Il blog

dipende quali borse - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Giugno 2004 22:53

i tedeschi hanno chiuso oggi a -1.3% gli americani sono a +0.5% ora sull'S&P e +1.2% sul Nazz un differenziale di quasi un 2% tra le due borse nella stessa giornata dire: ".. come vanno le borse...?" non significa molto al momento, dipende quali borse dato che le borse alla fine seguono wall street si capisce anche da qui perchè i tedeschi gente perdano sempre le guerre

Un poco di cabala numerica - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Giugno 2004 19:18

Un poco di cabala numerica Quando due mesi fa il dow jones ha toccato un massimo a 10.730 ho fatto notare che avevo letto che dal minimo storico dell'ottobre 1974 erano passati esattamente 10.730 giorni Bene, da quel giorno il ^Dow Jones#^ non è più andato oltre. Per cui non era un osservazione inutile, se vendevi quel giorno vendevi il massimo esatto del mercato quest'anno (finora) Il 24 giugno, questo giovedì, saranno 1553 giorni dal massimo del marzo 2000 e con la stessa logica si può pensare che sia una data cruciale in cui il prezzo "squadrerà" il tempo ..... ----------------------------------------------- Jay Shartsis' 6/21/04 10:15 AM EDT A squareout approaches. An important "squareout" date is coming this week. It is arrived at by taking the all-time high in the S&P 500, which was 1553, and adding that many calendar days forward from when that high was recorded in March 2000. Such a computation points to June 24, 2004. An important turn is indicated by this methodology, not direction, but merely a turn. Since the market has been in rally mode off the May lows, we can expect a high for stocks to be recorded. It is, of course, reasonable to give the target date a little room so we can now assume the market is in the zone of concern. Lest one dismiss the potential of such exotica, recall that the high of the Dow this year, near 10,730, was very nearly 10,730 calendar days forward from its great bear market low of recorded on Oct. 5, 1974. The projection of an imminent top for stocks is of course supported by other indicators.

francamente non è che ci voleva molto oggi su Fiat - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Giugno 2004 15:56

francamente non è che ci voleva un genio stamattina a prendere un +2% su Fiat, bastava avere l'abbonamento a Barron's e poi sperare che il titolo non aprisse subito già alto la prima cosa che ho fatto alle 9 è stato vedere di quanto era su Fiat e visto che era solo a +0.5% ho messo i buy

vendere euro contro yen ora ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 21 Giugno 2004 15:02

facciamo un esempio banale, del fatto che con un poco di buon senso e di pazienza non dovrebbe essere difficile tirare fuori qualche soldo dai concetti economici L'euro si è apprezzato per tre anni di fila verso lo Yen, da 90 yen per un euro a 140 di massimo e ora quota 131 yen adesso però l'economia giapponese per la prima volta da 7 o 8 anni (o forse di più) finalmente cresce in modo molto robusto, più del 5% l'economia europea cresce, ma in modo fiacco, se va bene al massimo al 1.5% (con la germania che è quella che conta di più per i tassi di interesse quasi ferma) Non sarà che conviene vendere euro contro yen ora ? Se non ti fidi del ragionamento solo economico e vuoi usare anche il grafico guardi la fascia di oscillazione del grafico settimanale per cui ogni volta che va sui 135-137 vendi e sui 127-125 esci

Ecco perchè tutti si lamentano anche quest'anno dei loro investimenti - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Giugno 2004 18:45

Come mai non incontro o parlo mai con nessuno in italia (a parte operatori professionali) che perlomeno nell'ultimo anno sia in qualche modo contento dei propri investimenti e quasi tutti invece si lamentano ? Non è strano dal momento che le borse mondiali sono salite in media da inizio 2003 del 30% abbondante e anzi dal minimo "pre-iraq" di un +40% ? E' solo perchè investono solo in azioni italiane che sono in effetti rimbalzate meno ? Magari fosse così. E' invece perchè, come leggo oggi, gli italiani hanno comprato 244 miliardi di OBBLIGAZIONI STRUTTURATE (le varie formule del «capitale garantito»), sia direttamente che attraverso gestioni, un aumento del 100% circa nell'ultimo anno (e 244 miliardi sono più di metà della capitalizzazione della borsa italiane e 1/4 del pil !!) Le OBBLIGAZIONI STRUTTURATE sono in pratica dei Bot che però costano dall'8 al 10% (mentre un Bot costa uno 0.2%), per cui bisogna essere (finanziariamente) un pirla per acquistarle. E ci sono pure articoli ^sul corriere economia che spiegano che sei un pirla se le compri (in parole però più garbate#: http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=OBBL^ "...Ma questo valore ingloba una commissione di commercializzazione che si aggira tra l’8 e il 10% nella maggior parte delle emissioni quotate. Il risultato è che il mercato sconta immediatamente quel valore facendo crollare il prezzo a 92-90......") In pratica sono dei prodotti complessi di cui nessuno capisce niente, ma che in sostanza sono composte di obbligazioni statali tipo Bot il cui interesse viene usato per comprare derivati sugli indici di borsa. La sostanza è che se la borsa sale del 20% il valore del prodotto a capitale garantito si apprezza di circa un decimo, diciamo di un +2%. Se cala del -20% invece non perde, ma in compenso avendola pagata dall'8% al 10% quando consideri tutti i costi ci rimetti appunto anche un 10%. Per cui per fare pari alla fine occorre che la borsa salga del 50%, ma se la borsa sale poco o resta invariata tu perdi anche fino al 10%, grazie ai costi micidiali. E se cambi idea e la vuoi vendere perdi un altro 10% minimo per cui sei bloccato almeno cinque anni Ecco spiegato perchè tanti continuano a lamentarsi anche quest'anno ------------------------------------------------------------------------------ Bond strutturati, costi fino al 10% Il boom delle obbligazioni che scommettono sulle azioni. I consigli della Consob --- Massimo Sideri MILANO - Gli italiani restano il popolo dei bond-people, anche se quel «bond» non vuol dire più solo Bot, Btp o titoli aziendali ma anche e sempre di più obbligazioni «strutturate». Strumenti di investimento emessi dalle banche che si presentano dietro l’accattivante formula del «capitale garantito» e che non risparmiano spesso un nome che fa sognare il risparmiatore, come Bnl Himalaya 2006 World Index, Banca Intesa 2008 Golden goal, Credito emiliano Doppiocentro 2005, Unicredit 2010 Amort. Oppure più tranquillizzante, come Sanpaolo Imi Concerto 2005 o ancora Capitalia MixBancoPosta 2008. Ma che in realtà sono dei prodotti molto complessi che uniscono il mondo delle obbligazioni zero coupon con quello dei mercati azionari attraverso strumenti derivati e complessi algoritmi. Formule che anche quando vengono pubblicate nei prospetti informativi (obbligatori solo con la quotazione in Borsa) rimangono spesso difficili da capire per molti. La stessa Consob ha deciso di dedicare all’argomento una parte del suo sito (www.consob.it) in cui spiega che si tratta di prodotti con problemi di «scarsa liquidità». Spesso se si vuole vendere prima della scadenza l’acquirente «unico» non è altro che lo stesso emittente che ha venduto il titolo. Una posizione che in sostanza permette alla banca di decidere il prezzo. LA CONSOB - E’ sempre la Consob, inoltre, a mettere in allerta chi viene attratto da rendimenti «appetibili» che altro non sono se non un «premio sul rischio che si affronta con l’obbligazione strutturata». In pratica si sta puntando sul rialzo del mercato azionario o dei tassi. Ma con una probabilità molto bassa di vincere e un costo alto. Tuttavia gli italiani sembrano non mostrare troppa prudenza nell’acquisto. Il totale dei titoli custoditi dalle banche per i propri clienti, dai Bot alle obbligazioni corporate, ha superato la soglia dei 1.600 miliardi di euro. Più dell’intero prodotto lordo italiano (pari a circa 1.300 miliardi), la ricchezza generata in 365 giorni dall’intero sistema. Ma in questa montagna di titoli, lievita sempre di più la quota delle obbligazioni, anche a discapito del vecchio titolo di Stato. Secondo gli ultimi dati dell’Abi, nel mese di marzo le obbligazioni strutturate bancarie hanno fatto registrare un balzo del 6,9%, battute solo da quelle aziendali che, nonostante i crac Cirio, Giacomelli e Parmalat (proprio in questi giorni restano con il fiato sospeso gli obbligazionisti del gruppo Fin.part, in attesa di una soluzione che allontani il pericolo di insolvenza per le scadenze di luglio) sono cresciute dell’8,7%. Bot e Cct a confronto hanno avuto una crescita esigua: del 2,5%. I CONTRATTI - Ma cosa c’è dietro un’obbligazione strutturata? Domenico Bacci, del Siti, li definisce strumenti «esoterici», titoli dove «il rischio connesso all’acquisto rimane incomprensibile per il piccolo risparmiatore». Il prospetto può variare dalle due alle 80 pagine (come nel caso dei prodotti Bnl), ma sia il meccanismo dei rendimenti (questi titoli offrono generalmente un minimo garantito oltre a una quota variabile legata o all’andamento di un paniere di azioni o all’inflazione) sia la struttura dei costi è talmente complessa da rendere spesso un esercizio insormontabile la lettura. La stessa Banca d’Italia è intervenuta da circa un anno richiedendo l’indicazione del «costo implicito», che può arrivare a toccare anche il 10% senza che ciò emerga in superficie. Un esempio può aiutare a capire: il titolo viene venduto a 100, come fosse un qualunque titolo di Stato. Ma questo valore ingloba una commissione di commercializzazione che si aggira tra l’8 e il 10% nella maggior parte delle emissioni quotate. Il risultato è che il mercato sconta immediatamente quel valore facendo crollare il prezzo a 92-90. «Inoltre - spiega Alessandro Pedone dell’Aduc - questi prodotti rischiano di diventare sempre più complicati con una lievitazione ulteriore del rischio come può succedere con le obbligazioni strutturate legate alle cartolarizzazioni. Con i nuovi regolamenti le emissioni devono anche riportare quale percentuale della commissione è legata alla componente zero coupon e quale dipende invece dalla componente derivata. Il risultato? Su 100 euro circa 3 restano legati come costo all’obbligazione, mentre 7 sono il prezzo della scommessa sul derivato. Un gioco in cui la probabilità di vincere da parte del risparmiatore, cioè di ottenere il rendimento massimo, è pari a una su dieci».

Reddito Europa versus USA (aggiornamento) - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Giugno 2004 18:20

A proposito dell'espansione ecnomica in corso. Negli ultimi giorni mi è capitato di staccarmi dalla "postazione" (un gruppo di terminali vari in mezzo a campagna) e di incontrare abbastanza gente in modo non virtuale e facendo anche due chiacchere vedo che il "sentiment" comune è più o meno quello che vedo riflesso anche nei giornali (o forse è un appunto un riflesso di questo) cioè è pessimista o al massimo apatico nei confronti del dell'economia Invariabilmente se apro bocca al momento suono come quello più ottimista del gruppo e anche se spiego subito per giustificarmi che non devo vendere piastrelle o fare entrare dei clienti in studio, seguo più che altro roba finanziaria estera, ma lo stesso vedo che nessuno mi segue. Se invece aggiungo che probabilmente l'anno prossimo ci sarà qualche guaio finanziario grosso perchè in effetti ci sono degli squilibri specie in America e i tassi di interesse sono troppo bassi e il dollaro bla bla bla.... allora vedo fare di sì con la testa. Bene, non so come andrà nei prossimi anni, ma negli ultimi tre o quattro anni c'è stato su questo sito, oltre alle raccomandazioni in senso stretto di borsa, anche una discussione sul retroterra economico e ho insistito che a dispetto del crollo del nasdaq e del terrorismo/iraq l'economia globale e quella americana in particolare andava benone. Ho fatto diverse volte l'esempio della filippina che qui vive in affitto e va in bici e della donna delle pulizie messicana (equivalente quindi come lavoro) che a NY ha la casa in proprietà e l'auto e altri esempi nella spesa sanitaria che è letteralmente doppia per abitante e così via..... Bene, vedo oggi uno studio svedese appena pubblicato in cui si confronta il Reddito Pro-Capite corrente dei vari paesi: al momento gli stati più poveri degli Stati Uniti come l'arkansas (l'equivalente usa della calabria) hanno quasi lo stesso reddito della Germania, quelli più ricchi arrivano anche un incredibile 90% in più e in media il reddito americano è del 32% più alto di quello tedesco e italiano (stranamente con la germania est ora sono quasi equivalenti). I dati sono di fine 2003 e tengono conto del cambio e dell'inflazione. (vedi GRAFICO A FONDO PAGINA) (Notare che agli inizi degli anni '80 il gap di reddito tra germania e francia e USA era quasi scomparso) Cosa dimostra ? beh... diverse cose, che la bilancia ottimismo/pessimismo era distorta perlomeno negli ultimi anni e in termini economici aggregati verso il pessimismo ... e poi anche l'europa continua a perdere terreno e sarebbe ora che ^ci si ponesse il problema del perchè#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=LIB^ -------------------------------------- ^Europe vs. America June 18, 2004; Page 10#http://online.wsj.com/article/0,,SB108751426815241018,00.html?mod=opinion%5Fmain%5Freview%5Fand%5Foutlooks^ The study, "The EU vs. USA," was done by a pair of economists -- Fredrik Bergstrom and Robert Gidehag -- for the Swedish think tank Timbro. It found that if Europe were part of the U.S., only tiny Luxembourg could rival the richest of the 50 American states in gross domestic product per capita. Most European countries would rank below the U.S. average, as the nearby chart shows. ..... U.S. GDP per capita was a whopping 32% higher than the EU average in 2000, and the gap hasn't closed since. It is so wide that if the U.S. economy had frozen in place at 2000 levels while Europe grew, the Continent would still require years to catch up. Ireland, which has lower tax burdens and fewer regulations than the rest of the EU, would be the first but only by 2005. Switzerland, not a member of the EU, and Britain would get there by 2010. But Germany and Spain would need until 2015, while Italy, Sweden and Portugal would have to wait until 2022. Higher GDP per capita allows the average American to spend about $9,700 more on consumption every year than the average European. So Yanks have by far more cars, TVs, computers and other modern goods. "Most Americans have a standard of living which the majority of Europeans will never come anywhere near," the Swedish study says. But what about equality? Well, the percentage of Americans living below the poverty line has dropped to 12% from 22% since 1959. In 1999, 25% of American households were considered "low income," meaning they had an annual income of less than $25,000. If Sweden -- the very model of a modern welfare state -- were judged by the same standard, about 40% of its households would be considered low income. In other words poverty is relative, and in the U.S. a large 45.9% of the "poor" own their homes, 72.8% have a car and almost 77% have air conditioning, which remains a luxury in most of Western Europe. The average living space for poor American households is 1,200 square feet. In Europe, the average space for all households, not just the poor, is 1,000 square feet.

L'economia migliora e non se ne sono accorti ?... dipende - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Giugno 2004 17:35

------------------------------------------------ .....Fino ad aprile tutti parlavano di "jobless growth" per gli USA, ora invece con i nuovi dati sembra che i posti di lavoro siano in crescita esponenziale. Tutti gli analisti finanziari erano stati cosi' cretini da non accorgersene.....? -------------------------------------------------------- Ehh... purtroppo leggendo questo commento mi scappa da dire che bastava leggere invece dei soliti media italiani (a parte lodevoli eccezioni come Renato De Lorenzo su Borsa & Finanza) o di qualche oscuro sito in inglese permanentemente catastrofista come fanno apparentemente la maggioranza di quelli che si interessano di borsa in Italia... i) il commento economico del ^Wall Street Journal#www.wsj.com^ o ii) la colonna economica di Epstein su ^Barron's#www.barrons.com^ o iii) quella di ^Caroline Baum su Bloomberg.com#http://www.bloomberg.com/news/commentary/cbaum.html^ iv) oppure su RealMoney.com i commenti di Tom Cresceny o Norman Conley v) ^oppure il povero Ed Yardeny#http://www.cm1.prusec.com/yardweb.nsf/(YardeniHome)?OpenAgent ^ ecc... ecc... cioè bastava leggere le pubblicazioni professionali sul tema Quando vado a cena fuori e parlo con gente che magari fa il manager o il piccolo industriale, per cui in teoria dovrebbero avere qualche contatto o informazione economica in più della media, da due anni a questa parte sento sempre cose negative e se sentivi loro ci doveva essere la recessione mondiale Il motivo è che, come diceva Adam Smith e anche Frederik Hayek, anche gli operatori economici al di là di quello che accade proprio nella loro bottega si basano come tutti sui media e i pregiudizi comuni del proprio ambiente culturale Il beneficio invece di leggere questo sito è, tra l'altro, che si viene esposti a qualche commento o riferimento (perchè basta poi seguire dei link su internet) diverso dal solito per quanto riguarda l'estero e l'america in particolare.

in europa raccomanda prima di tutto Fiat - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Giugno 2004 03:41

Wow ! Alla ^tavola rotonda di meta' anno di Barrons#http://online.wsj.com/barrons/article/0,,SB108750661023040607,00.html?mod=b_this_weeks_magazine_main^ Felix Zulauf, uno degli investitori piu' astuti operanti in europa e tra l'altro uno che a inizio anno ha azzeccato tutti i trend come unica e prima raccomandazione di titoli oggi indica ^FIAT#^ attribuendole un potenziale a 10 euro (+40%) La tavola rotonda di meta' anno e' il clou di Barron's e ci sono solo ventiduemila money manager che lo leggono al sabato .... ........................................................ My third idea is in Italy. After airlines, automobiles are the worst industry. ^Fiat#^ has gone through difficult times. Lifting tariffs in Euroland spelled the end of protected markets. Fiat's market share in Italy fell from more than 50% to less than 30%. And the company was mismanaged. It tried to diversify into everything that has wheels -- tractors, trucks, agricultural machinery, racing cars. Financially it was a disaster. The stock fell by almost 90% in the past six years, and in the past year traded between €5 [$6.06] and €7. Q: Are you bullish because of the recent management change? A: Things have changed due to the death of Fiat's chairman, Umberto Agnelli. The new chairman, Luca Cordero di Montezemolo, successfully ran Ferrari. The new CEO, Sergio Marchionne, formerly was head of Alusuisse, which he merged into Pechiney, the French aluminum producer. He has never been long at a job -- two to three years at the most. He gets a nice option plan and gets the stock price up. Either he merges the company or sells it or creates some sort of turnaround that lasts for a few years. He's been on the board of Fiat for about a year. Fiat's book value is about €10 a share The company owns a big stake in CNH Global, or Case New Holland, an agricultural- equipment concern, which was restructured in recent years. That alone is worth more than the current Fiat stock price. There is a profitable truck division, and Ferrari and Maserati, which is just about break-even. The automobile business is losing money. Maybe the new bosses will sell some assets to create cash flow. Q: How far can the stock climb? A: In the next six months it could run to €10 and you could make 50% on your money. But I wouldn't invest for five years. I'm not sure the company will make it.

