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miliardi di profitti, ma solo virtuali - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 17:28

Stock: Goldman Sachs Group

bisogna ammettere che il mercato sale nonostante il Financial Times e il Wall Street Journal per dire i media finanziari importanti nell'insieme siano spesso negativi cio¨¨ qui ad esempio sugli utili delle grandi banche continuano a sottolineare che ci sono miliardi di profitti che sono virtuali sono posizioni in derivati che non trattano sul mercato e che loro valutano ad un certo prezzo nel bilancio, ma nessuno sa se sia un prezzo a cui qualcuno gliele compra veramente ------------------------------------ Goldman anticipated the mortgage securities crash. And with that, Goldman could report trading revenues of $8.23bn, 70 per cent up on Q3 2006. But it¡¯s also becoming clear, through filings with the SEC, that Goldman marked far more of its assets as ¡°level 3¡å securities than any other US bank. Under Financial Accounting Standards Board Statement 157, level three assets are those which a valuation is reached using ¡°unobservable inputs¡±. Because such assets cannot be valued accurately due to illiquidity, a price is instead reached based on assumptions about future pricing, derived from models. Not for nothing does Warren Buffet refer to level three accounting as ¡°marking to myth.¡± According to Fortune magazine, Goldman made a net gain of $2.94bn from level three booked derivatives. And $2.62bn of that gain was unrealized. The question now is, will it continue to be so? Fortune speculates that there may have been ¡°no way illiquid level 3 derivatives could be cashed out at the prices Goldman attached to them.¡±: Indeed, if that level 3 derivatives gain does include the stupendously prescient bet against mortgages, it deepens the mystery over what type of institution is on the other side of that trade, effectively holding the losses. In other words, if hedge funds - which operate with thin capital and high leverage ¡ª are on the other side of a large part of this mortgage bet holding the losses, it may not be easy for Goldman collect all it is owed. On which assumption, Goldman¡¯s stellar performance may not be so heavenly. There is a timeframe before things might be brought back down to earth too; if asset prices for unattractive securities don¡¯t return to earth by the end of Q4, it will be hard for banks to justifiably continue using level 3 as a fig-leaf.

se lasci che la finanza se ne approfitti alla fine rovina tutto - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 14:50

che siano le banche americane che piazzano i mutui "solo interessi-primi due anni al 2%- 110% del valore della casa-senza documentare il reddito..." o le banche italiane che vendono Covered Warrant, Prodotti a Capitale Garantito e Swap sui tassi di interessi è lo stesso fenomeno è (quasi) tutto legale e ci mancherebbe, le banche (hedge funds, brokers...) sono i maggiori finanziatori dei candidati in America e sono legate direttamente ai partiti tramite le Fondazioni e poi controllano la stampa in Italia per cui le leggi consentono di fare queste cose, ma tutte queste attività andrebbero vietate per legge, la finanza è diversa dal produrre laterizi, plastica, stereo, tortellini o fornire camere d'albergo, in finanza puoi derubare in modo legale sistematicamente milioni di persone, manipolando la moneta, il cambio, il credito L'economia di mercato funziona bene a produtte beni e servizi, ma ogni tanto ha crisi che sono sempre e solo di origine FINANZIARIA, perchè il governo ha manipolato i tassi o il cambio o perchè ha consentito la speculazione immobiliare, di borsa e tramite derivati Questo è il punto debole del sistema di mercato, se lasci che la finanza se ne approfitti alla fine ti rovina tutto Ma sono duecento anni che esiste questo problema, in America anche nell'800 i candidati politici si definivano in base al fatto di essere per le grandi banche, rockefeller, morgan e simili o contro, i padri fondatori della costituzione americana, Franklyn, Madison, Hamilton ne parlavano come il maggiore pericolo per la democrazia (In aggiunta in Italia abbiamo creato la "banca universale" per cui tutti i servizi finanziari dal conto corrente al mutuo alla gestione del risparmio al trading sono concentrati nella stessa entità e a forza di fusioni di queste superbanche ne esistono ormai solo sette o otto e sono il vero potere che comanda )

una cosa non prevista da Marx - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 02:34

La cosa affascinante per chi non avesse seguito il Nasdaq nel 2000 è che è stato resuscitato tale e quale grazie alla Cina. Purtroppo non sono titoli listati a Milano come le Tiscali e TIM di una volta, ma ad esempio dalle 15:30 in poi a NY ci sono almeno 100 titoli cinesi trattabili tranquillamente da un italiano come appunto PTR, SNP, JASO, CBAK, SVA, NWD, LDK, BIDU, STV, CHN, PGJ e anche gli indici cinesi a NY che sono ^CAF#^, ^FXI#^, ^EWH#^ PGJ Da questa estate in particolare gli americani e anche europei che seguono l'America si sono messi a trattare questi titoli cinesi-americani come le Nokia, Cisco, Broadcom, Intel del 1999 e ormai la sessione americana dei titoli cinesi è indipendente da quella a Shangai (come noto i titoli cinesi a Shangai sono ristretti solo ai locali per cui costano un 30% in più degli equivalenti o stessi identici listati a Hong Kong e New York, insomma è un casino anzi un casinò) Per seguirli basta che leggi ad esempio ogni giorno ^uno dei siti più popolari sui cinesi come questo#http://seekingalpha.com/sector/china-stocks^ e la lista dei titoli è più o meno sempre quella L'indice americano cinese più popolare è FXI, come si vede il boom vero dei volumi è iniziato a NY verso giugno. Siamo a ottobre, se coreggesse alla media, sui 160 dollari, magari ti offre un ultima chance di sparare in su per capodanno. Sempre tenendo presente che corrisponde grosso modo, in modo vago, ai veri indici cinesi i quale ora capitalizzano 4.700 miliardi secondo quanto oggi qui sul Financial Times. E per il 70% sono società statali, per cui il partito comunista cinese si è arricchito di circa 4.000 miliardi grazie alla borsa negli ultimi due anni, una cosa non prevista da Marx --------------------------------By Andy Xie, an independent economist in Shanghai October 16 2007 China’s stock market is trading at 50-60 times earnings – we really don’t know the number – and its residential properties are selling for 15-20 times average household income. Many draw parallels between China now and Japan of 1989 or Hong Kong of 1997. The comparison is wrong. China’s urban residential properties and listed shares in the local and foreign stock market are worth 3.5 times GDP. Both Japan and Hong Kong peaked near 10 before bursting. I am not denying that China’s asset market is a bubble. Most blame excess liquidity for the bubble. Yes, China’s current account surplus is likely to reach 10 per cent of GDP in 2007. Such a large sum of surplus cash can cause a bubble. But, the government control of asset supply is more to blame for the ridiculous valuation. For example, all the shares of Chinese companies listed in Shanghai, Shenzhen and Hong Kong are worth Rmb35,000bn ($4,649bn) to Rmb40,000bn, or 146 to 167 per cent of GDP. Over two-thirds of these are owned by government entities. The shares that are liquid and locally listed are merely Rmb9,000bn, or 38 per cent of GDP

titolo cinese che sembra comprabile - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 02:10

comunque un titolo cinese che sembra comprabile come grafico e come notizie (analisi superficiale ovviamente) è questo nel biotech, Sinovac, costa "solo" 62 volte gli utili, ma almeno è nel biotech, non fa batterie

i titoli cinesi conviene graficarli con Equivolume - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 02:07

nei siti americani più speculativi dove si gioca con opzioni i titoli che senti ora sono per la metà cinesi quotati a NY BIDU, JASA, PTR, SNP, CBAK, CHNR.. prendi CBAK che fa batterie al litio, costa solo 57 volte gli utili su bilanci fatti in Cina con revisori cinesi, cioè fino a quando uno parla di Cina e "1.3 miliardi di cinesi" tutto sembra giustificato, mapoi guarda i titoli ad uno ad uno i titoli cinesi conviene graficarli con Equivolume che mostra le barre in proporzione al volume

i titoli cinesi conviene graficarli con Equivolume - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 02:07

nei siti americani più speculativi dove si gioca con opzioni i titoli che senti ora sono per la metà cinesi quotati a NY BIDU, JASA, PTR, SNP, CBAK, CHNR.. prendi CBAK che fa batterie al litio, costa solo 57 volte gli utili su bilanci fatti in Cina con revisori cinesi, cioè fino a quando uno parla di Cina e 1.3 miliardi di cinesi è un conto ma poi guarda i titoli ad uno ad uno i titoli cinesi conviene graficarli con Equivolume che mostra le barre in proporzione al volume

la fortaleza del sistema económico... - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 15:42

"Zapatero pide a la banca que no corte el crédito a las inmobiliarias...la fortaleza del sistema económico aconseja que las entidades de crédito...estén abiertas para seguir manteniendo un nivel razonable de crédito para la economía de nuestro país, en particular para el sector inmobiliario"..." il primo ministro spagnolo Zapatero oggi è in prima pagina in un "inusual llamamiento (o advertencia) al sector financiero" a non tagliare i mutui (una volta c'era il socialismo dal volto umano, oggi il socialismo dal mutuo immobiliare) ...la fortaleza del sistema económico...un nivel razonable de crédito...en particular para el sector inmobiliario"... non si poteva riassumere meglio di così la situazione

Anche le suore possono avere dei debiti - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 15:05

Stock: Unicredito

sui derivati non è come quando le azioni Eni salgono che tutti guadagnano, sui derivati se uno ha perdite c'è un altro che ha guadagna (nel 90% dei casi la banca che li confeziona e vende) ---------------------- ...Da questi documenti aziendali risulta che gli enti pubblici coinvolti erano 317, ma secondo il direttore generale non sarebbero più di 30. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se questa lista non è una bufala, e non dovrebbe, non hanno lasciato fuori nessuno: neanche le case di riposo, i policlinici, le municipalizzate. Hanno fatto sottoscrivere i derivati anche ai più piccoli come le tintorie, panetterie, salumifici, anche gli istituti religiosi, come le suore San Giuseppe di Susa, i Frati Cappuccini della provincia di Genova o l’Istituto salesiano della Beata Vergine. Si può definire una suora o un prete un operatore finanziario qualificato? STEFANIA RIMINI Poi ho visto che avete fatto derivati anche a istituti religiosi? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Questo francamente non sono in grado di confermarglielo perché gli istituti religiosi... STEFANIA RIMINI Suore? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Anche le suore possono avere dei debiti. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Almeno Frate Indovino ha indovinato le previsioni? MILENA GABANELLI Lei non sa se ci avete guadagnato o ci avete sull’assicurazione che è stata fatta sul mutuo, quindi? ANONIMO No è andata bene. MILENA GABANELLI E’ andata bene, cioè quindi avete indovinato le previsioni? ANONIMO Abbiamo smontato l’operazione alla fine di tutto e abbiamo avuto la plusvalenza. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ai Salesiani è andata bene, ma a tanti altri è andata male. Perché, in generale, la perdita dei clienti dell’Unicredit più o meno quant’è? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Potrebbe essere intorno a 1 billion, 1 miliardo. STEFANIA RIMINI 1 miliardo? Per tutti diciamo? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Per tutti quanti i clienti imprese, enti... MILENA GABANELLI IN STUDIO Allora solo i clienti Unicredit stanno perdendo con i derivati 1 miliardo di euro. Tanto per fare un po’ di storia, il boom dei derivati scoppia nel 2000, quando i tassi cominciano a scendere, e contro la paura, il rischio di un eventuale rialzo le banche propongono saggiamente una tutela assicurativa. Solo che spesso invece di coprirti dal rischio te lo fanno prendere. E loro invece si coprono, si tutelano facendo firmare una dichiarazione con la quale l’imprenditore, , il carrozziere o la suora dichiara: “Sono esperto in finanza strutturata”. Il testo unico della finanza dice che la banca ha il dovere di verificare se il soggetto che firma un contratto è in grado di comprenderlo, ma la norma è così ambigua che quando gli imprenditori strangolati portano i contratti in tribunale, le sentenze danno ragione a volte all’ imprenditore a volte alle banche. E questo fenomeno dei derivati alla politica è noto dal 2004 quando viene fatta un’indagine parlamentare, che però poi è finita nel cassetto. E Il gran ballo va avanti fino a quando ad una Banca non scoppia il petardo in mano. Stiamo parlando di banca Italease quella che regalava le porsche cabrio ai dipendenti che fanno più derivati. Siamo a luglio 2007 e il buco è di 700 milioni di euro. ...

Per fortuna il principale azionista di Citigroup è il principe Al Wahleed - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 01:41

Per fortuna il principale azionista della principale banca del mondo, Citigroup è il principe saudita Al Whaleed che ha i soldi per pagare le perdite... Questo trimestre di colpo si è mangiata quasi 3 miliardi, se il prossimo trimestre Citigroup torna a guadagnare 5 miliardi come nei trimestri precedenti tutto OK, ma al momento è messa così: guadagna 2.38 miliardi che si traduce in 47 centesimi a trimestre il che, se lo annualizzi, mette Citi a 2 dollari di utile per azione e dato che quota 46 dollari potrebbe avere un P/E di 20 se le cose continuano come negli ultimi mesi (NB. le banche costano come P/E sempre al massimo 15-16, a parte le spagnole e le cinesi) Dato che le perdite sono sui mutui immobiliari, i "prestiti con leva" (uhh... cosa sono questa diavoleria..) e reddito fisso penserei che visto che questi mercati sono in crisi anche nei prossimi trimestri soffra, magari meno che in questo Il mercato pensa che Citi recuperi e questo sia solo un piccolo incidente isolato, ma bisogna tenere presente che è dal 1995 che le banche occidentali espandono costantemente del 20% medio annuo i loro asset e le loro passività, ad esempio dal 2002 ad oggi CITIGROUP HA AUMENTATO I SUOI IMPIEGHI DI 700 MILIARDI. parliamo di 700 miliardi di aumento degli impieghi cioè dei prestiti che fa e del capitale che usa per speculare su tutto, ha aumentato del Pil dell'Italia in 5 anni e ha 2.000 miliardi di asset in totale ! Il problema è che Citigroup ha ora asset per 2.300 miliardi, è una cifra semplicemente incredibile per una singola banca (ultimo dato 2007 non mostrato sotto) a fronte di questi ha aumentato di depositi 430 a 750 miliardi cioè di 320 miliardi circa (arrotondo le cifre dai bilanci qui sotto) e il resto è indebitamento, cresciuto di 260 miliardi quello a breve e 150 miliardi quello a lungo MA se Citigroup solo negli ultimi 5 anni ha AUMENTATO DI 700 MILIARDI LA SUA ESPOSIZIONE AL MERCATO FINANZIARIO e l'indebitamento per 470 miliardi, IN UN MOMENTO DI CRISI DEL CREDITO non pensi che poosa PERDERE ALTRI 10 o 20 miliardi come ridere ? Ci oggi sono solo in America circa 300 miliardi di perdite potenziali solo sui mutui americani in giro, poi altre sui crediti al private equity, hedge funds, perdite possibili su derivati e altro trading e poi problemi anche in Inghilterra ad esempio vedi il fallimento di Northern Rock imminente sui mutui inglesi e Citi è esposta in tutto il mondo su tutto quello che è credito e una banca come Citigroup ha impieghi pari al PIL dell'Italia e ha finanziato mutui immobiliari, credito al consumo, mutui per l'auto, carte di credito, governi, hedge funds, private equity imprese ecc negli anni del boom incontrollato.... Con poco di crisi nel mondo ora e con 2.000 miliardi di impieghi possono apparire 10..20 ...30...40 miliardi di perdite sui crediti da un momento all'altro in bilanci come questo qua sotto di ^Citigroup#^ ----------------- Number-one U.S. bank Citigroup said Monday its Q3 earnings dropped 57% due to substantial write-downs of bad loans, which had been previously announced, but its numbers came in stronger than analysts were expecting. Net income was $2.38 billion ($0.47/share), vs. $5.51 billion ($1.10/share) a year ago. Revenue was up slightly to $22.66 billion from $21.42 billion. Analysts polled by Reuters were expecting earnings of $0.43/share on $20.8 billion in revenue, on average. Citigroup told investors at the beginning of the month that its ^Q3 net income would fall about 60%..#http://seekingalpha.com/article/49887-citigroup-earnings-drop-57-beats-estimates^....The bank's results included a $1.35 billion writedown for leveraged loans, $1.56 billion for subprime mortgages, and a $636 million charge for fixed income trading...

nuvole Ichimoku sull'Oro - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 22:39

la settimana scorsa avevi i tedeschi che facevano notizia con la corsa all'oro iniziata da qualche settimana del pubblico teutonico che fa incetta di Kruger e altre monete d'oro Stanotte a Tokio l'Oro ha rotto in su la soglia psicologica dei 3.000 yen per grammo (25 euro) e ha dato un segnale sulle famose "nuvole Ichimoku" che i traders giapponesi usano (tra parentesi mi devo correggere, l'oro ha ora segnato il massimo di tutti tempi, non degli ultimi 25 anni)

Report sono i migliori del mondo come inchieste sulla finanza - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 20:49

