Il blog

La GLOBALIZZAZIONE lavora per la DEFLAZIONE - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Ottobre 2005 16:34

INFLAZIONE o DEFLAZIONE ? Ultimamente sembra che la bilancia penda verso l'inflazione, soprattutto in America Ma quando hai la bancarotta di Delphi ad esempio, il maggiore produttore di componenti per auto nel mondo perchè un ora di lavoro a Delphi costa 65$ e in Cina 5$ hai che ^degli "asset" per miliardi vengono svalutati#http://www.rutledgeblog.com^ e i consumi della gente che lavora a Delphi ridotti (perchè dopo la ristrutturazione costeranno 30 o 40 dollari l'ora e non 60$) La GLOBALIZZAZIONE inevitabilmente continua ad erodere il potere d'acquisto in Occidente e ha spostare la base industriale in Asia e Sudamerica e lavora per la DEFLAZIONE

l'ingrediente del mercato toro. - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Ottobre 2005 16:20

La FED (o la BCE o la Bank of Japan) agisce sul tasso di interesse a 3 MESI, NON QUELLO A 30 ANNI. (A meno che una banca centrale non si metta a comprare treasury bond sul mercato direttamente, cosa che per altro non passerebbe inosservata e per la quale non avrebbe nemmeno i soldi per muoverlo per mesi) L'"USB" del grafico sotto è spinto dagli acquisti delle banche centrali asiatiche, il 50% dei Treasury Bond sono ora in mano a stranieri. Questa è la realtà, basta leggere i risultati delle aste di buoni del tesoro. E questo e è anche l'ingrediente del mercato toro attuale: ==>L'Asia compra bonds e così ==> tiene i tassi di interesse bassi e ==> sostiene il dollaro. Sarebbe bello se si potessero spiegare le cose con un solo fattore e per di più semplice, tipo "...Greenspan decide..." come una volta era: "il re ha deciso...", ma il mondo cambia

altre buone notizie - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Ottobre 2005 03:34

Il puzzle continua a prendere forma. Senza che nessuno se ne accorgesse in settembre le esportazioni di greggio dell'Iraq hanno toccato un record storico, per la prima volta da quando viene trivellato petrolio nel paese l'Iraq ^ha raggiunto i 2.6 milioni al giorno di barili#http://www.almendhar.com/english_7164/news.aspx^ L'estate scorsa nel mezzo dei video delle decapitazioni e con i terroristi che controllavano città come Fallujia o Mosul si pompavano solo 1.4 milioni di barili al giorno. Chi fosse curioso del perchè di questa svolta può leggere ad esempio i ^report sul campo di Michael Yon#http://michaelyon.blogspot.com/2005/10/battle-for-mosul-iv.html^

La storia è questa. - gz  

  By: GZ on Martedì 25 Ottobre 2005 00:21

La storia è questa. Nell'ultimo mese ci si è spaventati per l'inflazione perchè in effetti con i rialzi della benzina e gas l'ultimo mese il dato era +4.5% (inflazione ufficiale in USA!) E quindi al lupo al lupo... qui la Federal Reserve porta su i tassi di interesse al 5.5% o al 6%... già si vede che il mercato immobiliare mostra i primi ribassi (strano ma vero a NY city un -9% negli immobili da questa estate), il consumatore è schiacciato da inflazione e tassi crescenti e non ha più il valore della casa che aumenta a cui attingere E allora bam!.. a vendere aiutati anche dalla liquidazione di Refco e dal fatto che a metà ottobre c'è la tradizione di perdere in borsa Ma la benzina è scesa del -40% dal massimo di settembre (yes -40%, in USA) perchè i consumatori reagiscono quando sale da 2 a 3 dollari al gallone (vendite di gipponi dimezzate, ibridi a ruba ecc...e il consumo è già calato del -3%). Refco ha finalmente liquidato tutti i suoi titoli, fine ottobre si avvicina che è un periodo stagionale buono e oggi è stato nominato come governatore a succedere a Greenspan questo Bernanke che ha fama di essere più "facile", di essere una "Colomba" (più flessibile insomma nell'alzare i tassi)

dal 28 ottobre se compri guadagni sempre - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Ottobre 2005 23:32

ecco perchè: tra questo giovedì e mercoledì prossimo hai il periodo di cinque giorni che negli ultimi 20 anni ha dato una perdita una sola volta -------------------------------------------------- The strongest seasonal period of the year starts this Thursday and ends after the close next Wednesday, November 2. Since 1978, this time period has experienced only one loss in 2001, which was 17.41 S&P points. One other year was flat, 1983, and all the rest were up an average of 1.86%, according to The Option Strategist.

Alert Alert Alert : stasera il successore di G. - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Ottobre 2005 18:46

Alert Alert Alert Stasera alle 1:00 pm di NY cioè le 19 nostre il presidente bush nominerà il successore di Alan Greenspan per quanto possa sembrare bizzarro al profano questo può essere il pretesto per un movimento violento di Wall Street

Il migliore settore europeo : Germania a media capitalizzazione - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Ottobre 2005 14:28

Il settore europeo migliore quest'anno è l'MDAX, il settore a media capitalizzazione tedesco, (ovviamente se si cerca un settore di qualche consistenza come numero di titoli e liquidità). I motivi sono: i) la germania come borsa era particolarmente depressa perchè la sua economia è stata quasi ferma dal 2002 ii) ma a differenza dell'Italia le società medie stanno esportando di più in Asia ed America beneficiando dei tassi di crescita di quelle areee Come si vede qui sotto nella tabella dei 50 titoli dell'MDAX confrontando il prezzo con l'Utile Stimato per l'anno prossimo non costano molto nonostante siano già in un trend fortissimo (la maggioranza dei titoli è salita del +100% negli ultimi 12 mesi) Si può comprare un ETF sulla media capitalizzazione tedesca come metodo per comprare l'intero paniere oppure sceglierne qualcuno come sto cercando di fare. Come esempio il migliore negli ultimi 12 mesi è Salzgitter che è salito del +170% ma costa 34 euro e l'anno prossimo guadagnerà 7 euro per azione (quindi costa 34/7 = 5 volte gli utili) e produce acciaio. ^Stada#^ il farmaceutico (farmaci generici, tipo Recordati) che abbiamo seguito in passato, ^Fraport#^ l'aereoporto di Francoforte, un settore che va molto come mostrano anche le vicende di Same-aeroporto di Venezia che tenta di comprare Aereoporti di Roma con Germina, ^Leoni#^ che è una minimultinazionale dei sistemi elettrici per auto, treni e altro, ^Kali und Salz Beteiligungs#^ che fornisce fertilizzanti per l'agricoltura in sudamerica ed asia (e per chi non lo avesse notato è in boom)... (i titoli sono ordinati per performance, vedi la colonna "12mPer", indicizzata a 100 per cui 223 = +123% ad es)

Freakonomics: per sfidare pregiudizi e luoghi comuni - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Ottobre 2005 00:43

E' stato tradotto in italiano "Freakonomics" il libro rivoluzionario che riesamina i problemi sociali ed economici con il buon senso e i dati obiettivi senza partire dalle teorie economiche (^vedi anche il loro blog#http://www.freakonomics.com/blog/^ dove oggi sono rimasto male perchè la foto assomiglia molto a quello che abbiamo) E' diventata celebre la spiegazione del calo del crimine in america in termini di aborto (vedi qui sotto). Tra parentesi coincide (all'inverso) con quella del questore di Napoli che ha commissionato una ricerca sulle cause e ha trovato che le famiglie dei camorristi hanno 3 o 4 figli e quelle della classe media e della gente perbene in media uno e questo spiega il peggioramento della situazione ------------------------------------------------------------------ Un bestseller in arrivo dagli Stati Uniti, un «economista eretico» usa le cifre (e un po’ di fantasia) ^per sfidare pregiudizi e luoghi comuni «benpensanti»#http://www.lastampa.it/_settimanali/ttl/estrattore/Tutto_Libri/art8.asp^ 22/10/2005 Fiamma Arditi L titolo Freakonomics da' l'idea di uno scherzo, il sottotitolo «Il calcolo dell’incalcolabile» spiega che «un economista eretico gioca coi numeri» per esplorare «il lato nascosto del mondo in cui viviamo». L’economista è Steven D. Levitt, professore all'Università di Chicago, coautore con Stephen J. Dubner, giornalista del New Yorker e del New York Times. Il loro Freakonomics negli Stati Uniti ha già venduto oltre 700 mila copie e dilaga dal Canada all’Inghilterra, dall’Australia a Singapore. In Italia uscirà da Sperling and Kupfer (in libreria dal 25 ottobre, pp. 288, e17). Il professor Levitt ha cercato di dare vita alla sterilità delle cifre per comprendere quel che sta succedendo nella nostra società, ha scavato in una sfilza infinita di dati per dimostrare che dietro ci sono i fatti reali della vita di tutti i giorni. Un esempio? Negli Anni Novanta negli Stati Uniti il numero dei poliziotti pro capite crebbe del 14%. Basta questo a ridurre la criminalità? La risposta sembrerebbe ovvia, eppure non è facile. Quando la criminalità cresce, la gente protesta e chiede più protezione. Dunque vengono investiti più soldi nella polizia. Per cui se si guarda alle nude cifre, risulta, che c’è più crimine quando c'è più polizia. Questo non significa che la polizia è la causa della criminalità. Quando Rudolph Giuliani fu eletto sindaco di New York la percentuale di omicidi dal 30,7 ogni 100 mila persone nel 1990, crollò all'8,4 nel 2000. Diminuì quindi del 73,6 %. A guardare meglio date e cifre, vediamo, però, che a New York, già nel 1993 la criminalità era crollata del 20%, mentre Giuliani diventò sindaco solo nel 1994. E continuò a crollare anche quando dopo avere nominato capo della polizia William Bratton per il suo polso di ferro, lo fece dimettere perché offuscava la sua gloria. I dati ci dicono che nel corso degli Anni Novanta anche nel resto degli Stati Uniti la criminalità è diminuita. Persino a Los Angeles, famosa per la sua scarsezza di poliziotti. E allora? Andiamo indietro al 1970, quando lo Stato di New York, la California, Washington, l'Alaska e le Haway legalizzarono l'aborto, e furono seguiti a ruota da tutti gli altri. La Corte Suprema si era resa conto che se una madre non vuole un figlio è perché non è sposata, oppure ha un matrimonio in crisi, o è troppo povera per crescerlo, o è alcolizzata, drogata e ha paura di danneggiare il feto. Il risultato fu che subito dopo l'approvazione della legge negli Stati Uniti ci fu un aborto ogni 4 nascite. Nel 1980 il numero salì a 1 milione e 600 mila. Vale a dire un aborto ogni 140 americani. A questo punto Levitt fa due più due. Collega il crollo della criminalità all'aumento degli aborti. Dice che tutti i bambini americani che non sono nati, se fossero venuti al mondo, vent'anni dopo sarebbero diventati tutti criminali. Una conclusione assurda? Levitt ci arriva dati alla mano, con una considerazione molto semplice: i criminali escono quasi sempre da famiglie povere e nere. Lui non teme di apparire razzista, non si preoccupa dei moralisti, guarda i fatti senza pregiudizi da differenti punti di vista e ha anche il gusto dell'assurdo. Insomma, oltre che con le cifre, lavora con la fantasia per sollecitare il lettore a liberarsi dai preconcetti proposti, anzi imposti, dai mezzi di comunicazione di massa, che spesso usano fonti inquinate, oppure non sono capaci di stabilire cause ed effetti in maniera corretta. Vuol renderci tutti un po' più scettici, per ragionare con la nostra testa. Levitt ci ricorda che politici, analisti della Cia, professori, agenti immobiliari, giocatori di wrestling, membri del Ku Klux Klan possono mentire e imbrogliare quanto vogliono, ma le cifre no. Perciò dobbiamo liberarci dai percorsi obbligati di quello che appare e non è. Detto questo, non vuole insegnare niente a nessuno. Si limita a ribadire che mentre la morale rappresenta il mondo come vorremmo che sia, l'economia lo rappresenta così come è.

