tassi si è ridotta, la differenza tra tassi a 10 anni e 2 anni (la "CURVA") si è ridotta da 150 a 75 punti circa (ovvero mentre i Bund e Treasury scendono o restano fermi i tassi a breve salivano che NON è quello che accade quando c'è ripresa). Poi venerdì sul dato di ocupazione mensile americano si è avuto un incredibile "picco" prima in su e poi in giù dei Treasury americani, vedi sotto. Era un dato mensile come tanti e il mercato era pronto ad esplodere, solo il fatto che siano usciti esattamente 170 mila occupati, cioè quanto era previsto, ha riportato il mercato in equilibrio. Ma si è visto che è molto nervoso

un programma di fantascienza finanziaria - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Gennaio 2005 20:56

Oggi su CNBC americana c'era uno spazio intitolato la rassegna dei "Peggiori Fondi Comuni": prendevano tutti i fondi comuni e segnalavano alcuni che sono stati i peggiori negli ultimi cinque anni o dieci anni quindi non un andamento casuale, ma fondi che dopo 10 anni hanno perso mentre la borsa è salita, con tanto di nome e cognome e marca e sghignazzavano pure, tipo "... la cosa che non si capisce è come mai abbiano ancora tanti soldi in gestione...", mentre sullo schermo passavano le % e i nomi dei fondi, della serie pubblicità negativa di quella che fa male veramente era come se a CFN o Bloomberg o l'altro canale del Sole24 un giorno mostrassero i fondi italiani che hanno fatto peggio con nomi e percentuali e mettessero in guardia il pubblico dal comprarli, un programma di fantascienza insomma

La put è già servita a qualcosa per Fiat - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Gennaio 2005 12:12

Beh... visto che alla fine questa vicenda della Put venduta a General Motors è servita a resuscitare un attimo Fiat dal coma dei 5.60-5.70 euro ? E' una vicenda intricata e conta molto la percezione oltre che la realtà del valore del business auto e del contratto legale che va in discussione entro il 24 gennaio (vedi i posti precedenti di Angelo ad esempio) e inoltre in Italia di recente quasi tutto viene visto con delle lenti favorevoli, ma bene o male ^dal 20 dicembre quando ho detto che Fiat era valutata troppo poco#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?&topic_id=0&reply_id=49504^ siamo risaliti

le borse salgono del +5% e poi perdono -4% ? per dare da mangiare a questi qua - gz  

  By: GZ on Giovedì 06 Gennaio 2005 20:21

in questi casi mi chiedo: ma chi cavolo è che compra?? .... ----------------------------------------------------------- Girando per new york stamattina, leggendo piu' del solito le notiziole locali e parlando con una tizia che si occupa di un "fondo di fondi" hedge sento che ci sono ora 4 mila hedge funds, ogni settimana ne nascono dieci o venti e devono inventarsi trucchi sempre nuovi per spremere soldi da delle borse che in media, nella storia, rendono dei 7 o 8% annuo nominali e basta annuali. Ad esempio le Tv locali sono inondate da uno spot TV di un austriaco di 38 anni, un ex-poliziotto di Vienna con il pallino dell'analisi tecnica, Christian Baha del mega ^fondo future Quadriga di cui ho parlato altre volte, vedi il sito superfund.com #www.superfund.com^. Si tratta di una Sicav Lussemburghese accessibile a tutti con 5 mila euro anche in Italia e che ora vende al pubblico anche in America, ma e' un fondo solo futures, niente azioni solo derivati che dal 1994 ha avuto una media del +30% abbondante e ora ha uffici in tutto il mondo e l'ex-poliziotto Christian Baha vive a Montecarlo e sponsorizza squadre sportive per divertimento. Come cavolo fa a far guadagnare un +40% o +30% usando solo futures, considerato che ora e' anche un fondo con 300 o 500 milioni di dollari dentro e quindi non puo' giocare a mordi e fuggi ? Bisogna che l'indice di borsa OSCILLI, che ogni tanto faccia +4% e poi -4%, variazioni del +/-1% sono troppo piccole e variazioni maggiori richiedono un vero movimento di tutti i titoli importante. Ma oscillazioni come il +4 o +5% fatto in dicembre e poi il -4% improvviso dal 2 gennaio ad oggi per il Nasdaq e S&P 500 sono variazioni SENZA NESSUNA RAGIONE FONDAMENTALE rilevante, solo l'effetto delle scommesse cumulative sugli indici di borsa futures di migliaia di hedge fund come questo. Sotto le feste, essendoci poche notizie economiche e meno liquidita', hanno spinto lentamente su gli indici senza farsi troppo notare e poi si sono preparati per una piccola botta al ribasso a capodanno (Dato che gli "Hedge" hanno ora circa 1.000 miliardi in gestione e usano la leva per cui ne muovono 2.000 almeno, il loro effetto e' magari anche maggiore di quello degli italiani che scrivono su questo forum)