questi di Report sono i migliori del mondo come ^inchieste sulla finanza dei derivati#http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1074824,00.html^, questa da sola ti fa capire perchè finirà male sui mercati (non è un iperbole, un inchiesta del genere se la sognano anche in America) ------------------------- PIERA PETRINI- Imprenditrice Si tratta di prodotti che sono legati fondamentalmente ad una scommessa. STEFANIA RIMINI Perché? PIERA PETRINI - Imprenditrice Perché io scommetto contro una banca che se un tasso resta entro un certo livello io guadagno, se questo tasso supera questo livello io perdo. La banca sa già secondo me, quando io stipulo il contratto che io perderò comunque. FABRIZIO FOCARINI- Imprenditore Noi paghiamo ogni 3 mesi 20 mila euro. VINCENZO MANZINI - Imprenditore Perdiamo 80-82 mila euro in un anno. ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice Adesso ci stiamo avvicinando ai 100-150 mila euro. IMPRENDITORE ANONIMO Le posso dire che adesso la botta, quella piu’ elevata è superiore ai 100 mila euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO E ci sono anche 900 enti pubblici che si sono esposti per 10 miliardi e mezzo. STEFANIA RIMINI E’ stata assorbita una perdita di? ENRICO CARDILLO- Assessore Bilancio Comune di Napoli Di 30milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Tutte queste perdite sono figlie della stessa famiglia: quella dei derivati. Londra è la loro patria: si fabbricano qui i prodotti più sofisticati destinati al fragile mercato italiano. Nelle banche d’investimento della City lavorano giovani banchieri dai 25 ai 40 anni che escono dai migliori programmi di finanza statunitensi e a quelli che riescono a chiudere uno swap con un Ente locale italiano, le banche assegnano dei premi di centinaia di migliaia di sterline. STEFANIA RIMINI Qui a Londra quello che si legge e che si sente è che gli Enti locali italiani sono stati un mercato ricchissimo fino adesso per le banche d’investimento? LUCA BARONE- Specialista in derivati di credito strutturati Sta al cliente essere informato o in qualche modo avere la conoscenza di prodotti che sono particolarmente complessi per essere in grado per lo meno di capire che tipo di rischi si sta assumendo, perché ci sono dei prodotti derivati in cui non puoi mai perdere di piu’ di quello che hai investito, ci sono derivati in cui puoi perdere 100 volte quello che hai investito. MILENA GABANELLI IN STUDIO E se è una regione o un comune a perdere 100 volte quello che ha investito, paghiamo noi con l’Ici, allora la faccenda ci riguarda anche se la materia è da mal di testa. Allora i derivati o swap si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne. Sono operazioni che di solito si costruiscono su un debito. Sul debito si pagano gli interessi, che possono aumentare a seconda di come vanno i mercati. E allora la banca di solito ti propone una assicurazione. Prospettata così nessuno dice di no. E infatti li hanno piazzati un po’ a tutti, dalla grande Regione al piccolo Comune di montagna, dal policlinico al salumificio, all’istituto delle suore. Solo che spesso quest’assicurazione invece che tutelarti dai rischi spesso te ne rifila degli altri. E tu non lo capisci, perché sono contratti così complessi che addirittura l’ex ministro delle finanze Siniscalco ha detto: “ Io stesso ho difficoltà a leggerli e a capirli”. Allora figuriamo ci il funzionario di un piccolo comune, o un carrozziere. L’inchiesta della nostra Stefania Rimini comincia proprio dai piccoli imprenditori. STEFANIA RIMINI I derivati finanziari... FRANCESCO CALIGIURI E GIUSEPPE PIAZZOLLA- Artigiani Noi so che cosa sono, non ne capiamo mezzo praticamente! STEFANIA RIMINI Di che cosa? FRANCESCO CALIGIURI E GIUSEPPE PIAZZOLLA - Artigiani Di derivati finanziari. STEFANIA RIMINI Lei opera in strumenti derivati finanziari abitualmente? FABRIZIO FOCARINI- Imprenditore No no. Non è una cosa che io abitualmente faccio perché so già che non riesco a gestire la cosa. STEFANIA RIMINI Finanza ne avete fatta? VINCENZO MANZINI - Imprenditore Mai, assolutamente. STEFANIA RIMINI Però avete uno swap. VINCENZO MANZINI - Imprenditore Abbiamo un contratto swap, un contratto swap che praticamente c’è stato suggerito dalla banca, dall’Unicredit. STEFANIA RIMINI Cioè gli hanno venduto una cosa che non gli dovevano vendere. BRUNO INZITARI -Avvocato Gli hanno venduto una cosa che non serviva perché era un prodotto si suol dire speculativo, e qui speculativo vuol dire che non aveva una funzione operativa nell’impresa, cioè non serviva a controllare un vero e proprio rischio reale, ma a costruire un rischio per veder se superarlo e guadagnarci qualcosa, quindi diventava una sorta, se vogliamo semplificare, di scommessa. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO La scommessa non si vede perché è ingegnerizzata in formule astruse come questa. Secondo voi è possibile che uno capisca da questa formula quanto dovrà dare alla banca e quanto la banca dovrà dare a lui? Queste sono delle speculazioni più che delle assicurazioni. Ma non è così che gliele prospettavano. GIUSEPPE PIAZZOLLA- Artigiano Si è presentato qua un direttore di una banca e ci ha proposto questo derivato, che io solo adesso so che cos’è un derivato, dicendo che saremmo stati garantiti da eventuali sbalzi di tassi d’interesse. DONATO DI BATTISTA – Imprenditore Ha detto: “L’abbiamo fatto fare anche ad altri imprenditori, ad altri commercianti. Fallo pure tu tanto...” Avevo fiducia della persona che stava dall’altra parte, il direttore della filiale. STEFANIA RIMINI Che banca? DONATO DI BATTISTA – Imprenditore Unicredit. FABRIZIO FOCARINI - Imprenditore Ti vengono su e ti dicono: “Fabri’ mi devi dare una mano, guarda ho questa cosa qui che per te è l’ottimale. Siccome io ho visto il tuo volume degli affari ci può stare la cifra che ti propongo, facciamo questa cosa qui che è uno swap ma è una cosa che non ti dice perché è una sicurezza sui tassi, se i tassi aumentano tu stai tranquillo, non perdi niente, ci guadagni e vedrai che vai bene”. Questo mi è stato spiegato, ma non la prima volta, perché io la prima volta ho detto no, la seconda volta ho detto no, la terza volta mi hanno detto: “Fabri’ guarda bisogna che mi dai una mano perché la direzione generale se non vede questo, non vede quell’altro, ci fa pressioni poi non ti posso piu’ aiutare, di qui di là bisogna che mi dai una mano, bisogna firmare”. Non conoscendo queste cose ho detto mi fido di te, firmo. STEFANIA RIMINI Ma questo direttore adesso è ancora li’? FABRIZIO FOCARINI- Imprenditore No, no, il trucco è li’! STEFANIA RIMINI E’ stato spostato? FABRIZIO FOCARINI- Imprenditore Vice direttore dell’ Unicredit di Pesaro. STEFANIA RIMINI Quanti sono i vostri clienti che si stanno lamentando, facendo anche azioni eventualmente? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Certamente come dire, qualche reclamo qualche contestazione c’è sicuramente stata, però se esaminiamo questi reclami rispetto ai clienti che hanno contratti con derivati, sono comunque sotto il 3% che è un livello che noi consideriamo assolutamente fisiologico. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Per la banca è un reclamo fisiologico, per le imprese invece è un bagno di sangue, anche per quelle che non reclamano, visto che le loro perdite segnalate alla Centrale Rischi hanno toccato i 3 miliardi e mezzo. STEFANIA RIMINI Nella sua opinione, quello che è andato storto è che gli imprenditori hanno sbagliato le previsioni? DOMENICO SANTECECCA- ABI- Associazione Bancaria Italiana Sì, quello che è andato storto è che chi ha fatto il derivato normalmente l’ha fatto pensando prima che il mercato salisse e il mercato è sceso, poi che il mercato scendesse ed il mercato è salito, ma solo in questo modo, solo sbagliando le previsioni con un derivato tu ti trovi a dover sostenere degli oneri maggiori rispetto a quelli che normalmente sostieni con l’operazione sottostante. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ma le previsioni però le suggerisce la banca. E da quel che risulta, non è vero che paghi solo se le sbagli. STEFANIA RIMINI Quindi le dicevano aumenteranno i tassi? VINCENZO MANZINI - Imprenditore Certo! Aumenteranno i tassi ed è bene che fate un contratto di copertura di questi tassi così voi quando aumentano piu’ di quello che .... STEFANIA RIMINI Siete a posto, siete coperti, anche se salgono i tassi. E adesso che sono saliti quindi avete avuto dei benefici? VINCENZO MANZINI - Imprenditore Assolutamente no e adesso anche se i tassi sono saliti noi paghiamo sempre di piu’. IMPRENDITORE ANONIMO Ma io non riesco a capire. Se aumenta devo pagare, se diminuisce devo pare lo stesso, non vedo...che beneficio io posso, le mie società possono beneficiare. A questo punto, in qualsiasi modo io devo comunque pagare. PAOLO GRASSI- Avvocato Molti clienti dicono: “Com’è che i tassi sono saliti e io devo continuare a pagare?” Perché i tassi non sono saliti in quella proporzione così elevata che avrebbe consentito alla banca di pagare. E’ come se si scommettesse sul derby Roma Lazio e si dicesse: “Benissimo, nel primo anno la Roma deve vincere 1-0, nel secondo anno però deve vincere 2-0, il terzo anno 3 a zero, il quarto anno 4 a 0...2” STEFANIA RIMINI Altrimenti tu non prendi i soldi. PAOLO GRASSI- avvocato Altrimenti no, vincono gli altri. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il Banco vince sempre. Perché c’è poco da far previsioni quando la bilancia pende tutta da una parte sola. Ma questo uno lo scopre solo se porta il suo contratto derivato all’officina finanziaria, dove lo possono smontare e guardarci dentro. Per vedere esattamente cosa si è firmato. MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente La fotografia del contratto ovvero quello che poteva rappresentare al momento della sottoscrizione portava il cliente ad assumersi una serie di rischi molto consistenti ed ad avere delle probabilità di successo molto molto remote. STEFANIA RIMINI L’area rossa che così grande quindi che cos’è? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente Rappresenta le perdite future potenziali per il cliente. STEFANIA RIMINI E invece l’area blu che è piccola piccola? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente I potenziali guadagni. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ma questa più che un’assicurazione è una scommessa truccata. E un piccolo imprenditore ci poteva arrivare da solo? STEFANIA RIMINI L’imprenditore quanto ci avrebbe messo? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente No a prezzarlo mai, cioè ci vogliono delle competenze finanziarie notevoli. NICOLA BENINI- Consulente finanziario indipendente Grandi imprese ce l’hanno, società quotate hanno strutture che permettono di fare pricing, valutazione dei rischi sui derivati in grado di prezzarli. C’è la famosa determinazione del fair value dello strumento finanziario. STEFANIA RIMINI Cosa vuol dire? NICOLA BENINI- Consulente finanziario indipendente Saper determinare cosa vale effettivamente, qual è il valore del mercato di quello strumento finanziario. STEFANIA RIMINI E’ una cosa facile o difficile? NICOLA BENINI- Consulente finanziario indipendente E’ una cosa piuttosto difficile. Ma soprattutto capire come il prodotto si evolve nel corso del tempo e qual è la sua rischiosità. STEFANIA RIMINI Questo è molto difficile. NICOLA BENINI - Consulente finanziario indipendente Questo è ancora piu’ difficile che fare pricing. STEFANIA RIMINI Quando ha sottoscritto questi contratti li ha capiti, lei ha una specializzazione in finanza? ROCCO ZIINO- Imprenditore Guardi io purtroppo non ho avuto la possibilità di laurearmi, quindi piu’ di saper vendere tubi di plastica, rubinetterie, vasche idromassaggio e condizionatori d’aria, piu’ di quello non sappiamo fare per cui... STEFANIA RIMINI Quant’è che avete perso voi con i derivati? ROCCO ZIINO- Imprenditore Noi abbiamo perso circa 2 milioni e mezzo di euro. DOMENICO SANTECECCA- ABI -Associazione Bancaria Italiana Io penso che normalmente un buon imprenditore, normalmente di questo si parla, come pure di enti di certe dimensioni siano perfettamente in grado di comprendere. Poi posso anche pensare che una volta che hanno scoperto che avendo sbagliato le previsioni aumentano gli oneri si possa pure dire di non aver compreso bene, ma questo è umano diciamo, può essere umano. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ma è umano che le previsioni le abbiano sbagliate 8 su 10 come ha rilevato la Consob? E’ umano che invece le banche le previsioni non le sbagliano mai? DONATELLA ZIINO- Imprenditrice Io non ho piu’ nulla di mio, io non posso avere una casa, non posso avere un lavoro e tutti i sacrifici che ho fatto, li ho fatti per investirli nella mia azienda, nell’azienda mia e di mio fratello e vedere tutti i sogni crollati e distrutti da un estraneo che è entrato e ti ha portato via tutto quello che hai realizzato. STEFANIA RIMINI Che in questo caso chi è? DONATELLA ZIINO- Imprenditrice L’Unicredit, l’Unicredit Banca. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO L’amministratore delegato dell’Unicredit Banca è Alessandro Profumo. ALESSANDRO PROFUMO- Amministratore Delegato Unicredit Group So che le banche non sono esattamente il soggetto economico piu’ amato, però ad esempio noi nella nostra rete retail, facciamo ogni anno 240 mila interviste ai clienti per misurare il loro grado di soddisfazione e leghiamo i sistemi di incentivazione e questi risultati e hanno significatività al livello di agenzia. GIUSEPPE MUSSARI- Presidente Monte Dei Paschi Di Siena C’è un clima in questo paese sulle banche che è oggettivamente inaccettabile, e non è inaccettabile solo per chi pro tempore presiede una banca o per chi come Alessandro presiede un grandissimo gruppo, è inaccettabile per tutte quelle migliaia di persone che lavorano in banca e che sono stufe di essere considerate...la frase è dura, persone poco trasparenti nella loro generalità. E’ ora, come dire, di smetterla. MILENA GABANELLI IN STUDIO Noi la smettiamo volentieri, ma per una persona normale cosa c’è di trasparente in una formula come questa? Che è solo una parte del contratto derivato. Allora il derivato che in inglese si chiama swap è uno scambio. Per esempio tu hai un debito e paghi un tasso variabile del 5%, e hai paura che i tassi aumentino, la banca lo sa e ti propone uno scambio, ti dice: “Il tuo 5% variabile lo pago io al posto tuo, tu paghi un 4.5 fisso per tutta la durata del contratto. In questo modo se i tassi scendono sotto il 4.5 tu non ci guadagnerai, ma se aumentano la differenza ce la metto io. In questo modo come va. Tu non ci guadagnerai ma nemmeno ci rimetti. L’assicurazione serve a questo, a proteggerti. Solo che mentre tu pensavi di acquistare una polizza, stavi tirando alla roulette.Stiamo parlando di imprenditori che assicurano i loro debiti contro l’eventuale rialzo dei tassi di interesse. Le banche per bene, e ce ne sono, fanno firmare contratti che non fanno prendere rischi ai loro clienti. Altre invece, e sono tante visto che le perdite superano i 3 miliardi e mezzo di euro, fanno firmare contratti comprensibili soltanto a chi ha fatto un master a Berkeley e possiedono un software da mezzo milione di euro. E’ evidente che uno che si occupa di abbigliamento avrà qualche difficoltà a capire un contratto così complicato,e ancora di più a sapere cosa gli succederà dopo averlo firmato. ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice C’erano delle azioni e tutte estere, una scommessa basata sul fatto che i tassi d’interesse dovevano...non mi ricordo piu’, guardi veramente, è così complicato che se devo spiegare che cosa, che cosa era legato a questa scommessa non lo so, non lo so ed è questa la cosa piu’ grave dovere chiudere un’azienda perché non si sa che cosa si è firmato. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se alla signora avessero proposto una semplice assicurazione oggi non avrebbe perso la sua azienda. Detto in altre parole: è come se uno avesse chiesto un gelato alla vaniglia e gli avessero venduto un gelato con dentro tutto: dal cioccolato a cui è allergico, allo sciroppo e ciliegine a cui è intollerante. Per darsi una rinfrescata bastava il gelato alla vaniglia. E infatti l’assicurazione più efficiente e meno costosa si chiama proprio “plain vanilla”. Perché le banche non hanno venduto solo quella? DOMENICO SANTECECCA- ABI -Associazione Bancaria Italiana Non è detto che il “plain vanilla” è il meno rischioso, cioè per il cliente è il meno costoso. E’ piu’ semplice concettualmente perché non aggiunge nessuna opzione ma non è vero che è meno costoso. Questo è. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO La verità è che se le banche vendessero solo i derivati elementari, i cosiddetti plain vanilla, ci guadagnerebbero quasi zero. LUCA BARONE- Specialista In Derivati Di Credito Strutturati Si sta nell’ordine di 0.25%. STEFANIA RIMINI Per un plain vanilla che è il derivato piu’ semplice, che però è anche molto efficiente? LUCA BARONE- Specialista In Derivati Di Credito Strutturati Assolutamente, io sono assolutamente dell’idea che nella maggior parte dei casi il prodotto piu’ liquido e quindi il piu’ plain vanilla è il piu’ efficace da utilizzare per forme di copertura per le imprese. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Invece hanno spinto soprattutto la vendita degli strutturati, il cui costo è noto solo a chi li vende. MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Nessuno vede l’entità del costo come quando uno va dal commercialista e paga una parcella, non c’è la stessa situazione. Tutti hanno la sensazione di fare operazioni a costo zero mentre in realtà sul mercato quelle operazioni nascono gia costose. ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice Il conto corrente è stato aperto a febbraio del 2003, a marzo hanno cominciato ad insistere prepotentemente perché venisse fatta questa operazione, ripeto non sapevo neanche di cosa si trattasse, sembrava proprio che fossi l’unica al mondo a non voler accettare questo grande vantaggio che mi veniva offerto e comunque avevo delle pressione veramente troppo forti, avevo bisogno di lavorare con quella banca e quindi abbiamo accettato di firmare questi documenti. STEFANIA RIMINI Dopo cosa è successo? ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice Dopo è successo che a partire dai mesi successivi nei trimestri, gli interessi hanno cominciato a lievitare sull’ordine degli 8-9 mila euro d’interessi solo per lo swap. STEFANIA RIMINI Ogni tre mesi? ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice Ogni tre mesi. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Quando hai firmato un contratto di questo tipo ti infili in un vicolo cieco, e se non ce la fai a pagare le banche ti smontano l’operazione, te ne montano un’altra, e tu non te la cavi più. GENNARO BACCILE- Portavoce Nazionale Sos Utenti Cosa gli dice: “Senta adesso noi le diamo i soldi necessari per chiudere il contratto che è uscito male, che non è venuto bene, perché le condizioni di mercato non sono state quelle che ci aspettavamo”. Le scuse sono sempre le stesse, la banca sapeva bene quali erano le condizioni di mercato. STEFANIA RIMINI La banca in pratica gli dice: ti do io i soldi per chiudere questo contratto però ne facciamo un altro? GENNARO BACCILE- Portavoce Nazionale Sos Utenti Si, certo. Solo facendone un altro perché la banca non tira mai fuori i soldi. ANNALISA FAGLIONI- Imprenditrice Dunque qui cosa succedeva, quando era il momento in cui si dovevano pagare gli interessi qui ci si indebitava sempre di più, non si riusciva mai ad essere in pari con questa banca, perché nel momento in cui rientravano gli interessi erano degli importi esagerati per la gestione della nostra azienda. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO In pratica i clienti finiscono in un vortice di contratti in cui la perdita viene trasmessa da un contratto al successivo perché ogni volta i soldi per chiuderne uno e aprirne un altro te li presta la banca. VINCENZO MANZINI - Imprenditore Dicevano: adesso lo correggiamo facendo ancora altri contratti. STEFANIA RIMINI Perché? VINCENZO MANZINI - Imprenditore Così allungavano sempre di piu’ la durata di questi contratti swap, perché dicevano questo corregge il primo contratto, si il primo contratto è stato un contratto disgraziato eccetera. Adesso ne facciamo un altro. Adesso siamo arrivati a tre contratti swap e tutte le volte mi venivano sempre proposti proprio quando io avevo bisogno di soldi. PAOLO GRASSI- Avvocato Si, ci sono addirittura dei casi in cui in quattro o cinque anni le banche proprio per assicurare il cliente sono arrivate addirittura a rifare anche 10 rimodulazioni variando i parametri, cioè nel senso di proporre una volta un parametro, una volta un altro parametro intersecando il dollaro con l’Euribor, in modo tale che comunque sempre il tasso salisse e quindi il cliente fosse sempre costretto a pagare alla banca. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se uno vuole uscire da tutto questo, deve anticipare subito e tutto in un colpo il valore degli introiti che la banca prevedeva di incamerare anno per anno fino alla fine del contratto. IMPRENDITORE ANONIMO L’unica cosa che mi hanno risposto su una società mi hanno chiesto: tu mi metti, anzi mi versi piu’ di 600 mila euro e chiudiamo l’operazione. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se uno protesta, gli dicono che è tutto regolare perché, come hanno fatto con il signor Manzini, gli hanno fatto firmare le carte con cui lui autocertifica di essere uno che s’intende di finanza. MICHELANGELO NANNI- Amministrazione e Finanza Sysco Dichiara che possiede una specifica competenza ed esperienza in materia di operazioni in strumenti finanziari, anche derivati e negoziati fuori borsa. VINCENZO MANZINI- Imprenditore Come se io facessi l’operatore finanziario! Noi facciamo lavori! EMANUELE ARGENTO- Avvocato Sos Utenti Non è sufficiente per la banca esibire un modellino come dichiarazione di operatore qualificato e cavarsela in quel modo. In sostanza, se avesse detto il funzionario di turno o il promotore finanziario di turno che quel contratto poteva portare a delle perdite mostruose come in effetti porta, nessuno l’avrebbe sottoscritto. Mi deve dire lei invece come mai tutti l’hanno sottoscritto. FRANCESCO CALIGIURI E GIUSEPPE PIAZZOLLA - Artigiani Quindi il danno economico che ci hanno procurato è stato abbastanza pesante. C’è una classe politica che dovrebbe avere la responsabilità di tutelare i cittadini e le attività produttive da queste cose qui. E invece vanno nei salotti televisivi, parlano parlano, però concretamente questi problemi qui ci sono, esistono e nessuno provvede. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO I politici queste storie le conoscono dal 2004, ma la loro indagine conoscitiva è finita nel nulla. La Consob ci ha messo un po’ di tempo, ma due mesi fa ha dato mezzo milione di multa all’Unicredit Banca d’Impresa. Ventimila euro all’amministratore delegato del gruppo, Alessandro Profumo, che guadagna 13 milioni all’anno, e 19.200 euro all'ex direttore generale Pietro Modiano, oggi direttore generale di Intesa SanPaolo nonché marito del ministro delle pari opportunità Barbara Pollastrini. L’Unicredit impugnerà il provvedimento perché lo ritiene sproporzionato. STEFANIA RIMINI Sproporzionato per l’entità della multa o sproporzionato per le motivazioni? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Guardi io non sono coinvolto in questa cosa quindi... STEFANIA RIMINI Cioè perché vi ha dato una multa la Consob fondamentalmente? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Questa è una domanda che ripeto c’è una posizione ufficiale del gruppo sulla quale si può avere tranquillamente tutte le risposte molto più precise e molto più profonde rispetto a quelle che vi posso dare io. STEFANIA RIMINI Si, ma i motivi per cui la Consob vi ha fatto la multa lei non li sa? Non sa perché la Consob vi ha fatto la multa? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Beh ma che c’entra? Io su questo tema francamente... STEFANIA RIMINI Non commenta... GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Non ho commenti da fare. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Allora il perché della multa lo spieghiamo noi: perché secondo la Consob Unicredit non avrebbe praticato ai clienti un prezzo giusto, e tra i clienti ci sono anche i Comuni, le Province e le Regioni, come si evince da questa interrogazione che un anonimo funzionario del gruppo Unicredit ha fatto al sistema nel 2003. NICOLA BENINI- Consulente Finanziario Indipendente In questa fotografia effettivamente gli enti pubblici stanno perdendo. STEFANIA RIMINI Quasi tutti? NICOLA BENINI- Consulente Finanziario Indipendente In questa interrogazione precisa direi quasi tutti. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Da questi documenti aziendali risulta che gli enti pubblici coinvolti erano 317, ma secondo il direttore generale non sarebbero più di 30. STEFANIA RIMINI Scusi ma solo attualmente sono 20 o 30 o sono sempre stati così pochi gli enti locali? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Gli enti locali non sono stati mai moltissimi. STEFANIA RIMINI Cioè l’ Unicredit non ha puntato sulla vendita agli enti locali? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa No. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se questa lista non è una bufala, e non dovrebbe, non hanno lasciato fuori nessuno: neanche le case di riposo, i policlinici, le municipalizzate. Hanno fatto sottoscrivere i derivati anche ai più piccoli come le tintorie, panetterie, salumifici, anche gli istituti religiosi, come le suore San Giuseppe di Susa, i Frati Cappuccini della provincia di Genova o l’Istituto salesiano della Beata Vergine. Si può definire una suora o un prete un operatore finanziario qualificato? STEFANIA RIMINI Poi ho visto che avete fatto derivati anche a istituti religiosi? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Questo francamente non sono in grado di confermarglielo perché gli istituti religiosi... STEFANIA RIMINI Suore? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Anche le suore possono avere dei debiti. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Almeno Frate Indovino ha indovinato le previsioni? MILENA GABANELLI Lei non sa se ci avete guadagnato o ci avete sull’assicurazione che è stata fatta sul mutuo, quindi? ANONIMO No è andata bene. MILENA GABANELLI E’ andata bene, cioè quindi avete indovinato le previsioni? ANONIMO Abbiamo smontato l’operazione alla fine di tutto e abbiamo avuto la plusvalenza. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ai Salesiani è andata bene, ma a tanti altri è andata male. Perché, in generale, la perdita dei clienti dell’Unicredit più o meno quant’è? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Potrebbe essere intorno a 1 billion, 1 miliardo. STEFANIA RIMINI 1 miliardo? Per tutti diciamo? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Per tutti quanti i clienti imprese, enti... MILENA GABANELLI IN STUDIO Allora solo i clienti Unicredit stanno perdendo con i derivati 1 miliardo di euro. Tanto per fare un po’ di storia, il boom dei derivati scoppia nel 2000, quando i tassi cominciano a scendere, e contro la paura, il rischio di un eventuale rialzo le banche propongono saggiamente una tutela assicurativa. Solo che spesso invece di coprirti dal rischio te lo fanno prendere. E loro invece si coprono, si tutelano facendo firmare una dichiarazione con la quale l’imprenditore, , il carrozziere o la suora dichiara: “Sono esperto in finanza strutturata”. Il testo unico della finanza dice che la banca ha il dovere di verificare se il soggetto che firma un contratto è in grado di comprenderlo, ma la norma è così ambigua che quando gli imprenditori strangolati portano i contratti in tribunale, le sentenze danno ragione a volte all’ imprenditore a volte alle banche. E questo fenomeno dei derivati alla politica è noto dal 2004 quando viene fatta un’indagine parlamentare, che però poi è finita nel cassetto. E Il gran ballo va avanti fino a quando ad una Banca non scoppia il petardo in mano. Stiamo parlando di banca Italease quella che regalava le porsche cabrio ai dipendenti che fanno più derivati. Siamo a luglio 2007 e il buco è di 700 milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Banca Italease si mette a far derivati nel 2003 e per motivare il personale a vendere di più, li portano ogni anno in gita. In Sardegna, poi in Egitto, poi in Spagna, dove se la suonano e se la cantano. MASSIMO FAENZA – Ex Amministratore Delegato Banca Italease Quello che vi chiedo di piu’ è di pensare in grande perché io sono convinto che siamo grandi. Grazie! STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Non si può dire che durante queste gite non gli insegnassero a metterla nel sacco. La storia è sempre quella: le probabilità di guadagno del cliente erano minime, perchè quando perdeva doveva pagare, ma quando ci guadagnava, la Banca poteva decidere di chiudere tutto subito. STEFANIA RIMINI Quindi lei, in pratica, nella migliore ipotesi quanto ci avrebbe guadagnato? OSCAR BRUNO- Imprenditore Nella migliore ipotesi avrei guadagnato il primo anno... STEFANIA RIMINI Quanto? OSCAR BRUNO- Imprenditore All’incirca 10 mila euro. STEFANIA RIMINI E nella peggiore ipotesi quanto ci avrebbe perso? OSCAR BRUNO - Imprenditore Credo, dai conti che ho fatto io...circa 800 mila euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Intanto Banca Italease grazie ai profitti dei derivati fa bella figura con gli azionisti e debutta in Borsa. Banca Italease distribuisce derivati comprati dalle banche d’affari, che ad un certo punto le presentano il conto e Italease lo presenta di corsa ai suoi clienti. Partono centinaia di raccomandate come questa. OSCAR BRUNO - Imprenditore Queste sono 2 raccomandate: la prima è arrivata l’11 luglio, in cui la banca Italease mi chiede di versare 129 mila euro entro 8 giorni di tempo, operazione che io non ho fatto per cui me ne è arrivata una seconda in cui la banca mi chiede di versarne 156 mila, questa volta solo in 3 giorni. STEFANIA RIMINI Lei si era accorto che stava maturando delle perdite sul contratto con Italease? OSCAR BRUNO- Imprenditore Assolutamente no, il mio contratto era in positivo, perché io continuavo ad avere...vantavo dei crediti dalla banca. STEFANIA RIMINI Cioè Lei stava incassando insomma? OSCAR BRUNO- Imprenditore Io stavo incassando certo! NICOLA BENINI- Consulente Finanziario Indipendente In effetti diversi clienti, prima della ricezione delle raccomandate, negli anni precedenti, incassavano le regolazioni periodiche dello swap e pertanto incassando dei soldi, avevano una percezione distorta della realtà. STEFANIA RIMINI Cioè cosa vi dicevano? NICOLA BENINI- Consulente Finanziario Indipendente Quando noi li chiamavamo per avvisare “Guardate che il prodotto è rischioso, state attenti!”, le risposte erano “Ma dottore, guardi noi non abbiamo nessun problema perché noi stiamo incassando soldi”. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Oltre il danno, c’è la beffa perché le imprese non dichiarando una perdita rischiano una possibile accusa di falso in bilancio. Il lato oscuro dei derivati è che possono diventare uno strumento per mascherare buchi in bilancio, come potrebbe essere nel crac Parmalat. Le banche d’affari internazionali Deutsche Bank e Ubs, che per anni hanno fatto derivati con la Parmalat, finiscono imputate per il reato di usura, imputati anche i banchieri Patrizia Cozzoli e Tommaso Zibordi. Che però non se la prendono e l’anno dopo fanno sottoscrivere derivati al Comune di Napoli. MILENA GABANELLI IN STUDIO E siamo agli enti locali. Riassumendo: i derivati non sono né buoni né cattivi, ce n’è per tutti i gusti. Quelli semplici assicurano contro il rischio di rialzo dei tassi, quelli strutturati che in versione speculativa, cioè quella vista fino adesso, trasferiscono il rischio sul cliente ignaro e generano giganteschi e rapidi profitti alle banche. Poi ci sono i derivati che piacciono tanto a province comuni e regioni e li stanno facendo a tutto spiano perché oltre a coprirli dai rischi del rialzo dei tassi, fanno saltar fuori dei soldi subito, e possono spostare il debito in là negli anni, che tradotto significa: “Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”. Ma quanto pagherà? Non si sa, perché il valore di mercato di questi derivati, in gergo mark to market, cambia tutti i giorni. Per esempio il Comune di Torino si è fatto prestare soldi per organizzare le Olimpiadi, ha assicurato il debito acquistando derivati, che oggi perdono. GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino Intorno ai 100 milioni di euro di mark to market negativo. STEFANIA RIMINI Siete sotto di 100 milioni euro? GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino Si. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se Torino con i derivati è sotto di 100 milioni, Genova è sotto di 2 milioni di euro. Siccome però passano per perdite potenziali, non vengono scritte da nessuna parte, e rimangono debiti fantasma. STEFANIA RIMINI Ma questi 2 milioni di mtm negativo vanno segnalati in bilancio? FRANCESCA BALZANI - Assessore Bilancio Comune Di Genova Beh, questo no, perché non è un fatto è semplicemente una valutazione che facciamo noi, se si dovesse chiudere tutto oggi, cosa che però come le ripeto non si pensa di fare. STEFANIA RIMINI Quindi non si segnalano? FRANCESCA BALZANI - Assessore Bilancio Comune Di Genova Non si segnalano perché sarebbe una scorrettezza, cioè sarebbe una segnalazione di un fatto che non corrisponde alla realtà. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se ad avere lo stesso tipo di perdita fosse un’ azienda, verrebbe segnalata alla Centrale Rischi. Comuni, Province e Regioni invece possono permettersi di fare come se non esistesse. Le chiamano perdite potenziali, per via del fatto che domani il mercato cambia e potresti sempre guadagnare. Dimenticando che se il mercato non cambia quella è la cifra che dovrai sborsare nel corso degli anni. STEFANIA RIMINI Gli amministratori ritengono sempre che i mark to market negativi siano dei debiti potenziali e non realizzano che se le cose stanno così quello significa che è quello che pagheranno negli anni. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il Ministro degli Affari Regionali queste cose le conosce bene perché dal 2001 al 2006 ha lavorato come consulente per JP Morgan, una delle banche internazionali che facevano sottoscrivere derivati proprio agli enti locali. LINDA LANZILLOTTA - Ministro per gli Affari Regionali Sono stata consulente in linea generale, cioè io non ho seguito singole operazioni perché non l’ho voluto mai fare. Generalmente la mia attività è stata quella un po’ di far capire il sistema pubblico a una grande banca internazionale che quindi ha una scarsa conoscenza dei meccanismi dei bilanci regionali locali e quando mi è capitato anche segnalare agli amministratori quali erano le implicazioni di questi strumenti. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Gli amministratori probabilmente non hanno capito, mentre come funzionano i bilanci degli enti locali, il Ministro deve averlo spiegato bene alla JP Morgan, visto che hanno messo in piedi con il comune di Torino un’operazione molto interessante, dove il Comune in questo momento sta perdendo 14 milioni di euro. I derivati sono diventati la valvola di ossigeno degli Enti locali per cui si è lasciata la corda lunga, e molti se la sono attorcigliata al collo, con la scusa di dare una risistemata al mutuo comunale. SECONDO AMALFITANO-Consulta Piccoli Comuni ANCI I piccoli comuni normalmente fanno un’operazione che in dialetto napoletano si chiama “friggere il pesce con l’acqua”. Vale a dire con scarsità ed esiguità di risorse inventano cose. Significa che avendo io comune, debiti in scadenza a breve termine che mi farebbero rientrate fra 2, 3, 4 anni, li riporto ad un debito ventennale o decennale in questo modo... STEFANIA RIMINI Cala la rata? SECONDO AMALFITANO-Consulta Piccoli Comuni ANCI Cala la rata e quindi riacquisto una certa capacità di indebitamento. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se un mutuo a 10 anni lo trasformi in un mutuo a 20 anni certamente la rata cala, inoltre il contratto derivato può anche offrire un anticipo in contanti, basta alzare la soglia dei tassi oltre il limite di sicurezza. Ed è proprio la parola “anticipo in contanti” l’esca con cui prendono all’amo gli amministratori. Questo è Marradi, un paese di montagna, con 3400 abitanti e un debito di 2 milioni. Anche loro si sono lanciati nella finanza derivata con l’Unicredit. STEFANIA RIMINI Quindi su 2 milioni di euro di debito voi avete avuto subito dalla banca un anticipo? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Sì, abbiamo avuto subito dalla banca un anticipo di 54 mila euro. STEFANIA RIMINI In contanti? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi In contanti. STEFANIA RIMINI Non male? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Abbastanza! STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO L’operazione del comune di Marradi era speculativa e rischiosa perché in caso di rialzo dei tassi al Comune non sarebbero rimasti gli occhi per piangere. Infatti il Ministero del Tesoro gli ha consigliato di uscire dal contratto. Hanno mollato l’Unicredit e sono finiti nelle mani della BNL, stipulando un secondo contratto e anche la BNL gli ha fatto saltar fuori un nuovo anticipo in contanti. GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Abbiamo avuto un anticipo in contanti per 25 mila euro, appena fatto questo contratto, poi dopo... STEFANIA RIMINI Quindi voi avete chiuso e subito la Bnl vi ha dato 25 mila euro? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Si, esatto. STEFANIA RIMINI Fatto comodo questi 25 mila euro? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Ah, si. Io quest’ anno sto attivando una forma di asilo nido che costa 31 mila euro, perciò 25 mila euro nel nostro Comune risolvono qualche problemino. STEFANIA RIMINI ...Fanno la differenza... GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Si, fanno la differenza! STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO La Bnl ha anche pagato i 9.700 euro per chiudere il vecchio contratto Unicredit. Quindi un ottimo affare perché il Comune non ha speso niente e forse ci guadagnerà pure. GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi E ci hanno garantito per i successivi 2 anni... STEFANIA RIMINI Che ci avreste guadagnato? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Che avremmo guadagnato e ci hanno garantito già la cifra, circa 17 mila euro il primo anno e il secondo anno 15 mila e 700. STEFANIA RIMINI Comunque andassero le cose? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Comunque andassero le cose. STEFANIA RIMINI E poi dopo? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Dopodiché si stava a quello che era il mercato. STEFANIA RIMINI Quindi vuol dire che se comincia a cambiare il vento e vi trovate a dover pagare? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Può anche darsi. STEFANIA RIMINI E quanto? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Questo non glielo so dire. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Glielo possiamo dire noi che abbiamo fatto “prezzare” il contratto con la Bnl e viene fuori che il Comune di Marradi rischia di sborsare fino a 430 mila euro. In sostanza con la Bnl il Comune è entrato in un’operazione ancora più rischiosa di quella che aveva con Unicredit STEFANIA RIMINI Cioè il valore del vostro contratto, se è positivo o negativo, cioè se ci state perdendo o se state guadagnando in questo momento lei non lo sa? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Non glielo so dire. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Glielo possiamo dire noi, il valore di mercato è negativo, cioè sono sotto di 191 mila euro e al 31 del 12 non dovranno nemmeno scriverlo nel bilancio, così chi viene dopo non ha idea di quanti debiti ha questo comune. STEFANIA RIMINI Diceva comunque che lei è un po’ preoccupato? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Sì, si, sono preoccupato perché queste formule, poi adesso io non sono un esperto, però queste formule hanno sempre alcuni rischi e credo che non sia mai bene rischiare in modo particolare quando si gestisce i soldi dei contribuenti. STEFANIA RIMINI E allora perché l’avete fatto? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi L’abbiamo fatto perché non c’erano altre soluzioni in questo tempo. Altre soluzioni reali in un Comune come il mio, spesso e volentieri si fanno a fatica, ma se trovo un’altra strada queste formule sicuramente non le userei, se fosse possibile. FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi Appare quasi circonvenzione di incapace...diventa un po’ più facile se il terreno... STEFANIA RIMINI E’ fertile... FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi E’ condizionato dal bisogno, diventa un po’ più facile vendere dei prodotti che poi... STEFANIA RIMINI Non sono proprio un buon affare? FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi Esatto! O meglio lo sono per chi li vende. STEFANIA RIMINI Lei sa quanto avete pagato? Avete sostenuto un costo per fare queste operazioni? GRAZIANO FABBRI - Sindaco Comune Di Marradi No, a me risulta di no. Mi hanno detto che non c’aveva nessun costo per il Comune di Marradi tutta l’operazione. STEFANIA RIMINI Sia la prima che la seconda? GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi Sia la prima che la seconda! STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Invece i nostri consulenti hanno stimato un costo implicito di quasi 62mila euro. Il Comune potrebbe correre domani mattina a vedere se può farseli restituire, invece gli enti locali son sempre tutti convinti che fare il derivato non costa niente. PIETRO MARCOLINI- Assessore Bilancio Regione Marche No, noi abbiamo pagato all’interno dell’operazione, ci stanno i costi legali i costi giuridici, ma che vengono incorporati nelle rate che semestralmente paghiamo. Non c’è una separazione, non c’è... un costo della sottoscrizione separato dalle rate. STEFANIA RIMINI Avete pagato un costo? TIZIANO GASPERONI- Sindaco Comune Di Gatteo No, credo, se non ricordo bene ma l’operazione credo sia stata a costo zero. STEFANIA RIMINI E’ vero che gli enti quando fanno questi swap lo fanno a costo zero? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente No, assolutamente! Un’operazione non è mai a costo zero se no nessun intermediario avrebbe interesse nel venderlo perché vorrebbe dire che non guadagna niente dall’operazione. STEFANIA RIMINI E allora come mai che loro sono sempre convinti che l’hanno fatta a costo zero? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Perché l’entità della commissione non figura esplicitamente in nessuna parte del contratto. STEFANIA RIMINI Perché? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Perché la banca vende un prodotto ad un valore che non è quello suo di mercato. Il prodotto già inizialmente incorporava una perdita di quella entità che chiaramente è stata trattenuta dalla banca. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO E’ difficile capire il concetto ma la chiave dell’affare è qua: la banca ti vende un contratto che è già in perdita, ma tu non lo sai. Il tuo contratto in quel momento vale meno 10 e quindi siccome bisogna partire zero a zero, la banca ti dovrebbe dare 10. Siccome tu non lo puoi sapere, la banca invece di 10 te ne da’ 7 o 5 o magari non ti da’ niente del tutto e quindi i tuoi 10 ce li rimetti per intero al momento della sottoscrizione, cioè diventano un costo implicito. E’ proprio quello che è successo al Comune di Gatteo. STEFANIA RIMINI Cioè quindi quanto è costato? TIZIANO GASPERONI- Sindaco Comune Di Gatteo Non credo più di mille euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Giriamo la domanda all’Unicredit. STEFANIA RIMINI Gli enti locali sono convinti quando glielo chiedi che fare il derivato non costa niente, è vero? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Non ho mai avuto di queste affermazioni da parte degli enti locali. Ci sono i costi di intermediazione che sono rappresentati da quello 0,20-0,40 che dipende dalla tipologia del contratto, dalla durata e dal profilo di rischio del cliente. STEFANIA RIMINI 0,20-0,40 sul nozionale? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Sul nozionale. STEFANIA RIMINI Quello e basta è il costo del derivato? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Assolutamente sì. STEFANIA RIMINI Costi impliciti non ce ne sono? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa No. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Non esistono costi impliciti secondo la banca. Invece noi abbiamo fatto smontare il contratto del comune di Gatteo ed è stato stimato un costo implicito di 94mila euro, che sono i soldi che l’Unicredit dovrebbe anticipare al Comune e non glieli ha dati. Ma il Comune come al solito non lo sa. Però sono stati fortunati perché l’operazione è andata bene e oggi sono in attivo di 27 mila euro. TIZIANO GASPERONI - Sindaco Comune di Gatteo I Comuni ricorrono a questi strumenti perché non abbiamo tante altre strade, siccome dal 2000 in poi la politica dei governi che si sono succeduti è stata sempre quella di bloccare la spesa corrente, ci faceva comodo anche avere qualcosa in meno da spendere. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il rischio però è di spostare i buchi in là nel tempo.. BRUNO INZITARI- Avvocato Qualora il tasso aumenti più di una certa percentuale o diminuisca oltre una certa percentuale quella assicurazione non vale, cioè non c’è copertura. Quindi è come se noi immaginassimo una copertura non a tutto tondo, ma in una sorta di corridoio molto stretto dove purtroppo ai lati galleggiano degli iceberg molto pericolosi. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ma ci sarà qualcuno che sa di giocare con i soldi dei contribuenti e prima di scommetterli e rischiare il naufragio, si consulta con chi ne capisce di più? C’è per esempio la provincia di Treviso, che ha trasformato la ragioneria in una task force. NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia Di Treviso Noi tutte le mattine quotidianamente l’ufficio ragioneria, le persone come dire formate per il settore relativo ai mercati finanziari, controlla sia l’andamento dei mercati finanziari nonché le nostre operazioni. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO C’è chi fa un consorzio con una centrale d’acquisto specializzata, come 12 Comuni e 8 Province dell’Emilia Romagna. FRANCO FERRETTI- Vicesindaco Comune di Reggio Emilia Attraverso questo consorzio, con altre amministrazioni comunali e provinciali dell’Emilia Romagna. STEFANIA RIMINI Quanto avete pagato? FRANCO FERRETTI- Vicesindaco Comune di Reggio Emilia Ci ha portato ad un vantaggio positivo, nel senso che oggi il costo dell’indebitamento è passato dal 4,9 al 3,7%. STEFANIA RIMINI Meno scrupolosi al comune di Torino che firmano un contratto esplosivo. Lo aveva firmato lei? GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino No. Io sono in carica da 12 mesi. STEFANIA RIMINI Chi l’aveva fatta? GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino Il mio predecessore. STEFANIA RIMINI Che si chiama? GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino Paolo Peveraro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Dopo aver siglato un contratto che ha fatto perdere al Comune 5 milioni di euro, l’assessore Peveraro è stato promosso assessore al bilancio della Regione Piemonte. E con la presidente Bresso hanno sottoscritto 3 derivati con le banche Merril Lynch, Opi e Dexia. Ma con noi non ne vuol parlare. Quindi per capire quanto ci hanno lucrato le banche ci siamo fatti fare un pricing cioè una valutazione alla sottoscrizione, e il risultato è molto interessante. STEFANIA RIMINI Ogni banca ha fatto quanto? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Ogni banca ha fatto circa 17...17,5 milioni di euro. STEFANIA RIMINI Per cui moltiplicato per 3 la Regione Piemonte in totale quanto ha speso? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente 52 milioni di euro circa. STEFANIA RIMINI Impliciti, commissione non dichiarata quindi? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Impliciti, commissione non dichiarata. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il profitto atteso secondo un’ulteriore consulenza si aggira per Merril Lynch intorno ai 20 milioni di euro, che aggiunti a quelli di Opi e Dexia porta il conto a sfiorare i 60 milioni. Adesso si capisce perché gli Enti territoriali italiani visti da Londra sono diventati la gallina dalle uova d’oro. MILENA GABANELLI IN STUDIO Se le banche si aspettano di portare a casa sui 60 milioni di euro, vuol dire che qualcun altro ce li rimette, nello specifico la regione Piemonte, cioè dei contribuenti. Sarebbe stato opportuno mettere a confronto diverse banche per vedere chi praticava l’offerta migliore, magli enti che sono obbligati a fare le gare quando devono comprare le matite alle scuole, non lo sono quando ci sono in ballo milioni di euro. Però la regione potrebbe quanto meno verificare l’esattezza della stima e attivarsi per recuperarli. Perché un milione oggi, un milione domani c’è poi il rischio di fare la fine di Taranto che è fallito. E poi i soldi dell’Ici bisogna darli alle banche. Le stesse banche che hanno prestato soldi a Taranto poi gli hanno fatto fare i derivati, anche se il Comune di Taranto, era già da almeno dieci anni alla canna del gas. GAETANO CARROZZO- Vicesindaco Comune Di Taranto In modo particolare il Comune di Taranto alla ricerca disperata di soldi per finanziare le opere pubbliche già cominciate in questa debolezza le banche si sono infilate. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Le operazioni in derivati il comune di Taranto le aveva fatte con BNL. Abbiamo fatto prezzare i contratti e si è scoperto che erano finanziamenti camuffati da derivati con cui il Comune riceveva un prestito iniziale, che però era sempre meno di quello che avrebbe dovuto ricevere, e in questo modo la Bnl si incamerava su ogni operazione una forte commissione. MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Abbiamo visto, nei casi esaminati, commissioni che vanno dai 5 agli 8 milioni di euro. STEFANIA RIMINI Ogni volta? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Ogni volta! STEFANIA RIMINI In realtà il comune di Taranto avrebbe dovuto ricevere un anticipo molto piu’ alto dalla banca? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Si, la somma dei due valori, ovvero circa 12,5 milioni di euro, invece ne riceve solo 7. Il resto è la commissione che la banca trattiene implicitamente. STEFANIA RIMINI E questo giochino si è ripetuto diverse volte? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Questa cosa si è ripetuta diverse volte perché... STEFANIA RIMINI Alla fine quanto si è trattenuta la banca? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Circa 21 milioni euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Inoltre risulta che il Comune di Taranto si esponeva al rischio di rialzo dei tassi di interesse senza poter beneficiare del loro ribasso. STEFANIA RIMINI Quindi che senso ha questo contratto? E’ un’assicurazione di che tipo? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Non ha assolutamente senso. Il Comune può non sapere cosa sta facendo ed essere magari solo allettato dal fatto di incassare un upfront. STEFANIA RIMINI Un anticipo? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Si, ma la banca sa cosa sta facendo o no? STEFANIA RIMINI Lo sa? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Eh, è un operatore qualificato per definizione. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Oltre tutto questi soldi che dovevano servire a finanziare opere pubbliche, sono pure spariti. STEFANIA RIMINI Di questi 12 milioni quindi non c’è traccia in pratica, non si sa che fine hanno fatto? GAETANO CARROZZO- Vicesindaco Comune Di Taranto Sostanzialmente no. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il comune è fallito e la banca incassa, e i dipendenti possono rimanere senza stipendio. FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi Troppo semplice avere una garanzia che addirittura consente di avere la precedenza anche rispetto agli stipendi che l’ente deve pagare. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Dopo il caso Taranto, il Tesoro ha messo dei paletti per cui le banche prima di stipulare contratti derivati devono accertarsi della solvibilità dell’ente in questione, poiché in caso di fallimento non incasseranno più per prime, ma in coda insieme agli altri. Le rate delle obbligazioni invece bisogna pagarle nei tempi stabiliti e quindi il comune di Taranto, che ora non ha neanche i soldi per riparare i cornicioni, dovrà tirar fuori di tasca sua 275 milioni. GAETANO CARROZZO- Vicesindaco Comune Di Taranto Detto in soldoni, questo Comune si fa carico dell’interesse nazionale che è appunto quello di onorare i debiti anche per quanto riguarda l’emissione di titoli per conto di enti locali, ma al tempo stesso rivendica il diritto alla vita perché noi da questa operazione usciremo con una città morta. FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi Quello che è successo a Taranto rischia di succedere ogni giorno in tanti comuni del Mezzogiorno. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Per esempio al Comune di Napoli, che è già fallito una volta nel 1993 e oggi tra multe mai pagate e tasse mai incassate si trova con un buco da 1 miliardo di euro. Ma per pagare i debiti che operazioni avranno messo in piedi? Di quelle che rifilano il debito ai posteri? STEFANIA RIMINI Le rate sono sempre quelle oppure le rate piu’ pesanti si spostano in avanti? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli No, no, no. Perché non bisogna perseguire una strada sbagliata che sarebbe un po’ un investimento al buio e di prendersi tutti i benefici oggi spalmando tutto verso il futuro e quindi sarebbe molto avventato consegnare tutto ciò diciamo alle future generazioni. STEFANIA RIMINI Voi non l’avete fatto? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Non lo facciamo, noi abbiamo fatto sempre spalmature graduali diciamo che mantengono inalterata la filosofia delle operazioni che abbiamo messo in campo. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Il Comune ci ha fornito i contratti e peccato che smontandoli esce fuori tutto il contrario di quello che dicevano loro. MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Il Comune ha degli incassi per i primi anni del contratto che vanno dal 2004 al 2011, progressivamente questi incassi diventano meno consistenti, poi c’è uno stacco e dal 2011 fino alla fine del contratto che è nel 2024 il contratto stesso produce delle forti perdite per il comune. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Dopo il 2011 il Comune dovrà sborsare circa 100 milioni, ma nei primi 8 anni incasserà e basta, per un totale che va da 52 a 59 milioni a seconda delle stime. Questo in effetti lo aveva detto anche l’assessore. ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Noi ci aspettiamo appunto flussi positivi nelle nostre stime almeno fino al 2010. Questo era nelle nostre previsioni e nelle nostre stime... STEFANIA RIMINI Ma ve le aspettate per come sono strutturati i contratti? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Quando abbiamo strutturato i contratti queste erano le nostre attese. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Allora l’hanno fatto apposta! Hanno fatto un contratto che permette al comune di Rosa Russo Iervolino di incassare, mentre il suo successore si troverà strangolato senza saperlo. STEFANIA RIMINI Quindi chi arriva a gestire il Comune di Napoli dopo il 2011 si troverà a dover pagare? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Sì, si troverà ad avere dei pagamenti... STEFANIA RIMINI Di quanto? MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente Complessivamente per 100 milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Intanto però questa giunta può vantarsi dei risparmi. Sono quelli che arriveranno dopo che non potranno fare un gran che perché gli swap sono serviti ad avere meno interessi da pagare nell’immediato mentre il debito è stato spostato avanti negli anni. E la chiamano “gestione attiva del debito”. ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli E’ sapere anche montare e smontare le operazioni facendo operazioni utili e vantaggiose per il Comune.ì STEFANIA RIMINI E questo non significa però spostare solo il debito in avanti. ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Assolutamente. STEFANIA RIMINI Assolutamente si o assolutamente no? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli No non lo stiamo spostando. STEFANIA RIMINI In avanti... ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Assolutamente. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Assolutamente si: l’operazione che rifilava ai posteri esborsi per 100 milioni di euro è stata ristrutturata. Prezzandola salta fuori che se prima incassavano 59, adesso incasseranno 70 milioni per i primi 5 anni e mezzo, mentre i loro successori che con il contratto precedente avrebbero dovuto pagare 100, adesso dovranno tirare fuori la modica cifra di 204 milioni di euro fino al 2035. E quanto è costato questo debito ad orologeria per le giunte future? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Dunque, vediamo un poco, intanto voglio dire, diamo un po’ di riferimenti piu’ che di numeri. STEFANIA RIMINI Ma in valore assoluto quanto ha speso il Comune di Napoli per fare l’operazione? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Questo ovviamente diciamo, noi non spendiamo niente, voglio dire non è che noi spendiamo per fare l’operazione coi derivati. STEFANIA RIMINI Cioè costi impliciti non ce ne sono? ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli No, no assolutamente. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Certo esplicitamente loro non hanno sostenuto nessun costo, ma facendo stimare l’operazione del 2004 viene fuori che le banche hanno ottenuto un profitto di 6 milioni e mezzo. L’anno dopo hanno “rimodulato” lo swap cambiando un po’ le condizioni e ancora una volta il Comune dice che non è costato niente. STEFANIA RIMINI Però lei dice queste rimodulazioni per il comune sono a costo zero. ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli Si, nel senso che noi non paghiamo un costo per rimodulare l’operazione. STEFANIA RIMINI Cioè però la banca ogni volta che rimodula lo fa per beneficenza. ENRICO CARDILLO- Assessore Risorse Strategiche Comune Di Napoli La Banca, fa ovviamente,dal suo punto di vista, secondo me facendo bene il suo mestiere, si appresta che nella rimodulazione, di essere piu’ brava nella negoziazione col comune, e nelle nuove condizioni di rimodulazione, si aspetta di realizzare piu’ profitto. Questo è normale dal loro punto di vista, ma ovviamente, io mi aspetto che con la bravura nostra e dei nostri uffici, di essere invece piu’ bravi delle banche. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Forse sono state più brave le banche, Barclays, Opi e Deutsche Bank, perché dalla valutazione emerge un costo di 15 milioni sostenuto proprio nella rimodulazione. MILENA GABANELLI IN STUDIO Ma come si fa a non accorgersi di una cifra così grande? Perché il comune non conosce né il valore del contratto che chiude, né il valore del contratto che apre. Esempio: hanno chiuso un derivato stimato –22 per aprirne un altro stimato –37. La differenza sono 15 milioni di euro che Barclays, Deutsche Bank e Opi ti devono dare. Loro se li tengono, tu non lo sai, e quindi questa perdita non la scrivi nemmeno nel bilancio. Su queste operazioni la Corte dei Conti se ne è accorta e scrive testualmente: “Il fenomeno è preoccupante perché le esposizioni finanziarie possono diventare progressivamente insostenibili”. Inoltre censura lo spostamento del debito sulle gestioni future, “destinate a farsi carico degli effetti negativi loro tramandati, e che saranno difficili da sostenere”. Parole, belle, ma nulla di più perché nell’ultima finanziaria nulla si dice, e quindi queste operazioni continuano, sono lecite. Abbiamo visto i comuni, che essendo pieni di debiti si attorcigliano dentro contratti che danno benefici immediati a scapito delle giunte future e a vantaggio stratosferico per le banche. Adesso passiamo alle regioni, anche loro hanno debiti ancora più consistenti di quelli dei comuni e anche loro hanno bisogno di soldi. In un ambiente dove il pesce grande mangia quello piccolo, l’affare più succulento se lo stanno portando a casa le grandi banche d’affari internazionali. Torniamo in Piemonte. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Per cominciare i contratti la Regione Piemonte non li tira fuori perché ci vuole il permesso delle banche. Per la Bresso quindi non si può guardare che operazioni fa la Regione con i soldi dei cittadini, senza l’autorizzazione della banca. Com’è che in Veneto questa regola non vale? NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia di Treviso Vi ho fatto fascicolare tutti i contratti dei prestiti obbligazionari nonché tutti i contratti dei derivati che abbiamo fatto. STEFANIA RIMINI Posso chiedere una cosa assessore? Avete dovuto chiedere il permesso alle banche per darci quelle carte? NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia di Treviso No. STEFANIA RIMINI Cioè sono carte che il pubblico può vedere. NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia di Treviso Sono carte che il pubblico può vedere. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO I contratti della Regione Piemonte siamo riusciti ad averli lo stesso, ma in via ufficiosa, li abbiamo fatti prezzare e salta fuori che i flussi di cassa tendono a diventare sempre più negativi. Nei primi due anni ci saranno da pagare poco più di 3 milioni all’anno, ma nel 2034 la rata sarà di 70 milioni e mezzo. FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi Perché il vantaggio vero che le amministrazioni pubbliche avevano, è lo spostamento del debito fuori dal periodo amministrativo. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO La Regione Piemonte però ha fatto di più: è entrata in una scommessa sul fallimento dell’Italia, impegnandosi a pagare alle banche se l’Italia fallisce. Questa operazione, di suo moralmente azzardata, è costata secondo le nostre stime fino a 60 milioni di euro che sono i profitti attesi da Dexia, Opi, e Merril Lynch. A fare da intermediario i fratelli Pavesi con la Fincon. Società napoletana che fa fare derivati a mezza Italia ma dichiara fatturati di un milione e poco più. Mentre le giunte dicono di non aver mai sentito questo nome. STEFANIA RIMINI Ci sono state per la regione Campania società di intermediazione? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania Credo di si. Ci sono, ci sono state anche polemiche sui giornali. STEFANIA RIMINI Fa riferimento alla Fincon? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania Si a tutte queste cose, io non conosco le sigle. Sono rapporti che hanno le banche con questi soggetti, problemi delle banche. STEFANIA RIMINI Voi non avete rapporti con questo soggetti diretti? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania Assolutamente no. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ricapitoliamo: fino ad ora Comuni e Regioni dicono che le banche fanno queste operazioni gratis, gli intermediari non sono roba loro, le operazioni sono vantaggiose e non rifilano il debito a chi viene dopo. Invece finora abbiamo appurato che le operazioni si pagano fior di milioni, e chi arriva dopo si ritrova debiti altissimi. Anche la giunta Bassolino ha fatto derivati. Non è che anche lui sta preparando la polpetta avvelenata al suo successore? STEFANIA RIMINI Non è che con questi derivati, avete magari spostato in avanti il debito, sulle giunte future? Fatto arrivare dei pagamenti, diciamo piu’ importanti alle giunte future ed avuto un sollievo nell’immediato? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania No, in effetti, no, perché comunque...Certo si allungato l’ammortamento, l’ammortamento si è allungato. STEFANIA RIMINI Non avete, diciamo, trasferito il peso alle giunte future dei pagamenti? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania No, diciamo che questa operazione sui mutui ha allungato i mutui però riducendo l’importo. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Invece sì: da questo grafico si vede che la struttura dello swap garantisce degli incassi alla Regione Campania progressivi. Questi incassi a un certo punto diminuiscono e diventano delle perdite sempre più consistenti. STEFANIA RIMINI Quindi in valori assoluti la Regione Campania quanto incassa, fino a quando? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente Guadagna nella sottoscrizione, fino al 2014, per una cifra pari a circa 56 milioni di euro. Poi dal 2015 alla scadenza del contratto che è il 2021, registrerà una perdita di 126 milioni di euro. STEFANIA RIMINI Quindi anche lì chi arriva a governare la Regione Campania dopo il 2014 accumulerà perdite fino a 126 milioni di euro? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente Fino a 126 milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Dopodiché, quanto è costata questa operazione? STEFANIA RIMINI Cioè la Regione Campania non ha pagato niente per questo swap? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente No, inizialmente ha sostenuto un costo che è implicito per circa 28 milioni. Implicito perché lei non lo vede, però le caratteristiche finanziarie del contratto sono tali da garantire a chi lo ha permesso, ovvero la Banca, un profitto di quell’entità. STEFANIA RIMINI Di quanto? MATTEO CARRADORI- Consulente finanziario indipendente Di 28 milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO L’operazione che ha un costo stimato in 28 milioni di euro, è stata fatta con Ubs, dove lavora Gaetano Bassolino, figlio del governatore della Regione. STEFANIA RIMINI Quello che sembra è che il governatore Bassolino faccia affari con il figlio. ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania Ritengo invece che questa sia una speculazione che si porta avanti sulle spalle, non tanto del presidente ma, di un giovane professionista che lavora in modo corretto e lineare sulle sue competenze professionali. STEFANIA RIMINI Cioè, il punto è, sa che questi banchieri prendono dei bonus sui contratti che chiudono? ANTONIO VALIANTE - Vicepresidente Regione Campania Ma quelli che chiudono i contratti. Noi non abbiamo chiuso nessun contratto con Gaetano Bassolino. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Per essere uno che non c’entra niente, il figlio di Bassolino all’Ubs è stato promosso responsabile del business con il settore pubblico italiano. Ma c’è un premio ancora più discusso, al momento nella City, ed è quello che la Banca giapponese Nomura doveva dare al suo banchiere Piero Burragato, per uno swap concluso con la Regione Liguria. Il bonus, secondo Burragato, era troppo magro rispetto all’affare che aveva fatto concludere alla banca. E così fa causa alla banca e spiffera tutto in una lettera alla Regione Liguria. GIOVANNI BATTISTA PITTALUGA- Assessore Bilancio Regione Liguria Lettera diceva che Nomura traeva degli utili talmente elevati, da queste nostre missioni, il bullet del 2004. STEFANIA RIMINI Di quanto? GIOVANNI BATTISTA PITTALUGA- Assessore Bilancio Regione Liguria Parlava di 20 milioni di euro di guadagno. STEFANIA RIMINI Ma sul derivato non c’era nessun costo. GIOVANNI BATTISTA PITTALUGA- Assessore Bilancio Regione Liguria No assolutamente. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Invece la lettera dell’ex dipendente diceva che il rischio che la banca Nomura ha fatto prendere alla Regione Liguria era molto elevato, ma non è possibile verificare perché secondo il governatore Burlando non si mostrano in giro contratti senza l’assenso della Nomura. Potrebbe arrabbiarsi. Se poi i 20 milioni la Regione li perde sul serio, potranno sempre dire che non potevano sapere cos’hanno firmato...tanto mica ce li rimettono di tasca propria. LUCA BARONE- Specialista in derivati di credito strutturati Nella fattispecie dei derivati strutturati, per mia esperienza, dato che ci lavoro e li prezzo so quanto è complicato prezzarli. E’ richiesta da parte dell’investitore, una conoscenza accurata dei tipi di rischio che sta prendendo, perché alla fine per me, nel momento in cui un investitore acquista qualcosa che è molto rischioso e va al di là delle sue capacità di comprensione del rischio, insomma la colpa è sua. Non vedo come la colpa ... STEFANIA RIMINI Se prende la sola? LUCA BARONE- Specialista in derivati di credito strutturati Ma non la sola, la sola no. Se non è stato capace di valutare che tipo di rischi ha assunto. MILENA GABANELLI IN STUDIO Come dire, se gli amministratori non sono competenti la colpa non sarà mica delle banche... Quelle internazionali per esempio fanno derivati anche per gestire i soldi messi da parte dalle Regioni Province e Comuni nei fondi d’ammortamento, i cosiddetti sinking fund. In questi fondi però le banche ci possono mettere anche titoli a rischio. Questo vuol dire che una regione con alto merito creditizio può ritrovarsi nel suo fondo d’ammortamento dei titoli ad esempio di comuni o regioni al limite del dissesto. Qual è il rischio? Che se per esempio il comune di Napoli dovesse fallire, a pagare non sono le banche, ma la Regione Lombardia. E ancora una volta quando firmi paghi. Quanto lo scopri dopo. ROBERTO BISCARDINI- Ex Consigliere Regione Lombardia Almeno 35 m di euro sono stati pagati dalla Regione Lombardia a tutto vantaggio delle banche. STEFANIA RIMINI Che titoli c’erano nel fondo che destavano delle preoccupazioni? ROBERTO BISCARDINI- Ex Consigliere Regione Lombardia C’erano dei titoli per esempio della Regione Sicilia, mi ricordo, io adesso non ho piu’ quel documento, se non mi sbaglio anche dei titoli o della città di Napoli, o della Regione Campania, insomma pensare che la Regione Lombardia si faccia garantire da titoli che non sono certamente a livello suo, questo mette in evidenza che se dovesse fallire un soggetto piu’ debole... STEFANIA RIMINI Ne risente anche la Regione Lombardia. ROBERTO BISCARDINI- Ex Consigliere Regione Lombardia Ne risente solo la Regione Lombardia. STEFANIA RIMINI E non le banche? ROBERTO BISCARDINI- Ex Consigliere Regione Lombardia E non le banche. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ma perché la Regione Lombardia s’imbarca in operazioni del genere? Non lo sappiamo perché non ci ha risposto. In sostanza se il comune di Napoli dovesse fallire, ci rimette la Regione Lombardia perchè il gioco delle banche è che mettono i titoli di una Regione nel fondo di ammortamento di un’altra, perché così riescono a piazzarli più facilmente. MARCO BIGELLI- Docente Finanza Aziendale Università di Bologna Questo potrebbe anche generare un discreto rischio contagio, difficile da misurare, spiegabile in questo senso, se una regione dovesse mai entrare in dissesto, non solo quella regione sarebbe in difficoltà, ma ne sopporterebbero delle perdite anche le regioni, diciamo il cui fondo di ammortamento è stato parzialmente investito nei bond dell’altra regione. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO In questi fondi le banche ci possono inserire per esempio anche titoli di stato dell’Europa dell’Est, obbligazioni dell’Alitalia o anche i bond del comune di Taranto che poi è fallito. Quando poi la Regione chiede che sia tolto dal suo fondo uno dei titoli a rischio, quanto le costa? FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia Mi dicono che è costato 2 milioni di euro. STEFANIA RIMINI Sostituire solo il titolo Telecom? FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia Sostituire il titolo Telecom. STEFANIA RIMINI Cioè ogni volta che uno si muove sono dolori. FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia E’ cosi dolori. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ad intascare i 2 milioni è la banca Merril Lynch che ha messo in piedi il fondo di ammortamento per la Regione Puglia. Per una storia simile e sempre con Merril Lynch nei guai è finita anche l’azienda pubblica dell’acqua, di cui la Regione Puglia è azionista. Qualche anno fa, all’epoca di Fitto, i soldi dell’Acquedotto Pugliese sono stati investiti in azioni che hanno avuto un andamento negativo:General Motors e Ford. FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia Nel bilancio dell’acquedotto pugliese, in un biennio, nel biennio 2004/2005 tutto ciò ha comportato l’accantonamento di circa 13 milioni di euro. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Sono soldi che devono star fermi lì e se ne avessero bisogno per rifare le tubature non li possono usare. Servono a coprire un rischio perché il meccanismo è che se la Ford fallisce i soldi nel fondo ce li deve rimettere l’Acquedotto Pugliese e non la Banca. FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia sull’azienda pubblica, l’Acquedotto Pugliese e invece gli eventuali profitti legati alla gestione finanziaria del paniere... STEFANIA RIMINI Chi se li prende? FRANCESCO SAPONARO - Assessore Bilancio Regione Puglia ...Se li prende la banca. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Però non lo ha mica ordinato il dottore di fare i sinking fund e infatti la provincia di Treviso ha detto alle banche: “Teneteveli”. NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia di Treviso Noi ci siamo ben guardati da tutti i sinking fund che ci sono in giro. Noi chiediamo già alla banca quale deve essere il rendimento. STEFANIA RIMINI Lo fissate? NOEMI ZANETTE- Assessore Bilancio Provincia di Treviso Lo fissiamo e poi per la banca sarà un problema suo. Cioè una volta stabilito quale deve essere il rendimento a noi non interessa piu’ quello che fa la banca l’importante è che il rischio sia della Banca e non più della Provincia.