quando sono in dubbio guardo questi dati - gz  

  By: GZ on Domenica 23 Ottobre 2005 15:09

Sulla prima pagina del Wall Street Journal mercoledì c'erano le previsioni di vari servizi di ricerca (Michael Belkin, Independent Strategy) che annunciavano un -20% delle borse principali. In media i servizi di consulenza americani ora ^raccomandano di essere al ribasso del -30%#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5337&reply_id=55797^, non so come si possa dire che non c'è molto pessimismo. (Allo stesso tempi i "commercials" per la prima volta in 2 anni ^sono ora neutri#http://www.cftc.gov/dea/futures/deacmesf.htm^ sull'^S&P#^invece di essere Short come al solito) Cerco di tenere sempre presente che quando ero studente nei primi anni '80 l'^S&P#^ era a quota 100 e oggi è a 1.200. Anche sottraendo l'inflazione e aggiungendo i dividendi è salito di 10 volte. Inoltre per l'Italia suggerisco le tabelle del servizio studi Mediobanca e ^in particolare la tabella III "rendimenti# http://www.mbres.it/ita/download/id05_1.pdf^ che mostra il rendimento annuo medio delle azioni italiane (inclusi di dividendi reinvestiti) dal 1984 al 2004 Le oscillazioni annuali sono anche del 50% in entrambe le direzioni quindi è comprensibile il timore della borsa, ma alla fine la media di 20 anni di rendimento (nominale ovviamente) pesato è stato il +21% ANNUO (includendo i dividendi). NESSUNO SEMBRA RENDERSI CONTO CHE (persino) le AZIONI ITALIANE HANNO RESO il 21% nominale negli ultimi 20 anni contro l'8.9% medio dei titoli di stato (e un 7% medio di inflazione) (vedi qui il rendimento annuo medio dei titoli industriali maggiori, ^per il resto dei dati vedi sul sito#http://www.mbres.it/ita/download/id05_1.pdf^)

il Medium è il Messaggio - gz  

  By: GZ on Sabato 22 Ottobre 2005 22:08

A proposito di liberta' di informazione, si e' imparato che l'Italia sarebbe ^78 esima nel mondo dopo la Mongolia #http://www.unita.it/index.asp?sezione_cod=CMTO^ secondo Adriano Celentano. Il concetto e' stato spiegato in uno spettacolo a sostegno del dissenso politico che occupava tre ore sul canale tv governativo in prima serata con mega budget, 11 milioni di spettatori e spot pubblicitari carissimi (della serie: se come diceva quello : "il Medium è il Messaggio" qui il messaggio qual'è ?). Chissa' che invidia Solgenitzin che quando faceva il dissidente in carcere per anni ogni pagina che scriveva la distruggeva e la mandava a memoria per non farsi scoprire. Oggi scrivi su una decina di giornali e riviste, fai film e spettacoli e quando ti negano però per un paio di anni lo show Tv altri cantanti, comici e giornalisti ti esaltano come vittima in prima serata TV E sempre a proposito di liberta' di informazione: buona parte di quello che si e' letto sull'uragano Katryna si e' rivelato falso, dal numero di vittime (1/10 di quello che hanno scritto per un mese) agli omicidi, stupri e violenze tra gli evacuati ^come ha riassunto su Vanity Fair Christian Rocca#http://www.ilfoglio.it/uploads/camillo/numerikatrina.html^. Il risultato di questa campagna di stampa è stato che molti soccorsi sono stati fermati in attesa dei soldati che li scortassero e diverse persone sono morte. Le TV e i giornali americani e poi internazionali hanno letteralmente inventato decine di episodi di violenza che nessuno ha potuto alla fine confermare in alcun modo. La cosa impressionante e' che questo ^clima mediatico ha determinato un rallentamento dei soccorsi#http://www.fumento.com/media/katrina.html^ perche' le autorità sotto la spinta delle notizie di violenza endemica hanno vietato qualunque intervento che non fosse accompagnato da polizia o guardia nazionale armati In questo modo migliaia di volontari e gli stessi soccorsi ufficiali sono stati tenuti fermi dappertutto in attesa dei soldati e questo per niente perche' ci sono stati in realta' solo 4 omicidi in una citta' che ne ha 200 all'anno comunque. Nessuno nei grandi media ora a distanza di un mese dall'uragano che faccia autocritica: "... in effetti le storie di decine di morti allo stadio, di cadaveri impilatie stupri di massa, di diecimila vittime... non erano vere ... hanno anche creato delle conseguenze...". Dove finisce la libertà di informazione e dove comincia la liberta' di raccontare panzane a ruota libera ? La solidarietà di categoria tra giornalisti e gente di spettacolo deve fa accettare qualunque idiozia ?

Mai state cosi' pessimiste le newsletter Usa - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Ottobre 2005 13:45

...In effetti Bob Prechter era un pelino in anticipo.. --------------------------------------------- Secondo Mark Hulbert, che fa un rendicontro delle percentuali dei vari servizi di consulenza, il servizio di "trading" di Bob Prechter ha reso un -18% medio annuo, quindi prenderlo a rovescio sarebbe statisticamente consigliabile L'indice delle newsletter americane ha toccato due giorni fa il livello minimo degli ultimi sei anni, in media i servizi di consulenza indipendenti raccomandano oggi un -30% di esposizione al mercato (cioè fatto 100 il capitale di vendere allo scoperto di 30). ^Nemmeno nel 2001-2002 era mai sceso sotto il -10%#http://www.marketwatch.com/news/story.asp?guid=%7B61DAA0E4%2DA16A%2D4009%2D94B6%2D3F67D0F8507E%7D&siteid=mktw&dist=^. Mai visto le aziende guadagnare tanto come oggi e gli esperti così pessimisti, poi magari questa è l'eccezione alla regola, ma in genere per salire occorre che le cose vadano bene e la gente sia pessimista ------------------------------------------------------ Consider readings of the Hulbert Stock Newsletter Sentiment Index (HSNSI), which reflects the average stock market exposure among a subset of short-term market timing newsletters tracked by the Hulbert Financial Digest. Last Friday, the HSNSI dropped to minus 30.1%, very close to its lowest level in over six years. (The negative reading means that the average short-term market timing newsletter tracked by the HFD is recommending that its subscribers be short the stock market.) Besides Friday, the only other time over the last six years when the HSNSI got any lower was at the market's mid-April low, and even then it was only barely lower. The index then dropped to minus 30.6%, and a nearly 600 point rally in the [TICKER: INDU] Dow Jones Industrials Average ensued.... .....To put Friday's low reading in an historical context, consider that throughout the 2000-2002 bear market, the HSNSI never dropped below 10% -- and averaged 32.5%. Just as the stock market descended a slope of hope during that bear market, the market may be preparing now to ^climb a wall of worry....#http://www.marketwatch.com/news/story.asp?guid=%7B61DAA0E4%2DA16A%2D4009%2D94B6%2D3F67D0F8507E%7D&siteid=mktw&dist=^.