E' importante ANTICIPARE il ciclo di borsa, specie al ribasso - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Gennaio 2005 23:33

Nei primi tre giorni del 2005 abbiamo avuto una bella dimostrazione pratica del perche' sia importante ANTICIPARE il ciclo di borsa, (cosa che per quello che riguarda la borsa americana qui stavolta abbiamo fatto) Per salire da 1.1880 a 1.220 l'indice USA ha impiegato dal 15/20 novembre al 31 dicembre, 40 giorni. Per scendere invece da 1.220 a 1.880 ha impiegato dal 2 gennaio ad oggi, 3 giorni cioe' una velocita' 10 volte maggiore ! i) Il ciclo di borsa o di un singolo titolo non e' simmetrico al rialzo e al ribasso, sale lentamente e scende a precipizio per cui quando compri puoi anche avere il tempo per pensarci, ma quando vendi o lo fai in anticipo oppure devi essere veloce ii) quando la borsa sale con oscillazioni sempre piu' piccole (volatilita' ridotta), specialmente se stai salendo gia' da mesi e' un segnale pericoloso, anzi e' un Segnale di Vendita

afflussi di denaro nei fondi, ma non verso gli USA - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Gennaio 2005 15:24

i dati sugli afflussi di denaro nei fondi americani appena usciti, vedi TrimTabs.com ad esempio, mostrano che ZERO soldi sono andati nei fondi "domestici" USA e tutto e' finito invece nei fondi asiatici, emergenti e anche europei quindi in America al momento chi ha dei soldi da investire preferisce l'estero e in europa quasi tutti mi sembra suggeriscano di essere cauti sulla borsa americana questo spiega come la presa di profitto sia solo sull'America finora e non sull'Europa (anche se sul Brasile, che e' la borsa non OCSE piu' importante ieri si vedeva un -4.2%) (ovviamente intanto arrivati a questo punto il dollaro inizia il rimbalzo)

Cina -16% Italia +20% - gz  

  By: GZ on Lunedì 03 Gennaio 2005 22:25

Le borse cinesi, indici Shenzen A e Shenzen B come li chiamano, quotati a Shangai hanno PERSO nel 2004 il 15% e 16% rispettivamente, questo mentre l'economia cinese cresceva del 10% ecc... gli indici italiani hanno GUADAGNATO il 20% includendo i dividendi e si potrebbe aggiungere un bel 8 0 10% di apprezzamento del cambio (anche rispetto a un cinese ad esempio), questo mentre come noto l'economia italiana cresceva dell'1% poi dicono che la borsa dipende dalla crescita economica o simili (Per chi fosse curioso: i titoli cinesi quotati sono quasi sempre dei buchi neri stile parmalat per cui anche se crescono molto come fatturato non hai la minima idea di cosa ci sia dentro e gli investitori non sono sempre del tutto stupidi)

Le banche italiane possono recuperare più di quello che hanno dato - gz  

  By: GZ on Mercoledì 29 Dicembre 2004 12:52

Le banche italiane esposte a Parmalat potrebbero recuperare, grazie alla strategia di Bondi rivolta a chiedere risarcimenti nei tribunali americani a quelle estere, più di quello che hanno prestato! specie Capitalia. ---------------------------------------------------------------------- MILAN (Dow Jones)--Some Italian banks exposed to Parmalat Finanziaria SpA (PRF.MI) could find that they get back more than they loaned to the collapsed dairy group, according to a debt analysis. This curious outcome would stem from various lawsuits the company's government appointed bankruptcy administrator, Enrico Bondi, has filed against institutions - including banks - he alleges were partly to blame for Parmalat's collapse. Parmalat was declared insolvent under more than EUR14 billion of debt late last year. If successful, the legal strategy could bring more money into the corporate coffers, increasing the amount creditors stand to gain under a debt-for-equity plan. Italian banks that loaned to certain Parmalat operating subsidiaries, which were granted privileged credit status, could find their recovery ratios as high as 200%, according to Ceki Medina, an analyst at DebtTraders. "The creditors of Eurolat and Lactis, which are mostly Italian financial institutions and already guaranteed 100% recoveries in their claims, stand to recover between 150%-200% if one considers the cash that Parmalat is expected to receive from its banks and auditors," Medina said. However, the privileged credit status applies to just a fraction of Parmalat's debt. Eurolat and Lactis, both based in Italy, had combined debt of EUR156 million. Rome-based Capitalia SpA (CAP.MI) was by far their largest creditor, followed by Banca Popolare di Lodi Scarl (PLO.MI), Banca Intesa SpA (BIN.MI), UniCredito Italiano SpA (UC.MI) and Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BMPS.MI). Bondi has filed separate suits for up to $10 billion each against Citigroup Inc. (C), Bank of America Corp. (BAC), Parmalat's auditors, and some 45 Italian and foreign banks. Citigroup and Bank of America have denied any wrong doing. Bondi has also drafted a debt-for-equity plan that would give creditors shares in the new Parmalat next year. Under that plan, creditors would receive shares in the new Parmalat next year worth roughly the value of their original loans. That means the value of their compensation would rise above their original loan if any of the lawsuits brought money to the new Parmalat. Parmalat's salvage plan assigns recovery rates of between 11% and 30%of original value to the company's publicly traded bonds. However, the bonds are now trading in a range of 20% to 50%, indicating investors believe the legal strategy will bring some money into the corporate coffers. The salvage plan is expected to be approved by shareholders and creditors. ----------------------------------------------------------------------