Il conto 990 controlla l'S&P ed è controllato dalla Confraternita dei Priori di Sion - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Giugno 2004 13:23

Sì il mercato dell'S&P 500 e le borse sono tutte controllato da questo misterioso conto No. 990 di cui parla Rael qui sotto E aggiungo che sembra che questo conto No. 990 ora sia controllato dalla Confraternita dei "Priori di Sion". A proposito di teoria del complotto fatta veramente bene, nessuno ha letto infatti il bestseller da 12 milioni di copie di Dan Brown uscito l'anno scorso ed ora è anche in traduione italiana: ^il "Da Vinci Code (Il codice Da Vinci) ovvero "THE GREATEST CONSPIRACY OF THE PAST 2000 YEARS." ?#www.danbrown.com/novels/davinci_code/reviews.html ^ La trama è un thriller per risolvere il quale vengono ripercorse le opere di Leonardo da Vinci e altri artisti e geni come Newton che nel corso dei secoli facevano parte della Confraternita dei "Priori di Sion", una associazione ultrasegreta iniziata dai Templari che è depositaria del segreto del Sacro Graal. La chiesa ha cercato per secoli di sopprimerli perchè la confraternita conosceva il segreto originale del cristianesimo, che è stato manipolato e falsificato nel IV secolo e che da allora solo pochi appunto hanno cercato di tramandare in segreto e che è appunto il Graal. In pratica per 2 mila anni il cristianesimo si è basato su una clamorosa falsificazione e censura dei vangeli originali e solo pochi sono a conoscenza del segreto iniziale di Cristo che la chiesa ha nascosto per secoli Leonardo ad esempio ha intessuto i suoi quadri più noti di un codice che fa riferimento a questo segreto e nel corso del libro viene man mano rivelato Ed ora la Confraternita dei "Priori di Sion" oltre al sacro Graal controlla anche questo conto No. 990 con cui manipolano l'S&P 500 e tramite l'S&P 500 il mercato finanziario mondiale (a parte gli scherzi il Codice da Vinci è un ottimo libro) --------------- ^da www.danbrown.comhttp://www.danbrown.com/novels/davinci_code/faqs.html^ ---------------------------------- HOW MUCH OF THIS NOVEL IS TRUE? The Da Vinci Code is a novel and therefore a work of fiction. While the book's characters and their actions are obviously not real, the artwork, architecture, documents, and secret rituals depicted in this novel all exist (for example, Leonardo Da Vinci's paintings, the Louvre pyramid, the Gnostic Gospels, Hieros Gamos, etc.). These real elements are interpretted and debated by fictional characters. While it is my belief that the theories discussed by these characters have merit, each individual reader must explore these characters' viewpoints and come to his or her own interpretations. My hope in writing this novel was that the story would serve as a catalyst and a springboard for people to discuss the important topics of faith, religion, and history. WHAT DO YOU THINK OF CLERICAL SCHOLARS ATTEMPTING TO "DISPROVE" THE DA VINCI CODE? The dialogue is wonderful. These authors and I obviously disagree, but the debate that is being generated is a positive powerful force. The more vigorously we debate these topics, the better our understanding of our own spirituality. Controversy and dialogue are healthy for religion as a whole. Religion has only one true enemy--apathy--and passionate debate is a superb antidote. SOME OF THE HISTORY IN THIS NOVEL CONTRADICTS WHAT I LEARNED IN SCHOOL. WHAT SHOULD I BELIEVE? Since the beginning of recorded time, history has been written by the "winners" (those societies and belief systems that conquered and survived). Despite an obvious bias in this accounting method, we still measure the "historical accuracy" of a given concept by examining how well it concurs with our existing historical record. Many historians now believe (as do I) that in gauging the historical accuracy of a given concept, we should first ask ourselves a far deeper question: How historically accurate is history itself? ARE YOU SURPRISED BY THE BOOK'S SUCCESS? Stunned. I worked very hard on this novel, and I certainly expected people would enjoy it, but I never imagined so many people would be enjoying it this much. I wrote this book essentially as a group of fictional characters exploring ideas that I found personally intriguing. These same themes obviously resonate with a great many people. ARE YOU A CHRISTIAN? Yes. Interestingly, if you ask three people what it means to be Christian, you will get three different answers. Some feel being baptized is sufficient. Others feel you must accept the Bible as immutable historical fact. Still others require a belief that all those who do not accept Christ as their personal savior are doomed to hell. Faith is a continuum, and we each fall on that line where we may. By attempting to rigidly classify ethereal concepts like faith, we end up debating semantics to the point where we entirely miss the obvious--that is, that we are all trying to decipher life's big mysteries, and we're each following our own paths of enlightenment. I consider myself a student of many religions. The more I learn, the more questions I have. For me, the spiritual quest will be a life-long work in progress. THIS NOVEL IS VERY EMPOWERING TO WOMEN. CAN YOU COMMENT? Two thousand years ago, we lived in a world of Gods and Goddesses. Today, we live in a world solely of Gods. Women in most cultures have been stripped of their spiritual power. The novel touches on questions of how and why this shift occurred…and on what lessons we might learn from it regarding our future. PARTS OF THE DA VINCI CODE DESCRIBE THE ACTIVITIES OF THE RELIGIOUS GROUP OPUS DEI. HOW DOES OPUS DEI FEEL ABOUT YOUR NOVEL? I worked very hard to create a fair and balanced depiction of Opus Dei. Even so, there may be those who are offended by the portrayal. While Opus Dei is a very positive force in the lives of many people, for others, affiliation with Opus Dei has been a profoundly negative experience. Their portrayal in the novel is based on more than a dozen books written about Opus Dei as well as on my own personal interviews with current and former members. THE COVER OF YOUR BOOK MENTIONS "THE GREATEST CONSPIRACY OF THE PAST 2000 YEARS." WHAT IS THIS CONSPIRACY? Revealing that secret would rob readers of all the fun, but I will say that it relates to one of the most famous histories of all time…a legend familiar to all of us. Rumors of this conspiracy have been whispered for centuries in countless languages, including the languages of art, music, and literature. Some of the most dramatic evidence can be found in the paintings of Leonardo Da Vinci, which seem to overflow with mystifying symbolism, anomalies, and codes. Art historians agree that Da Vinci's paintings contain hidden levels of meaning that go well beneath the surface of the paint. Many scholars believe his work intentionally provides clues to a powerful secret…a secret that remains protected to this day by a clandestine brotherhood of which Da Vinci was a member. WHERE DID YOU GET THE IDEA FOR THE DA VINCI CODE? This particular story kept knocking on my door until I answered. I first learned of the mysteries hidden in Da Vinci's paintings while I was studying art history at the University of Seville in Spain. Years later, while researching Angels & Demons and the Vatican Secret Archives, I encountered the Da Vinci enigma yet again. I arranged a trip to the Louvre Museum where I was fortunate enough to view the originals of some of Da Vinci's most famous works as well as discuss them with an art historian who helped me better understand the mystery behind their surprising anomalies. From then on, I was captivated. I spent a year doing research before writing The Da Vinci Code. HOW DID YOU GET ALL THE INSIDE INFORMATION FOR THIS BOOK? Most of the information is not as "inside" as it seems. The secret described in the novel has been chronicled for centuries, so there are thousands of sources to draw from. In addition, I was surprised how eager historians were to share their expertise with me. One academic told me her enthusiasm for The Da Vinci Code was based in part on her hope that "this ancient mystery would be unveiled to a wider audience." YOU SEEM TO HAVE A FASCINATION WITH SECRET SOCIETIES? CAN YOU COMMENT? My interest in secret societies is the product of many experiences, some I can discuss, others I cannot. Certainly my research of organizations like NSA, the Vatican, NRO, and Opus Dei continues to fuel my intrigue. At a more fundamental level, though, my interest sparks from growing up in New England, surrounded by the clandestine clubs of Ivy League universities, the Masonic lodges of our Founding Fathers, and the hidden hallways of early government power. New England has a long tradition of elite private clubs, fraternities, and secrecy. On that theme, the next Robert Langdon novel (already in progress) is set deep within the oldest fraternity in history…the enigmatic brotherhood of the Masons. THE TOPIC OF THIS NOVEL MIGHT BE CONSIDERED CONTROVERSIAL. DO YOU FEAR REPERCUSSIONS? I can't imagine why. As I mentioned earlier, the theory I reveal is one that has been whispered for centuries. It is not my own. Admittedly, this may be the first time the theory has been unveiled within the format of a popular thriller, but the information is anything but new. My sincere hope is that The Da Vinci Code, in addition to entertaining people, will serve as an open door for readers to begin their own explorations. HAS ANYONE IN ORGANIZED RELIGION COME OUT IN SUPPORT OF YOUR NOVEL? Yes, many people in organized religion have come out in support of this novel, and, of course, many have come out in opposition as well. The opposition generally comes from the strictest Christian thinkers who feel the idea of a "married Jesus" serves to undermine His divinity. While I don't agree with this interpretation, this is immaterial because the dialogue itself is a deeply empowering and positive force for everyone involved. Suddenly, enormous numbers of people are passionately debating important philosophical topics, and regardless of the personal conclusions that each of us draws, the debate can only help to strengthen our understanding of our own faith. Much of the positive response I get from within organized religion comes from nuns (who write to thank me for pointing out that they have sacrificed their entire lives to the Church and are still considered "unfit" to serve behind the altar). I have also heard from hundreds of enthusiastic priests. While many of them disagree with some of the ideas in the novel, they are thrilled that their parishioners are eager to discuss religion. Father John Sewell of St. John's Episcopal Church in Memphis stated it particularly eloquently in the press recently, saying: "This [novel] is not a threat. This is an opportunity. We are called to creatively engage the culture and this is what I want to do. I think Dan Brown has done me a favor. He's letting me talk about things that matter." WOULD YOU CONSIDER YOURSELF A CONSPIRACY THEORIST? Hardly. I'm quite the opposite, in fact--more of a skeptic. I see no truth whatsoever in stories of extraterrestrial visitors, crop circles, the Bermuda Triangle, or many of the other "mysteries" that permeate pop culture. However, the secret behind The Da Vinci Code was too well documented and significant for me to dismiss. HOW DO YOU WEAVE SO MUCH INFORMATION INTO YOUR STORIES AND YET KEEP THEM SO FAST-PACED? Writing an informative yet compact thriller is a lot like making maple sugar candy. You have to tap hundreds of trees…boil vats and vats of raw sap…evaporate the water…and keep boiling until you've distilled a tiny nugget that encapsulates the essence. Of course, this requires liberal use of the DELETE key. In many ways, editing yourself is the most important part of being a novelist…carving away superfluous text until your story stands crystal clear before your reader. For every page in The Da Vinci Code, I wrote ten that ended up in the trash. CAN YOU SYNOPSIZE THE PLOT FOR US? Sure. A renowned Harvard symbologist is summoned to the Louvre Museum to examine a series of cryptic symbols relating to Da Vinci's artwork. In decrypting the code, he uncovers the key to one of the greatest mysteries of all time…and he becomes a hunted man.

perle di saggezza sull'INSTABILITA' del mondo finanziario - gz  

  By: GZ on Giovedì 17 Giugno 2004 16:04

Bill Gross al momento è il tizio che maneggia più soldi al mondo, il suo mega fondo obbligazionario PIMCO ha 400 miliardi di dollari in gestione, quasi il Pil dell'Italia. Oltre a questo essendo ormai sulla soglia della pensione e alla fine della carrierea indulge ora molto più di quando era giovane nel lusso di spiegare urbi et orbi come va il mondo e distribuire perle di saggezza (e per qualche motivo se hai 400 miliardi in gestione e scrivi un commento sull'universo ti leggono tutti molti di più che non se sei un anonimo). Dice oggi due cose che sembrano molto vere: a) anche se tutto è calmo al momento, sia sui cambi e l'obbligazionario (che sono il pane di Gross) che in generale sui mercati finanziari basta ora poco per creare movimenti violenti perchè la maggior parte degli operatori importanti e anche le economie reali sono "LEVERAGED" cioè usano molto debito. Quindi sotto la cenere si cela un fattore di instabilità "...maggiore di quanto mai visto negli ultimi 20 o 30 anni..." b) il dollaro a logica dovrebbe valere un -20% in meno e Bill Gross si unisce a Warren Buffett e Soros (cioè i tre individui più ricchi sui mercati finanziari) nel dichiarare quasi ogni mese in pubblico di essere negativi sul dollaro ---------------------------------------------------------- Pimco chief says global outlook unstable By Deborah Brewster in New York June 16 2004 21:50 The outlook for the global economy is the most uncertain for 20 or 30 years, according to Bill Gross, the influential chief investment officer of Pimco, the world's biggest bond fund manager. "Too much debt, geopolitical risk and several bubbles have created a very unstable environment which can turn any minute. "More than any point in the past 20 or 30 years, there's potential for a reversal," he warned in an interview with the Financial Times. "We have become a levered global economy, specifically in Japan and the US. "With all this consumer debt, business debt, government debt, smaller movements in interest rates have a magnified effect . . . a small movement can tip the boat." Pimco manages $400bn in bonds, about a third of which is outside the US, and has outperformed the market over the past 30 years. Mr Gross is one of the few bond managers whose views can move the market. He said there were bubbles in commodities and the UK housing market, as well as the US currency. "The US dollar is being supported by the kindness of strangers - Japan and China. "It should be 20 per cent lower than it is. Japan and China will change their stance, we don't know when but we know they will. The dollar isn't overvalued against the euro but it is against Asian currencies." The threat of economic instability, he said, stemmed in part from "the advent of financial alchemy" - in particular, the growing use of hedge funds. "Even banks are employing the 'carry' trade - borrowing short and lending long. "They're doing things they haven't done before. There's lots of risk in the economy now compared with even five years ago." Mr Gross supported calls for hedge funds to be regulated, describing them as "basically unregulated banks". "They are amazingly similar in the leverage they use and have the same structure, borrowing at 1 per cent and lending or investing longer, and they take it to an extreme because they go into stocks, commodities, real estate. "If banks are regulated, hedge funds should be. I think there's a lot of risk there," he said, citing the 1998 collapse of Long Term Capital Management. Pimco's plan was to "stay ahead of reflation" by keeping money out of the US and in countries such as the UK and Germany that would not be as badly hit by inflation. The highest level ever of Pimco's money was invested outside the US, in part because of growth in the fund's non-US asset management business. The proportion would be even higher, he said, except that many US clients, such as pension funds, had a ceiling on how much they could invest abroad. "If the US is not bond-investor friendly, we take our money and move it somewhere it is," he said.

