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quanto costano in confronto le varie Directa, IW Bank, Fineco ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 22 Gennaio 2007 03:20

quanto costano in confronto le varie Directa, IW Bank, Fineco ? Quanto ti pagano ad esempio di interesse ? Notare che anche in America puoi pagare 12 o 10 dollari oppure 2 dollari per transazione

case in Brasile - gz  

  By: GZ on Lunedì 22 Gennaio 2007 02:40

Rovesciando l'implicazione negativa dei discorsi fatti sulla bolla immobiliare in Spagna, Inghilterra e America ci sono invece dei paesi dove ai mutui immobiliari ci stanno arrivando solo ora e dove quindi se non ci sono crac grossi nei mercati globali puoi fare dei soldi puntando a qualcosa di simile di quello che è avvenuto nel resto del mondo occidentale L'India o l'Europa dell'est ? No, quelle sono già sfruttattissime, a Bombay i prezzi sono su dell'800% nelle zone residenziali, ma ci sono due ottimi titoli in Brasile invece, un paese dove il concetto del mutuo immobiliare è praticamente sconosciuto e quindi il boom immobiliare comincia ora anche perchè i tassi di interesse locali sono stati sopra il 20% dal 2000 in poi e sono cominciati a scendere di colpo solo da questa estate Gafisa e Brascan Residential Properties sono due società che costruiscono case in Brasile -------------------- ...Brazilian home builders that went public last year: Gafisa and Brascan Residential Properties. The high-end housing market is just developing because Brazil never had mortgages before. All of 36,000 mortgages were offered in 2003. Last year, there were 100,000, and that is going to rise by 50% a year for the next two years. The Selic rate, or the Brazilian mortgage rate, was 23% in '03. Last year it was 15% and it looks like it's coming down because interest rates in Brazil are coming down. There is also a shortage of housing units in Brazil...

investi sui ricchi, o sui poveri - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Gennaio 2007 18:37

Stock: Western Union

La storia di copertina di Barron's, ^Rich America, Poor America#http://online.barrons.com/article/SB116925431137882208.html?mod=9_0001_b_this_weeks_magazine_home^ cita la "PlutoEconomia", cioè la nuova economia del XXI secolo che si basa sul 10% più ricco della popolazione Consigliano di comprare i titoli del lusso e che in genere hanno clienti affluenti tipo moda e lusso (LVMH), gioielli (Tiffany), private banking (Julius Baer), case d'arte, Porsche e Bmw.... l'esempio più classico è Sotheby's e fin qui sono in molti a pensarci L'altro lato della medaglia è in un altro pezzo dove invece notano allo spettro opposto della distribuzione del reddito il boom del ricorso alle carte di credito (che in America è una forma di credito vero) e la gente che non sta ripagando i mutui immobiliari. Per cui consigliano le società di pegni (che gli dai in pegno e ti danno contanti) e quelle di riscossione crediti ("pawn shops" e "payday lenders", EZCorp (EZPW) and First Cash Financial (FCFS). Inoltre le società che fanno pagamenti diretti verso il sudamerica e terzo mondo senza essere una banca, dove gli immigrati che lavorano in nero vanno per spedire i soldi tipo ^Western Union#http://www.sendmoneytransfer.com^. Un altra idea interessante le società che si occupano del riscatto di ostaggi rapiti in sudamerica, sembra ci sia un boom di rapimenti e scopo di estorsione. Più in generale le società che si occupano di sicurezza privata (tenendo presente che in iraq hanno avuto un boom e forse ora lì il business cala un poco) Anche Barron's fa finta di non ricordare che l'America nel 1970 aveva forse due milioni di messicani e oggi ce ne sono circa 40 milioni (mettendoci ecuadoriani, giamaicani, honduregni...) e sono la maggioranza in California ad esempio per cui ormai hai che i negozi accettano i pesos. A questi si aggiungono altri 20 milioni che lavorano nella "maquilladoras" le fabbriche di società americane oltre il confine Il risultato è stato un calo dei salari reali ovviamente, la concorrenza di milioni di lavoratori manuali non qualificati ha reso impossibile per un "bianco" (ma anche molti neri) lavorare in agricoltura, ristoranti, edilizia, servizi domestici, magazzini... Questo ha beneficiato l'elite che va al college dei managers, avvocati, medici, professionals vari che ha il giardiniere e la domestica messicana e tanti bei ristorantini nuovi con cuochi e sguattere ecuadoriane Ha devastato invece le città americane che sono diventate sempre più dei ghetti, da cui la fuga di decine di milioni di persone della classe media bianca nei "suburbs", le zone con casa e giardine collegate con autostrade ai centri commerciali. La violenza è triplicata dagli anni '60 e ci sono oggi 2.1 milioni di persone in carcere e circa 3 milioni di persone che lavorano come poliziotti, guardie e guardie private In sintesi l'America assomiglia sempre di più al Brasile, dove hai appunto un elite che sta benissimo e poi una massa di lavoratori di tutte le razze ed etnie messi male Ma la cosa non si è notata tanto perchè per compensare la perdita di potere d'acquisto e di posti di lavoro ben pagati in America dal 1995 circa si è ricorsi al boom del credito al consumo e immobiliare che ha spinto su i valori degli immobili (azioni e bonds) e consentito di indebitarsi oltre il proprio reddito (data la sensazione di ricchezza che dava) Da qui il famoso DEFICIT ESTERO e il famoso TASSO DI RISPARMIO NEGATIVO degli americani (a essere precisi dovremmo dire il'90% degli americani, perchè l'elite invece ha sempre più ricchezza), questo fenomeno per cui si indebitano sempre di più e consumano lo stesso che sembra strano ai tedeschi o agli italiani (ma sempre di meno...) Bisogna guardare al Brasile perchè quello è il modello per gli Stati Uniti, una elite ricca (e progressista!) con consumi di lusso crescenti e il problema di dove investire la ricchezza circondata da una massa di etnie e razze diverse povere con la problematica dei debiti. Questo è il "tema sociologico" di investimento

se proprio vuoi del reddito fisso - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Gennaio 2007 17:25

Sull'obbligazonario nel 2006 si poteva guadagnare comprando bonds di paesi emergenti tipo Brasile, ma sui titoli di stato europei si perdeva un -7% sui Bund a 10 anni!.. e su quelli inglesi di più, su quelli americani pure soprattutto per via del cambio e su quelli asiatici era difficile, solo su quelli australiani e coreani forse andavi in pari Parlo di capital gain sui bonds a medio-lungo termine, poi come noto i paesi emergenti se prendi il rendimento su quelli a 1 o 3 anni oggi rendono pochissimo con Messico al 5.7%, Brasile 5.8% (nonostante l'inflazione al 7% !...), Russia al 6.6%, Sudafrica sotto il 7% (per un paese con inflazione all'8%..) Ma se proprio vuoi del reddito fisso questa è un idea interessante per ricevere un 8% in dollari con rischio ragionevole. Investi in un fondo quotato a NY che a sua volta investe in prestiti bancari, BlackRock Floating Rate Income Strategies Fund, simbolo FRA al NYSE (suggerimento di Bill Gross su Barron's), il vantaggio rispetto ai bonds corporate o ai fondi obbligazionari è che : i) rendono di più dei bonds corporate o immobiliari ii) in caso di default recuperano i soldi almeno all'80% rispetto a un 40% se va bene dei bonds (come noto dal diritto fallimentare sono senior rispetto a tutto il resto) iii) il fondo chiuso tratta a sconto del 6% rispetto al NAV e c'è una tendenza a chiudere questo gap nel tempo ---------------- My last recommendation, BlackRock Floating Rate Income Strategies Fund [FRA], is another closed-end. It was issued by BlackRock -- I like to spread the wealth around -- and continues to be managed by the firm. It doesn't have interest-rate risk. This one has credit risk. There are about 10 or 15 of this class of floating-rate income closed-end funds; Pimco offers two. They are bank-loan oriented. The BlackRock offering makes bank loans, most of which are Ba-rated, plus or minus. They can be loans to rather major corporations. What is the duration on most of them? Gross: Most of the loans have a term of about five years, with call provisions less than that. Thus, the life of the loan, depending upon the attractiveness of the spread, can be five years or less. But by the nature of the instrument, they adjust on a quarterly basis to changes in the fed-funds rate, and in LIBOR [London interbank offered rate]. That's why these funds have appreciated in price significantly in the past year or two. As the Fed has raised interest rates to 5.25%, these funds have benefited directly. Their dividends have gone higher and higher. If I'm wrong in terms of my Fed forecast and the Fed goes to 6% as opposed to 4.25%, BlackRock Floating Income would be able to add 75 basis points of yield simply on the basis of short-term money-market instruments. There is protection interest-rate-wise here. The risk is on the credit side. Despite the bank-loan nature of the instruments, these are B-rated or Ba-rated securities for the most part of levered or semi-levered corporations. Reynolds American [RAI] is an example of a bank loan that can be purchased in the open market and by these funds. General Motors [GM] has a number of recently issued floating-rate loans that funds such as this have bought. Ford [F] has some. We are talking about Ba and B-rated securities that have some credit risk, but also interest-rate protection, which is a diversifier. Are they subordinate to other borrowers? Gross: No, they are senior to other borrowers. A bank loan is almost always senior to other straight, and in some cases subordinated debt issued by a corporation. If a company fails, historically holders of bank debt recover on the order of 75 to 80 cents on the dollar, whereas a typical debt instrument would recover 40 cents. You have principal protection here from bank loans as opposed to normal debt instruments, so I like their long-term credit protection. I also like this fund because of its yield. It has an 8.10% yield that will hold at this level or maybe go a little higher over time. The fund has been conservative in terms of its dividend. The yield on most floating-rate closed-end funds approaches 9%. In addition, the fund sells at a 6% discount to net asset value. You are buying a portfolio of loans initiated by banks and then sold, in this case to BlackRock, at a 6% discount. You're paying 106 or 106.5 cents for a buck. I prefer to buy this at a 10% discount, but 6% isn't bad for a floating-rate closed-end fund.

C'è qualcuno che non è o viene da un hedge fund ^ - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Gennaio 2007 01:59

...January 18 – Bloomberg “Madeleine Albright, the former U.S. secretary of state under President Bill Clinton, raised $329 million from a Dutch pension fund that her money-management firm will invest in emerging markets. Albright Capital Management LLC, an alternative-investment firm chaired by Albright in Washington, said it will make a ‘long-term, multiclass investment…’.... L'ex Ministro degli Esteri sotto Clinton, la Albright, ha creato ora un hedge fund che investe all'estero (non era un banchiere e non ha mai lavorato in finanza) Il Ministro del Tesoro sotto Clinton a fianco a lei era Bob Rubin ex capo del trading sui cambi e poi CEO di Goldman Sachs (quindi un trader e capo della più grossa società di trading del mondo che è appunto Goldman dove l'86% dei 30 miliardi di profitti del 2006 vengono dalla speculazione.) Assieme a loro c'era il Vice Presidente ^Al Gore che è entrato a far parte di una mega società di investimenti finanziari#http://en.wikipedia.org/wiki/Generation_Investment_Management^ dopo aver perso l'elezione del 2004 Bob Rubin fu seguito da Larry Summers un prof di economia che ora lavora per un hedge fund. Dopo di lui è diventato Segretario del Tesoro un CEO di una società di trasporti John Snow, ma quando ha lasciato l'incarico un anno fa ha assunto una carica in un hedge fund. Dopo John Snow è diventato questa estate Segretario del Tesoro Henry Paulson che faceva di mestiere ? ...avete indovinato, era l'ex ^capo del trading di...Goldman Sachs #http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=aKJhGIn.Z1O4&refer=home^(non banchiere d'affari, proprio trading). Prima di Paulson e dopo Rubin è stato CEO di Goldman Sachs Ed Corzine, il quale ora è governatore del New Jersey La figlia di Clinton Chelsea, la cui madre si è appena candidata per presidente alle elezioni del 2008, è entrata a fare parte di un hedge fund Avenue Capital Group Non è esagerato affermare che la classe politica americana e il mondo della speculazione finanziaria di Wall Street oggi sono la stessa cosa, nel senso che è da Goldman Sachs e dagli hedge fund che si entra alle massiche cariche del governo e viceversa i politici che sono stati al vertice passano poi tutti a Wall Street nel trading e investimenti

Siamo nel guinness dei primati - gz  

  By: GZ on Domenica 21 Gennaio 2007 00:36

Se è per questo un motivo di essere toro esiste ed è la borsa italiana. ^Banca Intesa#^ ad esempio ha detto oggi di aver accumulato 12 MILIARDI di euro di capitale in eccesso, chiamiamola liquidità di cui non sa cosa fare e come ha detto oggi sui giornali il presidente della fondazione che la controlla Guzzetti, sarà costretta a pagarne almeno tre miliardi, forse anche quattro miliardi in dividendi... Non so se rendo, 12 miliardi sono un terzo della finanziaria di Prodi. Invece di vietare di usare i contanti per spremere alla fine forse 2 o 3 miliardi di evasione (con il risultato che dal 1 gennaio chi può si fa pagare in contanti e poi li tiene in casa e paga in contanti anche il ristorante...) basta che tassino Banca Intesa Il MIB40 italiano ha i dividendi in percentuale più alti DEL MONDO, nemmeno in Cina o India o Brasile con il loro boom da +10% di Pil annuo o in Canada ed Australia o Russia con tutte le loro materie prime triplicate di prezzo in cinque anni o a Hong Kong o Singapore pagano i dividendi (3.9% circa) delle società italiane Siamo nel guinness dei primati come PROFITTI E in particolare DIVIDENDI, ma nessuno però ne parla e se ne vanta nei dibattiti TV. La borsa italiana è la più sana del mondo, ad esempio le banche inglesi pagano dividendi simili alle nostre ma hanno dietro consumatori alla frutta. Noi siamo invece il paese con il tasso di risparmio delle famiglie più alto del mondo (strano, ma vero nonostante le lamentele sul fatto che non si riesce più a risparmiare ora battiamo tutti, siamo quasi al doppio dei giapponesi in % del reddito e meglio anche dei tedeschi) Le banche e utilities nostrane macinano più profitti e pagano più dividendi di quelle di qualunque paese e il MIB40 paga quasi il 4%mentre in America l'S&P 500 paga meno del 2% ed è salito dal 2003 di meno. Se poi tieni conto oltre che dei dividendi anche del cambio il MIB40 ha battuto l'S&P 500 di un 40% in quattro anni (!). (Il motivo ovviamente è che le maggiori società del MIB40 sono controllate indirettamente o direttamente dallo stato (banche, eni, enel, snam, aem, acsm, terna, hera...) o da cordate di famiglie e dinastie che controllano i media o sono legate ai politici (caltagirone, debenedetti, berlusconi, agnelli, benetton...) per cui possono spremere gli utenti e consumatori come limoni...)

il nuovo modello di sviluppo: Indebitamento, Mercati che salgono e Immigrazione - gz  

