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I Cinesi pensano che gli Ebrei controllano l'America - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 15 Dicembre 2014 00:32

Ogni tanto bisogna allargare la visuale dalle solite cose dell'Italia e i soliti punti di vista dall'America. Cosa pensano i cinesi ad esempio del mondo occidentale ? E' interessante che una MonteFiore, un esponente di una delle più importanti famiglie al mondo, scriva questo articolo su una nota rivista come Tablet sul fatto che in Cina è diffusa l'idea che gli ebrei controllino l'America e l'occidente e si studi all'università il tema. ^"The Chinese Believe That the Jews Control America. Is That a Good Thing?"#http://tabletmag.com/jewish-arts-and-culture/books/167289/nanjing-jewish-studies^ #i# Prof. Xu Xin’s Institute of Jewish and Israel Studies at Nanjing University seeks to establish Chinese scholarship on Jews#/i#, By Clarissa Sebag-Montefiore|March 27, 2014 Tablet Magazine Nelle università cinesi si studia questo tema perchè, come le spiega un noto professore cinese: #b# "Had the Jews achieved nothing, no Chinese would be interested in them.”#/b# (" se gli ebrei non avessero tutto questo successo nessun cinese sarebbe interessato a studiarli..."), cioè i cinesi pensano che : a) sia vero e b) vogliono imparare anche loro come fare! Clarissa Sebag-Montefiore appartiene ad una delle famiglie dell'aristocrazia inglese ebraica, ^i Sebag-Montefiore#http://www.jewishencyclopedia.com/articles/10960-montefiore^ sono oltre che molto ricchi in Australia e Gran Bretagna anche una famiglia di intellettuali importanti, basta pensare a ^Simon Sebag-Montefiore#http://en.wikipedia.org/wiki/Simon_Sebag_Montefiore^ e i suoi libri su Stalin e l'URSS. Originari dell'Italia, diventarono poi banchieri in Australia e Inghilterra e si sposarono coi Rothschild e altre famiglie dell'aristocrazia finanziaria ebraica inglese (il loro patriarca ebbe 17 figli all'inizio del '800!)(^Qui un loro albero genealogico#https://www.google.it/search?q=sebag+montefiore+family&espv=2&biw=1177&bih=978&tbm=isch&imgil=ZwHRKDtz85N_yM%253A%253Bf8dDiK36iw8buM%253Bhttp%25253A%25252F%25252Fwww.jewishencyclopedia.com%25252Farticles%25252F10960-montefiore&source=iu&pf=m&fir=ZwHRKDtz85N_yM%253A%252Cf8dDiK36iw8buM%252C_&usg=__DNBKiBiGOkP6u_T2R1YfCubYI5s%3D&ved=0CEkQyjc&ei=jg6OVL7ZFMWwUezEgqgK#facrc=_&imgdii=_&imgrc=ZwHRKDtz85N_yM%253A%3Bf8dDiK36iw8buM%3Bhttp%253A%252F%252Fd5iam0kjo36nw.cloudfront.net%252FV08p665001.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.jewishencyclopedia.com%252Farticles%252F10960-montefiore%3B829%3B557^) Visitando la Cina la Montefiore ha imparato che nelle università cinesi professori importanti di "studi ebraici" studiano questo tema con un senso di ammirazione per l'abilità degli ebrei, pensano di avere molti tratti in comune e di poter imparare da loro. Ci sono tante cose in questo articolo che non senti mai discutere, ad esempio quando uno dei più importanti miliardari cinesi un anno fa aveva annunciato che avrebbe comprato il New York Times o il Wall Street Journal e sarebbe diventato un magnate dei media perchè "era molto capace di lavorare con gli ebrei in America". In realtà i proprietari dei due giornali hanno rifiutato persino di incontrarlo per discutere e ha dovuto rinunciare nonostante avesse i soldi sufficienti... (evidentemente non aveva studiato a sufficienza !) I Cinesi sentono un affinità verso gli ebrei e anche viceversa. Mao ebbe come consiglieri politici alcuni comunisti occidentali che erano tutti ebrei (Sidney Rittenberg, Israel Epstein... ) così come i suoi autori favoriti, anche in letteratura (Salinger, Saul Bellow, Philip Roth). Il riavvicinamento della Cina comunista con gli USA fu orchestrato da Kissinger che appartiene anche lui al gruppo e i cinesi notano queste cose... E un fatto noto che se anni fa, quando la Cina era ancora molto chiusa, giravi per la Cina gli occidentali che incontravi erano quasi sempre ebrei. Nel 1992 io ricordo il fidanzato della compagna di stanza a Losanna all'IMD di mia moglie, Joe Singer, un trader di commodities come il rame con Mark Rich a Zurigo che si era trasferito con la moglie a Shangai per cercare di mettere su un business (nel 1992 quando erano in pochi a pensarci) L'articolo di Clarissa Sebag-Montefiore racconta come in Cina sia normale pensare agli ebrei come un gruppo e una forza a se e anche discutere del fatto che controllano i mass media e la finanza in America. Questo con ammirazione, per studiare come fanno!. Ovviamente poi la -Montefiore è preoccupata di questa percezione, anche se è limitata solo all'Asia, ma l'articolo è anche divertente perchè descrive il mondo completamente diverso degli intellettuali e dei media cinesi di vedere il mondo (leggi ^qui il resto..#http://tabletmag.com/jewish-arts-and-culture/books/167289/nanjing-jewish-studies^)

abbiamo sempre tra le balle i comunisti - GZ  

  By: GZ on Domenica 14 Dicembre 2014 22:45

Chi era al corrente del fatto che il governo del PD ha messo l'IMU (una tassa sulle case) anche sui macchinari, sui capannoni e grandi macchinari "imbullonati", che sono stati equiparati agli appartamenti e alle case... ? #i# (...Nella determinazione della base imponibile del fabbricato industriale ^oggi vengono inclusi anche macchinari e impianti come presse, forni, magazzini automatici ecc., ancorati al suolo#http://www.confapimatera.it/wp-content/uploads/downloads/2014/11/sole-cos%C3%AC-limu.pdf^ ma che allo stesso tempo possono essere smontati, trasferiti da un sito all'altro, oppure ceduti per esser sostituiti. Si tratta, come detto, di "macchinari imbullonati" e non di veri e propri immobili che però, sulla base dell'attuale interpretazione di un regio decreto del 1939, entrano nella determinazione della rendita catastale....)#/i# ^"Bonometti a Lupi: «Assurda l'Imu sui macchinari»"#http://www.bresciaoggi.it/stories/Economia/951760_bonometti_a_lupi_assurda_limu_sui_macchinari/^, 19 dicembre 2014 #i# ...IN DIRETTA dagli impianti della Aso Siderurgica di Ospitaletto, con lo sfondo del laminatoio da cui escono i lingotti d'acciaio alla temperatura di 1.650 gradi, c'erano Paola Artioli, in rappresentanza dell'azienda, attorniata da alcuni dipendenti, e il presidente dell'Associazione Industriale Marco Bonometti...protagonista di uno scambio vivace col ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi «È una cosa assurda pagare l'Imu sui macchinari che ci servono per produrre, noi non ci fermiamo», ha esordito Bonometti chiedendo conto al ministro dell'emendamento alla legge di stabilità proposto da Confindustria per cancellare un balzello da tutti ritenuto ingiusto. Lo spiega Paola Artioli snocciolando le cifre della Aso Siderurgica che anziché pagare 400 mila euro di Imu come si pensava ha visto lievitare l'imposta a un milione di euro in seguito all'inclusione nel calcolo del valore dei macchinari e delle rendite catastali. Il gruppo industriale coi suoi ottocento dipendenti paga anche altri 18 milioni di costo del lavoro. #/i# ^"Morando: «Assurda l'Imu sui macchinari...»"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-11-23/morando-assurda-imu-macchinari-toglieremo-tassa--141420.shtml?uuid=ABsipBHC^, Il Sole24ore A chi mai nel mondo può venire un mente di utilizzare una tassa sulla casa come l'IMU per colpire anche i macchinari industriali e in un paese come l'Italia che è da cinque anni è sprofondato nella depressione economica ? Solo a degli ex-comunisti come quelli del PD, che che quando si tratta delle banche e banche centrali sono servili agli interessi finanziari, ma appena si tratta di imprese e imprenditori hanno sempre il riflesso condizionato del mungere il capitalista #F_START# size=4 color=blue #F_MID# In Italia il peso dello stato va (complessivamente) ridotto #F_END# Si vogliono altri esempi freschi di oggi ? ^"Evasione fiscale, Fermet assolta. Ma ora azienda è in liquidazione: ‘Stato risarcisca’"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/14/evasione-fiscale-fermet-assolta-azienda-in-liquidazione-risarcisca/1264098/^ #i# . “Il fatto non costituisce reato”. La formula è troppo semplice per rendere conto delle sofferenze e dei guai passati da Alberto Ricciardi, l’imprenditore 60enne di Massa che ha perso la sua azienda Fermet dopo una serie di verifiche della Guardia di finanza e di accertamenti dell’Agenzia delle entrate. Provvedimenti tutti annullati, uno dopo l’altro. Si chiude così il filone penale derivato dalle azioni del Fisco, con l’accusa per Ricciardi di aver evaso dal 2008 al 2010 tasse per un imponibile superiore ai 23 milioni di euro. La sentenza di assoluzione è stata pronunciata lo scorso luglio dal tribunale di Brescia, ma è passata in giudicato solo nei giorni scorsi, quando sono scaduti i termini per presentare appello. Il finale però è lieto solo sul fronte giudiziario. Perché nel frattempo la Fermet, un tempo leader nella trasformazione di materiali metallici da rivendere alle più importanti acciaierie d’Italia e con fatturato superiore ai 200 milioni di euro, è ormai in liquidazione da mesi. Le gru sono ferme, i 70 operai non hanno più il loro posto di lavoro. “Lo Stato ha distrutto questa azienda, ora deve rimediare all’errore”, afferma Giovanni Toffali, uno dei legali di Ricciardi. “Per questo stiamo preparando un’importante richiesta di risarcimento”. Sulla sorte di Fermet, va detto, ha pesato anche una sentenza del Consiglio di Stato. Che nel 2012 non ha riconosciuto un risarcimento milionario per una delibera con cui il consorzio pubblico Zona industriale apuana aveva assegnato senza bando un’area a un gruppo di aziende concorrenti. E ciò nonostante la Cassazione avesse in precedenza annullato la delibera medesima. Una vicenda che negli anni è andata in parallelo a quella principale dei controlli delle Fiamme gialle, a seguito dei quali nel 2009 alcuni fornitori della Fermet sono stati trovati senza dipendenti e senza la struttura necessaria per svolgere l’attività. Delle “mere cartiere”, insomma, come conferma il giudice di Brescia nella sentenza di assoluzione. Proprio per questo il Fisco aveva contestato a Ricciardi di avere dedotto a bilancio dei costi a fronte di fatture soggettivamente inesistenti, cioè dei costi realmente sostenuti, ma derivanti da operazioni in nero a monte della catena di approvvigionamento. Una posizione su cui l’Agenzia delle entrate ha fatto di recente marcia indietro. E ora anche il giudice, che sottolinea come non risulti “prova di difformità, totale o parziale, tra i costi sostenuti e i costi esposti”, giudica corretto il modo in cui Fermet ha contabilizzato quelle spese. Del resto la possibilità di dedurre costi derivanti da operazioni soggettivamente inesistenti era stata confermata a livello normativo già due anni fa. Ma ciò non aveva dissuaso l’Agenzia delle entrate dall’emettere una serie di nuovi accertamenti che hanno dato la mazzata finale a Fermet. Il contenzioso ha infatti impedito all’azienda di incassare un credito Iva da 5 milioni di euro. Soldi grazie ai quali si sarebbe forse salvata. Ma che ancora oggi è impossibile ottenere, nonostante l’accusa di evasione sia caduta, perché la legge impone anche alle società senza pendenze con il Fisco di garantire l’incasso dei rimborsi Iva con una fideiussione. La logica è questa: se un futuro accertamento fiscale lo riterrà non dovuto, il rimborso potrà essere recuperato dall’erario senza difficoltà. Ma quale banca firma una fideiussione a un’impresa finita in liquidazione? “Ora la battaglia è su questo – dice Ricciardi -. Il Parlamento deve modificare le norme. Io sono determinato a far ripartire l’azienda e a pagare tutti i miei fornitori”.#/i#

Mafia capitale e balle capitali - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 11 Dicembre 2014 00:32

I mass media italiani continuano a fare abbastanza pena C'è la storia di #b# Salvatore Buzzi#/b# , il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, che si era inserito nel giro della sinistra recitando il ruolo che piace tanto, #b#l'ex carcerato riabilitato che si occupa di ex-detenuti e li impiega per l'assistenza a immigrati e zingari #/b#, in pratica un santo!#/b# L'uomo era un genio, metteva assieme il ruolo dell Ex-Carcerato redento dagli studi + coop di ex-carcerati + zingari + immigrati, mancava solo qualcosa per i trans e gli intellettuali di sinistra con lui avevano un orgasmo. Di Buzzi i giornali scrivono tutti che "aveva ucciso una prostituta" tanti anni fa. In realtà Buzzi era un bancario, che aveva messo in piedi un grosso giro di assegni falsi e quando un collega in banca lo voleva denunciare, #b# lo aveva massacrato con 37 coltellate e poi aveva cercato di farlo sparire bruciando il cadavere#/b# . Per questo omicidio ha fatto solo 4 anni di carcere perchè si è messo a recitare la parte del detenuto redento dagli studi e Pietro Ingrao, Luciano Rodotà e altri luminari progressisti lo hanno raccomandato per l'indulto e poi ha avuto tutte le porte aperte per avere gli appalti che le giunte di sinistra danno appunto per tutto quello che è ex-carcerati, immigrati e zingari. Cioè Buzzi era un truffatore fin dall'inizio, che ha sgozzato un collega e cercato di farne sparire il cadavere e poi l'ha data a bere agli intellettuali e politici progressisti facendo un sacco di soldi con altre truffe ai danni dello stato... Poi c'è che tutti i media continuano a titolare #b# "Mafia Capitale#/b# " (seguendo l'input dei magistrati), mafia a Roma e parlare di boss, intimidazioni, picchiatori "spezza-pollici", terroristi neri, banda della Magliana, cosche, minacce, ecc... e però se ci fai caso non è stato ancora menzionato in tutta questa storia un solo episodio di violenza, anche solo un aggressione, un pestaggio, niente. #b# Massimo Carminati#/b# fa molto colpo per il suo passato con la pistola, è molto fotogenico nella vecchia foto con l'occhio di vetro, ha delle battute anche genialoidi come quelle sul "mondo di mezzo" e sembra avere una gran reputazione in tutta la destra ex-fascista di Roma. Carminati ha una fama da spericolato criminale con motivazioni politiche che in un epoca in cui hai Monti, Letta e Renzi e Draghi richiama l'uomo virile. Di sicuro c'è che ha rapinato parecchie banche una ventina di anni fa, ma non c'è un solo omicidio per cui sia stato mai condannato, solo e sempre rapina e detenzione di armi e anche quando ha perso l'occhio stava cercando di passare il confine disarmato e gli ha sparato la polizia. E' probabile che all'epoca dei NAR abbia anche lui sparato e ammazzato come Fioravanti e Alibrandi suoi camerati, ma non per la giustizia italiana e comunque sono cose di 30 anni fa. Nel giro di affari e appalti messo in piedi con Buzzi e soci sono girate (da quanto pubblicato finora) solo delle gran tangenti e mazzette politici e funzionari e poi amicizie e contatti politici.... L'Espresso due anni fa esatti pubblicò un inchiesta che raccontava praticamente tutte queste e per due anni i politici e gli altri giornali hanno ignorato la cosa mentre i magistrati accumulavano intercettazioni. Allo stato dei fatti (e i magistrati sembra abbiano già girato ai giornali l'intera ordinanza, faldone di migliaia di pagine con migliaia di intercettazioni), è un giro di tangenti per appalti a cooperative di qualche decina di milioni di euro, diciamo una "mani pulite" locale (romana) che coinvolge alcuni gli appalti per servizi a cooperative. ----- ^"BUZZI, L’OMICIDA MODELLO"#http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/buzzi-omicida-modello-vera-storia-sparita-cronache-capo-90415.htm^ Panorama, Contrariamente a quanto sostenuto a caldo da tutti i principali quotidiani italiani, Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, non è stato condannato nei primi anni 80 per omicidio colposo. Né, come è stato detto a Bersaglio Mobile, per l'assassinio di una prostituta. Salvatore Buzzi è stato condannato nel giugno del 1980 per aver ucciso con 34 coltellate un suo complice a Roma. L'episodio e il movente non sono irrilevanti per inquadrare il profilo psicologico e criminale di quest'uomo che, nel suo percorso di vita, casi di corruzione a parte, ha saputo prendere un po' tutti per il naso, financo due galantuomini come l'ex presidente della Camera Pietro Ingrao, il presidente della Caritas Don Luigi Di Liegro e lo stesso presidente Oscar Luigi Scalfaro che nel 1994 gli concesse la grazia, dopo aver constatato il pieno recupero del detenuto. L'omicidio che gli aprì le porte di Rebibbia avvenne nel giugno 1980 dopo che un suo complice lo aveva minacciato di rivelare ai superiori della banca per la quale lavorava il vorticoso giro di assegni falsi che incassava e si spartiva col suo socio, grazie alle mansioni che svolgeva. 34 coltellate, un alibi costruito in fretta e furia grazie alla complicità della fidanzata brasiliana, infine la confessione. Insomma, Buzzi, prima di diventare quello che sarebbe diventato, un detenuto modello che era riuscito a laurearsi in carcere (primo in Italia), per di più con il massimo dei voti, era sin dagli esordi un truffatore. Non esattamente il profilo criminale più adatto per gestire un fiume di denaro pubblico, come sarebbe avvenuto in seguito. Buzzi, in sostanza, era un imbroglione che non aveva esitato a uccidere in modo anche efferato e che, quando si trovò dietro le sbarre, seppe calarsi perfettamente nella parte, divenne il punto di riferimento dei detenuti di Rebibbia, il testimonial vivente della bontà della legge Gozzini, il fondatore di una cooperativa che avrebbe messo in pratica l'utopia costituzionale del reinserimento dei detenuti, l'uomo che aveva saputo studiare e riscattarsi, ricevendo pubblici riconoscimenti di parlamentari e dirigenti della sinistra e dell'associazionismo cattolico che si battevano da anni per i diritti e il reinserimento dei detenuti. Il resto della storia la conoscete, ma l'inabissamento, va detto, gli è riuscito alla perfezione. La domanda che molti si pongono è come sia possibile che un uomo che era finito dietro le sbarre non solo per omicidio, ma anche per truffa, al netto della condanna già scontata, possa arrivare a controllare un giro d'affari di soldi pubblici e appalti per 60 milioni di euro annui. Sciatteria politico-istituzionale? Complicità diffuse? Eccessiva fiducia negli esseri umani? Queste domande rimarranno probabilmente senza risposta. O le risposte contengono tutte un principio di verità. La nostra classe dirigente è un po' incompetente, un po' collusa e anche, nel migliore dei casi, un po' ingenua sulla possibilità di riscatto degli uomini. Si chiese una volta, per tutt'altra finalità, Pier Paolo Pasolini: «Può un uomo essere molto diverso dalla propria storia?»

tutti parlano della doppia moneta (e non la capiscono) - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 07 Dicembre 2014 15:14

#F_START# size=3 color=blue#F_MID# Tutti discutono ora di moneta parallela all'Euro e doppia circolazione monetaria! Da Fassina a Berlusconi, da Rinaldi a Ferrero e Guarino... #F_END# #F_START# size=3 color=blue#F_MID# Berlusconi insiste oggi#F_END# ^"Silvio Berlusconi ad Affaritaliani: verso il fallimento dell'euro"#http://www.affaritaliani.it/politica/intervista-berlusconi-esclusivo0712.html^, affaritaliani 7 dicembre, #i# "Il limite del 3% oggi non ha alcun senso ed ha come effetto quello di bloccare ogni possibilità di ripresa. Ma attenzione, sforare quel tetto per creare nuova spesa pubblica sarebbe inutile e pericoloso". "Nei prossimi giorni depositeremo in Parlamento una proposta di riforma complessiva del nostro sistema di prelievo, introducendo la Flat Tax, l’imposta piatta, uguale per tutti, al 20%, con un’esenzione totale per i primi 13.000 euro di reddito". E infine: #b# "La nostra proposta di doppia circolazione monetaria è, probabilmente, l’unico modo possibile per non perdere definitivamente la scommessa dell’euro. L’alternativa è il suo fallimento.#/b# Dobbiamo prepararci alle conseguenze economiche e politiche di questo accadimento"#/i# #F_START# size=3 color=blue#F_MID#Il prof. Rinaldi, uno dei tre noti paladini del ritorno alla Lira, spara a zero sulla doppia moneta (perchè ignora il problema di quanta moneta circola e pensa solo al tasso di cambio...)#F_END# ^"Iddio ci salvi dell’euro, ma anche dalla doppia moneta!" di Antonio Maria Rinaldi#http://www.controinformazione.info/iddio-ci-salvi-delleuro-ma-anche-dalla-doppia-moneta/^ #i# ..Ne tanto meno l’adozione di una moneta nazionale, permanendo in qualsiasi unione o accordo monetario a cambio fisso irrevocabile (ricordo che noi ci siamo dentro dall’1.1.1999 con la lira a 1936,27), può rimediare a questo “inconveniente”, anzi peggiorerebbe ulteriormente la già drammatica situazione in quanto ci farebbe ancor di più precipitare nel disastro economico visto che il debito pubblico rimarrebbe comunque espresso in euro così come le transazioni internazionali (export ed import) e pertanto non si avvantaggerebbero del naturale aggiustamento del rapporto di cambio necessario per compensare le asimmetrie fra diverse economie. Quali sarebbero i vantaggi per gli esportatori? E poi continueremo ad acquistare i prodotti esteri forti dell’euro a discapito di quelli prodotti in casa? Gli interessi sul debito li dovremo comunque corrispondere in euro mentre le risorse a tale scopo sempre reperire ricorrendo alla leva fiscale, ma in valuta locale, per poi convertirle in euro visto che quest’ultimo non lo stampiamo! Roba da lacrime e sangue! Con la doppia moneta non potremo invocare la Lex Monatae prevista da ogni giurisdizione (nel nostro codice civile artt.1277 e 1278) e prenderemo solo gli svantaggi e non i vantaggi di un ritorno unico e totale alla nostra valuta nazionale...#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Ma Baldassarri non è un economista di Forza Italia ? (mi correggo non è neanche un economista da quello che scrive...)#F_END# ^"Baldassarri: «È una pura follia. Meglio svalutare»"#http://www.iltempo.it/economia/2014/11/30/e-una-pura-follia-meglio-svalutare-1.1351530^ #i# L’idea di una doppia moneta in circolazione in Europa che sostituisca l’attuale euro è pura follia. Il problema non è quello di due euro differenti ma il fatto che la moneta unica è troppo sopravvalutata rispetto al dollaro». Porta chiusa dunque a due monete? «L’Europa non può oggi, nell’epoca della globalizzazione, permettersi di abbandonare l’euro. Già si presenta con 28 eserciti diversi. Si può immaginare cosa significherebbe tornare a più monete». Ma sarebbe in fondo una svalutazione che ci ha sempre aiutato al tempo della lira. «Si esaltano i pregi di una cosa del genere, ma nessuno spiega bene quali sono i rischi» Li spiega lei? «Diciamo che la seconda moneta potrebbe essere svalutata del 40%. Questo influenzerebbe l’export che crescerebbe, ma non il debito pubblico. I 2 mila e passa miliardi di euro resterebbero espressi nella moneta forte e così gli interessi. Senza contare il ritorno a tassi a due cifre su prestiti e mutui. Una situazione che gli italiani hanno dimenticato».#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Anche a sinistra !#F_END# ^"Euro: si può uscire a sinistra?"#http://www.lineadiretta24.it/esteri/8873-euro-si-pu%C3%B2-uscire-a-sinistra.html^, 24 novembre #i# ...all’incontro l’economista Emiliano Brancaccio (L’austerità è di destra e sta distruggendo l’Europa), Vladimiro Giacché (autore di Anschluss e di Titanic Europa), Enrico Grazzini giornalista che collabora con Micromega e Sbilanciamoci, Leonardo Mazzei del Movimento Popolare di Liberazione, #b#Paolo Ferrero#/b# di Rifondazione e, annunciato ma poi assente, lo stesso #b#Stefano Fassina#/b#.#b#Grazzini#/b# presenta una proposta nel mezzo tra la morte per austerità e i rischi di un’uscita unilaterale, il progtetto si basa su una doppia circolazione in cui lo Stato da liquidità a famiglie e imprese attraverso l’emissione dei CCF (certificati di credito fiscale) di fatto una pseudo-moneta garantita dal Ministero del Tesoro, pronto a riprendersela al momento di pagare le tasse.#/i# ^"Un appello per uscire dalla crisi con l’emissione di moneta statale a circolazione interna"#http://www.economiaepolitica.it/europa-e-mondo/un-appello-per-uscire-dalla-crisi-con-lemissione-di-moneta-statale-a-circolazione-interna/#.VIRZ4TGG98F^ Enrico Grazzini, Stefano Sylos Labini - 06 dicembre 2014 Economia e Politica #F_START# size=3 color=blue #F_MID#... anche i siti di finanza..#F_END# ^Silvio propone due monete: idee poche, ma confuse"#http://www.finanzainchiaro.it/silvio-propone-due-monete-idee-poche-ma-confuse.html^ finanzainchiaro, 1 dicembre #i# ...proporre una seconda moneta da affiancare all’euro, non è una cosa seria. E’ ovvio che occorre uscire dalla moneta unica (ed anche dall’Unione europea), ma semplicemente istituendo una moneta nazionale sulla quale dobbiamo tornare ad avere la piena sovranità. Per quanto riguarda poi la richiesta di “immettere forte liquidità per dare ossigeno alla crescita” sapete perfettamente che sono assolutamente contrario, sono “medicine” estremamente pericolose, soprattutto in un Paese già molto indebitato come il nostro, che potrebbero risultare deleterie soprattutto per le future generazioni.#/i# ^"Due monete, due guai"#http://www.opinione.it/economia/2014/12/03/coco_economia_03-12.aspx^ di Gerardo Coco, L'opinione

E' pericoloso illudersi - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 05 Dicembre 2014 19:23

Questa settimana un uomo è stato ammazzato a martellate per motivi razziali a St. Louis: ^"Hammers Attack Video"#https://www.youtube.com/watch?v=GIPZ09WcTWk#t=14^, cioè per vendicare la morte di Brown, il giovane nero a Ferguson colpito da un poliziotto bianco (che aveva aggredito) Era un immigrato dalla Bosnia, tre neri lo hanno attaccato e gli hanno sfondato la testa con dei martelli. ^Solo la comunità bosniaca della città ha protestato#http://www.stltoday.com/news/local/crime-and-courts/motorist-beaten-to-death-by-several-juveniles-with-hammers-teens/article_9f15bf49-c8b7-5bc3-8671-ac291f666084.html^. Reuters, AP e tutte le agenzie di notizie che "filtrano" quello che poi tutti i giornali del mondo pubblicano non hanno passato la notizia che è rimasta nelle cronache locali. Nessuno ha detto niente, nessuna TV nazionale, i grandi media e ovviamente quelli europei hanno menzionato il crimine, anche se era una vendetta razziale. Come sai che lo hanno ammazzato perchè era bianco ? Perchè c'è il video e i testimoni ^"Eyewitness: Before St. Louis Hammer Attack, 'Black People' Ran Up And Down Street Yelling, 'Kill The White People'"#http://www.breitbart.com/InstaBlog/2014/12/01/Eyewitness-Before-St-Louis-Hammer-Attack-Black-People-Ran-Up-And-Down-The-Street-Yelling-Eff-the-white-people-kill-the-white-people^ "at the 45-second mark, she said, “And, of course, it’s a white kid, right after black people running up and down the street saying, ‘Eff the white people, kill the white people.’ This is what we have.” Sempre questa settimana, il caso di una studentessa pugnalata perchè era bianca, ^"Delta College Attack a Hate Crime, Police Say" DECEMBER 1, 2014#http://fox40.com/2014/12/01/delta-college-attack-a-hate-crime-police-say^ #i# ...When we asked why she attacked the girl, it wasn’t just because of the comments made in the classroom, she expressed it was because she was a white female,” Bock said....#/i# Sempre questa settimana, uno scrittore ebreo del famoso SPLC, Southern Poverty Law Center, l'organizzazione anti-razzista più famosa d'America è stato ammazzato da due neri mentre era nel parco. ^"POLICE OFFER REWARD IN OAKLAND HILLS PARK DEATH"#http://abc7news.com/news/police-offer-reward-in-oakland-hills-park-death/415669^ ABC 7 News, November 29, 2014. Qui c'è una specie di ironia, perchè era uno che lavorava per un centro che appunto denuncia sempre il razzismo e se scrivi qualcosa come quello che sto scrivendo ti denuncia come ku-klux-klan e ti dice che sono crimini casuali.. E' pericoloso illudersi su questo tema, anche a livello personale in America. Ricordo sempre il programmatore di trading system appena arrivato dalla Russia che incontrai tramite un amico ed era appena uscito dall'ospedale dove lo avevano salvato dopo che un ragazzo nero gli aveva puntato la pistola alla testa, a Manhattan e senza dire beh... aveva tirato il grilletto. Bisogna stare attenti perchè ci sono circa 7mila omicidi l'anno, non 500 come in Italia. Se guardi le statistiche o controlli le notizie locali (non nazionali) vedi facilmente cosa fa la differenza con l'europa da questo punto di vista #ALLEGATO_1# #ALLEGATO_2#

Mandiamo 100 euro a casa loro invece che 2,500 qui in Italia - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 05 Dicembre 2014 18:51

una rapina cosa vuoi che frutti....magari Carminati e soci fossero rimasti a fare rapine... Questa banda di "Roma Capitale" faceva 60 milioni di fatturato solo con la Coop di Buzzi, succhiando i fondi pubblici per i centri di accoglienza per immigrati e per allestire e sistemare i centri nomadi. Un centro di accoglienza costa 2 milioni di euro. #b# Per ogni immigrato sotto i 18 anni il governo paga 80 euro al giorno, per cui Buzzi, Carminati e soci li dichiaravano tutti minorenni#/b# ... cosa razzo ci devono pagare con 80 euro al giorno, che sono 2,500 euro al mese ? (e sospetto non siano solo loro in Italia, figurarsi se a Milano o Napoli non succede, qualcosa del genere, magari meno sfacciato, stiamo parlando di un budget di centinaia di milioni di euro per gli immigrati e gli zingari) Pensa un attimo, #b# si spende 2,500 euro al giorno per molti di questi immigrati, li si fa arrivare dall'Africa apposta in pratica, per poi spenderci una cifra con cui potresti mantenere 2 disoccupati italiani#/b# Questo è il vero motivo per cui lo stato italiano ora fa arrivare dall'africa questa gente impiegando la Marina militare italiana per andarli a prendere sui barconi e farli sbarcare qui (la Kyenge credo facesse fare spot pubblicitari trasmessi in Africa per far sapere dell'operazione della Marina militare e incoraggiare quanta più gente possibile a provare la traversata). Poi una volta arrivati a Roma, lo Stato spende 2,500 euro al mese per ciascuno Se gli mandavi 100 euro con un bonifico diretto al loro paese, con Western Union o uno di quei servizi che usano gli immigrati per le rimesse dirette di denaro non è meglio ? Con 100 euro in centro-africa campano di sicuro e si evita che qui cu si rubi a man salva. Risparmi 2400 euro su 2500! un risparmio del 95% Quando questi si mettono sui barconi dalla Libia mandi la marina militare che li imbarca, prende i loro dati e poi li riporta in nordafrica e in cambio gli si inviano 100 euro al mese al loro paese, in Ciad, Sudan, Gabon o Egitto

Il mattone per affitto rende il doppio delle obbligazioni - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 02 Dicembre 2014 21:03

#i# Lei GZ denota una spiccata ignoranza in materia fiscale. Che cosa mi dice che la casa è tassata poco sul reddito? Prenda reddito piu' Tasi, Imu e vediamo se è tassata poco. Se tutti vendono è perchè la redditivita' è andata sotto i tacchi. Poi lei da buon (faccio il frocio con il cul degli altri) non mi dice di tassare i parassiti del trading come Lei. La casa adempie ad un servizio. Fino al livello in cui vi sono famiglie in affitto questo è un servizio. Se mi parla di rendita dei btp ci sta tutto, ma sulla casa mi creda...#/i# . ---- a dire la verità conosco queste cose e ci ho a che fare... I calcoli "microeconomici" sono sotto, ma in sostanza le quotazioni delle case sono scese molto, la tassazione si è ridotta del 75% (!) con la cedolare secca e nel frattempo i rendimenti obbligazionari sono crollati.. per cui oggi in Italia: #F_START# size=3 color=blue #F_MID# 1) Un milione investito in appartamenti (10 sui 80mq l'uno) può rendere un 6% lordo e un 4% netto di tasse e spese, quindi 40mila netti 2) Un milione investito in obbligazioni possono rendere oggi al massimo un 2% al netto di tasse e spese, quindi 20 mila netti#F_END# Non c'entra il rendimento degli affitti con il crollo delle quotazioni degli immobili. Come mostro sotto con un esempio concreto, gli immobili in media rendono sicuramente almeno il doppio ADESSO delle obbligazioni in Italia. Anni fa, no, perchè l'appartamento che oggi costa 1,200 al mq costava 2,200 il mq e quindi il rendimento in percentuale era circa la metà. In più, oggi grazie a Monti e Letta (il centro-sinistra!), c'è la cedolare secca al 10%, mentre prima pagavi l'IRPEF come persona fisica anche al 40% e rotti, o come società al 30% (sicuro con qualche deduzioni, ma qualche costo anche in più...). La cedolare secca fa un enorme differenza... 1) con 100mila investiti in un appartamento di 80 mq circa (diciamo che costa sui 1,100 euro e rotti al mq), lo affitti e prendi 520-550 euro almeno al mese quindi 6,500 euro all'anno (qui in Emilia, parlo di cose che conosco). Su cui paghi forse 600 euro di tasse imu,tasi...e poi il 10% di cedolare secca, quindi diciamo altri 600 euro arrotondando, restano circa 5,000 euro. Togli pulizie e piccole spese tipo luce condominale o falciare il giardino se c'è... Se si rompe la caldaia quell'anno sfig-a, la devi rimpiazzare e spende 2mila euro e rotti, ma si rompe ogni dieci anni giusto ? Poi se si rivolgi ad un agenzia vabbè dipende c'è chi fa da sè...ma insomma 4mila euro all'anno li tiri fuori in ogni caso salvo appunto rottura della caldaia o del tesso. Poi può essere che non pagano, ma diciamo che fai allora un discorso statistico, su 20 appartamenti in media hai uno che non paga...no ? Morale: restano 4mila netti. Ok, ora moltiplichiamo per dieci così è più evidente la differenza....e hai 40mila euro netti, vedi sopra.. 2) c'è bisogno di motivarlo ?...Se oggi hai 100mila euro e compri obbligazioni con poco rischio prendi un 2% con quelle di stato, al masssimo e devi comprare quelle italiane che sono a rischio default (anche se per ora non si nota), con quelle societarie per prendere un 3% devi ormai comprare un misto di fondi con dentro anche cose un poco rischiose... Poi paghi un 27% su quelle societarie e un 12% sui BTP... #i# (Nota bene: ho fatto assunzioni un poco ottimistiche su entrambi i casi: se volessi essere più pessimista anche le obbligazioni oggi al netto possono rendere, in Italia, di meno...a meno di non volersi prendere rischi di cambio o di paese con obbligazioni estere...Diciamo che il rendimento netto delle locazioni può essere un 3% e quello delle obbligazioni un 1,5%. Alla fine però è sempre che rendono la metà..)#/i# Il motivo delle quotazioni depresse è che le banche per fare un mutuo oggi vogliono vedere le analisi del sangue di tutti i famigliari. Solo quello. Il valore di mercato degli immobili lo fanno i mutui, se le banche li concedono facilmente salgono e se li bloccano scendono di prezzo. Oggi però grazie al fatto che le quotazioni sono scese molto e che la tassazione è con la cedolare secca gli immobili da affittare rendono il doppio...