una situazione molto favorevole alle azioni - gz  

  By: GZ on Venerdì 21 Ottobre 2005 12:55

La borsa italiana (in particolare in Europa) e quella americana sembrano andare giù ogni giorno e si sono mangiate 4 mesi di guadagni in 15 giorni. La velocità del ribasso fa pensare che bastano altri dieci o quindici giorni così e di colpo un anno o anche due di guadagni si trasformano in perdite, come nel 2001 e 2002 Per mantenere una prospettiva mi viene da fare il confronto con il 2002 prendendo gli S&P 500 (che sono tra l'altro la borsa che costa relativamente di più) 1) A inizio 2002 erano a quota 1.300$, i loro utili a fine anno si erano dimezzati rispetto al 2000 e divisi per il totale delle azioni erano di 27$ per azione. Quindi 27 / 1.300 = 2.1% di rendimento di borsa del 2002. A fronte di tassi di interesse intorno al 5%. Quindi le borse rendevano meno della metà rispetto alle obbligazioni, una situazione molto sfavorevole ... 2) Oggi l'S&P quota 1.180$, gli utili sono triplicati rispetto al 2002 e divisi per il totale delle azioni sono di 74$ per azione (senza contare che nel 2006 dovrebbero aumentare a 78$) Quindi 74 / 1.180 = 6.3% di rendimento di borsa di oggi, il TRIPLO del 2002 (!). A fronte di TASSI DI INTERESSE ATTUALI intorno al 4.5%, quindi PIU' BASSI rispetto al 2002 In sintesi le azioni rendono oggi il 6% contro il 4.5% delle obbligazioni mentre nel 2002 rendevano il 2.1% contro un 5% del reddito fisso: sulla carta una situazione molto favorevole alle azioni e che capita di rado (In genere le obbligazioni devono rendere al momento dell'acquisto di più delle azioni. Questo perchè se compri un obbligazione a 10 anni ti paga la stessa cedola fino alla scadenza e invece l'azione nel corso dei dieci anni incrementa utile e dividendo)

A proposito di "trappole per orsi" - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Ottobre 2005 15:56

A proposito di "trappole per orsi" qui l'^argento#^ dopo essersi avvicinato a 8.00 dollari è tornato indietro a 7.60 dollari, ma la cosa è sospetta un poco come l'S&P ieri sotto 1.180 Allo stesso tempo ho scambiato qualche mail con l'esperto di metalli preziosi residente su Minyanville e sembra che lo scenario "stile gas naturale" che profetizzava due anni fa banshee anche qui sopra ^alla fine si stia finalmente avvicinando#http://news.silverseek.com/TedButler/1126681836.php^ (per la cronaca il gas naturale di colpo questa estare è triplicato) In pratica sembra che nessuno trovi l'argento fisico, nemmeno per creare un banale ETF, quel poco che si vede muovere è presso la borsa merci, presso la quale però ^ci sono tonnellate di argento vendute a termine#http://www.cftc.gov/dea/futures/deacmxsf.htm^ da gente che probabilmente non ha modo di consegnarlo

dove sono i sintomi di crisi ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Ottobre 2005 14:08

vedremo come reagirà il mercato, ma intanto dopo ^Philips#^ che annunciato un boom di profitti stamattina ^SAP#^ è uscita con +20% di fatturato (il Pil tedesco cresce del +1% e loro del +20%) e ora esce ^Nokia#^ in questo momento e sembra non piacere tanto, ma ragazzi l'utile del trimestre è 1.49 miliardi contro 969 milioni dell'anno scorso la tecnologia sul lato CONSUMATORE DI ELETTRONICA cellulari, software, MP3, televisori LCD... ( e poi anche su networks e broadband) va molto molto bene, dove sono i sintomi di crisi ?

la Federal Reserve come iettatrice - gz  

  By: GZ on Giovedì 20 Ottobre 2005 12:39

La cosa straordinaria ieri è stata tra le altre che il governatore della FED di NY, la più importante delle varie Federal Reserve perchè quella che gestisce le operazioni di mercato aperto, ha fatto una serie di dichiarazioni che è difficile non definire ^catastrofiste sull'economia e il mercato#http://www.newyorkfed.org/newsevents/speeches/2005/gei051019.html^ il tema del discorso era: "gli squilibri dell'economia mondiale" e ha detto cose tipo:"....the "inevitable process of adjustment will bring with it the risk of large movements in relative prices, greater volatility in asset prices and slower growth in the United States and in the rest of the world. ..." (Traduzione: è inevitabile ... che ci siano grosse perdite sui mercati... e l'economia rallenti...) Di norma con uno nella sua posizione che dice cose del genere il mercato crolla, ieri è crollato nella prima oea a NY e poi ha avuto il maggiore guadagno degli ultimi 6 mesi (!)

Chi pensavano di prendere in giro ieri sera a vendere ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Ottobre 2005 23:59

Chi pensavano di prendere in giro ieri sera a vendere i futures americani dopo la chiusura per spingere la sciacquata finale sulle borse europee oggi ? ahhh....ok..ora a New York siamo in media su di un +1.6%, recuperando un +2% dai livelli delle 18 cioè dal momento in cui la povera Milano ha chiuso sventrata di un -2% con vendite nel finale da panico, per cui in 24 ore si è avuta una forbice di quasi un 3.5% tra NY e Milano Intel, Motorola, Seagate e praticamente tutti i titoli che hanno riportato risultati dopo la chiusura ieri sera (e il giorno prima) erano nettamente MIGLIORI delle attese, per Intel erano risultati record ad esempio e questi lupi hanno venduto i futures nel dopo mercato in modo che oggi i giornalisti e report su Bloomberg vedendo le perdite scrivessero che "intel ha mancato...motorola ha deluso..." e i trader di Milano e Parigi hanno venduto come pecore al macello ma bastava leggere, non era vero un @#=/&$£",*$% è uscita una valanga di risultati BUONI e vendere i future nel dopomercato era solo un gioco per creare la COMPRESSIONE IN BASSO da cui, come una molla, oggi sparare tutto da prezzi più bassi come cantava Pete Seeger: ^"when will they ever learn...when will they ever learn ?.."#http://www.arlo.net/lyrics/flowers-gone.shtml^

il rimbalzo di oggi a New York è maligno - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Ottobre 2005 23:04

il rimbalzo di oggi a New York è maligno perchè ha come sfondo il bagno di rosso sangue di Milano e altre piazze europee (ma soprattutto è stato il made in italy a fare notizia oggi), della serie: "...aspettiamo che chiudano a Zurigo e Milano alle 17:30 nel panico delle vendite e facciamo partire i programmi di acquisto a NY così domani chi ha liquidato o venduto al ribasso in europa si diverte..." ma è maligno anche perchè fai un fatica boia a trovare dei titoli specifici da comprare e dopo un poco ti accorgi che il motivo è precisamente che nessuno compra titoli specifici, oggi è la classica giornata da "programs", dove cioè i players comprano solo gli indici qua stanno spazzando tutto con ordini su ^IWM#^ e ^SPY#^ e ^XLE#^

E' sconsigliato dai manuali, ma funziona abbastanza - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Ottobre 2005 22:39

Mah....sicuramente c'è più di un approccio in queste cose I manuali di analisi tecnica raccomandano sempre di NON MEDIARE al ribasso se hai comprato e sei in perdita (o viceversa se hai venduto al ribasso e il mercato sale) Anche qui però come in altre occasioni con un poco di pazienza sta ora funzionando comprare di nuovo più in basso "a scalare". Psicologicamente è una trappola perchè invece di ammettere l'errore iniziale ti "dai ragione" una seconda volta pensando di avere comunque ragione alla fine, quindi è senz'altro pericoloso. Però nei casi di sciacquone del mercato con vero panico come oggi (o all'opposto di mercato iper-iper-comprato che sale a livelli assurdi) hai il potenziale di uno "snap!" dell'elastico troppo tirato che non vuoi perdere. Per cui dato che il tempismo esatto è un arte difficile, anche a costo di entrare male "scali" dentro gradualmente, mettendo prima una gamba e poi l'altra man mano che scende (e se non basta anche un braccio a volte)

L'energia è l'indicatore (a rovescio) - gz  

  By: GZ on Mercoledì 19 Ottobre 2005 22:17

Non bisogna proprio credere alla logica di questo ribasso come :"... il petrolio e il costo dell'energia... i tassi di interesse in che salgono...fanno scendere il mercato.." Questo è l'indice più di moda a New York nel 2005, quello che ha sostituito il Nasdaq di una volta come oggetto di speculazione, l'S&P Energy Spider, ^XLE#^ che rappresenta il settore ENERGIA Bene il suo grafico come andamento è praticamente identico a quello dell'S&P, cioè hanno cominciato a liquidare questi titoli in ottobre e da lì è venuta la slavina per gli S&P Ma se scendono gli energetici da 55$ a 46$ (-18%) in qualche modo pensi che il petrolio non sale ancora no ? E quindi per il resto del mercato che consuma petrolio le cose forse migliorano... Niente... non c'entra niente, semplicemente i fondi hanno guadagnato sugli energetici per tutto il 2005, arrivati a fine trimestre li hanno venduti (assieme a materie prime ed industriali ciclici) e questa spinta in basso poi si è estesa e ha creato panico Paradossalmente se ora l'^XLE#^ rimbalza (il che segnalerebbe che il petrolio sale o perlomeno resta alto) il mercato ne beneficia

E' stato come succedeva nell'800 - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Ottobre 2005 23:41

No, Refco è stato tolto dal listino che io sappia Alla fine il danno in un certo senso non esisteva perchè effettivamente il CEO Bennet ha saldato i 450 milioni grazie a un prestito di questa banca austriaca per il quale ha dato come collaterale le sue azioni in Refco Quindi i conti di Refco sono stati sistemati, ma il fatto che sia stato arrestato subito ha fatto sì che i traders hanno immediatamente trasferito i soldi ad altri brokers e c'è stato un esodo immediato. E' stato come se i clienti di BNL di colpo portassero via tutti i soldi per qualche motivo Chiudere un conto con un broker oggi è un procedimento online automatico e impieghi 10 minuti a farlo. I traders a differenza di clienti normali che ci pensano un attimo prima di trasferirsi ad un altra banca invece lo hanno fatto in massa perchè è il broker nuovo stesso che si incarica di farlo per te e nel giro di 48 ore stai già operando con un nuovo broker. Il risultato è stato che nel business di Refco non regolamentato sono ^spariti i clienti ed i soldi nel giro di tre giorni#http://www.slate.com/id/2128196/^, come succedeva nell'800 quando le banche fallivano perchè c'erano ondate di panico e tutti portavano via i soldi Non me ne sono reso conto e non l'ho proprio capito, ma in pratica anche se in teoria Refco era OK dopo che gli avevano saldato questo debito ormai non contava più perchè una volta visto arrestato Bennet tutti hanno trasferito i soldi ad un altro broker nel giro di 24 ore (nel business non regolamentato, nel future molto meno) Da quello che si capisce se i clienti avessero aspettato qualche giorno prima di ritirare i fondi non c'era un vero problema e Refco sarebbe ancora viva

la mega "Tazza con Manico" non perdona quasi mai - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Ottobre 2005 17:27

Stock: Euro

Se uno qua volesse seguire i grafici e l'analisi tecnica dovrebbe spaventarsi perchè la mega "Tazza con Manico" non perdona quasi mai occorre tenere presente la possibilità di 1.15 se va bene, ma probabilmente anche 1.13 sull'^Euro#^ del resto in europa a livello politico e di business quasi tutti fanno il tifo per questo esito (se l'economia non tira, non puoi ridurre le tasse, non puoi aumentare la spesa, il pubblico non vuole indebitarsi di più... cosa rimane alla fine ?)