Microsoft è un buy - gz  

  By: GZ on Giovedì 17 Giugno 2004 13:13

Microsoft è un buy sia come grafico che per via di questa storia che è stata messa in giro comunque da Acklund o come si chiama che è uno dei due o tre analisti di tecnologia più rispettati nel mondo L'unico problema è che ovviamente a Goldman Sachs prima comprano e poi vanno in Tv a dirlo e si vede bene che sono giù diverse settimane che il titolo ha cominciato a muoversi, anzi senza Microsoft il Nasdaq in giugno sarebbe un 3% almeno più basso ora perchè è stato l'unico titolo tecnologico del mondo a salire senza mai perdere un giorno Aggiungo che questo ha rilevanza per il Nasdaq: chi fa solo future queste cose non le capisce perchè per lui il "nasdaq" è un entità mistica mentre invece è solo un insieme di 100 titoli (quello che è trattato come future e opzioni) e basta che uno come MSFT abbia dietro una storia del genere e ti cambia la situazione Se uno fa trading sul Nasdaq comunque al momento al rialzo conviene usare ^MSFT#^ invece del QQQ o Nazz perchè hai meno rischo

Microsoft ricompra 40 MILIARDI di dollari di azioni - gz  

  By: GZ on Mercoledì 16 Giugno 2004 11:28

Microsoft Story per chi non l'avesse seguita Il top analista tecnologico di Goldmans Sachs era due sere fa su CNBC a spiegare che ora vota per Microsoft perche' si aspetta che ricompri 40 MILIARDI DI PROPRIE AZIONI Microsoft ha 72 miliardi di dollari di cassa di cui non sa cosa fare da anni (ha provato a comprare SAP in germania un mese fa senza successo ad esempio ma non e' facile investire questi soldini) e genera altri 12 miliardi di cassa ogni anno Quindi o paga un 5% di dividendo (al momento paga zero di dividendo) oppure ricompra le sue azioni per fare salire il titolo 40 MILIARDI di dollari di buyback di azioni sarebbe come se qualcuno comprasse il 10% del flottante della borsa italiana ad esempio, il Pil della Bulgaria o Slovenia o Slovacchia Con questo tipo di rumor Microsoft ora sale

"no confidence" - gz  

  By: GZ on Lunedì 14 Giugno 2004 13:05

I titoli dei notiziari Dow Jones, CNN o CNBC sono stamattina: "... Schroeder and Chirac lose...on protest vote...No Confidence vote for major governments...". Per quello che valgono come impatto i risultati elettorali, la sorpresa è che Schroeder and Chirac hanno perso di più in % di Blair o Berlusconi per i quali la sconfitta era attesa ed è stata più o meno in linea con le previsioni Quello che non era previsto era invece il voto di protesta/astensionismo anti-Eu (in svezia un partito creato apposta contro la EU ha preso il 14% e così in Inghilterra un partito simile il 17%) e la dimensione della caduta di voti su questioni di politica interna dei governi dei due governi principali europei, specie Schroeder Detto questo in europa le elezioni raramente significano molto per i mercati finanziari mentre è forse vero un poco il contrario, che se i mercati finanziari (l'euro, sterlina, i bund e btp a volte anche le borse) si squassano i politici ne tengono (in parte) conto D'altra parte gli operatori di borsa sono anche loro parte del corpo elettorale e può darsi che con il loro comportamento ora riflettano il voto di protesta e "no confidence"

e' stato cosi' lungimirante oppure troppo pessimista ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 11 Giugno 2004 02:12

i semiconduttori da ^Stm#^ a ^Intel#^ a ^AMD#^ a ^Amat#^ a ^Infineon#^ da gennaio stanno scendendo. Intanto sia la settimana scorsa che oggi le due associazioni mondiali di categoria riportano che le vendite hanno toccato un nuovo record e alzano le stime puo' essere che qui il mercato abbia anticipato di 4 mesi il "Picco" del business cominciando a vendere ben in anticipo ? e' stato cosi' lungimirante oppure troppo pessimista alla luce dei dati di oggi ? --------------------------------------------------- World Semiconductor Trade Statistics, a semi group, is raising its chip forecast to an all-time record of $214 billion in 2004. Per the report, strong growth is ahead. Shipments will be up over 28% this year after an 18% rise last year. 2005 growth will be up 8% year-over-year. By 2007, global semi revenues will be $256 billion. In the so-called bubble era (Y2K), semi revs were $204 billion

Disinteresse sui titoli - gz  

  By: GZ on Giovedì 10 Giugno 2004 16:57

E' difficile dire, effettivamente nessuno scrive niente Per caso tra ieri sera e stamattina ho parlato con tre persone diverse che scrivevano sul sito di frequente sui titoli azionari e ho visto che stanno smazzandosi alcuni titoli, di cui appunto abbiamo chiaccherato, ma evidentemente non hanno voglia di scriverne Come altra indicazione abbiamo due ^monitoraggi del traffico online sul sito visibili in tempo reale da tutti #http://www.cobraf.com:9999/report.cgi?profile=Cobraf&rid=12&prefs=inetuser&dtc=0^ e da quello che vedo mostrano nei giorni lavorativi una media di 2.500 utenti unici, mentre ad esempio verso gennaio erano 3.000 per cui sono di meno, ma non poi tanto Come abbonati è più o meno lo stesso numero anzi qualcuno di più, ma forse perchè questo è un sito molto orientato sul mercato americano e i cambi che sono le cose che vanno da un anno a questa parte. Invece la borsa italiana è spenta e non ci sono molte alternative di report e siti che puntano su titoli americani, in italiano, quindi è un effetto di " ....in mancanza d'altro...." Quindi come "indicatore" l'apatia o comunque il disinteresse nel discutere di singoli titoli può avere diverse spiegazioni, quella più banale è che non è così utile discuterne. A differenza dei siti come Yahoo (versione USA) dove su un singolo titolo che ti interessi vedi ogni giorno una massa critica di interventi, qui sul singolo titolo spesso non trovi nessun altro e quindi lasci perdere. L'altra è che c'è pessimismo e stanchezza non solo su questo sito ma anche ^in generale in Italia come ho fatto notare questo mese#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=42896^ perchè le borse da sei mesi non salgono e non scendono, ci sono stati gli scandali italiani di parmalat & C. e il quadro generale che si ricava dai media è negativo ....

le statistiche SOTTOVALUTANO il numero di posti di lavoro - gz  

  By: GZ on Giovedì 10 Giugno 2004 14:19

In realtà le statistiche SOTTOVALUTANO il numero di posti di lavoro. Ad esempio dal 1997-1998 in poi l'emigrazione dai caraibi e il centro america verso gli USA è esplosa, arrivano in media 600mila emigrati all'anno, ci sono ora quasi 40 milioni di "ispanici" in America, è un livello di emigrazioni paragonabile solo a quello degli inizi del '900 quando sono arrivati setto o otto milioni di emigranti italiani. Quindi quando si fano confronti tra i livelli di occupazione attuali e quelli di dieci o venti anni fa NON SI TIENE CONTO DEL MAGGIORE AFFLUSSO DI EMIGRANTI che ovviamente richiede una creazione maggiore di posti di lavoro per mantenere lo stesso livello di occupazione in % della popolazione Le statistiche SOTTOVALUTANO il numero di posti di lavoro inoltre perchè con internet e le telecomunicazioni aumentano molto quelli che lavorano in proprio, basta pensare a tutti quelli che lavorano da casa, a vendere su Ebay o fornire consulenza di vario genere, traduzioni, software, massaggi, servizi sanitari, pubblicità... pubblicizzando solo su internet. Le statistiche del governo USA hanno dati solo sulle aziende sopra 50 dipendenti e per quelle piccole e chi lavora in proprio assumono che la loro proporzione resti la stessa e che quindi assumano allo stesso modo delle aziende sopra 50 dipendenti. Se però aumentano i posti di lavoro sotto i 50 dipendenti rispetto a quelli nel settore medio-grandi aziende, allora le statistiche ufficiali non sono in grado di rilevarlo per il semplice fatto che non è materialmente possibile fare rilevazioni affidabili tra chi lavora in proprio ad esempio. La realtà è che al momento in USA le aziende sono spesso in difficoltà perchè i dipendenti si licenziano e vanno altrove: dove lavora mia moglie hanno perso più del 10% dello staff da inizio 2004 perchè la gente ha offerte di lavoro migliori altrove e se ne va con qualche giorno di preavviso per cui negli ultimi due mesi sono in crisi continua per mancanza di staff e passano il tempo a cercare di intervistare candidati. Il responsabile della produzione, un cinese di pechino emigrato, se ne è andato e lavora in proprio da casa free-lance per loro e altre aziende: per le statistiche E' UN POSTO DI LAVORO IN MENO anche se guadagna più di prima. Ma basta anche ricordare anche quello che è successo in Italia: da quando sono nato sono stato circondato da discussioni sulla DISOCCUPAZIONE all' 8% o in certi anni al 9% in Italia e al 20% al Sud ecc.. Ma che senso avevano questi numeri ? Mentre tutti parlavano di disoccupazione intanto le aziende cercavano emigranti dal terzo mondo per trovare qualcuno e arrivavano due milioni di extra-comunitari. A Modena e in Emilia la disoccupazione sarebbe al 3 o 4% secondo le statistiche, invece si riesce a tappare i buchi solo con gli emigranti e il doppio lavoro generalizzato. Tutte le statistiche di occupazione sono distorte, ma nel senso che SOTTOVALUTANO l'occupazione perchè non vedono il sommerso, il lavoro in proprio e la micro impresa NB Da quanto tempo Richebacher è negativo sull'economia americana ? Almeno dal 1995, cioè da quando ho iniziato io a seguire la borsa. Per caso è stato uno dei primi tizi di cui ho cominciato a leggere che parlavano di economia applicata alla borsa, all'epoca era citato su www.StrategicInvestor.com e non c'è mai stato un anno da allora in cui non predicesse un disastro. Se uno non ci crede cerca qualche archivio e vede che in dieci anni ha sempre e solo visto crisi e errori tragici che portavano alla rovina

Il rimbalzo degli ultimi dieci giorni è dovuto all'eccesso di pessimismo dei media - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Giugno 2004 21:14

E' un fenomeno mondiale, non c'entra la politica italiana, è la stessa cosa che notava JJ Cramer due giorni fa per i media americani "....part of what drove this market up is that the market can see right through whatever filter the media uses and recognizes that the corner most definitely has been turned in Iraq. ...." Il rimbalzo degli ultimi dieci giorni è stato quasi interamente dovuto al fatto che la distorsione in senso negativo dei media ogni tanto tocca un eccesso e quando escono fatti obiettivamente positivi l'elastico scatta ------------------------------------------------------- Market Catches What Media Miss on Iraq By James J. Cramer 6/8/2004 URL: http://www.thestreet.com/p/rmoney/jamesjcramer/10165105.html The media misses the positives developing in Iraq. That good news will cushion any selloff. This is not an earnings-driven or interest-rate-driven rally we're seeing now. Could there be more good news coming out of Iraq lately? Hostages are being freed, Germany and France have pledged support, the new government is coming together. And could there be more negative coverage? I am not one of these vast-left-wing-conspiracy guys, but part of what drove this market up is that the market can see right through whatever filter the media uses and recognizes that the corner most definitely has been turned in Iraq. Of course, some of the problem is that our president is an ineffective speaker. He has very little sense of humor and can't even make media jokes. I am reminded by how much Ronald Reagan could say with just a hint of gentle sarcasm. He'd be having a field day with the media's disconnect. Some of you have asked me how low I think we can go on this selloff that I am predicting. I don't want to jinx Iraq, but if it continues to be good news there almost daily, I think any selloff will be cushioned by the world's acceptance of the U.S. plan and the subsequent decline in oil to $35 -- not less than that -- that I think can happen. But let's not mistake the action here; this is an Iraq rally, not an earnings-driven rally and not an interest-rate-driven rally (rates keep creeping back to their highs). We just don't think about it because the media won't pick it up

OSTAGGI LIBERATI DA UNITA' SPECIALI - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 16:54

OSTAGGI LIBERI: LIBERATI DA UNITA' SPECIALI (ANSA-AFP) - VARSAVIA, 8 GIU - Il generale Mieczyslaw Bieniek ha detto che gli ostaggi italiani e il polacco Jerzy Kos sono stati liberati da unita' speciali della coalizione, che comprendevano anche dei militari polacchi. '''Le unita' speciali hanno liberato il polacco Jerzy Kos. Ne' la sua vita, ne' la sua salute sono piu' in pericolo. Altre tre persone, degli italiani, sono stati ugualmente liberati'', ha detto il generale alla televisione polacca Tvn24, rifiutando di fornire particolari sul luogo di detenzione e sulle circostanze della loro liberazione. ANSA) - ROMA, 8 GIU - La liberazione dei tre ostaggi italiani e' avvenuta nel corso di un'operazione delle forze della coalizione nei pressi di Baghdad. Lo ha detto il ministro degli esteri italiano Franco Frattini in un'edizione straordinaria del Tg2.

900 miliardi in liquidita in Italia - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 16:27

I risparmiatori italiani stanno seduti su oltre 900 miliardi di euro parcheggiati tra conti correnti (in crescita del 7% rispetto al 2003), fondi di liquidità, conti postali. Nel 2000 erano 670 miliardi in liquidita', quindi +230 miliardi da allora. In media questi 900 miliardi rendono meno del 2%, in pratica forse un 1% NETTO nominale e un -1% REALE (visto che l'inflazione è almeno un 2%) La borsa per dare un idea capitalizza circa 400 miliardi in Italia e il Pil sarebbe circa 1.000 miliardi, quindi 900 miliardi di LIQUIDITA non sono proprio pochi e nonostante NON siano remunerati nemmeno per l'inflazione continuano a crescere -------------------------------------------------------- LA RELAZIONE DELLA CONSOB INVESTIMENTI E FAMIGLIE Giuditta Marvelli MILANO - Tornare a investire? Non ancora, grazie. Stiamo meglio liquidi e tranquilli, rispondono i risparmiatori d'Italia. Stanno seduti su oltre 900 miliardi di euro parcheggiati tra conti correnti (in crescita del 7% rispetto al 2003), fondi di liquidità, conti postali. E sono animati da una nuova passione per i Bot, che rivivono i tempi d'oro delle aste con la domanda uguale al doppio dell'offerta. Certo, così non guadagnano molto. Anzi: lasciano che la marea del costo della vita allaghi un po' il fondo della barca dei risparmi di famiglia. Mentre l'inflazione avanza al 2,3%, infatti, i conti correnti sono arenati poco sopra lo zero e i cari vecchi Bot non arrivano al 2% netto. AZIONI ADDIO - Ma gli italiani, dopo le amare vicende che portano i nomi di Cirio e Parmalat e le attuali bizze dei mercati finanziari, preferiscono comunque stare fermi a riflettere. Secondo Prometeia (che ha rielaborato i dati di Banca d'Italia al netto delle partecipazioni azionarie non quotate) oggi la ricchezza dei privati custodita tra depositi, conti correnti e pronti contro termine ammonta a 794 miliardi di euro. Una cifra enorme, il 32% della torta intera che, alla fine del 2003, valeva 2.481 miliardi. Nel 2000, prima della grande delusione borsistica, la liquidità delle famiglie non superava invece i 670 miliardi, pari al 30% del totale dei loro patrimoni. Ma i fondi comuni, allora, pesavano più del 20% e le azioni l'11,6%. Mentre oggi il risparmio gestito conta poco più del 14%. E le azioni sono regredite all'8,5%. «In sostanza - spiega Chiara Fornasari, ricercatrice di Prometeia - il recupero delle Borse, che nel 2003 sono salite con performance a due cifre, non ha intaccato la voglia di assoluta tranquillità. È la strategia prudente di chi si è aggrappato alla liquidità per battere la paura, la delusione e l'incertezza». ALTERNATIVE - La fiducia nelle banche, si sa, è al minimo. Ma il conto corrente è un punto fermo. Anche se rende in media - secondo l’Abi l’associazione bancaria italiana - lo 0,89% lordo, ovvero un risicato 0,6% netto. E piacciono anche i fondi di liquidità, oltre alle alternative di parcheggio che si sono quasi guadagnate la patente di fenomeno di costume finanziario. La prima è il Bancoposta: dal 2000 ad oggi le Poste hanno aperto 3,6 milioni di conti correnti che, a oggi, custodiscono in media 26,7 miliardi di euro. Mentre il Conto Arancio, il salvadanaio elettronico di Ing Direct che offre il 2,7% lordo, dall'aprile 2001 si è guadagnato 450 mila clienti per una raccolta totale di 9,5 miliardi. Il fascino della liquidità sprizza poi con evidenza dagli ultimi dati di sistema, diffusi dall'Abi a metà maggio: la crescita dei depositi da clientela delle banche è stata pari al 6,7% rispetto ad aprile del 2003. DEPOSITI - Ma anche guardando dentro i singoli conti degli istituti leader si vede con chiarezza la corsa al conto corrente. Dal gruppo San Paolo fanno sapere, per esempio, che tra il marzo 2002 e il marzo 2003 i conti correnti e i depositi hanno fatto un balzo del 4%, arrivando a rappresentare il 50% della raccolta diretta. Anche Unicreditbanca riconosce che la sua clientela, nell’ultimo anno e mezzo, si è orientata a forme di risparmio piuttosto prudenti. Tra ottobre 2003 e maggio 2004 i conti correnti e i depositi sono aumentati del 4,1% e gli investimenti in fondi monetari dell'11,5%. E il trend in ascesa, spiegano ancora, ha riguardato e riguarda anche i titoli di Stato. BOT - Chi vuole osare un po' più del conto corrente, dunque, affolla le vendite dei Bot e apprezza i fondi di liquidità. L'ultima asta dei titoli semestrali - che risale al 27 maggio scorso e che vanta il record di un rendimento lordo sopra il 2%, mai più visto dal novembre 2003 - ha avuto richieste record per 14 miliardi di euro, contro gli 8 messi sul piatto dal Tesoro. Mentre i fondi di liquidità, («strumenti quasi sconosciuti nel 2000», ricorda Fornasari), oggi rappresentano circa il 3% della ricchezza delle famiglie. E attirano uno stabile pubblico di investitori. Con loro, in effetti, si può sperare di turare, almeno in parte, la falla dell'inflazione. Sempre che le spese siano presentabili: il carico medio totale di questi fondi (Total expensive ratio) per il 2003 è stato pari allo 0,68%. Finché i tassi rimangono ai minimi storici è davvero troppo. Da qualsiasi parte si guardi la cifra. -----------------------------------------------

pessimismo cosmico - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 14:19

Altri segnali positivi dal "Sentiment". Continuo a notare una prevalenza di pessimisti sia in chi ci scrive mail direttamente, sia in chi scrive sul forum e anche nelle conversazioni private. ---------------------------------------------------------- (mail ricevuta) ".....Poichè il sottoscritto è attualmente corto e sta perdendo quattrini, lo stesso non gradisce articoli circa dissanguamenti lenti e progressivi, ANCHE SE CAPISCE LA LIBERTA' DI PENSIERO PAROLE E OPERE Lei ha compiuto studi da ingegneri e anche di finanza aziendale da quanto ho capito e solo recentemente (10 anni circa se non erro) si è dedicato alla finanza. Credo sinceramente che di Economia Lei ne capisca veramente poco ed è per questo che ignora o fa spallucce ad articoli seri che invece Lei reputa solo noiosi. LA FEBBRE DA TORO di cui Lei è afflitto le altera significativamente la percezione della realtà a tal punto da farle sempre oramai "nel tempo libero" pigiare sempre a caso il tasto buy buy buy. Continui pure a pigiare, a suo rischio e pericolo ma si risparmi quantomeno queste esternazioni di CHI SA' PERCHE' SA'..... ---------------------------------------------------------------- Ovviamente spiace per chi al momento perda, ma chi "sta corto" sta giocando in borsa, speculando a breve termine, non è un investimento di portafoglio di una vedova no ? Mi spiace se ogni tanto quando scherzo possa infastidire, comunque bisogna pensare che ogni giorno è diverso quando si specula, oggi magari perdi, ma poi domani insisti e perdi di nuovo... Ricordo che i titoli americani solo due mesi fa hanno toccato il massimo assoluto di tutti i tempi, come media dei titoli, (non come indice, ma per un investitore non mega-istituzionale contano i titoli singoli) per cui chi NON ha comprato azioni negli ultimi due anni deve lui spiegare perchè ha fatto una scelta autolesionista. E così chi non ha comprato azioni negli ultimi cinque o dieci anni, la cosa normale è in genere essere investiti in azioni e non temere in modo irrazionale il crac 12 mesi su 12. Un atteggiamento di pessimismo cosmico è giustificato razionalmente in parte solo da parte di chi Investa a Lungo Termine unicamente in azioni Italiane perchè effettivamente in ITALIA su un orizzonte di diversi anni in media hanno reso poco e con parecchi rischi. Ma speculando a breve termine e a lungo termine sui mercati MONDIALI ci sono state molte opportunità

