Il blog

si stanno ora facendo dei calcoli di quanto possono essere le perdite totali - gz  

  By: GZ on Domenica 01 Luglio 2007 21:08

Dopo che questi due fondi hedge a NY più altri due questa settimana hanno chiuso causa perdite sui CDO (derivati creati sui mutui) si stanno ora facendo dei calcoli sulle perdite totali nel mondo Bloomberg ha un pezzo che riporta i numeri, si va dai 125 ai 250 miliardi di perdite stimate sparse tra banche, fondi pensione, fondi hedge ed assicurazioni e CHE NON SONO ANCORA STATE RICONOSCIUTE I derivati sui mutui infatti, a differenza di azioni e bonds, NON SONO TRATTATI sul mercato, sono nei bilanci a un valore teorico calcolato su modelli matematici. Questo perchè nessuno li ha mai rivenduti finora, ma una volta che li vendi vengono fuori i prezzi di mercato e sono molto più bassi di quelli teorici. Oppure se Fitch, S&P e Moody abbassano il rating a questi CDO, cosa che finora non hanno fatto La matematica è che ci sono in America 800 miliardi di mutui di qualità scadente (su un totale di circa 9.000 miliardi di mutui)e le perdite dovute al fatto che la gente fa fatica a pagarli saranno dal 15% al 25% circa. Un altro dato è che nel 2006 si sono venduti CDO per 375 miliardi e il 45% erano basati su mutui "tossici" per cui approssimativamente puoi stinare che un 150 miliardi sono a rischio solo sulla base del 2006. Poi c'è la questione di che leva finanziaria usassero per comprarli, nel caso dei due fondi saltati questa settimana con 900 milioni compravano circa 7-8 miliardi di questa roba. Anche se la storia è già nota l'effetto si sentirà nei prossimi mesi perchè quasi nessuno ha ammesso finora le perdite e tutti aspettano i downgrade ---------------------------------- ...Rosner estimates that collateralized debt obligations, which have packaged thousands of bonds and derivatives into new securities, will lose $125 billion. Institutional Risk Analytics, a Hawthorne, California-based company that writes computer programs for accounting firms, says 25 percent of the face value of CDOs is in jeopardy, or $250 billion. ^Losses may rival the savings and loan crisis of the 1980s and 1990s#. http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aN4sulHN19xc&refer=home^ The Resolution Trust Corp., formed by the U.S. government to resolve the thrift crisis, sold $452 billion of assets at a cost to taxpayers of about $140 billion...# CDOs are created by taking bonds, loans and other securities, pooling them together and chopping them into new securities with ratings ranging from the safest AAA to ones so risky they have no rankings. Investors snapped up $500 billion of the securities globally last year because they typically yield more than bonds with the same credit ratings. Sales of CDOs have risen five-fold since 2001, according to JPMorgan Chase & Co. Higher Yields One reason for the higher yields on some CDOs is that subprime-related debt made up about 45 percent of the collateral backing the $375 billion of CDOs sold in the U.S. in 2006, data compiled by Moody's and New York-based Morgan Stanley show.... ...Some investors say the ratings companies are waiting too long before downgrading the mortgage bonds and the CDOs that contain them. They noted that S&P and Moody's maintained their investment-grade ranking on Enron Corp. until days before the Houston-based energy trader filed for bankruptcy. ``That's like saying these trees are just fine as there's a forest fire on the other side of the hill,'' said James Melcher, president of money-management firm Balestra Capital Ltd. in New York, who runs a $105 million hedge fund..

chi porta i soldi ha sempre ragione - gz  

  By: GZ on Domenica 01 Luglio 2007 17:46

Londra è diventata la città con la maggiore concentrazione di ricchezza al mondo, tutti i ricchi russi, arabi, indiani, brasiliani hanno dei palazzi a Londra, gli appartamenti di una camera da letto a mayfair vanno per un milione di sterline, si fanno più IPO a Londra che a NY, un terzo degli hedge fund ora sono a Londra Allo stesso tempo che diventa la capitale della finanza mondiale appartiene sempre meno gli inglesi. Ieri hai due autobomba di Al Qaeda in centro disinnescate e un altra auto che esplode all'aereporto di Glasgow e ne esce un tizio avvolto dalla fiamme che urla "Allah Allah..." E il sindaco di Londra Ken "il Rosso" Livingstone reagisce criticando l'Inghilterra e dicendo che i musulmani "sono ^meno inclini a ricorrere alla violenza e rispettano la legge più dei non-musulmani.."#http://uk.news.yahoo.com/afp/20070630/tuk-britain-attacks-mayor-saudi-muslims-a7ad41d.html^ E in un certo senso fa bene, i miliardi a Londra li portano i miliardari dell'OPEC che hanno triplicato il prezzo del greggio e deve fare di tutto per farli sentire a casa loro

Accumula un "carry", un differenziale positivo di interesse annuale del 4% o 5% - gz  

  By: GZ on Domenica 01 Luglio 2007 13:13

...Sono 30 anni che i tassi jpy oscillano tra 0.25 e 1.5: ebbene sono SEMPRE stati i più bassi DEL MONDO. Il carry trade sullo yen parte quando il grafico lo consente e finisce quando il grafico dice di uscirne. Lo yen ... ------------------------------ Ci sono radicali differenze con il passato, in particolare una volta le valute avevano oscillazioni violente e c'erano le crisi valutarie per cui il differenziale di interesse contava meno, visto che potevi perdere un 20% sul cambio. Da qualche anno le valute sono sostanzialmente ferme e "controllate" e quindi ci si concentra sull'accumulare un "carry", un differenziale positivo di interesse annuale del 4% o 5% Inannzitutto ricordiamo en passant che il carry trade è contrario alla logica, stare per anni interi investiti su una valuta che rende il 6% contro una valuta che costa l'1% non avrebbe senso. Ad esempio la lira per decenni ha pagato tassi di interessi più alti del franco o marco o dollaro, ma SI SVALUTAVA contro di loro. E' ovvio no ? in Italia l'inflazione era maggiore e quindi la valuta si svalutava nel tempo e per compensarlo pagava tassi di interesse maggiori. Comprare le valute che pagano tassi alti e indebitarsi in quelle che hanno tassi di interesse bassi da metà anni '90 invece funziona quasi sempre verso yen e franco svizzero, questo perchè i governi asiatici e il Giappone in particolare tengono artificialmente svalutate le loro valute ecc...e per altri motivi la svizzera ha tassi bassi Questo era vero in media anche 10 anni fa, però era più pericoloso, ad esempio nel 1997 ci fu la crisi asiatica e lo Yen esplose del +20% in pochi giorni e la gente che era indebitata in yen con leva 1 a 5 per lucrare la differenza di interesse saltò per aria Inoltre tra il 1996 e il 2001 il dollaro prima era salito molto e poi crollato, anche contro yen e queste oscillazioni violente rendevano meno interessante cercare di stare un anno intero investiti su una valuta che rende il 6% contro una valuta che costa l'1% perchè perdevi un 5% in tre giorni se eri dalla parte errata del cambio. Nel 1993, 1997, 1998 e poi anche nel 2001-2002 ci furono le famose "CRISI" quelle di cui ora non si ha più memoria ormai, e il franco svizzero ad esempio come moneta rifugio aveva oscillazioni selvagge che ora sembrano scomparse. Inoltre non c'era l'euro per cui si speculava tra lira, marco, peseta e simili e il marco stesso era molto volatile dell'euro di oggi. Oggi sulle valute come sui bonds e sulle borse c'è questo strano fenomeno che tutto sembra sotto controllo, nessuno dei tre mercati importanti ha più oscillazioni violente, tutti e tre si muovono in modo lento e graduale, anzi cambi e bonds non si sono praticamente mossi negli ultimi tre anni. Questo spinge la speculazione allora a concentrarsi non sui guadagni in conto capitale ma quelli in conto interesse e quindi a spingere al massimo il Carry Trade Se però uno guarda la storia valutaria e dei mercati finanziari si rende conto che ci sono sempre dei cicli e una condizione di sopravvalutazione sistematica di una valuta e di bassa volatilità non dura mai più di qualche anno. Alla fine non puoi continuare a spingere su valute di paesi in deficit e con inflazione relativamente e spingere in basso quelle dei paesi in surplus e con inflazione più bassa (Svizzera, Cina, Giappone, Taiwan, Hong Kong) Il Brasile con inflazione all'8% non può rivalutarsi sempre su tutte le valute, la Nuova Zelanda con deficit estero al 10% del PIL non può rivalutare del 50% la sua valuta, il Giappone con inflazione zero e surplus di 300 miliardi non può svalutare sempre... Il fatto che siano i governi a imporre artificialmente questa situazione significa semplicemente che succederà come con la lira e sterlina nel 1992 del "serpente monetario" le valuta asiatiche nel 1997 o il sudamerica in altri casi: un bel giorno si rompe la diga e le valute schizzano nella direzione opposta

ricorre il decimo anniversario - gz  

  By: GZ on Sabato 30 Giugno 2007 16:53

Tra un mese e mezzo ricorre il decimo anniversario della crisi asiatica, quando (nell'agosto 1997) lo Yen risalì sul dollaro del +20% in cinque giorni perchè i giapponesi decisero di rimpatriare un poco di soldi Il 22 luglio ci sono le elezioni in Giappone ed è quasi sicuro che Shinzo Abe e il LDP perderanno clamorosamente. Se succede verrà meno la pressione sul governatore Fukui per tenere i tassi di interesse a un ridicolo 0.5% e di riflesso schiacciare lo Yen al minimo degli ultimi 20 anni Fukui e la Bank Of Japan continuano a dire che vogliono alzare i tassi, ma i politici del LDP glielo impediscono perchè il debito pubblico giapponese è di 780 trilioni di yen e così non pagano niente ai risparmiatori giapponesi che hanno tutto il debito. Le elezioni possono sbloccare l'impasse (NB: 780 trilioni di yen divisto per 165 yen per 1 euro = 4.000 miliardi di euro di debito pubblico, tanto per dire l'Italia ne ha 1.500 miliardi) La dimensione del carry trade sullo Yen è di almeno 1.000 miliardi secondo Merril Lynch e l'ultima volta che lo Yen è risalito del +5% in un mese, nel maggio 2006, i mercati emergenti persero un -20% e quelli occidentali un -12% E' probabile che lo Yen risalirà e non del 5%, ma del 10 o 20% nel corso dei prossimi mesi e le perdite sul carry trade (investimenti finanziari in yen) saranno enormi anche perchè sono investimenti spesso con leva finanziaria. Questo è il perno della bolla del debito globale ed è dallo Yen che scoppierà ------------- A Meltdown From The Yen-Carry Trade? Bob Lenzner 06.28.07 Global markets got totally spooked in May 2006 when the Bank of Japan withdrew excess liquidity by 12.2 trillion yen--equivalent to the Fed taking $200 billion out of excess U.S. liquidity. This inexplicably oafish move by the Japanese government caused an instant implosion. Stocks, commodities and markets everywhere collapsed as everyone ran for cover. A reduction in global liquidity on this scale panicked the hedge funds, the mutual funds, everyone. Emerging markets like India gave up 30% in a month. U.S. stocks fell. Gold and oil retreated fast. Why the panic? It looked as if the Bank of Japan wanted to push up the value of the yen and warn investors not to count any longer on borrowing cheap yen and putting it to work without risk in higher-yielding securities denominated in other currencies. In other words, stop the so-called yen-carry trade in its tracks. Putting a crimp in the yen-carry trade would mean that everyone would have to move fast to cover his short positions. All it took was a move of over 5% in the yen, and the yen-carry trade would become a losing proposition. Many bankers think it's a ridiculously risky gamble anyway. Somehow the Bank of Japan woke up to the panic it had triggered and began to put back into the global monetary system a portion of its excess liquidity. You may remember that traders breathed a sigh of relief, and between July and October 2006 most global markets retraced their steps back to the old highs and then even further. Merrill Lynch estimates that about $1 trillion worth of yen is being borrowed and then turned into higher-yielding investments. It looks like a sure thing. You borrow yen in Tokyo at 0.5% and use the money to buy U.S. Treasuries yielding 5%. Sounds like shooting ducks in a barrel, doesn't it? Seems plenty of ordinary Japanese have even been doing it with their savings. They're banking on Japan's need to keep its currency low to make its exports competitive in world markets. So, the yen-carry trade is a bet on a political-economic priority, which doesn't exactly qualify it as a sure thing. Actually, there are no accurate figures on the yen-carry trade. Brad Setser, my guru on global liquidity, thinks the "visible" part of it is only $300 billion. Could investors get their hands on $300 billion yen to reverse their arbitrage trade? So what if they didn't? I don't see the world falling to pieces because of one large, very risky trade. You want to worry? In March Merrill Lynch's Jesper Koll, an economist based in Japan, wrote that "global banks may have much higher yen asset exposure than generally assumed. ... The unwinding of the yen-carry trade is not just about paying back short-yen currency positions. Surely, global funds leveraging in yen to buy Japanese stocks and real estate must be considered part of the carry trade as well." This part of the trade remains invisible to us worrywarts. The recent weakness in the yen has caused more investors globally--including individual Japanese--to borrow yen and invest in U.S. dollars or many other currencies that have interest rates well above Japan's 0.50%. Quite a bit of the trade is taking place in the derivatives market, which suggests that the yen-carry trade has reached another all-time high. To hedge the wide spread between the costs of borrowing in Japan and investing abroad, Howard Simons of Bianco Research in Chicago, my choice as top U.S. expert in the yen-carry controversy, suggests buying a three-month forward option on the yen at the Chicago Mercantile Exchange for an annual cost of 108 basis points. For the moment, this leaves a net profit of almost 300 basis points if the yen stays weak--attractive if you're doing it with borrowed funds. Today it's 122 yen to the dollar. But unhedged, you lose your 450-basis-point spread between the cost of borrowing the yen and investing in the dollar if the yen goes to 117, which is possible. Simons warns that the Bank of Japan is making hostile warnings about the yen-carry trade, the effect of which is to trigger an exodus of money from Japan into other nations. Squelching the yen-carry trade remains one goal of the Bank of Japan. Simons warns that tightened credit and restricted money supply could be in the offing. The Bank of Japan wants capital back to buttress its economy. Look for a rate increase from Japan in the early fall. While the yen-carry trade is a "celebrity" transaction that has received more scare publicity than it deserves, there's no such thing as a free lunch. Playing the wide spread between the cost of money in Japan and other, higher interest rate markets in the end may turn out to be truly a fool's game.

