By: defilstrok on Mercoledì 19 Settembre 2007 20:09
Senza togliere a nessuno i suoi meriti, vorrei aggiungere un'osservazione personale. Se vi piace esaminarlo il COT, fate pure. Ma a mio modestissimo avviso, quel bullettin aveva un senso quando il buon GZ dei tempi che furono ci dischiuse quell'esoterico strumento. Oggi lo conoscono cani e porci e, indipendentemente dal fatto che con la marasma di "quant models" utilizzati perde l'80% del suo significato, il restante 20% è ancora meno significante essendo la rilevazione fatta di mercoledì: che è la seduta notoriamente più movimentata dell'ottava o, spesso, più contraddetta dalle due successive (vedremo venerdì la valenza della seduta odierna rispetto alle due successive).
A mio parere dunque le estrapolazioni valgono meno che zero. E i rialzisti ne sono la controprova vivente: DD, Massimo Beppe e quant'altri sono long da "almeno" un anno e mezzo e credo che del COT se ne fottano completamente (o comunque, non gliel'ho mai sentito nominare).
Detto questo e dichiarandomi senz'altro del partito dei ribassisti, credo che ci sia poco da arrampicarsi sugli specchi, e non resti che far trading (se e quando ci si riesce) e aspettare il crash senza vaticinare alcunché. Come ha scritto molto opportunamente Zibordi:
"Comunque l'S&P 500 è ora sopra ai livelli del 24 luglio quando è iniziata ufficialmente la crisi del credito immobiliare, per cui è come se non fosse accaduta ora.
140 società immobiliari medio-piccole fallite, 300 mila licenziamenti, Countrywide che è il numero maggiore salvata in extremis, fondi che bloccano i riscatti, 200 miliardi scomparsi dal mercato dei commercial papers che da inizio agosto in pratica è congelato, nessun OPA e buyout, nessuna emissione di bonds junk e anche BBB da due mesi, mutui immobiliari che ora costano dal 7 al 9% in america, vendite di case crollate del -35%, dati di occupazione contrazione per la prima volta dal 2003...dati di vendite al dettaglio in calo..."
Niente. Una macchina da guerra che va avanti spedita col solito ritmo: un po' di yen giù e un po' di indici su. Si spezzerà quando nessuno se l'aspetterà più (come ripeteva il buon Gianlini un anno fa, quando giurava (senza riuscire a mantenere il proposito) che "se il Russell torna sopra 800 smetto di tradare a vita!"