La religione dell'Assenza di Differenze - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 02 Dicembre 2014 19:11

^James Watson, a cui si deve la scoperta del DNA#http://it.wikipedia.org/wiki/James_Dewey_Watson^, uno dei massimi scienziati viventi, ha venduto questa settimana la sua medaglia del Nobel perchè dal 2007 ha perso tutti gli incarichi, è stato licenziato dalle istituzioni scientifiche in cui lavorava e ha perso tutte le sue fonti di reddito Cosa ha fatto nel 2007 di terribile per essere escluso da tutto e dover vendersi la medaglia del Nobel ? In un intervista ad un giornale inglese ha menzionato en passant che gli africani non hanno lo stesso quoziente di intelligenza degli occidentali o asiatici ("All ^our social policies are based on the fact that their intelligence is the same as ours - whereas all the testing says not really")#http://www.independent.co.uk/news/science/fury-at-dna-pioneers-theory-africans-are-less-intelligent-than-westerners-394898.html^ Da quel giorno, come raccontava Watson al giornale che gli chiedeva della vendita del suo premio, è diventato un "intoccabile", nessuna istituzione ha voluto più avere rapporti con lui, in pratica dal 2007 per Watson è stata la morte civile (scientifica e accademica) ^"Sono diventato una non-persona, nessuno più vuole notare che esisto..""#http://www.washingtonpost.com/news/speaking-of-science/wp/2014/12/01/nows-your-chance-to-buy-james-watsons-nobel-prize-because-racism/^ #ALLEGATO_1# Notare il titolo con cui il Washington Post menziona la cosa: "vende la medaglia del Nobel perchè tutti pensano che sia razzista". Se si trattasse solo di una divergenza di opinioni Watson non dovrebbe vendere niente. E' perchè è stato licenziato e bandito da ogni istituzioni scientifica e accademica per cui ha perso ogni reddito, eccetto la pensione, che vende la medaglia del Nobel. La sua carriera è finita e vive in un limbo dal 2007 solo per una singola frase in un intervista in cui si parlava di tante altre cose. James Watson doveva essere molto più intelligente della media visto che era andato all'università a 15 anni e poi ha ricevuto il Nobel come biologo grazie ad un colpo di genio. Il problema a cui accennava è che non esiste una sola scoperta scientifica, inclusa quella della ruota e della scrittura che in Africa non sono mai state inventate, attribuibile a degli africani. Questo ha delle implicazioni per il funzionamento delle loro società. Lasciandosi scappare nell'intervista: #i# "tutti i test indicano che non è realmente vero... [che l'intelligenza sia la stessa in media]" #/i# Watson si riferiva ai test di biometrica e psicometria, i quali da decenni dimostrano che quello che a cui accennava è scientificamente fondato #ALLEGATO_2# a) il quoziente di intelligenza, l'abilità cognitiva, è misurabile tramite test e questi vengono largamente impiegati sotto altro nome come test del "SAT", "GMAT", "GRE" e simili per l'ammissione alla maggior parte delle università più esclusive (un punteggio al SAT sopra 2,000 equivale ad un QI sopra 130...), in America come in Cina. Quando fai domanda per il MIT o Stanford devi passare un test di un paio di ore che non presupoone nessuna conoscenza specifica di una materia, ma abilità logiche, spaziali e verbali generiche. In pratica con un punteggio del GRE, SAT o GMAT che equivale ad un QI inferiore a 115 circa è difficile entrare in un master o dottorato scientifico o tecnico e sotto 130 è difficile diventare professore di Fisica o Matematica. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#(Come mai allora vedi un numero non piccolo di afroamericani al college in America, anche quelli più esclusivi come Berkeley ? Perchè per loro il punteggio minimo di ammissione viene abbassato. Se dichiari nel modulo di essere "black" ti basta un punteggio più basso...Questo è un piccolo segreto, anche se è la politica ufficiale di tutte le università americane, che i mass media evitano di menzionare il più possibile. Ci sono cause legali ogni anno portate alla corte suprema di ragazze e ragazzi asiatici o bianchi che pur avendo passato i test con un punteggio elevato non riescono ad entrare, perchè c'era la "quota" di messicani o indiani o neri da riempire per cui si ritrovano gente con un punteggio molto più basso che è stata ammessa al loro posto...Ma non c'è molto da fare, perchè queste sono le leggi in America)#F_END# I test del QI vengono anche impiegati, sempre sotto altro nome, per determinare se un ragazzo necessita di un insegnante o corsti di sostegno. In pratica con un QI sotto 65 circa so richiede un aiuto extra per un bambino o ragazzo b) in tutta l'ampia letteratura sul tema (che ricade sotto "psicometria" come campo di studio) che si è accumulata da un secolo, effettivamente risultano differenze statistiche rilevanti tra le varie popolazioni umane, che vanno dal QI di 40 o 50 degli aborigeni australiani a quello di 130 deglia Askenazi passando per quello di 100 degli europei. Gli africani (in Africa) risultano avere un QI medio intorno a 65-70, cioè due deviazioni standard sotto quello medio degli est-asiatici e degli europei Nel caso degli afro-americani (vedi il grafico sopra) la media è più alta di circa dieci punti rispetto agli africani in Africa. Anche così la distribuzione statistica del QI, per la quale l'80% cade tra due deviazioni standard e il 98% circa tra tre deviazioni standard indica che la % con QI superiore a 130 (che è quello necessario per fare un dottorato in fisica o matematica) è quasi inesistente. Queste cose si possono leggere in dozzine di libri e paper accademici sul tema, libri che trovi in biblioteca o su Amazon, sono il consensus scientifico sul tema della misurazione delle abilità cognitiva. Sui mass media invece si deve fingere che tutte le popolazioni abbiano abilità mentali (medie) uguali, che gli ebrei siano intelligenti come i somali, che i cinesi siano intelligenti come gli indios sudamericani... IL dogma dell'Assenza di Differenze è una nuova religione sorta dagli anni '60 circa, che viene ora praticata in modo fanaticoin tutto l'occidente (ma non in Asia!). A differenza di altri culti superstiziosi del passato che possono essere scusati perchè all'epoca non era disponibile l'evidenza scientifica, questo culto coesiste invece con un ampia letteratura scientifica, accessibile a chiunque, che ne dimostra la falsità. Ma dato che costa molto caro violare i comandamenti di questa religione tutti la osservano (nella vita pubblica, salvo scuotere la testa o scherzare con gli amici in privato)

italiana incazzata - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 01 Dicembre 2014 23:10

^da un commento oggi sulla pagina Facebook del governatore della Toscana,#https://www.facebook.com/enricorossipresidente^ Martina Nesi: Bada Rossi, non è mica un problema con chi si fa le foto lei sa......penso che a nessuno importi con chi si fa ritrarre lei. Ognuno é libero di farsi selfie con chi desidera. Penso che i messaggi di disapprovazione derivino dal fatto che, per fortuna o per sfortuna, lei rappresenta una figura pubblica che dovrebbe ( purtroppo qui gli italiani sono ancora molto ingenui o forse ancora permane una speranza nel credere che una classe politica possa fare gli interessi dei cittadini) fare gli interessi del popolo. Ora, io parlo di me perché penso di rappresentare la situazione media: #b# 35 anni laureata e specializzata con il massimo dei voti, lavoro dai tempi del liceo, ovviamente sempre....come si dice? Libera professionista#/b# , che significa lavorare senza alcun diritto e con uno stipendio inferiore ad un dipendente qualunque senza alcun titolo di studio. #b# Lavoro la bellezza di 13 ore al giorno senza pause compresi sabato#/b# e spesso la domenica. Quando torno la sera verso le 22.00, dopo aver preparato la cena, c'è da fare le pulizie in casa.....se guardo quel nuovo ritrovato pubblicitario del "lavorare in europa" penso che sarebbe interessante uscire dall'italia peccato che qualcuno dovrebbe venire a badare entrambe le nonne in stato vegetale e i miei genitori non più giovani ed in piena salute ( sa com'è presidente...le sue eccellenze toscane sulla sanità #b# hanno scambiato un tumore maligno per un calcolo#/b# a mio padre....morale adesso è senza un rene....che vuoi che sia....é solo un rene considerando che ci sono voluti due anni per capirlo poteva essere andata sicuramente peggio E mia madre? Oltre #b# sette mesi per un esame#/b# , ha fatto in tempo a ridursi in carrozzina anche lei, alla fine, a pagamento, le hanno dovuto ricostruire la spina dorsale.....ma poteva andare peggio...). La vostra costituzione dice che il lavoro è un diritto. #b# Non posso permettermi di avere un figlio#/b# . Non saprei come camparlo visto che o rimango incinta o mi ammalo o mangio a fine mese: due cose contemporaneamente sarebbero inconciliabili. 3000 euro della cassa di previdenza per la maternità a quanti mesi d'affitto corrispondono? Ed il cibo e le analisi e ......sperando che sia una gravidanza serena....... La vostra costituzione dice che la famiglia é un diritto. Pago le tasse. Tutte. Sempre pagate. Non ho un debito, però molte volte non sono stata pagata io. Faccio volontariato e con i miei colleghi della protezione civile ad ogni acquata portiamo soccorso di qua e di là nelle zone toscane che rappresentano quell'eccellenza che pubblicizzava giusto una settimana fa. Ragazzi e ragazze inzaccherati di fango che ormai quasi tutte le settimane da un bel pezzo passano le notti a mettere carburante nelle idrovore. Vivo in mezzo a chi garantisce il servizio delle ambulanze.....quando inneggia a quella bell'opera dell'ospedale di Prato forse dimentica che senza i volontari la gente alla sua eccellenza nemmeno ci arriverebbe..... Se la si trovasse steso in terra, nonostante l'eclettica priorità di con chi si fa i selfie lei, la porteremmo sicuramente in nop, spero per lei che non succeda come a noi normali cittadini che magari siamo stati rimandati a casa per mancanza di posti letto....... #b# La gente non é razzista é solo parecchio incazzata.#/b#

i leader di sinistra non vengono più capiti - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 01 Dicembre 2014 22:58

C'è un sondaggio uscito oggi che mostra come il leader più popolare, anche se cala sempre un poco ^Renzi al 49%, dietro di lui ci sono Salvini (33%), poi Meloni (28%), Berlusconi e Alfano (!? incredibile ma vero sul 25 e 22% ciascuno) e poi Grillo staccato al 17%#http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11728041/Renzi-cala-nei-sondaggi--sale.html^. Dietro a Renzi quindi non c'è nessun leader di sinistra che riscuota fiducia (devi scendere a Vendola con un 10%). E Renzi si presenta come qualcuno che non è di sinistra in senso tradizionale e si può dire forse anche in ogni senso (salvo ovviamente le quote rosa e il mangiare la banana di solidarietà antirazzista, visto che oggi questi sono gli unici due temi che definiscono sinistra/destra) Come mai gli italiani non si fidano dei leader "di sinistra" ? Forse perchè ricorrono a queste trovate. #ALLEGATO_1# Questa del governatore di centro-sinistra della Toscana sembra un test psicologico della serie:#i# "metti alla prova il razzista che è in te"#/i# , cioè faccio in modo di provocare quanti più commenti #i# "brutti e cattivi"#/i# sugli zingari ladri, Salvini ci casca e si lascia andare, poi ci viene un bel titolo di giornale... appaiono centinaia di commenti ferocemente divisi in due (con i difensori dei rom che sono i più accesi)... e "ho portato avanti" il discorso sul razzismo (?), che evidentemente è l'unico vero pericolo oggi in italia Visto che questo è un sito di economia viene da menzionare la diffidenza verso i suoi vicini ha radici lontane, ad esempio il padre dell'economia, ^Adam Smith, fu rapito da bambino dagli zingari in Scozia nel 1720 circa e fu salvato da un suo zio#http://it.wikipedia.org/wiki/Adam_Smith^ che lo ritrovò (la storia è in tutte le sue biografie a partire dal 1700). Se il bambino Adam fosse rimasto invece con gli zingari che lo avevano preso, dato che presso la loro cultura vige il divieto in pratica di far studiare, saremmo rimasti senza Adam Smith. La domanda da porre al governatore è: quante persone hai mai visto o sentito che si siano intruppate sorridenti con un gruppo di zingari per farsi foto o altro ? Non nel tuo paese natale, ma IN ITALIA ? E' mai successo o mai succederà nella storia d'Italia, fatto salvo per dei politici eletti del centro-sinistra e solo per il minuto necessario alla foto per Facebook ? Il problema è ovviamente che se tutti fossimo come gli zingari che ne sarebbe della società, caro governatore ? Non c'è qualcosina di un poco sbagliato nella "cultura" di questa popolazione che da un millennio non si mescola con le altre per principio (razzista quindi), ignora e disprezza lo studio, la scienza, la cultura (salvo suonare un poco), il lavoro e insegna ai propri figli che non c'è nulla di male nel furto, nella truffa e nella ricettazione...? Si tratta di una "cultura" economicamente NON autosufficiente, che necessita di una società in cui inserirsi per sopravvivere economicamente, in modo per definizione parassitario, succhiando dal resto e dando in cambio.... giusto, dando cosa in cambio ? Nelle zone dell'Ungheria e Romania dove sono anche il 15% della popolazione non rimani impressionato dal loro contributo alla società Ah... no, una cosa la contribuiscono invece, la natalità. Le statistiche indicano che in tutta europa, pur avendo tassi di mortalità infantile doppi del resto della popolazione, continuano a fare tre figli di media e in un paese a crescita meno di zero come l'Italia ti fanno aumentare un poco la popolazione... Quindi governatore lei potrebbe qualificare meglio il messaggio e dire:"ecco il contributo dei nostri concittadini rom, fanno il triplo di figli degli italiani..."

"Servono due monete, serve l'emissione di una moneta nazionale" (Silvio B.) - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 01 Dicembre 2014 00:46

Prima Salvini e la Meloni, poi Grillo e ora... Berlusconi! Se non fosse che i partiti degli ultimi due si stanno squagliando ci sarebbe la maggioranza ora. ^"Berlusconi rilancia: affiancare a euro una moneta nazionale"#http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/4558452^ #i# Roma, 30 nov. - Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente a una manifestazione di FI a Roma per il 'No tax day', e' tornato a rilanciare la necessita' che #F_START# size=3 color=blue #F_MID# l'Italia si doti di una propria moneta: 'Servono due monete, serve l'emissione di una moneta nazionale#F_END# , ci diranno che non si puo' fare, che e' un sacrilegio, ma non e' vero, si puo' fare, e sara' il mercato a dire quanto vale rispetto all'euro', ha detto l'ex premier. #/i# Non sembra però che B. abbia letto del piano di creare crediti fiscali per creare moneta parallela perchè dice: "fluttuerà rispetto all'euro in base al mercato". Ma se fosse basata invece sul fatto che lo stato italiano la accetta per pagare le tasse la parità la fissa lo stato e non fluttua molto quindi (a parte un piccolo sconto per la liquidità). Comunque, meglio di niente, qualcosa si muove ora, vedi qui sotto anche Sallusti: ^"Basta con le aspirine contro l'Ebola economica O la va o la spacca"#http://www.ilgiornale.it/news/politica/basta-aspirine-contro-lebola-economica-o-va-o-spacca-1071691.html^ Alessandro Sallusti Dom, 30/11/2014, IlGiornale #i#...le proposte lanciate ieri da Silvio Berlusconi nel giorno del suo ritorno in piazza aprono una speranza. È una cura non convenzionale che prevediamo sarà osteggiata dalla medicina tradizionale. Cito alcuni ingredienti della ricetta: via le tasse per alcuni mesi dalla compravendita di immobili, alzare le pensioni minime a mille euro, istituire #b#una sola aliquota fiscale per tutte le famiglie al 20 per cento, stampare una moneta parallela all'euro su cui poter fare leva#/b#. Roba da matti? Forse, ma il mondo non lo mandano avanti certo, detto con rispetto, i ragionieri, i burocrati e neppure, come abbiamo ben sperimentato sulla nostra pelle con il governo Monti, i professori della Bocconi. #b#Dove troviamo i soldi? Li stampiamo, e se all'Europa non piace pazienza, crepi l'Europa, non noi.#/b# #/i#--- Sallusti trova delle parole azzeccate, ma se leggi i commenti sotto l'articolo dei suoi stessi lettori sono cinici e sarcastici perchè se per anni se dici una cosa e fai il contrario (FI e Berlusconi) poi chi ti crede più ? Anche volendo prendere sul serio: i) ridurre le tasse sulla casa e non i contributi in busta paga non ha senso, privilegi la rendita dopo che Monti ha già portato la tassazione sulle locazioni al 10%, cedolare secca. Se in più elimini le altre tasse sulla casa hai che un lavoratore paga il 50% circa che gli viene tolto dalla busta paga e uno che compra immobili praticamente niente ii) l'aliquota al 20% sia per un manovale che per un miliardario non ha senso, devi ridurre a zero l'IRPEF per chi guadagna meno di 20 mila euro piuttosto, togliere l'IVA a chi esporta e ridurre l'IRAP iii) introdurre una moneta parallela all'Euro è invece un idea ottima tanto è vero che ci si è scritto scritto un libro e se ne parla da almeno due anni qui. Se uno vuole introdurre una moneta parallela all'euro e deve poi pensare concretamente a come farlo, si accorgerà che non c'è altro modo che tramite emissione di crediti fiscali. Aspettiamo quindi con fiducia... #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Non c'è altra scelta infatti che iniziare a introdurre una moneta parallela all'euro, non puoi puntare sull'abolizione dell'Euro in Italia come implica Borghi, Bagnai e la Lega #F_END# (per ora...ma si spera sempre che il Signore illumini le menti...) Ad esempio ecco la lista di misure necessarie per garantire la conversione di tutti gli euro in banca in lire senza provocare la fuga di capitali. E' presa dallo studio di Roger Bootle di Capital Economics che ha vinto il premio Wolfson per il miglior piano di uscita dall'Euro: #F_START# size=3 color=blue #F_MID#" i) sospendere di colpo tutti i bancomat e i prelievi in contanti di euro (ad es sopra i 100 euro alla settimana) ii) chiudere le banche per alcuni giorni e riaprirle con tutti gli euro convertiti in lire (sorpresa sorpresa...) iii)...vietare per qualche tempo (giorni, settimane, mesi...) i movimenti di capiale in uscita ed entrata, vietare di comprare titoli e di investire all'estero o avere conti bancari all'estero, limitare l'indebitamento all'estero. Ai residenti si può imporre di scambiare in lire ogni valuta che ricevano dall'estero in qualche forma... Alle società estere operanti in Italia può essere vietato di rimpatriare gli utili.."#F_END# Queste misure, oltre che violare i trattati dei libera circolazione di merci e capitali firmati negli ultimi 30 anni soprattutto dovrebbero essere preparate in segreto e adottate di colpo a sorpresa, preparate tutte senza che nessuno prima se ne accorga! Pensa solo al software di tutta la contabilità bancario e aziendale che andrebbe preparato in anticipo. Senza che nessuno se ne accorga... In termini pratici, se pensi veramente in concreto come funzionerebbe e non ti limiti a slogan, DEVI COMINCIARE INTRODUCENDO UNA MONETA PARALLELA.. La moneta parallela può essere creata solo tramite crediti fiscali o titoli di stato fiscali... Quindi si avrà la soddisfazione di vedere che quello che qui si è scritto alla fine viene in qualche modo adottato man mano dai politici...perlomeno di centro-destra (per motivi antropologici e culturali già discussi) Il problema è che al ritmo con cui Salvini, Grillo e Berlusconi capiscono le cose e si muovono dell'economia italiana sarà rimasto poco...senza contare che se non si presentano con un piano vero e credibile, non riusciranno nemmeno

Marco Cattaneo qui si sbaglia proprio - GZ  

  By: GZ on Domenica 30 Novembre 2014 02:02

Marco (Cattaneo) ha pubblicato la sua ultima sintesi del piano di ^creare crediti fiscali (differiti) per 200 mld circa come modo di risolvere la crisi, senza uscire dall'Euro#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?m=0^. Rispetto alla formulazione nel libro di Hoepli ha cambiato la destinazione di 1/4 circa dei CCF, che ora vanno alla spesa pubblica per circa 50 mld, per cui "su 200 miliardi totali massimi all’anno, all’incirca 80 alle aziende private, 70 ai lavoratori e 50 allo Stato....". Questo non è comunque essenziale ai fini della discussione qui. ---- versione breve --- Per chi sia allergico a leggere più di una pagina: il piano di creare una moneta parallela in Italia tramite crediti fiscali risolleverebbe l'Italia, siamo d'accordissimo e per questo abbiamo scritto il libro. Ma #F_START# size=3 color=blue#F_MID#è anche un piano che porta necessariamente all'uscita dall'Euro, questo è sicuro al 100%. Non #i# "è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo.."#/i# #F_END# come adesso scrivi. Molte cose in economia sono solo probabili e non molte sono certe. Ma è più probabile ci si stabilisca la pace in Medio Oriente che l'Eurozona accetti che i singoli stati creino moneta per conto loro. Nel libro io l'ho dato per scontato contando che si capissse da quello che scrivevo dell'Euro nei due capitoli dedicati, ma se ora dici che "così si può far funzionare l'eurozona" bisogna spazzare via gli equivoci. #F_START# size=4 color=blue #F_MID#E' semplice: il principio fondatore dell'Eurozona è che i singoli stati non possano creare moneta e noi proponiamo di fare esattamente questo! #F_END# Il comunismo non "funziona meglio" se introduci proprietà privata, si sfalda.... L'Eurozona non "funziona meglio" se singoli stati si mettono ognuno a creare moneta senza la BCE, si sfalda! Equivale a cancellare la BCE, te ne rendi conto ? Con il nostro piano la BCE e Draghi non contano più, la politica monetaria passa in pratica al governo italiano, e secondo te la BCE (e la Bundesbank) lo possono anche accettare ? Conosci molta gente che accetta di mozzarsi le palle da sola ?... ---------- versione più lunga --- Piano piano si è chiarito che per Marco sarebbe veramente possibile creare moneta per 200 mld e : a) non avere nessun effetto rilevante sull'inflazione, b) non avere nessun effetto negativo sulla bilancia commerciale, c) mantenere il limite di deficit pubblico al 3% del PIL e inoltre d) sarebbe una soluzione potenzialmente accettabile dalla Germania e tutti gli altri Non concordo più sul modo in cui, assieme a Enrico Grazzini, Stefano Sylos Labini e Biagio Bossono (con la firma anche di Luciano Gallino) stanno portando avanti la cosa. Il motivo è essenzialmente che, anche se l'atmosfera del Natale che si sta avvicinando ora renderebbe più propensi alla fede, #F_START# size=3 color=blue#F_MID# non credo ai miracoli#F_END# (^"...Il progetto “moneta fiscale”, se adottato da tutti i paesi dell’Eurozona attualmente in difficoltà, è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo..."#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?m=0^) Proporre però qualcosa che essenzialmente equivale ad un miracolo, in questo campo ha due conseguenze poi non così positive:#F_START# size=3 color=blue#F_MID# 1) meno gente è disposta a darti retta quando ti sente e 2) crei confusione introducendo speranze poco realistiche#F_END#, che poi possono essere utilizzate anche politicamente da chi invece vuole mantenere la gente nello stato mentale annebbiato attuale. Bisogna essere invece il più possibile chiari: con l'idea che lo stato italiano emetta crediti fiscali e BTP fiscali per 200 mld, al di là dei dettagli tecnici, #F_START# size=3 color=blue #F_MID# si sta proponendo DI CREARE MONETA PER UN SINGOLO STATO nell'eurozona. Indipendentemente dal coordinamento e assenso della UE e della BCE. E non per qualche miliardo, ma SU UNA SCALA MAI SPERIMENTATA PRIMA in un periodo di tempo limitato#F_END#. Ovviamente la profondità della depressione economica attuale giustifica pienamente di farlo e chi scrive ha pubblicato milioni di parole a sostegno dell'idea dello stato che torna a creare moneta (e non più debito). Per questo abbiamo appunto pubblicato dieci mesi fa il libro. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Ma da 25 anni almeno tutta la costruzione dell'Eurozona, dell'Euro e della Banca Centrale Europea è fondata sul principio cardine invece che i singoli stati non possano MAI creare moneta#F_END# . Questo vuole dire che l'intera classe politica europea attuale, i banchieri centrali e banchieri vari che la contornano e il resto degli interessi finanziari che hanno spinto in questa direzione avevano i loro motivi per farlo. E se per 25 anni hanno ossessivamente chiuso ogni possibilità di creare moneta per un singolo stato, arrivando persino a far scrivere ora nelle Costituzioni (nel 2012 con Monti) addirittura l'obbligo del pareggio di bilancio, vuole dire che NON VOGLIONO PROPRIO CHE UN SINGOLO STATO CREI MONETA. Anche le ultime dichiarazioni fresche fresche di Mario Draghi ripetono che, anzi si deve andare su una unione sempre più stretta, e ridurre ancora autonomia dei singoli governi nazionali, contando solo ed esclusivamente sulla BCE per creare moneta Non capisco perchè si debba immaginare una realtà che non esiste, anche perchè questo non aiuta a "vendere" meglio il piano. Ripeto: qui di parla di proporre che un singolo stato, all'interno dell'eurozona", crei una "moneta parallela" (convertibile in euro con un piccolo sconto), per 200 miliardi. Anche se lo proponessi solo per 80 miliardi, come hanno fatto di recente Tabellini e Giavazzi (con modalità diverse...), incontreresti l'opposizione frontale di tutto l'establishment europeo da Draghi alla Merkel all'ultimo deputato del PD. E se la cifra che proponi è consistente, tale da risollevare l'economia italiana, avresti certamente qualche effetto sull'inflazione, sulla bilancia commerciale e sul deficit pubblico. L'esempio più semolice è quello del deficit estero. Immaginare che rimani nell'Euro, quindi una valuta sopravvaluta di almeno un 50%, forse anche 60% verso il marco (in base ai trend storici e alle valutazioni attuali degli uffici studi) e di un 20% verso il dollaro e puoi creare moneta per 200 miliardi e quindi anche poi un boom economico senza provocare un deficit estero non è credibile. Specie poi se ora introduci anche un aumento di spesa pubblica di 50 mld (che nel libro non c'era). Idem per l'inflazione. L'OCDE e la UE stimano ora il gap potenziale di occupazione e di produzione dell'italia a livelli che io trovo ridicoli (dicono che se la disoccupazione scende dal 13% attuale sotto il 10% si crea inflazione.... Persino il buon Cottarelli li ha criticati un poco.). Ma non c'è dubbio che inietti 200 miliardi, di cui poi 50 di spesa pubblica crei almeno un 4% di inflazione in un paese sclerotico in molte aree come l'Italia Ma il punto essenziale è questo: se la Germania e i paesi nordici da 25 anni ossessivamente dichiarano, che siano di centro-sinistra o centro-destra al governo, che NON ACCETTERANNO MAI CHE ALTRI PAESI CREINO MONETA PER CONTO LORO E TUTTO DEVE PASSARE PER LA BCE, se lo dicono, lo ripetono, lo ribadiscono, poi lo ripetono anche in inglese, francese e lo traducono in italiano per essere sicuri che hai capito, poi si incazzano ogni volta che qualcuno in Italia suggerisce vagamente forse di poterlo fare (Berlusconi 2011...), se insistono che lo scrivi nella tua stessa Costituzione, porca putt.. ma perchè non ci credi che facciano sul serio e che non lasceranno MAI creare moneta in modo autonomo ai singoli 16 stati attuali dell'eurozona! C'è sotto ovviamente il tema del "lato oscuro del forza" che andrebbe affrontato. In sintesi: chi governa le economie occidentali da circa 30 anni è sempre di più la Banca Centrale, che detta la politica monetaria in teoria, ma essa ora comprende anche creare migliaia di miliardi di moneta e usarla per fare di tutto, darla alle banche, comprare bonds di ogni genere, ETF, monetizzare debito....comprare ogni possibile asset cartolarizzato...e dettare ai mercati finanziari "la linea", con annunci calibrati sui tassi nei prossimi anni a venire, in cui ogni parola dei banchieri centrali provoca reazioni potenzialmente gigantesche. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Questo enorme potere della Banca Centrale, che in Europa è magnificato dal fatto che le si è tolto ogni vincolo nei confronti dei parlamenti, di alcun genere, è basato sul fatto che lo Stato invece non può più fare niente riguardo alla moneta. La può solo prendere a prestito! e ringraziare in ginocchio i banchieri centrali se ogni tanto gli comprano dei titoli di stato, sul mercato secondario. E farsi bacchettare da loro se non fanno abbastanza riforme, nonchè a lasciare posto subito ad un nuovo governo quando detti bancbieri centrali esprimono il loro dispiacere con il povero governo Bene. Quello che noi si proponeva è di...tagliare fuori la BCE, la Banca Centrale, il potere che oggi governa il mondo, con un ingegnoso schema dall'apparenza innocua... #F_END# Ma la si può dare a bere che così risollevi solo la domanda e fai funzionare l'economia senza traumi solo al pubblico, ovviamente la gente che conta capisce cosa c'è sotto. E se per caso dovesse essere mai preso in considerazione da qualche partito italiano ci sparerebbero a zero sopra. In sintesi, il piano di creare una moneta parallela tramite crediti fiscali serve a risollevare l'Italia, siamo d'accordo, ma è anche un passo che se adottato porta all'uscita dall'Euro, questo è sicuro al 100%. Nel libro non si è insistito sul tema dell'esito finale a cui porta un piano del genere sperando che questo aiutasse ad avere più spazio. Ma è passato quasi un anno, la situazione si sta incancrenendo, i partiti si stanno sfaldando, qualche guaio è in arrivo sotto forma di defalt e non si può, anche indirettamente, mettersi a creare confusione illudendo che l'Eurozona e l'Euro un giorno possano funzionare! Ripeto che alla fine #F_START# size=5 color=blue #F_MID#è semplice: il principio fondatore dell'Eurozona è che i singoli stati non possano creare moneta e noi proponiamo di fare esattamente questo! #F_END# ...Il comunismo non funziona meglio con la proprietà privata, si sfalda. L'Eurozona ...la stessa cosa se i singoli stati possono ognuno creare moneta senza la BCE... ---- dal blog di Marco Cattaneo ----- Perché preferire il progetto “moneta fiscale” alla “spaccatura” dell’euro ? Perché è una riforma che può essere tranquillamente discussa e analizzata alla luce del sole e non una “deflagrazione” da attuare di sorpresa, in tempi rapidissimi, con rischi di panico bancario e sui mercati finanziari. Perché non costringe la Germania a lavorare, d’improvviso, con una moneta rivalutata. Perché non c’è svalutazione dei crediti stranieri verso l’Italia. Perché non ci sono effetti redistributivi su aziende e banche, e contenziosi (inevitabili, nel caso della “spaccatura”, in quanto non sarebbe esattamente chiaro quali crediti e debiti si convertono in “Euro Nord” o “Nuovi Marchi”, e quali in “Euro Sud” o “Nuove Lire”). Perché il cittadino italiano non si vede trasformare i suoi risparmi, il suo stipendio, la sua pensione, d’improvviso, in un oggetto diverso. Quale sarà la reazione dei partner europei ? Il progetto “moneta fiscale”, se adottato da tutti i paesi dell’Eurozona attualmente in difficoltà, è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo, senza attuare una “transfer union” (che la Germania non accetta). Inoltre, elimina definitivamente il rischio di una deflagrazione dell’Eurozona. Tutto questo senza richiedere alcun contributo finanziario alla Germania, e senza convertire depositi bancari, titoli di Stato e altre attività finanziarie in una moneta destinata a svalutarsi. Non sarà un danno per la Germania ? No, perché in aggiunta a quanto sopra, l’Italia otterrà anche una forte ripresa economica, il che aumenterà il suo import, compreso di prodotti nordeuropei. Quindi rispetto a oggi… Oggi i saldi commerciali italiani sono positivi (partite correnti attive per l’1,5%-2% circa nel 2014), ma solo grazie a una domanda interna molto depressa, che limita le importazioni. Con la ripresa dell’economia, i due effetti si compenseranno – più import per la maggior domanda, maggior export netto per la maggior competitività. La bilancia commerciale italiana resterà in equilibrio, ma a livelli decisamente più alti sia di import che di export. In definitiva non ci si attende nessun effetto sull’inflazione ? Un qualche incremento è probabile, ma è esattamente quello che serve per riportarla dall’attuale livello zero (con rischio di cadere in deflazione) all’obiettivo BCE del 2%. ---------- leggi tutto il resto qui ---- venerdì 14 novembre 2014 ^Risolvere la crisi con una nuova moneta fiscale#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?showComment=1417307648788#c1439920952318834960^

tassare la ricchezza patrimoniale è giusto e anche utile all'economia - GZ  

  By: GZ on Sabato 29 Novembre 2014 21:09

Tassare tutti i "grandi" patrimoni (sopra diciamo il milione di euro ?) di una % pari al rendimento medio dei titoli di stato è giusto non solo eticamente, ma economicamente. Come alternativa al tassare i redditi con Irpef, Irap, contributi in busta paga. ^"UNO STATO FAMELICO – PER LE FAMIGLIE ITALIANE NEGLI ULTIMI 18 ANNI IL PESO DELLE TASSE È AUMENTATO DEL 40%"#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/stato-famelico-famiglie-italiane-ultimi-18-anni-peso-89704.htm^. #i# ...Tra il 1995 e il 2013 il peso delle tasse, delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali è aumentato di oltre 4.400 euro (+40,4%). Si tratta, per la Cgia, di una crescita più che doppia rispetto a quella fatta registrare dal reddito nominale netto medio disponibile (+19,1%)...#/i# Cioè sarebbe meglio, INVECE DI TASSARE I REDDITI DA LAVORO, TASSARE LA RENDITA, definita come la ricchezza investita passivamente nelle obbligazioni di stato che sono quelle a rischio zero (secondo Basilea e la definizioni di "safe assets" dell'industria finanziaria) Nel mondo di oggi, se uno ha un patrimonio di milioni di euro può investirlo in qualcosa di non rischioso, che non richiede alcun lavoro nemmeno di pensiero e ricavare un 3% circa ogni anno (e con inflazione ora a zero!). Questo denaro è tenuto fermo in pratica, non finanzia niente di utile all'economia e produce un rendimento senza fare un tubo, nemmeno pensare a cosa si compra #i# (" mi prenda dei BTP...o un fondo obbligazionario, ma con titoli di stato")#/i# . Questo denaro dal punto di vista dell'economia è come se non esistesse, questo non è "il capitale" dei libri di testo, che si suppone venga poi investito a finanziare qualcosa in modo diretto o indiretto. Allo stesso tempo però, per garantire questa rendita passiva e senza rischio, si devono aumentare sempre le tasse su chi lavora di continuo fino a soffocarli e fare affondare l'economia. NOTA BENE Bisogna qui ricordare il concetto essenziale: il denaro nel mondo moderno viene creato dal niente, come credito da parte delle banche o come credito senza interessi allo stato da parte della Banca Centrale. Da questo concetto essenziale deriva però che dei ricchi e della loro ricchezza te ne puoi anche fottere. Come ha spiegato Keynes e persino Friedman a volte e poi Mosler ecc.. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#il denaro moderno NON SONO OGGETTI COME L'ORO CON UN VALORE INTRINSECO, MA TRUCCCHI CONTABILI DELLE BANCHE E BANCHE CENTRALI. Il fatto che esistano o meno quindi dei "capitali" da parte dei ricchi è irrilevante per l'economia. E' rilevante solo se vengono impiegati e fatti circolare. Se restano investiti in immobili, preziosi, titoli di stato è come se non esistessero. Tanto vale tassarli, che così li usano #F_END# (Questo punto di vista può sembrare socialista anzi lo è, ma non è ne "di sinistra" nè "di destra" nel senso convenzionale dei termini perchè taglia attraverso questi clichè) #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Il denaro che si accumula, in se per sè, non è la ricchezza per un paese nè ha una relazione con la creazione di essa. Anzi, oltre una certa soglia, l'accumulo di ricchezza finanziaria è quello che frena e poi affonda l'economia reale#F_END#. Dato che la teoria monetaria che lo spiega risulta un poco ostica facciamo prima degli esempi. Ci sono nazioni sudamericane o medio orientali in cui una piccola minoranza ha enormi ricchezze che però non utilizza e quindi per il paese è come se non esistessero. La Grecia ha tanti miliardari, ma nel paese non investono per cui per lo stato greco e la popolazione greca è come se non esistono. Questo nonostante la Grecia non abbia mai tassato la ricchezza e anzi l'abbia favorita con un evasione sistematica a livelli che noi in Italia ci sogniamo. Negli Stati Uniti il numero dei miliardari raddoppia di continuo, si accumulano ricchezze incredibili, ridicole, e nel frattempo la massa della gente vede il proprio reddito reale non aumentare più da ventanni. Anche l'evidenza empirica mostra che l'accumulo di ricchezza NON HA UNA RELAZIONE CON L'ANDAMENTO DELL'ECONOMIA (e oltre un certo livello semmai ce l'ha inversa). Se poi vuoi la prova definitiva pensa alla storia della Corea, Taiwan, Cina, Hong Kong, Malesia... che hanno creato la più grande industrializzazione della storia dell'uomo, SENZA AVERE PRIMA ACCUMULATO I CAPITALI. Vi risulta che ne avessero nei primi decenni del loro boom ? Come hanno fatto a trovare i soldi ? Credito! Cioè hanno creato il denaro dal niente con convenzioni contabili del sistema bancario, ma in pratica dal niente, sulla fiducia... le loro banche sono stati istruite dallo stato a fare credito a chi produceva per l'export...E i soldi le banche dove li hanno trovati ? Li creano... Tassare allora la ricchezza quindi, ad un tasso di interesse pari a quello dei "safe assets", dei titoli di stato sostanzialmente, sarebbe utilissimo per l'economia. Perchè spingerebbe chi ha questi milioni a usarli cosa che oggi non fanno. E il fatto che i ricchi accumulino miliardi non serve come "risparmio", perchè la ricchezza materiale del paese viene dallo spendere e investire che può essere finanziato con credito...visto che quasi tutto il denaro è credito. Lo stato può spingere la Banca Centrale e le banche a creare tutto il denaro che vuole, non ha bisogno di quello dei ricchi. Visto quindi che non li usano e li tengono in titoli di stato tanto vale tassarglierli #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Attenzione! ...Non facciamo la solita obiezione che questi milioni in titoli di stato sono "risparmi" che finanziano lo stato ... comprare titoli di stato infatti è totalmente inutile dal punto di vista economico in quanto lo stato si finanzia comunque tramite la Banca Centrale. Quando lo stato vende titoli di stato, riceve (in tutti i paesi moderni), subito un accredito da parte della banca centrale la quale simultaneamente accredita anche la banca del compratore dei titoli... Come è stato spiegato qui infinite volte, lo stato non ha alcun bisogno del denaro dei privati per finanziarsi...passa sempre tutto tramite la Banca Centrale...#F_END# Per quanto riguarda invece l'obiezioni che tassando i patrimoni questi scappano all'estero, oggigiorno questo problema non esiste più. Tutto è tracciato e quando vanno all'estero i soldi vengono comunque registrati nel 740 e se non lo sono perseguiti facilmente. Quindi la tassazione la pagherai lo stesso anche spostando all'estero. Oggi si insegue chiunque ovunque se si vuole. Il punto è che chi ha del "capitale" deve investirlo in qualcosa che renda più dei titoli di stato, altrimenti appunto per la società è come se non esistesse e tanto vale tassarlo al rendimento di questi ultimi fino a quando i proprietari non si decidono a usare i soldi in modo più utile e redditizio (ma ovviamente anche più rischioso) Il punto è che non ha senso che chi ha soldi riceva un rendimento senza rischio e senza lavorare in alcun modo sul suo denaro. Questa è la definizione di rendita parassitaria. Il rendimento di qualunque cosa deve richiedere del lavoro e anche di assumere un qualche rischio, la natura funziona così, niente può essere gratis. E' solo perchè lo stato negli ultimi 30 anni è stato manipolato dalla gente della finanza che si è messo a svenare di tasse chi lavora per mantere la gente che ha soldi senza fare niente e senza rischiare