Se gli viene a mancare sotto lo Yen cosa fanno ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 22:42

Comprare gli indici di borsa e comprare le valute che pagano tassi alti contro lo yen (carrytrade) sono da mesi lo stesso trade Il carry trade più assurdo ma anche più profittevole finora è comprare il neozelandese che rende il 7.5% prendendo a prestito (short) in Yen allo 0.5% e questo trade, NZD/JPY si muove minuto per minuto assieme agli S&P alle 17:30 gli S&P hanno girato dando indietro uno 0.6% e in parallelo il cambio del neozelandese ha girato restituendo uno 0.5% istantaneamente, non penserete mica che alle 20 del venerdì sera ci fosse qualche notizia sul dollaro neozelandese no ? è la stessa gente che fa le due operazioni con la stessa logica (indebitarsi a meno dell'1% in Yen) Questo dimostra che chi compra gli S&P 500 ora non guarda i singoli titoli o i fondamentali delle aziende o dell'economia americana, ma guarda se lo Yen resta debole e poi compra indebitandosi in Yen (con leva 10 a 1) qualunque cosa, valute del piffero, S&P, DAX...

il grafico del dollaro non è bello da vedere - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 14:42

A logica la valuta di un paese che ha accumulato 4.000 miliardi di deficit estero, ha un deficit corrente del 7% del PIL, ha gli esteri che detengono circa la metà di tutto il suo debito pubblico e sta entrando in recessione mentre il resto del mondo cresce dovrebbe cedere cioè alla fine devi svalutare per raddrizzare il deficit e stimolare l'economia se la Cina e il Giappone si ostinano a tenere artificialmente svalutare le loro monete puoi avere che tutto si scarica sulle altre valute occidentali anche se non ha senso (l'euro è sopravvalutato e così la sterlina e l'australiano) (va tenuto presente che se per caso iniziasse un crac dei mercati emergenti ed asiatici il grosso dei soldi che li hanno spinti su è di provenienza americana. Per cui ci può essere un momento successivamente di un rimpatrio di capitali USA che può far salire il dollaro, gente più intelligente di me sostiene che se la bolla del debito scoppia alla fine per pagare i debiti gli americani devono riportare i soldi a casa e quindi l'effetto sarà di far salire il dollaro) Comunque per adesso il grafico del dollaro non è bello da vedere, se rompe la linea grideranno al lupo al lupo

Ho la sensazione che il dollaro sia in pericolo questo weekend - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 14:10

Ho la sensazione che il dollaro sia in pericolo questo weekend dire ho la sensazione suona dilettantesco, ma ogni tanto capita di avere un feeling più netto del solito a livello logico hai che la FED ha cercato ieri sera di essere più positiva che ha potuto, in pratica non ha fatto accenni alla crisi dei mutui più scadenti e ha ripetuto che l'economia continuerà ad espandersi e inoltre ha rimarcato che il problema è più l'inflazione (cioè tiene i tassi al 5.25%) che non la crescita cioè più di così non poteva onestamente fare per il dollaro considerando che invece dovrebbe tagliare i tassi per aiutare l'economia e il mercato non le crede stamattina comunque sulle valute su cui il mercato ha meno dubbi come il Canadese guarda qui come vendono il Dollaro USA

Il sentiment del pubblico in questo mercato non conta niente - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 12:39

Stock: S&P 500

Il sentiment del pubblico in questo mercato non conta niente Nei primi sei mesi del 2007 sono stati fusioni ed acquisizioni da parte di aziende, private equity e fondi vari (che si traducono in ACQUISTI DI AZIONI IN BORSA) per 2.500 miliardi nel mondo e nel 2006 per 4.000 miliardi In più le aziende stesse hanno fatto riacquisti di azioni proprie per almeno 1.000 miliardi Oltre a questo ovviamente ci sono un 1.500 miliardi di petrodollari l'anno da reinvestire da parte di Opec, Russia e simili grazie al petrolio a 70 invece che a 15 dollari E infine ci sono i governi asiatici che a differenza dei nostri accumulano loro la valuta dell'esport e hanno messo assieme riserve per 4.000 miliardi che in buona parte riciclano sui mercati finanziari (obbligazionari, ma un poco anche in quelli azionari) Quello che pensa o fa "il pubblico", l'italiano o l'americano medio, è totalmente ininfluente, potrebbe essere euforico o totalmente pessimista, ma se le banche centrali e i governi consentono al debito nel sistema di crescere sempre al ritmo del 15% annuo da noi e molto di più in asia tutto continua a salire

Il male assoluto - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 00:18

Non è un giornalista di sinistra che va a bazzicare in mezzo ai terroristi perchè sa che lo valutano utile e non rischia un @#?=$%£ (al massimo lo tengono fino a quando non si pagano i soliti dieci milioni di dollari sottobanco e le Simone o Mastrogiacomo fanno l'arrivo commosso da eroi con tutti i TG). Questo è solo uno povero sf.. di un missionario che lavora da vent'anni in mezzo ai poveri nelle filippine e rischia veramente gli taglino la gola, per cui correttamente Prodi se ne sbatte le palle ------------------------------ Il governo italiano ha escluso la possibilità di pagare somme di denaro per la liberazione di Padre Bossi, una politica diametralmente opposta a quella adottata nel caso del giornalista Daniele Mastrogiacomo sequestrato dai talebani in Afghanistan. A rivelarlo alla stampa è stato Eduardo Ermita, il braccio destro di Gloria Arroyo, presidente delle Filippine. Anzi, l’ambasciatrice italiana a Manila, Rubens Anna Fedele, ha espresso a Ermita la speranza, come riporta l’agenzia France Presse di ieri, che “le truppe e la polizia filippine possano recuperare in sicurezza il missionario del Pime”. Padre Giancarlo Bossi è ancora nelle mani dei suoi rapitori. Il missionario italiano della congregazione dei dehoniani, impegnato nelle Filippine dal 1980, è stato sequestrato lo scorso 10 giugno mentre si recava a celebrare messa nella sua parrocchia di Payao, cittadina vicino a Zamboanga nel sud ovest del paese, sulla grande isola di Mindanao. Per liberare Mastrogiacomo i nostri servizi offrirono un milione di dollari ai talebani, per liberare Padre Bossi, invece, niente pagamenti e niente concessioni. Tutte le speranze sono aggrappate all’intervento delle forze speciali filippine. Eppure, in Afghanistan Parisi respinse la proposta inglese di un blitz delle celebri teste di cuoio Sas per liberare Mastrogiacomo, nel timore che il tanto caro giornalista di Repubblica - tanto caro alla sinistra estremista di cui è alleato e che tiene in vita il governo di cui è ministro - nell’operazione perdesse la vita. Meglio accontentare il mullah Dadullah - cui il milione di dollari evidentemente non bastava - e scarcerare cinque tagliagole talebani con il benestare di D’Alema e la mediazione di Emergency. Le forze speciali filippine sono certamente meno affidabili delle Sas, ma di Padre Bossi a D’Alema, Veltroni, Bertinotti, Diliberto e al popolo dei pacifinti non importa un fico secco. Al ministero degli Esteri non sanno neppure se esista una task force costituita ad hoc (come si fa di solito in queste circostanze…) per seguire il caso, se non ci credete provate a chiamare l’Ufficio stampa della Farnesina e a domandarlo. L’indifferenza dei mezzi di comunicazione, dell’opinione pubblica e delle istituzioni stona alquanto con il battage mediatico che ha accompagnato la vicenda delle due Simone, della Sgrena, di Torsello e di Mastrogiacomo

I treasury Bond americani non proteggono dall'inflazione - gz  

  By: GZ on Venerdì 29 Giugno 2007 00:02

Stock: Note US Treasury 10 Year

Siamo al punto che i dati ufficiali stessi che escono, vedi ieri ed oggi, indicano che l'economia sta andando in recessione, perchè il PIL cresceva del 3% e rotti un anno fa e ora dello 0.7% e quando il PIL di un economia da 14mila miliardi come l'americana decelera così bruscamente non è che cambia direzione di nuovo tra tre mesi E i dati di inflazione ufficiali, il CPI, se prendi gli ultimi 6 mesi o 3 mesi sono tra il 4% e il 5%. Non c'è bisogno di criticare la metodologia di calcolo che usa il governo, sono i suoi stessi numeri. Dopo 3 o 4 anni di materie prime triplicate e di dollaro debole è ovvio che hai inflazione Ma i treasury rendono il 5% cioè il rendimento reale è quasi zero, se prendi i dati degli ultimi 6 mesi e anche se prendi quelli annuali è inferiore all'1% Negli ultimi 30 anni la differenza tra rendimento dei titoli di stato e deflattore del PIL è sempre stata ovviamente positiva, cioè bisogna offrire un rendimento superiore all'inflazione no ? La FED non può tagliare i tassi con l'inflazione che sale, ma l'economia si sta fermando e se lascia i tassi al 5.25% con il PIL che cresce meno dell'1% è ovvio che è fritta

Pil che scende e Inflazione che sale - gz  

  By: GZ on Giovedì 28 Giugno 2007 23:46

Allora: oggi sono usciti i dati trimestrali USA: PIL +0.7% (su base annuale) e "Deflattore" +4.3% (una misura di inflazione nel pil) (su base annuale) Se prendessi gli ultimi dati semestrali invece avrei un Pil un poco più alto, circa +1.1% e inflazione però anche più alta, +5.3%. In America hai ora l'inflazione, negli ultimi tre e sei mesi, tra il 4% e il 5% e il PIL a crescita inferiore all'1%. Ma nessun commento di borsa lo dice, è un caso del "re è nudo" non lo vedi perchè non è mai successo e nessuna persona autorevole si azzarda a dirlo Non è che siano dei truffatori gli economisti e gestori, ma dal 1995 l'inflazione è sempre stata relativamente bassa, la FED ripete che l'inflazione è sotto controllo e le borse salgono sempre confermando che va tutto bene Nella mia ingenuità noto che il PIL cresce un 4% meno dell'inflazione e lo trovo logico perchè dopo 4 anni di energia che costa il triplo, altre materie prime che costano il triplo (le agricole ad esempio) e migliaia di miliardi di debito immobiliare e al consumo accumulatisi che ora costano di più con i tassi al 5.25% l'economia rallenta mentre l'inflazione ora si fa sentire. Cioè il consumatore americano dopo 15 anni è arrivato alla frutta Leggo invece che il commento sul mercato è ad esempio che le spese per consumi "al netto dei costi dell'energia e cibo" sono salite del +2.4% nel trimestre. E perchè cavolo escludi energia e cibo ? Senza quelle quanto era l'incremento reale ? Circa zero no ...? Per la prima volta dal 2002 hai l'economia che si è quasi fermata (crescita del PIL +0.7%) e però per la prima volta dal 1993 hai anche l'inflazione che ha sfondato in su la soglia massima del 3% di cui parlano sempre i banchieri centrali. --------------- US inflation worries grow By Daniel Pimlott in New York June 28 2007 15:19 Inflationary pressures in the US were greater than previously thought in the first three months of the year, according to data which also showed that the economy grew at its slowest pace since 2003 over the period. Personal consumption spending excluding volatile food and energy costs, which Federal Reserve policymakers considers a key measure of inflation, was revised up to an annualised 2.4 per cent level of growth from a previous estimate of 2.2 per cent, figures from the Commerce Department showed on Thursday. The raised spending figure makes it less likely that further data on core personal spending out on Friday will fall within Fed’s preferred range of 1 to 2 per cent growth. Economists have been predicting that the price measure rose 1.9 per cent in the year until May, but may now boost their forecasts. A figure rising above 2 per cent might strengthen the Fed’s resolve to keep inflation under control and hence reduce further the chance of rate cuts.

banca che fa mutui immobiliari, cioè tratta materiale radiottivo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 27 Giugno 2007 17:07

Sulle azioni inglesi il financial times ha un ^blog bellissimo con commenti in tempo semi-reale di vari operatori#http://ftalphaville.ft.com/blog/2007/06/27/5492/markets-live^ che riportano anche i report del giorno importanti sui titoli a Londra del momento Ad esempio oggi sulla nostra ^Northern Rock#^ (detta "The Crock" per imbroglione in inglese). Trattasi di banca che fa mutui immobiliari, cioè tratta materiale ora diventato radiottivo -------------------------- NH: The Crock says that earnings will be 2% short of consensus NH: its cites various factors, rising interest rates, higher funding costs NH: but then you discover that it has only missed earnings forecasts by 2% because it has added an exception gain NH: a £40m-£50m profit it has made on the disposal of a lending book PM: That’s through an interest rate swap, usually fixed versus floating NH: if you strip out the exceptional gain – as most analyst will because it is not recurring – then the Crock has missed forecasts by 10% PM: Let’s just call it Northern! NH: OK PM: That explains the reaction of the share price NH: sure does NH: even house broker ABN Amro has removed Northern from its buy list PM: Ouch NH: still trying to get the ABN note. NH: but got some good other stuff NH: this is from Bruce Packard, the former top-rated bank analyst, who is now at Pail International NH: Mtg mkt currently “robust”. Arrears “slightly higher – BUT they are seeing HUGE pressure on their interest spread (18-20bp). To put this into context, this business had a spread of 77bp 06A – so what they are saying is their pricing has been hit 25%. NH: No change to bottom line guidance (+15% y-o-y growth) because they have offset this through a £40-£50m swap gain. Apart from this, bank would have missed their numbers by just under 10%. NH: They say this is a natural hedge against rising interest rates, but Nrk is a fast growing bank, funded in the wholesale markets and securitisation… it’s about as ‘naturally hedged’ against rising interest rates as Easyjet is to rising fuel price. PM: Well that does not pull any punches PM: Any more comment? NH: still working on ABN NH: but here’s Collins Stewart NH: Strategy change and profit warning due to Basel II This all surrounds Basel II. On 2 April, NRK indicated it would beat consensus and grow their version of underlying earnings by 18% in FY07. This is now back down to 15% as the company is moving strategy. Higher risk-weighted lending (commercial secured and personal unsecured) is no longer to be kept on balance-sheet and these businesses are moving to an originate-and-sell model. NH: NRK is always negatively impacted by rising rates due to its balance-sheet structure. This was already a known issue but these issues together equate to a c.2% profit warning. Management s expectation for 15% earnings growth excludes the first-time payment of preference dividends we feel these should not be excluded (the capital is certainly being used in the business) and it is worth noting earnings growth in 2007 will be around zero. NH: The bank has either sold or agreed to sell its commercial secured book which should generate gains of c.£50m to offset the income hit above. However, these gains are a one-off rather than recurrent. NH: We were forecasting 14% net share for FY07, the company has delivered 19% for the first five months a record for the bank and a very positive performance. However, the structural step-down in profitability this year more than offsets this positive news. NH: This is bad but not the end . Capital return seen in 2008 The proposition is that the new model will allow an increased dividend payout and a share buyback however, these are likely to only be material in 2008, we feel. In the short-term, we are cutting estimates c.5%, downgrading to HOLD and cutting our price target. Other geared commercial secured lenders we now worry about include Anglo Irish and even potentially Bank of Ireland. PM: Interesting but very complex NH: it is NH: hang on my colleague Chris Flood has been able to track down the ABN downgrade PM: Flood NH: here it is NH: Northern Rock - Profit Warning: This Is Very Bad PM: Whoa! PM: Hosue broker says : “This is V Bad” NH: We reduce from Buy to Hold, new target price 900p (approx 8x new 08F EPS of 114p). We see no reason to own these shares, and expect negative sentiment read-thru to all the mortgage banks today. NH: Key points: GBP180-GBP200m reduction in 07F net interest income disclosed today is partially offset by GBP100-GBP120m one-time benefits. We downgrade 07F and 08F EPS 4% and 6% to 95p and 114p respectively. Without one-off benefits, 07F downgrade would be 23%. NH: Net interest income hit is mostly due to higher funding costs: i) 2 year swap rates up 62bp in last 3 months, ii) LIBOR-Base gap is now 45bp, H107 average 34bp vs H106 14bp. NH: N Rock has also flagged change in strategy, so will now originate and sell on commercial loans and unsecured loans, previously held on balance sheet. NH:

