La Cina sta dimostrando quale sarà la strada per la sopravvivenza del capitalismo ( mi dispiace per Lmyllis che aspetterà invano che il capitalismo crolli ).
Il capitalismo ,con modalità cinesi,ha l'aria di diventare la terza via tra capitalismo e comunismo.
Già adesso parlare di comunismo cinese è un colossale errore linguistico.
Non ha senso usare la parola comunismo quando due terzi dell'economia è nelle mani di privati e la proprietà privata immobiliare ha soppiantato quella pubblica ,anche se a scadenza ( massimo 99 anni ).
In pratica la modalità cinese consiste di fatto nel CONTROLLO da parte del PCC delle attività delle aziende.
Il profitto è consentito ( ma non troppo ) ,e il PCC ha il controllo di particolari scelte e momenti della vita delle aziende.
E' di ieri la notizia dell'imposizione del " delisting " alla Didi ( recente IPO a New York) per la tutela dei " bid data" relativi all'attività in Cina.
Piaccia o no,gli azionisti non hanno il diritto di quotarsi dove vogliono quando ci sono in ballo interessi nazionali.
Queste modalità cinesi mettono di fatto la "mordicchia " allo scempio della società operata dal capitalismo finanziario.
Capisco che tutto ciò non sia esportabile ( manca ,ad esempio ,in Italia qualcosa di simile alla struttura di potere del PCC e ,soprattutto XiJinpin che ha inaugurato il nuovo corso .
Ma il buon Alessandro DiBattista ed il suo movimento " su la testa " dovrebbero guardare alla Cina .
viva HK