Forse Grillo ha ragione a essersi rotto le balle - GZ  

  By: GZ on Venerdì 28 Novembre 2014 19:43

Purtroppo, proprio adesso che finalmente aveva preso posizione per l'uscita dall'euro, il M5S ha pensato bene di suicidarsi, con Grillo che espelle più gente di Stalin dal partito e si sveglia al mattino e decide di far votare quello che gli pare a scatola chiusa, tutti che litigano e il popolo del blog che protesta... Forse era inevitabile che Grillo si rompesse le balle, perchè in effetti, ad esempio, finora l'unica cosa sull'economia che avevano fatto quelli che lui aveva fatto eleggere era il reddito di cittadinanza. OK, prova a leggere la proposta di legge che hanno scritto: è lunga 20 pagine ! Questa è una legge che dovrebbe integrare il reddito di chiunque fino a 7,200 euro, cioè se hai zero reddito ti danno 7,200 euro e se ne guadagni 6,200 te ne danno 1,000 euro. (Non è un idea molto utile, perchè incoraggia ancora di più l'immigrazione, perchè bisogna incoraggiare invece chi fa figli, perchè premia e incoraggia chi fa lavoro nero e perchè ufficializza la miseria. A mio avviso bisogna invece imporre un salario minimo di 8 euro al nord e 7 euro al sud e poi fare un piano alla Mosler di lavoro garantito a chiunque voglia lavorare e bloccare l'immigrazione. In questo modo gli italiani avranno un reddito, da lavoro però, minimo sui 15mila euro... Ma lasciamo stare...) Il problema è: come razzo fanno questi eletti a impiegare venti pagine di decreto, solo per dire che devi integrare tutti i redditi a 7,200 euro l'anno ? Come è possibile, in un paese soffocato dalla burocrazia, dalle leggine, dalle leggi complicate e bizantine andare a complicare ancora di più ? Questi non hanno nessun senso della realtà. Immagina se invece dovessero fare qualche legge più complicata, cosa scriveranno, la Treccani ? ---- PROPOSTA DI LEGGE Reddito di Cittadinanza Art.1 (Finalità) A partire dalla data di entrata in vigore della presente legge è istituito il Reddito di Cittadinanza in attuazione dei principi fondamentali sanciti dall’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea nonché dei principi di cui agli articoli 2, 3, 4, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 38 della Costituzione. Il Reddito di cittadinanza è finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale nonché a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Il Reddito di cittadinanza è istituito su tutto il territorio nazionale allo scopo di promuovere le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro e alla sua libera scelta, all’istruzione, all’informazione, alla cultura sottraendo ogni individuo dall’ambito della precarietà al fine dell’ottenimento della redistribuzione della ricchezza e della salvaguardia della dignità della persona. Per le finalità di cui al comma 1 è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un apposito fondo, denominato “Fondo per il reddito di cittadinanza”. Il Fondo è alimentato mediante il versamento degli importi derivanti dalle maggiori entrate e dalle riduzioni di spesa di cui all’articolo 20. Art. 2 (Definizioni) Ai fini dell’accesso al reddito di cittadinanza di cui alla presente legge si intende per: a) reddito di cittadinanza: l’insieme delle misure volte al sostegno al reddito per tutti i soggetti residenti sul territorio nazionale che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà come definita alla lettera d) al fine di garantire la pari dignità sociale e la partecipazione al progresso della nazione; b) beneficiario: qualunque soggetto in possesso dei requisiti previsti dalla presente legge per il diritto del reddito di cittadinanza; c) struttura informativa centralizzata: la rete informativa utilizzata per la condivisione e l’aggiornamento di undi cui alla presente legge; d) soglia di povertà relativa: è il valore convenzionale calcolato dall’ISTAT che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia anche composta da un singolo soggetto, viene definita povera in termini relativi ossia in rapporto al livello economico medio di vita dell'ambiente o della nazione; e) reddito familiare: è il reddito complessivo netto derivante da redditi percepiti in Italia o all’estero, anche sotto la forma di sostegno al reddito o che potranno essere percepiti sulla base di apposita documentazione nell’anno di presentazione della richiesta di reddito di cittadinanza da parte del richiedente e degli appartenenti al suo nucleo familiare; f) nucleo familiare: il nucleo composto da richiedente, soggetti con i quali convive e soggetti considerati a suo carico. I soggetti con i quali convive il dichiarante sono coloro che risultano dallo Stato di famiglia. I coniugi appartengono sempre al medesimo nucleo familiare anche se residenti separatamente e non appartengono al medesimo nucleo familiare solo in caso di separazione giudiziale o omologazione della separazione consensuale, oppure quando uno dei coniugi è stato escluso dalla potestà sui figli. I figli minori che convivono con il proprio genitore fanno parte del nucleo familiare al quale appartiene il genitore stesso (caso di coniugi non conviventi). Per le famiglie che non sono comprese nella presente definizione si applica quanto previsto dal decreto legislativo del 1998 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 221 del 1999; g) familiari a carico: sono i componenti del nucleo familiare minori degli anni diciotto o i maggiori di anni diciotto fino al compimento del venticinquesimo anno di età purché studenti in possesso o di regolare qualifica o diploma professionale riconosciuti e spendibili a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi nell'apposito Repertorio nazionale condiviso tra Stato e Regioni con l'Accordo del 29 aprile 2010 o di un diploma di istruzione secondario di II grado utile per l’inserimento nel mondo del lavoro ovvero in corso di frequenza per l’acquisizione di uno dei predetti titoli o qualifiche ovvero iscritti al centro per l’impiego, nonché i figli affetti da disabilità tali da renderli non abili allo studio e/o al lavoro a prescindere dalla loro età; h) fondo per il reddito di cittadinanza: è il fondo di cui all’articolo 1 comma 4 della presente legge istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di garantire l’erogazione dei benefici di cui, alla presente legge; i) bilancio di competenze: è una metodologia di intervento e consulenza di processo in ambito lavorativo e nell'orientamento professionale per adulti. È un percorso volontario che mira a promuovere la riflessione e l'autoriconoscimento delle competenze acquisite nei diversi contesti di vita al fine di renderne possibile la trasferibilità e la spendibilità nella ridefinizione e riprogettazione del proprio percorso formativo-lavorativo; l) salario minimo garantito: è la paga oraria minima che il datore di lavoro deve corrispondere. Art. 3 (Reddito di Cittadinanza e sua determinazione) Il reddito di cittadinanza garantisce al beneficiario, qualora unico componente di nucleo familiare, il raggiungimento, anche tramite integrazione, di un reddito annuo netto pari a 7.200 euro stabilito in ordine alla soglia di povertà relativa, quantificata a partire dall’anno 2013 in 600 euro mensili netti. Il reddito di cittadinanza garantisce al nucleo familiare il raggiungimento, anche tramite integrazione, di un reddito minimo in ordine alla soglia di povertà relativa quantificata a partire dall’anno 2013 secondo la tabella di cui all’Allegato 1 della presente legge. La misura del reddito di cittadinanza di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo è fissata sulla base del livello di soglia di povertà relativa aggiornata ogni anno da ISTAT e in ogni caso non potrà essere inferiore al reddito annuo pari a 7.200 euro netti. La misura del reddito di cittadinanza di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo, per il solo caso di lavoratori autonomi, viene calcolata con riferimento al reddito netto dell’anno precedente a quello di inoltro della richiesta, con previsione di successivo calcolo di compensazione, da effettuarsi non appena disponibili i dati reddituali relativi all’anno in corso. Nel caso in cui dal calcolo emerga che i redditi reali abbiano superato la soglia di povertà relativa individuale, il beneficiario restituisce l’eccedenza a partire dall’anno in cui il suo reddito supera del 100% il valore della predetta soglia. Nel caso in cui dal calcolo emerga che i redditi reali siano stati inferiori alla soglia di povertà relativa individuale, il beneficiario ha diritto a ricevere l’integrazione di quanto non percepito a partire dalla prima erogazione disponibile. Ai fini dell’accesso al Reddito di Cittadinanza viene tenuto in considerazione il reddito familiare dichiarato al momento della richiesta secondo le modalità previste dalla presente legge. Il richiedente, in caso di esito positivo delle verifiche svolte da parte delle strutture preposte, ha diritto a ricevere esclusivamente la quota di reddito di cittadinanza a lui spettante e calcolata secondo gli allegati 1 e 2 della presente legge. A completamento della richiesta inoltrata da un componente di nucleo familiare con soggetti potenzialmente beneficiari, i medesimi componenti acquisiscono il diritto a ricevere l’erogazione diretta della quota a loro spettante, secondo i criteri stabiliti nella tabella di cui agli allegati 1 e 2 alla presente legge, esclusivamente tramite richiesta personale agli uffici competenti. La quota parte di reddito di cittadinanza riferita ai figli minori a carico spetta in parti eguali a entrambi i genitori fatte salve diverse disposizioni dell’autorità giudiziaria. Art.4 (Beneficiari e requisiti soggettivi e oggettivi per l’accesso al reddito di cittadinanza) Hanno diritto a richiedere e percepire il reddito di cittadinanza tutti i soggetti che alla data di entrata in vigore della presente legge hanno compiuto i diciotto anni di età, sono residenti sul territorio nazionale, percepiscono un reddito netto annuo inferiore ad euro 7200 netti ovvero appartengono ad un nucleo familiare il cui reddito è inferiore ai valori indicati nella tabella di cui all’allegato 1 della presente legge e che sono compresi in una delle seguenti categorie: a) soggetti in possesso di cittadinanza italiana; b) soggetti aventi cittadinanza estera, residenti da almeno due anni in territorio italiano, che dimostrano di aver lavorato in Italia nell'ultimo biennio per un numero di ore pari o superiore a 1000 ovvero essere stati titolari di un reddito netto pari o superiore a 6000 euro complessivi percepiti nei due anni precedenti a quello della fruizione dei benefici di cui alla presente legge; c) il Governo è delegato all’emanazione di un decreto che preveda la stipula di convenzioni con altri Stati al fine di verificare se i richiedenti siano attualmente beneficiari di altri redditi nei paesi di origine o, qualora di cittadinanza italiana, in paesi esteri. Per i soggetti maggiori di anni diciotto fino al compimento del venticinquesimo anno di età costituisce requisito fondamentale essere in possesso di qualifica o diploma professionale, riconosciuti e utilizzabili a livello nazionale e dell’Unione Europea, compresi nell'apposito Repertorio nazionale dei titoli d’istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, di cui all’articolo 6 del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, o di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado utile per l’inserimento nel mondo del lavoro ovvero la frequenza di un corso per il conseguimento di uno dei predetti titoli o qualifiche. Nel caso di nucleo familiare con un unico componente che svolge attività, comprovata da attestazioni di frequenza, di studente a tempo pieno in modo esclusivo, il reddito di cittadinanza viene erogato solo nel caso in cui il nucleo familiare di provenienza sia al di sotto della soglia di povertà relativa di cui al comma 1 dell’art. 3 della presente legge. Art. 5 (Strutture di gestione, controllo ed erogazione) Ai fini dell’efficace svolgimento delle procedure di informatizzazione, gestione, controllo ed erogazione del reddito di cittadinanza, vengono attribuite le seguenti competenze: a) le strutture dei centri per l’impiego hanno il compito di ricevere le domande di accesso al reddito di cittadinanza di cui alla presente legge. I centri per l’impiego gestiscono le procedure, coordinano le attività degli enti che partecipano allo svolgimento dei procedimenti, ne raccolgono i pareri per le parti di competenza e nel caso di esito positivo inviano all’Inps il parere favorevole all’erogazione del reddito di cittadinanza; b) I comuni hanno il compito di favorire e supportare le procedure per l’accesso ai benefici di cui alla presente legge in particolare per i soggetti per i quali si renda necessario attivare percorsi di supporto ed inclusione sociale, per disabili gravi, per i soggetti pensionati con reddito inferiore alla soglia di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d), della presente legge. In tali casi i servizi sociali laddove necessario possono procedere alla presentazione della richiesta ai centri per l’impiego competenti per territorio utilizzando la struttura informativa centralizzata; c) le regioni hanno il compito di favorire, in coordinamento con i centri per l’impiego, i comuni e in accordo con i ministeri competenti per materia, le politiche attive del lavoro nonché la nascita di nuove realtà imprenditoriali, attraverso lo scambio di buone pratiche e incentivando iniziative fra i comuni anche consorziati tra loro. Le regioni attraverso l’Osservatorio del mercato del lavoro e delle politiche di welfare a livello regionale monitorano la distribuzione del reddito, la struttura della spesa sociale e forniscono le statistiche sulla possibile platea di beneficiari della presente legge; d) l’INPS è ente competente per le attività di verifica e controllo dei dati dichiarati e provvede all’erogazione del reddito di cittadinanza a ciascun beneficiario previa valutazione positiva da parte del centro per l’impiego, per il tramite del fondo di cui all’articolo 1 comma 4 della presente legge. L’INPS altresì condivide con i centri per l’impiego i dati riguardanti l’erogazione di tutti i sussidi che ha in gestione; e) l’Agenzia delle entrate nell’ambito delle proprie competenze esegue le verifiche e i controlli dei dati dichiarati dai richiedenti ai fini dell’erogazione del beneficio di cui alla presente legge; f) le direzioni regionali e territoriali del lavoro per quanto attiene alle attività da esse esercitate alimentano la struttura informativa centralizzata con i dati in loro possesso; g) le scuole di ogni ordine e grado forniscono ai centri per l’impiego ed ai comuni le informazioni relative all’assolvimento degli obblighi scolastici di cui all’art.18 comma 6 ed implementano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei soggetti beneficiari tramite la Struttura informativa centralizzata; h) le agenzie formative accreditate ai sensi: dell’Accordo Stato Regioni del 20/03/2008, dell’Accordo 131/2003 tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, dell’Accordo Stato Regioni 01 agosto 2002, del Decreto ministeriale (Mlps) 25 maggio 2001 n. 166, dell’Accordo Stato Regioni del 18 febbraio 2000, del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n.112, Legge 24 giugno 1997 n. 196 forniscono ai centri per l’impiego ogni informazione in relazione alla programmazione dei corsi e dei percosi formativi e alla frequenza ai corsi ed ai percorsi formativi svolta dai cittadini ed implementano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei soggetti tramite la Struttura informativa centralizzata; i) le Università e gli istituti di alta formazione alimentano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei cittadini tramite la Struttura informativa centralizzata. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro del lavoro e delle politiche sociali emana un decreto, previo parere delle competenti commissioni parlamentari, al fine di stabilire le procedure di coordinamento tra gli enti di cui al comma 1 del presente articolo. Con la presente legge, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, è istituito l’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare. L’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare, attraverso lo stretto scambio di informazioni con gli osservatori regionali, provinciali e i Comuni, ha il compito di analizzare l’evoluzione dei mercati dell’occupazione e delle politiche sociali, con particolare riferimento ai settori d’attività interessati al completamento della domanda di lavoro e offre un sistema di informazione sulle politiche sociali e occupazionali, con l’obiettivo di rendere funzionale il dispositivo della presente legge nonché gli altri strumenti offerti dall’ordinamento a tutela delle esigenze di carattere sociale ed occupazionale, altresì definisce, in accordo con il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca, le linee guida per l’attuazione di politiche attive volte al raggiungimento dell’efficienza dei sistemi di istruzione e formazione. Art. 6 (Struttura informativa centralizzata) Le strutture di cui all’art. 5, ai fini della presente legge ed in ottemperanza alle disposizioni in materia di Agenda digitale europea, secondo le regole tecniche in materia di interoperabilità e scambio dati definite dal codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ampliano, implementano ed utilizzano, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, la Banca dati di cui al decreto legge 28 giugno 2013 n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, nella quale confluiscono almeno: dati anagrafici del cittadino, stato di famiglia, certificazione isee, certificazione reddito al netto delle tasse riferito all’anno in corso, certificazione reddito di cittadinanza percepito, dati in possesso dell’inps, beni immobili di proprietà, competenze certificate del cittadino acquisite in ambito formale, non formale e informale, stato di frequenza scolastica dello studente. I dirigenti delle strutture pubbliche o aziende speciali di enti pubblici, cui è conferito l’incarico di partecipare allo sviluppo della struttura informativa centralizzata di cui al presente articolo, hanno l’obbligo di riferire trimestralmente al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali lo stato di avanzamento dei lavori finalizzati al completamento della medesima struttura informativa centralizzata. Tutti i soggetti identificati come soggetti abilitati secondo la legge n. 183 del 2010 e le note circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n.13/SEGR/000440 del 4 gennaio 2007 e n. 13/SEGR/0004746, compresi i datori di lavoro, hanno l’obbligo di registrarsi, entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, nella Banca dati di cui al decreto-legge 28 giugno 2013 n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, e di trasmettere tutti i dati elaborati relativi agli utenti. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è delegato ad emanare entro 30 giorni dall’approvazione della presente legge un decreto contenente disposizioni relative alla ottimizzazione dei processi funzionali alla realizzazione della struttura informativa centralizzata, prevedendo: a) meccanismi sanzionatori a carico del personale dirigenziale competente per la cura dei procedimenti di realizzazione della Struttura informativa centralizzata di cui al comma 2 del presente articolo, che non abbia ottemperato, sulla base dei dati monitorati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; b) meccanismi sanzionatori di carattere amministrativo per i soggetti identificati al comma 3 del presente articolo, da erogare in caso di inottemperanza agli obblighi previsti dal medesimo comma 3. I dati personali elaborati ai fini della presente legge sono trattati ai sensi del codice di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003. Art. 7 (Domanda di ammissione al Reddito di Cittadinanza) Il soggetto interessato all’accesso ai benefici di cui alla presente legge inoltra domanda di ammissione alle strutture preposte territorialmente competenti, indicate all’articolo 5, comma 1, lettere a) e b), allegando: a) copia dell’ISEE; b) Autodichiarazione attestante i redditi percepiti e percepibili, nel corso dell’anno solare di presentazione della domanda, da parte di tutti i componenti il nucleo familiare, fatte salve le ipotesi di cui all’articolo 3, comma 4. La sussistenza delle condizioni di cui all’articolo 4 della presente legge è verificata e attestata dalle strutture preposte di cui all’articolo 5 secondo competenza attraverso la consultazione e l’implementazione della banca dati centralizzata di cui all’articolo 6 della presente legge. Le strutture preposte all’accoglimento della domanda di cui all’articolo 5 possono riservarsi la facoltà di richiedere la documentazione inerente ai redditi percepiti e percepibili, nell’anno solare della presentazione della domanda, da parte di tutti i componenti il nucleo familiare. Nel sito internet dei centri per l’impiego devono essere pubblicate le modalità per la presentazione della richiesta e i moduli semplificati. Art. 8 (Durata del Beneficio) Il reddito di cittadinanza viene erogato per il periodo durante il quale il beneficiario si trova in una delle condizioni previste all'articolo 4 della presente legge. Per il beneficiario maggiorenne in età non pensionabile, la continuità dell’erogazione del reddito di cittadinanza è subordinata al rispetto degli obblighi di cui ai successivi articoli 9 e 11. Art. 9 (Obblighi del Beneficiario) Il beneficiario in età non pensionabile deve fornire immediata disponibilità al lavoro presso i centri per l’impiego territorialmente competenti. Il beneficiario, fornita la disponibilità di cui al comma 1 del presente articolo, deve entro sette giorni intraprendere il percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo tramite le strutture preposte alla presa in carico del soggetto indicate all’articolo 10 della presente legge. I Beneficiari del reddito di cittadinanza hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente agli enti preposti ogni variazione della situazione reddituale, lavorativa, familiare o patrimoniale che comporta la perdita del diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza o che comporta la modifica dell’entità dell'ammontare del Reddito di Cittadinanza percepito e anche in costanza di diritto al beneficio è tenuto a rinnovare la domanda di ammissione annualmente. In linea con il profilo professionale del beneficiario, con le competenze acquisite in ambito formale, non formale ed informale, nonché in base agli interessi ed alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l’impiego di cui al successivo articolo 10, il beneficiario è obbligato ad offrire la propria disponibilità, per l’espletamento di attività utili alla collettività da svolgere presso il comune di residenza che istituisce progetti ai predetti fini compatibilmente, nel caso di disabili e anziani, con le loro capacità. I comuni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge devono attivare tutte le procedure amministrative utili per l’istituzione dei progetti di cui al comma 4. Il beneficiario in riferimento alle attività di cui al comma 4 è tenuto a mettere a disposizione della collettività un minimo di quattro ore settimanali da ritenersi esclusivamente prestate a titolo di volontariato. Gli obblighi di cui al comma 2 vengono attestati dal comune che provvede ad aggiornare la Banca dati centralizzata. Gli obblighi di cui al comma 2 sono subordinati all’attivazione di progetti da parte dei comuni interessati. Art. 10 (Attività dei Centri per l’impiego ed inserimento lavorativo dei beneficiari) I centri per l’impiego, ai fini dell’inserimento lavorativo, hanno il compito della presa in carico dei soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza di cui alla presente legge ed erogano servizi ai fini dell’accompagnamento all’inserimento lavorativo, altresì provvedono nel corso del primo anno dall’entrata in vigore della presente legge, a forme di pubblicizzazione del diritto ai benefici del reddito di cittadinanza, attraverso l’invio di comunicazioni a mezzo posta o PEC, presso le residenze dei potenziali beneficiari. I centri per l’impiego cooperano con le regioni, i comuni e l’Agenzia del demanio, ciascuno con le proprie risorse, al fine di promuovere la nascita di nuove attività imprenditoriali in relazione alle caratteristiche produttive, commerciali, economiche del territorio, nell’ottica dell’inserimento lavorativo dei beneficiari di cui alla presente legge. Al fine di favorire la nascita di attività imprenditoriali di cui al comma 2 e nell’ottica dello sviluppo occupazionale nei settori innovativi, all'articolo 58, dopo il comma 1, del decreto-legge del 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, è inserito il seguente: <<1.bis) È riservata una quota del 10 per cento del totale dei beni immobiliari di cui al comma 1, da destinare a progetti di sviluppo di “start-up innovative” di cui all'articolo 25, comma 2, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 e da destinare a progetti di sviluppo di “incubatori certificati” di cui all'articolo 25, comma 5, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.>>. Le attività di cui al comma 1 possono essere altresì svolte dalle agenzie di intermediazione del lavoro di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 273. Le agenzie di cui al comma 4 oltre a tutte le agenzie per il lavoro di cui al decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, pur escluse dalla possibilità di prendere in carico il soggetto, sono tenute a inserire i dati in loro possesso nella banca dati di cui all’articolo 6 della presente legge. I centri per l’impiego, nonché le agenzie di intermediazione, in relazione ai servizi erogati di cui al comma 1 del presente articolo, tenendo conto delle competenze acquisite in ambito formale, non formale e informale, delle capacità fisiche, delle disabilità nonchè di mansioni precedentemente svolte, procurano al beneficiario proposte di lavoro. Tutte le Agenzie di cui al presente articolo, devono individuare, attraverso la Struttura informativa centralizzata, le candidature idonee a ricoprire le posizioni lavorative per le quali hanno ricevuto incarico da parte dei loro committenti. Le Agenzie formative accreditate hanno il compito di fornire una formazione mirata, orientata verso quei settori in cui è maggiore la richiesta di lavoro qualificato, in linea con le indicazioni degli osservatori regionali e nazionali del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare. Le Agenzie formative accreditate devono garantire che almeno il 10% degli iscritti ai corsi che abbiano conseguito il titolo, trovino assunzione. Ai predetti fini formativi e di inserimento al lavoro, l’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare di cui all’articolo 5, comma 1, lettera h), della presente legge ha il compito di verificare e monitorare le attività delle agenzie formative e provvede ad inibire l’assegnazione di nuovi finanziamenti pubblici alle Agenzie formative accreditate, per l’anno successivo, nel caso di mancato inserimento al lavoro della quota minima del 10% degli iscritti che conseguono il titolo. Art. 11 (Obblighi del beneficiario in relazione all’inserimento lavorativo) Il beneficiario, in età non pensionabile ed abile al lavoro, fatte salve le previsioni di cui alla legge n.68 del 1999, in relazione alle proprie capacità è tenuto, pena la perdita del beneficio, a: a) fornire disponibilità al lavoro presso i centri per l’impiego territorialmente competenti: b) sottoporsi al colloquio di orientamento di cui all’articolo 3 del decreto legislativo n. 181 del 2000 e successive modificazioni: c) accettare espressamente di essere avviato a un progetto individuale di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro; d) seguire il percorso di bilancio delle competenze previsto nonché redigere, col supporto dell’operatore addetto, il piano di azione individuale funzionale all’inserimento lavorativo; e) svolgere con continuità un’azione di ricerca attiva del lavoro, secondo le modalità definite con i servizi competenti; f) accettare espressamente, nel caso di individuazione di carenze professionali o di riconoscimento di specifiche propensioni, qualora rilevate dall’ente preposto durante il colloquio di orientamento ed il percorso di bilancio delle competenze, di essere avviato e completare corsi di riqualificazione professionale o formazione professionale da ritenersi obbligatori ai fini della presente legge con esclusione dei casi di comprovata impossibilità derivante da cause di forza maggiore; g) sostenere colloqui ovvero prove di selezione per attività lavorative attinenti alle competenze certificate; h) partecipare attivamente alla ricerca del lavoro e recarsi con cadenza periodica, pari a una volta a settimana, presso il centro per l’impiego o l’Agenzia che lo ha preso in carico Art. 12 (Cause di decadenza del beneficio in relazione all’inserimento lavorativo) Il beneficiario in età non pensionabile ed abile al lavoro o qualora disabile in relazione alle proprie capacità, perde il diritto all’erogazione del reddito di cittadinanza al verificarsi di una delle seguenti condizioni: a) non ottempera agli obblighi di cui all’articolo 11 della presente legge; b) sostiene più di tre colloqui di selezione con palese volontà di ottenere esito negativo, accertata e dichiarata dal responsabile del centro per l’impiego; c) rifiuta nell’arco di tempo riferito al periodo di disoccupazione, più di tre proposte di impiego ritenute congrue ai sensi del comma seguente, ottenute grazie ai colloqui avvenuti tramite il centro per l’impiego o le strutture preposte di cui agli articoli 5 e 10; d) qualora a seguito di impiego o reimpiego receda senza giusta causa dal contratto di lavoro, per due volte nel corso dell'anno solare; e) qualora non ottemperi agli obblighi di cui all'articolo 9 comma 6 della presente legge se in presenza di progetti già avviati dai Comuni. Ai fini della presente legge è considerata congrua la proposta di lavoro di cui al precedente comma se munita dei seguenti requisiti: a) è attinente alle propensioni, agli interessi e alle competenze acquisite dal beneficiario in ambito formale, non formale e informale, certificate nel corso del colloquio di orientamento e nel percorso di bilancio delle competenze dagli Enti preposti di cui all’articolo 10 della presente legge; b) la retribuzione oraria è pari a un importo maggiore o uguale all’ottanta per cento rispetto a quella delle mansioni di provenienza e comunque non inferiore a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di riferimento e in stretta osservanza di quanto previsto all’articolo 19 della presente legge; c) fatte salve espresse volontà del richiedente la sede del luogo di lavoro non dista oltre 50 chilometri dalla residenza del soggetto interessato e il luogo di lavoro è raggiungibile con i mezzi pubblici in un arco di tempo non superiore ad ottanta minuti. I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8 della legge 12 Marzo 1999, n. 68, sono soggetti alle disposizioni previste dalla medesima legge nonché alle norme in materia di verifica e di accertamento dello stato di disoccupazione. Sono esentate dall'obbligo della ricerca del lavoro e dagli obblighi di cui all’art. 11 della presente legge le madri fino al compimento del terzo anno di età dei figli ovvero in alternativa i padri su specifica richiesta o comunque nel caso di nucleo familiare monoparentale. Ai fini della presente Legge la partecipazione del Beneficiario del reddito di cittadinanza, a progetti imprenditoriali promossi dal centro per l’impiego territorialmente competente ai sensi del comma 2 articolo 10 della presente legge, è da considerarsi alternativa ed equivalente all’assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’articolo 11, lettera f). Art. 13 (Diritto all’abitazione) Lo Stato, le regioni e i comuni riconoscono ad ogni cittadino il diritto all’abitazione quale bene primario collegato alla personalità e annoverato tra i diritti fondamentali della persona tutelati dall’art. 11 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali recepito con legge n. 881 del 1977, dall’articolo 2 della Costituzione e dalla Carta sociale europea, sia per l’accesso all’alloggio che nel sostegno al pagamento dei canoni di locazione. I beneficiari del reddito di cittadinanza non proprietari di immobili ad uso abitativo e locatari dell’abitazione principale, non percettori di altre agevolazioni per l’abitazione, hanno diritto a ricevere l’agevolazione di cui al fondo nazionale di sostegno per l’accesso al contributo per le locazioni di cui all’articolo 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, maggiorata del 20 per cento. Al fine del presente articolo, per i beneficiari del reddito di cittadinanza, il fondo di cui al comma 2 del presente articolo è aumentato di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016 . All’onere si provvede mediante le maggiori risorse di cui agli articoli 20 e 21. Art. 14 (Misure integrative del reddito di cittadinanza) Ai fini di cui all’articolo 1 della presente legge nonché con l’obiettivo di applicare le normative di riferimento in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, i comuni anche riuniti in consorzi e le regioni erogano, compatibilmente alle loro risorse e nei limiti concessi dal Patto di Stabilità, servizi integrativi a supporto dei beneficiari del reddito di cittadinanza e forniscono: a) sostegno alla scolarità nella fascia d’obbligo, in particolare per acquisto di libri di testo; b) sostegno all’istruzione ed alla formazione dei giovani con particolare riferimento alla concessione di agevolazioni per l’acquisto di libri di testo ed il pagamento di tasse scolastiche ed universitarie; c) sostegno per l’accesso ai servizi sociali e socio-sanitari; d) misure di sostegno alla formazione e incentivi all’occupazione; e) misure di sostegno all’uso dei trasporti pubblici locali; f) misure volte a favorire il diletto attraverso la concessione di benefici per la fruizione di rappresentazioni culturali. Al fine di coniugare gli obiettivi di efficacia della presente legge e sostenere la diversificazione dei benefici offerti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero delle attività produttive e il Ministero dell’economia e delle finanze, emana entro tre mesi dall’entrata in vigore della presente legge un decreto contenente misure volte a fornire agevolazioni per i costi utenze di gas, acqua, elettricità e telefonia fissa attraverso la determinazione di relative tariffe sociali per i beneficiari della presente legge. Art. 15 (Misure a tutela delle persone senza tetto o senza fissa dimora) Al fine di promuovere l’accesso ai benefici di cui alla presente legge, i comuni anche riuniti in consorzi in coordinamento con i centri per l’impiego, elaborano annualmente programmi di divulgazione e relativa assistenza in favore delle persone senza tetto o senza fissa dimora. Al fine di monitorare l’attuazione del presente articolo i comuni anche riuniti in consorzi comunicano semestralmente al ministero del lavoro e delle politiche sociali lo stato di attuazione dei programmi di cui al comma 1 del presente articolo ed i relativi risultati conseguiti. Entro trenta giorni dall’approvazione della presente legge il Ministero del lavoro e delle politiche sociali emana un regolamento contenente la modulistica per le comunicazioni di cui al comma 2 del presente articolo. Art. 16 (Erogazione) Il reddito di cittadinanza è erogato dall’INPS ed è riscosso: presso gli uffici postali in contanti allo sportello, con accredito sul proprio conto corrente postale, su conto di deposito a risparmio o con accredito su carta prepagata, tenuto conto delle esigenze del beneficiario. Ferma restando la competenza della sede dell’INPS, nel cui ambito territoriale il beneficiario è residente, il pagamento può essere richiesto presso ciascun ufficio pagatore sul territorio nazionale. Art. 17 (Incentivi) Al fine di agevolare la fiscalità generale l’importo mensile del reddito di cittadinanza è incrementato del 5 percento per i beneficiari che accettano di ricevere l’erogazione su carta prepagata e che utilizzano almeno il 70 per cento dell’importo della mensilità precedente in acquisti effettuati tramite la medesima carta prepagata. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze stipulano una convenzione con la società Poste italiane e con l’INPS finalizzata all’erogazione del reddito di cittadinanza tramite una carta prepagata gratuita di uso corrente, e alla predisposizione di uno strumento automatico utile a rilevare mensilmente l’ammontare della spesa effettuata tramite carta prepagata ai fini dell’erogazione degli incentivi di cui al comma 1 del presente articolo. Al fine di promuovere l’emersione del lavoro irregolare, il beneficiario che segnala alla direzione territoriale del lavoro una eventuale, propria prestazione lavorativa pregressa, e irregolare, a seguito di relativo accertamento da parte dalle autorità ispettive competenti, riceve una maggiorazione del reddito di cittadinanza nella misura del 5 per cento. Al fine di promuovere forme di occupazione stabile e in attesa dell'adozione di ulteriori misure è istituito un incentivo per i datori di lavoro che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori beneficiari della presente legge. Le assunzioni di cui al comma 4 devono comportare un incremento occupazionale netto per ogni singola azienda beneficiaria dell’incentivo. L'incentivo mensile e' pari al reddito di cittadinanza percepito dal beneficiario al momento dell’assunzione e non può superare a 600 euro mensili, corrisposti al datore di lavoro unicamente mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili del periodo di riferimento, fatte salve le regole vigenti per il versamento dei contributi in agricoltura. L’incentivo di cui al comma 4 ha un durata massima di dodici mesi. L'incremento occupazionale di cui al comma 5 e' calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti all'assunzione. I dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale sono ponderati in base al rapporto tra le ore pattuite e l'orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno. L'incremento della base occupazionale va considerato al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, al medesimo soggetto titolare. Art. 18 (Verifiche della fruibilità del Reddito di Cittadinanza e sanzioni) L’accesso al reddito di cittadinanza è condizionato ad accertamento fiscale. Al predetto fine INPS e Agenzia delle entrate, sulla base di appositi controlli automatici, individuano l’esistenza di omissioni ovvero difformità dei dati dichiarati rispetto agli elementi conoscitivi in possesso dei rispettivi sistemi informativi e provvedono alle relative comunicazioni al Centro per l’impiego territorialmente competente. Il beneficiario che rilascia dichiarazioni mendaci, perde definitivamente il diritto al reddito di cittadinanza ed è tenuto altresì al rimborso di quanto percepito alla data della perdita del beneficio medesimo. L’inosservanza degli obblighi di cui all’articolo 9, comma 3, qualora relativi ad un incremento della capacità reddituale, a seguito di seconda omessa tempestiva comunicazione, comporta la perdita di ogni beneficio di cui alla presente legge. Il termine per la segnalazione di cui al comma 3 è fissato in giorni trenta dall’effettivo incremento reddituale. Il beneficiario del reddito di cittadinanza che svolge contemporaneamente attività di lavoro irregolare perde il diritto al beneficio per sempre ed è tenuto altresì al rimborso di quanto percepito alla data della perdita del beneficio medesimo. In caso di erogazione del reddito di cittadinanza, la mancata frequenza ai percorsi scolastici da parte del figlio minore a carico del beneficiario, comporta una riduzione della quota parte di reddito di cittadinanza riferita al minore a carico per ciascun figlio in dispersione scolastica. In caso di primo richiamo la riduzione sarà pari al 30 per cento ovvero al 50 per cento in caso di secondo richiamo ovvero alla perdita del beneficio in caso di terzo richiamo. Art. 19 (Salario minimo garantito) In adempimento dei principi sanciti dall’articolo 36 della Costituzione nonché dell’articolo 1 della presente legge, al fine di integrare le relative misure in favore di tutti i cittadini, è istituito il salario minimo garantito Fatte salve disposizioni di maggior favore previste dalla contrattazione collettiva nazionale la retribuzione oraria lorda applicabile a tutti i rapporti aventi per oggetto una prestazione lavorativa, non può essere inferiore a 9 euro. Art. 20 (Coperture) Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, fissati nella misura massima annua di 19.000 milioni di euro a decorrere dal 2014, si provvede con le maggiori entrate derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 81 e seguenti. All’articolo 2 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 6, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”; b) ai commi 9, 10, 11 e 12, le parole “1° gennaio 2012” sono sostituite dalle seguenti; “1° gennaio 2014”; c) al comma 13, lettera a), numeri 1) e 3), le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”; d) al comma 19, lettere a), b) e c) numero 3), le parole “62,5 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “56,82 per cento”; e) al comma 26, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2013”; f) al comma 27: nel primo periodo sono aggiunte le seguenti parole: “e l’aliquota del 20 per cento sulla parte di redditi riferita al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013” e dopo il primo periodo è inserito il seguente: “Ai contratti sottoscritti fino al 31 dicembre 2013 l’aliquota del 20 per cento si applica ai redditi di cui al primo periodo riferiti al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013”. nell’ultimo periodo, le parole “precedente periodo” sono sostituite dalle seguenti: “precedenti periodi”; g) il comma 28 è sostituito dal seguente: < per una quota pari al 56,82 per cento, se sono realizzate fino alla data del 31 dicembre 2011 (e le plusvalenze e gli altri redditi diversi sono realizzati fino alla data del 31 dicembre 2013); per una quota pari al 90,91 per cento, se sono realizzate dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 (e le plusvalenze e gli altri redditi diversi sono realizzati successivamente al 31 dicembre 2013). Restano fermi i limiti temporali di deduzione previsti dagli articoli 68, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e 6, comma 5, del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461.>>; h) al comma 29, le parole “1° gennaio 2012” e le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: “1° gennaio 2014”, “31 dicembre 2013”; i) ai commi 30 e 31, le parole “31 marzo 2012” e le parole “16 maggio 2012” sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: “31 marzo 2014”, “16 maggio 2014”; l) al comma 32, le parole “al 31 dicembre 2012, per una quota pari al 62,5 per cento del loro ammontare” sono sostituite dalle seguenti: “al 31 dicembre 2013, per una quota pari al 90,91 per cento del loro ammontare”; m) al comma 33 le parole “successivamente, per una quota pari al 62,50 per cento del loro ammontare” sono sostituite dalle seguenti: "successivamente per una quota pari al 56,82 per cento del loro ammontare e quelli rilevati nel 2012 e nel 2013 per una quota pari al 90,91 per cento del loro ammontare.”. Alle disposizioni di cui al 81 si applicano, in quanto compatibili, i decreti del Ministro dell’economia e delle finanze 13 dicembre 2011. All’articolo 4, comma 2, del decreto legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”. Le disposizioni dei commi da 81 a 84, esplicano effetto a decorrere dal 1° gennaio 2014. A decorrere dal 1 gennaio 2014 una quota non inferiore a 2.700 milioni di euro annui delle entrate derivanti dai giochi pubblici è destinata alle finalità della presente legge. Al fine di assicurare le predette risorse il Ministero dell’economia e finanze- Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è autorizzato ad emanare , con propri decreti dirigenziali entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, disposizioni per introdurre nuove modalità dei giochi già esistenti compresi il Lotto e i giochi numerici a totalizzazione nazionale, modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita. Le dotazioni finanziarie iscritte nello Stato di previsione del Ministero della Difesa a legislazione vigente, per competenza e per cassa, per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016, ivi inclusi i programmi di spesa relativi agli investimenti pluriennali per la difesa nazionale, sono accantonate e rese indisponibili su indicazione del Ministro della Difesa per un importo non inferiore a 2.500 milioni annui, per essere riassegnate all’entrata del Ministero dell’economia e finanze. A decorrere dall’anno 2014, l’imposta di bollo di cui all’articolo 19, comma 6, del Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, in legge 22 dicembre 2011, n. 214 , si applica nella misura del 18 per mille. A decorrere dal 1° gennaio 2014, per un periodo di tre anni, sugli importi lordi dei trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatoria è dovuto un contributo di solidarietà, da calcolare applicando le seguenti aliquote progressive: a) da 1 fino a 6 volte il minimo: aliquota 0,1 per cento; b) da 6 fino a 11 volte il minimo: aliquota 0,5 per cento c) da 11 fino a 15 volte il minimo: aliquota 5 per cento d) da 15 fino a 20 volte il minimo: aliquota 10 per cento e) da 20 fino a 25 volte il minimo: aliquota 15 per cento f) da 25 fino a 31 volte il minimo: aliquota 20 per cento g) da 31 fino a 39 volte il minimo: aliquota 25 per cento h) da 39 fino a 50 volte il minimo: aliquota 30 per cento i) oltre 50 volte il minimo: aliquota 32 per cento. Le somme derivanti dalla presente disposizione concorrono integralmente al finanziamento degli interventi previsti dal presente articolo. I partiti e i movimenti politici ai quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuto il finanziamento pubblico ai sensi della legge 6 luglio 2012, n. 96, e della legge 3 giugno 1999, n. 157, in relazione alle elezioni svoltesi anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto, il cui termine di erogazione non è ancora scaduto alla data medesima, cessano dal diritto ad usufruirne a decorrere dall'esercizio finanziario in corso. Sono abrogati: a) gli articoli 1 e 3, commi dal secondo al sesto, della legge 18 novembre 1981, n. 659; b) l'articolo 1 della legge 8 agosto 1985, n. 413; c) gli articoli 9 e 9-bis, nonché l'articolo 12, comma 3, limitatamente alle parole: «dagli aventi diritto», l'articolo 15, commi 13, 14, limitatamente alle parole: «che non abbiano diritto ad usufruire del contributo per le spese elettorali», e 16, limitatamente al secondo periodo, e l'articolo 16 della legge 10 dicembre 1993, n. 515; d) l'articolo 6 della legge 23 febbraio 1995, n. 43; e) l'articolo 1, commi 1, 1-bis, 2, 3, 5, 5-bis, 6, con esclusione del secondo periodo, 7, 8, 9, 10, e gli articoli 2 e 3 della legge 3 giugno 1999, n. 157; f) gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, commi da 8 a 21, e 10 della legge 6 luglio 2012, n. 96. In considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, all’articolo 11, comma 1, la lettera e) del Testo unico delle imposte sui redditi del 22 dicembre 1986 n. 917, è sostituita dalle seguenti: "e) oltre 75.000 euro e fino a 100.000 euro, 43 per cento; f) oltre 100.000 euro, 45 per cento”. A decorrere dal 1°gennaio 2014 è istituita un'imposta progressiva sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari determinata e percepita dallo Stato. Per grandi patrimoni si intendono i patrimoni il cui valore complessivo è superiore a 1.500.000 euro. Per patrimoni mobiliari si intendono: a) le automobili, le imbarcazioni e gli aeromobili di valore; b) i titoli mobiliari, esclusi i titoli emessi dallo Stato italiano, quelli emessi dalle società quotate e le obbligazioni bancarie e assicurative. Sono esclusi gli immobili di proprietà di persone giuridiche che sono utilizzati dalle medesime ai soli fini dell'esercizio dell'attività imprenditoriale. L'imposta di cui al comma 94 è dovuta dai soggetti proprietari o titolari di altro diritto reale, persone fisiche o persone giuridiche, nelle seguenti misure: 1) per patrimoni superiori a 1.500.000 euro, lo 0,50 per cento; 2) per patrimoni superiori a 2.500.000 euro, lo 0,75 per cento; 3) per patrimoni superiori a 5.000.000 di euro, lo 0,85 per cento; 4) per patrimoni superiori a 10 milioni di euro, l'1,5 per cento; 5) per patrimoni superiori a 15 milioni di euro, il 3 per cento. Entro il 31 marzo 2012, l'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del territorio individua i valori dei patrimoni immobiliari. Il valore complessivo dei patrimoni immobiliari è calcolato sommando i valori determinati ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, così come modificati dal presente articolo . Dall'applicazione dell'imposta sono esclusi i fondi immobiliari e le società di costruzioni. L'imposta è versata in un'unica soluzione entro il 30 dicembre di ciascun anno. La somma da versare può essere rateizzata in rate trimestrali, previa autorizzazione dell'Agenzia delle entrate. A decorrere dal 1° gennaio 2014, i contributi di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250 sono abrogati. Le risorse iscritte nel bilancio dello stato sono versate all’entrata del bilancio per essere riassegnate al Fondo di cui al comma 4. A decorrere dal 1° gennaio 2014 tutte le risorse stanziate per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all'articolo 2, commi 64, 65 e 66, della legge 28 giugno 2012, n. 92, sono destinate integralmente al Fondo per il reddito di cittadinanza. A decorrere dal 1° gennaio 2014, le somme riferite alle scelte non espresse dai contribuenti della quota dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche ai sensi di quanto stabilito dall'articolo 47 della legge 20 maggio 1985, n.222, sono destinate integralmente al Fondo per il reddito di cittadinanza di cui al comma 4. Conseguentemente, apportare le seguenti modifiche: A) All'articolo 6, al comma 19, apportare le seguenti modificazioni: 1) dopo la lettera a), aggiungere le seguenti: "a-bis) all'articolo 6, comma 8, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»; a-ter) all'articolo 6, comma 9, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»;" 2) dopo la lettera b), aggiungere la seguente: "b-bis) all'articolo 7, comma 2, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»;" B) all'articolo 7, sopprimere il comma 7; C) All'articolo 9, sopprimere i commi 5, 9,13, 14, 22; D) All'articolo 10, comma 6, le parole "500 milioni" sono sostituite dalle seguenti: "650 milioni"; E) All'articolo 12, sopprimere il comma 4; F) Le dotazioni incluse nella Tabella A sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 50 milioni di euro a decorrere dal 2014; G) Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014." Allegato 1 Calcolo del reddito di cittadinanza Componenti nucleo familiare Soglia di povertà del nucleo familiare per l’anno 2013 1 600 2 1.000 3 1.330 4 1.630 5 1.900 6 2.160 7 2.400 Allegato 2 Algoritmi per il calcolo del Reddito di Cittadinanza per il singolo beneficiario componente di un nucleo familiare Caso 1 Tutti i componenti percepiscono un reddito inferiore al reddito di cittadinanza potenziale Ni= numero dei componenti il nucleo familiare Sp= Valore della soglia di povertà indicato dalla tabella di allegato 1 Ra, Rb, Rc,...Ri= redditi dei componenti del nucleo familiare Rf= Reddito familiare dato dalla somma dei redditi dei componenti il nucleo familiare: Rf= Ra+Rb+Rc+... Ri Rcf=reddito di cittadinanza del nucleo familiare calcolato sulla base del reddito familiare e della tabella di allegato 1 Rcf= Sp-Rf Rcx= Reddito di cittadinanza potenziale Rcx=Sp/Ni Rca, Rcb, Rcc,....Rci= reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare Rci=Rcx-Ri Caso 2 Uno dei componenti del nucleo familiare percepisce un reddito superiore al reddito di cittadinanza potenziale Ni= numero dei componenti il nucleo familiare Sp= Valore della soglia di povertà indicato dalla tabella di allegato 1 Ra, Rb, Rc,...Ri= redditi dei componenti del nucleo familiare Rs= Reddito del componente del nucleo familiare che supera il reddito di cittadinanza potenziale del componente del nucleo familiare Rf= Reddito familiare dato dalla somma dei redditi dei componenti il nucleo familiare: Rf= Ra+Rb+Rc+Rs+... Ri Rcf=reddito di cittadinanza del nucleo familiare calcolato sulla base del reddito familiare e della tabella di allegato 1 Rcf= Sp-Rf Rcx= Reddito di cittadinanza potenziale Rcx=Sp/Ni Es=Extra reddito del componente che ha un reddito superiore al redditto di cittadinanza potenziale Es=Rs-Rcx Rca, Rcb, Rcc,= Redditi di cittadinanza riferiti ai componenti a, b, c del nucleo familiare Rci= reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare Rci=Rcx-(Ri+(Es/(N-1))) Nel caso 2 il reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare che percepisce un reddito inferiore al reddito potenziale è dato dal reddito potenziale diminuito della somma del reddito del componente iesimo e dell’extra reddito del componente che supera il reddito potenziale ripartito tra gli altri familiari. In tutti i casi il componente del nucleo familiare che percepisce un reddito superiore al reddito potenziale non percepisce alcun reddito di cittadinanza.