ma come mai le banche sono valutate così poco - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 20:29

la borsa americana e anche quella italiana ed europea costa poco in media grazie alle banche, che sono valutate circa 12 volte gli utili e abbassano quindi la media del listino ma come mai sono valutate così poco rispetto agli utili che producono ? beh...ad esempio stamattina la più grande banca del mondo ^Citigroup#^ annuncia un piccolo calo del -57% degli utili rispetto all'anno precedente e non è che nei mesi scorsi lo avesse previsto ed annunciato, fino a luglio erano tranquilli e fiduciosi e ora zac! -57% Il mercato però in qualche modo lo intuiva perchè il titolo era da tempo sui minimi e appunto era valutato 11 volte gli utili così ora che si sono di colpo dimezzati costa 22 volte gli utili e non è la fine del mondo

ENI e Petrochina - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 19:52

Stock: Petrochina

Oggi Petrochina, ^PTR#^ ha raggiunto i 434 miliardi di capitalizzazione superando anche GE ed è ufficialmente la seconda società del mondo per valore di borsa la settimana scorsa Warren Buffett ha liquidato la sua ultima posizione in Petrochina di cui era un grosso azionista fino a metà anno e il titolo ovviamente ha risentito della notizia: salendo di un altro 30% da 180 a 240 dollari a New York. Buffett è un poco pirla detto tra noi, non capisce che occorre restare investiti sui titoli cinesi e perde occasioni del genere, probabilmente fa l'errore di leggere il bilancio Notare che far salire del 30% il titolino cinese Pinco Pallo da mezzo miliardo che fa pannelli solari in Tibet (essendo molto in alto penso che funzionino bene sull'himalaya) è un conto, far salire Petrochina del 30% in sette giorni significa altri 120 miliardi di capitalizzazione Petrochina negli ultimi 7 mesi è aumentata dal +100% mentre ENI del +2% pur essendo nello stesso business e vendendo le stesse cose tutto sommato (in Cina la benzina è venduta a prezzo politico molto basso, ma Petrochina sicuramente avrà il suo margine). A inizio anno veniva valutata sui 10-14 volte gli utili come tutte le società energetiche grosse tipo Gazprom, BP, Petrobras, Conoco, Shell, ora costa 20 volte gli utili Ieri il governo cinese ha annunciato che metterà in vendita un miliardo circa di euro di azioni di PTR in cina, in genere VENDERE AZIONI da parte dell'azionista non aiuta il titolo: la reazione è stata un altro +8% oggi nella foto ENI e Petrochina

generosamente Richard Branson ha offerto di salvarla - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 19:23

Northern Rock, che è una banca con 50 miliardi di asset e 100 e rotti miliardi di sterline di crediti in giro per l'inghilterra, diciamo una banca più grossa di Monte Paschi in italia sta andando a zero dopo che sabato Richard Branson di Virgin ha offerto di salvarla generosamente assieme ad altri offrendo la bellezza di zero, zero, per le azioni

il rendimento del capitale è basso - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 19:00

a riprova di questo è il fatto che gli investimenti delle aziende in america ad esempio nel 2007 sono per ora NEGATIVI, le società investono molto in buyback, fusioni ed acquisizioni e poco in impianti, macchinari e personale e in Asia vedi la Cina investono di più ma speculano anche molto direttamente in borsa il rendimento del capitale è basso ora nelle imprese, altrimenti investirebbero nel loro business e non così tanto in fusioni, acquisizioni e buyback e non avresti crescita prevista per Giappone, Europa ed USA sotto il 2% per il 2008 il rendimento del capitale è basso negli immobili perchè appunto un ufficio oggi ti rende meno del 3% lordo e un appartamento poco di più il rendimento del capitale è basso nei titoli di stato dove anche i paesi più caotici e instabili pagano al massimo dei 6% ed è basso nelle obbligazioni corporate dove anche le società più a rischio che emettono "junk" tipo BBB pagano solo dei 6.5% massimo il rendimento del capitale è alto invece nella speculazione sulle borse e settori più a rischio (emergenti, nasdaq, materie prime) e nella speculazione sulle materie prime

Stamattina le merci cinesi costano meno di venerdì - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 12:34

Stamattina la valuta cinese, lo Yuan, perde 0.5% contro la valuta europea il nostro Euro, per cui da venerdì le merci cinesi sono meno care dello 0.5% e quelle europee più care di altrettanto la settimana scorsa la notizia era che il surplus cinese è aumentato del 60% circa verso l'europa verso un anno fa e entro qualche mese sarà maggiore verso l'europa che verso gli USA Ogni mese i cinesi aumentano di miliardi il loro export verso l'europa e ogni mese il loro cambio si SVALUTA. Sembra un errore di stampa, è una situazione irreale E il bello è che ogni settimana vedendo che il loro export esplode grazie al cambio svalutato la borsa cinese balza su il che è logico ma le borse europee il cui export ora è quasi fermo complessivamente causa cambio sopravvalutato la imitano cercando di salire...

Oro ed Argento hanno battuto tutte le borse occidentali - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 12:15

L'Oro tocca 760 dollari l'oncia stanotte in asia e l'argento supera 14.00 dollari l'oncia Oro ed Argento negli ultimi tre anni e negli ultimi 3-5 mesi in particolare hanno battuto tutte le borse occidentali (eccetto australia e canada ovviamente che sono piene di minerari) L'oro si era fermato a inizio 2006 quando le banche centrali avevano tutte continuato ad alzare i tassi, inclusa la FED, riportandoli a livelli relativamente alti (rispetto agli ultimi cinque anni) ed è ripartito come un treno il 18 settembre quando per la prima volta dal 2001 la FEd ha tagliato i tassi

Est Europa e Sudamerica hanno battuto anche l'Asia - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 00:14

Negli ultimi 5 anni l'incremento medio annuo delle borse è andato da dei +80 o 70% dell'Est Europa e Sudamerica a un 15% delle borse peggiori (guadagno medio annuo... non guadagno totale su cinque anni... parliamo di borse salite del 900% o 800% nei casi migliori e nel caso peggiore del +100%) Si nota che l'Est Europa ha battutto tutti, seguita da Sudamerica, Asia è terza e non prima come sembra, poi Australia e Canada, poi Europa, Giappone e ultimi Stati Uniti. Nota bene: dal 2002 Germania e Canada hanno fatto quanto la Cina Incremento Medio Annuo dal 2002 ------------------------------- Perù +88% Ukraina +82% Brasile +74% Colombia +64% Turchia +55% Romania +54% Polonia +47% (l'Europa dell' Est è stata la migliore di tutti...) Argentina +46% (...e il Sudamerica pure ha battuto gli asiatici) Russia +44% Vietnam +43% Sudafrica +38% Corea del Sud +35% Germania +34% (la Germania è una borsa asiatica... ha battuto la Cina) China +33% Spagna +32% Australia +30% Singapore +28% .... Italia +23% Inghilterra +20% Giappone +16% Stati Uniti +15%

Est Europa e Sudamerica hanno battuto anche l'Asia - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Ottobre 2007 00:13

il modello cinese è strano - gz  

  By: GZ on Sabato 13 Ottobre 2007 20:36

Se un governo accumula riserve in valuta per 1.400 miliardi e li mette all'estero in obbligazioni in dollari questi miliardi li ha sottratti a qualcuno. Se in europa i consumi e i salari crollassero in percentuale del reddito nazionale e al loro posto esplodessero le riserve in valuta saresti ottimista e contento ? Ad esempio i consumi ora sono un 60% del reddito nazionale da noi e un 70% in america, se crollassero al 40% del reddito nazionale e al loro posto le riserve in valuta della banca centrale salissero al 30% del reddito nazionale, cioè se venissero a mancare 200 miliardi l'anno di consumi in Italia e in compenso le riserve in dollari della Banca d'Italia aumentassero di 200 miliardi.... cosa diresti del fatto che la lo stato italiano accumula 200 o 300 miliardi l'anno di riserve e li investe in obbligazioni in dollari mentre i tuoi consumi e redditi si riducono ? Saresti contento di non avere assistenza sanitaria, pensione, meno occupazione e salari in Italia per consentire al governo di avere centinaia di miliardi in dollari parcheggiati in buoni del tesoro in America ? E' chiaro che dovresti imporlo con la dittatura In Cina le pensioni e assistenza medica e altro welfare sono state elminate negli ultimi 20 anni, i salari sono stati contenuti, e l'occupazione è salita molto meno del PIL. Al loro posto lo stato ha deciso di puntare tutto sugli investimenti fissi e sull'^export che raggiunge ora il 28% del PIL con un SURPLUS pari al 12% del PIL#http://www.rgemonitor.com/blog/setser/219864/^ ! (al massimo nella storia c'è stato il giappone che ha avuto un 6% di surplus) Che la Cina abbia ora quasi 300 miliardi di surplus estero significa che riduce la domanda mondiale di 300 miliardi. Che abbia accumulato 1.400 miliardi di riserve in valuta estera (dollari per lo più) che tiene investiti all'estero significa che il popolo cinese NON HA QUESTI 1.400 MILIARDI DA SPENDERE Non voglio ripetermi, ma gli esperti ^parlano di queste cose come di una follia economica che non si è mai verificata#http://www.rgemonitor.com/blog/setser/219864/^ prima nella storia

L'aveva detto anche il general Giap - gz  

  By: GZ on Sabato 13 Ottobre 2007 19:49

------------------------- ..Il generale Ricardo Sanchez accusa l'amministrazione di incompetenza: preparato "Piano di guerra catastroficamente difettoso e irrealisticamente ottimista". ... ------------------------------------ Questo è un esempio bellissimo di come funzionano i media. Il generale Sanchez ha tenuto un discorso per criticare il ruolo della stampa e dei media americani in Iraq denunciando come hanno sistematicamente manipolato a fini politici ogni notizia "... trasformando eventi marginali in sconfitte strategiche dell'America.." ("... OVER THE COURSE OF THIS WAR TACTICALLY ^INSIGNIFICANT EVENTS HAVE BECOME STRATEGIC DEFEATS FOR AMERICA BECAUSE OF THE TREMENDOUS POWER AND IMPACT OF THE MEDIA AND BY EXTENSION YOU THE JOURNALIST#http://www.powerlineblog.com/archives/2007/10/018743.php^...") Di tutto questo discorso sulla manipolazione dei media americani contro lo sforzo delle truppe in iraq cosa è apparso sui giornali ? "..il generale Sanchez ctitica la strategia in iraq e descrive la guerra in Iraq come un incubo..." Esattamente come voleva dimostrare Sanchez con il suo discorso, che i media americani trasformano ongi notizia dall'Iraq in un attacco al governo e all'esercito americano (leggere per credere, questo è il discorso di Sanchez qui sotto) Del resto ^il generale Giap una volta in pensione disse la stessa cosa#http://johnibii.wordpress.com/2007/07/28/negative-us-news-media-rooted-in-tet/^ che dice Sanchez oggi rispetto all'Iraq della sconfitta americana in Vietnam, che i comunisti nordvietnamiti erano sul punto di arrendersi, ma "..fummo sollevati dal vedere che i vosti media ci stavano aiutando, i giornali e le TV americane causavano più danni in America che noi sul campo di battaglia..." ("...What we still don't understand is why you Americans stopped the bombing of Hanoi. You had us on the ropes. If you had pressed us a little harder, just for another day or two, we were ready to surrender! It was the same at the battles of TET. You defeated us! We knew it, and we thought you knew it. ^But we were elated to notice your media were definitely helping us. They were causing more disruption in America than we could in the battlefields#http://www.capveterans.com/the_duc_duc_resettlement_village/id43.html^ We were ready to surrender. You had won!" -General Giap, North Vietnam (memoirs) In Iraq come in Libano e poi ovviamente Palestina, le qaeda, al fatah, hamas, hezbollah compiono le loro stragi e provocazioni in funzione dei media occidentali sempre pronti ad attaccare l'america. Sanchez fa un discorso per denunciare i media che manipolano ogni notizia contro l'america in guerra e sui giornali è appare ".. Sanchez denuncia il fallimento della strategia in iraq...". ----------------- GOOD AFTERNOON LADIES AND GENTLEMEN SOME OF YOU MAY NOT BELIEVE THIS BUT I AM GLAD TO BE HERE. WHEN SIG ASKED ME IF I WOULD CONSIDER ADDRESSING YOU THERE WAS NO DOUBT THAT I SHOULD COME INTO THE LION'S DEN. THIS WAS IMPORTANT BECAUSE I HAVE FIRMLY BELIEVED SINCE DESERT SHIELD THAT IT IS NECESSARY FOR THE STRENGTH OF OUR DEMOCRACY THAT THE MILITARY AND THE PRESS CORPS MAINTAIN A STRONG, MUTUALLY RESPECTFUL AND ENABLING RELATIONSHIP. THIS CONTINUES TO BE PROBLEMATIC FOR OUR COUNTRY, ESPECIALLY DURING TIMES OF WAR. ONE OF THE GREATEST MILITARY CORRESPONDENTS OF OUR TIME, JOE GALLOWAY, MADE ME A BELIEVER WHEN HE JOINED THE 24TH INFANTRY DIVISION DURING DESERT STORM. TODAY, I WILL ATTEMPT TO DO TWO THINGS - FIRST I WILL GIVE YOU MY ASSESSMENT OF THE MILITARY AND PRESS RELATIONSHIP AND THEN I WILL PROVIDE YOU SOME THOUGHTS ON THE CURRENT STATE OF OUR WAR EFFORT. AS ALL OF YOU KNOW I HAVE A WIDE RANGE OF RELATIONSHIPS AND EXPERIENCES WITH OUR NATIONS MILITARY WRITERS AND EDITORS. THERE ARE SOME IN YOUR RANKS WHO I CONSIDER TO BE THE EPITOME OF JOURNALISTIC PROFESSIONALISM - JOE GALLOWAY, THOM SHANKER, SIG CHRISTENSEN, AND JOHN BURNS IMMEDIATELY COME TO MIND. THEY EXEMPLIFY WHAT AMERICA SHOULD DEMAND OF OUR JOURNALISTS - TOUGH REPORTING THAT RELIES UPON INTEGRITY, OBJECTIVITY AND FAIRNESS TO GIVE ACCURATE AND THOROUGH ACCOUNTS THAT STRENGTHEN OUR FREEDOM OF THE PRESS AND IN TURN OUR DEMOCRACY. ON THE OTHER HAND, UNFORTUNATELY, I HAVE ISSUED ULTIMATUMS TO SOME OF YOU FOR UNSCRUPULOUS REPORTING THAT WAS SOLELY FOCUSED ON SUPPORTING YOUR AGENDA AND PRECONCIEVED NOTIONS OF WHAT OUR MILITARY HAD DONE. I ALSO REFUSED TO TALK TO THE EUROPEAN STARS AND STRIPES FOR THE LAST TWO YEARS OF MY COMMAND IN GERMANY FOR THEIR EXTREME BIAS AND SINGLE MINDED FOCUS ON ABU GHARAIB. LET ME REVIEW SOME OF THE DESCRIPTIVE PHRASES THAT HAVE BEEN USED BY SOME OF YOU THAT HAVE MADE MY PERSONAL INTERFACES WITH THE PRESS CORPS DIFFICULT: "DICTATORIAL AND SOMEWHAT DENSE", "NOT A STRATEGIC THOUGHT", LIAR, "DOES NOT GET IT" AND THE MOST INEXPERIENCED LTG. IN SOME CASES I HAVE NEVER EVEN MET YOU, YET YOU FEEL QUALIFIED TO MAKE CHARACTER JUDGMENTS THAT ARE COMMUNICATED TO THE WORLD. MY EXPERIENCE IS NOT UNIQUE AND WE CAN FIND OTHER EXAMPLES SUCH AS THE TREATMENT OF SECRETARY BROWN DURING KATRINA. THIS IS THE WORST DISPLAY OF JOURNALISM IMAGINABLE BY THOSE OF US THAT ARE BOUND BY A STRICT VALUE SYSTEM OF SELFLESS SERVICE, HONOR AND INTEGRITY. ALMOST INVARIABLY, MY PERCEPTION IS THAT THE SENSATIONALISTIC VALUE OF THESE ASSESSMENTS IS WHAT PROVIDED THE EDGE THAT YOU SEEK FOR SELF AGRANDIZEMENT OR TO ADVANCE YOUR INDIVIDUAL QUEST FOR GETTING ON THE FRONT PAGE WITH YOUR STORIES! AS I UNDERSTAND IT, YOUR MEASURE OF WORTH IS HOW MANY FRONT PAGE STORIES YOU HAVE WRITTEN AND UNFORTUNATELY SOME OF YOU WILL COMPROMISE YOUR INTEGRITY AND DISPLAY QUESTIONABLE ETHICS AS YOU SEEK TO KEEP AMERICA INFORMED. THIS IS MUCH LIKE THE INTELLIGENCE ANALYSTS WHOSE EFFECTIVENESS WAS MEASURED BY THE NUMBER OF INTELLIGENCE REPORTS HE PRODUCED. FOR SOME, IT SEEMS THAT AS LONG AS YOU GET A FRONT PAGE STORY THERE IS LITTLE OR NO REGARD FOR THE "COLLATERAL DAMAGE" YOU WILL CAUSE. PERSONAL REPUTATIONS HAVE NO VALUE AND YOU REPORT WITH TOTAL IMPUNITY AND ARE RARELY HELD ACCOUNTABLE FOR UNETHICAL CONDUCT. GIVEN THE NEAR INSTANTANEOUS ABILITY TO REPORT ACTIONS ON THE GROUND, THE RESPONSIBILITY TO ACCURATELY AND TRUTHFULLY REPORT TAKES ON AN UNPRECEDENTED IMPORTANCE. THE SPECULATIVE AND OFTEN UNINFORMED INITIAL REPORTING THAT CHARACTERIZES OUR MEDIA APPEARS TO BE RAPIDLY BECOMING THE STANDARD OF THE INDUSTRY. AN ARAB PROVERB STATES - "Four things come not back: the spoken word, the spent arrow, the past, the neglected opportunity." ONCE REPORTED, YOUR ASSESSMENTS BECOME CONVENTIONAL WISDOM AND NEARLY IMPOSSIBLE TO CHANGE. OTHER MAJOR CHALLENGES ARE YOUR WILLINGNESS TO BE MANIPULATED BY "HIGH LEVEL OFFICIALS" WHO LEAK STORIES AND BY LAWYERS WHO USE HYPERBOLE TO STRENGHTEN THEIR ARGUMENTS. YOUR UNWILLINGNESS TO ACCURATELY AND PROMINENTLY CORRECT YOUR MISTAKES AND YOUR AGENDA DRIVEN BIASES CONTRIBUTE TO THIS CORROSIVE ENVIRONMENT. ALL OF THESE CHALLENGES COMBINED CREATE A MEDIA ENVIRONMENT THAT DOES A TREMENDOUS DISSERVICE TO AMERICA. OVER THE COURSE OF THIS WAR TACTICALLY INSIGNIFICANT EVENTS HAVE BECOME STRATEGIC DEFEATS FOR AMERICA BECAUSE OF THE TREMENDOUS POWER AND IMPACT OF THE MEDIA AND BY EXTENSION YOU THE JOURNALIST. IN MANY CASES THE MEDIA HAS UNJUSTLY DESTROYED THE INDIVIDUAL REPUTATIONS AND CAREERS OF THOSE INVOLVED. WE REALIZE THAT BECAUSE OF THE NEAR REAL TIME REPORTING ENVIRONMENT THAT YOU FACE IT IS DIFFICULT TO REPORT ACCURATELY. IN MY BUSINESS ONE OF OUR FUNDAMENTAL TRUTHS IS THAT "THE FIRST REPORT IS ALWAYS WRONG." UNFORTUNATELY, IN YOUR BUSINESS "THE FIRST REPORT" GIVES AMERICANS WHO RELY ON THE SNIPPETS OF CNN, IF YOU WILL, THEIR "TRUTHS" AND PERSPECTIVES ON AN ISSUE. AS A COROLLARY TO THIS DEADLINE DRIVEN NEED TO PUBLISH "INITIAL IMPRESSIONS OR OBSERVATIONS" VERSUS OBJECTIVE FACTS THERE IS AN ADDITIONAL CHALLENGE FOR US WHO ARE THE SUBJECT OF YOUR REPORTING. WHEN YOU ASSUME THAT YOU ARE CORRECT AND ON THE MORAL HIGH GROUND ON A STORY BECAUSE WE HAVE NOT RESPOND TO QUESTIONS YOU PROVIDED IS THE ULTIMATE ARROGANCE AND DISTORTION OF ETHICS. ONE OF YOUR HIGHLY REPECTED FELLOW JOURNALISTS ONCE TOLD ME THAT THERE ARE SOME AMONGST YOU WHO "FEED FROM A PIG'S TROUGH." IF THAT IS WHO I AM DEALING WITH THEN I WILL NEVER RESPOND OTHERWISE WE WILL BOTH GET DIRTY AND THE PIG WILL LOVE IT. THIS DOES NOT MEAN THAT YOUR STORY IS ACCURATE. I DO NOT BELIEVE THAT THIS IS WHAT OUR FOREFATHERS INTENDED. THE CODE OF ETHICS FOR THE SOCIETY OF PROFESSIONAL JOURNALISTS STATES: ...PUBLIC ENLIGHTENMENT IS THE FORERUNNER OF JUSTICE AND THE FOUNDATION OF DEMOCRACY. THE DUTY OF THE JOURNALIST IS TO FURTHER THOSE ENDS BY SEEKING TRUTH AND PROVIDING A FAIR AND COMPREHENSIVE ACCOUNT OF EVENTS AND ISSUES. CONSCIENTIOUS JOURNALISTS FROM ALL MEDIA AND SPECIALTIES STRIVE TO SERVE THE PUBLIC WITH THOROUGHNESS AND HONESTY. PROFESSIONAL INTEGRITY IS THE CORNERSTONE OF A JOURNALIST'S CREDIBILITY THE BASIC ETHICS OF A JOURNALIST THAT CALLS FOR: 1. SEEKING TRUTH, 2. PROVIDING FAIR AND COMPREHENSIVE ACCOUNT OF EVENTS AND ISSUES 3. THOROUGHNESS AND HONESTY ALL ARE VICTIMS OF THE MASSIVE AGENDA DRIVEN COMPETITION FOR ECONOMIC OR POLITICAL SUPREMACY. THE DEATH KNELL OF YOUR ETHICS HAS BEEN ENABLED BY YOUR PARENT ORGANIZATIONS WHO HAVE CHOSEN TO ALIGN THEMSELVES WITH POLITICAL AGENDAS. WHAT IS CLEAR TO ME IS THAT YOU ARE PERPETUATING THE CORROSIVE PARTISAN POLITICS THAT IS DESTROYING OUR COUNTRY AND KILLING OUR SERVICEMEMBERS WHO ARE AT WAR. MY ASSESSMENT IS THAT YOUR PROFESSION, TO SOME EXTENT, HAS STRAYED FROM THESE ETHICAL STANDARDS AND ALLOWED EXTERNAL AGENDAS TO MANIPULATE WHAT THE AMERICAN PUBLIC SEES ON TV, WHAT THEY READ IN OUR NEWSPAPERS AND WHAT THEY SEE ON THE WEB. FOR SOME OF YOU, JUST LIKE SOME OF OUR POLITICIANS, THE TRUTH IS OF LITTLE TO NO VALUE IF IT DOES NOT FIT YOUR OWN PRECONCEIVED NOTIONS, BIASES AND AGENDAS. IT IS ASTOUNDING TO ME WHEN I HEAR THE VEHEMENT DISAGREEMENT WITH THE MILITARY'S FORAYS INTO INFORMATION OPERATIONS THAT SEEK TO DISSEMINATE THE TRUTH AND INFORM THE IRAQI PEOPLE IN ORDER TO COUNTER OUR ENEMY'S BLATANT PROPAGANDA. AS I ASSESS VARIOUS MEDIA ENTITIES, SOME ARE UNQUESTIONABLY ENGAGED IN POLITICAL PROPAGANDA THAT IS UNCONTROLLED. THERE IS NO QUESTION IN MY MIND THAT THE STRENGTH OUR DEMOCRACY AND OUR FREEDOMS REMAIN LINKED TO YOUR ABILITY TO EXERCISE FREEDOM OF THE PRESS - I ADAMANTLY SUPPORT THIS BASIC FOUNDATION OF OUR DEMOCRACY AND COMPLETELY SUPPORTED THE EMBEDDING OF MEDIA INTO OUR FORMATIONS UP UNTIL MY LAST DAY IN UNIFORM. THE ISSUE IS ONE OF MAINTAINING PROFESSIONAL ETHICS AND STANDARDS FROM WITHIN YOUR INSTITUTION. MILITARY LEADERS MUST ACCEPT THAT THESE INJUSTICES WILL HAPPEN AND WHETHER THEY LIKE WHAT YOU PRINT OR NOT THEY MUST DEAL WITH YOU AND ENABLE YOU, IF YOU ARE AN ETHICAL JOURNALIST. FINALLY, I WILL LEAVE THIS SUBJECT WITH A QUESTION THAT WE MUST ASK OURSELVES--WHO IS RESPONSIBLE FOR MAINTAINING THE ETHICAL STANDARDS OF THE PROFESSION IN ORDER TO ENSURE THAT OUR DEMOCRACY DOES NOT CONTINUE TO BE THREATENED BY THIS DANGEROUS SHIFT AWAY FROM YOUR SACRED DUTY OF PUBLIC ENLIGHTENMENT?

