Migliori Post del Forum: Cobraf

il 96% degli italiani vuole qualcosa d'altro - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 10 Settembre 2014 16:09

Supponiamo di essere gente che vuole mettere su una nuova impresa e commissiona una ricerca di marketing sulla cosa di cui la gente ha più bisogno E SCOPRE CHE IL 96% DEGLI ITALIANI SI LAMENTA DI QUALCOSA. Non sarebbe logico buttarsi a fornire un servizio che prometta di risolvere il problema di cui virtualmente l'intera popolazione si lamenta ? Ogni tre mesi il Wall Street Journal commissiona un ^sondaggio internazionale molto dettagliato in tutti i paesi del mondo sull'economia#http://blogs.wsj.com/economics/2014/09/09/10-takeaways-from-pew-global-economic-survey-from-greek-pessimism-to-chinese-jubilance/^ e l'Italia risulta ora in testa. Alla domanda come va l'economia ? rispondono "MALE" il 97% dei greci #F_START# size=4 color=blue #F_MID#il 96% degli italiani...#F_END# il 94% degli ukraini il 93% degli spagnoli il 91% dei libanesi l'88% dei tunisini l'88% dei francesi l'87% dei palestinesi... .... il 58% degli americani... ... e invece si lamentano dell'economia solo il 6% dei cinesi l'11% dei vietnamiti il 15% dei tedeschi .... #ALLEGATO_1# Ci sono quindi acute differenze nella soddisfazione delle gente rispetto all'economia del proprio paese (anche a parità di livello di reddito), non è che la gente è sempre scontenta e si lamenta per principio, ci sono paesi in cui è soddisfatta o abbastanza soddisfatta. In Italia (o Spagna o Francia) ci sarebbe invece, dal punto di vista del marketing un enorme spazio per lanciare un nuovo prodotto che copra questo bisogno, espresso dal 96% della popolazione, cioè un ECONOMIA MIGLIORE DI QUELLA ATTUALE. E in effetti chi ha lanciato un nuovo movimento politico un paio di anni fa (Beppe Grillo e Casaleggio) hanno raccolto partendo dal niente 9 milioni di voti. Ma ora stanno perdendo quota e Renzi li ha sostituiti come protagonista, perchè quello di cui il 96% della popolazione si lamenta è LA DANNATA ECONOMICA, FARE FUNZIONARE LA FOTTUTA ECONOMIA. E' bastato trovare un politico un poco giovane e nuovo che parlasse bene e promettesse molto e i poveri italiani gli hanno dato i voti. Ma come si vede ora ha solo promesso, perchè non ha nessuna idea di come far funzionare la dannata economia, prova ne sia il sondaggio appena uscito, rilevato dopo tre mesi di governo Renzi, indica che il 96% degli italiani vede andare male le cose. Siamo sessanta milioni di persone e non si riesce a trovare un gruppo di gente che indichi come risolvere il problema che affligge tutti

ai narcos non puoi aumentare l'IVA o mettere l'IMU - GZ  

  By: GZ on Martedì 09 Settembre 2014 19:50

Sono alla frutta. Se tu vai in banca e dici "mi dovete prestare più soldi" e loro: "ma lei ha solo questo immobile da ipotecare" e tu dici: "eh... ma poi ho un giro di moldave e gestisco tutti questi pusher di coca..." loro cosa fanno, mettono un ipoteca sulle moldave e sui tuoi pusher ? E poi se non paghi cartolarizzano le moldave e le vendono alla BCE ? Questo è esattamente quello che fanno Renzi e la UE ora. Dal 22 settembre l'Istat aumenterà il PIL di 59 miliardi inserendo droga e prostituzione e poi mettendo gli investimenti in tecnologia non più come un costo, ma come prodotto ! (cioè più spendi in computer o banda larga e più ora aumenta il PIL italiano). Notare che solo gli USA e UK lo fanno, non la Francia. La cosa ridicola è che lo fanno perchè così migliora il rapporto tra Debito e PIL. Il motivo per cui si guarda al PIL è perchè indica la capacità di pagare tasse con le quali a sua volta paghi le rate e gli interessi dei BTP, cioè il #F_START# size=3 color=red #F_MID#Il PIL è una misura della "capacità contributiva" di un paese nel pagare i debiti!#F_END# In paesi come la Grecia, l'Argentina, l'Ukraina, il Guatemala, il Senegal il sommerso va dal 40 o 70% del PIL, quindi in pratica sarebbero più ricchi di quanto mostrano delle statistiche ufficiali, ma questi paesi hanno dato spesso default sul loro debito e anche adesso non ci si fida molto a prestargli soldi, perchè appunto il PIL sommerso non da soldi con cui pagare il debito estero. Se poi si inserisce persino l'economia criminale è l'assurdo completo. I trafficanti di droga, i mafiosi e le prostitute moldave e nigeriane non solo non contribuiscono a pagare le tasse, ma il loro non è "sommerso" che può emergere perchè sono attività che lo stato vuole azzerare. Il Messico ha da sempre un PIL criminale enorme, ma se anche lo avessero addizionato a quello ufficiale avrebbe dato default lo stesso (nel 1994), perchè ai narcos non potevi aumentare l'IVA o mettere l'IMU!!! ----#i# ^Il Fatto Quotidiano | 9 settembre#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/09/pil-istat-economia-illegale-e-sommersa-vale-200-miliardi-124-del-prodotto/1115509/^ La tanto attesa revisione del Prodotto interno lordo sulla base del nuovo sistema di contabilità pubblica Esa 2010, è iniziata. Portando con sé, come previsto, un aumento del prodotto interno lordo, che ora include i proventi di droga, prostituzione e contrabbando, e un calo del rapporto deficit/Pil. L’Istat ha cominciato a ricalcolare i dati a partire dal 2011, mentre quelli sul 2013, attesi dal governo Renzi per mettere a punto la revisione del Documento di economia e finanza, arriveranno il 22 settembre. Le prime indicazioni, comunque, confermano e addirittura superano le aspettative: #F_START# size=3 color=red #F_MID#il “nuovo” Pil 2011 è di 1.638,9 miliardi, 59 in più rispetto al livello precedente#F_END# . L’incremento è del 3,7%, superiore rispetto alle attese che davano il prodotto in aumento di una percentuale compresa tra l’1 e il 2% per effetto della revisione. L’inclusione dell’economia illegale, da sola, contribuisce per l’1% e vale in tutto (compreso l’indotto legale) 15,5 miliardi di euro: 10,5 dalla commercializzazione di droga, 3,5 dall’attività di prostituzione e 0,3 dal contrabbando di sigarette. #b#L’istituto di statistica dà anche una nuova stima dell’economia sommersa, cioè il nero: 187 miliardi, pari all’11,5% del prodotto 2011#/b#. Sommando l’illegalità, il totale dell’economia “non osservata” è di oltre 200 miliardi, il 12,4% del Pil. La sorpresa è che #b#la voce “ricerca e sviluppo“, che entra per la prima volta nel calcolo perché finora era considerata una spesa e non un investimento#/b#, vale più di stupefacenti e prostitute: 20,6 miliardi, 1,3 punti percentuali di Pil. E’ solo un effetto contabile, naturalmente, ma ossigeno puro per la finanza pubblica. Un prodotto interno più alto, infatti, si traduce in una riduzione del rapporto di indebitamento. Che passa, per il 2011 (anno in cui l’Italia ha sforato i parametri del patto di Stabilità), dal 3,7 al 3,5%. #b#Ottime notizie per il ministero dell’Economia, alle prese con le nuove stime da inserire nel Def e con la preparazione della Legge di Stabilità. Non per niente il dicastero di Pier Carlo Padoan ha fatto slittare di dieci giorni la presentazione del Def aggiornato, in modo da poter contare su cifre un po’ più “rotonde”#/b# proprio grazie a Esa 2010 (in italiano Sec, da “Sistema europeo di contabilità). Che darà una grossa mano soprattutto sul fronte del rapporto debito/Pil, con il primo salito, in base alle ultime rilevazioni, a 2.120 miliardi di euro. #/i# ---- Da un articolo su Vox di Marcello Esposito, di oggi A partire da settembre un certo numero di paesi europei, tra cui l’Italia (ma non la Francia), inseriscono nel calcolo del Pil alcune forme di economia “criminale”(contrabbando, prostituzione e droga). Il Pil, tra tutte le statistiche economiche, è una delle più importanti e ha assunto una valenza sancita da trattati internazionali che vincolano i comportamenti dei paesi membri, influenzando reciprocamente la vita, le speranze e il benessere di 500 milioni di persone. Ci riferiamo principalmente al Trattato di Maastricht e agli accordi successivi, attraverso i quali è stata creata la moneta unica e si sono coordinate le finanze pubbliche dei paesi membri. In questi accordi e nella loro applicazione pratica, il Pil svolge un ruolo determinante perché è da una sua corretta misurazione che discende un’interpretazione appropriata di alcuni rapporti chiave, come quello del deficit/Pil e quello del debito/Pil. Perché in Maastricht si è deciso di usare il Pil e non qualche misura alternativa di benessere o di felicità? Perché non sono state incluse forme di attività come il lavoro casalingo?Il motivo è che serve una misura della potenziale “base imponibile” su cui i governi possono contare per rispettare gli impegni assunti nei confronti degli investitori, privati e istituzionali, che, acquistando il loro debito, hanno finanziato la quota di spesa pubblica non coperta dalle tasse. Il Pil, se calcolato correttamente, rappresenta la misura più affidabile della capacità di un’economia di produrre reddito “imponibile”. Visto nell’ottica dell’investitore, basta anche solo l’inserimento dell’economia “sommersa” (attività perfettamente legali ma non dichiarate, come le somme versate in nero al dentista o all’idraulico) nel calcolo del Pil per sporcarne la capacità segnaletica:il reddito dell’economia sommersa per definizione sfugge alle autorità fiscali del paese e quindi è inutile ai fini della determinazione della sostenibilità delle finanze pubbliche. Se gli abitanti di Evadolandia hanno tutti la Mercedes, ma risultano nullatenenti per il fisco, il ministero del Tesoro pagherà uno spread salato sui suoi titoli di Stato anche se sulla carta il deficit/Pil dovesse risultare inferiore al 3 per cento a causa di un Pil gonfiato dalla stima del reddito evaso. Forse qualcuno ricorderà che nel 2006 la Grecia rivalutò nottetempo del 25 per cento il proprio Pil, includendo stime fantasiose circa la dimensione dell’economia sommersa e dell’economia criminale. In quel modo riuscì a mascherare lo sforamento nel rapporto deficit/Pil che era in atto. Come è andata a finire, lo sanno tutti. Per la cronaca, anche l’Italia (“una faccia, una razza”) è famosa per un’operazione analoga voluta da Bettino Craxi nel 1987, limitata tuttavia all’economia “sommersa”, che ci illuse per qualche anno di aver spezzato le reni alla Gran Bretagna. La differenza tra ‘sommerso’ e ‘criminale’ Se oltre all’economia “sommersa”, si include anche (una stima) dell’economia “criminale” all’interno del Pil, si rischia invece di compiere un vero e proprio errore di logica economica. Se il “sommerso” potrà venire alla luce del sole con una più efficiente lotta all’evasione e con una legislazione fiscale più semplice, l’economia “criminale”, invece, non potrà mai emergere. L’economia “criminale” viene combattuta ogni giorno dalle forze di polizia, dalla magistratura, dalle istituzioni. L’obiettivo è quello di azzerarla, non di farla emergere, perché il nostro comune sentire ha decretato che quelle attività sono dannose e distruggono capitale umano, sociale ed economico. Tra l’altro, questo implica che anche le attività lecite che dipendono dall’economia “criminale” sono a rischio. Quanto maggiore la quota di Pil criminale, tanto più fragile è l’economia “lecita” del paese. Volendo usare una metodologia di ponderazione presa a prestito dai modelli di risk management delle banche, l’economia “lecita” dovrebbe avere un peso del 100 per cento nel Pil, la stima dell’economia “sommersa” un peso inferiore al 100 per cento, a testimonianza della difficoltà di farla emergere. La stima dell’economia criminale dovrebbe invece entrare nel calcolo del Pil con un peso negativo. Per capirne il motivo, facciamo un semplice esempio. Prendiamo il caso di una cosca mafiosa che impiega i soldi del traffico di droga nell’economia del proprio territorio acquistando auto di lusso, ristrutturando ville, pagando vitto e alloggio alle famiglie dei carcerati, e così via. Cosa succederebbe se un magistrato come Giovanni Falcone o Paolo Borsellino, arrestando la cupola della cosca, azzerasse l’afflusso di denaro? Il Pil del territorio si sgonfierebbe non solo per l’ammontare “criminale” ma anche per quello “lecito” che le attività criminali avrebbero reso possibile. E veniamo all’arte divinatoria che devono applicare i poveri sventurati a cui tocca il compito impossibile di inventarsi una stima del valore aggiunto delle attività criminali. Prendiamo il caso della dimensione internazionale del traffico di droga. Alcune, come l’eroina e la cocaina, non sono prodotte in Italia, ma sono importate dall’America Latina o dall’Asia. Bisognerebbe dedurre dalla spesa dei consumatori domestici il costo della merce alla frontiera. Una parte della merce che entra in Italia viene poi esportata in altri paesi europei. Il margine nell’attività di import-export, che pare rappresenti una parte importante dei guadagni delle mafie italiane, in quale settore del Pil sarà inclusa? Per quanto assurdo possa sembrare, stando allo studio recente dell’inglese Office for National Statistics, il margine degli spacciatori nella rivendita di droga importata dall’estero dovrebbe essere classificato tra i proventi dell’industria farmaceutica. E come fa l’Istat a calcolare quale parte del valore aggiunto creato con il traffico di droga o la prostituzione rimane in Italia? Se i soldi spesi dai consumatori italiani, in droga o prostitute, vengono spediti all’estero per sfuggire ai controlli della polizia e della magistratura italiana, questi non dovrebbero entrare nel Pil italiano se non per la parte relativa al sostentamento della “rete di distribuzione” e dell’apparato “militare” in loco. Sarebbe poi curioso capire come l’Istat aggiornerà le stime del Pil in base alle operazioni di polizia e all’azione della magistratura. In teoria, l’Istituto di statistica dovrebbe poi mettere in correlazione il livello dell’attività criminale in Italia con l’attività legislativa in materia (“svuota carceri”, “Severino”, “41bis”, per esempio) o con fenomeni come l’imporsi di nuove droghe e trend di consumo. L’inclusione dell’economia criminale o di parti di essa all’interno del Pil avrebbe quindi un senso “economico” solo se l’Europa avesse intenzione di legalizzare quel tipo di attività. Poiché non è così rappresenta solo una fonte di errori statistici incommensurabili. E, quel che è peggio, rappresenta il frutto di una interpretazione “ideologica”, spesso errata anche dal punto di vista scientifico, del concetto di “domanda di mercato” e “comune accordo tra le parti” per discriminare tra le attività criminali che fanno parte del Pil e quelle escluse.(

è solo un caos - GZ  

  By: GZ on Lunedì 08 Settembre 2014 16:18

nei blog seri il tizio che lo tiene non lascia scadere la discussione, intervenendo, filtrando i post, cazziando....ma ci vuole tempo... e poi soprattutto non ne vale così tanto la pena perchè non esiste, che io sappia, un solo blog o forum dove la gente di diverse estrazioni, preparazioni e "scuole" si incroci a discutere in Italia. E' solo a compartimenti stagni per cui le persone digiune di macroeconomia che vi si interessano vengono confuse. S seconda del sito in cui capitano sentono tutto e il suo contrario e non hanno modo di fare confronti: i) quelli #i# keynesiani-per-la-spesa-pubblica#/i# stanno nei loro siti e ora ^raccolgono firme per il referendum (fronda PD-CGIL e SEL) per proprio conto#http://www.referendumstopausterita.it/^ (ignorati dai media in modo scandaloso perchè è un iniziativa lodevole e ignorati anche da tutti gli altri qui sotto) ii) quelli #i# liberisti-Chicago-taglia-la-spesa-guai-stampare-moneta#/i# restano nel loro siti dove dicono che ^la deflazione-fa-bene#http://noisefromamerika.org/articolo/dissezione-deflazione-italia-sguardo-ai-dettagli^ e poi hanno i due pezzi grossi Zingales e Allesina che scrivono sul corriere e vanno in TV e basta, non si abbassano... iii) quelli del #i#il ritorno-alla-lira-unica-soluzione#/i#, cioè Bagnai più che altro che è instancabile e produce 100 pagine al mese, curate anche nelle virgole, perchè gli altri Borghi, Caracciolo e Rinaldi...non hanno la voglia o il tempo di tenere discussioni e blog .. per cui in pratica ora è appaltato a Bagnai.. iv) quelli #i# andiamo-a-stare-all'estero-compra-oro-bitcoin-evviva-la-Scuola Austriaca#/i# ...che sono un poco appannati visto che il famoso stampare moneta non ha creato inflazione, ha migliorato le cose e fatto crollare l'oro, ma sono impermeabili più di prima al ragionamento v) quelli del M5S discutono (forse) nei loro forum interni...ma hanno Casaleggio e il blog di Grillo che dicono cose contradditorie e anche opposte tra loro di continuo, lasciando perplessi e confusi i milioni che gli hanno dato il voto vi) quelli della MMT si sono divisi in pezzi ora, con Barnard che parla di se stesso e per il resto stramaledice tutti...per cui se Mosler non si installa in Italia non vanno avanti vii) quelli del PD, Forza Italia, Lega, scelta civica che non esistono come dibattito e discussione, questo da sempre perchè sono entità di potere, enti locali, consigli di amministrazione... viii) i giornali che censurano in pratica i pezzi di critica all'austerità e all'euro (con Mosler, che non è proprio nessuno se vuoi, ne abbiamo mandati io, Bossone e Cattaneo a tutti i giornali e nessuno ha voluto pubblicare un solo articolo). Fanno scrivere invece gente che dice cose strampalate e opposte tra loro, vedi il Fatto...tanto per creare polverone Morale: è solo un caos. In Italia oggi, con la peggiore crisi economica della sua storia la "discussione" non esiste e la gente che prova a leggere di economia per capire come mai di questo disastro si confonde solamente. Bisogna solo aspettare un altro poco per il crac finanziario in arrivo, solo quando arriva il crac come nel 2008 (e in parte nel 2011), quando c'è il panico, la gente ritira i soldi e vuole mandarli all'estero, le banche sono in pericolo, i BTP crollano ecc... si potrà fare un poco di pulizia e ottenere l'attenzione della gente

Fa male la Deflazione, no fa male l'inflazione... - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 08 Settembre 2014 13:30

Tra i "neo-liberisti" tipo scuola di Chicago" (Boldrin, Zingales, Giannino...) o i siti "libertari" si sostiene che inflazione zero anche a -1% o -2% ("deflazione") non fa male. Vedi ad esempio gli economisti che scrivono su Noisefromamerika che hanno ^questo studio di Zanella#http://noisefromamerika.org/articolo/dissezione-deflazione-italia-sguardo-ai-dettagli^, lodato dai suoi omologhi a Chicago come John Cochrane, che vorrebbe dimostrare che in Italia non c'è vera deflazione, ma solo l'effetto di un calo delle materie prime (sostanzialmente) Anche in Germania e alla Bundesbank non vedono problemi di deflazione, tanto è vero che Draghi ha potuto far passare solo delle misure di facciata questo mese (stante l'opposizione dei tedeschi) per riportare l'inflazione in eurozona dallo 0,3% medio attuale al 2%, che sarebbe l'obiettivo ufficiale della BCE. Prendiamo lo studio ^citato da Lwilys#http://www.minneapolisfed.org/research/sr/sr331.pdf^ che vorrebbe dimostrare che la deflazione non fa male. Quello che hanno fatto i due economisti (dei cinquemila e più che impiega) della FED è prendere dati di due secoli di 20 paesi, dal 1820 in poi e poi calcolare un coefficiente di correlazione/regressione tra inflazione e PIL reale. Poi dicono: uelà... il coefficiente di correlazione è basso, quindi la deflazione non è negativa per la crescita #ALLEGATO_1# Questo illustra il fatto che impiegare economisti a pascolare pecore (piuttosto in uffici con aria condizionata a scrivere paper) sarebbe socialmente più utile. Ovviamente, facendo di ogni erba un fascio e mischiando tra loro periodi di guerra e di pace, giappone con argentina, il gold standard durante il quale c'era deflazione perchè si usava l'oro...e il dopo Bretton Woods (post 1971) in cui i cambi sono fluttuanti e la moneta è creata a piacere ecc...ecc... cosa sarà mai venuto fuori ? Che NON C'E' molta correlazione tra inflazione e PIL! Ma non c'è correlazione per forza, perchè mescoli tutto e tutti alla rinfusa e poi calcoli una semplice correlazione tra due variabili influenzate da altre cinque altrettanto importanti. Ad esempio, mescoli periodi in cui il debito totale era 1 volta il PIL e il debito è solo delle imprese per cui la deflazione non ha effetti negativi con periodi in cui è 3,5 volte il PIL e il debito è per il 70% delle famiglie e dello stato per cui la deflazione è negativa. Se vuoi capire qualcosa di quello che succede oggi, specialmente in Europa, devi invece confrontare con un periodo analogo e cioè: a) con #b# livello di debito totale di tre volte il PIL, cioè un economia basata sulla leva finanziaria, sul debito #/b# b) #b# un sistema di tassi di cambi fissi che impedisce di espandere la moneta#/b# , come avviene in Eurozona a causa della moneta unica e della Banca Centrale Europea (che è una banca centrale unica per 20 paesi). #ALLEGATO_2# E quale è il periodo simile al 2009-2014 ? il 1929-1934, perchè appunto il debito privato in particolare era esploso durante gli anni '20 a livelli simili e poi c'era il Gold Standard che impediva di aumentare la moneta. Questa è esattamente la situazione attuale attuale dell'eurozona e guarda caso, stai avendo gli stessi effetti del 1929-1934! La deflazione ha l'effetto di far salire il rapporto debito/reddito nazionale, come vedi qui in America negli anni '30... quando il debito totale era il 250% del PIL e causa la deflazione aumentò al 320% del PIL. La soluzione cosa fu allora ? Svalutare, creare moneta e inflazionare, allora nella forma di sganciarsi dall'Oro. Come si vede una volta liberatisi dell'Oro e della deflazione hai la ripresa, accompagnata dai inflazione (non eccessiva) e anche il rapporto debito/PIL cala

La logica di Draghi: evitare perdite ai creditori a tutti i costi - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 05 Settembre 2014 13:45

Che cosa ha spinto Draghi e la BCE a "espandere la liquidità" di 750 miliardi (comprando mutui cartolarizzati e altri bond e dando soldi a tasso zero alle banche) ? Draghi dice il rischio che l'inflazione vada a zero. Perchè in Europa, come in America, Inghilterra o Giappone #F_START# size=3 color=MAGENTA #F_MID#la Banca Centrale ha SEMPRE come obiettivo mantenere l'inflazione al 2% annuo#F_END#. Ma perchè 2% e non 0%, che male ci sarebbe a non avere inflazione ? Perchè Draghi crea ora moneta per riportare l'inflazione in su, al 2% ? Guarda il livello medio dei prezzi al consumo dell'intera eurozona: dal 2000 ad oggi è salito da 80 a 106, quindi del 30% circa, quindi del 2% circa medio annuo. #ALLEGATO_1# Quindi è vero che le Banche Centrali mantengono l'inflazione al 2% medio. Ci sono paesi come il Canada dove addirittura non si è mai discostata dal 2% in venti anni. In Giappone, dove l'inflazione era zero, la Bank of Japan sta creando 85 miliardi (in dollari) AL MESE (!) per far scendere lo Yen e creare così un 2% di inflazione. Draghi sta essenzialmente cercando di far scendere l'euro per creare un 2% di inflazione (#i# Se guardi i cerchietti rossi noti che nel 2009 l'indice dei prezzi era calato di un -2% e che ora da un anno ha smesso di salire, ma per il resto ogni anno in media l'inflazione in eurozona saliva tra il 2% e il 2,5% (ovviamente con la Germania o Austria sul 1,5% e Portogallo, Grecia, Spagna o Irlanda sul 3,5% e Italia sul 3%, ma la media alla fine era appena sopra il 2%. Togliendo il -2% del 2009 e mettendo lo 0% del 2014 ottieni appunto alla fine un 2% medio quasi esatto per 14 anni)#/i# Visto così uno potrebbe dire: ma che male c'è se per un paio di anni i prezzi al consumo non salgono, cos'è questa ossessione con tenere sempre l'inflazione sul 2% ? Risposta: guarda qui allora l'andamento del debito privato. In tutta l'eurozona, ma in particolare in Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo il debito è esploso, in questi paesi anche del 200% #ALLEGATO_2# In Italia, Francia, Belgio ad esempio del 100% e rotti. DEBITO PRIVATO, DI FAMIGLIE E DI AZIENDE (non quello pubblico, che è aumentato ma di meno) #ALLEGATO_3# Ora, se il debito aumenta del 100% e i livello medio dei prezzi (che includono poi anche stipendi, salari e redditi vari...) aumenta del 30% cosa succede ? Ci sono sempre meno Euro per pagare il debito e gli interessi. Per questo motivo le banche centrali vogliono un poco di inflazione SEMPRE. Ma ne vogliono poca, diciamo guai se va al 4%, perchè i creditori altrimenti protestano (e i creditori sono banche, istituzioni finanziarie e fondi e gente ricca, in gran parte e sono i loro datori di lavoro, amici, conoscenti, colleghi...). Cosa significa in pratica ? Se la BCE lasciasse salire l'inflazione oltre il 4% circa e il "Mercato" pensasse che poi rimane a questo livello ci sarebbe un crollo verticale di Bund, BTP, Oat... Da 140 i Bund piomberebbero a 90, da 135 i BTP si schianterebbero a 80... e questo farebbe saltare la piramide finanziaria delle grandi banche, fondi, hedge che è basata su una "base" di titoli di stato... Quindi #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#la BCE non vuole che si riducano le tasse o si stimoli veramente l'economia con maggiori deficit che fanno entrare moneta nelle tasche di famiglie ed imprese, perchè l'inflazione potrebbe andare al 4-5% annuo e sarebbe il crollo del mercato obbligazionario #F_END# Supponiamo che invece la BCe accetti inflazione più alta per qualche anno come prezzo per ridurre la disoccupazione. Dato che oggi il mercato finanziario detta i rendimenti, il costo del debito di stato, famiglie ed imprese salirebbe dai livelli tra l'1% e il 3% attuale al 6 o 7%. Ma dato che il debito totale è il 300 o 350% del PIL un costo medio del debito del 6-7% significa che gli interessi si mangerebbero il 20% del PIL ogni anno. E dato che questo è impossibile ci sarebbero dei default ovunque, di stati, famiglie e imprese. E i default significano che i creditori non vengono pagati. Vediamo di sintetizzare: MENO DISOCCUPAZIONE = PERDITE PER I CREDITORI Per mantenere in piedi questa enorme piramide del debito, privato e pubblico, che dissangua l'economia costringendo a tenere le tasse a livelli asfissianti, le banche centrali devono tenere appena a galla l'economia con un inflazione bassa. #F_START# size=4 color=black #F_MID#Non possono lasciar scendere a zero l'inflazione per cui ora pompano moneta, ma la usano solo per comprare debito dai loro "amici". Niente soldi a chi lavora che poi spende e investe #F_END# (guarda il primo grafico se non credi alle parole, è così da venti anni) Perchè devono avere sempre inflazione al 2%, mai sopra e mai sotto ? Non possono permettere che si stimoli veramente l'economia con moneta, con dei deficit e delle riduzioni massiccie di tasse, perchè altrimenti avresti inflazione al 5% ad esempio, i rendimenti del debito pubblico e poi privati che ora sono all'1% o 2% triplicano, il peso del debito diventa insostenibile, hai dei default... Conclusione: le banche centrali e la grande finanza (e loro lacchè come Renzi, Hollande...) #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#cercano di tenere appena appena a galla l'economia, ma non possono permettersi di farla uscire dalla crisi perchè vorrebbe dire che chi ha in mano il debito (tramite inflazione o default) soffrirebbe grosse perdite#F_END# . E chi presta soldi è l'unico nel mondo di oggi che non deve mai perdere, i lavoratori e le imprese possono fallire e perdere ma non loro...

Gli hanno fregato i video (all'ISIS) - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 05 Settembre 2014 00:35

Nell'articolo precedente ho notato che non ha senso che questi dell'ISIS pubblichino video in cui sgozzano dei cittadini americani, non ha alcun senso dal loro punto di vista, è controproducente e masochistico, ottengono solo di far tornare gli americani. E guarda cosa si impara oggi leggendo il Telegraph. Il video del secondo giornalista americano decapitato è stato diffuso, non dall'ISIS, ma ^da una società di intelligence privata chiamata SITE#https://www.siteintelgroup.com/^ SITE dice di averlo trovato su un sito islamico in un "indirizzo di file share" a cui evidentemente aveva accesso e lo ha inviato a tutti i media nel mondo. SITE è di ^proprietà di un tale Rita Katz, israeliana#http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iraq/11071496/Jihadists-appear-caught-offguard-by-release-of-Steven-Sotloff-video.html^. SITE ha come scopo combattere due minacce: quella della jihad islamica e quella dei "white supremacist" (cioè razzisti bianchi) Anche anni fa questa società diffuse video di Bin Ladin senza che lui se ne accorgesse (loro dicono che li trovano prima della pubblicazione entrando nei server degli islamici). E' possibile che Bin Ladin e questi dell'ISIS siano così confusionari che si fanno fregare i file dei loro video su internet dagli israeliani ? Tutto è possibile in teoria, questi islamici li mettono online su DropBox in attesa di postarli su Youtube e questi legati all'intelligence israeliana glieli trovano... e glieli pubblicano (perchè invece di inviarlo a tutti i media questi di SITE non si sono limitati ad avvertire la CIA e i governi ?...per far risparmiare tempo a quelli dell'ISIS ?...perchè hanno paura che poi questi se ne dimenticavano o non pubblicavano ?...) In ogni caso è un fatto che il video di questo sgozzamento non è stato diffuso dall'ISIS, ma da israeliani. (l'ISIS, a differenza di tutti gli altri gruppi terroristi arabi, non parla mai di sionisti e israele)

Draghi sta cercando di metterci una pezza - GZ  

  By: GZ on Giovedì 04 Settembre 2014 23:02

Oggi Draghi quando gli chiedevano dettagli su questo nuovo programma di acquisto di bonds ipotecari ha detto: "sentite, vogliamo riportare il bilancio della BCE alla dimensione che aveva nel 2012..." (cioè aumentarlo di quasi 750 miliardi di euro). Poteva aggiungere: #i# "perchè abbiamo causato una depressione e ora vorremmo metterci una pezza imitando un poco giapponesi, inglesi ed americani che hanno fatto il contrario..."#/i# America ed Europa (eurozona) sono sempre andate avanti pari come produzione, solo negli ultimi tre anni di colpo e per la prima volta gli USA sono andati su e l'eurozona è andata giù #ALLEGATO_1# [Considera che dentro il grafico dell'eurozona c'è dentro la Germania, Olanda e Austria le quali hanno un andamento più debole degli USA, ma non di tanto. Tuttavvia anche inglobando i paesi nordici l'europa nel suo complesso affonda mentre l'America va avanti (perlomeno come dato aggregato di produzione e di PIL, poi come viene distribuito questo prodotto come si sa in America è disuguale)] Cosa è che è cambiato dal 2011 ? Di colpo l'europa è diventata meno produttiva ed efficiente, la burocrazia ha asfissiato, la casta si è magnata tutto, "non si sono fatte le riforme strutturali",....? Pensa bene, tutto è successo dal 2011 circa e riguarda l'intera eurozona, non stiamo parlando dell'Italia o della Spagna... Cosa può mai essere che per la prima volta nella storia ha affondato solo l'europa di colpo ? Ok, è per chi non ci è arrivato ecco la risposta: #ALLEGATO_2# Occorre commentare ? la BCE ha contratto il suo bilancio e gli altri lo hanno pompato ancora di migliaia di miliardi. Della serie : la moneta!.... Avendo fiaccato l'economia europea ora Draghi dice che la BCE cambia linea e comprerà debito fino a tornare ad un livello come quello di tre anni fa, cioè per circa 750 mld (si sono accorti che inglesi e americani con questo sistema hanno evitato la depressione e ormai tutto il mondo glielo sta urlando dietro). Draghi ha però insistito oggi che i vincoli di bilancio del patto fiscale vanno sempre rispettati e cioè niente deficit pubblici del 10% del PIL come gli americani, inglesi e giapponesi. E allora a cosa serve comprare ora del debito ? Non molto. Come hanno fatto infatti in America ? grazie al fatto che la FED ne comprava per 4mila miliardi il debito pubblico e privato è aumentato di circa 17 mila miliardi (10mila pubblico e 7 mila privati) e il costo del debito viene tenuto basso appunto dal fatto che questo mega compratore (la FED) sempre in agguato. Quindi hanno creato una quantità di debito pari al PIL e questo denaro (in parte spesa pubblica, in parte credito privato) ha fatto crescere il PIL. Ma se non vuoi che gli stati aumentino i deficit ("il patto fiscale...") allora stai cercando solo far indebitare di più le famiglie e le imprese. Questo non è facile qui ora in Europa, perchè hai lasciato affondare l'economia e l'hai strangolata di tasse con l'austerità.

