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allocazione di portafoglio oggi - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 17:08

da quando avete iniziato questa discussione stamattina l'indice è salito del +4% e in un momento dove nessuno gli avrebbe dato mezza chance bisogna cercare di tenerla in piedi ora non ho seguito benissimo, ma noto che stamattina sono entrati in azione gli "asset allocators" cioè di punto in bianco alcune grosse istituzioni, di quelle che non guardano il grafico della giornata, ma quello della settimana o del mese e prendono 2 o 3 decisioni all'anno perchè devono muovere 30 mila miliardi di lire vecchie hanno fatto i loro calcoli e in base al loro modello di allocazione hanno spostato qualche vagone di euro o dollari dal reddito fisso all'azionario Ogni tanto invece dei traders ci sono anche questi che devono ragionare su un orizzonte di un anno e calcolare il valore relativo delle diverse classi di asset. Lo dico a Ant a al suo modello di allocazione Modificato da - gz on 8/6/2002 15:10:30

Ebner E Pirelli - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 02:50

Ebner è proprio saltato, ha dovuto lasciare gran parte del suo impero alle banche svizzere il tutto è stato fatto nella massima segretezza addirittura le autorità svizzere d'accordo con le banche hanno diffuso notizie che le cose andavano bene come diversivo fino al giorno prima la cosa interessante è che aveva il 7% e rotti di ^Pirelli#^ e grazie alla assoluta mancata di trasparenza di queste cose nessuno sa se l'abbia venduta e quanto ma può essere stato lui a affondare il titolo dai massimi di maggio ^Olivetti#^ perde un -30% e Pirelli un -55 ed è sotto di un -30% dai minimi di settembre e i buy degli analisti ad es sono identici sui due titoli. Dato che non sono cavi e pneumatici a crollare così ora tanto uno dei due titoli è "sbagliato". E' banale dire che ora che Ebner ha liquidato.... -------sempre da breakingviews -------------- Switzerland: The Swiss are famed for their discretion when it comes to banking matters. And they are certainly keeping mum about the fate of Martin Ebner. A group of creditor banks has just taken control much of the celebrated Swiss investor's SFr10bn-plus portfolio to repay sour loans, leaving him with about SFr5.5bn in assets, according to a person familiar with the situation. It has also agreed to a moratorium on the SFr7bn he still owes the banks. And all with barely a word to the market. At no stage have the creditor banks - fronted by Zuercher Kantonalbank (ZKB) - or Ebner himself given any more than the barest minimum of detail. The creditor banks have not disclosed whom they are, and no details have been given of the assets that have been transferred, nor the terms and duration of the moratorium. Misleading spin has been put on events. At one stage, ZKB even suggested that it had taken control of some of Ebner's investment funds to expand its own fund management activities. Indeed, it seems that everything possible has been done to keep things under wraps. The suspicion is that ZKB has been chosen as the creditors' mouthpiece precisely because it is an unlisted public sector bank whose officers are under little obligation to disclose anything and are almost entirely unknown to the wider public. The creditor banks are understood to have parcelled out the shares they have taken so that no single member holds a disclosable position, according to a person familiar with the situation. Because of this, the market has no real visbility on what, if anything, happens to the shares - which include big stakes in the likes of Credit Suisse and Baloise - that have been nabbed. It is easy to see why this suits the banks. Sweeping everything under the carpet may spare their blushes for having imprudently lent so much money to Ebner in the first place. It may also gloss over any improprieties that have taken place. But it hardly says much for the Swiss market as a whole. The Ebner crisis exposes a number of weaknesses - not least a systemic one. It seems to have posed a risk to the banking system. The authorities clearly thought so, or they would not have cut interest rates. It has also exposed an unhealthy clubbiness in the Swiss financial system. Credit Suisse is thought to have lent more to Ebner in recent months mainly because Ebner held a big stake in the banking group. And worst of all, the mess has not even been cleared up. Under the banks' solution, stock prices must rebound or else Ebner will be back in the soup. The Swiss establishment's failure to acknowledge these glitches means they will go uncorrected. In the meantime, it has acquiesced in an untransparent act. This sits ill with its concern for financial stability. In current febrile markets, anything that smacks of a cover-up is a recipe for rumour and volatility. Modificato da - gz on 8/6/2002 0:52:35

tuttavvia nell'insieme... - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 01:19

ciononostante nell'insieme sta andando bene e il rendimento lordo è discreto quello che manca è un meccanismo per gestire il rischio, cioè il numero di contratti, ma questo è stato gentilmente spiegato nei post precedenti quindi, leggendo questo topici ci sono tutti gli ingredienti per un sistema meccanico sull'S&P 500 future ho spiegato anche il concetto perchè trovo antipatico fare vedere delle frecce rosse e basta e ho anche spiegato anche il cosiddetto money management però occorre tenere presente che se per due mesi il mercato va in laterale il sistema e il 90% dei sistemi avrà il suo mese di pareggio se va bene e perdite se va male Per ora però quasi tutti i sistemi meccanici vanno alla grande Modificato da - gz on 8/5/2002 23:22:31

Ma mesi fa quando era laterale.... - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 01:14

Bene, questo sistema sembra funzionare, dopotutto è una versione dell'Oddball che è un sistema che da 10 anni funziona abbastanza bene però si nota che in questo periodo funziona molto bene mentre in altri periodi faceva più fatica cioè quando il mercato aveva meno auto correlazione, in parole povere quando era molto a zig-zag

Questo è il mese dei sistemi meccanici - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 01:11

è molto interessante vedere segnali di sistemi (anche se i segnali si vedono dopo che sono già in utile e non c'è nessuna spiegazione) va tenuto presente che per i sistemi MECCANICI QUESTO DELL'ULTIMO MESE E' UN MERCATO MOLTO FACILE ad es se prendo il concetto di advance decline oraria, ma come media e gli applico il tasso di variazione (quindi non come ROC puro, ma applicato alla media dell'advance decline) ottengo questo sistema che contiene 3 righe esatte di codice e si può anche calcolare a mano o in excel guardando il grafico e con la spiegazione che ho dato chiunque sia un poco dentro queste cose lo ricostruisce, non c'è bisogno di essere troppo segreti Modificato da - gz on 8/5/2002 23:21:5

Dimensione del rischio futures - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 00:03

X ZIBORDI. Ma volendo ugualmente applicare il sistema di LeBeau alla gestione di 1 Contatto con un sistema sul FIB 30 (valore 24000 X 5 = 120.000 Euro). Come si dovrebbero calcolare i valori di bet size ?? Cosa vorrebbe dire rischiare il 2% ?? Grazie per la risposta --------------------- Il punto di partenza è il sistema o metodo che uno ha. Se uno ha un metodo che in media rischia circa 400 punti FIB per operazione allora dice 400 punti = 2 mila euro che sono il 3% di circa 60 mila euro quindi devo usare 60 mila euro di capitale nel conto se poi perdo e vado sotto dovrei usare un rischio minore di 2 mila euro per operazione, quindi o cambio sistema oppure devo usare dei minifib30 ad es 3 mini-fib, in modo da mantenere sempre la proporzione tra il 3% di rischio e il capitale che ho se guadagno invece ad es 20 mila euro allora prendo il 5% di questi che sono mille euro e li sommo ai 3 mila euro iniziali di rischio E Quindi comincio a rischiare con un FIB30 più 2 mini-FIB30 e così via Modificato da - gz on 8/5/2002 22:5:43

Analisti Americani di Oggi - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Agosto 2002 17:24

rassegna di realmoney di oggi notare la chiamata negativa sulle banche di Lehman quella positiva di Prudential sul mercato in generale Lehman downgrade di ^Cisco#^ ahi ahi Goldmans Sachs upgrade di ^Tyco#^ un buy su ^HealthSouth#^ -------------------------------------------------------- CHANGE IN RATINGS On Assignment (ASGN / Nasdaq) Salomon Smith Barney We are upgrading ASGN from 2H to 1H on valuation. The shares currently trade at just 9x our 2003E EPS and just 4x 2003E TEV/EBITDA. We estimate that the recently acquired travel nurse business alone is worth about $7.50 per share, higher than the current $7.25 share price. ASGN has minimal debt, generates good cash flow and, under new management, has the opportunity to grow in its niche of providing scientific and healthcare staffing, in our view. Cox Communications (COX / NYSE) Credit Suisse First Boston Downgrading from Buy to Hold, with a $29 price target. We believe the higher SG&A growth will limit the company's ability to expand its margins. Installation costs are rising with the customer churn. Cisco Systems (CSCO / Nasdaq) Deutsche Banc Alex Brown We expect the company's sales and earnings to exceed the consensus estimates, with the domestic enterprise market and continued expense management leading to better margins. Reiterate Buy rating. Cisco Systems (CSCO / Nasdaq) Lehman Bros We are looking for solid July Q results, and expect EPS $0.01 above our $0.11 est, in line with consensus. While impressed by execution, our rating reflects prospects from continuation of subdued macro demand outlook. Our long term position impressive. Our target price is $14-$15. Our rating is Equal Weight, from our prior Strong Buy call. Cisco Systems (CSCO / Nasdaq) Morgan Stanley Co. Recent checks indicate results in-line with the consensus. The enterprise business is performing especially well. Reiterate Overweight rating and $19 price target. Citigroup (C / NYSE) Lehman Bros Although, we believe a material decline in the share price is unlikely from the current level, we believe the shares are likely to under-perform near term due to implications of a very tough operating environment, economic uncertainty and significant headline risk. Although, our 2003 estimate is unchanged, we trimmed our '02 estimate by a nickel to $3.10, and are revising our one-year price target from $55 to $43, based on our discounted capital flow analysis. Our previous rating was Strong Buy, our new rating is Equal Weight. Federated Department Str. (FD / NYSE) Salomon Smith Barney We are initiating coverage of Federated Department Stores with a Neutral rating and a $38 price target. FD is currently trading at 8.9x our 2003 EPS estimate of $3.96, which is below the department store average forward P/E of 12.5x. However, despite that we see a compelling valuation and strong cash flow, we are maintaining a cautious outlook on Federated until we see a sustained improvement in sales trends. Innotrac Corporation (INOC / Nasdaq) Bear Stearns Lowering Investment Rating To Sell from Neutral, As Company Continues To Struggle With Gaining Revenue Traction. Revenue Target Lowered for Full Year to $68 Million, Which Is Expected To Produce A $0.17 Per Share Operating Loss. Execution Risk Rises, We Believe, As New Retailing Customer Additions Move Business Mix Further Away from Original Telecom Model. J.P. Morgan Chase & Co. (JPM / NYSE) Lehman Bros We are reducing our EPS estimate on JPM by a dime for 2002 to $2.35 and cutting our estimate for next year to $3.15. For 2002 we are now $0.11 below consensus, although we are not low on the Street and our estimate is below consensus for next year. Based on our discounted capital flow model, we are also reducing our one year price-target from $39 to $31. Our previous rating was a Strong Buy we are now rating it Equal Weight. Kroll (KROL / Nasdaq) Bear Stearns We are raising our rating from Attractive to Buy. Execution Nearly Flawless. Q2 EPS of $0.14 Tops Our Estimate. Outlook Remains Potent. Absence of AIG Kidnap & Ransom Revenues Offset by Strength in Other Segments. Background Checking Especially Robust. Second Half Revenues Likely to Grow 40% or Better. May Department Stores (MAY / NYSE) Salomon Smith Barney We are initiating coverage of The May Department Stores Company with a Neutral rating and $31 price target. MAY is currently trading at 10.4x our 2003 EPS estimate of $2.78, which is below the department store average forward P/E of 12.5x. While May has demonstrated strong financial discipline, we believe that it is unlikely to return to historical EBIT margin levels given the secular change in the competitive landscape. Mandalay Resort Group (MBG / NYSE) Credit Suisse First Boston Upgrading our rating to Strong Buy, with a $40 price target. Also raising EPS estimates to $1.90 in fiscal 2003 and $2.20 for next year, reflecting a faster recovery in Las Vegas travel. Tyco Int'l. (NEW) (TYC / NYSE) Goldman Sachs We are changing our rating on Tyco Int'l from Not Rated to Market Outperformer. The primary catalyst for the change was the earlier than anticipated appointment of a new CEO, Mr. Edward Breen, his impressive credentials and our favorable impression from a discussion with him. As importantly, we are also confident Mr. Breen is moving quickly to address important issues, including corporate governance, credibility and building a new management team. We don't mean to imply all of Tyco's problems have been solved by virtue of Mr. Breen's arrival, but rather that the negative sentiment is beginning to dissipate and a positive momentum has been established. Wyeth (WYE / NYSE) Prudential Securities Upgrading our rating to Buy, with a $45 price target, as daily prescription data is showing a stabilization of Premarin sales. This means 2003 earnings expectations are likely conservative. back to top STOCK COMMENTS / EPS CHANGES Ashland (ASH / NYSE) NEWS The maker of Valvoline motor oil said in a statement that Chief Executive Officer Paul Chellgren is retiring later this year after ``a violation of a company human- resources policy.'' Ashland fell 24 cents to $34.71 Bank of America Corp. (BAC / NYSE) Lehman Bros Based on our discounted capital flow, we are boosting our one-year PT from $78 to $82. Due to a number of factors, we rate BAC Overweight. This is a market sensitive business, and BAC's exposure is below C and JPM. Second, BAC has reduced balance sheet risk, making it safer in our view, third, operating performance has been relatively consistent despite the environment. Brocade Communications (BRCD / Nasdaq) Goldman Sachs We expect revs to beat consensus of $148M and EPS to come in line at $0.08. This would represent over 10% sequential growth. Deferred rev meanwhile could end up declining by only a touch w/channel and services growth offsetting newly certified OEM revenue. For the Oct. qtr, we would expect to see consensus estimates of $163M inch higher. Reiterate Market Outperformer rating. CIGNA Corporation (CI / NYSE) Morgan Stanley Co. Lowering our EPS estimates to $7.95 in fiscal 2002 and $8.85 for next year. Lower enrollment growth has reduced visibility, and the company canoot buy back its stock fast enough to make up for the difference. Maintain Underweight rating. Dollar General Corp. (DG / NYSE) Morgan Stanley Co. We see the potential for earnings upside, based on inventory initiatives. We are forecasting flat July sales. Reiterate Overweight rating. Emulex Corp. (ELX / NYSE) Goldman Sachs We expect Emulex to report revenues in-line with our estimates of $71M and EPS of $0.16, slightly better than its target of flat sequential revenues ($69.6M). Despite investor skepticism, we think Emulex will also probably maintain its goal of 7-8% sequential revenue growth thru FY03 or roughly 35% Y/Y growth. While not an issue today, we are monitoring Emulex's efforts with its midrange HBA and believe it is possible that the company could begin to see incremental pricing pressure over the next several quarters. Maintaining RL rating for now. Guidant Corporation (New) (GDT / NYSE) Morgan Stanley Co. We believe the company's merger with Cook, with be dilutive through 2004. We now expect GDT to earn $1.97 next year and $2.72 in 2004. General Motors Corp. (GM / NYSE) NEWS The world's largest automaker, DaimlerChrysler AG and Isuzu Motors Ltd. won a preliminary state-court ruling preventing California from enforcing any version of its clean-air program that requires automakers to sell electric cars from 2003, the second such ruling this year. General Motors fell $2.56 to $43.28. Group 1 Automotive (GPI / NYSE) Goldman Sachs We are raising our 3Q/FY02 estimates for GPI by 5c to $0.79 and $2.90, respectively, to reflect the earlier-than-expected acquisition of Miller Auto Group. This acquisition, which closed last week, was previously layered into our model at the beginning of 4Q02, and adds an estimated $400mm in annualized revenues. Reiterate Market Outperformer. HEALTHSOUTH Corp. (HRC / NYSE) Lehman Bros We note that several events over the next two weeks may provide a catalyst: 1. a decent June Quarter, 2. management certifying the financial statements on Aug. 14, 3. the repayment of a $25 Million loan by Richard Scruchy, Chairman and CEO. HRC will report June quarter, we are looking for EPS of $0.28, vs. $0.21 last year. Our rating is Overweight. Procter & Gamble Co. (PG / NYSE) NEWS Procter & Gamble Co., the largest U.S. household-goods maker, had a fourth quarter profit on higher sales of Tide detergent and Crest toothbrushes and reduced costs. Net income was $910 million, or 64 cents a share, compared with a loss of $320 million, or 23 cents, a year earlier. Sales rose 6 percent to $10.2 billion in the quarter ended June 30, the company said in a statement. Excluding certain costs, Procter & Gamble said it earned 77 cents a share, or 2 cents more than the average estimate of analysts surveyed by Thomson First Call. SBC Communications (SBC / NYSE) NEWS The second-biggest U.S. local-telephone operator is revising its balance sheets for the past two quarters after misstating the maturity of $750 million of debt, according to a U.S. Securities and Exchange Commission filing. Spartech Corporation (SEH / NYSE) Goldman Sachs Our June upward estimate revision was too aggressive in hindsight. We fear that the July Consumer Confidence erosion will slow 2H recovery. We are trimming our '02 est. by 8c to $1.22 from $1.30 and the '03 est. by 15c to $1.45. Maintain Market Outperformer rating. E.W. Scripps Company (SSP / NYSE) Warburg Dillon Read Scripps reported that its largest cable network, Home and Garden TV (HGTV) posted its highest ratings in its history in July 2002. Strong ratings increases, combined and dramatic subscriber growth, combined with healthy upfront advertising momentum position Scripps Networks for sustained profit growth. These trends further reinforce our thesis that the company's primary driver remains on track for impressive growth. We believe these results demonstrate Scripps ability to build substantial value for its shareholders by investing in the Network. Trizec Properties (TRZ / NYSE) NEWS The office real-estate investment trust said in a statement it believes corporate governance issues raised during an investor call were fully addressed during the months before the reorganization. Analysts said the company won't buy back shares to boost the stock price because it would trigger a tax payment for its chairman, Canadian financier Peter Munk. WGL Holdings (WGL / NYSE) Goldman Sachs We are increasing our FY02 est to $1.25 from $1.15 as a result of strong retail mktg and comm'l HVAC results and treatment of res HVAC as non-recurring as WGL is now exiting this business. We are reducing our FY03 est to $1.80 from $1.85 to reflect lower pension credits. We continue to rate WGL shares Market Performers as their valuation, yielding 5.4% and trading at 13.2x 03E EPS, appears to largely discount a significant EPS recovery from rate cases where uncertainty still exists. back to top STRATEGY CALLS / MARKET CALLS SALOMON SMITH BARNEY (Banks) As a result of recent weak economic data, we believe risk to bank earnings has increased. Although we believe odds of a Fed easing have also increased, we don't expect much earnings benefit from additional Fed easings. Our top picks in a weak economic environment are CF, FITB, MTB, NFB, and WFC, while our call on credit sensitives would be delayed. JP Morgan Chase & Co. (Consumer) Consumer Confidence surveys plunged in July. Vehicle sales rocketed. We watch what the consumers do, not what they say. Real consumer spending is setting up for a 4% annualized rise in Q3, led by vehicle spending. Back-to-school and vehicle sales this month will be key to watch for any hints that falling stocks are hurting. Bear Stearns (Sentiment) DOWN: SPX 21%, NDX 18%, 5 DAY MA BOTH 50%. EQUITY P/C BULLISH AT .81, INDEX P/C LOW AT 1.25 JP Morgan Chase & Co. (Beverages) Given the recent influx of nuews surrounding corporate governance, we have put together an analysis of the board of directors for each company we cover. In general we are pleased with the quality of the boards, although we would like to see a lower percentage of insiders on the company boards. We estimate that insiders average 41% of the board seats in our universe. CCE, STZ both have over 50% insiders on their boards. After our analysis, we rank the two best beverage boards: 1. KO 2. PEP. PEP will likely challenge KO for best board. Warburg Dillon Read (Tech) One Pathetic Lump: We found it extremely difficult to differentiate and rank the tech sectors. We rate IT Services as the #1 sector, because Services should be the initial beneficiary when enterprise IT spending does finally turn. are near to improvement. Tech as a percentage of S&P has gone from a high of 30% in 1999 to 15%. In terms of market cap, the Comm Equipment sector has declined from 31% of the tech universe since July 2000 to just 14%. We've been going on about consensus S&P Tech EPS estimates needing to come down. But how about revenue expectations? Goldman Sachs (Payroll Processing) Our Economics Research Group reduced its Fed Funds rate outlook to 1.00% from 1.75, anticipating a 75bp cut by yearend. In IT svcs, the payroll sector has the greatest direct exposure to interest rates, and a the prospect of another sharp decline could add more EPS risk to the outlook. We reduced our rating on PAYX to MP from RL because of the shares higher valuation. Our ratings on ADP and CEN remain unchanged at RL and MO, respectively. Prudential Securities (Strategy) We think stocks are cheap, even if earnings stay at current levels for another year. We expect slow growth, but not contraction in the economy. The large-cap premium has disappeared, and we would favor this group. Modificato da - gz on 8/5/2002 15:30:4