Come mai il nostro indice è salito ed i fondi sono ancora in perdita - gz  

  By: GZ on Martedì 28 Dicembre 2004 12:01

......Dott.Zibordi puo' indicarmi come mai; e' vero che il nostro indice e' salito molto di piu' rispetto al dax-ftse100-cac40 ecc.....ma e' anche vero che i fondi azionari sono ancora in perdita........ Visto che i fondi sono costituiti da titoli devo pensare che il rialzo attuale sia guidato da pochi titoli.... puo' dare informazioni su questo argomento sul sito,grazie.... --------------------------------------------------------------- La borsa italiana nel 2004 ha reso il ^16% più un 4% circa di dividendi#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=MT&id=24617#24617^ (in media, come listino Mibtel), meglio di quelle europee con un +9% più un 3.5% circa medio di dividendi e meglio di quelle americane (se uno non si copriva dal cambio). Nelle precedenti puntate delle discussioni sui fondi comuni che forse lei non ha visto (cosa logica perchè ci sono tante cose di cui si parla qui) abbiamo evidenziato che i fondi comuni italiani in media si mangiano sempre un 3-4% rispetto al rendimento medio del listino. Ci sono decine di post qui sotto e in archivio riguardo a questo problema e alle mistificazioni della stampa che dei 1.000 fondi che esistono in Italia evidenzia quei pochi che battono gli indici e cosi via. Nel 2004 i fondi comuni hanno recuperato in media un poco meno del listino, ma questo dopo che hanno perso per tre anni e dopo che anche nel 2003 sono andati in modo mediocre. In sintesi il motivo principale per cui sono ancora in perdita sono i COSTI, che sono in parte espliciti e in parte non visibili al cliente (transazioni), perchè sulla borsa italiana i gestori nostrani in realtà tengono il passo con l'indice come rendimento LORDO (su quelle estere invece no). Inoltre ci sono circa 1.000 fondi solo in Italia ed è molto più difficile scegliere i fondi giusti che i titoli giusti Ci sono persino ricerche come quella della Cattolica o quelle di Mediobanca a riguardo, come quelle citate qui sotto nel post precedente

Il modello di Bradley aggiornato - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Dicembre 2004 11:48

Il modello di Bradley aggiornato da oggi fino a fine 2005 Finora ha funzionato meglio di tanti altri modelli a medio termine

Acqua, Acqua, - gz  

  By: GZ on Domenica 26 Dicembre 2004 13:27

Interessante rassegna del settore "ACQUA" su Forbes (vedi ^Water Investing Enters The Mainstream#http://www.forbes.com/finance/2004/12/20/cx_pk_1220water.html^). L'acqua ha un mercato stimato a 350 miliardi di dollari che dovrebbe crescere del 70% nei prossimi sette o otto anni, dalla Cina da sola si attende una crescita annuale del +20% e questo si riflette nel fatto che tuttora l'acqua minerale continua a costare più del petrolio Finora sono state le utilities che sono salite in borsa di più e in america ce ne sono come quella che avevo segnalato il mese scorso (California Water Services) che gestiscono acquedotti Ma ora il vero potenziale è nelle società che fanno servizi di filtraggio e trattamento delle acque come ad esempio Cuno o Pentair. Non che il mercato non se ne sia già accorto da un pezzo. Ma se si vuole crescita, qui c'è crescita