  By: GZ on Sabato 20 Gennaio 2007 02:53

Questo è un articolo del Financial Times di giugno, quando l'indice spagnolo era un 10% più basso di oggi e davano per spacciata la Spagna ....dal 2002 i tassi di interesse sono stati sempre sotto l'inflazione che è al +4% oggi... metà del cemento che si consuma in europa viene usato in spagna... 400 mila nuove abitazioni nella zona di Madrid e 660.000 in tutta la Spagna (quanto il resto della UE).... ciononostante gli immobili saliti del +150% dal 1998...con il cambio che si apprezza e l'inflazione doppia della media europea la Spagna non esporta più e il deficit estero è il 7.4% del Pil, 70 miliardi di euro... il debito del consumatore è il 115% del reddito disponibile...mutui immobiliari a 50 anni...le ^famiglie spendono il 40% del reddito per pagare mutui e spese della casa#http://www.barcelonareporter.com/index.php/news/comments/property_boom_in_spain_leads_to_high_debt_levels_and_the_50_year_mortgage/^... società quotate con indebitamento record da acquisizioni... l'economia spagnola è cresciuta a più del 3% per 10 anni (la migliore in europa!.. ripetevano durante i dibattiti elettorali...) grazie al boom edilizio e l'indebitamento record del consumatore creati da tassi di interesse negativi e un afflusso di 4 milioni di immigrati che hanno depresso i salari e creato domanda per nuove abitazioni La Spagna illustra in modo estremo il motore del Boom attuale: Tassi di Interesse (reali) Zero che creano il Boom Immobiliare ed Azionario e spingono a indebitarsi le aziende e il consumatore, accoppiati ad Immigrazione senza precedenti che deprime i salari ------------------------------ .....^More than 400,000 homes have been built#http://www.ft.com/cms/s/32cd35d0-f68b-11da-b09f-0000779e2340.html^ in and around Madrid in the past five years, in part to accommodate 1m immigrants who have settled in the capital. The traffic above ground will be slow and ill-tempered. Thanks to plentiful consumer credit at negative real interest rates, there are 3m more cars on the road than five years ago. "There are two factors sustaining Spain's economic growth," says José Luis Feito, a Spanish economist. "The first is low euro interest rates, which have been lower than Spanish inflation since 2002. The second is immigration, which has moderated wage growth while increasing demand for all kinds of goods and services including housing." The Spanish economy is in its 11th year of uninterrupted growth, making it a rare bright spot within an otherwise sluggish eurozone. Spain expanded by an annualised 3.5 per cent in the first quarter of 2006, compared with the eurozone average of 1.9 per cent. Signs of overheating have been evident for some time. House prices have risen by 150 per cent since 1998, even though the housing stock has doubled over the same period. (Spain consumes half of all the cement in the European Union.) The country's inflation rate of 4 per cent is the highest in the 12-nation eurozone, leading to a dramatic loss of competitiveness against its main trading partners. The €67bn ($86bn, £46bn) current account deficit is the second biggest in the world after the US in absolute terms, and the world's largest in relative terms, at 7.4 per cent of gross domestic product. For some time now, economists have warned that growth based on a property bubble and a consumer spending spree - both fuelled by cheap credit - cannot last. Concern deepened when family indebtedness reached a record 115 per cent of disposable income at the end of last year, according to the Bank of Spain. "The foundations of economic growth are now extremely fragile," says Rafael Pampillón, head of the economics department at the Instituto de Empresa business school in Madrid. "A rise in interest rates, higher unemployment, a drop in demand for new homes, fewer tourists - any of these factors could pierce the property bubble." Mr Feito says a rise of two percentage points in euro interest rates, to 4.5 per cent, would be enough to tip Spain into recession. Antoni Espasa, an economics professor at the Carlos III University in Madrid, says Spain has only a narrow window of opportunity to defuse the "time bomb" of chronic high inflation and declining competitiveness. "We need more deregulation in all sectors of the economy," he says. "We need more investment in research and development." But it is difficult to push through change in times of bonanza. "There is a lot of complacency in business and government," says Mr Pampillón. Record tax and social security receipts have encouraged the Socialist government to increase spending, excluding debt servicing, by almost 7 per cent this year. This, says Mr Pampillón, is contributing to inflationary pressures. "The government could help engineer a soft landing by adopting an austere budget, but this is unlikely as 2007 and 2008 are election years," he says. Spanish economists are reluctant to predict if or when a crash will come. The consensus is that Spain has, at most, two more years of strong growth before latent problems come to the fore. "The Spanish economy is living on borrowed time," says Emilio Ontiveros, a professor of business economics at the Autonomous University of Madrid. Banks continue to extend credit - 40-year mortgages are now available as house prices have climbed beyond the reach of most first-time buyers - and Spaniards are sinking deeper into debt. The only factors delaying a crash are low interest rates and the demand created by 4m immigrants, who have brought about a 10 per cent increase in Spain's population in the past six years. Mr Ontiveros, who predicts consumer spending will slow down this year, sees the chance of a soft landing if Spanish exports recover and replace some of the activity of a cooling construction sector. "We need a better economic mix to achieve sustainable growth," he says. "At the moment what we have is a monoculture based on bricks and mortar alone."

la Criminalizzazione delle Sculacciate - gz  

  By: GZ on Venerdì 19 Gennaio 2007 14:24

Come fai a capire che i tempi sono maturi per qualcosa tipo una bella crisi economica, qualcosa di serio insomma ? Prendi la California che dagli anni '60 in poi lancia sempre le nuove mode. Le cose che (tra l'altro sotto il repubblicano Schwarzenegger) ora discutono e legiferano sono : - -il bando totale con punizioni pesanti, inclusi i parchi e tutti gli spazi aperti e anche la propria auto, del fumo - l'assistenza medica gratuita statale per gli immigrati clandestini (che in california sono circa 3 milioni...) - la riduzione unilaterale (senza che nessun altro paese negozi misure simili) di tutte le emissioni associate con l'effetto serra (questo nel mezzo di una continua uscita di business dallo stato in quanto troppo caro) - un aumento di 50 miliardi delle emissioni di bonds dello stato per pagare decine di nuovo programmi di assistenza statale e - la Criminalizzazione delle Sculacciate (^un anno di carcere se scoprono che hai sculacciato i tuoi figli#http://www.mercurynews.com/mld/mercurynews/news/politics/16487654.htm?source=rss^), questo in uno stato pieno di gangs sudamericane che terrorizzano la gente nei quartieri poveri...

Il Bond giapponese te lo raccomando - gz  

  By: GZ on Venerdì 19 Gennaio 2007 11:28

Il Bond giapponese JGB sta salendo ed è sopra la media a 200 giorni e quello europeo, il Bund sta scendendo ed è sotto Con un inflazione ufficiale del tipo +0.4% e tasso di sconto allo 0.25% penseresti che il Giappone non ha molto spazio per far salire i titoli di stato Anzi, essendo praticamente a zero sia l'inflazione che i tassi a breve in Giappone basta un piccolo aumento e in teoria i titoli di stato a 10 anni dovrebbero franare. (Tecnicamente la curva dei tassi giapponese è la più invertita del mondo con i tassi della Bank of Japan allo 0.25% e quelli a 10 anni al 1.65% e quindi una differenza di +1.4% mentre in europa la differenza è di un +0.3% e in USA è negativa, -0.6%. Una volta questo indicava un aspettativa di maggiore crescita e inflazione...) Invece questi furboni li manipolano e il risultato è che pur essendo il mercato dei titoli di stato maggiore del mondo, maggiore di quello americano, NESSUNO vi partecipa eccetto istituzioni giapponesi che vi sono obbligate. Cioè i Bot e Btp giapponesi il pubblico locale non li compra perchè non rendono niente e gli esteri neppure, solo le mega istituzioni nipponiche sono praticamente obbligate e si riempiono di questi bonds che non rendono niente e che possono crollare da un momento all'altro Entro un anno o due ci sarà un crac del bond giapponese e sarà bello da vedere. Per adesso tiene su la baracca del mercato globale

La favola della Leva - gz  

  By: GZ on Venerdì 19 Gennaio 2007 03:30

dal Financial Times di oggi Supponi di aver fatto un mutuo immobiliare (o al consumo o di essere un governo del terzo mondo o un azienda indebitata che ha preso a prestito) Il tuo debito viene assemblato assieme ad altri 500mila più o meno simili in un "pool", reimpastato da Goldman Sachs e Merril Lynch e poi rivenduto a "fette" in tutto il mondo a fondi, banche, assicurazioni e investitori vari Molti di questi investitori aumentano il rendimento indebitandosi ("Usano la Leva!"), ad esempio un hedge fund. A suA volta questo hedge fund riceve i soldi da un "Fondi di Fondi" il quale investe in venti hedge diversi e anche lui lo fa indebitandosi per aumentare il rendimento (anche loro "usano la leva" finanziaria) Alcuni comprano delle "fette" meno rischiose con rating AA, ma che paga un 5%, altri le "fette" più rischiose tipo con rating BB che pagano un 6.5%. Ma non comprano direttamente una porzione del "Pool" di 500 mila mutui immobiliari, comprano un "derivato" un CDO (collateralised debt obligation) che a sua volta ha una leva di magari 5 volte il sottostante (anche qui "usano la leva" finanziaria) Alla fine a forza di usare il credito (o leva finanziaria) dietro a 1 milione di $ di CDO Bonds ci sono 50 mila $ di capitale. In questo modo però la domanda di debito cresce e il prezzo del debito (i tassi di interesse) scende sempre. E più scendono i tassi più aumenta l'incentivo a emettere bonds, a indebitarsi, a investire indebitandosi... Se da qualche parte del mondo alcuni di questi CDO Bonds hanno perdite (perchè da un ALTRA PARTE DEL MONDO qualche debitore non paga) il primo hedge fund della catena essendo investito con leva finanziaria è costretto a liquidarli e il "fondo di fondi" che a sua volta vi ha investito pure lui dopo un poco è costretto a vendere qualche cosa Se la "fetta" dei CDO Bonds più rischiosi frana (quella con rating BBB), questo si riflette poi anche sulla fetta successiva e la cosa si allarga... --------------------------------------------- ...Unease bubbling in today’s brave new financial world By Gillian Tett January 18 2007 Last week I received an email that made chilling reading. The author claimed to be a senior banker with strong feelings about a column I wrote last week, suggesting that the recent explosion in structured finance could be exacerbating the current exuberance of the credit markets, by creating additional leverage. “Hi Gillian,” the message went. “I have been working in the leveraged credit and distressed debt sector for 20 years . . . and I have never seen anything quite like what is currently going on. Market participants have lost all memory of what risk is and are behaving as if the so-called wall of liquidity will last indefinitely and that volatility is a thing of the past. “I don’t think there has ever been a time in history when such a large proportion of the riskiest credit assets have been owned by such financially weak institutions . . . with very limited capacity to withstand adverse credit events and market downturns. “I am not sure what is worse, talking to market players who generally believe that ‘this time it’s different’, or to more seasoned players who . . . privately acknowledge that there is a bubble waiting to burst but . . . hope problems will not arise until after the next bonus round.” He then relates the case of a typical hedge fund, two times levered. That looks modest until you realise it is partly backed by fund of funds’ money (which is three times levered) and investing in deeply subordinated tranches of collateralised debt obligations, which are nine times levered. “Thus every €1m of CDO bonds [acquired] is effectively supported by less than €20,000 of end investors’ capital – a 2 per cent price decline in the CDO paper wipes out the capital supporting it. “The degree of leverage at work . . . is quite frankly frightening,” he concludes. “Very few hedge funds I talk to have got a prayer in the next downturn. Even more worryingly, most of them don’t even expect one.” .....

11 kaputt: l'implosione dell'immobiliare è iniziata - gz  

  By: GZ on Venerdì 19 Gennaio 2007 00:18

Undici società che fanno mutui immobiliari ai clienti "meno affidabili" (Sub-Prime") ^sono andate Kaput da agosto#http://www.ml-implode.com^ in America A differenza dell'Italia negli ultimi anni potevi ottenere un mutuo immobiliare anche senza dimostrare con qualche documento di avere un determinato reddito, semplicemente firmando una dichiarazione. Questo ti qualificava come "a rischio" ovviamente (in modo più elegante "sub-prime") e pagavi un 4% in media più degli altri. Per consentire lo stesso di comprare la casa allora i "SubPrime Lenders" avevano inventato formule dove pagavi solo gli interessi per 20 anni, oppure con i primi due anni a interesse variabile pari al minimo tipo 4% (nel 2004 ad es.) Grazie a questi sistemi e il fatto che le case salivano del 10% medio annuo anche questi sono potuti entrare nel mercato immobiliare e nel 2004-2005 i mutui qualificati come "sub-prime" sono stati quasi il 30% delle domande di nuovi mutui Da fine 2006 di colpo ha cominciato a scattare l'aggiustamento al livello di pagamenti "normale" e nello stesso la FEd ha riportato i tassi di riferimento dal 2% al 5% Risultato: ora questo segmento del mercato immobiliare, (la gente senza soldi che lo stesso ha comprato casa dopo che in media dal 1995 erano salite del 90%), ora che le case cominciano a calare di prezzo non ha scampo. E con loro i "subprime lenders". Tieni d'occhio ^Countrywide#^ che è il mostro del settore come dimensione e che da due giorni sta colando a picco

prima le materie prime, poi gli immobili e i bonds e alla fine le azioni - gz  

  By: GZ on Giovedì 18 Gennaio 2007 12:34

Il fatto che il petrolio abbia perso un -15% da natale si riflette nel fatto che i titoli di stato stanno cedendo perchè il grosso dei petrodollari è andato nel reddito fisso. Bund, Gilt e Treasury sono in um mercato "orso" (vedi sotto) anche se l'inflazione in USA e Europa grazie al calo del petrolio e materie prime in realtà sta scendendo e anche se la FED non da nessun segno di alzare i tassi !!! Strano no ? Materie prime, immobili, bonds ed azioni si sono gonfiati tutti assieme simultaneamente spinti dalla liquidità eccessiva creata dalle banche centrali e dalla leva finanziaria che su questa liquidità banche e hedge funds, private equity e corporations hanno aggiunto Quando tutta questa Piramide del Credito comincia a contrarsi, devi vedere che a uno a uno, Materie Prime, Immobili, Bonds e alla fine le Azioni cominciano a scendere Se gli immobili scendono chi ha speculato sugli immobili deve ridurre la leva finanziaria e vendere qualcosa, se le materie prime e il petrolio scendono idem per l'Opec, russia e altri produttori, se i bonds cominciano a scendere altri "players" ridurranno la loro leva e la loro esposizione e venderanno altri asset ecc... fino a quando arrivi alle azioni Questo è quello che è successo in passato in altri cicli del credito e in questo scenario ci si aspetta che: i) rame, petrolio e altre materie prime scendano (cosa che è successa, -35% dal massimo per entrambi), ii) che gli immobili scendano (un -3% circa in USA per ora), iii) che i bonds scendano e questo lo si vede da natale, sono movimenti lenti, ma continui sempre in basso iv) se questo processo DI CONTRAZIONE dei valori degli asset continua i "players" dovranno vendere progressivamente qualcosa, linee di credito verranno ritirate e alla fine arrivi alle azioni (nella foto: i Bund e i Gilt)

