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le banche sono a rischio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Febbraio 2007 14:22

Il Wall Street Journal riporta ieri che le autorità sono preoccupate perchè le riserve delle banche americane sono scese al minimo storico dell'1.1% del totale dei prestiti e mutui concessi Nel 2006 le banche americane hanno guadagnato 146 miliardi di dollari (poi i brokers di wall street altri 40 o 50 miliardi), ma uno dei motivi è che non tengono più quasi niente di capitale di riserva che ovviamente è inutilizzato. Più ne tengono e meno fanno utili e negli ultimi anni ne tengono ormai quasi niente tanto non succede mai nulla di male L'1% di riserve !... I mutui "tossici" fatti ai poveri (perchè questo sono i mutui subprime) sono circa 900-1.000 miliardi e al momento un 13% non vengono pagati quindi un 120 miliardi, ma ne hanno sbolognato parecchi tramite i derivati in europa, quindi può darsi che il danno per le banche USA sia limitato magari a 30-40 miliardi il che è sopportabile Ma la dimensione del debito delle famiglie è di 13.000 miliardi, per cui se non pagano anche solo un 3% sono 350 miliardi che le banche debono avere come riserve

successe cose molto strane - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Febbraio 2007 01:27

sono successe cose molto strane il Dow Jones era a -270 punti e di colpo lo si è visto a -530 punti, ma per un errore poi ha chiuso a -400 e rotti nell'ultima mezzora molti ordini al NYSE non si riuscivano ad eseguire e dopo la chiusura i traders cercavano ancora di capire quali ordini erano eseguiti o no il TRIN (volume al ribasso/volume al rialzo medio) ha toccato 14, cioè un livello mai visto nella storia, al massimo era a 10.78 alla chiusura del giorno del crash del 19 ottobre 1987 il VIX (volatilità delle opzioni è salito da 11 a 17) mai visto anche qui

il top del ciclo iniziato a fine 2002 - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Febbraio 2007 01:05

La cosa curiosa che mi ha fatto interessare ad Amstrong è che sta in carcere da gennaio 2000 (!) in attesa di processo, cosa mai sentita negli Stati Uniti e per un reato con il quale rischi al massimo 6 anni e per il quale i clienti sono già stati rimborsati per 600 milioni di $ nel 2001 dalla banca con cui operava, HSBC (che evidentemente era colpevole se ha pagato lei) Quello che ha calcolato Amstrong è abbastanza intuitivo, ha usato il crash dell'ottobre 1929 come punto di partenza sia avanti che indietro e ha applicato un intervallo temporale che è di circa 8.6 ani anni per i massimi o minimi più importanti del 1800 e 1900 (anzi ha provato ad andare indietro anche di più) Per calcolare questo intervallo medio di tempo di un ciclo aveva inizialmente preso tutti i massimi e minimi del ciclo di borsa su 200 anni e diviso questi 200 per il numero di cicli. Quindi se in 200 c'erano stati 25 cicli, allora 200 / 45 = 8.6 anni durata media di un ciclo. Tra un massimo e minimo hai la metà di 8.6 anni circa 4.3 anni il che è abbastanza vicino al famoso ciclo di 4 anni che è molto usato da chi lo vede come corrispondente al ciclo presidenziale americano Ma la cosa sorprendente è che in due casi ha ^indovinato con anni di anticipo il giorno esatto di un minimo o massimo importante#http://www.contrahour.com/contrahour/2006/06/martin_armstron.html^ e negli altri casi l'errore è stato sempre inferiore ad un mese Amstrong nel 1987 indicò, in anticipo, persino il GIORNO del crash, 19 ottobre 1987 e nel caso del top del Nikkei del 1990 ci arrivò vicino di qualche giorno. Il suo ciclo indicò anche il minimo del 1994 con un errore di qualche giorno e nel caso del crac del 1998 (un -20% circa per molte borse con la crisi della Russia e LTCM) indicò di nuovo il massimo esatto, il 20 luglio 1998 Nel caso del minimo dell'ottobre 2002 degli indici Dow e S&P il ciclo era dovuto per l'8 novembre 2002 e il margine di errore fu di circa 20 giorni. Successivamente a questo MINIMO del 2002 dopo 4.3 anni c'era un MASSIMO e cadeva lunedì 26 febbraio 2007, ieri. Come si è visto è stato un massimo per molte borse nel mondo, seguito oggi da un mini-crash immediato che fa pensare che sia il top del ciclo iniziato a fine 2002.

Crash Alert - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 23:03

Questo di oggi è un piccolo crash, Cina -10%, Russia -9%, Messico -8%, Singapore, Corea -6%, Hong Kong -4% ieri e stanotte chissà, Germania -6% volumi 4 volte superiori alla media e a New York il volume al ribasso supera quello al rialzo di 50 a 1 (per ogni azioni comprata ce ne sono 50 vendute...) Negli ultimi 30 anni una statistica di volume del genere si è verificata solo 4 volte, 2 volte ha preceduto un vero crash tipo -15% in due giorni e due volte un grosso rally

il top e crash del 27 febbraio 2007 era stato predetto dieci anni fa - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 22:04

il 26-27 febbraio rimane nella storia al mattino del 26 gli indici mondiali fanno un nuovo massimo quasi dappertutto degli ultimi sei o anche 10 anni alla sera del 27 febbraio sono giù dal -4% al -10% a seconda dei casi, con la Germania ad esempio che perde un -6% in 24 ore e quasi tutti gli indici che annullano da 2 mesi a 3 mesi di guadagni in pratica hanno impiegato da dicembre 40 o 50 giorni di borsa ad arrivare fino al massimo del 26 e alla sera del 27 febbraio in 24 ore sono tutti giù di nuovo ai livelli di dicembre la cosa straordinaria è che, come ho scritto qui il mattino del 26 febbraio, nel 1998 questo Martin Amstrong (il guru finanziario in prigione senza processo da gennaio 2000 con accuse che sono state messe in dubbio anche dieci giorni fa dal NY Times) aveva pubblicamente predetto in un articolo che tutti possono leggere anche adesso su internet il 27 febbraio 2007 come top del mercato toro iniziato nell'ottobre 2002 (altra data che aveva predetto con un margine di errore di alcuni giorni) Si può essere scettici, ma il 27 febbraio 2007 è l'unica data indicata per un top importante in una fascia di 4 anni e i mercati sono venuti giù da un massimo storico e senza preavviso come tegole

Emergenti che affondano - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 18:57

L'indice dei famosi emergenti (quello in dollari a NY) ^EEM#^ fa -4.8% dopo aver toccato -7% in apertura ed è di nuovo ai livelli di metà dicembre. E' un indice che scambia 11 milioni di pezzi non è un titolino Tutti gli emergenti a NY hanno avuto delle aperture da piccolo panico oggi

31 giorni di borsa a salire e 1 giorno a scendere - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 18:18

In sole 24 ore l'indice europeo è tornato al livello della prima settimana di gennaio C'è sempre questa "asimmetria" tra rialzo e ribasso, 31 giorni di borsa a salire e 1 giorno a scendere

a Shangai si perde un -8.6% in Germania si perde un -3% - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 16:07

Quindi, se a Shangai si perde un -8.6% in Germania si perde un -3% A Shangai è una borsa a cui partecipano solo i cinesi e qualche fondo estero autorizzato e in cui il 70% delle azioni sono detenute dal pubblico cinese che solo 15 anni fa non conosceva la proprietà privata e che questo mese apriva 50mila conti per giocare in borsa AL GIORNO....

In trappola - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 15:00

Stock: Bund

Notare che da ieri i Treasury e i Bund sono su sparati come reazione a queste notizie di crediti in sofferenza nell'immobiliare americano e di rallentamento dell'economia medesima Ma è la reazione iniziale perchè poi resta il fatto che la liquidità sta crescendo ai massimi degli ultimi 17 anni La BCE deve alzare i tassi comunque, la reazione del mercato di comprare bonds è comprensibile ma stupida perchè hai tutti gli indicatori di liquidità e inflazione (oro, materie prime, base monetaria) in allarme ALLO STESSO TEMPO che l'economia americana (secondo Greenspan ieri) può andare in recessione entro un anno

La Trappola - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 14:59

Stock: Bund

la droga del lavoro a basso costo - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 14:15

Dal 2003 GM, Ford e Chrysler hanno tagliato 110 mila posti di lavoro e Toyota ne ha aggiunti 4 mila. Toyota ora capitalizza 5 volte quanto tutte e tre le case auto americane, ma si calcola che ogni 1% del cambio Yen/Dollaro toglie un 5% di profitti ai giapponesi. Cioè se lo Yen fosse un tasso di cambio che riflette il deficit di bilancia dei pagamenti, un 10 o 20% più alto Toyota guadagnerebbe meno della metà L'elite americana ha lasciato massacrare il settore manifatturiero americano negli ultimi 15 anni aprendo completamente il mercato dei beni di consumo all'Asia e Messico per sfruttare il costo del lavoro più basso, senza chiedere in cambio un aperttura di settori equivalenti in questi paesi al capitale americano e lasciando che cinesi e giapponei svalutassero in modo artificale le loro valute del 20 o 30% In questo modo lentamente anno dopo anno l'economia americana si è indebolita, il contributo del manifatturiero, dove si producono beni, al PIL è sceso dal 30% al 17% e i danni sono stati mascherata però dal boom immobiliare che ha consentito ai lavoratori di indebitarsi e consumare lo stesso e dal boom della finanza stile Goldman Sachs o l'industria dei mutui immobiliari e al consumo A mio avviso l'economia americana non si è nemmeno ripresa veramente dal 2002, è il consumo fondato sull'indebitamento che ha avuto un boom (e alcuni settori di esport tipo Boeing e del tech tipo Apple), ma la droga del lavoro a basso costo, sia dal Messico (come fabbriche e come immigrazione) che dall'Asia ha eroso i fondamenti economici

Greenspan in cinese - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 11:09

Nove esperti su dieci ripetono che il 2007 sarà un altro anno di crescita ottima per le borse mondiali e anzi che ora si vede l'Europa in grande forma per la prima volta dal 1999 e di riflesso vedi i titoli ciclici e industriali, minerari, acciaio, cemento, chimica, costruzioni, auto insomma tutto quello che va quando la congiuntura economica tira che sparano in verticale dopo quattro anni che già salgono e dopo quattro anni di ripresa come se ora l'economia stia accellerando. La cosa sembra confermata da nuovi record di diversi metalli come nickel, alluminio, argento, oro e l'indice delle materie prime ai massimi degli ultimi 25 anni. Ieri la borsa francese ad esempio fa il nuovo massimo degli ultimi 6 anni trainata da Arcelor, un acciaieria. Se poi prendi le small cap hai una festa stile anno 2000 con multipli di 30-35 volte gli utili come ridere (al riparo del fatto che il multiplo medio degli indici è di 16 volte gli utili grazie ad alcuni pachidermi come Eni che costano pochissimo per cui hai la gente che specula allegramente su società piccole sopravvalutate "perchè la borsa costa ancora in modo ragionevole..") Come ciliega sulla torta ieri mattina leggi che KKR e Texas Pacific hanno superato tutti i record offrendo 47 miliardi (in gran parte presi a prestito) per una delle più grandi utility americane, TXU dopo che solo un mese fa Blackstone aveva fatto l'OPA sul più grande gruppo immobiliare commerciale americano EOP per 38 miliardi (di cui 32 a debito) KKR compra TXU oggi 26 febbraio 2007 a 61 dollari quando solo due anni fa era a 30 dollari perchè oggi gli offrono il denaro praticamente allo stesso costo dei buoni del tesoro e non perchè abbia più valore di due o quattro anni fa Poi ieri un tizio chiamato alan GREENSPAN con nonchalance menziona il fatto che vede invece una recessione in America. Nessuno gli fa caso ieri in borsa più di tanto. Stanotte Shangai perde un -8.5% e Hong Kong un -4% perchè si vede che loro leggono solo stanotte dato il fuso di Greenspan e visto che i cinesi danno retta a Greenspan stamattina gli operatori si ricordano del fatto che anche il capo economista di Merril Lynch sta dicendo che una recessione è probabile entro fine 2007, perchè quando i tassi a 10 anni sono al 4.60% e quelli a breve al 5.25% vuole dire che ci si aspetta un economia più debole non più forte

la predizione di Fukui - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Febbraio 2007 02:22