Come Calcolare quanto rischiare - gz  

  By: GZ on Domenica 04 Agosto 2002 17:00

c'è una discussione recente dei metodi per calcolare ^quanto rischiare su ciascuna operazione in un sistema di trading #tradersclubtraderclub.com/discus/messages/18/1431.html^ e in particolare vi si trova il sistema di Chuck Le Beau, che è molto semplice e chiaro i) se parti con 80 mila $ rischi 2 mila $ (cioè circa il 3%) ii) se cominci a perdere e vai sotto 80 mila rischi 1.500 $ e se scendi ancora, sotto 60 mila $ rischi 1.000 $ iii) se invece guadagni allora rischi i 2mila più il 5% dei profitti cumulati, quindi se sei salito a 100 mila $ rischi 2mila + (5% x 20mila) 1,000 $ ecc....ecc... Chi legge tutta la discussione trova anche le altre varianti del metodo, gli algoritmi in diversi codici, le simulazioni fatte da gente piuttosto brava, le risposte e obiezioni di Chuck Le Beau (che per chi non lo conoscesse è un autorità per i trading systems e si presta a discutere nel forum) ---------------------------------------------------- algoritmo di Chuck Le Beau per il calcolo del rischio ----------------------- By Chuck LeBeau on Wednesday, July 31, 2002 - 12:58 pm: For what its worth, here is one of my favorite money management strategies. I think the easiest way for me to explain it is with an example. We will assume that the starting equity is $100,000. We will risk $2,000 on each trade until our equity is below $80,000. Once equity is below $80,000 we will risk $1500 per trade instead of $2,000. At the $60,000 level we will risk $1,000 per trade. We could continue to scale down these numbers as far as we want but this is enough here to get the idea. As you can see this is very similar to a fixed fractional strategy risking 2% but I believe it is better. It is simpler and it allows for quicker recovery from drawdowns than a fixed fractional strategy because the position sizes are only reduced at threshold levels. At $90,000 we are still risking $2,000 instead of $1800. Now on the positive side I like to think in terms of risking the base amount described above PLUS a higher percentage of the realized profits. (I think that Tharp sometimes refers to this as "markets money" but I disagree and prefer to think of all profits as "my money".) Here is an example of how this strategy works when we are winning. Assume that we started with $100,000 and we were risking $2,000 per trade. Now we have $120,000. We would risk the original $2,000 PLUS 5% (or pick another percentage) of the $20,000 of profit. So now we are risking $3,000 per trade. At $130,000 we would risk $2,000 plus 5% of $30,000 for a total of $3500. Once we have reached a high level of profit (let's say we are at $150,000 now) it is very important to scale back to the original strategy where we risked about 2%. At $150,000 I would say the basic account size is now $150,00 and we have no profits again. We will now risk $3,000 per trade plus 5% of any equity above $150,000. We are trying to be conservative when losing and extremely aggressive when having winning streaks. But after each big winning streak we become conservative again. That way we won't get into trouble after big winning streaks. I'm sure that many of you could take this basic idea and refine it and make it better. I just like to keep things simple and logical and I don't like the fixed fractional approach. I see no point in recalculating the amount risked after every trade when losing. The difference is usually not that great if you take small losses. In the method I am proposing you only need to recalculate once you reach a predetermined equity level (like $80,000). Any comments? Are there flaws in the logic that I might have overlooked? Any suggetions to improve on this idea? Modificato da - gz on 8/4/2002 15:6:58

Analogo 1929-nikkei-oro - gz  

  By: GZ on Sabato 03 Agosto 2002 16:17

questo è un metodo "storico" di guardare agli andamenti passati e usarli come modello analogico per il presente pensando che la psicologia di massa di milioni di persone abbia delle costanti che si ripetono Quello che indica è che in base ai crash delle bolle speculative del 1929-1933, dell'oro e del nikkei, cioè delle principali bolle degli ultimi 100 anni e alle loro % di variazione al momento il Nasdaq è sul limite minimo della fascia di oscillazione storica questo modello analogico indicherebbe che il Nasdaq può perdere solo ancora un 5-8% al massimo e può invece recuperare da 1.400 fino a 2.100 entro un anno (+45%) e fino a 2.500 (+80%) entro 3 anni Modificato da - gz on 8/3/2002 14:19:30

Il trade dei semiconduttori spiegato - gz  

  By: GZ on Sabato 03 Agosto 2002 00:22

qualcuno ricorda la "chiamata" di Goldman Sachs di comprare semiconduttori come "trading buy" di venerdì scorso che ha fatto rimbalzare il nasdaq e i semiconduttori in particolare ? (l'ho riportata subito e anche sul forum mi sembra se ne sia discusso) Bene ^GRETCHEN MORGENSON la reporter di borsa forse migliore del mondo, sul NY Times #www.nytimes.com/2002/07/28/business/yourmoney/28WATC.html^, spiega come è andata: Goldman Sachs: il giorno prima aveva comprato 10,000 call options di un exchanged-traded fund — Semiconductor HOLDRs Trust . Da come sono andate le cose il loro analista dicendo "trading buy" intendeva un buy che dura veramente un paio di giorni, quel tanto che consentiva a Goldman che aveva le tasche piene di call dal giorno prima di uscirne con un utile. Se si legge si vede che o un trader di goldman aveva comprato una montagna di call sui semiconduttori e aveva bisogno di venirne fuori per cui ha chiamato in soccorso l'analista. Oppure hanno montato assieme l'operazione. La cosa poco onesta è che anche se dici "trading buy" e quindi avverti che è un buy che dura poco, dato che lo dai su base economica se dura due giorni netti diventa ridicolo. In pratica appena la chiamata di Goldman comincia a funzionare è già il momento di vendere. Al momento tutti fanno trading che dura due giorni. In ogni caso va tenuto presente che altre chiamate del genere vanno usate in questo modo. ------------------- Trust Shattered, Wall Street Can't Afford Coincidences By GRETCHEN MORGENSON ----------------------------- Street analysts are definitely under the microscope these days. Which makes a sequence of events of last Thursday and Friday involving Goldman Sachs' semiconductor stock analyst very intriguing. Semiconductor stocks were crushed on Thursday when the Taiwan Semiconductor Manufacturing Company announced that it was sharply cutting its capital expenditures because of nonexistent demand for chips. Investors in chip stocks ran for the exits, correctly assuming that if such a big maker in Taiwan saw no demand, neither would the rest of the producers. Shares of big-name United States producers like Intel and Applied Materials sank on the news. The Philadelphia Stock Exchange Semiconductor Index — known affectionately as the Sox — tumbled. And the action took down the Nasdaq as well. Although the Sox closed down 10 percent on Thursday, the index had been far lower earlier in the day; it recovered on significant buying. One especially large trade in the afternoon came from Goldman Sachs: the purchase of 10,000 call options on an exchanged-traded fund — called Semiconductor HOLDRs Trust — that is a basket of large semiconductor stocks. The options are traded on the Chicago Board Options Exchange, and an order to buy 10,000 is unusually large. The open interest on these options — similar to the freely trading shares, or float, on a common stock — was around 1,400 before the order came in. Any investor buying call options is betting that the stock underlying them is going to rise significantly. Given the excessive volatility in the market as a whole and the wide swings characteristic of semiconductor stocks in particular, it would take a person of great confidence to make such a trade. Now for the intriguing part. On Friday morning, two hours before the market opened, James Covello, the semiconductor analyst at Goldman, upgraded the semiconductor equipment sector to overweight from market weight. Mr. Covello's reasoning? The big selloff in the sector was overdone. "While fundamentals are not likely to improve in the near term, we believe that funds flow and seasonality may drive a meaningful move in the stock," he wrote. Mr. Covello added that his call on the group would be appropriate for shorter-term investors "who can be nimble enough to take advantage of a funds flow-driven rally and/or seasonality in the electronics supply chain." In other words, his recommendation was a trading buy. When asked about these events, Katherine Baum, a spokeswoman at Goldman Sachs, said: "There is absolutely no connection between any of Goldman Sachs' trading activities and its investment research. And given the current environment it's outrageous to suggest that there is." She added that Goldman has strict guidelines on how much an analyst can communicate around an upgrade or downgrade. She declined to comment on whether the purchase was made by the firm for one of its customers or for the firm's own trading book. Maybe it was just a giant coincidence that a Goldman Sachs trader put in an order to buy almost seven times the open interest in call options on the Semiconductor HOLDRs half a day before the firm advised its clients to buy into the sector. Although the shares in the exchange-traded fund closed on Friday roughly where they had wound up the previous day, they rose 3 percent early in the day as news of Goldman's upgrade spread. It is unclear whether the call options were sold. In life, things happen by accident and they happen by design. It is not always possible to know which force is at work in each situation. But this much is known: Wall Street firms thrived during the late 1990's in part because investors were willing to suspend their disbelief. Those days are over. And Wall Street firms had better get used to the scrutiny. Edited by - gz on 8/2/2002 22:25:22

10 trilioni in meno di credito - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Agosto 2002 22:51

questa lettera del Direttore di UBS Private Banking a breakingviews di oggi è piuttosto sintetica ma suona vera. Dice che la prima ondata di ribasso era quasi tutto il Nasdaq e le telecom valutati in modo assurdo ed è quasi passata. E siamo d'accordo. Poi c'è stata la reazione alle rivelazioni di pasticci di bilancio e scandali e sta passando (almeno io penso che sia passata in realtà). La terza onda è il collasso del credito e cita il fatto che nei prossimi 5 anni le banche maggiori dovranno tra una perdita e l'altra ridurre il loro capitale di un trilione di euro. Dato che in genere prestano 10 volte il capitale significa un 10 trilioni in meno di credito in giro per l'economia --------- da breakingviews ----------------------- Letter to the editor: Bearish on banks Letter: Dear Sir, In 'Embracing the Inner Bear', the article's author notes that Morgan Stanley economist Richard Berner now worries that lenders could become more hesitant to lend overall. What if lenders have no choice but to cut lending? As banks write off bad loans, say $1 trillion in various ways over the five years from 2000, they have to reduce their lending capacity by about 10:1. If that's so, the lending pool may shrink by $10 trillion over the next 5 years. Even to keep the number as low as that I'm assuming that the banks have syndicated at least 90% of bad loans to other financial shops, such as insurance companies and consumers' pension funds. But, even if he can, will the consumer still ride to the rescue when his pension funds and insurance companies are in trouble? I doubt it. This could easily cause the big third entirely separate bear market back-to-back. The first was reaction to the over-valuation spree, ending with financial stimulation after 9/11. The second started this year as investors demanded a dishonesty and misgovernance discount, and may not have ended yet. The third could be the credit collapse. Philip Stevens Executive Director UBS Private Banking Edited by - gz on 8/2/2002 20:52:46

50 anni contro 13 anni in media - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Agosto 2002 20:34

A guardare il rendimento annualizzato, però, i numeri si ridimensionano e il premio per il rischio, quello cioè di aver scelto l’investimento azionario anziché il più tranquillo mare dei bond, risulta il più basso mai emerso finora in altri studi sul confronto tra equity e bond: la differenza nei rendimenti annualizzati dei due tipi di investimento in Uk è infatti pari al 4,2% (l’equity ha reso sul secolo il 5,6% contro l’1,4% dei bond). -------------------------- cecconi un testo così lungo per dire esattamente la stessa cosa tutti gli studi di qualunque genere su 50 o 100 anni di dati concludono che il rendimento REALE (dopo l'inflazione) in america è il 6.7% MEDIO ANNUO per le azioni e meno del 2% per le obbligazioni Parliamo di rendimento reale medio annuo: per cui in MEDIA in investimento azionario raddoppia ogni 11 anni circa e uno obbligazionario raddoppia ogni 30-32 anni circa (basta applicare la regola dell'interesse composto) Per l'europa il rendimento di entrambi è più basso perchè l'inflazione media è stata più alta e quello che lei cita lo conferma: 5.6% medio reale le azioni e 1.4% le obbligazioni, la differenza tra i due è LA STESSA QUINDI CHE IN AMERICA Su 10 o 20 anni la differenza di rendimento cumulativo è enorme Con un rendimento dell'1.4% reale per raddoppiare 100 mila euro impiego in media circa 50 anni Con un rendimento del 5.6% reale per raddoppiare 100 mila euro impiego in media circa 13 anni Modificato da - gz on 8/2/2002 18:39:57

Dow 36.000 is back - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Agosto 2002 13:48