1,000 miliardi rubati in Cina - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 28 Novembre 2014 18:05

E' quasi ufficiale. In Cina sono stati ^rubati 1,000 miliardi di dollari#http://www.ft.com/cms/s/0/002a1978-7629-11e4-9761-00144feabdc0.html#ixzz3KNbAiAD3^ di soldi pubblici Siamo indietro rispetto alla Cina...("Il costo della corruzione in Italia... è stato stimato i^n 60 miliardi di euro#http://www.beppegrillo.it/2014/06/i_costi_della_corruzione_in_italia.html^...) e questo studio era anche gonfiato.. Come faremo ancora a sostenere che è la corruzione che ha messo in crisi l'Italia ? Quanto ti dicono che bisogna seguire l'esempio dell'Asia ora gli devi citare la Cina: "sprecate e rubate" ? Notare che lo studio da cui la stima è estrapolata dei 6800 miliardi sprecati è uno studio che proviene da Pechino e rientra forse nella crociata anti-corruzione lanciata dal nuovo premier cinese, quindi sono calcoli di fonte quasi ufficiale. ----#i# ^"China has ‘wasted’ $6.8tn in investment, warn Beijing researchers"#http://www.ft.com/cms/s/0/002a1978-7629-11e4-9761-00144feabdc0.html#ixzz3KNbAiAD3^, November 27, 2014 Financial Times Jonathan Anderson, founder of Emerging Advisors Group, the consultancy, estimates that ^about $1tn has gone missing in China in the past half-decade#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/002a1978-7629-11e4-9761-00144feabdc0.html?siteedition=intl#axzz3KD7UxY8W^ as a result of weak oversight and the enormous opportunity provided by the investment boom. “That translates into maybe 5 per cent of GDP per year worth of skimming off the top,” he says. “Think about it: every local government wakes up one morning in 2009 and finds that the central authorities have lifted every single form of credit restriction in the economy,” he says. “With no one watching the till, it would be awfully hard to resist the temptation to sidetrack the funds, squirrelling them away in related official accounts or paying them out through padded contracts to other connected suppliers and friends.”...#/i# --- Sulla prima pagina del Financial Times di oggi c'è un reportage che cita un studio cinese, da Pechino, che stima in circa 6,800 miliardi lo spreco di denaro pubblico in Cina negli ultimi cinque anni (città fantasma in cui nessuno abita, areoporti vuoti, superstrade che nessuno usa, palazzi su palazzi in cui nessuno abita...). In pratica, quando la crisi finanziaria globale ha minacciato di far fermare anche l'economia cinese, il governo ha premuto l'accelleratore del credito facile a manetta e dato ordine alle banche pubbliche di finanziare qualunque cosa che qualunque governo locale o società pubblica o qualunque società grande chiedesse. Il risultato è stato un boom incredibile della quantità di soldi in circolo, ma avendo eliminato ogni freno molti sono stati sprecati e parecchi proprio rubati Di questa cifra di 6,800 mld si stima appunto che almeno 1,000 miliardi siano stati "sifonati" e intascati, cioè il grosso sono stati sprecati in opere inutili e circa 1,00 mld invece fatti sparire e basta Questo studio quadra bene con i reportage che indicano che i cinesi ricchi quando arrivano in occidente si riempiono di gioielli, oro, orologi, quadri per riciclare i soldi rubati e poi li infilano nei caveau della banche inglesi e svizzere perchè non si sa mai che quando tornino in Cina.. Con i report per i quali i cinesi ricchi mandano i figli a studiare tutti all'estero e spesso anche la moglie si sposti con il pretesto dei figli e intervistati indicano l'intenzione di spostare tutta la famiglia all'estero appena possibile. Quadra anche con la valanga di articoli sulla crociata anti-corruzione scatenata quest'anno per la quale ci sono stati migliaia di arresti..., ma prima della quale il NY Times aveva pubblicato un reportage dettagliato su come il penultimo premier cinese aveva messo assieme un patrimonio di due miliardi di dollari... Diciamo che sono dati che rendono più difficile sostenere che la corruzione, di per se, sia un ostacolo alla crescita economica. Se poi si volesse cominciare a parlare dell'India lì allora anche la Cina risulta essere una piccola Danimarca a confronto e si fatica ancora di più a spiegare come la corruzione blocchi la crescita.

La fortuna di avere il Dollaro - GZ  

  By: GZ on Giovedì 27 Novembre 2014 07:04

Funziona così: di giorno non succede granchè, poi dalle 10 di sera iniziano i saccheggi che durano tutta la notte. Si vede che passano la giornata a dormire per poter stare su la notte a "protestare". Hanno attaccato anche il municipio e la polizia ha ordine di stare a guardare e lasciar fare. Per fortuna che l'America ha il dollaro per cui che ne stampa e si ripaga, per l'economia sarà positivo e la borsa salirà. #ALLEGATO_1# Viene però la curiosità: una volta che hanno distrutto la città, in cui tra parentesi abitano anche loro, cosa faranno i neri ? Cominceranno a "dimostrare" perchè il governo federale non finanzia abbastanza in fretta la ricostruzione della città ? Saranno però in difficoltà perchè su cosa sfogheranno la giusta rabbia per la ricostruzione che non è abbastanza rapida ? I giornali italiani minimizzano, ne parlano il meno possibile e continuano a titolare "proteste in America". Bisognerà cambiare il dizionario per distinguere chi dimostra per strada con striscioni e megafoni e chi distrugge un intera città, saccheggiando, bruciando e devastando ogni tipo di ufficio e negozio, rubando, sparando sulla polizia e i pompieri persino. La polizia comunque ha avuto ordine di non fare niente e di lasciar distruggere tutto, sono tre giorni che va avanti e leggo stasera che a Los Angeles si sta allargando, che cominciano a fare danni in zone centrali tipo Flower e Wilshire dove ho abitato... Perchè non mostrano queste cose i giornali "perbene" in Italia e continuano con la finzione delle "proteste"? Chissà, magari poi fai fatica a giustificare che l'Italia abbia usato la sua marina militare e speso centinaia di milioni di euro per far arrivare qui dai 100 mila ai 150 mila africani solo con "Mare Nostrum" nell'ultimo anno. Come dicono al PD in Emilia, poi è tutta gente che voterà per noi ... il sindaco Muzzarelli è stato eletto domenica nonostante lo abbiano beccato a fare un accordo segreto con la comunità filippina" perchè votassero in blocco per lui. In Gran Bretagna, dove a Londra oggi gli inglesi-inglesi sono meno del 50% della popolazone, è venuto fuori che ai tempi di Blair il partito laburista aveva messo a punto un piano per fare entrare immigrati dal terzo mondo per aumentare i propri voti

Pensione in Bengala pagata dall'INAIL - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 26 Novembre 2014 20:15

Sui giornali perbene si discute come mai la Lega abbia triplicato i voti (più precisamente come mai i suoi elettori siano gli unici che si siano presentati ai seggi). Si menziona il "malesser", la "crisi" ecc.. ma è più semplice. -- SUSSIDIO CONCESSO DALL’INAIL: «RENDITA AI SUPERSTITI» ^Bengalese ucciso a Pisa, vitalizio di 2.000 euro al mese alla famiglia#http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_26/bengalese-ucciso-pisa-vitalizio-2mila-euro-mese-famiglia-d73669c2-7588-11e4-b534-c767e84e1e19.shtml^ Zakir Hossain, appena uscito dal ristorante in cui lavorava, venne raggiunto da un pugno sferrato da un tunisino latitante. Un caso apparente di knockout game L’assegno che verrà recapitato direttamente alla famiglia in Bangladesh avrà validità retroattiva e avrà effetto fin dalla data della sua morte. --- E' mai successo che ad un italiano che viene ucciso per strada veda riconosciuta alla sua famiglia la pensione dall'Inail, con la motivazione che essendo uscito dal lavoro poco prima si trattasse di un incidente sul lavoro ? (anche se avvenuto fuori dal lavoro) Ad un italiano no, ma ad una famiglia in Bangladesh ora viene inviato dall'Inail un assegno di 2mila euro al mese (che in quel paese è come avere una pensione di 30mila euro al mese in Italia) perchè un loro congiunto è stato ammazzato per strada da un tunisino

anche i pompieri hanno paura a Ferguson - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 26 Novembre 2014 18:59

La polizia in America ^uccide più di 400 persone l'anno#http://www.businessinsider.com/why-do-us-police-kill-so-many-people-2014-8#ixzz3KC5VxvDC^, hanno la mano molto pesante, negli altri paesi occidentali la polizia uccide da due a sei persone l'anno, in Inghilterra ci sono anni che la polizia non uccide nessuno. #i# (The FBI reports that in 2011, cops in America killed 404 suspects in acts of "justifiable homicide." By comparison, just six people were killed by police in Australia over the same period. Police in England and Wales killed only two people, and German police killed six#/i# ) Vengono anche uccisi loro, qui c'è la lista di tutti i poliziotti americani uccisi, ^l'anno scorso ne hanno uccisi 104 di poliziotti in America#http://www.odmp.org/search/year^. E i responsabili degli omicidi dei poliziotti sono in maggioranza afroamericani. Quando però i poliziotti, per timore di fare vittime, si ritirano e lasciano fare distruggono un intera città come a Ferguson da tre giorni. Bisogna ^guardare questi video delle città americane in fiamme questa settimana#https://www.youtube.com/watch?v=ZDLpiEWlFZ0#t=55^. Non sembra gente così povera, perchè di fianco ai negozi che bruciano vedi fuoristrada nuovi di zecca, auto comprate a credito. Colpisce che le macchine parcheggiate e che girano in mezzo alle fiamme siano nuove e belle grandi, in Italia abbiamo macchine vecchie e lì a Ferguson hanno tutti cambiato l'auto #ALLEGATO_1# Da tre giorni stanno saccheggiando ad uno ad uno bruciando ogni centro commerciale, ogni negozio o edificio pubblico che non sia difeso da gente armata, inclusi tanti che appartengono a afroamericani o altre minoranze. Vedi che tutto che brucia e viene distrutto e la polizia non compare, ha l'ordine di non intervenire per non rischiare il morto per cui chi ha qualche negozio è lasciato a se stesso e perde tutto. Guarda in questo video a metà ^la donna che difende a mani nude il suo negozio#http://www.thegatewaypundit.com/2014/11/battle-ferguson-papa-johns-manager-defends-store-from-looters-with-bare-hands-video/^, una che ha del fegato... #ALLEGATO_2# I pompieri perchè non intervengono almeno quelli ? Perchè gli sparano! Succede in tutti i casi di saccheggi in America, anche a New Orleans per Katrina, i neri sparano ai pompieri per cui qui a Ferguson tu vedi da tre giorni filmati di tutto che brucia e nessun pompiere in giro Distruggono anche case private di bianchi o asiatici. Io ho abitato a Los Angeles su Mansfield avenue in un posto dove il proprietario, un pensionato mi raccontava che durante i "riots" successi al processo dei poliziotti che avevano pestato un nero, per evitare che gli saccheggiassero o dessero fuoco alla sua casa si era messo sul tetto e sparava per tenerli lontani. Durante quei disordini i negozianti di Koreatown a Los Angeles non vollero lasciarsi distruggere tutto e il secondo giorno tornarono coi fucili e fecero parecchi morti tra gli afroamericani... Ci sono più di 100 poliziotti morti all'anno e più di 400 morti ammazzati dai poliziotti in America, ma d'altra parte se si comportassero come in Europa rischiano che intere città vengano saccheggiate e come negli anni '60, quando ci furono interi quartieri rasi al suolo. A Los Angeles nel 1992 e a New Orleans per due giorni non fecero niente e poi mandarono anche la Guardia Nazionale per fermare i saccheggi e oggi la stanno inviando... Ah... A proposito del fatto che protestano contro l'ingiustizia ecc...la chiesa a cui andava la famiglia di Brown, il giovane morto, ^hanno bruciato pure quella...#http://www.dailymail.co.uk/news/article-2849736/Church-attended-Michael-Brown-s-family-destroyed-Monday-night-s-protests.html^

Mentono sapendo di mentire (mezzo milioni di imprese create da immigrati - fepi  

  By: fepi on Martedì 25 Novembre 2014 14:44

La stessa fondazione Moressa, in un altro articolo, ha dichiarato che nel calcolo dell'irpef versata dagli "stranieri" ci sono inclusi anche i cittadini italiani nati all'estero, questo perche la divisione tra italiani e stranieri si basa sulle ultime 4 cifre del codice fiscale che ne indica il luogo di nascita e non la cittadinanza. Peresempio gli Elkan perche nati a NY nel computo fiscale sono considerati stranieri. La stessa fondazione ha ammesso che tolte dal computo le persone Italiane nate all'estero, il gettito dei veri stranieri scende del 20-30% Per quanto riguarda le aziende che aprono, queste sono generalmente di paccottiglia cinese tutto d'importazione, alimentari dei bangladeshi con prodotti contraffatti, detersivi birre, e frutterie marocchine che vendono solo frutta del marocco grazie all'apertura delle frontiere mettendo in grave crisi l'agricoltura del sud. La fabbriche illegali eseintasse cinesi oltretutto hanno distrutto intere filiere senza innovare prodotti ma copiando i nostri buttandone giu la qualita, un sistema parasstario Ovviamente nel calcolo di quanto l'italia spende per loro si parla solo delle spese per gli stranieri legali sul territorio e non di tutti gli altri, di cui hanno perso completamente il controllo e non ne sanno neanche il numero. Come ultima cosa, non e vero che non risparmiano visto che ogni hanno fanno rimesse verso i loro paesi di 6 miliardi di euro. non poco. La mia conclusione che questi mentono sapendo di mentire per appoggiare il piano neoliberista di avere bestie da soma da sfruttare e il consumatore dal gusto unico cosicche solo Nike vivra.

Un appello per una nuova moneta fiscale... da cui mi dissocio... - GZ  

  By: GZ on Martedì 25 Novembre 2014 02:14

^Repubblica ieri#http://www.syloslabini.info/online/wp-content/uploads/2014/11/proposta-repubblica.pdf^ e anche "Micromega" e "il Fatto" questa settimana pubblicano un appello a creare i certificati di credito fiscali ^di cui parla il libro#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ scritto con Marco Cattaneo (con introduzioni di Warren Mosler e Biagio Bossone). ^L'hanno firmato Cattaneo, Grazzini, Bossone, Sylos-Labini, Luciano Gallino#http://www.syloslabini.info/online/risolviamo-la-crisi-dellitalia-adesso/^. Dopo averne discusso per un mese io non l'ho firmato. #ALLEGATO_1# In questo appello e ^negli articoli di Grazzini apparsi su il Fatto#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/18/certificati-credito-fiscale-possibile-moneta-nazionale-complementare-alleuro/1216014/^, Micromega e ora nella recensione di Repubblica, i crediti fiscali vengono presentati come un modo di evitare l'uscita dall'Euro #F_START# size=3 color=black #F_MID#("... senza uscire dall'Euro e subire le conseguenze che una scelta del genere implicherebbe..")#F_END# Avevo scritto nel libro due capitoli sull'Euro, intitolando il primo: #F_START# size=3 color=black #F_MID#"Il problema dell'Euro E' come uscirne"#F_END# giusto per non lasciare dubbi. Nel secondo capitolo spiegavo le ragioni però per cui era meglio non puntare sul ritorno "secco" alla lira e introdurre come prima mossa BTP e crediti fiscali (+ banche pubbliche che li comprano). #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Introdurre questa "quasi-moneta" o "euro-lire", sotto forma di crediti e BTP fiscali, è il primo passo che porta a scardinare il sistema dell'Euro. Come era spiegato con esempi storici e con la descrizione di Target2 in ogni caso l'Euro è destinato a crollare, perchè non ha senso economico ed è un progetto politico (al servizio della mondializzazione)#F_END#. L'idea di creare una moneta parallela, all'interno del sistema dell'Euro, che in qualche modo simula i poteri della Banca Centrale che oggi non abbiamo, non deve servire a illudere che questo sistema dell'eurozona, della BCE e della Troika funzionerà, ^come sembra invece dall'appello#http://www.syloslabini.info/online/risolviamo-la-crisi-dellitalia-adesso/^ La questione è complicata e ho scritto centinaia di post/articoli qui oltre al libro (vedi ^l'ultima sintesi che ho messo in PDF tre giorni fa#http://www.cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^), ma in sostanza io sono dalla parte dell'Uscita dall'Euro (e dell'Eurozona che ovviamente comporta), dalla parte del M5S, della Lega e di tutti altri (Savona, Caracciolo, Rinaldi, Bagnai, Borghi...) che vogliono che l'Italia torni indipendente. La differenza è che, a mio avviso, non funziona proporre come stanno facendo finora il ritorno "secco" alla Lira, cioè la conversione forzosa di tutti i conti bancari e del contante da Euro a Lire. ^Questo è pericoloso#http://www.cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123571689#123571689^ e non è nemmeno necessario se ci pensi bene. Si può invece introdurre subito, senza aspettare un referendum nel 2016, un piano di creazione di "euro-lire", sotto forma di: a) crediti fiscali, b) BTP utilizzabili per pagare le tasse e c) banche pubbliche (nazionalizzare delle banche) che li comprino. Questo "trio" di misure consentirà di creare moneta in Italia, in parallelo agli euro, da usare per ridurre tutte le tasse di 100 o 150 miliardi all'interno, senza aver bisogno del "supporto della BCE" #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Introdurre in questo modo una moneta parallela all'Euro oggi in Italia NON SIGNIFICA FAR CREDERE CHE IN QUESTO MODO L'EURO FUNZIONERA'#F_END# . Per il semplice motivo che non è vero. Se anche un nuovo governo italiano riducesse le tasse di 100 o 150 mld, dovrebbe farlo agendo autonomamente all'interno dell'Euro, mettendosi in contrasto con la BCE. Questo è ovvio a chiunque e non vale la pena neanche di discuterlo. La conseguenza dell'adozione di un piano del genere da parte dell'Italia è che i paesi del nord-europa reagirebbero buttandola fuori dall'euro o uscendone loro... #F_START# size=3 color=blue #F_MID#La probabilità che la BCE, la Troika e la Germania accettino un piano del genere da parte dell'Italia è zero (toglierebbe alla BCE il suo potere...). Un piano di emissione di moneta di uno stato membro va contro lo spirito e la lettera di tutti i trattati europei e tutta la costruzione dell'Eurozona da Maastricht in poi. Il principio fondatore dell'Eurozona e dell'Euro è: "niente creazione moneta da parte di un singolo stato". Sarebbe come proporre di introdurre la proprietà privata all'interno dell'URSS nel 1970...e dire "in questo modo il comunismo funzionerà meglio..."#F_END# Non è corretto illudere che in questo modo "ripristini la domanda e la crescita" all'interno dell'Euro e che si eviterà l'uscita e lo si farà funzionare. Emettere crediti fiscali+ BTP fiscali+nazionalizzare banche e farglieli comprare è un modo per uscire dall'Euro in modo graduale, senza la conversione forzosa di conti bancari e contanti che rischia il crac del sistema bancario. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#E' un modo intelligente di uscire dall'Euro in modo graduale e con il minimo di sconquasso#F_END# Non bisogna far credere che sarebbe invece una soluzione che farà funzionare l'Euro, come vedo ora i miei colleghi stanno suggerendo su Micromega, il Fatto o Repubblica... Capisco che politicamente questo possa suonare più accettabile su Repubblica o il Fatto, ma purtroppo dal punto di vista economico-finanziario è falso. Mi fa piacere che in questo modo l'idea di creare moneta da parte dello stato venga discussa ora, grazie soprattutto a Grazzini, su queste pubblicazioni, ma il fatto tecnico dello schema dei certificati non deve ingannare. In Italia e in Europa ci sono oggi due campi: quello di chi dice che non c'è bisogno di uscire dal sistema dell'euro perchè può esser fatto funzionare e quello di chi vuole uscire dalla trappola dell'Eurozona, della BCE e della Troika. Io sono nel secondo.

Dopo 40 anni finalmente abbiamo meno inflazione della Germania - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 25 Novembre 2014 01:32

Sì i salari relativi e l'inflazione relativa tra Italia e Germania è dove casca l'asino.... La BCE, la Troika e l'elite europea vedono ora che l'inflazione è scesa in Italia e quindi stiamo diventando "più competitivi", produrre in Italia costa di meno. Poi vedono anche che è scesa ovunque, non solo in Italia che era l'obiettivo dell'austerità, ma anche in Germania. L'inflazione media della zona euro è infatti ora a 0,4%, con l'Italia a -0,1% e la Germania a +0,7%....Questo vuole dire che la loro politica è fallita e non sanno più cosa fare Di solito l'Italia aveva un 1% di inflazione annuo in più della Germania e per questo motivo ogni tot anni la Lira si doveva svalutare rispetto al Marco (non solo la Lira, anche il Franco, la Sterlina, il Dollaro...). Oggi finalmente per la prima volta in 40 anni, dopo aver perso un 26% della produzione industriale italiana, finalmente abbiamo forse un punto percentuale l'anno di inflazione in meno dei tedeschi. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Che bello ! Per la prima volta in tre generazioni l'Italia ha finalmente un poco (0,9%) di inflazione annua in meno della Germania. Peccato che di questo passo occorrano dieci anni per recuperare il differenziale di competitività: per ridurre di un 1% il differenziale annuo di inflazione stai demolendo l'industria italiana. #F_END# Cioè, ma che cosa 'azzo stai facendo ?... dici che l'Italia non è competitiva perchè ha costi troppo alti, perchè ha accumulato un differenziale di diciamo un 15% di eccessiva inflazione in passato, rispetto alla Germania... e OK, questo è vero... Allora fai austerità a tappeto, distruggi la domanda, distruggi anche la produzione e adesso questo differenziale di un 15% di eccessiva inflazione cumulata lo stai riducendo....ma al ritmo di un 1% l'anno!!!... Peccato che ogni anno che passa chiudano qui da noi 30-40 mila aziende, ogni punto in meno di inflazione relativa rispetto alla Germania ti costa un 10% dell'industria italiana... Quando avrai finito di ridurre il differenziale di costo, tra dieci anni a questo ritmo, avrai anche finito di demolire l'industria italiana ....e dopo la competitività la facciamo con.....il turismo se paghi il personale alberghiero a livelli egiziani e l'allevamento delle pecore come in Nuova Zelanda mettendo tutto a pascolo, impiegando pastori kurdi a 3 euro l'ora (quelli scampati all'Isis che si accontentano ...)

il salario medio reale è un poco aumentato - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 25 Novembre 2014 00:44

capisco l'impulso di scrivere o dire subito qualcosa in base al proprio umore del momento, ma le persone di formazione tecnico-scientifica non potrebbero fermarsi un attimo a fare due conti ? se l'inflazione resta tra il 3 e il 4% annuo, che era il ritmo di inflazione tipico dell'Italia negli ultimi 30 anni (salvo quell' anno di recessione ogni tanto), allora se i salari vengono incrementati invece solo dell'1% all'anno il SALARIO REALE si riduce come insegnano infatti anche dalla quarta elementare: 1-3 = -2 Ma l'inflazione in Italia si è invece ridotta a zero! per cui il potere d'acquisto degli stipendi per questo solo fatto è aumentato #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Questo è quello che frustra la BCE, la Troika e l'intera professione economica ufficiale: stanno demolendo il PIL del -20% in molti paesi dell'eurozona e ottengono che l'inflazione cala dal 3% o 4% a 0%, la disoccupazione raddoppia da 7% al 13%, ma i salari medi in termini reali non calano#F_END# (perchè la maggioranza dei lavoratori sono ancora protetti, o nel pubblico o tramite contratti a tempo indeterminato) Il contrario è successo in Gran Bretagna ad esempio, dove l'inflazione, grazie al "QE" invocato da tutti ora, è stata tra il 3 e il 4% annuo nel 20010-2013. E cosa è successo ai salari reali ? se leggi la loro stampa economica i salari reali di fascia media e specialmente di fascia bassa e per i giovani si sono ridotti parecchio. -- (dal Financial Times, November 19, 2014) "As Paul Gregg, Steve Machin and Mariña Fernández-Salgado have demonstrated, ^the fall in real wages for those aged 18 to 25 has been so extreme, they are now back to levels last seen in 1988#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/29d2ccd2-6f23-11e4-8d86-00144feabdc0.html#axzz3K1qzdvB7^. Older workers appear unconcerned by seeing more junior colleagues suffer.." --- Strano ma vero in Italia negli ultimi due anni invece i salari medi REALI sono leggermente aumentati. Perchè da noi l'inflazione dal 2012 è crollata improvvisamente a zero...In Inghilterra è rimasta invece sul 3-4% annuo. Quindi da loro hai avuto più occupazione, ma salari reali (di fascia medio-bassa) in calo, da noi più disoccupazione, ma salari medi leggermente più alti IN TERMINI REALI, COME POTERE D'ACQUISTO #i# (...quest'anno sta colando a picco anche da loro, dopo che il QE e gli altri programmi per pompare gli immobili sono terminati, ma non complichiamo che troppi concetti alla volta confondono...)#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Salari nominali +1%, inflazione -3% => Salari reali = -2% (Gran Bretagna) Salari nominali +1%, inflazione 0% => Salari reali = +1% (Italia) #F_END# Alles klar ? se l'inflazione si riduce di colpo, causa collasso della domanda e della produzione e bancarotte di decine di migliaia di attività, la maggior parte dei salari NON si riduce altrettanto in fretta, per un paio di anni i salari risultano "vischiosi" ("sticky" è il termine tecnico) Perchè nel pubblico impiego e anche nelle aziende private è difficile nel momdo moderno andare a dire alla gente, con contratti regolari, che gli riduci lo stipendio, giusto ? Chiaro che i nuovi contratti e nel lavoro nero hanno compensi che sono calati, ma nell'80% dei casi in Italia gli stipendi o sono rimati uguali in termini nominali o ci sono persino stati piccoli scatti di anzianità o altro (specie nel pubblico) Lo so che questo non corrisponde alla retorica sulla crisi che fa soffrire tutti e specialmente i lavoratori, ma la realtà è che chi soffre sono: a) i disoccupati o sottoccupati che sono tre, forse quattro milioni di lavoratori b) i lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori (non tutti, quelli che non sono in settori protetti o che non esportano...) Ehi... come ti spieghi altrimenti che il PD prende il 40%! La maggioranza dei lavoratori dipendenti ha ancora il lavoro, non ha avuto riduzioni di stipendio e il potere d'acquisto dello stipendio è leggermente aumentato grazie ai saldi, sconti e inflazione zero Ma questo fa sì che la BCE, la Troika e la UE siano in trappola: tutta la loro austerità e deflazione fa aumentare la "competitività" solo molto molto lentamente e intanto demolisce l'economia produttiva e riduce la capacità di ripagare il debito pubblico (e privato). Se cambiassero politica allora e inflazionassero ? Perchè non lo fanno visto questo ragionamento ? Perchè dall'altra parte ci sono rendimenti ora vicini a zero del reddito fisso e una massa enorme di bonds che se fai inflazione di colpo avranno perdite molto grosse... (tra parentesi praticamente l'intera teoria macroeconomica neo-keynesiana attuale è costruita con modelli in cui si assumono appunto ^"sticky wages"#https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&es_th=1&ie=UTF-8#sourceid=chrome-psyapi2&es_th=1&ie=UTF-8&q=sticky%20wages^, cioè che quando l'inflazione si riduce i salari nominali NON si riducono come accadeva nell'800. Ed è per questo che l'intera teoria macroeconomica neo-keynesiana attuale, che è quella insegnata e praticata dalle Banche Centrali è contraria all'idea che l'inflazione vada a zero) Altri esempi ? vai a leggere i dati sui salari REALI (al netto dell'inflazione) in Giappone negli ultimi anni e vedrai che sono aumentati, non diminuiti...