Il Governatore della BOJ Fukui ha detto la settimana scorsa dopo aver alzato (per così dire) i tassi allo 0.5% (esagerati..): "...low-cost funds can create unnecessary and one-side positions. This could eventually trigger massive unwinding of such positions..." Allora, se non vuole alzare i tassi più di tanto, ma annuncia che indebitarsi in Yen solo perchè costa poco (per colpa sua) è qualcosa di "unnecessary and one-side position" e che porterà a un "massive unwinding of such positions" cosa vuole dire ? Che ad un certo punto succederà questo: Il Giappone inteso come la Bank of Japan sta seduto su 800 miliardi di dollari di riserve e ne userà magari 50 miliardi per comprare Yen contro dollaro costringendo la speculazione che prende a prestito in Yen allo 0.5% a una massiccia liquidazione. In questo modo la predizione di Fukui si avvererà. Il bello di fare il governatore della Banca Centrale è che prevedi il futuro e a volte puoi anche farlo accadere. Secondo me ti alzi una mattina e scopri che sono intervenuti come ai vecchi tempi

L'effetto ENI sul mercato - gz  

  By: GZ on Lunedì 26 Febbraio 2007 22:13

Stock: ENI

La settimana scorsa la "borsa italiana" è stranamente scesa un poco, -1%, ma solo perchè ENI che capitalizza un quinto di tutto l'indice Mibtel ha perso da circa 25 ai 24 euro Ora ENI costa pochissimo, è il titolo in pratica che costa meno come rapporto Prezzo / Utili (famoso P/E) e anzi se non ci fosse ENI tutto il listino italiano costerebbe di più perchè appunto c'è ENI tirà giù la media. Quindi hai Eni che cede di un -4% mentre il petrolio sale da 56 a 61 dollari (!) e nonostante sia il titolo meno caro (e si ripete che la prospettiva delle borse è buona perchè non sono care no ?) Strano no ? Innanzitutto le multinazionali del petrolio come ENI non riescono ad aumentare la produzione ora perchè dalla Russia al Venezuela all'Africa, alla Bolivia vengono presi a calci dai governi locali che ho li buttano fuori stracciando i contratti firmati o li ricattano inventandosi misure ambientali o arretrati fiscali o gli impongono di collaborare con la società locale statale in posizione subordinata quando gli va proprio bene (senza contare che dal medio oriente sono escluse ormai da anni). Ovviamente Scaroni e gli altri al vertice delle varie BP, Shell, ENI non si lamentano in pubblico e lodano anzi Putin o dicono che si trovano benissimo in Nigeria, ma la realtà è che ora che la domanda supera l'offerta e c'è enorme concorrenza ad offrire servizi di esplorazione e trivellazione non contano più niente, salvo in alcuni paesi messi ancora male in Africa o Kazakhastan. Dove però arrivano le Tre Sorelle Cinesi, Petrochina, Sunpec e un altra che non ricordo e con dietro tutta la forza dello stato cinese (si muvono sempre facendo arrivare il primo ministro in pompa magna) offrendo tangenti a pioggia e assistenza militare ai capoccia locali buttano fuori gli occidentali. Quindi l'idea che se il prezzo del petrolio sale Eni e BP salgono ora non vale più molto, perchè a compensarlo c'è il fatto che ogni anno che passa le loro riserve si riducono perchè non riescono ad accedere e nuovi giacimenti che sono in mano ai vari Putin locali Di conseguenza hai il fenomeno di tutte queste mega società petrolifere che guadagnano oggi ancora cifre impressionanti, ma vengono valutate 8-9 volte gli utili quando va bene. Il motivo è che a meno che il petrolio non vada a 100 dollari gli utili caleranno con la loro produzione ogni trimestre. E se il petrolio però sale ancora aumenta la forza finanziaria e il potere contrattuale dei vari rais, dittatori e uomini forti locali che ne approfitteranno per rifare le condizioni anche dei contratti già firmati imparando tutti dal maestro Putin Morale: molte borse sembrano poco care perchè un 20 o 25% dell'indice è costituito da società energetiche che effettivamente hanno guadagnato come mai negli ultimi 4 anni e sono salite come capitalizzazione, ma i cui utili futuri sono scontati dal mercato a multipli della metà rispetto a quelli di un assicurazione o di banca perchè non hanno più controllo sul loro destino

26 febbraio 2007 - gz  

  By: GZ on Lunedì 26 Febbraio 2007 19:52

Oggi è il 26 febbraio 2007 cioè la data che il povero Martin R. Amstrong, il guru in prigione a NY dal gennaio 2000 senza processo (persino la Gretchen Morgenstern top columnist sugli scandali finanziari del NY Times lo ha difeso nella sua colonna una settimana fa) aveva previsto come completamento del ciclo 2002-2007. Ho parlato con un broker che conosco di Amstrong e mi diceva che negli anni '90 andava alle sue conferenze ed era molto seguito Ad ogni modo nel report mensile qui di Bill Meridian se ne parla oggi

petrolio e bancarotta dell'Iran - gz  

  By: GZ on Lunedì 26 Febbraio 2007 19:28

guardando alle dichiarazioni dell'arabia saudita ed emirati i "problemi con l'Iran" cercano di risolverli spingendo in basso il petrolio i calcoli che leggi sono che sotto 50 dollari il greggio non è sufficiente a mantenere l'Iran perchè hanno 70 milioni di persone, ne producono meno per mancanza di investimenti e spendono malamente mantenendo mezza popolazione disoccupata con i proventi del petrolio. In pratica è l'unico paese importante nell'energia che non ha investito e fatto niente nei "4 anni grassi" Gli altri paesi arabi del Golfo sono terrorizzati dall'avere l'iran che è già il paese più grande e aggressivo(sciita e loro sono sunniti) con in mano l'atomica e in grado di ricattarli. Per loro spingere il greggio in basso per un anno signfica aiutare l'america ha non rallentare (i consumi sono scesi per la prima volta dal 1974 del -1% in USA), togliere il terreno sotto i piedi a tutte queste energie alternative e fermare l'Iran Secondo me il petrolio scende perchè i) l'america sta andando in recessione e ii) USA e Arabia Saudita devono fermare l'Iran mandandolo in bancarotta

c'era rimasta solo la terra come "asset" - gz  

  By: GZ on Lunedì 26 Febbraio 2007 00:55

il mercato dell'anno nel 2007 può essere quello della terra agricola, fattorie, campi di mais, pampas Negli ultimi 18 mesi la terra agricola è salita del 18% in America e del 27% in Argentina Qui abbiamo raccomandato come investimento di lungo un titolo argentino mesi fa e sarebbe bene insistere e cercarne altri perchè l'onda lunga del toro ormai ha passato gli immobili (salvo a londra, new york e in asia), in borsa si scarica sempre di più sui mercati emergenti e marginali (vietnam, ukraina, perù, malesia..) e le small cap, il mercato dell'arte è più alto che nel 2000 e c'era rimasta solo la terra come "asset" ancora da inflazionare --------------------------------------- February 23 – Bloomberg (Jeff Wilson): “Farmland from Iowa to Argentina is rising faster in price than apartments in Manhattan and London for the first time in 30 years. Demand for corn used in ethanol increased the value of crop land 16 percent in Indiana and 35 percent in Idaho in 2006, government figures show. The price of a Soho loft appreciated only 12 percent, while a pied-a-terre in Islington near London’s financial district gained 11 percent, according to realtors. Farmland returns ‘will take a quantum leap over the next 18 months,’ after corn prices surged to a 10-year high in February, said Murray Wise…chairman and chief executive officer of Westchester Group Inc…. Average U.S. farm prices increased by 15 percent in 2006…The cost of buying corn farms in Argentina, the world’s second-largest exporter of the grain, jumped 27%...”

il maggiore produttore di cioccolata del mondo - gz  

  By: GZ on Lunedì 26 Febbraio 2007 00:40

Barry Callebaut AG è il maggiore produttore di cioccolata del mondo, quasi sempre per conto di altri marchi per cui non lo si riconosce a sentire il nome. Sta ora producendo in russia, cina e in tutto il mondo e ovviamente sei i consumi di cioccolata in asia e terzo mondo si avvicinassero anche vagamente a quelli europei nei prossimi dieci anni hai un titolo con grandi prospettive. Ovvio che non è a buon mercato, capitalizza 4.3 miliardi di franchi con un prezzo/utili di 23 ed è salito da 2 a 8 franchi a Zurigo ------------------- Barry Callebaut reports record sales and profits By Haig Simonian, Financial Times Nov 03, 2006 Barry Callebaut, the world's biggest chocolate maker, reported record sales and profits in the 10th year since the merger of Cacao Barry of France and Belgium's Callebaut which brought it into being, reports Haig Simonian in Zurich. Net profits at the Zurich-based group jumped to SFr183m ($147m) from SFr68.3m as the group's formerly troubled European consumer products division moved into profit after a SFr94m restructuring charge. Earnings were also boosted by substantially lower taxes. Sales climbed by nearly 5 per cent to SFr4.26bn, boosted by currency gains and in spite of the very hot summer in Europe, which hurt demand. "The business is now operating on a very solid foundation," noted Patrick de Maeseneire, chief executive. The strong results prompted a sharp increase to SFr10.50 a share from SFr8 in the proposed pay-out to shareholders. The group is majority owned by Jacobs Holding, the holding company for the business interests of the foundation established by Klaus Jacobs, the Swiss millionaire. Barry Callebaut, which has been investing heavily in new capacity in locations as diverse as Russia and China, said it expected profits to continue outgrowing sales for the next two years. Mr de Maeseneire warned that a decrease in the combined cocoa ratio - the combined sales prices of cocoa butter and cocoa powder relative to the cocoa bean price - would be a problem for its cocoa business this year

Il Portafoglio Cioccolata - gz  

  By: GZ on Domenica 25 Febbraio 2007 23:59

Stock: Hershey Co

Negli ultimi due mesi l'agricoltura è esplosa trainata dal raddoppio del mais rispetto all'anno scorso (lo usano per l'etanolo ora e quindi c'è scarsità) e il quasi raddoppio di frumento e soya Dato che sono andamenti verticali stile la borsa cinese a Shangai o quella della Malesia non è che inseguire ora e buttarsi a peso morto sulle varie società di fertilizzanti Potash, Syngenta, Kali und Salz.. Monsanto oppure la solita Bunge (quando i cereali salgono compra ^Bunge#^) sia l'ideale, ma si può allargare il tema Ad esempio il consumo dell'asia di latticini sta aumentando in modo drammatico e di qui hai Danone e Nestlè che ne beneficiano Per andare su qualcosa di più aggressivo la Cioccolata e qui hai Hershey ovviamente che però è gestita male per cui per ora non sale molto e le due svizzere che sono dei missili ora LINDT & SPRUENGL e BARRY CALLEBAUT Il ^Portafoglio Cioccolata quindi è questo#http://stockpickr.com/port/Bull-Market-in-Chocolate/^.