Speriamo nella svalutazione dell'euro - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Ottobre 2005 16:17

I BOT rendono oggi al netto delle tasse attuali l'1.8% circa. Il candidato che la Stampa, Il Corriere, Repubblica (e forse altri giornali importanti perchè non leggo tutto), gli esperti, i professori e i banchieri sponsorizzano come prossimo premier alla domanda : "... come risanare il debito pubblico ..." rispondeva ieri: "...tassiamo le rendite finanziarie, i capital gain di borsa e anche i Bot... ma esclusi quelli in "modica quantità" (come per le droghe leggere ?) Il bello di avere la stampa a favore è che il giorno dopo non devi leggere che tassare obbligazioni che rendono meno dell'inflazione ed escludendo la "modica quantità" e' ridicolo.: i) perchè non c'è alcun guadagno da tassare sui Bot e CCT da un paio di anni ii) e se anche in futuro ce ne fosse le "grandi quantità" si spostano di nuovo all'estero. Come gia' stanno facendo il 60% dei fondi che ora sono di diritto irlandese di Banca Intesa di Corrado Passera o di Unicredito di Alessandro Profumo (entrambi gradi sponsor di Prodi che si fanno fotografare a votare alle primarie) Speriamo nella svalutazione dell'euro

"nessuno ha niente da dire" come segnale - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Ottobre 2005 14:47

In passato questo "silenzio" ha preceduto scossoni importanti, della serie la quiete prima della tempesta Psicologicamente capita di non avere idee, di essere annoiati, di interessarsi ad altro e il mercato sembra fermo. In realtà quello che succede è che non ci sono motivi per comprare e d'altra parte non ci sono fatti eclatanti che spingono a vendere per cui tutto arriva a un punto di arresto. E quello è il punto esatto da cui inizia l'erosione, perchè è l'assenza di compratori che segna il punto di svolta al ribasso (non i venditori, che arrivano dopo) Ma forse non vuole dire ora perchè è un trend in atto da tempo sul sito per cui può darsi che sia solo un oscillazione intorno al target (zero interventi), magari altri forum hanno tuttora lo stesso numero di interventi, questo non lo so

Le implicazioni del gas naturale - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Ottobre 2005 14:07

La crisi del gas naturale negli Stati Uniti continua. Al momento il ^gas naturale#^ costa in Europa sui 7 dollari per BTU, (nei paesi produttori tipo Algeria sui 0.5 dollari) e negli USA sopra 13 dollari per BTU I due uragani hanno fermato dal 50 al 60% della produzione o trasporto di gas in USA e il mercato era strozzato già da prima. A differenza del petrolio il gas è molto difficile da trasportare, l'unica tecnologia è liquefarlo per caricarlo su navi e poi rigassificarlo e solo a questi prezzi sta diventando conveniente farlo. Il gas naturale scalda circa metà delle abitazioni in USA ed è molto usato nei processi industriali specie nella chimica Implicazioni: 1) I titoli legati al gas naturale in Nordamerica hanno anche più potenziale di quelli petroliferi (basta vedere come ^sono in testa alle graduatorie di volatilità e "beta"#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5433&reply_id=55710)^ 2) i titoli legati al processo di liquefazione e rigassificazione al trasporto per nave di gas naturale hanno grande potenziale (prossimanente su questi schermi) 3) i ^titoli chimici europei si avvantaggiano#www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=29143#29143^ rispetto a quelli americani in un periodo dove la domanda di prodotti chimici dall'Asia è moto forte

Come previsto le elezioni sono state funestate da violenza - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Ottobre 2005 03:56

Come previsto le elezioni sono state funestate da violenza e fatti di sangue. Non quelle in Iraq, dove non c'è stato nessun attentato ai seggi, nemmeno un morto e tutto si è svolto secondo il capo della missione dell'Onu in modo ^"incredibilmente pacifico"#http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=57313^ con affluenza del 61% (maggiore di quella per la costituzione europea) Nelle primarie dell'Unione invece a Reggio Calabria, "...Francesco Fortugno, esponente della Margherita e vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, è stato ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco a Locri. Fortugno si era recato a votare ^per le primarie dell'Unione quando è stato freddato dai killer...# http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2005/10/16/5388844^ I titoli nella stampa e in TV saranno sulle fazioni sunnite calabresi dell'Unione o sul fatto che hanno votato due milioni e ha vinto Prodi? I titoli per l'Iraq saranno sempre "violenza e spari..." o sugli Undici Milioni di Irakeni che per la seconda volta vanno a votare in modo pacifico sfidando i terroristi e approvano una ^costituzione federale e democratica#http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=57323^ (la prima nella storia approvata in una elezione libera nel mondo musulmano) (in cui tra l'altro l'Islam è stato definito solo "...una delle fonti della legislazione" e non "LA FONTE" della legislazione, il che per un paese musulmano è proprio il minimo) ?

ora tocca agli anglosassoni - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Ottobre 2005 01:05

Dal 1 gennaio ad oggi i rendimenti azionari sono stati : Mercati emergenti +20% Asia +11% Giappone +10% Europa +6.5% Gran Bretagna +3% USA -1% L'ultima volta che questo si è verificato è stato nel 1995 e come allora il mercato mostra oggi un enorme appettito per le obbligazioni di tutti i generi ed è freddo verso le azioni (salvo per gli emergenti ed asia). Questo è un segno che gli anglo-sassoni finora rimasti indietro si uniranno all'Asia secondo un noto indicatore di CSFB ---------------------------- da economist.com ------ ....An intriguing twist in Credit Suisse First Boston's much-followed risk-appetite indicator seems to confirm this view. Last week, it shot into the “euphoria” zone for several days, which would normally be a signal to sell equities. But for the first time in ten years, enthusiasm for developed countries' shares did not accompany the spike, points out Andrew Garthwaite, a global equity strategist. It is bonds that investors are crazy about, plus shares in Japan and some emerging markets. Continental and American equities leave them cold, and British ones even colder. The indicator last shot up without support from shares in 1995, the beginning of a memorably snorting bull market in equities. Without implying anything half so dramatic now, ^the moral would appear to be to buy shares, and buy—curiously—British....#http://economist.com/displaystory.cfm?story_id=5025915^

Ora tocca gli anglosassoni - gz  

  By: GZ on Lunedì 17 Ottobre 2005 01:03

i bonds GMAC e le pensioni - gz  

  By: GZ on Domenica 16 Ottobre 2005 22:52

Il cugino Jack di Seattle di mia moglie che è pilota di Nortwestern Airlines questo mese si è visto ridurre la pensione prevista per quando si ritirerà tra 7-8 anni da 130 mila dollari l'anno a 38 mila dollari (-75%, zac! della serie: questa sì che è flessibilità, una cosa che se la menzioni a uno in ^Alitalia#^ pensa sia tratta da un film di fantascienza) Nortwestern Airlines, ^NWAC#^ come tutte le linee aeree americane è entrata in "chapter 11" una forma comoda di bancarotta usata per continuare ad operare azzerando il valore delle azioni e spingendo i dipendenti a cedere sui salari e pensioni. In questo modo a spese in parte degli azionisti e in parte dei dipendenti la società continua ad esistere. Se funziona chi ha le obbligazioni o le compra al momento del crac ci guadagna (anche i managers ovviamente, ma quelli sono invulnerabili) Questo fenomeno spiega perchè in effetti anche ^Barron's di sabato#http://online.barrons.com/article/SB112933177077769343.html?mod=9_0031_b_this_weeks_magazine_market_week^ sembra sposare l'idea di Cisha, (mi sembra, non ricordo dove è apparsa qui nel forum) che i bonds del braccio finanziario di General Motors possano essere interessanti ora che rendono il 10% circa Come noto tutto o quasi dipende dal fatto che ^GM#^ riesca, a forza di minacciare bancarotta, a ridurre drasticamente le pensioni degli operai e tecnici, che peraltro sono state finora circa il triplo di quelle degli operai che lavorano per Lapo Elkann Ad ogni modo i bonds GMAC ora costano 90 centesimi e se scivolano ancora un poco a 88 centesimi ad esempio... ---------------------------------------------- ....Last week, Standard & Poor's lowered GM's double-B rating deeper into junk, to double-B-minus, with its rating on CreditWatch with negative implications. The agency cited potential supply issues and the large employee liabilities that General Motors is likely to absorb from Delphi. Perhaps more important, S&P left the credit rating of GM's finance arm, General Motors Acceptance Corp., unchanged and stated that separation of GMAC from its parent has become more likely, given the challenges GM is facing. Gundlach believes that a spin-off of GMAC could significantly boost the unit's bonds. "GMAC bonds are a buy!" he said. Already, the market has differentiated between GM and GMAC derivative securities: GMAC's credit default swaps tightened by 35 basis points (hundredths of a percentage point), while GM's widened by the same amount. All told, October is "always a scary month for the auto group," quipped B. Craig Huston of Gimme Credit. In 2002, panic rippled through the markets as Ford (F) first began trading like junk.