Gli indici salgono e il pubblico diventa PIU PESSIMISTA - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 12:37

Ogni indicatore ha un valore relativo e non assoluto, va visto nel contesto ecc... ma per quello che riguarda il sentiment è molto molto raro che la borsa salga come succede negli ultimi 15 giorni e il pubblico diventi PIU PESSIMISTA e questo avviene non solo in Italia, ma anche in America come si vede qua sotto. Questa è la definizione da manuale di un segnale di Sentiment. Voglio dire: da un picco di ottimismo del 70% due mesi fa ora la % di ottimisti del pubblico americano è sceso al 33% ! Ovviamente la ragione è che il pubblico è influenzato da quello che legge sui giornali e vede in TV che negli ultimi mesi è una grandinata di cose negative. Bisogna ringraziare i giornalisti, se non ci fossero loro le borse non darebbero segnali di acquisto netti I gestori e i traders non sono però così diversi dal pubblico, leggono gli stessi notiziari e guardano anche loro le TV e sono influenzati come tutti dal clima generale, tanto è vero che il rapporto tra put e call (media dell'ultimo mese) mostra più Put che Call nonostante l'indice stia salendo e anche qui ti aspetteresti che comprassero call no ?

volendo passare dalla teoria alla pratica sulle opzioni - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Giugno 2004 18:53

ok, volendo passare dalla teoria alla pratica il DAX batte 4.010 al momento dopo un bel balzo in su di di 29 punti oggi e le put 3.950 giugno scadono venerdì prossimo e costano 28-29 punti, il gap di oggi a molti sembra un occasione per vendere per cui anche se queste put sono a scadenza vicine te le pagano rispetto alle 4.000 la cosa sorprendente è che costano 45-46, secondo me sono sottovalutate in termini relativi rispetto alle 3.950, succede spesso che le "ali" sono più care, quindi se avessi voglia di essere più sofisticato venderei TRE 3950 Put e comprerei simultaneamente UNA PUT 4.000, una Ratio Spread insomma, incassi 80-84 punti, ne spendi 46-48 e ha protezione se le vendi "NUDE", per perdere,il DAX ti deve scendere di 90 punti secondo me sono care e le vendo nude più o meno qui (magari aspetto un ora per vedere se il DAX scivola un attimo, ma insomma più o meno...) e vendo in stop un numero proporzionale di DAX a 3.950 come protezione vendere TRE 3.950 Put e comprare simultaneamente UNA PUT 4.000, una Ratio Spread è comunque più intelligente come strategia se non segui ora per ora

Il Sentiment per l'Italia da un segnale di acquisto netto - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Giugno 2004 15:44

Il Sentiment perlomeno per l'Italia da un segnale di acquisto netto e chiaro, simile a quello di gennaio-marzo 2003: l'indice Bsi Gamma-Corriere Economia - che misura il sentimento dei piccoli investitori verso Piazza Affari - è scivolato di sei punti percentuali, tornando al 33%, lo stesso livello del gennaio 2003. Anche se le borse mondiali sono risalite di un +30 o +40% e la borsa italiana stessa quasi di un +20% da gennaio 2003 e anche se l'economia mondiale è in BOOM al momento (in asia e america, e in europa in ripresa moderata), ^il pubblico italiano è ora altrettanto pessimista di quanto lo era inizio 2003#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=GIU5^ quando si parlava di recessione e la guerra in Iraq avrebbe "fatto esplodere tutte le tensioni del medio oriente..." Il motivo di tutto questo pessimismo e disinteresse per le borse ( che è misurabile ovunque, ad esempio anche in chi scrive su questo forum) è soprattutto il bombardamento dei media che sull'Iraq in particolare ha raggiunto toni grotteschi, ma anche in generale ormai pompa solo le paure, i pericoli e gli aspetti negativi, dal rischio della "bolla" immobiliare, a quello della "bolla del credito" e l'indebitamento folle degli americani, al dollaro a pezzi, al petrolio che esplode, alla Cina che è troppo surriscaldata e anche lei una "bolla", all'inflazione ora in crescita dappertutto.... ----------- Dal ^Corriere Economia du oggi; "La fiducia è finita in cantina"#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=GIU5^ La fiducia è finita in cantina, con la candela quasi spenta. I piccoli azionisti d'Italia non sono riusciti a tenerla bene accesa in questa fredda primavera di cattive sorprese. L'ennesima faccia crudele della guerra in Iraq, il petrolio alle stelle, la ripresa economica che non convince hanno paralizzato le Borse. E la speranza delle famiglie. In maggio l'indice Bsi Gamma-Corriere Economia - il primo che misura il sentimento dei piccoli investitori verso Piazza Affari - è scivolato di sei punti percentuali, tornando al 33,03%, lo stesso livello del gennaio 2003: in aprile, solo un mese fa, si era raggiunto il 39,54%. Certo, quando gli umori peggiorano così, non bisognerebbe lasciarsi prendere da troppo sconforto. Chi avesse coraggiosamente investito in quel famoso gennaio 2003, infatti, nell’anno successivo avrebbe guadagnato molto. I fan delle teorie «contrarian» oggi si fregano di nuovo le mani. Perché, dicono, quando la maggioranza piange è un chiaro segnale che bisogna tornare in pista. L’attuale disfatta è peraltro accompagnata dallo smarrimento generale riguardo al dibattito sulla riforma delle autorità di vigilanza del mercato, aperto dopo i fallimenti di Parmalat e Cirio. In pratica l'80% degli intervistati (in tutto 310, interpellati dagli esperti di GPF&A in quattro fasi) non è riuscito a capire di che cosa si tratta. Il 29% si arrende a priori («Non sono in grado di valutare») mentre il resto definisce «incomprensibile» il progetto. Per diversi motivi. E c’è di più: solo il 55% della risicatissima base che si sente in grado di dare un'opinione (59 famiglie su 310) dichiara di ritenere utile il progetto in cantiere. Le diverse sfumature della fiducia «sfiduciata» si vedono analizzando nei particolari le quattro anime che compongono l'indice. La prima, il termometro dell'ottimismo, è scesa a 33,09% dal 38,38% del mese scorso. Chi spera che Piazza Affari tra dodici mesi sarà in attivo è quindi sempre meno numeroso e pensa che l'indice possa salire del 4,71%, mentre l'armata dei pessimisti dice che scenderà del 10,91%. http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=GIU5

E anche Quadriga, il fondo hedge aperto anche per soli 5mila dollari - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Giugno 2004 01:08

L'altro fondo hedge che è aperto a sottoscrizioni, che ha risultati anche migliori di Vega e di cui forse altri hanno sentito parlare ad esempio su realmoney.com è ^Quadriga di questi due programmatori genialoidi austriaci#www.superfund.com^. Erano due che avevano creato un programma di analisi tecnica in Austria nei primi anni '90, poi nel 1997 hanno iniziato con 300 mila dollari e ora stanno gestendo quasi un miliardo, della serie: "sui mercati finanziari puoi fare quello che vuoi se hai della testa". Come Vega è un fondo che muove solo futures sugli indici, cambi, bonds, materie prime, se ne infischia delle azioni e segue i trend di breve periodo con l'analisi tecnica automatizzata (più o meno come sembra facciano quelli che scrivono sul sito qui quest'anno!...). E' praticamente l'unico fondo hedge che ha accettato di farsi registrare come fondo comune sotto la SEC, ma è un puro fondo di futures, niente azioni, usa sistemi al 100% automatici. Ha reso finora tra il 25% e il 30% ANNUO, è più piccolo e più volatile del Vega, ma il grande vantaggio è che puoi comprarlo anche in Austria o online con quote di soli 5mila dollari. Nessun altro fondo hedge è interessato al pubblico, preferiscono essere non regolamentati troppo e puntare ai soldi istituzionali o di investitori da 500mila dollari a botta, quindi questo Quadriga è l'unico fondo hedge per il popolo.

Un buon fondo in cui investire - gz  

  By: GZ on Domenica 06 Giugno 2004 18:02

Un buon fondo in cui investire ? Vega, basato in Spagna, un mega hedge fund che appartiene al Banco di Santander, tratta quasi solo cambi e bonds, ha 10 miliardi ora in gestione e ha reso un +9.3% medio dal 1997. E' uno dei migliori nel mondo, non dipende dalle oscillazioni di borsa ed e' ancora aperto a nuovi investitori. Per chi pensi che un hedge fund che usa derivati e fa il 9.3% medio non sta facendo poi un granche' ^guardare i rendimenti medi dei maggiori hedge fund qui sul sito di IASG#http://www.iasg.com/mainframe.asp?^ From THE WALL STREET JOURNAL By David Reilly FOR THE PAST year, investors have flooded Vega Asset Management with money. Just since August, assets under management at the hedge-fund group, based in Madrid and New York, have more than doubled to about $11.5 billion from $5 billion. That has catapulted Vega into the ranks of the industry's heaviest hitters, alongside firms such as Caxton Associates of New York, San Francisco-based Farallon Capital Management and Citadel Investment Group in Chicago. Now Vega must face up to a challenge that many financial-services companies would like to have, which is becoming an issue for the hedge-fund industry as a whole: How big is too big? Typically, hedge funds are established by a few principals who can easily handle a few hundred million dollars and make handsome returns. Vega started that way in 1998, when star trader Ravi Mehra, along with about a dozen others, turned it from an in-house investment fund at Grupo Santander SA, the big Spanish bank where they worked, into a private hedge fund with $110 million under management. World-wide, hedge funds attracted about $38 billion in the first three months of this year alone, more than half the record $72 billion taken in during 2003.. Concerns about Vega's capacity to handle so much money prompted the firm to retort in a recent missive to investors that " `capacity issues' are becoming the Loch Ness Monster of the hedge-fund world . . . sadly, they don't exist." But Vega on Tuesday acknowledged the issue when it announced that it would for the first time ever close one of its four core funds to new investment. In an e-mail to investors, the group said it had decided to "apply the brakes" to this $2.5 billion fund managed by Mr. Mehra. Preliminary results for May released this week showed that three of its four main funds were down slightly in the month. But in April, Vega's funds were in the black while just about every other part of the markets suffered. Vega's Global fund was up 0.67% that month, while its Select Opportunities fund -- a compilation of Mr. Mehra's best ideas -- was up 5.06%. By comparison, the CSFB/Tremont Hedge Fund Index fell 0.58% in April, and its Global Macro sector index was up just 0.14%. Such returns have made Vega "the golden boys of the hedge-fund world," said John Godden, managing director in Europe of HFR, the Chicago hedge-fund research and fund-of-funds operator. Vega also is unusual because it trades almost exclusively in fixed income and currencies -- a strategy known in the industry as "global/macro." That used to be popular in the hedge-fund world, most notably with legendary manager George Soros. But stock investing became the favored strategy in the late 1990s boom, and Mr. Soros scaled back his operations. Today, only 12% of funds are dedicated to global/macro investing, according to HFR. Still, Vega has shown the old style wears well. Since 1997, when the group's Global fund was formally launched within Santander, that fund has posted an average annual 9.35% return; it is up 1.58% from January to May of this year, according to information the group sends investors. Vega's more aggressive, $3.87 billion Relative Value fund has posted an annual return of 19.43% since its start in January 2002 and is up 4.47% so far this year, the firm has said. Those kinds of returns have attracted more than 750 investors in Vega's funds, about 30% to 40% of which are fund-of-hedge-fund groups. Bob Slutz, who started Vega with Mr. Mehra and is now the group's chairman, said that Vega's style of investing means it will always have room to maneuver, no matter how much money it manages. Mr. Slutz believes that Vega's flagship Global fund could still double or triple in size without becoming unwieldly. Take what happened at the start of April. In March, Vega essentially bet that the price of longer-term U.S. Treasurys would fall, running counter to the market's consensus view. For most of March, Vega lost money and its funds ended the month in the red. But it stayed the course, and, on Friday, April 2, a surprisingly strong U.S. jobs figure caused big losses in Treasurys, vindicating Vega's stance. Then, after booking large profits, the firm quickly changed course, believing the selloff in bond markets was overdone, Mr. Slutz said. "The fact that we turned the whole portfolio around in less than a day indicates how liquid we are and how quickly we can move," he added. "If we were too big, we couldn't do that and people would have seen us coming." While the primary responsibility for strategic shifts like this rests with Mr. Mehra, Vega now has 115 employees, compared with about 25 two years ago, Mr. Slutz said. Mr. Slutz last year stepped back from trading to focus on management as chairman of the firm.

Swiss Re, un titolo da seguire - gz  

  By: GZ on Domenica 06 Giugno 2004 02:15

^Swiss Re#^, un titolo da segnalare: sensibile al benessere dei propri managers e allo stesso tempo attento ai costi. Il direttore finanziario di Swiss Re, la mega assicurazione svizzera, ^ha fatto causa a un locale di strip tease di New York a causa di un conto da 28 mila dollari#http://www.thesmokinggun.com/archive/0520041scores1.html^. Nella causa afferma che si aspettava un conto da 2 o 3 mila dollari. Il locale risponde che assieme a un amico ha consumato 5 bottiglie di Clos Du Mesnil Champagne da $3,200 l'una e richiesto un "centinaio" di lap dance al proprio tavolo.