Bisogna ora vedere chi aveva in mano queste patate bollenti - gz  

  By: GZ on Sabato 24 Febbraio 2007 03:54

Jim Jubak che ha la colonna finanziaria su Microsoft Money: quanti sanno che nell'ultima recessione seria il 2% dei bonds delle società americane era del livello più pericoloso con il rating CC e oggi siamo ^al record del 17% dei bonds che hanno il rating di CC ?#http://articles.moneycentral.msn.com/Investing/JubaksJournal/DebtMarketBombCouldHurtUsAll.aspx?page=2^ La cosa paradossale è che mentre aumenta in modo esponenziale la quantità di debito a rischio il suo costo invece cioè quello che paga di rendimento continua a diminuire, perchè ora gli attacchi un CDO o CDS che lo "assicura" e quindi ti senti tranquillo E' lo stesso principio per cui l'uragano Katrina ha fatto molti più danni che simili uragani di mezzo secolo fa a New Orleans. Il governo negli ultimi anni ha fornito l'assicurazione a tutti quelli che volevano farsi una casa sotto il livello del mare e in zone che sono sempre state considerate pericolose per le quali le assicurazioni private non le hanno mai vendute. Risultato : avendo ora l'assicurazione migliaia di case sono state costruite nella zona a rischio e poi con Katrina sono andate sotto Nel caso dei mutui "subprime" (che sono solo un 8-10% del totale, ma sempre quasi 1.000 miliardi su 13.000 di mutui totali in America) il costo delle "tranche" più rischiose da fine gennaio è schizzato da 300 mila a 1 milione di $, per 10 milioni di mutuo sottostante "assicurato". Bisogna ora vedere chi aveva in mano queste patate bollenti, chi aveva venduto l'assicurazione. Se ho capito bene come funzionano ^questi CDO sui mutui "subprime" possono andare a zero#http://www.rgemonitor.com/blog/roubini/179579#readcomments^, cosa che sembra possibile vedendo uno strumento di debito che dal 18 gennaio passa da 95 a 67, ma non sono dei bonds sono derivati su bonds

Sioux, Apache, Seminole nei private equity e hedge funds - gz  

  By: GZ on Giovedì 22 Febbraio 2007 19:59

Gli Indiani in America (ex Sioux, Apache, Seminole) sono pieni di soldi perchè hanno il monopolio come tribù per legge del gioco d'azzardo in molti stati (per compensarli in modo politicamente corretto della perdita delle praterie), hanno creato una serie di fondi di Private Equity con cui fanno acquisizioni e ora si danno anche agli Hedge funds ----------------------- Hedge funds, private equity go nativeRepresentatives of Native American tribes will gather on Thursday for the sixth annual Native American Finance Conference - and they’ll be paying particular attention to what hedge funds have to say, reports HedgeWorld.com. Some tribes are so flush with cash they have their own private equity arms and are looking for new investment opportunities, while others are simply looking to diversify their portfolios. “The tribes that have had wealth for a while are every bit as sophisticated as the most sophisticated institutional investors, and they’re looking to allocate assets in a broad range of asset classes,” the report said, citing Joseph Sinzer, executive vice president of Madison Grey Holdings, an Atlanta-based fund administration firm. Sinzer’s firm is majority-owned by the private equity arm of the Southern Utes tribe in Colorado, one of the conference’s primary organisers and among the vanguard of tribal investing. Dealings with the Southern Utes also brought Lou Gerken to the conference as a panelist and sponsor, the report said. Gerken is the founder of Gerken Capital Associates, which co-manages a private equity fund of funds with the Southern Utes.

Nasdaq in Spagna - gz  

  By: GZ on Giovedì 22 Febbraio 2007 14:19

Quanto costa il Nasdaq oggi ? Più di 30 volte gli utili nonostante sia sceso del -50% dal massimo Il Nasdaq era una bolla esattamente com il settore delle costruzioni e immobiliare, prendi il maggiore costruttore spagnolo ^Metrovacesa#^ (che tra parentesi in silenzio sta già cedendo ora) Era salito da 15 a 137 euro cioè 8-9 volte in cinque anni così come il Nasdaq era salito da 600 a 4.500 in cinque anni Se andavi al ribasso sul Nasdaq a 4.000 e non sul massimo a 4.600 era doloroso, ma poi è sceso a 1.000. Se vendi al ribasso gli indici e i titoli più legati alla bolla immobiliare forse è la stessa cosa, questo da 137 è già sceso a 100 e può andare a 30 L'errore più grosso in base a questa analisi e non concentrarsi sui titoli e settori che sono legati all'immobiliare

la catena del debito sotto - gz  

  By: GZ on Giovedì 22 Febbraio 2007 02:13

un amica di mia moglie anni fa smise di lavorare per prendersi cura anche dei due figli della sorella che era un poco squinternata mentre stavano pagando il mutuo per una casa in spiaggia a Santa Monica che costava parecchio (anche se 12 anni fa molto meno), il marito insegnante prendeva sui 40 mila netti e la casa era al limite per loro con un solo reddito e spese addizionali ad un certo punto hanno dovuto mollare e hanno perso la casa con tre anni di mutuo pagato, tutti soldi buttati e questo quando il mercato non era caro è difficile capire il quanto di un fenomeno del genere ma ci sono i presupposti per qualcosa di peggio del Nasdaq nel 2000 se compri delle azioni sopravvalutate come quelle tecnologiche nelo 1999-2000 lo fai con dei soldi tuoi e non a prestito, questo è il punto cruciale, nel 1929 le cose sono andate poi male perchè molti compravano azioni a debito qui tutto il boom immobiliare in inghilterra, America, australia, spagna, francia, corea... è un fenomeno per cui il valore di una cosa che possiedi sale più ti indebiti o altri si indebitano comprando e spingendo su le quotazioni, il valore degli immobili sale di 100 miliardi se della gente si indebita per 50 o 60 miliardi, fino a quando l'indebitamento sale meno del valore dell'asset sembra magia e tutti sono spinti a indebitarsi e comprare ancora case sempre più grandi o seconde case o per speculare In America se ti indebiti per comprare casa gli interessi sono dedotti dalle tasse per cui l'incentivo è forte, se poi i tassi scendono al 4% come era 2-3 anni fa e i valori cominciano a salire e le banche a non chiedono più a tutti i documenti che mostrano di avere il reddito e allentano le condizioni in tutti i modi allora hai il BOOM in Inghilterra ed America le banche ti prestano anche il 120% del valore della casa che compri, ti evitano il pagamento iniziale (No Money Down!), ti consentono di rifinanziare prendendo soldi dalla casa per cui quanti milioni di persone ora hanno comprato una casa che non potevano permettersi ? Le stime sono che i mutui subpime sono intorno all'8% forse 10% e poi quelli "Alt-A" sono un altro 10%. E quanti hanno comprato per speculare, per rivenderla subito dopo e non per abitarci ? In Florida parliamo del 30% con punte del 40% Il fatto però che le case siano salite di valore del 50 o 90% significa maggiori costi di assicurazione e tasse e poi se sei costretto a vendere comprerari un altra casa che è salita, la ricchezza della casa che valeva di più alla fine è un illusione per molti Tutti quelli che hanno comprato con un mutuo pari al 100% o 110% del valore della casa (oppue al 90%, ma poi hanno rifinanziato e preso soldi per cui ora il mutuo è sopra il 100%), tutti quelli che non hanno pagato niente inizialmente eccetto interessi mensili e nei primi due anni interessi più bassi con una clausola che al terzo anno li fa salire dal 5% al 7% o dal 6 all'8% ad esempio, tutti quelli che semplicemente non avevano realmente i soldi e hanno fatto un mutuo a tasso variabile che ora costa di più che nel 2003 tutta questa gente comincia a vendere per evitare di perdere la casa con la parte del mutuo già pagato, per non finire che perdono anni di interessi pagati sono disposti a vendere a meno del valore del mutuo e gli arrivano le tasse che non avevano pagato (gli interessi per mutui di abitazione erano deducibili, se vendi lo stato chiede indietro tutto) e man mano che vendono deprimono il prezzo per altri che NON hanno fatto tutti questi errori, ma comunque hanno comprato case che costavano molto rispetto al reddito e hanno contato sull'apprezzamento della casa per "estrarre soldi" ovviamente devono comprare poi un altra casa e hanno bisogno di un altro finanziamento, ma ora che 24 istituzioni finanziarie sono andate in bancarotta nel settore del credito immobiliare da agosto tutti stanno di colpo restringendo i criteri che prima erano facili per avere il mutuo per cui hai gente che deve vendere a tutti i costi per il peso del mutuo, ma poi non compra o compra qualcosa che costa molto meno e questo deprime ulteriormente il mercato Quando compri delle azioni sopravvalutate se poi scendono vendi paghi una commissone minima e prendi una perdita e basta non c'è tutta la catena del debito sotto che si è accumulata in dieci anni in cui il debito immobiliare ad es in USA è salito da 6 mila a 13 mila miliardi

Ce ne sono altre ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 22 Febbraio 2007 01:10