Buon Natale ( e buon hannukah, chanukkah, kwanzaa e ramadan) - gz  

  By: GZ on Sabato 25 Dicembre 2004 12:40

grazie ed auguri per quanto riguarda il "Buon Natale" invece, qui non so se come tenutario di uno spazio in qualche modo pubblico posso associarmi a un riferimento palese ed esclusivo ad una certa tradizione religiosa nell'Italia del 2004 ci stiamo arricchendo di altre e diverse tradizioni religiose e culturali per cui privilegiare un cosiddetto "natale" cattolico può essere visto come un atto di esclusione dai lettori fondamentalisti islamici sunniti di questo sito Ad esempio in paesi più avanzati del nostro i riferimenti al Natale sono già ora ^banditi da tutti i grandi magazzini#http://www.timesonline.co.uk/article/0,,1072-1413358,00.html^ e le aziende e uffici pubblici augurano solo "buone feste" con esplicito divieto di inserire il termine "natale" Quindi mi associo agli auguri e ancora per quest'anno diciamo anche Buon Natale, ma ci tengo a inserire anche auguri per l'Hannukah ebraica che cade il 26, il Chanukkah e Kwanzaa africani che cadono in inverno e (in ritardo) ovviamente il Radaman o altro anniversario di maometto che cada in questo periodo