Acqua (da bere) - gz  

  By: GZ on Giovedì 18 Gennaio 2007 02:54

Sembra che il prezzo dell'acqua (intesa come concessioni per pozzi) nel sud degli Stati Uniti sia ^salito dal 1993 ad oggi da 1.000$ a 5.200$#http://seekingalpha.com/article/24410^, che T. Boone Pickens (quello che con il petrolio ha fatto miliardi anche di recente) ne stia comprando e un titolo sia PICO

se sei convinto che sotto ci sia un castello di carte/carta comincia dagli inglesi - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Gennaio 2007 01:16

supponendo per un attimo di aver ragione, cioè che le borse stiano salendo perchè la massa monetaria M3 in Europa cresce ora al +9.4% annuo e in Inghilterra al 13% annuo, ad esempio (e così i crediti e prestiti al consumo o immobiliari o alle aziende crescono anche quest'anno intorno al 15%)... ... allora la logica direbbe di concentrarsi sull'anello PIU DEBOLE della catena, come napoleone ad austerlitz (più o meno....) Questo ventre molle dei mercati è la maggiore borsa europea per capitalizzazione, quella inglese, Footsie 100 dove a differenza di Mib40 o DAX ad andare short a novembre oggi non avevi perso questo perchè come rileggo anche stasera: - i tassi di interesse inglesi sono stati portati al 5.25% contro un 3.50% in europa - l'^inflazione inglese uscita oggi era +3.0%, la più alta dal 1993#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601102&sid=aEi2R9APtRYI&refer=uk^ e i titoli di stato inglese Gilt stanno franando da mesi (sono ai minimi degli ultimi 19 mesi) - la borsa inglese è piena di energia e materie prime che come noto da un mese a parte l'oro stanno cedendo - la sterlina è la valuta più sopravvalutata del mondo industriale (notare che la sterlina vale parecchio più dell'euro e quasi 2 volte un dollaro) - soprattutto il consumatore inglese ha ora raggiunto la cifra incredibile di 1.300 miliardi di STERLINE di debito. Se sommi il debito statale, quello delle imprese e quello del consumatore non capisco perchè non si parli di Inghilterra = Argentina (2001) Quindi se sei convinto che sotto ci sia un castello di carte/carta la logica direbbe di concentrarti dove la cosa è più eclatante

Il SELL di Venerdì, in diretta - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Gennaio 2007 20:28

Avevo detto qua sotto che mostravo da questa settimana il trade sui futures dopo che avevo scritto "Sell" nel titolo venerdì venerdì ho messo il Sell e segnalato che il Russell era quello più adatto... in chiusura ovviamente il Russell 2000 è schizzato più su degli altri indici... e sembrava partito proprio male Ad ogni modo lavorando un poco ne ho venduti degli altri, perchè come ^scrivevo ieri il Combo è completo su tutti gli indici euro da ieri, 15/1#http://www.cobraf.com/abbonati/trading.php?type=tf&id=34940^ Avrei dovuto segnalare che mediavo ancora, ma l'ho fatto sugli 800-801 in chiusura alle 22 di venerdì quando eravate a cena fuori In questo caso mediare in alto era meglio, però ora che fare ?prendere alcuni punti qui avendo avuto la fortuna che tornato un poco giù ? al momento no, siamo short 39 ER2 Marzo (perchè 39 ?) perchè un ordine da 10 ne ha presi solo 9... Ovviamente ho ancora un mucchio di "cadaveri" dei mesi passati, put su titoli e indici andate più o meno a zero e altre che ho ruotato su febbraio e che comunque hanno perso, ma per rendere la cosa più interessante diciamo che parto da questo "SELL" degli indici di venerdì, concentrato sul Russell. (come noto questo indice che rappresenta 2.000 titoli Small Cap ma solo il 4% circa della borsa americana come capitalizzazione costa sui 34 volte gli utili e può perdere parecchio se l'economia peggiora ora come penso...)

Masochismo Economico - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Gennaio 2007 19:47

magari anche un mucchio di managers, banchieri, consulenti e gente di finanza varia, diciamo "capitalisti" e affini la cosa che non ha senso è che si permette a Cina e India di esportare con il turbo da noi merci esattamente uguali a quelle che produrremmo qui solo perchè pagano la manodopera 1/10 e inquinano alla grande e allo stesso tempo tengono ben chiuso il loro mercato nei settori in cui gli occidentali potrebbero investire da una posizione di forza (tipo infrastrutture e banche) perchè sono settori in cui conta il capitale e non la manodopera e tengono rigidamente controllati il cambio e i tassi di interesse in modo da esportare meglio è una forma di Masochismo Economico Occidentale (interessato però per molti che si riempiono le tasche vedi la bella gente nei ristoranti di mayfair a londra e manhattan) diciamo che è l'altra faccia del Masochismo culturale che da sempre credito per principio alle ragioni del Terzo Mondo, della Russia, la Cina, l'Iran o il Venezuela

Manovre sul petrolio - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Gennaio 2007 18:48

Il petrolio affonda ancora oggi fino a sfiorare i 51 dollari al barile, un -38% dal massimo a 79$ circa, con l'OPEC che stranamente non si mette d'accordo per tagliare la produzione una teoria è che ^l'Arabia Saudita stia boicottando i tentativi di sostenere il greggio ora#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601086&sid=aH4q93BQHXKk&refer=news^, tanto è vero che il cedimento è iniziato quando un mese fa a sorpresa ha tagliato di 2.5 dollari il prezzo che fa direttamente ai migliori clienti L'ipotesi è che ^abbia negoziato con gli USA#http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-01-16T095444Z_01_CIA630340_RTRIDST_0_OITTP-RICE-ABDULLAH.XML^ di fare questo scherzo e sabotare per un poco un taglio dell'OPEC di produzione in modo da mettere in crisi l'Iran che sta diventando pericoloso Gli sceicchi sono preoccupati che l'Iraq sciita diventi un feudo dell'Iran e poi con anche l'atomica possa dominare nel medioriente Gli sciiti in iraq sono in parte legati all'Iran e se l'America ora con i democratici si ritira per i sunniti è finita e l'Iran sciita dominerà l'Iraq. Non solo, dominerà sempre di più in tutta la regione visto che nessuno sembra fermarlo per quanto riguarda i suoi reattori nucleari che vengono allestiti con personale russo (Israele dipende per l'80% dal petrolio e gas russo e non può bombardare siti nucleari pieni di russi). Un Iraq con l'atomica e che domina sia in Iraq che tramite hezbollah (movimento sciita finanziato da sempre da loro) in Libano è pericoloso per la dinastia saudita L'Iran economicamente è in difficoltà perchè sono decenni che non investe nelle infrastrutture petrolifere e la sua produzione sta lentamente calando e però il regime degli ayatollah dipende come nessun altro dallo spendere la rendita petrolifera per tenere buona una popolazione di 75 milioni di persone per metà sotto i 25 anni Se il greggio scende sui 50 dollari o anche più in basso il calo di incassi può mettere in crisi il regime iraniano che non ha accumulato riserve come i Sauditi Di qui l'accordo con l'America: Bush si sta impegnando ora mandare altre truppe nonostante il Congresso non ne voglia sapere e l'Arabia da parte sua sta facendo cedere per un poco il greggio. Gli costa dei soldi, ma in questo modo salva i sunniti irakeni e tiene a bada l'Iran

Che è che consuma alla fine ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Gennaio 2007 22:53

"...^Italian industrial production unexpectedly fell#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601068&sid=a3ipQeNPqFOQ&refer=economy")^... Anche in Italia, come in Francia il mese scorso: "..la produzione inaspettatamente è calata... perchè la domanda per consumi è scesa..." Ciononostante il +1.7% di PIL dell'Italia nel 2006 é il migliore risultato degli ultimi 5 anni, dovuto a "..demand from Italy's European partners is helping sustain that recovery..." La quale Europa con un +2.6% del PIL pure sforna il migliore numero degli ultimi 6 anni e anche qui per due terzi grazie all'export, in buona parte verso UK e USA Se passi al Giappone la domanda per consumi anche nel 2006 cresce sempre sotto l'1% e quello che tira sono le esportazioni. Idem per la Cina e Corea, Taiwan, Singapore (l'India è l'unica con un deficit estero, cioè che importa più di quello che esporta) Alla fine però non tutti possono solo esportare, qualcuno deve IMPORTARE e consumare... E a consumare veramente ci sono sempre solo gli anglosassoni e questo per un motivo preciso, che sono quelli che hanno PIU' RICCHEZZA e possono indebitarsi e consumare per il resto del mondo (ricchezza finanziaria relativa nel mondo)

Che è che consuma alla fine ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Gennaio 2007 22:49

Un grafico che scende in mezzo a tanti che salgono - gz  

  By: GZ on Sabato 13 Gennaio 2007 19:39

Tutto questo è solo teoria fino al giorno in cui non lo è più. Oggi Bloomberg ha questa storia: ^"Housing in U.S. Poised to Worsen, Derivatives Show"#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601103&sid=adbsVAhN68TM&refer=us^: ("..The ABX index, which measures the risk of owning bonds backed by home-loans to people with poor credit, rose 30 percent since Aug. 9 to the highest since January. There are more than $500 billion of such notes outstanding..." Traduzione: l'indice dei DERIVATI SUI MUTUI IMMOBILIARI USA "POVERI" misurati dall'indice ABXè SALITO DEL 30% da agosto. Sono circa 550 miliardi di mutui che sono coperti da questo indice e poi ce ne sono altri...) Il punto debole della catena è il consumatore anglosassone a reddito basso, quello che ha comprato casa e rifinanziato mutui senza avere davvero i soldi, cioè con i mutui "solo interessi" o "ammortizzzione negativa" i cosiddetti "sub-prime" che è un eufemismo per dire "poveri". Come si vede dal grafico sotto nel 2004 e 2005 sono esplosi dal 5 al 30% circa dei mutui originati ogni anno, cioè si è raschiato il fondo del barile nell'estendere il credito a tutti Il grafico da guardare oltre a quelli di borsa e dei tassi è quello dei ^derivati sul loro rischio di credito#http://www.markit.com/magnoliaPublic/affiliations/abx/^. Come si vede sta andando a picco (il grafico è invertito e indica che il costo dell'assicurazione fornita da questi Credit Default Swap cresce) Quanti sono i mutui immobiliari a rischio in America? Secondo questa e altre ^analisi in totale i mutui immobiliari a rischio sono circa 2.000 miliardi#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=301#more-301^ su un totale di circa 8.000 miliardi di credito immobiliare. Voglio dire la Cina, la Cina è una gran bella cosa, ma questi sono numeri grossi