i giapponesi offrono di più - gz  

  By: GZ on Domenica 16 Ottobre 2005 16:01

La Libia ha concluso l'asta per delle licenze di esplorazione e a chi ha vinto ? I nomi non sono Exxon, Chevron, BP, Total, Eni, ma Nippon Oil, Mitsubishi Corp, Japex, Inpex, Teikoku ... Dovunque ti giri nel mondo che siano OPA in borsa o contratti e licenze in Sudamerica, Canada, Azerbajan, Arabia, Libia, Iran, Venezuela.... cinesi, giapponesi, coreani offrono più degli altri pur di avere ACCESSO ALL'ENERGIA e i loro governi spingono le società petrolifere a vincere contratti a tutti i costi (In Italia il governo per fare cassa inventa sovratasse su Eni, Saipem, Snam ^in modo che abbiano meno soldi per competere#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=npa&id=29091#29091^ per le licenze in Libia o Russia o Nigeria. Hai anche regioni come la Puglia dove ^Nicki Vendola blocca il piano di espansione dell'energia EOLICA#http://italy.indymedia.org/news/2005/08/860713_comment.php^ perchè "la Puglia è autosufficiente come energia..." (!). Andremo tutti a stare in Puglia alla prossima crisi energetica perchè lì siamo "autosufficienti". E per fortuna che era energia eolica, se c'era una raffineria in regione la smantellava) Implicazioni ? i) ^Gas naturale#^ e ^petrolio#^ continuano a salire ii) Tensioni crescenti in diversi angoli del mondo specialmente con la Cina che è la più aggressiva iii) Compra in Asia. E' lì il futuro perchè è gente che capisce quali sono le priorita' nazionali ---------------------------------------------------------- ...... But the surprise this time was that Japanese and other Asian companies topped the list of exploration and development contracts that were awarded Oct. 2 in Tripoli - an indication of the more aggressive bids this time around. In the first round at the beginning of this year, others lost out as U.S. oil companies, or the consortia in which they played a leading role, scooped up 11 of the 15 contracts on offer. Asian Companies Step In The U.S. companies were so eager to get back in after years of being shut out by sanctions that they were willing to pay a higher price. However, this time around other oil companies were determined to get a piece of the pie. "Asian countries import so much crude that security of supply is a real issue for them," said Craig McMahon, senior analyst and specialist in North Africa at oil consultancy Wood Mackenzie Ltd. "It could be that the Japanese government encouraged their companies to be more aggressive in bidding so that they could have the supplies to offset the huge imports they need," McMahon added. And that's more than reflected by the Japanese companies that won contracts - Nippon Oil (5001.TO), Mitsubishi Corp. (8058.TO), Japex, Inpex (1604.TO) and Teikoku - that all identified Libya as a core area for investment in the oil and gas sector. "We've been closely watching the potential of Libya's oil and natural gas resources," Nippon Oil said in a statement. Nippon Oil, the largest oil refiner in Japan in revenue and capacity, opened its branch office in Tripoli in September as part of an effort to expand its business in that country over and above the two projects in which they now hold stakes. ....

il titolo ideale per l'investitore molto attivo - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Ottobre 2005 22:59

Da questo mese ho deciso di dedicarmi solo a questo titolo Inutile sprecare il proprio prezioso tempo con insipidi futures pieni di movimenti a zig-zag o con titoli azionari che spesso non si muovono abbastanza (quando sono sufficientemente liquidi e non si tratta di titolini) Meglio passare a giocare tutti i giorni su Natural Gas, ^NGS#^ una bella società che fornisce attrezzature per il gas naturale come dice il nome e che è diventata il titolo liquido più movimentato della stagione. Su ^NGS#^ i movimenti del 20% avvengono ogni tre giorni e c'è sempre liquidità inoltre c'è spazio sia per ribassisti che rialzisti (pur tenendo presente che era a 5 dollari un anno fa e che il gas naturale come materia prima da 2.5 $ è salito a 13 $)) Abbiamo dato un assaggio vendendolo coraggiosamente al ribasso sui 35$ e chiudendolo sui 28$ (vedi ^ nel Trading Track di 3 giorni fa: "Lo Short del Mese"#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=e&id=29035#29035?^), oggi è esploso in su senza che sia riuscito a seguirlo, vediamo i prossimi movimenti

se tenevi i titoli del MIB30 negli ultimi 20 anni ottenevi il +20% medio - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Ottobre 2005 21:46

"....Ma l’ufficio studi di Mediobanca, che è fatto un po’ da diavoli del computer, è andato oltre. Ha preso i trenta maggiori titoli (più qualche altro a alto flottante) e ha provato a calcolare che cosa hanno reso negli ultimi venti anni. L’ipotesi di base, ovviamente, è che uno abbia reinvestito tutti gli utili incassati nel titolo che li ha generati. Ebbene, la media di tutti questi investimenti ha portato, nel giro di venti anni, a un ^rendimento dell’investimento del 21,4 per cento...."#http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20051013&fonte=LFN&codnews=40360^ --------------------------------------------------- L'ufficio studi italiano più serio, ^quello di Mediobanca#http://www.mbres.it/ita/mb_pubblicazioni/indici.htm^, conferma quello che avevo illustrato riguardo alle borse anglosassoni (per le quali esistono tanti altri studi) e cioè che anche in Italia negli ULTIMI 20 ANNI stare investiti in borsa ha reso 3 volte di più dei titoli dei stato. Questo risultato matematico suscita stupore e anche incredulità. Questo solo perchè praticamente nessuno lo ha provato ad applicare, in quanto: i) i privati tendono a comprare nei periodi di borsa alta e ad uscirne nei periodi di borsa depressa ii) i fondi comuni e le gestioni tengono sempre il 70% del portafoglio in media in reddito fisso (anche oggi che rende il 2% lordo) ---------------------------------- Meglio la Borsa dei titoli di Stato La Repubblica, di giovedì 13 ottobre 2005 MILANO - E’ appena uscito il ^volumone di Mediobanca dal titolo “Indici e Dati”#http://www.mbres.it/ita/mb_pubblicazioni/indici.htm^, . Si tratta della più completa rassegna di quello che è successo in piazza Affari in questi anni. E contiene, per una volta, tante buone notizie. La prima è che fra l’inizio del 2004 e il giugno del 2005 ilo mercato milanese ha guadagnato in media il 25,7 per cento. E quindi chi ha creduto nella Borsa, e ci ha messo dei soldi, alla fine si è ritrovato con un bel gruzzoletto. Ma perché il listino è andato così bene? Due le spiegazioni che si ricavano rovistando dentro le sterminate tabelle dell’ufficio studi di Mediobanca. Da una parte ci sono state molte operazioni straordinarie (quelle dei furbetti del quartierino, ma non solo), che hanno fatto salire i titoli e che si sono tradotte in guadagni sostanziosi per quelli che sono andati al seguito, e che poi sono usciti per tempo. Dall’altra parte, c’è il fatto che, oggettivamente, le maggiori società quotate si sono presentate tutte con risultati molto brillanti e molto “ricchi” (dal punto di vista dei dividendi. Ma l’ufficio studi di Mediobanca, che è fatto un po’ da diavoli del computer, è andato oltre. Ha preso i trenta maggiori titoli (più qualche altro a alto flottante) e ha provato a calcolare che cosa hanno reso negli ultimi venti anni. L’ipotesi di base, ovviamente, è che uno abbia reinvestito tutti gli utili incassati nel titolo che li ha generati. Ebbene, la media di tutti questi investimenti ha portato, nel giro di venti anni, a un rendimento dell’investimento del 21,4 per cento. Nello stesso periodo di tempo un analogo investimento in titoli di Stato a medio e lungo termine avrebbe reso soltanto l’8,9 per cento. La differenza è di 12,5 punti a vantaggio della Borsa, che quindi si conferma come un genere di investimento a alta redditività. Attenzione, però, c’è un trucco. I calcoli di Mediobanca sono fatti per un investimento su tutti i titoli del paniere, non su uno solo o due. Infatti, se si va a vedere il dettaglio si scopre che i vari titoli hanno avuto, nell’arco di venti anni, rendimento molto differenti. C’è chi ha reso appena l’1 per cento (Telecom Italia) e chi invece ha reso quasi il 30 per cento (Terna). In sostanza, se uno avesse investito sul vecchio indice Mib 30, più qualche altro titolo, e avesse dato ordine alla sua banca di reinvestire i dividendi (senza stare a perdere tempo con i Fondi e con consulenti vari) avrebbe portato a casa il rendimento che si è appena detto, di quasi tre volte superiore a quello in titoli di Stato. Anche da questo studio, comunque, esce il ritratto un po’ povero del nostro capitalismo. L’ufficio studi di Mediobanca ha fatto un calcolo molto semplice. A metà del 2005 la capitalizzazione complessiva della Borsa italiana era di 581 miliardi di euro. Rispetto a dieci anni prima risultano in crescita le banche a scapito delle aziende industriali. Questa capitalizzazione della Borsa risulta essere pari al 43 per cento dell’intero Prodotto interno lordo italiano. In realtà, nel 2000 (prima del grande crollo di tutte le Borse) si era arrivati al 70 per cento. Con i valori attuali, 581 miliardi di euro di capitalizzazione complessiva, si è tornati ai livelli di inizio anni Sessanta. In sostanza, oggi la capitalizzazione totale della Borsa italiana (in percentuale sul Pil) vale quello che valeva quasi mezzo secolo fa. Insomma, abbiamo fatto un sacco di cose, ma quanto a modernità finanziaria siamo fermi da quasi cinquant’anni. In compenso, abbiamo avuto i furbetti del quartierino e un’altra schiera di piccoli e grandi speculatori, assaltatori, raider e soci. Più che altro, si potrebbe concludere, in mezzo secolo è cresciuta, e si è fatta più spavalda, la speculazione. Per la modernizzazione della finanza e del capitalismo, forse, bisognerà aspettare altri cinquant’anni.