Giavazzi propone di stampare moneta per ridurre le tasse (mi ha copiato) - GZ  

  By: GZ on Giovedì 04 Settembre 2014 02:31

Francesco Giavazzi mi ha copiato. Assieme ad un altro top professore della Bocconi, Guido Tabellini, ha appena pubblicato un articolo sulla rivista degli economisti per proporre di stampare moneta e usarla per ridurre le tasse. ^"How to jumpstart the Eurozone economy, Quantitative easing should take place, but together with fiscal easing"#http://www.voxeu.org/article/how-jumpstart-eurozone-economy^, Francesco Giavazzi, Guido Tabellini 21 August 2014, Vox.eu L'articolo è semplice: dice che bisogna ridurre le tasse del 5% del PIL in tutta l'eurozona e quindi il deficit sale dal 3 all'8% del PIL e che la BCE deve finanziare lei il deficit comprando i bond che vengono emessi e girando le cedole ai singoli governi. In pratica è come se stampassi moneta, ma per mantenere la finzione prima fai emettere i bonds e poi li fai comprare e sparire nel bilancio della BCE. Ovviamente stampare moneta per un 5% del PIL farà aumentare l'inflazione, ma questo sarà utile per ridurre il peso del debito... In altre parole Giavazzi si è messo a leggere questo sito. Ok, ammetto la possibilità che abbia notato anche Wilem Buiter ad esempio, che ha appena pubblicato un elegante paper matematico per dimostrare come "il denaro dall'elicottero" funziona sempre per uscire da una depressione (^"The Simple Analytics of Helicopter Money: Why It Works – Always"#http://willembuiter.com/helifinal.pdf^) Francesco Giavazzi nel 2011 diceva che bisognava fare l'austerità ( tagliando la spesa più che aumentando le tasse) e non dava segno di sapere che invece si poteva evitare l'austerità creando moneta (NON debito!). Dopo tre anni sembra quindi che si stia accorto che nella teoria e nella storia economica si sa che si può variare la quantità di moneta. Perchè, a differenza della quantità di terra, di moneta se ne può creare quanta si vuole (ed è meglio che aumentare il debito che costa interessi...) Questo concetto, #F_START# size=4 color=black #F_MID#creare moneta (NON debito!) e usarla per ridurre le tasse#F_END# è quello che dal 2011 qui si è cercato di spiegare in venti modi diversi e su cui si è pure scritto un libro per mostrare come implementarlo (condito con la storia e la teoria economica della moneta) La proposta di Giavazzi e Tabellini è quindi ottima, però è debole dal punto di vista pratico perchè: a) chiede che sia la BCE a farlo rimanendo nell'euro e che si taglino le tasse del 5%, in misura uguale, per tutti i paesi europei. Assume quindi che che i tedeschi, gli austriaci e gli olandesi siano d'accordo e quindi che l'Italia sia sempre vincolata a fare come gli altri e ne dipenda. b) tagliare le tasse stampando moneta per il 5% del PIL ugualmente in Grecia e in Austria, in Portogallo e in Germania ecc.. nei primi è insufficiente e nei secondi provoca inflazione oltre il 2% a cui sono abituati. Di conseguenza è improbabile che gli austriaci o i tedeschi lo accetteranno... c) anche assumendo che per miracolo i paesi nordici accettino, Giavazzi e Tabellini propongono però che questo sia solo una misura di emergenza temporanea e questo (come insegnano in tanti) crea l'aspettativa di investitori e imprenditori che si ritorni al vecchio regime di emissione di debito per cui l'effetto può essere di far tesaurizzare molti dei soldi creati... d) non si pongono il problema del deficit estero che, rimanendo nell'euro, inevitabilmente ne nascerebbe per paesi come spagna, portogallo e italia e quindi degli accumuli su Target2 di crediti della Germania verso di noi... (ma non complichiamo ora) Detto questo, è un grande progresso che (con soli tre anni di ritardo) anche i prof. della Bocconi scrivano ora che si può anche aumentare la moneta (e non il debito) C'è poi il problema di fondo che la rende irrealizzabile: al momento i BTP sono saliti da 90 a 130 e i Bund da 100 a 140 (all'incirca) ecc.. in corrispondenza al crollo dei rendimenti di tutti i bonds dell'eurozona, per cui hai addirittura bonds tedesche a 4 anni con rendimento di -0,1% e così francesi a 2 anni... Questo perchè l'inflazione è praticamente zero e in Spagna e Italia ora sottozero... Bene, #F_START# size=3 color=black #F_MID#se stampi ora moneta per ridurre le tasse e risollevare l'economia e in misura massiccia (5% del PIL), l'inflazione sale di colpo, diciamo di 3-4 punti percentuali. E i BTP crollano da 130 a 90 e i Bund da 140 a 100.... cioè provochi un crollo del mercato obbligazionario governativo#F_END# E questo crollo fa fallire le banche italiane ad esempio che al momento hanno in pancia 350 miliardi di BTP e che devono essere quindi salvate dalla BCE, la quale però poi ha i tedechi che dicono ma perchè creare ora altri soldi per gli italiani...ecc... Non solo. A sua volta il crac dei bonds governativi che provochi si porta dietro una frana di altre obbligazioni, dei loro derivati e con loro dei "carry trade" basati su "tripla reipoteca" di questi bonds da parte di hedge, mega banche e compagnia... In parole povere provochi un crollo del castello della finanza globale maggiore di quello dei mutui subprime e di Lehman. #F_START# size=6 color=black #F_MID#E quindi non te lo faranno fare.#F_END# (chi ? JP Morgan, Goldman Sachs, SocGen, Deutsche Bank, Barclays, Blacrock, Fidelity... il "big money") (e allora ? allora, #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#devi agire per tuo conto, l'Italia deve fare da sè e devi creare anche BTP a valenza fiscale come abbiamo spiegato noi per neutralizzare la speculazione. E devi essere pronto a mettere controlli sui capitali e nazionalizzare banche...#F_END#. Queti però sono discorsi troppo complessi per dei tranquilli professori, per adesso ci accontentiamo che siano arrivati al concetto che si può creare moneta al posto di debito...)

anche Matteo Salvini è un cretino - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Settembre 2014 23:41

Anche Matteo Salvini è un cretino #ALLEGATO_1# Fino agli anni '50 c'era la fila di gente che andava in URSS e diceva le stesse parole esatte di Salvini riferite a Stalin e fino agli anni '70 c'era la fila di gente che andava in Cina o Vietnam e diceva le stesse cose di Mao e Ho-Chi-Min. Ed erano tutte cazzate. Gli imbecilli che venivano dall'America o dall'Italia vedevano "un gran senso di comunità" mentre la gente in realtà moriva di fame o nei campi di concentramento. E se Salvini invece di fare solo comizi, riunioni e interviste si informasse saprebbe che in Corea del Nord la gente in realtà muore di fame o nei campi di concentramento Matteo Salvini è un cretino

Fuck them - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Settembre 2014 21:58

I giornali italiani fanno schifo, ne hanno appena appena accennato e hanno nascosto la violenza razziale. A Rotherham, una povera cittadina del nord dell'Inghilterra, ci sono ora circa 1,400 casi di stupro sotto investigazione, perchè non era una banda o un gruppetto, si era creato da dieci anni un intero sistema di sfruttamento e abuso ed erano gli stessi politici locali e dipendenti pubblici pakistani e musulmani che facevano di tutto per coprire e aiutare gli stupratori. Gli stupratori erano "asians" dice la stampa inglese per confondere, come se potessero essere giapponesi, coreani, filippini o thailandesi... In realtà sono #F_START# size=3 color=blue #F_MID# pakistani, mentre tutte le vittime erano inglesi "bianche"#F_END#. Parliamo di centinaia di stupratori da una parte, con i loro complici tutti di una "etnia" e centinaia di vittime (dagli undici ai diciotto anni) tutte di un altra "etnia" dall'altra. #ALLEGATO_1# In Inghilterra è scoppiato a fine agosto questo scandalo colossale e si parla di ragazzine e quasi bambine (dagli undici anni in su), che per anni e anni sono state stuprate da bande di pakistani e #F_START# size=3 color=black #F_MID#con la complicità dei funzionari pubblici e politici locali musulmani#F_END#. La polizia inglese ha ignorato tutto, per paura di sembrare razzisti, cosa che in Inghilterra costa la carriera e altro. E la stessa autocensura e timore lo vedi in tutti i mass media, se leggi ^questo articolo del Corriere ad esempio#http://www.corriere.it/esteri/14_agosto_26/regno-unito-abusi-sessuali-1400-bambini-una-sola-citta-ff40d560-2d49-11e4-b2cb-83c2802e5fb4.shtml^ c'è solo un accenno vago e non capisci che gli stupratori erano tutti pakistani e le vittime tutte inglesi e così sugli altri giornali e TV italiane. L'Economist titola #i# "an utterly British...scandal"#/i# , cioè uno scandalo #i# interamente o tipicamente brittannico#/i# (The Economist, Aug 30th 2014 : ^"See no evil, hear no evil, speak no evil - An utterly shocking—and distinctively British—child sex abuse scandal"#http://www.economist.com/news/britain/21614151-utterly-shockingand-distinctively-britishchild-sex-abuse-scandal-see-no-evil-hear-no-evil^) Tutte le vittime erano inglesi e tutti gli stupratori e i loro complici erano pakistani, non un caso isolato, ma centinaia e centinaia e per una decina di anni, solo in una piccola cittadina. Come 'azzo fanno gli ipocriti dell'elite inglese dell'Economist a dire che è "tipicamente inglese" ? Prima che arrivassero i pakistani in questa piccola e tranquilla cittadina del nord dell'Inghilterra c'era forse uno stupro o due all'anno, negli ultimi dieci anni ce ne sono stati circa 1,400 e commessi da pakistani (come anche l'articolo dell'Economist ammette e nelle risposte del pubblico all'articolo la gente si complimenta con il "coraggio" dell'articolista nel menzionare finalmente l'etnia dei criminali!). #ALLEGATO_2# Che 'azzo centrano gli inglesi, gli inglesi non hanno stuprato e sono le loro figlie che sono le vittime ? Di #i# "interamente o tipicamente brittannico"#/i# c'è l'ideologia politicamente corretta "antirazzista" Se leggi gli articoli su questo scandalo vedi che dopo venti anni di intimidazioni e lavaggio del cervello con l'antirazzismo a senso unico, i poliziotti inglesi ora nascondono o ignorano i crimini in cui la vittima sia bianca e il criminale un immigrato. Ma è giusto non parlarne! E' corretto e appropriato minimizzarlo! Perchè #F_START# size=3 color=black #F_MID#non siamo tutti della stessa razza ? Di conseguenza, che senso ha citare il fatto che 1,400 vittime sono "bianche" e centinaia di stupratori "non bianchi" ? #F_END#. Se siamo tutti della stessa razza allora sarà stato solo un caso, una coincidenza ed è meglio evitare di notare queste statistiche, "per evitare tensioni". Come il fatto che in USA ogni anno ci sono (secondo le statistiche ufficiali), circa 35mila stupri ai danni di "whites" da parte di "blacks" e circa zero stupri (yes) ai danni di "blacks" da parte di "whites". Ma che importanza ha ? Siamo tutti della stessa razza no ? Per cui è solo una coincidenza! Saggiamente quindi i mass media americani non parlano mai in prima pagina o anche in cronaca nazionale questi stupri "black on white", lo fanno solo rigorosamente in cronaca locale e cercano di non menzionare la diversa etnia della vittima e del criminale. Altrimenti rischi che qualcuno faccia le somme e dica: "qui ci sono 35mila stupri di di "whites" da parte di "blacks" ogni anno (e nessuno al contrario), quindi nel giro di trentanni più un milione di donne... #ALLEGATO_3#

truppe americane in Ukraina ! - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Settembre 2014 19:47

Oggi è una giornata storica: ^..dal 13 settembre gli americani terranno esercitazioni militari in Ukraina...#http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/ukraine/11071852/Ukraine-ceasefire-live.html^. Per la prima volta nella storia truppe americane in Russia. Prima i francesi di napoleone, poi i tedeschi di hitler, oggi gli americani di Obama. ---#i# 16.03 Ukraine's prime minister has rejected Putin's proposals for peace in Ukraine, saying they were an attempt to deceive the West on the eve of a Nato summit and to avoid new sanctions against Moscow. "The real plan of Putin is to destroy Ukraine and to restore the Soviet Union," Arseny Yatseniuk said in a statement. "All previous agreements made with Russia - in Geneva, in Normandy, in Berlin and in Minsk - were ignored or brazenly violated by the Russian regime," he said. 15.53 The US military-led exercises, dubbed "Rapid Trident 14", are to be held between September 13-26 in western regions close to Nato-member Poland, the Polish defence ministry said in a statement. 15.23 In what is likely to increase tensions in the country, AFP reports that #F_START# size=3 color=red #F_MID#Ukraine is to host US-led military drills in mid-September#F_END# .#/i# -- Ottima mossa. Immagina se una parte degli Stati Uniti, ad esempio il Texas si staccasse dall'unione ("stati uniti") come l'Ukraina si è staccata dalla Russia e poi i russi venissero a tenere esercitazioni militari in Texas. Come la prenderebbero gli americani ? Durante tutti gli anni della guerra fredda gli americani hanno combattuto direttamente con i cinesi in Corea (Mao inviò l'esercito cinese quando quello nord-coreano fu sconfitto), ma mai con i sovietici. Gli americani anche se non sembra hanno combattuto e bombardato dal 1917 in poi mezzo mondo, mancava solo la Russia e ora finalmente si tolgono questo sfizio. I russi stanno entrando da est e loro entrano da ovest in Ukraina. Questi sono posti che hanno visto le più grandi battaglie della II guerra mondiale, che contrariamente a quello che sembra dai film di Hollywood, fu combattuta all'80% in Russia e specialmente in Ukraina. I russi e altre popolazioni dell'URSS soffrirono dai 15 ai 20 milioni di morti, gli americani 300mila. Purtroppo è gente che nella storia ha sofferto sempre molto, ma proprio per questo crepano ma non cedono, come napoleone e hitler ebbero modo di notare (se hanno un governo forte e deciso, come accade ora). Ma restiamo all'attualità. Finora gli USA hanno dichiarato di aver speso 5 miliardi di dollari in Ukraina per "riportare la democrazia" (detto dall'ambasciatrice Nouland questa estate), cioè per imporre un nuovo governo, composto da gente che ha assoldato dei tiratori che sparavano sulla folla in piazza Maidan facendo più di un centinaio di morti (come confermato da intercettazioni telefoniche dei rappresentati della UE che ne discutevano). Poi hanno incoraggiato questo nuovo governo ukraino a sopprimere con la forza la ribellione dei russi della parte est dell'Ukraina. Il risultato è stato che, combattendo contro i russi in Russia, questi soldati ukraini poco motivati hanno perso. E ieri le due principali città dell'est Ukraina, di lingua ed etnia russa, sono tornate ai russi. In risposta oggi gli USA annunciano esercitazioni militari in Ukraina. #F_START# size=4 color=black #F_MID#Agli americani non gliene dovrebbe importare niente che i russi comandino a casa loro#F_END# , ma invece mandano soldi, armi, manovrano dietro le quinte e ora inviano anche soldati, come se fosse l'Afganistan, la Somalia o l'Iraq. In Iraq e Afganistan gli americani hanno combattuto e bombardato per dodici e dieci anni rispettivamente, più che in Vietnam e durante la II guerra mondiale e il risultato è stato: i) in Iraq più di 300 mila morti (ma ci sono stime oltre il mezzo milione), stragi ogni settimana, caos e ora questi tagliagole dell'ISIS che hanno tutti armi americane, perchè: a) le hanno prese ai soldati irakeni armati e addestrati dagli americani i quali le hanno abbandonate, b) le hanno anche ricevute direttamente dagli americani in Siria per combattere il regime di Assad. Unica nota brillante i kurdi che si sono ritagliati un loro stato. ii) in Afganistan i morti in 12 anni di guerra dal 2001 sono stimati dai 200-300 mila in su. Le guerre costano centinaia di migliaia di vittime, specie se durano anni e anni, ma grazie ai film che tutti vediamo fin da bambini in cui gli americani combattono sempre i nazisti i mucchi di cadaveri che causano non contano. #i# Perchè i 20 o 30 milioni di morti nel 1941-1945 ne sono valsi la pena... perchè hitler..#/i#. Dopo 12 anni in Afganistan ogni mese ci sono soldati afgani, addestrati e armati dagli americani, che gli sparano addosso (in agosto persino un generale americano è stato ucciso così) e sembra che la maggioranza del paese sia tornata in mano ai talebani che aspettano solo che gli americani si ritirino del tutto per abbattere il governo attuale. Per cui gli americani appunto rimangono a bombardare e con delle truppe. In Vietnam è durata dal 1964 al 1971, qui sta durando dal 2001 al 2015...2016...? Queste incoraggianti esperienze di guerra spingono ora Washington a interferire direttamente in Russia, manovrando per rovesciare il governo ukraino, finanziandolo e armandolo, facendolo entrare nella Nato, imponendo sanzioni alla Russia... E il tutto mentre in Libia, Egitto, Siria e Palestina stanno cogliendo i frutti dei loro interventi, sia militari diretti (Libia tramite forze speciali e bombardieri), che indiretti (Palestina.. armando Israele al ritmo di 3-4 miliardi di dollari di aiuti militari a fondo perduto ogni anno...Siria... armando bande di tagliagole fanatici e criminali che arrivano da ogni parte del mondo... Ma la Russia è diversa. Ha le atomiche, è il paese che ha vinto la II guerra mondiale, ha un governo che gode della popolarità più alta che si registri oggi al mondo, ha servizi di intelligence e forze speciali di alto livello e capacità di guerra cybernetica, è un paese enorme, con risorse energetiche e scientifiche... e non è un coacervo di etnie e sette religiose come in iraq... #F_START# size=4 color=black #F_MID#questi sono i russi in Russia#F_END#

truppe americane in Russia ! - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Settembre 2014 19:25

Il rally di stamattina di tutte le borse europee e americane sulla notizia della tregua tra Putin e Poroshenko passerà alla storia come una delle cose più stupide mai viste ultime notizie: ^dal 13 settembre gli americani terranno esercitazioni militari in Ukraina#http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/ukraine/11071852/Ukraine-ceasefire-live.html^ ---#i# 16.03 Ukraine's prime minister has rejected Putin's proposals for peace in Ukraine, saying they were an attempt to deceive the West on the eve of a Nato summit and to avoid new sanctions against Moscow. "The real plan of Putin is to destroy Ukraine and to restore the Soviet Union," Arseny Yatseniuk said in a statement. "All previous agreements made with Russia - in Geneva, in Normandy, in Berlin and in Minsk - were ignored or brazenly violated by the Russian regime," he said. 15.53 The US military-led exercises, dubbed "Rapid Trident 14", are to be held between September 13-26 in western regions close to Nato-member Poland, the Polish defence ministry said in a statement. 15.23 In what is likely to increase tensions in the country, AFP reports that Ukraine is to host US-led military drills in mid-September.#/i# -- Qui hai per la prima volta nella storia truppe americane in Russia. Prima i francesi di napoleone, poi i tedeschi di hitler, oggi gli americani di Obama. Immagina se una parte degli Stati Uniti, ad esempio il Texas si staccasse dall'unione ("stati uniti") come l'Ukraina si è staccata dalla Russia e poi i russi venissero a tenere esercitazioni militari in Texas. Come la prenderebbero gli americani ? Durante tutti gli anni della guerra fredda gli americani hanno combattuto direttamente con i cinesi in Corea (Mao inviò l'esercito cinese quando quello nord-coreano fu sconfitto), ma mai con i sovietici. Gli americani anche se non sembra hanno combattuto e bombardato dal 1917 in poi mezzo mondo, mancava solo la Russia e ora finalmente si tolgono questo sfizio. I russi stanno entrando da est e loro entrano da ovest in Ukraina. Questi sono posti che hanno visto le più grandi battaglie della II guerra mondiale, che contrariamente a quello che sembra dai film di Hollywood, fu combattuta all'80% in Russia e specialmente in Ukraina. I russi e altre popolazioni dell'URSS soffrirono dai 15 ai 20 milioni di morti, gli americani 300mila. Purtroppo è gente che nella storia ha sofferto sempre molto, ma proprio per questo crepano ma non cedono, come napoleone e hitler ebbero modo di notare (se hanno un governo forte e deciso, come accade ora). E' una vicenda che va sicuramente a finire bene.

i video di americani sgozzati dell'ISIS non hanno alcun senso - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Settembre 2014 01:02

Che motivo possono avere questi dell'ISIS per mettere in scena lo sgozzamento in video di due giornalisti americani ? ("mettere in scena" perchè il primo filmato non mostra quasi sangue e il coltello non sembra abbastanza largo, per cui il poveraccio non è stato ucciso in diretta di sicuro...) Tanti altri ostaggi e prigionieri occidentali e stranieri, soldati o contractor catturati, giornalisti anche, operatori sanitari e di ONG sono stati ammazzati in questi dodici anni in Afganistan, Iraq, Siria e Libia. Se si va indietro nel tempo anche in Somalia e in Libano negli anni '80. Ma lo sgozzare in video e poi inviare il video per il mondo è una novità. Soprattutto perchè sgozzano degli AMERICANI, cioè vanno a provocare una reazione da parte della superpotenza militare globale, dopo che questa aveva fatto loro il favore di andarsene solo l'anno scorso lasciando campo libero in Iraq. Non è evidente che è completamente assurdo dal loro punto di vista attirarsi bombardamenti e un intervento militare americano così gratuitamente ? Se questi dell'Isis ora hanno preso piede è precisamente perchè dopo 10 anni gli americani se ne sono appena andati! E loro cosa fanno ? Appena hanno qualche successo si vogliono attirare l'obbrobrio del mondo e i bombardamenti americani... I quali bombardamenti li hanno costretti a ritirarsi e perdere posizioni... Ad esempio, i talebani stessi non lo hanno MAI fatto. I talebani sono dei tagliagole e degli assassini, ma non si sono mai sognati di mettere i video in cui sgozzavano un americano o altro occidentale. Coi russi negli anni '80 hanno fatto cose terribili, li castravano ad esempio e torturavano a morte quando ne catturavano, ma non lo pubblicizzavano. E' sempre stato così, perchè non ci guadagni niente a farlo. Anche Osama Bin Ladin faceva sì dei video, ma in quelli suoi autentici, cercava al contrario di sembrare umano, dignitoso, corretto, di condannare i massacri e violenze di sionisti e americani e diciamo di stare dalla parte della ragione... I palestinesi di Arafat in quaranta anni di attentati contro gli ebrei non hanno mai messo fuori dei video in cui ne sgozzavano o anche solo sparavano uno. Sia loro che gli israeliani al contrario cercavano di diffondere immagini e filmati da cui risultavano vittime. Senza voler annoiare ora, invito a controllare, ma è rarissimo tra i guerriglieri e terroristi (a seconda di come li preferisci chiamare), anche quelli più spietati, di farsi pubblicità sgozzando in diretta, dei civili tra l'altro (in perù, guatemala, colombia, srilanka...). E non è mai successo che lo si facesse contro degli AMERICANI, specie quando non è si era in guerra con loro e invece in questo modo si otteneva il risultato di farli arrivare. Se ci pensi, questi video dei due americani sgozzati dell'ISIS non hanno alcun senso, non rispondono a nessuna logica, anche perversa e sono anomali anche rispetto alla storia della guerriglia e del terrorismo più spietato. Quando della gente fa il contrario esatto dei "propri interessi", quando si comporta in modo palesemente masochista (crea un video di uno sgozzamento di un giornalista americano e in questo modo si fa bombardare), allora devi pensare male. Devi pensare a tutti i casi anche clamorosi nella storia in cui una "provocazione" che ha spinto all'intervento militare americano si è poi appurato (ma a distanza di anni) che era in realtà stata architettata o pilotata da chi appunto voleva detto intervento militare. E non erano quelli che poi finivano bombardati. L'elenco è lungo: l'affondamento della nave USA come pretesto per l'invasione di Cuba nel 1897, l'affondamento del Lusitania nel 1917 come pretesto per dichiarare guerra alla Germania, Pearl Harbour...., l'incidente del Golfo del Tonkino nel 1964 che fece scattare l'intervento in Vietnam, l'11 settembre... In tutti questi casi si è appurato, a distanza di anni, che o erano proprio inventati (Cuba, Tonkino) o c'era stata una manipolazione e si era cercato di pilotarli...

Una domanda che vorrei rivolgere a Renzi, "il tedesco". - alberta  

  By: alberta on Martedì 02 Settembre 2014 20:07

Come noto ed arcinoto anche grazie alle attente analisi di GZ, i guai per l' Italia sono nati da una evento tecnico preciso: Dal 1981 “la Banca d'Italia è stata "esentata" dall'obbligo di acquirente residuale dei titoli emessi dal Tesoro” e il Trattato di Maastricht prevede per le Banche Centrali il “divieto di finanziamento monetario agli Stati membri o istituzioni pubbliche dell’area dell’euro; non vengono quindi acquistati titoli della specie in emissione”. Dunque le Banche Centrali non possono acquistare obbligazioni statali al momento dell'emissione. (invece possono acquistarle in seguito dai possessori). ___________________________________ Ma perchè la Buba è "esentata" da questo "divieto" ????? http://vocidallestero.blogspot.it/2011/11/la-bundesbank-puo-comprare-titoli-di.html E soprattutto perchè, almeno dal 2010 in avanti, in piena emergenza BTP, questa anomalia non è MAI stata sollevata da NESSUNO dei tanti ESPERTI che ci fanno le prediche sull' austerità a tutti i costi da un decennio a questa parte, senza dire una parola sul differenziale dei tassi con la Germania, che ci costa 80 miliardi di EURO ogni anno, bruciando il nostro avanzo primario, mai cessato anche nei momenti peggiori della crisi in cui ci troviamo ??? Insomma: chi ha ragione e chi ha torto (nella sostanza "tecnica", non nella forma, ovviamente). http://phastidio.net/2014/05/22/laudace-piano-della-bundesbank-per-abbassare-i-rendimenti-tedeschi/ http://www.rischiocalcolato.it/2014/05/attenzione-bund-bundesbank-sta-truccando-i-rendimenti.html http://www.economiaepolitica.it/primo-piano/leccezione-tedesca-nel-collocamento-dei-titoli-di-stato/#.VAXpEvl_vw8 Davanti al concreto rischio di nuovi prelievi straordinari per far quadrare i bilanci non solo dell' Italia ma di mezza Europa, credo che la presidenza italiana abbia un dovere preciso di fare chiarezza nei confronti di tutta l' Area UE, non possiamo attendere oltre......

Uscire dall’euro o “uscire” da questa BCE? Pier Giorgio Gawronski - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 29 Agosto 2014 02:11

Il punto dell'articolo è: bisogna liberarsi della BCE prima e più ancora di liberarsi dell'euro, cioè la Banca Centrale nel mondo di oggi è quella che conta. Sia i "keynesiani" cioè quelli che vogliono la fare maggiori deficit pubblici, che gli anti-euro che vogliono la lira, non vedono bene che la politica della moneta della Banca Centrale è la cosa più importante. #i# Pier Giorgio Gawronski era un economista di area PD, da cui si è staccato da quando c'è l'austerità#/i# ---- ^"Uscire dall’euro o “uscire” da questa BCE ?"#http://keynesblog.com/2014/08/27/uscire-dalleuro-o-uscire-da-questa-bce/#more-5705^ 27 agosto 2014 di Pier Giorgio Gawronski Economisti di scuole diverse convengono: “la BCE non può fare di più”. I liberisti, perché non capiscono le crisi di domanda, e in ogni caso vogliono deregolamentare la società: per loro l’unica soluzione – fallita l’austerità – sono le riforme strutturali. I keynesiani invece ricordano il classico risultato teorico: in una trappola della liquidità ‘la politica fiscale è efficace, la politica monetaria è impotente’! Trascurano però quattro fatti: (1) una banca centrale può sempre fare danni: come quando nel 2011 la BCE alzò i tassi; (2) in economia aperta si può sempre svalutare; (3) i modelli keynesiani moderni sono più sofisticati di una volta; (4) la politica monetaria non è del tutto separabile dalla politica di bilancio. Perciò anch’essi sottovalutano le responsabilità della Banca Centrale Europea. Nel 2011 la BCE sostenne che la crisi finanziaria era causata dall’insufficienza di austerità in Italia e Spagna. Non dipendeva da lei; non poteva essere fermata da lei; e i Trattati Europei non le consentivano di intervenire. Ma il 26 Luglio 2012 a Mario Draghi fu sufficiente dichiarare il contrario: “The ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And, believe me, it will be enough” (la BCE è pronta a fare tutto ciò che è necessario per preservare l’euro. E, credetemi, sarà abbastanza). Tra questo “necessario” anche il controllo dei tassi di interesse dei debiti sovrani: “To the extent that the size of the sovereign premia hamper the functioning of the monetary policy transmission channels, they come within our mandate” (nella misura in cui la dimensione dei premi dei titoli sovrani ostacola il funzionamento dei canali di trasmissione della politica monetaria, essi entrano all’interno del nostro mandato). La comparsa di un ‘lender of last resort’ si dimostrò condizione necessaria e sufficiente a por fine alla crisi finanziaria. (Corollario: le dichiarazioni del 2011 destabilizzarono i titoli pubblici). La BCE previde allora che il calo degli spread avrebbe rilanciato la crescita già nel 2013, nonostante l’austerità: l’insufficienza della domanda, per la macroeconomia neoclassica, non è mai un problema. Di nuovo si sbagliava. Con la ‘svolta’ dello scorso 5 Giugno anche quest’errore è stato riconosciuto. È stata smentita, in particolare, la tesi secondo la quale ‘la depressione dipende dall’insufficienza di riforme strutturali, perciò la banca centrale non può fare di più’: tesi che confonde i problemi della produttività delle risorse produttive (vincolo alla crescita nel 2005-07) con quelli della disoccupazione delle risorse produttive (vincolo alla crescita dal 2009 in poi). La BCE ha ammesso implicitamente che la produttività non ha nulla a che vedere con i problemi attuali dell’Eurozona: questi hanno origine piuttosto in una prolungata depressione della domanda. La Bce riconosce, inoltre, che si tratta di una situazione meritevole di attenzione: il problema non è ‘di breve termine’, e non si risolve da sé, come era stato sostenuto. La retorica delle riforme strutturali c’è ancora, ma è ormai separata dall’analisi della crisi. Le conclusioni keynesiane della BCE si basano su recenti stime di OCSE e FMI, che confermano che oggi l’offerta dipende dalla domanda, non viceversa. Fino al 2008, infatti, PIL e Pil Potenziale sono cresciuti assieme: dal 2009 il crollo della domanda ha fatto precipitare il PIL. Il Pil potenziale ha resistito a lungo ma poi, specie dal 2012, ha cominciato a cedere: la carenza di domanda distrugge la capacità produttiva. Nel caso dell’Italia le stime del danno al PIL Potenziale oscillano fra 7% e il 12%, e sono in crescita: i giovani lasciano il paese, l’Università, i disoccupati perdono competenze, le imprese non investono, ecc. La BCE ha grandi responsabilità per la depressione della domanda. Dal 2012 definisce la politica monetaria ‘accomodante’. Ma nel frattempo l’attivo del suo bilancio è calato di mille miliardi di Euro (mentre l’attivo della Fed è cresciuto di un importo analogo). L’offerta di moneta nell’Eurozona è quasi ferma (M3: +0,7%, M2: +1,7%; USA: +6,5%). Le riserve bancarie depositate presso la Bce sono scese da 800 a 100 miliardi: perciò i tassi negativi introdotti il 5 Giugno per stimolare il credito incideranno su fondi assai limitati. La riduzione dei tassi d’interesse, inoltre, non frena l’aumento dei tassi ‘reali’, spinti verso l’alto dal calo dell’inflazione. In Spagna, ad esempio, i tassi pagati dalle imprese sono scesi in 2 anni dal 5,2% al 4,8% circa, e l’inflazione da 3,5% a 0,2%: perciò i tassi reali sono aumentati di circa il 3%. Andamenti simili, anche in Italia, scoraggiano gli investimenti. Nel 2009-14 l’obiettivo d’inflazione (2%) è stato mancato: la media (core) è stata 1,3%; oggi è a 0,7%; la BCE prevede che resterà sotto l’1,5% fino a tutto il 2016. Già un anno fa la BCE si disse ‘preoccupata’, ma ha atteso 10 mesi per intervenire, pur avendo tassi più alti di quelli suggeriti dalla ‘Taylor rule’ (la regola d’oro dei banchieri centrali): la differenza era di +1% (Svizzera -1,2%, USA -1,5%, UK -3%, Giappone -4%, Guggenheim Inv.; Morgan Stanley stima divari persino maggiori). Draghi, basandosi su alcuni sondaggi, considera le aspettative d’inflazione “saldamente ancorate al 2%”: ma i mercati obbligazionari (TIPS) incorporano una previsione d’inflazione media nei prossimi dieci anni dell’1,35%. I fallimenti della BCE hanno destabilizzato molti debitori. In Italia, un punto e mezzo di inflazione aumenta il debito pubblico italiano di due punti percentuali di PIL ogni anno, tre contando gli effetti indiretti. L’impatto su famiglie e imprese (i cui debiti Eurostat stima al 126% del Pil, l’Ocse al 188%) potrebbe essere ancora più forte. Avvantaggiando i creditori sui debitori, la BCE ha frenato sia il ‘deleveraging’ in atto – quindi la domanda interna pubblica e privata -, sia il riequilibrio della competitività con la Germania (domanda estera). Draghi ritiene ora di avere in mano “a significant package”. Per la prima volta la BCE utilizza tutto lo spazio delle politiche convenzionali; e sta varcando la soglia delle politiche non convenzionali. Basterà? Le politiche monetarie non convenzionali sono essenzialmente di due tipi: la ‘Forward Guidance” e il “Quantitative Easing”. La prima mira ad alzare le aspettative di inflazione per abbassare i tassi reali ‘percepiti’, stimolare il credito, accrescere la propensione all’investimento. Si realizza alzando l’obiettivo d’inflazione per alcuni anni; i Trattati Europei non creano ostacoli giuridici. Ma Draghi si limita ad annunciare “tassi bassi” per un lungo periodo di tempo. A differenza delle altre banche centrali, la BCE continua inoltre a rimandare il Quantitative Easing (l’acquisto di titoli dai mercati finanziari a fronte dell’emissione di nuova moneta) perché non vuole comprare titoli pubblici. Attende perciò lo sviluppo del piccolo mercato Europeo degli Asset Backed Securities (meno rischiosi?): oggi vale 1300 miliardi, in gran parte mutui immobiliari, considerati inadatti. Potrebbe intanto acquistare titoli pubblici americani, inglesi, svizzeri, ecc., svalutando l’Euro en passant… eppur non si muove! Escluse le grandi manovre macroeconomiche, alla BCE sono rimaste solo misure parziali e mirate. ma difficilmente i TLTRO – i fondi che da settembre saranno messi a disposizione delle banche per prestiti alle PMI – da soli saranno efficaci. Le banche Europee hanno nei bilanci sofferenze per 1020 Mld., a fronte dei quali riserve per soli 570 (Fitch); in Italia, Spagna e Portogallo le sofferenze superano il 10% degli impieghi; in Italia il 14,5% dei crediti alle imprese (Moody’s): perché dovrebbero offrire nuovo credito, oltre a quello già offerto ai clienti migliori, aumentando ancora i rischi in portafoglio? E le imprese perché dovrebbero fare nuovi investimenti se le vendite non ripartono? Tanto più che – ha ricordato Visco – quelle italiane hanno debiti ‘in eccesso’ per 400 Miliardi. Il basso livello dell’inflazione indica piuttosto che l’Eurozona ha bisogno di aumentare l’offerta di Moneta, alzare le aspettative sui prezzi, e più in generale di un nuovo paradigma economico che abbatta il rischio di disoccupazione percepito dalle famiglie. Le responsabilità della BCE vanno anche oltre la politica monetaria. La BCE ha promosso l’austerity e la deregulation del mercato del lavoro, forte del suo status di prestatore di ultima istanza e dell’assenza di check and balance democratici europei. Non solo: influenza anche la composizione del bilancio pubblico (ad es. in Francia), sostenendo che l’austerità è growth friendly se taglia la spesa invece di alzare le tasse: il contrario di quanto insegna la teoria economica (Teorema di Haavelmo) quando è la domanda che vincola la crescita! Altrove, le banche centrali si coordinano con la politica di bilancio: dichiarandosi senza riserve lender of last resort consentono ai governi di indebitarsi a tassi bassissimi; o comprano titoli pubblici e girano loro gli interessi. La BCE – pur essendo ‘behind the curve’ – sta evolvendo. Ma la ‘svolta’ del 5 Giugno non deve trarre in inganno: senza una discontinuità politica, non potrà mai diventare una banca centrale normale. La BCE è diventata il centro ideologico dell’Eurozona: essendo stata monopolizzata dalla scuola neoclassica, ha grandi difficoltà a capire e applicare le politiche keynesiane. Grazie all’immagine di organo ‘tecnico’ e super partes, fornisce copertura ideologica alla Commissione Europea, alla Germania, e agli interessi dei rentiers (che beneficiano degli alti tassi reali). Tollerare alti tassi di disoccupazione è una scelta, non un accidente, che implica la riduzione dei salari reali rispetto ai profitti in tutta l’Eurozona. L’assetto istituzionale è strutturalmente carente: l’interpretazione dei Trattati non è affidata ad un organo terzo (Parlamento Europeo); né vi è controllo sulla performance dei banchieri centrali. Poiché questi sono istintivamente avversi all’inflazione più che alla disoccupazione, l’interpretazione delle norme ne viene sistematicamente distorta. Ma è possibile sottoporre la BCE al controllo democratico senza che vi sia dietro uno Stato Europeo? E in uno stato europeo, un paradigma diverso dall’attuale sarebbe possibile? Molti chiedono l’abbandono dell’Euro. Ma forse basterebbe uscire da questa BCE. Perché con un’inflazione europea al 3% anche la periferia potrebbe recuperare 3-4% di competitività all’anno, rendendo la svalutazione meno urgente. Il vero problema è l’assenza di politiche espansive. Purtroppo, i nostri commentatori continuano – quasi all’unanimità – ad incensare la BCE in modo superficiale ed acritico: così diventa politicamente impossibile uscire dal paradigma vigente. Alla BCE è stato attribuito informalmente un ruolo politico improprio di ‘arbitro’ dei conflitti monetari fra i paesi membri: perciò un eventuale tentativo di cambiarne gli assetti sarebbe di una delicatezza estrema. Ma se è vero, come sostiene Zingales (Sole24ore del 27/7) che la BCE è preda degl’interessi politici tedeschi, a maggior ragione un vero negoziato (discreto ma di alto livello) sull’Euro non può che mettere al centro la BCE. ---- Ottima analisi. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Solo... spendere questo spazio per un analisi corretta e poi non venire fuori con una proposta pratica, qualcosa di chiaro che bisogna fare.... E cosa bisogna fare ? Semplice, se riprendi controllo della Banca Centrale le fai comprare piano piano tutto il debito pubblico fino a quando non sparisce. Perchè da quando il trattato di Maastricht è stato firmato nel 1992 lo stato ha pagato 1,600 miliardi in euro di oggi IN INTERESSI e le tasse addizionali da allora sono state.... circa 1,500 miliardi...cioè tutti gli aumenti di IVA, Irpef, accise, Irap, IMU, tasse locali, multe, da allora, dal 1992, sono andati solo a pagare gli interessi sul debito pubblico. E non esiste ragione perchè lo stato si finanzi con debito, quando può invece creare moneta Perchè gli economisti non vogliono o riescono riassumere tutto in modo chiaro ? Alla fine puoi arrivare ad uno slogan se vuoi: "non esiste ragione perchè lo stato si finanzi con debito quando può invece creare moneta". E' semplice. #F_END#