Mi corre l'obbligo di ricopiare qui l'aggiornamento di "Dow 36000" apparso ieri sul Wall Street Journal. A dire la verità se avessi visto che era apparso ieri avrei venduto il future senza discutere perchè è un segnale psicologico negativo che sia apparso. Ma questo solo come segnale a brevissimo termine e non è questo lo scopo della discussione. La tesi è quella che ho cercato di spiegare anche io riportando i calcoli sul valore intrinseco del listino americano (il solito S&P 500 che tutti usano come parametro) che mostravano che è SEMPRE STATO SOTTOVALUTATO. Che il motivo per cui è sempre stato sottovalutato era un premio di rischio che gli investitori attribuiscono alle azioni rispetto alle obbligazioni o immobili molto elevato. Ma questo premio di rischio non è giustificato in base ai rendimenti storici comparati negli ultimi 100 o 50 o 20 anni di queste tre classi di asset. Infine che, finalmente, negli anni 80 e 90 grazie alla fine delle minacce totalitarie, alla diffusione della democrazia e del mercato, alla globalizzazione, alla tecnologia elettronica e internet che collega tutti i mercati con tutti gli investitori ecc... il premio di rischio attribuito alle azioni ha cominciato a scendere. E' bello ripubblicarla ora perchè sembra un poco bizzarra o incosciente in questo momento, dopo un -50% dei listini in due anni e mezzo, ma è una tesi che serve per l'investimento di portafoglio, quello simile all'investimento in case o obbligazioni a lungo termine. Chi vuole criticarla dicendo che i grafici ora sono sempre negativi ha ragione a farlo, ma poi deve spiegare se per l'investimento negli ultimi 10 o 20 o 30 anni il metodo del grafico ha funzionato, dove quando e come. L'approccio di investimento di lungo periodo è sostanzialmente quello di comprare quando un asset (obbligazione, immobile o azione) costa poco rispetto agli altri, poco rispetto alla media storica e poco rispetto al valore atteso. Quindi per sua natura tende a comprare anche in contrasto con i grafici. Ad ogni modo questi sono i dati riassunti su cui questo ragionamento si fonda ----------------- Dow 36000 Revisited By JAMES K. GLASSMAN and KEVIN A. HASSETT ------------------- When our book, "Dow 36,000," was published in September 1999, the Dow Jones Industrial Average stood at 10318. The Dow closed yesterday at 8736. What went wrong? Actually, nothing. Despite its flamboyant title, "Dow 36,000" was a book of sober explanation, not of wild prognostication. We calculated that 36000 was the point at which the 30 stocks that comprise the Dow Industrials would be fully valued, and we warned that "it is impossible to predict how long it will take." But picking target prices was not what our book was about -- nor is it what investing is about. The book had three themes -- and they apply even more forcefully today than they did three years ago. Long Term First, investors who can put away money for the long term (at least five years and, better, 10 or more) should invest mainly in stocks and stock mutual funds rather than in bonds. Second, while stocks are risky in the short term, investors should buy and hold, and not try to time the market. Stocks will not go straight up, we warned. But bear markets are unpredictable, and trying to guess the ups and downs of stocks is a fool's errand. Third, stocks are undervalued relative to their long-run trend. We don't guarantee that the price of Tootsie Roll or Johnson & Johnson -- two of the 15 stocks we highlighted in the book -- will not decline over the next month or year. But based on our analysis of return and risk, a diversified portfolio of shares in good businesses is an excellent long-term investment. The theory that shaped our book comes from some powerful data. Ibbotson Associates, the Chicago research firm, found that from 1926 to 2001, the average annual return, after inflation, of the large-cap stocks of the Standard & Poor's 500 was 7.6%, compared with just 2.2% for Treasury bonds. In other words, stocks return more than three times as much as bonds. Thanks to compounding, after 30 years, an investment of $10,000 in stocks will rise, on average, to more than $90,000, while a similar investment in bonds will rise to less than $20,000. Higher returns are normally correlated with higher risk, but work by Jeremy Siegel of the Wharton School and others has found that if stocks are held over long periods, risk declines dramatically. Mr. Siegel looked at nearly 200 years, and found that during their worst 20-year period ever, stocks rose more than 20%. But for bonds, the worst 20 years produced a loss of 60%. Mr. Siegel concluded that "the safest long-term investment for the preservation of purchasing power has clearly been stocks, not bonds." How can bonds be risky? Nearly all bonds are exposed to inflation, which erodes principal. In an inflationary time, businesses can respond by raising prices, so stocks tend to suffer less than bonds. Stocks also increase their earnings fairly consistently from year to year, while bonds pay a fixed rate of interest, which is practically guaranteed to decline in purchasing power with inflation. Sure, there will be recessions and accompanying bad profit news from time to time. But in the end, the growing economy will pull firms' profits, and share prices, back upward. For students of modern finance, the real mystery is how to reconcile these two facts: Over the long term, stocks return much more than bonds, but stocks are no more risky than bonds. This paradox is called the "equity premium puzzle" -- the premium being the extra return that stocks provide over benchmark bonds. For decades, economists were at a loss to explain the puzzle. A 1997 paper by Mr. Siegel and Richard Thaler of the University of Chicago concluded that the answer was "myopic risk aversion." In other words, investors are so frightened of short-term losses in the stock market that they can't see beyond their noses. We argued, to the contrary, that investors were finally solving the equity premium puzzle. Starting about 20 years ago, irrational risk aversion to stocks began to decline, thanks mainly to the spread of new research, better financial education, the rise of defined-contribution retirement plans, and increased world stability. On Aug. 13, 1982, the Dow closed at 777. Even today, after the second-worst bear market of the post-World War II era, it has risen 11-fold without counting dividends. For the 20 years ending Dec. 31, 2001, large-cap stocks returned an annual average of 15.2%. These valuations are a rational response to the truth about stocks -- that they provide high returns at risk levels about equal to bonds. Another way to say this is that investors have been bidding down the equity risk premium -- the extra return that they demanded in the past because they believed (irrationally) that stocks were riskier than Treasuries. But has something changed since our book came out? Certainly, "Dow 36,000" has been put to a severe test. The U.S. has been through a lot in three years: the impeachment of a president, a disputed election for the first time in a century, the first attack on the U.S. mainland since the War of 1812, the first recession in 10 years, corporate scandals and a zealous political response that could create unintended consequences. What's remarkable is that, in spite of this, price/earnings ratios have remained higher than historic averages -- exactly what we expected. But what about this 36000 business? If the Dow were there today, one could say that the upward pressure from the demystification of stock ownership had subsided. Since it is not, and there is no convincing evidence that the earnings history of the past 200 years is suddenly irrelevant, stocks are still a very good buy. The best way to partake in a rising market is through buying and holding diversified stock portfolios. But some people are impatient. If anything has changed since our book appeared, it is increasing respect for the debunked strategy of market timing. Robert Shiller, the economist whose book "Irrational Exuberance" appeared in 2000, has been celebrated as a Timer Saint. But Mr. Shiller was bearish while the market was setting new records. His theory was laid out with fanfare in 1996, when, with the Dow at 5427, he said his data "implied an expected decline in the real Standard and Poor Index over the next 10 years of 38.07 percent." But six years later, despite a long bear market, the Dow is up about 60%; the S&P, 40%. Critics Our noisiest critics, Paul Krugman in the New York Times and various Slate.com scribblers, willfully distort our arguments. And no wonder. If Americans continue to embrace long-term stock investing, the role of the state as dispenser of retirement benefits will shrink or disappear. And the "war" between capital and labor will be over. Unfortunately, many politicians and journalists have a vested interest in spreading fear and chasing people out of stocks -- even though stock investing is the most reliable route to accumulating wealth. No, the Dow is not at 36000 right now, and we didn't say it would be. But there is little doubt that, as long as the U.S. economy remains sound, stock prices will rise to 36000 and beyond. Messrs. Glassman and Hassett are scholars at the American Enterprise Institute. Mr. Glassman's latest book is "The Secret Code of the Superior Investor" (Crown); Mr. Hassett's, just published this week, is "Bubbleology" (Crown). Edited by - gz on 8/2/2002 11:49:45

La prima volta dal 1948 - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Agosto 2002 02:48

Oggi e ieri sono usciti dati economici molto deboli che hanno indotto le TV a mandare in onda Steve Roach di Morgan Stanley che aveva previsto a inizio anno che la recessione stata arrivando ORA e non che era già passata l'anno scorso. Ha ripetuto che gli ultimi dati mettono l'economia sull'orlo della recessione. In un ottica non di qualche giorno o settimana ma di sei mesi o un anno la cosa che preoccupa e fa pensare che possa avere ragione è che sono 50 anni che non si vedeva un comportamento simile delle borse. Questa è la tabella completa che mostra che dal seconda guerra mondiale le 14 volte che la FED ha tagliato i tassi il listino è sempre salito (in media del 18%). Con una sola eccezione su 14 volte, tra l'ultimo taglio dei tassi e il primo rialzo dei medesimi (insomma alla fine di un ciclo di ribasso dei tassi) il listino è salito e in media il guadagno è stato di un +18%. Nel NOVEMBRE 2001 la FED ha terminato un ciclo di 8 tagli consecutivi dei tassi. Quindi da quella data si dovrebbe aspettarsi un rialzo. Sono passati 8 mesi e siamo a -25% sull'S&P 500. Siamo cioè sotto di un -38% rispetto al risultato medio che in 14 altre circostanze simili si è verificato dal 1948. Non è ancora finita però, perchè la misurazione che mostro conta la % di variazione del listino fino al momento del prossimo RIALZO dei tassi. E questo momento è ancora lontano. Ma al momento siamo usciti completamente dalla media degli ultimi 50 anni Edited by - gz on 8/2/2002 0:53:58

Humour - gz  

  By: GZ on Giovedì 01 Agosto 2002 21:49

La popolarità di Bush è calata un poco nei sondaggi. In genere la maggioranza lo approva nella guerra al terrorismo. Ma sul business e l'economia il giudizio è che sia così così. Tutto sommato la cosa migliore per Bush sarebbe ora di bombardare Enron Un uomo a New York sta facendo una causa da milioni di dollari ai maggiori fast food, Burger King, McDonald, e Kentucky Fried Chicken per essere diventato obeso. Vinta questa passerà a fare causa a Playboy e Victoria Secret's per averlo reso semicieco a causa dell'eccesso di autostimolazione Modificato da - gz on 8/1/2002 20:18:29

Martin Ebner liquida tutto - gz  

  By: GZ on Giovedì 01 Agosto 2002 12:00

A ragione o torto definito il Warren Bufferr europeo Martin Ebner è in crisi di liquidità e ha dovuto vendere negli ultimi giorni sembra (quindi sui minimi del mercato). Questo è (a posteriori queste cose le sai sempre dopo) uno dei segni che c'era gente obbligata veramente a vendere in luglio e sono sempre quelli indebitati. Ovvio che ha tolto pressione da diversi titoli. ---------------------------------------------Controversial Investor Mauled By Bear Mkt By Silvia Ascarelli and Anita Greil --------------------------------------------- ZURICH -- Swiss investor Martin Ebner became Europe's most prominent victim of the bear market. Mr. Ebner, who sees himself as Switzerland's answer to U.S. investor Warren Buffett and took on the establishment in a number of public shareholder battles, sold control of his four publicly traded investment vehicles as speculation swirled of a liquidity crisis at his firm. A spokesman for Mr. Ebner's privately held BZ Group Holding Ltd. declined to comment on the firm's finances and talk of a meeting last week with creditors. The Swiss banking regulator Wednesday said talk of a liquidity crisis at BZ Bank, a small private bank that forms part of the holding being sold, was unfounded. But the hastily arranged sale of stakes, which range from 17% to 20% of the four funds, is nonetheless an abrupt fall from grace for Mr. Ebner, who is recognizable by his trademark bow tie. The four funds, whose holdings include a number of blue-chip Swiss stocks, had been his platform for mounting challenges to the clubby world of corporate Switzerland since leaving his career in investment banking in 1991. While he is credited with engineering the sale of Union Bank of Switzerland to Swiss Bank Corp. in 1997 and forcing out Percy Barnevik as chairman of engineering giant ABB in 2001, he was unable to force pharmaceutical giant Roche Holding AG to give him a seat on its board and overhaul its two-tier share structure, despite owning 20% of the shares. An exasperated Mr. Ebner sold out to Roche's cross-town rival Novartis AG last year. The sale price of the controlling stakes, to Zuercher Kantonalbank, a large regional savings bank with a dense network of branches throughout the wealthy Zurich area, wasn't disclosed. But the four funds, known as BK Vision AG, Pharma Vision AG, Spezialitaeten Vision AG and Stillhalter Vision, had a stock-market value of about three billion Swiss francs (2.06 billion euros), less than half their seven billion franc value at the end of last year. Mr. Ebner's spokesman and BZ board member, Kurt Schiltknecht, said the company had underestimated the length of the bear market and decided it wanted out of the costly business of making a market for buyers and sellers in the shares of the four Vision companies. Over time, BZ -- described as a no-frills operation based in Wilen, a tax haven 40 kilometers south of Zurich -- had been a net buyer, which tied up its liquidity, and it decided it wanted a partner with a strong distribution network that could attract new shareholders. Mr. Schiltknecht declined to discuss the group's overall finances, and it is unclear just how much of a loss BZ has had. Mr. Ebner and his wife, Rosmarie, hold 46% of BZ Group, according to Reuters. Based on public information, Mr. Ebner had a loss of around four billion, francs alone on his stake in embattled Credit Suisse Group, which stood at around 10% before he sold the funds. He also had a loss of about one billion francs on his investment in ABB, an engineering group with huge debts. The share price has been halved since the start of the year. But BZ Group has said it remains committed to ABB, where Mr. Ebner has a seat on the board. The current bear market has already lasted more than two years and has turned particularly fierce in the past few months. The Dow Jones Stoxx Index of 600 European blue-chips fell more than 10% in July and has fallen 24% so far this year, and its other victims include Bayard Partners Ltd., one of the oldest hedge funds in London that last month shut down what once was one of Europe's best-performing European equity hedge funds. The steep declines have also sparked speculation that some insurance companies were selling equities. Although none has admitted to being forced sellers, regulators in several countries have reacted by loosening the rules in order to stave off just that. Investors welcomed the move by Mr. Ebner, who is publicity shy and restricts his public comments to twice-yearly news conferences in Wilen. Talk that the tycoon's funds had been selling stock in some of Switzerland's biggest firms has weighed on shares in recent sessions, particularly on heavyweights ABB and Credit Suisse. "It was a solution the market would have liked to have," Ronald Wildmann, head of sales and trading research at Bank Leu, told Reuters. "This is a major move and could take out some of the pressure we have seen in certain stocks recently." Other analysts, preferring to remain anonymous, described Mr. Ebner's move as a fire sale. "Who would voluntarily sell the goose that lays the golden eggs?" one said to Reuters. Mr. Ebner's unexpected sale translates into big ownership changes at a number of Swiss blue-chip firms. BZ now owns less than 5% of Credit Suisse Group, compared to the 9.7% stake it had previously disclosed. His holding in insurer Baloise Holding AG has nearly halved to 10.9% from 20.1% while the stake in ABB slipped to 9.7% from 10.1%. Not all of the shifts can be accounted for by the sale of the four stakes, however. Mr. Schiltknecht declined to comment on any other portfolio sales, saying the group would make announcements only when required by law. Zuercher Kantonalbank said the sale would boost its assets under management by 4% to about 73 billion francs. "We decided on the transaction a few days ago," said bank spokesman Urs Ackermann. "It was closed very rapidly." BZ Group is keeping stakes of less than 5% in BK Vision, Stillhalter Vision and Pharma Vision as well as 16.5% in Spezialitaeten Visio. Edited by - gz on 8/2/2002 15:18:16 Edited by - gz on 8/2/2002 15:19:1

Notizie internazionali (rilevanti) - gz  

  By: GZ on Mercoledì 31 Luglio 2002 15:12

questi sono gli ultimi dettagli che circolano del piano per il rovesciamento di Saddam Hussein e le sue immediate conseguenze (vedi quello che è successo in Palestina 20 minuti fa e che sta fermando gli indici). 1) (Come si vede a fondo pagina nel testo in inglese) a) si prevede una forza molto limitata, di meno di 100 mila uomini (75mila forse). Quindi un contingente che si può far affluire in pochi giorni e senza preavviso b) Si usano basi che non dipendono dall'assenso di governi arabi "difficili": useranno le base in Nord Irak dove ci sono i kurdi e operano già ora le forze speciali, Israele, Yemen, Giordania e Afganistan dove non ci sono problemi di collaborazione In pratica il piano (se fosse di questo genere) può partire in qualunque momento 2) E' per questo però che ora Arafat ha lanciato una nuova offensiva terroristica in Palestina, (così come le altre da inizio anno) e che (vedi strage di oggi) raggiungerà l'apice nelle prossime settimane. Una volta sconfitto Saddam la posizione dell'OLP (che aveva appoggiato Saddam in Kuwait e che ne viene finanziato e aiutato, basta pensare che Saddma paga i 30 mila dollari alle famiglie dei "martiri" kamikaze) sarebbe molto indebolita. Inoltre ci sono alcuni leader palestinesi che stanno cercando di sostituire Arafat, come il nuovo ministro degli interni Abdel Razek Yahya filo-americano. Per questo la Palestina sta incendiandosi ora ------------- da ^DEBKA#www.debka.com^ -------------------------- Our military sources describe the present plan as being for a US-UK force of up to 75,000 troops attacking in three synchronous bridgeheads. Force One This first contingent, also the smallest - no more than 30,000 to 40,000 troops - will attack from the north, setting out from US installations in southern Turkey, mainly the large air base at Incirlik. They will link up with US special forces already present in northern Iraq, US commando-trained Kurdish forces, Turkish special forces positionednear Mosul and Kirkuk and Turkish-trained Turkomans Its primary mission will be to “cleanse” the Syrian-Iraqi Western desert on the frontier with Syria of Iraqi missiles, especially the ones capable of carrying chemical and biological warheads. Its second objective will be to seize all of northern Iraq and drive out Iraqi forces, before going on to capture the oil towns of Kirkuk and Mosul. Force Two This one will drive across from Jordan. Ferried in by airplane or helicopter, or parachuted in, the task of Force Two will be to seize three or four main air bases in western and central Iraq, after they have been thoroughly pounded in a US air-cruise missile blitz. The captured bases will be converted for the use of American bomber and fighter squadrons, some diverted from the Persian Gulf and Red Sea. This action comes under the overall plan for the US military to operate from inside Iraq - unlike the doctrine followed in Afghanistan, where the US army operated from outside bases. Engineering units will prepare Iraqi installations such as H-3, H-4 and the massive al-Baghdadi air base for the influx of US warplanes and troops. Force Three This force will push into Iraq in two waves, the first, comprised mostly of US special forces, from bases in Eritrea, Jordan and the Sinai and from US navy ships, will fan out across central Iraq, including Baghdad; its paramount mission being to strike and seize the headquarters and habitations of Saddam Hussein, his family and close associates, as well as the country’s hidden depots of missiles and chemical and biological weapons systems. The second wave, having captured and occupied bases inside Iraq, will advance from there to take on the heaviest and most dangerous combat assignment: destroying the Iraqi leadership and its military power base. Washington’s military planners calculate that Saddam, rather than throw in the sponge, will throw his entire arsenal, including nuclear, biological and chemical weapons, against this force, an escalation that could bring forth an American nuclear response to take him ou Modificato da - gz on 7/31/2002 14:0:55