Il segreto del Deficit: in America l'utile, in Asia l'export - gz  

  By: GZ on Venerdì 24 Dicembre 2004 01:05

ANDY KESSLER dopo un suo altro libro molto divertente e istruttivo su Wall Street e la bolla speculativa "Wall Street Meat" ha pubblicato ^"Running Money"#http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0060740647/002-6885543-7376859?v=glance^. Qui spiega come ha messo su nel 1995 un fondo che investiva solo a lungo termine in piccole società tecnologiche (niente trading solo investimenti): assieme al suo partner ha iniziato con 5 milioni di dollari e ha terminato nel 2001 con 1 miliardo di dollari e un rendimento del 500% (e vendendo tutto prima del crollo). Essendo diventato miliardario ha chiuso il fondo e racconta ora la sua storia spiegando anche diverse cose su come funziona la tecnologia, Silicon Valley e anche il deficit estero. In particolare spiega che il deficit estero USA è un falso problema perche' quello che conta sono i Profitti. Ad esempio Apple ora ha contribuito vari miliardi al deficit facendosi fabbricare in Cina milioni di IPod, il gadget per la musica che vende a 260 dollari. Apple mette solo il software e disegno, in Cina fabbricano tutto il resto con un chip di un altra societa' americana PortalPlayerche la quale pure fa solo il disegna e lo invia per mail a Taiwan a farselo fabbricare. Alla fine del valore finale di prodotti tecnologici come l'Ipod di Apple il 90% del costo e' fatto di IMPORTAZIONI dalla Cina negli USA, ma il PROFITTO è quasi tutto di Apple e PortalPlayer che hanno margini del 50% mentre il cinese che produce tutti i pezzi ha margini del 4%. In termini di bilancia dei pagamenti le importazioni dei componenti fabbricati in Cina la peggiora, ma Apple e PortalPlayer fanno hanno i veri UTILI e ^AAPL#^ è salita in borsa da 21 a 65 dollari grazie ai margini di cui gode con l'Ipod. Apple guadagna 65 dollari per IPod, i fabbricanti cinesi 5 dollari se va bene: quindi se uno guarda le statistiche vede che il deficit USA aumenta producendo gli Ipod, ma se uno guarda i bilanci e la borsa i guadagni sono in USA Risultato: la bilancia commerciale USA a causa dell'Ipod di Apple peggiora di 3 o 4 miliardi, ma il reddito degli azionisti di Apple aumenta di 15 o 20 miliardi. Volendo generalizzare il deficit estero dal 1993 ad oggi è salito di 4 mila miliardi di dollari, ma la borsa è cresciuta di 7 o 8 mila miliardi. Come mai ? perchè quello che conta sono i profitti, il deficit estero non ti dice chi guadagna veramente, ma solo dove sono i costi. Kessler conclude: questa e' la "Nuova Economia della Proprietà Intellettuale" , gli americani che disegnano software, fanno marketing e hanno la proprietà del marchio e dei brevetti godono di margini elevati e dell'apprezzamento di borsa che li fa ricchi e i cinesi che sudano a produrre tutto per margini risicati. E in piu' si ritrovano pagati in dollari che valgono sempre di meno... E come risolvere il deficit estero USA ? Facendo risalire il dollaro dice Kessler, non svalutandolo come adesso (leggere di seguito) ------------------------------- We Think, They Sweat By ANDY KESSLER December 23, 2004; Page A10 You want a scapegoat for the dollar's almost daily decline -- the Chinese water torture on the U.S. economy? I blame Steve Jobs. Apple is the worst offender in the decline of U.S. manufacturing. Their engineers sit around in air-conditioned offices on streets with cutesy names like Infinite Loop in Cupertino, Calif., and have others make stuff for them. They imported two million iPods assembled by thousands of Chinese workers just last quarter -- an almost $1.5 billion annualized trade deficit in iPods alone. Those in D.C. who can do something about this -- former railroaders and breakfast cereal moguls, are so worried about trade deficits that they refuse to defend the greenback, even begging China to unpeg the yuan from the dollar so we can decline against it as well. We're in a place called Vertigo. Economists weep that foreigners will no longer fund our spending and that America surely has peaked. The dollar is destined to the depths of despair until it drops so low that we get those manufacturing jobs back. Gee, thanks Steve Jobs. I checked my wallet and realized that I own dollars, including my bank account, house and stocks. Lowering them in value hurts every American. I was in such a funk thinking about all this that I played my own infinite loop of Muddy Waters on my appropriately blue iPod mini. I happened to turn it over and read the fine print. Sure enough -- "Assembled in China." But it also says "Designed by Apple in California." In the middle of the song "Trouble No More," it all started making sense. Over the last year, two things have happened. First, Apple has increased sales by over a third, almost all from iPods -- those two million of them at $265 each last quarter and 100 million songs sold via their iTunes service. An iPod is just the combination of some Apple software, cheap disk drives and a $12 chip from a Silicon Valley company named PortalPlayer. I calculated that Apple pays $200 per iPod to Chinese assembler Inventec to slap it all together. Even with cheap labor, Inventec has almost no profits, I'd bet under $10, probably more like $4. PortalPlayer, by the way, e-mails its design to Taiwan to be fabricated, with profits of $5 per chip. The second change is that Apple's stock has gone from $21 to $64. Pretty cool, capitalism at its best. Why? Because Apple keeps $65 per iPod -- money chases profits! If you assume the stock-price increase is all due to the iPod (it is), then that business is worth some $15 billion. Add in PortalPlayer's market value of $1 billion and you get a feel for how the world works. A $1.5 billion trade deficit increases wealth in the U.S. by $16 billion. I'll take that trade any day. So will all the holders of the retirement accounts who own Apple's stock. So, why am I caring about deficits again? Trade deficits are an economic construct, and lowering the dollar won't solve a thing. We are moving low-margin, low-pay jobs overseas, but fortunately, are left with high-margin, high-pay intellectual-property jobs. Would you rather own Apple making a margin of $65 or Invetec with $4, on the same product? Me too. We may have trade deficits of $550 billion this year, but we enjoy a huge margin surplus. The very illogical way (so no one believes it) to get this all back in balance is for the dollar to rise. A lower dollar means foreigners get a needless discount on our productive stuff -- Pentiums and iPods, Windows XP and Oracle databases, and Cisco routers. They have to buy them anyway to run their economies (well, maybe not iPods) so why discount? Add non-productive but life-enhancing intellectual property to complete the sweep -- drugs, Hollywood movies, U2. A weak dollar won't bring back manufacturing jobs -- with $20/hour here vs. $2 in China, the dollar would have to drop 90%. And why should we encourage low-paying jobs in this country? Foreigners buy Treasury bonds -- they own 43% of them -- so we don't have to. Who wants 3% returns? We should own stocks of the high-margin companies that benefit from this design vs. manufacturing divide. As we move to an intellectual-property economy, our wealth will come from exporting profitable designs and importing more finished goods. Higher salaries and our stock market balance this all out as those dollars flow back in. Of course, bean counters can't find the money that flows into the stock market, it is just bean dip. The $4-trillion-plus in trade deficits since 1976 has been matched by an $11 trillion increase in value of our stock market. That's about all you have to know. Plus, as Jack Nicholson might say, they can't handle our dollars. Too many dollars in foreign central banks leads to overlending to wasteful domestic companies. Japan is just emerging 15 years later from a nonperforming-loan hangover. China is face-first in the punch bowl with half its bank loans uncollectible: If their currency spikes, it might go to 100%. Rather than debase our wallets, Japan and China have to buy dollar assets to keep their currencies from rising too much if they want to continue to sell us their industrial output, while of course, we get rich selling them the tools to do it productively. I'd suggest thanking Bono, er, Steve Jobs, for the iPod economy.