Tassazione, Evasione o razionalizzazione (seconda puntata) - alberta  

  By: alberta on Lunedì 25 Agosto 2014 15:16

Mentre in Italia si discute del sesso degli angeli, ecco cosa succede nel "mondo reale". Notizia di oggi; Burger King Worldwide Inc. è in trattative per acquistare la catena Canadese di caffè-e-ciambelle Tim Hortons Inc., in un accordo che sarà strutturata come una cosiddetta tassa di inversione e per spostare Burger King nella sede in Canada. Le due parti stanno lavorando ad un accordo per la creazione di una nuova società, ha detto la società . L'acquisizione dovrebbe creare il terzo più grande quick-service provider in tutto il mondo. Le c.d. offerte di inversione fiscale sono in aumento negli ultimi anni e sono di fronte a una dura opposizione, a Washington, dato che esse minacciano di esaurire le entrate fiscali del governo degli Stati UNITI. Questa mossa di Burger King sembra un sigillo sicuro per intensificare la critica su queste operazioni, dato che è un ben noto marchio Americano. Una persona competente con la materia ha detto che un accordo tra le due società potrebbe essere presto oggetto di indagine, ma senza ulteriori dettagli sui tempi, non poteva essere più preciso. Tim Hortons ha un valore di mercato di circa $8,4 miliardi, mentre Burger King è di circa $9,6 miliardi di euro, così, insieme, le aziende sono attualmente valutate circa 18 miliardi di dollari. Passando in un Paese con un più basso prelievo fiscale, le offerte di inversione consentono alle aziende di risparmiare denaro sugli utili esteri e sulla cassa mantenuta all'estero e, in alcuni casi, ridurre la complessiva tassazione aziendale. Anche se molte delle offerte di inversione hanno coinvolto le imprese Europee, il Canada è stato anche il punto focale per un certo numero di loro, data la sua vicinanza e somiglianza agli Stati UNITI, visto che in Canada la corporate tax rate si è abbassata al 15% nel 2012. Valeant Pharmaceuticals International Inc., che aveva sede in California, acquisendo la Canadadese Biovail Corp. nel 2010 e redomiciliando la sede in Canada, attualmente gode di un'aliquota fiscale inferiore al 5%. Dopo una marea di acquisizioni di inversione fiscale - tra cui AbbVie Inc.’s accordo per l'acquisto di Irlanda Shire PLC e Medtronic Inc.’s accordo per l'acquisto di Irlanda Covidien PLC , e con le altre offerte previste nei prossimi mesi - la Casa Bianca ha invitato il Congresso a prendere provvedimenti per impedire che le aziende perseguano inversioni in territorio messicano. Il Dipartimento del Tesoro ha detto di recente che sta assemblando un elenco di opzioni per scoraggiare o prevenire le offerte da considerare al Segretario Jacob Lew.

Santa Marina al 41% tra gli operai e al 13% tra i professionisti e dirigenti - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 24 Agosto 2014 03:40

nei sondaggi per le presidenziali in Francia che si terranno l'anno prossimo Marine LePen raggiunge il massimo dei voti (41%) tra gli operai e invece tocca il minimo tra i professionisti e dirigenti (13%). #ALLEGATO_1# Questo perchè Santa Marina LePen è l'unico candidato socialista, con un programma economico e sociale cioè dedicato a proteggere i lavoratori dallo sfruttamento dalla globalizzazione. A questo proposito ieri c'era un rarissimo articolo (del solito Ambrose Evans Pritchard, che se non altro si da da fare) in cui si riportava come tanti economisti occidentali si siano resi conti che la Globalizzazione impoverisce la maggioranza della gente, in occidente (^"Nobel gurus fear globalisation is going horribly wrong"#http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100027963/nobel-gurus-fear-globalisation-is-going-horribly-wrong-technical/^, Ambrose Evans-Pritchard, August 22nd, 2014). Come ogni tanto provo a spiegare, non c'è la minima giustificazione nella teoria economica per la globalizzazione, cioè per mettere in concorrenza tra loro i lavoratori dei paesi occidentali con quelli del terzo mondo e dell'Asia. E' qualcosa che beneficia solo le multinazionali, la grande finanza e quella piccola fetta di popolazione che ruota intorno a loro. Da quando si è aperto al commercio indiscriminato, allo spostamento delle fabbriche e all'immigrazione di massa il tenore di vita dei lavoratori in occidente ha smesso di aumentare, anche se la tecnologia e la produttività aumentano sempre #ALLEGATO_2# ^L'articolo di Evans Pritchard#http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100027963/nobel-gurus-fear-globalisation-is-going-horribly-wrong-technical^ è però anche penoso perchè cita la ^teoria del vantaggio comparato di David Ricardo#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=1358^ come la giustificazione economica del libero scambio tra tutte le nazioni tra loro. Questa teoria è stata agitata in Gran Bretagna nell'800, ma ignorata nella pratica in Germania, Giappone e Asia (e anche negli USA fino al dopoguerra) e però oggi viene ancora citata come spiegazione del perchè non ci devono essere mai dazi e restrizioni al commercio tra paesi. David Ricardo era un banchiere ebreo che scriveva intorno al 1840 per difendere gli interessi finanziari e ^nella sua teoria economica del commercio internazionale#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=1358^ non esistono le banche, il debito e gli interessi, solo la produzione di merci, vino contro stoffa ecc... Di produzione Ricardo non ne sapeva molto perchè era un finanziere, ma guarda la coincidenza, ha scritto tanto di economia senza mai menzionare le questioni del debito e delle banche. La teoria di Ricardo è una teoria economica come quelle che vengono insegnate oggi, in cui si finge che ci sia solo la produzione e la produttività, ma non esistano i fatti monetari, banche, interessi e moneta... Dopodichè guardi il grafico qui sopra in cui la produttività sale sempre, ma il reddito della maggioranza della gente no e dici, ma strano... ma come mai... ma qualcosa non funziona... Per fortuna la Marine LePen ha scritto un libro molto bello nel 2012 in cui spiega il problema della globalizzazione e del protezionismo molto bene, ^se uno vuole leggerlo (è gratis, ma in francese#http://www.marinelepen.fr/wp-content/pdf/pour-que-vive-la-france.pdf^), perchè oltre che carismatica è anche intelligente e ha capito tutto l'imbroglio

La Germania stampa moneta ! (Milton Friedman e Warren Mosler) - GZ  

  By: GZ on Sabato 23 Agosto 2014 00:19

(Aug 19, "Germany Set to Issue Bonds at 0% as Investors Seek Refuge") ^"La Germania si prepara ad emettere titoli di stato con rendimento dello 0%"#http://blogs.wsj.com/moneybeat/2014/08/19/germany-set-to-issue-at-0-as-investors-seek-refuge/^ #F_START# size=4 color=black #F_MID#La Germania stampa moneta !#F_END# #ALLEGATO_1# Se uno stato, la Germania come vedi oggi, emette titoli di stato che pagano un rendimento dello 0%, questo è esattamente lo stesso che emettere moneta, euro. "Stampare" o emettere bonds che non pagano niente di rendimento è identico a "stampare" o emettere moneta, euro. E a questo punto anche i più ciechi e sordi dovrebbero ammettere la verità, che #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#il debito pubblico non è altro che moneta "stampata" e che la moneta non è altro che debito pubblico, cioè sono per loro natura intercambiabili#F_END#. #i# [Nota Bene: questo è un concetto difficile da capire, per cui anche se lo metto giù nel modo più facile possibile occorre impegnarsi un attimo]#/i# Se la Germania ora emettesse ogni anno solo titoli di stato di questo tipo, che NON pagano nessun interesse, cosa succederebbe al suo debito pubblico ? Ovviamente... scomparirebbe! perchè emettere 100 di titoli di stato in euro che pagano 0% è identico ad emettere 100 euro e se emetti "moneta" al posto di "debito" dopo un poco questo scompare... #F_START# size=4 color=black #F_MID#La Germania stampa ora moneta !#F_END# #F_START# size=4 color=black #F_MID#La Germania stampa ora moneta e fa scomparire così il suo debito e nessuno se ne accorge !#F_END#...diavoli di alemanni.. Questa notizia "clamorosa" non è in realtà tale perchè sono anni, che prima in Giappone e poi Gran Bretagna, Stati Uniti ed Eurozona si emettono titoli di stato che pagano meno dell'1% e in alcuni casi lo 0,1% o 0,2% per cui che differenza c'è con la "moneta" ? (in molti casi pagano meno dell'inflazione, ma questo lasciamolo per ora da parte che già così è difficile per quasi tutti capire questo primo fatto elementare) Questa bella notizia dalla Germania ci consente di tornare a spiegare da un angolo diverso cosa sia in realtà il "debito pubblico", cioè una passività dello stato verso il settore privato su cui si paga un interesse. Ma anche la moneta comunemente intesa, la banconota o il saldo di conto corrente (nella misura in cui è convertibile in banconote) è una passività dello stato, solo che non paga interesse. Ergo: debito pubblico e moneta sono equivalenti e lo stato può scegliere di emettere l'uno o l'altro indifferentemente E' importante ? Certo! Vuole dire che per risolvere il problema del debito pubblico basterebbe che lo stato emettesse ad esempio come proponiamo crediti fiscali e piano piano in questo modo riassorbirebbe il debito (oppure la Banca d'Italia o la BCE li comprasse lei e li tenesse anche quando scadono...). Siccome però è una soluzione troppo semplice e indolore bisogna provare in cento modi diversi e da dieci angoli diversi di farla capire. Perchè quasi tutti sono vittime di un bombardamento mediatico (e accademico) che fa considerare i BTP e i titoli di stato un finanziamento da parte dei privati allo stato che "ha bisogno di soldi", per cui i soldi esistono in natura come la terra, l'acqua, il petrolio, il legname o il frumento o i pomodori e lo stato ne ha bisogno e i privati che ne dispongono glieli prestano. #i# Quella che si espone è una teoria keynesiana, monetarista, neoliberista, classica, neoclassica...neo-keynesiana... Mah... intanto chi se ne frega visto che descrive la realtà attuale. Poi se proprio vogliamo puoi chiamarla "quasi-monetarista" e anche "paleo o post-keynesiana" (dipende come interpreti...vedi qui sotto con anche Friedman che spesso suona come Mosler che suona come Ray Dalio che suona come Keynes..Non è nè di destra nè di sinistra, spiace per chi si affezioni o la odi perchè la associa con uno supposto schieramento o tradizione, ci trovi dentro Friedman e Keynes....)#/i# Ok. Pronti per un concetto non facile ? Pronti... via!.... Esistono tanti mercati, della terra, del petrolio, del legname, del frumento, dei pomodori, dei semiconduttori, degli Iphone, delle prostitute ecc..in cui si scambiano questi beni e servizi in cambio di moneta. Da una parte quantità di questi beni e servizi e dall'altra quantità di denaro, la quale deve essere prodotto anche lui come i pomodori o i divani da qualcuno. E se ne viene prodotto troppo hai inflazione al 10% ad esempio e se ne produci troppo poca hai inflazione 0% o anche del -2%... E come viene prodotto ? Il denaro si presenta in due forme, il denaro vero e proprio o moneta, che non paga interessi e il credito (debito) che paga interessi. Il secondo viene prodotto dalle banche e quando queste ne "stampano" troppo hai un boom e un inflazione, specialmente della terra e degli immobili, e quando ne "stampano" troppo poco hai una recessione o depressione. Come negli anni '30 e come oggi nell'eurozona. Una depressione da scarsità di moneta, perchè #F_START# size=3 color=black #F_MID#se il "medium" per le transazioni economiche scarseggia le transazioni si riducono e si riduce il pil, i consumi, gli investimenti, l'occupazione dato che vengono generati da transazioni monetarie, da scambi contro moneta #F_END# Ce l'abbiamo fatta ad arrivare fino qui ? Speriamo. Tiremm Innanz. E le banche allora ? Il debito pubblico e "la moneta" sono equivalenti, perchè il credito(debito) che le banche producono alla fine ha valore in quanto promette di essere scambiato su richiesta in moneta emessa dallo stato. Di fatto le banche producono il 95% della moneta oggi, ma poi questa diventa una loro passività, cifre che in teoria devono convertire su richiesta in moneta dello stato (ma sperano sempre che nessuno chieda di convertirle se non per qualche piccolo prelievo del bancomat). In più, dal 2009 la Banca Centrale si è messa a pagare interessi alle banche sulla moneta che queste ricevono da lei (chiamata "riserve bancarie") in cambio dei titoli che la banca centrale compra dalle banche stesse. Quindi hai anche simultaneamente che della "moneta" dello stato, creata dalla Banca Centrale dal niente quando compra titoli, viene ora trasformata in "debito" perchè ci si paga ora interessi. Quindi hai un "incrocio", i titoli di stato (debito) che NON pagano interessi ora ad esempio in Germania o USA o Giappone e le riserve bancarie (moneta) che pagano ora interessi. Dal 2009 hai quindi che la "moneta" che diventa debito e il debito che diventa "moneta" (Ok, qui viene il mal di testa, lo so, per cui ora lasciamo perdere le banche e la banca centrale e torniamo solo al deficit...) #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#In un mondo allora come quello degli ultimi anni in cui il debito pubblico paga quasi 0% la distinzione tra debito pubblico e moneta scompare del tutto e anche i più ottusi dovrebbero ora notarlo#F_END# , ma scompare perchè sono in realtà all'origine la stessa cosa, due passività dello stato. E allora ? E quindi ? Allora bisogna capire che #F_START# size=3 color=black #F_MID# la quantità di moneta conta eccome, come spiegava Milton Friedman, che non era poi così lontano dalla MMT#F_END# anche se stando a Draghi, Padoan, Giavazzi, Allesina e praticamente il 90% degli esperti è irrilevante, perchè la moneta si produce miracolosamente quando l'economia cresce...(e se non cresce è sempre per qualche motivo "reale") Friedman invece, quando nel 1948 i tassi di interesse nel mondo occidentale erano tutti vicino a 0% (come oggi) e si parlava allora (come oggi) di una stagnazione globale, perchè appunto il costo del capitale vicino a zero avrebbe indicato una domanda di capitale bassa ecc... il giovane Milton Friedman rispondeva: " se il volume di investimenti che da la piena occupazione è inferiore al volume di risparmi che sono generati a questo livello di reddito e di prezzi... allora... #F_START# size=3 color=black #F_MID# quello che occorre è un livello di deficit (pubblico) tale da compensare la moneta tesaurizzata e non spesa..#F_END# .L'aumento della quantità di moneta che seguirebbe a questo deficit pubblico farebbe aumentare la posizione finanziaria del pubblico e poi anche la frazione di reddito che viene spesa... e ci sarebbe poi anche un aumento dei prezzi e del reddito e prodotto nazionale monetario e una graduale riduzione poi del deficit..." Milton Friedman, che sembra Warren Mosler (o viceversa)! #i# “I do not put much credence in the doctrine of secular stagnation or economic maturity that is now so widely held. But let us assume for the sake of argument that this doctrine is correct, that there has been such a sharp secular decline in the demand for capital that, at the minimum rate of interest technically feasible, the volume of investment at a full-employment level of income would be very much less than the volume of savings that would be forthcoming at this level of income and at the current price level. The result would simply be that the ' equilibrium position would involve a recurrent deficit sufficient to provide the hoards being demanded by savers. Of course, this would not really be a long-run equilibrium position, since the gradual increase in the quantity of money would increase the aggregate real value of the community's stock of money and thereby of assets, and this would tend to increase the fraction of any given level of real income consumed. As a result, there would tend to be a gradual rise in prices and the level of money income and a gradual reduction in the deficit.” Milton Friedman 1948 #/i#

Paranoid Bagnai - Trucco  

  By: Trucco on Venerdì 22 Agosto 2014 15:47

Bagnai secondo me è un buon economista. Purtroppo come persona invece è uno degli esseri più abietti di quelli che mi siano capitati. (^versione aggiornata di questo mio scritto presente qui#http://www.truccofinanza.it/economy/professor-narcisista-paranoico/^) L'anno scorso stavo organizzando la campagna "l'euro versa sangue italiano" e gli avevo domandato aiuto sul fronte della stesura di un manifesto, per il tramite di Carmen Gallus. Cioè avevo chiesto aiuto a lei che mi aveva corretto le bozze e poi questa professoressa che scrive il blog "voci dall'estero" mi aveva dato il suo indirizzo di posta perché mi mettessi in contatto con lui. Allora lo contatto e gli dico dell'iniziativa e se fosse possibile da parte sua dedicarmi uno dei milioni di post del suo blog, tra quelli in cui fotografa la bottiglia di vino bevuta all'osteria la sera prima, quelli in cui fa appello perché qualcuno gli presti un violino, eccetera, credevo che un post potesse dedicarlo anche a qualcosa di mediamente più serio dei contenuti abituali del blog. E lui all'inizio era gentile, però diceva di non poterlo fare perché presto avrebbe iniziato una campagna di finanziamento e quindi mi considerava un competitor, però lo scambio continuava, anche perché una volta chiuse le donazioni io mi facevo l'idea che il suo atteggiamento potesse cambiare. Invece nello scambio epistolare qualcosa deve essere successo perché io senza rendermene conto urtassi il suo narcisismo maniacale e lui si offendesse a morte. Ho letto e riletto le mail senza trovare la possibile causa (ok, forse una interpretazione possibile era che avevo parlato di GZ come di un "maestro" e credo lui lo annoveri tra i suoi nemici giurati, a giudicare dagli aggettivi che aveva usato per lui). Poi ho capito. Qualche tempo fa ascoltavo un video di un filosofo-teologo che mi piace molto, Igor Sibaldi, e lui spiegava, parlando di un certo personaggio politico, come questo nei primi anni fosse stato colto da narcisismo, una patologia secondo lui curabilissima, bastano una decina d'anni di psicoterapia e se ne esce bene, poi però il narcisismo non curato scaturisce nella paranoia, malattia mentale questa incurabile. Prova ne sia che questo leader politico, una volta aggravata la sua nevrosi, ha indotto al tradimento la maggioranza dei suoi ex-fedelissimi. Che Bagnai soffra di una forma seria di paranoia mi appare abbastanza chiaro, essere un insegnante universitario purtroppo deve aver accelerato la malattia, perché io ricordo come quando frequentavo l'università ci fossero diversi professori malati di mente, e ogni studente studiava la maniera per assecondare queste malattie mentali, e non si sognava certo di suggerire una diagnosi al professore. L'atteggiamento del professor Bagnai nel suo blog è lo stesso di quello che immagino abbia con gli studenti. Egli "premia", ovvero seleziona esclusivamente i loro commenti filtrando tutti gli altri, solo quei commentatori che abbiano i seguenti requisiti: 1) adesione al 100% alle idee del prof, 2) assoluta mancanza del benché minimo spirito critico, assoluta mancanza anche solo di una frase che possa essere considerata come una osservazione critica a qualunque aspetto non solo in materia di economia ovviamente (provateci a scrivere un commento al post in mia difesa se ci riuscite!), 3) tentativo di assomigliare nello stile al prof cioè intercalare di frasi che usano termini saccenti e citazioni latine (il professore ha il complesso di apparire un accademico di provincia e cerca di ostentare i suoi studi classici), con dialettismi ciociari e burini (il professore ci tiene a far sapere che lui non è un economista di palazzo!) e con i vari neologismi coniati da lui, proprio per poter poi verificare dal loro uso, se i suoi interlocutori sono suoi assidui lettori. Leggere i commenti dopo aver letto una decina di post di Bagnai da la sensazione di avere a che fare con una setta religiosa. E la cosa per me triste era che a mio avviso quella setta propagandava un culto giusto, ma con i modi di una setta! Per di più una setta guidata da un leader assai paranoico ma per nulla carismatico. Quando sei in una situazione così paranoica, e vuoi circondarti solo di adulatori, e consideri i tuoi critici come degli acerrimi nemici, farai la rovina della tua causa, a meno che tu possa essere aiutato dalla sorte a diventare un dittatore. Un paranoico infatti pensa che per lui possano esistere solo amici assoluti (di cui pure si fida poco) o nemici acerrimi. E facilmente i suoi interlocutori non abituati ad avere a che fare con persone disturbate di mente verranno presto catalogate nel secondo gruppo. Tutti i possibili alleati che non si allineano al 100% ai suoi diktat finiscono subito tra le fila dei nemici, ed i nemici si ingrossano. L'editore del suo libro questo deve averlo capito al volo ad esempio, perché ha capito che se gli avesse detto che era fuori tema nel suo libro di economia, raccontare la storia delle sue frequentazioni del conservatorio, delle sue storie d'amore adolescenziali con le turiste tedesche e altre questioni familiari varie, sapeva che uno come Bagnai si sarebbe offeso a morte e avrebbe stampato il libro altrove. Ma di solito le cose non vanno così, specie se vuoi essere un leader di un gruppo molto numeroso devi scendere a patti col mondo. Bagnai non ci riuscirà mai. Infatti, mentre persino Barnard, per fare un esempio, lui pure abbastanza un soggetto disturbato, riesce a venire a patti con una trasmissione televisiva e finisce per poter condividere le sue idee online, Bagnai è andato in televisione un paio di volte e entrambe le volte è riuscito a litigare a morte con la redazione e, senza aspettare che fosse la TV a mostrare di non volerlo più, era stato lui stesso a giurare che non ci avrebbe più rimesso piede. Il prezzo da pagare per questa paranoia narcisistica è elevato, ahimè per noi sovranisti. Se Bagnai se la prende tanto con uno che spende quattro soldi per far volare degli striscioni, è evidente che lui di soldi riesce a raccattarne ben pochi, se arriva a considerare un oltraggio che uno li spenda di testa sua anziché versarli direttamente a lui. E chissà perché ne raccatta pochi? Secondo me proprio perché paga dazio al suo disturbo, faccio un esempio: se insulti uno che fa un gesto che secondo molti dei tuoi stessi sostenitori è patriottico, non solo ti alienerai un possibile alleato di poco o nessun conto (che sarei io), ma probabilmente anche i due terzi dei sostenitori della sua iniziativa che prima erano anche sostenitori tuoi, perché chiaramente l'insulto non attira proseliti. Anche la buona Carmen Gallus, che da brava fan sfegatata del prof non riesce a vederne i difetti ed i limiti, mi ha scritto, quando le ho detto della mia iniziativa, che avrei dovuto evitare di disperdere le risorse in questa battaglia, per versarle a Bagnai (lei che pure sapeva come lui mi avesse quasi insultato già l'anno prima), perché senza acqua nello stagno le papere non possono galleggiare. Il problema è che con un papero gracchiante come leader una organizzazione non potrà mai andare al di là di pochi anatroccoli. Probabilmente dovremmo cominciare tutti quanti, a cominciare da me, a rassegnarci all'euro.

i tedeschi ci hanno prestato dei soldi buoni.. - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 21 Agosto 2014 18:44

#F_START# size=3 color=magenta #F_MID##i# " i tedeschi ci hanno prestato dei soldi buoni!..."#/i##F_END#. Quelli come VincenzoS hanno delle emozioni e sentimenti troppo forti su questi argomenti e il loro cervello si blocca. In realtà, sono di più gli italiani che hanno comprato titoli di stato tedeschi che i tedeschi che hanno comprato titoli di stato italiani. Non lo sapevate che i tedeschi, gli olandesi, i francesi per non parlare poi degli americani, australiani, canadesi e neozelandesi, NON POSSIEDONO LA MAGGIORANZA DEL LORO DEBITO ? A DIFFERENZA DI NOI ITALIANI che "siamo così indebitati" che ci hanno condannati a fare l'austerità a vita ? Nel caso dei paesi di lingua inglese i loro risparmiatori, non detengono praticamente niente del debito pubblico. E così gli spagnoli, i portoghesi e i greci, che hanno meno del 20% del loro debito pubblico. #F_START# size=4 color=black #F_MID#Nel mondo occidentale sono solo gli italiani a detenere la maggioranza del loro debito#F_END#. Siamo invece i più coglioni, quelli che hanno meno debito totale (se sommi anche quello privato a quello pubblico), quelli che detengono la maggioranza del loro debito pubblico e che però si fanno rimbambire dalla propaganda sul debito e accettano di farsi sodomizzare con l'austerità... Dovresti dire che ad esempio, rispetto alla Germania, siamo noi a prestare soldi ai tedeschi ? Ok, è più complicato... #b# Domanda#/b# #F_START# size=3 color=magenta #F_MID#I tedeschi hanno prestato soldi all'Italia... (alla Grecia, alla Spagna, al Portogallo...) ? #F_END#. -- #b# Risposta#/b# Con questo si intende che i risparmiatori tedeschi avrebbero comprato BTP di più di quanto le famiglie italiane abbiano comprato Bund (giusto ?) Per verificarlo devi vedere qual'è allora la percentuale di Bund detenuta dalle famiglie tedesche, se è maggiore o minore della percentuale di BTP detenuta da famiglie italiane, vero ? Spiace allora molto per la maggioranza di italiani che sono masochisti (elettori del PD e così via...), ma ^più del 60% dei Bund sono detenuti da stranieri#https://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2012/wp12158.pdf^, mentre attualmente meno del 35% dei BTP sono detenuti da investitori stranieri #i# (i dati mostrati qui sotto sono del 2012 e negli ultimi due anni la % di titoli italiani detenuta da stranieri come noto è calata, ma ho usato questo grafico perchè comparava direttamente Germania e Italia e mostrava comunque che anche anni fa i tedeschi SI FACEVANO FINANZIARE IL LORO DEBITO DA STRANIERI, MAMMA MIA, ODDIO, ADESSO COSA DEVO MAI PENSARE......)#/i# #ALLEGATO_1# #b# Risposta più complicata#/b# In realtà, il problema è che la maggior parte degli investimenti finanziari, ad esempio degli acquisti di titoli di debito pubblico come i BTP sono a loro volta finanziati con debito. Sorpresa, sorpresa... Chi lo avrebbe mai detto ? Per un esposizione completa si magari anche potrebbe leggere il capitolo del mio libro sul "sistema bancario e la tripla ipoteca", ma sarebbe chiedere troppo. Facciamo un esempio facile e (quasi) noto a tutti. Deutsche Bank e Commerzbank sono le mega banche al mondo con meno capitale, solo un 2-3% dei loro asset sono capitale, soldi veri, mezzi propri. Tutto il restante 98% o 97% dei loro impieghi è finanziato con debito (perchè i depositi bancari sono passività delle banche... e perchè oltre a quelli, queste megabanche si indebitano sul mercato finanziario in tanti modi, presso fondi monetari americani, da assicurazioni globali, fondi sovrani, fondi hedge...). Se non fosse così non ci sarebbe stata la crisi finanziaria globale, giusto ? siamo d'accordo che la crisi c'è stata perchè le banche sono indebitate dieci volte più delle aziende (per dettagli vedi ad esempio il libro appena uscito e di sui parla molto di Anat Admani e Martin Hellwig (economista tedesco): ^"The Bankers’ New Clothes"#http://bankersnewclothes.com^) Di conseguenza, quando leggevi che #i# "...le banche tedesche avevano comprato miliardi di titoli di stato greci, portoghesi, italiani e spagnoli..."#/i# non significava che i "risparmiatori" tedeschi finanziavano il deficit di questi paesi. Perchè le mega banche tedesche prendevano a prestito in giro per il mondo oltre che in Germania i soldi con cui compravano i BTP o i bonds spagnoli e greci... E anche i loro stessi titoli tedeschi...Dio solo sa alla fine cosa ci fosse dietro, perchè dio solo sa cosa c'è dentro al bilancio di mega mostri da 4mila miliardi di bilancio come Deutsche Bank, Commerzbank e simili... L'unica cosa certa, come spiegano magnificamente Hellwig e Admani, è che di soldi veri, di capitale, queste banche non ne hanno praticamente niente. (Bloomberg:"...the roughly 55 billion euros ($74 billion) in equity that Deutsche Bank AG had on its balance sheet at the end of 2011 represented more than 14 percent of the bank’s risk-weighted assets, far more than required by Basel III, ^but only 2.5 percent of the bank’s total assets....#http://www.bloombergview.com/articles/2013-02-05/must-financial-reform-await-another-crisis-^). A proposito, Intesa e Unicredit hanno circa 3 volte il capitale di Deutsche Bank

Scivolone in vista? - Moderator  

  By: Moderator on Giovedì 21 Agosto 2014 18:25

da ^www.econommt.tk#www.econommt.tk^ ^Markit#http://www.markiteconomics.com/Survey/PressRelease.mvc/df839e9df3334511bc07ff6b990e4ce6^ pubblica gli ultimi dati sugli indici ^PMI#http://www.forexwiki.it/PMI^ (Purchasing Managers’ Index) europei. L’indice è costruito sulla base delle interviste a un campione di direttori commerciali, aspettative positive sull’andamento di acquisti/vendite ed economia restituiscono un valore superiore a 50, aspettative negative portano a valori inferiori a 50. L’informazione è importante, perchè a grandi linee queste aspettative sono le stesse che stanno alla base delle richieste di erogazione del credito: #b#aspettative positive ===> + richieste credito;#/b# #b#aspettative negative ===> – richieste credito:#/b# E così, indirettamente, l’indice PMI può suggerire il futuro andamento del credito. Per l’Europa il dato complessivo di oggi è ^52.8#http://it.reuters.com/article/topNews/idITKBN0GL0PB20140821?feedType=RSS&feedName=topNews&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter&dlvrit=967921^, il dato del manifatturiero è #b#50.8#/b#. Poi ci sono dati specifici, come quello francese manifattura che è #b#disastroso (46.5)#/b#. Da notare che sono praticamente tutti al di sotto delle attese, e inoltre l’andamento rispetto al tasso di crescita PIL #b#mostra una forbice#/b#: il tasso PIL scende, mentre l’indice PMI cresce. Paradossalmente le aspettative, pur al di sotto delle attese, sono più ottimiste di quanto ci si aspetterebbe se riflettessero (come nel medio periodo fanno) l’andamento del tasso crescita PIL. Ma è una forbice che non durerà a lungo, le aspettative si riallineeranno a decrescere, ed è possibile che a breve (entro il 2014?) ci sarà uno scivolone. Riguardo l’erogazione del credito, infine: se le aspettative peggioreranno, peggiorando le aspettative ci sarà bassa richiesta, per cui il credito non ripartirà e il TLTRO di Draghi si rivelerà inutile. #b#Le banche non possono prestare soldi a chi non li chiede, come prevedibile da tutti (tranne che da ^Renzi#http://www.businesspeople.it/Business/Economia/Renzi-alle-banche-Niente-alibi-dare-piu-credito-.-Le-replica-dell-Abi_64318^)#/b# Il segnale, oggi, potrebbe essere questo. di D. Basciu - Tw: ^@danielebasciu#https://twitter.com/danielebasciu^

Il nostro Trucco stramaledetto da Bagnai per gli striscioni - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 20 Agosto 2014 23:37

Il nostro Trucco ha l'onore ^oggi di essere il bersaglio di Bagnai#http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/10000000.html^ #i# ("...tapino...mi fa ribrezzo, mi fa orrore....i nemici più insidiosi... se sei un imprenditore, meriti di fallire...spettacolo turpe...Farete una pessima fine, e ve la meriterete....#/i#). L'occasione che scatena queste maledizioni (ovviamente senza degnare nemmeno della menzione del nome del tapino) è un appello a contribuire soldi all'associazione del nostro prof. che trova "nefasto" che Trucco abbia speso soldi per gli striscioni anti-euro quando avrebbe dovuto darli a lui... Della serie: se questi sono gli alfieri del ritorno alla Lira vuol dire che rimarremo in eterno nell'Euro.. ---#i# ...a questo proposito, permettetemi di concludere dedicando un affettuoso pensiero al tapino che qualche giorno fa ha mandato in giro un aeroplano con uno striscione contro l'euro. Tu, caro, ^sei il tipico esempio di quali siano i nostri nemici da combattere, i nostri peggiori nemici, i più nefasti e insidiosi#http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/10000000.html^: non i colleghi di opposte vedute, non i giornalisti prezzolati, no, quelli come te: i volenterosi arruffoni che disperdono risorse preziose. Con i soldi che hai speso per mandare in giro uno striscione che avrà fatto fare le spallucce a migliaia di persone, io ci pagavo una business a Martin Feldstein e lo portavo a Roma a parlarci dell'euro, con la presenza di giornali e televisioni. Lo avrei fatto io perché posso farlo io, tu no, e salvo prova del contrario nessun altro, eccetto il Festival del'Economia di Boeri (daje a ride)! Secondo te, cosa avrebbe fatto più effetto? Bene, caro, a te va il nostro pensiero: io quello che dico lo farò ugualmente, con i soldi di chi non ha più nulla da perdere. Tu, se sei un imprenditore, meriti di fallire, perché una visione strategica come la tua a quello ti condanna. Cari piccoli e medi imprenditori, se volete essere governati in futuro da Zingales (o da Piga, o da Brancaccio), insomma: da chi vi considera una metastasi e vi martella non con il suo odio, no, con il suo disprezzo ideologico, continuate così: appoggiate la qualunque, invece di rivolgervi all'unico progetto credibile di costruzione di un pensiero alternativo, che cerca di coinvolgere le forze sane del paese al di là di steccati ideologici retaggio di stagioni morte, tenuti in piedi da persone poco scrupolose per mere ragioni di interesse e percorso personale. Farete una pessima fine, e ve la meriterete. Sono stanco di parlare al vento: la lotta di classe mi appassiona poco, io sono un musicista, ma il suicidio di classe, quello al quale vi state condannando con la vostra visione miope e con atteggiamenti velleitari, con la vostra incapacità di distinguere progetti vincenti da progetti perdenti, mi fa ribrezzo, mi fa orrore. È uno spettacolo turpe, al quale vorrei non assistere, e al quale, da parente di imprenditori e di artigiani, non assisterò. Quando griderete sarà troppo tardi. Il momento per contribuire è ora... #/i# --- solidarietà al compagno Trucco !