Euribor al 4.50%, il 40% dello stipendio per i mutui - gz  

  By: GZ on Mercoledì 27 Giugno 2007 14:42

Il commissario ONU per i diritti umani fa un report sulle condizioni di vita e povertà in Spagna (...! tra l'altro un tizio dell'India....ma quanti soldi sprecano all'ONU in questo modo ?..) lamenta che ^la maggioranza delle famiglie non ce la fa a pagare in media 840 euro ora di mutuo#http://www.elpais.com/articulo/economia/Euribor/escala/450/encarece/hipoteca/media/euros/ano/elpepueco/20070627elpepieco_4/Tes^ con i recenti rincari dei tassi Euribor Tanto per dire in America di solito se non mostri che il mutuo è al massimo il 30% del tuo reddito non te lo danno ---------- Eso se traduce en que una familia con una hipoteca media -150.146 euros a pagar en 25 años, según el INE- pagará ahora 878 euros, en lugar de los 784 de hace un año. Una subida del 12% en ese caso. Los consumidores notan la subida en su bolsillo y actúan en consecuencia. Un estudio de Deloitte asegura que uno de cada tres hipotecados renuncia a actividades de su vida cotidiana para hacer frente al pago del lugar en el que viven. El 49% de los encuestados que dicen verse afectados por la subida de tipos estiman en menos de 50 euros mensuales el incremento, mientras que sólo un 8% habla de una subida superior a los 100 euros. Mientras, el relator especial de la ONU que estudia el problema de la vivienda en España, el indio Miloon Kothari, ha recuperado el tono apocalíptico que ya usó el pasado año para denunciar la "especulación urbanística desenfrenada". "El Gobierno español trabaja en el buen camino, pero debe intervenir más en el mercado e informar claramente de que en unos años llegará una grave crisis que afectará a gran parte de la población", dijo ayer. ... Sus conclusiones preliminares establecen que gran parte de la población dedica más del 40% de su salario al pago de hipotecas

La storia ridicola del NeoZelandese può essere finita - gz  

  By: GZ on Mercoledì 27 Giugno 2007 13:09

beh... questi segnali di fumo di ieri erano reali oggi tutti i carry trade AUD/JPY, NZD/JPY EUR/JPY ecc... perdono un -1% secco con il neozelandese/yen -1.4% La storia ridicola del NeoZelandese può essere finita in base al grafico (e al fatto che il giappone ha dei dati di spesa e anche inflazione che implicano tassi più alti)

situazione molto simile a quella del 1987 - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 23:12

Stock: S&P 500

bisogna tenere presente che è una situazione molto simile a quella del 1987 e che il fatto che un mercato sia salito in linea retta non vuole dire, anzi a volte scende in modo simile a come è salito, solo 3 volte più in fretta stagionalmente settembre-ottobre sono più pericolosi e quello che manca è un problema valutario, ma la somiglianza c'è da alcuni punti di vista (4 anni e mezzo di rialzo del +200% medio della maggior parte degli indici e senza correzioni, fusioni, acquisizioni, OPA e buyback a valanga, squilibri valutari...) (con questo commento spero di segnare un minimo per oggi perchè ero via oggi pomeriggio e non sono molto short)

l'inflazione americana ufficiale è il 5.4%, ma non lo sa nessuno - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 20:46

il "median CPI" ??? che senso ha usare la "mediana", si usa la media che è pesata e non la mediana che non è pesata per calcolare un indice del costo della vita Ma basta guardare i numeri degli ultimi 6 mesi messi da Omero qui sotto, le variazioni MENSILI DEL CPI cioè Consumer Price Index sono: +0.4% dicembre +0.2% gennaio +0.4% febbraio +0.6% marzo +0.4% aprile +0.7% maggio ---------------- totale ? + 2.7%, ma in sei mesi !! Cioè annualizzato il doppio, +5.4%, l'inflazione americana ufficiale, dati ufficiali, in base agli ultimi 6 mesi sta salendo del 5.4% (annualizzato cioè estrapolando a 12 mesi l'andamento degli ultimi 6 mesi) Dato però che le borse salgono da cinque anni e sono sui massimi assoluti la gente non concepisce che vi possa essere inflazione fuori controllo e quindi non fa più le addizioni e inventa ogni pretesto per dire che non è così, che si deve guardare "less food and energy" o la "median" o altre stupidaggini

il vero oro nero è "gestire il passivo" delle famiglie italiane - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 14:21

Il vero oro nero non è il petrolio in medio oriente, ma «la gestione del passivo delle famiglie». In dieci anni i profitti della banche italiane sono aumentati del 1.000% (mille per cento), non credo che nessun altro settore al mondo abbia avuto una performance del genere (e il debito delle famiglie è salito da 100 a 300 miliardi) ----------------- Conti & clienti In 10 anni gli utili sono decuplicati ed è salito il peso dei risparmiatori, dice Prometeia: hanno portato 36 miliardi nel 2007 Banche più ricche, grazie alle famiglie Il 42% dei margini dalle commissioni su prestiti, servizi, prodotti finanziari. E dalla forbice dei tassi D a chi sono sostenute le banche in Italia? Dalle famiglie. La tendenza è confermata. Sono i risparmiatori a generare la gran parte dei ricavi degli istituti di credito. Soprattutto con prestiti e mutui, e con i conti correnti i cui rendimenti non vengono adeguati alle variazioni dei tassi della Banca centrale europea. L’anno scorso e, si stima, anche quest’anno, dice Prometeia, il margine di intermediazione delle banche apportato dai clienti privati, le famiglie appunto, è stato del 41,9%: il più alto degli ultimi 10 anni, fatto salvo il 2000 (43,4%). Vuol dire che il signor Rossi ha portato nelle casse delle banche 35,8 miliardi di euro sui totali 85,6. È dal 1997 a oggi che questo margine lordo continua a crescere: era al 37,1%. La coincidenza è che in questo stesso decennio, rileva il Centro studi Abi su dati Bankitalia, il guadagno degli istituti di credito è decuplicato: utile netto da 1,39 miliardi a 22,7 e Roe, l’indice di redditività, dall’1,8% all’11,8%. Mentre i debiti delle famiglie salivano. In sette anni, dal ’99 al dicembre scorso, l’erogazione di mutui e credito al consumo è infatti triplicata: da 80 a 244 miliardi i primi, da 17,3 a 49,9 il secondo. Morale: se gli utili delle banche sono tanto cresciuti è molto merito del signor Rossi, e dei suoi prestiti, e dei suoi depositi. Certo, l’utile e il Roe sono cresciuti anche «per la riduzione dei costi operativi — nota Gianfranco Torriero dell’Abi —. Quanto ai privati, siamo ancora indietro in Europa. Nella Ue l’attività bancaria retail è il 2,5% del Pil, in Italia il 2%. E l’incremento sui margini è dovuto all’aumento non delle commissioni, ma delle masse». Ma il peso delle famiglie, risponde Chiara Fornasari di Prometeia, si è innalzato nel 2006 e 2007 anche «a causa della differenza fra i tassi dei depositi e i tassi di mercato. È la remunerazione del conto corrente che sostiene i margini delle banche. E questo è molto più rilevante in un momento come questo, quando i tassi si alzano». Le banche, insomma, avranno anche «diminuito alcune commissioni», come rilevano Prometeia e l’Abi, «ma hanno compensato non adeguando i rendimenti». Non stupisce che ora le banche cerchino di tenersi stretti i correntisti, come è dimostrato dall’ultima iniziativa dell’Abi: mercoledì scorso ha annunciato un piano di autoregolamentazione per il «miglioramento dei rapporti con la clientela». Tre punti verranno esaminati nella prossima riunione, il 18 luglio: la mobilità della clientela, l’introduzione dell’indice sintetico di costo per il conto corrente e le informazioni, a ogni prelievo Bancomat, su quanto costa l’operazione in banche diverse dalla propria. «Sono iniziative che raccolgono le richieste dell’Antitrust, è un inizio di percorso — commenta Giovanni Calabrò, responsabile Direzione credito nell’Authority —. L’eliminazione degli ostacoli alla mobilità andrà dettagliata, certo, ma l’indicatore sintetico di costo sui depositi è utile ed è quello che avevamo chiesto». «È stata definita la filosofia generale, anche in risposta al decreto Bersani e alle indicazioni Antitrust — conferma l’Abi —. Il miglioramento delle relazioni diventa un caposaldo. Coinvolgeremo Antitrust, Consob, Bankitalia e associazioni consumatori». Per capire l’incidenza dei privati sui ricavi delle banche, si può dare anche un’occhiata ai bilanci 2006 dei cinque big (senza fusioni). Abbiamo chiesto di analizzarli a Prometeia. Ebbene, il retail, l’attività al dettaglio cioè, da filiale, copre il 68,9% dei ricavi in Banca Intesa; il 55,6% nel gruppo Montepaschi; il 49,5% e il 48,4%, in Capitalia e al Sanpaolo. Solo in Unicredit scende a un terzo del totale, il 32,9% (ma il gruppo ha particolare attività con le imprese). Nel bilancio di Banca Intesa, ad esempio, a proposito dell’incremento degli interessi netti, si parla di «aumento» della «componente attribuibile ai rapporti con la clientela», aumento sul quale «hanno inciso gli andamenti positivi del comparto retail, sia in termini di volumi che di spread», la forbice fra il tasso di riferimento e quello applicato. Chiara Fornasari di Prometeia precisa che i dati raccolti non sono sempre omogenei (vedi tabella). Ma il messaggio è chiaro. E confermato dall’Abi, che per la prima volta, quest’anno, ha scorporato i dati dei privati dal sistema. Nei bilanci dei suoi 38 gruppi bancari, l’Abi stima che l’attività con i privati pesi sul margine d’intermediazione per il 58% (47% da retail e 11% da gestione del risparmio): «in totale circa il 45%, tolte le piccole imprese», dice Torriero. Un dato vicino al 41,9% di Prometeia. Raggiunto nonostante la cattiva annata del risparmio gestito. «Abbiamo una pressione dei privati sia sui finanziamenti sia sui conti correnti», spiega Torriero. Il fenomeno del signor Rossi-stampella delle banche, insomma, è stato sostenuto finora dallo squilibrio dei tassi e lo sarà sempre di più da mutui, prestiti e fidi: quella che Fornasari chiama «la gestione del passivo delle famiglie». Saranno i debiti degli italiani ad alimentare i margini delle banche domani, visto che i rendimenti dei conti sono a zero. Se dura. Nel 2008-2009, prevede Prometeia, i margini da privati cominceranno a scendere: 39,6% e 38,7%. Concorrenza o clienti in fuga?

il caso più estremo, la borsa inglese - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 11:54

Stock: Footsie

Prendiamo il caso più estremo, la borsa inglese, quella che a venderla short è meno pericolosa la linea rossa è il Footsie confrontato con il future dicembre del libor inglese il future del Libor inglese, che si chiama "short sterling" ora riflette un tasso di interesse del 6.25% a fine anno, (quota 93.75 quindi 100-93.75 = 6.25) questo taglia le gambe alla borsa, specialmente perchè è piena di finanziari e consumo, l'energia e miniere e le fusioni finora l'hanno sostenuta, ma le fusioni ormai sono finite e manca solo che rame, nickel, zinco, petrolio si fermino e a quel punto si guarderanno intorno e diranno: " qui abbiamo accumulato 2.500 miliardi di debiti sulle spalle dei consumatori, come @#%&$£? li pagano quando il libor va al 6% ?.."

la storia più grossa di questa settimana - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 11:30

Secondo me questa è la storia più grossa di questa settimana e il comunicato della FED giovedì darà qualche sorpresa. La BIS, che riflette il modo di pensare delle banche centrali, nel suo rapporto annuale di domenica dice che le banche centrali devono alzare i tassi per combattere l'inflazione crescente, che alzarli ha anche il beneficio di far scendere i mercati ("..added benefit of reining in financial markets.."), che sia le borse che le valute possono franare ("..nasty correction in assets and currencies..") e che i mercati ora sono irrazionali ("..Financial markets may have become "irrationally exuberant", it said,..) -------------------------------- ...Central banks around the world should raise interest rates further to curb inflation pressures, the Bank for International Settlements said on Sunday. The global economy is poised for a fifth straight year of growth above 4 percent, but risks remain and have as their common thread the highly accommodative financial conditions that have buoyed it in recent years, BIS General Manager Malcolm Knight said. Tighter rates would have the added benefit of reining in financial markets, which Knight said were still loaded with risk, possibly sowing the seeds for a nasty correction in assets and currencies. "Financial conditions are still accommodative, access to credit remains easy and credit spreads are at record lows," Knight said after talks with about 250 central bankers at the BIS annual general meeting. "Containing inflationary pressures seems to require further tightening in most jurisdictions, as is expected by financial markets." In its annual report, also released on Sunday, the BIS cited a resurgence in inflation, the chance of a sharper slowdown in the United States and financial market vulnerabilities as key risks to future global prosperity. Financial markets may have become "irrationally exuberant", it said, borrowing a phrase used by former U.S. Federal Reserve Chairman Alan Greenspan to describe the stock market boom of the 1990s. Knight said although real risk premiums had gone up in recent weeks as bond prices tumbled, they had come from very low levels and investors were still accepting a fair amount of risk. "The robust performance of the world economy can in part justify such vibrancy," he said in his speech to the AGM. "Even so, it is hard not to detect in the current climate that sense of exuberance, even hubris, that in the past has not augured well for subsequent developments."