mi suonava sospetto il cedimento - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Ottobre 2005 17:36

il 7 avevo scritto qui che mi suonava sospetto il cedimento clamoroso di Wall Street nel finale accompagnato (provocato) da questo allarme sui kamikaze nella metropolitana di NY l'FBI e altre agenzie addette alla sicurezza hanno fatto trapelare che si trattava di una minaccia NON credibile, che l'informatore palestinese che ne aveva parlato non era affidabile ma il sindaco Bloomberg era andato avanti lo stesso annunciando l'allarme e chiudendo la metro Ora sembra proprio che parecchia ^gente importante sapesse da due giorni che c'era questo allarme in preparazione#http://www.nydailynews.com/front/story/355621p-303011c.html^ ci sono scambi di email precedenti al 7 che sono stati trovati Ovviamente può essere che tra loro ci fosse gente che ha spinto al ribasso. Questo tipo di vicenda rafforza la sensazione che la frana della borsa della settimana scorsa fosse anche in qualche modo artificiale

sta vendendo stupidamente senza motivo - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Ottobre 2005 02:22

Il mercato esagera sia al rialzo che al ribasso e da alcuni giorni a NY gli "short" stanno esagerando, bisogna pensare che a NY ci sono alcune migliaia di operatori professionali in istituzioni e hedge funds o privati che spingono al ribasso quando vedono il mercato cedere usando ogni pretesto (per gli ingenui il mercato è sempre manipolato verso l'alto, ma la verità è che è più facile manipolare verso il basso perchè una volta innescata la paura le vendite sono contagiose più degli acquisti dato che quando hai un titolo in mano ti scotta mentre se devi decidere di comprare sei più rilassato) Guarda Apple, lunedì sera annuncia che non riesce a mantenere il programma di consegne sul nuovo "I-Nano" perchè la domanda è tale che non riescono a tenerci dietro, cioè la domanda tira più delle previsioni e hanno sbagliato a non produrne abbastanza Non solo ^Apple#^ ha perso un -10% ma tutti i futures americani hanno perso un -0.4% nel dopomercato causa Apple ! Come ho scritto a proposito, non capivo perchè *#=£$%"!§ avere troppa domanda fosse un problema, aveva battuto le stime di utile e confermato quelle future non riusciva a tenere dietro alla domanda e lo sbudellano usandolo come pretesto per mandare giù i mercati Beh... oggi è tornato... Quando vedo queste cose divento più toro

netti segni di ripresa economica - gz  

  By: GZ on Venerdì 14 Ottobre 2005 00:18

Una volta sottolineato di nuovo che per la composizione del nostro listino (telecom, banche, enel...) questa notizia non è rilevante resta però che anche l'Italia si aggiunge alla Germania ora nel mostrare netti segni di ripresa economica, non capita spesso che l'export esca tre volte più alto di quello previsto Male per i bund e btp, bene per l'euro e bene per diverse small cap ----------------------------- Oct. 13 (Bloomberg) -- Italian industrial production in August rose three times more than forecast by economists, signaling growth is gaining momentum after Europe's fourth- biggest economy emerged from recession. Production by factories, utilities and mines increased 1.3 percent from July, when it rose a revised 0.9 percent, the Rome- based national statistics office Istat said today. The increase was the second biggest in eight years and ^higher than the 0.4 percent median forecast of 28 economists surveyed by Bloomberg#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=10000085&sid=aNOPADA7BArU&refer=europe^

oggi è l'INDICATORE da guardare per Wall Street - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Ottobre 2005 22:38

la divisione forex di Refco è quella che ha bloccato, il resto cioè tutti i futures funzionano e sono conti segregati presso banche per cui non possono avere conseguenze con il forex è diverso e comunque non si capisce cosa esattamente succeda, salvo che ^Refco#^ ha 80 miliardi di margini estesi a clienti privati ed hedge funds con 500 milioni di capitale a sostenerli, cosa che comunque sarebbe normale nel business anche Goldman Sachs o JP Morgan operano così se però veramente sono stati falsificati i conti e il capitale non c'è più allora come con LTCM altri broker prenderanno in carico le posizioni dei clienti Refco le dimensioni della cosa possono essere pesanti, ci sono 80 miliardi di posizioni in essere sui mercati a rischio potenzialmente e peggio ancora questo caso ricorda a tutti che presso Goldman, Merril, Lehman, JP Morgan la dimensione è di 10 o 100 volte quella presso Refco ^Goldman Sachs#^ sembra sia stata incaricata e infatti si muove in modo incredibile negli ultimi due giorni e anzi oggi è l'INDICATORE da guardare per Wall Street, se notate il minimo delle 18:40 l'S&P l'ha fatto nel momento esatto in cui ^GS#^ ha iniziato a girare

la vera questione - gz  

  By: GZ on Giovedì 13 Ottobre 2005 22:21

la vera questione su cui gli esperti, i presentatori televisivi e anche i politici dovrebbero pronunciarsi è: faceva uso di cocaina e altre sostanze proibite per riuscire a stare con questo trans cinquantenne oppure andava da questo trans come conseguenza dell'uso sistematico di cocaina e altre sostanze che alterano la percezione della realtà ? (il fatto che fosse barese non senbra rilevante, c'è gente che si è rovinata con trans di Busto Arsizio)

Un occasione per creare un marchio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Ottobre 2005 14:01

In termini di "sviluppo del brand" e promozione del marchio però è ancora da vedere. L'erede 22enne degli Hilton due anni fa è finita in un ^video scaricato dappertutto su internet#http://www.celebsdb.com/Paris-Hilton-xxx-video-porn-movie/^ in cui operava del sesso acrobatico su di un fidanzato (il quale ha diffuso detto video) Invece di una sciocca reazione di imbarazzo e di cercare di mettere a tacere la cosa o far ritirare il video ^si è lanciata apparendo ovunque#http://www.imdb.com/name/nm0385296/news^ nei talk show, in TV e sui rotocalchi, è diventata protagonista di un reality show, ha scritto un libro "confessioni di un ereditiera", ha ora parti in diversi film e se accetta ora di apparire a un evento il suo cachet arriva a 200 mila dollari. Da qui ha creato con il suo nome "Paris Hilton" un marchio con un business di profumi su Amazon, una linea di borsette, una linea di abiti, una ^bevanda energetica, una catena di boutiques...#http://www.buzzle.com/editorials/5-5-2005-69525.asp^. Partendo dal fatto di essere l'erede degli Hilton che appariva in un porno video su internet ha creato in paio di anni un marchio "paris hilton" su scala globale (il video lo avevano scaricato anche in giappone o russia) e ha costruito una serie di business indipendenti dalla famiglia Hilton Partendo dal fatto di essere l'erede degli Agnelli che finisce in ospedale per overdose di cocaina a un party con travestiti magari non punti sul marchio dell'utilitaria Fiat per famiglie, ma è evidente che, lavorandoci sodo (cosa facilitata dalla coca), qui puoi creare un marchio "lapo elkann" alternativo e trasgressivo con un grosso potenziale di successo

l'influenza aviaria come elemento toro - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Ottobre 2005 12:45

L'elemento positivo del mese è l'epidemia di paura sparsa sui media per l'influenza aviaria (scenari di milioni di possibili morti...) per la quale sembra ora che ^vogliano anche vaccinarci senza motivo#http://www.altroconsumo.it/map/show/25511/src/88061.htm^ Mi viene in mente che la grande paura per la SARS due estati fa ha coinciso con l'inizio del boom delle borse asiatiche (sono partite esattamente dal momento in tutti parlavano di SARS e salite del +50% tutte). (per la cronaca dopo mesi di previsioni di disastro il totale dei morti della SARS è stato intorno a 300 persone quasi tutte in Asia (gli incidenti stradali fanno mezzo milione di vittime l'anno....) Ormai comincia ad essere qualche anno che seguo la borsa e comincio a ricordare ad esempio: i) la paura diffusa sui media nell'estate 1999 per il Baco" dei Computer Dell'Anno 2000 (molti computer avrebbero smesso di funzionare il 1 gennaio 2000). Le borse fecero un +30% fino a marzo 2000 ii) la paura della Guerra in Afganistan a novembre 2001 (l'"inverno afgano" che avrebbe impantanato i marines si è poi scoperto che è meno freddo che in europa): tutto finito in tre settimane di combattimenti e un rimbalzo dei mercati da novembre 2001 fino ad aprile 2002 iii) la paura della Guerra in Iraq e del terrorismo collegato, anche qui inizia la guerra in marzo 2003 e continua (secondo quanto leggi ogni giorno) in modo totalmente disastroso anche oggi: le borse da allora sono salite da un minimo del 60% al 100% Più in generale è almeno dai tempi della grande paura dell'AIDS, quando sembrava che dovevi girare sempre con le tasche piene di preservativi per arrivare vivo alla fine dell'anno, che sono stato bombardato di paure mediatiche di epidemie e disastri e facendo un bilancio sono ^rari i casi in cui erano giustificate#http://www.macleans.ca/topstories/health/article.jsp?content=20051003_113117_113117^

Man Group, l'opposto di Mediolanum - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Ottobre 2005 12:21