Il mistero del 13 in diretta - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 22:11

mah... in teoria dovrei seguire questo sistema orario che come si vede sotto quando arriva al famoso 9 o al famoso 13 oppure ancora meglio all'ora numero 9 e 13 che cadono assieme indica i punti di svolta (o di accellerazione) come si vede ad es il minimo esatto di mercoledì era come conteggio l'ora numero 9 e simultaneamente anche la numero 13 ed è stato precisissimo Questa qua ora sarebbe la 9 su tutti gli indici e sul future è la 13 per cui .... ma come feeling mi sembra vada su e sono ancora al rialzo come dicevo sul trading track, dato che però devo uscire e che il sistema darebbe un segnale ora mandavo un sell Modificato da - gz on 7/30/2002 20:19:13

Notizie dall'Oriente (medio) - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 19:29

il mercato reagisce a volte con grosso anticipo e a volte (più raramente) in ritardo alle notizie. Quali notizie in particolare ? Ci sono tre problemi al momento per i listini: 1) Scandali 2) Recessione da calo dei consumi americani 3) Irak-terrorismo 1) Ad es tutti i giornali italiani spiegavano ogni giorno che "occorre ben altro" in termini di misure giudiziarie e legislative per ridare fiducia al mercato dopo i bilanci taroccati e gli scandali nel momento esatto in cui erano state già approvate leggi pesantissime per la responsabilità degli amministratori delegati, cominciavano gli arresti e processi "spettacolo" e beneficio dei media e il 14 agosto è la data ultima per rivelare bilanci taroccati. Cioè la "notizia" era già scontata dal mercato e qui leggi come se invece la questione dovesse ancora cominciare a essere risolta. Per quanto riguarda gli scandali e bilanci taroccati di notizie nuove in arrivo non ne sono rimaste probabilmente molte. 2) Per quanto riguarda una recessione questo inverno ogni singolo dato economico porta qualche notizia addizionale, ma niente di clamoroso, si va giorno per giorno a analizzare i dati 3) Per l'Iraq e il terrorismo c'è invece il potenziale di un "botto" e in questo senso ha ragione Beppe. Ci sono degli sviluppi nuovi che hanno un impatto favorevole sul mercato. Anche se gli analisti parlano poco e niente della questione e i giornali europei la trattano come una cosa bizzarra e improbabile. (lasciamo stare cosa sia davvero giusto, parliamo solo dell'impatto sul mercato per un momento) Non riassumo cose che in inglese si trovano spiegate in dettaglio in diversi posti (anche l'ultimo numero di Panorama ne dava una descrizione abbastanza precisa) Mi limito a notare che: i) sono stati estesi al 29 settembre i finanziamenti da parte del Congresso USA che sarebbero necessari al completamento della campagna ii) la campagna richiederà molto meno di quella del 1991 basta pensare che allora solo un 5-10% delle bombe erano telecomandate e ora lo sono quasi il 70% iii) le basi in Yemen, Afganistan e Azerbajan sono in piena attività (quella in Afganistan del sud sta diventando la maggiore base americana del Medio Oriente) iv) l'operazione richiederà meno truppe di quanto si pensi (anche solo 50 mila) il che significa che occorrerà pochissimo tempo per lanciarla v) il coordinamento con gli iracheni in esilio sciti e non e i kurdi ha fatto progressi Infine, si sta trovando un alternativa a Arafat e si comincia giustamente dai soldi. Il nuovo ministro delle finanze palestinese è un cittadino americano di cui Bush si fida e sta cercando di togliere l'accesso esclusivo ai soldi di arafat C'è una lotta di potere in questo momento tra i palestinesi che può dare risultati nuovi --------------------- -------------------------- Sunday, July 28, Israel is transferring its first down payment of NS.70 million (roughly $15 million) of frozen tax receipts due to the Palestinians directly to the new Palestinian finance minister Salam Fayyad. The Sharon government is making the transfer, apparently acting under American pressure, to a Palestinian official who is an American citizen and enjoys the trust of the Bush administration and the International Monetary Fund. The payment is designated first for urgent humanitarian needs, but a portion will also be earmarked for the creation of a new US-Palestinian-Israel mechanism to keep track of all incoming funds and make sure not a cent or shekel reaches Arafat’s tottering Palestinian Authority Modificato da - gz on 7/30/2002 17:36:16

Segui Goldman, prima semi poi oro - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 17:59

Goldman Sachs giovedì ha dato il buy sui semiconduttori esattamente sul minimo il Nasdaq future era sui 890-900 e nel momento in cui è arrivato l'upgrade è schizzato 15 punti in un secondo e poi non è più tornato indietro e sta ora a 970 e i semiconduttori molto di più Oggi il buy di Goldman fa aprire tutto il settore aurifero a +6 o 7% e i titoli da loro consigliati sono a +9% in media Questa gente è molto brava e fare attenzione a cosa dicono è assai utile (NB questo mettiamo tutti i giorni alle 15:30 la lista degli upgrade e downgrade americani "du jour" sul forum vedi oggi -------------------------- Upgrades:-------------------- -Rohm & Haas was upgraded to neutral from sell at Merrill Lynch. -Cardinal Health was upgraded to strong from buy at CSFB. -Goldman Sachs upgraded oil stocks. -Goldman Sachs upgraded gold stocks. -JDSU was upgraded to overweight from equal weight at Morgan Stanley Modificato da - gz on 7/30/2002 16:3:40

I cicli di borsa (19esima puntata) - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 17:22

Se facciamo traslare i periodi considerati di due anni in avanti e utilizziamo lo stesso espediente al contrario per enfatizzare i risultati, otteniamo questa tabella 1) +14% invece che +702% 2) +294% invece che –48% 3) +178% invece che +402% 4) +261% invece che –22% 5) +383% invece che + 1409% I mercati orso sono misteriosamente spariti, e i tori scatenati somigliano più a delle placide bufale. Allego un grafico che dovrebbe rendere l’idea. Saluti Karim ------------------------------------------------------------------------------------------------- non so se tutti hanno notato il calcolo che ha fatto Karim a seconda di quali anni si usino per contare i periodi di inizio e fine si arriva o meno alla conclusione che in borsa su un periodo di almeno 16-17 anni non si sia mai perso. Il calcolo corretto è provare a prendere 16-17 anni e calcolare se dall'inizio alla fine del periodo la borsa (americana) era sempre più alta. Quindi da 1930 al 1947 ad es e poi dal 1931 al 1948 e poi dal 1932 al 1949 e poi dal 1933 al 1950 ecc... ecc... Se lo si fa si trova che usando quasi tutti gli anni meno 3 o 4 solamente (quelli usati nel grafico copiato da Rael) come inizio il risultato è che negli ultimi 80 o 100 anni su periodi di 16-17 almeno la borsa è più alta alla fine del periodo Ma ancora più importante è che anche negli anni "30 ci sono stati cicli di ribasso al massimo di 28-29 mesi come periodo negativo massimo Anche se poi il mercato orso continuava c'erano sempre nel mezzo cicli di rialzo (rimbalzo) di un anno circa in media e del 25% come valore. Per cui statisticamente quando sei stato su un ciclo negativo per quasi 3 anni anche se sei molto negativo conviene cercare il prossimo ciclo di rimbalzo per uscire meglio dal mercato (se non lo si è fatto) Modificato da - gz on 7/30/2002 15:24:11 Modificato da - gz on 7/30/2002 15:30:9

Se volete dare una mano con DYN... - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 16:49

il titolo era sul dollaro e mezzo la settimana scorsa quando è stato discusso qui di nuovo. Poi è andato sotto un dollaro, e quando quotano meno di 1.00 in genere sono sull'orlo della bancarotta in america. Ovvio che se da 50 dollari scendi a 1 dollaro e ti danno per spacciato poi basta un oscillazione anche piccola del sentiment generale del mercato o una notizia per farti fare il +90% in giornata (da .60 a 1.10 o simili). E che poi puoi anche perdere il 65% dopo due giorni e così via. Di titoli di questo genere nel settore utilities e telecom ce ne sono almeno 15 al momento (vedi ad es ^Williams#^, ma anche ^Lucent#^, ^Nortel#^, ^Ericsson#^, ^Covad#^, ^Jazztel#^, ^Comcast#^ ecc... A meno di non fare mordi e fuggi in giornata occorre studiare bene la questione prima di comprarne e io non sono riuscito a farlo (inoltre dopo aver preso Worldcom a 1.67 un mese fa per vederlo scomparire a 60 centesimi con l'annuncio famoso dei 3 miliardi di dollari di "aggiustamento" spendo più tempo per controllare). Questa notizia di ieri spiega il rimbalzo del +80% che c'è stato. Vale la pena certamente studiare meglio alcuni di questi titoli perchè ora che si comincia a respirare un poco meglio hanno un potenziale enorme se scelti giusti. Ma occorre un supplemento di istruttoria perchè ci sono ottime ragioni per cui fino a qui sono stati sventrati. Chi avesse tempo di farlo è benvenuto di condividere le sue osservazioni Modificato da - gz on 7/30/2002 14:51:53

Il Segnale Tecnico delle Manette - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 04:04

Gli S&P sono risaliti da 772 a 900 da mercoledì 24 a oggi, un +15% in tre giorni e mezzo di borsa che per il più grande listino del mondo non è pochissimo. Il segnale vero e importante che li ha fatti girare è stato quello delle manette alla famiglia Rigas mercoledì pomeriggio alle 16 italiane, ritrasmesso ogni mezzora da tutte le reti, mostrando tre membri della famiglia che controllava Adelphia ammanettati alle 6 di mattina e spinti in una macchina della polizia. Ora ne seguiranno per garantire che i politici che devono essere eletti o vogliono essere eletti lo siano. C'è un pezzo di J.J. Cramer che spiega oggi una volta per tutte come funziona la giustizia per i crimini finanziari in america qua sotto. Chi può lo legge. Come sunto: i) sono i media alla fine che decidono chi verrà incriminato, se un personaggio è bersagliato troppo dal NY Times o CNBC o ABC un procuratore che vuole entrare in politica o il Dipartimento di Giustizia al servizio del presidente lo incrimineranno ii) non ha importanza su cosa, una volta che ci sia stato uno scandalo e la stampa e i media siano lanciati un accusa si trova. Il Dipartimento di Giustizia e l'FBI fanno quello che vogliono con chiunque se la casa Bianca lo vuole. E così i procuratori generali che vogliono essere eletti. Randy Giuliani, ora l'uomo politico più popolare d'america, è entrato in politica dopo aver usato "RICO" la legge contro il racket mafioso per distruggere Drexel Burhnam Lambert (una banca d'affari del peso di Lehman Brothers). Nel 1990 avevo passato tre interviste con Drexel, ufficio di Los Angeles, al posto della quarta arrivò una lettera che diceva che non ci sarebbe stata altra intervista e conteneva anche un ritaglio di giornale e mostrava che Drexel aveva cessato di esistere dopo che Giuliani aveva congelato gli asset usando la legge RICO per la mafia per farli cedere e condannare. iii) l'FBI e il Dipartimento di Giustizia in queste cose fanno quello che vogliono e lo hanno sempre fatto. Dopo Waco (80 morti bruciati causati dall'FBI) i superstiti sono stati condannati a 30 anni. Nel 1992 o 1993 ci furono dei poliziotti a Los Angeles che nell'arresto din pregiudicato di colore che resisteva lo riempirono di botte per ammanerarlo. Era drogato e pesava 120 chili per 1.90 e pericoloso, ma fu filmato il pestaggio e fini su tutti i media. George Bush ordinò al Dipartimento di Giustizia di incriminare a tutti i costi gli agenti. La giuria li assolse (il mio istruttore di karate un capitano di colore della polizia di L.A. diceva che il tizio era molto pericoloso e avevao esagerato, ma non potevano fare a meno di colpirlo). Bush li fece incriminare dal Dipartimento di Giustizia una seconda volta violando la legge che dice che non si può processare due volte per lo stesso reato. Gli agenti finirono in carcere (dove cercarono di ammazzarli dei pregiudicati) e Bush senior si tolse di dosso i media per le elezioni imminenti L'america protegge il cittadino, ma non quando c'è di mezzo la presidenza. Se gli S&P ritornano a scendere e con loro le probabilità di vincere le elezioni a novembre verranno incriminati dei dirigenti di Enron o Worldcom fino a quando non faranno dei nomi o daranno qualche prova in modo da incriminare Bernie Ebbers o Jeffrie Shilling o gli altri che compaiono sui media tutti i giorni come i responsabili Se si deve farlo Dick Cheney e Bush junior faranno questo o peggio : si farànno vedere altri personaggi ammanettati alle 6 del mattino in TV fino a quando il mercato riprenda e l'elezione non sia vinta. L'importante è che sia gente ormai stranota, di cui le TV hanno mostrato la mega-villa e che si possa fare una cosa ad effetto che dia l'idea della giustizia -------------The Way White-Collar Justice Really Works ---------------------------- By James J. Cramer 07/29/2002 03:25 PM EDT Those of you who have never had a brush with the white-collar criminal justice system, and for those of you who think it is a scientific procedure, predicated upon the likes of Oliver Wendell Holmes or Justice Marshall, this piece is for you. You will want to clip and save it, print it out, send it to friends, do whatever is necessary to spread the word about the way the system really works, as written by someone who came close to being a part of it, has been let down by it and is anxious to avoid its machinations for a second time. In other words, this is a piece written by an system insider who wants nothing more than for you to never have to come closer to the system than this article. It will explain everything you need to know about the way it really works, so you can start investing with the white-collar prosecutions as a discounted part of the price-to-earnings multiple that you will want to pay for the tainted merchandise out there. It will allow you to make better judgments about the companies that are currently targeted and about to be targeted by the system of justice we call the prosecution, certainly better than you'd make with the information from the folks in print or television who don't have a clue about the way the process really works. The first thing you need to know is that guilt or innocence is a total abstraction. That's right, a somewhat minor part of the process, at least at the beginning. The government, whether it be federal, in terms of the various U.S. attorneys, the Securities and Exchange Commission, or the state attorneys general, doesn't like to pick on innocent people. Lord knows they have their hands full of bad guys and are not about to start going after the good guys. But who initially determines who is good and bad? That's a pretty easy question, and one that will astonish those of you who are nothing but deer in the oncoming headlights: the press. That's right, the press. Let's say, for example, that every night "Kudlow & Cramer" suggested that Andy Fastow, former CFO of Enron, should be indicted for something. Let's say the people from a nightly news department show watched our show and decided, heck, Cramer's right, this is a travesty, and did a piece about how outrageous it was that Fastow was still living it up at the country club and test-driving new BMW 745s in his spare time while smoking cigars and barbecuing with other Enron ex-top brass. And then say Paul Krugman from The New York Times took up the cudgel and blasted Fastow. Then let's say there were some hearings about Enron where some Congressman, let's call him Congressman Press Hog, held a hearing where he used an empty chair to interrogate "Fastow," who refused to show up and take his medicine. You know what would happen? I'll tell you what: Fastow would get indicted. He would get indicted for something, maybe fraud, maybe pump and dump, maybe some sort of wire fraud thing, maybe, oh who knows, 10-b-5 violations. Whatever. He would get indicted and the prosecution would hold a press conference. And the next thing you know, Andy Fastow would be asking his lawyer how this could happen in the great country that America is with all of this land of opportunity stuff, and his lawyers would say, "wake up and smell the coffee, Andy, no prosecutor worth his salt is going to pass up an opportunity like this. Heck, he's liable to get on 60 Minutes and run for governor on this indictment alone." Then Fast Andy would ask, "well, what do we have to do to beat this?" To which his lawyer would answer, "that depends. Are you willing to give up Ken Lay or Jeff Skilling?" At that point, I have no idea what Fastow would say. I know what I would do; I would ask how much that would reduce my sentence. And if the defense said there was still jail involved, I'd say forget it, and fight it. But if a deal could be made, where Fastow could just be banned for life from engaging in any business, heck, he might want to take that deal. At a certain point, perhaps when it went to trial, the actual guilt or innocence of Fastow would indeed play some sort of role, albeit small, in the process. I say small because let's face it, almost every federal jury imaginable is going to have 401(k) holders on it, and they are all mad as hell. They aren't anxious to cut Fastow a break, which is why the prospective defendant ought to rethink that deal. And he would, many times, before the bailiff read the guilty charge, which, by the way, would happen unless the prosecution totally messed up. Now, let me give you some more good news. If the prosecution wanted to indict Bernie Ebbers, no one in the government would fight that indictment. I wouldn't be surprised if Dick Cheney called the Justice Department and asked "what is taking you so long to indict Ebbers?" More important, a criminal conspiracy indictment of the board of WorldCom (WCOEQ:Nasdaq - news - commentary - research - analysis), one of those RICO varieties normally reserved for Mafia cases, also would resonate well. Because, if it hasn't dawned on you yet, if the Republicans don't start nailing down a half-dozen of America's most wanted CEOs, then there is no hope at all for those November elections. That's not in the game plan. Will Ebbers be convicted? Again, think of that jury. You could throw Ebbers away for 10 years for picking his nose in public, for heaven's sake, that's how bad the mood is out there. Is he guilty of anything beyond being among the most stupid people on earth? Remember, he took a loan out to buy more of his company's stock when it was in free fall. Will people at Citigroup (C:NYSE - news - commentary - research - analysis) or J.P. Morgan (JPM:NYSE - news - commentary - research - analysis) be indicted for abetting Enron's financial shenanigans? Yes, if it would help get the higher-ups at Enron. Some would say that I'm asking to criminalize stupid business behavior. All I am saying is, if you are still asking whether someone can be indicted for being stupid, you just don't understand the way the criminal justice system works. Of course you can! If it's a crowd-pleaser, you can be indicted for "sticking it the shareholders" and we'll just call it "wire fraud." I know it must seem almost Stalinesque to some of you that this is the way the process works. I know there are civil libertarian types who are probably getting sick to their stomachs as they read this. To which I say, get a garbage can. This is America. This is how it works. If you think it works differently, you have been reading too much of the mainstream press. The other day, some silly spokeswoman from WorldCom gave out a statement saying that the Justice Department wasn't going to indict WorldCom because, well, Justice had told WorldCom it wasn't going to. The spokesperson said that an indictment would be entirely the opposite of what the government had said. I burst out laughing when I read that. The Justice Department will do whatever it wants, whenever it wants and it certainly won't tell the management of WorldCom. If it wants to indict John Sidgmore, or anyone else, it will do so. The last thing it will do is tell the management of WorldCom. Right now, the whole fate of corporate governance rests in the hands not of the lawmakers or the stock market, but of the Justice Department. If they thought that leading Jack Grubman off in handcuffs tomorrow morning would make people think twice about misleading the public -- which is basically what Jack Grubman did, whether he meant to or not -- then Jack Grubman better be better dressed around the clock than he was when CNBC's Mike Huckman stalked him, because, by golly, he would be going down. That's how it works. That's always how it works. And we should be grateful for the process. If it didn't work this way, we would be in a capitalist pig-dog free-for-all that would make Charles Dickens blanch with embarrassment. Edited by - gz on 7/30/2002 2:28:53