la "Banca di tutte le Banche Centrali" avverte - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 04:12

La BIS a Basilea è la "Banca di tutte le Banche Centrali", quando si riunisce si incontrano Trichet, Draghi, Ben Bernanke, Fukui, Mervyn King e tutti gli altri banchieri centrali del mondo Domenica la BIS, Bank for International Settlements, ha messo fuori il report annuale e dice che si rischia una grande depressione a causa dell'eccesso di debito (^Great Depression fall looms#http://www.brisbanetimes.com.au/news/business/great-depression-fall-looms/2007/06/25/1182623823367.html^..) Dice che ^le banche centrali devono alzare i tassi#http://www.ibtimes.com/articles/20070624/rates-bis-knight.htm^, che il dollaro è destinato a franare e che la Cina ha fatto gli stessi errori del Giappone degli anni '80 ed è destinata a finire male --------------------------------------------- "...Virtually nobody foresaw the Great Depression of the 1930s, or the crises which affected Japan and Southeast Asia in the early and late 1990s. In fact, each downturn was preceded by a period of non-inflationary growth exuberant enough to lead many commentators to suggest that a 'new era' had arrived..." "Given the key role that a benign credit environment has been playing in boosting the performance of the financial sector over the past years, a turn in the credit cycle represents a significant risk to its outlook," the Basel-based BIS said in its annual report." ... "The dollar clearly remains vulnerable to a sudden loss of private sector confidence," it said... The BIS said China may have repeated the disastrous errors made by Japan in the 1980s when Tokyo let rip with excess liquidity. "The Chinese economy seems to be demonstrating very similar, disquieting symptoms," it said, citing ballooning credit, an asset boom and "massive investments" in heavy industry. Some 40 per cent of China's state-owned enterprises are losing money, exposing the banking system to likely stress in a downturn. It said China's growth was ^"unstable, unbalanced, unco-ordinated and unsustainable"..#http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/06/24/cnbis124.xml^.

perdite sempre da "CDO" e "derivati" - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 01:20

il problema che ha fatto perdere un -60% in due mesi a Italease era che aveva dei derivati "over the counter" cioè di quelli che si trattano privatamente e nessuno sa bene cosa valgono perchè la Morgan o la Lehman che li ha creati impiegano dei matematici russi, indiani e francesi e solo loro sanno che formule usano Lo stesso problema dopo un mese è ricomparso ora a NY dove due fondi hedge sono saltati ed erano di Bear Sterns cioè gente che i derivati li mastica, oggi c'è un altro fondo piccolo a londra che rivela 91 milioni di euro di perdite sempre da "CDO" e "derivati" (..Queen’s Walk Investment, a listed vehicle founded by Cheyne, said that it had lost €67.7m ($91m) in the year ending March 31, or €1.67 per share, compared with a profit of €9.7m the previous year. The loss partly stemmed from problems in the UK mortgage market, where the fund had placed highly leveraged and risky bets which turned sour....During the first quarter of this year, Queen’s Walk wrote down the value of these securities by almost 50 per cent...)

Blackstone è stato il colmo (e anche il top) - gz  

  By: GZ on Lunedì 25 Giugno 2007 18:12

comunque l'idea di venderlo al ribasso sui 37 dollari venerdì appena quotato era corretta voglio dire, questo è il più grosso IPO a New York dal 2002 ed è un gruppo di private equity che si quota !! va bene tutto, ma anche il ridicolo alla fine vuole dire qualche cosa

quanto costa il salvataggio del High-Grade Structured Credit Enhanced Leveraged Fund - gz  

  By: GZ on Domenica 24 Giugno 2007 03:16

quanto era costato il salvataggio del Long Term Capital nel 1998 che aveva mandato giù i mercati ? 3.6 miliardi di dollari quanto costa oggi il salvataggio del Bear Stearns High-Grade Structured Credit Enhanced Leveraged Fund (bel nome facile da ricordare) ? 3.2 miliardi di dollari $3.2 Billion Move by Bear Stearns to Rescue Fund By JULIE CRESWELL and VIKAS BAJAJ June 23, 2007ù Bear Stearns Companies, the investment bank, pledged up to $3.2 billion in loans yesterday to bail out one of its hedge funds that was collapsing because of bad bets on subprime mortgages. It is the biggest rescue of a hedge fund since 1998 when more than a dozen lenders provided $3.6 billion to save Long-Term Capital Management. The crisis this week from the near collapse of two hedge funds managed by Bear Stearns stems directly from the slumping housing market and the fallout from loose lending practices that showered money on people with weak, or subprime, credit, leaving many of them struggling to stay in their homes. Bear Stearns averted a meltdown this time, but if delinquencies and defaults on subprime loans surge, Wall Street firms, hedge funds and pension funds could be left holding billions of dollars in bonds and securities backed by loans that are quickly losing their value. Bear Stearns acted yesterday after the hedge fund and a related fund had suffered millions in losses and after shocked investors had begun asking for their money back. The firm agreed to buy out several Wall Street banks that had lent the fund money, which managers hoped would avoid a broader sell-off without causing a meltdown in the once-booming market for mortgage securities. The firm is, meanwhile, negotiating with banks to rescue the second, larger fund started last August, which has more than $6 billion in loans and reportedly holds far riskier investments. Those negotiations were continuing yesterday, and it was unclear whether they would be successful. “We don’t think it is over,” said Girish V. Reddy, managing director of Prisma Capital Partners, which invests in other hedge funds. “More funds will feel the pain, but not many are as leveraged as the Bear fund.” Nervousness about the souring subprime loans and rising oil prices sent the stock market plummeting. Already down almost 60 points, the Dow Jones industrial average fell sharply after the announcement of the bailout and closed down 185.58 points. Shares of Bear Stearns closed down $2.06, to $143.75; the stock was down more than 4 percent for the week. ..

è gente di cui si ha paura - gz  

  By: GZ on Domenica 24 Giugno 2007 01:03

Il cuoco personale del nuovo presidente palestinese Abbas è stato preso da quelli di Hamas, legato e buttato da un tetto e così altri dirigenti di Al Fatah sono finiti sfracellati dalle finestre e gli altri sono sparati a uno a uno in strada davanti alle loro famiglie che chiedevano di loro, uno che si era nascosto in un ospedale scappando vestito da donna lo hanno mitragliato li dentro Questo sembra sia una reazione al fatto che quando Al Fatah comandava torturava e ammazzava quelli di Hamas, (i media occidentali hanno dimenticato di menzionare questi massacri) Atti del genere possono creare delle incomprensioni tra due partiti Il fatto è che ad esempio l'11 settembre si sono visti filmati con tanti palestinesi, sia di Hamas che di Al Fatah, a Gaza e in Cisgiordania, che ballavano in strada e offrivano dolci per festeggiare la strage. Lo stesso hanno continuato a invitare i loro leader alla Casa Bianca e all'Eliseo e sia gli americani che gli europei li aiutano finanziariamente da due decenni Negli anni '70 e '80 erano i palestinesi a dirottare aerei e fare stragi in giro per il mondo e si è cercato di tenerli buoni, di comprenderli, di aiutarli, di farseli amici A Fiumicino negli anni '70 Al Fatah ha commesso due stragi, ma non c'è nessuna lapide, niente che le ricordi, sono le uniche due stragi per cui si è cancellato ogni ricordo tanto è il timore di offendere la loro suscettibilità e il desiderio di accomodare i loro "feelings" insomma è gente di cui si ha paura

il dollaro è fragile - gz  

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 13:20

il dollaro stava risalendo come al solito sulle valute che pagano interessi bassi, yen, franco svizzero e corona svedese poi due giorni fa la Banca Centrale Svedese ha alzato i tassi tipo al 3.25%, niente di che, ma nel comunicato è stata un tantino forse più dura del previsto accennando che magari li alza ancora a luglio e bam! il dollaro è venuto giù di un -3% sulla sterlina è venuto fuori che il mese scorso hanno votato 5 a 4 per tenere i tassi fermi con il governatore in minoranza e bam! la sterlina è tornata su cioè il dollaro è FRAGILE, fa la figura del leone sullo Yen perchè in modo ridicolo questi tengono i tassi allo 0.50% in yen contro il 5.25% in dollari ed è bloccato sulle valute cinesi (Cina, hong kong e taiwan) con la forza, ma su tutto il resto è debole sullo svizzero c'è questo vago odore di crac di un fondo che aiuta

Il private equity vende al pubblico : Blackstone, KKR - gz  

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 11:50

Oggi arriva in borsa con 5.2 miliardi a 31 dollari Blackstone con simbolo BX, il primo gruppo di private equity, la gente che compra aziende in borsa per conto di ricchi investitori, le delista, le ristruttura e poi le riporta in borsa anni dopo guadagnandoci E ieri KKR l'altro mega private equity ha annunciato che va in borsa. Per 20 anni KKR e Blackstone si sono chiamati "private equity" perchè appunto operavano privatamente, fuori dalla borsa, il loro lavoro era togliere dalla borsa le società e nessuno poteva investire con loro a meno di avere 20 milioni Ora vanno a vendere a soli 31 dollari in borsa al pubblico il loro business (che resta quello di togliere dalla borsa le aziende ecc...). Buffo no ? Ci sono ora 150 gruppi di private equity in giro con almeno un miliardo e quello che fanno non è più ristrutturare, ma mettere un miliardo o due di capitale, prenderne a prestito 9, farsi pagare subito centinaia di milioni di commissioni e dividendi dall'azienda comprata che viene caricata di miliardi di debito e poi contare sulle borse che salgono sempre per scaricare l'azienda in fretta Se per la prima volta da quando esistono decidono di vendere al pubblico il business forse è perchè più di così... "... Buyout firm KKR and friends paid $6 billion for Toys 'R' Us two years ago. They should change the name of private equity to Fees 'R' Us. Besides the same 1%-2% management fee and 20% of the upside carried interest that hedge funds and venture funds charge for the money under management, private equity heaps it on. There are transaction fees for doing the deal in the first place (Hertz was bought for $4.37 billion plus debt and incurred "transaction fees and expenses of $439 million"), monitoring fees to keep tabs on their investment (Toys 'R' Us pays $15 million a year to its investors), consulting fees, investment banking fees and even termination fees when the company is flipped back to public investors. ^Why not accounting fees to keep track of all these fees?..."#http://www.andykessler.com/^

SOX dei semiconduttori leader ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 23:04

oggi il mercato a NY è guidato nel rimbalzo dal SOX dei semiconduttori e Bob Faulkner che è l'esperto di "semis" di TheStreet.com ed è sempre long qualche semiconduttore tutto l'anno commenta che non capisce cosa ci sia da comprare in questo settore, cioè alcuni titoli lui li trova ma non il settore di sicuro Di solito da maggio a settembre i semiconduttori scendono stagionalmente e in questo caso dovrebbe essere anche più così perchè cellulari e pc sono deboli come mostrano i risultati della maggioranza dei titoli che li vendono e in quanto ai prezzi ci sono tagli dei listini più profondi del solito Quello che succede è che i tassi di interesse sono saliti in due mesi dal 4.60% al 5.20% in America, che non sembra molto ma siamo sui massimi da inizio 2001, e quindi i gestori mollano le utilities e i finanziari che sono sensibili ai tassi I beni di consumo fanno fatica perchè il consumatore sta dando problemi (vedi ieri Best Buy la maggiore catena di elettronica e Circuit City il disastro, prima risultato in perdita dal 2002). L'energia ok, ma è stata spinta a tavoletta per mesi e qualcosa devono comprare perchè sono toro per cui si buttano sui titoli da "crescita" perchè i libri di testo dicono che sono i meno sensibili ai tassi, per cui hai di nuovo i ciclici tipo macchinari, infrastrutture (caterpillar, trattori, turbine, motori...) e i semiconduttori Nel primo caso un senso c'è anche se salgono da 5 anni ormai in linea retta, nel secondo è solo un riflesso condizionato di chi deve trovare una giustificazione per comprare ogni giorno

i bonds non riescono a stare su e gli S&P li seguono - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 22:48

Stock: S&P 500

oggi è giovedì e entro lunedì ci può essere una sciacquata, questa è una di quelle volte in cui pezzi del puzzle combaciano abbastanza perchè hai un "mini Long Term Capital" che è saltato i bonds ai minimi degli ultimi quattro anni il mega IPO di Blackstone domani i bonds non riescono a stare su e gli S&P li seguono ora finalmente (i bonds sono in rosso e gli S&P in bianco)

Quando andiamo in giro vediamo tanti edifici nuovi vuoti - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 19:50

«The risk is still there. We walk around. ^We see so many empty buildings in Beijing. We know that there's something going on that may not just be being recorded,»#http://www.pr-inside.com/flip-side-of-the-boom-china-r159707.htm^ said Charlene Chu, a Fitch Ratings analyst in Beijing. Gli analisti di Fitch a Pechino nei loro report scrivono che tutto va bene, ma quando escono dall'ufficio a Pechino vedono palazzi e fabbriche appena costruite e tutti vuoti e intuiscono che ci sono molte cose che mancano nelle statistiche che il governo gli fornisce. Se il pubblico italiano o americano compra a prezzi assurdi tiscali e lucent e queste investono troppo in telecom e tecnologia varia hai un guaio che è passeggero perchè il pubblico poi vende o assorbe la perdita e le fibre ottiche o router in più si riciclano o riutilizzano Ma se costruisci fabbriche, palazzi, centri commerciali in eccesso finanziandoli tutti con credito bancario è una faccenda più complicata uscirne -------------- ....New bank loans totaled a staggering 2.1 trillion yuan (US$275 billion; euro207 billion) in January-May, already two-thirds of the total issued in all of 2006...