Il "Denaro dallL'elicottero", Draghi, Zingales... - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 20 Agosto 2014 17:23

tutto quello che scrive oggi Zingales sul Sole24ore è corretto, si può sottoscrivere parola per parola, perchè dice che #F_START# size=3 color=black #F_MID#"ci vorrebbe l'elicottero"#F_END#, che per i non iniziati non vuole dire niente, ma per chi segue l'economia è il termine di gergo per l'inglese #F_START# size=3 color=blue #F_MID#"Helicopter Money"#F_END#, che era il tema dei miei post di ieri sera. In italiano si traduce come: #F_START# size=3 color=blue #F_MID#aumentare la quantità di moneta#F_END#, ma dato che è un poco volgare si scrive "servirebbe l'elicottero". ^"L'elicottero che Draghi non ha (e servirebbe)"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-08-20/l-elicottero-che-draghi-non-ha-e-servirebbe-063611.shtml?uuid=ABVZollB^ di Lugi Zingales, 20 agosto 2014 #i# Non passa giorno senza che un politico, un economista o un giornalista rivolga un appello alla Banca centrale europea perché faccia qualcosa per combattere la deflazione nell'area euro. Nonostante i richiami, la Bce ha offerto solo dichiarazioni di disponibilità ad agire. Alle parole, però, non sono seguiti i fatti, e la situazione si fa ogni giorno più insostenibile. Il motivo di cotanto ritardo è duplice. Da un lato la Bce non riconosce ancora di aver fallito nella sua missione di garantire la stabilità dei prezzi. Questo dovrebbe essere evidente: l'inflazione media europea negli ultimi 12 mesi è stata lo 0,38% e a luglio 10 dei 18 paesi dell'euro hanno fatto registrare una riduzione dei prezzi al consumo. Il Governing Council della Bce, però, ha definito la stabilità dei prezzi come «un aumento annuale dell'indice armonizzato dei prezzi dell'area euro inferiore al 2%». Come ho spiegato l'altro ieri nel mio blog, l'obiettivo di un'inflazione «al di sotto ma vicino al 2%» è solo una guida pratica della Bce per conseguire l'obiettivo della stabilità, non un obiettivo a sé stante su cui valutare il successo delle politiche. Se la Bce non agisce, è perché non si è convinta che ha l'obbligo di agire. Il secondo motivo di questa inattività è la mancanza di strumenti. Tutti reclamano un quantitative easing, visto che in America ha funzionato. Eppure anche i migliori economisti sono in disaccordo sul motivo per cui ha funzionato negli Usa e non sono convinti che funzionerebbe in Europa. Il quantitative easing non consiste nello stampare moneta, ma nell'acquisto di titoli da parte della Banca centrale in cambio di depositi presso la Banca centrale stessa (anche chiamati riserve). Si tratta di uno scambio tra titoli e riserve. Perché mai dovrebbe stimolare la domanda aggregata e l'inflazione? Un canale è attraverso l'effetto indiretto del quantitative easing sul deficit pubblico. Riducendo il costo del debito pubblico, il quantitative easing rende meno impellente il taglio della spesa pubblica. Un altro canale è attraverso le aspettative sui tassi futuri. Di fatto il quantitative easing è una garanzia che l'aumento dei tassi avverrà tra molto tempo. Questo favorisce la speculazione finanziaria, ma - si spera - anche gli investimenti reali. Il terzo canale è attraverso la svalutazione del cambio: riducendo i tassi sui titoli, il quantitative easing favorisce la svalutazione della moneta. Questi tre canali non funzionerebbero in Europa. L'abbassamento dei tassi nominali è già avvenuto. Difficilmente il quantitative easing potrebbe comprimerli ulteriormente. Come se non bastasse, il Fiscal Compact ha imposto piani di riduzione del deficit così aggressivi che qualsiasi effetto del quantitative easing sarebbe limitato o addirittura controproducente (perché ritarderebbe il momento in cui questi piani sono riconosciuti come insostenibili). Anche l'effetto del quantitative easing sulle aspettative future sarebbe limitato. Le aspettative sui tassi nominali futuri sono già molto basse e un po' di quantitative easing non eliminerebbe lo spauracchio di una Bundesbank in agguato per alzare i tassi. Per finire, il quantitative easing non potrebbe avere un grosso effetto sul tasso di cambio dell'euro: i tassi nominali sui titoli in euro sono già molto bassi e difficilmente il quantitative easing produrrebbe una fuga dall'euro. Siamo dunque condannati a morire di deflazione? #/i# -- Il senso quindi di dire #F_START# size=4 color=black #F_MID#"ci vorrebbe l'elicottero"#F_END# è che occorre creare più moneta (NON debito), da parte dello stato oggi in Italia, ma dato che c'è il rischio che la gente capisca che si tratta banalmente di questo lo si glissa. E' come quando le banche centrali aumentano la base monetaria e lo chiamano "Quantitative Easing" o "Alleggerimento Quantitativo". In entrambi i casi si tratta sempre del banale fatto di creare moneta da parte dello stato (al posto del creare moneta da parte delle banche sotto forma di debito). L'importante è però che non si capisca e suoni come una soluzione complicata da addetti ai lavori. Per fortuna qui ci sono io a tradurre: #F_START# size=3 color=blue #F_MID#"Helicopter Money" = lo stato crea direttamente moneta "Quantitative Easing" = la Banca Centrale crea moneta.#F_END# Ci sono centinaia di articoli e studi sul "denaro dall'elicottero", ^ad esempio qui Paul Krugman#http://krugman.blogs.nytimes.com/2013/12/09/helicopters-dont-help-wonkish/?_php=true&_type=blogs&_r=0^, che tratta sul NY Times di come e quando funziona, cioè funziona quando la Banca Centrale non lo compensi con una manovra restrittiva di segno opposto...Dice Krugman, creare moneta funziona da parte dello stato, a meno che la banca centrale non si metta lei a prosciugare moneta simultaneamente, annullando quindi l'effetto. L'economia non è poi così difficile... La morale è che sia Krugman ("de sinistra...keyenesiano...") che anche Zingales ("de destra...liberista...") ora ammettono che occorrerebbe "stampare" moneta (#i# " gettare denaro dall'elicottero"#/i# , espressione inventata da Friedman). Arrivato in fondo cerchi però se l'articolo continui su un altra pagina e invece è finito e pensi che se il Sole24 da poche cartelle di spazio a Zingales, poteva comprimere un poco e farci stare anche LA SOLUZIONE. In medicina o ingegneria se uno ti dice che ci sono dei problemi dopo che li ha descritti chiedi: ok e quindi come faccio ? Trattandosi qui solo di contabilità e rendimenti di investimenti finanziarie e non di infrastrutture, semiconduttori, energia o tumori è evidente che trovare una soluzione qui è più facile, sono solo dei numeri su dei computer di banche che vanno modificati. I numeri che lo stato paga di interessi vanno ridotti, i numeri del saldo di bilancio pubblico vanno ridotti, i numeri degli incassi di imposte vanno diminuiti, nel bilancio dello stato. Ad esempio lo stato incassa questo mese più di 40 miliardi di tasse da imprese e lavoro autonomo e li cancelli, al loro posto scrivi 40 miliardi alla voce deficit, con artifici contabili, ad esempio emette crediti fiscali per 40 miliardi al loro posto.... OK ? Ripeto: "Helicopter Money" = lo stato crea direttamente moneta. Lo implica (usando un riferimento di gergo...) Zingales ora, lo dice meglio Krugman, lo spiega bene Mosler, lo diceva anche Friedman (e lo spiego io qui da tre anni almeno). Qundi alla fine lo dicono sia da destra che da sinistra, quelli che hanno una testa sulle spalle che funziona e non sono a libro paga di banche o mega fondi. Ci siamo arrivati ? Anche Zingales sul Sole24ore lo accenna (in modo indiretto e cauto perchè lui è nel CdA di ENI e ha la cattedra), che questa è la soluzione! Bene, resta solo da spiegare l'arcano ai milioni di pecoroni che non sono nel CdA di niente e non hanno la cattedra e che ogni tanto vanno a votare. Perchè non leggono il sole24 e se lo leggono non capiscono... Per chi voglia strafare: Quando sono equivalenti ^"Helicopter Money" e "Quantitative Easing" ? ^"What do people mean by helicopter money?"#http://mainlymacro.blogspot.it/2012/10/what-do-people-mean-by-helicopter-money.html^ Simon Wren-Lewis, Friday, 12 October 2012)

E' come Indiana Jones, basta tirare fuori la pistola e sparare - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Agosto 2014 02:09

..^non c'è bisogno di vendere gli ospedali (per poi doverli riaffittare)#http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/23/piemonte-regione-a-rischio-default-vende-anche-ospedali-con-consulenze-doro/453372/^ come fa la Regione Piemonte... non c'è bisogno di cartolarizzare e vendere nel mondo il patrimonio dello stato come propongono ora gli esperti del Sole24ore, MilanoFinanza e anche Savone e Rinaldi (!)... non c'è bisogno di vendere le muncipalizzate come stanno ora proponendo Padoan e soci .... non c'è bisogno di privatizzare e poi vendere le Poste come sta facendo il governo... non c'è bisogno di vendere le quote di Eni, Enel, Hera... come sta progettando il governo Renzi non c'è bisogno di ^vendere ai cinesi la Cassa Depositi e Prestiti (il 35%)#http://vitolops.blog.ilsole24ore.com/2014/07/24/litalia-vende-il-35-della-cassa-depositi-e-prestiti-reti-alla-cina-per-2-miliardi/^ come ha fatto il governo il 31 luglio ...nella situazione data dell'Italia... #F_START# size=6 color=black #F_MID#Basta creare più moneta! #F_END# ... in quantità sufficiente...non troppa ovviamente, ma circa 150 miliardi...e usarla per tagliare le tasse a tutti e su tutto...c'è scarsità di moneta a causa della BCE e delle banche...e ci sono troppe tasse... tutto qui il problema delle depressione... Perchè combattere all'arma bianca se si ha una pistola ? E' come Indiana Jones, (ricordi la scena in cui arriva il guerriero che agita la scimitarra e lui gli spara) ? il mercato finanziario agita la scimitarra della spread e del default ? E tu fai creare moneta dallo stato e lui stramazza. ^Basta (che lo stato) tiri fuori la pistola e spari"!#https://www.youtube.com/watch?v=3I_Ds2ytz4o^. #ALLEGATO_1# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Ohhh.... ma come sei semplicista! Ma figurarsi se basta stampare moneta, ahahaha.... ma fammi il piacere....vuole le stampanti!...lo zimbabwe-weimar-largentina... #F_END#. Ok cari imbecilli, lasciamo perdere che qui si sono scritti centinaia di post e pure un libro, se volete rinfrescarvi su quello che si sa oggi sulla politica monetaria e la macroeconimia leggete qui ad esempio: ^"When is helicopter money optimal?"#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^, Nick Rowe, July 29, 2014. Oppure qui una superba sintesti del problema della moneta e politica monetaria dall'Economist: ^"Monetary policy, An unfinished revolution"#http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2013/08/monetary-policy-0?fsrc=rss^ Aug 9th 2013 by R.A. the Economist ) Ma voi anche sapendo l'inglese e provandoci non capite quello che leggete di economia monetaria ? Ok, qui li riassumiamo. Devi ragionare con i valori monetari, i quali includono l'inflazione (comunque questa venga calcolata), come fanno le famiglie e le aziende, le quali non calcolano i loro budget in euro "deflazionati", come il PIL dello stato e gli altri famosi "dati economici", che vengono ottenuti sottraendo una stima di inflazione dai numeri rilevati in euro. Oggi si parla infatti in economia sempre di più in termini di PIL nominale, (vedi ^"Understanding NGDP targeting", the Economist, 2011#http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2011/10/monetary-policy-3^), cioè valori in euro (o in dollari)m senza ricalcolarli togliendo l'inflazione. Il succo del discorso è che PIL nominale deve crescere del 5% circa l'anno, di cui un un 2 o 3% di inflazione e il resto "crescita". E se non c'è la dannata crescita allora bisogna lo stesso farlo crescere però sempre del 5% annuale, in euro (o in dollari). Con l'inflazione...fino a quando non torna anche la crescita... C'è anche una teoria dietro che in sostanza dice che alla fine #F_START# size=4 color=black #F_MID#il governo, tramite la Banca Centrale, deve avere come obiettivo un +5% circa di PIL annuo, costi quello che costi, cioè se non ci riesci con la crescita allora con l'inflazione#F_END# , ma ogni anno il reddito o prodotto nazionale deve salire, ad esempio da 1,500 a 1,570 miliardi nel caso dell'Italia e così via. E' semplice da capire se si pensa che le nostre economie hanno in media debito totale, privato e pubblico, che è il triplo del PIL. L'unico modo per farle stare in piedi è se il PIL cresce del 5% annuo in qualche modo, perchè ogni anno gli interessi crescono almeno del 10% del PIL! OK ? #F_START# size=3 color=red #F_MID#Le nostre economie necessitano un 5% l'anno di crescita del reddito NOMINALE, (anche solo di inflazione), perchè gli interessi annui sono dal 10 al 13% del PIL#F_END# (lo so è un concetto di cui sembra parli solo io, gli altri se glielo fai notare dicono che è "implicito"...). Draghi e la BCE sono dei criminali perchè lasciano che per cinque anni il PIL monetario nominale non cresca, ben sapendo che il debito cresce lo stesso automaticamente perchè è una grandezza monetaria, i creditori non fanno uno sconto perchè l'inflazione cala! E gli economisti italiani, anche quelli benintenzionati, sono vittima del pregiudizio che la moneta sia una quantità fissa come la terra e non si possa aumentare, per cui appunto ^suggeriscono che lo stato venda la terra#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123561097#123561097^ e gli altri suoi beni. Sono tutte balle. ^E' come Indiana Jones, basta tirare fuori la pistola e sparare"!#https://www.youtube.com/watch?v=3I_Ds2ytz4o^. #ALLEGATO_2# ...nella situazione data dell'Italia... #F_START# size=5 color=black #F_MID#Basta creare moneta! #F_END# in quantità sufficiente....non troppa ovviamente, ma almeno 150 miliardi in più perchè adesso la moneta è scarsa (o trovare il modo di far circolare più velocemente quella che c'è che ha lo stesso effetto....) Dite che io non conto tanto come economista e al Sole24 ore ne sanno di più ? Anche gli articoli e studi che vi cito... mah... chissà... in giro ce ne sono dozzine di ogni genere in economia.... magari altri dicono diversamente ? OK, per farvi vedere che invece è come dico sono andato nel forum nel mondo oggi credo più seguito per l'economia monetaria e quando c'era una discussione sul ^"Denaro dall'Elicottero" (Helicopter Money)#https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&es_th=1&ie=UTF-8#q=helicopter+money^ come si dice in gergo, cioè sulla politica di aumentare la moneta direttamente da parte dello stato sono intervenuto a spiegare che in italia oggi si può fare esattamente questo, ad esempio emettendo crediti fiscali e BTP utilizzabili per pagare le tasse... Chi ci scrive sono tutti o quasi professori, dal Canada, USA, UK, Australia e altri paesi. Sono stato sbeffeggiato al grido #i# "ahaha... vuole stampare moneta... .vuole le stampanti!...lo zimbabwe-weimar-largentina..?"#/i# No, Nick Rowe che dirige la discussione ed è uno che Krugman e ogni altro economista al mondo rispetta e legge su questi temi monetari e fiscali, mi ha detto che funzionerebbe.... #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Posted by: Gzibordi | July 31, 2014 at 06:18 AM I have been waiting for a while to have an excuse to ask NR take on our (helicopter) solution for a large southern european beleaugered country, which cannot ask for its CB money, because of EU treaties restrictions and teutonic money views. I know the title here is "WHEN IS the Helicopter...", but maybe it is possibile to enlarge it a bit ? We (me, my colleague Cattaneo, an ex-FMI economist Biagio Bossone and Warren Mosler who is known over here) just published a book to argue that the Italian government should unilaterally go with the following helicopter scheme, (which is actually a remake of Hjialmar Schacht's successful solution for Germany in the Thirties to exit the Great Depression) Italy could issue (free-of-charge, electronic) Tax Credit Certificates to enterprises and workers. As bills of exchange, tax credits would not require future reimbursement from the State. Rather, two years after issuance, the State would accept them for the payment of all taxes and financial obligations to itself. Deferred Tax Credit would be deferred money. Yet, their recipients could immediately convert them in euro (by selling them in the financial market at a discount comparable to that on a two-year, zero coupon government bond), and use them for cutting taxes. The two-year deferral provision would allow output to respond to increased demand and generate the revenues to (somehow) offset the shortfalls that payments in CCF would cause to tax receipts in euro. Facing a €300 billion gap vis-à-vis its pre-crisis output trend, and assuming estimates of the fiscal multiplier (I know...that is tricky..), Italy could close the gap in 3 to 4 years by issuing tax credits at a €200 billion yearly rate (13% of GDP), without (maybe) exceeding the Maastricht treaty 3% budget deficit limit and steadily reducing the debt/GDP ratio, as required by the fiscal compact. With current output slack, even a 200 billions money issuances would not impact inflation much (maybe 4% max...like the UK with its 12% deficit in 2011 ?), expecially since allocations to enterprises would deflate gross labor costs. (BTW, No additional public expenditure for us, only huge tax cuts! maybe they will like it in Chicago!). Since 200 billions euros is a huge chunk of money and markets and could spooke markets (I am a professional trader BTW), we add Warren Mosler's brilliant idea to issue a new type of government debt: the “tax-backed bond”, similar to current government bonds except that they would contain a clause stating that if the country failed to make its payments when due—and only if this happens—the bonds would be acceptable to make tax payments within the country in question. This tax backing, (the Gov that values them at par), would set a floor below which the value of Italian BTP could not fall, assuring investors that Italy's bonds are always “money good” and dwarfing an attack like the one of the summer of 2011 Basically we would create 200 billions of "new euros", only for Italy, through deferred tax credit and use the money to cut 200 billions of taxes. Plus we would somehow transform Italian gov bonds into "money" (10 year bonds accepted at par to pay taxes). Sorry to be so long, for the poor English and to be maybe off topic, but it is an ingenuos, Helicopter, "quasi monetary solution" to the EU crisis and maybe NR would be interested enough to tell us which flaws he sees in it --- See our post at www.economonitor.com/blog/2014/07/which-options-for-mr-renzi-to-revive-italy-and- save-the-euro/ and http://www.levyinstitute.org/publications/tax-backed-bondsa-national-solution-to-the-european-debt-crisis http://www.amazon.it/soluzione-miliardi-rimettere-leconomia-italiana/dp/8820359162 #F_END# #F_START# size=3 color=magenta #F_MID# Posted by: Nick Rowe | July 31, 2014 at 10:31 AM Gzibordi: Yanis Varoufakis is the Greek economist I was thinking of. A very quick answer: I think it all depends on whether the TCCs would or would not actually be used as media of exchange. (How would Gresham's Law play out?). If people do not use them as a medium of exchange, then they are just bonds. And even if they can always be used to pay taxes when they mature, so can regular bonds, in effect, be used this way. Provided the government does not default. When the bond matures, the government gives you money, and you can use that money to pay your taxes. If people do use them as a medium of exchange, then it is as if the individual EU countries can print their own money, at a floating exchange rate. Then they might work. #F_END# C'è bisogno della traduzione ? Dai, forza che ci arrivate:...nella situazione data dell'Italia... #F_START# size=6 color=black #F_MID#Basta creare più moneta! #F_END# ... in quantità sufficiente...non troppa ovviamente, ma circa 150 miliardi... non c'è bisogno di vendere gli ospedali (per poi doverli riaffittare) per la madonna

aumenta il rumore di fondo... - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Agosto 2014 01:34

^"Debito pubblico, il dilemma di Renzi. Ecco tutte le ipotesi in campo per tagliarlo"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/18/debito-pubblico-il-dilemma-di-renzi-ecco-tutte-le-ipotesi-in-campo-per-tagliarlo/1093000/^ Fatto Quotidiano | 18 agosto 2014 ^Lucrezia Reichlin: "Ristrutturare il debito deprezzando i Bot"#http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11671633/Lucrezia-Reichlin---Ristrutturare-il.html^, 12 agosto 2014 Sta arrivando, guardate che ora sta arrivando. Quando ? non so esattamente, ma da adesso in poi può arrivare in qualsiasi momento. Ricordate che fino all'ultimo giorno non possono avvertire, devono per forza preparare queste cose senza spaventare. Dopo due anni e mezzo sta per essere chiamato il bluff di Draghi (#F_START# size=2 color=blue #F_MID#"sono pronto a comprare il debito pubblico per difendere l'Euro"#F_END# ). Come si sa Draghi non ha comprato un solo BTP o bond spagnolo o greco e lo stesso il loro rendimento si è dimezzato "miracolosamente". In realtà il trucco era farlocco perchè #F_START# size=3 color=black #F_MID# Se l'inflazione collassa dal 3% a 0% un calo del rendimento del BTP dal 5,5% al 2,5% in realtà PEGGIORA LA SITUAZIONE#F_END# del debito pubblico, perchè risparmi di minori interessi meno di quanto perdi di PIL. Inflazione zero significa che tutto il PIL italiano di 1,550 mld non aumenta nemmeno per l'inflazione, cioè perdi un 45 miliardi di euro nominali, mentre comunque il debito di 2,000 miliardi deve sempre pagare interessi nominali... In soldoni (non sto a rifare tutti i conti) Draghi ha evitato circa 10-15 mld di interessi annui, ma il collasso dell'inflazione ha ridotto il PIL di 45 miliardi annui, per cui come si legge ora il rapporto debito (aumentato di 200 mld) e PIL (rimasto fermo) è salito!...Come mai non ci hanno pensato due o tre anni fa e "non lo hanno previsto" ? Bene, richiamato il problema di fondo (vedi articolo a fianco per altri dettagli), cosa succede ora ? Se leggi le pagine economiche #F_START# size=3 color=black #F_MID#aumenta ogni giorno il rumore di fondo sulla ristrutturazione del debito pubblico italiano#F_END# . Le due soluzioni che vedi ovunque in diverse salse sono: la ristrutturazione tout court, cioè imporre perdite ai detentori di BTP per decreto (vedi Lucrezia Reichlin) e la ristrutturazione via cartolarizzazione di beni pubblici, cioè allungare le scadenze e ridurre i rendimenti in cambio di "warrant" e altri strumenti garantiti da immobili e beni pubblici. Sulla seconda strada la proposta più articolata e anche intelligente è quella di Savona, Fratianni e Rinaldi di un anno fa ^"UNA PROPOSTA PER RIDURRE IL FARDELLO DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO"#http://docs.dises.univpm.it/web/quaderni/pdfmofir/Mofir081.pdf^ luglio 2013 Con tutto il rispetto per Savona e Rinaldi (che sono contro l'euro) e Fratianni (che ha scritto la migliore storia monetaria di Italia) anche loro ci spingono su una strada senza uscita. Per chi non vuole una discussione complicata basta vedere questa notizia di oggi che da un idea (parziale) della sostanza della questione della cartolarizzazione di beni pubblici #i# "...la Regione Piemonte ha affidato l’incarico ... per la vendita del patrimonio immobiliare della Regione, comprese le proprietà di Aziende ospedaliere e Asl. ^Con grandi operazioni di ingegneria finanziaria gli ospedali presto non solo dovranno cedere il loro patrimonio immobiliare ma pagheranno anche l’affitto al fondo che sarà istituito dalla Regione e il patrimonio sarà gestito da un’altra società esterna...."#http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/23/piemonte-regione-a-rischio-default-vende-anche-ospedali-con-consulenze-doro/453372/^#/i# -- #i# Economisti e opinionisti si sbizzarriscono nel mettere sul tavolo proposte più o meno risolutive per scalfire la montagna di un disavanzo salito a 2.168 miliardi, oltre il 135% del Pil. Si va dalla "parziale ristrutturazione" ipotizzata da Lucrezia Reichlin alla creazione, sostenuta dal sottosegretario Angelo Rughetti e dall'imprenditore vicino al premier Marco Carrai, di fondi garantiti dal patrimonio pubblico. Ma Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Bce, gela gli entusiasmi: "Non esistono soluzioni miracolose" Che la vera emergenza italiana sia la zavorra del debito pubblico non è certo una notizia. Ma in questa seconda metà di un agosto caldissimo sul fronte dell’economia è diventato evidente che, più del paletto del 3% per il rapporto deficit/Pil, la partita cruciale che il governo Renzi si prepara a giocare con Bruxelles è proprio quella sullo stock del debito, che ha appena toccato i 2.168 miliardi di euro. Così, mentre qualcuno (subito smentito da Palazzo Chigi) ipotizza negoziati più o meno segreti per ottenere dalla Commissione sconti sul “rientro” imposto a partire dal prossimo anno dal Fiscal compact, economisti e opinionisti si sbizzarriscono nel mettere sul tavolo proposte più o meno risolutive per scalfire la montagna di un disavanzo salito oltre il 135% del Prodotto interno lordo. Le trovate qui sotto. Si va dalla “parziale ristrutturazione” ipotizzata da Lucrezia Reichlin, ex direttore della ricerca della Bce e ora docente alla London Business School alla creazione, sostenuta dal sottosegretario Angelo Rughetti e dall’imprenditore vicino al premier Marco Carrai, di fondi garantiti dal patrimonio pubblico le cui quote andrebbero vendute a investitori istituzionali e famiglie. Il ricavato andrebbe, appunto, a tagliare il debito. Meccanismo simile per i “mattone bond” lanciati dal Sole 24 Ore e da affiancare a “un ritocco contabile” sui versamenti dell’Italia al Fondo europeo di stabilità finanziaria. Peccato che dalle pagine del Corriere della Sera Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea e oggi nel consiglio di amministrazione di Morgan Stanley international, geli chi “si illude” di poter “effettuare operazioni di riconversione o ristrutturazione del debito in modo ordinato”: “Non esistono soluzioni miracolose”, è l’ammonimento. E l’Italia, diversamente da Atene nel 2011, “di alternative, ancora (per un po’) ne ha”. Tesi che probabilmente il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sottoscriverebbe. Non è un mistero infatti che via XX Settembre punti sulle (seppur lente e difficoltose) privatizzazioni, da cui spera di ricavare ogni anno lo 0,7% del Pil, e sia invece contraria a qualsiasi intervento shock che possa spaventare gli investitori esteri. Non per niente il Tesoro nei primi sei mesi dell’anno, approfittando dei bassi tassi di interesse, ha anzi “messo fieno in cascina”, emettendo più titoli di Stato del necessario e accumulando liquidità per oltre 105 miliardi. La linea Rughetti: un fondo con immobili e società statali – Il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti ha detto al Messaggero che “con il solo avanzo primario non usciremo mai” dalla spirale del debito. Per questo l’esecutivo dovrebbe dare “un segnale” collegando alla Legge di Stabilità “un’operazione che contenga un piano a 20 ani a per la riduzione del debito pubblico con la creazione di un fondo dove immettere il patrimonio pubblico, mobiliare e immobiliare, e poi cedere il 49% delle quote del fondo stesso”. La misura “potrebbe essere inserita in un disegno di legge ad hoc” e “dovrebbe riportarci sotto il 100% del rapporto tra debito e Pil”. Da notare che per riuscirci occorrerebbe ricavare oltre 500 miliardi di euro, cioè appunto la differenza tra l’ammontare del “rosso” italiano e il valore del prodotto interno. Facile a dirsi. Anche perché è ben noto che i “gioielli” italiani, soprattutto quelli immobiliari che il Demanio e i governi di ogni colore da anni tentano di piazzare, non presentano particolare appeal agli occhi degli investitori. Il fondo Patrimonio Italia di Carrai – L’idea del renziano Carrai riprende quella avanzata nel 2005 (ma all’epoca il debito era al 106,6% del Pil) dal giurista Giuseppe Guarino: creare un maxi-fondo a cui conferire “gli asset morti dello Stato per estrarne valore”. “L’immenso patrimonio immobiliare pubblico”, ha scritto su Mf il presidente del Cambridge Management Consulting Labs, “si può considerare dal punto di vista reddituale patrimonio morto”, “per non parlare del patrimonio spesso in capo agli enti locali o al forze armate non utilizzato e non a reddito”. Gli attivi del fondo verranno venduti “una parte a investitori istituzionali e fondi sovrani ma anche al cosiddetto Bot People”. Con il risultato di “abbattere di circa 2-300 miliardi il debito pubblico dello Stato”. La ristrutturazione invocata da Reichlin e Mody – Lucrezia Reichlin e l’economista indiano Ashoka Mody, ex funzionario del Fondo monetario internazionale e oggi ricercatore del think-tank Bruegel, propugnano una vera e propria ristrutturazione del debito. Mody è arrivato a dichiarare al Telegraph che le autorità italiane dovrebbero iniziare a consultare “brillanti avvocati esperti in debito sovrano” per capire come non ripagare interamente gli interessi ai possessori di titoli di Stato. Anche Reichlin, in una recente intervista a Repubblica, ha rispolverato quello che da sempre è il suo cavallo di battaglia: una “redenzione” di parte del debito. “Assumiamo che per l’Italia il 40% del debito sia dovuto alle crisi: questa parte viene cartolarizzata e acquistata a sconto da una bad bank europea che poi la rimette sul mercato”, ha spiegato al quotidiano di Largo Fochetti. “Con un debito così alleggerito l’Italia può finanziare le iniziative di rilancio”. Il taglio da 200 miliardi in tre mosse proposto dal Sole – Il quotidiano di Confindustria, alla vigilia di Ferragosto, ha messo sul piatto una proposta articolata in tre mosse per ridurre il debito di 300 miliardi: una società-veicolo con in pancia immobili per 60 miliardi, un “ritocco contabile” sul contributo di Roma al fondo salva-Stati e la privatizzazione delle società municipalizzate già contenuta nel piano del commissario alla spending review Carlo Cottarelli. Il primo punto prevede la nascita di una società ad hoc a cui trasferire attivi per 60 miliardi. Quest’ultima venderebbe poi le proprie quote a investitori privati e utilizzerebbe l’incasso per acquistare gli immobili riducendo il debito pubblico per la stessa entità. Per pagare gli interessi potrebbe contare sul “pagamento dell’affitto che lo Stato andrebbe a pagare sugli immobili”. Secondo il Sole, la proposta risulterebbe appetibile per l’investitore privato “a caccia di rendimenti sicuri con una remunerazione più elevata rispetto ai Bot e ai Btp”. Il secondo comparto del pacchetto consiste nel trasferimento al nuovo Meccanismo europeo di stabilità (Esm) delle passività del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) nato nel 2010, perché i titoli emessi dal primo non vanno a pesare sui debiti pubblici nazionali. La decisione, tuttavia, spetta a Bruxelles. Infine la privatizzazione delle municipalizzate, processo “che attiverebbe anche risparmi da 800 milioni l’anno”. Il piano di Mediobanca con il coinvolgimento di Cdp- Non si contano, d’altronde, le proposte taglia-debito avanzate negli anni da economisti e esponenti politici e rimaste nel libro dei sogni: dagli “eurobond” di Alberto Quadrio Curzio e Romano Prodi, di recente rilanciati anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ma avversati strenuamente da Angela Merkel, al ^piano di Paolo Savona e Angelo Maria Rinaldi basato su fondo partecipato da Cassa depositi e prestiti e Fintecna#http://docs.dises.univpm.it/web/quaderni/pdfmofir/Mofir081.pdf^. La Cdp è stata chiamata in causa anche da Antonio Guglielmi, capo analista di Mediobanca Securities, che nel 2012 ha illustrato al Cnel un’operazione di dismissione di partecipazioni statali, immobili e riserve auree di Bankitalia per un valore di 200 miliardi. La Cassa, a cui sarebbero state trasferite, avrebbe poi dovuto finanziarsi emettendo obbligazioni “garantite” da quegli stessi “gioielli” e dunque meritevoli di un rating superiore anche a quello dei titoli sovrani italiani. #/i# ---- Paolo Savona e Angelo Maria Rinaldi con Fratianni e Antonio Guglielmi sono persone competenti e non hanno particolari interessi da proteggere, non sono a Morgan Stanley come ad esempio Lorenzo Bini Smaghi o il ministro delle finanze di Monti a JP Morgan. Ma non comprendono bene l'economia monetaria. ^E' come Indiana Jones, basta tirare fuori la pistola e sparare#https://www.youtube.com/watch?v=3I_Ds2ytz4o^. #F_START# size=5 color=black #F_MID#Basta creare moneta! #F_END# ...nella situazione data dell'Italia e in quantità sufficiente.... (è troppo semplicista ? qui si sono scritti centinaia di post e pure un libro, ma se vuoi rinfrescarti leggi qui ad esempio: ^"When is helicopter money optimal?"#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^, Nick Rowe, July 29, 2014. Vuoi altro ? Qui una superba sintesti del problema della moneta e politica monetaria dall'Economist: ^"Monetary policy, An unfinished revolution"#http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2013/08/monetary-policy-0?fsrc=rss^ Aug 9th 2013 by R.A. the Economist )