^Prima Industrie#^ è praticamente raddoppiata da 22 a 40 euro in meno di un mese e ieri hanno acceso un missile sotto ^Trevisan#^ Cometal dopo che comunque Trevi aveva fatto cose incredibile per due anni e si vede denaro su Engineering e El.En dove il filo conduttore è che sono piccole (sui 100-400 milioni) e nel settore industriale-ingegneria quindi ciclico (non sono ovviamente le uniche small cap esplose di recente, ci sono senza le Acotel raddoppiate dove però la logica mah...), diciamo che queste rispondono a un "tema" che dei gestori seguono perchè non credo siano spinte solo dal pubblico anche se sono piccole e i gestori società del genere non le conoscono tanto bene perchè sono tante, per cui investono a "tema" E il tema è che dopo sette anni che le piccole fanno meglio delle grandi e da costare un 40% in meno di media ora costano anche un 30% in più è diventato difficile trovare società medio-piccole per cui vai a prendere quello che non hanno nemmeno fatto bene nel 2004 e anche 2005 e sono però legate alla congiuntura quindi industriali e dato che il 2007 sembra l'anno in cui persino l'Italia cresce finalmente un bel 2% anche loro hanno la chance Se prendi la Trevisan Cometal sono 3 anni fattura sui 90-100 mil e non guadagna niente per cui ti capitalizza 90 milioni anche perchè ha debiti per 50 mil, ma ora dice che farò 8 mil di utile, forse anche 10 e allora se gli applichi un 15 di P/E la metti a 150 mil di capitalizzazione e la spari su del 50%. Ieri +14% Ce ne sono altre ? Non parlo di casi proprio disperati come Olidata forse Permasteelisa, Snia ancora un poco .. Lo stesso discorso lo fa qui oggi il Financial Times che indica dei nomi di taglia media in germania -------------------------------- Small caps, as an asset class, are cyclical in nature,” says Khuram Chaudhry at Merrill Lynch. the broker expects global liquidity to tighten this year and trading conditions to become more volatile. “When this happens you buy quality – just as you’re more likely to take on more risk when volatility is low,” says Mr Chaudhry. “It’s worth getting out of very small stocks and moving to mid-caps.” Financial and healthcare are Merrill’s favoured sectors in the small and mid-cap market, particularly those with greater exposure to emerging markets. This is also one of the small-cap themes highlighted by Credit Suisse. Strategist Michael Geiger focuses on emerging market exposure and sectors driven by personal consumption. Puma, the sportswear maker, plays in both fields, he says. The company is expected to benefit in China and Asian emerging markets ahead of next year’s Beijing Olympics. Meanwhile, Hugo Boss has recovered steadily after a turndown in fashion industry sales following September 11, 2001 and accounting problems in the following year. Credit Suisse’s third strategy for small and mid-cap investment is what Mr Geiger calls “turnaround”. He says: “It’s getting more difficult to pick small cap areas after six years of outperformance. So we are looking at stocks that have had poor earnings records and are just starting to recover.” Mr Geiger notes Singulus, the German technology group, whose restructuring, he says, should provide momentum. The company last week reported its order backlog was up 33 per cent as it announced a 15 per cent rise in fourth-quarter sales. Medion, the electronics wholesaler, had a lamentable earnings performance last year, topped by broker downgrades, after a full-year profit warning in October. “We feel it has put its drastic earnings record behind it and expect it to turn round after restructuring,” says Mr Geiger. Merger and acquisition activity is usually a solid driver of share prices. While focus over the past year has been on multibillion euro deals such as Eon and Endesa and Arcelor and Mittal Steel, the bulk of deals take place among small and mid-cap companies. Wolfgang Fickus, strategist at WestLB, predicts that while valuations are a little steep, the small and mid-cap market is likely to be supported by M&A. Hochtief, the building materials and construction company, has gained 22 per cent this year, as bid rumours have swirled through the sector. Speculation intensified in December after August von Finck, the German billionaire, announced he may sell his 25 per cent stake. There was talk last week that Australia’s Macquarie may be interested in the holding. WestLB expects MorphoSys to be one of several companies to generate strong share price gains as potential takeover targets this year, as big pharma groups look to expand their product pipelines. This follows similar deals last year by Merck of Germany, which bought Switzerland’s Serono, and the UK’s AstraZeneca, which acquired Cambridge Antibody Technologies

inflation - gz  

  By: GZ on Mercoledì 21 Febbraio 2007 21:04

se tu chiedi all'operatore o gestore medio di borsa dell'inflazione in America (che una volta era un problema per le azioni) ti dice che è moderata, tipo 2 o 2.5%, un poco più alta che in europa ma niente di che. Ci sono due problemi. 1) CINA Da alcuni anni è invalso l'abitudine da parte delle banche centrali e poi anche da Reuters, Bloomberg e i report delle banche e società di ricerca di riferirsi all'inflazione "core" al netto di energia e alimentari perchè in effetti queste sono componenti che oscillavano molto di trimestre in trimestre ma non cambiavano la tendenza di fondo Da quando però nel 2004 è arrivata la Cina e India non è più così e energia, cereali e altro cibo sono diventate la componente strutturale dell'inflazione che la spinge più in su, cioè la Cina riduce i prezzi di molti beni di consumo grazie al lavoro a buon mercato e quindi anche la nostra inflazione ma l'aumenta premendo sulle risorse naturali. Per cui ora è scorretto guardare all'inflazione senza energia e cibo come si sono abituati tutti sui mercati e nei titoli dei notiziari Reuters. Se lo fai ti accorgi che sono due anni che in America l'inflazione ufficiale è sul 3.2% 2) "CLINTON" Nel senso che dopo il crollo dell'obbligazionario del 1994 che rischiò di mettere in crisi la presidenza Clinton il modo di calcolare l'inflazione in America è stato modificato parecchio, con diverse ragioni tecniche a sostegno se vogliamo e alla luce del sole perchè ogni volta ti spiegvano cosa hanno cambiato. Tuttavvia c'è chi ha provato a ricalcolare l'inflazione con il sistema in vigore prima del 1994 in base alle stesse tabelle del governo e ha dimostrato una cosa stupefacente, che l'inflazione oggi in USA sarebbe il 6% invece che il 3%. Questo significa anche che se il PIL fosse calcolato con il sistema "pre-Clinton" sarebbe un 3% più basso, perchè il "PIL" è ottenuto sottraendo al valore nominale del prodotto nazionale l'inflazione. E quindi l'economia americana sarebbe in realtà già in recessione visto che il PIL nominale oggi è sul 5% (5%-6% = -1%) Si può obiettare che un 3.2% ufficiale non è poi così tremendo e che se dopo il 1994 hanno cambiato i parametri di computo avevano delle ragioni, ma il rischio è che l'inflazione sia effettivamente molto più elevata in base agli stessi numeri ufficiali se solo li leggi meglio e che ad un certo punto il mercato reagisca

Come tenere in ordine e trovare i titoli nel forum - gz  

  By: GZ on Mercoledì 21 Febbraio 2007 14:07

probabilmente a causa del fatto che il tenutario del forum da settembre aveva poche idee positive di titoli il numero di segnalazioni è calato parecchio comunque a proposito di quanto suggerisce Diliberto 1) il forum è già diviso in tre sezioni e lo vede se usa come Link ^cobraf.com/news#http://www.cobraf.com/news^ (che è quello che preferisco). La prima sezione è dedicata solo ai Titoli Azionari (se si vuole basta memorizzare ^questo link per andarci direttamente#http://www.cobraf.com/Forumf/default.asp?forum_id=1^ ) ed è indicato a fianco il titolo di cui si parla senza dover aprire il topic per leggere quello che c'è dentro, la seconda a future, cambi, derivati e economia varia e la terza è tipo "Bar" con politica, terrorismo, edilizia, coppie gay... 2) Inoltre se uno quando scrive un post se lo segnala da solo come "Cool Post" che appare quindi in evidenza nella pagina home, www.cobraf.com, facoltà che è stata data a tutti quelli che lo hanno chiesto, basta che nel momento in cui crea il post scriva il nome del titolo e questo appare nella home page subito in alto sotto "Titoli Discussi" (vedi sotto) 3) se poi quando uno vuole parlare di un titolo fa il piccolo sforzo di cercare il topic in cui si è già parlato del titolo cercandolo (digitando il nome del titolo in "ricerca titolo") è ancora meglio perchè poi ritrova i commenti sul titolo nello stesso topic

L'AGRICOLTURA, si che va - gz  

  By: GZ on Mercoledì 21 Febbraio 2007 13:06

un filo comune di parecchie di queste tipo Bunge, Potash è L'AGRICOLTURA, da natale tutto quello che è trattori, sementi, irrigazione, trasporto e immagazinamento di cereali, terreni agricoli, per non parlare poi di tutti gli ETF con dentro titoli che hanno a che fare con acquedotto e acqua (per tutti gli usi a dire la verità) ecc... è diventato incandescente Da ^CNH#^ e ^Carraro#^ coi trattori a ^Bunge# che smista e commercializza a Kali und Salzbeteiligung o Potash coi fertilizzanti, alle sementi biotech...

"Genitore A" e "Genitore B" - gz  

  By: GZ on Martedì 20 Febbraio 2007 17:24

in Spagna nei nuovi documenti che rilascia il comune non scrivono più "padre" e "madre", ma "Genitore A" e "Genitore B" (ovviamente come premessa all'adozione da parte di coppie gay che si sentirebbero discriminate nell'essere indicate in modo che non comprende anche la loro situazione, per i progressisti è sempre la regola che va addattata all'eccezione e non viceversa) finiranno che all'asilo la maestra avrà l'obbligo di rivolgersi al bimbo dicendo :" ...allora cosa di ha dato il tuo Genitore B per il tuo compleanno ?... e il Genitore A ? "

OPA su AngloGold che fa un OPA su AngloPlatinum - gz  

  By: GZ on Martedì 20 Febbraio 2007 01:26

Stock: Anglogold Ashanti

Uno dei titoli qui raccomandati è ^AngloGold Ashanti#^ il secondo produttore di oro nel mondo (la mia teoria è che nel 2007 se compri degli auriferi guadagni quanto a comprare gli indici di borsa o altri titoli se tutto continua a salire e se invece scende forse con gli auriferi vai bene lo stesso) Leggo stamattina che ci sono rumors che AngloGold vuole lanciare una mega OPA su Anglo-Platinum e dico mannaggia magari mi scende. Macchè sale ed è una dei migliori titolo europei oggi perchè due ore dopo appare che un gruppo russo vuole lanciare un OPA su AngloGold Ormai o sei oggetto perlomeno di rumors di un OPA oppure non sei nessuno ----------------------------------- AngloGold Shares Surge on Report Polyus May Buy Stake (Update1) By Antony Sguazzin Feb. 19 (Bloomberg) -- Shares of AngloGold Ashanti Ltd., the world's second-biggest gold producer, surged after the Sunday Times yesterday reported that OAO Polyus may buy the 41 percent stake held in the company by Anglo American Plc. The Sunday Times of London didn't say where it got the information. Anglo's spokeswoman Fiona Wrench and Polyus's Denis Davydov declined to confirm or deny the story while Reuters reported an unidentified person close to Polyus as saying the article was inaccurate. The stake is currently worth 39 billion rand ($5.5 billion).