Alla fine è sempre e solo questione di due cose - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 19:37

Fino a quando a) i tassi di interesse non salgono oltre una certa soglia (diciamo un 5.50% negli USA, un 5% in europa, un 1.5% in giappone, un 6% in Inghilterra..., ma può anche darsi che gli attuali 5.20% in USA e 4.70% in Europa e 5.50% in Inghilterra bastino ) b) riescono a tenere fermi il cambio dello yen e dello yuan (e dollaro hong kong e taiwanese) a forza allora forse il boom continua sia in borsa che per le multinazionali e i paesi emergenti anche se gli squilibri valutari, di deficit estero, di indebitamento del consumatore e delle aziende sono sempre più pesanti Alla fine è sempre e solo questione di due cose i) costo del denaro e ii) valore della valuta Il valore della borsa è un riflesso, viene determinato da queste due cose

Ora dovranno ammettere le perdite sui mutui cartolarizzati in USA ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 19:22

ci sono fondi, fondi hedge, banche e altri che hanno comprato miliardi di CDO solo che a differenza delle azioni pirelli o microsoft o del dax NON SAI A CHE PREZZO POSSONO ESSERE VENDUTI sui giornali o su internet non trovi le loro contrattazioni, occorre che qualcuno si faccia avanti e faccia un prezzo, fino ad allora metti a bilancio quello che hai pagato e stai tranquillo, il bello di comprare derivati è questo, che se sei in perdita non lo mostri se questi due fondi liquidano a prezzi di saldo 1 miliardo di CDO su mutui di colpo hai un prezzo a cui poi tutti gli altri portafogli di CDO di mutui subprime verrano valutati e di colpo tanti fondi e banche dovranno ammettere le perdite -------------------------- Bear Stearns Fund Collapse Sends Shock Through CDOs By Mark Pittman June 21 (Bloomberg) -- Merrill Lynch & Co.'s threat to sell $800 million of mortgage securities seized from Bear Stearns Cos. hedge funds is sending shudders across Wall Street. A sale would give banks, brokerages and investors the one thing they want to avoid: a real price on the bonds in the fund that could serve as a benchmark. The securities are known as collateralized debt obligations, which exceed $1 trillion and comprise the fastest-growing part of the bond market. Because there is little trading in the securities, prices may not reflect the highest rate of mortgage delinquencies in 13 years. An auction that confirms concerns that CDOs are overvalued may spark a chain reaction of writedowns that causes billions of dollars in losses for everyone from hedge funds to pension funds to foreign banks. Bear Stearns, the second-biggest mortgage bond underwriter, also is the biggest broker to hedge funds. ``More than a Bear Stearns issue, it's an industry issue,'' said Brad Hintz, an analyst at Sanford C. Bernstein & Co. in New York. Hintz was chief financial officer of Lehman Brothers Holdings Inc., the largest mortgage underwriter, for three years before becoming an analyst in 2001. ``How many other hedge funds are holding similar, illiquid, esoteric securities? What are their true prices? What will happen if more blow up?'' Shares Fall Shares of Bear Stearns, the fifth-biggest U.S. securities firm by market value, and Merrill, the third-largest, led a decline in financial company stocks yesterday, and the perceived risk of owning their bonds jumped on concerns losses related to subprime home loans may be bigger than initially thought. Both companies are based in New York. The perceived risk of owning corporate bonds jumped to the highest in nine months today. Contracts based on $10 million of debt in the CDX North America Crossover Index rose as much as $10,000 in early trading today to $178,500, according to Deutsche Bank AG. They retraced to $171,500 at 8:28 a.m. in New York. U.S. Securities and Exchange Commission Chairman Christopher Cox said yesterday that the agency's division of market regulation is tracking the turmoil at the Bear Stearns fund. ``Our concerns are with any potential systemic fallout,'' Cox said in an interview.

vendi short Bear Sterns qui - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 18:46

Stock: Bear Stearns

Se pensi che questi discorsi sulla bolla immobiliare e la bolla del credito abbiano senso vendi short Bear Sterns, ^BSC#^ qui puntando ai 110-100 dollari

il meccanismo alla fine si avvita su se stesso - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 14:18

Ci si dimentica che le società quotate sono chiamate "public companiers" cioè nella maggioranza dei casi specie nei paesi anglosassoni non hanno un padrone, ma sono "pubbliche" nel senso che amministrano soldi del pubblico, più che altro ora tramite fondi pensione e fondi comuni ogni volta che qualcosa è "pubblico", che hai dei managers o funzionari che usano non i soldi propri ma quelli di centinaia di migliaia di altre persone (che non hanno voce in capitolo se non tramite dei gestori di fondi), hai la possibilità di APPROPRIAZIONE LEGALE di masse di miliardi è un meccanismo simile a quello dei politici a capo degli enti pubblici, la differenza è che il mercato azionario li può punire vendendo alla fine il titolo in borsa mentre con il ministero della sanità e pubblica istruzione no Il problema è che se le banche centrali pompano troppa moneta e tengono i tassi troppo bassi per troppo tempo l'effetto è fare salire le azioni per troppo tempo e questo fa sì che nessuno si lamenti se 300 miliardi l'anno vanno in tasca ai top managers Solo che più passano gli anni e più questi hanno l'incentivo a fare continuare la bonanza a tutti i costi e con tutti i mezzi anche quando la realtà economica diventa più difficile, intorno a loro i gestori e i consigli di amministrazione, i politici e la stampa si sono rilassati perchè i mercati salgono sempre e c'è crescita (stimolata ormai solo dalla crescita del DEBITO) e il meccanismo alla fine si avvita su se stesso Ad esempio negli ultimi anni hai avuto tutti i top managers e banchieri occidentali che hanno fatto lobby, scritto e parlato sempre a favore della globalizzazione, spesso CONTRO GLI INTERESSI DEI LORO AZIONISTI E LAVORATORI nonchè del proprio paese, solo perchè la Globalizzazione aiuta a tenere su i mercati finanziari e a fargli incassare i miliardi delle stock options

far salire il titolo di 20 dollari con ogni mezzo - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 14:02

Potrei fare altri venti esempi, IBM è un caso clamoroso di una società che negli ultimi dieci anni ha comprato proprie azioni in eccesso del 100% degli utili Il Capitalismo smette di funzionare correttamente se gli incentivi sono distorti Se io sono un top manager con uno stipendio di un milione di dollari, ma ora ho la possibilità di farmi assegnare 5 milioni di opzioni sul titolo sono spinto a far salire il titolo di 20 dollari con ogni mezzo Così incasso 5 milioni di stock options X 20 dollari = 100 milioni e mi metto in tasca una cifra pari anche a 100 volte lo stipendio, come Nardelli a Home Depot e migliaia di altri Per fare questo allora: i) non investo (da un anno se guardi in USA gli investimenti aziendali sono negativi) ii) se investo lo faccio solo in Cina o India o Messico anche se poi come strategia è perdente perchè entro cinque anni creo dei competitori locali... iii) taglio i costi all'osso ad esempio del servizio (vedi DELL che è diventato un disastro) il che alla lunga è controproducente ma intanto migliori i conti dell'anno iv) dato che tagliando i costi e non investendo il cash flow temporaneamente sale sono in grado di assumere un mucchio di debito e con questo ricompro miliardi di dollari di azioni della società ==> in questo modo per tre anni il titolo sale Io incasso 200 milioni in stock options e poi il mio successore si ritrova un consumatore e lavoratore americano esaurito e una società spolpata

Home depot compra 25 miliardi di dollari di proprie azioni - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 13:06

Stock: Home Depot Inc

Ieri l'S&P ha aperto su e praticamente sui massimi dell'anno (e anche degli ultimi sei anni) sulla notizia che la più grande catena di materiali e oggetti per la casa, ^HOME DEPOT#^ (2.200 negozi e 90 miliardi di fatturato) ha annunciato che compra 25 miliardi di dollari di proprie azioni 25 miliardi di dollari di azioni ! Non c'è nemmeno bisogno che comprino i fondi, le azioni in borsa di Home Deport le compra tutte Home Depot e basta. Qui sembrano notizie normali: "ah..sì... la ^HD#^ annuncia che ricompra azioni per 25 miliardi...bene...", ma voglio dire, è mai successa una cosa del genere ? In borsa non sono più i risparmiatori che comprano, ma le aziende che comprano tutte le proprie azioni. Una volta pagavano dividendi e gli azionisti coi soldi decidevano se comprare altre azioni oppure pagarsi il debito del mutuo o mandare a scuola i figli. Ora le aziende non pagano dividendi (in USA siamo all'1.4%), non investono, liquidano gli asset, tagliano i costi, si indebitano SOLO PER COMPRARE AZIONI in modo che i top managers possano incassare 200 o 400 milioni di stock options Home Depot vende per 9 miliardi una delle sue unità, prende ^12 miliardi di debito e usa i soldi per comprare proprie azioni#http://www.smartmoney.com/bn/smw/index.cfm?story=20070620012149^ facendo ovviamente salire il titolo perchè così non ha bisogno di convincere gli analisti, gestori o pubblico, se le compra lei direttamente Home Depot dato il calo delle costruzioni e immobiliare e della spesa per consumi ha utili in calo, ma ha guadagnato negli anni precedenti e fa ancora un 5 miliardi di utile. Solo che appunto non ha prospettive di crescita anzi il business cala. Il suo amministratore delegato ultimo ^Bob Nardelli ha incassato 210 milioni di stock options varie#http://money.cnn.com/2007/01/03/news/companies/home_depot/index.htm^ quando è stato buttato fuori mesi fa. Aveva tagliato le spese in modo drastico per cui non trovi più un impiegato che ti aiuti in tutto il mega negozio a pagarlo, vedi i clienti che vagano disperati per ore e l'unica persona che lavora la trovano solo alle casse (non esagero, ci sono stato l'estate scorsa e leggi storie simili anche ieri su TheStreet.com). In questo modo cancellando in pratica il servizio ai clienti ha ridotto i costi e riesce a fare ancora utile nonostante il calo di domanda e l'aumento dei costi di materiali Morale: il pubblico ha fatto debiti per comprare la casa e tutto il resto per arredarla a Home Depot per cui non compra nei negozi e tantomeno compra le azioni di Home Depot Ma Home Depot taglia il servizio all'osso, vende gli asset, si indebita e ricompra una quantità mostruosa delle proprie azioni in borsa (25 miliardi, ci compri quasi telecom italia) e il titolo sale

una perdita % modesta è sufficiente a spazzare via tutto - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 03:30

Stock: Bear Stearns

questi due fondi avevano circa 1.5 miliardi in capitale e 25 miliardi investiti cioè avevano preso a prestito circa 23 miliardi quindi una perdita % modesta è sufficiente a spazzare via tutto il capitale ma non basta erano tutti investiti in CDO sui mutui immobiliari di bassa qualità, cioè su derivati su obbligazioni non liquide Questi due fondi sono i primi della serie e la loro storia sulla prima pagina del Wall Street Journal è quello che ha fatto cedere gli S&P basta vedere come i titoli che affondavano erano Bear Sterns, Moody's, JP Morgan ---------- As of March 31, the Enhanced Leverage fund had $638 million in investor capital and at least $6 billion in borrowings. It used the money to make $11.5 billion in bullish bets and $4.5 billion in bearish bets, according to documents reviewed by The Wall Street Journal. Its sister fund had $925 million in investor money, and made $9.7 billion in bullish bets and $4 billion in bearish bets. A high level of "leverage," or use of borrowed money, magnifies returns for a fund if everything works as planned. If the security drops in value, that same leverage can amplify losses. .... Prominent in the Bear Stearns funds' portfolio were investments in collateralized debt obligations, or CDOs, which are pools of securities that can include mortgage-backed bonds, corporate bonds or leveraged loans, among other things. Many of the CDOs the Bear Stearns funds invested in were pools of mortgage-backed bonds. Wall Street sells pieces of CDOs to investors all over the world, with some taking risky pieces that are more prone to losses but that promise high returns, while other investors take safer, lower-yielding pieces. They are complicated investments to value because they are effectively giant bundles of securities that have been put together and taken apart again. And changes in the mortgage market, for example, can be glacial -- the default and recovery process in the housing market takes months to sort out -- meaning that the impact can take time before it is felt in a CDO.

Se questo fondo saltasse avrebbe un effetto sulla valutazione dei CDO sparsi nel mondo - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 02:59

Bear Sterns ha un fondo hedge che ha preso a prestito 6 miliardi e li ha messi in CDO sui mutui immobiliari tossici (quelli che hanno ora un 14% di gente che perde la casa perchè non paga) e ^dice che perde un -30%#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601009&refer=bond&sid=aDi24Z.IUi0o^. Dice. Solo che tutte le altre Merril e Morgan si affannano ora a salvarlo pagando un prezzo che sembra alto e i CDO non sono trattati sul mercato ma valutati in base ai rating delle agenzie e un modello matematico per cui magari la perdita è già un -50% Tre mesi si parlava di 800 miliardi di mutui immobiliari per i poveri che stanno incontrando difficoltà a pagare e poi ce ne si è dimenticati, ma non sono volatilizzati, stanno ancora come mine vaganti in giro solo che quello che succede è che fino a quando Moody's non abbassa il rating i manager di questi hedge fund pieni di derivati su mutui tossici stanno zitti e fermi incassano il loro 3% e aspettano Se questo fondo saltasse ^avrebbe un effetto sulla valutazione dei CDO sparsi nel mondo in altri fondi simili per cui lo devono salvare#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=844#more-844^ (per questi motivi siamo short sia Moody's, ^MCO#^ che Bear Sterns, ^BSC#^) ---------------------------- A friend of mine works as a Portfolio Manager for a $2.2b CDO pool of subprime loans. I spoke to him today for an hour. Asked how he is doing, he says “nothing”. I ask what do you mean nothing, I hear all these stories about CDO’s and losses (Bear Stearns for example), he shrugs and says nothing will happen until the Rating agencies do something. Asked about losses, he says they are there but he doesn’t have to mark to market his portfolio until someone discovers it, or the Rating agencies force his hand. So his plan is to lie low and collect the management fees and pretend as if there are no losses. Asked about management fees, he laughs and says it’s a low 50 bips. On $2.2b, that’s a cool $10m yearly which he and his four colleagues have to split up at the end of the year. He says he has the best job in the world and says there is really no work to do every day. Just wait and hope that the rating agencies don’t downgrade his CDO pool and voila, at the end of the year, he and his partners can split the $10m spoils (minus the expenses for one Park Avenue office, and a secretary). I am amazed that no body (regulators, investors, the public) hasn’t beseeched the Rating agencies to review all the Subprime CDO’s by now given the headlines and the incredible losses hidden there. This is a SCAM and somebody needs to stop it.”