Barron's discute della "piramide" del debito - gz  

  By: GZ on Sabato 13 Gennaio 2007 19:10

Stock: Treasury Bond

I numeri tipo inflazione e consumi vanno visti nel contesto della liquidità e credito. Ho fatto l'esempio del credito al consumo che è salito del +30% in Italia nell'ultimo anno, senza questi 15 miliardi in più di spesa veniva a mancare un 1% di PIL Se hai Pil, reddito e consumi a +3% per 4 anni e il credito nell'economia è cresciuto del 20% non è la stessa cosa che se tu hai pil, reddito e consumi su del 3% e il credito totale è salito del 100% Se ho cinque appartamenti che dal 2002 sono aumentati di valore di 400.000 euro e decido di prendere 80.000 euro a debito e spendere io sono più ricco di 320.000 e ho anche goduto di consumi addizionali di 80.000. Non è male no? Perchè non lo facciamo tutti gli anni e in tutti i paesi e non solo in alcuni paesi fortunati come quelli anglossassoni e spagna ? C'è la tavola rotonda annuale di Barron's oggi e discutono questo fatto, che negli ultimi 4 anni l'Asia che esporta ha accumulato 400 miliardi di $ di riserve in valuta e i paesi OPEC 500 miliardi di $ l'anno. E per motivi già discussi alla noia in larga parte li hanno "riciclati" sui mercati obbligazionari, immobiliari ed azionari occidentali. Sono circa 1.000 miliardi l'anno di liquidità andati a spingere in basso i tassi e quindi in alto tutti gli "asset" "..Combined, Asian countries accumulate about $400 billion of excess reserves per year. OPEC-related nations have $500 billion. That's almost $1 trillion a year of surplus monies that, in a sense, have been oversaved and underspent. They have been flowing into global asset markets via higher commodity and stock prices. They have come back in the form of subsidized yields not only in the Treasury market but in corporate bonds. They've come back in almost all risky-asset markets....." Ma non è che si diventa più ricchi se ogni anno 1.000 miliardi frutti di export dell'OPEC e dell'Asia vanno in investimenti finanziari. Questi soldi in buona parte sono usciti dalle tasche di lavoratori (spostamento in asia delle fabbriche) e consumatori (petrolio), americani e occidentali. MA LA COSA E' STATA COMPENSATA dall'AUMENTO DEI MERCATI E DEGLI IMMOBILI che ha consentito di consumare come prima. Sembra meraviglioso perchè i produttori di petrolio, l'Asia e anche l'Occidente arricchiscono tutti assieme. Ma alla fine è una piramide basata sull'aumento del debito dei consumatori che ogni anno sale. Quando poi i mercati e gli immobili scendono di valore il debito invece non scende (anzi può salire di valore).... -------------- Cohen: The single largest buyer of U.S. Treasuries outside the U.S. has been oil-producing nations, via their investment offices in London, over the last two years. If oil prices stabilize at today's levels or continue to fall, the Treasury market could be affected. One potential area of vulnerability could be the U.S. bond market, including corporate bonds, about 30% of which are owned by foreigners. There could be a widening of yield spreads, which are at historical lows now. Gross: Abby has hit the nail on the head. In the U.S., housing has not done well in the past six months, but other assets have. Liquidity has been provided on a global basis not only by the petroleum-reserve nations, but by Asian exporters with surplus reserves. Combined, Asian countries accumulate about $400 billion of excess reserves per year. OPEC-related nations have $500 billion. That's almost $1 trillion a year of surplus monies that, in a sense, have been oversaved and underspent. They have been flowing into global asset markets via higher commodity and stock prices. They have come back in the form of subsidized yields not only in the Treasury market but in corporate bonds. They've come back in almost all risky-asset markets. Zulauf: The market is overheating and trends are aging or losing power. Central banks now are raising rates and constricting liquidity. If oil, which has fallen from $72 a barrel in August/September to the high-$50s, stays at current levels, that, too, represents a contraction in liquidity, perhaps of $200 billion to $300 billion. If levered up -- and it has been levered in all these markets -- it represents a contraction of perhaps $1 trillion. What happened to the cliché that falling oil prices are a tax cut for the consumer? Gross: They are a tax cut in terms of expenditures, but higher oil prices also have been stimulative in the past 12 to 24 months. OPEC has spent the money in the asset markets, exerting a multiplier effect in terms of wealth creation. Faber: Bill is correct to talk about an excess of liquidity, but I disagree about its cause. America's current-account deficit has led to surpluses elsewhere. In China, the trade and the current-account surpluses have expanded in the past two years. To bring the imbalances into order -- to reduce the current-account deficit -- you need a significant recession in the United States. In other words, consumption must go down. Otherwise there is no chance in a million years that the U.S. deficits will shrink. Cohen: Be careful what you wish for. A weaker U.S. economy would have a dramatic impact on economic activity outside the U.S. If the United States is the ultimate end-user, all of Asia, China included, would suffer. Faber: The U.S. overestimates its importance in the global economy today. It might have been true in the 1960s and '70s that when the U.S. sneezed, the world caught a cold. But in Asia today, we have an economic bloc that is far bigger than the U.S. or Europe. There are 3.6 billion consumers. Also, 56% of U.S. imports from China represent goods made by subsidiaries of American companies. If you run a company and there's a demand deficiency, which production would you maintain: the high-cost or low-cost producer? In the next U.S. recession, there will be even more outsourcing. Zulauf: If the U.S. enters a recession, the world will be affected by the shrinking of trade surpluses elsewhere and the multiplier effect. Archie, what do you think? MacAllaster: We've had five good years and the stock market is due for a correction. There appears to be way too much leverage. Margin accounts are sky-high, about as high as they have ever been. Even though you can find a lot of reasonably priced stocks -- I can, in my kinds of stocks -- it is likely the market will have a good selloff at some point. With 2½% growth in the economy for the year, the market will do a little better in the second half. But it will close just about where it is now. If I had to pick one or the other, I'd say lower. I want to re-emphasize that margin debt is way, way up. You know, sometimes the borrowing is 10 times the equity provided. At some point, all these private-equity investors and others can't be geniuses. Some will do well -- the old 10% -- but some won't, and that could become a real problem for the economy and the market. Faber: Let's talk about China's currency. The Chinese pegged the yuan at 8.28 to the dollar in 1994. The peg held until 2005, when they let the currency float upward. Now it's around CNY7.80 to the dollar. In the long run, the yuan and other Asian currencies will appreciate against the dollar. But it won't make a difference to the U.S. trade deficit because the Chinese import resources and components. They will buy these resources with a stronger currency, process them and send them to the U.S. The Chinese will maintain a trade surplus for a very long time, and their currency could double in value. Witmer: Most stocks are properly valued right now. A strong currency makes you strong, a weak currency makes you weak. If the U.S. opts for a weak currency, as Abby says, it should be careful what it has wished for. A weak dollar could lift inflation rates substantially and potentially lead to a breakdown of the U.S. bond market. Cohen: Trade relationships depend on more than currency. Much relates to differentials in growth rates. For example, since 2000 Europe has grown at about a third of the pace of the U.S. That alone is a solid explanation for the growth of America's trade deficit with Europe. Samberg: Where is the bubble? I'm confused. Marc appropriately gave us a history lesson about how the world has changed to one in which economic growth and personal freedom and better lifestyles are adopted across the globe. The most mature financial markets are here in the U.S., and we're the clearinghouse for the world, which can lead to long-term problems. But why turn a positive into a negative? The world is awash with growth. It is awash with liquidity, and our markets can clear liquidity better than any others. It is also awash in consumption, extravagance and debt. Faber: America's current-account deficit has greased the whole world. Latin American markets are in the midst of a huge boom. The Argentine stock market is up 10 times from the lows. Latin American debt on a total-return basis has doubled in the past five years. In Asia we have bubbles in real estate. In the U.S. there's a debt bubble. Debt is now 330% of GDP. That will prevent the Fed from ever pursuing tight monetary policies, even if it becomes necessary. Hickey: Asset bubbles are always fun while you are going through it. The tulip bubble was fun. The Mississippi bubble was fun. But they always end in tears and disaster. Gabelli: I'll float a bubble. Abby, the Democrats won the midterm elections in a landslide. Marc, should we worry about a politically motivated constraint on global trade? Faber: I'm less worried about that than this: The five brokerage firms in New York -- Merrill Lynch, Morgan Stanley, Lehman Brothers, Bear Stearns and Goldman Sachs -- paid out $36 billion in 2006 bonuses. Compensation and bonuses together roughly are equal to Vietnam's GDP. I see a bipolar word in which there's the typical household in the U.S. or Western Europe, and then this huge wealth concentration. It will lead to a political backlash one day. Starting in Connecticut. Cohen: I don't believe there is going to be a significant change in the next couple of years. The Democrats took control of the House. They have a razor-thin margin in the Senate, and they are posturing and preparing for the next presidential election. In terms of economic policy, they'll do things that won't face much resistance and will look good for the '08 election, like raising the minimum wage. With regard to protectionism, I don't hear people talking about restrictions on imports. American consumers benefit from them. The real discussion will focus on making sure markets in Europe and Asia are open to U.S. goods and services. Schafer: One bubble in the making is the private-equity market. Buyers took four of our companies last year, which is fine. But there is so much money being thrown at companies. Henry McVey at Morgan Stanley has talked about the fact that company managements are not being paid to take risks. They are being paid to have more cash on the balance sheet. There is too much cash on corporate balance sheets. One reason the market will be buoyed is because LBOs [leveraged buyouts] will continue in 2007. When and how it ends I don't know, but it may not be pretty. Black: Housing has knocked 1.5 percentage points off GDP growth, but the bad news is out. In the meantime, investment banks are being asked by companies to examine strategic alternatives. After sending a team to spend time with management for six months, they decide the best alternative is to go private, with the bank participating in the deal. But the company's board says "that's a potential conflict of interest, let's have an open auction." For only one month, other people try to get the information the investment banker had for six months. There is a conflict of interest on the part of investment bankers. Gabelli: The bigger conflict is that management knows the company and is stealing it from shareholders. The management buyout is the ultimate form of acting on inside information. Samberg: In 1982 cash and marketable securities were 12% of the assets of the typical American corporation. Now they are 24%. You buy a company with a very liquid balance sheet and leverage it up. That's how you get the excess returns. These liquidity things are so intact that the market is going to be up 10% this year. Meryl, what have you got to say? Witmer: A lot of private-equity firms are selling to one another, which raises my eyebrows. Of course, sometimes it's justified when the buyer has a business insight or the timing is right and they cash out. As for the stock market, I don't think it's particularly overvalued, but I don't see a lot of appreciation this year. We run stocks through our model, and most come out valued at the right price. You ought to take a year's vacation Witmer: A lot can happen in a year. If there's a downdraft, I might find something good. It only takes a few stocks to have a good year. But it is tough to find really good, cheap stocks, especially in the U.S. Zulauf: Going back to buyouts, at the last peak, in the late 1990s, buyers paid an average of nine times Ebitda [earnings before interest, taxes, depreciation and amortization]. Now they're paying slightly below six times, and interest rates are much lower. The process will continue, which will help to support the stock market. It doesn't hurt that the Fed has been so expansive. Zulauf: The world is expansive. Monetary policy will probably remain expansive, leading to an investment mania in coming years. Scott, want to say something? Black: We recognize the senior senator from Thailand. You've got five minutes. I'm on the right tail of the normal distribution curve this year. I'm mildly optimistic about the U.S. economy and the stock market. The economy is much more resilient, year in and year out, than people give it credit for. We've had structural deficits since Reagan took office. The accumulated national debt has gone from $1 trillion to $8.7 trillion, and somehow the stock market continues to go up. Notwithstanding Fred Hickey and the debacle in housing, real GDP grew at 2% in the latest quarter, while core CPI is down to 2.2%. Cohen: Not as bullish this year as last year. In the first four or five months of the year, inflation will abate. [Fed Chairman Ben] Bernanke's threshold is 2%; he's striking a delicate balance between core inflation and recession, and he will opt not to be the first Fed chairman in a while to cause a recession. Core inflation will drop below 2%, and the Fed will cut rates to 5% in either March or May. I wouldn't be surprised to see a 4¾% fed- funds rate by the end of the year. What do you see for the stock market? Black: Nominal S&P 500 earnings will grow 6.5%. Friday [Jan. 5] the S&P closed at 1409.71. We have $86.70 in '07 earnings, so the index sells for 16.2 times forward earnings. By historical standards, from 1946 on, it's in the comfort zone between 16 and 17 times earnings. The market is fairly priced. Based on my dividend-discount model, using a 6½% growth rate on dividends, I've got S&P dividends of $27.35 at the end of the year. This implies the market could be up about 8½% year-over-year. Witmer: That's not a bad year. Black: It is good year considering the market has been at an all-time high. Let's go back to deals, deals, deals, as Mario likes to say. Last year there were $3.79 trillion of mergers and acquisitions. Private-equity buyers took out $660 billion of stock. You have a shrinking supply of equities, a shrinking float. A lot of money is moving from traditional money managers such as myself into the private-equity world. There's an impetus to put that money to work. It's not going to be a blowout year, but a better one than most people think. Faber: The supply of stock in the U.S. shrunk by 5% last year. There was one big seller: the individual investor. One portion of the economy -- the asset shufflers -- is ultra-liquid. But the individual is illiquid. Individuals have to sell stock because home prices aren't going up any more. Cohen: The flow-of-funds data suggest something different. Home prices stopped rising about 12 to 18 months ago and mutual-fund inflows began to improve, which says something about the incremental dollar. I'm not talking about expenditures on primary residences, but people who might have been contemplating a second home no longer necessarily view that as a good investment. They are now looking more actively at financial assets. John, what is your take on the new year? Neff: I'm in the Goldilocks school. Samberg: That school has a very big class. Neff: I see the economy up maybe 2½%, moderate wage-benefit increases, some price increases, some decline in commodity costs -- oil, principally. Copper and some of the other ones are starting to take a lacing, too. That nets out to about an 8% to 10% earnings increase. If you buy that, the market trades for about 15.4 times the new year's earnings, which is not exactly a giveaway. But it's reasonable relative to the alternatives. I've got the market going up 8% to 10%, plus a 2% yield. The consumer is not overextended, in my view. You don't get out of enough. Neff: Consumers are biding their time. Sooner or later, the department stores or Detroit start to give stuff away. There is a disservice being done in the way the savings rate is calculated. It was minus 1% in November, meaning the consumer spent 1% more than he had coming in. But that calculation does not include any appreciation in what you already own, like your home or your stock portfolio. Some homes are down in value, but it's a local market. Hickey: Every area is down! Faber: But Park Avenue is up! Gross: One macro point: We make a mistake -- and I've made the same mistake -- focusing exclusively on real GDP. We assume a 2% real GDP number is a Goldilocks number. It's not too hot or too cold, and it's certainly not a recession. In so doing, we fail to focus on nominal GDP, which is buried in the Commerce Department's press release. In a debt-laden economy that requires appreciation of the nominal economy to service its debt, nominal GDP is critical. In 2007, it is nominal GDP that stands a chance of encountering a recession. I don't mean it goes below zero, because that rarely if ever has happened. But a nominal-GDP recession is somewhere in the 3% to 4% vicinity. It is at that point that asset appreciation begins to go in reverse, which is what we're really talking about in terms of a market outlook. Faber: Every region of the world has a current-account surplus with the U.S. Oil is about 8% of the total CPI package. When oil prices decline by 20% or so, you see a 1½% to 2% subtraction from core CPI. The consumer-price index will be in the 1% zone, plus or minus, by midyear, which means nominal GDP will be approaching 3%. Be careful about forecasting nominal earnings growth of 6% or 8% or 10% in a world in which the nominal U.S. economy is only going to grow by 3%-4%. Let's go on to the stock market. Felix? Zulauf: This will be a transition year to a better '08-'09. There will be a shakeout at some point, and some difficulties in corporate earnings. What I'm not sure about is the timing of the shakeout. The market is overheated and trends are aging or losing power. Particularly if the carry trade [borrowing at low rates to purchase higher-yielding assets] goes into reverse -- if the yen suddenly starts to strengthen -- some players will have to reduce their leverage and sell. What does that imply for rates? Zulauf: You could have a brutal correction in all asset markets. One is on the way in commodities, which began topping last May. If commodities peaked last spring, they could make a low around the middle of '07. A lot of aggressive money is positioned on the long side in commodities. That's a problem, together with those who have financed carry-trade positions in yen. If the yen goes against them, they will either have to hedge the yen -- meaning they will buy it and push it up more -- or reduce their asset side. All these things together could lead to a brutal shakeout in the next few months. There could be a 15% to 20% drop in the general markets. That would be the better outcome because it would clear the markets of excess and bring the central banks in to loosen credit. A good shakeout first would be a wonderful scenario. Then the market could go up, slowly at first, accelerating over the next two to three years. If the corrective process in the first few months of '07 is shallow and mild, we'll have one later, from a higher level. But the odds are it will happen sooner. Art, what do you think about the market and interest rates? Samberg: Rates will probably go up and then go down. The economy is having a little bounce. Later this year there will be a slowdown, and rates will come down by maybe half a percentage point, not much. Zulauf: Are you talking short or long rates? Samberg: I am talking short. As for the market, I hope we get a correction early on. You know there will be a correction sometime, with the VIX [volatility index] so low. I don't see why there should be a huge one. But there are those asset shufflers. Others, like me, call them asset allocators. Gabelli: Asset enhancers, hopefully. Samberg: John is involved with some investment committees and so am I. The world is a helluva lot different than it used to be. One committee I'm on had a ton of money with one U.S. long-only manager, and it no longer does. The committee's portfolio was up 23% last year for the fiscal year ended June 2006. There has been a much greater allocation of institutional money into hard assets and other things. When then happens, you have to look not only at economic growth, but all the financial strategies that go on around it. You could have a melt-up in commodities that is futures driven, not physically driven. It complicates relationships. You've got to look below the surface and find out what's really going on.