Mercati di Frontiera - gz  

  By: GZ on Martedì 20 Febbraio 2007 01:06

I gestori più tosti a Julius Baer, JP Morgan e simili (non è ironia, Julius Baer in svizzera sono efettivamente molto bravi come fondi internazionali) ora liquidano in Cina e India e si spostano su Zambia, Croazia, Kazaksthan, Nigeria, Vietnam ovviamente (anche se ormai è molto sfruttato), Mauritius, BanglaDesh, Costa D'Avorio L'occasione può essere lo Zimbabwe dove l'inflazione è al 1594% al momento e può quindi ora scendere se terminano l'inchiostro con cui stampano banconote, ma c'è anche un IPO da mezzo miliardo di dollari in Nigeria dove il presidente del paese che è proprietario della società maggiore gentilmente offre un bel pacco di azioni sue --------------------------- Vietnam, Zambia Overtake BRIC Stocks as `Frontier' Markets Soar By Alexis Xydias and Michael Tsang Feb. 19 (Bloomberg) -- The smallest emerging stock markets are elbowing aside Brazil, Russia, India and China to become the world's best performers. An index of 22 so-called frontier countries rose 12 percent in January, the fastest-ever start to a year. Five of them, including Vietnam, Ukraine and Croatia, are among this year's top 10 markets. A measure of BRIC stocks fell after a 53 percent gain in 2006 made Indian and Chinese shares the most expensive among the biggest emerging nations. JPMorgan Chase & Co., Templeton Asset Management Ltd. and Julius Baer Holding AG started funds in the past six months to buy shares in the smallest economies, betting they will outperform larger developing markets that have rallied for four straight years. ``We've started to go into some of the frontier markets,'' said Terrence Gray, New York-based managing director of emerging markets at DWS Scudder, which manages $114 billion. ``We're just trying to find better value.'' Gray bought shares of KazMunaiGaz Exploration & Production in September when the unit of Kazakhstan's state oil and gas company raised $2 billion in the nation's largest initial public offering. He may invest in banks and agricultural commodity producers in Mauritius, Nigeria and Zambia, after cutting his firm's holdings in China and India last year. Less is More Frontier markets, as defined by Standard & Poor's, are dominated by companies too small and too thinly traded to be ``investable'' for most fund managers. The acronym BRIC was coined by Jim O'Neill, chief economist at Goldman Sachs Group Inc., in November 2001. He said Brazil, Russia, India and China would join the U.S. and Japan as the biggest economies in the world by 2050, eclipsing most of today's developed nations. The S&P/IFCG Frontier Markets Composite Index has gained 35 percent in the past 12 months, compared with a 28 percent increase in the Morgan Stanley Capital International BRIC Index and 12 percent advance for the S&P 500. Zimbabwe, for instance, is mired in an eighth year of recession. The inflation rate surged to a record 1,594 percent last month as the government printed money to pay off debts. The Zimbabwe dollar has fallen as much as 42 percent since Jan. 20. In Nigeria, attacks have forced Royal Dutch Shell Plc's unit to halt production of about 500,000 barrels of oil a day, almost a quarter of the country's current output. Luring Investors ``One has to kick the tires if you are looking for returns,'' said Tim Drinkall, who manages about $200 million at Gustavia Capital Management in Stockholm. Six months ago, Drinkall spent 12 hours on a bus to visit Sojaprotein AD, a Serbian soybean processor, before buying the stock. His Gustavia Greater Russia fund has been adding shares in Ukraine and Kazakhstan, favoring them over companies in Russia. Accelerating economic growth, the prospect that more governments will embrace capitalism and an increase in initial public offerings have lured more money to frontier markets. Vietnamese Rally Vietnam's Ho Chi Minh City Securities Trading Center VN Index has jumped 45 percent this year, the biggest gain among the 83 benchmarks tracked by Bloomberg. PetroVietnam Drilling & Well Services Joint-Stock Co., the nation's fifth largest company by market value, paced the advance. The Vietnamese economy may have Southeast Asia's fastest growth in 2007. The government expects 8.5 percent expansion, up from 8.2 percent in 2006. Last month, the government said it will sell stakes in three of the biggest state-owned banks this year. In Ukraine, the world's second best-performing market, the PFTS Index has risen 37 percent. The government plans to raise $2 billion from sales of state-run companies this year, an 18-fold increase from 2006. The offerings will include shares in VAT UkrTelecom, the national telephone company. The Nigeria Stock Exchange's All-Share index rose 25 percent as new shares, which doubled to $11 billion last year, helped boost demand. Transnational Corp. of Nigeria Plc, whose investors include President Olusegun Obasanjo, sold 60 billion naira ($468 million) of stock in Nigeria's largest ever IPO.

un motivo in più per comprare azioni del settore finanziario - gz  

  By: GZ on Lunedì 19 Febbraio 2007 22:54

Un motivo in più per comprare azioni del settore finanziario e in generale legate al consumo in America Il mutuo che va per la maggiore adesso in America è il ^"Mutuo a Rovescio per l'Anziano"#http://www.suntimes.com/business/savage/262689,CST-FIN-terry19.savagearticle^ ("Reverse mortgage") in cui chi ha più di 60 anni estrae del contante man mano dalla casa di cui è già proprietario senza venderla, cioè ogni anno si fa da dei liquidi da spendere dalla banca in base al valore della casa e gli anni presunti di vita rimasta. Quando muore la banca vende la casa e salda quello che è rimasto agli eredi Se muore prima del tempo ha ancora un bel pezzo della casa, se invece campa fino a 90 anni la banca è protetta perchè ha comprato un assicurazione e lui continua a spendere fino a che la casa è a zero. I costi e commissioni bancarie arrivano al 5% del valore dell'immobile

Il costo dell'indulto - gz  

  By: GZ on Lunedì 19 Febbraio 2007 21:40

Il governo annuncia oggi con soddisfazione che da luglio a dicembre 3.000 carcerati liberati grazie all'indulto sono stati ri-arrestati su 27 mila liberati (...Sconfitto con i numeri il luogo comune del "disastro indulto", ora, la vera battaglia è quella contro «gli effetti criminogeni del circuito carcerario», come li chiama Ettore Ferrara, capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria: ...") uno a cui si spera perlomeno gli rubino in casa Sono stati commessi quindi grazie all'indulto almeno 3 mila atti di violenza e furto e a questo ritmo in quattro anni e mezzo tutti i beneficiati avranno commesso reati che li hanno fatti arrestare (3.000 arrestati in 5 mesi, fai la moltiplicazione....) Ma attenzione che in Italia per i furti si arresta qualcuno solo nel 2-3% dei casi secondo i dati ufficiali stessi del ministero, per l'omicidio si condanna un colpevole solo nel 30-35% dei casi e per altri reati comunque sempre solo in un terzo dei casi al massimo. Quindi se in soli 5 mesi ci sono già 3mila condannati liberati dall'indulto che sono stati già stati ri-arrestati è logico pensare che si siano commessi da 3 a 5 volte più reati, da 10 a 15 mila reati perchè nella maggioranza dei casi la polizia in Italia non trova un colpevole. E' matematico quindi che a questo ritmo, in base ai dati pubblicati oggi dal governo stesso, entro un anno ci saranno circa 30 mila reati e in cinque anni (il tempo in cui a questo ritmo torneranno in carcere) circa 150 mila reati grazie all'indulto

1800 dollari di affitto o 419.000 di acquisto - gz  

  By: GZ on Lunedì 19 Febbraio 2007 01:32

per rendere la cosa più concreta, prendiamo un esempio da uno dei ^blog che leggo su questo tema#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=442#more-442^ che cita oggi un esempio di una bella casa con giardino e piscina in una zona che conoscevo intorno a Los Angeles che è in vendita a 419.000 dollari oppure in affitto a 1.795 al mese. Lasciamo perdere la fascia di reddito e di case bassa dove sono stati fatti mutui "tossici" prendiamo invece un caso normale. Il costo medio di una casa in California è oggi sui 320mila $ per cui questa casa costa un 25% in più della media. Per una coppia o single che guadagni un 25% più della media in california (diciamo 60.000 dollari l'anno lordi) ^se fai i conti vedi che conviene l'affitto oggi con questi numeri#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=442#more-442^ E' quando confronti il costo totale del mutuo immobiliare con annessi e connessi (tasse sugli immobili ad esempio) con l'affitto che capisci che i numeri non tornano Per cui chi aveva comprato questa casa e la offre ora tramite questo annuncio è in perdita, se l'affitta a questo prezzo ci rimette ora. A MENO CHE IL VALORE DELLA CASA CONTINUI A SALIRE almeno di un 8-10% annuo, è in perdita costante ogni anno. Perchè allora non la vende ? Probabilmente perchè teme di non ricevere il prezzo che lista nell'annuncio o forse è già in perdita se la vende a questo prezzo ed è per questo che offre anche l'affitto. Per cui a meno che tutto il mercato continui a salire e con lui anche la sua casa questo proprietario è nei guai e dovrà a un certo punto vendere per fermare l'emorragia e se come lui sono milioni di altri in questa situazione il mercato franerà ecc.. L'aumento del prezzo degli immobili (molto superiore a quello del reddito) non è stato altro che INFLAZIONE e come sempre l'inflazione all'inizio puà illudere un attimo e anche dare una sensazione di ricchezza, ma poi morde. Il motivo per cui non si è vista inflazione nei prezzi al consumo è che si è indotti i consumatori a indebitarsi per comprare casa facendoli sentire temporaneamente più ricchi perchè i prezzi sono saliti e in questo modo non ci sono state pressioni salariali (o casini politici). In realtà l'aumento dell'indebitamento immobiliare e al consumo e quello del petrolio erodevano il reddito reale. Negli anni '70 c'erano scioperi e la scala mobile negli anni 2000 c'è stato l'indebitamento del consumatore per compensarlo TEMPORANEAMENTE dell'inflazione

sarebbe meglio NON finire come il Brasile - gz  

  By: GZ on Domenica 18 Febbraio 2007 02:55

Il motivo per cui sarebbe meglio NON finire come il Brasile è illustrato questo mese ^da questa storia##http://br.noticias.yahoo.com/fotos/ss/events/ts/20071002_joaohelio^ che ha ora paralizzato il Brasile (ignorata invece dai media italiani) A Rio De Janeiro (città di 8 milioni di abitanti dove ci sono 6 omicidi l'anno, quando tutta l'italia non arriva a 1.500...) una madre in auto con i figli è stato aggredita da cinque ragazzi tra i 16 e i 18 anni armati che l'hanno gettata fuori dall'auto per rubargliela, un tipo di crimine molto comune in sudamerica e nei paesi del terzo mondo. Il figlio di sei anni, João Hélio Fernandes, è rimastro intrappolato nella cintura di sicurezza, ma i delinquenti sono partiti lo stesso e hanno guidato per cinque chilometri alla massima velocità trascinando il bambino legato, con la gente che cercava di fermarli. Qualcuno li ha anche affiancati in moto ma loro hanno minaccaiato con la pistola e il capo del gruppo è stato sentito urlare che il bimbo era la loro "bambola di giuda" che è una tradizione brasiliana di fare esplodere un bambolotto (questo per dire che si erano ben accorti che lo stavano maciullando vivo). Alla fine il corpo del bimbo, è stato recuperato senza testa, senza mani e senza gambe e centinaia di testimoni per le strade lo hanno visto mentre veniva in pratica squartato sull'asfalto. Ora in Brasile si discute se sia giusto limitare a tre anni la prigione per i criminali sotto i 18 anni e se cambiare leggi introdotte negli ultimi anni che li fanno uscire facilmente se giovani. La storia è dappertutto su reuters, bloomberg, herald tribune ma è ignorata dai media italiani per i quali nel resto del mondo una vicenda deve rientrare in un clichè. Non so perchè ma mi viene in mente Saddam, (forse perchè faceva torturare i bambini per far cedere i genitori nelle sue prigioni). Da noi si spende molto spazio e persino ci si mobilita contro la pena di morte applicata a Saddam, ma quando nel mondo non civilizzato (non lo metto tra virgolette) gang di minorenni maciullano vivo un bimbo i giornalisti evidentemente non sanno come "inquadrare" la storia e passano al lancio di agenzia successivo sulla palestina (..in brasile sono dei barbari ?... è solo colpa della disoccupazione e della povertà...?.... l'importante è che sull'onda dell'emozione non mettano la pena di morte come negli USA che dopo ci tocca dimostrare anche contro di loro e non c'è gusto..... e se noi finissimo con una minoranza di bianchi circondata da gente povera di tutte le altre razze proveniente da paesi dove si comportano così...)?