Warren Buffett e Dynegy - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 03:31

^Dynegy#^ (DYN:NYSE)? Oggi Berkshire Hathaway's MidAmerican Energy Holdings ha comprato Northern Natural Gas, la sussidiaria di Dynegy che tratta gas naturale Un secondo segno che Warren Buffett (che possiede Berkshire Hathaway) vede del valore in questo mercato devastato

Ultime Profezie - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Luglio 2002 02:27

Appena sentito Dick Arms stasera. Dice che il TRIN a 55 giorni (in pratica è il volune al ribasso medio su ogni titolo americano, calcolato sugli ultimi 55 giorni) aveva toccato a metà luglio il livello più alto del DOPOGUERRA, più alto anche che negli anni 70. Dick (che cerchiamo di seguire quando si espone perchè è uno dei fondatori dell'analisi tecnica, ha 70 anni, ha inventato questo indicatore di volume TRIN così interessante....) dice che questo dovrebbe dare un rally del 30-40% di durata di almeno 6 mesi (questo lo ha detto rimanendo assolutamente serio) Per la par condicio occorre citare un guru di altrettanto peso e anziano (quelli che hanno visto anche i mercati orsi degli anni 70 sono più affidabili) negativo. Rimando a Joe Granville che ho citato sul forum qui 10 giorni fa, ma al momento non ho sotto mano la sua analisi Noto allora che Arch Crawford, il guru dell'analisi tecnica con base astrologica (che di tutte le 200 newslettere misurate da Hulbert è il numero due quest'anno come rendimento... quindi bravo) è uscito a dire venerdì che abbiamo 2-3 settimane di rimbalzo e poi il crash a fine agosto-settembre. Per comprare l'oro aspettare che Giove passi in Leone tra un paio di settimane Edited by - gz on 7/30/2002 0:30:49

Lo Scetticismo è stato fondamentale oggi - gz  

  By: GZ on Lunedì 29 Luglio 2002 21:08

commento di fine seduta raccolto dalla Dow Jones News venerdì a Francoforte, prima che partisse il +7% di rimbalzo che abbiamo avuto oggi (riportato qui sul forum nella rassegna che pubblichiamo delle principali notizie europee che prendiamo da Dow Jones/Bridge) Da affiancare al "sentiment degli esperti" riportato sul forum, ovvero la rassegna che pubblichiamo di alcuni dei principali commenti free che troviamo su internet di analisti e gestori (e che contava 5 ORSO contro 2 TORO oggi) ----------------- -------------- FRANKFURT--DAX -0.4% at 3502, near to positive territory. Traders continue to urge caution. "Speculators are behind the movements, there are no real orders here," says one. "People are simply trying out a position and if the market moves the other way, then they immediately close it." (CHE) Edited by - gz on 7/29/2002 19:15:38

Manca la domanda Europea - gz  

  By: GZ on Lunedì 29 Luglio 2002 16:04

.....la famiglia (americana) va in banca e fa vedere la situazione, la banca valuta la casa 115 e quindi è da un ulteriore prestito di 15. La “plusvalenza teorica” è quindi subito liquidata e spesa. ---------------------------- Cosa c'è di così difficile ? se io so di avere una casa comprata per 200 mila $ nel 1994 che nel 2002 ne vale 350 mila (in california l'apprezzamento medio è stato vicino al 9% annuo) e SE LA VENDO OGGI PRENDO QUESTI SOLDI DA QUALCUNO allora è come avere un portafoglio titoli che si è rivalutato in termini di psicologia del consumatore. Se so che ho un bene liquidabile senza grossi costi (come è la casa in america) oggi per 350 mila dollari allora non risparmio o risparmio meno del mio stipendio di quanto non risparmierei se avessi un bene che ne vale 200 mila. Per questo il tasso di risparmio americano privato resta basso, al 3% del reddito nazionale (o disponibile). Era sceso a zero al picco del boom di borsa, ora è risalito, ma la media storia del dopoguerra è sul 6-7%. Cosa succede se gli americano risparmiano di più e tornano a risparmiare il 6% invece del 3% del PIL attuale ? Ci sarà una recessione mondiale. Perchè gli europei e giapponesi già spendono poco da anni e non sono in grado di fare meglio per ora. Ma fino a quando hai un economia che cresce come quella americana al 4% MEDIO negli ultimi 10 anni (e negli ultimi 20 anni senz'altro ben sopra il 3% medio) puoi permetterti un livello di indebitamento maggiore di economie che ristagnano all' 1.2% medio come l'Italia degli anni '90. Questo è ovvio, tutti se sanno che il loro reddito è in crescita sono portati a spendere di più no ? Dal punto di vista "strutturale" invece hai negli USA: i) forte immigrazione (parliamo di 20 milioni di persone in 20 anni) ii) tasso di natalità più alto del mondo occidentale e quindi come conseguenza di i) e ii) la popolazione più giovane del mondo occidentale iii) il tasso attivo del 65-68% cioè la % della popolazione che lavora. Mentre in italia è sotto il 50% (a cui poi aggiungi il lavoro nero se vuoi, ma lo stesso...). La gente (anche le donne) va in pensione a 65 anni... iv) il deficit publico cumulato più basso del mondo occidentale (un 20% del PIL ? contro il 120% dell'Italia e 150% del Giappone) L'america non ha problemi strutturali confrontata al resto del mondo. E' abbastanza ridicolo sentire parlare di crisi del sistema americano e simili in paesi in cui la gente prende gli stessi stipendi reali in fabbrica da 10 anni e ci sono 21 milioni di pensionati su 57 di abitanti. Semplicemente da anni Giappone e Europa spendono poco e contano solo sull'export in America. La Camera di Commercio di Modena ha messo fuori le ultime stime e le cose vanno malino sulla domanda interna e l'export è l'unico che tiene ecc..... Sempre la solita storia qui. Se Giappone e Europa spendessero di più non ci sarebbe nessun problema, ma qui lo stato ha deficit e spende già il 55% del PIL e i privati sono tassati e regolamentati per cui se voglio fare un portico di una casa in emilia aspetto 2 anni il permesso (forse) del comune che fotografa con gli elicotteri ogni metro quadro della provincia e sviluppa poi in tridimensionale le foto per individuare se qualcuno ha alzato un tetto di una stalla o di un vecchia casa di campagna onde multarlo e bloccarlo. Il meccanismo degli anni 90 è stato quello di supplire alla carenza di domanda per consumi europea e giapponese in parte con il boom tecnologico generale (telecom) e in parte con il maggiore indebitamento del consumatore americano. Modificato da - gz on 7/29/2002 14:17:39

Rotto il Testa e Spalle: non importa - gz  

  By: GZ on Domenica 28 Luglio 2002 12:26

Come noto quasi tutte le borse (eccetto forse solo il Mibtel o IBEX) hanno rotto il "testa e spalle" del grafico del 1998 al 2002. La cosa preoccupa molti, perchè ad es caso degli S&P i manuali di analisi tecnica indicano che ne segue come conseguenza che l'indice scenderà giù a 500 circa dagli 855 attuali. Applicato alla lettera il testa e spalle del Nasdaq lo farebbe scendere a -1200. Due studi, riprodotti qua sotto, provano però che il testa e spalle in generale non funziona e la probabilità media di guadagno a usarlo è la stessa che a lanciare una monetina. Se si fanno dei test scrivendo un programma che calcola il testa e spalle classico, vendendo e compranndo dopo la rottura del testa e spalle il guadagno medio sugli indici e sui titoli (su 20 anni di dati) è circa zero ------------------------------------------------------ ^da moneycentral.msn#moneycentral.msn.com/content/p27221.asp^ --------------------- Don’t bet the rent on technical analysis Common sense sits head and shoulders above even the most widely accepted charting strategies. Here are the numbers to prove it. ------------------------ By Victor Niederhoffer and Laurel Kenner ---------------- Our correspondents point out that if one uses the classic Edwards-Magee head-and-shoulders method to project the “downside target” for S&P futures, 540 or so is the likely next stop. As for the Nasdaq 100, it’s headed for negative 2,690 under the same method of reckoning. Does the apparent success thus far of Miss X’s gigantic pattern mean that head-and-shoulders trading works? More to the point, how does knowing this help right now, as the foundations of the financial world appear to be crumbling? Worthless nostrums and superstitions First of all, it always helps to know what works and what doesn’t. In times of plague, worthless nostrums and superstitions flourish. It’s important to keep a clear head and take the long view. As to whether head-and-shoulders patterns work well enough in the stock market to be profitable -- they don’t, as we’ll show. Head-and-shoulders trading has been around since before 1930. The pattern consists of three peaks, the highest being in the middle. A horizontal line -- the “neckline” -- is drawn to connect the troughs between the shoulders and the heads. The crossing of the neckline is supposed to signal that prices will continue down away from the head. An inverted pattern is read as bullish. 45 years of testing We’ll start by saying that we avoid all vaguely defined “technical” indicators requiring visual evaluation by a gifted interpreter. Moreover, in 45 years of trading, Vic and his staff members have tested every indicator to which value is ascribed. If it works, he would be using it. Head-and-shoulders trading is a trend-following strategy -- and as we have explained, “the trend is not your friend.” We believe that any wealth that accrued to Miss X over the past two weeks as a result of trading this pattern -- and we do congratulate her for it -- was a lucky event, not a sure indicator of future success. However, any important question deserves to be tested, and the results made public. Haphazard anecdotes, confident assertions and appeals to authority -- even, or especially, our own authority -- will not do. As Steve Stigler writes in his magisterial “Statistics on the Table:” If a serious question has been raised, whether it be in science or society, then it is not enough merely to assert an answer. Evidence must be provided, and that evidence should be accompanied by an assessment of its own reliability. We have tested the head and shoulders strategy on S&P 500 futures and will report the results below. But we also will take the opportunity of passing along to our readers the results of a remarkable study by Carol Osler of the New York Federal Reserve that concluded head-and-shoulders trading in individual equities is, on balance, unprofitable. Osler’s tests were rigorous, and she presented her conclusions with great clarity in a study called “Identifying Noise Traders: The Head-and-Shoulders Patterns in U.S. Equities.” Osler wrote a computer program to identify head-and-shoulders patterns, based on the descriptions in eight technical manuals. She applied it to 100 companies with price data spanning July 2, 1962, to Dec. 31, 1993, selected at random from the Center for Research on Securities Prices at the University of Chicago. All of the manuals were ambiguous about the criteria for exit, but they agreed that a head-and-shoulders pattern signified a major change of trend. Osler therefore wrote her program to require that a position be held until the price stops moving in the predicted direction, with a stop loss of 1%. Irrational speculation Her conclusion: Head-and-shoulders trading is unprofitable and “does not qualify as rational speculation.” Amazingly, head-and-shoulders trading is quite popular. Osler estimates that such trades account for as much as one-quarter of an average day’s volume around the time of the “neckline crossing,” the signal to put on a trade. How to account for the popularity of an unprofitable trading strategy? Certain peculiarities of the human mind may account for its acceptance, Osler says. People are prone to see nonexistent connections between groups of things. They tend to be overconfident in their own judgment. And they remember pleasant or successful experiences (e.g., profitable head-and-shoulders trades) with far greater clarity than they do unpleasant experiences. A few successes may bring the head and shoulders trader fame and funds, encouraging new entrants. As Osler notes, cognitive psychologists have shown through experiments that beliefs and behaviors are difficult to “extinguish” when they are randomly reinforced. Osler’s data ends in 1993, and we wondered whether the picture might since have changed. Fortunately, we were able to interview her earlier this month. She told us that she is updating the database. We have heard many market players say they don’t believe in head-and-shoulders trading or any other technical analysis patterns, but like to know what such traders are doing so they can eat their lunch. Not likely, says Osler. Even before transactions costs, trading against head and shoulders traders is just not profitable in individual stocks. Next month, Osler will leave the Fed to take a professorship in the international economics and finance department at Brandeis, where she plans to research the role of stop-loss and take-profit orders in the currency market. One area of interest is the possible clustering of orders at round numbers. She doesn’t have any plans to extend her head-and-shoulders work to S&P futures. “Technical analysis is just not a hot topic,” she explained. “It’s not the sort of thing you can make a big splash with.” Follow the algorithms Always ready to jump into the breach, we tested the head and shoulders strategy on S&P futures prices beginning in 1996. Shi Zhang, Vic’s computation assistant, wrote a program based on Osler’s description of her head-and-shoulders algorithm. Zhang’s program looked for six points on a bearish head and shoulders pattern -- the right shoulder, the right trough, the head, the left trough, the left shoulder and “neckline” crossing. The time between points had to be at least five days and no longer than 180 days. Various distances were used to make sure that no patterns were missed. After running his computer nonstop for 10 hours, Zhang came up with seven patterns, which he then evaluated for profitability 1, 2, 3, 4, 5, 10, 20, 30 and 60 days out. The results appear below: Number of days after neckline crossing 1 2 3 4 5 10 20 30 60 Average profit/loss 0.3% 1.6% 1.2% 1.1% 1.3% -0.7% 0.7% -0.2% -2.6% Standard Deviation 0.01 0.03 0.01 0.02 0.02 0.02 0.02 0.04 0.1 We conclude that head-and-shoulders trading does not work either as a signal of a trend change or as a profitable strategy. We will therefore go back to picking up good stocks at prices unseen in five years, and we’ll try to restrain ourselves from using the rent money. Edited by - gz on 7/28/2002 11:15:1