Solo in Italia si evade ...in qualsiasi modo - alberta  

  By: alberta on Lunedì 18 Agosto 2014 20:08

Qui si parla degli effetti sull' azionario di un possibile intervento anti-merger "poco patriottici" che stanno ingrassando le multinazionali USA a spese dei contribuenti. Da far leggere a quelli che continuano a pensare che "solo in Italia si evadono le tasse".....con meccanismi bizantini e fantasiosi, mentre noi europei siamo dei dilettanti... http://www.marketwatch.com/story/why-tax-inversions-are-bad-for-shareholders-2014-08-15 Con questi meccanismi, in USA se le AZZERANO in modo legittimo e nessuno pensa che ci siano "abusi del diritto" (follia giuridica solo italiana.....)

omicidi, polizia paramilitare e coprifuoco in America - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 17 Agosto 2014 04:20

Tutti i giornali parlano dell' "uccisione del figlio Michael Brown. Il ragazzo, diciotto anni, aveva appena finito le superiori e si era iscritto all’università...". 1) Sembra ci sia stata una colluttazione con la polizia che lo voleva fermare per furto... è stato ucciso da una pallottola e ci sono ora tutti i giorni violenze Il motivo per cui la polizia lo aveva fermato era che era stato filmato poco prima a rubare. Ecco qui il ragazzo (un gigante di circa 110 chili) in un filmato della telecamera del negozio mentre malmena il proprietario. #ALLEGATO_1# 2) in America la polizia uccide circa 400 persone l'anno, quasi tanti quanti sono gli omicidi in Italia, dove la polizia in media uccide un paio di persone l'anno. Qui il caso di uno studente, che NON rubava nei negozi e che si era anche laureato, ucciso dalla polizia, da agenti in borghese anti-droga che avevano sparato alla sua auto per motivi difficili da capire per cui il giudice ha dato un risarcimento alla famiglia. Essendo bianco nessuno si è messo a bruciare negozi e quindi non se ne è sentito parlare, fuori dalla sua città #ALLEGATO_2# 3) gli omicidi totali sono intorno agli 8 mila l'anno in USA, di cui più del 50% commessi da neri che sono il 13% della popolazione. Qualche giorno prima ad esempio un ^bambino di colore di tre anni era stato ucciso da un proiettile di una gang#http://www.baltimoresun.com/news/maryland/crime/blog/bs-md-ci-3-year-old-funeral-20140806,0,5817623.story^ di ragazzi neri a Baltimora e il sindaco (nero) aveva decretato il coprifuoco per tutti i giovani sotto i 20 anni (si viene arrestati se si è fuori dopo le 20 per quelli fino a 14 anni e dopo le 21 per gli altri. Ci sono al momento diverse città in America che applicano il coprifuoco per i giovani in America 4) questa è una foto della polizia americana nella città di Ferguson appunto dove da una settimana ci sono violenze e saccheggi e come si vede è difficile distinguerla dai marines che combattevano in Iraq. Qui un video di un residente nero di Ferguson che ^chiede perchè mai la polizia lasci saccheggiare e non spari ai saccheggiatori#https://www.youtube.com/watch?v=VdIHFM27IhM^

deflazione del sesso a pagamento - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 17 Agosto 2014 03:37

L'economist ha condotto uno studio in tutti i maggiori paesi occidentali sul costo del sesso a pagamento e ha trovato che da una media stimata di 340 dollari all'ora nel 2007 si è scesi a 260 dollari nel 2014, -23%! (presumibilmente non sono state incluse sulle strade e ci si è concentrati sui veri e propri bordelli legali e le escort...) La crisi finanziaria globale e l'internet sono la spiegazione secondo l'Economist. L'internet perchè ha ridotto i costi di intermediazione (magnaccia e simili). Poi ci sarebbe l'impatto dell'immigrazione probabilmente. Per fortuna che questo costo non è inserito nelle statistiche di inflazione ufficiali Istat altrimenti saremmo già in deflazione. La cosa è anche che ora inseriscono da settembre nel PIL anche la prostituzione, ma non la mettono nel paniere Istat... ---- THE ECONOMIST has analysed 190,000 profiles of female sex workers on websites where customers post reviews. The data cover 84 cities in 12 countries, with the biggest number of workers in America and most of the rest in big cities in rich countries. According to our analysis, the price of an hour of sex with a female prostitute has been dropping fairly steadily in recent years. In 2006 the average cost was around $340. By 2014 it had dropped to about $260. .. The fall in prices can be attributed in part to the 2007-8 financial crisis. Even places that have escaped the worst effects, such as London, have been hit. In cities such as Cleveland, Ohio, where unemployment peaked at 12.5% in 2010, prices have plummeted. Migration is another reason prices have fallen. In big rich cities such as London, which attract an ongoing inward flow of (poorer) migrants, they can push prices down. In places such as Norway, where previously local prostitutes tried to all charge about the same, growing numbers of migrant sex workers make such unofficial price controls harder to sustain. The increase in people selling sex online—where it is easier to be anonymous—has probably boosted local supply. Meanwhile broader social changes may have reduced demand. Casual and adulterous sex is easier to find than in the past. Pre-marital sex is more acceptable and divorce easier, meaning fewer frustrated single and married men turn to prostitutes. Sex workers complain that they are earning less than in the past. But their incomes may not have fallen as steeply as the decline in prices would suggest. The shift towards advertising and coordinating the sale of sex online means that prostitutes rely less on intermediaries, such as brothels and agencies, pimps and madams. That means that they may be able to keep a greater proportion of their income. But selling sex online brings new demands. Clients contact sex workers via their websites, by e-mail, through Facebook and Twitter. Some websites allow prostitutes to tell clients whether they are currently available; but that means going online frequently to update their status. Such work is time-consuming, so some prostitutes may end up paying someone to do it for them. For sex workers as much as anyone, time really is money. - See more at: http://www.economist.com/blogs/economist-explains/2014/08/economist-explains-7#sthash.XGRJ7MeA.dpuf

l'abbandono dell'austerità non serve ?! (basta con il terrorismo del deficit estero di Bagnai) - GZ  

  By: GZ on Sabato 16 Agosto 2014 01:38

Bullfin#i# - Vorrei fare notare che l'articolo dice paro paro quello che dice Bagnai. Pero' lei GZ introduce Bagnai solo per sollevare critiche (le poche che puo') sull'argomentazione concettuale del Prof. Ora penso sia dettato da un certo fastidio visto che il Prof è inequivocabilmente la bandiera dell'antieurismo che forse vorrebbe fosse sua.... --- #/i# Lasciamo perdere i lati personali che non ho tutto il tempo di un professore...ti sei almeno accorto che #F_START# size=4 color=black #F_MID#dice che aumentare il denaro che circola in Italia non serve ?!#F_END# Non lo trovi un tantino...bizzarro ? #i# (giovedì 14 agosto 2014, da ^goofynomics#http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/qed-37-la-germania-riassunto-per-i.html^) Non è esattamente come dice Evans-Pritchard: l'euro non è un problema solo per l'Italia. L'euro è un problema per l'Europa, e quindi per l'Europa non c'è altra soluzione che l'abbandono dell'euro. Vi prego, ^non date retta ai ciarlatani che vi propongono soluzioni miracolose come l'abbandono dell'austerità!#http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/qed-37-la-germania-riassunto-per-i.html^ Per loro un po' di spesa pubblica in più risolverebbe tutto. Una soluzione semplicistica e contraria alla teoria economica. Con prezzi fissi, un aumento di reddito comporta un aumento di importazioni. Se facessimo spesa pubblica ora, senza riallineare il cambio, rimetteremmo semplicemente in crisi i nostri conti esteri, cioè apriremmo la strada alla troika. Vi scongiuro, non ascoltate queste voci sconsiderate, che vogliono farvi credere che l'euro sia buono, e la "Germania" cattiva, per cui tutto si risolverebbe con un po' di spesa! #/i# -- Non senti "qualcosa che tocca" anche così, intuitivamente ? (Per la precisione, qui si riferisce alla spesa pubblica perchè sta maltrattando a sinistra la gente come "Sbilanciamoci" e gli economisti come Realfonzo, Brancaccio e altri che vogliono: a) la fine dell'austerità, b) rimanere nell'euro e c) aumentare la spesa pubblica (non ridurre le tasse). Ovviamente si applica anche a qualunque proposta di aumentare il deficit pubblico rimanendo nell'euro, anche a quelli come noi per cui ^l'abbandono dell'austerità significa invece ridurre massicciamente le tasse #http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^) Sostenere che creare oggi in Italia un ampio deficit, ad esempio di 100 0 150 miliardi addizionali, non servirebbe a niente perchè "aprirebbe la strada alla Troika", #F_START# size=5 color=black #F_MID#dire che 150 miliardi in più di denaro non servirebbero è una cazzata #F_END#. Come si fa a scrivere cose del genere senza provocare dileggi dal pubblico (forse perchè nel blog in questione esiste il filtro verso i commenti...) Qui Repetita NON Iuvant, visto che è stato discusso tante volte, ma l'economia monetaria, ora devo ammetterlo, è meno semplice di quello a me sembrava quando tre anni fa ho cominciato a scriverne qui. Uno dirà, chi sono perchè mi si debba dar retta (anche se ho pubblicato un tomo di 390 pagine con una casa universitaria e altre tre autori, di cui due noti...) ? Ok, il sito di ^discussione di economia monetaria oggi forse più rispettato è quello di Nick Rowe#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^, uno che discute con ed è trattato con molto rispetto da: Paul Krugman, Brad DeLong, Noah Smith, Frances Coppola, Tyler Cowen, Scott Summer, John Cochrane, David Beckworth, Simon Wren-Lewis il nostro Warren e Scott Fulwiler... insomma gli economisti americani che discutono sul web (trovi anche discussioni fitte fitte, ogni tanto, con i nostri della MMT). Bene, come verifica, sono andato ^da Nick Rowe, ho spiegato la nostra proposta chiedendo che difetti vi trovava e mi ha detto che funzionerebbe#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^ #F_START# size=3 color=red #F_MID#Nick Rowe Gzibordi: Yanis Varoufakis is the Greek economist I was thinking of.A very quick answer: I think it all depends on whether the TCCs would or would not actually be used as media of exchange. (How would Gresham's Law play out?). If people do not use them as a medium of exchange, then they are just bonds. And even if they can always be used to pay taxes when they mature, so can regular bonds, in effect, be used this way. Provided the government does not default. When the bond matures, the government gives you money, and you can use that money to pay your taxes. If people do use them as a medium of exchange, then it is as if the individual EU countries can print their own money, at a floating exchange rate. Then they might work.#F_END# Non ha risposto: #i# "nahhhh.... creare miliardi di euro da parte dell'Italia non serve... dei ciarlatani propongono soluzioni miracolose come l'abbandono dell'austerità nell'euro...un po' di spesa in più risolverebbe tutto, una soluzione semplicistica e contraria alla teoria economica. ...un aumento di reddito comporta un aumento di importazioni...senza riallineare il cambio, rimetteremmo semplicemente in crisi i nostri conti esteri, ...è sconsiderato... pensare che tutto si risolverebbe con un po' di spesa!.."#/i#. Rowe ha letto il mio riassunto della proposta (Crediti Fiscali+Mosler Bonds per ridurre le tasse di 200 mld) e ha risposto che può funzionare. Uno dei tizi al mondo più rispettati nella macroeconomia monetaria, sul cui sito passano metà delle discussioni al mondo sul tema e scrivono ogni giorno decine di economisti... E non mi sembra ignori cosa sia un deficit di bilancia dei pagamenti. (con questo Rowe è per ^smantellare l'euro alla fine#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2011/09/is-and-ought-for-the-eurozone.html^ e ritornare a valute nazionali, come me, Mosler e qualunque persona di buon senso. Ma non perchè l'essenziale è il tasso di cambio svalutato, per controllare la creazione di moneta ^vedi Gennaro Zezza ad esempio#http://gennaro.zezza.it/?p=1078&lang=it^) A proposito, ti rendi conto che il motivo per cui svalutare tornando alla lira è utile è che esportando di più e importando di meno ricevi più denaro ? Tu invii merci all'estero e loro ti mandano moneta in cambio... #F_START# size=3 color=red #F_MID#Ma se esiste una drammatica e artificiale scarsità di moneta in un paese, come in Italia, perchè non crearne direttamente, che si fa prima e costa meno ?#F_END#. Chi ha detto che l'unico modo per avere più moneta è avere saldi esteri in attivo ? L'esempio storico da cui Cattaneo ha tratto l'idea, i Mefo bonds di Schacht, mostra un paese che, rimanendo con un pareggio commerciale con l'estero, e creando moneta all'interno, ottiene una crescita del PIL del 10% annuo dal 1935 al 1939. Stimolare un economia depressa creando moneta e riducendo le tasse, è meglio che svalutare (anche perchè in Italia la svalutazione ha sempre funzionato da surrogato al taglio delle tasse...). Dato che quasi tutti sanno però poco di economia monetaria (giustamente) e quindi si affidano anche all'"Autorità" nel decidere a chi dare retta (giustamente), sono costretto a dire: "ehi.. oltre a Warren Mosler, abbiamo anche Nick Rowe, qui hai due esperti che citati da tutti nel mondo su temi macro monetari che dicono che la nostra soluzione funzionerebbe! E uno come Nick Rowe ha un peso nel dibattito, spiace usare questi argomenti, maggiore di un ordine di grandezza rispetto ai nostri pur bravi docenti del #i# o-si-ritorna-alla-lira-o-si-muore#/i#" Molto molto sinteticamente (ma fareste bene a ^leggervi tutta la discussione dell'"Helicopter Money" di Nick Rowe e altri#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^ in cui mi sono inserito): con uno schema di emissione di crediti fiscali corredato da emissione di BTP a valenza fiscale, #F_START# size=3 color=black #F_MID#un singolo paese della UE creerebbe della moneta per proprio conto, (degli "euro italiani") ad un tasso di cambio fluttuante e questo può funzionare... (Rowe)#F_END# La mia sintesi di tutta la questione ora. Aumenterebbe il deficit verso l'estero ? Oh Yes. Ma se capisci come funziona l'euro, allora sai anche che #F_START# size=3 color=black #F_MID#la Germania sarebbe costretta, pena la disintegrazione istantanea dell'eurosistema, a finanziare i nostri deficit esteri tramite Target2#F_END#, automaticamente e contro voglia. Sarebbe d'accordo ? Certo che no. Potrebbe farci qualcosa se l'Italia implementasse per proprio conto una riduzione di tasse di 150 mld o sfondando i parametri del 3% o usando lo schema da noi suggerito di emettere crediti fiscali ? No. Perchè l'Italia non chiederebbe niente alla BCE, farebbe tutto da sola. L'unico modo pratico e legale per la Germania di impedirlo sarebbe manovrare per buttarci lei fuori dall'Euro (cosa su cui concordo con Bagnai che sarebbe auspicabile) OK ? Non è ancora convincente ? Andiamo allora ora passo passo per una risposta un poco più analitica (senza dimenticare ^le 390 pagine del nostro libro...)#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ (ma chi ha esaurito il suo tempo max, può saltare all'ultimo paragrafo...) Se l'Italia ora riducesse le tasse di 150 mld, ad esempio, finanziando il deficit che ne segue (12% circa del PIL, il 3% attuale + un 10% addizionale) con euro "italiani" chiamati "crediti fiscali", si creerebbe un deficit estero. Siamo d'accordo, #F_START# size=3 color=black #F_MID# il deficit estero dell'Italia aumenterebbe e non di poco (inizialmente)#F_END#. Riassumiamo per l'undicesima volta (ma ^costa tanto un libro di 19 euro ?#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^, manca proprio il tempo per applicarsi ad un argomento serio ?) 1) Abbandonando l'austerità seguendo la soluzione qui proposta (con l'appoggio di Warren Mosler...), ci sarebbero 150 mld o 200 mld addizionali di denaro, potere d'acquisto, soldi creati "dal niente". Come ? emettendo certificati fiscali a scadenza differita si è inventato il mio amico Marco Cattaneo (o anche comprando 150 mld di BTP da parte della BCE, nel caso fossero folgorati dalla luce divina o sequestrati da un commando di Lagunari che gli puntasse la pistola alla testa dicendo "digita questi dieci zeri nel tuo computer..."). Dato che l'Italia importa oggi per circa 430 mld di euro l'anno, su un PIL di 1,550 mld, probabilmente, ragionando a spanne, diciamo che magari 40 mld andrebbero in maggiori importazioni, mentre le esportazioni non aumenterebbero (inizialmente, perchè poi tagliando le tasse alle imprese queste sarebbero più competitive e esporterebbero di più, ma di quanto è difficile dire perchè non si è mai provato a ridurre le tasse alle imprese in modo significativo) #F_START# size=3 color=black #F_MID#Nel primo anno, anche nei primi due anni, ci sarebbe sicuramente un deficit commerciale#F_END# di forse 30-40 miliardi l'anno, diciamo nel caso peggiore anche di 50-60 miliardi l'anno (al momento l'Italia è in leggero surplus, quindi ipotizziamo un peggioramento drammatico). Come si sa però, il deficit/surplus di bilancia dei pagamenti è dato anche dai movimenti di capitale. Qui facciamo finta per semplicità, che questi non varino (anche se è logico pensare che un enorme taglio di tasse, (non aumento di spesa pubblica!) probabilmente attirerebbe maggiori flussi di capitale in Italia. Assumiamo quindi lo scenario peggiore possibile, in cui per un paio di anni la drammatica riduzione di imposte che noi proponiamo (150 mld e più...), che #F_START# size=3 color=black #F_MID# ridurrebbe molto i costi del fare impresa in italia e quindi migliorerebbe la "competitività"#F_END#, non abbia un impatto sulle esportazioni. Vogliamo essere pessimisti al massimo. Assumiamo anche che i flussi di capitale non migliorino. Vogliamo rovinarci. Notare che sto assumendo il peggiore scenario possibile, che non è nemmeno realistico, dato che #F_START# size=3 color=black #F_MID# ridurre le tasse drammaticamente sicuramente migliorerebbe la competitività e migliorerebbe l'attrazione di investire in Italia#F_END#. Ma vogliamo dare a Bagnai e soci il vantaggio dello scenario peggiore possibile, per noi (non a caso però i nostri si confrontano sempre con l'ipotesi che l'abbandono dell'austerità significhi aumentare la spesa pubblica, perchè questo invece veramente NON migliora la competitivà e preoccupa gli investitori esteri.... Fanno finta che non si possano ridurre le tasse, come qui si propone...) 2) Bene, in questo scenario, che sarebbe il più avverso alla nostra soluzione di taglio di tasse, avrai un deficit annuo di bilancia dei pagamenti annuo di 50 miliardi. Forse 60 miliardi. E per almeno due anni di seguito. E chi lo finanzierà questo deficit con l'estero, rimanendo nell'euro ? Come spiegato in una decina di post anche dettagliati qui sopra, nel sistema dell'Euro perchè i pagamenti in euro tra banche di diversi paesi possano funzionare la BCE è costretta ad attivare, #F_START# size=3 color=black #F_MID#tramite Target2, degli accrediti da paesi in cui si accumulino riserve bancarie a paesi in cui si perdano riserve bancarie#F_END# . Cioè Germania e Olanda si ritroverebbero a finanziare questi 50 o 60 miliardi l'anno di nostri deficit esteri, in prarica. Automaticamente. Ora, ^cosa era successo nel 2011 quando il saldo complessivo di Target2 era salito da circa zero a circa 1,000 mld ?#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?reply_id=123517820^? Che oltre a deficit commerciali cronici in Grecia, Portogallo, Spagna e (ma più piccoli) in Italia c'erano flussi in uscita di capitali, quasi solo dai primi tre paesi, per cui nel giro di due anni appunto Germania e Olanda si erano ritrovate a finanziare con crediti all'interno del sistema di banche centrali quasi 1,000 mld E allora, la Merkel e soci, istigati da loro economisti come il famigerato Herbert Sinn dell'IFO, avevano scatenato una campagna mediatica e politica per imporre l'austerità e di conseguenza far ridurre i deficit pubblici e le importazioni ai paesi del sud-europa. E questo è quello che è avvenuto, ma se guardi bene la grande riduzione da 1,000 mild di saldo di Target2 nel 2011 a meno di 400 mld ora è stata dovuta per più di metà al "riflusso di capitali" in Spagna in particolare e negli altri paesi, più che ai saldi positivi commerciali. Questo perchè sono i movimenti di capitali oggi che in prevalenza determinano le bilance dei pagamenti. Per quanto riguarda l'italia l'impatto della variazione del saldo commerciale sul saldo di Target2 è stato forse di 100 mld, su un totale di 1,000 mld che aveva terrorizzato i tedeschi e gli olandesi. Conclusione: a) l'impatto di un aumento di importazioni dovuto ad un gigantesco taglio di tasse, per l'Italia sarebbe forse di 100 mld in due anni, quindi solo 1/10 dei 1,000 mld di saldo Targe2 del 2011 complessivi. Ergo, non sarebbe dell'ordine di grandezza di quello che nel 2011 ha innescato la furibonda reazione alemanna b) come spiegato qui, in altri post, in maggiore dettaglio e in fondo pagina, nel sistema dell'Euro esiste comunque un meccanismo automatico (all'interno di Target2) che scatta tra banche e banche centrali per far funzionare ogni giorno il flusso di centinaia di miliardi di pagamenti transfrontalieri. Chi lo ha studiato sa che in pratica questo meccanismo fa sì che un deficit estero, ad esempio italiano, venga finanziato da crediti che vengono dalla Germania o Olanda. Più precisamente dal sistema bancario germanico tramite la Bundesbank, al sistema bancario italiano tramite la Banca d'Italia (vedi lo schema contabile che ho messo assieme qui in fondo...) c) E se la dimensione più limitata dell'accumulo di crediti su Target2 (in caso in cui l'Italia crei miliardi di una sua moneta tramite crediti fiscali che funzionano come denaro in Italia...e poi spenda e import di più...) facesse inbufalire lo stesso i teutoni ? OK, in questo caso, simile al 2011, non ci possono fare niente! Se vogliono fermare questo meccanismo di pagamenti fanno saltare ipso facto tutto l'Euro ! (e su questo esito finale concordo con Bagnai e gli altri del ritorno alla lira che sarebbe auspicabile). Perchè, come abbiamo spiegato, #F_START# size=3 color=red #F_MID#se emetti crediti fiscali ed emetti in parallelo BTP a valenza fiscale NON DEVI CHIEDERE IL PERMESSO ALLA BCE, NON HAI BISOGNO DI DRAGHI. Abbiamo scritto un libro di 390 pagine per spiegare come aggirare la BCE e Draghi#F_END#, per la madonna. Come ha sintetizzato Nick Rowe:" If people do use them as a medium of exchange, then ^it is as if the individual EU countries can print their own money, at a floating exchange rate. Then they might work..."#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^ d) detto tutto questo è ovvio anche che se dei politici italiani non capiscono questo meccanismo di Target2, sono troppo pavidi, ignoranti o comprati da interessi finanziari e accettano la propaganda sul deficit, sia pubblico che estero niente può essere fatto. Ma un conto è la propaganda sul deficit pubblico ed estero e un conto è come veramente funzionano e Bagnai alimenta il terrore del deficit estero, come altri alimentano il terrore del deficit pubblico Last but not least. Ma perchè è meglio sfruttare il meccanismo dell'euro, per creare moneta da parte dell'Italia e tagliare le tasse di 150 o 200 miliardi, subito, invece che puntare sul ritorno alla lira visto che consentirebbe poi a Banca d'Italia di finanziare deficit...ecc.. ? Per tutti gli altri dettagli si prega di ^leggere i capitoli 19 e 20 e poi 27, 28, 29 del libro#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^, anche se non sono tutto sommato poi così facili come mi sono poi reso conto, ma di ferragosto magari uno ha più tempo... #ALLEGATO_1# #ALLEGATO_2# #ALLEGATO_3#

L'Italia deve ritornare alla lira per porre fine alla depressione (Evans Pritchard) - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 15 Agosto 2014 21:32

^"L'Italia di Renzi deve ritornare alla lira per porre fine alla depressione", Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph#http://vocidallestero.blogspot.it/2014/08/telegraph-litalia-di-renzi-deve.html^ (NB ho cambiato i grafici perchè quelli di Ambrose non erano molto pertinenti e aggiunto commenti) E' un fatto incontrovertibile che il disastro che dura da 14 anni in Italia coincide con l'adesione all'UEM. L'Italia è in depressione da quasi sei anni. Il crollo è stato costellato da false riprese, sopraffatte ogni volta dai dilettanti monetari responsabili della politica UEM. L'ultima ripresa è svanita dopo un solo trimestre. L'economia è di nuovo in recessione tecnica. La produzione è crollata del 9.1pc dal suo picco, indietro a livelli di 14 anni fa. La produzione industriale è scesa a livelli del 1980. #ALLEGATO_1# Ci vogliono errori di politica economica madornali per realizzare un tale risultato in una economia moderna. L'Italia non ha subito niente di simile durante la Grande Depressione, facendo segnare una crescita del 16pc tra il 1929 e il 1939. Nemmeno Mussolini era così maniacale da perseguire i suoi deliri sul Gold Standard fino all'amaro finale. Le autorità italiane intravvedono segnali di ripresa, come le guardie della fortezza nel Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, ingannati dalle illusioni ottiche dell'orizzonte senza vita. I prestiti bancari alle imprese sono ancora in calo a un tasso del 4.5pc. Moody's dice che quest'anno l'economia si contrarrà dello 0.1pc. Société Génerale prevede -0.2pc. Il crollo della proprietà immobiliare non ha ancora toccato il fondo. La Banca d'Italia ha detto che il numero dei mesi necessari per vendere una casa è salito a 9,4, da 8,8 della fine dell'anno scorso. L'indice del peggioramento delle condizioni di mercato è passato da 19.6pc a 34.7pc in tre mesi. "Non possiamo andare avanti più a lungo", hanno dichiarato alla filiale di Taranto dell'associazione degli industriali italiana, Confindustria, in una lettera aperta al Presidente della Repubblica. La regione sta diventando un "deserto industriale", hanno avvertito, con le piccole imprese sull'orlo della chiusura e dei licenziamenti di massa. Il mix letale di contrazione economica e inflazione zero sta portando la traiettoria del debito in Italia a crescere in maniera esponenziale, nonostante l'austerità e un avanzo primario del 2pc del PIL. Nel primo trimestre il debito pubblico è salito al 135.6pc, dal 130.2pc dell'anno prima. Questo è un effetto meccanico, il risultato dell'onere dell'interesse composto su una base nominale statica. I tassi di interesse reali sullo stock del debito italiano di € 2.100 miliardi - con una scadenza media di 6,3 anni - sono in realtà in aumento a causa dell'arrivo della deflazione. Il rapporto del debito può arrivare al 140pc entro la fine dell'anno, in acque inesplorate per un paese che in realtà si indebita in D-Marks. "Nessuno sa quando i mercati reagiranno," ha detto un banchiere italiano. La recessione sta erodendo le entrate fiscali così gravemente che il premier Matteo Renzi dovrà venirsene fuori con nuovi tagli, dai 20 ai 25 miliardi di €, per soddisfare gli obiettivi di disavanzo dell'UE, perpetuando il circolo vizioso. Il compito è senza speranza. Uno studio del think-tank Bruegel ha rilevato che l'Italia deve realizzare un avanzo primario del 5pc del PIL per stabilizzare il debito con un'inflazione al 2pc. L'avanzo sale al 7.8pc a inflazione zero. Qualsiasi tentativo di raggiungere questo obiettivo porterebbe ad una implosione autodistruttiva dell'economia italiana. Ashoka Mody, fino a poco tempo fa alto funzionario del piano di salvataggio del FMI in Europa, ha detto che gli studi interni del Fondo hanno ritenuto impossibile realizzare avanzi primari nella scala necessaria. Egli consiglia alle autorità italiane di cominciare a consultare "dei bravi avvocati per garantire una ristrutturazione ordinata del debito sovrano". "Non deve essere un cataclisma. Ci sono modi di dilazionare gli obblighi di pagamento nel corso del tempo. Ma non c'è nessuna ragione di attendere fino a che il rapporto giunga al 150pc. Dovrebbero andare avanti in questo senso da subito" ha detto. Eugenio Scalfari, il decano de La Repubblica e leader dell'establishment UEM in Italia, dice che la ricaduta degli ultimi mesi ha ucciso tutte le illusioni. Ha raccomandato a Renzi di prepararsi a un salvataggio. "Devo esprimere una amara verità, perché tutti noi possiamo vedere la realtà davanti i nostri occhi. Forse l'Italia dovrebbe mettersi sotto il controllo della Troika di Commissione, BCE e FMI" ha detto. Scalfari sembra pensare che la democrazia in Italia dovrebbe essere sospesa per salvare l'euro, che il paese dovrebbe raddoppiare le politiche di terra bruciata, imbarcandosi in uno sforzo ancora più draconiano per recuperare competitività attraverso un svalutazione interna. Il giovane Renzi – appena 17enne quando fu firmato il Trattato di Maastricht, e quindi libero dal peccato originale - potrebbe equamente concludere il contrario, che l'euro dovrebbe essere abbandonato per salvare l'Italia. E' un fatto incontrovertibile che il disastro italiano che dura da 14 anni coincide con l'adesione all'UEM. Questo non prova che ci sia causalità. Ma suggerisce che l'UEM ha messo in moto una dinamica molto distruttiva per le particolari condizioni dell'Italia, ed è molto chiaro che l'UEM ora impedisce al paese di uscire dalla trappola. Ci dimentichiamo che l'Italia registrava abitualmente un surplus commerciale nei confronti della Germania nel periodo pre-UEM. Le industrie italiane del nord erano viste come concorrenti formidabili, quando la lira era debole. #ALLEGATO_2# Antonio Guglielmi, di Mediobanca, dice che l'Italia teneva, prima di agganciare la lira al marco nel 1996. Solo allora è entrata in una "spirale negativa della produttività". In un rapporto che è una condanna, egli ha mostrato come negli ultimi 40 anni la crescita della produttività e della competitività in Italia ha vacillato ogni volta che la valuta nazionale è stata agganciata a quella tedesca . E si è ripresa dopo ogni svalutazione. Una ragione è che l'economia Italiana ha un "gearing" del 67pc sul tasso di cambio a causa dei tipi di prodotti che fabbrica, rispetto al 40pc della Germania. Il tallone d'Achille è la metà arretrata dell'economia Italiana, soprattutto il Mezzogiorno, che compete testa a testa con la Cina e le economie emergenti dell'Asia, la Turchia e l'Europa orientale in settori sensibili ai prezzi. Non vorrei tornare sul dibattito stantio sul perché l'Italia ha continuato a perdere competitività del lavoro nei confronti della Germania per un decennio e mezzo, se non per dire che questo dimostra solo quanto sia difficile piegare le culture profondamente radicate dei paesi europei alle esigenze di un esperimento monetario. Gli economisti avevano detto che le nazioni UEM avrebbero dovuto convergere. Gli antropologi e gli storici hanno sostenuto che una cosa simile non sarebbe accaduta. E ora siamo arrivati qui, la situazione è ormai insostenibile. L'Italia è sopravvalutata del 30pc rispetto alla Germania. Non può recuperare attraverso la deflazione, in quanto la stessa Germania è vicina alla deflazione. Le élite della UEM esortano l'Italia a fare le "riforme", un termine che viene buttato là liberamente. "E' tutto un pio desiderio. Le metriche del mercato del lavoro per la Germania e l'Italia non sembrano così diverse. Non è più facile assumere e licenziare in Germania", ha detto Modi, che era il direttore del FMI in Germania. Il professor Giuseppe Ragusa, della Luiss Guido Carli di Roma, ha detto che il principale fallimento in Italia è la mancanza di investimenti in capitale umano. "Ciò che veramente colpisce è quanto siamo indietro nell'istruzione", ha detto. I dati dell'OCSE mostrano che l'Italia spende solo il 4.7pc del PIL per l'istruzione, rispetto al 6.3pc di tutta l'OCSE. La quota di giovani di età compresa tra 25-34 anni che hanno completato gli studi superiori è del 21pc, rispetto ad una media del 39pc. Gli insegnanti sono pagati una miseria. Questo è davvero un grosso problema strutturale, ma non può essere risolto dalle "riforme", figuriamoci dall'austerità. Pochi contestano che lo Stato italiano ha bisogno di una revisione radicale. Ma ciò di cui l'Italia ha bisogno è anche un New Deal, un massiccio investimento in infrastrutture e competenze, sostenuto da uno stimolo monetario per sollevare il paese dalla sua soffocante tristezza cosmica. Renzi deve ormai aver capito che questo non può essere fatto sotto l'attuale regime dell'UEM. Improvvisamente si ritrova nella stessa situazione terribile di Francois Hollande in Francia. Da outsider, si è scagliato contro l' austerità dell'UEM, solo per sottomettersi tranquillamente una volta in carica, rassicurato dai suoi consiglieri che la ripresa era a portata di mano. Entrambi si ritrovano con il cappio al collo. La differenza è che Hollande è oltre ogni possibilità di salvarsi. Il regime depressivo dell'UEM ha distrutto la sua presidenza. Le *** ro sta pubblicando una fiction estiva in cui si esplora la possibilità di dimissioni anticipate. Il signor Renzi non ha ancora bruciato il suo capitale politico, ed è un giocatore d'azzardo per natura. Non c'è più alcuna possibilità che Italia e Francia conducano una rivolta dei paesi latini, mettendo insieme una maggioranza in seno al Consiglio europeo e alla Banca centrale per imporre una strategia di rilancio a livello dell'UEM che cambi completamente il panorama economico. Con l'adesione alla Germania a tutti i costi, la forza politica di Hollande è bruciata. Gli Spagnoli pensano – sbagliando - di essere fuori dal guado, e di non averne bisogno. Renzi è solo. Egli si trova davanti una BCE che ha sostanzialmente violato il suo contratto con l'Italia, lasciando cadere l'inflazione a 0.4pc sapendo che questo avrebbe fatto andare in metatstasi la crisi italiana. Egli si trova davanti una Commissione subentrante che promette di attuare le stesse disastrose politiche economiche che si sono già dimostrate rovinose. Non vi è alcuno spazio di negoziazione. Queste istituzioni non sono riuscite a garantire un aggiustamento simmetrico che costringa sia il Nord che il Sud ad adottare delle misure per chiudere il divario intra-UEM da entrambe le estremità, assumendosi pari responsabilità per la cattiva gestione della joint venture UEM nei suoi primi anni. Sostenendo solo la volontà dei creditori, hanno messo a terra l'unione monetaria. Non hanno più alcuna legittimità. L'Italia deve badare a se stessa. Si può riprendere solo se si libera dalla trappola UEM, riprende il controllo dei suoi strumenti di politica economica e ridenomina i suoi debiti in lire, con controlli dei capitali fino a quando le acque si calmano. L'Italia non si troverebbe ad affrontare una crisi immediata di finanziamento, dal momento che ha un avanzo primario di bilancio. La sua posizione patrimoniale netta sull'estero è al -32pc del PIL, a fronte di un -92pc della Spagna e -100pc del Portogallo . Il paese non soffre di eccesso di debito da un punto di vista fondamentale. Il debito ipotecario è molto basso. Il debito aggregato è circa il 270pc del PIL, molto inferiore a quello di Francia, Gran Bretagna, Spagna, Giappone, Stati Uniti, Svezia e Paesi Bassi. Il problema principale è un disallineamento del tasso di cambio che crea una crisi del debito pubblico non necessaria, attraverso i meccanismi perversi della UEM. Non vi è un modo facile di uscire dall'euro. Le strutture ad incastro dell'unione monetaria sono andate ben oltre un aggancio di cambio fisso. Gli interessi costituiti sono potenti e spietati. Eppure non è impossibile. La faccenda sicuramente precipiterà quando la traiettoria del debito italiano entrerà nella zona di pericolo. Questa volta potrebbe non essere così evidente che il paese vuole essere salvato alle condizioni europee. Renzi può giustamente concludere che l'unico modo possibile per adempiere al suo compito di un Risorgimento per l'Italia, e costruirsi il proprio mito, è quello di scommettere tutto sulla lira. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# il punto è che coi BTP, cedole e capital gain, ci sono stati enormi rendimenti per cui puoi tagliare un 30% qui #F_END# #ALLEGATO_3#

fabbriche cinesi in Etiopia! (prega per Santa Marina Le Pen) - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 15 Agosto 2014 05:05