Il segnale quasi infallibile non ha deluso - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Maggio 2004 15:57

E a proposito di Petrolio greggio, volendo ora stare sul concreto e tirare fuori qualche quattrino oltre che fare delle simpatiche chiacchere sui massimi sistemi geo-politici due giorni fa qui ho detto che c'era un ^segnale di vendita quasi infallibile, la "Doppia Wedge"#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=42558^ Visto che ha funzionato e anche subito ? Capita di rado questa configurazione, ma è quasi sempre "money in the bank"

Il petrolio e l'Iraq: aggiornamento - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Maggio 2004 14:47

ammettiamo ....??? Dalla guerra del Golfo in poi, in circa 13 anni il ricavato del petrolio irakeno è stato di circa 45-50 miliardi di dollari di cui sono stati rubati una metà circa dalla cricca di saddam e 1/5 dalle società (francesi e russe in prevalenza) che sotto l'ombrello ONU gestivano il programma "oil for food" che autorizzava l'iraq a pompare circa 1.5 milioni di barili annui contro un potenziale di 3 milioni. Ma il punto è che mentre erano tutti impegnati a rubare (pure il funzionario ONU che contrattava con saddam le forniture umanitarie è accusato ora di avere intascato personalmente) non si è fatta nessuna trivellazione, nessuna infrastruttura, tutto fermo per cui ora le riserve irakene, che sono LE TERZE PER DIMENSIONE dopo Arabia e Russia sono in buona parte SCONOSCIUTE dato che l'Iraq è l'unico paese al mondo in cui dal 1991 le tecnologie nuove non sono state applicate Se si riesce ora a fare fuori i terroristi che fanno sabotaggi e anche ieri hanno massacrato un gruppo di tecnici russi (le foto please .. mancavano le foto dell'"orrore" ieri sui giornali per i loro cadaveri, che non erano nudi come ad Abu Ghraib, ma in compenso mancavano di teste e braccia ? ) l'iraq ha ora la chance di diventare un paese non povero, perchè può arrivare da 1.5 a 4 milioni di barili al giorno, potenzialmente anche pompare 6 milioni entro due o tre anni, quando l'Arabia ne pompa 9 milioni ad esempio (inoltre i soldi non verrebbero più rubati tutti come sotto Saddam). Mettere in piedi un governo mezzo decente in iraq che possa sfruttare le sue riserve con l'aiuto delle fottute multinazionli è una faccenda importante : a) ne beneficerebbero gli irakeni che di colpo si ritroverebbero il PIL RADDOPPIATO rispetto ai tempi di Saddam grazie produzione triplicata e meno ruberie (come se in Italia il PIL raddoppiasse in un anno! ) b) il mondo in via di sviluppo e sviluppato avrebbe 4-5 milioni di barili di greggio in più di offerta sul mercato mondiale e se si è fortunati in mano a un governo meno pericoloso di altri della zona. Di conseguenza probabilmente un prezzo del petrolio di nuovo sotto i 30 dollari. Insomma abbiamo a che fare con unb piano diabolico dove, cosa sospetta e disprezzabile, un sacco di gente si arricchirebbe

Tutto quello che avreste voluto sapere sui broker esteri (37esima puntata) - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Maggio 2004 13:46

(nota: il titolo del topic non corrisponde al contenuto che sarebbe "broker estero", ma qui sotto trovate altri post sul tema ed era quindi più comodo utilizzare questo topic) ---------------------------------- .... bagliomau Cerco delle indicazioni di piattaforme valide per trading sui mercati americani, con possibilità di stop loss, e magari con book a più livelli, che non costino una fortuna, ringrazio chi puo darmi qualche indicazione, magari con una valutazione se già provate. buon trading a tutti. ...... ------------------------------------------------- ......la nota dolente è però rappresentata dalle commissioni troppo elevate che sto pagando, 7.5 euro a eseguito (quelle standard) a fronte di circa 10-14 eseguiti al giorno. ..... qualche altro broker? Però ho un pò di problemi con l'Inglese...avrei trovato questo broker....Vorrei sapere se lo conosce e se soprattutto è affidabile ... http://www.daytrade4less.com/ --------------------------------------------------------- Per l'AZIONARIO (Ameritrade, E-Trade, Schwab...) vanno tutti bene, non ci sono vere differenze è diventato un servizio standardizzato ormai e le piattaforme sono tutte buone. Ma le nuove leggi europee non consentono a molti di loro di offrire i servizi ai cittadini europei e bisogna sentire quali hanno una sussidiaria in europa altrimenti non possono più aprirti il conto come prima Per il FUTURES è più delicato. Se si è disposti a parlare in inglese quando capita di avere problemi alla piattaforma elettronica allora la gamma di broker futures a costi bassi è infinita, da Tradestation stessa (che manca però dell'europa) oppure Lind-Walldock, Rosenthal Collins, ED&F Man ecc... e apri il conto ai Lloyds a Londra in euro ad esempio. Si possono avere costi di 3-4 euro circa per "round turn" (andata e ritorno) oppure pagare un 500 dollari al mese fisso più un costo di un 1 dollaro e rotti per transazione COMPLETA ("round turn") e se fai circa 1.000 trade al mese è molto conveniente Se si vuole parlare italiano so che ED&F Man e Refco sia a Londra che a Chicago hanno degli italiani, ad esempio credo che alcuni conoscano Marco Bertuglia e il suo socio a Refco a Chicago dove hanno un desk italiano e Lind-Walldock ed ED&F Man i maggiori broker futures parlano italiano a Londra. Anche InteractiveBrokers ha chi parla italiano in Svizzera, ma come futures solamente fanno dei pasticci perchè insistono a fare tutto automatico e quando il software sbaglia non hanno gente addestrata a correggere velocemente, cosa che per i futures è più critico (inoltre se devi mettere un ordine al telefono perchè non riesci a collegarti paghi 30 dollari..) Conviene in genere stare su questi più grossi CHE FANNO IL CLEARING cioè le effettive transazioni con la banca DA SOLI, a meno di non conoscere bene personalmente la gente presso uno come quello citato da lei. Ad esempio SpikeTrading è un piccolo, usa Pioneer per il "clearing" li conosco e mi sono trovato bene, ma in generale nei casi di broker piccoli ti offrono solo la piattaforma e poi si appoggiano a uno grosso, come Rosenthal ad esempio (e poi ovviamente c'è come terzo elemento la Banca depositaria non fa differenza però) Direi questi all'estero per i futures: ^Rosenthal Collins#www.rcgdirect.com/newRCG^, Refco, Lind-Walldock ED&F Man

alluminio, zinco e rame - gz  

  By: GZ on Mercoledì 26 Maggio 2004 16:39

Ho appena ricevuto una mail da un mio amico che ha lavorato per anni a Marc Rich, la società di trading fisico di alluminio, zinco e rame ("fisico" nel senso che hanno le navi e i magazzini, lo comprano e spostano dalle miniere....) e poi ha lavorato a Shangai per proprio conto( l'unica persona che conosco bene che ha esperienza diretta del business dei metalli industriali) Mi dice che sta comprando come trading i metalli industriali ora e mi segnala che delle società specializzate nel settore vedono nel rimbalzo delle valute legate alle commodities (dollaro canadese, australiano, neozelandese, rand...) un sintomo del fatto che il ciclo dei metalli riprende. Ovviamente i metalli come alluminio, zinco e rame sono legati al ciclo economico e sono anzi la spia di quello che succede al ciclo dell'industria ("...Giovanni, thought you might be interested in this. I am long lead and tin at the moment but looking to get back into aluminum, Joe...")

questo ad es di oggi è un segnale di vendita - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Maggio 2004 16:37

ehh... sempre queste discussioni economiche...e il grafico cosa dice ? se volete aggiungo che l'Indonesia che è un paese produttore da trent'anni ora grazie al boom economico è diventato importatore ma questo ad es di oggi è un segnale di vendita sul ^Petrolio#^ greggio! (wedge che si allarga a tre punte...)

Chi beneficia della telefonia via internet - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Maggio 2004 23:07

sì mi sono salvato l'elenco delle società che dovrebbero beneficiarne ecco qua ma ho messo i simboli di questi titoli nella mia lista del giorno su Esignal e non ho visto oggi grandi reazioni salvo la solita cosa speculativa su NTOP e EGHT

tutte le discussioni sono inutili - gz  

  By: GZ on Sabato 22 Maggio 2004 02:43

...non Le pare che su certi argomenti sia un poco come combattere contro i mulini a vento...e poi....non si stanca.....di contestare le opinioni di chi comunque continuera' sempre a pensare che e' sempre e comunque non solo un pluto-colplotto ma anche che il rap islamico e' meglio del rock o del pop o di Eminem....Corsera o la Stampa o Lerner non Le hanno mai fatto un invito??Il sito e' suo quindi e' ovvio che Lei scriva con la frequenza che crede.. ...??? ------------------------------------------ Quanta gente ha letto Alessandro Manzoni quando ha pubblicato i "promessi sposi" ? qualche migliaio, ha avuto un vero boom quando ormai era molto anziano e anche lì erano forse 30 mila lettori. Qui su questo sito ti leggono in almeno 3 mila al giorno, a me sembra già qualcosa Comunque tutte le discussioni sono inutili, quando il venerdì sera vai a cena fuori e capita che intavoli una conversazione di argomento generale, che sia Parmalat, i matrimoni gay, le tasse comunali, i tempi di attesa all'USL, le vacanze a Rio o giorgiobush. Se sei a tavola con qualcuno e discuti di faccende generali che siano vecchi amici di infanzia o gente appena conosciuta se parti da presupposti divergenti è quasi sempre un dialogo tra sordi no ? a lei capita invece di avere "dialoghi costruttivi" ? L'unica cosa divertente è cercare di scherzare un attimo e trovare qualche cosa di originale e provocatorio da dire e su un sito internet, anche piccolo come questo, ci sono almeno 3.000 persone in media al giorno che leggono quello che dici per cui è già meglio che discutere in trattoria o a una festa. Nel 1999-2000 ho scritto per due riviste di borsa e non era affatto divertente, avevi sempre dei limiti e degli argomenti fissati da seguire, orari esatti di consegna, spazi da rispettare, ti tagliavano e non erano mai contenti, dovevi ridiscutere e alla fine poi solo una parte dei lettori di Borsa & Finanza ti legge per cui non è che alla fine hai tanto più pubblico. Se invece vuoi arrivare a un giornale nazionale devi essere giornalista di carriera, oppure politico o essere apparso in TV come quel tizio come-si-chiama, Carlà o in ogni caso coltivare delle relazioni nel settore. Comunque parlando in generale sempre più gente specie in america se deve leggere qualche cosa legge di preferenza dei "Blog" (i diari internet) e le pubblicazioni indipendenti su internet, sia di finanza che di politica e società. Tanto per le notizie i giornali soliti sono inutili basta scorrere un attimo su internet ^News.Google#news.google.it^ e sai tutto, cosa serve comprarsi un giornale ?. La parte migliore del corriere della sera erano quelle pagine di commenti dei lettori che mandano email su temi come la crisi economica o le mail a Mieli. Anche io se devo leggere qualche cosa piuttosto che il corriere della sera o il nytimes ad esempio preferisco cose come ^www.andrewsullivan.com#www.AndrewSullivan.com^ o ^Instapundit.com#www.Instapundit.com^ o ^newsmax.com#http://www.Newsmax.com/^ o i siti di finanza che ho citato altre volte. Se devo leggere qualcosa sull'Iraq che senso ha leggere del giornalista romano che sta là un mese e poi torna ? leggo un blog scritto da qualcuno che ci abita come il bravo medico di ^Iraq The Model#iraqthemodel.blogspot.com^ oppure quelli dei soldati americani che scrivono e alcuni sono magnifici come ^Belmont Club#belmontclub.blogspot.com^. Siamo nella tendenza del futuro a scrivere su internet e sempre meglio che finire a discutere al ristorante

è solo un gusto diverso dal nostro - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Maggio 2004 17:08

Essere capaci di fare copia e incolla da un sito internet all'altro non è poco, ma dato che ci sono circa 10 mila interpretazioni, voci infondate e notizie inventate ogni giorno su internet su qualunque argomento, poi ci sarebbe il passo successivo che è quello di capire cosa si è copiato per verificare in qualche modo di non aver letto delle bufale totali che qualche perditempo mentalmente disturbato non avendo un vero lavoro durante il giorno si ostina a pubblicare per compensare oscuri conflitti infantili Nel caso del povero Nick Berg il fatto è che prima di essere rapito aveva la testa sul collo e successivamente il suo cadavere ne è stato trovato privo e questo coinciderebbe con il video in cui la sua voce è udita urlare e la sua gola è vista sprizzare parecchio sangue. Ma non si tratta neppure un evento bizzarro e isolato di cui dici: "...mah! possibile che succedano cose simili al mondo ?..." perchè ad esempio già nei primi anni '80 a Beirut diversi americani come il capo stazione dell'intelligence e un funzionario d'ambasciata vennere rapiti e sgozzati o impiccati con tanto di video e foto (purtroppo troppo brutte per essere pubblicate) e anche di recente questa usanza è molto di moda come mostra la fine che ha fatto il nostro Quattrocchi ("vi faccio vedere come muore...") di cui il film è stato censurato e il povero giornalista Daniel Pearl che pure ha goduto di un filmato di sgozzamento in Pakistan (oscurato da tutte le tv). E se uno ha il gusto dell'orrore su Google trovea diversi spezzoni di video di soldati russi ad esempio catturati e tagliati a pezzi in cecenia davanti alla telecamera allo scopo di diffondere il video su internet come mezzo di reclutamento e ispirazione alla lotta per i fedeli Sembra insomma che si tratti di un usanza consolidata e che ha una sua tradizione che probabilmente riporta ai tempi antichi se uno pensa che anche solo nel 1600 era normale mostrare in pubblico a Modena in giro per la città un condannato che veniva tagliato a pezzi e visto che mancava internet il corteo girava per tutta la città per ore per fare sì che quanta più gente possibile lo vedesse mentre in piazza Grande tagliavano le mani, in via Emilia un piede ecc... Se uno va sui siti internet arabi vede le immagini delle decapitazioni e amputazioni che sono tenute in pubblico, in Afganistan prima che arrivassero gli americani lo stadio lo usavano per fare assistere quanta più gente possibile alla macelleria e ci sono archivi di film su film di amputazioni, castrazioni e smembramenti vari sotto Saddam che purtroppo non sono tali da poter essere mostrate (per cui ripieghiamo sulle foto americane dove la "vittima" è sana e tutta intera). Insomma c'è tutta una CULTURA DELLA MACELLERIA IN PUBBLICO a cui da un paio di secoli noi non siamo più abituati, ma che in altre civiltà è ancora molto viva per cui non c'è bisogno di immaginare complotti quando appare uno di questi video, è solo un gusto diverso dal nostro

I progressi della medicina - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Maggio 2004 14:59

Una storia apparsa ieri. Nove irakeni che cambiavano dollari con dinari in nero ai tempi di Saddam erano finiti in prigione nel 1996 ad Abu Ghraib e dato che allora era un reato dopo un processo di 30 minuti gli tagliano la mano destra per punizione assieme ad altre piccole cose come marchiargli una "X" sulla fronte. La loro amputazione viene filmata e mostrata in giro a fini educativi e Saddam si fa pure portare le loro mani tagliate sotto formalina a Bagdad (per la sua collezione ?). Il film della loro amputazione viene visto da un produttore TV americano a Bagdad che decide di farne un piccolo documentario (nessuna TV o giornale occidentale trova interessante questo film ambientato nella prigione di Abu Ghraib, ma questo è normale, si trattava solo di usanze locali e poi se cominci a menzionare troppe torture confondi il pubblico). Qualcuno in un ospedale americano che vede il documentario si interessa alla cosa: il taglio delle mani è stato fatto stile macelleria e le mani sembrano impossibili da riattaccare senza contare che questa gente soffre per i nervi tagliati. Ma grazie all'interessamento di questi chiurghi il governo provvisorio di Bremer paga per il loro viaggio, una società americana offre delle mani elettroniche da 50mila dollari l'una e a Houston gli riattaccano queste protesi che in realtà sono più di protesi, ma delle mani funzionanti artificiali. Morale ? Mah... "I progressi della medicina ?" " Se non altro ora non gli tagliano le mani ?" "Di video ce ne sono tanti in giro, mica possiamo pubblicarli tutti ?" -------------------- Saddam had their hands cut off. America gave them new ones. ^BY DANIEL HENNINGER Friday, May 14, www.opinionjournal.com#http://www.opinionjournal.com/columnists/dhenninger/?id=110005081^ .... As perfect justice, the story in fact begins in Abu Ghraib prison, in 1995. With Iraq's economy in a tailspin, Saddam arrested nine Iraqi businessmen to scapegoat them as dollar traders. They got a 30-minute "trial," and were sentenced, after a year's imprisonment, to have their right hands surgically cut off at Abu Ghraib prison. The amputations were performed, over two days, by a Baghdad anesthesiologist, a surgeon and medical staff. We know this because Saddam had a videotape made of each procedure. He had the hands brought to him in formalin and then returned to Abu Ghraib. Oh, one more thing: The surgeon carved an X of shame into the forehead of each man. And the authorities charged the men $50. Last year, after we liberated Iraq, a veteran TV news producer named Don North--who has worked for major U.S. broadcasters--was in Baghdad with the U.S. to restore TV service. Iraqi contacts there brought him a tape of the men's amputations. Mr. North says dismemberment was common in Saddam's Iraq and that if one walks down a crowded Baghdad street one may see a half-dozen people missing an ear, eye, limb or tongue. He decided to seek out the men whose stubbed arms represented the civilized world's lowest act--the perversion of medicine. He found seven. Mr. North determined to make a documentary of their story and get medical help for them. How he found that help, if one may still use this phrase, is an all-American story. An oil engineer from Houston, named Roger Brown, overheard Mr. North's tale in a Baghdad café. He suggested Don North get in touch with a famed Houston TV newsman named Marvin Zindler. Mr. Zindler put him in touch with Dr. Joe Agris, a Houston reconstructive surgeon, who has worked in postwar Vietnam and Nicaragua repairing children. Mr. North sent Dr. Agris a copy of the videotape of the surgical atrocities, and Dr. Agris said: Send me the men; I will fix them. But flying seven Iraqi men out of Baghdad is easier said than done. In this case, prodded by Don North and government friends, the famous U.S. bureaucracy gave itself a day off. Paul Bremer wrote a memo authorizing their departure. Paul Wolfowitz told the Air Force it could fly them to Frankfurt. Homeland Security waived visa requirements. Continental Airlines donated passage to Houston. There, Dr. Agris enlisted a fellow surgeon, Fred Kestler, to assist. The Methodist Hospital donated facilities, and the men arrived in Houston in early April. Dr. Agris saw that the Abu Ghraib "surgeries" were a botch. They'd cut through the joining of the wrist's carpal bones, "like carving a Turkey leg." Saddam's doctors did nothing to repair the nerve endings, which left the men with constant real and "phantom" pain. Drs. Agris and Kestler had two preliminary tasks: Repair the nerves, and, alas, take another inch off the men's lower arms, to leave a smooth surface for attaching their new prosthetic "hands." They worked for two days operating on the seven men, who then took a week to recover before receiving their new hands. Those devices were donated by the German-American prosthetic company Otto Bock, at a cost of $50,000 each. They are state-of-the-art electronic hands, with fingers, which respond to trained muscular movements. The rehabilitation and training is being donated by two other Houston companies, TIRR and Dynamic Orthotics. The Iraqi men are in Houston now, spending five hours a day learning to use their new right hands. And oh yes, the brands on their heads were removed. Don North completed his documentary on what happened to these men in Iraq. I watched "Remembering Saddam" this week. Several of the men insisted on seeing Saddam's home video of the atrocity, and so it's in the film--a bizarre, almost dainty image of forceps, scalpel, surgical gloves and green operating-room garments. Nothing like it since Dr. Mengele. Watching his hand come off, Baasim Al Fadhly says: "Look at this doctor, who considers his career noble and swears to God to be a noble person. Let everyone see this film." This crime deserves condemnation from international medical societies, such as the U.N.'s World Health Organization, or the Red Cross. And Don North's film indeed should be seen--but may not be. After two months of trying, no U.S. broadcast or cable network will take it. This is incredible. TV can run Abu Ghraib photos 24/7 but can't find 55 minutes for Saddam's crimes against humanity? On May 23, the American Foreign Policy Council will bring the restored men to Washington. They will visit maimed GIs at Walter Reed Army Hospital. It wouldn't be surprising if they said something positive about the U.S. soldiers who have not been on television the past two weeks. Then Don North and Joe Agris will fly with the men back to Iraq, to survey the rest of Saddam's dismembered population. "The practice of prosthetics is very archaic," Mr. North says,"for a country where this is such an affliction." Dr. Agris hopes to survey the hospitals and bring in some modern equipment and supplies. "If they let me, I'll do some of the kids," he says. "Let's show the good side of what we can do."