Il razzismo è il problema dell'italia - GZ  

  By: GZ on Lunedì 24 Novembre 2014 02:30

Il razzismo è il problema dell'italia, l'auto-razzismo. Ai vertici e alla base. Ai vertici, il bilancio dello stato è stato tolto di mano agli italiani e affidato alla Troika, Merkel, FMI perchè non siamo affidabili. Tutto viene deciso a Bruxelles, Berlino e New York perchè non si può più lasciar gestire una cosa importante come le finanze dello stato agli italiani, è gente che non può avere la propria moneta e banca centrale e deve quindi chiedere permesso per avere i soldi del terremoto e va sempre tenuta sotto esame perchè sono degli incapaci (^"via libera Ue all’Italia, «Ci sarà nuovo esame a marzo»#http://www.corriere.it/politica/14_novembre_22/legge-stabilita-via-libera-ue-italia-revisione-marzo-d78529c2-7281-11e4-9b29-78c5c2ace584.shtml^, 23 nov 2014, Corriere). Gli stranieri sono migliori di noi e fanno pure i nostri interessi. Alla base idem. La società italiana è stata aperta a tutte le popolazioni del mondo, dai cinesi ai tunisini ai nigeriani passando per i rumeni, che vanno fatti entrare a centinaia di migliaia (150mila solo dal nordafrica con "Mare Nostrum") perchè gli italiani hanno poca voglia di sacrificarsi, di lavorare e intraprendere e senza gli immigrati e ci viene spiegato che nelle fabbriche ci vanno solo loro, i lavori duri li fanno loro, solo loro aprono nuove imprese mentre gli italiani le chiudono ^("... le imprese create da immigrati sono 497 mila (l’8,2% del totale: a dispetto della crisi ...")#http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_23/i-39-miliardi-che-migranti-danno-all-economia-italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml^ Questa è l'Italia descritta sulla stampa del regime, Corriere, Repubblica, Il Fatto e televisioni... dove leggi delle decine di migliaia di aziende italiane che chiudono e poi dell'aumento delle imprese create da immigrati, i quali (se leggi il Corriere) sono miracolosamente immuni alla crisi! Raccontano che le imprese aumentano in Italia (nel mezzo della Depressione), ma solo quelle degli immigrati, per cui in pratica se vogliamo uscire dalla crisi ne deduci che dovremmo affidare a loro la gestione dell'economia. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#All'"Europa" cioè alla Troika dobbiamo affidare le finanze dello stato e la moneta e agli immigrati di ogni etnia del mondo affidiamo le imprese e il lavoro. Gli italiani "autoctoni"... mah... c'è qualcosa che ancora gli italiani possono fare oltre i giornalisti ? #F_END# (Anche nell'impiego pubblico meglio provare con gli immigrati, qui a Modena ad es. hai anche vigili, farmacisti e impiegati comunali africani, perchè sono mestieri che notoriamente nessun italiano vuole fare...) Questa è la propaganda che subiamo tutti i giorni dalle scuole elementari ai giornali: ieri sul Corriere avevi ad es. ^questo pezzo di Gian Antonio Stella Stella #http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_23/i-39-miliardi-che-migranti-danno-all-economia-italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml^, di quelli che in URSS sulla Pravda celebravano una volta i vantaggi economici del comunismo e oggi invece celebrano i vantaggi economici dell'immigrazione...Nessuno ha fatto tanti soldi vendendo libri sulla casta, la corruzione e il marcio della società italiana quanto Gian Antonio Stella Stella, che ha scritto migliaia di pagine dove non salva nessuno e trova parassiti, corrotti e ladri ovunque in Italia. Quando si tratta di immigrati però Stella vede il contrario e i difetti degli italiani sono ribaltati in virtù. Qui a Modena ieri Salvini, era a parlare in Piazza Grande e mi hanno detto che la Kyenge (che è di Modena) lo ha interrotto ed è salita sul palco sventolando appunto ^questo articolo sui 3,9 miliardi#http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_23/i-39-miliardi-che-migranti-danno-all-economia-italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml^ per dire che gli immigrati sono una ricchezza per l'Italia.. E Salvini: #F_START# size=3 color=blue #F_MID#"...e se portano ricchezza in Italia allora perchè non ritornano ai loro paesi di origine e ne portano anche là ?"#F_END#... che sono paesi che ne avrebbero molto bisogno.. (applausi..) #/i# Nota: la Kyenge è arrivata sotto il palco con la sua scorta di diverse auto e una decina di poliziotti che costa qualche centinaia di migliaia di euro l'anno...Salvini non ha avuto il coraggio di notarlo, ma la gente intorno invece sì... e mi dicevano, ma questo non so confermarlo, che anche la figlia della Kyenge avrebbe la scorta ora perchè su Facebook qualcuno l'ha insultata..#/i# ********************************** ^"I 3,9 miliardi che i migranti danno all’economia italiana"#http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_23/i-39-miliardi-che-migranti-danno-all-economia-italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml^ di Gian Antonio Stella, Corriere, 21 novembre#i# Ha ragione papa Francesco: gli immigrati sono una ricchezza. Lo dicono i numeri. Fatti i conti costi-benefici, spiega un dossier della fondazione Moressa, noi italiani ci guadagniamo 3,9 miliardi l’anno. E la crisi, senza i nuovi arrivati che hanno fondato quasi mezzo milione di aziende, sarebbe ancora più dura. Certo, è facile in questi tempi di pesanti difficoltà titillare i rancori, le paure, le angosce di tanti disoccupati, esodati, sfrattati ormai allo stremo. Soprattutto in certe periferie urbane abbruttite dal degrado e da troppo tempo vergognosamente abbandonate dalle pubbliche istituzioni. Ma può passar l’idea che il problema siano «gli altri»? #F_START# size=3 color=blue #F_MID# ehi... hai fatto caso che nelle imprese che aprono i cinesi e qualche albanese (i tunisini, marocchini, nigeriani, ghanesi, rumeni aprono imprese più che altro negli articoli del Corriere) assumono i loro ? Dove 'azzo andranno al lavorare i tuoi nipoti quando le imprese in Italia siano gestite da stranieri come tu auspichi ?. E a proposito, è lo stesso in America: a Silicon Valley quando un impresa di software ha un proprietario indiano o cinese di americani di origine europea NON NE ASSUME.. Sono "solidali" tra di loro. Prova a parlare con gli ingegneri americani o a leggere i loro forum, quando il tizio che recluta è indiano è anche inutile andare al colloquio.....Bisogna invece che cominciamo a importare migliaia di giornalisti dall'Africa, dall'Asia e dalla Romania e li mettiamo in concorrenza con voi...tanto molto peggio non possono fare di voi al Corriere...#F_END# Non c’è massacro contro i nostri nonni emigrati, da Tandil in Argentina a Kalgoorlie in Australia, da Aigues Mortes in Francia a Tallulah negli Stati Uniti, che non sia nato dallo scoppio di odio dei «padroni di casa» contro gli italiani che «rubavano il lavoro». Basti ricordare il linciaggio di New Orleans del 15 marzo 1891, dove tra i più assatanati nella caccia ai nostri nonni c’erano migliaia di neri, rimpiazzati nei campi di cotone da immigrati siciliani, campani, lucani. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# (... ma dove 'azzo mai sono stati "nei campi di cotone" gli immigrati italiani, che erano tutti nelle grandi città del nord-est in America tipo Chicago, New York, Boston... ? la tecnica di prendere un singolo episodio vero, esagerarlo e fingere che rappresenti l'America (o l'Italia) che utilizza Stella alla lunga stanca). Comunque, i sindacati americani e i lavoratori americani, quando non erano intimiditi come adesso, sono sempre stati contro l'immigrazione e cosa ci sarà mai di strano ? Perchè mai dovrebbero essere a favore ? Una volta non c'era questo lavaggio del cervello e capivano il semplice fatto economico che l'immigrazione fa ridurre i salari. Potete arrampicarvi sugli specchi al Corriere e al Sole24 ore tutti i giorni fin che volete, ma è come negare che la pioggia bagna e il sole scalda. E Roosevelt. lo sai che mantenne l'America totalmente chiusa all'immigrazione dal 1933 alla sua morte perchè appunto c'era una crisi economica ? E questo "populismo" di Roosevelt era uno dei motivi forse per cui era così popolare e lo rieleggevano sempre con maggioranze bulgare... Ehi... Roosevelt era contro l'immigrazione!!! Keynes pure ed era anche protezionista lo sai ? #F_END# Eppure quei nostri nonni contribuirono ad arricchire le loro nuove patrie («la patria è là dove si prospera», dice Aristofane) proprio come ricorda Francesco: «I Paesi che accolgono traggono vantaggi dall’impiego di immigrati per le necessità della produzione e del benessere nazionale». #F_START# Da quando in qua il Papa è un esperto di economia, che la Chiesa vive di elemosine, donazioni (...qualche manipolazione finanziaria vedi MontePaschi..), predica la povertà e la auspica ? Per la Chiesa il benessere è un nemico della fede, cosa comprensibile da loro punto di vista perchè la gente che non soffre viene meno in chiesa, per cui più gente miserabile c'è in Italia e più hanno speranze di trovare preti e suore e gente che viene in chiesa.. #F_END# Creano anche un mucchio di problemi? Sì. Portano a volte malattie che da noi erano ormai sconfitte? Sì. Affollano le nostre carceri soprattutto per alcuni tipi di reati? Sì. Vanno ad arroccarsi in fortini etnici facendo esplodere vere e proprie guerre di quartiere? Sì. E questi problemi vanno presi di petto. Con fermezza. C’è dell’altro, però . E non possiamo ignorarlo. Due rapporti della Fondazione Leone Moressa e Andrea Stuppini, collaboratore de «lavoce.info», spiegano che non solo le imprese create da immigrati sono 497 mila (l’8,2% del totale: a dispetto della crisi) per un valore aggiunto di 85 miliardi di euro, ma che nei calcoli dare-avere chi ci guadagna siamo anche noi. Nel 2012 i contribuenti nati all’estero sono stati poco più di 3,5 milioni e «hanno dichiarato redditi per 44,7 miliardi di euro (mediamente 12.930 euro a persona) su un totale di 800 miliardi di euro, incidendo per il 5,6% sull’intera ricchezza prodotta». L’imposta netta versata «ammonta in media a 2.099 euro, per un totale complessivo pari a 4,9 miliardi». Con disparità enorme: 4.918 euro pro capite di Irpef pagata nel 2013 in provincia di Milano, 1.499 in quella di Ragusa. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Come razzo si concilia questo dato, che gli immigrati in media hanno un reddito (12.930 euro a persona che è meno della metà di quello medio italiano), con l'affermazione che hanno creato mezzo milione di imprese che creano ricchezza... ? Stella sta dicendo che, su 23 milioni di residenti che lavorano in Italia e che ^pagano circa 10 miliardi di imposte come gettito totale IRPEF IRES e IRAP#http://www.panorama.it/economia/opinioni/irpef-governo-renzi-salari/^, gli immigrati che lavorano sono 3,5 milioni (quindi 14% del totale degli occupati), ma pagano solo 4,9 miliardi di euro, cioè un 2% (...4,9 mld /210 mld...) ! ...'azzo ma pensano proprio che siamo deficienti.. AStando agli stessi dati che cita, gli immigrati sono il 14% della popolazione che lavora, ma pagano il 2% circa di tasse sul reddito... !#F_END# A questa voce, però, ne vanno aggiunte altre. Ad esempio l’Iva: «Una recente indagine della Banca d’Italia ha evidenziato come la propensione al consumo delle famiglie straniere (ovvero il rapporto tra consumo e reddito) sia pari al 105,8%: vale a dire che le famiglie straniere tendono a non risparmiare nulla, anzi ad indebitarsi o ad attingere a vecchi risparmi. Ipotizzando che il reddito delle famiglie straniere sia speso in consumi soggetti ad Iva per il 90% (escludendo rimesse, affitti, mutui e altre voci non soggette a Iva), il valore complessivo dell’imposta indiretta sui consumi arriva a 1,4 miliardi di euro». Più il gettito dalle imposte sui carburanti (840 milioni circa), i soldi per lotto e lotterie (210 milioni) e rinnovi dei permessi di soggiorno (1.741.501 nel 2012 per 340 milioni) e così via: «Sommando le diverse voci, si ottiene un gettito fiscale di 7,6 miliardi». Poi c’è il contributo previdenziale: «Considerando che secondo l’ultimo dato ufficiale Inps (2009) i contributi versati dagli stranieri rappresentano il 4,2% del totale, si può stimare un gettito contributivo di 8,9 miliardi». Cosicché «sommando gettito fiscale e contributivo, le entrate riconducibili alla presenza straniera raggiungono i 16,6 miliardi». #F_START# size=5 color=blue #F_MID# OK... manca il tempo di commentare tutto. Ricordate un dato solo: le imposte totali incassate in Italia sono circa 760 miliardi. Ok ? 760 miliardi di euro. Gli immigrati, stando a quello che scrive lo stesso Stella, ne pagano solo 16,6 miliardi.... Quanto fa in percentuale ? Un 2% e rotti...Lo scrive lui stesso.. ? #F_END# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Ma tanto i numeri e le percentuali chi le capisce eh Stella ? Per cui ripete come un martello: "gli immigrati....sono una ricchezza. Lo dicono i numeri, ci guadagniamo 3,9 miliardi l’anno. E la crisi....sarebbe ancora più dura senza di loro...." #F_END# Ma se questo è quanto danno, quanto ricevono poi gli immigrati? «Considerando che dopo le pensioni la sanità è la voce di gran lunga più importante e che all’interno di questa circa l’80% della spesa è assorbita dalle persone ultrasessantacinquenni», risponde lo studio, l’impatto dei nati all’estero (nettamente più giovani e meno acciaccati degli italiani) è decisamente minore sul peso sia delle pensioni sia della sanità, dai ricoveri all’uso di farmaci. Certo, è maggiore nella scuola «dove l’incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana ha raggiunto l’8,4%», ma qui «la parte preponderante della spesa è fissa». E i costi per la giustizia? «Una stima dei costi si aggira su 1,75 miliardi di euro annui». E le altre spese? Contate tutte, rispondono Stuppini e la Fondazione. Anche quelle per i Centri di Identificazione ed Espulsione: «Per il 2012 il costo complessivo si può calcolare in 170 milioni». In ogni caso, prosegue il dossier, «si è considerata la spesa pubblica utilizzando il metodo dei costi standard, stimando la spesa pubblica complessiva per l’immigrazione in 12,6 miliardi di euro, pari all’1,57% della spesa pubblica nazionale. Ripartendo il volume di spesa per la popolazione straniera nel 2012 (4,39 milioni), si ottiene un valore pro capite di 2.870 euro». Risultato: confrontando entrate e uscite, «emerge come il saldo finale sia in attivo di 3,9 miliardi». Per capirci: quasi quanto il peso dell’Imu sulla prima casa. Poi, per carità, restano tutti i problemi, i disagi e le emergenze che abbiamo detto. Che vanno affrontati, quando serve, anche con estrema durezza. Ma si può sostenere, davanti a questi dati, che mantenere l’estensione della social card ai cittadini nati all’estero ma col permesso di soggiorno è «un’istigazione al razzismo»? Per non dire dell’apporto dei «nuovi italiani» su altri fronti. Dice uno studio dell’Istituto Ricerca Sociale che ci sono in Italia 830 mila badanti, quasi tutte straniere, che accudiscono circa un milione di non autosufficienti. Il quadruplo dei ricoverati nelle strutture pubbliche. Se dovesse occuparsene lo Stato, ciao: un posto letto, dall’acquisto del terreno alla costruzione della struttura, dai mobili alle lenzuola, costa 150 mila euro. Per un milione di degenti dovremmo scucire 150 miliardi. E poi assumere (otto persone ogni dieci posti letto) 800 mila addetti per una spesa complessiva annuale (26mila euro l’uno) di quasi 21 miliardi l’anno. Più spese varie. Con un investimento complessivo nei primi cinque anni di oltre 250 miliardi.Ha ragione papa Francesco: gli immigrati sono una ricchezza. Lo dicono i numeri. Fatti i conti costi-benefici, spiega un dossier della fondazione Moressa, noi italiani ci guadagniamo 3,9 miliardi l’anno. E la crisi, senza i nuovi arrivati che hanno fondato quasi mezzo milione di aziende, sarebbe ancora più dura. Certo, è facile in questi tempi di pesanti difficoltà titillare i rancori, le paure, le angosce di tanti disoccupati, esodati, sfrattati ormai allo stremo. Soprattutto in certe periferie urbane abbruttite dal degrado e da troppo tempo vergognosamente abbandonate dalle pubbliche istituzioni. Ma può passar l’idea che il problema siano «gli altri»? Non c’è massacro contro i nostri nonni emigrati, da Tandil in Argentina a Kalgoorlie in Australia, da Aigues Mortes in Francia a Tallulah negli Stati Uniti, che non sia nato dallo scoppio di odio dei «padroni di casa» contro gli italiani che «rubavano il lavoro». Basti ricordare il linciaggio di New Orleans del 15 marzo 1891, dove tra i più assatanati nella caccia ai nostri nonni c’erano migliaia di neri, rimpiazzati nei campi di cotone da immigrati siciliani, campani, lucani. Eppure quei nostri nonni contribuirono ad arricchire le loro nuove patrie («la patria è là dove si prospera», dice Aristofane) proprio come ricorda Francesco: «I Paesi che accolgono traggono vantaggi dall’impiego di immigrati per le necessità della produzione e del benessere nazionale». Creano anche un mucchio di problemi? Sì. Portano a volte malattie che da noi erano ormai sconfitte? Sì. Affollano le nostre carceri soprattutto per alcuni tipi di reati? Sì. Vanno ad arroccarsi in fortini etnici facendo esplodere vere e proprie guerre di quartiere? Sì. E questi problemi vanno presi di petto. Con fermezza. C’è dell’altro, però . E non possiamo ignorarlo. Due rapporti della Fondazione Leone Moressa e Andrea Stuppini, collaboratore de «lavoce.info», spiegano che non solo le imprese create da immigrati sono 497 mila (l’8,2% del totale: a dispetto della crisi) per un valore aggiunto di 85 miliardi di euro, ma che nei calcoli dare-avere chi ci guadagna siamo anche noi. Nel 2012 i contribuenti nati all’estero sono stati poco più di 3,5 milioni e «hanno dichiarato redditi per 44,7 miliardi di euro (mediamente 12.930 euro a persona) su un totale di 800 miliardi di euro, incidendo per il 5,6% sull’intera ricchezza prodotta». L’imposta netta versata «ammonta in media a 2.099 euro, per un totale complessivo pari a 4,9 miliardi». Con disparità enorme: 4.918 euro pro capite di Irpef pagata nel 2013 in provincia di Milano, 1.499 in quella di Ragusa. A questa voce, però, ne vanno aggiunte altre. Ad esempio l’Iva: «Una recente indagine della Banca d’Italia ha evidenziato come la propensione al consumo delle famiglie straniere (ovvero il rapporto tra consumo e reddito) sia pari al 105,8%: vale a dire che le famiglie straniere tendono a non risparmiare nulla, anzi ad indebitarsi o ad attingere a vecchi risparmi. Ipotizzando che il reddito delle famiglie straniere sia speso in consumi soggetti ad Iva per il 90% (escludendo rimesse, affitti, mutui e altre voci non soggette a Iva), il valore complessivo dell’imposta indiretta sui consumi arriva a 1,4 miliardi di euro». Più il gettito dalle imposte sui carburanti (840 milioni circa), i soldi per lotto e lotterie (210 milioni) e rinnovi dei permessi di soggiorno (1.741.501 nel 2012 per 340 milioni) e così via: «Sommando le diverse voci, si ottiene un gettito fiscale di 7,6 miliardi». Poi c’è il contributo previdenziale: «Considerando che secondo l’ultimo dato ufficiale Inps (2009) i contributi versati dagli stranieri rappresentano il 4,2% del totale, si può stimare un gettito contributivo di 8,9 miliardi». Cosicché «sommando gettito fiscale e contributivo, le entrate riconducibili alla presenza straniera raggiungono i 16,6 miliardi». Ma se questo è quanto danno, quanto ricevono poi gli immigrati? «Considerando che dopo le pensioni la sanità è la voce di gran lunga più importante e che all’interno di questa circa l’80% della spesa è assorbita dalle persone ultrasessantacinquenni», risponde lo studio, l’impatto dei nati all’estero (nettamente più giovani e meno acciaccati degli italiani) è decisamente minore sul peso sia delle pensioni sia della sanità, dai ricoveri all’uso di farmaci. Certo, è maggiore nella scuola «dove l’incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana ha raggiunto l’8,4%», ma qui «la parte preponderante della spesa è fissa». E i costi per la giustizia? «Una stima dei costi si aggira su 1,75 miliardi di euro annui». E le altre spese? Contate tutte, rispondono Stuppini e la Fondazione. Anche quelle per i Centri di Identificazione ed Espulsione: «Per il 2012 il costo complessivo si può calcolare in 170 milioni». In ogni caso, prosegue il dossier, «si è considerata la spesa pubblica utilizzando il metodo dei costi standard, stimando la spesa pubblica complessiva per l’immigrazione in 12,6 miliardi di euro, pari all’1,57% della spesa pubblica nazionale. Ripartendo il volume di spesa per la popolazione straniera nel 2012 (4,39 milioni), si ottiene un valore pro capite di 2.870 euro». Risultato: confrontando entrate e uscite, «emerge come il saldo finale sia in attivo di 3,9 miliardi». Per capirci: quasi quanto il peso dell’Imu sulla prima casa. Poi, per carità, restano tutti i problemi, i disagi e le emergenze che abbiamo detto. Che vanno affrontati, quando serve, anche con estrema durezza. Ma si può sostenere, davanti a questi dati, che mantenere l’estensione della social card ai cittadini nati all’estero ma col permesso di soggiorno è «un’istigazione al razzismo»? Per non dire dell’apporto dei «nuovi italiani» su altri fronti. Dice uno studio dell’Istituto Ricerca Sociale che ci sono in Italia 830 mila badanti, quasi tutte straniere, che accudiscono circa un milione di non autosufficienti. Il quadruplo dei ricoverati nelle strutture pubbliche. Se dovesse occuparsene lo Stato, ciao: un posto letto, dall’acquisto del terreno alla costruzione della struttura, dai mobili alle lenzuola, costa 150 mila euro. Per un milione di degenti dovremmo scucire 150 miliardi. E poi assumere (otto persone ogni dieci posti letto) 800 mila addetti per una spesa complessiva annuale (26mila euro l’uno) di quasi 21 miliardi l’anno. Più spese varie. Con un investimento complessivo nei primi cinque anni di oltre 250 miliardi. #/i#

l'Italia ha in mano un atomica (150mila mld di derivati in Euro) - GZ  

  By: GZ on Domenica 23 Novembre 2014 03:30

io sono per l'uscita dall'Euro, ma a tappe, ^introducendo una valuta parallela, non per la conversione forzosa da Euro a Lire cioè l'abolizione dell'Euro in Italia#http://www.monetazione.it/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ che è molto pericolosa E NON TE LO FARANNO MAI FARE. Facciamo solo l'esempio che taglia la testa al toro e che non vedo mai discusso: #F_START# size=3 color=red #F_MID#ci sono oggi nel mondo circa 150 mila miliardi di DERIVATI DENOMINATI IN EURO#F_END# esposti ad una sua disintegrazione. Come mai così tanti ? Eh... ad esempio i BTP vengono usati dal "sistema bancario ombra" per essere re-ipotecati tre volte... (c'è un ^capitolo del libro dedicato alla "tripla ipoteca" dei BTP#http://www.cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/52_PDF.pdf^, un tema di cui non ha mai parlato finora nessuno qui in Italia, che io sappia). Cioè i titoli pubblici da ridenominare dall'Euro a valute nazionali sarebbero sui 2mila miliardi, ma le stime per tutti i derivati sui tassi di interesse e sui cambi IN EURO da ridenominare sono di oltre 150 mila miliardi (vedi gli studi presentati al Wolfson Prize per il migliore piano di uscita dall'Euro. Lordo Wolfson dal 2012 ogni anno offre 250mila sterline a chi presenta il miglior piano per liberarsi dall'Euro...). Come si sa l'Euro è infatti oggi la seconda valuta di riserva mondiale, con il 25% circa del totale, il dollaro è sceso al 64% circa e il debito pubblico in Euro è il più grande al mondo, pari o maggiore di quello in dollari. Cosa succede allora concretamente nel caso che un paese chiave come l'Italia abolisca l'Euro, provocandone inevitabilmente la sua disintegrazione ? Ad esempio, nel mondo ci sono banche canadesi o giapponesi o inglesi con crediti o debiti IN EURO verso multinazionali europee, russe, sudamericane... In che valute verranno ridenominati questi loro debiti ? Stiamo parlando di gente fuori dall'italia e fuori anche dall'Europa, ma che ha creato strumenti finanziari di debito in Euro !!! In che giurisdizione tutte queste banche e corporations litigheranno sulla ridenominazione una volta che l'Euro non ci sia più ? Parliamo di strumenti creati ad esempio a New York o Londra, sotto quelle giurisdizioni, ma in euro e finiti in mano a entità finanziarie asiatiche o sudamericane! come razzo ne vengono fuori ? Solo il caos legale provocherà una paralisi... Attention please: Se l'Italia uscisse dall'Euro tornando alla Lira (con conversione forzosa), anche la Francia per forza di cose ne uscirebbe e poi a quel punto, anche se non possono veramente permetterselo come mostrato sotto, anche la Spagna, Portogallo, Grecia... forse Slovenia e Belgio...uscirebbero. L'Euro si disintegrerebbe, al massimo rimarrebbe un "euro-marco" tra austria, germania, olanda, finlandia... Migliaia di miliardi di debiti e crediti e di derivati in giro per il mondo andrebbero allora ridenominati in dieci o venti valute diverse e sotto tante giurisdizioni diverse, anche non europee...e ci sarebbe una paralisi nel sistema finanziario globale anche solo per il caos legale di tutti questi crediti, debiti e derivati... L'Italia è l'unico paese al momento che si sta forse avviando verso l'uscita dall'Euro, e giustamente, dal nostro punto di vista. #F_START# size=3 color=black #F_MID# Ma il problema non è quello nostro, dell'Italietta che poi "svaluta e riacquista competività".... questa è una fischiata, è il problema minore. Il problema è che noi in pratica abbiamo l'atomica finanziaria per così dire in mano ora. #F_START# size=3 color=red #F_MID#Se l'Italia abolisce l'Euro provoca una reazione a catena: facciamo sgretolare la seconda valuta di riserva del sistema finanziario globale, in cui sono denominati alcune migliaia di miliardi di debiti e migliaia di miliardi di derivati in giro per tutto il mondo. Creiamo una deflagrazione finanziaria nucleare nel resto del mondo.#F_END# Altrimenti come spieghi che non abbiano voluto rischiare di lasciar uscire nemmeno Cipro e la Grecia per paura che fossero contagiose ? Se quindi imposti l'uscita dall'Euro come si è fatto finora, da parte di Borghi, Rinaldi, Bagnai ecc...come conversione forzosa e abolizione dell'Euro in Italia stai scherzando con il fuoco, stai accendendo una miccia sotto il sistema finanziario globale. PER CUI NON TE LO FARANNO FARE. #F_END# Perchè non se ne parla di questo aspetto ? Intanto se ne parla, se leggi dei report di banche d'affari... poi sui media e ovviamente in sede UE o FMI non se ne parla perchè il sistema finanziario globale è un enorme piramide di debito che può crollare già in condizioni "normali", figurarsi se ti metti a spiegare a tutti questa cosa...Ma se leggi i report sull'uscita dall'Euro di banche d'affari dicono questo. Per cui io sono sì per ^l'uscita dall'Euro, ma a tappe, introducendo una valuta parallela, non per la conversione forzosa da Euro a Lire#http://www.monetazione.it/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ e lasciando in essere gli euro in banca per chi li vuole...Solo se adotti un piano del genere (forse) te lo lasceranno fare...

Anche Berlusconi si comincia a muovere verso l'uscita... - GZ  

  By: GZ on Domenica 23 Novembre 2014 02:45

Dai che prima che Salvini gli diventi il nuovo leader...anche Berlusconi si comincia a spostare verso l'uscita... --- ^"Svolta anti euro per Forza Italia?" 16 nov 2014#http://www.formiche.net/2014/11/16/svolta-anti-euro-forza-italia/^ #i#.... mercoledì 19 novembre workshop promosso dal movimento berlusconiano e in particolare da #b# Raffaele Fitto#/b# . Al seminario parteciperà anche #b# Silvio Berlusconi#/b# ...rientra nella discussione in atto in Forza Italia per precisare e delineare al meglio il profilo programmatico del movimento su Europa e moneta unica europea. In attesa di comprendere la reale portata della svolta, sono significativi i nomi che il movimento forzista ha invitato al seminario. Infatti tra i relatori invitati ci saranno intellettuali da tempo critici della costruzione monetaria europea e fautori di una sorta di piano B in caso di uscita dell’Italia dall’Eurozona. Forza Italia, infatti, ha convocato l’economista ed ex ministro #b# Paolo Savona#/b# (qui tutti le analisi di Savona su Formiche.net), l’economista e allievo di Savona, #b# Antonio Maria Rinaldi#/b# (ecco tutti gli ultimi interventi di Rinaldi su Formiche.net), e il giurista #b# Luciano Barra Caracciolo#/b# . Ambienti del movimento azzurro spiegano così l’invito a Savona, Rinaldi e Barra Caracciolo: sono tra i pochi intellettuali indipendenti credibili sulla tematica euro e portatori di idee innovative a contrasto dell’attuale aggregazione monetaria, mentre altri professano solo la insostenibilità sotto l’aspetto puramente economico, i tre ritengono che sia la via “giuridica” l’arma vincente contro l’euro. Ma aldilà dei diversi approcci, la vera novità politica è che anche Forza Italia sta valutando di prendere una linea non più sfumata, ma netta, nei confronti dei rapporti con l’Europa e soprattutto sull’euro.#/i# ---- Questo a destra. A sinistra solo questo weekend ci sono un paio di ^incontri di dissidenti del PD#http://sollevazione.blogspot.it/2014/11/ci-vediamo-domani-roma.html^ che da un mese sono passati anti-euro, Fassina, Cuperlo... #ALLEGATO_2# Questo di Forza Italia ieri è significativo perchè c'era Berlusconi presente...Si trattava di giuristi in prevalenza, quelli che hanno creato quest'anno l'associazione ^"Riscossa Italiana", con Rinaldi e Caracciolo#http://www.riscossaitaliana.it/^ al vertice. Nei loro convegni parlano molto della costituzione e dei trattati UE in termini della legalità di uscire dall'euro. Il problema è anche giuridico e costituzionale, ma queste cose di cui parla Caracciolo sono le briciole. #F_START# size=5 color=blue #F_MID# Quello che conta è la giurisdizione e la composizione dei debiti esteri delle imprese e delle banche italiane, i quali possono aumentare assai a seconda di come vengano ridenominati#F_END# Guarda bene queste tabelle (fonte Nomura) che stimano il totale del debito lordo e netto estero dell'Italia (sia quello pubblico che è poco (16%, ma quasi tutto di Bankitalia), che quello delle imprese (12%) che quello delle banche (241), tutti in % del PIL. Che io sappia Rinaldi, Borghi, Bagnai non discutono mai questi dati. #ALLEGATO_1# #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Questa tabella e' quella che conta per il mercato finanziario! (e per l'Italia...) 1) L'Italia non è messa male come la Spagna, il Portogallo e la Grecia per i quali L'USCITA DALL'EURO E' IMPOSSIBILE SE GUARDI I LORO DEBITI ESTERI IN GIURISDIZIONI ESTERE. Per l'Italia e ancora più per la Francia la situazione sarebbe gestibile, diciamo non impossibile come per gli altri. 2) il debito estero delle banche però per l'Italia è il maggiore dei tre se guardi. Il problema dell'uscita dall'Euro è sostanzialmente un problema del sistema bancario... Le banche italiane come tutti sanno hanno 400 miliardi di titoli pubblici. In più, a differenza delle tedesche, li contabilizzano quasi tutti "al mercato" per cui in caso di uscita si ritrovano delle grosse perdite. Saranno perdite in LIRE, ma comunque tali da affondarle, a meno di che Bankitalia giustamente stampi lire e le salvi. In secondo luogo, come si vede dalla tabella sopra, le banche italiane hanno circa 350 mld di debiti esteri, in giurisdizioni estere. Qui possono perdere altri 100 mld ...Altro salvataggio....Anche qui niente di impossibile, ma devi stampare parecchie Lire... Infine, proprio perchè poi si parlerà solo di questo nel mondo finanziario quando arriverà la paura dell'uscita, se si pensa di fare la conversione forzosa le banche italiane possono perdere qualche centinaio di miliardi di depositi che fuggono verso il nord....Anche qui ci si può in teoria mettere una pezza... #F_END# Ho un poco paura dell'uscita/abolizione dell'Euro così come è consigliata finora da giuristi e prof...Comunque l'importante è rendersi conto che ne vedremo delle belle. I sondaggi ora mostrano che in Italia si è già forse formata una maggioranza anti-euro, il M5S con un 20% ora che come obiettivo l'uscita, la Lega che è triplicata nei sondaggi da quando lo ha fatto il suo tema e con la Meloni può avere un 15%, poi dei dissidenti PD e manca solo Berlusconi....Il giorno che lui si dichiara.... #ALLEGATO_3# Intanto nel mondo finanziario stanno facendo questi calcoli per vedere dove arriverà la botta e come approfittarne (lo stratega di Nomura che le ha messe assieme, Nordvig, è stato premiato per il miglior lavoro sul problema dell'Euro al premio Wolfson ed è molto seguito su che strategia seguire per approfittare dell'evento quando si profili...) #F_START# size=4 color=black #F_MID# ^In pratica sarebbe meglio fare diversamente#http://www.monetazione.it/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ #F_END#... se si vuole uscire dall'Euro...

E' di questo che parlano... - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 20 Novembre 2014 22:17

^Uriel fa il misterioso#http://www.monetazione.it/forum/coolpost.php?topicGroupID=1&topic_id=5796&reply_id=123571296^ ma è facile da capire cosa intende l'articolo di "Die Welt" con: #i# "Und für alle Nostalgiker: Nein, die neue Währung wird sicher nicht Lira heißen."#/i# #b# (e per tutti i nostalgici: no, la nuova divisa non si chiamera' SICURAMENTE Lira).#/b# l'ipotesi di cui si parla è di avere un "Euro-nord" (Austria, Germania, Olanda, Finlandia) e un "Euro-sud" con tutti gli altri paesi sostanzialmente.... Questo perchè un Euro-Sud con dentro Francia, Belgio, Irlanda, Ceca e poi anche Italia, Spagna... sarebbe una valuta meno attaccabile e non affonderebbe a 80 centesimi o 70 centesimi come una Lira o Peseta e quindi il divario tra Marco e Lira sarebbe minore. Per la Germania la soluzione è l'Euro-sud in cui finiscono tutti gli altri, non certo la Lira da sola. Perchè... #b# Se l'Euro si sgretola e basta: il Marco va anche a 1,90$ e la Lira a 0,70$, perlomeno per un poco Se fai Euro-nord ed Euro-sud invece, hai che l'Euro-nord va 1,70$ ad esempio e l'Euro-Sud scende meno, a 1,00$ #/b# forse...