é un continuo di avvertimenti ormai ogni giorno - gz  

  By: GZ on Mercoledì 20 Giugno 2007 23:54

é un continuo di avvertimenti ormai ogni giorno da parte dei pesci grossi, mai visto una cosa del genere, i capi di grandi banche, private equity, della BIS a Basilea, Ceo che ammoniscono il mercato del pericolo Ieri c'era lo stratega di Pimco che parlava di "bagno di sangue" e Steve Rattner di Quadrangle (private equity) di "meltdown", oggi Wilbur Ross che è il numero uno nell'acciaio (su Bloomberg) e poi il capo di UBS la più grande banca svizzera qui sul Financial Times Hanno messo in moto un meccanismo che non riescono a fermare e vogliono almeno poter difendersi in seguito: "io lo avevo però detto nel giugno 2007.." ----------------------- UBS chief warns over lending boom risks By Peter Thal Larsen in London and Haig Simonian in Zurich June 19 2007 22:02 The chief executive of UBS, the Swiss banking group, warned that the growing number of risky loans investment banks are making could lead to lawsuits and damaged reputations. The warning by Peter Wuffli highlights increasing concern among senior executives that a boom in leveraged finance could drag banks into litigation and damaging disputes with clients if the credit cycle turns. His comments, in an interview with the Financial Times, are the latest in a series of warnings by investors, bankers and regulators about loose lending standards, typified by rising amounts of leverage and the growing use of “cov-lite” loans, which lack the usual safeguards for lenders. Mr Wuffli compared the potential consequences of the lending boom with the fallout from the stock market bubble of the late 1990s, when investment banks became embroiled in a series of accounting scandals and regulatory investigations that proved more damaging than their financial losses. Banks that underwrite large loans typically reduce their exposure within a few months by parcelling up the loans and selling them to other investors. But Mr Wuffli said there were broader considerations: “This is potentially risky in terms of exposure to litigation, exposure to quarrels, or just plain exposure to reputation,” he said. “So financial institutions that think long-term, such as ours, do perceive a certain responsibility that includes deal terms, leverage, quality of the deals and so on.” His views are shared by other bank executives involved in leveraged finance. “Holding your nose while you’re doing the underwriting and lending is fine if you’re just passing through town,” said the chief executive of one European bank. “But if you plan to be there any period of time, selling duff loans is not a great recipe for good business.” UBS has been cautious about leveraged finance, though it has relaxed its lending criteria and accelerated its decision-making to put itself in a better position to compete for business with private equity groups. Banks are under pressure from private equity groups and other borrowers to loosen lending standards, while investors are demanding exposure to products that offer an attractive return. Some bankers fear that the growing use of “cov-lite” loans could complicate the restructuring of troubled companies by allowing them to continue operating for longer before they default. However, others believe the loans offer borrowers greater flexibility, which will allow them to weather economic cycles. Large private equity groups have also asked investment banks to put more of their capital at risk by underwriting portions of the equity in deals. Banks are being asked to put up short-term “bridge equity” as a condition for being allowed to participate in financing buy-outs.

i titoli immobiliari italiani hanno iniziato la frana - gz  

  By: GZ on Mercoledì 20 Giugno 2007 20:18

Da quando la BCE ha portato i tassi al 4% (a 1 mese) e i tassi a 10 anni dei BTP sono saltati dal 4.00% al 4.70% i titoli immobiliari italiani hanno iniziato la frana

il consumatore in realta' e' debole - gz  

  By: GZ on Giovedì 14 Giugno 2007 15:50

i numeri del mercato dell'auto sono curiosi: nonostante si parli di forte ripresa in europa nei primi 5 mesi del 2007 l'europa occidentale riduce la spesa del -2.4% e questo solo perche' l'Italia va in controtendenza aumentando del 6.4%, non so se sotto ci siano altri incentivi per la rottamazione, ma in pratica in Italia la spesa per consumi non sale salvo che per l'auto dove siamo sotto solo i paesi emergenti come aumento % di spesa nell'ultimo annno Da questo vedi anche che il boom di Fiat e' dovuto tutto al fatto che e' posizionata in Italia dove si e' avuto questo forte aumento di domanda e concentrato nelle fasce medio-basse di modelli. Come facciano poi gli altri titoli auto come Volksagen, Peugeot, Daimler a salire del 100% in due anni e stare sui massimi di borsa non mi e' chiaro per cose' dire Comunque la spesa per auto in America e' in crisi come tutti sanno (solo Toyota e BMW non sono calate) e in europa occidentale siamo a -2.4% anno su anno, cioe' il consumatore occidentale in realta' e' debole -------------------------------------------------- A maggio, secondo i dati diffusi dall'Acea, le immatricolazioni di auto nuove in Europa sono state 1.442.518, l'1,6% in meno rispetto alle 1.485.244 dello stesso mese del 2006. Ad aprile il mercato europeo era sceso dello 0,6%, registrando immatricolazioni per 1.291.634 auto. In Italia sono state immatricolate invece 245.357 auto, il 7,3% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Quanto all'andamento delle vendite di autovetture in Europa a maggio, l'Acea, l'associazione che riunisce i costruttori europei, sottolinea come i nuovi Stati membri registrino un costante trend al rialzo (+11,1%) mentre l'Europa occidentale accentua il calo (-2,4%). A trascinare le vendite in Italia sono stati soprattutto gli incentivi per la rottamazione. Pesante calo invece per la Germania (-11,1%), trend negativo anche per Francia (-2,8%) e Gran Bretagna (-2,2%) mentre il mercato spagnolo risulta quasi invariato (-0,2%). Altri quattro Paesi dell'Europa a 15 hanno comunque migliorato i risultati, passando dal +17,6% dell'Irlanda al +1,3% dell'Olanda. Quanto all'andamento complessivo dei primi cinque mesi dell'anno, l'Europa occidentale rimane in trend negativo (-1,3%), con l'Italia sempre in controtendenza (+6,0%) e la Germania ancora in pesante passivo (-9,6%). Nonostante il calo mensile, la Gran Bretagna si mantiene invece positiva sui cinque mesi (+2,2%).

crac dei titoli di stato inglesi - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Giugno 2007 12:31

Stock: Long Gilt

il fatto che avvenga al rallentatore non toglie che si tratti di un crac qui: titoli di stato inglesi a 10 anni, Gilt settembre future

Rolls-Royce - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Giugno 2007 02:49

Un titolo che si sta comportando bene e che ha senso economico è ^Rolls Royce#^, come poi tutto quello che ha che fare con motori per aerei in questo periodo ----------------------------------------------- ^Rolls-Royce bucks downward trend in London#http://www.ft.com/cms/s/84ba4e38-18b7-11dc-a961-000b5df10621.html^ June 12 2007 Rolls-Royce was the standout feature in a London market that surrendered a large chunk of the previous session’s gains Shares in the aero-engine maker defied the downward market trend to close up 3.4 per cent at a record high of 526½p. The company was lifted by reports that negotiations between Airbus and General Electric to supply an engine for the A350 XWB (Xtra Wide Body) had stalled. If true, broker Merrill Lynch said that Rolls-Royce had secured an exclusive position on the A350 without having to pay the higher participation fees typical with exclusive engine contracts. Traders reckoned Rolls-Royce shares also benefited from investors buying ahead of next week’s Paris air-show

hanno perso il controllo dei treasury bonds - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 23:12

qualcuno sta vendendo treasury bond, gilt inglesi, bund e btp - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 22:55

Stock: Treasury Bond

sui treasury bond, gilt inglesi, bund e btp qualcuno sta vendendo e dato che negli ultimi tre anni sono stati soprattutti OPEC e governi asiatici a rimpizarsene sarebbe logico pensare che siano soprattutto loro a vendere

Sfondato i doppi minimi di credibilità politica - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 21:16

Uno dei motivi del mercato orso imminente o già iniziato è lo sputtanamento delle elites politiche occidentali che sta toccando nuovi minimi come si dice in borsa Negli Stati Uniti come noto George Bush è riuscito a scendere ai minimi di popolarità di Nixon con il Watergate, ma quello che non si è forse notato da noi è che la popolarità del Congresso ora democratico è scesa agli stessi livelli di Bush cioè a un nuovo minimo storico, 27% che approvano quello che stanno facendo. In sintesi i politici nonostante l'apparente prosperità economica degli ultimi anni sono ai minimi di credibilità e non è tanto o solo l'iraq perchè coinvolge anche i Democratici e se senti i sondaggi è soprattutto l'economia e l'immigrazione di cui ci si lamenta In Inghilterra i laburisti hanno toccato un minimo storico alle ultime elezioni regionali nonostante anche qui un boom finanziario ed economico in apparenza spettacolare e nonostante i conservatori abbiano un leader sbiadito che li copia in quasi tutto In Francia c'è stato questo improvviso fenomeno di Sarkozy che nonostante fosse parte di un governo molto impopolare ha promesso di cambiare drasticamente su quasi tutto e grazie a questo di colpo ha sbancato tutti dimostrando che la gente era stanca. Per ^l'Italia forse non c'è bisogno di commenti#http://www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=6096&reply_id=80530^ in questo periodo. In Germania è difficile dire perchè hanno un governo di coalizione e la Merkel sembra popolare, ma ad esempio noto che la spesa per consumi resta a crescita zero (solo la fiducia delle imprese è salita) e che nel 2006 si è toccato il record di tedeschi che abbandonano il paese, in pratica escono 180 mila tedeschi quasi tutti tecnici e laureati l'anno e il loro posto viene preso da immigrati dell'est o turchi. Idem in Olanda, da tre annni c'è un esodo massiccio ogni anno di gente giovane e istruita che va a lavorare in canada, australia, brasile...

complicati giri e manovre molto astute - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 20:49

In Italia sono tutti sempre troppo astuti. --------------------------------- .... silenzio della televisione italiana ieri sera sul caso Unipol... ... il fedelissimo di Berlusconi, Emilio Fede, a «dettare la linea» della cautela sulla vicenda delle intercettazioni Unipol depositate ieri nell’aula 9 del palazzo di giustizia di Milano. «Noi non siamo come i nostri avversari politici - ha detto Emilio Fede -, noi non usiamo strumentalmente queste cose». E infatti, sulla vicenda, il suo Tg ha mandato in onda un servizio «di colore» nel quale non venivano assolutamente «fatti nomi». Sulla scia della cautela dimostrata da Emilio Fede, tutti i telegiornali di Mediaset hanno tenuto sulla vicenda un profilo basso. E allo stesso modo si sono comportati anche i telegiornali dell’emittente pubblica... --------------- A sollevare il caso dell'OPA Telecom (in cui Gnutti e Colannino hanno messo da parte dei milioni per D'Alema e i Diesse) non sono le tv o giornali di opposizione (di Berlusconi) come sarebbe logico, ma la Stampa Per chi fosse distratto la Stampa è controllata della nuova mega banca Intesa-S.Paolo al cui vertice stanno Passera e Bazoli sponsor di Prodi e se uno lo sfoglia anche distrattamente nota che è diventato il giornale ufficiale di Prodi). Forse Prodi dopo l'elezione disastrosa di questo mese aveva paura che D'Alema lo facesse fuori come nel 1998 per cui ha usato la Stampa (di cui si è assicurato il controllo dirigendo la fusione Intesa-S.Paolo) per bloccare D'Alema sollevando la storia dei suoi conti esteri tramite Colannino e Tim Brasile ?. Molto astuto. E Berlusconi d'altro canto si fa invece subito notare per esprimere solidarietà a D'Alema a priori. Sotto ci saranno complicati giri e manovre, forse il Berlusca vuole al presidenza della repubblica. Anche lui molto astuto Poi però questo magistrato di Milano Clemetina Forleo (che magari esagera a liberare sempre gli islamici e incriminare i poliziotti ma perlomeno è una indipendente) pubblica telefonate tragicomiche degli ex-comunisti eccitati perchè scalano la BNL assieme a Ricucci (incarcerato subito dopo per bancarotta) con Unipol e Fiorani (finto in carcere anche lui per una dozzina di reati tra cui truffa ai danni dei clienti della Pop. Lodi). E i media della "destra" (di berlusconi) glissano sul tutto perchè... sicuramente sotto ci saranno anche qui complicati giri e manovre molto astute Ma chi se ne importa di capire cosa avranno in mente questi marpioni, alla fine sembra logico e corretto concludere che sono tutti assieme nel mucchio a farsi i loro affari e scambiarsi favori

pensare che c'è la crisi del cinema italiano - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 17:10