Buone notizie per i lavoratori italiani! Ora i cinesi stanno mettendo su fabbriche di scarpe e magliette in Etiopia, perchè il costo del lavoro per le scarpe tanto per dire è di 2 dollari al giorno in Cina e 20 centesimi in Etiopia (quindi sui 10 euro al giorno in Cina e intorno ad UN euro al giorno in Etiopia). ^"Turning Ethiopia Into China's China"#http://www.businessweek.com/articles/2014-07-24/ethiopia-vies-for-chinas-vanishing-factory-jobs#p2^ By Kevin Hamlin, Ilya Gridneff, and William Davison July 24,2014 #ALLEGATO_1# Poi i cinesi si lamentano molto dei costi di trasporto e dell'inefficienza generale degli etiopi, ma nell'articolo leggi che fanno cantare e marciare gli operai africani con marce cinesi per spronarli Quando scrivevo che con la Globalizzazione i miliardi di persone in Asia che lavorano per 10 euro al giorno e quelli che in Italia lavorano per 50 euro al giorno convergeranno (in occupazioni soggette alla concorrenza) tutti e due sui 20 euro al giorno ero troppo ottimista. Se i Cinesi cominciano a mettere al lavoro gli africani i numeri sono più bassi Tra i tanti misteri del mondo c'è quello del perchè i sindacati, la CGIL, SEL, Rifondazione non siano contro la Globalizzazione, non dicano che bisogna di smettere di commerciare con questi paesi che pagano la gente 1/10 di noi. Cosa c'è di così complicato da capire, se aumenti di 10 volte l'offerta di lavoro il suo costo si riduce e si riduce e si riduce... Come si fa essere così stupidi da pensare che due o tre miliardi di persone vedranno aumentare il loro reddito al livello medio europeo ? O meglio, forse lo raggiungeranno, ma perchè quello europeo medio, dei lavoratori senza particolari specializzazioni, si ridurrà... E una volta che una grossa fetta di lavoratori italiani vede ridursi il suo reddito, poi anche quello di chi non lavora in settore esposti alla concorrenza, ma comunque il cui reddito ha origine in Italia di riflesso si ridurrà, di meno, ma si ridurrà. Si salveranno solo quelli che hanno posizioni speciali di privilegio tipo possedere molta terra o patrimoni o il cui reddito è basato sull'economia globale Per la maggioranza degli italiani, specie giovani, l'unica è pregare per l'avvento di Santa Marina Le Pen, l'unico politico socialista rimasto ^"Francia, le idee della Le Pen: “Uscita dall’euro, protezionismo e spesa pubblica"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/29/francia-il-programma-economico-della-le-pen-al-primo-punto-luscita-dalleuro/795621/^

ho dovuto lanciare: "#FermiamoilCazzaro" - GZ  

  By: GZ on Giovedì 14 Agosto 2014 22:49

Dopo l'ennesima fregnaccia di oggi qualcosa andava fatto. #i# #F_START# size=2 color=blue #F_MID#“Fino a qualche giorno fa – spiega – si diceva che l’Italia era il problema dell’eurozona per il semplice motivo che l’Italia – dovendo fare la prima della classe – aveva già presentato i dati sul pil una settimana prima rispetto agli altri. Per questo ho chiesto formalmente all’Istat di dare i dati economici una settimana dopo. Perchè, se dobbiamo stare una settimana a sentirci dire che da noi va tutto male e verificare, poi, che gli altri Paesi sono messi come noi se non peggio, è evidente come dobbiamo fare un passo in avanti anche nella comunicazione” #/i# #F_END# ^Renzi, Il Fatto Quotidiano 14 agosto 2014#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/14/crisi-renzi-italia-e-stata-vagone-di-coda-ma-ora-e-tutta-leuropa-in-stagnazione/1090951/^ Come è possibile che non sia sbeffeggiato su tutti i giornali e TV, come è possibile che non venga trattato come un pagliaccio uno che nemmeno in Argentina prenderebbero sul serio ? Un primo ministro che si vanta oggi del fatto che: #i# #F_START# size=3 color=red #F_MID#"ho chiesto formalmente all’Istat di dare i dati economici una settimana dopo#F_END#, rispetto agli altri paesi europei. "L'Italia era il problema dell’eurozona per il semplice motivo che – dovendo fare la prima della classe – aveva già presentato i dati sul pil una settimana prima rispetto agli altri..."#/i#. Come è possibile che qui invece i giornalisti restino seri quando riportano le sue dichiarazioni da premier guatemalteco in esilio ? Non ha sua madre, sua sorella o un amico di infanzia che glielo spieghino ? L'antropologa Amalia Signorelli lo aveva definito correttamente già dopo pochi giorni che era premier: ^"Renzi, un cretino vestito da bambino"#http://www.dailymotion.com/video/x1e57v4_l-antropologa-amalia-signorelli-definisce-matteo-renzi-come-un-cretino-vestito-da-bambino_news^. Ho sentito oggi il dovere civico di "lanciare un hashtag", come si dice, cioè di lanciare un tema su Twitter. Si invitano tutti a collaborare, basta scrivere su Twitter #F_START# size=5 color=black #F_MID##FermiamoilCazzaro #F_END# e di seguito riportare le sparate di Renzi, come questa di oggi: #i# #F_START# size=2 color=blue #F_MID# “Oggi l’Italia è nelle condizioni di poter essere, nei prossimi anni, la guida dell’Europa. Facendo le riforme che deve fare l’Italia è nelle condizioni di poter trascinare l’Europa fuori dalla crisi"...."Perché l’Italia, aggiunge, potrà essere competitiva “con la motivazione”." #F_END# ^Renzi, 14 agosto 2014#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/14/crisi-renzi-italia-e-stata-vagone-di-coda-ma-ora-e-tutta-leuropa-in-stagnazione/1090951/^ #/i# La mia "motivazione" è stata creare l'"hashtag" intitolato ^"FermiamoilCazzaro"#https://twitter.com/gzibordi^ in cui si riportano le peggiori fanfaronate e panzane del cretino vestito da premier, che in pochi mesi è riuscito è riuscito a battere ogni altro politico italico della storia in cialtronaggine. E' con dei clown come Matteo Renzi che una nazione fa default.

Questo non è mica colpa dell'Euro - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 13 Agosto 2014 22:07

Non è colpa solo dell'Euro. E' ovvio però che l'Italia non può avere la stessa moneta della Germania, perchè, come notava una lettera a dagospia, quando ad es. per la prima volta in anni una personalità straniera si è fermata a passare del tempo a Napoli (il campione di Formula 1 Nico Rosberg ieri) si notava dalle foto dei suoi amici "in tour per le pizzerie", che ^nessuno aveva orologi, collane o braccialetti di alcun genere#http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/08/12/foto/tour_nelle_pizzerie_di_nico_rosberg-93629429/1/#3^ (nonostante l'uomo sia sponsorizzato da una grande casa di orologi) #i# (^"Nico Rosberg conquistato dalla pizza e da Napoli#http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/08/12/foto/tour_nelle_pizzerie_di_nico_rosberg-93629429/1/#1^. Il pilota della Mercedes è in vacanza in città con alcuni amici...)#/i# E l'estrema prudenza dimostrata da questo gruppo di turisti non sembra immotivata. #i# ....La ragazza argentina, che ^sabato sera era ferma in macchina con un'amica nel quartiere Posillipo, è stata minacciata con una pistola da due rapinatori che le hanno portato via il Rolex#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-rolex-rolex-mio-sta-nfronte-te-che-bella-cosa-na-jurnata-col-32610.htm?utm_source=outbrain&utm_medium=widget&utm_campaign=obclick=obinsource^. Su Twitter la ragazza ha postato la sua, comprensibile, rabbia: «E poi dicono che in Argentina c'è insicurezza. Mi hanno rubato l'orologio a mano armata», chiosando poi con un «Napoli ciudad de mierda». Anche Marek Hamsik era molto turbato dopo aver saputo che la moglie, alla vigilia del match col Manchester City, era stata aggredita da quattro sconosciuti armati che le avevano rapinato l'auto. La vettura, una Bmw X6 dotata di antifurto satellitare fu ritrovata qualche ora dopo nel Casertano. La donna è in attesa del secondo figlio del calciatore slovacco. Lo stesso Hamsik fu rapinato nel dicembre di tre anni fa nei pressi dello stadio San Paolo. I malviventi gli portarono via il Rolex Daytona (che gli fu restituito dopo l'interessamento dei tifosi stessi) e una borsa contenente 800 euro. L'8 ottobre scorso, invece, era toccato al forte attaccante uruguaiano Edinson Cavani: la sua villa a Lucrino era stata svaligiata mentre lui e la sua famiglia erano in Uruguay. Il calciatore, che a Palermo subì una rapina a mano armata chiedendo poi al presidente Zamparini di essere ceduto, ha deciso di trasferirsi in un parco super-sorvegliato nel quartiere Posillipo. ... vanno aggiunti il furto in casa subito nel 2009 da Marcelo Zalayeta, l'ex attaccante azzurro ora al Penarol (il giocatore e la sua famiglia furono narcotizzati da una banda di ladri) e le rapine subite l'anno prima dal portiere argentino Nicolas Navarro (il cui Suv venne rapinato e poi restituito) e dal trequartista Andrea Russotto (ora a Livorno, aggredito in piena notte mentre era a bordo di una Bmw cabrio, pure questa restitui... #/i# --- Non puoi avere la stessa moneta tra un paese in cui persino una che viene dall'Argentina scrive: #i# "... ciudad de mierda..." #/i# e altri come l'Austria, l'Olanda e la Germania che sono i più ordinati, sicuri, puliti e tranquilli al mondo. Un modo semplificato (e molto antipatico) di formulare il concetto sarebbe: #F_START# size=2 color=blue #F_MID#la Romagna, ad esempio, potrebbe avere la moneta in comune con la Germania, ma non la Campania#F_END#. Perchè in in Romagna i tedeschi si fermano dato che ad esempio non si devono togliere accuratamente di dosso tutto quello che hanno di valore prima di mangiare una pizza. Come si inquadra nella teoria economica dei tassi di cambio con ^le condizioni di Marhall-Lerner#http://zeroconsensus.wordpress.com/2012/08/11/uscita-dalleuro-e-condizione-di-marshall-lerner/^ e compagnia bella ? Indirettamente ci arrivi anche da qui, ma è più efficace a volte semplificare tramite un esempio pratico

La maggioranza degli italiani non ha problemi di denaro - GZ  

  By: GZ on Martedì 12 Agosto 2014 00:29

Non è mai successo che un banchiere centrale in Inghilterra, Giappone, Francia o persino Spagna dicesse che la nazione di cui è cittadino, e il cui governo eletto lo ha nominato, debba cedere il potere ai banchieri a lui. Ma Draghi ha dichiarato la settimana scorsa che l'Italia deve cedere la sua sovranità, a lui e la Troika. Renzi dopo alcuni giorni è stato costretto a dire qualcosa, al Financial Times che lo ha intervistato e a differenza dei giornali italiani glielo ha chiesto. #i# «Sono d'accordo con Draghi quando dice che l'Italia ha bisogno di fare riforme ma come le faremo lo deciderò io, non la Troika, non la Bce, non la Commissione Europea». Lo afferma il premier Matteo Renzi in un'intervista al Financial Times, commentando le parole del presidente della Banca centrale europea che ha lanciato un appello agli Stati affinché rinuncino a parte della propria sovranità sulle riforme strutturali. «Farò io le riforme perché l'Italia non ha bisogno di qualcuno che le spieghi cosa fare». Il deficit ? #F_START# size=3 color=BLUE #F_MID# «Non ho intenzione di superare il tetto del 3%.#F_END# Speriamo di aver una crescita migliore nella seconda metà» e chiudere con un deficit al 2,9%, prosegue Renzi, sottolineando che l'Italia non sforerà il 3%, «è un regola vecchia ma #F_START# size=3 color=BLUE #F_MID# è una questione di credibilità e reputazione per l'Italia anche se altri lo supereranno»#F_END#.#/i# Gli italiani hanno votato in massa (41%) Renzi che dichiara che deve obbedire a Draghi e ai banchieri centrali (Troika, BCE, Commissione...). Perchè sono loro che impongono che lo Stato da noi incassi di tasse più di quello che spende (questo significa il limite del 3% del PIL, dato che gli interessi sono il 4% del PIL) e quindi soffochi lentamente. #F_START# size=3 color=red #F_MID#Il limite del 3% significa che ogni anno la moneta si riduce #F_END# #F_START# size=3 color=red #F_MID#Il limite del 3% significa che ogni anno la moneta si riduce #F_END# #F_START# size=3 color=red #F_MID#Il limite del 3% significa che ogni anno la moneta si riduce #F_END# (c'è ancora qualcuno almeno qui su questo forum che non c'è ancora arrivato ?). I banchieri, come Draghi, vogliono che la moneta sia scarsa, per la stessa ragione per cui i petrolieri vorrebbero che il petrolio fosse scarso, che gli agricoltori che il vino o il latte fosse scarso, che le mignotte vorrebbero che ci fossero meno mignotte dell'est che aumentano l'offerta.... Ci vuole tanto ? Draghi è un banchiere e i banchieri vogliono che la materia prima che loro offrono sia scarsa... #F_START# size=3 color=red #F_MID#Draghi è un banchiere e i banchieri vogliono che la moneta sia scarsa. #F_END# #F_START# size=3 color=red #F_MID#Draghi è un banchiere e i banchieri vogliono che la moneta sia scarsa. #F_END# #F_START# size=3 color=red #F_MID#Draghi è un banchiere e i banchieri vogliono che la moneta sia scarsa. #F_END# (mi scuso con i più istruiti per il formato a slogan, ma ho notato che bisogna semplificare al massimo e solo ripetere il concetto essenziale, possibilmente in caratteri grandi e colorati) Se allora lo stato italiano da 30 anni riduce la moneta e ora, dal 2009 le banche non compensano aumentando il credito... l'economia... si contrae!. Fine. Qui hai tutta l'Economia che devi sapere. #F_START# size=3 color=BLUE #F_MID# L'economia di un paese è come uno stagno, se ogni anno riduci l'acqua lo stagno si riduce. Il denaro (debito e moneta) è l'acqua.#F_END# Non è nemmeno vero che il problema è il tasso di cambio della moneta. Il problema essenziale è la pura e semplice quantità di denaro che circola Evidentemente però la popolazione italiana è composta in maggioranza di persone che non hanno problemi di denaro: - redditieri, che vivono di reddito fisso e locazioni (Monti e Letta hanno ridotto le tasse su chi affitta immobili dal 43% al 10% !!) e loro figlie e figlie di papà - gente in un impiego pubblico, -esportatori di borsette in Asia, -curatori fallimentari e commercialisti, - politici, portaborse e amministratori pubblici, - calciatori, allenatori e gente del mondo del calcio, - pensionati con buone pensioni, - promotori di fondi obbligazionari, - trader di derivati, - farmacisti, - medici - gestori di centri di accoglienza per immigrati... non lo so, sto pensando a tutte le categorie di persone che in Italia oggi se la cavano bene e sono contente. Se avete dei suggerimenti anche voi sono ben accetti, perchè anche elencando questi qui sopra ho la sensazione che non arrivo alla maggioranza della popolazione, ma dato che nessuno protesta e anzi quando c'è l'occasione si vota il Partito del Debito (PD), dell'Euro e del limite del 3% al Deficit... devono essere per forza la stragrande maggioranza...

Come si permette, Mr Draghi? Marcello Foa, il Giornale, 9 agosto - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 11 Agosto 2014 23:21

^"Come si permette, Mr Draghi?" Marcello Foa, il Giornale, 9 agosto#http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/08/08/come-si-permette-mr-draghi/^ La minacciosa ichiarazione di Draghi è stata accolta, come da programma, con un inchino dalla maggior parte dei media e dei partiti. Nulla di sorprendente, è da sempre così. Ma è scandalosa e al contempo illuminante. Scandalosa perché non spetta al presidente di un istituto finanziario, che viene nominato e gestito secondo principi che non sono democratici, pretendere da Paesi democratici la cessione di sovranità. Non spetta in nessun caso né a Draghi né a esponenti della Bce o dell’establishment di Bruxelles pretendere un gesto assoluto che sovverte i principi delle nostre democrazie. Equivale a evocare un golpe e l’occupazione (non militare ma per il tramite forse ancor più potente della finanza) di Paesi basati sulla sovranità popolare. Questo è INACCETTABILE. Ma come si permette il signor Draghi? Illuminante per due ragioni. La prima, come ha titolato ilgiornale.it, Draghi e le élite a cui egli appartiene hanno gettato la maschera: la cessione definitiva e irrevocabile della sovranità nazionale è – da sempre – uno dei loro obiettivi, che fino ad oggi però non avevano mai ammesso apertamente. Ora hanno dichiarato le loro intenzioni che sono inquietanti: vogliono privare i popoli europei dei propri diritti fondamentali e sottometterli a una dittatura tecnocratica, E’ giusto? E’ accettabile? Davvero interi popoli devono chinarsi – e per di più sentendosi in colpa – di fronte a questa élite autonominatasi? O sono solo io a vedere il pericolo? La seconda ragione è più sottile. Il discorso di Draghi, subito sottoscritto dal mirabolante premier Renzi, è il seguente, L’Italia è in questo stato perché non ha fatto i compiti, dunque oggi merita di essere punita. La verità, come spiegato benissimo da Alberto Bagnai e da altri economisti sia di destra che di sinistra, è esattamente opposta: l’Italia è in queste condizioni di declino strutturale perché da oltre un decennio ha adattato la propria economia a regole – i parametri di Maastricht – e accolto amorevoli “diktat” – ispirati dalla Troika – che sono, riguardo ai fondamentali economici, insensati e del tutto controproducenti per il tessuto economico italiano, come per quello della maggior parte dei Paesi europei tranne la Germania. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la splendida e un tempo invidiata industria italiana, sta morendo per colpe non sue. L’economia reale continua a indietreggiare, i giovani non trovano lavoro, la disoccupazione esplode, il settore immobiliare crolla, il numero dei poveri aumenta. E quasi vent’anni di sacrifici per tentare di ridurre il debito pubblico non sono serviti a nulla perché il debito pubblico ha continuato a crescere a causa non di spese pubbliche fuori controllo (lo Stato italiano spende meno di quel che incassa!!!) ma dalla spirale devastante degli interessi sul debito pubblico. Il regresso è drammatico in termini economici, civili e sociali. E volete continuare su questa strada? In fondo al tunnel c’è la povertà assoluta, c’è la disperazione sociale, c’è l’annientamento delle regole del mercato.

striscione anti-euro 2014 - Trucco  

  By: Trucco on Venerdì 08 Agosto 2014 21:27

Stock: Euro

ragazzi ancora una settimana e si vola i cobraf-nauti che si trovassero in Toscana, Lazio, Campania, Romagna e Veneto (più Fano e Lignano Sabbiadoro) a ferragosto, se terranno gli occhi al cielo, ^dovrebbero veder passare questo striscione#http://www.truccofinanza.it/eventi-news/stop-alle-donazioni-per-lo-striscione-e-anticipazioni/^

L' Europa ..... a senso unico - alberta  

  By: alberta on Mercoledì 06 Agosto 2014 16:00

BERLINO, 6 agosto (Reuters) - Una portavoce del governo tedesco, rispondendo a una sollecitazione del presidente francese François Hollande, ha detto di non vedere alcuna necessità di misure extra per il rilancio della crescita. "La Germania è già il principale motore della crescita della zona euro", ha affermato Christiane Wirtz. "E in risposta ai commenti molto generici di Parigi, non vediamo alcun bisogno di cambiare la nostra politica economica". Intervistato da Le Monde, Hollandeha detto che la Germania deve fare di più per stimolare la crescita e contrastare "un vero rischio di deflazione" che minaccia l'Europa. "Il surplus commerciale e la situazione finanziaria (della Germania) consentono maggiori investimenti", ha notato Hollande. "Sarebbe la cosa migliore che potrebbe fare per la Francia e l'Europa". ________________________________________ Ma qualcuno ha gli attributi per far capire a queste teste quadre che la Germania DEVE la sua crescita per oltre il 60% alla zona Euro, alla moneta unica, etc.etc. etc. ???? Nessuno fa simulazioni teoriche sull' uscita della Germania dall' Euro e dall' Area Euro, giusto per far capire che entrerebbero nella peggiore recessione dalla Seconda Guerra mondiale e la riunificazione sarebbe stata una "passeggiata di salute" ????? Quanto sono pagati e tenuti al laccio dal potere germanico i nostri politicanti da quattro soldi, e ti ogni colore politico, lo sottolineo ????? A che serve all' Italia questo Semestre di presidenza se lo stiamo sprecando in una guerra stupida ed intestina sulla riforma del Senato, invece di essere in permanenza ai tavoli europei, e non per chiacchere, ma per battere i pugni sui "tavoli che contano" ????

Non si sceglie il colore della pelle - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 06 Agosto 2014 14:30

E' più facile andare d'accordo e ^ci si trova meglio, in media, con quelli con cui si hanno somiglianze genetiche#http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/07/15/chi-somiglia-piglia-studio-svela-somiglianze-genetiche-fra-amici_y0NxI70AX7g1jiwgIpOk5I.html^ ----#i# ...una ricerca pubblicata su ‘Pnas’, secondo cui gli amici condividono fra loro, oltre a gusti e passioni, ....somiglianze genetiche. Dunque arrivare a considerare i propri amici un po’ come una famiglia non è un atteggiamento privo di basi scientifiche. Lo studio dell’Università della California a San Diego e della Yale University ha scoperto, infatti, che gli amici che non sono biologicamente imparentati fra loro (neanche alla lontana), si somigliano l’un l’altro geneticamente. Quasi come fossero cugini alla lontana. “Guardando all’intero genoma – spiega James Fowler dell’Uc di San Diego, che firma lo studio insieme a Nicholas Christakis di Yale – abbiamo scoperto che, #F_START# size=3 color=red #F_MID#in media, noi siamo piuttosto simili ai nostri amici. Abbiamo più Dna in comune con le persone che scegliamo nella nostra cerchia di affini#F_END# rispetto ai perfetti sconosciuti nello stesso gruppo di popolazione“.#/i# --- Questa nozione vale sia all'interno di un gruppo etnico (gli italiani tra loro o i cinesi tra loro) che ancora di più tra gruppi etnici diversi (gli italiani verso i cinesi o i nigeriani o indiani) e la scienza genetica ora lo "conferma". Ma non per il ministro della salute (di centro-destra), la Lorenzin che vuole mostrare di essere progressista anche lei ---- ^"La linea del ministro: «Non si sceglie il colore della pelle»#http://www.corriere.it/salute/14_agosto_06/eterologa-linea-ministro-non-si-sceglie-colore-pelle-22ef547c-1d33-11e4-863e-cfd50bac8a56.shtml^ #i# Non sarà prevista, infatti, la possibilità di #F_START# size=3 color=black #F_MID#scegliere, o comunque di garantire da parte del centro, la compatibilità del colore di pelle#F_END# e occhi del nascituro con quello della coppia ricevente i gameti donati. Lo dichiara colei che il decreto lo presenterà. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, anticipa il testo su questo specifico punto: «Il discorso della compatibilità non è previsto. Il mio decreto è di un articolo e consente di far partire l’eterologa su tutto il territorio nazionale applicando le direttive europee e con controlli certi e chiari perché non si ripetano casi come i gemellini scambiati a Roma. Le linee guida saranno presentate in seguito. Il discorso della compatibilità se vuole farlo, lo introduca il Parlamento. Per quanto mi riguarda sono contraria: questa si chiama discriminazione razziale. Non se ne parla, sarebbe anticostituzionale.#F_START# size=3 color=black #F_MID# È come se chi adotta un bambino lo potesse scegliere#F_END#. Lo impedisce la legge. Mica siamo al supermercato». #/i# --- Al supermercato se compri un articolo che non va bene per qualche motivo puoi cambiarlo o tornare ed acquistarne un altro, con un figlio è per sempre per cui devi poter scegliere bene nella misura del possibile. Se è tuo figlio biologico il problema non si pone molto, ma dato che al mondo esistono miliardi di persone molto diversi tra loro perchè non si deve poter scegliere ? Poter scegliere qualcuno che sia "simile" che male fa ? Lo si pratica ogni giorno nella vita di relazione e perchè l'elite che comanda ora vuole vietarlo per i figli ? Il temibile "colore della pelle" è solo uno dei tanti tratti innati associati ai diversi ceppi umani che la genetica oggi è in grado di mappare, cioè dell'insieme di tratti fisici e comportamentali tipici dei nord-asiatici (cinesi, coreani...), sud-est asiatici (filippini, indonesiani, malesi, indiani...), arabi-semiti, indiani americani, nord-europei. La Lorenzin ignora la genetica. ^Nicholas Wade è stato per 15 anni il responsabile della rubrica di genetica del New York Times#http://topics.nytimes.com/top/reference/timestopics/people/w/nicholas_wade/index.html?inline=nyt-per^, il giornale più prestigioso del mondo e notoriamente illuminato e progressista e politicamente corretto e ha appena pubblicato, in maggio, un tomo che riassume lo stato della genetica riguardo alle questioni di eredità genetica, genealogia, evoluzione della specie e la cosiddetta "razza": ^"A Troublesome Inheritance: Genes, Race and Human History"#http://www.amazon.com/Nicholas-Wade/e/B001H6WF40^. Il libro riassume il suo lavoro sul New York Times dove ha ha illustrato per anni gli ultimi risultati della ricerca genetica. E dimostra che in base allo stato dell'arte della genetica, esistono come realtà biologica le diverse razze. Che oltre al diverso colore della pelle esiste una miriade di tratti fisici e caratteriali radicati e innati, che non dipendono dall'ambiente o educazione o altro fattore ambientale ma dalla genetica Il lavoro di Nicholas Wade ha suscitato un grande dibattito nel mondo di lingua inglese (ovviamente nessuno in Italia lo ha menzionato perchè siamo impegnati a discutere delle banane di Tavecchio), ad es. in un articolo di qualche giorno fa sul New York Times:#i# ..." says modern genetics shows that “the three major races,” Africans, Caucasians and East Asians, are genetically distinct races that diverge much as subspecies do, and that their genetic differences underlie “the rise of the West.”#/i#. Quindi, sul New York Times discutono del fatto che la genetica attuale afferma l'esistenza di razze distinte (chiamale però "haplogruppi" o "clusters" se ti infastidisce il termine. Tanto i diversi raggruppamenti, individuati dalla genetica attuale, coincidono con quelli degli africani, cinesi, europei...) In base, ad esempio, ad un campione di mio materiale genetico come della saliva e niente altro, io vengo individuato come appartenente alle popolazioni europee (vedi immagine dal sito 23andme che mi ha analizzato la saliva). Di conseguenza, per avere una maggiore probabilità di andare d'accordo e trovarmi bene con un eventuale figlio adottivo (se mai dovesse capitare) sarebbe logico, in base alla ricerca scientifica, che scegliessi qualcuno con cui sono "apparentato" (alla lontana). Perchè la ricerca attuale sulla genetica dice che : a) le diverse razze esistono come realtà biologiche, come forme di famiglie allargate, per cui hai un grado di "lontana parentela" maggiore con gli europei che con gli africani o i cinesi. Non è vero che sotto la pelle non ci sono differenze biologiche, ci sono gradi lontani di parentela, come ovvio risultato dell'evoluzione della specie in aree geografiche distanti tra loro per migliaia di anni b) un lontano grado di parentela, un lontano legame biologico, produce (in media) una maggiore compatibilità e armonia, come succede tra amici, i quali appunto (in media) sembrano presentare tratti innati biologici più simili a quelli di perfetti sconosciuti, specialmente se tratti da popolazioni lontane che per migliaia di anni non sono venute a contatto con quelle da cui si discende Viviamo oggi in un era culturale di oscurantismo, in cui per ragioni ideologiche e politiche si nega istericamente quello che dicono non solo il senso comune e l'esperienza di vita di tutti, ma anche gli stessi risultati della ricerca scientifica attuale

Professori Imbecilli - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 06 Agosto 2014 11:42