calcio e sudafrica - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Maggio 2004 02:48

Caro Luccarini una cosa che magari la interessa di approfondire visto che incrocia il calcio con il Sudafrica che erano temi a cui è affezionato Comprare TKG, la Telecom sudafricana, sulla base in buona parte del fatto che il Sudafrica è stato appena scelto come sede del campionato mondiale di calcio --------------------------------------- Jerry Byrne South African Telecom Sector About To Get A "Kick-Start" 5/19/04 01:27 PM EDT A good look at an opportunity in South Africa. So I was talking with our senior equity analyst the other day about soccer (yes, thought we'd take a break from talking about the markets) and how South Africa had just recently been awarded the 2010 World Cup games. As I have mentioned in this space many times before, the enhancement of modern communications is rapidly transforming how global businesses operate on any given day. In emerging market countries especially, the ability to communicate with the rest of the world through voice, data, video, is the key to economic nirvana. With that being said, John Licata and I began to take a closer look at Telkom South Africa Limited (TKG). I had been fairly bullish about TKG since October of 2003. Now, with his insights, I am more enthusiastic than ever about the firm's outlook thanks to a surging South African mobile market that in my view is about to hit hyper drive. Why? Here are some of John's insights he shared with me. Like I said, South Africa just secured the winning bid for the 2010 Men's World Cup Soccer Tournament (beating out Egypt, Libya, Morocco and Tunisia). The World Cup, which occurs once every four years, is arguably the greatest international sporting event on the planet (outside of the Olympics). Being allotted the 2010 tournament, South Africa has shown the world that it is a peaceful nation, a nation on the economic rise. It also shows the world that apartheid is indeed a thing of the past. The World Cup stands to pump roughly 21.3 billion rand ($3.08 billion) into the economy, with direct spending estimated at 12.7 billion rand, research from tourism specialist Grant Thornton Kessel Feinstein shows. The preparation for the World Cup, the first to be held on African soil, will unquestionably add investment dollars into the South African mobile market, the fastest growing mobile market in the world according to the International Telecommunication Union. Foreign companies who have resisted doing business in South Africa may now look to establish strategic relationships with leading South African firms like TKG as a means to establish a foothold in a truly emerging country. Growth Potential: Many fanatic soccer enthusiasts (approximately 3mln strong) will travel from all over the world to watch their teams practice and compete in South Africa. What does that mean for domestic business owners? It means revenues are likely to seriously leapfrog forward. That's because the amount of people going to the games will dwarf the number of annual South African tourists. The increased travel to South Africa should help the unemployed in the region. The job market is flat out horrible in South Africa (1 out of 3 out of work). Look for the games to change that as preparations add over 100,000 news employment opportunities. I am expecting jobs to be added in the tourism, hotel and restaurant sectors. Renovations of all proposed stadium sites would be a welcome blessing to construction workers. Telecom operators would benefit from fans calling family and friends back home or elsewhere to give updates. Prepaid phone calling card sales in South Africa will likely surge as the games "kick-off" and that good mean even bigger business for TKG. I maintain that TKG should benefit from the overall growth in the South African mobile telecom market. To give you some statistics, mobile subscriber numbers in Africa have increased by over 1000% between 1998 and 2003 to reach 51.8 million. Mobile user numbers have long passed those of fixed line, which stood at 25.1 million at the end of 2003. Mobile user subscribers now comprise 6.2% of the total number of African telecom users versus 3% for fixed line users thanks to access to internet and text messaging services. The percentage of mobile subscribers in Africa is expected to rise from 6.2% to possibly between 10% to 20% by 2010. With the World Cup now planned to happen in their own backyard, look for TKG's Internet service (Telkom Internet) to benefit from an even greater number of users signing up for dial-up Internet services that can be personalized in order to keep up with the latest updates of the games. TKG Internet also gives users access to e-mailing services. Having Internet access during the tournament could be explosive. Just look at what the 2002 World Cup held in Korea did for Chinese web portals at their peak stock levels: Netease.com (NTES), up 1097%, Sohu.com (SOHU), up 488% and SINA Corp. (SINA), up 343%. Management at TKG recently said that it expects to expand by nearly a third to 25mln subscribers over the next two or three years. I am looking for any second fixed-line operator start up to take away approximately 10% market share from TKG by the time the World Cup comes around. HOWEVER, I must emphatically state that TKG's vision to expand across all of Africa will likely more than compensate for any revenue loss from a competing second fixed-line operator (that is if the operator can get off the ground without a hitch). If there is any setback from a competitor, TKG will only pad its already vast lead with consumers. I do believe that any talk that the Government of the Republic of South Africa, an owner of a 39.3% stake in TKG, will sell some shares in 2005 is already factored into the current stock price of TKG. FYI, shares of TKG have fallen over 20% to $43.80 from a high of $54.84 seen on 4/8/04. History: For those tracking at home, TKG is 30% owned by SBC Communications (SBC) and Telekom Malaysia (thanks to a partial sale by the South African government in 1997). While the company is the dominant player in fixed-line telecommunications in the region, it also has a substantial position in South Africa's surging mobile market. In fact, TKG owns a 50% stake in Vodacom Group Limited, which is the biggest cellular phone operator in South Africa with a 59% market share. More than 95% of South Africans are now within their coverage areas which include over 5000 base station cellular networks. The other 50% of Vodacom, a firm with over 10mln GSM customers (up from 8.9mln at the end of 2003), is owned by Vodafone (VOD) and VenFin Limited (35% and 15% respectively). Vodacom recently started commercial operations in Mozambique and managed to sign an impressive 60,000 customers in just the first few months. No sitting duck: TKG has been on the offensive, fending off smaller competition by embracing the digital and wireless revolution and expanding into other African countries with a diverse product mix while curtailing operating expenses. Back in 1997, management took a near 65% stake in Telkom Directory Services (TDS), a yellow pages type directory that also is available on-line. Bottom Line: TKG has been successful by giving its customers what they want--modern telecommunications and the latest Internet and E-Commerce enabling technologies. Whether it is local or international calling needs, TKG is capable of providing high quality services including video-conferencing (an area where growth seems inevitable due to rise in global business alliances and partnerships). I am very enthusiastic that the 2010 World Cup will help TKG foster new international relationships that could help the company further expand its presence in Africa with less financial strain. Dividend: Investors looking for dividend pay-outs may be interested to know that shares of TKG pay a semi-annual dividend of 2.44%. That is slightly below the yield of 2.51% presently on the 4/30/06 Treasury note. Insiders: Confidence that the firm is continuing to grow by leaps and bounds comes from within?literally. What do I mean, you ask? A whopping 72% of TKG's shares are held by insiders. The firm, which has a market cap of $6.1bln has seen profits jump thanks largely to cost-cutting initiatives and a rise in the South African rand versus the U.S. dollar (up nearly 11% since 5/18/03 to 6.7950). The strength in the rand helped TKG pay cheaper prices for dollar-oriented imports. Emerging Nation: No longer does South Africa depend on exporting raw materials (specifically gold) to enhance its economy. Rather, the country has boosted its investment into technology in order to be more competitive with the global market. With that being said, look for TKG to continue adding subscribers across all of Africa, especially as mobile telecommunications becomes even more essential for growth. Japan is South Africa's leading trading partner and with their economy showing signs of rebounding, look for South African telecom firms to benefit. Even though Telkom's five-year deal to exclusively route calls is coming to an end, the company still has limited competition. Therefore, further equity growth in shares of TKG seems credible. I would use any weakness in shares of TKG as an opportunity to invest in a leader in telecommunications in a truly emerging country. Granted the games commence in 2010 but this is one company that will have investors smiling when Spanish soccer announcer Andreas Cantor screams his now infamous "Goooooaallll"!

Kurlak oggi - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Maggio 2004 02:19

Da quatro anni a questa parte nei punti critici del Nasdaq e del settore tecnologico in genere ho sempre fatto caso agli interventi "strategici" del Thomas Kurlak, il guru dei semiconduttori. Ogni sei mesi circa nei momenti di massima tensione del mercato il Kurlak (ora ritiratosi a vita privata con un mucchio di soldi) piazza i suoi interventi e due volte sue tre ho notato e fatto notare che coincidono con dei punti di svolta. Non ho tempo di riassumere, ma oggi ha dato la zampata, solo che sembra più tiepido del solito (in ogni caso riassume tutto ottimamente). Ma anche lui dice: se i tassi di interessi sul Treasury bond smettono di salire per l'estate siamo OK. ----------------------------------------------- What's Been Troubling the Techs By Thomas Kurlak (Tom Kurlak is the former semiconductor industry analyst for Merrill Lynch, now retired. For 19 consecutive years, Kurlak was on the Institutional Investor All-Star Team until his departure for Tiger Management in February 1999.) I remain optimistic about tech over the course of this cycle. Some issues need to be resolved before a sustained move higher can start. This year, tech company fundamentals have played out about as I'd hoped. However, the stocks have been down and just can't seem to generate a rally, even on very good news. What trouble does the "market" see ahead, and what is just a normal correction after a big year of gains in 2003? Over the years, technology -- particularly semiconductor -- stocks have been good barometers of investor confidence. They have always led economic and market upturns and downturns. In addition, gold stocks have been good barometers of investor pessimism about future trends in inflation, profits and the dollar. So far this year, we've had both weak semis and weak gold stocks, and that would be an apparent contradiction. When it comes to the future, are investors simultaneously bearish (falling tech stocks) and bullish (falling gold stocks)? Or do gold investors expect that inflation won't increase much because rising interest rates will choke off the recovery? That would also explain why tech investors would be bearish. The Stop-Go Economy That brings us to an interview with George Soros that I read last December. In that interview, Soros didn't like the outlook for U.S. stocks or bonds. What he saw was an economy propped up by too much borrowed money and very dependent on low interest rates. He predicted that as soon as employment increased, rates would rise rapidly and stall the recovery. He compared the U.S. to the stop-go economy of the debt-burdened U.K. in the 1980s. So far, Soros' forecast has been fairly accurate, to the dismay of American investors. While we've gotten the earnings in 2004 that we wanted from tech companies, we haven't gotten the expected appreciation -- and for the same reason gold investors have been disappointed: Rising interest rates may cool the recovery and inflation. So how will tech companies be affected? Total U.S. inventories are at record low levels relative to sales, and this is the point in the economic cycle when rebuilding inventories is necessary to achieve sales growth. So commercial and industrial bank loans are on the rise to finance higher inventories, which means that as the Federal Reserve raises interest rates, interest expenses will be a bigger drag on profit margins. That's one reason the increase in Cisco's (CSCO:Nasdaq) work-in-process inventory concerns investors. Plus, the company may not need it if demand slows. What about long-term rates, where the market has already adjusted sharply higher? Rates are up by about one-third in two months, to 4.65% for 10-year government bonds. The long market is where businesses borrow to finance capital expansion, and higher rates on more borrowing for capacity growth will show up in profit-margin pressure down the road. Even if companies are flush with cash, as many are, they still incur an opportunity cost in lost interest income when they use it instead of borrowing. Basically, higher interest rates in a growing economy mean lower profit margins, all else being equal. To the extent tech companies need to grow inventory and capacity, margins can be expected to be under pressure as rates rise. And many companies are at historically high margins already, very early in the cycle. The question then is, where's the leverage? Can more margin improvement be expected from near-record levels with rates rising? For the semis, higher chip prices usually show up during the shortage stage of the cycle in time to hide rising costs such as interest expense. It remains to be seen how that will play out this time. So far in 2004, first-quarter data show average chip pricing up 5% over the year-ago quarter. The majority of growth is still coming from surging unit sales, which were up 26%. The Trouble With 'Wintel' Aside from interest rates, what else can be concerning investors in tech stocks? Are there worrisome trends in technology? I see two trends getting wider coverage lately, which are affecting two of tech's biggest stars, Microsoft (MSFT:Nasdaq) and Intel (INTC:Nasdaq) . For Microsoft, it's Linux, the free operating system software available over the Internet. For Intel, it's consumer and industrial electronics eclipsing the personal computer as the semiconductor growth engine. Both trends are slowly eroding the value of the "Wintel" monopoly. As Linux takes market share from Microsoft and the PC market continues to mature for Intel, the future long-term growth of both companies is coming into question. And in Intel's case, management has added to that thinking by recently canceling a new microprocessor and declaring the end of the megahertz race. Besides interest rates and valuation altering technology trends, the stop-go economy that Soros predicted may be starting to show up in slower April retail sales and plateauing consumer confidence. Coincident with those two reports has been forward guidance by tech managements of less sales growth in the second quarter than in the first. On a micro level, computer memory prices have weakened in recent weeks. While Dell (DELL:Nasdaq) reported that higher DRAM prices hurt its first-quarter profit margin, DRAM spot prices have fallen 22% to $5.10 since about April 12. This could foreshadow a softer PC market this summer. So did we miss a good selling opportunity last fall, or was it just a short-term trade that long-term holders can disregard? If the economy has a slowdown in the second half, then it was a missed opportunity. If interest rates do not spike further and consumer confidence rises from here, then tech stocks can resume their cyclical recovery as the stock market regroups and moves higher with the economy. We'll get more clarity in the months ahead. Meanwhile, here's where tech investors should be focused: Look for signs of a stop-go economy, rather than just assuming the economy will grow smoothly, as is still the consensus. Watch guidance by managements on profit margins, which have historically been a leading indicator for tech profit growth. Pay more attention to DRAMs now that prices are weaker. While consumer and industrial electronics has become the new semi demand driver, PC sales trends still affect a large chunk of the chip industry, and DRAM prices are a good measure of PC market health. Analyze closely the investment implications of the aging of the "Wintel" monopoly. Investors will probably need to adjust their portfolio mix of tech holdings more toward companies serving the consumer and industrial electronics markets. I remain optimistic about tech stocks over the course of this cycle. But I see investors asking reasonable questions, after such strong relative performance last year, as interest rates head upward. Some of the issues raised here probably need to be resolved before a sustained move higher can begin. It will take some more patience, and we should prepare for possibly slower near-term growth. But that wouldn't be the end of the world, because the stocks are discounting something bad already. --------------------------------------------------------------------------------

Il petrolio è un guaio, per ora - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Maggio 2004 00:14

E vabbè.. la borsa in quanto tale come argomento è passata di moda A parte la guerra che è sempre un bel tema di conversazione fino a quando si sta a casa propria a battere su una tastiera o al ristorante e a parte berlusconi verso il quale però finalmente si nota un poco di stanchezza (come soggetto di chiacchere non solo su questo forum ma anche in italia in genere)....... il prossimo tema vagamente ^più attinente ai mercati finanziari è il petrolio#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=mt&id=20607#20607^ ----------------------------- Consumi Mondiali ...usa 20.2 (circa 300) cina 5.8 (circa 1200) giappone 5.6 (circa 120) germania 2.6 (circa 100) india 2.4 (circa 1000) corea 2.4 (circa 70) fonte sole24ore di ieri, dati al 31.12.03 --------------------------------------------------- Questi dati riflettono forse il fatto che i tedeschi usano molto carbone e abbastanza nucleare, ma anche così mi sembra strano che consumino quanto i coreani (???!!!) Il petrolio non è in realtà così caro per chi non è nell'area valutaria del dollaro, ad esempio in euro costa meno di quanto costava nel 2000 e così in sterline, franchi svizzeri, dollari canadesi e australiani e un 2% di inflazione all'anno c'è comunque e il prezzo di una materia prima dovrebbe adeguarvisi. DI FATTO IL PETROLIO COSTAVA FINO A 40-42 EURO NEL 1999-2000 QUANDO L'EURO ERA BASSO E ORA NE COSTA SOLO 34... Il fatto è che l'america ne consuma di più procapite semplicemente perchè là è tassato molto poco, se anche da noi un pieno costasse 15 euro sarebbe diverso no?, inoltre il dollaro è debole e quindi per gli USA il greggio ora ha più impatto D'altra parte secondo il libro appena uscito di Bob Woodward (il mega giornalista del NY Times che vent'anni fa fece dimettere Nixon con il watergate, interpetato da Robert Redford in "Tutti Gli Uomini del Presidente") i sauditi avrebbero promesso a Bush di abbassare il petrolio questa estate in cambio della possibilità di dire la loro sul futuro dell'iraq