Qualcuno ha avuto un conto per futures o cambi con Refco, RFX, il maggiore broker specializzato in derivati del mondo (ha comprato anche Lindo-Walldock) assieme a ^Man Group#^ ? Ieri in borsa -46% perchè sembra che l'a.d. avesse messo 460 milioni di posizioni di clienti in una sua società e ora i conti degli ultimi 5 anni sono da rifare Il tizio ha ripagato tutto ieri sera ed è stato messo in aspettativa, ma con i derivati appena qualcuno sente parlare di problemi contabili è il panico Probabilmente questo sbudellamento da 30 a 15 dollari è esagerato però è vero che se avessi ancora un conto a Refco (ho lasciato perchè sono poco cortesi e facevano pasticci) probabilmente per prudenza lo chiuderei

banche tedesche e giapponesi - gz  

  By: GZ on Martedì 11 Ottobre 2005 12:15

le banche giapponesi, tra cui avevo segnalato la ^Mitsubishi#^ Tokio, sono state uno dei settori migliori degli ultimi tre mesi muovendosi sempre in linea retta in su senza pause, come i vecchi titoli internet. Oggi guardando qualche banca e assicurazione tedesca sfondare il soffitto come qui la ^Munich Re#^ mi viene in mente il parallelismo data la somiglianza tra Germania e Giappone (paesi esportatori e ad alto tasso di risparmio, mercato immobiliare depresso, azioni che hanno perso il -80% dal massimo, banche e assicurazioni poco trasparenti, in difficoltà per anni, intrecciate pesantemente nelle aziende, guerra mondiale persa assieme....) Non bisogna sottovalutare il potenziale della gente di cambiare, la Deutsche Bank nel 2000 era una classica banca tradizionale che faceva tutto e oggi deriva il 75% del reddito dal trading ! (per la precisione la Munich Re è un re-assicuratore)

La missione del rilancio del marchio - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 21:08

Forse è stato per tenersi su durante lo sforzo per il lancio della nuova Punto. Gli operai per lavorarci di più non hanno preso le vacanze e lui qualcosa d'altro ---------------------------------------- Lapo, ^la missione del rilancio del marchio #http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/10_Ottobre/10/elkannscehda.shtml^ (corriere.it) Dall'esperienza in fabbrica come operaio alla Piaggio a 17 anni a quella di assistente personale di Henry Kissinger nel 2001... ---------------------------------------------- FIAT, ELKANN: CON GRANDE PUNTO SIAMO A UNA SVOLTA 09 settembre 2005 "Siamo a una svolta: con la Grande Punto abbiamo la possibilità di riconquistare il ruolo che ci spetta sul mercato. Con questa auto ce la giochiamo tutta". Lo ha sottolineato Lapo Elkann, responsabile della Brand Promotion del gruppo Fiat, nell'intervista a Radio24. "Con la Grande Punto - ha aggiunto - battiamo i francesi, gli inglesi e i tedeschi. Sono orgoglioso di pensare che questa vettura sarà prodotta sia al Nord sia al Sud: è un'auto che unisce l'Italia. E gli italiani devono risentire la Fiat come una cosa loro". "L'investimento è stato massiccio - ha detto Elkann - sia dal punto di vista economico sia da quello umano. Tutti ci hanno messo il massimo di energia per portarla sui mercati prima del previsto, dall'operaio al presidente. Gran parte degli operai non ha fatto vacanza. C'è un lavoro fuori dal comune dietro questa vettura. La Grande Punto ha tutto ciò che è necessario per vincere la sfida che l'aspetta".

uno "short" che può avere grandi prospettive - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 20:38

Sempre della serie: il Crac di General Motors & C questa è la famosa Americredit che data per morta nel 2002 è poi risorta nel 2003 in modo spettacolare e chi c'era ricorderà che nel forum se ne è parlato ed è stata raccomandata da vari autori (incluso il sottoscritto) con molto successo Il problema è che sono passati due anni e oggi dato che ^Americredit#^ finanzia gli acquisti di auto e i dealers di auto ora sembra precipitare Se l'economia rallenta e GM continua a sprofondare qui hai uno "short" che può avere grandi prospettive

I bond ad alto rendimento ora sembrano anche ad alto rischio - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 20:33

A proposito della bancarotta del settore auto in USA questo è uno dei due fondi "High Yield" detti anche di junk bond più trattati e salta oggi all'occhio perchè ha uno dei grafici peggiori in giro (come noto il grosso dei bond "spazzatura" ora sono nel settore auto USA, GM e fornitori vari)

non dovrebbero fare causa in tribunale per cose del genere ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 14:48

Ma non dovrebbero fare causa in tribunale per cose del genere ? ------------------------------------------------------------- ............... I warrant che - come da prospetto - avrebbero dovuto arrivare agli ex creditori ^Parmalat#^ insieme alle azioni, non sono ancora stati assegnati e, dunque, non sono ancora quotati. Per i grandi creditori è come una goccia nel mare visto che al massimo ogni singolo azionista Parmalat può ricevere 650 warrant. Ma per i piccoli azionisti che hanno atteso quasi due anni il ritorno in Borsa di Parmalat, avere o non avere a disposizione questo strumento fa una bella differenza. Al prezzo d’apertura di giovedì 6 (3,15 euro) un ex obbligazionista che aveva messo 10mila euro in bond Parmalat avrebbe potuto incassare 3.748 euro dalla vendita delle azioni e quasi 1.400 euro dalla vendita dei warrant (ipotizzando un prezzo di 2,15 euro per il warrant, pari alla soglia d’indifferenza). In totale il signor Rossi avrebbe incassato oltre 5.100 euro, pari a un recovery rate del 51 per cento. Ai prezzi di chiusura di ieri (assumendo un valore teorico del warrant di 1,61 euro) il signor Rossi avrebbe realizzato in totale 4.152 euro (meno 19,3%). Che cosa succederà lunedì? L’unica certezza è che il signor Rossi non avrà ancora la disponibilità dei warrant. Un disguido tecnico, spiegano le autorità di controllo. Per la quotazione dei warrant Borsa spa «attende conferma dell’intervenuta assegnazione dei warrant agli aventi diritto». Anche per la Consob è tutto in regola

l'Asia e l'Oro - gz  

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 01:09

i) L'ORO continua a sforare i suoi massimi degli ultimi 18 anni sia che il dollaro salga o scenda o che i bonds perdano o guadagnino, mentre fino a qualche mese fa risentiva di quello che succedeva al dollaro e ai tassi. ii) ^Morgan Stanley di questa settimana #http://www.morganstanley.com/GEFdata/digests/latest-digest.html^ nota che le banche centrali europee hanno 177 miliardi di ^oro#^, gli USA 122 miliardi e le banche centrali asiatiche molto meno (solo l'1% delle loro riserve contro una media occidentale intorno al 10% delle riserve, ma come noto gli asiatici hanno riserve molto maggiori) Negli ultimi tre anni le banche centrali asiatiche hanno sempre e solo investito in obbligazioni in dollari, ma se ora alzassero la loro percentuale di oro anche solo al 5% sarebbe una domanda pari a tre anni di estrazione di oro --------------- ..... About 20% of above-ground gold stocks are held by official entities, with the EMU the largest gold holder (US$177 billion worth), followed by the US (US$122 billion). The Asian central banks with the four largest foreign reserve holdings (Japan, China, Korea, and Taiwan) have little more than 1 percent of their reserves held in gold; the global average is 8.7%. If these four central banks raised their gold holdings to 5%, it would be an additional US$109 billion worth of gold purchases, (about three years of global newly mined supply). This would have ^meaningful effects on global gold prices...#http://www.morganstanley.com/GEFdata/digests/latest-digest.html#anchor5^