Oggi basta poco per fare un partito che vince - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 20 Novembre 2014 21:16

Secondo me se la gente che è qui sul forum non avesse da lavorare e si mettesse a tempo pieno a fare solo quello, dopo un anno avremmo un nuovo partito qui in Italia che prende almeno un 5%, forse di più. Grillo dal niente è arrivato al 25% (ora 20%), Renzi dal niente è arrivato ad essere il leader più popolare del dopoguerra nei sondaggi (sta già crollando però), Salvini dal 4% porta la Lega ora all'11%..., Landini non era conosciuto due anni fa e oggi se si votasse gli viene accreditato un partito dal 5 al 10%... Con una depressione economica come negli anni '30, ci vuole infatti poco ora a creare nuovi partiti e schizzare su nei sondaggi come Grillo prima e Renzi poi. Guarda qui in Spagna: un partito creato solo un anno fa, ora ha il 28% ed è il primo partito se si votasse. #ALLEGATO_1# In Spagna l'alternativa al momento è questo nuovissimo partito "Podemos" che fondato a gennaio 2014 ora è arrivato al 28% nei sondaggi, sotto la guida di un gruppo di professori universitari marxisti, di materie come scienze politiche e sociologia (gente che appunto non deve lavorare...) Il gruppo di intellettuali comunisti (Marx, Gramsci, Hobswam sono i loro riferimenti, vedi sotto) che lo guida ha lavorato per anni con i governi di sinistra del Venezuale, Bolivia ed Ecuador come consiglieri politici e ha quindi esperienza di come si fa ad andare al potere. E anche di malagestione economica, visto che erano i consiglieri del governo del Venezuela e della Bolivia che sono tra i paesi messi peggio al mondo al momento, fuori dall'eurozona.... Basta sentirli parlare dell'Euro.. ---- intervista oggi su Repubbica a Pablo Iglesias, detto “el Coleta” per via del codino, capo di ^Podemos#http://www.ilpost.it/2014/11/02/podemos-spagna/^, secondo i sondaggi il primo partito spagnolo: #ALLEGATO_2# #i# Se vincerete alle elezioni, la Spagna uscirà dalla Nato? «Assolutamente sì, non è un passo facile, ma se vogliamo recuperare la sovranità, compresa quella militare, tocca dire no ai soldati stranieri sul nostro suolo». E l’euro invece? Siete per uscire? #b# «Non è possibile uscire dell’euro adesso. Per cambiare la situazione attuale serve ripartire da Maastricht; allora si fecero numerosi errori che hanno portato a questa Europa delle disuguaglianze, dove ci ritroviamo coloni di Berlino senza diritti sociali. Ma con un governo popolare in Grecia con Tsipras e in Spagna con noi il potere di condizionamento sulla Bce sarà molto forte. Dobbiamo costruire un’alleanza dei paesi del sud perché il cambiamento in un solo Stato è impensabile. La nostra strategia è continentale».#/b# Né destra né sinistra, lotta alla Casta e ai suoi privilegi, uso massiccio delle rete. Siete i grillini spagnoli? «Io sono un uomo di sinistra. Però già Bobbio rifletteva sulla difficoltà dell’utilizzo di queste parole. Noi proponiamo un governo di emergenza che ridia centralità a questioni molto semplici: la scuola, la salute, la casa per tutti. Con i 5Stelle abbiamo delle affinità, a Bruxelles facciamo delle cose assieme, ma no, non siamo il M5S iberico». .... Un’ultima domanda: quali sono i suoi punti di riferimento culturali? «Sicuramente Gramsci e Marx. Dopo la morte di Eric Hobsbawm invece mi sto appassionando a Perry Anderson, l’ex direttore della rivista New Left Review ». ---#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID# In Spagna l'opposizione ora vincente quindi dice che uscirà dalla Nato, ma non dall'Euro! Dei deficienti. #F_END# Pensa quanto sia importante ed essenziale in questo momento uscire dalla Nato (che implica che poi devi spendere di più per l'esercito ad esempio....ma comunque io sarei favorevole. solo che è un classico diversivo...) La Spagna continua a fare deficit pubblici del 6% del PIL, mentre l'Italia continua a limitare il deficit pubblico al 3% famoso. Perchè ? Perchè hanno cambiato le leggi sul lavoro per cui oggi in Spagna se licenzi paghi un forfait di alcuni anni di stipendio e basta. Niente tribunale del lavoro, niente cassa integrazione a carico di tutte le imprese, il lavoratore prende una somma rilevante, ma è licenziato (sostanzialmente). Questa riforma del lavoro è piaciuta molto alla UE e siccome la Spagna ha un debito pubblico del 100% del PIL e non del 136% come l'italia le lasciano fare deficit del 6% del PIL e all'Italia no Appena Podemos andasse al potere ovviamente questi si rimangiano simile riforme del lavoro e la UE non gli lascia più fare il deficit del 6% del PIL CHE E' L'UNICA COSA CHE HA TENUTO UN POCO A GALLA LA SPAGNA FINORA.... Però appunto, questo dimostra che in questa situazione di depressione e frustrazione senza fine, nel sud-europa non ci vuole tanto a creare un nuovo partito (anche non capendo di economia). Persino i professori marxisti ora ci riescono...

Italien ist einer der Gründe warum die ECB das Spiel schon verloren - defilstrok  

  By: defilstrok on Mercoledì 19 Novembre 2014 23:44

Sono incappato in un commento mica da ridere riguardante l'articolo apparso su Die Welt a firma di Uriel Fanelli che : a) non è certamente un cretino e b) vivendo in Germania è conoscitore dall'interno e comunque meglio di noi della situazione. Inquietante. E credibile Sono costretto al copia & incolla, dal momento che l'inserimento del Link, per volere del suo autore, vi porterebbe a ben altri lidi... ---- FURCHT - KEIN PFUSH, BITTE! di Uriel Fanelli Ci sono delle volte in cui leggi degli articoli e ti dici "accidenti. Allora era vero". Poi dici "forse potevo capirlo prima". E allora ti viene da pensare "beh, adesso saranno contenti". Ma poi dici "eh, ma non ci sono solo gli stronzi". Mi riferisco ad un preciso articolo uscito su un preciso giornale tedesco, che trovate qui: http://www.welt.de/print/die_welt/finanzen/article132206352/Italien-wird-Euro-Zone-den-Ruecken-kehren.html Innanzitutto, il Welt e' un giornale allineato a centrodestra. L'area e' quella di Schäuble, per capirci. Non e' un giornale molto allineato su posizioni anglosassoni, o filoanglosassoni, per cui non va confuso con roba tipo Financial Times o Guardian. Quindi, la prima cosa da capire e' che si tratta di un giornale vicino all' area CDU del governo. Il secondo punto e' che il gruppo EPM e' un think tank molto vicino agli uomini di Schäuble e della BuBa. Quindi, anche qui siamo ad un articolo da non sottovalutare. Anche perche' reca diverse "firme" molto chiare: #i# den italienischen Banken Schrottpapiere (ABS, RMBS) über dritte private Nutznießer ('BlackRock') abzukaufen und die Risiken auf europäische und deutsche Steuerzahler zu verteilen.#/i# in pratica e' un'accusa che Scäuble ripete e ha ripetuto alcune volte a Draghi, ovvero di usare "finanza creativa" per spalmare il debito delle banche italiane sui contribuenti tedeschi. Letto questo, possiamo considerare l'articolo "firmato" dal ministero di Schäuble, con discreta approssimazione. Adesso ci sono alcuni messaggi che quell'articolo passa, nello stesso giorno in cui altri giornali hanno titolato che l' Italia era pronta ad uscire dall' Euro. Il primo e' quello che ho gia' menzionato sopra: hanno gia' il colpo in canna. Sanno di cosa accusare Draghi per costringerlo a dimettersi. Possono accusarlo di aver violato il mandato con dei sotterfugi per aiutare le banche italiane a spese dei contribuenti del resto d'Europa. Quindi, Draghi potrebbe avere i giorni contati. Ma il resto e' ancora peggio, perche' dice "Abbiamo un piano". Innanzitutto, una premessa: per uscire dall' Euro occorre in Italia passare per tutto un iter (che Grillo non conosce) e che durerebbe almeno due anni. Ma esiste una seconda possibilita': un trattato Euro II che prenda il posto del primo. In tal caso, basterebbe un solo voto in parlamento. A patto che, ovviamente, gli altri siano d'accordo. La situazione e' semplice, del resto: su 19 paesi coinvolti, 14 crescono e 5 no. E c'e' ha convinzione che i 5 che non crescono stiano tirando sotto gli altri. Seconda premessa: Schäuble e' stato il teorico dell'euro a due velocita', sin dal 1994. Mentre Kohl voleva tutti nell' Euro, la Merkel e Schäuble appartengono a quelli che vorrebbero i paesi del sud Europa fuori. Il motivo per il quale questa cosa non si e' mai manifestata e' che nessuno vuole prendersi la responsabilita' politica di cacciare un paese fuori. Chiunque la prendesse, diventerebbe automaticamente il "tiranno dell' Euro". Se qualcuno decide che qualcun altro se ne deve andare, di fatto sta dicendo che l' Euro gli appartiene, che e' cosa sua. Cosi', la soluzione perfetta e' scrollarseli di dosso, ovvero fare in modo che se ne vadano da soli. Ma ovviamente occorre che questo avvenga in maniera controllata. Dopo aver gestito le regole in modo da rendere la vita intollerabile a quei paesi , il risultato e' che saranno loro a supplicare di andarsene. Prendendosi loro la responsabilita' politica della dipartita: non sono stati cacciati, se ne sono andati loro. E ovviamente, il piano per la loro uscita e' pronto. Lo dice chiaramente questa frase che chiude l'articolo: #i# Und für alle Nostalgiker: Nein, die neue Währung wird sicher nicht Lira heißen. #/i# (e per tutti i nostalgici: no, la nuova divisa non si chiamera' SICURAMENTE Lira). Ora, in che modo qualcuno possa scommettere sul nome che avrebbe la nuova moneta in caso di uscita dall'italia non e' chiaro, a meno che non ci sia un piano preciso a riguardo. Il che fa il paio col fatto che l'articolo parla come se lo avesse scritto Schäuble in persona. E ancora, ci sono segni inquietanti, c'e' l'odore del governo stesso in questo articolo. Lo vediamo menzionato in maniera sottile quando l'articolo dice: #i# Das ist reinste Illusion. Italien ist einer der Gründe warum die Europäische Zentralbank (EZB) das Spiel schon verloren hat und sich in Panik befindet, wie die Maßnahmen der letzten EZB-Ratssitzung klar zeigen#/i# questa [che l' Italia possa uscirne grazie all' aiuto della BCE ] e' una pura illusione, insomma, e ha causato la sconfitta della politica della BCE e lo stato di panico nel quale il board della BCE versa. E quando dicono che: Nach Berechnungen der italienischen Investmentbank Mediobanca hängt Italiens Wirtschaftswachstum zu etwa 67 Prozent vom Außenwert des Euro ab (Deutschland: 40 Prozent) Insomma, la BCE ormai non puo' piu' aiutare l' Italia e l'economia italiana mostra una correlazione molto forte (.67) con il valore dell' Euro, mentre e' solo il .4 per la Germania. Insomma, non tiene il passo che serve rispetto all' Euro. Ma significa anche che non puo' sopportarne il distacco molto facilmente. Quali saranno le conseguenze? #i# Also wird Italien aus der Währungsunion austreten – und zwar müssen. Italiens Demokratie und Politik sehen vor einer säkularen Zerreißprobe. Sie wird ähnlich einschneidend sein wie der Beginn (1861) und das Ende (1946) der italienischen Monarchie einschließlich des faschistischen Intermezzos.#/i# Insomma, l'italia dovrebbe andarsene dall'euro, e anzi dovra' farlo. (per via dei dati economici menzionati sopra, ma li conoscete). Ma la parte impressionante viene dopo: in Italia democrazia e politica sono da sempre contrapposte. In pratica, se vince la politica finisce la democrazia.Le forze politiche sono antidemocratiche. E uno choc del genere avra' intensita' paragonabile alla nascita della monarchia o alla sua fine, anche considerando l'intermezzo fascista. Insomma, sanno che causera' un grosso terremoto, e sanno che se il governo prendesse in mano la situazione, finirebbe la democrazia, perche' la politica italiana e' in lotta con la democrazia. Se ricordate, la MErkel non lascio' uscire dall' Euro la Grecia perche' nessuno sapeva portarle una lista dei rischi possibili. A quanto pare, adesso i rischi li conoscono: l' italia che diventa una dittatura. Un'altra cosa interessante da notare e': #i# Kein Wunder, versuchen nun die EZB und Wall Street eine Weichwährung herbeizuzaubern um den Euro im Verhältnis zum US-Dollar auf Parität zu drücken zur Stabilisierung Italiens. Das System *** t und die Politik macht sich sprachlos.All das wird Italien nicht retten.#/i# sostiene che non bisogna meravigliarsi se la BCE e Wall Street lavorino per un abbassamento del valore dell' Euro, ovvero per un euro piu' "soft" per salvare l'italia. Ma il sistema e' debole, non ha funzionato, e la politica non parla. E tutto questo, dicono, non aiutera' l' Italia. Perche'? Perche', conclude l'articolo, se non esce l'italia lo schock arrivera' dalla Francia, o dalla Catalogna, o dalla Scozia, insomma , ad un certo punto tutti si accorgeranno dal silenzio della politica che Berlino non garantisce, ne' puo' farlo con le proprie riserve, per la valuta europea. Quindi, la previsione e' semplice: Un altro choc finanziario sta per arrivare. Se non finanziario, sara' politico. Arrivato questo, l'Italia dovra' comunque uscire dall' Euro, perche' diventera' chiaro che ne' le riserve italiane ne' quelle tedesche possono piu' garantire la moneta. Ma l'economia italiana ha una correlazione fortissima col valore dell' Euro, quindi non potranno davvero staccarsene, dovranno rimanere in qualche modo collegati. Lasciar fare alla politica italiana porterebbe solo alla dittatura. Sottinteso: non bisogna lasciar fare alla politica italiana. Qualsiasi sia il piano , dopo l'uscita l' Italia non tornerebbe alla Lira, e il nome della nuova moneta e' gia' noto (e non sara' lira). di articoli del genere se ne leggono molti. Ma quando li leggi su un giornale cosi' vicino al governo tedesco e alla BuBa , c'e' da preoccuparsi. Significa che , di fatto, i piani sono pronti. O succede qualcosa di imprevisto, o qualcuno ha gia' deciso cosa fare. Per questo , quando leggo questi articoli - perche' perdere tempo con lo Spiegel quando il Welt e' molto piu' vicino al governo, poi? - un pochino mi viene freddo. Perche' se penso che Schäuble e' un teorico dell' euro a piu' velocita', che a differenza di Kohl non ha MAI voluto l' Italia nell' Euro sin dal 1994, http://www.cducsu.de/upload/schaeublelamers94.PDF , ma il governo tedesco non puo' cacciare nessuno dall' euro, il sospetto che si stia facendo di tutto per costringere alcuni paesi ad andarsene e' legittimo. Se poi vedo che qualcuno ha pronta la pallottola per accusare Draghi di acquisto illegale di titoli di banche italiane, e che qualcuno si sta chiedendo cosa succederebbe dopo, qualche sospetto viene. Viene il sospetto che qualcuno non possa permettersi la responsabilita' di cacciar via l' Italia dall' Euro, ma stia manovrando per costringere l'Italia ad andarsene. E viene anche il sospetto che siano quasi riusciti nel piano. Spero di sbagliare, ma articoli come questo danno il presentimento che tra qualche tempo molti avranno due cattive notizie: una e' che l' Euro sopravvive, e la seconda e' che l' Italia se ne va. Perche' qualcuno ha gia' preparato il piano. Per dirne una, in tutti i bund post-crisi, c'e' scritto chiaramente che in caso di default, gli stranieri non hanno diritto ad un rimborso. Dovranno venderli alle banche tedesche, ad un prezzo qualsiasi, o tenersi la carta straccia. Quindi non vi illudete, Berlino non e' ricattabile col debito. E chi prepara il piano e' anche quello che ci guadagna, quindi, non fatevi illusioni: come scrive l'articolo, e' SICURO che la vostra nuova moneta non sara' la Lira. Del resto, si si scuote di dosso la zavorra non lo fa per il bene della zavorra.

gli insider dicono: estate 2015...? - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:16

Jacques Sapir, l'economista vicino alla LePen (ma ora bisogna dire "il più importante..." perchè ne stanno arrivando...) scrive ieri che, parlando con dei consiglieri economici del governo Renzi, sono ormai tutti molto pessimisti e stimano che, a meno di un improvviso voltafaccia della Germania, l'Italia uscità dall'Euro verso l'estate del 2015: #i# "...En fait des discussions avec des conseillers économiques du gouvernement Renzi montrent que ces derniers sont désormais très pessimistes quant à l’avenir économique du pays. Ils estiment que, sauf à connaître un tournant important dans la politique économique allemande cet hiver, ^l’Italie n’aura guère d’autre choix que de quitter l’Euro vers l’été 2015..."#http://russeurope.hypotheses.org/3036^#/i# 18 novembre Voi direte che Sapir è interessato a fare allarmismo perchè è con la LePen...Ok.. Voi direte che la valanga di articoli che il Foglio, il Giornale, Libero stanno mettendo fuori sui ^piani di prelievo forzoso che preparano per l'Italia#http://www.vincitorievinti.com/2014/11/il-prelievo-forzoso-potra-colpire-anche.html^ sono interessati a fare allarmismo. Ok.... Però c'è anche che gli economisti pro-Euro sono sempre più disperati, a giudicare dai ^piani cervellotici che sfornano ora a getto continuo#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123571141#123571141^ per trovare un modo di far comprare i BTP alla BCE in qualunque modo possibile (vedi ^anche qui ad esempio#http://www.monetazione.it/forum/topicEconomia.php?topic_id=5796&reply_id=123571233^) E ogni giorno che passa adesso vedi articoli, sulla stampa finanziaria americana, inglese, tedesca (vedi ^DieWelt citato oggi#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123571233#123571233^ in un altro post). Altri economisti noti su pubblicazion note che ne parlano questa settimana ad esempio: ^Italy’s Stagnation: The Need to Share the Pain", Dean Baker#http://www.insightweb.it/web/content/italy%E2%80%99s-stagnation-need-share-pain^, 16 novembre ^"Lira looks set for comeback"#http://www.theguardian.com/world/2014/nov/16/lira-looks-set-for-comeback/print^, Guardian, Sunday 16 November Trucco, tu che sei portato per le azioni pubbliche dimostrative che ne dici di mettere su un enorme Euro di legno, come l'enorme Lira di legno che fu bruciata in piazza a Bologna, e dargli fuoco per Natale ? ti becchi una denuncia ma tutta l'italia parla di te. (Io sto in campagna e confino con una strada di traffico, potrei allestirlo che si vede da chi passa e vediamo se viene il TG)

i prof. di economia e i forestali della Calabria - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 17:50

Immagina che il Corriere della Sera pubblichi un editoriale che inizi con #i# "...per l'Italia non c'è ragione di rimanere nell'euro..."#/i#. In Germania ^appare su Die Welt#http://www.welt.de/print/die_welt/finanzen/article132206352/Italien-wird-Euro-Zone-den-Ruecken-kehren.html^, che è l'equivalente della Stampa o del Corriere della Sera. Sui maggiori quotidiani tedeschi appaiono ora regolarmente commenti che spiegano che per l'Italia sarebbe meglio uscire dall'Euro (#i# "..Für Italien gibt es keine tragfähigen Gründe, in der Währungsunion zu bleiben.."#/i# ) e si domandano anche perchè gli italiani non lo capiscano. #ALLEGATO_1# Qello che leggi invece sul Sole24ore e nella stampa finanziaria italiana è che la BCE rimetterà in sesto la situazione appena comincia a comprare debito pubblico. E gli economisti della Bocconi o della Luiss si sprecano a inventarsi formule sempre nuove su come far avvenire il miracolo di Gesù, il mitico acquisto di bond da parte della BCE. (dal Sole24 ore di martedì, prof. Carlo Bastasin...): #i# "....Una proposta della School of European Political Economy (Sep-Luiss) sulla natura dell'^intervento della Bce potrebbe rappresentare una svolta forse decisiva per la crisi#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-11-15/la-proposta-timbro-bce-euro-bond-banche-081105.shtml?uuid=ABxVyHEC&fromSearch^ europea, rendendo gli interventi di acquisto di titoli sovrani efficaci e non distorsivi, e al tempo stesso creando condizioni di stabilità e di crescita dell'euro area. La proposta prevede che al varo del programma di acquisto di titoli pubblici europei la Bce annunci la propria disponibilità ad acquistare da banche ed istituzioni finanziarie un nuovo titolo (un Asset backed security) rappresentativo proprio dei titoli pubblici dei singoli Paesi in proporzioni fisse. ..."#/i# Sui nostri giornali, incluso il Fatto Quotidiano che è quello nuovo e indipendente (non ha dietro gruppi finanziari come Repubblica, Corriere, Stampa, Messaggero...), NON appaiono invece commenti che spieghino che conviene uscire dall'Euro. C'è invece un abbondanza di commenti maligni, beffardi e arroganti che deridono l'ignoranza di chi è contro l'euro: ^"I TRE ERRORI DEI NUOVI NO-EURO"#http://www.leftwing.it/2014/11/13/i-tre-errori-dei-nuovi-no-euro/^ di Ronny Mazzocchi 13 novembre 2014 (professore universitario di economia area PD...).... #i# "...Basterebbero le analisi di molti economisti sugli effetti devastanti di una scelta di questo tipo per archiviare la questione come una boutade autunnale...."#/i# Non solo in America e Inghilterra (dove quasi tutti i commenti concordano che l'Italia dovrebbe uscire), ma persino in Germania si discute tranquillamente del fatto che a noi converrebbe, in Italia invece il conformismo è tale che fino a quando i poteri forti (PD, Berlusconi, Confindustria, Banche, Sindacato) non diano via libera non c'è nemmeno il dibattito. Praticamente c'è Salvini che gira per i talk show a parlare di Lira e di solito è uno contro tutti, per cui fa bella figura solo per questo (il M5S ancora deve decidersi a trovare qualcuno capace di parlarne, per cui in TV non lo senti) Stamattina mi hanno intervistato su Class-CNBC e parlavano di interventi della BCE e Quantitative Easing in arrivo da parte di Draghi come se fosse sicuro e solo una questione se la salvezza arriverà per natale o si deve aspettare fino a gennaio. Ho detto la mia e cioè che non ci sarà niente del genere, ma anche tra gli analisti di borsa italiani è l'opinione minoritaria. Poi apri il Financial Times, Barron's e anche i giornali tedeschi e la maggioranza dei commenti che leggi parla del fatto che all'Italia converrebbe uscire dall'euro e date le regole di bilancio anche il QE non servirebbe a molto... Dicono che esiste la libertà di opinione e di stampa e con internet e il resto c'è la circolazione delle idee senza barriere, ma non è mica vero. ...di questi prof. Carlo Bastasin e prof. Ronny Mazzocchi che con "l'intervento della BCE" si fanno delle seghe tutti i giorni bisogna ricordarsene.... quando l'Italia per stare nell'euro darà default e poi taglierà davvero la spesa pubblica le loro belle cattedre andranno tagliate come prima cosa... altro che i forestali della Calabria

"Geniale" proposta della Reichlin per far comprare i BTP alla BCE - GZ  

  By: GZ on Martedì 18 Novembre 2014 17:44

Lucrezia Reichlin, editorialista del Corriere, ex capo dell'ufficio studi della BCE a Francoforte, professore alla London Business School (nonchè erede di una famiglia di politici importanti del PCI) potrebbe essere il prossimo ministro del Tesoro dopo Padoan, quello che implementa un default visto che da un paio di anni ne parla. Questa settimana #F_START# size=3 color=blue #F_MID#la Reichlin ha messo fuori una nuova versione del piano di far comprare i bond italiani alla BCE#F_END#, tema su cui gli economisti pro-euro scrivono senza mai stancarsi da anni 1) Luis Garicano, Lucrezia Reichlin: 14 novembre: ^"A safe asset for Eurozone QE: A proposal", Luis Garicano, Lucrezia Reichlin #http://www.voxeu.org/article/safe-asset-eurozone-qe-proposal^, 14 November 2014 Vox.eu. 2) sul Sole24 ore c'era l'ennesimo piano il 15 novembre, ^"La proposta: «timbro» Bce su euro-bond delle banche", di Carlo Bastasin#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-11-15/la-proposta-timbro-bce-euro-bond-banche-081105.shtml?uuid=ABxVyHEC&fromSearch^ 15 novembre 2014, il Sole24ore 3) un mese fa c'era ^il Piano "PADRE" firmato da 50 economisti italiani#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123568168#123568168^ e da Prodi Cosa propongono tutti questi economisti pro-euro, che sono l'80% della professione accademica ? Di trovare un modo di convincere i tedeschi a far comprare titoli di stato di tutti i paesi alla BCE. E' il loro chiodo fisso ed è anche la loro unica speranza per non essere travolti dal crollo del sistema. Come vogliono fare ora ? l'ultima pensata è sostanzialmente di #F_START# size=3 color=blue #F_MID#usare un sistema come quello dei mutui cartolarizzati americani, dove mischi assieme debiti buoni e marci e poi rimescoli il tutto e ne tagli delle "tranche", da quella più sicura a quella più scadente#F_END#. Poi li metti sul mercato e chi li compra si fida che la "tranche" più senior è appunto AAA e costa un 1% e quella più "spazzatura" costa un 5% ecc... La Reichlin e gli altri dicono astutamente:#F_START# size=3 color=blue #F_MID# "ehi tedeschi... facciamo così allora visto che non volete che la BCE compri i BTP: mettiamo tutti assieme i titoli pubblici di tutti i 20 paesi della UE però non chiediamo alla BCE di comprarli che lo so che non volete.... Rimescoliamo il tutto e ne tagliamo delle "tranche", da quella più sicura a quella più scadente. La BCE comprerà allora solo le più sicure (quelle "senior", quella "AAA") che costeranno come i Bund, un 1%. Il mercato comprerà le tranche più rischiose che però sono una fetta piccola e che costeranno un 4 o 5%...In questo modo, voi siete contenti perchè la BCE comprerà qualcosa che assomiglia ai Bund e lascerà fuori quello che assomiglia ai BTP...#F_END# Perchè funziona ? Per la magia della finanza, delle cartolarizzazioni e dei rating la quota "scadente" risulterà piccola, per cui la BCE potrà comprare gran parte del debito pubblico dell'eurozona senza rischio !!! comprerà cioè qualcosa che assomiglia ai Bund anche se dentro ci sono dei BTP. Non è magia questa ? La tranche a rischio mantiene il governo italiano sotto pressione, se sgarra aumenta di costo e cala di prezzo ecc..., ma intanto la tranche "sicura" viene comprata dalla BCE e il debito totale pesa di meno (per tutta l'eurozona) e il costo totale dovrebbe calare. Non viene da ammirare l'ingegno che viene profuso per creare questi schemi finanziari ? (Nota tecnica: il gioco è che sui BTP dici che, prendendone 1,000 mld oggi, questo debito ha un certo rischio, del 20% diciamo di default, lo quantifichi in un 20% di probabilità di un default. Come è ovvio infatti il default è una probabilità, al momento attuale e non è il 90% attualmente sul mercato. In un momento dato ad esempio oggi sarà di meno, può essere un 20 o un 30%, diciamo allora che OGGI LA PROBABILITA CHE I BTP DIANO UN DEFAULT E' QUANTIFICABILE AL 20%. Dopodichè il trucco è che separi i BTP in due tranche, un 20%, quindi 200 mld che è "a rischio" e che tratti come tale per cui paga quindi molto, un 5%. E un' 80% cioè 800 mld che consideri "sicuro", come un Bund e che paga quindi poco...) E' una trovata ingegnosa, astuta diciamo nel suo genere. Non è del tutto impossibile che venga presa in considerazione dalla BCE ed è probabile che Draghi in questo momento stia tentando di farla passare. Il problema è che se guardi tra i firmatari di tutte queste astute soluzioni di ingegneria finanziaria trovi dei polacchi, degli spagnoli, degli italiani, anche degli inglesi, ma non dei tedeschi. I tedeschi non sono così stupidi da abboccare. Intanto la Reichlin imperversa come editorialista economico del Corriere a spiegare che la soluzione è che la BCE compri titoli di stato italiani e di tutti i paesi UE. ---#i# ^"Mal comune, nessun gaudio", di Lucrezia Reichlin, Corriere della Sera, 18 nov#http://www.corriere.it/editoriali/14_novembre_18/mal-comune-nessun-gaudio-7600733e-6eec-11e4-a038-d659db30b64c.shtml^ Dopo la pubblicazione dei dati di Eurostat sul Prodotto interno lordo del terzo trimestre, s’è discusso a lungo dell’ennesimo risultato negativo italiano, ma i numeri confermano, soprattutto, la debolezza tedesca. La vera notizia non è che l’Italia sia l’unico grande Paese dell’eurozona ancora in recessione, ma che tutte le economie dell’Unione stentino a decollare e, in particolare, che la Germania abbia crescita piatta. La differenza tra il +0,07 tedesco e il -0,09 italiano è marginale, quella tra il numero tedesco e il +0,9 degli Stati Uniti, nello stesso trimestre, è molto più significativa. La zona euro si conferma in stagnazione mentre gli Stati Uniti mostrano da tempo una robusta ripresa. I dati recenti non fanno che confermarlo. Ma se questa è l’analisi, l’azione di politica economica deve focalizzarsi sull’Unione tutta e non concentrarsi sulla debolezza di una sua parte. Da qui dipende la sopravvivenza dell’euro come progetto economico e politico. Il timone è in mano alla Banca centrale europea, l’unica istituzione federale che abbia capacità di intervento. Dalla sua azione dipende la tenuta del nostro sistema. Poiché il male è oggi comune, il processo decisionale dovrebbe essere più semplice che nel 2011 quando si era di fronte alla dicotomia tra Nord e Sud Europa. Perché, quindi, questa esitazione? In particolare perché la Bce esita a intervenire con massicci acquisti di titoli di Stato (il cosiddetto Quantitative Easing - QE), come hanno fatto la Federal Reserve negli Stati Uniti, la Banca d’Inghilterra e la Banca centrale del Giappone? Per alcuni il problema è tecnico. I tassi di lungo periodo sono già molto bassi e una loro ulteriore diminuzione come conseguenza del QE, si dice, non avrebbe un effetto decisivo sul costo del credito. Inoltre, il sistema finanziario europeo è basato sull’intermediazione bancaria e non sulla raccolta diretta di fondi dal mercato: una diminuzione dei tassi a lunga scadenza, quindi, servirebbe a poco. Queste osservazioni non sono convincenti. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Un’azione adeguata di QE avrebbe un effetto sulle due variabili cruciali per il sostegno della domanda: inflazione e tasso di cambio. In particolare, la Banca centrale europea deve evitare che si consolidino aspettative di diminuzione dei prezzi destinate a far aumentare il costo reale del credito: ed è questo che conta per consumatori e imprese#F_END# . L&#146; esperienza di altri Paesi dimostra che quando il QE è legato al raggiungimento di un tasso di inflazione misurabile, chiaramente comunicato a mercati e cittadini, gli effetti sul reddito nominale sono significativi. È l’esperienza recente del Giappone, Paese con un sistema finanziario basato sulle banche. Ma credibilità e chiarezza dell’obiettivo che si persegue sono ingredienti necessari alla riuscita dell’operazione. Per questo il messaggio della Bce dovrebbe essere deciso, compatto, inequivoco. Ancora una volta l’esperienza del Giappone fa da insegnamento. All’inizio del millennio, un QE non accompagnato da adeguata comunicazione sull’obiettivo di inflazione annullò l’efficacia di quell’azione. Ma se è così perché c’è tanta esitazione tedesca? Il problema in realtà è politico. Se la Bce comprasse il debito degli Stati membri finirebbe per mettere in bilancio gran parte di titoli di Stato dell’eurozona, in particolare titoli italiani. Ne consegue che, in caso di «fallimento» di un qualsiasi Paese dell’area, il rischio sarebbe interamente sulle spalle della Banca centrale e questo finirebbe quindi per rendere impossibile, anche in casi estremi, la ristrutturazione di un singolo debito. Di fatto finirebbe per crearsi una situazione in cui la Bce assicura il settore privato contro il rischio sovrano, eliminando ogni disciplina di mercato. Questa preoccupazione politica, non tecnica, è giustificata ma ci paralizza perché ci lascia, tutti, senza cartucce di fronte alla minaccia di una stagnazione prolungata. Rivela che senza un ulteriore passo verso l’integrazione economica, lo strumento più ovvio per curare il problema non di una parte, ma di tutta l’eurozona, non si può usare.#/i# --- Ma perchè esattamente dovrebbe servire, se poi si mantengono sempre le tasse a questi livelli allucinanti e non si aumenta il deficit ? Perchè, scrive la Reichlin, così aumentano le aspettative di inflazione e tramite questo anche poi l'inflazione e così si riduce il peso del debito e così poi si può ricominciare ad indebitarsi Verrebbe qui da in'azzarsi i) Non so cosa insegnate oggi alla London School, ma far aumentare l'inflazione non fa aumentare la domanda, cioè il potere di acquisto e di spesa. E' il contrario, come insegna l'esperienza recentissima del Giappone ad esempio. ii) Se la BCE con questo trucco comprasse 1,000 mld di debito pubblico dell'eurozona, che è di 10mila miliardi di euro e lo cancellasse cioè dichiarasse che non lo rimetterà mai più sul mercato e lo cancellasse proprio con tratto di penna sarebbe utile. Ma lo sarebbe se in questo modo si aumentassero poi tutti i deficit pubblici e si riducessero le tasse di 1,000 mld. Non c'è però nessun segno che la Reichlin e le dozzine di economisti di area PD nemmeno pensino a proporre di CANCELLARE IL DEBITO. Nelle proposte apparse si parla di aumentare anzi la quantità di "safe assets" a disposizione del mercato come scrive la Reichlin che lamenta che oggi sia calata dal 36% al 18% del PIL perchè le banche e il pubblico locali hanno comprato loro i BTP che prima compravano fondi e istituzioni finanziarie internazionali, le quali vogliono che la BCE li garantisca per comprarli perchè non vogliono rischiare. La Reichlin scrive che queste ultime invece hanno bisogno che ci siano in circolazione migliaia di miliardi di "safe assets" cioè debito senza rischio...che possano comprare. #i# "...the shocks to Italy and Spain together with the drop in AAA-rated asset-backed securities and agency debt has drastically reduced the supply of safe assets, from 36.9% of world GDP to 18.1%. The creation of a large Eurozone-wide security would reverse this trend and go some way towards moving the economy away from the ‘savings glut’ and its distorting consequences...."#/i# Ma perchè 'azzo gli stati e la UE glieli dovrebbero fornire ? Basta con questi trucchi per far indebitare sempre di più le imprese, le famiglie, gli stati nonchè le banche. Ma quando la piantate di escogiare questi schemi finanziari che servono solo a far succhiare sempre più sangue all'economia ? Basta con questa sanguisuga del debito, è ora che lo stato crei lui denaro senza debito e che tutta questa gente che campa di manipolazioni e schemi finanziari vada a lavorare in agricoltura (biologica ed ecostenibile).

adesso forse ci credi ?... - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 16 Novembre 2014 23:34

Nessun paese occidentale si ritrova una casta politica come la nostra !.... #F_START# size=3 color=black #F_MID#E cosa dovrebbero dire gli inglesi allora: ?#F_END# ^"Gran Bretagna, agghiacciante indagine su deputati-pedofili, stupratori e killer Scotland Yard: almeno tre casi negli anni ’70 e ’80#http://www.lastampa.it/2014/11/16/esteri/gran-bretagna-agghiacciante-indagine-su-deputatipedofili-stupratori-e-killer-ouSNusQoEb0ItRCOnfeS2H/pagina.html^, La Stampa, 16 nov In Inghilterra sono fortunati che non c'è la Bocassini e gli altri del pool di Milano che hanno distribuito anni di carcere per del sesso di gruppo con ragazze a pagamento.... Qualche tempo fa sono andato a cena con il mio amico avv. Marco della Luna, ^autore di una quindicina di libri#http://www.google.it/aclk?sa=l&ai=Co5mXVhlpVL3vEMnUywPM_IKQCMXthZQCvdjGyTSFw5i0fwgAEAIoA2D90qQEoAHhm979A8gBAakClejTQ-ADtT6qBCJP0MOXcOEtdX1caLCGQ5NwM7gn9I50sWcDtQaGckfSP6lBgAeH5KECiAcBkAcCqAemvhs&sig=AOD64_0jjY_8ugZbZkAwlW_ad-_p3rmR0A&rct=j&q=&ved=0CCgQ0Qw&adurl=http://www.macrolibrarsi.it/autori/_marco_della_luna.php%3Fpn%3D1734%26adw_kyw%3Dmarco%2520della%2520luna%2520libri^ su temi sia di manipolazione e controllo mentale che di politica ed economia. C'era anche un mio amico di Modena, persona diciamo "borghese", professionista... non un "blogger". Della Luna ad un certo punto si è lasciato andare a parlare dei casi di pedofilia e satanismo che come avvocato ha seguito e di come secondo lui si inseriscano in fenomeni di potere, cioè come sia frequente questo tipo di comportamento tra le elites di potere. Questo amico nonostante sia aperto a temi di "trame, connessioni, network e intrighi" (come recita il tema di questo topic del forum), è rimasto molto scettico e mi ha detto che gli sembravano discorsi esagerati (anche se Della Luna riferiva casi professionali). Bisogna che gli segnali cosa si legge sui giornali inglesi da parecchio tempo e sulla Stampa che oggi vi rimanda #i# ^"Gran Bretagna, agghiacciante indagine su deputati-pedofili, stupratori e killer Scotland Yard: almeno tre casi negli anni ’70 e ’80#http://www.lastampa.it/2014/11/16/esteri/gran-bretagna-agghiacciante-indagine-su-deputatipedofili-stupratori-e-killer-ouSNusQoEb0ItRCOnfeS2H/pagina.html^ Nuovi abominevoli casi di pedofilia sono emersi in Gran Bretagna. Ma stavolta con particolari di inaudita depravazione ed orrore e che coinvolgono la ”ruling class” (la classe dirigente) britannica. Scotland Yard ha scoperto una rete di deputati pedofili che tra gli anni ’70 e ’80 era solita riunirsi per violentare in gruppo e poi uccidere bambini tra i 10 ed i 12 anni. La polizia sta investigando almeno su tre casi. Un deputato conservatore strangolò un dodicenne durante un orgia negli anni ’80 davanti ad altri membri dei Comuni dopo che tutti avevano abusato della giovane vittima. Il tutto è avvenuto in un condominio di lusso abitato da deputati nel centro di Londra. È quanto riferisce il Sunday Telegraph. Ci sarebbe poi un secondo caso di stupro di gruppo finito in assassinio: in questo caso la vittima aveva solo 10 anni, e dopo essere stato violentato, venne di proposito gettato da un auto in corso da uno dei suoi stupratori, morendo nell’impatto con l’asfalto. A svelare la rete degli orrori un uomo che oggi ha quant’anni che è si è fatto avanti a denunciare i casi, rivelando di essere stato uno dei 15 bambini vittima della rete di deputati stupratori-killer. Ha raccontato che veniva consegnato regolarmente dal padre ai suoi aguzzini che lo prelevavano a casa in macchina e lo portavano in hotel o appartamenti dove veniva violentato da «figure politiche e militari di primo piano». Alcuni degli stupri avvenivano in appartamenti nel complesso di Dolphin Square a Pimlico, che ospitava le residenza londinesi di molti deputati. L’uomo ha riferito di essere stato testimone oculare dei due casi citati dal Telegraph ma di aver saputo di altri. In particolare ha raccontato di essere stato nella stessa stanza dove il deputato conservatore strangolò il 12enne. Del killer si è limitato a dire che aveva capelli marroni ma senza fornire altri particolari utili all’indentificazione, anche se i crimini, tutti avvenuti ormai oltre 30 anni fa, difficilmente potranno portare ad un processo. Scotland Yard ha battezzato l’inchiesta &#147;Operazione Fairbanks” e senza fornire altri particolari ha però sottolineato che «risultano altri casi non solo di abusi sessuali ma anche di possibile omicidio delle vittime». #/i# vedi anche ^"At least 40 UK politicians complicit in alleged Westminster 'pedophile ring' – report"#http://rt.com/uk/170672-uk-politicians-pedophile-ring/^ ^"Tory MP 'murdered' boy at orgy, abuse victim claims Scotland Yard is investigating three 'possible murders' linked to a Westminster paedophile ring that was allegedly operating in the 1970s and 1980s#http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/crime/11234001/Tory-MP-murdered-boy-at-orgy-abuse-victim-claims.html^. telegraph ^"Paedophile ring protected Sir Cyril Smith, MP claims"#http://www.bbc.com/news/uk-politics-27047442^ BBC ^"MP who exposed suspected Westminster paedophile ring feared he was on a "hit list"#http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/mp-who-exposed-suspected-westminster-4636399^, Daily Mirror

reagisci alla crisi, entra negli alpini! - lanci  

  By: lanci on Venerdì 14 Novembre 2014 19:12

In quasi tutti i paesi, anche piccoli, del Veneto, della Lombardia, del Piemonte è attiva la sezione dell'A.N.A. ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI, di cui mi onoro di appartenere. Il più della volte c'è anche una sede autonoma, chiamata generalmente "casetta degli alpini". Dico questo perché la più facile opera di socializzazione che una persona (maschio) nuova di un certo posto può fare, senza paura di essere rifiutato o marginalizzato, è quella di presentarsi alla sede dell'A.N.A. chiedendo di poter dare una mano. Ovvio che se uno è stato negli alpini l'operazione è ancora più facile perché il residuo di cameratismo è ancora molto forte tra di noi, ma anche se uno non ha fatto il militare negli alpini o addirittura non ha fatto il militare tout court è sempre accolto a braccia aperte, sempre che abbia voglia di aiutare. Nella mia sezione il più assiduo e attivo volontario è un obiettore di coscienza che si è trasferito in paese dal meridione perché si è maritato con una nordica del posto. Se ce l'ha fatta lui a socializzare allora vuol dire proprio nessuno escluso. Certo, la diffidenza iniziale è stata un poco accentuata. Capirete, un teròn, gnanca alpin, obietore de cosiensa ...... Il Presidente della sezione gli ha detto : "te metémo in prova, spero almanco che te piasa el vin ...." Par fortuna che'l ghe piase se no sarìa sta' difisile ma no imposibile. Gheto capìo Gianlini ?