Buy Fondiaria Short SAI ? - gz  

  By: GZ on Sabato 27 Luglio 2002 16:07

Fondiaria è andato a picco negli ultimi due giorni del -15% mentre le assicurazioni recuperavano in media Come noto a fine maggio SAI, cioè Ligresti ha avuto il via libero per fondere Fondiaria con SAI. In una decisione scandalosa la Consob ha consentito ai "cavalieri bianchi" che erano intervenuti, JP Morgan, Interbanca, Ogra, Commerzbank e Mittel di comprare una quota da Ligresti (Premafin) e poi di consentirgli di avere un opzione per ricomprarla con comodo più avanti. In questo modo Preamfin/Ligresti ha evitato l'OPA sul 100% del capitale di Fondiaria. Bene: ci sono due cose ora: i) al momento SAI quota 8 volte Fondiaria e il concambio era a 4 a 1 per cui in teoria vendere short SAI e comprare Fondiaria è la cosa da fare (la prima deve scendere dopo la fusione e la seconda salire) Ovvio che è difficile trovare SAI da vendere scoperto ii) il Liverpool, il fondo hedge inglese che combatte in Italia in tribunale invece di stare buono e zitto come tutti i fondi comuni italiani quando c'è una violazione dei diritti degli azionisti di minoranza ha fatto nuovi ricorsi e ha qualche chance ancora di bloccare la fusione --------------------- da repubblica ------------------------------------------- Altro scivolone in Borsa, per Fondiaria: ha chiuso ieri a 2,21 euro, in calo del 10,49%. Ma dopo la sospensione per eccesso di ribasso aveva toccato anche un glaciale 15%. Da giorni per il titolo tira una brutta aria. La sua quotazione è meno della metà del valore di scambio di tre mesi fa. Anche Sai ieri ha perso qualcosa, ma resta a 18,5 euro. A quasi due mesi dall'annunciato matrimonio FondiariaSai, cosa sta succedendo? Quali scenari si aprono per la società convolata nel team Ligresti? Ne parliamo con Umberto Mosetti, economista dell'ateneo di Siena. Mosetti è rappresentante della Deminor, società di consulenza che ha cercato di difendere, nell'affare Fondiaria, gli interessi degli azionisti di minoranza. Professore, come mai questi rovesci di Fondiaria in Borsa? «Il mercato va male e le assicurazioni risentono anche degli effetti dei crolli di France Telecom, di Worldcom eccetera...». Sì, ma solo questo per Fondiaria? «Fondiaria risente del crollo di Suisse Life: ricordiamoci che l'ha comprata a 1.200 franchi ad azione e ora ne vale 200. Ma detto questo c'è in borsa un'anomalia evidente: gli azionisti di Fondiaria dovrebbero ricevere un'azione Sai per ogni 4 azioni (3,6 considerato il warrant) Fondiaria possedute. Ma oggi il rapporto è di uno a 8, quindi apparentemente chi compra ora Fondiaria andrebbe incontro a un guadagno sicuro». Però, lei dice, «apparentemente». Quindi... «Nei mercati finanziari le anomalie non durano. Nelle operazioni di fusione quando i prezzi di mercato non sono allineati al concambio pattuito ci sono operatori professionali che attraverso l'arbitraggio contribuiscono a eliminare questi scostamenti. Bisogna chiedersi perché a questi prezzi non si compra». Lo dica lei. «Mi sembra che in questo momento non ci siano disponibili titoli Sai da vendere.» A suo avviso, c'è il timore che il titolo Sai possa perdere di valore dopo la fusione? «A giudicare dal comportamento del mercato mi sembra una certezza. Ma pensiamo a quello che è successo. Un anno fa il pacchetto di maggioranza della società è stato venduto a un premio cospicuo sul prezzo di mercato (9,5 euro). Secondo i migliori standard di corporate governance agli investitori di minoranza andrebbe pagato almeno una parte di questo premio. C'è una legge. La Consob aveva detto che in linea di principio nell'operazione in questione si poteva ravvisare un'azione di concerto tra l'acquirente e un altro importante azionista, quindi si sarebbe dovuta promuovere un'Opa». Invece? «E' passato un anno, l'acquisizione è stata conclusa in maniera tecnicamente differente, ma il risultato concreto è lo stesso. In questo modo gli azionisti di minoranza non solo non hanno avuto nessun premio, ma si sono trovati anche a dover sostenere parte del peso finanziario dell'acquisizione del pacchetto di maggioranza. Il mercato sembra pensare che essere azionisti di minoranza in una società che riserva questo trattamento agli investitori non sia una bella prospettiva». Parliamo degli azionisti fiorentini di Fondiaria e del futuro. «Ai fiorentini forse è mancato un po' di coraggio in più, ma la situazione era difficile per il presidente Pecci. Certo il mantenimento della sede a Firenze è rassicurante, ma la vicenda Fondiaria rappresenta una battaglia persa per la città». Quindi a suo avviso i giochi sono tutti già fatti? «La fusione deve passare in assemblea a settembre e con i 2/3 dei voti. Sai e Mediobanca ne possiedono meno del 45%, se il 22% degli altri vota contro, la fusione non passa...E io non ho perso la speranza che in Italia ci possa essere un'istituzione autorevole e indipendente da riconoscere che al di là degli aspetti formali, tutta la vicenda SaiFondiaria è in palese violazione degli standard internazionali di corporate governance e dello spirito della legge sull'Opa». -------------------- da breakingviews ------------------ little known US hedge fund is taking on Italy's markets regulator and some of the country's largest financial institutions in the courts as it tries to stop a controversial merger. The hedge fund, Liverpool Limited Partnership, believes it can still stop the merger of Italian insurers La Fondiaria Assicurazioni and Societa Assicuratrice Industriale (SAI), despite its hearing being delayed by several months. Liverpool's case appeared all but hopeless when the Lazio Tar, a regional court in Rome, delayed its hearing until Oct. 23. But Liverpool now believes that the companies won't be able to rush their merger through before then because the deal needs to be approved by the Italian insurance regulator, the Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (ISVAP), in December. If the hedge fund does manage to defeat the Italian financial establishment, the case would be a watershed for minority shareholders in Italian companies. Liverpool is appealing against a controversial regulatory decision that allowed SAI to negotiate a reverse takeover by the smaller Fondiaria. The hedge fund argues that the terms of the merger are unfair to minority shareholders in Fondiaria - it owns a small stake in the company. Liverpool says it would not go waste such time and expense on its court case if it didn't think it stood a reasonable chance of blocking the merger. Liverpool is looking at all its options, including suing Fondiaria's directors and suing the authorities for compensation Liverpool bought shares in Fondiaria in the expectation that it would be taken over by SAI. However, a controversial decision by Italian regulator Consob allowed SAI to sell a controlling stake in Fondiaria to JP Morgan, Interbanca, Ogra, Commerzbank and Mittel. SAI also took an option to buy the shares back at a later date. In the meantime, it negotiated a complicated reverse takeover that gives control of the new entity to Premafin, SAI's largest shareholder. Liverpool argues that the "white knights" were clearly acting in concert and should be forced to launch a mandatory bid for Fondiaria. Fondiaria is being advised by Lehman Brothers, Clifford Chance, Ashurst Morris Crisp, Pedersoli Lombardi & Associati and Studio Legale Trimarchi. JP Morgan, Studio Legale Rossi and Studio Legale Rapisarda are advising SAI. Edited by - gz on 7/27/2002 17:31:32

Qualcuno sta sbagliando completamente - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Luglio 2002 21:53

In ogni caso, il fallimento di Ericsson mi sorprenderebbe molto. Lo stato svedese non è nel capitale, ma Ericsson è un simbolo che non credo venga lasciato andare alla malora. Forse sarà la volta buona che i Wallenberg (che controllano la società col 7,1% del capitale) si tolgano di mezzo! ---------------------------------------------- Questo qua di sotto è il commento migliore che ho visto su ^Ericsson#^ di oggi. 1) Al prezzo di borsa attuale e alla quotazione corrente delle sue obbligazioni il mercato dice che Ericsson sta andando in bancarotta. Il suo debito oggi è "spazzatura" il che vuole dire che nessun fondo pensione o assicurazione può toccarlo E anche per ^Nortel#^ dice la stessa cosa. 2) ma questi sono i due più grandi fornitori di infrastrutture telecom del mondo. Se falliscono è chiaro che c'è una crisi di settore generale. Per fallire occorre che ci siano altre bancarotte tra i loro clienti e che nessuna banca gli presti altri soldi 3) Tuttavvia allo stesso tempo oggi tutte le banche maggiori e il Dow sono saliti Qui non c'è mezza misura o si sono sbagliati completamente gli analisti che giudicano il debito di Ericsson (e quindi Ericsson) sull'orlo della bancarotta (e quindi comprandole dopo il donwngrade uno triplica i soldi) Oppure il rimbalzo dei finanziari di questa settimana è un equivoco e le borse non si rendono conto che c'è una crisi di sistema in corso Modificato da - gz on 7/26/2002 19:56:36

Migliori Trading Systems - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Luglio 2002 20:28

Questa è la classifica dei migliori trading systems commerciali (affittabili e comprabili) tenuta dalla società che ne esamina e classifica centinaia in america Sono anni che fanno questo lavoro e sono molto rispettati Si nota che tra migliori c'è R-Breaker di cui ho postato qui il codice nel forum almeno due volte Chi lo ha avesse usato negli ultimi 12 mesi sugli S&P avrebbe fatto il 154% Per una serie di motivi però nessuno lo usa (anche se secondo me un paio di società italiane forniscono a pagamento i segnali di R-Breaker sotto un nome diverso e forse con qualche piccola modifica)

Basta Essere sotto inchiesta - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Luglio 2002 16:17

beh...intanto una sale e l'altra scende (vedi sotto) ma ripeto quello che conta è solamente se è un "scandal stock" oppure no. In italiano si traduce titolo-sospetto o titolo-scandalo o titolo-sotto inchiesta NON HANNO IMPORTANZA I NUMERI MA ESSERE SOTTO INCHIESTA O NO se il governo federale, la SEC, i procuratori distrettuali ti sono addosso sei spacciato Anni fa il fatto che la la Consob americana (la SEC) aprisse un inchiesta su un titolo non aveva peso perchè 3 volte su 4 le conseguenze pratiche sono limitate e spesso non risulta nienta a carico della società interessata. Anche in Italia è sempre stato così. Adesso invece le cose sono cambiate radicalmente: la notizia dell'inchiesta SEC è una sentenza di morte: appena appare sui terminali : "... inchiesta SEC.... AOL..." oppure "... inchiesta SEC.... Dynegy..." oppure "... inchiesta SEC.... Martha Stewart..." il titolo perde il 30% senza fare altre domande Modificato da - gz on 7/26/2002 14:19:0

Niente Credito - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Luglio 2002 15:25

si moltiplicano gli articoli e report che indicano che le banche da due mesi a questa parte in america (ma presumibilmente anche in europa) semplicemente non prestano più alle società che non abbiano il rating almeno "investment grade" cioè da AAA in su Come si vede dal grafico in fondo è diventato molto difficile dopo le bancarotte e gli scandali di global crossing, enron, worldcom, adelphia vendere obbligazioni corporate Una volta ^General Electric#^ pagava mezzo punto più dei treasury del governo e ora paga 1.3% in più D'altra parte come mostra il fatto che Warren Buffett abbia comprato 100 mil. di debito "junk" di una telecom disastrata e come si vede dai prezzi sul mercato del debito più sotto stress (le telcom come ^Verizon#^, AT&T, ^T#^ ^SBC#^ e simili) qualche segno di stabilizzazione si vede proprio nel segmento del debito che più ha sofferto e che ha maggiore spread con le obbligazioni senza rischio governative -------------- WSJ di oggi ---------------- Stocks soared Wednesday, but there is another problem for investors: serious troubles in the corporate-bond market. While corporate bonds rallied along with stocks as investors returned to the market, at least for a day, concerns have been building in recent weeks, sparking worries about the impact on the economy. Analysts say if Wednesday's comeback peters out, and the market's erosion resumes, many companies will find it hard to raise cash, increasing the odds of a much-feared credit crunch. This week, a number of companies were forced to postpone bond offerings due to lack of interest from investors, a sure sign of trouble. These companies include Dynegy Inc., Gristede's Foods Inc. and Mobile Storage Group Inc., according to Dealogic LLC, a New York-based data company. Overall, last week was the slowest of the year for new bond sales. The difficulties come as the market for initial public offerings of stock all but closes, amid the recent stock-market swoon, and as banks step up scrutiny of new loans, adding to concerns about whether companies can get their hands on cash. Despite Wednesday's rally, many large investors say they remain concerned about the health of the bond market, and say they aren't going to step up their buying until companies slash their debt and improve the health and transparency of their balance sheets. "I'm still worried, this is still a form of a credit crunch" despite Wednesday's rally, said Greg Hahn, chief investment officer of Conseco Capital Management in Carmel, Indiana. "We've been sitting on the sidelines, we want to make absolutely sure about the risk profile of the securities before we buy them," he said. In recent weeks investors have been shying away from many kinds of bonds with risk attached to them, even corporate bonds of highly rated companies that aren't facing any accounting or legal questions, such as bonds of Sears, Roebuck & Co. They have been shifting to Treasury securities in a classic flight to safe investments. When the bond market hits trouble, the best barometer of investor nervousness usually is that premium investors are demanding to buy riskier bonds, such as corporate and junk bonds. Lately, that spread above Treasurys has been climbing, even for top-rated companies, suggesting increasing concern. Bonds of General Electric Co., for example, now trade at a yield that is 1.32 percentage points higher than comparable Treasury rates, and in morning trading the spread reached more than 1.4 points. That's up from 1.23 points a week ago and just 1.02 points in early June. Yield spreads on other key bonds that serve as benchmarks for the bond market, such as Viacom Inc., Goldman Sachs Group Inc. and AOL Time Warner Inc., also have been widening. At the same time, it has been harder for trades to take place in the bond market, with buyers reluctant to open their wallets. This poor "liquidity" in the bond market is a classic sign of a sickly market. Behind the problems is nervousness about the health and reliability of corporate balance sheets, the same worries plaguing the stock market. But bond traders also worry that the Federal Reserve won't be able to bail the market out with interest-rate cuts this time around, because rates already are so low and the problems so deep. To be sure, the bond market hasn't shut down as it did in the fall of 1998, an event that sparked three interest-rate cuts by the Fed. Then it became impossible for companies to raise new money by selling bonds. In contrast, on Tuesday, Wells Fargo & Co. sold $500 million of bonds to investors, and Wednesday a unit of CIT Group Inc. sold $1 billion of commercial paper. Even though high-profile banks like Citigroup Inc. and J.P. Morgan Chase & Co. are beset with problems, banks continue to lend money to companies, though at higher rates and at a slower pace than just a few months ago. Meanwhile, the shift out of riskier bonds is boosting interest in both Treasurys and mortgage-backed bonds, helping to push mortgage rates lower, giving the consumer a boost. The worry that keeps bond pros up at night is that if conditions in the bond market worsen, and if banks run into more problems, companies may find it hard to raise new money. Many could lay off employees and cut back on spending to conserve cash, sending unemployment higher and helping to cripple the economy. "There's risk of feedback effects from the bond market to the rest of the economy," said Steven Zamsky, a corporate-bond strategist at Morgan Stanley. As investors have shifted into Treasurys, prices have been soaring, especially for the short-term securities that typically attract nervous investors in times of crisis. Wednesday, the two-year Treasury fell 3/32, or 93.7 cents for each $1,000 note, to yield 2.315%. But earlier in the day the yield -- which moves in the opposite direction of price -- fell as low as 2.155%, the lowest level in more than 26 years. The benchmark 10-year Treasury fell 9/32. Its yield rose to 4.454% -- but that is down from above 5% in early June. In another indication of sentiment in the bond market, so-called swap spreads -- the difference between Treasury rates and the rate at which top-rated companies can conduct interest-rate swaps -- have been climbing in recent days. Ten-year swap spreads are 0.59 percentage point, up from 0.51 as recently as two weeks ago, a big move in this market. At the same time, companies that are rated "junk" are finding it harder, and more expensive, to raise capital. "Banks just aren't lending to companies rated below investment grade," says Meredith Coffey, director of analytics at Loan Pricing Corp., which collects data on bank loans. "There's more difficulty though we're not in a credit crunch yet." Corporate and Junk Bonds Many junk bonds ended slightly firmer, rebounding from early losses as stocks rallied strongly. Williams Cos. debt, which was cut to junk level Tuesday by Standard & Poor's, rose several points to about 36. S&P cut the company's senior unsecured debt to double-B from triple-B-minus. After most trading concluded, Moody's Investors Service also downgraded Williams and put its ratings on review for possible further downgrade. It cut the company's senior unsecured rating to single-B1 from Baa3 and assigned a Ba3 senior implied rating. Moody's cut Williams' pipeline subsidiaries' senior unsecured debt ratings to Ba2 from Baa2. Edited by - gz on 7/26/2002 14:5:12

Quanti sono i ribassisti - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Luglio 2002 12:14

in Europa non ci sono dati ufficiali sui volumi e la composizione delle vendite allo scoperto. Basta vedere l'esplosione dei CFD, un mercato parallelo a quello dei futures che consente lo scoperto con il margine a Londra su singole azioni per capire che è il più elevato della storia. (te li offrono anche con commissione zero e ogni giorno ricevo mail di pubblicità). Oppure l'open interest che è esploso sui futures. Ora c'è una proposta inglese di rivelare le statistiche dello scoperto, come accade in america -------------------------------------------------------- Howard Davies, chairman of Britain’s Financial Services Authority, ruled out proposing a ban on the practice of short selling, the process by which investors borrow shares, sell them, and buy them back at lower prices pocketing the difference. He did, however, advocate for greater disclosure of short interest. Davies said he also opposed imposing additional `grit’ in the market to discourage the impact of short selling on prices, such as the adoption of the so-called uptick rule. This rule, imposed by the New York Stock Exchange, requires investors to short stocks at prices above the previous trade of the security. ``We see no case for any outright ban on short selling, a practice which we judge a necessary and desirable underpinning to the liquidity of the London market,'' said Davis. ``One of the options we are examining is what can be done to make available to the market up-to-date information on volumes of short selling - or at least of stock lending as a proxy for this.''