corsa all'oro dei tedeschi - gz  

  By: GZ on Sabato 13 Ottobre 2007 04:02

Il principale quotidiano finanziario tedesco ha un articolo di prima pagina sull'improvvisa corsa all'oro dei tedeschi. Da luglio quando una banca, la IBK, è fallita in Germania e dei fondi hanno bloccato i riscatti e poi si sono viste le file di gente che ritirava i depositi dalla Northern Rock in Inghilterra e CFC in America per la crisi dei mutui ^i tedeschi si sono buttati a comprare monete e lingotti d'oro#http://www.handelsblatt.com/News/Vorsorge-Anlage/Anlagestrategie/_pv/_p/200729/_t/ft/_b/1334751/default.aspx/kruegerrand-im-kofferraum.html^. L'articolo racconta dei pochi negozi che hanno KrugerRand o altre monete d'oro che vengono presi d'assalto quando ne ricevono

Cambia l'atmosfera - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Ottobre 2007 21:19

quando il mercato è toro per miracolo scompaiono gli scandali o e quando ne capitano sono minimizzati, non hanno conseguenze e non ci si fa caso, ma quando il mercato diventa orso improvvisamente appaiono inchieste giudiziarie, reportage, casi di insider trading, incriminazioni, si pubblicano inchieste e libri di denuncia Ora c'è un mega caso di insider trading a EADS in Francia, stanno incriminando gente in america a Countrywide e in altre società coinvolte nei mutui e si comincia l'Italia è il mercato peggiore del mondo in termini relativi da circa un anno forse anche perchè avrebbe avuto in realtà degli scandali pesantissimi con la Popolare Lodi, Coppola, Ricucci, Italease, Unipol ed è incredibile che siano stati rimossi finora, con questa estate questo ladro di Fiorani che era sempre in Tv e sui giornali alle feste mondane, uno che rubava direttamente nei conti correnti di migliaia di persone milioni di euro. E' in arrivo ora ^un libro su queste storie#http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_35116.html^ ------------------------ ...in una lettera scritta al «Corriere della Sera» il 22 gennaio 2003 da una neolaureata di venticinque anni, di cui manteniamo riservato il nome. Era appena uscita da un periodo di stage e di lavoro alla Banca Popolare di Lodi. La lettera, in origine anonima, recapitata per posta pochi giorni dopo (c'è il timbro), è rimasta per anni malauguratamente intonsa, sepolta tra le carte d'archivio. Il perché lo spiegheremo più avanti. Quando la neodottoressa in economia si mette al computer, mancano oltre due anni alle inchieste giudiziarie, alla scoperta dei buchi in bilancio e all'emergere delle scandalose pratiche che ruotano intorno al pianeta Lodi e, in particolare, alla direzione finanza. I fatti di cui parla si riferiscono al triennio 2000-2003. Allora a fare scandalo era la banca bresciana Bipop. «Oggi – scrive la stagista – mi sono convinta dell'opportunità che io faccia conoscere anche ad altri le cose di cui sono venuta a conoscenza.» Basta, insomma, con «il far finta di nulla, questa deleteria e oramai radicata abitudine del popolo italiano [...]. Vorrei dire che quanto accaduto a Bipop, fra poco si presenterà con maggiore virulenza anche per la Popolare di Lodi». In poche righe la stagista descrive concretamente il malaffare all'interno della banca, facendo sembrare una barzelletta le ispezioni della Banca d'Italia e i controlli dei revisori e dei sindaci: «La cosa che più mi ha sconcertata è l'utilizzo scellerato che la banca fa dei nuovi strumenti finanziari [...]. Il capo della direzione finanza, Gianfranco Boni, è la vera mente di tutti questi giochetti e utilizza i fidi scudieri per compiere le sue malefatte [...]. Boni è in frequente contatto con tutta una serie di broker di Lugano, corrotti ben vestiti che non hanno alcuna conoscenza finanziaria se non la capacità di fregare». La giovane apprendista spiega le modalità con cui si crea il «nero» ai danni della banca e a favore di pochi eletti. Era in vigore, scrive, «un simpatico meccanismo: se la transazione va bene, cioè vi è un guadagno, tutti gli utili rimangono sul conto» della controparte complice, che «procede poi a effettuare i trasferimenti al buon Boni; se va male, le perdite vengono addossate alla banca. Semplice ed efficace». Siamo nel 2003, ricordiamolo. Questa ragazza vede brillare la stella di Fiorani, banchiere in grande ascesa, portato in palmo di mano dalla Banca d'Italia, dai politici e perfino dai vescovi. E contemporaneamente vede il marcio che c'è sotto. «Tutto il gioco è ben orchestrato e presuppone il coinvolgimento di non poche persone, soprattutto quelle deputate al controllo.» Proprio mentre la giovane neolaureata si stropicciava gli occhi per ciò che vedeva, una squadra di ispettori della Banca d'Italia, cui poi Fiorani invierà gentili e ricchi omaggi natalizi, moglie del capo ispettore compresa, stava passando al setaccio, per modo di dire, la Popolare. «Alla fine gli unici che ci rimetteranno saranno i piccoli risparmiatori [... ] . Quanto detto è solo il coperchio di un intreccio intricato [...]. Ci sono persone che sanno ma fanno finta di nulla [...]. E poi, come mai è fermo il fascicolo aperto dalla Procura di Lodi? Cosa fanno? Scaldano la carta? O sperano che le persone si dimentichino? [...] Alla fine a rimetterci siamo tutti [...] perché vi è una gestione da disonesti di un'azienda che potrebbe produrre valore per il paese [...]. Vorrei che la mia lettera fosse l'inizio di un qualcosa, vorrei avere la sensazione di vivere in un paese dove non è vero che sono sempre i più furbi che hanno la meglio.» Fiorani non avrebbe mai scalato l'Antonveneta, Ricucci non avrebbe mai trovato i soldi per dare l'assalto al «Corriere», Gnutti e i bresciani non avrebbero tanto prosperato, l'Unipol non avrebbe potuto tentare la conquista della Bnl, l'estate delle intercettazioni non ci sarebbe stata e noi non avremmo scritto questo libro, se al posto di Fazio o del revisore o del presidente del collegio sindacale ci fosse stata quella stagista di venticinque anni. Che non solo aveva capito tutto ma era addirittura convinta che rubare fosse un reato. Anche se lo si fa con la cravatta, con l'autista che aspetta sotto l'ufficio e con le sofisticate alchimie dell'alta finanza. Questa lettera non lascia scampo. C'è molto da raccontare, prima. Partendo da Lodi e arrivando a Roma, via Brescia e Bologna. E lo facciamo nel momento in cui il tempo posa una patina di indulgenza sui fatti e sui protagonisti di quella patologica stagione e mentre la prescrizione giudiziaria che estingue i reati non è più solo una possibilità ma una probabilità. «Basta con il far finta di nulla, questa deleteria e ormai radicata abitudine del popolo italiano.»

perchè la borsa italiana rimane indietro - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Ottobre 2007 12:31

ieri ho parlato al telefono con Sciarretta un giornalista che stava facendo un articolo sul perchè la borsa italiana rimane indietro rispetto alle altre benchè paghi dividendi medi del 4.6% e dicevo che sembra che la moda ora è tutto quello che è legato alla Cina e ai paesi emergenti, materie prime e simili e in Italia abbiamo poco in questi settori ma ci sono dei motivi più di fondo a causa dei quali l'Italia rimane indietro e nell'ultimo anno le borse emergenti sono salite del 30-40% e Milano del +2% e perchè per la prima volta dal dopoguerra abbiamo ora un deficit estero italiano basta guardare i giornali e confrontare quello che fanno ad esempio gli studenti asiatici che si scannano per passare l'ammissione ai politecnici e i nostri che nel 2007 ancora credono che lo stato italiano gli garantirà il futuro se scioperano contro il numero chiuso e gli esami di riparazione come nel '68 E' scomodo per uno che sta in Italia pensare di investire in Asia, ma come tendenza di fondo è inevitabile, come uno che nel V secolo dopo Cristo si ostinasse a investire nell'impero romano, conveniva investire nei goti, visigoti, alemanni, sassoni, angli, i popoli in ascesa

milioni di debiti che stanno andando a male - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Ottobre 2007 04:07

secondo me il mercato ha perso dopo pranzo a NY perchè mentre mangiavano hanno letto il Wall Street Journal con calma dove la storia più letta è un report devastante che mostra l'America piena di milioni di debiti che stanno andando a male e qualcuno ha detto dopo aver messo giù il giornale ".. ma cosa @£$"^/%&! compro ai massimi storici gli S&P qui..." ci sono in circolazione 10.3 milioni di mutui ad alto interesse, cioè con tassi più alti di almeno il 3% del normale (sull'8% o 9% o anche di più, ovviamente perchè al momento dell'erogazione del mutuo erano considerati a rischio)) di mutui ad alto interesse nel 2004-2006 ne sono stati fatti per 1.500 miliardi di dollari e questi hanno dei prezzi delle case che stanno scendeno al livello a cui lo avevano comprato o più basso Almeno un terzo può andare in default cioè per 500 miliardi. Tenere presente che le banche americane hanno capitale, mezzi propri per 50 miliardi. Se il famoso Libero ed Euribor, i tassi a cui le banche prestano tra loro sono tuttora ai livelli di agosto c'è un motivo non si tratta solo di messicani, hai milioni di persone che hanno comprato case che non potevano permettersi e in America il mutuo te lo danno lo stesso ma paghi anche il 14% come questa disgraziata che compra una casa da 460mila dollari e paga ora 8 mila al mese per la rata --------------- ...Last September, Darla Ball, a printer and copier saleswoman, purchased a $460,000 home in Las Vegas using an adjustable-rate subprime loan with an initial rate of 8.2%. At the time, she says, she expected to refinance before her interest rate resets to 14% next year, which will raise her monthly payments to $8,000 from $3,700. But in the past year, she says, prices of comparable homes in her subdivision have fallen to $310,000, which means she would not qualify for a new $460,000 mortgage, unless home values go back up to that level, an unlikely scenario. She says she has stopped paying her mortgage and is trying to negotiate with her lender. "I'm going to lose my home anyway," she says, "so why pay?" Fort Myers, Fla., is known for its boulevard lined with palm trees, bankrolled years ago by its most famous snowbird, inventor Thomas Edison. These days, the city is fast earning a reputation as an example of the deepening U.S. mortgage crisis. The area's median sales price for existing homes is down 22% since December 2005. Foreclosures are running at an all-time high. And there is no end in sight. ..

Gioco d'azzardo a Macao e domanda di petrolio - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Ottobre 2007 01:45

Las Vegas Sands è caduta in borsa giorni fa perchè come maggiore operatore di casinò a Macao in Cina ha detto che il gioco d'azzardo è aumentato molto meno delle previsioni perchè ora tutti preferiscono giocare in borsa in Cina e non vengono a Macao Stamattina la Cina ha fatto +5% e i "players" subito si sono buttati a comprare tutto quello che è "legato al boom globale" a mani basse, tra cui il ^petrolio#^ schizzato su da 80$ a 83$ di nuovo assieme a tutto il resto perchè, perchè se la Cina fa +5%, dopo che è già salita del 200% in un anno, lo usano come pretesto per spingere ancora sulle loro posizioni al rialzo "perchè il boom continua" Cioè la borsa cinese è una bolla simile al Nasdaq 2000 a questi livelli e la mandria dei gestori che la vede salire a livelli assurdi spinta da speculazione frenetica di 200 milioni di cinesi che si indebitano per giocarci d'azzardo la "interpreta" come un segno che la Cina comprerà tanto petrolio da compensare anche il calo di domanda di Giappone, Europa e USA che secondo la IEA nel 2008 non aumentano i consumi (per ora i paesi OCSE consumano ancora l'80% del petrolio) Comunque stasera dopo le 20 ho visto i cinesi invertire di un -5% a NY, il Nasdaq, da massimo a minimo di oggi, di un -2.5%, il rame di un -1.5%... e di riflesso c'è speranza anche per il petrolio Ma bisogna fare una premessa per inquadrare la cosa. E' una situazione assolutamente eccezionale che simultaneamente quasi tutte le borse di tutto il mondo, molte materie prime e molti cambi siano tutti ai massimi storici o vicini di un 2 o 3% dei massimi storici Oggi erano ai : Nuovi Massimi storici ---------------- China, Singapore, Hong Kong, Korea, Indonesia, Brasile, Petrolio, Nasdaq, S&P 500, Dow Jones, Dollaro Australiano, Dollaro Canadese, Nuovi Massimi degli ultimi 25 anni ---------------- Oro ed Argento A un -2% dai Massimi storici ----------------------------- Dax, CAC, Footsie, Aex, SMI, Frumento, Euro/yen, Euro, NZD/yen Mi sembra una situazione estrema che riflette un enorme speculazione da parte di istituzioni: il petrolio è incastrato in un blocco unico assieme al Nasdaq, S&P o l'indice cinese e gli altri asiatici e sudamericani, i vari Eur/yen o Aud/yen, Nzd/yen ... tutti sui massimi dell'anno o i massimi storici o vicini ai massimi storici e come il resto di questo Mega Trade il petrolio si rovescierà di colpo quando dovranno ammettere l'evidenza che l'economia sta franando in america e l europa la segue a ruota e il giappone resta debole per cui Cina ed emergenti da soli non sostengono un boom all'infinito

qualcuno vende i principali titoli cinesi - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 22:08

Stock: Shanda Interactive

i principali titoli cinesi a NY, Baidu, Shanda e simili hanno mollato dei -10% dai massimi fatti un ora fa

ciclici pesanti - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 14:27

Il motivo per cui dovrebbe dimezzarsi è sostanzialmente la recessione in arrivo e un discorso simile vale per Thyssen nell'acciaio in germania e Arcelor in Francia, Volkswagen, Michelin, Man nei camion e tanti altri più piccoli... (a meno che non abbiamo una grossa fetta di fatturato in asia, sudamerica e medioriente) Se mi sbaglio e l'economia globale continua a tirare anche nel 2008 ^Fiat#^, ^Carraro#^, ^Trevi#^, ^CNH#^, ^Danieli#^ e simili continuano, ma basta prendere i loro grafici degli anni '90 e si nota che oscillano del -70% come ridere appena l'economia rallenta e in questo ciclo hanno avuto delle percentuali mai viste, i beni durevoli comprati a credito come l'auto o la moto saranno i più colpiti in un rallentamento come quello che si intravede, i camion pure anche se di meno, i trattori probabilmente invece tengono i titoli "ciclici pesanti", quelli che hanno margini sul fatturato del 2-4% come Fiat e oscillazioni dei volumi e prezzi di vendita che seguono la congiuntura, quando la congiuntura va bene arrivano ad avere margini del 4% e un aumento del fatturato del 15% e fanno soldi e quando la congiuntura rallenta o c'è una mezza o intera recessione gli basta una piccola riduzione di margini e fatturato e di colpo azzerrano l'utile Poi c'anche il fatto che Marchionne ha creato aspettative eccessive con le sue costanti promesse di risultati "nel 2010..." confronta le sue dichiarazioni con quelli di qualunque altro CEO del settore auto e vedi che il mercato lo tratta come una superstar, promettere costantemente cose straordinarie sta funzionando molto bene, ma noto che parla molto di cose due o tre anni avanti e la realtà è che nel suo business se la congiuntura cambia non ci sono santi Vale per tutti, ad esempio Danieli, titolo ciclico pesante per eccellenza, lo puoi ancora comprare ? la Cina è sufficiente a spingere ancora ?...

Il Boom Globale non è per noi - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 12:00

Il mercato, gli esperti, i media e i politici ragionano come se il boom dell'Asia benefici tutti. Per cui se vedi Hong Kong, Shangai, Bombay schizzare su di un altro +3% vuole dire che l'economia mondiale è forte e poi ce n'è per tutti In realtà se guardi bene le quotazioni, le borse asiatiche saltano su ogni volta che il cambio Euro/Yen, Euro/Yuan sale (e così sterlina, corona, franco...) e il cambio Dollaro/Yen sale e ogni volta che la FED suggerisce che taglia i tassi ovviamente a dispetto del rialzo delle materie prime che ne viene ulteriormente alimentato (vedi il balzo enorme di tutta l'asia il 18 settembre quando Bernanke ha tagliato di 50 punti) Cioè l'Asia sale sempre grazie al taglio dei tassi USA che spinge a indebitarsi e al rialzo continuo dell'Euro. E l'Asia fa salire sempre il costo delle materie prime, cioè tutte cose che danneggiano alla fine la maggioranza degli occidentali i quali si indebitano di più per comprargli le merci e pagano di più le materie prime Ogni settimana appaiono dati sempre più deboli in Europa e USA e anche Giappone (la crescita è stata rivista ieri dal FMI a 2.1%, 1.9% e 1.7%) e sempre più forti in Asia, il deficit estero con la Cina aumenta del 40% annuo, l'indebitamento aumenta (in america questo mese è esploso quello con carta di credito che costa il 18% medio), il cambio però verso le valute asiatiche sale sempre e l'Asia gode (poi ci sono quelli che lavorano alla City o Wall Street o casi di aziende come Bulgari o Siemens che guadagnano) ----------- The U.S. economy used to manufacture things, have production, which created income for the middle class to save and invest, primarily in their homes. But over time the U.S. has migrated toward a type of globalization that is insidious to the middle class of America, who are paying a high price. In the U.S., those who own companies outsource cheap/slave labor to increase profits. The Chinese economy benefits as they export and their standard of living rises. The U.S. middle class loses jobs to China as a result and must go into debt to pay for higher living expenses as the dollar falls relative to other currencies. The dollar is falling because debt is rising and that debt is external: it is owed to other countries like China that incrementally demand more and more dollars to lend. As the U.S. middle class is now dependent on spiraling debt to finance consumption. Tax cuts further make the rich richer and don't help the U.S. middle class or poor. As the dollar falls, nominal stock prices (priced in dollars) rise further helping the rich and hurting middle class who don't own that many stocks (but encourages them to take this risk even when they can't afford losses because they are so in debt). Every time the Fed lowers interest rates, they de facto lower the dollar and further accelerate the process of transfer of wealth from U.S. middle class to Asia. The Fed must be careful to keep this process "slow" and "incremental" so U.S. middle class doesn't really catch on to how their wealth is being taken away and given to exporting countries like China. The U.S. rich support this as they are getting wealthier. Eventually, the U.S. middle class will become poor. Because they are in debt they will be slaves to those who have lent them money. They will lose their assets (foreclosure) but won't lose their debt, thus becoming indebted servants.