La sterlina, una bella valuta - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Gennaio 2007 21:12

Ieri la Bank of England ha alzato i tassi sulla sterlina al 5.25% citando il deficit, inflazione e indebitamento eccessivi dei suoi connazionali Arrivati a 67 e rotti la settimana prima mi era sembrato che un ritorno ai "fondamentali" indicasse che l'Euro dopo aver perso da 72 verso la Sterlina dovesse tornare su, questo perchè una volta i paesi con Deficit Estero maggiore, Inflazione maggiore e Indebitamento maggiore avevano valute più deboli Ai tempi dell'argentina o messico o della famosa crisi asiatica del 1998 o anche della sterlina nel 1992 uno avrebbe detto:" beh.... qui gli inglesi hanno un economia che ora peggiora di sicuro con tassi quasi del 2% maggiori della zona euro e deficit, inflazione e indebitamento maggiori...la sterlina deve soffrire" Invece NON GLIENE IMPORTA PIU' NIENTE ! Hanno comprato Sterlina e venduto Euro subito perchè conta solo che puoi ora godere di un altro 0.2.5% in più se ti indebiti in euro e metti i soldi in sterline Voi direte ma sono scemi per un altro 0.25% a mettere soldi su una valuta di un paese ovviamente debole ? Eh... in teoria sì, ma in pratica se usi la leva finanziaria uno 0.25% X 10 è un 2.5% in più all'anno. E qui evidentemente tutti usano la leva finanziaria e si sentono protetti che niente di male può succedere a nessuna economia per cui puoi sfruttare A ROVESCIO I FONDAMENTALI e farci dei soldi

La sterlina, una bella valuta - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Gennaio 2007 21:10

Stock: British pound

una situazione piuttosto strardinaria - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Gennaio 2007 20:33

McKinsey ha appena calcolato la ricchezza finanziaria totale nel mondo a 140.000 miliardi, dati di fine 2005 per cui ora sono sui 150.000 Di questi 150mila gli Stati Uniti hanno 48.000 miliardi con la borsa che conta per circa la metà. Il Pil del mondo sono circa 40-45.000 miliardi per cui la ricchezza è ora più del triplo il che sembra molto. Si vede anche a occhio che la ricchezza finanziaria degli Stati Uniti è molto maggiore del suo PIL in rapporto al resto del mondo Ma la cosa più interessante è che i flussi di investimento sono stati di 6.000 miliardi nel 2005, il doppio del 2002 (!) e l'85% si sono diretti negli Stati Uniti (!!!) Questa è una situazione piuttosto strardinaria, normalmente i paesi ricchi dovrebbero avere un surplus di risparmi e li investono nei paesi in via di sviluppo che invece hanno voglia di lavorare e produrre di più) (anche inquinare di più), ma sono appunto meno ricchi e quindi hanno meno capitali. Qui invece hai che su 6.000 miliardi di flussi finanziari tra paesi 5.000 miliardi sono andati negli USA -------------------------------------------------------- Financial assets hit $140 trillion in 2005 - WSJ Wed Jan 10, 2007 NEW YORK, Jan 10 (Reuters) - The world's financial system was awash with $140 trillion worth of stocks, bonds and other assets as of 2005, according to a study by McKinsey & Co., the Wall Street Journal reported on Wednesday. The study, which McKinsey released on Wednesday, tries to track the flows of the world's financial assets as they move from one region to another, the Journal reported. The figure is more than three times as large as the total output of goods and services produced across the planet that year, the paper said. Flows of investment across borders hit $6 trillion in 2005, McKinsey said, above levels reached at the height of the 1990s stock-market bubble and more than double the figure in 2002, the paper also said. The United States is at the epicenter, taking in about 85 percent of the flows from countries that are net exporters of capital, it also said.

L'italia cresce meglio dell'America (come credito) - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Gennaio 2007 21:45

L'ultimo dato italiano era che il credito al consumo era aumentato del 30% in un anno e in totale ed è oggi sui 40 miliardi di euro, l'ho citato ieri. Bene, il dato americano esce oggi e l'ultimo mese il credito al consumo è aumentato di 12 miliardi di $ e il totale accumulato negli anni è sui 2.390 miliardi Oltre a questo c'è il credito immobiliare, i mutui basati sull'acquisto di case e andando a memoria in Italia siamo arrivati in totale sui 240 miliardi di euro, 300 miliardi di dollari circa e in America siamo sui 5.000 miliardi di $.... Si capisce da questi numeri che quello italiano (anche tenendo conto della differenza di PIL, 1 a 6) è piccolo e però sta ora crescendo in modo allegro, mentre quello americano è molto grosso, ma ha quasi smesso di crescere Questo (se lo estendi al resto d'europa...) spiega come mai l'America stia ora rallentando e l'Europa stia andando meglio. E spiega anche l'ossessione del mercato per i tassi di interesse e la liquidità.

per le borse è meglio se i soldi restano in mano ai russi, iraniani, sauditi - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Gennaio 2007 19:04

Contrariamente a quanto suggerisce il senso comune un calo del petrolio è positivo per l'economia, ma NEGATIVO per le borse. Se il petrolio cala i soldi ritornano nelle tasche dei consumatori occidentali, aumenta l'inflazione, le bance centrali alzano i tassi e le borse soffrono. Per le borse è meglio se i soldi restano in mano ai russi, iraniani, sauditi, libici, nigeriani, (anche norvegesi...), emiri e sceicchi e caudilli vari perchè questi spendono più che altro in immobili di lusso e mega festa con concerto rock dei Led Zeppelin nella dacia di Mosca e champagne, ma poi il 90% dei soldi lo investono con Merril Lynch e Credite Suisse per i mercati finanziari, a breve termine, è meglio che il petrolio resti a 60-70 dollari che non scenda a 40, per l'economia è il contrario ovviamente ma di gente sui mercati che faccia ragionamenti di lungo termine al momento non c'è ne è rimasta molta perchè il mercato sale sempre da 4 anni in modo continuo e quindi ormai tutti hanno paura di essere tagliati fuori e ritrovarsi coi riscatti da parte dei clienti per cui seguono la tendenza (che è alimentata ad esempio dai flussi finanziari creati dal petrolio)

1.000 miliardi del petrolio per i mercati finanziari - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Gennaio 2007 18:49

Occorre vedere le cose in termini di speculazione non di "manuali di economia" Se scrivi al fondo hedge Clarium ti mandano uno studio che ha fatto rumore in cui hanno calcolato l'impatto di tre anni di petrolio sopra i 50 dollari e quantificato in 650 miliardi gli extra-profitti nel 2006 amplificati dal fatto che questa gente avendo riserve NEL TERRENO PER 50.000 MILIARDI di valore teorico (al prezzo di 60 dollari invece che 20 dollari le riserve di petrolio salgono da 15.000 miliardi di valore a 50.000 circa...) prendono anche a prestito (cioè se vai a Deutsche Bank, dici che hai un giacimento di petrolio e chiedi un mutuo te lo danno anche senza impegnare immobili...) Inoltre ci sono i Brokers tramite cui operano, i quali dovendo passare gli ordini per miliardi degli arabi, russi, norvegesi, venezuelani e altri signori del petrolio li "anticipano" comprando con loro le stesse cose, perchè non sbagli a seguire gli "elefanti" che muovono i petrodollari totale: grazie al petrolio salito dai 35-40 ai 65-75 $ al barile circa 1.000 miliardi nel 2006 di denaro fresco sono andati in speculazione diretta sui mercati Si spostano parecchi mercati con 1.000 miliardicreati ex novo e diretti direttamente all'investimento e speculazione

Il gioco del Petrolio e dei Petrodollari - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Gennaio 2007 15:12

Stock: Petrolio

il petrolio era 64 dollari a metà dicembre e stamattina tocca i 54, dal massimo a 79 dollari ha perso ora un -35% e i 650 miliardi di extra-profitti che i paesi produttori hanno incassato l'anno scorso si stanno riducendo di parecchio quest'anno Come cambia ora il gioco del Petrolio ? Ci sono tre attori principali, 1) paesi produttori, 2) Banca Centrale USA e BCE e 3) Cina ed Asia 1) Con questi 650 miliardi i vari stati arabi, russia, norvegia, venezuela, messico, nigeria...hanno comprato parecchie cose in giro per il mondo, bonds, azioni, immobili e l'effetto è stato amplificato da una certa leva finanziaria e dai traders che li hanno "anticipati" (o seguiti) Quindi ora che vedono i loro sudati extra-profitti del greggio (sudati nel senso che uno suda quando uno vede tutti questi miliardi ) ridursi di un 15% in tre settimane quali possono essere le loro reazioni ? 2) dall'altro lato ci sono Cina, Taiwan, Singapore, Corea e il resto dell'asia con un surplus commerciale di 700-800 miliardi l'anno che accumulano come riserve e non spendono e anche loro hanno usato questi miliardi per comprare bonds in quantità e forse anche azioni e immobili Sentendosi minacciati dal prezzo del petrolio che importano in % molto maggiore di noi in occidente hanno accumulato queste riserve in modo da poterle usare in modo "strategico" per assicurarsi gli approvvigionamenti e comunque hanno fatto scendere i tassi di interesse USA perchè hanno comprato titoli in dollari Forse hanno anche pensato in caso di emergenza (petrolio che schizza a 100 dollari e oltre) di poter improvvisamente scaricare i loro dollari facendo scendere il dollaro USA e in questo modo ridurre l'impatto del petrolio (che è prezzato in dollari). Cioè se ci pensi bene accumulare tutti questi dollari è una forma di "assicurazione" nel caso di petrolio fuori controllo, scarichi le tue riserve in dollari e lo compensi... 3) la FED invece ha trattato il boom del petrolio come sintomo di liquidità globale eccessiva e ha alzato i tassi al 5.25% (con inglesi ed europei che seguono a distanza) per ridurne l'impatto, ma per due anni non ha avuto risultati. Ora grazie alla combinazione di El Nino, l'effetto serra e il cedimento del mercato immobiliare USA che sta rallentando l'economia americana invece finalmente il petrolio sta cedendo Facendo la somma, il gioco dei PetroDollari sembra esser stato alla fine di spingere in basso i tassi di interesse e spingere su i mercati, le materie prime e gli immobili su scala globale per tre anni. Con il petrolio avviato verso i 50 dollari e forse più in basso ora: 1) arabi, russi, venezuelani & Company devono ridurre i loro investimenti 2) gli asiatici possono rilassarsi e lasciare salire il dollaro 3) la FED può rilassarsi

Così parlò Mervyn King - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Gennaio 2007 20:15

Il governatore della Banca d'Inghilterra Mervyn King, un paio di mesi fa: "... la rapida crescita della moneta...dovuta al fatto che le banche centrali hanno tenuto bassi i tassi... ha fatto salire gli asset... ...in tutto il mondo sono salite le azioni, le case e terreni, le materie prime, i titoli di stato e altro debito e l'oro... ...il premio di rischio si è compresso in modo INUSUALE perchè l'espansione del credito e della moneta ha incoraggiato gli investitori a cercare SEMPRE PIU RISCHIO SENZA CHIEDERE UN RITORNO CORRISPONDENTE.. ..ad un certo punto il rapporto tra prezzo degli asset e quello dei beni e servizi ritornerà a un livello più normale... questo può accadere in 2 modi.. come INFLAZIONE o ..come calo dei mercati...

notizia clamorosa sull'evasione - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Gennaio 2007 13:10

Oggi il Sole24 ore pubblica uno studio che sembra ben fatto il quale stima l'evasione in Italia a 105 miliardi di euro e Repubblica titola " Sempre più Evasione...". Evidentemente quando una notizia riguarda l'evasione fiscale esiste una legge per cui può solo essere dichiarata "in aumento" o "maggiore" di qualcosa. Sui giornali leggi sempre che l'economia sommersa rappresenta il 20% dell'economia italiana (l'Istat calcola che sia il 16% e i giornali spesso pubblicano stime del 20% o anche 30%) Purtroppo, se l'evasione è di 115 miliardi dato che il reddito nazionale italiano è di 1.350 miliardi in Aritmetica ne segue che: 115 diviso 1.350 = 0.085 cioè l'evasione o "sommerso" rappresenta solo l'8.5% del reddito nazionale. Di conseguenza la notizia clamorosa che dovrebbe apparire sulle prime pagine e sui notiziari è che l'evasione è stata stimata SOLO all'8.5% del PIL, contrariamente alle migliaia di articoli e reportage che per anni l'hanno indicata al 20% o più. Qualunque paese industriale, anche l'Austria o l'Inghilterra o gli Stati Uniti (dove paghi la riparazione dell'auto sempre in contanti e non esiste una colf con i contributi) hanno un 8.5% di sommerso o evasione, di conseguenza siamo solo nella media

Se devi rubare vai in Inghilterra - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Gennaio 2007 04:02

In Inghilterra da un paio di anni per molti reati come il furto ^non solo non si va in prigione, ma si paga una multa fissa di 80 sterline#http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/01/07/nhool07.xml^ e si torna a casa senza processo e senza nemmeno che venga registrato il fatto dalla polizia e tribunali Cioè tu vai a rubare in un negozio o ipermercato o scassi un auto in sosta e se ti va male paghi la tua multa di 80 sterline, come per un divieto di sosta e torni a casa (o a rubare qualcosa d'altro). Non sono casi eccezionali, ci sono già 165.000 casi registrati e nessuno ci fa caso sui media Questo è uno dei tanti sistemi con cui il "New Labour" di Tony Blair è riuscito a non far esplodere le statistiche ufficiali del crimine (cioè in questo modo il governo non deve registrare 165.000 reati negli ultimi due anni che scompaiono dalle sue statistiche)

Il Club della Bolla del Credito - gz  

  By: GZ on Sabato 06 Gennaio 2007 23:13

..Usemlab... ...intanto le implicazioni sono in realtà RIALZISTE per le borse per alcuni anni, seguite da un crac finale ("Crac-Boom") e molti ne vedono solo il lato fosco e apocalittico, io sono passato negativo da quest'anno troppo presto vedendo che l'immobiliare si fermava, ma gli altri del "Club della Bolla del Credito" lo sono dal 2002. La difficoltà è, come nel caso del Nasdaq 2000 e Nikkei 1990, che devi essere molto positivo proprio nell'ultimo periodo che è quello più effervescente, appena prima del crac Per quello che ricordo anche su altri lati è una tesi diversa, se vai sul AlJazeera parlano sempre della "Bolla del Credito" e così AsiaTimes e tutto il club anti-americano. Tanta gente come lui inizia a parlare della bolla del credito per attaccare la canzone dell'america che succhia il sangue al resto del mondo con il dollaro, gli USA che sono il deus-ex-machina che determina tutto, invade l'iraq e minaccia l'iran per impedirgli di adottare l'euro.... Ragionano sempre come se l'asia, i paesi produttori di petrolio e l'europa non esistessero o fossero solo dei burattini manovrati da washingron, non capiscono che l'america è molto divisa e vulnerabile. Le elites americane (ed occidentali) storicamente "si sono vendute" spesso il proprio paese, anche proprio per soldi o per vincere le elezioni e le lotte di potere interne. Basta pensare ai finanziamenti della Cina tramite Al Gore alla campagna elettorale di Clinton e Clinton stesso che ora fa il consulente per il Dubai, Schroeder in germania che fa il super-manager per Gazprom russa, Prodi con i suoi legami con la Russia dai tempi di Moro e in generale la politica pro-araba e pro-russa, Ted Kennedy che andava dai russi negli anni '80 per farsi aiutare contro i repubblicani, il fatto che Bush e Greenspan abbiano sposato per soldi e ideologia al 100% la linea di Wall Street del ^"free trade" i cui interessi sono ora allineati più con la Cina e Giappone che con il 90% dei lavoratori americani#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=228^ L'elite americana ha permesso alle multinazionali di svuotare l'America di ogni produzione per sfruttare il lavoro a basso costo del terzo mondo e in patria acconsente all'immigrazione/invasione dal messico. In pratica l'elite americana è oggi "multinazionale e globale" e spesso i suoi interessi coincidono con quelli del Messico, degli arabi, della Cina o del Giappone più che con quelli dell'americano medio, parlare di "America" come una forza omogenea e compatta che domina il mondo non ha senso (questo è un link con tonnellate di ^dettagli sul tema#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/^)

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Deflazione e non avete mai osato chiedere - gz  