#i# ^parla Pier Carlo Padoan #http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/padoan-economia-peggiora-attesa-dati-pil-cca0dccb-98f6-464a-beed-769928cd0452.html#sthash.MiWgmSq2.dpuf^ 06 agosto 2014 : "Sono realista, #F_START# size=4 color=blue #F_MID# le cose vanno peggio del previsto#F_END#, ci sono segnali positivi che daranno frutti nei prossimi mesi e non ci sarà bisogno di alcuna manovra per i conti pubblici". Il ministro Pier Carlo Padoan - in un colloquio con il direttore del Sole 24 Ore - dice: "La fase di #F_START# size=4 color=blue #F_MID#uscita dalla recessione è più lunga del previsto. #F_END# #/i# ---- "Previsto" da te e i tuoi compari economisti, ma è dal 2008, sono sei anni, che ogni anno per voi i dati economici escono sempre "peggio del previsto". Guardatevi il video di Ray Dalio, ^"come funziona la macchina dell'economia"#https://www.youtube.com/watch?v=PHe0bXAIuk0^, è a cartoni animati con sottotitoli in italiano per cui forse ci arrivate: #F_START# size=4 color=black #F_MID# sommando il denaro speso e il credito utilizzato si ha la spesa totale e la spesa totale muove l'economia#F_END#. Sono capace io che faccio l'economista a tempo perso, non è mica difficile, ma lo spiego per la centesima volta... Se aumenti le tasse e allo stesso tempo le banche riducono il credito ci sono meno soldi che girano (meno moneta e meno credito). Se riduci il denaro (moneta e credito), l'economia che è basata su transazioni in denaro, va "peggio del previsto". "Previsto" da imbecilli che fanno finta che l'economia non giri in base alla moneta che circola, ma dipenda da finzioni da professori, come le "aspettative" sulla "stabilità" ^ancora Pier Carlo Padoan ieri#http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/padoan-economia-peggiora-attesa-dati-pil-cca0dccb-98f6-464a-beed-769928cd0452.html#sthash.MiWgmSq2.dpuf^ #i# ....per superare la recessione, secondo "l'erede" di Quintino Sella, "non c'è altra via che le riforme". "L'Italia stenta ad uscire dalla crisi perché ha accumulato ostacoli strutturali e quella delle riforme è la strategia fondamentale del nostro governo", scandisce Padoan. "Semplificazione del processo legislativo, certezza della durata dei governi: questi due fattori sono estremamente importanti per #F_START# size=4 color=blue #F_MID# stabilizzare la fiducia e le aspettative#F_END# di imprese, famiglie, investitori internazionali" argomenta il ministro. "Altrettanto importanti sono le riforme del mercato del lavoro, della pubblica amministrazione e del fisco" aggiunge. #/i# Avete prosciugato le tasche della gente con il pretesto del debito pubblico, qui in Italia chi lavora deve consegnare la maggioranza di quello che riceve al fisco e quello che conta sarebbero #F_START# size=4 color=blue #F_MID#" le aspettative" sulla "certezza e durata dei governi" #F_END#. Le "aspettative", quando la gente vede arrivare al governo gente come te o come Monti o Visco, sono che ci saranno più tasse. Le #i# "aspettative"#/i# migliorano quando cadono i governi come il tuo perchè vuole dire che non si possono votare le finanziarie Vuoi una dimostrazione ? ^In Belgio da tre o quattro anni in pratica senza sono governo#https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=belgio%20senza%20governo^, perchè fiamminghi e valloni non si mettono d'accordo, quindi come "certezza e durata dei governi" sono messi malissimo. Sono senza governo! Hanno affrontato la crisi senza governo! #ALLEGATO_1# Risultato ? Non hanno potuto fare l'austerità come tutti gli altri paesi europei, non hanno aumentato le tasse, non hanno ridotto il deficit pubblico, e il loro debito pubblico ha superato il 100% del PIL. Sai cosa gli è successo ? Il Belgio NON HA AVUTO LA RECESSIONE. E' il contrario esatto di quello che blatera Padoan, quando i governi sono votati alla distruzione dell'economia, quando i governi sono sinonimi di tasse come accade nell'eurozona, è meglio essere senza governo come il Belgio, non avere nessuna "certezza e durata dei governi"

macellai - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 06 Agosto 2014 00:05

Qui il Movimento 5 Stelle distribuisce volantini per il boicottaggio di Israele, dei prodotti israeliani e altro che sia israeliano e dimostra coraggio (o incoscienza). Renzi saggiamente non ha proferito mezza parola, (sembra che stia per sostituire Cottarelli con Yoram Gutgeld, che ha fatto il servizio militare nello Shin Beth). Persino la LePen è tanto tanto cauta ed equidistante e sta attenta a criticare solo "gli eccessi di entrambi". Mica ci si può rovinare delle carriere politiche per Gaza e Palestina. Senza contare che i capi di governo che più si erano schierati per i palestinesi, Olaf Palme e il suo ministro degli esteri in Svezia, Anna Lindt, hanno entrambi incontrato misteriosamente una brutta fine, per cui porta anche male. #i# ^"Olof Palme, un caso ancora aperto di Enrico Fedrighini,27 febbraio 2013#http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/27/olof-palme-caso-ancora-aperto/514605^#/i# Ma Hamas ha lanciato 3mila razzi come mi diceva uno al ristorante... dunque, il 90% è stato intercettato e sembra abbiano causato uno o due morti, mentre ^Israele invece ha causato la morte di 1,803 persone#http://www.imemc.org/article/68429^, un rapporto di circa mille palestinesi per un ebreo e nel 2009 ci furono 4mila morti palestinesi per circa 4 o 5 ebrei per cui è un rapporto che rimane costante in Palestina. Ma prima erano stati ammazzati tre israeliani rapiti due mesi fa... Vero, e quanti palestinesi erano stati uccisi dall'inizio del 2014. Secondo il documentato e serio ^sito dell'americana Alison Weir "Se gli Americani Sapessero"#http://www.ifamericansknew.org/about_us/alisonweir.html^ una ventina, prima che venissero rapiti i tre israeliani.. ^Dal DailyMail, cadaveri di bambini palestinesi ammassati nei freezer#http://www.dailymail.co.uk/news/article-2714575/Humanitarian-crisis-Gaza-half-million-homeless.html^. Sulla stampa e sui telegiornali americani invece puoi cercare invano per questo tipo di immagini che perlomeno alcuni giornali inglesi invece mettono. Questo perchè... forse perchè... nei mass media americani incontri prevalentemente dei lontani parenti di quelli che bombardano a Gaza e giustamente usano riguardo ai loro lontani parenti

Crisi da mancanza di tangenti in Cina - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 05 Agosto 2014 12:23

Da quando in Cina hanno nominato questo Wang Qishan capo della task force anti-corruzione #i# "nelle grandi società di stato cinesi come PetroChina ad esempio, hanno arrestato così tanti managers che ora tutti devono segnalare la propria presenza ai loro capi ogni singolo giorno e se qualcuno non si fa vivo si assume che sia stato arrestato e si nomina automaticamente il giorno dopo un successore..."#/i# . Ogni manager cinese ora ha già un successore pre-approvato e appena non lo si vede in ufficio per più di un giorno dato che gli arresti avvengono in segreto e non si può sapere cosa stia succedendo lo si sostiuisce subito Dal Financial Times: (^so many senior executives have been detained that the company has established a reporting system in which top officials check in with department heads daily, according to Chinese media reports. If any of them drop out of contact they are assumed to have been detained by the CCDI and are replaced the following day by a preapproved successor.#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/bb14b9c4-1bce-11e4-9db1-00144feabdc0.html?siteedition=intl#axzz39RPF9NCw^ Sembra che più di 200 mila managers e funzionari siano stati inquisiti e in Cina vuole dire che prima questa speciale polizia segreta anti-corruzione ti arresta e ti interroga segretamente e poi il tuo caso arriva in un tribunale Le vendite di LVMH, Prada, Tiffany e le altre brand del lusso in Cina da un anno stanno soffrendo perchè di colpo la gente prende meno tangenti e chi ha rubato di più ha paura di mostarlo

...sembrano i fori causati da una mitragliatrice... - GZ  

  By: GZ on Lunedì 04 Agosto 2014 19:40

I resti del Boeing malese, più precisamente i resti della cabina di pilotaggio ^sono crivellati di colpi, di fori di pallottole#http://www.anderweltonline.com/fileadmin/user_upload/PDF/Cockpit-MH017.pdf^ di quelle che spara un aereo, non un missile della contraerea Sul NY Times invece gli esperti che vengono citati dicono che i buchi che vedi sono ^dovuti a all'impatto di frammenti di altre parti dell'aereo come il motore#http://www.nytimes.com/interactive/2014/07/21/world/europe/wreckage-offers-clues-on-why-flight-17-went-down.html?_r=0^, ma mostrano solo frammenti di altre parti dell'aereo, della carlinga, non della cabina di pilotaggio Se vuoi vedere i fori in un immagine a grande risoluzione clicca sul pdf (che è troppo grande per caricarlo) ^qui e noti fori di entrata ed anche di uscita#http://www.anderweltonline.com/fileadmin/user_upload/PDF/Cockpit-MH017.pdf^. Questo però lo vedi solo nelle immagini dei resti della cabina di pilotaggio, che è dove presumibilmente un caccia militare spara per abbattere un aereo (e senza dare il tempo ai suoi piloti di inviare messaggi) Intanto è arrivato un team di esperti dell'OCSE e dicono che ci sono dei pezzi dell'aereo abbattuto che sembrano esser stati colpiti "da una mitragliatrice"#i# (...Michael Bociurkiw of the OSCE group of monitors at his daily briefing described part of the plane’s fuselage dotted with “shrapnel-like, almost machine gun-like holes.” He said the damage was inspected by Malaysian aviation-security officials....#/i#) #F_START# size=3 color=red #F_MID#...almost machine gun-like holes...#F_END# ("quasi come i fori causati da una mitragliatrice..."), questo lo dice oggi il capo del team di esperti dell'OCSE...lo ^vedi qui che lo dice parlando con una giornalista ieri#https://www.youtube.com/watch?v=7ze9BNGDyk4^

Le fil rouge - defilstrok  

  By: defilstrok on Mercoledì 30 Luglio 2014 22:43

Circa dieci anni fa le quotazioni di Natural Gas alla borsa di Chicago sono passate in pochi mesi da 13 a 3 dollari. Cos'era successo? All'epoca gli USA avevano iniziato le esplorazioni di Shale Oil e Shale Gas, trivellazioni che consentono la raccolta di petrolio e gas depositati nelle porosità degli scisti argillosi. Per rendere chiaramente cosa ciò significhi, diciamo solo che gli Stati Uniti si trovano oggi ad un soffio dal superare la produzione di tutto il Medio Oriente. Nel 2010-2011 inizia la Primavera Araba. Praticamente tutto il Mediterraneo si ribella a chi li governa reclamando democrazia e libertà, rovesciando i governanti di Tunisia, Libia ed Egitto. Ma nel 2011 scoppia anche la crisi UEM che coinvolge Italia, Grecia, Spagna. Qualcuno prende di mira i titoli di Stato di quei paesi e, nello spazio di una settimana, li affossa creando anche lì, come sulla costa africana del Mediterraneo, le condizioni per rovesciare i governi. Il piccolo stato del Qatar è da sempre un alleato prezioso degli USA. Da anni, infatti, ospita la Quinta Flotta statunitense nel Golfo Persico. Ma la sua collaborazione era giunta agli onori della cronaca quando, a inizio 2013, si era rivelato quale misterioso sponsor di armi e denaro dietro i mercenari “ribelli” al governo di Assad in Siria, per instaurare un governo fantoccio utile a facilitare il passaggio di un oleodotto di gas naturale all'interno del paese per poi procedere in Turchia e, da lì, fin dentro l'Europa, come mezzo per aggirare la dipendenza dell'Europa nei confronti della Russia. Nel 2012 una crisi inattesa esplode a Cipro: l'Unione Europea è disposta a sostenere il sistema bancario cipriota, che sembrerebbe afflitto dalle perdite connesse alla detenzione di titoli greci, ma a una condizione: a patto che ciò avvenga con il contributo di un prelievo forzoso sui conti correnti: quelli degli oligarchi russi. E a proposito di Russia, vale la pena ricordare come, già nel 2004, gli USA si fecero apertamente sponsor della “rivoluzione arancione” in Ukraina. Appoggiato dall'America, vinse Yushenko considerato “una ventata d'aria fresca” nella soffocante aria russa. Purtroppo fu una delusione e allora nel 2010, sempre sponsorizzato dagli USA, vinse l'antagonista delle elezioni di sei anni prima, quello Yanukovich pubblicamente riconosciuto come un autentico criminale. Senonché, consci della “cattiva scelta dei candidati”, gli americani sobillano manifestazioni di piazza che portano qualche mese fa ad eleggere un tal Poroschenko. Non è molto conosciuto dalla popolazione ma, essendo il “re del cioccolato”, gode fama di stimato imprenditore. E' l'uomo giusto su cui spingere per approfondire la divaricazione tra filo-Russia e filo-UE, è l'uomo adatto ad aprire il divario separatista. Perché, anche in questo caso, la mano americana si fa tanto sentire in Ukraina? Ma perché dal 2013 un certo Edward Snowden, uomo dell'Intelligence USA (“the Whistleblower”, lo spifferatore) trova riparo in Russia, dove rilascia dettagliate rivelazioni sui metodi utilizzati dalla CIA nei suoi sistemi di sorveglianza concepiti per controllare anche mediaticamente, attraverso apparecchiature mobili ricche di “app” gratuite, social network appositamente congegnati, etc. Rivelazioni che, a suo dire, “costituiscono uno sforzo per informare il pubblico su ciò che viene fatto in loro nome, e quello che è fatto contro di loro”. Gli USA lo reclamano, ma il Cremlino lo protegge. E la Russia è il più grande fornitore di gas dell'Europa. E' passato qualche mese e l'Ukraina, sempre più divisa, vede prima lo scoppio della guerra civile e poi il referendum per l'adesione o meno a Mosca da parte dei separatisti e, infine, l'esercito russo ai confini. E' questione nota: dai tempi di Cavour la Russia anéla un accesso al Mar Nero attraverso la penisola di Crimea, perduta dopo il dissolvimento del regime sovietico. Da qualche mese sta succedendo una strana cosa: in Belgio, un conto non meglio identificato chiamato Bruxelles e “teoricamente” facente capo a un “privato” sta accumulando una quantità spaventosa di Titoli di Stato USA, facendone il maggior acquirente mondiale. Le ventate di crisi economica e geopolitica non scalfiscono l'euro e tanto meno le borse che continuano, imperterrite, ad osservare Wall Street in costante, impercettibile, ma comunque perentoria, ascesa. Finché un giorno Angela Merkel contesta agli Stati Uniti un'attività di spionaggio che, tra Stati amici, non dovrebbe esistere. Da lì a poco cominciano le prime espulsioni dalla Germania di alcune personaggi definiti diplomaticamente “non graditi” Il 16 luglio 2014 i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), che insieme hanno una popolazione di quasi 3 miliardi e un pil in continua crescita, stanchi del loro ruolo di subordine nei vari organismi internazionali, fondano la “loro” Banca Mondiale da contrapporre alla World Bank con sede a Washington. Il capitale della Banca Brics sarà di 50 miliardi di dollari, finanziato in parti eguali dai cinque Paesi fondatori, e avrà la sede a Shangai (Cina). Chi è il primo presidente del Consiglio dei governatori? Il nome non si sa ancora, ma sarà russo. Putin e i Paesi Brics fondano una Banca che sotterra Bretton Woods e rivoluziona la governance mondiale. Ma sui giornaloni italiani, però, neppure una riga. Guarda un po' te le coincidenze... Sono passate 24 ore, è il 17 luglio e viene abbattuto un aereo malese di linea civile che, chissà perché, aveva deciso di sorvolare il teatro di guerra, seguendo una rotta mai percorsa negli ultimi 10 viaggi, proprio 5 minuti prima della chiusura delle borse europee nel giorno delle scadenze tecniche. Di chi vuoi che sia la colpa? Ma di Putin! E... quando si dice il caso! Inizia a sfuriare una guerra israelo-palestinese come non si vedeva dagli anni '70. E risbuca fuori il Qatar: ora Israele accusa il Qatar di aver finanziato Hamas a Gaza. Mmmm... c'è qualcosa che non torna.... Qualche giorno prima gli USA avevano però già condannato BNP-Banque Nationale de Paris, a pagare una multa di 9 miliardi per aver finanziato operazioni che coinvolgevano soggetti sudanesi e iraniani, e le inibisce l'accesso al mercato dei capitali americano fatta salva la Federal Reserve di New York. Una scoppola spaventosa, che sostanzialmente inibisce alla prima banca di Francia l'accesso al mercato interbancario americano e le brucia ogni possibilità di affari con la clientela USA. Sarà un'altra coincidenza, ma è dello stesso giorno la notizia che la Francia ha consegnato alla Russia la potente nave da guerra “Mistral”. Dall'altra parte., però, non se ne stanno con le mani in mano. Putin vieta l'acquisto di qualsiasi mezzo elettronico dotato di chips Intel o AMD. Alle limitazioni al mercato frapposte a Microsoft, così come l'inibizione di Facebook e Twitter sul territorio russo condivisa con altri paesi, tra cui la Cina, se ne aggiunge un'altra: proprio in Cina scoppia il Meat Scandal, lo scandalo dei cibi che praticamente affossa, in una guerra non dichiarata, tutta la rete Mc Donald in Russia e Cina. Le ritorsioni russe e cinesi spingono gli americani a coinvolgere un'Europa riluttante, che nella Russia ha un partner strategico e il suo maggior fornitore di gas. Dopo aver ricattato la Francia è la volta della Germania: passano poche ore e le autorità di sorveglianza americane denunciano l'operatività di Deutsche Bank negli USA, attrubuendole molte carenze, mancanza di trasparenza ed eccesso di rischio. C'è il rischio di un seguito all'affaire BNP. Stranissimo, ma l'indice Cac40 della borsa di Parigi, da un paio di settimane è quello che performa peggio in tutta Europa... Sono state così gettate le premesse per costringere l'Europa ad unirsi alla guerra economica contro la Russia. E l'UEM si piega, compiacente, ai voleri degli USA: a fine luglio approva un embargo contro la Russia che contempla anche le tecnologie estrattive del petrolio ma, tra tutto, esclude un solo campo e una società: il gas e Gazprom. Lo stesso giorno gli USA, tramite l'alta corte dell'Aja capitanata da un americano e un canadese, condannano lo Stato russo a risarcire gli azionisti di Yucoz per diversi miliardi di dollari. Mi fermo qui. Io il "fil rouge" (anzi, per i puristi, "filrouge") lo vedo. Mi permetto un consiglio per i miscredenti: leggete “Confessioni di un sicario dell'economia”, o guardate “Wag the Dog". E poi tornate a dare una letta a quanto scritto

Un record mondiale : 53% di pressione fiscale - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 30 Luglio 2014 15:05

Nino Galloni le chiama le #i# ‘parrocchiette’#/i# anti austerità (cioè piccole correnti di pensiero alternative sulla crisi: una comunità di pensiero varia, con alti e bassi, ciarlatani e gente seria, non dissimile in questo anche dalle comunità di pensiero ufficiali dove trovi di tutto e il contrario di tutto....). In questo piccolo mondo anti-austerità c'è gente che vuole aumentare la spesa pubblica, come quelli di SEL-Tsipras che promuovono il ^referendum per abolire il tetto al deficit del 3%#http://www.riccardorealfonzo.it/^, chi vuole svalutare con la lira come Lega e prof anti-euro (vedi Borghi, Bagnai...), chi si preoccupa della ^moneta creata dalle banche come quelli che conosco un poco#http://www.claudiomoffa.info/2014/07/per-la-diversita-e-lunita-delle.html^... In realtà #F_START# size=3 color=red #F_MID# la cosa che conta è tagliare radicalmente le tasse, dal 53% al 33% del PIL#F_END# Perchè ? Perchè le multinazionali pagano in media sul 20-25% di tasse e in Asia pagano in media meno del 30%, per cui se vuoi "competere" devi ridurre il peso delle tasse al loro livello.I tedeschi se la cavano con un carico fiscale più alto (il 45% circa del PIL) ? Ma i tedeschi sono i tedeschi, nel caso che non ci sia fatto caso sono efficienti in tutto, nel resto del mondo non scandinavo e non germanico se porti le tasse vicino alla metà del PIL l'economia si ferma. La Francia stessa non ce la fa. ^Bisogna tagliare le tasse di di almeno 200 mld#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^, tutto il resto, incluso il ritorna alla lira che ti svaluta la valuta del 20 o 30% non è essenziale. -- ^"LA PRESSIONE È AL 53,2% (NERO INCLUSO) - LA CRISI HA AGGRAVATO IL CARICO DI TASSE: NEL 2000-2013 SU DEL 5%, COL PIL SCESO DEL 7%#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/siamo-pi-tartassati-mondo-pressione-53-nero-incluso-81921.htm^... TRANQUILLI, IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE#/i#, Gian Maria De Francesco per il "Giornale":#i# Se si considera la pressione fiscale apparente, cioè il gettito in relazione al reddito prodotto, l'Italia si trova al quarto posto con il 44,1%. Ma col nero arriviamo al 53,2%. Per Confcommercio ha tagliato le stime di crescita per il 2014 dallo 0,5 allo 0,3%... Un record mondiale imbarazzante per l'Italia e del quale la maggior parte della classe politica (soprattutto di governo) non prova nessuna vergogna. È quello della pressione fiscale effettiva che vede il nostro Paese in cima alla classifica Ocse con il 53,2% del prodotto interno lordo. È quanto emerge da un'elaborazione dell'Ufficio studi di Confcommercio sui dati del 2013. Come si giunga a questa performance da guinness è presto detto. Se si considera la pressione fiscale apparente, cioè il gettito in relazione al reddito prodotto, l'Italia si trova al quarto posto tra i Paesi più industrializzati con il 44,1%, superata da Danimarca (50,1%), Belgio (48,7%), Francia (47,8%) e Svezia (45%) che, effettivamente, tassano a più non posso ma, in generale, restituiscono servizi pubblici di buona qualità. L'Italia, però, detiene un altro record ed è quello dell'economia sommersa che produce il 17,3% del reddito nazionale. Il combinato disposto delle due realtà è che in Italia su ogni euro dichiarato si pagano 53,2 centesimi di imposte. Al danno delle stangate si aggiunge la beffa della depressione. L'Italia, infatti, è uno dei Paesi che maggiormente ha subito gli effetti negativi della recessione: lo sbilancio dei conti pubblici è stato, infatti, curato da quasi tutti i governi con nuove tasse che hanno ucciso la competitività e la produttività della nostra economia. Nel periodo 2000-2013 la pressione fiscale italiana è aumentata del 5% mentre il Pil reale pro capite è diminuito del 7 per cento. Non è questione di «euro sì» contro «euro no»: sia la Germania, regina di Eurolandia, sia la Svezia, che s'è tenuta la corona, sono cresciute nello stesso periodo rispettivamente del 15 e del 21% solo perché hanno ridotto la pressione fiscale (del 6% Berlino e del 14% Stoccolma). La situazione è talmente triste che, propone Confcommercio, con l'inclusione di traffico di droga, prostituzione e contrabbando nei metodi internazionali di calcolo del Pil si possono sbloccare 1,68 miliardi di risorse con cui si potrebbero destinare 250-300 euro a testa per ciascuno dei sei milioni di italiani poveri assoluti. Il peggio deve ancora venire. L'Ufficio studi di Confcommercio ha, infatti, tagliato le stime di crescita per il 2014 dallo 0,5 allo 0,3% a causa del crollo degli investimenti (-0,9%). Ecco perché il presidente della confederazione, Carlo Sangalli, ha ribadito la sua ricetta anti-declino: «Per far ripartire l'economia bisogna realizzare subito una poderosa operazione: meno tasse e meno spesa pubblica, più riforme e più lavoro». La propensione al consumo è in calo e il «mix esplosivo Tasi-Imu-Tari» sta complicando la vita di famiglie e imprese. «Tenere i conti in ordine non può ostacolare la crescita» perché, altrimenti, i problemi si acuiscono e «non si può escludere a ottobre una manovra correttiva», ha concluso. «Serve un'operazione-verità», ha chiosato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, intervenuto al convegno, aggiungendo che «gli ultimi due trimestri 2014 di crescita piatta o negativa trascineranno i loro effetti anche nel 2015», rischiando di compromettere anche la mini-ripresa. Di qui la mano tesa a Renzi. «Il governo faccia una vera riforma fiscale sfruttando la delega e abbassando le tasse e, allo stesso tempo, riformi seriamente il mercato del lavoro», ha detto Brunetta promettendo collaborazione. Il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, però, ha replicato che «non c'è bisogno di una manovra correttiva». Se, però, non si attuerà una vera spending review, Renzi rischia di perdere la faccia.#/i#

IL PIL USA truccato del 3% - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 30 Luglio 2014 11:42

Sul Financial Times, Andrew Smithers che è uno degli economisti e esperti finanziari più rispettati in Inghilterra, spiega questo mese che ^il PIL degli USA è stato fatto aumentare del 3% e rotti CAMBIANDO IL MODO DI CALCOLARLO#http://blogs.ft.com/andrew-smithers/2014/07/with-gdp-facts-depend-on-how-you-measure-them/^. Dall'anno scorso gli USA sono l'unico paese al mondo (presto seguito da UK) che considera le spese in ricerca e sviluppo non un costo, ma un prodotto. Più precisamente in America si calcola il NPV il valore presente scontato ipotizzato delle spese di ricerca e lo si somma al PIL Il PIL americano è calcolato da metà anni '90 in modo diverso da quello di molti altri paesi perchè considera ad esempio che computer e cellulari si riducono di prezzo se migliorano come prestazioni, cioè tu compri un Iphone da 500 dollari, ma dato che è meglio di un altro cellulare nelle statistiche di inflazione viene computato non al suo prezzo, ma con un fattore di sconto che tenga conto delle prestazioni (lo chiamano "hedonic adjustment") Inoltre in USA si utilizza il "costo dell'affitto virtuale" per computare l'impatto del costo delle case nell'inflazione. (lo chiamano "owner inputed rental...") Questa però del sommare il valore presente scontato ipotizzato delle spese di ricerca al PIL è unico al mondo e come spiega in dettaglio Smihters non ha alcun senso, salvo quello di far apparire il PIL maggiore di quello che è

chi ha cominciato per primo, quanto indietro nel tempo si deve andare? - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 29 Luglio 2014 03:12

Israele ha ucciso negli ultimi giorni circa 1,000 palestinesi a Gaza, questo in risposta al lancio di razzi che hanno causato la morte, mi sembra, finora di un israeliano, il quale era in risposta all'uccisione di due palestinesi, il ragazzo bruciato vivo da coloni israeliani e dozzine di palestinesi massacrati di botte.. questo in risposta al rapimento di tre israeliani, poi uccisi... e prima di loro circa 30 palestinesi erano già stati uccisi, dal 1 gennaio 2014... Da dove si comincia, qual'è il nodo, qual'è il nocciolo di tutta questa storia ? Per il Corriere della Sera, e la maggior parte dei grandi media, bisogna preoccuparsi dell'antisemitismo: #F_START# size=2 color=blue #F_MID# #i# "L’antico veleno del pregiudizio"...." - Pierluigi Battista Venerdì, 25 Luglio 2014.... "un’Europa di nuovo così ostile nei confronti degli ebrei...C’è qualcosa di mostruoso in un’Europa in cui le scuole ebraiche sono sotto il mirino dei terroristi, in cui i cortei sfociano negli assalti ai quartieri a forte insediamento ebraico (anche questo è accaduto a Parigi), in cui vengono minacciati e fatti bersaglio di raccapriccianti ingiurie i rabbini, ....non permettere che a Roma ancora oggi si possano ^immaginare assalti al Ghetto ebraico dove il 16 ottobre del ‘43 i nazisti deportarono uomini e donne sulla strada senza ritorno per Auschwitz...#http://www.lsblog.it/index.php/cultura/2793-l-antico-veleno-del-pregiudizio^, .. "#/i##F_END# Nel 2009 il lancio di razzi di Hamas su Israele causarono, mi sembra, la morte di 3 o 4 israeliani allo stesso tempo che Israele bombardò con aerei e carri armati Gaza uccidendo circa 3,500 palestinesi (perdendo una dozzina di soldati). Sia nel 2009 che oggi come negli altri "scontri" in Palestina, #F_START# size=4 color=black #F_MID# se ci fai caso il rapporto è sempre di 100 a 1 o 1,000 a 1 in termini di morti #F_END#(1,000 palestinesi...1 israeliano). Di solito, quando da una parte ne ammazzano 1,000 e dall'altra ne ammazzano uno o due non è una vera battaglia e neanche uno scontro, ma un massacro...no ? Al Corriere della Sera si preoccupano subito dell'antisemitismo, che risorgerebbe in risposta a questi massacri e ricordano Auschwitz. #F_START# size=4 color=black #F_MID#. Qui c'è sempre qualcuno che ha cominciato e poi ci si vendica e si va avanti per generazioni coi massacri e le vendette. Ma chi ha cominciato per primo e quanto indietro nel tempo si deve andare per capire il contesto ? Fino al 1943 ?#F_END# Inizialmente c'era stato il rapimento e uccisione di tre israeliani, da parte di un gruppo che ora, un ^capo della polizia israeliana ha detto essere di cani sciolti e non appartenenti ad Hamas#http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2014/Jul-26/265229-hamas-not-complicit-in-teens-kidnap-israeli-police.ashx^. Purtroppo, non sarebbe la prima volta che dei gruppi di palestinesi vengono infiltrati, vedi ^il caso della nave italiana "Achille Lauro"#http://it.wikipedia.org/wiki/Dirottamento_dell'Achille_Lauro^, presa d'assalto da un commando palestinese nel 1985, che buttò a mare un ebreo americano su una sedia a rotelle. Successivamente Craxi rifiutò il permesso di intervenire a catturare alcuni dei responsabili a Sigonella, come si ricorderà, e secondo alcuni questo contribuì poi al coinvolgimento dei servizi esteri nella sua caduta .... Ma stiamo a fatti meglio documentati: Ari Ben-Menashe, un intelligence advisor per il primo ministro di Israeli Yitzhak Shamir, ha spiegato nel suo libro, ^"Profits of War", che l'operazione Achelle Lauro fu ordinata dai servizi israeliani#http://www.amazon.com/Profits-War-Inside-U-S-Israeli-Network/dp/1879823012^ che avevano infiltrato il gruppo di Abu Nidal. Questo è solo un esempio della lunga serie di operazioni "sotto falsa bandiera" in cui sono specializzati i servizi israeliani (la Thatcher espulse il Mossad dall'Inghilterra quando venne fuori che un attenato palestinese era stato organizzato da loro) Negli articoli che appaiono sui grandi media, di Ostellino, Gad Lerner, Battista, Zucconi, Mieli e le altre "grandi firme" non si richiamano fatti del genere, ma si ritorna sempre al ricordo di quanto successo nel 1941 o 1943, le Fosse Ardeatine e Auscwhitz sono l'unico sfondo storico citato per capire quello che succede oggi in Palestina. Ma perchè non andare allora un poco più indietro nel tempo, fino al 1920 o 1930, prima di Hitler, quando invece erano al potere Leon Trotsky, Lazar Kaganovich, Zinoviev, Kamenev, Sverdlov... ^Gengrich Yagoda, capo della polizia segreta sovietica#http://en.wikipedia.org/wiki/Genrikh_Yagoda^ prima del 1936 ? Erano tutti dello stesso gruppo di Benjiamin Netanyanhu, Moshe Dayan, Ariel Sharon, Ehud Barak (anche se dai nomi russi non lo noti). E assiema a Stalin e Beria sono responsabili del massacro di alcune decine di milioni di persone in tempo di pace ^Alexander Solgenitzin#http://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Isaevi%C4%8D_Sol%C5%BEenicyn^ ha dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita a due volumi di storia: ^"Duecento Anni Insieme"#http://www.ibs.it/code/9788889015445/solzenicyn-aleksandr/due-secoli-insieme.html^, in cui documenta, tra le altre cose, che i campi di concentramento in Siberia erano tutti diretti da persone dello stesso gruppo etnico di Benjiamin Netanyanhu, Moshe Dayan, Ariel Sharon....Questo libro non è mai stato tradotto in inglese, provare a controllare su Amazon per credere. Non lo trovi. Il libro è stato tradotto in altre lingue, ma nessuna casa editrice del mondo di lingua inglese lo ha voluto pubblicare. Solgenitzin è di parte o un poco anti-semita dopo aver scritto questa opera, come ora scrive Wikipedia ? Prendiamo allora lo storico ebreo russo ^Yuri_Slezkine#http://en.wikipedia.org/wiki/Yuri_Slezkine^ che insegna a Berkeley e che nel suo volume: ^"The Jewish Century"#http://www.amazon.com/The-Jewish-Century-Yuri-Slezkine/product-reviews/0691127603?pageNumber=3^ documenta che il 70% della polizia segreta sovietica negli anni '30 era composta da persone dello stesso gruppo etnico di Benjiamin Netanyanhu, Moshe Dayan, Ariel Sharon #i# (“anyone who had the misfortune to fall into the hands of the Cheka stood a very good chance of finding himself confronted with and possibly shot by a Jewish investigator” p. 177). #/i# Insonma, la storia del XX secolo non è limitata solo al periodo 1941-1944 in Germania...molta più gente è stata sterminana nei venti anni precedenti e le vittime e i carnefici spesso si alternano... Ad esempio, se vuoi andare indietro nella storia, chi erano a capo dei lager sovietici ? Natalfy Frenkel e Mathias Berman, gente che oggi forse sarebbe in Israele dalla parte di chi bombarda Gaza visto che appartenevano allo stesso gruppo etnico... Allora cosa fai, vai indietro e nella storia e visto che #F_START# size=3 color=black #F_MID#a capo dei lager sovietici e della NKVD erano, in maggioranza, lontani parenti di Netanyahu #F_END# ne trai delle conclusioni per l'oggi ... ? Meglio di no. #F_START# size=4 color=black #F_MID#Qui c'è sempre qualcuno che avrebbe cominciato e poi ci si vendica e si va avanti per generazioni... Ma quanto indietro nel tempo si deve andare ? E perchè poi si deve andare indietro di generazioni per giustificare dei massacri di oggi...?#F_END#. Non è più semplice smetterla e basta ? Devono ridare ai palestinesi almeno metà della terra che gli hanno preso e devono smettere di massacrarli (e bisogna darci un taglio con la storia di quello che è successo nel 1943, perche altre cose sono successe nel 1933 o 1923..)