Pensare che c'è la crisi del cinema italiano quando basterebbe trovare tre buoni attori per recitare questi copioni qui. Poi dicono che gli affari e la finanza sono cose pesanti, questi si sono divertiti come matti ---------------- - TELEFONATA N° 234, 7 LUGLIO 2005 ORE 23.18 Consorte - Latorre - D´Alema Consorte: Nicò? Latorre: Sei arrivato? Consorte: Eh, sono arrivato sì! Latorre: Dove cacchio stai? A cena stai eh? Consorte: No, sto qua con i nostri amici banchieri a vedere come ***** facciamo a rimediare ‘sti soldi. Latorre: Ah! Te l´ho detto firmo io la fideiussione, non rompere eh. .. stai tranquillo Consorte: Ma tu non sei credibile con i soldi, non c´hai una lira! Tu mi porti solo debiti. Latorre: Se c´è una cosa che non ti porto sono i debiti Consorte: Senti hai parlato con Massimo? Latorre: Sì, ma lui domani deve andare a Massa Carrara [...] Consorte: Domani vado in Consob Latorre: Uhm Consorte: Incontro la cooperativa. .. mi devono dare ancora un po´ di soldi. .. se me li danno. .. eh. .. andiamo avanti Latorre: Partiamo Consorte: Sì Latorre: Va bene, va bene Consorte: Con questi signori abbiamo chiuso Latorre: Come si sono presentati Consorte: Bene, hanno spergiurato che loro neanche se glielo danno nel culo, danno le azioni agli spagnoli. Gli hanno posto solo una condizione per contratto che Abete e Della Valle devono stare fuori dalla Bnl. Latorre: Eh va bè. Questa l´abbiamo posta pure noi, questa condizione [...] Latorre: Se vuoi ti passo Massimo Consorte: Dai passamelo D´Alema: Pronto? Consorte: Massimo!. .. (ride). .. D´Alema: Lei è quello di cui parlano tutti i giornali? Consorte: Guardi, la mia più grande s****. Io volevo passare inosservato, ma non riesco a farcela D´Alema: Eh. .. inosservato, sì! Consorte: Massimo, ti giuro il mestiere che faccio io più si passa inosservati e meglio è. ... niente Massimo sto provando a farcela. .. con l´ingegnere abbiamo chiuso l´accordo questa sera. D´Alema: Ah! Consorte: Nel senso che loro ci danno tutto. Adesso mi manca un passaggio fondamentale. Sto riunendo i cooperatori perché sono tutti gasati. .. gli ho detto però dovete darmi i soldi, non è che dovete solo incoraggiarmi D´Alema: Di quanti ne hai bisogno ancora? Consorte: Di qualche centinaia di milione di euro D´Alema: Dopodiché fate da soli? Consorte: Sì, sì D´Alema: Tutto da soli? Consorte: Sì, Unipol, cinque banche, quattro popolari e una banca svizzera D´Alema: Ah, ah! Consorte: E... eh. .. lì poi andiamo avanti. Ah no! C´è (H) opa anche (H) opa che lo fa. E andiamo avanti facciamo tutto noi. .. avremo il 70% di Bnl D´Alema: Ho capito Consorte: Secondo te Massimo, ci possono rompere i coglioni a quel punto? D´Alema: No, no, no. Sì, qualcuno storcerà il naso diranno che tu sei amico di Gnutti e Fiorani [...] D´Alema: Va bene, vai avanti, vai Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta D´Alema: Facci sognare, vai Consorte: Anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo D´Alema: E si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare? Consorte: Esatto, è da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni D´Alema: Va bene vai! 2 – TELEFONATA 7 luglio 2005 ore 9.37 Latorre-Ricucci Latorre: Pronto? Ricucci:. .. Latorre: Oggi mi pare che per. .. è una giornata importante per. .. Ricucci: Sì Latorre: Per una delle questioni. .. [...] Ricucci: Fra due giorni mi devo riuscire ad andarmene dall´ufficio perché se no, non riesco più manco a sposarmi Latorre: No, no, per l´amor di Dio, prima la famiglia, poi tutto il resto. [...] Ricucci: Ti volevo dire che ho letto qui l´intervista di Fassino Latorre: Non l´ho letta Ricucci: E. .. e ha fatto una presa di posizione positiva su di me e lo volevo ringraziare Latorre: Lo vedo alle 12.30 tra l´altro, oggi è una giornata campale. .. si capisce come finisce questo film di Bnl Ricucci: Eh certo, l´altro giorno stavo insieme con Gianni, con Consorte Latorre: Uhm Ricucci: Insomma noi abbiamo dato la nostra disponibilità 3 – TELEFONATA 18 LUGLIO 2005 Latorre-Ricucci Latorre: Stefano! Ricucci: Eccolo! Il compagno Ricucci all´appello! Latorre: (ride) Ricucci: Ormai questa mattina a Consorte glielo ho detto: "datemi una tessera perché io non gliela faccio piu", eh! Latorre: ormai sei diventato un pericoloso sovversivo. Ricucci: E sì, eh! Latorre: Un pericoloso sovversivo, rosso oltretutto. Ricucci: C´è anche il bollino stamattina! Latorre: Sì. [...] Ricucci: Ho preso da Unipol, io tutto ho preso, tutto a posto, abbiamo fatto tutte le operazioni con Unipol quindi. .. Latorre: Sì Ricucci: Non ti posso dire niente I due poi proseguono la conversazione parlando del fatto che nonostante il matrimonio Ricucci è già al lavoro poi. .. Ricucci: Ci vediamo la prossima settimana, ma perché se ci sei mi piacerebbe averti martedì che facciamo questa festa a Santo Stefano che ho invitato tutti. .. Bellaveglia. .. tutti i cosi del Monte dei Paschi. .. tutti. .. Ricucci: Tutti ci sono, c´è il prefetto, il questore, il presidente della Regione, Martini. .. eh il prefetto. .. il quest.... tutti, Consorte. .. tutti 4 – TELEFONATA 4 LUGLIO 2005 D´Alema - Stefanini «Ho fatto un po´ di chiacchierate anche milanesi... insomma alla fine se ce la fate poi vi rispetteranno». Così Massimo D´Alema, il 4 luglio 2005, avrebbe rassicurato Pierluigi Stefanini, presidente di Holmo, la holding della cooperative che controlla Unipol e ora presidente del gruppo assicurativo, in merito alle reazioni degli ambienti finanziari, anche di Milano, che non vedevano di buon occhio la scalata alla Bnl. «Eh, Gianni, - avrebbe detto D´Alema al suo interlocutore - andiamo al sodo, se vi serve resta». E Consorte avrebbe ammesso: serve. Ad un certo punto Consorte passa il cellulare a Stefanini e D´Alema gli avrebbe detto: «Ringrazia i nostri amici». E poco dopo: «fate bene i conti, non sbagliate i conti». Il dialogo prosegue con una rassicurazione di D´Alema: «Comunque ho fatto un po´ di chiacchierate anche milanesi... insomma alla fine, se ce la fate poi vi rispetteranno» A cura di Enrico Lagattolla, Gianluigi Nuzzi e Stefano Zurlo per “il Giornale” 1 - "PIERO, GRAZIE PER L'AIUTO..." Fassino. Ecco Consorte. Pronto? Consorte. Ciao Piero. Fassino. E allora siamo padroni di una banca? Consorte. È chiusa, sì. Fassino. Siete padroni di una banca, io non c’entro niente. Consorte. Sì, sì è fatta. Fassino. È fatta. Consorte. Abbiamo finito proprio cinque minuti fa, è stata una roba durissima. Però insomma... Fassino. Alla fine cosa viene fuori? Fammi un po’ il quadro alla fine. Consorte. Alla fine viene fuori che noi abbiamo diciamo quattro cooperative... Fassino. Sì. Che prendono? Consorte. Quattro cooperative il 4 per cento. Fassino. L’una? Consorte. No, no, no. L’uno per cento l’una. Fassino. Uno per cento per quattro. Consorte. Esatto. Fassino. Che sono Adriatica, Liguria, Piemonte e Modena. Perfetto. Consorte. Poi ci sono diciamo quattro banche italiane che l’un per l’altra hanno il 12 per cento. Fassino. Come totale? Consorte. Come totale, quindi le banche più le cooperative 16 per cento. Poi abbiamo tre banche internazionali che sono Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank che hanno l’un per l’altra circa il 14 e mezzo per cento. Fassino. 14 e mezzo. Consorte. Sì, poi abbiamo Hopa che ha il 4,99. Fassino. Sì. Consorte. Poi abbiamo due imprenditori privati, Marcellino Gavio e Pascotto che hanno l’1 e mezzo. Fassino. Insieme? Consorte. Insieme. Poi ad oggi c’è Unipol che ha il 15. Fassino. Chi? Consorte. Unipol. Quindi la prima cosa è che queste quote acquisite sono state acquisite non da noi ma dagli alleati, dagli immobiliaristi, che sono totalmente fuori. Fassino. Tu adesso che operazione fai dopo questo? Consorte. Ho lanciato l’Opa (Offerta pubblica d’acquisto, ndr). Fassino. Hai già lanciato l’Opa obbligatoria? Consorte. Esatto, questa mattina ho lanciato l’Opa obbligatoria allo stesso prezzo al quale sono state fatte le cessioni delle azioni degli immobiliaristi. Fassino. 2,7? Consorte. Esatto, per eliminare ogni tipo di speculazione, che non sono trattati tutti allo stesso modo. La legge ci avrebbe permesso di lanciarla a 2,55... Fassino. E la Bbva cosa offre? Consorte. 2,52, ma in azioni, noi offriamo in instant cash. Fassino. *****. Consorte. No? Quindi una cosa totalmente diversa e in realtà noi abbiamo già in mano il 51 per cento perché tutti... Fassino. Perché in realtà noi abbiamo il 15 più 4 delle Coop fa il 19 a noi, e come arrivi al 51 tu? Consorte. Con le banche più... Fassino. Ah sì, questa somma qui, fa il 51 certo. Consorte. Quelle aziende ci hanno rilasciato a noi un diritto ad acquistare le loro azioni dietro nostra semplice richiesta se dall’Opa non dovessero arrivare azioni. Fassino. Ho capito. Consorte. Quindi noi come Unipol prendiamo comunque il 51. Fassino. Ho capito. Consorte. Se invece dall’Opa ci arrivano le azioni, quelli se le tengono. Fassino. Se tu arrivi al 51 in altro modo loro si tengono quello. Consorte. Esatto. Quindi è un’operazione che nessuno aveva né immaginato né pensato. Fassino. Bene, bene. Consorte. E abbiamo smontanto l’alleanza con gli immobiliaristi perché non c’è (...) Non siamo noi che abbiamo comprato dagli immobiliaristi. Abbiamo smontato i parvenu che dicevano che era un’azione nazionalistica perché abbiamo tre banche internazionali, la Nomura è la quarta banca nel mondo, la Suisse è tra le prime in Europa... Fassino. Certo certo. Consorte. La Deutsche Bank eccetera. Fassino. Certo certo. Consorte. Poi abbiamo alleati delle aziende, quindi soci stabili e noi abbiamo il 51. Ecco, poi abbiamo smontato... Fassino. Possibili ricorsi in sede giudiziaria? Consorte. Noi ad oggi non ne vediamo neanche uno, ma se li fanno... Fassino. Cioè il fatto che contestualmente siano avvenute tutte queste cessioni loro lo... Consorte. Abbiamo proprio costruito così, questo è il concerto fra alleati che le azioni le avevano già in mano. E poi lanci l’Opa, ma guarda caso allo stesso prezzo in cui è stato trattato queste azioni, quindi non hai penalizzato proprio nessuno. E la nostra offerta è decisamente migliore di quella degli spagnoli. Fassino. Bene, bene. Consorte. Invece avverrà che io li denuncio tutti, uno per uno. Fassino. Prima di denunciare aspetta. Prima portiamo a casa tutto. Consorte. Per noi l’operazione è finita. Fassino. Loro adesso si scateneranno ancora di più. Ieri hai visto il... No ieri non l’hai visto hai lavorato tutto il giorno, ieri il Sole (il quotidiano Sole24Ore, ndr) ha fatto un’intera pagina contro di me. Consorte. Ma perché là Piero, questi imbecilli, guardano a quest’operazione in chiave esclusivamente politica. Fassino. Ma sì, sono dei deficienti. Consorte. Esclusivamente politica. Questi dicono: *****, adesso i Ds, oltre ad avere il mondo cooperativo, oltre ad avere Unipol, oltre ad avere il Monte dei Paschi, che non è così, hanno anche Bnl. Il ragionamento demenziale che fanno è questo qui. Fassino. Va bene e intanto noi lavoriamo. Consorte. Però noi andiamo avanti, nonostante... Fassino. Demenziale? Consorte. No direi proprio di no. Ma noi sosterremo che è demenziale. Fassino. Ma no, ma voi avete fatto un’operazione di mercato, quello che ho sempre detto io. Industriale. Consorte. Industriale e di mercato. Fassino. Esatto. Consorte. La verità è indiscutibile. Fassino. Bene, molto bene. Consorte. Quindi Piero andiamo avanti. Fassino. Congratulazioni. Consorte. Credo che siamo raggiunti... Fassino. Bravo bravo. Consorte. Ti ringrazio anche per l’aiuto che ci hai dato, siamo arrivati a un punto importante secondo me. Fassino. Bene, bene, bene. Fassino. Ottimo. Consorte. Ciao Piero, ci vediamo presto. (Il diessino-grissino Fassino - Foto U.Pizzi) Fassino. Adesso dovete comportarvi bene. No, un consiglio preoccupatevi bene di come comunicate in positivo il piano industriale. Consorte. Sì adesso chiamiamo Barabino (la società di consulenza Barabino & Partners, che interpellata smentisce di aver avuto rapporti con Unipol, ndr). Fassino. Perché il problema adesso è dimostrare che noi abbiamo, che voi avete un piano industriale. Consorte. No. Ma noi l’abbiamo veramente. Fassino. E lo so bisogna farlo. Perché fino adesso loro stanno utilizzando l’idea che era soltanto un problema di accaparrarsi la banca e poi però non sanno cosa farne, non è così. Consorte. Guarda, noi invece sosterremo questa tesi: che loro la banca la stavano svendendo. Fassino. Esatto. Consorte. E anche che l’hanno gestita coi piedi deve finire... Bnl è stata gestita coi piedi. Consorte. No, però quello non lo voglio dire oggi questo lo dirò fra quattro o cinque mesi quando avrò visto dentro. Io adesso dico che era un’operazione che stava svendendo, visti i valori proposti dalla Bbva, la banca agli spagnoli, svuotandola di contenuti perché come tutte le banche, avrebbe portato via tutte le attività qualificate a Madrid e avrebbero ridotto la Bnl a una rete. Noi invece la banca rimarrà a Roma, gli portiamo un milione di clienti, forse un milione e 200, contemporaneamente rilanceremo tutte le attività, gli portiamo Unipol banca e faremo una delle prime quattro o cinque banche italiane. E tutto è dimostrato. Vedremo. Fassino. Bene. Consorte. E dopo ci confrontiamo. Fassino. Bene. Consorte. Ero sicuro che si poteva parlare. Grazie. Fassino. Bene, bene. Vediamoci presto. Consorte. Sì presto. Fassino. Ti chiamo per fissare la settimana. 2 - LA CONVERSAZIONE DEL 5 LUGLIO 2005… Fassino. Gli... gli altri cosa fa? Perché mi ha chiamato Abete. Consorte. Sì. Fassino. Chiedendomi di vederci, non mi ha spiegato, cioè voglio parlarti, parlarti a voce, a voce, viene tra un po’. Consorte. Uhm. Fassino. Suquel fronte lì cosa succede? Consorte. Mah, guarda, su quel fronte lì... eh noi con... però tu... ma questa... eh...non gliela devi dire a lui... Fassino. Ma io non gli dico niente, voglio sapere, voglio solo avere elementi utili per il colloquio. Consorte. No, no, no. No, no. Ti sto infatti... Fassino. Sto abbottonatissimo. Consorte. Eh. No, ma ti dico anche quello che puoi dire e non dire, solo questo. Fassino. Ecco meglio così. Dimmi tu. Consorte. Noi, sostanzialmente con gli spagnoli un accordo l’abbiamo raggiunto. Fassino. Sì. Consorte. Anzi, non sostanzialmente ma di fatto proprio, concreto. Uhm! Naturalmente ci siamo riservati di sentire i nostri organi. (..) Fassino. Ma sarebbe un accordo che si configurerebbe come? Consorte. L’accordo si configura che noi aderiamo alla loro Ops (Offerta pubblica di scambio, ndr)... Fassino. Eh. Consorte. Loro ci danno il controllo di Bnl Vita. 3 - IL LEADER DS: "A MONTEZEMOLO HO DETTO: ORA BASTA, SE VOLETE LA GUERRA L'AVRETE"… Consorte. Pronto? Fassino. Piero. Consorte. Oh ciao Piero. Fassino. E allora? Consorte. Eh stiamo lavorando per chiudere. Fassino. Ah, come sta andando? Consorte. Siamo in 40 qua, *****, mi tocca rispondere a 40 quesiti contemporaneamente, io sono solo, un bel casino. Comunque no, secondo me siamo proprio in dirittura d’arrivo. Domani mattina... Fassino. Domani mattina chiudete? Consorte. Sì, sì, sì. Domani mattina tra le sette e mezza e le nove. Fassino. Prima che apra la Borsa... Consorte. Prima che apra la Borsa. Dovremmo chiudere, dovremmo avere già in mano il 51,8. Fassino. Bene. Consorte. Quindi poi appena fatto questo (...) l’iter, io li sto denunciando tutti. Fassino. Hai visto che attacco furibondo che stan facendo a me, giorno dopo giorno? Guarda è una cosa... Consorte. Sì, infatti, una cosa incredibile... Fassino. Oggi ho fatto una telefonata di fuoco a Montezemolo su questo. Gli ho detto «Adesso basta, adesso basta. Volete la guerra l’avrete, dico...». Consorte. (...) Perché hanno perso... Fassino. È perché abbiamo messo le mani nel loro mercato. Consorte. Domani verrà fuori una cosa, adesso te la dico con grande chiarezza, alla quale nessuno di loro ha pensato. Fassino. E cioè? Consorte. Noi domani usciremo che le azioni degli immobiliaristi le comprano tre banche mondiali... Fassino ride. Consorte. ...che sono la Nomura, la Nomura... Fassino. Mmm. Consorte. ...la Deutsche Bank... Fassino. Ahhh. Consorte. ...e il Credit Suisse. Fassino. Quindi non le comprate voi. Consorte. No, le comprano quattro banche italiane. Fassino. Sì... Consorte. Quattro cooperative. Fassino. Sì. Consorte. E Hopa. Fassino. Ma comunque fate una società. Consorte. No, no, no. Loro comprano il 27,2 per cento. Fassino. Mmm. Consorte. E si tengono le azioni. Fassino. Sì, ma... Consorte. Io lancio l’Opa (Offerta pubblica di acquisto). Fassino. Mmm. E le prendi da loro. Consorte. No, se mi arrivano le azioni dal mercato loro rimangono alleati nostri industriali. Noi arriviamo al 51 e loro detengono il 36. Fassino. Unipol comunque il 51 ce l’ha. Consorte. Se non mi arriva dal mercato loro mi hanno già rilasciato, e domani lo comunichiamo al mercato, una call (strumento derivato in base al quale l’acquirente dell’opzione acquista il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare un titolo, ndr) per cui ho il diritto in qualunque momento di comprare tutte le loro azioni. Fassino. Beh è straordinario. Consorte. Domani saranno esterrefatti. Oggi quando gli ho detto, ai nostri amici cooperatori, quello che mi sono inventato ti giuro mi hanno fatto l’applauso. Fassino. Comunque la banca ce l’avremo saldamente in mano. Consorte. Saldamente in mano. Ma questo non se lo aspetta nessuno perché... Fassino. Bene bene. Consorte. ...perché vedete... qui il nazionalismo mica il nazionalismo la Banca d’Italia. Noi abbiamo fatto le alleanze con tre banche che diventano socie nostre in Bnl con quattro banche italiane, quindi abbiamo difeso l’Europa, c’abbiamo una banca svizzera una tedesca una giapponese, ***** più di così sarà difficile no? Fassino. Bene bene. Consorte. Quattro banche italiane. C’abbiamo quattro cooperative che, oltre a tutto il resto, sono entrate direttamente. Fassino. Chi sono, chi sono le quattro? Consorte. Coop Liguria, Nuova Coop, Gillone mi ha dato una grossa mano a Torino, Coop Estense Modena e Coop Adriatica Bologna. Fassino. Stefanini? Consorte. Stefanini, esatto. Fassino. Bene bene. Consorte. E quindi domani quando verrà fuori questo non c’è nessuno che neanche ci si è avvicinato a pensare una cosa del genere. Fassino. Bene, bene, bene, bene Giovanni. Consorte. Abbiamo messo fuori tutti gli immobiliaristi Piero. Fassino. Ehhh. Consorte. Completamente. Fassino. Guarda io sono proprio incazzato perché anche oggi Il Sole 24 ore una pagina intera... Sono dei veri figli di puttana. Consorte. No guarda, sono dei figli di puttana perché le hanno provate tutte, a denigrarci eccetera. Adesso quando è finito... Io da domani posso parlare. Fassino. E bisognerà anche spiegare che tu hai preso una banca che è un colabrodo (...) come l’ha gestita quel deficiente. Consorte. Adesso guarda, piano piano, ma con un po’ più di classe, in realtà non ci vuole molto ad avere un po’ più di classe di ‘sti beceri, noi piano piano diremo tutto. Abbiamo fatto un progetto industriale della Madonna. Fassino. Mmm. Consorte. Che noi possiamo fare perché abbiamo 6 milioni e 300mila clienti qui, i baschi no, i baschi volevano svendere Bnl, lo diremo. Nel senso che la testa pensante è a Madrid e Bnl diventava solo una succursale e una rete. Fassino. Infatti. Consorte. Invece noi vogliamo farla diventare tra le prime tre banche italiane. Fassino. Bene. Consorte. Quindi... Fassino. Senti invece, questa storia che ho letto sui giornali... Gavio... ci sono dentro? Consorte. Gavio entra con uno 0,5, Marcellino Gavio. Fassino. Insieme a Bonsignore... Consorte. No Bonsignore esce. Fassino. Esce? Come mai lui entra? Consorte. Gavio entra perché ha capito che l’aria cambia e siccome lui ha Impregilo vuole lavorare con le cooperative. Fassino. Capito. Consorte. Non c’è nessuno che fa niente per niente Piero a ‘sto mondo. Siamo rimasti in pochi secondo me. Fassino. Chiaro chiaro. Va bene. Consorte. Però adesso lavoreremo tutta la notte perché praticamente quello che deve avvenire è che tutte queste operazioni Piero siano baciate domani, capito? Fassino. Sì, che nessuno poi faccia... Che non si apra un contenzioso. Consorte. No, soprattutto noi dobbiamo avere il 51,8 domani. Fassino. Domani, perfetto. Consorte. E poi lo dichiariamo. Fassino. Va bene. Consorte. Ciao Piero. Fassino. Chiamami domani. Consorte. Sì. Senz’altro. Fassino. Ciao, auguri. Saluta Sacchetti. (Fassino e D'Alema - Foto U.Pizzi) 4 - "HO PARLATO CON CONSOB, SONO TRANQUILLI, VA BENE"… (...) Fassino. Ho visto che mi avevi cercato, ma ero occupato... Consorte. Si perché oggi è stata una giornata... E lo sapevano perché so che sei andato anche alla manifestazione lì a Roma. Fassino. Com’è andata? Consorte. Ma è andata bene oggi ho incontrato Cardia con tutti lì i dirigenti della Consob e io gli ho spiegato quello che vogliamo fare. Gli ho detto che diciamo ci sono i presupposti per un accordo e che poi... ci stiamo orientando, anche se non c’è una decisione, a fare una contro Opa cash. Loro molto tranquilli contenti. Mi hanno detto va bene. Fassino. Scusa, domanda domanda da profano. Consorte. Sì. Fassino. Il ratios l’avete guardato ovviamente. Siamo tranquilli su quel fronte lì? Consorte. Il... scusa? Fassino. Il ratios. Consorte. Sì, sì, sì. Fassino. Siamo tranquilli. Consorte. Ah, ma noi lanciamo quando abbiamo in mano il 51. Fassino. Mmm. Consorte. Eh se no non lo facciamo, Piero. Noi abbiamo già in mano il 51. Per cui se ci danno 0 o 49 diciamo... Dovrei augurarmi che mi danno il meno possibile perché sborso meno soldi. Fassino. Ho capito. Consorte. Capito? Fassino. Va bene. Consorte. Se no non ci saremmo sbilanciati. Quindi, noi diciamo lunedì siamo a Roma caso mai facciamo un salto. Se sei libero ti veniamo a trovare. Fassino. Lunedì ci sono, ci sono anche lunedì. Consorte. Perfetto, allora lunedì ti veniamo a trovare. Fassino. Fino a un certo punto, quando avete un attimo... Consorte. Sicuramente, sicuramente. Grazie di tutto. Fassino. No, niente, speriamo di andare in porto. Consorte. Eh oh, Piero, ce la stiamo mettendo tutta. Fassino. Siamo in piena guerra. Poi bisogna che parliamo perché siamo in piena guerra con Siena Siena. Consorte. Ah Siena è un casino eh Piero, veramente. Io ‘sta gente veramente... Fassino. Ieri è scoppiato un casino, sull’intervista hanno scatenato un casino. Ma qui siamo in piena guerra. Consorte. Ma cosa vogliono? Cioè... Fassino. Ma non lo so. Bisogna ragionare perché... Consorte. Cioè sono... Fassino. Bisogna passare al contrattacco. Consorte. Sì, perché sono agitati, ma noi non stiamo facendo niente. Fassino ridacchia. Consorte. È una roba veramente incomprensibile. Fassino. Veramente incomprensibile. Vabbè.