Nelle favole alla fine il Lupo arriva - gz  

  By: GZ on Sabato 17 Febbraio 2007 23:37

Se uno segue la maggioranza, per la quale l'economia globale cresce bene anche nel 2007 e quella italiana pure, perchè la Cina è in boom, perchè tutta questa liquidità..., perchè gli utili sono alti ecc.. quando il mercato scende del -5% non deve vendere. E se scende del -10% magari deve comprare di più perchè se gli utili sono alti e la cina e la liquidità... e il mercato costa meno è un segnale di acquisto. Se uno invece pensa che stiamo andando in recessione in USA e Inghilterra con l'Europa a seguire ecc... interpreta gli stessi -5% o -10% come indicazioni che si scende di un -20% o -30% Se il mercato scende a zig-zag come nel 2001 che c'erano rimbalzi del 10% e ha perso alla fine lo stesso un -50% con questo criterio del grafico gli va male. Se il mercato invece è lineare sia a salire che scendere allora gli va bene, ma gli ultimi due anni sono stati particolari La maggioranza non considera che solo l'indebitamento del consumatore ha permesso di evitare una vera recessione nel 2001-2002 e poi addirittura di montare un boom prima immobiliare e di tutti i mercati finanziari. Dato che per 10 anni ha sentito parlare di questo indebitamento crescente ormai lo considera come l'" Al Lupo Al Lupo" della favola. In America però a differenza dell'Italia esiste il MEW "mortgage equity withdrawal" ("Estrarre soldi dalla casal") e questo fa sì che il lupo arrivi ora Dal 2001 le famiglie hanno preso 300-400 miliardi l'anno di debito di questo genere, oltre alle altre centinaia di mutui immobiliari e al consumo che esistano anche in Italia, e questo ha creato due terzi dell'aumento del PIL Americano (vedi sotto). Senza MEW la recessione del 2001-2002 sarebbe stata stile anni '70 e oggi saremmo di nuovo in recessione. E fino al 2001 le famiglie americane non prendevano soldi a prestito tramite la casa in questo modo Il MEW è possibile però solo se il valore delle case aumenta, per questo è esploso dal 2002. Dato che da agosto per la prima volta dal 1993 gli immobili hanno cominciato a calare è matematico che ci sarà una recessione I MEW, "mortgage equity withdrawal" ("Estrarre soldi dalla casa") sono uno schema piramidale di Ponzi in un certo senso. L'inflazione fa salire il valore delle case (che la stessa casa valga un 90% in più in 6 anni è solo inflazione) e la gente si indebita perchè le banche la illudono di essere più ricca, valutando che possa avere più credito sulla base del fato che la sua casa è salita di prezzo (NOTA "MEW" significa che se fai un mutuo sulla tua casa per 300 mila dollari e poi la casa sale e vale 400 mila chiami la banca e senza ipoteche questa sulla base dell'aumento (teorico) del valore dell'immobile ti accredita in conto ad esempio 50 mila dollari. Ovviamente la banca non è la befana e in questo modo tu "vendi un pezzo della tua casa", cioè ora la casa vale in teoria 400 mila ma tu ne possiedi 350 mila. Anzi se stai ancora pagando il mutuo a 30 anni a dire la verità non la possiedi ancora, hai versato 50 mila magari come pagamento iniziale e poi stai pagando le rate del primo anno e magari ne possiedi solo un 20% (50.000 + 10.000 di rate pagate / 300.000 del mutuo) Dato che però ti sei fatto dare 50mila $ sull'aumento teorico di valore di 100 mila in liquidi in realtà ne possiedi solo 10mila su 400 mila cioè un 2%. Se poi ora la casa scende di valore da 400.000 a 350.000 dollari tu hai debiti che ora eccedono il valore del mutuo (perchè ti sei fatto dare altri 50mila). Se poi il mutuo lo hai fatto negli ultimi 5 anni quando i tassi erano tra il 4 e il 5.5% e ora sono al 6.5% paghi di più e su una cifra maggiore )

cinque banche, anzi quattro, ma forse ne bastano solo tre - gz  

  By: GZ on Sabato 17 Febbraio 2007 19:38

Ero a pranzo con un mio amico che è nelle fusioni ed acquisizioni di una banca italiana e diceva che ogni volta che fanno una nuova fusione di banche la "slide" nella presentazione che conta è quella che mostra il debito al consumo italiano che è solo 1/3 della media europea e quello immobiliare anche sotto la media e il McKinsey di turno illustra come fondendosi si spingerà più credito sul consumatore italico, con economie di scala maggiori ecc... E meno concorrenza, anche se questo non lo si mette per iscritto. Sono dieci anni che fondono queste banche in Italia, con tutti da Prodi al governatore di turno di Bankitalia ai maggiori giornali, analisti, professori ed esperti di economia che insistono sempre che è assolutamente necessario e anzi la cosa più bella del mondo e che in italia bisogna che rimangano solo cinque banche, anzi quattro, ma forse ne bastano solo tre Oggi hai Intesa-S.Paolo e Unicredito che possiedono da sole quasi metà degli sportelli bancari italiani e metà degli 800 miliardi del risparmio gestito, senza contare che sono poi incrociate con Fiat-Ifi, Telecom, RCS-Corriere e così via e in pratica controllano i due maggiori giornali italiani senza contare che metà della pubblicità su qualunque giornale viene dalle banche. Hanno "salvato" Fiat e consentito le scalate in Telecom e ora forse entrano in Alitalia e poi ora in questo mega fondo statale per energia e infrastrutture che progetta Prodi. E distribuiscono milioni anche tramite le loro Fondazioni ai comuni, ai vescovi, a qualunque politico debbano fare favori nella sua circoscrizione (è legale, le fondazioni bancarie sono addette a distribuire soldi) per cui in effetti Profumo e Passera sono in grado di comprare quasi tutti in Italia. Prodi nel suo primo anno di governo ha lasciate fare indulto, leggi pro-immigrazione, bersani e padoaschioppa, ma le cose per cui invece lui da vecchia volpe dell'IRI ha lavorato a tempo pieno sono la fusione S.Paolo e Intesa dove sono i suoi uomini e ora il progetto per il mega fondo su telecom, luce, acqua, gas, autostrade dove la chiave del potere è che ci entrano anche le "sue" banche Nel 1990 le banche italiane facevano circa 3 miliardi di profitti netti oggi circa 15 miliardi, la misura di Bersani per la commissione di massimo scoperto di conto corrente (già annacquata in parlamento) forse toglierà alle banche 30 milioni

Daimler e Fiat - gz  

  By: GZ on Sabato 17 Febbraio 2007 03:10

il prezzo/utili "medio" dipende dal fatto che ci sono alcuni pachidermi con un grosso peso nell'indice che costano poco ma soprattutto dal fatto che energia, auto, camion, pneumatici, chimica, costruzioni e cemento cioè tutto quello che è CICLICO dopo 4-5 anni di espansione è al picco degli utili L'auto, camion e pneumatici ha dato l'ultima spinta in su dando il cambio ai finanziari e utilities (tecnologia e energia sono più fiacchi) perchè finalmente dopo 4-5 anni pessimi il 2006 ha visto degli utili e i loro P/E sono scesi. Il business ciclico avendo margini risicati dipende interamente da un aumento dei volumi. Nei settori ciclici il P/e più basso l'hai quando sei al picco e il ciclo comincia a scendere e devi comprare quando i P/E sono alti Daimler ad es. è valutata a 14 volte gli utili del 2006. Ma questa è una società che negli ultimi 5 anni ha avuto una crescita dell'utile del 2.7% e negli ultimi 3 del -17%. Nel 2006 finalmente ha avuto un anno buono ed è esplosa in borsa. Ma è un business durissimo, i margini sono minimi e appunto ha una crescita degli utili del 3% medio annuo e viene valutata 14 volte. Ora sale nella speranza che i margini aumentino licenziando e tagliando perchè se il mercato pensasse che continua come negli ultimi 5 anni la torna a valutare 8 volte gli utili e perde un -40% Come mai invece Fiat è valutata a 17 volte l'utile del 2006 quando BMW e Porsche sono a 10 e 8 volte e Renault a 8 volte, perchè le valutano così poco che sono state in utile anche negli ultimi anni e Fiat no ? Perchè si aspettano domanda piatta per loro e Renault ha perso leggermente quota di mercato verso Fiat il che è bastato ora a farla valutare 8 volte gli utili. Se il mercato pensasse che anche Fiat non ha crescita di volumi come queste tre la valuterebbe 8 volte gli utili cioè 9-10 euro mentre ora danno i target a 20. Ora il mercato si aspetta che le vendite aumentino nel 2007 come nel 2006 che è stato un ^+17% in Italia +30% in Germania e +40% in Inghilterra#http://www.borsaitaliana.it/bitApp/viewpdf.bit?location=/media/star/db/pdf/55360.pdf^ ! ma se l'America rallenta e l'Inghilterra pure, la domanda non aumenta come avviene negli ultimi mesi e ha margini del 2 o 3% sul fatturato con costi fissi enormi Anzi la verità è che in Europa sull'auto Fiat è in perdita e fa 400 milioni di utile in Brasile dove ha margini del 10% che sono incredibili e infatti tutte le altre case si sono buttate per attaccarla in Brasile (Fiat non rivela mai il contributo del Brasile sul resto perchè si vedrebbe che il resto vende in perdita) In una recessione o anche rallentamento economico o semplicemente con un aumento di concorrenza e produzione tutte queste eccetto BMW e Porsche possono andare in rosso e nel giro di un anno. Se il mercato si convincesse che il consumatore tira la cinghia e i volumi non aumentano questi P/E vengono rivisti in basso in un attimo. Paradossalmente in tutto quello che è ciclico il P/E cala quando i titoli calano

Michelin e Daimler - gz  

  By: GZ on Venerdì 16 Febbraio 2007 23:53

Le "borse" continuano a salire perchè ovviamente ci sono i titoli che salgono: in europa la borsa maggiore è la francese (non la tedesca come capitalizzazione) e quello che le ha dato l'ultima spinta in su ieri e oggi è stata ^Michelin#^. ^Stm#^ è ferma e così ^Thomson^, come tecnologia solo ^Cap Gemini#^ ha fatto un balzo, ferma ^Total#^ e anche ^Renault#^ e ^Peugeot#^ hanno frenato perchè gli manca marchionne, i tremendi costruttori e cemento, ^Vinci#^, ^Bouygues#^ e ^Lafarge#^ sembra abbiano toccato il massimo a gennaio e ripiegano un attimo, l'Oreal non fa niente, Sanofi scende, France telecom ha fatto il massimo a dicembre, Carrefour era franato dopo vendite di dicembre pessime ed è rimbalzata ma non è sui massimi tirano sempre le utilities Suez, EDF e Veolia, poi è balzata su Danone questa sì che è ha risultati solidi ora che ha convinto a mangiare lo yoghurt tutta l'asia, le assicurazioni di AGF sono di nuovo vicine ai massimi questo sì però hai le banche che dopo le trimestrali si sono fermate tutte perchè il sul lato clienti francesi non hanno mostrato quasi crescita, la gente si indebita meno, non mette soldi nel risparmio gestito e non hanno il trading e gli hedge funds come Deutsche Bank e Credite Suisse che ormai sono peggio di Goldman Sachs Quindi hai avuto questo botto di Michelin che tira su, ma perchè ? perchè gli utili calano e annuncia ieri che licenzia e riduce i costi e la stessa cosa a Francoforte, anche lì questa settimana è Daimler che annuncia 15mila licenziamente e tagli drastici e infiamma la borsa Qui sono due anni ormai che la gente comune non capisce molto questo entusiasmo dellaborsa perchè sono state le utilities e banche soprattutto che li spremevano e poi facevano profitti di bilancio. Ora hai che mentre i banchieri centrali annunciano che la ripresa continua robusta l'ultima gamba la si fa con grandi annunci di tagli di costi e licenziamenti La Francia negli ultimi anni è stata l'economia migliore rispetto alla Germania e Italia e cosa ha fatto ? ^l'anno scorso anno di boom, +142 mila occupati (meno dell'1%) di cui 60 mila nelle costruzioni#http://www.le****ro.fr/eco/20070216.WWW000000428__emplois_crees_en_.html^ e calo di 100 mila nel manifatturiero. Fino a che punto i bilanci di queste Michelin, EDF, Suez e Paribas possono distanziarsi dal resto dell'economia ? (^Michelin#^)