La nuova Parmalat ha risparmiato 12 miliardi - gz  

  By: GZ on Domenica 09 Ottobre 2005 02:54

La valutazione di Parmalat post-crac può essere vista a 1.5 euro oppure a 4 euro a seconda di come uno vede i 14 miliardi di debiti che aveva a dicembre 2003 quando è fallita la vecchia Parmalat e la percentuale di possibile recupero sui 20 o 30 miliardi di risarcimenti chiesti da Bondi. La vecchia Parmalat aveva 14 miliardi di debiti su cui pagava 7-800 milioni di interessi e la legge Marzano le consente di risorgere ora pulita da debiti il che non è poco, in molti paesi è impossibile fare una cosa del genere. In secondo luogo Bondi ha calcolato che i creditori di questi 14 miliardi lasciati da Tanzi di debiti hanno diritto a circa il 10% dei vecchi debiti !!!!. Come nota Panerai su MF questa % è molto bassa e probabilmente avrebbe dovuto considerare anche i crediti revocati di 7 miliardi e se lo avesse fatto avrebbero avuto diritto almeno al 40%. Invece ai creditori sono state assegnate azioni corrispondenti a 1.5 miliardi (il valore nominale delle azioni oggetto di "swap") in cambio dei loro 14 miliardi di crediti Bondi in cambio di questo taglio del -90% dei crediti ha promesso il 50% dei dividendi e i risarcimenti delle cause), ma intanto mi sembra che grazie alla Marzano e poi a questa % del 10% estremamente bassa della nuova Parmalat per i creditori alla fine siano gli azionisti "nuovi" ad essere favoriti. Il succo della storia e' che Tanzi ha messo assieme Parmalat facendo 14 miliardi di debiti, con 6-7 miliardi di fatturato non poteva sopravvivere pagando 800 milioni di interessi e si e' messo a truccare i conti. Questi 14 miliardi di Debiti sono stati miracolosamente trasformati da Marzano e Bondi in 1.5 miliardi di azioni della nuova Parmalat con un "guadagno" teorico di 12.5 miliardi (14 - 1,5) rispetto alla vecchia entita'. Se ora Parmalat rimanesse sui 2.70 euro avrebbe bruciato oltre a 3 miliardi di capitale degli azionisti vecchi (che sono stati azzerati) anche circa l'80% dei 14 miliardi di debiti (hanno accettato delle azioni pari il 10% solamente del loro debito e piu' hanno l'apprezzamento dei primi giorni) cioe' qualcosa come 13 miliardi. Secondo me ci saranno sforzi per far oscillare il titolo in su per potere vendere meglio e recuperare qualcosa di piu' dei 10-11 miliardi di debiti a cui i creditori per ora hanno rinunciato ------------------------------- DA "MF" di oggi -------------- ....Il recupero per i creditori si basa sul cosiddetto recovery ratio, cioè il calcolo di quante azioni della nuova società potranno essere concesse ai creditori in base alla dimensione dei loro crediti. Il primo dato che entra a far parte del calcolo del recovery ratio è quello che sintetizza il valore dell'attivo che viene trasferito alla nuova società. Nel caso specifico (ed è questo il dato che rende discutibili le scelte di Bondi), il commissario aretino ha calcolato che l'attivo recuperabile e trasferibile alla nuova società ammontasse a circa 1,5 miliardi di euro, che è diventato anche, insieme ad altre componenti, il capitale della nuova società. ..... il calcolo che ha fatto Bondi è stato elementare. Ha diviso il valore dell'attivo trasferito per l'entità dei debiti complessivi della vecchia società, che da varie comunicazioni risultano essere stati pari a 14 miliardi di euro. Ne è emerso un risultato del 10,6% che ha corrisposto alla percentuale media di recupero dei creditori in generale, sebbene la proposta di Bondi, dal punto di vista giuridico, differenziasse la percentuale di concambio dei crediti in base alla società debitrice e alla tipologia del credito (chirografario o privilegiato). Il concordato, elemento giuridico essenziale per poter procedere, è stato chiuso sulla base di questi numeri che, avendo cominciato a circolare da tempo, hanno indotto molti creditori di tutti i tipi e in particolare i detentori di obbligazioni a cedere il loro titolo agli organismi che nel frattempo si erano organizzati, come succede sempre in procedure di questo genere: oltre agli hedge fund specializzati anche società o persone che hanno un po' la vocazione dei monatti (come il cosiddetto fondo avvoltoio Usa Harbert), anche se il mercato, come si dice, è questo, bellezza! I discriminati sono proprio coloro che sono stati indotti a cedere i crediti poiché avevano ricevuto in via informale l'informazione che avrebbero recuperato al massimo il 10%. Ma i motivi per non esaltare la gestione commissariale sono anche altri e attengono ancora il calcolo del recovery ratio. A giudizio di alcuni esperti, infatti, sarebbe stato necessario includere nel conteggio i crediti di cui lo stesso Bondi ha chiesto la revocatoria e che sono pari a 7 miliardi di euro. Includendo questi crediti che Bondi ha contestato, la divisione avrebbe dovuto essere la seguente, visto che in una ideale partita doppia i crediti revocati vanno inscritti sia a destra che a sinistra, cioè sia all'attivo che al passivo: con questo metodo il numeratore diventa 1,5 miliardi (il patrimonio trasferito) più i 7 miliardi di crediti revocati e il denominatore diventa 14 miliardi di debiti totali più 7, quindi il numeratore diventa 8,5 e il denominatore 21. Il risultato della divisione è circa il 40%, cioè una percentuale assai diversa da quella media accordata. Se poi addirittura si tiene conto non del valore del patrimonio apportato secondo le stime della gestione commissariale ma di quella che il mercato ha dato, tenendo conto che la società ha comunque un forte avviamento non avendo debiti (probabilmente l'errore di Bondi sta qui, nel non aver sufficientemente apprezzato la mancanza di debiti della nuova società), il numeratore sale di 3,5 miliardi e quindi diventa 5+7 (i debiti revocati), quindi 12, e il denominatore rimane invariato a 21. Risultato: 57%. Naturalmente questo ultimo calcolo è estremo poiché tiene conto della valutazione della società che la borsa ha fatto il primo giorno di negoziazione, ma probabilmente dà in maniera evidente anche la spiegazione del perché, come il mercato grigio di Londra indicava da giorni, il valore della società fosse ben superiore a quello indicato da Bondi. Il commissario ha invece scelto un'altra via, garantendo ai futuri soci la distribuzione di dividendi pari almeno al 50% degli utili per 15 anni, più il ricavato delle cause o delle transazioni......

un semplice modello di previsione del petrolio - gz  

  By: GZ on Sabato 08 Ottobre 2005 17:19

Qual'è il modello di previsione più semplice e anche più citato sul ^petrolio#^, ^benzina#^ e ^gas naturale#^ (quello che utilizza anche la Federal Reserve) ? Quello basato sui CONTRATTI FUTURES che come dice la parola implicano appunto le "aspettative sul futuro" degli operatori. Mentre un future sul Mib30 o sull'S&P o sull'euro o sui Bund in genere viene trattato solo per la scadenza successiva (al massimo solo tre mesi in avanti ) sulle materie prime come il petrolio o il gas o l'oro o anche la soya o il rame vengono attivamente scambiati anche contratti un anno o anche due o tre anni in avanti. Ecco quindi che grazie un elaborazione di Tommaso Innocenti (che scrive anche su questo forum spesso sulle materie prime) abbiamo impostato una pagina che mostra un ^semplice modello di previsione del petrolio#http://www.cobraf.com/commodity/^ e del gas naturale basato sulle scadenze dei prossimi dieci contratti futures, il tasso di interesse e il cambio (Il grafico è aggiornato in tempo reale, presto seguiranno anche le altre materie prime)

Coincidenze interessanti - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Ottobre 2005 22:04

Niederhoffer nota che negli ultimi due giorni c'è stata un convergenza quasi epica di eventi a New York In un contesto di petrolio, benzina e gas saliti del +50%, due cicloni disastrosi con mezzo milione di sfollati, Alan Greenspan che predice apertamente che i mercati possono perdere, la FED che alza sempre i tassi e l'epidemia di influenza aviaria in prima pagina.... ...arriviamo al quarto giorno di ribasso di una delle sequenze peggiori degli ultimi tre anni di Wall Street e ..... zac! i) alle 18 un governatore della FED, per la prima volta forse dal 1995 o 1994 senza un pretesto o un occasione esce di colpo a dichiarare che occorre temere l'inflazione ("..rischio che l'inflazione vada fuori controllo...") e richiama pure l'inflazione degli anni '70 (!) provocando uno smottamento di borsa ii) alle 21 due politici di New York annunciano di diciassette terroristi di Al Qaeda che hanno piantato esplosivo e sono pronti a farsi saltare nella metropolitana, dando così la botta finale al mercato (curiosamente il DAX e gli indici europei negli ultimi minuti, verso le 20, sono collassati anche se l'annuncio è uscito un ora dopo verso le 21) Coincidenze interessanti, se avvenissero a sostegno della borsa si parlerebbe di manipolazione e quant'altro no ? Fanno pensare a un modo per abbassare i prezzi 10/6/2005 An Epic Day in the Market, by Victor Niederhoffer If an all-seeing eye could write an epic about all the events that influenced the market today, it would be a potboiler that would rival anything ever written. On the counting front, we had new lows in the energies with natural gas down 6%, gas down 4% and crude down 2%. We had five-month lows in stocks, a change in state from up to down for the year, the longest losing streak of the year and the third day in a row with a 15-point drop from 230 to some point in the close. We had avian flu hysteria, a speech by the mayor of New York City with some old political news about terrorists arrested timed to aid the bears, the release of meaningless seasonally adjusted employment claims as more grist for the bears, the breakdown of the German DAX below the round number of 5000 right at the end of the day, (how did they know about the mayor's announcement?), the third orchestrated speech by a Fed governor expressing vigilance about inflation being near the top of the acceptable range and vowing to never monetize inflation (when will the fake doctor join the Sage in changing jobs to pursue something productive rather than performing their staged self-serving set pieces?) And then the news of General Electric's upgraded forecast, good news from a bevy of retailers like Target, American Eagle, Costco and Starbucks that sent their stock up, thereby creating the pilot fish for leading the way up the way they led the way down a few weeks ago.

Uno dei pochi modelli che funzionano - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Ottobre 2005 15:07

per chi pensi siano cose inutili la Volatilità sull'indice di borsa americana è ancora più impressionante nel rimanere sempre dentro i limiti della banda di oscillazione (due deviazioni standard dalla media a 200 giorni) Il modello di due deviazioni dalla media della Volatilità è uno dei pochi che genera segnali meccanici di medio periodo TESTABILI statisticamente con successo In particolare i segnali di acquisto sono stati TUTTI esatti negli ultimi due anni con un margine di errore di 3-4 giorni e 1.5% come prezzo

La volatilità ha rotto la banda per la prima volta in 2 anni - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Ottobre 2005 14:39

La volatilità delle opzioni sull'indice tedesco DAX è una misura di quanto rischio gli operatori percepiscono ed è scesa dal 50% a inizio 2003 al 10.5% (!!) a inizio luglio. Oggi è risalita al 17%, ma persino a marzo 2000, quando il mercato era arrivato sul massimo era molto più alta, sul 25-28%%, quindi come dice Greenspan la bassa volatilità attuale (basso senso del rischio) è una vera anomalia e se lo dice il governatore della FED .... I livelli assoluti però ingannano perchè con l'esplosione dei derivati le caratteristiche del mercato di oggi possono essere diverse da quello di 5 anni fa e quello che conta è la variazione rispetto alla media dell'anno Ho visto alcuni "modelli" che usano la banda di oscillazione della Volatilità (a 200 giorni) per generare segnali sull'indice in base al ben noto fenomeno per cui la Volatilità, a differenza del prezzo, ha una distribuzione statistica normale, quindi è contenuta nella banda il 90% del tempo. Come si vede in due anni la Volatilità è rimasta dentro la banda di 2 deviazioni standard sopra e sotto la media a 200 giorni il 98% del tempo. E ieri per la prima volta da marzo 2003 l'ha rotta verso l'alto