Report di Fred Hickey - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 20:53

questo è il riassunto di quello che dice Fred Hickey, "The High-Tech Strategist", che è riconosciuto come forse il migliore esperto per i titoli tecnologici . E' ancora negativo specie sui semiconduttori che restano in media sopra il 50% della valutazione media degli ultimi 20 anni in termini di utile/ricavi. Hickey da qualche speranza solo a alcuni titoli qui sotto --------------------------------------------- Fred Hickey, editor of The High-Tech Strategist. Hickey first said that tech stocks had become overpriced in the mid-1990s and sold the last of his long positions in 1998. In his July 4 letter, he acknowledges that the declines of the last four months have taken the group closer to an attractive price level--but says that still have a way yet to drop. For months he’s warned that Intel and IBM, among others, were headed further down, and predicted that the second quarter reports for both would be very disappointing—as will the third and fourth quarters. Because the slowdown in the PC market shows no sign of abating, Intel will have to cut production and will experience a further margin squeeze. Inventories have been mounting at many companies because consumer markets have been weak, even as corporate capital spending is still being cut back. June sales at most semiconductor companies were shockingly slow. Using analyst estimates for 2003 (which he regards as very optimistic) Hickey still finds the semiconductor companies comprising the SOX index as more than 50% overvalued on a price-to-sales basis, based on the index’s historical ten- year price-to-sales ratio for 1989 through1998. PCs still represent the biggest end market for the semiconductor industry, while the third-biggest end markets for semiconductors are cell phones and related networking equipment, and those markets are similarly troubled. All this spells bad news for the semiconductor equipment makers. Many company managements will be taking down their third quarter numbers. Hickey also describes the IT services market as terrible. So despite the increase in some of the fear gauges, he’d continue to stand aside while acknowledging that he’s keeping an eye an ^AMD#^, ^Lawson Software#^, ^IBM#^, Edwards ^Compuware#^, ^Comverse Tech#^, ^Amdocs#^ and ^Red Hat#^. Edited by - gz on 7/25/2002 22:46:1

Calpine, Mirant, Dynegy - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 19:55

sono in corso delle inchieste del governo federale e della SEC e ci sono dozzine di mega studi di avvocati che volteggiano come avvoltoi per cause di miliardi Ieri Halliburton (energia, ma in guai simili) ha respinto una serie di illazioni in modo convincente e ha fatto +30% Quelle di queste società che riescono a mostrare che i danni di queste inchieste sono limitati raddoppiano o triplicano al volo ma non si può fidarsi solo del grafico occorre un minimo studiare la cosa per questo ad es ho puntato prima su cose meno pericolose come ^Citigroup#^, perchè era più facile da capire francamente anche assumendo che ci sia un minimo del mercato come S&P 500 occorre tempo per analizzare e informarsi un minimo e non bruciarsi il grafico e basta in questi casi è rischioso, come si è visto con Dynegy due giorni fa. Se non si ha il tempo di studiare a sufficienza si va su titoli con meno rischio come le assicurazioni maggiori che hanno perso l'80% dal massimo, ma non hanno inchieste e il governo addosso Modificato da - gz on 7/25/2002 17:59:2

Il Debito Americano e la Filippina - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 19:31

parliamo terra terra la filippina che viene qui non ha la casa e non ha la macchina. Affitta e va in bici nonostante lavori come una matta da anni La filippina che viene a New York dove sta mia moglie e la messicana che veniva a fare le faccende a Los Angeles avevano entrambe sia la macchina che la casa. Così la segretaria indiana (dell'India) che lavora per mia moglie (26 anni, diploma di scuola superiore) ha comprato una appartamento a Queens (quartiere dove abita anche Abby Cohen, non un ghetto fetente) Qui in Italia una segretaria non compra la casa dopo 5 anni di lavoro, anche dopo 10 vive in famiglia e la casa la compra se la famiglia l'aiuta. Come l'hanno comprata in america ? Indebitandosi. Ma sono in grado di pagare le rate della macchina e della casa perchè lavorano e guadagnano (Netto) circa il DOPPIO, anche con l'euro pari al dollaro, di quanto guadagnino in Italia per lavori equivalenti. Non il 15% in più, prendono il doppio esatto. Di conseguenza pagano questi mutui, comprano queste case e macchine. E' stupido consumismo, lo so, non si rendono conto del pericolo enorme che costituiscono per il mondo con il loro debiti, ma intanto vivono meglio che al loro paese (e anche meglio che in Italia, non avendo una famiglia che li aiuti) E' un sistema economico in cui crei milioni di posti di lavoro (30 milioni dal 1982), il PIL cresce in media del 4% annuo (contro un +1.1% medio dell'Italia negli ultimi 10 anni) e dato che c'è molta crescita c'è anche più debito. Essendo molto più dinamico questo meccanismo ogni tanto ha delle battute d'arresto più violente di quelle di un sistema che cresce all'1% massimo 1.5% come in Europa. Dai primi anni "80 ha funzionato, ma non c'è mai stato un momento di crisi di borsa o dell'economia in cui non ho sentito dire che era "LA FINE" e che tutto il sistema era marcio come leggo ogni giorno sul corriere della sera o repubblica. Ho notato che è un fenomento ricorrente predire che va tutto a catafascio. Sotto Reagan negli anni "80 le previsioni erano molto più fosche di adesso, tutti scrivevano che il deficit dello stato americano che avrebbe provocato una crisi generale gravissima e così via. Se ci fosse tempo le cito Karl Popper e la sua spiegazione del perchè nella cultura europea il 90% degli intellettuali o esperti ragiona così Modificato da - gz on 7/25/2002 22:13:3

Le cause del collasso dell’economia USA - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 18:31

Stock: Mbia

riceviamo e pubblichiamo questa dettagliata e comprensiva analisi di Maurizio Giuliani -----------------Maurizio Giuliani TrendOnline ------------------------ Le cause del collasso dell’economia USA. Nei tre mesi precedenti, l’economia americana è entrata in una fase delicatissima nella quale stanno interagendo tre forze principali, tutte molto negative, che sino ad ora sono state responsabili del crollo del mercato finanziario e di una situazione macroeconomica instabile e attualmente non ancora prevedibile. Infatti continuano le dispute economiche su quale forma possa assumere nei prossimi mesi o anni la curva economica americana: se a V, se a W,se a U oppure, la peggiore a L. Tuttavia queste lettere, destinata alla speculazione accademica risultano essere fuori luogo se si considerano i tre fattori che stanno esercitando una pressione considerevole sulle forze economiche. 1) La prima considerazione è volta al collasso delle importazioni, infatti attualmente, e probabilmente assumerà una forza sempre maggiore con il disgregarsi della situazione economica, gli Stati Uniti non sono in grado di produrre beni e servizi per mandare avanti il motore economico in modo autonomo: il dollaro forte ha comunque contribuito a creare questa situazione. Le imprese americane trovavano molto più vantaggioso far produrre all’estero la maggior parte dei loro prodotti (il cosiddetto outsourcing). Nello stesso tempo molti stati stranieri tra i quali Canada, Giappone, Cina, Messico ed Europa, i quali hanno ricevuto le commesse di produzione dei beni americani li rispediscono proprio negli USA. 2) Il secondo fattore, non meno importante, riguarda la forza lavoro, a partire dal mese di ottobre del 2001, vi è stata una vera e propria emorragia di posti di lavoro, è sufficiente sfogliare i giornali per valutare l’entità di questo processo: solo WorldCom ha tagliato ben 15.000 dipendenti, la Daimler-Chrysler oltre 26.000, General Electric ed Honeywell 75.000, e la lista potrebbe andare avanti ad oltranza. Questo fattore avrà delle sicure ripercussioni sulla spesa per consumi, che è il motore trainante dell’economia americana. 3) Il terzo processo di distruzione deriva da un’iperinflazione nei prezzi dell’energia, causata in larga misura dalla deregolamentazione dei servizi e dall’estrema concorrenza sui prezzi delle imprese operanti, in aggiunta a ciò si sono verificati fallimenti di portata rilevante nelle aziende del settore, il primo tra tutti è stato Enron. Ognuno di questi fattori, preso singolarmente, di per sé potrebbe causare effetti molto negativi sull’economia in generale, e si consideri solamente il fatto che negli Stati Uniti sono presenti tutti e tre questi fattori e si stanno manifestando con estrema virulenza. Se poi si aggiunge un drammatico calo della fiducia dei consumatori e soprattutto degli investitori, pesantemente penalizzati dalle truffe contabili delle aziende e dalla poca trasparenza dei bilanci societari, il mix esplosivo è pronto a scoppiare. A monte di questa situazione si possono ricercare le cause nella progressiva distruzione dei settori fondamentali dell’economia quali quello agricolo e quello industriale a tutto vantaggio di quello dei servizi, della tecnologia delle informazioni e della finanza, che creano un numero molto limitato di posti di lavoro, e possono continuare a produrre ed a generare profitti anche con una manodopera molto limitata. Tra il 1978 ed il 1980 Jimmy Carter, Presidente degli USA, ha avviato un processo di deregulation per i settori delle linee aeree, le ferrovie, l’industria automobilistica pesante, con risultati poco incoraggianti; e l’analogia salta subito all’occhio con il settore energetico. Nel 1982, sotto Reagan, è stato approvato il piano di liberalizzazione del settore bancario, dando così il via alla speculazione in derivati, junk bond ed altre forme di investimento particolarmente rischiose ma redditizie. Queste concatenazioni di cause hanno creato il supporto per la smaterializzazione dell’economia, portando direttamente gli Stati Uniti al primo processo di distruzione dell’economia. I dati relativi alla produzione industriale parlano da soli: nel 2001 la produzione di acciaio negli Stati Uniti è crollata del 16% rispetto all’anno precedente, la produzione di motori per veicoli è scesa del 17% nel 2001 rispetto al 2000, la produzione di veicoli pesanti e di sport utility vagon è letteralmente crollata del 30.6%, sempre rispetto al 2000. La riduzione dei posti di lavoro è iniziata nel luglio del 2000, e, da allora, sono stati persi ben 300.000 lavoratori, e si deve considerare ancora il fatto che oltre i tre quarti di questi sono stati persi negli ultimi sei mesi. Nel settore dell’agricoltura, nel 1980 esistevano circa 26.000 fattorie indipendenti e circa 11.000 trattori ed altri macchinari; oggi, per ognuna di queste due categorie (fattorie e macchinari per l’industria), gli USA ne producono appena la metà. Per fronteggiare questa crisi il presidente della Federal Reserve ha attuato una politica di taglio dei tassi di interesse molto drastica: 1% in meno ogni mese, fino a giungere all’attuale 1.75%, livello che da oltre 40 anni non veniva raggiunto. Ma a livello macroeconomico nulla è successo. Sembra che il mago della FED abbia perso il suo leggendario potere. La deregulation nel settore dell’energia ha causato dei veri e propri disastri, infatti, prima del 31 dicembre del 2000 (data della deregolamentazione del settore), un contratto a lungo termine per la fornitura di energia elettrica, non derivante dallo scambio energetico, veniva a costare all’utente finale 30 dollari per megawatt all’ora (il megawatt è un milione di watt); con il fallimento di alcune aziende energetiche avvenuto a causa della liberalizzazione del settore, il prezzo del megawatt per ora è schizzato a 300 dollari per ora, che implica un incremento di circa il 1.000%. L’energia elettrica non è un futures, e non deve essere trattato e scambiato come tale, è impensabile fare del trading sull’energia. Il settore necessita di impianti, infrastrutture, uomini; l’energia è un prodotto che è in grado di determinare il tasso di crescita di una nazione, l’energia deve essere regolamentata e controllata dallo Stato o comunque da enti istituzionali. Un’altra tegola che sta per cadere sulla testa delle imprese è quella del prezzo del petrolio, se l’energia elettrica è importante per tutto l’apparto industriale, il petrolio è di vitale importanza per il suo funzionamento. Il prezzo del West Texas Intermediate (WTI, l’equivalente americano del Brent) è passato dai 12-13 dollari per barile nel 1998 ai 25-27 dollari per barile attuali. Le ripercussioni sull’inflazione non posso tardare a manifestarsi, l’aumento del greggio implica un aumento di ogni prodotto trasportato su gomma, dai cereali ai computer, l’aumento del prezzo della plastica e quello dei trasporti in generale. La deregulation del settore energetico ed il conseguente trading energetico (la possibilità di acquistare energia in uno Stato dove costa meno e rivenderla in uno dove costa di più) ha indotte molte aziende a contrarre prestiti per circa 12 miliardi di dollari, e proprio parte di questi prestiti hanno causato il fallimento della Enron. Ed è molto probabile che molte altre società la seguiranno a breve, poiché la maggior parte di queste aziende non sono più in grado di ripagare il debito, profuso da banche come Wells Fargo, Citigroup, J.P Morgan Chase e Bank of America, ed altre tedesche e francesi oltre a fondi pensione ed assicurazioni. Le implicazioni di un fallimento a catena potrebbero essere disastrose. Si consideri il fatto che lo Stato della California ha preso 400 milioni di dollari dalla tesoreria del Los Angeles Water District (l’azienda fornitrice di acqua) e li ha utilizzati per acquistare energia elettrica per poi rivenderla ad un costo di molto inferiore alla Southern California Edison ed alla Pacific Gas & Electric (società di erogazione di energia elettrica californiane); ciò dimostra come lo Stato della California sia soggetto, anzi soggiogato, dalle politiche di prezzo determinate dalle società private quali Duke Power e dalla Reliance. Inoltre, recentemente, lo Stato della California ha dovuto emettere un prestito obbligazionario di 10 miliardi di dollari per acquistare l’energia elettrica e rivenderla a prezzi più bassi alle due società erogatrici ed è chiaro che i soldi necessari a ripagarlo non potranno derivare dalla vendita di energia; le implicazioni potrebbero essere devastanti, se non si ritorna immediatamente ad un controllo da parte dello Stato di questo settore industriale, si verranno a creare situazioni simili in tutti gli altri stati degli USA, con conseguenze importanti sull’inflazione. La California è uno dei primi stati a sperimentare “negativamente” la de-industrializzazione, e ciò avrà effetti anche su altri settori industriali, in particolare l’agricoltura, infatti l’irrigazione dei campi necessita di molta energia elettrica, ed immaginata cosa può succedere quanto il prezzo dell’energia sale in modo così repentino e drastico: semplicemente non si può più pagare ed allora l’incremento dei prezzi si ripercuote necessariamente sulla produzione che viene tagliata fino a raggiungere il nuovo punto di equilibrio. Stesso discorso per gli ospedali che necessitano dell’energia elettrica per far funzionare tutti i macchinari, se questa inizia a raddoppiare di prezzo, il costo delle polizze assicurative aumenterà di conseguenza, innescando un altro processo di creazione di inflazione. Con questo processo distruttivo di de-indistrializzazione, l’America si trova con le spalle al muro a dover importare molti più beni di quanti ne produce: ma come vengono pagate le importazioni? Con i dollari americani. E gli Stati esportatori ricevono i dollari americani e li reinvestono nel mercato USA, sia sotto forma di investimenti produttivi sia nel mercato azionario ed obbligazionario, continuando a mantenere in vita la bolla speculativa, che, per inciso, non è ancora scoppiata del tutto. Gli Stati Uniti dipendono dalle importazioni, pagano queste importazioni con i dollari che vengono poi reinvestiti negli Stati Uniti e verranno dunque riutilizzati per pagare il prossimo ciclo di importazioni, creando così un circolo vizioso e molto pericoloso; a questo punto, se la fiducia degli investitori (sia americani m soprattutto esteri) inizia a vacillare ed il dollaro perde di valore nei confronti della altre valute mondiali, si viene a creare un disequilibrio che potrà generare un devastante collasso del sistema finanziario internazionale. Qualunque Stato che abbia un 20% di esportazioni verso un altro possiede un’economia dipendente in modo significativo; si consideri ora che l’Indonesia esporta il 19.2% dei suoi prodotti verso gli Stati Uniti, la Corea del Sud il 20.2%, la Thailandia il 24.5%, l’Europa il 25%, la Malesya il 25.4%, Taiwan il 29.0%, il Giappone il 31.2%, le Filippine il 33.7%, la Nigeria il 38.8%, la Cina il 41.9%, il Messico circa l`85% ed il Canada l`83%. Se la bolla speculativa dei mercati finanziari sta tuttora scoppiando e se gli investitori perderanno la fiducia nel mercato americano, i dollari che escono dagli Stati Uniti non ritorneranno più sotto forma di investimenti e non potranno più essere utilizzati per il prossimo ciclo di importazioni, ciò porterà inevitabilmente al collasso dell’economia americana, ma non solo, verranno trascinati nel baratro anche quei Paesi dove le esportazioni superano il 30%, con chiare ripercussioni sia a livello sociale che politico. Alcuni analisti ed economisti stimano che il pericolo del collasso è reale ed il crollo del dollaro seguirà a ruota, con perdite di circa il 40% del suo valore. Con il crollo del dollaro salterà in aria tutto il sistema finanziario e creditizio del mondo, infatti tute le Banche Centrali possiedono dollari come valuta rifugio. La situazione si presenta dunque molto grave, sarà necessario intervenire con fermezza soprattutto sui prezzi dell’energia, revocando la deregulation e reintroducendo il controllo da parte di enti statali o parastatali, inoltre il recente calo del dollaro dovrà necessariamente essere tenuto sotto stretto controllo, la soglia massima di tolleranza può essere stabilita intorno a 1.15 contro euro, se la dovesse sfondare i pericoli del collasso si faranno sempre più reali. ---------------------------------------------------------------------- risposta -------------------------- Il collasso c'è, ma della borsa non dell'economia, perchè finora le stime sono di una crescita sul 3% (chi dice 3.5% come la FED e chi dice 2.4% come i pessimisti ) del PIL USA, la disoccupazione è sotto il 6% di nuovo e anche i dati aziendali delle società ad es chimiche che sono quelle più legate al ciclo economico sono di aumenti di fatturato e di ordini E' giusto preoccuparsi che i livelli di indebitamento del consumatore americano siano troppo alti, ma i PREZZI a cui sono i titoli azionari ORA scontano già una recessione questo inverno. Non scontano una crisi di sistema e depressione, ma una recessione sì. Bene, se non c'è nessuna recessione i listini risaliranno molto. Se invece sta arrivando una crisi generale di sistema economico con fallimenti a catena e sistema bancario in crisi, cedimento del dollaro di un altro 20-30% ecc... allora le borse scendono ancora. Ovvio che la borsa anticipa in buona parte questi sviluppi, ma la borsa spesso anticipa cose che non esistono affatto, come nel 1999-2000 anticipava un boom che non esisteva Edited by - gz on 7/25/2002 16:36:35