Il meccanismo che si inceppa (1) - gz  

  By: GZ on Giovedì 15 Febbraio 2007 23:31

Pensa alle pensioni in Italia. Sarebbe semplicissimo, metti da parte dei soldi ogni anno, li investi in qualche cosa e quando decidi di smettere di lavorare hai una rendita. Non c'è più l'analfabetismo di massa le banche che falliscono come nell'800, oggi chiunque è in grado di farlo per la sua famiglia e per sè e non occorre nessun apparato statale Invece ci sono 22 milioni di pensioni su 44 milioni di italiani adulti, tutte nello stesso calderone amministrato da politici e burocrati con regole astruse e complicate per ogni categoria o fascia di età che ora pagano sempre di meno. Per chi ha oggi 30-35 anni scenderanno al 40-50% dell'ultimo salario e nessuno capisce esattamente cosa sia successo e di chi sia colpa ma milioni di italiani intuiscono di pagare molto ogni mese di contributi di non avere il minimo controllo su quanto riceveranno. I giornali e la TV discutono in modo totalmente incomprensibile e tutti si rassegnano scuotendo la testa e temendo la fregatura sul loro TFR. Uno che ha lavorato tutta la vita se mette da parte un 30% del suo redditoe investe anche solo al 4% per 35 anni mette da parte dei milioni di euro e non ha problemi. Invece nel sistema italiano è uno pirla che non decide un #@$%£!% e versa tutti questi soldi come una pecora agli enti statali che ogni cinque anni cambiano le regole invocando qualche emergenza nazionale. Se è un dipendente della camera o della regione sicilia prenderà il triplo di quelli che ha versato, se è un ingegnere di fabbrica o un artigiano la metà, ma lo intuisce solo perchè sono ci sono 300 miliardi appartenenti a 22 milioni di persone che lavorano e pagano tutti mescolati assieme e poi versati progressivamente ad altri 22 milioni che ricevono in base a migliaia di leggine particolari per ogni categoria ed età E' una situazione pazzesca che ha determinato il crollo demografico perchè una volta che togli il controllo del proprio denaro a una persona gli togli tutto, lavora ogni anno, invecchia e non ha idea se alla fine lo stato gli pagherà il 95% o il 45% dello stipendio che aveva, la sua vita è nelle mani dello stato e non sa cosa gli succederà come nel socialismo dell'est che infatti è stato il primo ad avere il crollo demografico Lo stesso per le migliaia di regolamentazioni che rendono difficile fare qualunque cosa, cambiare carriera, aprire un attività, che rendono ora pericoloso anche convivere perchè con questi deficienti dei PACS ora hai che ti possono anche chiedere gli alimenti In europa ed america quindici anni fa c'era l'alternativa se ridurre il peso delle tasse, regolamentazioni e della politica che soffocano sempre di più la vita e la rendono sempre più complicata e costosa oppure indebitarsi e tenere su il sistema Negli anni '70 e '80 era lo stato che si indebitava sempre e compensava distribuendo assistenza, pensioni e sussidi a tappeto, ma con il crollo dell'URSS e la liberalizzazione dei mercati finanziari della Thatcher era diventato difficile, crollava la lira e la sterlina, crollavano i BTP e non potevi più mettere controlli ai capitali come ai tempi dei partiti socialisti che comandavano Ma a metà anni '90 è venuta fuori una soluzione geniale, FACCIAMO INDEBITARE ORA LE FAMIGLIE oltre allo stato e apriamo al terzo mondo sia il nostro mercato che le nostre frontiere Grazie al mercato finanziario globale che all'inizio molti politici osteggiavano è venuto fuori che si poteva creare montagne di debito e spalmarlo su tutto il mondo in modo tale che nessuno in particolare ne ha più di uno 0.5% e quindi è come se non ce l'avesse. E' lo stesso principio di ogni socialismo, un individuo non può pagarsi da solo una pensione superiore ai soldi che ha messo da parte. Se invece metti assieme 22 milioni di pensioni sotto lo Stato poi anche se ne prometti di più la cosa per 10 o 20 anni non si nota, fino a quando di colpo ti accorgi che molti ora ricevono il 50% di quanto hanno pagato, ma non puoi più tornare indietro Oggi i governi e le banche centrali amministrano in modo centralizzato e coordinato il riciclo del debito delle famiglie occidentali, immobiliare e al consumo Nel frattempo l'apertura indiscriminata e unilaterale all'immigrazione e alla penetrazione commerciale dei paesi asiatici (senza chiedere la stessa apertura a loro) ha eroso lentamente il reddito reale della maggioranza, ma anche aumentatato quello di chi ha una villa che richiede personale o vuole pagare meno il lavoro, secondo il "Modello Brasile" Per 15 anni il meccanismo dell'indebitamento usando specialmente gli immobili come collaterale ha consentito alla maggioranza di continuare comunque a spendere mentre il suo tenore di vita reale scendeva. E il reddito che veniva estratto in questo modo finiva nei mercati finanziari attraverso diversi meccanismi (l'OPEC, le multinazionali, le minoranze più ricche che spendono solo una frazione piccola del proprio reddito e il resto lo investono) Solo che comunque l'economia ha bisogno che qualcuno che spenda, investire denaro per ottenere sempre più denaro tramite speculazione ed astuti investimenti incontra un limite perchè c'è troppo capitale, tutti hanno da investire, ma dove lo metti ? Troppo capitale significa che il suo rendimento reale diminuisce. Se lo metti in Cina o Russia o Messico o Nigeria e non sei una multinazionale te lo fregano e in occidente la maggioranza è sempre più stanca, l'età media sono ormai i 40 anni, le tasse aumentano e le regolamentazioni complicano sempre più la vita, la pensione è nelle mani dei ministri I capitali e la liquidità aumentano sempre grazie alla piramide del debito sul mercato globale che non salta mai, ma poi non puoi ricomprare e rivendere quattro volte la stessa azienda, far salire del 200% lo stesso immobile, pagare 20 milioni per ogni quadro impressonista Il punto di crisi come sempre arriverà quando qualcuno ai margini del sistema, la parte più debole, comincia a non essere in grado di pagare i debiti. Una volta questo qualcuno era qualche paese in via di sviluppo come il Messico o l'Argentina o qualche azienda o gruppo di aziende in crisi. Oggi questi invece sono pieni di soldi e la parte vulnerabile sono i consumatori americani e inglesi (e spagnoli, austrialiani, francesi...)

Singapore, vado a Singapore - gz  

  By: GZ on Giovedì 15 Febbraio 2007 12:38

Singapore oggi ha ^tagliato le aliquote fiscali al 18%#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601080&sid=anzN1lKV5Zbg&refer=asia^ (dal 20% precedente) preoccupato della concorrenza di Hong Kong dove pagano solo il 17% Com'è che non si menziona mai nello spiegare il miracolo asiatico il fatto che pagano meno tasse degli evasori in Italia ? (perchè se evadi metà dell'Irpef paghi comunque come a Singapore e poi paghi 70 euro ogni 100 di benzina, 20 su 50 per il riscaldamento, Ice, rifiuti, rinnovo patente, passaporto...). A Singapore l'IVA è il 7%, evidentemente lasceranno morire i vecchietti per strada I paesi a massima crescita nel mondo sono questi asiatici dove pagano il 18%, l'Irlanda dove si paga il 12% e l'europa dell'est dove si paga il 19%. Poi dicono che l'economia è una disciplina confusa dove si può sostenere qualunque cosa In ogni caso la borsa di Singapore come fondamentali e grafico è la migliore del mondom simbolo EWS

Danone convince gli asiatici a mangiare yoghurt - gz  

  By: GZ on Giovedì 15 Febbraio 2007 10:52

beh,, Danone è veramente una storia positiva, come titolo poco rischioso da vedove e orfani, perchè ad esempio sono i beneficiari principali del boom del consumo di latticini in Asia dove come noto la gente di latte, formaggi e yoghurt ne ha sempre mangiati pochissimo in Cina Danone ha una attività locale che va molto bene ed è forte in Giappone e Thailandia volevo inserirlo nel portafoglio di Lungo Periodo -------------------------------------------- Danone Plans to Reverse Asian Aversion to Dairy Products In the process of expanding its operations, Danone recently ventured into the Thai market, creating Danone Dairy Thailand in cooperation with Dutch Mill, a Thai dairy products company. It has also acquired a Ukrainian dairy company, JSC Molochnyi Ravod. Even more significantly, the company has created Danone Japan through the acquisition of its erstwhile joint venture Calpis Ajinomoto Danone. The latter development is especially significant in light of the well-known Asian aversion for dairy products. Danone, in a press release, noted that it is determined to overcome this adverse headwind and anticipates nothing but growth in the current situation of low per capita dairy consumption in Japan and China. Milk Consumption Is on the Rise in China According to a study of Euromonitor International, an industry and consumer study group, the last few years has seen a spurt of milk consumption in China, which grew by 188% between 1999 and 2004. The organization foresees a growth of 73% of milk and dairy products between 2004-2009 in China, as consciousness grows of the calcium needs of the population, especially of young children. Danone's Incursion Into Asia Is the Revanche of Genghis Khan Danone has also entered into a long-run strategic alliance with China Mengniu Dairy Products, a dairy products company based in Inner Mongolia, which saw a 50% increase of revenue just in 2005, and is already listed in Hong Kong. It should be noted parenthetically that this is poetic justice, since the consumption of fermented milk products in Eastern Asia harkens back to the days of Genghis Khan. Danone Gets Into Organic in America With all of the talk about Asia, Danone has not forgotten the good old U.S. of A. It is trying to push its organic yogurt line here by the 85% majority stake it has in Stonyfield Farms, a New Hampshire organic yogurt maker, which currently has a 90% market share in the $155 million organic yogurt market. In America, Danone is in a head-to-head competitive situation with General Mills (GIS), which acquired the licensing rights to another French yogurt brand, Yoplait in 1977. Yoplait has 38% of the market share for yogurt, but Danone (or Dannon in America) follows with 29% and is leading in the probiotics category, and, as already mentioned, the fast-growing organic market.