Galileo e Leonardo si spostavano da uno stato all'altro - GZ  

  By: GZ on Venerdì 14 Novembre 2014 18:45

VincenzoS le cose che proponi richiedono più o meno una dittatura e in ogni caso non vengono fatte molto neanche in Gran Bretagna e in America. Bisogna prendere gli italiani per quello che sono e cercare di proporre cose fattibili, non quelle che in astratto sembrano giuste. Se non si vuole una dittatura, per ottenere maggiore efficienza, produttività e meno spreco dovresti ritagliare l'Italia in una ventina di stati come nel 1860 o ai tempi del Rinascimento. Alcuni di questi stati risulterebbero più industriosi di altri e attirerebbero quindi gli inventori, gli imprenditori e tutta la gente con più voglia di fare e ci sarebbe un effetto imitativo. Inoltre quelli con maggiori sacche di parassitismo prima o poi dovrebbero darsi una mossa. Se leggi la storia di Italia nel 1200 o 1400 era così, c'era concorrenza continua tra le varie repubbliche, ducati, regni, città d'Italia per cui gli artisti, gli scienziati, gli inventori, i mercanti si spostavano spesso tra la Repubblica di Venezia o il ducato di Toscana o anche Roma o Torino e i vari stati spesso (non sempre) cercavano di imitare i vicini di maggiore successo. Galileo e Leonardo si spostavano spesso per lavorare nel principato, ducato o stato che offriva migliori opportunità...Ma non dovevano emigrare in Inghilterra o Canada (al massimo un poco in Olanda) e imparare un altra lingua, si spostavano di 80 km ! In linea generale i grandi stati sono inefficienti. Se ci pensi il Meridione era l'unica zona d'Italia tutta unificata sotto un unico stato e isolato dal resto perchè attorniato dal mare, mentre il Nord era tutto frazionato. La Grecia è stata inglobata nell'impero turco dal 1450 al 1860 circa e ne sono usciti completamente rovinati. Uno stato unico centralizzato di 60 milioni di abitanti che va dall'Austria alla Tunisia non è un organizzazione efficiente. L'Eurozona poi che vorrebbe avere moneta, banca centrale, legislazioni di tutti i generi e in parte spese in comune tra 300 milioni di persone peggiora ancora le cose. L'Eurozona è di per sè è un ostacolo a maggiore efficienza e non a caso da quando il progetto è stato lanciato negli anni '90 l'Europa ha sistematicamente fatto peggio di nordamerica, UK e Asia. L'Eurozona è un mostro burocratico che livella e omogeneizza 300 milioni di persone che sono sempre state divise tra loro. Il pretesto che evita le guerre è ridicolo, le uniche guerre, da quando c'è l'atomica, le fanno in medio oriente o in africa... Solo gli anglo-sassoni e nord-europei nella storia sono stati abbastanza in grado di gestire grossi stati mantenendoli efficienti. Gli slavi ad esempio sembra si trovino meglio divisi, ma non cominciano ora a parlare del lato delle differenze etniche che non ne usciamo poi più... Prendiamo gli italiani per quelli che sono e cerchiamo perlomeno di tornare al livello diciamo del 1970 o 1980... che era relativamente meglio di quello attuale. Se poi almeno il Veneto imitasse la Slovacchia, la Slovenia, la Lettonia e gli altri stati alla sua destra composti da 5 o 6 milioni di abitanti diventando indipendente potrebbe essere il catalizzatore vero del cambiamento. Una volta che si vedesse che i veneti indipendenti funzionano meglio verrebbero imitati visto che è gente che si conosce e parla la stessa lingua e non sono i soliti scandinavi

piano segreto della Ue per replicare il sistema-Cipro... - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2014 13:50

Hmmm...consigli un poco interessati ...Ieri anche un europarlamentare della Lega ha sollevato la questione a Bruxelles. Ma se si arriva ad una situazione critica prelevare anche il 10% dei c/c sarebbero solo 130 mld (su 1,300 mld) e questo nell'ipotesi di colpire in modo indiscriminato, anche le aziende ad esempio che hanno esigenze di liquidità e i piccoli che hanno 7mila sul c/c. Una mossa del genere non è logica, è invece più probabile come dice la Reichlin un "taglio" sui BTP sotto forma di ristrutturazione del debito (dividendolo in due tranche, con uno schema di quelli belli complicati che alla fine vogliono dire che i BTP perdono un 20% di valore) E' vero che #i# ..Il patrimonio delle Sicav è segregato, cioè il denaro che le viene affidato è conservato presso banche depositarie. Sceglietene uno che abbia la banca depositaria di un Paese esterno all’Unione Europea (tipo Svizzera, Principato di Monaco, ecc.) ...#/i# Ma se poi nel fondo ci sono investimenti nel sud-europa ed euro... Conviene allora semplicemente avere in portafoglio fondi che non abbiano dentro niente di Italia e niente di euro. --- http://blog.ilgiornale.it/wallandstreet/2014/11/14/difendetevi-dagli-euroladri/ Ve lo abbiamo raccontato sul Giornale: c’è un piano segreto della Commissione Ue e della Bce per replicare il sistema-Cipro in caso di eventuali salvataggi bancari nell’area euro. Saranno penalizzati prima gli azionisti delle banche, poi i detentori di obbligazioni e, infine, i correntisti. La volontà europea, che coincide con quella della Germania, è far sì che i singoli Stati non ci rimettano una sola moneta per assistere le banche in caso di default. Pagherà chi ha investito capitale di rischio in quelle società e anche i risparmiatori perché il deposito altro non è che un prestito che il cittadino fa alla banca. Alla faccia di chi sostiene che il risparmio è sacro e non si tocca. Se lo vuole Frau Merkel, anche i nostri conti correnti sono depredabili. Poiché quanto accaduto ai ciprioti è destinato a ripetersi in futuro vi ripetiamo perciò le raccomandazioni che vi abbiamo rivolto l’anno scorso con l’aiuto degli esperti Corrado Caironi e Michele de Michelis. Se l’Europa dovesse mettere le mani sul vostro conto corrente o se volete evitare che possa infilarle, esistono delle alternative: Investite in un fondo. Il patrimonio delle Sicav è segregato, cioè il denaro che le viene affidato è conservato presso banche depositarie. Sceglietene uno che abbia la banca depositaria di un Paese esterno all’Unione Europea (tipo Svizzera, Principato di Monaco, ecc.) e tirate un sospiro di sollievo. Lasciate perdere le obbligazioni. I default bancari, salvo i casi di mala gestio che non si possono mai escludere, sono spesso determinati da un’implosione del ciclo macroeconomico. Indi per cui, se comprate un titolo di Stato dell’Eurozona, è facile che in quella situazione si svaluti. Se comprate un’obbligazione societaria, sempre di Eurozona, potrebbero essere alle viste ristrutturazioni del debito da tutte le parti. Lasciate perdere le polizze vita. È vero che sono impignorabili e sono un ottimo modo per trasmettere patrimonio agli eredi. Ma quasi sempre la banca depositaria è in Eurolandia: pagherebbero un prezzo salatissimo e poi l’ultima legge di Stabilità le ha tassate a manetta alzando l’aliquota sui rendimenti al 26% per la parte che eccede il capitale, cioè gli eredi (al decesso del sottoscrittore) o, in caso di riscatto anticipato, il contraente dovrebbero versarla. Non giocate con i derivati e gli hedge fund. Tanto le società che vendono strumenti complessi quanto quelle che gestiscono i fondi che operano a leva operano con banche depositarie di Paesi con tassazione sui capital gain molto bassa. Possono sfuggire quindi all’haircut sui conti correnti. Ma se non siete esperti e non avete un buon consulente con questi investimenti rischiate di farvi malissimo.

deportare gli "infiltrati" - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2014 12:57

A proposito della rivolta anti-immigrati a Tor Bellamonica #i# Dal Jerusalem Post:^"Anti-migrant march follows arrest in rape case"#http://www.jpost.com/National-News/Anti-migrant-march-follows-arrest-in-rape-case^ ...Manifestazioni anti-immigrazione seguono per le strade....cantando "gli africani in Africa"...dopo che una donna di 83 anni è stata stuprata e picchiata per ore da un immigrato eritreo a Tel Aviv.... ...E il governo ha stigmatizzato queste manifestazioni di razzismo.. #/i# Ahh...non scherziamo...il governo israeliano... #F_START# size=3 color=blue #F_MID#""...Facendo seguito al comunicato della polizia sullo stupro...il Ministro dell'interno Eli Yishai ha chiesto ai ministeri degli Esteri e della Giustizia di cominciare immediatamente la deportazione degli africani provenienti dal Sudan e dall'Eritrea entrati illegalmente..."#F_END# #i# Following the police statement on the attack on Monday, Shas chairman and Interior Minister Eli Yishai was quick to call on the Foreign and Justice ministries to allow him to begin deporting Africans from Sudan and Eritrea, who are in Israel illegally, back to their countries.#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#" Questo stupro è un sintomo della mancanza di sicurezza dei cittadini israeliani nelle aree in cui esiste un altra concentrazione di INFILTRATI... ha detto Yishai che... ha chiesto di finire la costruzione della barriera nel Sinai, di riempire i centri detenzione di immigrati, di rafforzare la Legge per la Prevenzione dell'Infiltrazione"#F_END# #i# “The shocking rape is a symptom of a loss of sense of security among Israeli citizens in areas where there are high concentrations of infiltrators,” Yishai said. He also called for the Foreign and Justice ministries to finish construction of the Sinai border fence, start filling the detention centers with migrants, and stiffen enforcement of the Prevention of Infiltration Law as amended in June...#/i# In Italia si utilizza la marina militare per raccogliere ("assistere") circa 150mila migranti che salgono sui barconi dal nordafrica, in Israele li definiscono "infiltrati", costruiscono barriere, li arrestano, li deportano e nessuno nel governo si sogna di deplorare i cittadini che manifestano... Per fortuna che Repubblica non se ne è accorta. ^"L'Italia si salverà solo con gli stranieri: "Accogliamoli tutti"#http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2013/10/24/news/l_italia_si_salver_solo_con_gli_stranieri_accogliamoli_tutti_il_pamphlet_di_manconi_e_brinis-69335949/^ #i# ROMA - Accogliamoli tutti, gli immigrati. Ma siamo matti? Il titolo del pamphlet di Luigi Manconi e Valentina Brinis a prima vista sembrerebbe un'astuzia dell'editore, escogitato per turbare i benpensanti: Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l'Italia, gli italiani e gli immigrati (il Saggiatore, pagg. 115, euro 13). Gli autori stessi, però, ci invitano a non cadere nella trappola. Accogliamoli tutti, con le dovute precauzioni, va preso alla lettera. La loro è tutt'altro che una provocazione estremista: si tratta di governare un flusso epocale, altrimenti lacerante. Tanto meno è un richiamo ai buoni sentimenti. Anzi. Se una precauzione innerva il saggio di Manconi e Brinis, non è certo quella di solleticare l'ostilità dei prevenuti, ma semmai di non figurare predicatori di bontà o, peggio, "buonisti": l'orrendo neologismo abusato da anni nel dibattito pubblico sull'immigrazione, funestato dalla diffidenza e dal rancore. I numeri eloquenti della demografia. Manconi e Brinis enumerano le cifre avvilenti di una demografia che sembra destinare inevitabilmente l'Italia a trasformarsi in "una comunità sfilacciata e depressa, bolsa e senescente, incapace di innovazione e di invenzione". Fanno impressione, queste cifre: il censimento del 2011 registra circa 15.000 persone che si trovano nella fascia d'età 100-105 anni. Sono più di mezzo milione gli ultranovantenni. Complessivamente, gli italiani con più di 65 anni rasentano i 13 milioni. Invece i nostri vicini di casa, le popolazioni che abitano la sponda Sud del Mediterraneo, sono composte per quasi la metà di giovani al di sotto dei 25 anni. Prescindere da tale contrasto oggettivo sarebbe solo un'ingenua rimozione: qualsiasi modello di società futura implica un governo razionale dei flussi migratori, finalizzato, per quanto ciò sia possibile, a una loro ordinata integrazione. Nessuna "mielosa retorica" dell'accoglienza. Anche perché gli immigrati "non mostrano alcuna voglia di correre in nostro soccorso". Gli ostacoli frapposti in Italia all'instaurazione di contratti di lavoro regolari, ai ricongiungimenti familiari e alla continuità dei permessi di soggiorno, perpetuano una condizione servile e ne scoraggiano la stabilizzazione. Li abbiamo incoraggiati a sentirsi estranei. Più realisticamente, si tratta quindi di disinnescare il cortocircuito tra lo stato di marginalità in cui sono ridotti troppi immigrati; e la reazione deviante, irregolare, talora criminale che questa loro marginalità provoca. La ministra dell'integrazione Cécile Kyenge, che firma l'introduzione del pamphlet, trae la conseguenza politica di questo ragionamento: "Ai fini della sicurezza, fanno più i diritti della repressione". In altre parole, come scrivono Manconi e Brinis, "un'accoglienza dignitosa riduce significativamente insidie e minacce". Dunque è a fini utilitaristici - per il "nostro" bene - e non sulla base di un impulso di generica solidarietà, che va radicalmente capovolta la politica fin qui seguita in materia di immigrazione. Una politica miope e velleitaria. Assumere come prima finalità dell'esecutivo il presidio delle frontiere, il respingimento o l'espulsione degli irregolari, è risultato miope oltre che velleitario. Ormai lo sappiamo. L'Italia, d'intesa con l'Unione Europea, deve pianificare con lungimiranza quegli ingressi che finora si è limitata a subire. Da sei mesi Manconi è presidente della Commissione diritti umani del Senato, ma gli argomenti proposti sotto la voce Accogliamoli tutti sono di natura empirica, piuttosto che giuridica. Comunque mai ideologici. Qui si esprime il sociologo, da vent'anni impegnato nella rilevazione dei comportamenti delle comunità locali, costrette a fare i conti con l'immigrazione. Siamo un Paese che già oggi non potrebbe fare a meno dei suoi quasi 5 milioni di stranieri residenti, l'8% della popolazione. Basti pensare che vengono dall'estero il 77,3% dei (delle) badanti. Più della metà degli addetti alle pulizie. Più di un quarto dei lavoratori edili. Quasi un terzo dei braccianti agricoli. Paradossi e domande. Se dunque possiamo considerare paradossali, retoriche, le domande poste da Manconi e Brinis - ci conviene espellerli? E se andassero via tutti? E se non venissero più? - ben più concreta appare l'incognita che pende sul nostro futuro: è proprio inevitabile che a pagare il prezzo della faticosa integrazione degli stranieri debbano essere sempre e comunque i più poveri fra gli italiani? Benché il libro sia disseminato di numerosi esempi di integrazione riuscita nelle comunità locali, avvenuta spontaneamente o più di rado guidata da amministratori capaci, non c'è dubbio che il non governo del flusso migratorio ha alimentato un contrasto fra svantaggiati. Risultato peraltro conveniente ai soliti ben noti attori politici. Né la legge Turco-Napolitano del 1998, né tanto meno la Bossi-Fini del 2002 hanno consentito la pianificazione armonica dei flussi d'ingresso, orientandoli nella ricerca di lavoro regolare e di soluzioni abitative razionali. Per questo Accogliamoli tutti si conclude proponendo non solo l'abrogazione del reato di clandestinità, ma anche l'introduzione del visto d'ingresso per ricerca di occupazione; in luogo dell'irrealistica pretesa della normativa vigente, secondo cui l'incontro fra domanda e offerta di lavoro dovrebbe realizzarsi (chissà come) nei paesi d'origine. Nessuna celebrazione del multiculturalismo. Il libro prende in esame anche i nodi più difficili da sciogliere in materia giuridica, come la poligamia e la mutilazione genitale femminile. Fenomeni certo ultraminoritari che necessitano di una gestione coerente con il nostro diritto, ma al tempo stesso finalizzata alla riduzione del danno. Per esempio, la Coop ha risolto il problema della macellazione rituale della carne halal dopo un confronto con la Lega italiana antivivisezione: d'intesa con le comunità islamiche, si procede allo stordimento elettrico preventivo dell'animale da macellare, garantendo così la "convivenza dei valori". Con la buona volontà, le mediazioni si trovano. Purché si riconosca che stiamo costruendo un nuovo modello sociale di cui l'immigrazione sarà componente vitale, non marginale. L'immigrazione deve farsi progetto. Lo Stato moderno europeo costruì quattro secoli fa il suo apparato repressivo nella lotta al vagabondaggio e nel contenimento dei pericoli sociali della miseria. Ma la distinzione fondata allora fra i "nostri" poveri da segregare e/o proteggere, mentre i poveri "forestieri" erano semplicemente da cacciare, non regge più le dinamiche della geopolitica e della demografia. Ne consegue, come scrive la Kyenge, che l'immigrazione deve farsi "progetto"; perché senza di essa non c'è ripresa né "risorgimento". Accogliamoli tutti è proposta che sgomenterà una classe politica sprovvista di visione storica, sballottata negli anni scorsi nell'oscillazione fra la pietà e lo spavento delle emozioni popolari. Temo che non sia pronta a discutere queste ragionevoli proposte per salvare gli italiani e gli immigrati. Perfino dopo la tragedia di Lampedusa abbiamo sentito ministri riproporsi portavoce di una funzione di mero contenimento; fingendo di ignorare che, mentre loro facevano la faccia feroce, in Italia si estendevano aree di irregolarità e marginalità. Inutili sentinelle di guardia ad un bidone#/i#

Devono fare muro - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2014 01:49

Devono fare quadrato, serrare i ranghi, non consentire nessun dissenso. Guarda come il Corriere spara a zero sulla minoranza PD che da un mese in qua sentendo il vento comincia ad accennare ad un uscita dall'Euro ^"I NEODISSIDENTI DELL’EURO"#http://www.corriere.it/editoriali/14_novembre_13/calcoli-errati-vedute-corte-9b137fb2-6afb-11e4-8c60-d3608edf065a.shtml^ Antonio Polito #i# ...deriva politica ...Fassina è arrivato a proporre sul Foglio non l’uscita dall’euro, come un qualunque Grillo o Salvini, ma «il superamento cooperativo dell’euro»...Al posto dell’integrazione europea, cui hanno dedicato la vita leader fino a ieri venerati come Spinelli, Prodi e Napolitano, ecco che si propone la «dis-integrazione ordinata» della moneta unica, così da farne due, o tre, o quindici, come se questo risolvesse il nostro problema cruciale: il costo di un enorme debito.....l’ultimo populismo, quello antieuropeista....cendo i proto-grillini o gli pseudo-leghisti solo un po’ più colti, ...#/i# Negli ultimi giorni Cuperlo e Fassina si sono agitati per un "superamento dell'Euro" cioè per uscirne se ci si mette d'accordo per farlo tutti in Europa. E' una posizione velleitaria, ma stanno mettendo le mani avanti per quando Renzi va in crisi. A fine settembre Grillo ha schierato il M5 per l'uscita dall'Euro e tutti i giorni ora pubblica un post su questo che ha sostituito la corruzione-casta come tema centrale. Berlusconi è stato buttato fuori dal governo nel 2012, come testimoniato da tre o quattro insider di peso come Bini Smaghi, Geithner ecc.. perchè aveva accennato ad un uscita della Grecia dall'euro (e come si sa se anche un solo paese comincia poi tutto l'edificio può crollare...). Ha già detto varie volte che l'Euro strangola l'italia ecc.. ma siccome deve sistemare i suoi affari ora fa finta di niente, appena però venga il momento ci mette un attimo a saltare sul carro della Lira. Salvini ha riportato dal 4% e rotti al 9% e rotti (ultimi sondaggi) la Lega puntando soprattutto sull'uscita dall'euro e sembra voglia candidarsi a leader del centro-destra perchè i sondaggi gli darebbero il doppio di Berlusconi ora. E ora guarda ora i dati dei sondaggi. Fino al 2012 la % di italiani che era per il ritorno alla lira era sul 10% e rotti. A inizio 2014 era salita al 34%. #ALLEGATO_1# Questa estate nell'importante sondaggio pan-europeo trimestrale del Wall Street Journal di PEW era arrivata al 44%. #ALLEGATO_2# A fine ottobre la commissione europea stessa (!!!) nel suo sondaggio periodico chiamato EuroBarometer, alla domanda se l'Euro sia stato una cosa positivo o negativa in Italia ha avuto 43% "positiva" e "47%". (lo so che non è lo stesso che dire "ritorno alla lira", ma questo è il sondaggio recente più importante che c'è per ora). Siamo l'unico paese europeo dove esiste oggi una maggioranza che vede l'Euro come negativo e solo un anno fa lo stesso sondaggio dava un 53% come "positivo" per l'euro, in un anno 10 punti percentuali.... #ALLEGATO_3# Questa estate Biagio Bossone ha provato a mandare articoli firmati assieme (Cattaneo, Bossone, Mosler e me) al Corriere e Sole24. Nonostante lui fosse stato in Bankitalia, Tesoriere Regione Sicilia e sia oggi in giro per il Fondo Monetario, Mosler sia noto nel mondo e avessimo un librazzo piuttosto spesso (390 pgg, 136 grafici e tabelle che ha venduto quasi 1,800 copie) nessuno nei due grandi giornali ci ha cagato. Ed era un libro ambiguo in un certo senso, non era per il ritorno alla lira diretto. Ma devono fare muro. Bagnai ha fatto un convegno la settimana scorsa sul ritorno alla lira con molti economisti e politici di cinque partiti, ma sole24, corriere e repubblica lo hanno ignorato. Ricordo ancora benissimo quando nel settembre 2012 mi dissero al programma di borsa TV che c'era la circolare di Napolitano di non intervistare chi parlasse dell'euro in senso negativo. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Possono filtrare le notizie e fare tutta la propaganda pro-Draghi e pro-Eurozona che vogliono, ma si sta formando una maggioranza sia di opinione pubblica che politica per l'uscita dall'euro E' gente che non sa bene quello che dice se guardi i dettagli, ma hanno dalla loro la logica inesorabile dell'economia che spinge in quella direzione...#F_END#.

Rio De Janeiro - Pavia - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 13 Novembre 2014 23:58

Una cosa del genere l'avevo letta a Rio De Janeiro, rubano l'auto e investono in quel caso un bambino che rimane incastrato e lo trascinano per km e km nonostante le urla della folla... Qui è successo in centro a Pavia alle 19:30 di sera in zona pedonale ZTL sul corso principale. I due con la donna incastrata sotto l'auto e loro che andavano a 100 km l'ora si sono fermati solo perchè sono andati a sbattere contro autobus. Quello che non sembra credibile è che non si siano accorti di avere la donna incastrata sotto l'auto. ---- 13 novembre 2014 ^"Pavia, 26enne travolta e trascinata da un'auto rubata in centro: è grave"#http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/pavia-26enne-travolta-e-trascinata-da-un-auto-rubata-in-centro-e-grave_2079016201402a.shtml^ Elena Maria Madama, consigliere comunale del Pd, è stata investita in Strada Nuova, la via più centrale della città. I ladri sono riusciti a fuggire a piedi Una donna è stata travolta mercoledì sera nel pieno centro di Pavia da un'auto che era appena stata rubata. E' successo in Strada Nuova, la via più centrale della città. La macchina, di colore bianco, non si è fermata ed è stata abbandonata in una via adiacente. Le due persone a bordo sono fuggite a piedi. Elena Maria Madama, 26 anni, consigliere comunale del Pd, è in gravissime condizioni dopo essere stata trascinata per centinaia di metri. La folle corsa della vettura si è interrotta solo perché in direzione opposta stava arrivando un autobus che ha bloccato il percorso. Soltanto in quel momento i due ladri si sono resi conto che incastrata sotto la Opel c'era la donna che avevano investito. L'auto ha svoltato in una via adiacente e i due uomini sono fuggiti a piedi. La polizia li sta cercando in tutta la città. La donna è stata soccorsa dai medici del 118 che, dopo averla intubata e sistemata su una barella, l'hanno caricata su un'ambulanza e trasportata al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia. Le sue condizioni sono subito apparse molto gravi. Il drammatico investimento è avvenuto sotto gli occhi di centinaia di persone che a quell'ora stavano rientrando a casa dopo il lavoro o la spesa, e di numerosi commercianti che svolgono la loro attività nei negozi di Strada Nuova, la via dello shopping cittadino. Una via nella quale transitano solo gli autobus, i taxi e le vetture dotate di permesso speciale. Per questa ragione a molti è parso strano che sfrecciasse una macchina a tutta velocità. E lo sconcerto iniziale ha lasciato spazio alle urla disperate di tanti che hanno visto il corpo della donna incastrato sotto l'automobile, trascinato per centinaia di metri lungo la strada. Le persone presenti al fatto hanno assistito sgomente alle operazioni di soccorso. Qualcuno, stando ad alcune testimonianze, avrebbe anche cercato di inseguire a piedi i due ladri d'auto, che però sono riusciti a far perdere le proprie tracce.

la Grecia è come una Calabria al quadrato - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 13 Novembre 2014 22:21

Ehi.. La Grecia non c'entra con l'Italia e in particolare con l'Italia industriale del centro nord. la Grecia esporta per #F_START# size=3 color=black #F_MID#27 miliardi di euro#F_END# l'anno l'Italia esporta per #F_START# size=5 color=black #F_MID# 483 miliardi di euro#F_END# l'anno La Grecia è un paese a metà tra il medio oriente e il sud-europa, è una sicilia o calabria al quadrato (lo so che suona offensivo per chi ci abita, ma non mi candido alle elezioni e penso che sia realmente vero per cui lo scrivo...) La Grecia ha beneficiato dell'Euro (complessivamente), l'Italia è stata devastata dall'euro. Questo è il motivo per cui il 70% dei greci sono per l'euro contro il 43% degli italiani Per quanto possa sembrare strano dirlo adesso che molti greci soffrono realmente, il reddito medio dei greci è oggi più alto che nel 1999, prima dell'Euro, quello italiano più basso. L'elite greca ha portato però miliardi all'estero tra parentesi e i greci non hanno mai comprato nessun bond greco, il 95% l'avevano gli stranieri. la Grecia ha dato default sul suo debito in tempo di pace quattro o cinque volte nell'ultimo secolo, l'Italia mai la Grecia ha un debito estero oltre il 120% del PIL, l'Italia circa al 30% del PIL la Grecia ha un debito pubblico in per il 95% in mani estere, l'Italia per il 25% Questo è il motivo per cui #F_START# size=3 color=black #F_MID# i partiti greci di opposizione hanno come programma il Default sul debito e i partiti italiani di opposizione l'uscita dall'Euro#F_END# Noi possiamo e dobbiamo uscire dall'Euro, i greci non so. Noi siamo un paese più efficiente, più industriale, con maggiori capacità tecniche, scientifiche, manageriali e imprenditoriali a dispetto del disfattismo di anti-trader La specialità di Antitrader è sputare sempre su tutto quello che si fa in Italia e fare il disfattista su tutto quello che è italiano. Qualunque sia l'argomento trova sempre il modo di dire che all'estero non fanno così, che qui è molto peggio comunque, che Draghi (che rappresenta la Troika) ha ragione, che alla fine tutto sommato non ha torto la UE, che qui è tutto uno schifo e se ci sono dei debiti è solo perchè si è rubato e ce li si è meritati tutti e vanno pagati, ma non li si pagherà e andrà tutto in vacca e non c'è niente da fare e non verrà mai fatto niente... Mi spiace dirlo che mi espongo a giusto risentimento e orgoglio ferito, ma questo atteggiamento disfattista, sempre negativo, solo cinico e sarcastico, di denigrazione e lamento e continuo è un poco tipico dei mediorientali e dei meridionali. E' quello che vedi quando intervistano la gente a Napoli e chiedono come mai non si raccoglie la spazzatura o Pompei sta chiuso c'è solo una gara a lamentarsi di dieci cose diverse alla volta che non la finiscono più. Antitrader fa lo stesso per l'economia e la politica (salvo il suo debole per DeBenedetti e Prodi...) Qui al nord ogni tanto si vorrebbe anche fare qualcosa di positivo e risolvere dei problemi ed è per questo forse che il nord-italia da solo esporta per circa 400 miliardi dei 480 miliardi dell'export italiano e che se non avesse la palla al piede della UE da una parte e di alcune regioni italiane dall'altra sarebbe un paese non male. A dire la verità regioni come l'Emilia o il Veneto potrebbero stare nell'Euro se fossero da sole. Ma in ogni caso non è realistico e allora si pensa a come risolvere il problema. Io ad esempio scrivo un sacco di commenti critici di tutto, però ho anche speso mesi a mettere assieme un libro che dica come risolvere la crisi (si intitola ^"La Soluzione per l'Euro"#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^, cioè si propone di risolvere un problema non di dire solo che il mondo è perfido e tutti sono dei farabutti. Ho illustrato anche in centinaia di post cosa si potrebbe e dovrebbe fare e proposto qualcosa, diciamo che su 100 post che scrivo 70 sono critici e 30 costruttivi, scriverne 99 su 100 negativi lo trovo innaturale. Scrivere solo e sempre tutto l'anno cose negative mi stanca e mi deprime e non capisco proprio la gente come Antitrader che si lamenta solo e sputa sempre e in particolare sugli italiani

i greci fanno schifo...prendiamo le mazze e li massacriamo... - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Novembre 2014 17:48

*** #i# dalle rivelazioni di oggi del Financial Times su Geithner in riunione coi leader europei nel momento di massima crisi del 2012: I leader europei: "i greci hanno mentito.... fanno schifo...prendiamo le mazze e li massacriamo...gli dobbiamo dare una lezione ora..." Geithner: "OK, se volete mettere il piede sul collo dei greci... , ma dovete poi rassicurare il mercato... Geithner: " ... ci hanno chiesto di proporre prima un piano di assistenza del FMI per l'Italia e poi di dichiarare che gli USA si opponevano fino a quando c'era Berlusconi... per farlo dimettere..." "#/i# *** Non vedi le borse del sud-europa oggi sgretolarsi ? l'Italia non ha mai chiesto di avere assistenza e non si è mai impegnata formalmente a niente con la BCE, non ha mai aderito a nessuna condizione firmando come la Grecia. Tutto quello che hanno fatto di austerità Monti e Letta è stato volontario, non hanno firmato un quid pro quo con la BCE, "noi facciamo l'austerità in cambio di soldi" Draghi ha bluffato facendo pensare di avere dietro di sè il resto della BCE e la Merkel quando invece la sua famosa promessa era un frase buttata lì che sembrava indicare che da quel momento la BCE avrebbe comprato, se era necessario, centinaia di miliardi di titoli pubblici spagnoli, italiani, portoghesi Il Financial Times oggi dedica un sacco di spazio a questi documenti riservati, che sono appunti di Geithner che qualcuno gli ha passato, e rivelano che #F_START# size=3 color=blue #F_MID#la BCE NON HA MAI AVUTO INTENZIONE DI COMPRARE TITOLI PUBBLICI PER SALVARE L'EURO#F_END#, contrariamente a quello che tutti hanno pensato sui mercati. Draghi ha buttato lì una frase ad effetto improvvisando e l'intero mercato finanzario per due anni ha creduto che dietro ci fosse un piano concordato. Ma non c'era un 'azzo. Il mercato ha interpretato il discorso di Draghi come se, nel caso che l'esistenza dell'Euro fosse in forse, la BCE rompesse tutte le regole e restrizioni e facesse quello che la Germania ha sempre detto di non volere. Ma la BCE non ha mai deciso di fare niente del genere. Siccome però la frase ad effetto di Draghi ha calmato di colpo i mercati se ne sono stati tutti zitti facendo finta di niente. Fino ad oggi quando è stato rivelato l'imbroglio. In più ci sono tante altre rivelazioni sul cinismo e il sadismo dei politici europei verso la Grecia che faranno cadere il suo governo entro qualche giorno Questo è l'inizio del si salvi chi può per l'Italia, la Grecia, la Spagna ----#i# Geithner: I remember coming to the dinner and I’m looking at my Blackberry. It was a fuc king ing disaster in Europe. French bank stocks were down 7 or 8 per cent. That was a big deal. For me it was like, you know, you were having a classic complete carnage because of people [who] were saying: crisis in Greece, who’s exposed to Greece?…. I said at that dinner, that meeting, you know, because the Europeans came into that meeting basically saying: “We’re going to teach the Greeks a lesson. They are really terrible. They lied to us. They suck and they were profligate and took advantage of the whole basic thing and we’re going to crush them,” was their basic attitude, all of them…. But the main thing is I remember saying to these guys: “You can put your foot on the neck of those guys if that’s what you want to do. But you’ve got to make sure that you send a countervailing signal of reassurance to Europe and the world that you’re going to hold the thing together and not let it go. [You’re] going to protect the rest of the place.” I just made very clear to them right then. You hear this blood-curdling moral hazard-y stuff from them, and I said: “Well, that’s fine. If you want to be tough on them, that’s fine, but you have to make sure you counteract that with a bit more credible reassurance that you’re going to not allow the crisis to spread beyond Greece and that’s going to require, you’ve got to make sure you’re putting enough care and effort into building that capacity to make that commitment credible as you are to teaching the Greeks a lesson….” Interviewer: I mean was that, did you have this kind of foreboding like: oh my god, these guys are just going to…? Geithner: Yeah. I had like a definite, and of course I, as I think I’ve said separately, I completely underweighted the possibility they would flail around for three years. I thought it was just inconceivable to me they would let it get as bad as they ultimately did. But the early premonitions of that were in that initial debate. They were lied to by the Greeks. It was embarrassing to them because the Greeks had ended up like borrowing all this money and they were mad and angry and hey were like: “Definitely get out the bats.” They just wanted to take a bat to them. But in taking a bat to them, they were feeding a fare that was in its early stages. There were a lot of dry tinders. #/i#

Il Financial Times oggi ha smascherato il bluff di Draghi - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Novembre 2014 16:32

Attenzione a quanto riportato ^oggi in prima dal Financial Times che smaschera il bluff di Draghi#http://blogs.ft.com/brusselsblog/2014/11/11/draghis-ecb-management-the-leaked-geithner-files/^. Secondo me è per questo che oggi le borse europee stanno cedendo. Lo so che oggi sul web ci sono tanti che per avere un poco di attenzione le sparano grosse amplificando fatti modesti, ma qui hai il primo quotidiano finanziario al mondo che riporta quanto scritto dal Ministro del Tesoro americano. Nello scrivere il suo libro autobiografico, il Ministro del Tesoro americano Tim Geithner ha raccolto tutte le sue note e qualcuno le ha passate oggi al Financial Times. E cosa scriveva ? Mario Draghi, il 27 luglio del 2012 ad una conferenza a Londra sbalordì il mondo finanziario dichiarando che #F_START# size=3 color=blue #F_MID#"the BCE will do whatever it takes"#F_END# per fermare la crisi dell'euro e le famose "spread". Nel luglio del 2012 infatti i bonds greci costavano un 25% di interessi e quelli italiani e spagnoli un 8% e rotti e l'Euro era sui 1,20$. Quella espressione "the BCE will do whatever it takes" in inglese indica che si è disposti a tutto, che non ci si ferma dinnanzi a niente (in italiano è difficile da tradurre). Quindi Draghi, a sorpresa, diede l'impressione che la BCE non si sarebbe tirata indietro di fronte a qualunque misura per sostenere l'Euro e fermare le famose "spread". E "il mercato" con le sue migliaia di analisti ed economisti, interpretò quel discorso come una svolta drammatica nella politica della BCE, per cui da quel momento, da quel giorno esatto i bonds greci, spagnoli, italiani... non hanno fatto che scendere di rendimento..l'euro si è ripreso e le borse sono tutte salite anche in Europa. Il discorso di Draghi del 27 luglio 2012 se leggi qualunque analisi successiva è stato considerato il fatto decisivo degli ultimi due anni in Europa. Ma era un bluff totale, una mossa improvvisata e disperata, giocata da Draghi all'insaputa di tutti!!!! Come si legge oggi sul Financial Times, Draghi quel giorno si era incontrato coi gestori di hedge funds di Londra ed era rimasto schoccato perchè tutti stavano vendendo e vendendo short e davano per scontato la fine dell'euro e dell'eurozona. Dovendo tenere un discorso allora decise all'ultimo momento di bluffare e inserire questa frase da spaccone. All'insaputa di tutti gli altri della BCE che rimasero sbalorditi. Ma funzionò!! Nelle note che Geithner ha tenuto dei suoi incontri dell'epoca per scrivere poi il suo libro, che oggi sono state passate al Financial Times che le ha pubblicate, Geithner racconta il retroscena e definisce "ridicolo" quello che è successo. Cioè che Draghi, si era inventato una vaga frase ad effetto che implicava che la BCE avrebbe comprato forse 1,000 mld di bonds se necessario o comunque che non si sarebbe fermata dinnanzi a niente, ma che non aveva dietro niente. Non c'era stata nessuna nuova decisione da parte della BCe a riguardo, tanto è vero che se guardi il grafico sopra dal quel giorno la BCE non solo non comprò nessun bond, ma lasciò ridursi di 800 mld il suo bilancio. #ALLEGATO_1# In altre parole il Financial Times oggi rivela tramite Geithner che quella di Draghi fu una mossa disperata e improvvisata, che per due anni i mercati finanziari si sono illusi che la BCE sia pronta a qualunque cosa per tenere assieme l'Euro... e non è vero... #i# Geithner: [T]hings deteriorated again dramatically in the summer which ultimately led to him saying in August, these things I would never write, but he off-the-cuff – he was in London at a meeting with a bunch of hedge funds and bankers. He was troubled by how direct they were in Europe, because at that point all the hedge fund community thought that Europe was coming to an end. I remember him telling me [about] this afterwards, he was just, he was alarmed by that and decided to add to his remarks, and off-the-cuff basically made a bunch of statements like ‘we’ll do whatever it takes’. Ridi *** us. Interviewer: This was just impromptu? Geithner: Totally impromptu…. I went to see Draghi and Draghi at that point, he had no plan. He had made this sort of naked statement of this stuff. But they stumbled into it.