in teoria lo Yen è inversamente correlato con il JGB - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 16:47

Stock: Yen

in linea di massima dato che nessuno si preoccupa più della solvibilità del debito estero di una nazione come una volta e dato che i flussi di capitali superano di 10 a 1 quelli commerciali al momento contano i tassi di interesse per determinare i cambi a questo proposito per lo Yen si nota che il JGB, titoli di stato a 10 anni stanno anche loro per rompere il grafico in teoria lo Yen è inversamente correlato con il JGB

la genesi del crac del 2007 - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 14:08

La genesi del crash del 1987 furono le tensioni tra Germania e Stati Uniti sul cambio con il segretario del tesoro Baker che diede un intervista che fu interpretata come un invito a lasciar cadere il dollaro usandolo come strumento di guerra commerciale La genesi del crac del 2007 probabilmente verrà dalle tensioni tra Europa e Stati Uniti verso la Cina e Giappones sul cambio visto che i paesi asiatici hanno continuato a svalutarlo artificialmente per cinque anni di fila accumulando surplus mostruosi e in più accumulando riserve ufficiali di 3.000 miliardi in dollari, euro e sterline il che è demenziale (cioè a differenza di noi occidentali le loro banche centrali comprano tutta la valuta agli esportatori e li pagano stampando moneta, quindi inflazionando il credito...!) Ieri sono usciti a sorpresa dati di produzione industriale in tutta la zona euro in calo e leggi che il picco del ciclo europeo è stato raggiunto (il picco di quello americano è stato a inizio 2006). Da adesso in poi il deficit crescente con l'asia creato dalla svalutazione artificiale dello Yen e Yuan che Giappone e Cina perseguono diventa una questione politica perchè vedrai dati di PIL calare velocemente in europa come già succede in USA. E in America con i democratici in maggioranza e la corsa all'elezione presidenziale 2008 iniziata sono spinti a darsi da fare. In europa hai Sarkozy che ha promesso di mettere le barriere a Cina e Giappone se non la smettono. Ieri avevi Peter Mandelson che ha minacciato apertamente una ritorsione ----------------------------------- 12/06/2007 Peter Mandelson, the EU trade commissioner, has accused China of abusing the world trading system China's trade surplus ballooned to $22.45bn (£11.4bn) in April, an increase of 73pc over the year before. The surplus has risen almost tenfold in three years, much of it at the expense of Europe. "Europe's trade deficit with China is growing at €15 (£10) an hour. It could reach €170bn in 2007 on the current trend," said Mr Mandelson. ^"This is not tolerable. The current trade balance is artificially inflated. It is a product of politics#http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/06/12/cnchina112.xml^, as well as economics. China must take concrete steps to address the problem," he told a small group of reporters yesterday, on the eve of the EU's annual trade summit with China. "If things do not change, if EU member states are not persuaded that this partnership is a genuine two-way street and is fully based on reciprocity, the policy of dialogue and cooperation can be 'challenged'," he said, using the Brussels code-word for retaliation ...

la parte lunga della curva dei tassi deve aggiustarsi - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Giugno 2007 13:25

La cosa chiara è che le scadenze dai 3 mesi ai 2 anni diciamo quelle brevi dei titoli di stato possono scendere forse un poco come prezzo, ma si sono adeguate alla realtà delle banche centrali che alzano i tassi Quindi i Treasury a 2 anni, l'Eurodollaro, il Libor futures, lo Short Sterling, il BOBL e lo Schatz, il BTP a 2 anni e altri in australia, canada ecc... scendono un poco ma ormai hanno finito Le scadenze invece dai 2 anni ai 30 anni quindi Bund, BTP, Treasury, Gilt inglesi persino i Japanese Bond possono ancora perdere molto L'esempio più chiaro sono gli inglesi che ammettono ora di avere inflazione sopra il 3% e stanno portando i tassi di interesse al 6%, qui se guardi lo Short Sterling a 3 mesi future scadenza dicembre 2007 sta prezzando 93.82 cioè 100-93.82 = 6.18% per dicembre. Questa parte della curva dei tassi ormai è "a posto", ma la parte lunga della curva dei tassi deve aggiustarsi (cioè i prezzi scendere e i rendimenti salire)