  By: GZ on Sabato 06 Gennaio 2007 14:57

In Giappone negli anni '90 tutti i prezzi calavano, non solo quelli di case, terreni ed azioni, ma i beni di consumo e servizi, avevano "Inflazione Negativa" e persino il reddito e PIL NOMINALE calava. Questo è l'incubo di tutti i governi e banche centrali Era dagli anni '30 che non succedeva nel mondo ed è letale per le banche, il business e lo stato moderni, senza un poco di inflazione l'economia attuale piena di debito si paralizza Chi ha dei debiti verso le banche, ad esempio mutui immobiliari, vede il valore degli immobili scendere (il suo attivo) e quello dei suoi debiti salire (il suo passivo) e quindi viene schiacciato da entrambi i lati di conseguenza le banche si ritrovano sempre più gente che non ripaga i crediti erogati che diventano "incagliati" e non possono erogare più credito a nessuno perchè non hanno più riserve sufficienti le aziende vedono i prezzi al consumo e all'ingrosso scendere e però i salari e stipendi non scendono (negare aumenti è possibile, chiedere delle riduzioni vere e proprie del salario nominale non successo neanche sotto pinochet) e i loro margini vengono schiacciati le aziende che hanno debiti rilevanti li vedono salire di valore, idem lo stato che ha un debito pubblico enorme pari al PIL quasi ovunque vede il valore del debito aumentare ... Nell'800 i prezzi invece spesso scendevano senza problemi, c'era Deflazione o Inflazione Negativa. Era possibile perchè NON ESISTEVA LA BANCA CENTRALE e quando c'era una crisi le banche fallivano a centinaia, per non parlare delle aziende, il debito pubblico e la spesa pubblica quasi non esistevano, i consumatori pagavano in contanti e non avevano debiti se compravano una casa dovevano prima trovare i soldi, i salari erano flessibili verso il basso e si licenziava a volontà. Ogni tanto c'era la crisi, il PIL calava del -3% secco, si licenziava e si falliva, ma si "ripuliva" velocemente il sistema che ripartiva subito. Quindi fino al 1920 era possibile avere Deflazione ed era anzi una cosa ottima perchè il tenore di vita aumentava automaticamente per la maggioranza della popolazione che vedeva i prezzi scendere (e non aveva debiti) Oggi invece lo stato e i consumatori hanno montagne di debiti (in alcuni paesi come italia e giappone è lo lo stato, in altri come USA, UK, spagna...sono più i consumatori), i salari non possono essere ridotti, le banche non falliscono perchè protette dallo stato, la spesa pubblica è il 50% del PIL e non cala mai neanche in recessione, la banca centrale protegge le banche e manipola i tassi di interesse e il cambio...insomma è un sistema mezzo "socialista" Di conseguenza il mercato non si "sfoga" più con le recessiona secca periodica in cui si fallisce, si licenzia e subito si riparte, ma CON L'INFLAZIONE, sia degli asset che dei prezzi in generale Senza inflazione il nostro sistema moderno pieno di indebitamento, di protezioni e ammortizzatori sociali si intasa: la cosa veramente pericolosa è che comincino a scendere tutti i prezzi perchè il valore degli asset cala e quello dei debiti aumenta e i debitori non possono pagare, devono liquidare e l'effetto a catena danneggia il sistema bancario e finanziario ecc... Per questo motivo le banche centrali sono terrorizzate quando vedono l'inflazione scendere sotto l'1% e avvicinarsi a zero e cercano di tenere su con tutti i mezzi i valori delle case, azioni e bonds pompando moneta. Per questo la FED ha tagliato i tassi all'1% nel 2002 e ce li ha tenuti quasi due anni, la BCE al 2% e il Giappone li ha tenuti a zero per anni e anche ora sta allo 0.25%. Il Giappone negli anni '80 ha avuto ALLO STESSO TEMPO sia la bolla immobiliare che quella di borsa e poi nel 1990 il crac ed è rimasto incastrato in questa trappola della deflazione. Non è stata una catastrofe per tutti, ad esempio i salari reali sono aumentati visto che i prezzi scendevano, ma si è salvato solo perchè ha invaso il mercato americano (il 40% delle auto in USA ora sono giapponesi e il 90% dell'elettronica di consumo...). grazie alle note capacità tecniche e umane ma anche al cambio svalutato e alla manipolazione dei tassi Senza l'esplosione del deficit estero americano sarebbe finita come negli anni '30 quando invece il commercio estero si chiuse e ci fu una deflazione con depressione. Il problema è che in questo modo negli ultimi dieci anni i paesi occidentali specie anglosassoni hanno accumulato un grosso squilibrio di bilancia dei pagamenti a favore dell'Asia e di conseguenza accumulato anche tanto debito come mai si è visto nella storia (e si sono svuotati di fabbriche e indeboliti economicamente...) Il gioco ha funzionato finora perchè il Mercato Finanziario Globale aperto ha consentito di creare enormi squilibri di bilancia dei pagamenti a favore dell'Asia, ma il debito corrispondente che si è creato specie nei paesi anglosassoni è stato riciclato e "spalmato" coi derivati su tutte le istituzioni finanziare e aziende del mondo Morale: più il debito e il credito crescono più aumenta il rischio di finire come il Giappone, con un Boom immobiliare e di borsa seguito da Crac e da una Deflazione generale: occorre quindi creare Inflazione per ridurre il peso del debito e pur di evitare anche solo un -0.5% dei prezzi le banche centrali sono disposte a tenere i tassi a zero o negativi in termini reali. Il che ovviamente prolunga il boom dei mercati e l'aumento di indebitamento... Ogni nuovo paese che entra nel gioco del Mercato Globale aiuta a prolungarlo e ad evitare la recessione, deflazione e crisi NECESSARIE, solo che ormai con Cina, Est-Asia, Russia, Paesi Arabi, Sudamerica tutti ora dentro fino al collo nel mercato finanziario globale bisogna pensare ad allargarsi a qualche altro pianeta

maggiore incremento di liquidità mai avvenuto nella storia - gz  

  By: GZ on Sabato 06 Gennaio 2007 02:09

L'Economist ha un bel pezzo che mostra che ^negli ultimi 4 anni la LIQUIDITA MONDIALE è cresciuta del +18% annuo#http://www.economist.com/finance/displaystory.cfm?story_id=8496988^ Nota anche che questo è il tasso di crescita più alto mai registrato, dicendo mai registrato si intende da sempre, da quando si calcolano queste cose... Quando si pensa che ci sia qualcosa di eccessivo nel boom attuale di materie prime, immobili, obbligazioni di tutti i generi e di tutte le borse mondiali si intende questo, che dietro c'è il maggiore incremento di liquidità mai avvenuto nella storia

IBM ho dei dubbi - gz  

  By: GZ on Venerdì 05 Gennaio 2007 23:16

Stock: IBM

IBM è salita a 98 dollari dai 70 dollari di due anni fa e costa 16 volte gli utili pur essendo un titolo a crescita zero, proprio zero, cioè in cinque anni utili, margini e ricavi sono saliti dell '1% circa, ma perchè la spesa per investimenti è calata del -6% vedi sotto. Su IBM c'è un attività sospetta delle call e put come rileva l'ottimo Jay Shartsis nel suo report, sembra che le put siano molto richieste cioè hanno un valore doppio di quello teorico Morale, compra delle put o vendi le call come suggerisce qui ------------------- Here's something hot. IBM (IBM) is down 94 cents, to $97.37, and its January 95 put is trading at 90 cents, up 27 cents for the day. The degree of movement of the put is in line, but another factor is quite out of line. The theoretical value of that put is only 47 cents on my system, so why is it so overvalued? I think it's because smart put buyers are pumping it up. Further, there has been lots of call buying for IBM lately with its 21-day dollar-weighted ratio at 40 cents traded in puts for every $1.00 in calls. This is the lowest (i.e., most option trader optimism) from this indicator in the past two years. The stock was also turned back at $98.79 yesterday, shy of the important $100 level. These factors in concert suggest a short. One can sell the January 95 calls for $3.50 and buy the January 100s for $1.00, a $2.50 credit. Stop on a new high for the stock

La scuola austriaca e il "crack-boom" - gz  

  By: GZ on Venerdì 05 Gennaio 2007 21:45

No, è il contrario, i monetaristi come Friedman sostengono che un espansione della massa monetaria è necessaria in molti casi e citano sempre il caso della Grande Depressione per dire che bisogna evitare l'errore di ridurre la liquidità Bernanke al compleanno di Milton Friedman prima della sua morte l'anno scorso ha dichiarato che "..Friedman ci ha insegnato l'errore che ha condotto alla Depressione e una cosa è certa: non lo ripeteremo !.." Traduzione: anche il Giappone nel 1990 come l'America negli anni '30 fece l'errore di ridurre la liquidità con il risultato di creare una deflazione che è durata un decennio. Grazie a Milton (Friedman) che ce lo ha spiegato oggi non ripetiamo l'errore. E in un famoso articolo ha scritto: "la FED in casi estremi ha un arma potente da giocare, la stampatrice (elettronica) di moneta..." (electronic printing press) I Monetaristi non si chiedono più di tanto cosa succeda alla ESPANSIONE DEL CREDITO che ne deriva. La Scuola Austriaca, Ludvig von Mises, Frederik, Wilhelm Röpke, Rothbard ecc... invece sostiene che l'espansione del credito ottenuta abbassando i tassi di interesse di mercato artificialmente porta a un "crack-boom" cioè a un Boom che finisce in un Crac Questo perchè si fanno investimenti che non hanno senso economico solo perchè il denaro costa poco incoraggiati dal boom generale degli immobili, azioni ed obbligazioni... con il risultato di creare un eccesso sistematico di produzione e capacità produttiva sostenuta dal debito a buon mercato (specialmente nel settore immobiliare) e alla fine si cade nella "Deflazione" cioè hai un calo dei prezzi e dei valori di tutti gli asset (immobili, azioni...) gonfiati dall'espansione eccessiva del credito. Questo non può più essere curato con bassi tassi di interesse e maggiore liquidità come durante il solito ciclo economico perchè appunto deriva da un ECCESSO DI INVESTIMENTI ed è questo che porta a una Depressione perchè devi liquidare i debitori che non possono pagare, il sistema bancario si intasa di crediti incagliati e anche se i tassi vengono abbassati a zero come in Giappone non serve più a stimolare investimenti e credito perchè è precisamente l'ECCESSO DI CREDITO E INVESTIMENTI che ti ha portato alla crisi (Questo è lo schema di ragionamento che seguo ad esempio...) ------------------------------------------------- Ludwig von Mises, ^warned against credit expansion#http://www.financialsense.com/stormwatch/geo/pastanalysis/2005/0204.html^ in the text of Human Action: “A lowering of the gross market rate of interest as brought about by credit expansion always has the effect of making some projects appear profitable which did not appear so before.” “If the credit expansion is not stopped in time,” Mises explained, “the boom turns into a crack-up boom; the flight into real values begins, [and] the whole monetary system founders.” Mises also stated: “The final outcome of the credit expansion is general impoverishment.”

Meno Petrodollari in circolazione - gz  

  By: GZ on Venerdì 05 Gennaio 2007 15:23

da 64$ a 55$ cioè un -15% in meno di dieci sessioni non è uno scherzo ci sono dei players che sicuramente hanno perdite qui senza contare che Russia, OPEC e altri paesi ricchi di greggio l'anno scorso hanno incassato un 800 miliardi e il grosso li hanno investiti sui mercati finanziari e gli immobili in giro per il mondo il ragionamento solito è che se il petrolio scende è bene per le economie occidentali e giapponesi e quindi anche per le borse ma è il contrario, il petrolio che sale crea "petrodollari" che vengonono subito investiti dai riccastri arabi e russi in bonds, immobili di Londra, NY e Miami e nelle azioni

Oggi non c'è più bisogno del pubblico - gz  

  By: GZ on Venerdì 05 Gennaio 2007 12:31

Non è più vero come una volta che occorre che il pubblico si scaldi perchè le borse arrivino al top perchè oggi il 90% delle azioni sono trattate da istituzioni, fondi ed hedge funds Oggi ci sono 9.000 hedge funds che muovono il mercato e che raccolgono soldi da gente ricca e ci sono sempre più banche che imitano Goldman Sachs e Morgan Stanley e fanno trading in proprio con il loro capitale vedi la Deutsche Bank che è diventata da banche "normale" una specie di mega hedge fund. Quindi il mercato non ha bisogno del pubblico. Inoltre negli ultimi dieci anni la ricchezza è salita talmente e si è così concentrata che basta il 10% della popolazione più ricca per spingere su le borse. Del resto in America l'80% delle azioni sono possedute dal 10% della popolazione (vedi sotto) Il pubblico si stava scaldando in primavera, ma la provvidenziale correzione di maggio-luglio lo ha raffreddato e poi il rialzo è ripartito esattamente a ferragosto ed è continuato in modo lento e continuo dando la sensazione che non stavi perdendo il treno se aspettavi Il pubblico risponde di più quando ci sono dei titoli noti che fanno guadagni eclatanti che non quando sale praticamente ogni settore e gruppo di titoli ma a rotazione se uno ad esempio vedeva l'energia e i minerari forti ad inizio anno e vi insisteva ora era deluso mentre invece le telecom europee da questa estate vanno benone il biotech e i semiconduttori sono stati una mezza delusione quest'anno ma le linee aeree, casinò, alberghi e vacanze sono forti i paesi emergenti sono stati il vero settore "bollente" che crea entusiasmi come una volta i titoli internet e tech, ma guarda caso sul più bello in maggio sono andati a perdere un -25 o -30% in tre settimane raffreddando molta gente (poi sono ripartiti alla grande)

la Russia non si capisce perchè sia qui in alto - gz  

  By: GZ on Venerdì 05 Gennaio 2007 12:05

Qui il petrolio è sceso da 78 a 55 dollari e l'indice russo nelle sue varie versioni è sui massimi ed salito di un +50% negli ultimi 12 mesi. Qualcosa non quadra. Il 60% dell'indice russo è legato al petrolio (poi c'è anche il gas naturale e altri minerali), ma in maggio quando si temeva che ci fosse una stretta sulla liquidità ad esempio il TRF russo quotato a NY era precipitato del -45% da 95$ a 50$ Però in maggio il petrolio era molto alto, sui 74$ e oggi è crollato a 55$ mentre il ^TRF#^ russo invece da maggio è salito sugli 81$ Voglio dire che un indice con potenziale di ribasso del -30% in qualche giorno ce l'hai se cerchi (ieri ha perso un -10% si vede che cominciano ad accorgersene)

Il ciclo presidenziale e gli altri - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Gennaio 2007 18:43