Non è con l'export che risolvi la crisi - GZ  

  By: GZ on Domenica 27 Luglio 2014 02:30

E' tutto verissimo, ma non è l'essenziale. Non è con l'export e con la svalutazione del cambio per aumentare l'export che risolvi la crisi ----#i# ^"Sono i danni della moneta forte in un Paese debole"#http://www.iltempo.it/economia/2014/07/26/sono-i-danni-della-moneta-forte-in-un-paese-debole-1.1275082"^ di Alberto Bagnai, Professore di Politica Economica Università di Pescara Quando un paese debole adotta una valuta forte, diventa un mercato di sbocco per i propri vicini più forti. Il potere d'acquisto che la valuta forte attribuisce ai cittadini del paese debole non può, per definizione, rivolgersi interamente ai prodotti nazionali (se il paese avesse una base industriale sufficiente, non sarebbe debole, ma forte). Fatalmente, quindi, questo potere d'acquisto si rivolge ai prodotti dei vicini più industrializzati. Importandoli, il paese debole manda in deficit la sua bilancia dei pagamenti. Perciò, quando si stringe un'unione monetaria, è indispensabile negoziare bene la forza della futura moneta comune. In uno dei suoi ultimi saggi, il professor Paolo Savona argomenta con Giovanni Farese che l'arretratezza del Mezzogiorno dipende anche dall'avere subito per tre volte un aggancio monetario fatto a immagine e somiglianza del Nord: con l'Unità (adottando la lira del Nord); dopo la Seconda Guerra Mondiale (con l'ingresso nel sistema di cambi fissi di Bretton Woods); e, infine, con l'ingresso nell'euro. In queste occasioni la valuta comune (italiana, mondiale - tramite l'aggancio col dollaro - o europea) si sarebbe rivelata troppo forte per il Meridione, favorendone la persistenza in uno stato di arretratezza. Per molti anni a questa situazione si è ovviato con quella che Savona chiama la politica della pentola bucata: trasferimenti dal Nord al Sud, come in ogni unione monetaria non ottimale. Ma ora che la forza dell'euro sta schiacciando anche il Nord, ora che Milano ladrona ha capito che Berlino non perdona, i trasferimenti non sono più sostenibili. L'allarme del Centro Studi Confindustria, secondo il quale dal gennaio di quest'anno al Sud hanno chiuso in media 24 imprese all'ora, dipende anche da un aggancio monetario doppiamente errato: troppo forte per il Mezzogiorno all'interno dell'Italia, e per l'Italia all'interno dell'Europa. Auspichiamo che, dopo la denuncia, Confindustria trovi il modo di venire a patti con la realtà, avviando una riflessione serena sul problema. #/i# ------ Tutto vero, però non è l'essenziale. Il presidente di Confindustria Squinzi è per l'Euro in modo molto convinto. Sai perché ? Squinzi, ha spostato la produzione della sua Mapei all'estero ormai.. ^"Noi abbiamo 43 stabilimenti in 21 Paesi, 7 in Italia. Nei prossimi mesi ne apriremo tre in Cina...”.#http://www.mapei.it/CMS/Img/TEMP1/PDF/RM71/rm71_pag6-7.pdf^ e crescono molto bene, non hanno problemi. Ma i profitti che fa esportando dagli USA o dalla Cina non li riporta in Italia, qui in Italia non passano… Squinzi è la prova che per aziende internazionali come la sua è indifferente il cambio, anzi meglio l'Euro della Lira... Qui a Modena c'è l'abbigliamento (Carpi) e la ceramica ad esempio e parlo con gente del settore. Entrambi hanno ormai spostato la produzione all'estero. Per le ceramiche per la parte di produzione ancora in Italia, quello che conta,è il costo dell'energia che a sua volta è fatto al 70% di tasse (a domanda: "vi serve una svalutazione", il suo CEO mi risponde: "No"…). Per l'abbigliamento l'export va bene, ma non dipende dai costi in euro piuttosto che in lire perché ormai producono quasi solo in Marocco e posti del genere.. Ero a pranzo sabato pomeriggio con un commerciale che da 30 anni gira il mondo per questi e diceva:#F_START# size=4 color=black #F_MID# "ma quale crisi… ci sono cinque grosse aziende di moda e abbigliamento in questo momento a Carpi che fanno soldi alla grande, ma in Italia questi soldi non passano…non li vedi in nessuna statistica..."#F_END# Questo inficia buona parte dell'argomento per il ritorno alla Lira BASATO SULL'EXPORT CHE MIGLIORA di Bagnai & C. Poi lo so che Bagnai ad esempio cita la statistica per cui la struttura dei costi dell'Italia è ancora quella di 20 anni fa in termini di % di beni intermedi ecc, ma sono questioni più complicate di quello che vedi con una statistica. Si dovrebbe chiedere del Giappone, un esempio clamoroso, sotto gli occhi di tutti, del fatto che la svalutazione per rilanciare l'export non funziona sempre... Il Giappone infatti ha svalutato del -30% dal 2012 ad oggi e guarda i dati; export -2% e import + 8% e continua ad avere un deficit con l'estero. Il motivo è la Globalizzazione. Anche i giapponesi stanno spostano le fabbriche in Cina e paesi dove il lavoro costa meno e le multinazionali giapponesi quando il cambio dello Yen scende del -30% fanno più soldi, ma producendo dalla Cina il cambio che scende non gli cambia la struttura di costi leggy qui ^"What Japan’s June Trade Disaster Really Means: Abenomics Is Flaming-Out" by Wolf Richter • July 25, 2014"#http://davidstockmanscontracorner.com/what-japans-june-trade-disaster-really-means-abenomics-is-flaming-out^ Per risolvere la crisi devi incrementare la moneta in Italia, eliminare il costo di interessi del debito pubblico e ridurre le tasse di 200 mld. Punto.

se non ci lasciate riformare la costituzione per realizzare l’autocrazia che vuole la grande finanza, la grande finanza vi lascia senza soldi”. - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 27 Luglio 2014 01:38

^da Marco Della Luna, "DOVE PORTANO QUESTE RIFORME", 24 luglio#http://marcodellaluna.info/sito/2014/07/23/dove-portano-queste-riforme/^ ….Diversamente da altri, io non biasimo moralmente i progettisti e gli autori di quanto sopra. Non dico che sono criminali perché sacrificano il 99% della popolazione agli interessi dell’ 1%. Infatti, il loro modello socioeconomico deflativo-parassitario-autocratico è più adeguato a ciò che i popoli sono, al loro effettivo livello mentale e di consapevolezza, che non è molto diverso da quello del bestiame, come dimostra la bovina docilità con cui si lasciano “riformare”. Il modello democratico, e anche il modello (post)keynesiano, presuppongono che l’uomo mediano e il popolo siano qualcosa che in realtà non sono affatto, quindi semplicemente non possono funzionare. Il modello socioeconomico deflativo ha, inoltre, il vantaggio di riuscire a imporre coercitivamente e dall’alto, di fronte al raggiungimento dei limiti fisici dello sviluppo e alla necessità di ripiegare, la necessaria decrescita ecologica dei consumi e della stessa popolazione, che in regime di democrazie nazionali non si potrebbe ottenere. ….Keynes denunciava nel 1925 esaminando le conseguenze dellapolitica economica del governo Churchill (Keynes, 1925): #i# Poiché il pubblico afferra sempre meglio le cause particolari che le cause generali, la depressione verrà attribuita alle tensioni industriali che l’accompagneranno, al piano Dawes, alla Cina, alle inevitabili conseguenze della grande guerra, ai dazi, alle tasse, a qualunque cosa al mondo fuorché alla politica monetaria generale, che è stata il motore di tutto.”#/i#. Alcune evidenti realtà, confermate dai fatti: -in un sistema basato sulla moneta-debito, salvo ripudiare il debito o condonarlo o eliminare i creditori, è matematicamente impossibile azzerare o anche solo ridurre il debito complessivo; -quindi chi lo propone come principio di virtuosità o come obiettivo o è un cretino o è un mistificatore; -un singolo paese, se è competitivo nelle esportazioni, può ridurre e persino azzerare il proprio debito estero realizzando avanzi della bilancia delle partite correnti, cioè prendendo denaro da altri paesi, ma ciò matematicamente aggrava in pari misura l’indebitamento estero di questi altri paesi; analogamente, un particolare cittadino, un’impresa, un ente pubblico può chiudere i propri debiti accumulando attivi negli scambi con gli altri soggetti economici, ma ciò si traduce in un pari aumento dell’indebitamento di questi; tuttavia, siccome l’indebitamento complessivo inarrestabilmente cresce per effetto dell’accumularsi degli interessi, tutti i paesi, tutti gli altri soggetti in competizione tra loro tendono ad affondare nell’indebitamento (in metafora: su una barca che sta affondando io mi posso salvare arrampicandomi sulle tue spalle, ma solo provvisoriamente); -ridurre il debito aggregato implica ridurre la liquidità nel sistema, perché tutta la liquidità è debito-credito; -quindi comporta un aumento delle insolvenze e dei fallimenti; -causa inoltre calo della domanda aggregata, quindi calo degli investimenti produttivi, i quali vengono fatti in base alle aspettative di redditività al netto delle tasse; sicché se i potenziali investitori vedono che la prospettiva è di tagli alla spesa pubblica, alta tassazione, riduzione del debito-liquidità, allora prevederanno che la domanda sarà bassa, cioè che non ci sarà domanda solvibile per i loro prodotti, perciò investiranno altrove. Attualmente in Italia abbiamo un programma di tagli alla spesa pubblica, una pressione fiscale che non può calare anche a causa dei 40 miliardi all’anno di riduzione del debito pubblico che il governo dovrà fare in esecuzione del Fiscal Compact, un reddito e una capacità di spesa in picchiata anche a causa dell’alta disoccupazione e maloccupazione, soprattutto giovanili; inoltre le banche stanno riducendo il credito alle imprese e alle famiglie e tengono altissimi i tassi: sanno che gli aspiranti mutuatari, data la mancanza di continuità del loro reddito, non avranno i mezzi per ripagare i prestiti, quindi logicamente non erogano prestiti, se non raramente e con spread altissimi, al decuplo dell’Euribor, per compensare il rischio – dicono. Quindi oggettivamente non ci sono le condizioni per un’uscita dalla depressione economica. Anzi, è in corso un avvitamento recessivo, che determinerebbe rendimenti altissimi sul debito pubblico, senonché qualcuno -la BCE e/o la Fed-, comprando sul mercato secondario, e distorcendo il mercato, li tiene artificialmente bassi – come fa ancora più vistosamente con le nuove emissioni del debito pubblico greco. D’altronde le banche italiane (ma non solo italiane) sono piene di sofferenze sommerse, ossia non dichiarate, e magari fanno aumenti di capitale di miliardi, uno dopo l’altro, per un multiplo della valorizzazione di borsa, ogni volta bruciando la liquidità acquista, in base a bilanci falsi, che nascondono questa realtà. Se essa affiorasse, avremmo il global meltdown del sistema bancario. A quale cliente una banca presterebbe il triplo di quello che vale in borsa? Qui siamo davvero “au bord du gouffre”! Eppure il sistema globale non pare aver esaurito la sua capacità di rilanciare e differire. I numeri sono infiniti, quindi, essendo la moneta fatta di numeri, infinita è anche la possibilità di rinviare la soluzione degli squilibri finanziari… Negli ultimi 20 anni o poco più un altro fattore è all’opera, a danno dell’economia reale e dell’occupazione: il settore speculativo, remunerando i capitali in esso investiti in tempi assai più brevi del settore produttivo dell’economia (consideriamo che un’operazione speculativa può durare mesi o giorni, mentre il ritorno negli investimenti industriali si può avere solo dopo anni), quindi dando rendimenti maggiori di quest’ultimo, sottrae al medesimo molti capitali, tendendo a lasciarlo a secco. Addirittura vediamo che molte banche, dopo aver ricevuto fondi pubblici o della banca centrale, non li prestano, ma li usano in parte per comperare titoli pubblici al fine di migliorare la loro capitalizzazione e di lucrare le cedole, e in parte per speculare, fare trading, in proprio. Conseguenza di questa competizione sui rendimenti, è che il settore produttivo, per cercare di trattenere i capitali offrendo loro una remunerazione competitiva col settore speculativo, si forza di dare, anno per anno, i massimi utili-dividendi possibili, e a tal fine fa alcune cose aventi un impatto negativo sull’occupazione, sulla produzione e sulla competitività, soprattutto nel lungo periodo: a)riduce la produzione dal livello che dà il massimo ricavo totale al livello che dà il massimo ritorno sul capitale investito (quindi fa tagli agli impianti e alle maestranze); b)riduce quanto possibile le spese correnti (compresi salari e manutenzione) nonché per investimenti (compresa l’innovazione) necessari a mantenere le posizioni sul mercato, cioè sacrifica gli obiettivi di medio e lungo termine a quelli di budget – da qui il termine budgetismo, che indica questa distorsione della politica aziendale. L’ottimizzazione del bilancio è anche richiesta dal bisogno di avere un buon rating dell’affidabilità bancaria, onde mantenere le linee di credito e contenere i tassi di interesse. Consideriamo anche che i managers degli investitori istituzionali come i fondi di risparmio e quelli pensionistici sono pagati in ragione al volume degli investimenti che attirano, e che questo dipende dai rendimenti che raggiungono, e che questi rendimenti a loro volta dipendono dai rendimenti delle azioni, ad esempio, che hanno in portafoglio. I rendimenti delle azioni dipendono ampiamente dai dividendi che si prevede che staccheranno, quindi di nuovo dalla prestazione anno per anno. Anno per anno, perché i managers restano usualmente in carica pochi anni, sicché non si interessano a come andrà una determinata corporation nel medio o lungo termine. La strategia delle imprese dell’economia reale avrebbe bisogno di pianificazioni e respiro di molti anni, specialmente in campi ad alta tecnologia; ma tutto cospira a distorcerla in funzione dei criteri dell’economia improduttiva. “Tutto questo è il mercato, quindi va bene, interferire sarebbe sbagliato” obietteranno alcuni. In effetti, è il mercato finanziario che interferisce con quello produttivo, cioè con quel mercato che, secondo la teoria, se libero e trasparente, dovrebbe, in base alle leggi sue proprie, portare alla piena occupazione e alla stabilità. E le interferenze del mercato finanziario nuocciono palesemente a quello produttivo. Molte società valide, quando si quotano in borsa, incominciano in effetti a subire queste interferenze disturbanti, che le fanno degenerare gestionalmente. Ciò succede regolarmente con le banche italiane che vanno in borsa. L’idea che la borsa serva a finanziare e a premiare la buona gestione delle imprese è smentita e capovolta dai fatti. Alla luce di quanto sopra detto, possiamo tranquillamente concludere che, quando un leader comunitario, soprattutto un leader italiano, promette crescita o impegno per la crescita, promette la sospirata flessibilità, promette che l’UE porta allo sviluppo – quando promette queste cose, e insieme dice che “le regole europee”, “il risanamento”, “il rigore di bilancio” saranno rispettati, mente sapendo di mentire, mente per imbonire la gente: il modello che viene implementato attraverso l’UE e l’Italia in particolare non vuole crescita, lavoro, sicurezza, rilancio produttivo, ma stagnazione. Come non vuole partecipazione popolare né diritti sociali. Al massimo sono ammessi interventi di riduzione del disagio sociale per prevenire che evolva in sommossa, o sussidii a categorie sociali realizzati a spese di altre categorie sociali (come gli 80 euro di Renzi), in una logica di divide et impera. Logica peraltro applicata anche tra gli Stati membri: consentire ad alcuni (Germania e soci) un relativo (e provvisorio) sviluppo a spese degli altri, onde avere il loro appoggio per completare l’opera di inversione costituzionale. Che si appalesa, oramai, come un’opera eversiva. E quando ci dicono “fare le riforme istituzionali è condizione per ottenere flessibilità di bilancio dall’Europa”, il significato è: “se non ci lasciate riformare la costituzione per realizzare l’autocrazia che vuole la grande finanza, la grande finanza vi lascia senza soldi”.

Il programma economico del centro-destra è il liberismo ? - GZ  

  By: GZ on Sabato 26 Luglio 2014 00:52

#F_START# size=2 color=blue #F_MID#[uno spettro si aggira per l'Europa, quello del #b# "Neoliberismo", Globalista Finanziario, che viene oggi succhiato sia dalla "Sinistra" che dalla "Destra#/b#. Questo pernicioso modo di pensare viene martellato nei nostri cervelli in vari modi oggi ovunque, da "Repubblica" al "Giornale" e oggi ci occupiamo di quelli di "centro-destra". #i# A proposito, perchè pernicioso ? #/i# Nel caso che ancora non ve ne siate resi conto, la Globalizzazione e il Liberismo sono ottimi per l'elite, ma letali per la maggioranza degli europei, specie nei paesi "deboli", #b#letali perchè mettono in concorrenza due miliardi di persone che oggi lavorano per 5 euro al giorno circa (in asia, sudamerica, nordafrica...), con ad esempio gli italiani che lavorano per almeno 50 euro al giorno circa. #/b#Con il risultato che #F_START# size=3 color=red #F_MID#i primi saliranno a 20 euro al giorno e i secondi, i lavoratori italiani, invece scenderanno sui 20 euro al giorno.... E simultaneamente inducono lo stato e le famiglie a riempirsi di debiti, per mascherare la perdita di reddito e per sfruttare anche da quel lato la maggioranza della gente ... ]#F_END# #F_END#. ------ #i# ^dal "Giornale" di oggi: "Centrodestra = Tagliare le tasse"#http://blog.ilgiornale.it/wallandstreet/2014/07/23/centrodestra-tagliare-le-tasse/^, In queste ultime settimane, dopo i negativi risultati delle formazioni italiane di centrodestra alle elezioni europee, si è osservato un florilegio di pubblicistica sulla possibile costruzione di un modello vincente per quest’area che nel nostro Paese, checché se ne dica, è maggioritaria e che il 25 maggio ha visto gli elettori disertare i seggi. Evidentemente, l’offerta politica non li ha convinti pienamente e hanno preferito andare al mare. Abbiamo così nell’ordine assistito: alla nascita di un nuovo movimento capitanato dall’ex Ceo di Intesa Sanpaolo ed ex ministro, Corrado Passera, che intende lanciare un’Opa su tutto ciò che è alternativo a Matteo Renzi e alla sinistra. all’autoproclamazione di Gianfranco Fini quale nuovo allenatore in grado di suggerire la ricetta vincente allo schieramento a un acceso dibattito per l’introduzione delle elezioni primarie per la scelta dei candidati di coalizione di centrodestra. a un ancor più acceso dibattito, organizzato dalla rivista Formiche, per organizzare una Leopolda Blu, ossia un happening sul modello di quello renziano alla Stazione Leopolda di Firenze nel quale simpatizzanti ed esponenti di quest’area facessero confluire proposte e paradigmi per riguadagnare il consenso perduto. Ed è proprio su quest’ultimo punto che Wall & Street vogliono dire qualcosa visto che quotidianamente si occupano di economia e di finanza e, quindi, non sono proprio gli ultimi arrivati. Escludendo qualsiasi notazione politica (che non è di nostra pertinenza), possiamo affermare tranquillamente quanto abbiamo sintetizzato nel titolo. Il centrodestra non ha bisogno di idee perché il centrodestra è una curva: la curva di Laffer, elaborata dall’economista che ispirò la politica fiscale dell’amministrazione di Ronald Reagan (e che fu tenuto in conto anche da Margareth Thatcher). Ebbene sì, abbiamo nominato due spauracchi della sinistra (e anche della destra italiana). Non possiamo farci nulla, ci dispiace: il centrodestra è questo. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Non è mica vero. Questo è solo il neo-liberismo globalista-finanziario "made in New York e made in London". Dalla rivoluzione francese in poi diciamo, si definisce in occidente spesso una destra (e una sinistra). La "destra" storicamente è stata: monarchica-nazionalista-"militare" (Action Francais e tutta la tradizione francese cattolica-conservatrice), Bismarck che inventò lo stato sociale "da destra" , gli Asburgo dell'impero austro-ungarico, la tradizione cattolica popolare vedi Sturzo e partito popolare confluita nella DC, la tradizione populista-agraria americana anti-"big money", anti-Rockfeller-Rotschild e anti-Gold Standard E per il bimetallismo, la tradizione"germanica" prussiana o nazionalista e in economia la Scuola Storica e Istituzionale che deriva da Franz List , nazionalsocialista ovviamente che era "socialista" come dice il nome e fascista che era dirigista, DeGaulle e dirigismo francese, Adenauer e "economia sociale di mercato" tedesca del dopoguerra, movimenti qualunquisti, etnici e nazionali e nazionalisti vari dalla Lega alla Marine LePen che si ispira a Maurice Allais ad es.... INSOMMA LA MAGGIORANZA DELLA "DESTRA", negli ultimi due secoli, NON E' STATA NEOLIBERISTA e GLOBALISTA. Perchè la destra era "nazionale" e quindi promuoveva una comunità in qualche modo solidale, con coloriture varie, ma solidale intorno alla terra, al sangue, al re, alla chiesa, all'esercito ecc... ma una COMUNITA' comunque. Solo gli anglo-olandesi e poi di recente gli americani erano individualisti e pensavano solo al "Mercato" ! In Italia, Francia, Germania e area germanica la destra non era in maggioranza globalista e neoliberista. (leggere ad es. qui del fondatore della Scuola economica tedesca, protezionista, sociale, dirigista... ^Franz List,.#http://en.wikipedia.org/wiki/Friedrich_List^.) #F_END# .... Andrew Laffer aveva registrato che, oltre una determinata aliquota, il gettito decresce perché l’eccessiva pressione fiscale favorisce l’evasione, l’elusione e l’abuso di diritto (si portano i capitali dove sono meno tassati). Convinse così Reagan che per rilanciare l’economia Usa bisognava abbassare le tasse. E miracolo fu… #F_START# size=3 color=blue #F_MID# E' vero in parte. Reagan aumentò anche la spesa pubblica, specie militare e lasciò aumentare i deficit pubblici come nessuno prima. #F_END# La curva di Laffer, infatti, altro non è che l’osservazione puntuale dell’applicazione della flat tax teorizzata dal premio Nobel, Milton Friedman (grande padre dell’economia liberale). Friedman riteneva che il sistema fiscale fosse un «casino del diavolo» (unholy mess): per semplificare e non incoraggiare gli evasori si sarebbe dovuta applicare un’aliquota unica (la flat tax) ed eliminare deduzioni e detrazioni. La flat tax si accompagna, generalmente, ai concetti di «no tax area» e di «imposta negativa», indi per cui il contribuente viene tassato solo sopra una determinata soglia di reddito e, se quest’ultimo è insufficiente a garantirgli una vita appena dignitosa, lo Stato gli ridà indietro gran parte della differenza tra il suo reddito e il reddito medio (non tutto perché altrimenti si incoraggerebbe l’economia di sussistenza).il centrodestra non ha bisogno di idee perché il suo programma politico è tutto contenuto in questa discriminate di tipo economico-fiscale. Ogni tanto, anche in Italia, qualche esponente di centrodestra si ricorda dei principi fondamentali: un segnale di vita non da poco. Ve la raccontiamo molto semplice ....Da questo postulato derivano alcuni corollari: Chi è di centrodestra non penserà mai e poi mai che sia giusto applicare un’imposta o aumentarla per favorire l’equità sociale e la redistribuzione. Lo Stato, se interviene nell’economia, moltiplica la miseria per tutti a vantaggio (non sempre) di pochissimi. Chi è di centrodestra non penserà mai e poi mai che la tassazione spietata (come quella messa in atto dai governi Monti, Letta e Renzi) sia uno strumento di assestamento del bilancio perché inutile e controproducente. Gli aggiustamenti si possono fare solo durante i cicli di espansione economica. Il centrodestra ama e persegue il pareggio di bilancio, #F_START# size=3 color=blue #F_MID# ma che 'azzo dici ?... hai appena citato Ronald Reagan che fece deficit pubblici maggiori di Carter e fu invece Bill Clinton che fece il pareggio di bilancio. Di Reagan era la famosa battuta quando lo attaccavano per i suoi deficit pubblici enormi: ^"non sono preoccupato del deficit pubblico. E' cresciuto tanto che ora può arrangiarsi da solo"#http://townhall.com/columnists/richlowry/2003/05/13/the_deficit_is_big_enough_to_take_care_of_itself/page/full^. Ma perchè scrivere di cose che non si sanno ? Perchè non scrivi di pesca con la mosca ? E Eisenohwer, sotto il quale la tassazione sul reddito in USA arrivò al 90% negli anni '50 ? Ma lo sapete che l'aliquota marginale negli USA sotto Eisenhower, repubblicano, "destra"... era il triplo di oggi ? E DeGaulle che era dirigista e solidarista e protezionista.....?#F_END# ... ma facendo dimagrire lo Stato anche a costo di innescare politiche temporaneamente recessive (come hanno fatto Reagan da governatore della California tagliando i dipendenti pubblici e Thatcher privatizzando il privatizzabile in Gran Bretagna). Chi è di centrodestra non crede in concetti come «comunione» e «comunità». La tassazione riguarda il singolo individuo in quanto è il singolo individuo che deve essere messo nelle condizioni di sviluppare il proprio potenziale. A chi dice, come l’articolo 3 della nostra Costituzione, che lo Stato debba promuovere un’uguaglianza sostanziale (e non solamente formale) tra i cittadini, un liberale risponde con le parole di Margareth Thatcher: «There is no such thing as society» («La società non esiste» perché esistono solo gli individui). Il centrodestra è proprio questo. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Ma dai... ma leggere un poco di storia.... Questa è solo la tradizione "anglo" e quella recente, perchè fino agli anni '80 anche nella destra americana e inglese la corrente populista, nazionalista, solidarista e "sociale" era molto forte. Era la destra che spesso era contro il mercato finanziario, Wall Street e la finanza...E se passiamo al centro europa la "destra" era "sociale", "dirigista", "protezionista"... #F_END# È vero: interpretazioni neokeynesiane hanno cercato di definire la curva di Laffer come un modo di sostenere la domanda dando denaro un po’ a tutti (come aveva suggerito Keynes a Roosevelt: aprendo e tappando le buche). Non è così: Laffer teorizza la ritirata dello Stato che diventa meno vorace e lascia più libero il cittadino senza vessarlo con le tasse appunto ma chiedendo il giusto. Il centrodestra e il liberalismo contemporanei nascono così: con Ronald Reagan e Margareth Thatcher, appunto. Come vi abbiamo fatto vedere nella foto in cima al post. Ci sono delle questioni da risolvere. Ne siamo ben consci. Ad esempio, rispondere alla vulgata dominante secondo cui la ritirata dello Stato sarebbe responsabile della crisi attuale. Niente di più falso: le teorie liberali (e liberiste) non sono certo autrici delle crisi e dello squilibrio. Da una parte la ritirata dello Stato va corroborata con un taglio della spesa pubblica (i cui effetti recessivi vanno tenuti sotto controllo). Dall’altro lato, la politica monetaria va strettamente monitorata proprio per evitare che la maggiore disponibilità di reddito generi conseguenze impreviste. Di sicuro l’attuale crisi ha tra le sue cause la troppa libertà lasciata dall’amministrazione Clinton alle banche Usa che ci hanno infettato con i subprime e via discorrendo. Così come la crisi del ’29 non si può imputare del tutto alla parte repubblicana. Laffer non era keynesiano. Tagliare le tasse non è dare una mancia come ha fatto il governo Renzi che ha propugnato, lui sì, una politica neo keynesiana. Tagliare le tasse è un’assunzione di responsabilità perché vuol dire che non si discrimina nessuno e che, proprio per questo, si cerca di far dimagrire lo Stato. ... Il paradigma del centrodestra è totalmente rovesciato rispetto a quello dominante. Ad esempio, è di centrodestra chiedersi (ma anche il centrosinistra farebbe bene a domandarselo) perché la crescita reale dei Paesi di Eurolandia – tranne la solita Germania – sia stata del 5-10% al di sotto di quella potenziale. Ed è un modello, quello del centrodestra, che implica quotidianamente un’assunzione di responsabilità. Se abbassare le tasse può creare ricchezza, perché dobbiamo assistere all’arricchimento della Germania a scapito del nostro Paese? Il centrodestra sa già qual è la risposta: la politica monetaria, così come quella fiscale, non va bene perché gli aggiustamenti di bilancio non si fanno durante i cicli recessivi come invece Frau Merkel ci ha imposto, mentre la rigidità dell’euro (e il tardivo intervento della Bce nell’immissione di liquidità sul mercato) è un freno sia alla produttività interna che alla competitività sui mercati internazionali. Ma l’accento è sempre sulla crescita, cioè sul prodotto tangibile della libertà. Libertà e tutte le parole che ne derivano non si prestano a compromessi.... D’altronde, chi si professa di centrodestra sa che può camminare, come Isaac Newton, sulle spalle di giganti che si chiamano non solo Laffer e Friedman, ma von Hayek, von Mises e Rothbard. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# La "scuola austriaca" è nata a metà anni '20 ed era minoritaria, erano un gruppo che ha contato per circa dieci anni e dopo il 1936 circa è letteralmente sparito e anche oggi tra parentesi contano per il 3% degli economisti. Quelli della "scuola di Chicago" attuale, Lucas, Sargent, Cochrane... non citano mai Hayek, Mises e Rothbard, il quale ultimo era un anarchico-libertario...La Scuola di Chicago che è quella che domina "a destra" è pro finanza, Rothbard era uno che vedeva la storia americana in termini di un complotto della grande finanza... quelli di Chicago adorano la grande finanza, ma che 'azzo leggete ? #F_END# E per chi è italiano su grandi come Luigi Einaudi e Benedetto Croce. Tutti punti di riferimento che mettevano innanzitutto la difesa dell’individuo e delle sue prerogative da qualsiasi attacco che potesse essere spacciato come tutela del bene comune (a partire dalle tasse). Di recente solo un presidente del Consiglio ha tenuto a mente queste lezioni (non lo citiamo affinché non ci si tacci di essere in conflitto di interessi). .... quello che non può aspettare è la messa in pratica della teoria di Laffer che di Reagan e Thatcher già fece le fortune.... #/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Quello di cui parlate è solo il neo-liberismo globalista finanziario, "made in New York e Londra...che va bene per le multinazionali e la grande finanza (e l'elite politica che li serve). Perchè credete ai giornali americani di oggi e non leggete mai dei libri di storia ? .... La Germania (in parte) e l'Asia seguono ad esempio un altro modello, che funziona meglio e nella storia la "destra" seguiva spesso un altro modello...comunitario, dirigista, "solidarista" protezionista, statalista, "sociale"....#F_END#

16 miliardi non cambiano niente per la vita delle persone... - GZ  

  By: GZ on Venerdì 25 Luglio 2014 19:40

(da Repubblica di oggi)...#i# Il Fondo monetario internazionale ha... infatti tagliato le proprie stime di crescita sul Pil italiano portandolo, per quest'anno, allo 0,3%, contro il precedente +0,6% di aprile. . La revisione degli economisti di Washington arriva pochi giorni dopo quella di Bankitalia che prevede per il Pil una crescita ancora più debole (+0,2%) [e quella di Confindustria che è scesa allo 0,1%]... "La nostra priorità è lavoro. Ma #F_START# size=4 color=blue #F_MID#le statistiche, credo, inizieranno a migliorare solo dal 2015", ha ammesso premier Matteo Renzi#F_END# , in un'intervista ad Alan Friedman per l'ultima puntata di "Ammazziamo il Gattopardo"..Il presidente del Consiglio, che parla prima dell'annuncio dei nuovi dati Fmi, spiega che sarà "molto difficile" arrivare alla stima dello 0,8% contenuta nel Def. E ammette: #F_START# size=4 color=blue #F_MID#"Che la crescita sia 0,4 o 0,8 o 1,5% non cambia niente dal punto di vista della vita quotidiana delle persone"#F_END#.#/i# Un 1,5% sembra non molto diverso da uno 0,4% a Renzi, che ha appena preso il 41% dei voti (di quelli che si sono presentati) alle europee, promettendo i suoi #F_START# size=4 color=black #F_MID#famosi 80 euro al mese.... che sono 12 miliardi di euro, cioè uno 0,8% del PIL#F_END#. Renzi oggi sputa su un 1,5% di PIL perchè.. #i# ehhh... 1,5% o 0,8% o 0,4% sono percentuali vicine allo zero...che cosa cambierà mai....#/i# Solo che il PIL italiano assomma a 1,570 miliardi di euro l'anno, per cui 1,5% X 1,570 miliardi di euro = 23 miliardi (o anche solo 16 miiardi se consideri (1,5 - 0,4%)). E Renzi ha stravinto un elezione promettendo uno 0,8% del PIL (gli 80 euro equivalenti a 12 mld...). E' bastato così poco perchè siamo un paese strozzato da una artificiale scarsità di moneta, per cui anche uno 0,8% del PIL sembra un miracolo. Gli chiedono come mai il PIL si azzera pure quest'anno, cioè come mai l'austerità che il PD ci ha martellato ha fallito ed essendo "un grande comunicatore", come dice anche PierSilvio Berlusconi, sbuffa che un 1,5% di PIL #i# "non cambia niente dal punto di vista della vita quotidiana delle persone"#/i#. Sicuro, non cambia niente nella vita dei politici.... che prendono dai 12 mila euro al mese garantiti, sia che il PIL faccia +1,5% o -1,5%...il loro reddito non è legato al PIL Renzi ora che gli dicono che la crescita nel 2014 sarà ZERO PER CENTO, se va bene, dice : #i# #F_START# size=4 color=black #F_MID#"ehh... quante storie... 1,5%... 0,4%..." sono tutti numeretti piccini piccini... che differenza fa...#F_END##/i#. Ma sì... solo che per chi non lo sapesse, #F_START# size=4 color=black #F_MID# dal 1990 al 2008 l'Italia ha avuto una crescita media del PIL reale dell'1.4% annuo #F_END#(al netto dell'inflazione, che è quello di cui si parla). E oggi qualunque politico si vanterebbe come un pavone se riuscisse a riportarla a quel ritmo di crescita. Per chi non lo sapesse l'America negli ultimi 15 anni ha avuto un ritmo di crecita reale del PIL sul 2%. Nelle economie occidentali, dagli anni '90, la crescita reale del PIL annua è tra l'1,5% e il 2%.... In tutto questo la cosa importante è che oggi Renzi ha ammesso che (gli hanno appena detto che..) per tutto il 2014 l'Italia rimane in recessione....recessione nel 2009... recessione nel 2010... recessione nel 2011....recessione nel 2012....recessione nel 2013.... recessione nel 2014....(totale -9% di PIL in cinque anni) Ora, chi prenda in mano un qualunque testo universitario di economia ci legge che #F_START# size=4 color=black #F_MID#nelle economie capitaliste le recessioni in media durano meno di due anni. #F_END# (controlla qui se vuoi, la terza colonna "duration", cioè ^durata delle recessioni...#http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_recessions_in_the_United_States^) Il ciclo economico dellle economie industriali di mercato o capitaliste è da sempre di circa 4-6 anni in media di espansione e 1,5 anni in media di recessione. Persino in Argentina, quando hanno fatto il crac e hanno svalutato del 70% nel 2001, poi la recessione è durata due anni e rotti. Persino negli anni '30 la Depressione durò, nei casi peggiori, circa quattro anni (1931-1935). #F_START# size=4 color=black #F_MID#Da noi invece la recessione dura da sei anni. Questo non è previsto nei manuali di economia....#F_END#. Anche i paesi più sfi-gati, anche quelli con inflazione alta, anche quelli sudamericani ad esempio hanno avuto recessioni che duravano al massimo massimo tre anni. Quello che succede oggi in Italia non è nemmeno previsto dalla "scienza economica" di questi figli di buona donna