30.000 punti - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 11:35

Stock: Hong Kong iShares MSCI

Hong Kong, che è una borsa che capitalizza più del doppio di Milano, sta per toccare 30.000 punti, era a 20.000 punti in agosto per salire da 10.000 punti a 20.000 punti ha impiegato da metà 2003 a metà 2007, quattro anni per salire da 2.000 punti a 2.900 punti sei mesi il fatto è che è un esempio contagioso

Scenario del Petrolio - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 03:09

Dopo la borsa il petrolio è forse la cosa più interessante sui mercati visto che è salito da 20 a 80 dollari al barile negli ultimi 4 anni e sembra restarci un mese fa ho preso nota di questa intervista a un top esperto di greggio e ho aspettato che il greggio salisse ancora e si fermasse e oscillasse. Forse ora è il momento di utilizzare quello che dice Questo Mike Rothman dice che la domanda di energia in Giappone, USA e Europa salirà di circa ZERO l'anno prossimo, meno dell'1% e quella della Cina e India del 5% e dato che bene o male i paesi OCSE consumano ancora l'80% del greggio la domanda dovrebbe salire del 2% e rotti l'anno prossimo l'offerta invece avrà se uno tiene conto di tutto incluso etanolo e simili il più grosso incremento dagli anni '70 e secondo lui una volta che i fondi che sono long petrolio da ottobre 2003 (quando si accorsero che in Iraq le cose andavano male e non si pompava più petrolio ma meno) si devono arrendere all'evidenza che la storia della "Cindia" non basta e liquidano crolla a 45$ ---------------------------------------------- Where Is Oil Headed? A Contrarian Says $45 Interview With Mike Rothman, Senior Managing Director, ISI Group By SANDRA WARD AS THE ORGANIZATION OF THE PETROLEUM Exporting Countries convened last week in Vienna, we naturally turned for the inside scoop to Mike Rothman, head of integrated oil research of the ISI Group, an economic research and investment-strategy firm based in Manhattan. A regular at OPEC meetings since 1986, a top-ranked energy analyst and a consultant to governments, Rothman is nothing if not in the know. Before joining ISI in 2005, Rothman was the former chief energy strategist at Merrill Lynch, where he worked for 20 years. It has been his contrarian contention the past few years that the dynamics surrounding the spike in oil prices have been out of whack with certain fundamental industry truths, and a day of reckoning is at hand. Here's his case for $45 oil and why investors should be underweight the energy sector. Barron's: What's the view from the OPEC meeting? The Saudis agree to increase output and crude goes to new highs. Rothman: That's not the story. The story is not the increase, the story is why the Saudis are pushing for an increase in production. A big part of the answer is that it seems that the Saudis want to try to take the froth out of the oil price because they are concerned about what higher prices have done to supply and demand. Over the past year, Saudi Arabia has had to cut its production by almost a million barrels a day to accommodate the impact of non-OPEC supply growth and because of weaker-than-expected world oil-demand growth. It wasn't that they were depriving people of barrels, but OPEC had less demand for their oil -- and the bulk of the cuts occurred in Saudi Arabian production. The Saudis are about to bring on a big field in the fourth quarter, Khursaniyah, that's an 800,000-barrel-a-day project, and they are looking at demand numbers that are being revised downward. World oil-demand growth hasn't been at nearly the pace people thought it would be. What are your forecasts for demand growth? My forecast for the fourth quarter, excluding Angola and Iraq, is for about 26.6 million barrels a day. Their production right now is about 26.8 million barrels a day. From these levels it doesn't look like they have to raise output. Mind you, it's not the consensus view. The consensus view, which is from the International Energy Agency, is that demand is going to be about a million and a half higher than what I am talking about, and most people use the IEA forecast. OPEC is producing at a level that even their internal supply-demand model suggests is probably the right number for what they would need to supply -- in other words, what the market is going to demand. Qualitatively, you should know nobody is being deprived of barrels. Now, with the Saudis pushing for a higher quota, it is not about making barrels available to meet demand. It's about sending a signal or trying to lever down oil prices. The reason they want to do that is because the higher average price levels we've seen for the last couple of years have affected demand growth, and they have affected supplies from non-OPEC countries and for alternative energy supplies. The Saudis are the ones bearing the brunt of that because as demand for their oil has dropped, they have been the ones that have had to cut back. There was talk they would delay increasing output because of concerns about the impact on prices. That issue, of how do you engineer a soft landing, is really a tricky issue because the amount of speculative paper in oil has increased dramatically. The level of open interest in crude on the New York Mercantile Exchange has tripled in the last three years. The over-the-counter market, according to data from the Bank of International Settlements, suggests outstanding positions in oil about 20 times as big as the Nymex. Now we didn't have a big OTC market back in '85, '86 or '88 or '94, nor in the '98-'99 price crashes, so the big concern right now is when the unwind happens, it could be terribly disruptive. If you look at an oil-price chart back to 1983, when crude started trading on the Nymex, all you will ever see in the price patterns are V-tops and V-bottoms. What happens when hedge funds who have been net long in crude since October '03 decide to go short or sell? You can understand the concern. It's not just about easing prices; there is the potential for a blood bath. So how do you explain crude prices rising to new highs after the Saudis announced they would increase production? It would be an understatement to say I was taken aback by that. In a few days, the market went from expecting no hike in production, to expecting a largely symbolic increase, to getting a final agreement to inject 500,000 barrels a day above existing levels -- which is the equivalent of a 1.4-million-barrel-a-day boost in quotas. The big question at the meeting is, "What is bolstering the price?" I'm not sure, except the market seems to still believe the world is running out of oil. What about the demand from China and India and the notion that supplies have peaked? The data doesn't show it. If you look at the International Energy Agency industry data and you do an apples-to-apples comparison of non-OPEC supplies, supplies from all of the countries outside of OPEC, you will see growth rates are running substantially higher than people believe to be the case. Growth in non-OPEC supply this year looks like it will be about 1.3 million barrels a day, and that number is about twice what people believed would be the case. And the Saudis clearly have the barrels available. They are bringing on new fields. Khursaniyah is coming on in the fourth quarter, Nuayyim next year and Shaybah next year and Khurais in 2009. These are fairly big additions. o what are people missing? I have never seen the gap between reality and the perception of reality as big as it is right now. The perception of what I call Chindia, the idea that demand growth globally is robust and is going to be led by the emerging-market economies of China and India, is still strong. It is a great idea. But when you look at the data, you will see it doesn't match, and when you talk about peak oil and see what is happening to non-OPEC supply, there is a problem because supply growth this year is going to be one of the largest in almost 30 years, and next year looks like it is going to be similar to this year. Guys like me care about the totality of non-OPEC supply growth, even biofuels, or non-oil fuel, which are a subset of the non-OPEC supply curve. Biofuel supplies, which include soybeans for diesel fuel and corn for ethanol, will be up this year roughly 350,000 a day versus last year. That's a big number, about 40% in terms of its volume. It is going to be up by a similar volume in 2008. This is in response to higher average oil prices and concerns about availability. Why the big disconnect between perception and reality? I've got to tell you I don't know what the answer to that is. I do feel like I'm going through the reverse of what I went through in 2000 through 2003. In 2000, I was described as a "foaming at the mouth" oil bull. At Merrill Lynch we had a view the oil price would average in the mid- to upper 20s. We thought OPEC would adjust production, and when we spoke with investors about our views, they looked at us as if we were taking drugs. The catalyst that actually repriced energy equities and moved the whole back end of the oil-price curve was when Royal Dutch Shell wrote down reserves in early 2004. That was the catalyzing event. I don't think people are aware that demand has really fallen off so much. The rate of global oil-demand growth has really slowed pretty dramatically since '04. I've had to make a large downward revision for the second quarter, and it looks like I am going to have to make another one for the third quarter. A chart of the OECD [Organization for Economic Cooperation and Development] countries shows demand growth has been negative, with the exception of a small gain in the second quarter; that's the first time since 2005 that there's been some growth in demand, and it was modest. That's the worst showing since the '80-'82 recession. What about demand in the U.S.? We have seen a very recent significant slowdown in U.S. oil-demand growth. Also, jet-fuel demand historically has been a leading or coincident indicator for the economy, and jet-fuel demand has turned negative. That is not an economic forecast. But when jet-fuel demand is really soft, you have got to worry about whether something's going on with the economy. Well, is demand slowing because of high prices or because the economy is slowing? That is hard to say. Guys like me count barrels. But when you see oil-demand growth slow, you figure there are two things going on: There is substitution and there is conservation. People try to do more with the same number of barrels or they use alternatives. They may use more coal. They may increase their burn of natural gas in place of oil. They drive less. They may car pool. I'm not going to sit here and make up answers that I don't know. I just know that the rate of oil-demand growth has really been much lower than what has been forecast. I know I have had to make very big negative downward revisions in demand over the last three years, and it tells me that higher prices affect consumption. Three of my five kids drive, and last summer two of them stopped driving because I wouldn't buy their gasoline. But in the bigger picture, global demand was supposed to be so strong that it wouldn't affect oil prices. That's the "Chindia" story. I don't debate that demand in developing countries will grow. But the argument is that it is going to grow as it did in '04, at 15% or 16%, regardless of oil prices. And you say 2004 was an aberration? I haven't seen anything like it in 26 years. It wasn't even clear that what happened in '04 truly represented consumption. We don't know if some of it was stockpiling for precautionary reasons by developing countries. When you measure oil demand in a developing world economy, you're looking at disappearance, because the data for actual consumption by countries is very difficult to come by, and in many cases nonexistent. Then the question is whether that volume makes sense given other types of data. All I know is that for the last three years, I've revised my numbers down for China. It is not that they are not having oil-demand growth, but it is not 15%. It is 5%. It is 4%. It is 6%. It is 3%. It ain't 15%. So if you were the "foaming at the mouth" bull back in 2000, what would you call yourself now? It is very hard for me to say that I am a bear when I think oil is going to land at $45 to $50; historically, oil prices eventually settling at $45 to $50 is quite high. But compared to what the market is pricing and compared to probably most of my contemporaries, my forecast makes me a bear. We recommend underweighting the sector right now. I'd say nearly a 50% price drop is bearish. The concern is about the magnitude and speed and timing of the unwind given a precipitous drop in prices. It will be painful for companies. I have seen this movie before. There are a huge number of similarities between '99 up to now and the '73-'80 cycle. Thanks, Mike.

Marchionne promette molto - gz  

  By: GZ on Giovedì 11 Ottobre 2007 02:33

Stock: FIAT

Fiat costa ( come Prezzo/Utili ) solo 12 volte gli utili tipo Unicredito come dice TOL ? Dato che il titolo è quasi a 23 euro vuole dire : 23/12 = quasi 2 euro di utile per azione ho citato l'ultimo report (di Chevreux non della Borsa Italiana che non ne produce) con proiezioni, 2007 e 2008 che ho trovato free sul web così tutti lo possono leggere, datato luglio 2007, ce ne saranno anche altri magari di settembre, mostramene un altro più recente, ma intanto anche ^Bloomberg indica gli stessi dati#http://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=F:IM^... ..e cioè che in base a 1,36 euro per azione previsti per dicembre 2007 Fiat costa 17 volte gli utili. Se Marchionne da luglio ha alzato la stima di utile sui 1.80 euro per azione per fine 2007 (necessari per avere un P/E di 12), quando la stima per il 2008 era a 1.68 euro per azione solo due mesi fa... cioè se da questa estate di colpo ha alzato le stime 2007 sopra a quelle 2008 beh.... ci sarà un comunicato in cui Fiat ha alzato del 30% le stime di utile da luglio ?...non sarà che questa notizia clamorosa l'ha passata solo a TOL e alla sua famiglia... e il titolo che era a 23 euro a luglio non è salito con una notizia così eclatante ? attendo con ansia un link al report in cui Marchionne parla di 1.80 euro di utile 2007 Per quanto riguarda la valutazione, in base a 1.36 euro di utile per azione a fine 2007 e un prezzo di 22.6 euro Fiat costa come EV (debito + capitale) sui 6.4 volte l'utile contro una media europea di 4.5, BMW costa 4.7 ad esempio. Poi a fine 2008 Marchionne promette, ma per ora... per quanto riguarda la storia di Cassino ------------------ "...MILANO (Reuters) - La Fiat potrebbe produrre nello stabilimento di Cassino le auto Mercedes del segmento C...." ---------------- è una notizia che indica semplicemente che tuttora Fiat ha capacità inutilizzata in Italia come ha sempre avuto da anni, notizia vaga come tante e se fosse vera impatta quanto ? e quando, fra due anni ? ... per quanto riguarda : --------------------------------------------- ...L'amministratore delegato della società ha poi puntualizzato che i vertici e gli addetti del gruppo continuano a lavorare e si preparano 'a fare altri record nel 2010'.... ------------------------------------------------- Marchionne è l'unico AD del settore auto che da per certe le proiezioni, "record", 3 anni avanti, una cosa che nessuno si sogna di fare nel business perchè basta che tra 6 mesi la congiuntura gira e salta tutto Il mercato da credito a Marchionne per queste promesse 2 o 3 anni avanti perchè ha avuto due anni fortunati ed è un genio delle PR, ma nel settore auto parlare dei numeri del 2010 come se fossero dati certi non ha molto senso

un sistema facile facile e sicuro - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Ottobre 2007 13:45

Ok, lancio un nuovo servizio, un sistema facile facile e sicuro Il future cinese a Hong Kong (che è molto liquido, più del MIB40) in genere tra le 9 e le 10:30 italiane si muove del 2% in linea retta e a differenza degli indici europei che vanno a zig-zag poi non cambia mai direzione fino alla fine se apre la sessione (ne hanno due e poi una pausa in mezzo) sopra la media poi sale fino alla chiusura se apre sotto la media poi scende sempre fino alla chiusura il sistema è semplice e lo rivelo gratis: quando riapre il future cinese dopo la pausa che hanno verso le 8 italiane compri se sale e vendi se scende, usi la media di 21 a 5 minuti ad esempio ma non è uno scherzo, sono giorni che osservo cosa fa tra le 8:30 e le 10:30 e non c'è confronto con MIB, DAX, CAC, Footsie, S&P, inoltre è una cosa rapida, sono oscillazione sempre del 2%, dura solo un ora e mezza, hai finito per le 10:30 Il simbolo ad es su IB è HHI e il contratto è ottobre, non dicembre

troppa leva - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Ottobre 2007 11:44

c'è una ^lunga storia sul New Yorker molto ben scritta#http://www.newyorker.com/reporting/2007/10/15/071015fa_fact_cassidy^ era long e vendeva put per cui anche se il mercato è risalito poi sui massimi nel punto di minimo di agosto lo hanno fatto liquidare perchè non aveva margini il problema sembra che usa troppa leva per riuscire a fare dei +60% annui e così poi ogni 4-5 anni fa un -75%, ma gli sono rimasti dei soldi non è che Goldman Sachs con il suo mega fondo che ha perso un -55% sia tanto diversa, sospetto che ci sia molta gente che usa troppa leva in giro ad ogni modo Niederhoffer ha avuto una vita interessante, più che un trader o speculatore è un intellettuale e anche un ex campione sportivo e poligamo, ha pure due famiglie simultaneamente

Soledad Aviles - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 21:32

le borse occidentali hanno assorbito senza danni questi 150 o 200 o 300 miliardi di perdite su derivati dei mutui immobiliari americani (le maggiori banche hanno scaricato sulla trimestrale circa 30-40 miliardi di perdite finora e il mercato fa finta che il resto non esista) ma per un idea di cosa ci sia sotto leggi questo articolo oggi del LA Times con la storia del povero immigrato messicano Soledad Aviles con 5 figli che compra la casa e poi non leggendo l'inglese bene si ritrova a pagare 4.500 dollari al mese, a perderla e cade pure gravemente malato leggi che questo immigrato messicano che guadagnava 9 dollari l'ora (6.6 euro al cambio attuale) contando sull'aiuto di un paio di figlie che lavoravano ma non si capisce bene come ha comprato una casa probabilmente da 200 metri quadri con giardino per 615,000 mila dollari non avendo detto signore nemmeno un conto bancario (!) per non parlare di una storia creditizia non si qualificava molto bene per cui gli hanno assegnato un tasso di interesse sul 9% al mese (come mai fanno un mutuo del genere ? perchè per costruire un CDO da vendere a una banca francese o un fondo giapponese o un fondo hedge occorre avere anche una componente che offra rendimenti elevati e per questo metti dentro il Soledad a cui fai pagare il 9% visto che ormai anche la Malesia e la Colombia e il kazakhstan pagano dei 6.8%) quindi hai ^immigrati da 9 dollari l'ora che comprano una casa da 615 mila dollari#http://www.latimes.com/business/la-me-housing8oct08,1,232295.story?coll=la-headlines-business^ che qui da noi non acquistano nemmeno i medici se non dopo 15 anni almeno e si ritrovano a pagare interessi del 9% sul mutuo per cui per pagarelo dovrebbero mangiare solo erba e prostituire la figlia Comunque tutto è bene quello che finisce bene. Come conseguenza del fatto che centinaia di migliaia di case comprate in questo modo vanno ora in asta la FED ha tagliato i tassi per aiutare Soledad Aviles (che una volta persa la casa deve ora risparmiare e riceverà un tasso più basso...), Goldman Sachs è andato short i bonds immobiliari (una volta notato che sotto detti bonds che vendeva in europa c'era il Soledad a 9 dollari l'ora) aumentando gli utili del +79% e l'S&P è salito

Hong Kong che sale ora 10 volte di più di noi - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 17:01

lasciando da parte il caso limite della borsa cinese vera e propria a Shangai (in cui comunque un italiano può investire solo in modo indiretto) la principale borsa asiatica assieme al Nikkei è quella di Hong Kong che contiene società che operano in tutta l'Asia (anche in Cina ovviamente a cui è correlata) Bene, negli ultimi 6 mesi hai: Hang Seng di Hong Kong +40%, da 2.000 punti a 2.800 punti Eurostoxx 600 (in pratica tutta l'europa) + 4%, da 371 a 386 punti +40% in sei mesi è incredibile per una borsa matura da 4mila miliardi che esiste da 40 anni e non è quella colombiana o indonesiana E guarda caso i rialzi della borsa di Hong Kong seguono quelli dell'Euro verso lo Yuan. Cioè più i pirla europei lasciano salire l'euro verso lo yuan (visto che un vangattio di costo del lavoro, costi ambientali, costi burocratici vari di 10 a 1 alla Cina non basta e vogliono anche un 20% dal cambio svalutato) e più le borse cinesi esplodono La morale è che se pensi che tutto questo continui è inutile sprecare tempo con titoli italiani o francesi o svizzeri, tanto vale comprare direttamente Hong Kong che sale ora 10 volte di più di noi

Numeri che sfidano il buon senso - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 15:52

...e tutta una vecchia parmalat prima o poi verra giu ........ ---------------------- Anche quest'anno non sembra proprio, ma il motivo per cui viene da pensare alla parmalat o gli schemi piramidali è questo: se io, ad esempio, ho un reddito che cresce in 8 anni di 40 mila, mi indebito progressivamente per 210 mila e non risparmio quasi niente ma investo tutto, dopo dieci anni mi ritrovo 400 mila di ricchezza in più ? cioè avendo sottratto il debito quasi 200 mila in più di valore del patrimonio (immobiliare, azionario obbligazionario...) ? A livello aggregato è quello che è successo in America e anche in Europa da inizio anni '90 ad oggi Per un individuo, indebitarsi molto fa arricchire solo se trova degli investimenti che rendono e gli pagano abbondamentemente il costo degli interessi, cosa che riesce sistematicamente a gente come Zalesky, Berlusconi, Debenedetti, Benetton o altri imprenditori o investitori esperti, ma non invece a tutti, perlomeno in modo continuo Quando invece per diversi anni riesce a chiunque abbia investito soldi in quasi qualunque settore (eccetto i bot e cct) e in tutti i paesi del mondo ci si chiede come sia possibile In america il reddito dal 1998 è salito di 4mila miliardi, il debito di 21mila miliardi e la ricchezza finanziaria LORDA (non mostrata in tabella) di circa 40 mila (per cui quella netta di quasi 20 mila miliardi) Come nota Ned Davis Research che ha messo assieme la tabella viene anche da dire che per produrre 1 dollaro di reddito ne occorrono ora 5 di debito, mentre fino agli anni '60 il rapporto era una volta e mezzo che a buon senso sembra più logico

E' salito tutto e quindi scenderà tutto - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 14:01

Gano, la previsione è molto semplice, da inizio 2003 è salito TUTTO, (cambi, materie prime, borse ... vedi grafico) per cui in base a quello che succede, "...senza fare ragionamenti sul perchè.." o sei ottimista su tutto o pessimista su tutto Questo si riflette nel fatto che ad esempio la ricchezza finanziaria NETTA (da debiti) in America è salita da 28.000 miliardi nel 1997 a 56.000 miliardi nel 2007, raddoppiata in dieci anni ! Non si tratta di grafici, si tratta del fatto che la ricchezza finanziaria di paesi maturi come gli USA e l'Europa non raddoppia in 10 anni, non è normale sono salite le borse euro, USA, sudamericane, asiatiche e emergenti, nessuna borsa è scesa nel 2003, 2004, 2005, 2006 ! Nel 2007 solo Nikkei, Italia, Spagna e Svizzera erano leggermente in rosso fino a dieci giorni fa e ora sono in verde le europee sono saliti tutti i cambi del mondo contro dollaro (eccetto lo Yen tra quelli liberi) dal rublo al real al peso alla corona.... sono saliti Oro, Petrolio e tutte le materie prima (salvo legno e cotone) sono saliti anche i junk bonds e i bonds corporate e persino i treasury, bund, btp e japanese bond sono circa pari e sono saliti gli immobili ovunque (dal 1993 fino ad agosto 2006 in USA, fino a settembre 2007 in Inghilterra e nel resto del mondo sono ancora sui massimi salvo giappone e germania) E' ovvio che la cosa non può durare e prima l'immobiliare americano ha toccato il tetto, poi quello inglese, poi il Nikkei nel 2006, forse ora le borse europee e gli indici americani medio piccoli (che sono sotto i massimi di luglio) e poi pian piano anche l'S&P e Nasdaq e alla fine anche le borse asiatiche e sudamericane e il petrolio Nella foto: Eurostoxx 600, EPP (indice Asia emergente), Oro, Petrolio, Euro. E' un unico mercato di tutti gli asset che salgono (escluso il dollaro)