Stock: Dow Jones

volendo riassumere i motivi "ciclici" : i) stagionalmente il famoso Ciclo "presidenziale" di QUATTRO ANNI prevede un minimo (e quindi, un cedimento o calo di borsa di almeno il -10%) ogni 4 anni in genere tra luglio e ottobre. Quest'anno lo si è notato solo sui mercati emergenti, ma non certo su S&P Dow Mibtel e DAX che hanno perso solo un -7% in media in maggio-giugno e poi sono saliti sempre. Nel 1987 ci fu l'unica eccezione degli ultimi 40 anni e il ciclo arrivò in ritardo di quasi un anno (ma come noto fu molto violento, un -35% in due giorni) ii) le buone notizie sono invece che il terzo anno del ciclo presidenziale (il 2007 perchè le elezioni sono nel 2008) è il più positivo per il Dow e in particolare il periodo dopo le elezioni del congresso di novembre del secondo anno (quelle appena passate) è ottimo (vedi sotto) ii) gli anni che terminano in "7" come si vede qui sotto non si sa perchè ma portano delle crisi improvvise, parliamo di crash del -45% come nel 1907 o -40% nel 1937... iii) contrariamente a quello che pensa per cui gennaio è favorevole e fino ad aprile si deve stare al rialzo è vero invece che i maggiori mercati toro sono spesso terminati intorno a capodanno: il grande mercato toro del 1962-1968 terminò a inizio gennaio, il top del 1973 come ricorda Dick Arms oggi su TSC.com l'11 gennaio del 1973, il toro del Nikkei il 30 dicembre 1989 Sommando questi elementi verrebbe da pensare che : a) il minimo del ciclo di 4 anni che era "dovuto" nel 2006 è in ritardo b) come è successo altre volte si scarica improvvisamente a inizio 2007 il che consentirebbe però anche di mantenere poi un 2007 positivo, cioè hai un cedimento secco a inizio 2007 e poi parti in su

Il nuovo Congresso americano - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Gennaio 2007 14:15

Oggi i Democratici si insediano come nuova maggioranza al Congresso USA e si vedrà se mantengono le promesse fatte in campagna elettorale di imporre sanzioni alla Cina per imporle di aprire di più i suoi mercati e di rivalutare la moneta Sotto Clinton i Democratici erano stati per aprire il mercato americano a tutti e il deficit USA che era sui 70-80 miliardi annui nel 1995 ha cominciato a salire da allora e i repubblicani ovviamente hanno sposato la politica di free trade al 100%. Ora però una parte dei democratici ha interpretato il malcontento dei lavoratori e ha stravinto l'elezione soprattutto su questo tema economico Negli ultimi cinque anni ci si è abituati a considerare normali due cose che non lo sono solo perchè per ora non producono conseguenze sui mercati 1) La Cina nonchè anche messico, corea, giappone, india, malesia... sono cresciute in modo accellerato e questo è bene nel lungo periodo probabilmente per tutti, ma nel breve periodo A SPESE DELL'AMERICA intesa come fabbriche e posti di lavoro manifatturieri di cui ne sono spariti 4 milioni dal 2000 e 8 milioni dal 1996 (e anche, in misura minore, dell'europa). Oltre ai posti di lavoro visibili ovviamente la pressione della concorrenza cinese, delocalizzazione nonchè immigrazione massiccia ha messo sotto pressione i salari nel settore privato in occidente 2) La Cina cresce al 10% per 5 anni e l'India altrettanto ora, cioè crescono a ritmi doppi di quelli a cui crescevano ai loro tempi i paesi occidentali che si industrializzavano, solo che questo ritmo non è normale. Non ha senso che l'export della Cina sia passato in 8 anni da 100 a 1.000 miliardi di $ su un PIL oggi di 2.800 miliardi. Non è così che l'Italia o l'Inghilterra o gli Stati Uniti o la Francia si sono industrializzate. Noi abbiamo avuto una crescita molto più lenta ed oscillante e ad esempio il costo del lavoro dei paesi occidentali che si industrializzavano ERA PIU ALTO, NON PIU BASSO degli altri paesi. Quando gli Stati Uniti si sono industrializzati i loro salari erano più ALTI dei paesi in cui esportavano, il contrario esatto della Cina o India. E per questo motivo la domanda di consumi interna in America o Europa cresceva e non dipendeva tutto solo dall'export come ora per la Cina dove costituisce il 40% del PIL Qui invece hai che invadono con prodotti assolutamente ANALOGHI i mercati di paesi ricchi grazie solo ed unicamente al lavoro a buon mercato. La Cina e l'India fanno esattamente gli stessi prodotti che facciamo noi, solo che pagano il lavoro un decimo e non pagano niente per pensioni, ambiente e simili, in più, tengono le loro valute sottovalutate artificialmente del 20 o 30% e tengono i tassi a livelli assurdamente bassi pompando moneta Come mai funziona ? Perchè il mercato finanziario globale dominato dalle varie Goldman, UBS, Merril, Barclays, Credite Suisse, Lehman, Deutsche Bank, Citigroup... li aiuta a riciclare i dollari che incassano dall'export in america e inghilterra comprando titoli di stato e obbligazioni immobiliari. In questo modo i tassi di interesse non salgono nel mondo, le valute stanno ferme, i consumatori anglosassoni vedono le loro case salire di valore e possono indebitarsi e comprare altre merci dall'Asia e poi anche le borse salgono e tutti sono contenti I governi occidentali con le loro banche centrali hanno avuto interesse perchè in questo modo hanno potuto anche loro aumentare la liquidità consentendo alla gente di consumare di più grazie agli aumenti del valore della ricchezza finanziaria (case, titoli ed azioni) che è un sistema indolore di creare benessere e i bassi tassi di interesse fanno comodo quando hai grossi deficit pubblici Inoltre la lobby delle multinazionali che al Congresso americano conta e finanzia tutti ha spinto in questa direzione perchè le "multinazionali" come dice la parola ora sono veramente società i cui managers guardano al mondo e non al paese di appartenenza, gli interessi di una IBM o Cisco sono quelli dei loro managers multi-miliardari i quali vogliono far salire il titolo in borsa per incassare stock options e quindi spostano tutta la produzione in Cina e i call center in India e fanno di tutto per attirare investitori sul loro titolo da tutto il mondo. Che poi al loro paese di origine spariscano 100 mila posti di lavoro ben pagati in fabbrica sostituiti da altri meno pagati nei centri commerciali o più precari nell'immobiliare non importa, basta che queste famiglie americane spendano lo stesso indebitandosi con mutui immobiliari. I quali mutui immobiliari vengono "impastati" e impacchettati a milioni e rivenduti da Lehman, Merril, Goldman, Morgan, Citigroup... sui mercati globali e comprati dalle banche centrali asiatiche, ad esempio e il cerchio si chiude Il risultato è che l'America in particolare che ha tolto tutte le barriere commerciali con l'Asia è stata "svuotata" di fabbriche da metà anni '90, ma in cambio ha avuto un boom immobiliare del 100% in dieci anni e anche il boom di borsa Il punto dolente di questo meccanismo sono gli 850-900 miliardi di deficit estero USA (e solo la germania ora non è in deficit in occidente, persino l'australia con le sue materie prime ha un deficit pesante) e la scomparsa di posti di lavoro stabili e pagati bene nell'industria sostituiti da posti nella sanità, immobiliare, ristoranti, servizi finanziari A livello di mercati finanziari questo meccanismo salta quando vai in recessione causata da un calo dell'immobiliare, come nel Giappone degli anni '80. Ma come si è visto nel 2006 quando hai le banche centrali del mondo coordinate tra loro e la City e Wall Street coi loro miliardi di bonus di incentivo impegnate a farlo andare il meccanismo è piuttosto robusto Intanto però al Congresso USA ci sono mozioni contro la Cina che prima non passavano, ma ora con il cambio di maggioranza e il clima di insoddisfazione che anche i repubblicani percepiscono possono andare avanti

un ambiente ideale per comprare azioni in modo speculativo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 03 Gennaio 2007 03:19

L'indice cinese sta esplodendo a Shangai, da quota 1.000 di due anni fa (era crollato dagli 8.000 del 1999) ha passato ora quota 10.000 e trascina su Hong Kong che a sua volta da la volata a buona parte dell'Asia. E questo ad esempio oggi che a NY erano chiusi da il tono anche all'Europa Gli investitori comprano le società cinesi a Shangai ora alla disperata stile Nasdaq 2000 in base alle statistiche di crescita "della Cina". Poi leggi bene e impari che il 70-80% delle esportazioni cinesi sono create in realtà da sussidiarie di società giapponesi, coreane, taiwanesi americane, tedesche... cioè la borsa di Shangai NON RIFLETTE in realtà il boom cinese, che per ora appartiene a multinazionali asiatiche e anche occidentali. Per vedere meglio questo boom prendiamo il caso estremo, la borsa salita più di tutti quella russa con un +1.000%. La Banca Centrale russa si è messa a pompare liquidità al ritmo del +70% annuo per far scendere il rublo e anche adesso sta pompando al +45% annuo, mentre tiene il tasso di sconto al 2% e l'inflazione ufficiale è al +9% ! E l'indice di Mosca RTS è entrato in orbita, nel 2007 un anno in cui il petrolio e' SCESO e così l'indice della materie prime l'indice RTS russo è salito di un altro 50%... La Cina idem, ha pompato la liquidità a ritmi vicini al +20% annuo per tenere basso lo Yuan e l'indice di Shangai è esploso. Ma anche la crescita della moneta in europa il mese scorso ha toccato il ritmo maggiore dal 1990, +9.3% annuo In Inghilterra la crescita della moneta viaggia al 13%, Australia all'12%, USA non si sa perchè hanno smesso a dicembre 2005 di misurarla, ma è stimata intorno al 9-10% al momento, Cina +17%, Brasile +17%, India +21%, Russia +45% Intanto i tassi sono solo al 5.20% in USA, 5% in Inghilterra, 3.50% in Europa, sul 6% in India, Cina, Brasile, Russia e ovviamente sempre allo 0.25% in Giappone Nonostante i rialzi dei tassi della FED e anche di altre banche centrali del 2006 siamo ancora in una situazione in cui si indeboliscono le valute e si pompa liquidità a livello mondiale e anche i paesi che esportano alla grande spingono la loro massa monetaria per far scendere il cambio. L'euro che sale può sembrare un eccezione, ma in realtà la BCE tiene i tassi al 3.50%, uno dei valori più bassi degli ultimi 30 anni quando la moneta cresce al +9.3% che è il valore più alto dal 1990. Se i tassi fossero più alti o la liquidità meno abbondante chissà cosa varrebbe ? 145 $ e 180 yen ? Il dollaro invece ora cede di nuovo nonostante la FED abbia portato i tassi al 5.25% e nonostante le altre banche centrali (eccetto australia e inghilterra) tengano i tassi molto bassi. Se solo la FED annuncia che li abbassa o le altre banche centrali li alzano ancora o restringono la liquidità cosa gli succede ? un -20% ? Il fatto è che pompare liquidità e svalutare le monete è inflazionista e fino a quando qualcosa va storto è in effetti un ambiente ideale per comprare azioni in modo speculativo --------------------------------------------- (Bloomberg) ...Money-supply growth in the 12- nation euro region accelerated to the fastest pace in 16 years in November, a report today showed, adding to pressure on the European Central Bank to keep raising borrowing costs. Annual money-supply growth, which the bank uses as a gauge for future inflation, accelerated to 9.3 percent in November, its fastest pace since April 1990, the ECB said today.

Coincidenze e cicli - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Gennaio 2007 20:08

Stock: S&P 500

La cosa curiosa è che piuttosto che discutere di W.D. Gann che è morto 40 anni fa avresti qui su internet il famoso report di Princeton Economics in cui nella primavera del 1998, quindi con qualche mese di anticipo, Martin Amstrong indicò come massimo dell'S&P 500 la data del 20 luglio 1998. Come noto il 20/7/98 l'indice toccò il massimo esatto e poi precipitò del -21%. Per quanto riguarda la sua predizione con largo anticipo per un top del Nikkei a dicembre 1989 (dopo il quale franò del 40% in un anno circa) non ho trovato l'articolo originale, ma è un fatto citato ovunque e che creò la sua fama in Giappone Esiste anche un vecchio ^articolo in cui spiega il metodo#http://www.contrahour.com/contrahour/2006/06/martin_armstron.html^ del calcolo del ciclo La cosa curiosa è che dopo sette anni di carcere preventivo passati in una prigione per criminali comuni, domani, 3 gennaio riceverà finalmente la sua sentenza che comporta sembra un massimo di cinque anni. Per cui avendone scontati già sette prima del processo dovrebbe comunque essere liberato Bene, tra i poveri orsi in via di estinzione avendo esaurito ogni altro possibile argomento contro il mercato c'è chi nota la coincidenza che il personaggio che aveva previsto i due maggiori top del mercato dei dieci anni precedenti fu arrestato la settimana in cui il Dow Jones toccò il massimo del 2000 Inoltre che dopo questa strana detenzione senza processo di sette anni venga liberato domani è una coincidenza visto che il ^suo modello del ciclo di 8.6 anni cade a febbraio 2007#http://wallstreetexaminer.com/blogs/wheeler/?p=9^ cioè se sommi al 20 luglio 1988 i suoi 8.6 anni ottieni febbraio 2007... (il top 20 luglio 1998 dell'S&P)

Perchè Martin Armstrong è in prigione senza processo da sette anni ? - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Gennaio 2007 04:21

Perchè Martin Armstrong, uno dei maggiori economisti, analisti tecnici e traders del mondo è ^in prigione senza processo da sette anni a Manhattan#http://www.topix.net/forum/business/TS8IHELKS6G8FDV65^? Con i suoi modelli ciclici a capo di Princeton Economics International Armstrong era diventato famoso per aver previsto esattamente il massimo del Nikkei nel 1989 (da allora aveva molto seguito in Giappone) e il massimo dei mercati asiatici e del Dow nell'ottobre 1998 centrando il giorno esatto, al punto che era stato contattato dalla CIA subito dopo per chiarimenti Come analista e trader Amstrong aveva acquisito una reputazione mondiale arrivando a consigliare anche la Thatcher fino a quando nel gennaio 2000, (quando il Dow Jones toccava il massimo del mercato orso del 2000-2003) veniva arrestato e incriminato con l'accusa di illeciti per un miliardo di dollari in Giappone tramite Republic Bank del finanziere Edmond Safra (ucciso a Montecarlo alcuni mesi dopo in casa sua da una guardia del corpo e contro cui Amstrong avrebbe testimoniato al suo processo). Rilasciato su cauzione come si fa in America, viene poi rimesso in prigione per "disprezzo della corte" cioè per non collaborare ed è in galera dal 2000 anni per questo reato IN ATTESA DI PROCESSO. La cosa è molto strana perchè in America non si tiene gente incensurata e rispettata nel mondo finanziario ^in carcere per sette anni solo per non avere collaborato a sufficienza#http://www.chadbourne.com/news/pressreleases/MartinArmstrong.asp^. Questo è l'unico caso in tutta la storia americana di qualcuno tenuto per sette anni in carcere in attesa di processo e per coincidenza riguarda un tizio che prediceva i massimi dei mercati per cui viene la curiosità di leggere qualcosa su questa storia In giro per il mondo ci sono diverse persone che sottoscrivono a una teoria del complotto nei riguardi di Martin Armstrong... -------------- ...At the same time, it’s worth noting that Armstrong’s cycles-based models have had some spectacular successes. He may now be mocked in the media as a peacocky market predictor who guessed wrong about his own life’s work in a big way, but he called the high of the Japanese Nikkei in 1989 months ahead of time—the Nikkei peaked the last week of December as he said it would, then crashed like a tsunami, casting off 40 percent of its value in a matter of weeks. (This was the reason for his close ties to Japan’s Ministry of Finance and why Japanese corporates clamored to attend his conferences and buy his Princeton Notes.) More recently, and again months ahead of time, Armstrong predicted the July 20, 1998, high in the U.S. equities market—to the day. After that morsel of prognostication, claims one source, the ^CIA called Princeton, wanting to know how the Institute’s proprietary models worked. Needless to say, Armstrong rebuffed them.#http://www.derivativesstrategy.com/magazine/archive/2000/1000fea2.asp^ ..on the Yahoo Kondratyev forum by its owner - Eric Von Baranov who claimed a CIA insider of his acquaintance told him that "Martin Armstrong had to be stopped". Stopped at running an AI super-computer model with 32,000 variables for the purpose of predicting financial markets while managing several billion dollars. The same computer model by the way that the CIA and the Chinese government tried to acquire from Armstrong and were denied. The government was upset that Martin had 'X'ed out all his hard drives, but in light of the fact that the CIA tried to get his model from him, why wouldn't he X it all out, why should $60 Million dollars of programming and original thought be handed over ...