Causa gelo interrotta la commissione sul riscaldamento - gz  

  By: GZ on Giovedì 15 Febbraio 2007 00:58

La Commissione del Congresso americano sull'"effetto serra e il riscaldamento globale" ha dovuto sospendere i lavori a causa dell'ondata eccezionale di freddo, neve e ghiaccio

Tutto gira intorno a questa cosa: i consumi in America - gz  

  By: GZ on Mercoledì 14 Febbraio 2007 23:16

La "tesi Orso" è che l'economia americana sta frenando bruscamente e probabilmente andando in recessione entro 6-8 mesi per cui si stanno illudendo e quando usciranno dei numeri che costringono ad ammetterlo sarà il panico Bernanke ha detto oggi che i consumi reali nell'ultimo trimestre sono saliti del 4.5% e che "...some indications that inflation pressures are beginning to diminish” e quindi hai buona crescita e inflazione in calo ==> scenario perfetto anche nel 2007. Sono alcuni mesi che ogni volta che Bernanke parla o la FED fa un comunicato la borsa schizza in su, oggi appena è apparso il testo del discorso di Bernanke e l'S&P ha sparato 8 punti in cinque minuti Un ora prima erano usciti dati di consumi USA di gennaio con un bell' ^incremento pari a ZERO#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aEEPcmY05FgA&refer=home^ Tutto, l'Oro, il Dollaro, i Bonds e le Borse gira intorno a questa cosa: se ha ragione Bernanke e i gestori che la crescita USA continua per il quinto anno al 3.5% circa oppure no I numeri sono questi: l'80% della variazione del PIL l'anno scorso è stata data dai consumi ("retail sales") e il dato di oggi dice che la crescita anno su anno è +2.2% (quella mese su mese zero), ma con inflazione al 2.2% anche la crescita anno su anno dei consumi sarebbe zero! Questo in base all'ultimo numero, di gennaio In dicembre però il dato era stato migliore, +1.2% mese su mese, lo so, grazie all'ondata di caldo e agli sconti mai visti (prezzi al consumo in calo, ma volumi in forte aumento...), ma prendi i dati da agosto (quando il mercato immobiliare ha iniziato la frana) fai la media e sei sul 3% nominale. Dato che l'inflazione è calata dal 3% e rotti al 2% addizioni un punto e qualcosa di calo dei prezzi e hai i numeri di Bernanke del 4% di crescita dei consumi. Ma nel primo trimestre la crescita nominale (quello che fatturano i negozi) era sull'8% con inflazione sul 3.5%. Ora hai una crescita nominale sul 3% (ultimi 4-5 mesi) o sul 2.2% (dato di gennaio). Se guardi cioè alle vendite misurate nei negozi, le fatture, gli scontrini c'è una diminuzione in soli 6 mesi molto pesante. Ma il governo sottrae a questi numeri l'inflazione e dato che l'inflazione è calata di colpo (grazie al petrolio da 75 a 55 dollari e altro) riesce a mostrare un aumento REALE (al netto della stima di inflazione) ancora buono. Il fatto è che l'America importa 700-800 miliardi l'anno più di quello che esporta e una crescita zero dei consumi americani significa 500 miliardi circa in meno di export per il resto del mondo, per dare un idea il surplus di Giappone, Cina e Germania tutti assieme è sui 600 miliardi l'anno Ma quando compri compri con soldi, cioè contano i valori nominali, la stima del valore "reale" che fanno gli statistici non serve per pagare una fattura. Se anche il prossimo mese le spese degli americani non aumentano non è che i tedeschi dicono: "ho venduto di meno, ma in termini reali, tenendo conto dell'inflazione USA in calo, sono contento..." Ora: una CRESCITA ZERO DEI CONSUMI IN AMERICA NON ACCADE DAL 1994. Nemmeno nel 2001 con l'11 settembre ed Enron e il crac del Nasdaq è successo che I CONSUMI AMERICANI non cressero per un anno, rallentarono all'1% e ci fu una mezza recessione mondiale (Non andarono a zero perchè la FED tagliò i tassi in modo drammatico dal 6% all'1% e fece esplodere i valori degli immobili....) e Visto che il deficit mensile ieri è uscito a 61 miliardi per dicembre (in aumento da 58 di novembre e quindi SOTTRAE dal PIL), visto che gli investimenti come ammette oggi Bernanke sono in calo (sottraggono dal PIL), visto che le scorte di magazzino erano invece in aumento in dicembre (immagazzinano, ma non vendono) se viene a mancare il consumo l'economia si ferma Il numero di questo mese di crescita zero avrebbe dovuto far vendere non comprare, ma Bernanke ha detto che stima la crescita dei consumi sul 4.5% reale e visto che sono 4 anni e 1/2 che le borse salgono e l'economa cresce credono a lui e non ai numeri

L'Italia ha la migliore crescita del mondo occidentale - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 23:12

Credo sia la prima volta che l'Italia è il miglior paese occidentale (USA, Canada, Inghilterra inclusi) come crescita di un trimestre del PIL Tutti i paesi europei oggi sono usciti con PIL trimestrale sopra le aspettative e in molti casi del doppio, per l'Italia del triplo vedo male il dollaro e i bund

le coincidenze si notano - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 21:48

Assumendo che esistano dei cicli, legati o alla dinamica politica (ciclo presidenziale americano in cui per farsi eleggere spendi l'anno prima dell'elezione) o a qualche fenomeno psicologico e che il grafico possa rifletterli allora la "teoria" sarebbe : i) ogni 4 anni hai un MINIMO importante (calo da massimo a minimo del -20%). Non un massimo che sembra meno prevedibile, cioè il mercato quando fa i massimi è più lento e casuale, i minimi invece sono momenti di panico, sono più secchi e rapidi... ii) se questo ciclo esiste allora si ripete nei decenni e pur tenendo conto che le PERCENTUALI SONO DIVERSE (per via dell'inflazione, dividendi, guerre mondiali, 11 settembre...) L'ANDAMENTO TEMPORALE SARA' SIMILE per cicli simili a distanza di tempo Bene, allora prendiamo il Dow Jones per il quale abbiamo grafici da inizio secolo e confrontiamo con l'S&P 500 o S&P 100 (non con il Dow attuale perchè consiste solo di 30 titoli e una volta erano quasi tutto il mercato oggi solo un terzo) e notiamo che l'andamento più simile a quello 1999-2006 è quello 1929-1936 Lo so che le percentuali sono diverse ma una volta i dividendi erano il 4 o 5% e l'inflazione variava molto di più... se guardi l'andamento nel tempo dei MINIMI importanti (e qualche massimo) le coincidenze si notano. Ad esempio il massimo del marzo 1937 fu esattamente sulla linea del prezzo del massimo del 19 dicembre 1930 e del minimo del 15 novembre 1929. Qual'la probabilità che sia una coincidenza ? Traslando ad oggi hai che qui siamo a un mese dalla ricorrenza del massimo del 1937 e sulla del prezzo del massimo del 2001, minimo del 2000 e del minimo del 1999

Air France KLM versus Lufthansa - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 20:48

Stock: Lufthansa

Uno dei rialzi più fenomenali l'annno scorso è stato quello delle linee aeree europee in particolari con colossi come Air France KLM e Lufthansa su del 40% in sei mesi che uno dice come ho fatto a non accorgermene Uno dei motivi è che sono tutte salite, persino Iberia (Alitalia ha dovuto veramente fare un numero speciale per andare male). Se guardi la cosa impressionante è che mentre Lufthansa (come tutto quello che è germanico ultimanente) ha battutto i record di performance finanziaria e industriale (ha appena annunciato che assume 3 mila persone e si espande in Asia dove ora è la numero due !) Air France KLM invece no, ha costi più alti, più debito e negli ultimi 5 anni gli utili non sono in realtà saliti Però in borsa sono salite esattamente in parallelo (vedi sotto) nel 2006, mentre prima Lufthansa è sempre andata molto meglio. In teoria una volta che il mercato diventi più selettivo una deve salire (tedeschi) e l'altra magari scendere (francesi, e anche la spagnola Iberia...).

cosa succede nell'anno numero "7" (III) - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 12:00

Su base SETTIMANALE questo è quello che è successo finora dalla prima guerra mondiale in poi nell'anno numero "7" alla borsa americana (ho saltato solo gli anni '40) Tenere presente che in alcuni casi il ciclo presidenziale di 4 anni cadeva l'anno prima, ad esempio nel 1996 e in altri l'anno dopo come nel 1988. Vedi sotto anche i due post prececenti con i grafici. Quello che si nota è che i) eccetto per il 1957 che è stata la stagione più benigna (il mercato salì dal 1952 al 1966 in pratica) la borsa ha sempre avuto un brusco cedimento intorno all'anno numero '7' ii) quando gira lo fa spesso improvvisamente dopo aver completato i 4 anni canonici di ciclo (nel caso del 1929 devi tenere presente che dopo la prima guerra mondiale in cui la borsa rimase chiusa il ciclo partì in ritardo)

cosa succede nell'anno numero "7" (II) - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 11:59

Su base SETTIMANALE questo è quello che è successo finora dalla prima guerra mondiale in poi nell'anno numero "7" alla borsa americana (ho saltato solo gli anni '40) tenendo presente che in alcuni casi il ciclo presidenziale di 4 anni cadeva l'anno prima, ad esempio nel 1996 e in altri l'anno dopo come nel 1988

cosa succede nell'anno numero "7" (I) - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 11:58

Su base SETTIMANALE questo è quello che è successo finora dalla prima guerra mondiale in poi nell'anno numero "7" alla borsa americana (ho saltato solo gli anni '40) tenendo presente che in alcuni casi il ciclo presidenziale di 4 anni cadeva l'anno prima, ad esempio nel 1996 e in altri l'anno dopo come nel 1988

Investi nei paesi emergenti - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Febbraio 2007 01:31

La differenza tra dei buoni del tesoro europei e americani e quelli di paesi come il Brasile, Turchia, Sudafrica, Indonesi, Messico, Peru e simili si è ridotta a uno 1.40% in media, il minimo mai registrato nella storia (una volta era un 4 o 5% di differenza) Questo è un sintomo di un mercato artificiale e pericoloso se oltre alle notizie economiche sulla bella crescita di questi paesi leggi ogni tanto leggi anche quello che succede sotto la facciata delle statistiche di PIL, tassi e inflazione Ad esempio avendo abitato a Los Angeles che è vicino al confine e dove oggi la maggioranza della popolazione è messicana ho imparato alcune cose sul Messico e so che è per molte cose simile all'Iraq, solo che essendo una situazione che si deteriora lentamente non fa notizia Se vai su YouTube ad esempio ci sono dozzine di video prodotti da membri dei cartelli della droga che dominano le zone nord del messico che ^si vantano dei loro ammazzamenti con canzoni e filmati di cadaveri#http://www.youtube.com/watch?v=GkjorV9zr1c^, si minacciano e si sbeffeggiano, mostrano i corpi sanguinolenti dei nemici massacrati stile Zarqawi. Una volta lo facevano e basta, ora con internet e vedendo che ad Al Qaeda mostrare le teste tagliate per internet e cellulare serve per il reclutamento e per spaventare i nemici anche loro mettono on line la macelleria. Vedi ad esempio ^"MIS ENEMIGOS MATA ZETAS#http://www.youtube.com/watch?search=&mode=related&v=viQ8ZrTUris"^ dove solo in questo video passano centinaia di cadaveri fatti da una banda il tutto al suono di musica Nelle città di vicino agli USA come Tijuana la gente benestante vende la casa e va ad abitare con la famiglia di la dal confine pur avendo magari dei ristoranti, ufficio o altre attività in Messico per risparmiare perlomeno a moglie e figli i rapimenti. Questo è un paese che continua a peggiorare come criminalità e che ha infiltrato ormai il sud degli Stati Uniti dove la polizia combatte le gang sudamericane stile iraq