Conta più la TV del resto - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Maggio 2004 03:00

A Cannes oggi il film del Michael Moore (quello per cui il pericolo è solo bush e bin ladin è una sua creatura), tutto anti-bush e anti-esercito americano ha ricevuto 20 minuti di applauso in piedi ininterrotto da parte degli attori, divi, bella gente e intellettuali che riempiono il festival, la più grande ovazione mai vista nella storia del cinema. Intanto uno dei canali tv americani, dopo aver avvertito tutti per ore di tenere lontani i bambini e di pensarci bene prima di sintonizzarsi ha messo in onda il mezzo minuto di AUDIO solamente dello sgozzamento di Nick Berg. I video invece anche quelli che ne hanno messo in onda una foto l'hanno un offuscato perchè la foto non si vedesse in modo nitido. Anche così però i 30 secondi di Nick Berg che urla e questo capo di Al Qaeda che urla "allah akbar" col coltellaccio in mano hanno l' impatto di un piccolo 11 settembre. Sembra che una ^nuova TV irakena stia per mettere in onda dei video tratti dalle prigioni di Saddam dove vedi cose molto diverse da quelle cosidette torture di abu ghraib #http://www.newsmax.com/archives/ic/2004/5/16/103418.shtml^ (invece di ridere dei genitali dei prigionieri come le soldatesse americane glieli tagliano in diretta) Il colonello Giap, il famoso comandante vietcong, ha spiegato in alcuni articoli ora che è vecchio e in pensione come riuscì a vincere in Vietnam nonstante le sconfitte sul campo. Fino al 1967 i nord-vietnamiti erano in difficoltà e allora il vertice comunista decise di concentrare lo sforzo per impressionare e coltivare i media occidentali per cui tutte le loro azioni principali vennero dirette nelle zone in cui sapevano esserci giornalisti e TV occidentali.... (dal wall street journal) ".........The Communist forces had taken a series of military defeats. the US/ARVN forces had pacified much of the south by the end of 1967 (222 out of 242 provinces). Operation Junction City (February-March 1967) and other sweeps had seriously disrupted NLF activity in the south and forced the COSVN into Cambodia. At a July 1967 meeting the Communist Party leadership recognized their failures and decided to re-orientate their operations to target two key political weaknesses. Firstly, the deep gulf between the US public and the US government over support for the war and its actual progress. Secondly, the tensions existing between the US military and their Vietnamese allies. The leadership decided to concentrate on a few high profile operations, that would take place in the public (and the US media) eye rather than fighting the conflict away from major urban centres. This would bolster Northern moral, possibly inspire uprisings in the South and provide the impression, and hopefully the reality, that the US/ARVN were not winning the war and it was likely to be a long time before they did. The new policy also marked a victory for the 'hawks' over the 'doves' in the Communist Party leadership, in late 1967 around 200 senior officials were purged. .....succeeded in providing the press with the raw material necessary to alter the dynamics of American domestic politics. While he could not alter reality, it could alter the perception of reality enough to give anti-war politicians a winning hand which they played it to the hilt. During the TET the NLF and the NVA lost around 35,000 men killed, 60,000 wounded and 6,000 POWs for no military success. The US and ARVN dead totalled around 3,900 (1,100 US). But this was not the conflict as the US public saw it. Without there being an active conspiracy the US media reports were extremely damaging and shocked the American public and politicians. Apparently the depth of the US reaction even surprised the North Vietnamese leadership, as well as delighting them....."

E' molto chiedere di arrivare almeno al livello di razionalità del grande ayatollah sciita - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Maggio 2004 01:03

....anche se le foto erano taroccate le sevize ci sono state lo stesso...ad esempio il video di Berg all 80 % e taroccato..dicono ---------------- No panarea, faccia un piccolo sforzo mentale anche se è domenica. Non c'è nessuna prova di abusi da parte degli INGLESI perchè tutto consisteva unicamente nelle cinque foto e relativi commenti di supporto "di soldati anonimi..." (che pure erano falsi come ammette ora il Daily Mirror oggi) Il video di Nicke Berg è decapitato invece è vero, e lo sa perchè ? Perchè il suo corpo è stato recuperato mancante della testa e prima che lo rapissero c'era. Come lei faccia a dire che è "taroccato" il video ce lo spieghi che sono curioso, forse è stata la CIA che ha staccato la testa e il cadavere era tutto intero ma morto di infarto ? Aspetto con ansia. Il problema è nella sua testa Panarea. Le foto di soldati inglesi assomigliavano a quelle di torture vere perchè colpire nei genitali con il calcio del fucile un prigioniero è diverso che essere obbligato a stare nudo a contatto con altri prigionieri nudi (ma senza aver subito un solo graffio, come si vede dalle foto made in usa). Nell'esercito italiano andava di moda una volta "l'aereo", prendere le reclute, cavarle nude, farli salire uno sopra all'altro e fargli affondare la faccia nel sedere di quello davanti. Brutta umiliazione, ma da cui si recupera, a me non è capitato ma conosco altri che sono riusciti lo stesso poi a farsi una famiglia. Quando invece ti colpiscono nei genitali con il calcio del fucile rischi di non farti più una famiglia. Soprattutto non te stai fermo e così quando ti pisciano addosso come invece si vedeva nelle foto "inglesi" dove invece il "torturato" se ne stava seduto tranquillo mentre gli facevano tutto questo e teneva pure una bella maglietta inamidata (ho letto che quando era la Gestapo che torturava le magliette dei prigionieri erano stropicciate e anche con qualche macchia, di sangue). Era chiaro dal primo giorno che le foto INGLESI erano fatte in studio e il governo e l'esercito inglese lo hanno subito detto, ma tutti i media li hanno semplicemente ignorati a dispetto dell'evidenza. Hanno intenzionalmente diffamato i soldati che rischiano la vita per fermare i terroristi con foto false e che però ora sono trattate come vere in tutto il medio oriente (dove la smentita non la pubblicano) e sono parte della propaganda di Bin Ladin che ringrazia. Dall'altra hai un tecnico che va a lavorare per rimettere assieme delle centrali in iraq e viene sgozzato (e filmato perchè vederlo dal vivo entusiasma i loro seguaci) dai terroristi che i soldati inglesi e americani cercano di fermare. Lei nota qualche piccola differenza nelle due foto ora che glielo ho spiegato ? Altrimenti le riporto del grande Ayatollah sciita Al-Sistani che leggo essere il capo spirituale degli scitti irakeni (il tizio che nelle foto assomiglia a Khomeini, almeno per me che di grande Ayatollah ho visto in foto solo lui e khomeini e con la barba, il turbante, anziani e l'aria arrabbiata sembrano simili). Al-Sistani finora NON HA DETTO UNA SOLA PAROLA SULLE COSIDDETTE TORTURE AI ABU GHRAIB. Il Vaticano si è affannato a dire che sono peggio dell'11 settembre, il parlamento italiano si è fermato per discutere solo di quello, i media italiani tengono prenotate cinque pagine al giorno da un mese solo per questo, ma Al-Sistani HA IGNORATO la cosa completamente nonostante ad esempio seguaci dell' iman più giovane e ciccione, Abu Sadr, (quello che si è rivoltato il mese scorso...), lo incitino tutti i giorni a condannare i fatti. Invece il grande ayatollah sciita Al-Sistani (che ora mi sta diventando simpatico nonostante somigli a khomeini) ieri HA EMESSO UNA FATWA (una scomunica insomma) contro gli assassini di Nick Berg (e non ha nemmeno condannato l'uccisione del capo di Hamas da parte di Israele che in europa anche i consigli comunali hanno condannato) Quindi in Iraq il capo spirituale di tutti gli sciiti se ne fotte delle famose "torture" americane. Un ipotesi: che sia perchè perchè: a) non erano torture paragonate a quello che succede tutti i giorni nelle prigioni mediorientali e b) perchè sono rivolte contro i sospetti terroristi che hanno massacrato più di un migliaio di sciiti in attentati spaventosi. E invece se ne esce con una bella "fatwa" di condanna dei terroristi di Al Qaeda che decapitano gli americani. Il contrario esatto dell'espresso, del corriere della sera, di repubblica, del vaticano e del 90% dei grilli parlanti italiani E' molto chiedere di arrivare almeno al livello di razionalità del grande ayatollah sciita ? (a pensarci bene, se continua così, l'islam sciita sembra meglio anche del cattolicesimo nostrano)

Era tutto falso fin dall'inizio - gz  

  By: GZ on Sabato 15 Maggio 2004 19:51

Oggi il direttore del Daily Mirror inglese si è dovuto dimettere per lo scandalo delle FALSE FOTODELLE TORTURE INGLESI e ^il giornale ammette in prima pagina il suo clamoroso falso #http://www.mirror.co.uk/^. Non che ci voleva molto: il 5 maggio ho scritto che, anche senza aspettare tutta l'inchiesta ufficiale, era ovvio per chiunque non avesse subito ritardi mentali che fossero foto false dato che : ("..... sembrano fatte in uno studio fotografico, hanno le magliette belle stirate e sono tutti in posa senza segni di stress, quello che dovrebbe avere prendere il calcio del fucile in mezzo alle gambe o a cui starebber pisciando sopra è seduto bello composto, non è strano ?. E le divise e le armi mostrate nelle foto non sono quelle in dotazione delle truppe inglesi in Iraq ) ....") Ovviamente sfogliando il corriere della sera online oggi lo scandalo del falso non viene riportato, sull'espresso online, cosa incredibile, vengono addirittura di nuovo riproposte tutte (il soldato inglese che piscia sul prigioniero, il soldato che lo colisce in mezzo alle gambe, il soldato che gli mette il fucile in bocca... tutte senza dimenticarne una) condite di ennesimo commento indignato. Il giorno dopo che sono apparse le foto americane alcuni giornali inglesi avevano offerto 25mila sterline a chi portava foto di "torture inglesi" e alcuni ex-soldati erano andati in uno studio fotografico in inghilterra e con alcune divise e un fucile avevano messo in scena la scenetta delle "torture a bassora". Per venti giorni le foto hanno fatto tutte le prima pagine il giro del mondo anche se l'esercito e il governo Blair hanno avvertito subito che sembravano false e ci sono migliaia di commenti indignati, richieste di dimissioni di Blair, appelli alla vendetta islamica, attentati a soldati inglesi tutto sulla base di un falso plateale. Dal fine aprile a oggi quasi tutti i media occidentali hanno lavorato a tempo pieno per sbatterle in prima pagina ogni volta che potevano s*****ndo l'esercito inglese come "torturatore" sulla base di alcune foto false e fantomatiche dichiarazioni anonime di "soldati non identificati" nonostante tutta la bufala fosse stata denunciata come tale dal primo giorno dall'esercito (e dal buon senso di chiunque le guardasse un attimo). Ovviamente se il corriere della sera nasconde la notizia della scoperta del falso e l'Espresso continua a pomparla come se niente fosse hai poi Al Jazeera e le TV e giornali islamici che trattano le foto come vere e le masse arabe che sono bombardate dalle foto e basta senza tante sottigliezze, tanto un immagine vale più di 10mila parole. I soldati inglesi a Bassora sono stati vittime di attentati di recente indotti dall'eccitazione per le foto false che gli sciacalli del giornalismo si sono affannati a ripubblicare ogni giorno come sfondo di ogni servizio sull'iraq I terroristi lavorano con gli occhi puntati sui media occidentali, alcuni miliziani di al qaeda catturati hanno detto che Bin Ladin in pakistan non faccia altro che ascoltare la BBC per regolare il flusso di attentati Dopo dieci giorni di sforzi disperati dei giornalisit sciacalli nostrani di trovare un qualche vago indizio di qualche possibile coinvolgimento di soldati italiani in abusi su cui fare il titolo con "Torture" e "Vergogna", in cui sono andati persino a tormentare la vedova di un carabiniere vittima di terroristi per farle dire che forse il marito (che non può obiettare perchè morto) aveva visto "Le Torture" cosa succede ? Oggi puntualmente ecco che i soldati italiani, che sono amati dalla popolazione da quello che è dato di vedere finora, sono attaccati da cinquanta o cento miliziani con un mortaio pagati dall'iran e da al qaeda. E puntuale il Corriere della Sera ad esempio gli fa da cassa di risonanza mettendoli in prima pagina descritti come "La Furia degli Sciiti". Prima per dieci giorni lavorano a cercare (falsamente) di implicare anche gli italiani in fantomatiche torture e poi quando i terroristi, leggendo i media occidentali, prendono coraggio e pensano di poter attaccare anche gli italiani li presentano come una rivolta popolare (Il capo di Al Qaeda Zarqawi che ha sgozzato in diretta l'americano Nick Berg due giorni fa era nel titolo del corriere presentato come: "I vendicatori ...)" Più che il quarto potere la quinta colonna

I giornali sbagliano come al solito (il dinaro irakeno sale ed e' stabile...) - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Maggio 2004 03:01

Si sta verificando qualcosa di simile a quello che e' successo a inizio 2003 quando i media hanno distorto in modo grottesco la guerra in iraq e il risultato e' stato che di colpo da aprile le borse si sono riprese nel mezzo di quello che avrebbe dovuto essere un disastro. E la stessa cosa era successa in misura minore a fine 2001 con l'Afganistan. Non voglio dire ovviamente che l'Iraq sia l'unica questione (e comunque le borse sono piu' care ora), ma la cosa importante da tenere a mente e' che i grandi media tipo corriere della sera hanno la funzione piu' che altro di offuscare la realta'. Ad esempio: la moneta irakena, il dinaro, valeva PRIMA DELLA GUERRA circa 2000 dinari per 1 dollaro e oscillava anche del 20% in una settimana ed era scesa fino a 4000 dinari per 1 dollaro in aprile 2003. E adesso ? con tutta questa crisi, caos e violenza incontrollabile che ti dipingono sara' sicuramente messa peggio no ? Sorpresa.... il dinaro, ora e' stabile sui 1400 dinari per 1 dollaro e oscilla pochissimo, non e' mai stato cosi' stabile. Cosa vuole dire ? Ad di la delle solite balle dei media in realta' ^se un legge qualcosa sui siti di gente che ABITA in Iraq la situazione si sta in realta' stabilizzando e la moneta ti dice la verita', a differenza dei titoli dei giornali#http://iraqthemodel.blogspot.com/archives/2004_05_01_iraqthemodel_archive.html#108436947326518439^ ------------------------ da ^iraqthemodel.blogspot.com#iraqthemodel.blogspot.com^ (questo pezzo di oggi e' semplicemente spettacolare) ------------------------------ Before the war, the Iraqi Dinar was a pathetic piece of paper that could be easily faked, and during Saddam’s times its exchange value dropped from 1 Dinar for 3.33 US$ before the Iraq-Iran war to about 2000 Iraqi Dinar for each single US$ at 2003 with variable changes in between. We never trusted that Dinar, and the tiniest political change or even rumor, used to cause a huge swing in the exchange price of the Iraqi Dinar that sometimes reached 20% of its value in a single day up or down. In one occasion it dropped from 3000 Dinar for each US$ to about 600 Dinar for each US$ in few weeks and then back into 2000 after 2 months, and part of that was sometimes planned. Saddam’s regime used to sell dollars at half the market price, for about one week or so, in small amounts and spread rumors that the sanctions were going to be lifted as part of a secret agreement, and when the price goes below even that of the bank, as many people change their dollars into dinars in the hope that it will rise more, the Mukhabarat, through their men in the market, would buy back more than what the banks had sold, striking two birds in one stone; giving Iraqis a false hope to keep them busy and stimulate the greed of rapid fortune that occurs at such circumstances, and getting extra profit to keep his regime a live (this was not just a guess, I’ve knew this from many Mukhabarat’s men with big mouths). The results were as expected disastrous; few people get rich and thousands get bankrupt, which led in many times to furious disputes between people about unsettled businesses or debts in Iraqi Dinars that mounted to murder in some cases. Those were the peaceful and stable times. Let’s take a look at the chaos we are living now. Iraq is certainly not what one can call a stable country compared to the rest of the world but is it really as messy and desperate as the media want us to believe? ............................................ I think that most people agree that the exchange price of a country’s currency is one of the indicators of the state of that country’s economy and one that when combined with the average income would help in giving a prediction of the future of this economy and the political future of that country as well, as economy and politics are so adherent to each other. Now the Iraqi Dinar was never trusted before the war, and my family was one of the hundreds of thousands of families that changed all the Iraqi currency they had into US Dollars just before the war which caused the exchange price for the Iraqi Dinar against the US Dollar and other foreign currencies to drop uncontrollably from 2000 for each dollar to about 4000 in a period of a month that proceeded the war. After the war the Iraqi Dinar returned to the previous figure and with the introduction of the new Iraqi Dinar, the exchange price improved to around 1500 by the beginning of 2004 with few shakes during the early period. Since January 2004 and till now and despite all the given factors of instability, the exchange price remained almost constant with a marginal variation from 1430 to 1460 and never dropped below 1400 nor did it ever rise above 1500!! What should that tell us? Is it possible that Iraqis are that dumb to believe in their currency and that their economy is stable and rising!? Are they really stupid enough to by all this crap about a prosperous Iraq in the future? Or are there solid economic changes that make it so hard to shake despite all the efforts the friends and brothers of the Iraqi people are putting? Don’t they ever think of revolting against the Americans? Note that I’m talking about the majority here. Back to the average income issue. Some readers may remember that I said my salary was about 17 US$ before the war. Shortly after the war it was raised to 120 US$. Three months after that, they made it 150 US$. Two months later it became 200$(although the truth should be said that they promised that it was going to be 250$) and when I went with one of my colloquies (who gets an exact payment) to receive his salary this month (I still haven’t get paid for 6 months due to some beaurocractic problems that has just been solved), the accounter said to my friend "congratulations! You are getting a new rise starting from the next month and your salary will be around 300 US$!" Now I know this is still a very low figure compared to what doctors get in other countries, but look at the pace of the raises; 120, 150, 200, 300 all in one year! I mean it’s spooky. What will it be the next year, 500$? And what about 3 or 4 years from now? A thousand or can I dare and say few thousand dollars? Will we get more than what the Syrian, Egyptian Iranian and even Saudi doctors!? What a disaster will it be to the mullahs of Iran, Bashar Al-Assad and the king of Saudi Arabia? Some people, including some Iraqis, are fooled by the media as it tells them that the prices are higher than before. This is not true, as the prices of ALL the imported goods have lowered especially with only 5% import tax and with no Uday or Qusay to take their share of the merchants’ profits. The only prices that have risen are those the of the local goods and the wages of laborers and services provided by private businesses, but that was only by 2 to 3 folds at maximum compared to the unbelievably high rise in the income of the government employees who represent most of the working Iraqis which should explain the former fact as a healthy sign of economical growth, not the opposite. Others are fooled by what the media keeps screaming about the unemployment. And this is the most stupid lie I’ve ever heard to which I have only one question: Who are those unemployed people?? I dare anyone to answer this! Everyone who knows enough about Iraq should know that millions of Iraqis were employed by the government, but most of them had second jobs (I used to run a small shop with my brothers beside my job as a doctor, and of course I gave it up soon after the war) except for those who took illegal advantages from their original jobs. The rest were involved in private businesses that paid more but were very risky with all the shakes in economy and all the restrictions from the old regime. After the war some of those who were employed by the government were expelled, but most of them are back now. For God’s sake even most of the Ba’athists and the security agents are back to their jobs now! The only people who are out of job now are Saddam’s special security agents and higher ranked Ba’athists who sucked the Iraqi people’s blood for decades. May I ask how many are those, and should we really sympathies with them this much? Besides, most of them made fortunes and fled out of the country or are using it to start their own businesses and no one is preventing them from that. But wait a minute! Maybe they are talking about the hundreds of thousands of soldiers in the old army who were paid no more than 10 thousand Iraqi Dinars (5 US$)! Now that is something really bad, to deprive a soldier from a job that paid him 5 $ and cost him 10 times of that in transport and bribing the officers besides his DIGNITY! The bottom line, and to talk more seriously, is that this picture the media is giving us about Iraq is almost convincing, even to me, if it wasn’t for this insignificant detail, and something must be done to make it right before most Iraqis start to realize that! But to be fare our Arab and Muslim brothers supported by the legitimate Arab leaders and cheered by most of the major media are aware of that, and of the dangers of the vicious circle of (prosperity-stability-more prosperity-more stability) that the Americans and the Iraqi traitors (like myself) are trying to establish. They (our brothers) are doing all that they can; bombing oil pipelines and ports, beheading foreigners in the name of Iraqis and Allah, attacking electricity stations, creating chaos that allows thieves to loot everything they can, yet it’s still not working!! The Iraqi Dinar stands stable despite some Arab governments formally warned their citizens from dealing with it, the oil production is increasing, the markets are full of goods, most Iraqis are busy working, studying selling and buying and the average income is rising!