Perchè Martin Armstrong è in prigione a Manhattan ? - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Gennaio 2007 03:57

L'importante e' viaggiare tranquilli - gz  

  By: GZ on Sabato 31 Dicembre 2005 17:55

Ieri mattina dovevo essere in aereoporto alle 6:15 (pensavo di partire al pomeriggio ma ho dovuto anticipare all'ultimo momento) e avevo euro, sterlina, australiano e yen Short con leva 8 a 1 e il DAX e MIB Short con leva 5 a 1 insomma non l'ideale per uno che si ritrova senza possibilita' vedere cosa succede e mettere ordini per diverse ore Alle 4 del mattino lo Yen in asia sale di colpo di 80 tick e anche le altre valute europee vanno su di 50 tick facendo suonare l'allarme che metto nei casi pericolosi durante la notte. Dovevo alzarmi comunque alle 4:30 e cosi' mentre faccio la doccia e la valigia penso se stopparle o meno non avendo la possibilita' di stare a guardare se non sia solo un oscillazione casuale (Nota Bene: il mercato dei cambi e' a 24 ore e le banche che lo gestiscono per poterne tirare fuori quei 40 miliardi di profitti all'anno creano continue "pulsazioni" di 50-70 tick in entrambe le direzioni con frequenza regolare e che pero' non significano niente per cui spesso se le ignori a aspetti poi te la cavi. Gli indici di borsa e le obbligazioni sono diversi perche' ci sono molti piu' attori con orizzonti temporali diversi) Ad ogni modo viaggiare lasciando aperte posizioni con leva non e' in genere igienico e sui cambi mettere la famosa "stoploss" funziona se la usi su punti di svolta esatti esatti (picchi acuti) oppure usi stop larghe. Se invece sei short 8 a 1 e il mercato ti va contro di 50 tick invece conviene aspettare e osservare tick per tick se non sia solo il solito gioco dei +50 tick e -50 tick che va avanti tutto il giorno a beneficio delle banche Il mio feeling e':"..qui se chiudi queste girano di nuovo come yo-yo ... dai che e' il solito dente di sega...aspetta qualche minuto che girano di nuovo...e' solo una "pulsazione"..." ma sto perdendo l'aereo e non c'erano posti sui voli successivi, tutto pieno, se perdo quello delle 6:15 dovrei andare in aereoporto a cercare in business (c'era un posto in business sul volo dopo ma prenotando 24 ore costava come andare in cina e avevo detto ...ma no... mi alzo e vado con quello delle 6) Ufff... e' venerdi' che sono gia' stanco, ho sonno e non ho voglia di mettermi a fare trading sul cellulare dall'aereporto (l'ultima volta a Madrid l'ho fatto durante il volo, un italiano mi ha urlato e denunciato alle hostess dicendo che avrei fatto cadere l'aereo perche' i cellulari sono vietati ed mi sono ritrovato che gli dicevo che lo aspettavo fuori dagli arrivi). Prima di uscire decido di chiudere le valute buttando via i soldi. Lascio il DAX e MIB short perche' le borse come "strategia" ^dovrebbero avere esaurito il ciclo#www.cobraf.com/forumf/topic.asp?topic_id=6152&reply_id=57384^ bla bla bla... e ci credo proprio mentre le valute erano una cosa messa su cosi per i 50 tick Alle 4:30, un momento dopo che sono uscito dal garage, lo yen, l'euro e il resto fanno il massimo della giornata. Lo imparo verso le 8:00 a Francoforte: se fossi rimasto davanti al monitor invece di chiudere in perdita avrei risparmiato l'equivalente parecchi voli in business class... Ok, so what...c'est la vie... mai scoraggiarsi. Penso a vendere le valute di nuovo e vorrei spingere ancora sul DAX in basso, sento che qui frana. Invece di girare pero' con un abbonamento per il cellulare uso le prepagate come i teengaer e non mi accorgo di aver usato tutti i minuti parlando con la filippina che arrivava alle 8:00 e non capiva dove avessi lasciato le chiavi e poi per aiutare la Giorgia che doveva mettere i trade ma non riusciva ad entrare ed era fuori dalla porta al gelo perche' la filippina che parla solo inglese al citofono non la capiva e non le voleva aprire il cancello esterno. A Francoforte compro una scheda Vodaphone, che pero' non si attiva prima di 30 minuti, quando l'aereo e' decollato e quelli della SAS, che mi avevano messo in business perche' l'aereo era piena di fronte alla loro cabina, si accorgono che cerco di usare il cellulare e mi minacciano cattivi di spegnerlo Una volta atterrati scopro che la scheda Vodaphone non funziona in Danimarca (credo unico paese in europa). Alla fine arrivo dove c'e' una connessione internet e vedo che perlomeno il DAX, MIB e indici sono andati affondati, ma non ne ho venduto tutto quello che avrei potuto se fossi stato collegato e sono stati compensati dalla perdita sui cambi, per cui se non chiudevo le posizioni prima di partire o cercavo di entrare su uno dei voli successivi avrei risparmiato un sacco

perchè mi lascio influenzare da questi effetti puramente visivi ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2005 13:29

il problema è che gli S&P e Nasdaq sono rimasti fermi ieri sera non dando un segnale di qualche genere e oggi il DAX ha aperto subito in gap per cui se anche lo tagliavi alle 9:00 ora che sono le 12 siamo sempre a quel prezzo il Mib invece effettivamente rientrava nel commento fatto Comunque sugli S&P, Russell, Dow e Nasdaq sembra esserci un segnale di vendita valido dalla settimana scorsa, sul Nikkei, Dax, Mib, Eurostoxx e anche Footsie inglese proprio no il che rende perplessi oltre un certo limite Se prendo l'indice europeo che contiene i vari indici euro, l'Eutostoxx 600, mi viene da dire che è vulnerabile perchè la volatilità è scesa troppo. D'altra parte i grafici spesso ingannano come dico sempre per cui perchè mi lascio influenzare da questi effetti puramente visivi ? Al momento non so proprio, sembra una partita persa

Lo Schema Piramidale di Investimento come paradigma - gz  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2005 13:03

Questo dell'Ecuador sembra il ^caso estremo#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5827&reply_id=57375^, ma su una scala ancora maggiore l'intera economia dell'Albania nel 1996 fu distrutta da un enorme Schema Piramidale di Investimento L'economia albanese ebbe un boom dopo il crollo del Muro quando una serie di schemi piramidali di investimento raccolsero gran parte del risparmio del paese ^promettendo rendimenti mensili del 20%#http://www.crimes-of-persuasion.com/Crimes/InPerson/MajorPerson/albania_ponzi.htm^. La gente si sentì ricca per un paio d'anni perchè vedeva i rendimenti mensili e cominciò a spendere facendo salire il PIL. Poi ovviamente le piramidi di investimento cominciarono a crollare perchè si fondavano solo sul fatto che sempre più gente portava soldi consentendo di pagare gli interessi ai primi investitori con il capitale degli ultimi. Quando ci si accorse che pagavano solo gli interessi, ma il capitale non c'era più l'economia crollò perchè le ^piramidi di investimento avevano debiti pari al PIL#http://www.investopedia.com/university/scams/scams1.asp^ precipitando nella violenza e nel caos e da allora l'Albania non si è più ripresa Le Tiscali, Ebiscom, Seat del 1999-2000 furono su scala minore e in un contesto legale uno Schema Piramidale di Investimento. Non promettevano per iscritto un rendimento mensile del 10% come in Albania ed Ecuador, ma più elegantemente implicitamente facevano pensare tramite i media compiacenti che le quotazioni salissero sempre mentre azionisti e managers incassavano le opzioni e liquidavano le loro quote. Tutta la bolla speculativa del 1999-2000 è stata una forma di Schema Piramidale di Investimento Lo Schema Piramidale di investimento è il nocciolo delle "bolle" speculative e dei successivi crolli finanziari, il meccanismo per cui l'arrivo continuo di nuovi investitori crea continui guadagni per quelli precedenti anche quando il titolo sottostante non giustifica minimanente l'apprezzamento. In Albania o Ecuador la cosa è pacchiana con il vecchio notaio che va in giro a promettere un 10% al mese garantito a ministri, ufficiali e giudici, raccoglie metà del metà del risparmio del paese fino a quando lo trovano secco in albergo con la diciottenne e la coca e scoppia la rivolta per le strade. Ma il MECCANISMO DI BASE, il nocciolo è lo stesso di quello della Bolla delle borse Il difetto di buona parte della stampa finanziaria e dei report delle varie Goldman Sachs o Caboto o Sella è di parlare dei business e conti economici prescindendo dalla CORRUZIONE e dalle MENZOGNE che spesso li rendono privi di significato, di prendere per buono quello che dicono i personaggi noti Il problema principale degli investimenti non è fare il calcolo del valore del business, ma di potersi fidare di quello che ti dicono, non credere alle bufale, non venire ingannato anche da bugie, dalla malafede e dalla furbizia anche quando sono legali. Oltre alle Cirio, Parmalat, Popolare di Brescia, Popolare Lodi dove si ruba stile sudamerica in generale il problema degli investimenti è trovare gente onesta e non farsi ingannare dalla facciata di bugie che appare sui media Non farsi ingannare dal Renato Soru che per anni è intervistato dai giornali come profeta del futuro luminoso di internet e di Tiscali mentre sta vendendo tutte le sue quote e alla fine l'abbandona del tutto per darsi alla politica non farsi ingannaredai creatori di Ebiscom Micheli e Scaglia che in modo meno clamoroso di Soru anche loro parlano del futuro brillante di Ebiscom mentre gradualmente liquidano tutto, dal DeBenedetti che annuncia una joint-venture con Berlusconi in CDB web facendo salire del 30% in un giorno il titolo che aveva ricomprato per se nei mesi precedenti, subito vende e poi si ritira dal fantomatico accordo per cui il titolo torna giù.... Dal supermanager Jack Welch che tutte le business school portano ad esempio da studiare e i media celebrano come grande leader che si è messo in tasca 680 milioni di dollari con stock options grazie al titolo General Electric che saliva dal 1997 al 2001. E ora si scopre che ha fatto finta di avere un aumento del 70% degli utili che era ^frutto di sofisticate manipolazioni contabili#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=4315&reply_id=57322^ O dalla Cina, paese ammirabile pieno di gente laboriosa e intelligente, ma in mano a una dittatura di vecchi lupi mannari abituati a far fuori in segretola gente, che ogni mese che passa devono mentire in modo sempre più spudorato per continuare a far credere ai mercati finanziari la storia del 10% di crescita che continua sempre spinto da prestiti di banche statali ad aziende statali (un meccanismo finanziario che come noto da sempre risultati brillanti alla fine)

gli ispettori od i figli degli ispettori assunti in BpL ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2005 12:07

Cos'è natale che ricevo un altro commento zuccherino ? questo è un estratto di una mail che ho ricevuto da parte di qualcuno che lavora nel settore e vede accadere queste cose da anni --------------------- ....Cosa ne pensi di questi furbetti del quartierino.....?? Praticamente tutti li conosco e sinceramente mi sono stupito del polverone sollevato: Nessuno si era accorto di niente ai tempi del Preatoni che scalava la Crema saltando davanti al predecessore del Fiorani (Mazza)?. La Lodi faceva le scalate occulte dal 1987. E nessuno si era mai accorto prima che dopo ogni ispezione di BdI venivano assunti gli ispettori od i figli degli ispettori ?. E la denuncia del povero amico Egidio Menclossi che prima si fa allettare dalla promozioni a dirigente e poi non ci sta più finendo per essere licenziato da BPLSuisse ?. Tutto messo a tacere con la complicità di un giudice. Cosa ne pensi di Sella che prima licenzia un suo analista che ha bocciato i bilanci della lodi e poi lancia anatemi su Fiorani ?. Speriamo che con un altro inquilino a palazzo Kock la moralità migliori un pochino ....

Un importante suggerimento di investito gratuito per il 2006 - gz  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2005 02:56

Un importante suggerimento di investimento gratuito per il 2006: Non Investite in Ecuador Un notaio di 71 anni, Jose Cabrera, presidente dell'associazione dei notai ecuadoregni, e' morto in un hotel dove si trovava con un amante di 18 anni a fumare cocaina e ^uno schema piramidale di investimento di 800 milioni di dollari# http://news.yahoo.com/s/ap/20051227/ap_on_re_mi_ea/ecuador_pyramid_scheme;_ylt=AlGfU8mYShTSdFagwi8T5nvVJRIF;_ylu=X3oDMTA5aHJvMDdwBHNlYwN5bmNhdA^ (un quarto del PIL dell'Ecuador) e' crollato con lui travolgendo il governo e l'economia. Da anni Cabrera prometteva un 10% di interesse al mese a migliaia di politici, poliziotti, ufficiali, magistrati e poi praticamente a tutti in cambio del coinvolgimento di altri investitori nello schema piramidale. Anche il capo di stato maggiore e il ministro della Difesa avevano investito con il notaio, il quale ovviamente non faceva altro che allargare sempre la catena pagando solo gli interessi e puntando a non restituire mai il capitale. Morendo lui la cosa e' crollata, i soldi non ci sono piu' e si stanno dimettendo giudici, ministri, generali, la folla ha scavato la sua tomba per essere sicura che non fosse scappato all'estero, ci sono sommosse e l'esercito mobilitato. I figli sono invece scappati all'estero e ufficiali che hanno lasciato i soldi con lui hanno usato jet militari per rintracciarli. Gestiva 800 milioni che e' piu' di quello che ha la maggiore banca del paese, ma la ragazza con cui era in hotel ha testimoniato che passava tutto il tempo con coca, whiskey e viagra. Ripeto il suggerimento gratuito per il 2006: anche se vi promettono il 10% di interesse al mese, Non Investite in Ecuador