Il Financial Times oggi ha smascherato il bluff di Draghi - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Novembre 2014 16:20

Attenzione a quanto riportato ^oggi in prima dal Financial Times che smaschera il bluff di Draghi#http://blogs.ft.com/brusselsblog/2014/11/11/draghis-ecb-management-the-leaked-geithner-files/^. Secondo me è per questo che oggi le borse europee stanno cedendo. Lo so che oggi sul web ci sono tanti che per avere un poco di attenzione le sparano grosse amplificando fatti modesti, ma qui hai il primo quotidiano finanziario al mondo che riporta quanto scritto dal Ministro del Tesoro americano. Nello scrivere il suo libro autobiografico, il Ministro del Tesoro americano Tim Geithner ha raccolto tutte le sue note e qualcuno le ha passate oggi al Financial Times. E cosa scriveva ? Mario Draghi, il 27 luglio del 2012 ad una conferenza a Londra sbalordì il mondo finanziario dichiarando che #F_START# size=3 color=blue #F_MID#"the BCE will do whatever it takes"#F_END# per fermare la crisi dell'euro e le famose "spread". Nel luglio del 2012 infatti i bonds greci costavano un 25% di interessi e quelli italiani e spagnoli un 8% e rotti e l'Euro era sui 1,20$. Quella espressione "the BCE will do whatever it takes" in inglese indica che si è disposti a tutto, che non ci si ferma dinnanzi a niente (in italiano è difficile da tradurre). Quindi Draghi, a sorpresa, diede l'impressione che la BCE non si sarebbe tirata indietro di fronte a qualunque misura per sostenere l'Euro e fermare le famose "spread". E "il mercato" con le sue migliaia di analisti ed economisti, interpretò quel discorso come una svolta drammatica nella politica della BCE, per cui da quel momento, da quel giorno esatto i bonds greci, spagnoli, italiani... non hanno fatto che scendere di rendimento..l'euro si è ripreso e le borse sono tutte salite anche in Europa. Il discorso di Draghi del 27 luglio 2012 se leggi qualunque analisi successiva è stato considerato il fatto decisivo degli ultimi due anni in Europa. tutti!!!! Come si legge oggi sul Financial Times, era un bluff totale, una mossa improvvisata e disperata, giocata da Draghi all'insaputa della BCE. Draghi quel giorno si era incontrato coi gestori di hedge funds di Londra ed era rimasto schoccato perchè tutti stavano vendendo e vendendo short e davano per scontato la fine dell'euro e dell'eurozona. Dovendo tenere un discorso allora Draghi decise all'ultimo momento di bluffare e inserire questa frase da spaccone. All'insaputa di tutti gli altri della BCE che rimasero sbalorditi. E funzionò!! Nelle note che Geithner ha tenuto dei suoi incontri dell'epoca per scrivere poi il suo libro, che oggi sono state passate al Financial Times che le ha pubblicate, Geithner definisce "ridicolo" quello che è successo. Cioè che Draghi, si era inventato una vaga frase ad effetto che implicava che la BCE avrebbe comprato forse 1,000 mld di bonds se necessario o comunque che non si sarebbe fermata dinnanzi a niente, ma che non aveva dietro niente. Non c'era stata nessuna nuova decisione da parte della BCe a riguardo, tanto è vero che se guardi il grafico sopra dal quel giorno la BCE non solo non comprò nessun bond, ma lasciò ridursi di 800 mld il suo bilancio. Cioè Geithner rivela oggi che fu una mossa disperata e improvvisata, che per due anni i mercati finanziari si sono illusi.. #ALLEGATO_1# #i# Geithner: [T]hings deteriorated again dramatically in the summer which ultimately led to him saying in August, these things I would never write, but he off-the-cuff – he was in London at a meeting with a bunch of hedge funds and bankers. He was troubled by how direct they were in Europe, because at that point all the hedge fund community thought that Europe was coming to an end. I remember him telling me [about] this afterwards, he was just, he was alarmed by that and decided to add to his remarks, and off-the-cuff basically made a bunch of statements like ‘we’ll do whatever it takes’. Ridi *** us. Interviewer: This was just impromptu? Geithner: Totally impromptu…. I went to see Draghi and Draghi at that point, he had no plan. He had made this sort of naked statement of this stuff. But they stumbled into it. #/i#

Il Fondo Monetario Internazionale è più socialista di Renzi - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 12 Novembre 2014 13:45

Lady Lynn de Rothschild è più socialista di Renzi e Credite Suisse è più di sinistra di Padoan e degli economisti italiani. La Cristine Lagarde, capo appunto del FMI, ha tenuto un discorso di recente per parlare del fatto che le 85 famiglie più ricche del mondo possiedono tanta ricchezza come i 3 miliardi più poveri del mondo (o se vuoi altre statistiche, l'1% della popolazione ora ha più del 50% della ricchezza mondiale, in particolare negli USA). La cosa simpatica però è che il discorso della Lagarde inizia ^indirizzandosi "a Lady Lynn de Rothschild"#https://www.imf.org/external/np/speeches/2014/052714.htm^, perchè la conferenza sulla disuguaglianza la organizzava un Rothschild... #ALLEGATO_1# Capito ? #F_START# size=3 color=blue #F_MID#oggi il capo del PD (l'ex-partito comunista), Renzi, fa conferenze su come ridurre il costo del lavoro, privatizzare e ripagare i creditori fino all'ultima lira e Lady Rothschild fa conferenze sulla disuguaglianza di ricchezza. #F_END# Credite Suisse ha appena messo fuori il suo ^“ Global Annual Wealth Report,”#https://publications.credit-suisse.com/tasks/render/file/?fileID=60931FDE-A2D2-F568-B041B58C5EA591A4^ in cui nota che il 10% della popolazione mondiale ha l'87% della ricchezza. OK, tu penserai che sia così per via dell'Africa, India e Brasile o Messico dove appunto c'è questa enorme povertà che abbassa la statistica media degli 8 miliardi di abitanti del pianeta. Hmm... non è così vero: negli Stati Uniti il 10% della popolazione possiede ad esempio l'85% o 88% (a seconda degli studi) delle azioni e altri asset finanziari (poi con la proprietà delle case la loro quota di ricchezza scende al 74%, c'è più concentrazione di ricchezza in Nordamerica che negli Emirati arabi o Indonesia o Perù, vedi pag 32) ^Leggi il report di Credite Suisse#https://publications.credit-suisse.com/tasks/render/file/?fileID=60931FDE-A2D2-F568-B041B58C5EA591A4^. Altro che Piketty che parla di disuguaglianza di REDDITO. QUELO CHE CONTA è LA DISUGUAGLIANZA DI RICCHEZZA la cui componente maggiore è... la terra... chi possedeva la terra negli ultimi 40 anni è diventato ricco grazie alle aree fabbricabili e il boom degli immobili. In UK, hanno calcolato che i piani regolatatori hanno creato ricchezza pari a 2 volte il PIL. Leggi il Crediti Suisse. Ormai per sapere qualcosa sulla concentrazione della ricchezza devi leggere i report delle banche che gestiscono i patrimoni dei ricchi, gli economisti invece si occupano solo di *** te

il custode massacrato dai...è nello stesso reparto del tassista accoltellato da un... - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Novembre 2014 01:58

#F_START# size=3 color=blue #F_MID# ...Il povero ex custode, conosciuto da tutti e ben voluto nella zona, si trova ora nello stesso reparto dove poco tempo fa era ricoverato il tassista accoltellato da un albanese di notte nei pressi di Rebibbia...#F_END# ^FIDENE, NOTTE DI TERRORE: GRAVE 70ENNE#http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/violenza-capitale-sassaiole-cassonetti-bruciati-tor-sapienza-88414.htm^ ilmessaggero, 11 novembre «Mi dicevano zitto, italiano di m.erda che ammazziamo pure te. Voi italiani siete tutti bastardi». Urbano piange mentre ricorda la notte di terrore trascorsa. Un figlio da tenere stretto, cercando di rassicurarlo, coprirgli le orecchie, attutire invano le urla di tuo padre che si lamenta nell'altra stanza. E una torcia in faccia, la minaccia di un piccone. «Hanno massacrato mio padre, lo colpivano, lui gridava, per almeno 20 minuti poi non l'ho sentito più». Gino Lozzi, 70 anni, ex custode della media Toscanini in via Flavio Andò a Serpentara è ora in prognosi riservata al Pertini, è arrivato coperto di fratture ed ecchimosi, una costola gli aveva perforato il polmone, non respirava. Una banda di giovani forse dell'Europa dell'est è entrata in casa e l'ha ridotto in fin di vita per portarsi via un po' d'oro, soldi, un pc, i cellulari, uno già ritrovato in un campo. L'ennesima aggressione, a Roma, dove gruppi violenti, di italiani o stranieri, mettono a segno colpi la cui efferatezza è sempre più sproporzionata rispetto al bottino. Il povero ex custode, conosciuto da tutti e ben voluto nella zona, si trova ora nello stesso reparto dove poco tempo fa era ricoverato il tassista accoltellato da un albanese di notte nei pressi di Rebibbia. «ERANO GIOVANISSIMI» «Sembravano rom, erano armati di piccone, spranghe e tondini di ferro. Giovani, a volto scoperto, uno avrà avuto meno di 20 anni. Hanno lasciato papà in una pozza di sangue». Urbano è sconvolto. Non dimenticherà mai le grida di suo padre, la rabbia e l'impotenza di aver subito un'aggressione così. «Non se ne può più di queste aggressioni, non si può vivere con la paura. Non ho mai parlato male in vita mia di nessuno tantomeno degli immigrati ma queste sono bestie». «Saranno state le 3,30 - ricorda il figlio - mio padre era già in pigiama ma ancora sveglio e forse deve aver sentito qualche rumore. Si è alzato penso, perché ancora non ricorda né riesce a parlare, probabilmente li ha sorpresi mentre stavano entrando, forse ha reagito e loro si sono accaniti come belve su di lui». Era rientrato da poco Gino, dopo una serata passata con gli amici, la moglie malata dormiva sul divano letto in salone. Urbano era con il figlio di 6 anni, in un'altra stanza. «Ho sentito dei rumori, mi sono svegliato, c'era uno con un piccone e una torcia, mi gridava: se ti muovi ti ammazzo. ********** ^"Roma, guerriglia anti-immigrati a Tor Sapienza: almeno 15 feriti"#http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/tor_sapienza_roma_scontri_immigrati_feriti/notizie/1006238.shtml^, ilmessaggero 11 novembre Una polveriera. Ancora scontri fra i residenti di Tor Sapienza e le forze dell’ordine legati al centro di accoglienza per rifugiati politici in via di Giorgio Morandi. Verso le 22.30 almeno duecento abitanti sono tornati in strada: lo stesso copione di ieri sera ma questa volta i toni sono stati ancora più accesi e violenti. La protesta e i disordini, dopo cariche della polizia, sono terminati poco prima della mezzanotte. #ALLEGATO_1# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Se gli italiani potessero votare direttamente, non tramite i partiti, l'immigrazione verrebbe vietata e le frontiere chiuse. Questo sarebbe perfettamente normale, ogni comunità ha il diritto di controllare il proprio spazio e chi vi entra a far parte#F_END#

La forza vera della Germania è iL SISTEMA FINANZIARIO - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 11 Novembre 2014 15:29

e basta con queste 'azzate! #F_START# size=4 color=black #F_MID#I giapponesi producono più beni con dentro tecnologia dei tedeschi e allora come mai hanno accumulato un debito pubblico del 240% del PIL, il triplo della la Germania (all'80%) ?#F_END# (e il doppio dell'Italia) ? E' perchè i giapponesi non sono capaci di produrre BMW ? E non producono le Lexus e due terzi dei microcomponenti di un Iphone ? Perchè allora hanno svalutato del -40% verso l'euro negli ultimi due anni e se il marco fosse stato da solo avrebbero svalutato del -60% ? E' il sistema monetario e finanziario che fa la differenza L'Italia non produceva BMW anche negli anni '50, negli anni '60, negli anni '70 e l'Italia in media è cresciuta più della Germania... era così anche nel XIX secolo...ehi...eravamo meno efficienti anche in nord-africa e in grecia durante la guerra, senza i tedeschi ci avrebbero ributtati a mare in un mese. Ma dal punto di vista economico, finanziario e commerciale da sempre facciamo come e meglio di loro (salvo quando veniamo occupati da potenze straniere come accade adesso) La forza vera della Germania è iL SISTEMA FINANZIARIO e come adattano la politica monetaria alle circostanze senza farsi condizionare troppo dal sistema "anglo-americano" dell'indebitamento 1) non gonfiano le bolle immobiliari come il resto del mondo e non hanno poi tutti i danni enormi creati dal crollo degli immobili quando si sgonfiano 2) hanno un sistema di banche locali piccole pubbliche e semipubbliche che finanziano l'economia reale e tradizionalmente le banche tedesche partecipano anche direttamente nelle aziende, invece di limitarsi a prestare soldi e poi tagliarli il credito quando sono in difficoltà. Dal XIX secolo la Germania ha sempre seguito un modello finanziario alternativo da quello "anglo" 3) sono flessibili e intelligenti, non sono stupidi ai vertici. Quando hanno dovuto finanziare l'unificazione della Germania Est lo hanno fatto stampando moneta sostanzialmente, mica indebitandosi! Hanno accettato l'Euro di malavoglia solo perchè Mitterando li ricattò e disse che avrebbe posto il veto all'unificazione. Ma poi lo hanno usato a loro favore. Quando hanno visto il rischio di Target2 hanno chiesto l'austerità per gli altri, ma mica hanno detto che era per quello che lo chiedevano e i beoti che qui in Italia ci governano hanno obbedito Smettete di sparare 'azzate da bar, andate al bar

La Germania è migliore degli altri (nei confronti del problema del debito) - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 11 Novembre 2014 15:03

#i# Gentile GZ, francamente non sarei cosi' rilassato all'idea che un aumento del deficit commerciale NON sia un problema per via delle norme sui pagamenti nell'eurozona. Non stiamo forse presupponendo una fine inevitabile dell'euro? Se e quando cio' accadra', cadranno queste norme e quel deficit diventera' rilevante eccome, temo. #/i# ----- Questa è una cosa che è stata discussa alla morte e provo a introdurre un dato di cui non parla quasi mai nessuno. I tedeschi negli anni dell'euro hanno effettivamente ridotto il loro indebitamento (complessivo), sono stati praticamente l'unico paese occidentale al mondo a farlo. Adesso comprensibilmente in Italia si tende a parlare male dei teutoni, ma guarda qui... #ALLEGATO_1# La Germania è diversa! E' migliore degli altri da questo punto di vista dell'indebitamento Il motivo vero per cui i tedeschi sembrano così "cattivi" cioè così ossessivi nell'opporsi a politiche monetarie espansive (deficit...) è che loro si procurano moneta producendo ottime merci che in buona parte vengono poi godute da stranieri i quali in cambio gli mandano dei soldi che loro poi non spendono, ma accumulano. Cioè fanno sacrifici per avere questi soldi ottenuti con l'export di BMW e non vogliono condividere parte di questi soldi con chi non esporta BMW. Se i paesi del sud-europa vanno in deficit estero, all'interno dell'euro automaticamente devono finanziarne i deficit, loro producono le BMW, qui le compriamo e tramite Target2 la Bundesbank accumula crediti verso Banca d'Italia per finanzarci il deficit... Quando i tedeschi si sono accorti nel 2010 di questo sono diventati delle bestie, tutti, quelli di sinistra come di destra e da allora vogliono austerità e austerità per quelli che non esportano BMQ (tu dirai: perchè non se ne sono accorti molto prima del 2010 ? Perchè prima le loro banche e fondi compravano debito pubblico del sud-europa a manetta, per lucrare il differenziale di interesse. Quindi finanziavano sempre loro indirettamente i deficit esteri del sud-europa, solo che prima pensavano non ci fosse rischio ...) Il problema di fondo è che esportare beni e merci all'estero per procurarsi dei soldi che mancano in Italia è un sistema molto costoso. Lavori e produci per mandare le tue merci all'estero in cambio di soldi che, in condizioni come quelle attuali, puoi stamparti senza causare problemi anzi... Ma all'interno dell'Euro ti metti in conflitto con chi si è fatto il c.ulo per accumulare valuta e ridursi il debito come la Germania. **** Ma lasciamo perdere questo e andiamo sui fatti basilari Il deficit estero ce l'hai solo SOLO DENTRO L'EURO, con una moneta svalutata no. Uscendo dall'euro vai in surplus con l'estero, stando nell'euro vai in surplus solo se deprimi l'economia. Il nord-europa è tuttora l'area di import ed export numero uno per l'Italia. Se aumenti i soldi che circolano in Italia abolendo l'austerità e tagliando molto le tasse, ti ritrovi un deficit estero con Germania a soci perchè, rimanendo dentro l'Euro, hai un cambio Italia versus nord-Europa sopravvalutato del 30% o 40% e bene o male se immetti 100 mld nell'economia la maggior parte vengono spesi.... Con il ritorno alla Lira avrai un cambio Italia versus nord-Europa che scende del -30% almeno, ma può anche all'inizio esagerare e andare giù del -50%, per cui il deficit estero verso di loro scompare e diventa un suprlus. E verso le altre aree valutarie, verso le quali già ora l?Italia se la cava pure avrai dei surplus... ----- #i# D'altro canto, non credo che un severo taglio fiscale a parita' di spesa pubblica debba per forza terremotare i conti con l'estero....#/i# ---------- idem con patate, stiamo parlando di farlo DENTRO L'EURO ? Se uno, rimanendo nell'Euro, taglia soprattutto le tasse che gravano sulle imprese, "cuneo fiscale" e Irap e magari anche l'IVA allora hai un effetto simile a quello di una svalutazione, le imprese diventano più competitive. Ma non sarebbe giusto tagliare in prevalenza le tasse alle imprese per farle esportare di più, bisogna tagliare le tasse ai lavoratori perchè ci sia più potere d'acquisto in Italia.... E inevitabilmente una parte di questo potere d'acquisto va, all'interno dell'euro, all'estero e crea deficit esteri...e poi i nordici si inbufaliscono... Ma quello che sostengo è che l'Italia deve infischiarsene, capire il meccanismo dell'euro bene e utilizzarlo per risollevare l'economia stampando moneta DENTRO L'EURO e se andiamo in deficit con l'estero e i tedeschi non lo sopportano (anche giustamente dal loro punto di vista) saranno loro a romperlo...

Uscire dall'euro ok, ma se segui i prof. ti rovini - GZ  

  By: GZ on Martedì 11 Novembre 2014 03:51

#F_START# size=3 color=darkmagenta #F_MID#"[all'interno dell'Euro]....se aumentassimo il deficit pubblico (per ridurre le tasse...) distruggeremmo l'unica cosa buona che ha fatto Monti, mettere a posto i conti con l'estero..."#F_END# #F_START# size=3 color=darkmagenta #F_MID#"Se si ritorna alla Lira...nel primo anno inflazione al 3% e nel medio periodo al 2%..."#F_END# Questo dice il prof. di economia che oggi è considerato l'alfiere del ritorno alla lira e a cui ad es Salvini e Meloni guardano come esperto (Grillo non so, ma si vedono ora analisi dell'euro sul blog copiate da Bagnai) C'è stato ^il convegno a Pescara#http://goofynomics.blogspot.it/^ organizzato da Bagnai con una quindicina di economisti italiani tra cui Gawronski, Borghi, Boldrin (che è pro-euro) ed esteri, giornalisti come Giordano del Giornale e politici come Salvini, Meloni, Bertinotti (ho imparato così che è ancora vivo). Una bella cosa che si discuta di euro e di macroeconomia. Guardo nei video se c'è qualcosa che spiegi COME SI TORNA ALLA LIRA, perchè come ho intitolato il capitolo sull'Euro: "Il problema dell'Euro è come uscirne", cioè è ovvio che l'Euro non poteva funzionare, la questione è quella di come venirne fuori senza subire un tracollo del sistema finanziario Qui vedi Bagnai che indica ^la sua simulazione su come funzionerà il ritorno alla lira#https://www.youtube.com/watch?v=hSo9E4ohG7o^ (dal minuto 2:00 in poi e in particolare dal 2:22 in poi) e il discorso resta errato, come ho notato altre volte. 1) non vede grossi problema di inflazione, di tassi di interesse dei BTP, di crash dei titoli di stato, fuga di capitali, crac delle banche.. perchè...immagina che il cambio si muova del -10% verso dollaro e del -20% verso marco se torni alla lira, dicendo che le oscillazioni di breve periodo non si considerano e si guarda a cosa succede dopo cinque anni.... per cui la sua analisi parla appunto di dove si stabilizzerà il cambio dopo degli anni !!! grazie al 'azzo come diceva Keynes... ovviamente...se fingi che non esista il mercato finanziario e che l'economia funzioni come nei libri per cui fai una simulazione di cinque anni in avanti salti tutti i problemi pratici....Ma che bello eh... Ehi.. il problema è il panico nei primi giorni !!! E questo arriva perchè tutta Londra (intesa come piazza finanziaria) vede il cambio della nuova lira muoversi (verso il marco) intorno al-50%, da 1,26$ attuali noi andiamo a 0,80$ e la Germani forse 1,70$... Ma guarda anche solo il "trend" storico da quando esistono i cambi flessibili (1971), cosa ti dice ? da 1000 lire andrai a 1,600 probabilmente #ALLEGATO_1# Chiaro che se esci dall'euro e non tagli le tasse forse va diversamente, perchè se lasci l'economia stagnante l'impatto finanziario su inflazione, tassi e deficit estero è minore. Ma se esci dall'euro e aumenti i deficit di 100 miliardi per uscire veramente dalla depressione, allora avrai tassi di interesse all'8% e costo del debito pubblico che raddoppia, crash dei BTP e delle banche con loro, a mano che Bankitalia non stampi moneta e compri BTP a mani basse ... a quel punto il cambio va giù che è una bellezza, più di quello del Giappone che ha fatto un -40%... e quindi devi avere un piano per mettere controlli ai capitali e nazionalizzare banche...(cristo, l'economista della LePen, Sapir, lo dice per la Francia che è più robusta di noi) Se fingi invece come si fa all'università che svalutiamo del -10% verso dollaro e del -20% verso marco, (a medio termine, perchè studiando l'esempio del 1992 e inserendo parametri nella regressione...) chiaro che non ci sono problemi...ma grazie ... Comunque va dato atto al convegno di aver fatto intervenire due che lo contraddicono molto bravi. Subito dopo Bagnai, arriva un italiano anziano molto efficace e chiarissimo che insegna ad Oxford, ^Andrea Boltho#http://www.magd.ox.ac.uk/member-of-staff/andrea-boltho/^., che parla subito dopo di lui e fa un quadro invece realistico dello sconquasso (^dal minuto 2:40 in poi#https://www.youtube.com/watch?v=hSo9E4ohG7o^). L'intervento di Andrea Boltho è corretto nello spiegare il ritorno alla lira, ascolta quello! Anche l'altro subito dopo, ^Francesco Lippi (dal minuto 3:00 in poi)#https://www.youtube.com/watch?v=hSo9E4ohG7o^, critica tecnicamente Bagnai in modo corretto sulla simulazione del ritorno alla lira "indolore" che il prof. immagina. E' curioso che inviti due altri professori, Andrea Boltho e Francesco Lippi che lo contraddicono in modo amichevole, ma molto efficace. Uno che ascolta bene Bagnai e poi questi due parlare si convince che l'uscita dall'Euro è uno sconquasso e penserebbe che Bagnai avendoli sentiti cambi il suo discorso...Non so l'effetto finale sul pubblico perchè non ho ascoltato l'intera sessione, ma questi due interventi di Boltho e Lippi ti dicono in sostanza che può peggiorare sicuramente le cose "nel breve periodo". Solo che in un paese già in depressione non vorresti peggiorare ancora... Il difetto di Boltho e Lippi è che non hanno idee su cosa fare, ragionano in termini di produttività e dicono che l'Italia non è produttiva e fa un poco schifo...e dobbiamo suicidarci come paese 2) Bagnai #F_START# size=3 color=blue #F_MID#dice che se aumentiamo i deficit pubblici all'interno dell'euro in modo da ridurre le tasse... non serve!#F_END# E perchè mai ? perchè andiamo poi in deficit con l'estero avendo l'euro... (^"...se aumentassimo il deficit pubblico (per ridurre le tasse...) distruggeremmo l'unica cosa buona che ha fatto Monti, mettere a posto i conti con l'estero..")#https://www.youtube.com/watch?v=hSo9E4ohG7o^ Cioè continua a non capire che i deficit esteri all'interno dell'euro sono l'unico problema che NON esiste, grazie al modo in cui funzionano i pagamenti in euro tra banche e banche centrali. Come dice Mosler sembra che gli economisti non capiscano i meccanismi monetari e bancari. Qui davanti ad altri economisti che non obiettano dice che tornare alla lira è la condizione necessaria per avere "spazio fiscale", cioè aumentare la domanda (ridurre le tasse, aumentare la spesa) e insomma fare qualunque cosa per l'economia. Se all'interno dell'Euro si sforasse il limite del deficit del 3%, ad esempio facendo un deficit del 10% o più che consenta di ridurre le tasse, questo non farebbe lo stesso aumentare la domanda alla fine. Cioè, anche se per un miracolo di Lourdes la UE consentisse ad un deficit pubblico italiano molto maggiore, magari facendolo finanziare dalla BCE, lo stesso non servirebbe. Perchè ? Perchè per Bagnai andresti in deficit con l'estero, di bilancia commerciale.... Sì, certo che aumentare la domanda all'interno dell'euro manda la bilancia commerciale dell'Italia in deficit. E allora ? Bagnai non capisce come funziona il meccanismo dei pagamenti nella UE, diciamo che come quasi tutti gli economisti non presta attenzione ai meccanismi monetari tra banche e banche centrali. Come ho spiegato tante volte, se hai dei deficit esteri in un paese dell'eurozona gli altri sono obbligati automaticamente a finanziarglielo tramite crediti ad esempio dalla Bundesbank alla Banca d'Italia, il meccanismo chiamato "Target2" Il problema non è tanto che il ritorno alla Lira è guidato da Grillo, Salvini e Meloni, quanto che gli esperti che dovrebbero guidarli sono fuori dal mondo

Farina 00: ‘Il più grande veleno della storia - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 10 Novembre 2014 20:00

arrivato ai cinquanta ti ritrovi degli amici con il diabete e provi a spiegarglielo. ---- ^"Farina 00: ‘Il più grande veleno della storia’#http://www.lafucina.it/2014/11/10/farina-00/^ (intervista al Dott. Franco Berrino), dal Blog di Grillo “La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica“, così il professor Franco Berrino definiva questo alimento in una puntata di Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento dell’insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe. Farina 00: ‘Il più grande veleno della storia’. Perché fa male? Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all’incremento di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di lavoro, provocando stati patologici come l’ipoglicemia e malattie come il diabete. L’unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è “finto” e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello “vero”. Negli scaffali dei supermercati troviamo anche altri finti prodotti integrali come pasta, fette biscottate, crackers e dolci. La maggior parte di questi viene prodotta aggiungendo alla farina 00 della crusca finemente rimacinata, che è un residuo della raffinazione. E il danno provocato dai “finti prodotti integrali” è doppio, spiega Franco Berrino, perché “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio“. E in merito alla farina 00 biologica l’epidemiologo ha spiegato: “Così si trova anche il paradosso assurdo del supermercato che ti vende la farina 00 biologica. Ma come si può sciupare un grano biologico per fare una farina 00? Se mangio la farina 00 posso prendere anche quella non biologica, tanto i pesticidi rimangono nella parte integrale, cioè nel germe e nella crusca, e dunque sono eliminati col processo di raffinazione che porta alla 00“. Dunque la cosa ideale da fare, sempre secondo Berrino, è “acquistare grano biologico dai nostri contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e macinarselo da soli. In casa“. Dove si compra il mulino? Su internet si possono trovare dei mulini a pietra di dimensioni ridotte e i costi vanno dai 300 ai 500 euro. Un investimento che in un periodo di crisi può essere gravoso per molte famiglie, ma che sicuramente farà risparmiare sia in salute che in denaro in futuro. ----- Quello che non è così logico in quello che dice Berrino è perchè si debba lo stesso mangiare frumento visto che il resto del chicco che viene tolto raffinando come dice anche lui interferisce con l'assorbimento di minerali. Ci sono studi di vario genere sul fatto che l'introduzione dei cereali ha consentito di espandere di cento volte le popolazione del mondo, ma dal punto di vista fisico ha fatto decadere il corpo umano. L'evidenza sembra che i popoli primitivi raccoglitori e cacciatori-pescatori erano molto più forti fisicamente. Ma se vuoi una prova attuale guarda cosa contengono i menu dei ricchi dell'elite globale oggi, quella che mangia nei ristoranti di Londra e New York. Di farina, cioè pane, pizza, pasta, bruschetta, focacce e simili non ne trovi... Prendi il menu del G7 dove i capi di stato o ministri delle finanze si incontrano: #i# ....Politicians and their wives will begin their meal at Downing Street with a starter of organic Scottish salmon served with samphire and sea kale, and a selection of vegetables from Sussex, Surrey and Kent. For the main course, Oliver has plumped for slow-roasted shoulder of lamb from the Elwy Valley in north Wales, with Jersey Royal potatoes, wild mushrooms and mint sauce. Dessert will be an old teatime favourite – bakewell tart and custard. Vegetarians at the meal will be offered a goat's cheese starter followed by lovage and potato dumplings for the main course....#/i# Per i comuni mortali, come spiega il dott. Mozzi basta usare il grano saraceno...

il senso di solidarietà per la propria gente. - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 10 Novembre 2014 11:18

Immagina se due magnati americani di origina russa dicano in pubblico che vogliono comprare il principale giornale d'America, da un altra famiglia di origine russa perchè non è abbastanza pro-Russia Immagina se due magnati americani di origina cinese dicano in pubblico che vogliono comprare il principale giornale d'America, da un altra famiglia di origine cinese che lo possiede perchè non è abbastanza pro-Cina Immagina se due magnati americani di origina araba dicano in pubblico che vogliono comprare il principale giornale d'America, da un altra famiglia di origine araba che lo possede da generazioni, perchè non è abbastanza pro-arabi Immagina se due magnati americani di origina tedesca dicano in pubblico che vogliono comprare il principale giornale d'America, da un altra famiglia di origine tedesca che lo possede da generazioni, perchè non è abbastanza pro-Germania Ieri ad una conferenza di IAC (una delle varie organizzazioni "Israel-America") ^il miliardario ^Sheldon Adelson ha detto al suo amico miliardario Hai Sabam che bisogna che comprino assieme il New York Times perchè non è abbastanza pro-Israele#http://www.israelusa.net/sheldon-adelson-challenges-haim-saban-to-team-up-and-buy-the-new-york-times/^. Lo vogliono comprare dai Sulzberger (la famiglia che lo possiede dagli anni '30) che è pro-Israele, ma per Adelson non abbastanza. In America i due principali finanziatori di campagne elettorali, per i repubblicani e per i democratici sono il magnate dei casinò Sheldon Adelson e quello dei cartoni animati e altri media Haim Sabam (che possiede anche una delle reti TV tedesche). Adelson dichiara da sempre in pubblico che è motivato nel finanziare per centinaia di milioni i repubblicani dalla causa di Israele e Sabam idem dichiara sui giornali che fa lo stesso per i democratici (i Sulzberger, per inciso, sono dello stesso gruppo etnico). Adelson e Sabam dichiarano che l'America deve attaccare ora l'Iran ora e hanno spinto per le guerre in Afganista, Iraq, Libia, Siria... Questo dimostra come sia importante il senso di solidarietà per la propria gente al mondo. ----- ^"Sheldon Adelson Challenges Haim Saban to Team Up and Buy The New York Times"#http://www.israelusa.net/sheldon-adelson-challenges-haim-saban-to-team-up-and-buy-the-new-york-times/^ By: Joseph Gelman| Posted: November 9, 2014 6:30 PM In a spirited public discussion between two of America’s richest men and largest political donors, at the IAC conference in Washington DC, multi-billionaire Sheldon Adelson openly challenged his more left-leaning counterpart and friend, billionaire and media mogul Haim Saban, to jointly purchase the New York Times away from the Sulzberger family, because of the Times’ open hostility towards Israel. The subject came up in a pubic discussion about media bias and Israel. Saban marveled at how Amazon CEO Jeff Bezos had purchased the Washington Post for a mere $250 million, which Saban called “bupkis,” and that he was sorry that he did not try to buy it himself. At that point Adelson pounced on Saban and challenged him on the spot to join with him to buy the New York Times from the Sulzberger family. Saban expressed an openness to the idea, but was concerned that the Sulzberger family would not sell. Adelson dismissed that concern, “You pay significantly more than it’s worth, then the non-family shareholders have the right to bring a suit between the real value and what’s been offered.” Adelson suggested that he and Saban team up and make them an offer that cannot be refused; “There’s only one way to buy it, money…. but it’s not going to be one of those deals where I put up 10 times more than you” Adelson said. -----

Mi auguro che il primo ministro della Gran Bretagna sia un asiatico - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 08 Novembre 2014 00:00

Il Primo Ministro della Cina ha dichiarato ieri a Pechino tra grandi applausi: "Un giorno voglio che un europeo diventi Primo Ministro della Cina" Ahhhh.... è un scherzo.... Quello che è accaduto oggi è invece che #F_START# size=3 color=blue #F_MID#il Primo Ministro della Gran Bretagna, David Cameron ha dichiarato a Londra tra grandi applausi: "Un giorno voglio vedere un Primo Ministro ASIATICO in Gran Bretagna"#F_END# ^David Cameron has said he wants to see a British Asian Prime Minister in his lifetime...#http://www.telegraph.co.uk/news/politics/david-cameron/11212217/I-want-to-see-a-British-Asian-Prime-Minister-says-David-Cameron.html^... To cheers he added: "One day I want to hear that title 'Prime Minister' followed by a British Asian name." (Telegraph, 05 Nov 2014) Può accadere che un primo ministro giapponese dichiari pubblicamente tra grandi applausi che si augura che il primo ministro del Giappone un giorno sia un arabo, un italiano, un inglese, un africano, un indiano (o persino un cinese) ?#F_START# size=5 color=black #F_MID# No.#F_END# Può accadere che un primo ministro israeliano dichiari pubblicamente, tra grandi applausi, che si augura di vedere che il primo ministro di Israele un giorno sia un arabo, un russo, un africano, un indiano, un cinese ? #F_START# size=5 color=black #F_MID# No.#F_END# Può accadere che un primo ministro arabo dichiari pubblicamente, tra grandi applausi, che si augura che il primo ministro dell'Egitto o dell'Iraq o del Marocco un giorno sia un italiano, un russo, un africano, un indiano, un cinese ? #F_START# size=5 color=black #F_MID# No.#F_END# Può accadere che un primo ministro africano dichiari pubblicamente, tra grandi applausi, che si augura che il primo ministro della Nigeria, del Sudafrica, del Congo, dell'Uganda... un giorno sia un arabo, un italiano, un ebreo, un indiano, un cinese ? #F_START# size=5 color=black #F_MID# No.#F_END# . Può accadere che un primo ministro messicano dichiari pubblicamente, tra grandi applausi, che si augura che il primo ministro del Messico un giorno sia un arabo, un russo, un africano, un indiano, un cinese ? #F_START# size=5 color=black #F_MID# No.#F_END# Questo masochismo, augurarsi che il proprio paese sia invaso per tramite l'immigrazione da milioni di persone da tutti i continenti e che venga anche governato da loro, è una malattia che è stata inoculata solo agli europei. Tutti gli altri popoli, dai cinesi agli arabi agli ebrei agli africani agli indiani sono immuni da questo masochismo. Bisogna che ci facciamo dare da loro il vaccino.