Dopo queste sofferenze ho deciso di emigrare - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Maggio 2004 16:14

(questa è in realtà una storia autentica, pubblicata sui giornali alcuni giorni fa, oltre che una barzelletta) Due degli irakeni mostrati nelle foto della prigione di Abu Ghraib hanno tenuto una conferenza stampa a Bagdad davanti ai giornalisti e alle TV. Uno ha dichiarato che sotto Saddam in prigione lo avevano tormentato con scariche elettriche, rotto le ossa e tenuto in una cella piena di escrementi, ma l'umiliazione di essere nudo e sbeffeggiato da soldatesse americane è stata peggiore. L'altro ha aggiunto che dopo quello che gli è successo ha deciso di lasciare l'Iraq. Un giornalista gli ha chiesto dove vorrebbe andare. "... Oh...ad esempio in America.."

sterlina short contro swiss franc - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Maggio 2004 13:17

se Blair si ritira lo sostituisce Brown che è stato l'artefice della politica economica inglese degli ultimi cinque anni quindi economicamente non cambia niente, non vedo perchè dovrebbe pesare tanto più semplicemente ieri i dati di produzione che dovevano uscire a +0.4% sono usciti a -0.3% e la sterlina come il dollaro reagisce ai dati economici Idea: vendere sterlina short contro swiss franc sul rimbalzino il grafico ha rotto

Le foto da vedere e quelle da nascondere - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Maggio 2004 00:37

Sicuramente per tutto il prossimo mese i giornali e le TV faranno a gara per pubblicare le FOTO (qui sotto in fondo) di Nick Berg, 26 anni, tecnico civile filmato ieri con il coltello puntato alla gola che recitava il nome e cognome e famiglia di appartenenza e cittadinanza ("...My name is Nick Berg, my father's name is Michael, my mother's name is Susan. I have a brother and sister, David and Sarah. I live in Philadelphia...") ^per poi vedersi tagliare la testa in diretta TV (per ora in visione sui siti islamici##http://www.newsmax.com/archives/articles/2004/5/11/131016.shtml^). I (sospetti) terroristi che decapitano i tecnici venuti a lavorare alle centrali elettriche o preparano le autobombe quando finiscono in prigione e sono maltrattati (per farli parlare) diventano i protagonisti delle foto più ghiotte mai esistite per i media. Da un mese nessun giornale o tv può evitare di infilare dappertutto l' "Orrore di Abu Ghraib", le foto con le reclute americane rappresentanto l'"Orrore" con la maiuscola, sono da antologia e non stancano mai, come i santini di Padre Pio o l'immagine del Colosseo. Sono dieci, ma tutte foto da prima pagina e se finiscono nelle pagine interne è solo per darle lo spazio necessario per il formato da poster a colori. Per tre settimane tutti i giorni entrano in ogni articolo sul tema per paura che qualcuno che era in vacanza ne perda la collezione completa...: " ho persa quella con il cane ... tu ce l'hai ?... e quella della ragazza che ride puntando l'indice all'uccello del tizio....io l'ho in bianco e nero... ha colori non l'avresti ...? " Per cui sicuramente LE FOTO di Nick Berg, tecnico civile sgozzato in diretta, che è ora solo sui siti islamici, non lo si vede molto ancora sui media ma immagino che lo stiano copiando ora e che poi non si stancheranno di mostrarne le foto tutti i giorni sotto: "le Immagini dell'Orrore" accompagnato da articoli di tutti i generi senza soste tutto il mese con interrogazioni in parlamento e dibattiti. (Non c'è bisogno di mostrare foto sanguinolente, puoi mostrare prima che gli taglino la testa). Così come hanno mostrato tutti i giorni in prima pagina di continuo il film e LE FOTO dei quattro civili americani che scortavano un carico di alimentari torturati, mutilati, bruciati e poi appesi a pezzi agli alberi a Fallujia da una gruppo della "resistenza" che nel filmballava e rideva intorno ai cadaveri. E come hanno hanno mostrato tutti i giorni in prima pagina il film E LE FOTO di Quattrocchi (.....ohh... Al Jazeera per Quattrocchi ha fatto un eccezione e ha deciso di non mostrarlo, come mai ? mostra tutti i giorni i cadaveri sanguinanti di chi viene sparato dagli americani...forse il tizio che crepa urlando ".. vi faccio vedere come muore un italiano..." non giovava alla causa ? Se la CNBC avesse avuto un bel filmato di violenza su un terrorisra e non lo avesse mostrato nessuno avrebbe detto niente ?) E poi hanno mostrato tutti i giorni di continuo il film e LE FOTO in prima pagina degli altri cadaveri di soldati prigionieri e tutti finiti in una fossa e dei rapiti vari ritrovati finora sempre mutilati. Così come hanno mostrato tutti i giorni di continuo il film e LE FOTO in prima pagina di Daniel Pearl il giornalista del wall street journal che è stato filmato per bene mentre lo sgozzavano in un bel film a colori dopo avergli fatto recitare "...sono un ebreo.. figlio di un ebrea...". E così LE FOTO del linciaggio di massa da parte di poliziotti palestinesi dei due riservisti israeliani finiti per errore in una zona palestinese. E LE FOTO delle bambine in auto con la madre incinta fermate e uccise a una a una dai militanti di Arafat. Ci sono tante FOTO, addirittura filmati di questo genere, ma curiosamente tutti i media hanno deciso di censurarle. Non è perchè sono immagini "forti" altrimenti Buchenwald e Mathausen non li vedremmo ripubblicati ogni sei mesi con gli scheletri in prima pagina. Cosa impedisce di pubblicarle ? Difficile dire esattamente, ma e' certo che per quello che riguarda il terrorismo islamico rivolto contro americani, israeliani e occidentali in genere LE FOTO DELLE VITTIME VENGONO MAI PUBBLICATE. Al massimo ogni tanto un immagine piccola, nelle pagine interne, il primo giorno del fatto e poi basta. Mah...le foto di quello decapitato o o del soldato mutilato o delle bambine sventrate dall'autobomba ?.... come si fa .. un poco di discrezione... non occorre mostrarne le foto... si sa che c'è della violenza in certi posti e basta accennarlo, sarebbe di cattivo gusto sottolinearlo. Capitano invece dieci foto di sospetti terroristi maltrattati per farli parlare ? Diventano le immmagini del secolo, quelle che tutti, anche i bambini devono vedere tutti i giorni per riflettere e discutere. Le dozzine di immagini loro vittime ? Nahh... silenzio stampa, che bisogno c'e' di vedere in foto della violenza....mostrarle potrebbe indurre nell'opinione pubblica delle reazioni poco corrette

Si parla ora tanto di "outsourcing" - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Maggio 2004 17:24

Si parla ora tanto di "outsourcing" cioè di appaltare nei paesi del terzo mondo dei lavori, bene questo lavoro degli interrogatori dei terroristi sarebbe il settore ideale da far fare all'estero Quindici giorni fa la Giordania ha annunciato di avere bloccato un mega attentato ad Amman. La settimana scorsa sono apparsi alla TV giordana i terroristi del commando (vedi sotto) e hanno confessato in diretta televisiva i particolari del complotto. Come mai i tizi che vengono presi in spagna o italia o germania o dagli americani in iraq o afganistan invece non confessano subito così bene ? Anche in Italia finora l'unico pentito di Al Qaeda finora ha confessato solo per evitare di essere estradato in Tunisia dove era ricercato, ha detto ai magistrati di milano: " parlo purchè non mi mandate in prigione a Tunisi.." Forse, visto che tutti dicono che "ci vuole l'intelligence" per il terrorismo, bisognerebbe chiedere all'"Intelligence" giordana qualche foto presa dalle loro prigioni che mostri come interrogano i sospetti, ogni paese ha la sua specialità e noi abbiamo da imparare. Anche i bamboccioni e le ragazzotte americane di Abu Ghraib che sono ora sotto corte marziale potrebbero imparare qualche trucco da dei professionisti su come far parlare i sospetti terroristi. Ma la cosa più semplice sarebbe di mandarli in Giordania, Egitto o Tunisia e farseli riconsegnare dopo che li hanno fatti parlare pagando un tanto a confessione. L'unico svantaggio grosso sarebbe per i giornalisti occidentali che perderebbero metà del loro business perchè ai tunisini, agli egiziani, ai giordani piace lavorare senza pubblicità

stesso ciclo che lo ha fatto girare in marzo si completa oggi - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Maggio 2004 21:30

uh... come siamo tirchi, cosa saranno mai oscillazioni di dieci minuti, magari era uno che è andato a pranzo e ha venduto per mangiare in pace e ricompra quando torna la prospettiva di medio periodo è più chiara lo stesso ciclo che lo ha fatto girare in marzo si completa oggi basta leggere i numeri fino a 13 (tassi di interesse a 10 anni)

la maggiore posizione al ribasso degli ULTIMI DIECI ANNI - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Maggio 2004 20:53

Leggo che la posizione al ribasso dei fondi hedge sui Treasury Bond questa settimana con gli altri 58mila contratti che hanno aggiunto ora è diventata la maggiore degli ULTIMI DIECI ANNI (^La vedete sul COT#http://www.bullishreview.com/COT_LIST.html#TY^ e l'ho sottolineata sotto, sono i "non commercial") Basta che qualche dato o qualche comunicato FED vada nella direzione di suggerire che i tassi non cambiano e qui avrai la madre di tutte le ricoperture di posizioni al ribasso (di riacquisto)

a proposito, le foto inglesi sembrano fatte in uno studio fotografico - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Maggio 2004 16:25

ah sì... la tortura di essere messi nudi e derisi .. Se la Gestapo avesse messo delle ragazze a sghignazzare di detenuti nudi incapucciati tutti senza una ferita, una macchia di sangue o un anche solo un graffio, ben nutriti e nemmeno ammanettati sarebbe passata alla storia come una polizia segreta umanitaria che usava le umiliazioni da da caserma per intimidire i sospetti (invece di farli mangiare dai doberman come era prassi anche sotto Saddam) Nella prigione di Abu Graib o come si chiama, si stima che da 2.000 a 3 mila prigionieri siano stati ammazzati di recente sotto Saddam e quando sono arrivati gli alleati c'erano i cadaveri di prigionieri abbandonati mangiati dai cani Se vuoi vedere delle foto di prigionieri maltrattati ce ne sono a centinaia su internet, ma tratti dalle prigioni di Saddam o anche solamente dalla fine che hanno fatto gli americani catturati finora, gli ultimi quattro di cui hanno ritrovato i cadaveri la settimana scorsa hanno detto le agenzie "..erano mutilati.." (ma ovviamente le foto non le pubblicano). Bisogna provare a confrontare foto come quella di questi marines prigionieri con quella degli irakeni nudi "umiliati" e poi dire se la termine tortura si applica a entrambi oppure se occorre cercare qualcosa d'altro sul dizionario per esprimere alcune differenze in termini di sangue e mutilazioni da foto come quella qui sotto di marines catturati apparsa su Al Jazeera (E a proposito, le foto inglesi sembrano fatte in uno studio fotografico, hanno le magliette belle stirate e sono tutti in posa senza segni di stress, quello che dovrebbe avere prendere il calcio del fucile in mezzo alle gambe o a cui starebber pisciando sopra è seduto bello composto, non è strano ?. E ^le divise e le armi mostrate nelle foto non sono quelle in dotazione delle truppe inglesi in Iraq #http://www.atsnn.com/story/47149.html^ )

gli investimenti finanziari sono diversi dal resto - gz  

  By: GZ on Martedì 04 Maggio 2004 13:50

.....) UN FONDO COMUNE DEVE BATTERE L’ ETF . Non per motivi matematici , di tasse o di spese, ma semplicemente per motivi di mercato .Altrimenti non ha motivo di esistere visto che sono nati gli ETF...... ------------------------------- Il "Mercato" si baserebbe sulla Domanda e l'Offerta, ma negli investimenti finanziari sono distorte (in Italia). L'Offerta è "oligopolistica". Rispetto al risparmio gestito solo le le banche italiane possono operare, niente fondi o broker esteri e anche niente privati cittadini italiani, classico caso da manuale in cui la concorrenza è apparente. Consenti al privato cittadino di entrare di colpo avrai 10 mila altri operatori invece di 16 banche italiane e la concorrenza inizierà. La Domanda del consumatore si basa non solo sui suoi bisogni, ma sull'Informazione a sua disposizione. Quando si tratti di lavatrici, carne di manzo, vacanze alle Seychelles o scarpe col tacco l'informazione a disposizione del consumatore non è un problema perchè può affidarsi alla sua esperienza personale o di gruppo famigliare e amicale. L'Informazione finanziaria ? 1) Il bello della finanza, quello che fa sì che chi vi è dentro faccia soldi spoporzionati al costo e allo sforzo impiegato è che non è intuitiva. Non è immediato calcolare se quello che hai guadagnato con un fondo era meno di quello che potevi guadagnare comprando a caso 20 azioni oppure quello che hai perso era maggiore di quello che avresti perso comprando tre indici di borsa tramite degli ETF. Non è come comprare un auto dove tutti si accorgono come accellera e quanto consuma e sanno fare confronti rispetto ad altre auto. Anche persone laureate in fisica o medicina se provi a chiederglielo non hanno mai pensato a fare il calcolo del rendimento delle alternative di investimento, mentre se devono comprare un box per l'auto sono degli esperti economici. Se poi parliamo di calcolarlo su dieci o quindici anni buio completo. 2) Ci sono almeno circa 200mila persone in italia, contando chi lavora in banca ai borsini o alla consulenza e i promotori finanziari, che si dedicano quasi a tempo pieno a vendere fondi comuni, fondi di fondi, gestioni patrimoniali, private banking, unit linked, prodotti a capitale garantito .... L'Informazione che raggiunge l'utente passa per il 90% tramite questi operatori che sono pagati in base al costo del prodotto venduto e l'ETF non gli fa guadagnare niente per cui è logico e umano che dato il punto 1) l'informazione che forniscono sia condizionata alla loro sopravvivenza economica