JP Morgan: hanno esagerato - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 14:02

JP Morgan Chase (terza banca americana) nel 1999-2000 guadagnava tra 3 e 4 dollari per azione Quest'anno un disastro, solo 80 centesimi per azione ed è crollata a 19-23 $ in borsa La stima di wall street è che torni a guadagnare 2 dollari e mezzo per azione ora il che vuole dire che costerebbe 7-8 volte gli utili e sarebbero 4 miliardi di $ di utile su 50 miliardi di $ di ricavi B Intesa è a 10 volte gli utili 2002 Unicredito 11 volte S. Paolo 11 volte Mediobanca 14 volte MPS 11 volte e lasciamo stare Capitalia e BNL costa un 30% in meno delle altre banche perchè rischia una causa civile come strascico di Enron, ma se la causa non fa grandi danni recupera un 30% minimo

Peggio che negli anni "70 - gz  

  By: GZ on Mercoledì 24 Luglio 2002 22:05

----------------------------------------------------------------- allora, sono praticamente convinto che gli stati industrializzati versino oramai in condizioni di bancarotta. Punto. Il discorso e': come salvare la bancarotta? Risposta: e' facilissimo: stampando moneta. Sono liberi di farlo senza alcun vincolo, e lo hanno fatto ininterrottamente anche negli ultimi anni, la bancarotta di fatto e' impossibile. Pero' stampare moneta diluisce il circolante. Un'imposta ancora non pienamente percepita. Forse perche' ancora il salvataggio ultimo, quello dell'intero sistema di fronte alla peggiore crisi finanziaria di tutti i tempi non e' arrivato. Ma secondo me e' questione di pochi anni. Lo shock per me e' oramai inevitabile, ma solo rimandabile, e quando arrivera'.......: >sono assolutamente d'accordo l'oro al mondo lo comprano ormai solo indiani, cinesi e arabi ecco chi saranno i ricchi del futuro. Francesco ps se invece riescono a salvare tutto quanto, Grande Greenspan, cambio religione anche io. La foto vendutami da Bandy ce l'ho... ne faccio un santino e accendo il cero sotto... la mia preghiera prima di andare a dormire sara' un appuntamento fisso. ----------------------------------------------------------------- caro usamalab da quando lei scrive (perlomeno qua sopra) che tutto deve franare è franato tutto in borsa per cui lei ha ragione (oppure porta un poco iella) ma per fare oscillare le borse non è necessario che vada in malora tutto il sistema economico. L'uso della leva finanziaria, dei derivati, dello scoperto, i meccanismi di funzionamento dell'Assicurazione di Portafoglio che usano le assicurazione e i fondi pensione, possono amplificare di parecchio una tendenza negativa (così come hanno amplificato una tendenza positiva in passato) Se parliamo delle borse non dico niente al momento, sono andate a picco e lei diceva che andavano a picco, tuttavvia se l'economia e il sistema economico funzionano l'esperienza dice che poi ritornano a galla Dagli anni " 20 ci sono stati circa: i) DIECI mercati orso di almeno il -40% in due anni circa ognuno come ciclo ii) e TRE mercati orso di più del -50% (questo del 2001-2002 e altri due cicli di ribasso negli anni "30) Lo stesso, nonostante questi cicli terribili di ribasso e crisi economiche non da poco, dal 1929 le blue chip americane hanno reso in media il 10% nominale e il 6.7% reale. Non è chiaro perchè ora dovrebbe essere peggio che negli anni 70. Ma se cerco di immaginare cosa si dicesse nel 1974 quando le borse avevano perso un -50% circa penso che fossero considerazioni simili. NOTA BENE: Notare che il grafico a "megafono" come dice GB Smith oggi del 1973-1974 è molto simile al "megafono" formato ora) Modificato da - gz on 7/24/2002 20:15:51

Segnale Tecnico Oggi : le Manette - gz  

  By: GZ on Mercoledì 24 Luglio 2002 19:38

le Tv Usa mandano in onda due dei principali azionisti di controllo di Adelphia (un gruppo delle dimensioni di Pirelli che ha dichiarato bancarotta) che vengono portati via in manette dal loro palazzo a Manhattan Sembra un altro Mani Pulite, con lo stesso sforzo di mostrare la gente in manette, ma qui a beneficio in particolare degli investitori. Ieri i dirigenti di Citicorp, la più grande banca americana erano stati praticamente insultati davanti alla commissione di inchiesta del congresso Ad ogni modo è un "segnale tecnico", chi lo ha arrestato ha fatto in modo che passasse in TV oggi Edited by - gz on 7/25/2002 0:2:50

A fine ciclo a volte si accellera - gz  

  By: GZ on Mercoledì 24 Luglio 2002 03:29

caro traderh speriamo nei 148 punti di analogico che ha trovato, 795 sarebbe anche il 1.618% quindi abbiamo due numeri 795 e 797. Purtroppo nei mercati che scendono in verticale se si arriva al 13 e non gira subito poi accellera violentemente ed è un segnale di accellerazione e non inversione Quando gli S&P e MIB30 hanno fatto il 13 giornaliero poi hanno accellerato subito dopo, ma uno è abituato a pensare "è finito il ciclo dai che ora inverte...". A volte finito il ciclo ne parte un altro nella stessa direzione. Il 13 settimanale è compatibile con un crash del -10% perchè arriva a fine settimana e mancano 3 giorni a venerdì Un esempio incredibile di questo era ieri: qualcuno ha citato sul forum ^Dynegy#^ come possibile candidato per un acquisto a 3,5. Era sul "13" Oggi ha aperto basso e ha perso il 60%. Se lo compravi in chiusura del 13 dovevi rovesciarti al volo al mattino o eri morto. Modificato da - gz on 7/24/2002 1:35:47

Lo dice anche la Bartiromo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 24 Luglio 2002 02:52

Maria Bartiromo, l'Alba Parietti della TV finanziaria americana, ha detto oggi :" beh... se la gente vuole guadagnare bisogna che venda allo scoperto in questo mercato...". L'Hulbert Digest il report che fa la somma di tutte le raccomandazioni dei report indipendeti americani (circa 300) quindi non di Wall Street, gente come me o age italia o Zagatti o De Lorenzo ecc.. (versione america), dice che sono al momento al -10% cioè in media i portafogli modello raccomandati in tutta l'america dalle newsletter sono short Questo per dire che lo scoperto è ora come il daytrading di Broadcom nel 1999 bene o male nel giro dei gestori noti se uno dice una cosa completamente falsa, per di più non un opinione, ma un calcolo numerico tutti se ne accorgono grazie a internet e i canali finanziari come cnbc o cfn o fox c'è un giro di notizie che passano davanti a migliaia persone e appena uno dice una balla mezzora dopo salta fuori subito qualcuno su un sito che lo fa notare Quindi se la statistica di Biriniy fosse falsa apparirebbe dopo un poco sui siti qualcuno che lo dice, ma ho letto il report di Byiriny e il suo lavoro è fornire a istituzioni masse di elaborazioni del genere rguardo alla statistica sul Trader Report che cita Zagatti (che conosco tra l'altro e con cui ho anche discusso recentemente di un seminario assieme, ci siamo incontrati per caso 4 anni fa a Las Vegas al seminario di Larry Williams) è criticata da molti perchè non si capisce come mai questi numeri siano ormai gli stessi da 10 mesi Il mercato cade, rimbalza e frana e la posizione in future del pubblico del COT (a cui abbiamo messo un link qui sul cobraf dalla home page a sinistra sotto "internazionale") non cambia mai da mesi. Non è possibile che a S&P 1.100 tre mesi fa e S&P 800 i numeri siano gli stessi per il pubblico. Per questo molti non la usano più tanto. Per l'oro ad es se uno l'avesse usato avrebbe venduto l'oro in febbraio perchè il pubblico è long 63 mila contratti e short 10-14 mila di oro da 6 mesi, quindi in base alla regola che il pubblico ha torto... Modificato da - gz on 7/24/2002 1:6:15

Lo scoperto del pubblico al 52% - gz  

  By: GZ on Martedì 23 Luglio 2002 21:25

questo l'anno detto a Cnbc, ma viene da Laszlo Byriniy, lo strategista di Deutsche Morgan Grenfell nonchè gestore. La % di scoperto fatta dal pubblico ha superato (per la prima volta in anni) quella dei professionisti sui titoli del NYSE Oggi siamo a 52% di short del pubblico contro 48% fatto da istituzioni

il denaro torna tutto in europa ? - gz  

  By: GZ on Martedì 23 Luglio 2002 13:12

i giornali dell'emilia riportano che in riviera la gente spende molto meno quest'anno gli indici di fiducia dei consumatori italiani hanno toccato il minimo degli ultimi 3 o 4 anni e ci sono segni simili in germania (e in riviera ci sono molti tedeschi) inoltre le borse euro hanno perso in molti casi più del 50% dai massimi di marzo mentre la borsa americana nell'insieme (incluso il Nasdaq) ha perso un -44% dal massimo assoluto dopo il 14 agosto gli amministratori delegati americani devono firmare il bilancio e se risulta irregolare rischiano 10 anni di carcere (in un paese dove lo sconto di pena è poco diffuso) non ricordo che in europa ci sia questo rischio non è così evidente che il denaro debba tornare tutto in europa

Humour di borsa - gz  

  By: GZ on Martedì 23 Luglio 2002 00:56

A Las Vegas hanno cambiato le campagne pubblicitarie. Ora è : “Las Vegas, il modo prudente di investire”. Gli Stati Uniti hanno una nuova arma. Distrugge le persone, ma lascia intatti gli edifici – si chiama la borsa. Qual’è la differenza tra Las Vegas e Wall Street ? A Las Vegas dopo che hai perso tutti i soldi ti lasciano servire al bar gratis Una studentessa di una scuola del Delaware è entrata nei computer dell'istituto e ha cambiato i propri voti. Ora è nei guai e rischia l'espulsione. Ha anche ricevuto due offerte di lavoro da WorldCom e Enron. E' così caldo questa settimana a New York che a molti non importa di aver perso anche la camicia. Modificato da - gz on 7/22/2002 22:58:12

Coca Cola è una speculazione selvaggia - gz  

  By: GZ on Lunedì 22 Luglio 2002 23:56

in questo momento comprare ^Coca Cola#^ (bibite) o Procter & Gamble (saponette) o ^Philip Morris#^ (sigarette) o Northrop (cannoni) o ^Exxon#^ (petrolio) è un atto di coraggio disperato e di speculazione selvaggia come 3 mesi poteva essere comprare Dynegy o worldcom o Americredit o Tyco o AOL Coca Cola ha una contabilità garantita da Warren Buffett che ne è uno dei direttori e che ha persino imposto 10 giorni fa che facesse la contabilità piena delle opzioni senza aspettare la legge che verrà approvata E' stata sventrata come tutti gli altri titoli perchè le assicurazioni e i fondi in difficoltà vendono tutto senza distinzioni in massa Se il panico per qualche motivo si ferma è tutto comprabile per un rimbalzo del 20% senza bisogno di andare a cercare un titolo che è sotto inchiesta come ^Dynegy#^ che con un P/E di 1.7 (non 17 1.7) viene liquidato come se avesse la peste perchè ha addosso le autorità Modificato da - gz on 7/22/2002 21:58:26

ENI e gli energetici - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Luglio 2002 23:09

sicuro, e con Eni mezzo listino ma parlando del futuro e non del passato questo è Exxon Mobil, un esempio a caso di titolo petrolifero blue chip simile a ^ENI#^ e se ne possono prendere altri come ^Shell#^ o ^TotalFina#^: sono stato sbudellati mentre il prezzo del petrolio greggio toccava i massimi dell'anno al loro confronto ENI è ancora intatta, ma al momento si liquida tutto quello su cui si sono ancora soldi e non si guarda i meriti specifici il settore energia in termini economici è però forse l'unico sopravvalutato al momento (vedi ad es il ValueTracker di ^RutledgeResearch#RutledgeResearch.com^) Modificato da - gz on 7/21/2002 21:10:8

Quanto si guadagna al ribasso ? - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Luglio 2002 18:57

In Italia non ci sono fondi di investimento ribassisti (che scommettono su una discesa del mercato), ma in America sì. Il più noto e forse anche il migliore è il PrudentBear Fund, quotato a NY, simbolo ^BEARX#^ (nell'estate del 2000 l'ho anche suggerito come titolo di portafoglio). Quest'anno guadagna il +47% ! E negli ultimi 3 anni un +27% MEDIO. Quindi i nostri amici che pensano che questa sia la crisi del 1929 o peggio possono tranquillamente comprare un fondo comune che, senza le complicazioni delle put o future o CW può fare guadagnare bene. David Tyce il gestore che lo ha fondato nel 1995, diceva però esattamente le stesse cose che dice oggi riguardo alla borsa e all'economia già nel 1995. E dal momento in cui lo ha fondato il fondo ha PERSO il 2% (a cui sommare dal 1995 un altro 15% di interessi mancati). Nel 90% dei casi, i super-orsi che ora hanno clamorosamente ragione (come Bob Prechter, Fleckenstein, , Crawford, Tyce e in italia non so chi perchè nel 1996 o 1997 non seguivo) erano altrettanto negativi nel 1996 o 1997. Purtroppo i loro fondi hanno tutti rendimenti negativi se li si misura dall'inizio e non solo negli ultimi 2 o 3 anni. Qualcosa vorrà pur dire. Modificato da - gz on 7/21/2002 17:3:47

Quanto si guadagna al ribasso ? - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Luglio 2002 18:56

In Italia non ci sono fondi di investimento ribassisti (che scommettono su una discesa del mercato), ma in America sì. Il più noto e forse anche il migliore è il PrudentBera Fund, quotato, simbolo ^BEARX#^ (nell'estate del 2000 l'ho anche suggerito come titolo di portafoglio). Quest'anno guadagna il +47% ! E negli ultimi 3 anni un +27% MEDIO. Quindi i nostri amici che pensano che questa sia la crisi del 1929 o peggio possono tranquillamente comprare un fondo comune che, senza le complicazioni delle put o future o CW può fare guadagnare bene. Vorrei però notare che David Tyce il gestore che lo ha fondato nel 1995 diceva esattamente le stesse cose riguardo alla borsa e all'economia nel 1995 che dice oggi. E dal momento in cui lo ha fondato il fondo ha PERSO il 2% (a cui sommare dal 1995 un altro 15% di interessi mancati). nel 90% dei casi, i super-orsi che ora hanno clamorosamente ragione (come Bob Prechter, Fleckenstein, , Crawford, Tyce e in italia non so perchè nel 1996 o 1997 non ero informato) erano altrettanto negativi nel 1996 o 1997. E i loro fondi hanno tutti rendimenti negativi finora, se li si misura dall'inizio e non negli ultimi 2 o 3 anni. Qualcosa vorrà pur dire.