Il mercato è tornato simile al 1999 - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 04:26

Stock: Nasdaq 100

Louis Navellier questo gestore azionario fondamentale, secondo me geniale e che comunque come numeri ^ha stracciato quasi tutti negli ultimi 25 anni#http://www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=3717&reply_id=85223^, è positivo perchè vede altri due tagli dei tassi entro dicembre della FED e soprattutto dice che da agosto è successa una cosa grossa in america, per la prima volta dal 2001 si nota uno spostamento dallo stile "value/small cap" e "arbitraggio" verso quello "growth/multinazionale" e "fondamentale". Per 5 anni gli indici a medio-piccola capitalizzazione hanno fatto molto meglio degli indici come Nasdaq e S&P e soprattutto i titoli a basso P/E (energia, utilities, finanziari, costruzioni, miniere, materials..)sono andati meglio di quelli ad alto P/E questo aveva fatto sì che ^dominassero i fondi "matematici" che fanno arbitraggio#http://www.navellier.com/commentary/weekly_marketmail.aspx^ costruendo indici ad hoc in cui prevalevano sempre alla fine i titoli a basso P/E e small cap scelti in modo computerizzato da agosto il mercato è tornato su spinto soprattutto dal Nasdaq come non si vedeva da anni e dai titoli a grande capitalizzazione multinazionali tipo McDonald, P&G diciamo che è tornato di colpo molto simile al mercato 1998-1999 I finanziari ad esempio hanno mostrato questa settimana perdite sensazionali per 25-30 miliardi tra Merril, Citi, Bear e simili sui mutui, ma il mercato ha reagito comprando furiosamente Oracle, Apple, Google, ^Rimm#^, Intel e i titoli cinesi, tutta roba che costava già in media 40 volte gli utili. Il Nasdaq fa nuovi massimi di continuo mentre la massa dei titoli non ha ad esempio fatto ancora un nuovo massimo (vedi il Value Line o il Russell 2000). Al momento a NY il mercato è alla ricerca di tutto quello che è multinazionale e promette crescita del fatturato, è diventato un mercato selettivo che spinge su senza paura titoli che costano 40-50 volte gli utili purchè siano esposti all'Asia e con prospettive di crescita Sul lato opposto intanto Peter Thiel, il gestore con stile "macro" genialoide (fondatore di Paypal, ex campione USA di scacchi, tuttora a +250% negli ultimi 4 anni con Clarium) ha avuto un disastroso -9% in settembre che per un mega hedge fund è moltissimo perchè si buttato short gli indici in modo pesante e inusuale molto raro che un hedge fund da 2 miliardi e rotti si esponga al 70% short, Thiel dice che la FED non può tagliare i tassi perchè rischia l'inflazione Ovviamente uno dei due ha torto, ma noto che da stili diversi (opposto, uno sceglie i titoli ad uno ad uno e l'altro usa temi "macro") tutti e due dicono che agosto è uno spartiacque

Il mercato continua a salire senza accorgersi della recessione - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Ottobre 2007 20:00

Stock: S&P 500

Merril Lynch, o meglio il suo economista per l'America David Rosenberg, ha mostrato questa settimana che il mercato di solito non si accorge che è arrivata la recessione e continua a salire fino a quando non è iniziata, salvo poi colare a picco di colpo, vedi qui sotto l'esempio ^fornito da Merril per le due ultime recessioni del 1980 e 1990#http://bigpicture.typepad.com/comments/^ Aggiungo io che nel 2001 la recessione iniziò ufficialmente a inizio 2001, ma come sempre succede poi le stime di PIL sono riviste successivamente e alla fine si è stabilito che iniziò al terzo trimestre 2000, cioè ^al 30 settembre 2000 quando il PIL USA si ridusse di 30 miliardi circa rispetto al trimestre precedente#http://www.sjsu.edu/faculty/watkins/rec2001.htm^ E anche allora l'S&P 500 continuò a salire stupidamente fino a settembre 2000, toccando 1.530 subito prima di inabissarsi Tra un anno vediamo se è successo lo stesso anche stavolta, nota sempre Merril Lynch che 8 indicatori economici su 10 in USA sono usciti sotto le previsioni di recente

Il mercato continua a salire senza accorgersi della recessione - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Ottobre 2007 19:59

il Vietnam ! - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Ottobre 2007 02:28

il Vietnam dice oggi che smette di comprare dollari per tenere basso il suo tasso di cambio perchè l'inflazione è salita al 9% e quindi ci rinuncia e lascia ora salire il cambio ora uno dice sì va beh... anche il vietnam ora... ma il Vietnam ha riserve in dollari per 40 miliardi di dollari, cioè quanto l'Italia o la Francia ad esempio cioè il Vietnam è una "mini-mini-Cina" che fa quello che fanno tutti in Asia, cioè fa comprare dalla sua banca centrale tutti i dollari degli esportatori e in cambio gli stampa la valuta locale per impedire che questi cambino i dollari (od euro) in valuta locale, facendola salire questo è il sistema degli asiatici per tenere sottovalutate le loro valute e invaderci di merci, ma ovviamente richiede che stampi moneta locale perchè la Banca Centrale deve comprare ogni mese tonnellate di dollari (ed euro). Ovviamente così creano un enorme bolla di investimenti, di borsa e alla fine l'inflazione (altrimenti avremmo fatto tutti così, che si fa prima) Il vietnam essendo l'ultimo arrivato, più debole, e non avendo peso per cui non deve preoccuparsi delle conseguenze è il primo a mollare

Il fondo comune migliore che esiste oggi - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Ottobre 2007 01:47

Il fondo comune migliore che esiste per quello che ho letto io (considerando la performance storica, i risultati complessivi del gestore, la dimensione, il tipo di orientamento e ovviamente anche la ^classifica rispetto agli altri fondi#http://home.businesswire.com/portal/site/google/index.jsp?ndmViewId=news_view&newsId=20070926005329&newsLang=en^) è il nuovo fondo ^"NAVELLIER FUNDAMENTAL A" di Louis Navellier#http://finance.yahoo.com/q?s=nfmax^, quest'anno a +19% di cui +13% nell'ultimo trimestre (!), che è anche molto piccolo per cui può muoversi meglio dei pachidermi Navellier nel 1980 ha creato una newsletter che dopo 27 anni è la prima delle 300 classificate da Hulbert come performance media (19% medio annuo contro un 12.7% dell'indice generale Wilshire in America) e i suoi fondi stanno andando molto bene da anni Navellier è noto soprattutto per strategie di "crescita" tipo tecnologia o emergenti, ma non solo, in effetti usa un approccio computerizzato che cerca la massima crescita (di fatturato, utili, cash flow) a parità di volatilità, ma guarda anche a cosa è di moda mese per mese Nel suo report mensile fa notare come se uno confronta i titoli "growth" ad esempio il Russell 1000 growth, simbolo IWF, con i titoli "value" ad esempio il Russell 1000 value simbolo IWD, la ^proporzione "growth"/"value" sia come performance di borsa che come denaro allocato è la più squilibrata dal 1977#http://www.navellier.com/downloads/pa_fundamental_a.pdf^ ! In estrema sintesi "growth" sono le società che crescono come fatturato del 20-30% annuo medio e "value" quelle che costano meno della media del mercato come Utile/Prezzo Questo vorrebbe dire che nonostante il gran parlare di "crescita mondiale" in termini di borsa finora il mercato ha premiato troppo i titoli con P/E bassi tipo banche, energia, utilities, telecom e c'è spazio invece sui tecnologici, emergenti aggressivi, biotech, oil service tipo Saipem che sembrano cari (costa 34 volte gli utili) e simili Un esempio è ^Varian Semiconductor (VSEA)#http://seekingalpha.com/article/47618-secular-market-share-gains-juice-up-varian-semiconductor^ che vende per l'80% in asia

un altra occasione di acquisto ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 03 Ottobre 2007 13:23

alle 6 di questa mattina l'indice cinese a Hong Kong ha toccato i 18.600 punti. Il 17 agosto era sceso a 10.400 per cui è "rimbalzato" di un +78% in un mese e mezzo con il massimo di stanotte (massimo storico ovviamente ma quest'anno ne ha fatti 43 di massimi storici). Ha però chiuso a 17.000 punti dando indietro un -8.5% in tre ore scarse e non è una borsa secondaria, capitalizza ora circa 3.000 miliardi di dollari, più della borsa tedesca, per cui questa è un oscillazione di 250 miliardi di capitalizzazione in tre ore un altra occasione di acquisto ? un segno che ha finalmente invertito ? (anche ieri c'era il vecchio Greenspan che ora non sta zitto per più di 24 ore che diceva che "..se mai è esistita una bolla speculativa questa è la borsa cinese..:")

BIK = Brasile, Russia, India, Cina - gz  

  By: GZ on Lunedì 01 Ottobre 2007 19:09

Stock: BRIC

in giugno è stato creato un ETF a NY che comprende le 100 maggiori società Cinesi, Indian, Russe e Brasiliane e il simbolo è BIK, approssima il famoso "BRIC" (Brasile, Russia, India, Cina) dentro ci sono Gazprom, Lukoil (petrolio e gas russo che come si sa è un bel monopolio), Petrobras, che è simile e appartiene al governo brasiliano, Petrochina, idem per la Cina, China Mobile (cellulari in cina e si sa che essendo un 1 miliarde e rotti ancora senza cellulare ne compreranno un casimo), China Life (maggiore assicuratore del mondo ora per capitalizzazione perchè si sa che essendo un 1 miliarde e rotti ancora cinesi senza cellulare ne compreranno...), Banco Bradesco la maggiore banca brasiliana Questo BIK è un 16% sopra il massimo di luglio a 26.80$ e un 45% sopra il minimo di agosto a 20.4$

GOLD - gz  

  By: GZ on Lunedì 01 Ottobre 2007 15:01

Stock: Oro

tutti avranno letto questa bella intervista al gestore del top fondo di auriferi, raccomanda ^Gold#^ in particolare, Randogold cioè questi qua notano che la base monetaria ad esempio in USA è aumentata di 6 volte in 27 anni e l'oro è allo stesso livello del 1980, per cui potrebbe anche valere 4.000 dollari l'oncia ----------------- Why is Gold Fields out of favor? They went through a protracted takeover battle with Harmony Gold [HMY], which is another South African gold company, that didn't succeed. Harmony has had all kinds of problems since then. But more importantly for Gold Fields, the takeover attempt was a huge distraction and took away their focus. I don't think they did anything particularly badly during that time, but investors were also distracted by the whole sequence. Table: John Hathaway's PicksAnother factor was that South Africa's currency, the rand, was strong for a period of years. So the company's margins were squeezed. Then, too, it is always penalized because it is a South African company, because of concerns about political issues. Most recently, there are concerns about an asset Gold Fields purchased from Barrick Gold [ABX]. The South Deep mine is very, very deep, and there are worries about the costs of extracting the gold. But what it gives to Gold Fields is longevity, which few other companies have. These reserves will be produced 30, 40, 50 years from now, and so it gives them a certain sustainability. Any others? One would be Ivanhoe Mines [IVN]. It is very controversial because the chairman and biggest shareholder, Robert Friedland, carries a lot of baggage. The common perception of him is that he is a promoter. But that's based on ancient history. His biggest score was selling Voisey's Bay to Inco. That was a $4 billion deal, and anybody who went along with him made a lot of money. Ivanhoe is a copper-gold mine in Mongolia and probably the biggest new copper-gold mine in the world. It has cost more money to build than anyone thought. The validation of Ivanhoe's position there was the fact that Rio Tinto [RTP], one of the world's leading mining conglomerates, has invested in Ivanhoe shares and has an agreement to buy more as certain milestones are met. It is one of the more interesting development stories. Ivanhoe doesn't produce a nickel of earnings right now, but this is a very, very big important asset that will be built and will produce enormous cash flow for Ivanhoe and for Rio Tinto. How about one more idea? Randgold Resources [GOLD]. It's run by a very smart guy, Mark Bristow. Randgold has been a good stock, unlike Newmont and Gold Fields. It has got a market-cap of roughly $2 billion. It is based in the Channel Islands and its assets are mainly in West Africa, in Mali and Tanzania and the Ivory Coast. They actually make money, which is unusual for most of these companies. Even though I don't believe gold is a growth business, this company has a growth profile, because it has a smaller base to build on. West Africa is a very good place to be in terms of the geology, and Randgold is the dominant player there. They are in a position to be an aggregator and do some accretive deals.

Vendi le mucche e fatti un hedge fund - gz  

  By: GZ on Domenica 30 Settembre 2007 02:29

L'isoletta di Jersey, tra Francia e Inghilterra, ora offre la possibilità di creare hedge funds con ZERO regolamentazione, niente minimi capitale, niente autorizzazione, niente obbligo di audit, niente di niente e ovviamente niente tasse, semplicemente ti registri. Già ora hanno fondi con 80 miliardi basati sull'isola e ora sono meglio delle Cayaman, poi ovviamente spendi dei soldi in qualche modo con i servizi finanziari, legali o contabili dell'isola per cui a loro conviene perchè son grandi come S.Marino e con 80 o 200 miliardi di fondi presso di loro delle briciole gli arrivano Quindi per fare un attività di speculazione sofisticata sui mercati finanziari globali con clienti e tutto che può muovere miliardi sei lavorare libero da ogni regolamentazione (e tasse), far west totale e questo a due passi da Bruxelles dove la UE regolamenta anche la forma dei pacchetti per i piselli Questo l'ho letto dopo una storia bellissima che mi hanno segnalato di un piccolo produttore di latte fresco in Italia che ha scritto a Beppe Grillo perchè ora gli sequestrano i suoi distributori di latte perchè: "... qualcuno ha cominciato a sostenere (l'unica azienda che costruisce e vende un distributore di latte crudo omologato con decreto del ministero dello sviluppo economico, COZOSERNO di Novara),che le macchine che distribuiscono latte devono sottostare alle normative metriche, le stesse per esempio a cui devono essere sottoposti i distributori di benzine, etc. Si tenga presente che né chi ci aveva venduto i distributori, né i sindacati agricoli (pessimi tutti), né la Guardia di Finanza avevano mai avuto nulla da eccepire. Adesso purtroppo si sta arrivando ai ^sequestri dei distributori in tutta italia e le CCIA dicono di non poter fare diversamente, in quanto per legge sono loro che controllano,attraverso gli uff. metrici, la correttezza delle bilance e dei distributori,a tutela dei consumatori ....#http://www.beppegrillo.it/^ Finchè i supermercati vendevano il vino sfuso nessuno si è mai sognato di sollevare alcuna questione, adesso che qualche allevatore sta tentando la sorte con intraprendenza e con vantaggi per i consumatori, succede sta mattonata che mi fa venir voglia di smettere e di cambiare aria. Perchè da noi una coca sfusa al bar può costare 1, 2, 3 euro a bicchiere e lo stesso può contenere 250 o 500 cc e nessuno può dire niente,e io allevatore di vacche povero e disperato non posso vendere il latte ad un euro a bottiglia (le bottiglie sono tutte uguali se uno le compra nuove, ma sono altrettanto con volume certo se uno riutilizza quelle dell'acqua minerale. Se vorrà guardarmi in faccia può guardare su www.lattemontefeltro.com. Grazie.” Andrea Busetto Vicari.." ---------------------------------------------------- Questo ti dice dove va il mondo (occidentale). Datti alla finanza globale speculativa, al mondo del denaro elettronico e virtuale, lascia perdere il lavoro concreto e tangibile

Conviene comprare una casa in Florida con l'euro a 1.43 - gz  

  By: GZ on Domenica 30 Settembre 2007 02:06

Conviene comprare una casa in Florida con l'euro a 1.43 il WSJ ha come storia più letta di oggi "la Florida è finita ?" citando l'esodo di americani che vanno via perchè costa troppo mentre solo gli stranieri arrivano Ma sai quanto costa in media una casa in Florida, non un appartamento, non una villetta a schiera, ma una vera casa con giardino unifamigliare ? $231,900 = 150.000 euro circa ! Con 150mila euro a Modena non compri nemmeno un appartamento in periferia di 80 metri e sei nella nebbia al freddo non in una zona bella calda, piena di verde dove la gente va svernare e con il mare vicino come la Florida. E' incredibile, o l'euro è incredibilmente sopravvalutato o il mercato immobiliare europeo o entrambe le cose, ma la cosa che colpisce è che l'america abbia questi problemi con i mutui immobiliari quando le case da loro costano la metà che da noi ------------ Is Florida Over? By CONOR DOUGHERTY September 29, 2007 Tampa, Fla. "Own Your Own Home in Florida for $350 down. Total Price $4,950 includes house and lot. It's Pompano Beach Highlands on the famed Florida east coast!" --Advertisement in Life magazine, 1955 "It's just not the place I originally moved to. You've got overcrowded roads. The utilities are higher now. Taxes are unreasonable. Everything in Florida is more expensive." --John Cypherd, retiree, who left Florida last month for North Carolina For almost a century, Florida has been a magnet for mobile Americans. The state's plentiful sunshine and open space has attracted "snowbirds" fleeing winter, retirees living out the last chapter of their lives and down-on-their-luck workers in search of jobs. A steady flow of newcomers has kept the state's population growing faster than the nation's, often much faster, since the 1920s. But for Americans on the move, Florida has become a less-appealing destination. Moving company Atlas Van Lines brought 6,700 families into Florida last year and took 8,000 out, the first time it has moved more out than in. The number of people from other states who switch to a Florida driver's license is down more than 8% from last year. And the state's crowded schools actually lost students last year, prompting many counties to cut back on their construction schedule and, in some cases, look to close schools. While foreigners continue to arrive at a rate of about 100,000 year, migration from inside the country is slowing. Florida's pull has been weakened mostly by rising costs. Though real-estate prices are now falling, the median price for an existing single family home, at $231,900 remains 64% more than five years ago. That kind of price appreciation has increased property taxes, especially for newcomers and for snowbirds, whose primary residence is out of state. Florida is also recovering from a spate of hurricanes that have pushed up already high property-insurance rates. A two-tier tax system hits newcomers and part-time residents harder than long time homeowners

il Mibtel costa poco, ma è tagliato fuori dal "tema globale" - gz  

  By: GZ on Sabato 29 Settembre 2007 01:23

...Uscire dall'Euro? Portiamo i tassi al 10% per salvare qualche azienda e pagare il petrolio cifre allucinanti? Le aziende che valgono riescono a lavorare anche con il dollaro a 1,45 (guarda Bulgari). Poi mi auguro che molte aziende si siano coperte dal rischio cambio non dico a 0,83 ma a un livello consono. Se poi non l'hanno fatto peggio per loro. Zibò, va bene essere pessimisti, va bene essersi messi al ribasso ma a volte esageri un po' troppo.... ------------------------- Richemont, LVMH, Bulgari, Sotheby's, Porsche, Tiffany anche, cioè il lusso sono indifferenti al cambio perchè sono insensibili ai prezzi, vendono ai ricchi che sono sensibili solo alla ricchezza finanziaria per cui fino a quando le borse non scendono loro non hanno problemi Non si può però ragionare in termini di singoli titoli e di singoli paesi, il Brasile in agosto ha perso un -30% e lo ha recuperato tutto, hanno chiesto oggi a un esperta locale come mai il -30%, ha detto " beh.....sono fattori globali.." cioè i fondi esteri hanno venduto il brasile come altri 20 cose e i fondi esteri lo hanno ricomprato di colpo, la situazione specifica delle società brasiliane in questo -30% e +30% in 30 giorni netti non era cambiata di una virgola. Oggi i fondi comprano soprattutto quello che sembra legato al "boom dell'asia, opec, russia e sudamerica" cioè energia, materie prime, industriali, infrastrutture e poi anche lusso e parecchio tech e lo fanno a 360 gradi, vanno per settori e temi globali L'italia ha poco che rientra in questo tema, forse Fiat, Saipem, trevi, danieli...briciole... aveva il tema " Fusioni, OPA e Acquisizioni" fino a luglio, ora che è esaurito non la vedono sui loro radar Il meccanismo del BOOM è che il Giappone da anni fa di tutto per tenere il cambio svalutato (165 yen per 1 euro) e Cina, Taiwan, Singapore, Hong Kong e anche poi India e Corea lo tengono agganciato al Dollaro il quale scende sempre e tutti quanti gli asiatici mantengono tassi di interesse reali negativi. In questo modo investono come matti ed esportano a ritmi mai visti ai consumatori europei ed americani che continuano a indebitarsi per comprargli le merci Se il meccanismo si inceppa non lo vedi dai singoli titoli, ma dal Dollaro, Petrolio, Oro e Materie Prime che provocano uno ^sconquasso tale che le banche centrali perdono il controllo#http://www.ft.com/cms/s/0/920fb34c-6d5e-11dc-ab19-0000779fd2ac.html^ e a quel punto i fondi ti vendono il Brasile come la Fiat come la Corea come Intel come Siemens come BNP Paribas

questi qua osservano i mercati minuto per minuto - gz  

  By: GZ on Venerdì 28 Settembre 2007 23:16

nel momento di massima pressione sul dollaro uno dei governatori della FED, Bill Poole, dichiara, mezzora fa, che "il mercato non deve aspettarsi altri tagli dei tassi..." un venerdì pomeriggio tra l'altro in questo modo ferma la caduta del dollaro e la corsa dell'oro ed argento e fa scendere immediatamente le borse di un -0.5% della serie: questi qua osservano i mercati minuto per minuto, fanno i turni con le dichiarazioni di "tono morbido" e "tono duro" pronte per cercare di guidari i mercati ogni giorno a forza di parole !