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Sostituire incapaci con altri incapaci - GZ  

  By: GZ on Domenica 24 Febbraio 2013 17:57

tradeoscar I politici nazionali degli ultimi 20 anni in Italia non hanno rubato per se o la propria famiglia come quelli dei paesi emergenti in cui ora i giovani italiani emigrano. (^"Da Brescia alla Malesia : gli emigranti del web. A Kuala Lumpur stipendi doppi rispetto all'Italia#http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_24/di-vico-da-brescia-alla-malesia-emigranti_55a99192-7e52-11e2-b686-47065ea4180a.shtml^). Se gli ingegneri di Brescia emigrano in MALESIA perchè lì li pagano 4.000 euro invece che i 2.000 euro che prendono qui non è a causa del finanziamento pubblico dei partiti o di Fiorito !! Rifletti su questo, in Asia rubano e intrallazzano, ma l'economia va bene e i nostri ingegneri emigrano in questi paesi corrotti. Utilizza il cervello e non solo la pancia! Grillo urla che bisogna mandare a casa tutti i politici come se fosse il 25 aprile, ma negli ultimi 25 anni in Italia si sono "cambiati" i politici cinque volte tramite elezioni e meccanismi legali costituzionali. Nessuno lo ricorda ? Sono arrivati gli ex-comunisti, gli ex-fascisti, i "tecnici" (Dini, Amato, Ciampi, Prodi, Monti), i leghisti e quelli di Berlusconi ed era quasi tutta GENTE CHE NON AVEVA GOVERNATO PRIMA. Se c'è una cosa che è stata dimostrata in Italia è che cambiare politici e creare nuovi partiti non ha inciso sul nostro declino. E il motivo è che il declino viene dalla globalizzazione, dall'euro e dalla finanza del debito pubblico. I politici rispetto a questi fenomeni sono stati incapaci più che corrotti. Gli scandali in Italia sono stati di recente tutti a livello locale e ai presidenti del Consiglio in Italia non hanno trovato 40 milioni di dollari da Gheddafy come a Sarkozy, non sono stati condannati per essersi appropriati di fondi pubblici come ^Chirac (condannato a due anni di carcere nel marzo 2011#http://en.wikipedia.org/wiki/Jacques_Chirac^, ma hanno aspettato a processarlo che fosse in pensione...) Gli "scandali" della Lega sono briciole, confondi sempre i milioni con i miliardi, quelli li trovi a MontePaschi, Maroni non è stato in 20 anni di politica toccato da sospetti di alcun genere a differeza di Chirac, Mitterand, Obama e quasi tutti i politici americani che si arricchiscono tutti ora. Ma anche quasi tutti i politici del PD sono personalmente onesti, da Bersani in giù non rubano personalmente o per parenti (salvo qualcuno a Napoli ma è l'aria locale...). La realtà è che la Lombardia è la regione forse meglio amministrata in Italia (rispetto alle altre, non alla Danimarca o alla Baviera) e la Lega amministra da 20 anni le due più ricche regioni italiane senza che i suoi esponenti abbiano rubato e si siano arricchiti. Non ha neanche un sistema di potere basato su un enorme gruppo delle costruzioni e distribuzione come il PD con la Lega Coop che ha monopolizzato questi due settori economici nelle regioni che amministra Grillo devia la rabbia della gente (prevalentemente giovane) che lo segue su cose marginali come il finanziamento pubblico ai partiti o ai giornali, il "politometro", gli stipendi dei politici, il marchio del "made in Italy", la TAV, gli F35, i tetti alle pensioni per legge. Oppure vaghe e senza senso pratico come lo "zero cemento", il passaggio dal petrolio alle rinnovabili e il reddito di cittadinanza. Ogni tanto spara "rinegoziare il debito" pubblico, che per l'Italia sarebbe assurdo e indicherebbe anzi che si vuole restare dentro all'euro, come la Grecia (la quale appunto ha rinegoziato parte del suo debito proprio per restare dentro all'euro!). Non c'è nessun indizio che questo attore di 65 anni sappia cosa sta dicendo quando ogni tanto butta lì delle frasi nei comizi su Euro, "Sovranità Monetaria" o "rinegoziare il debito". Lo sai che per dieci anni ha parlato di "signoraggio" cioè la classica bufala a cui credono quelli che cominciano a leggere su internet per la prima volta ?. Grillo quando esce dai temi facili, come cacciare i politici e limitare le pensioni a 4mila euro, improvvisa esattamente come Bossi una volta ed è per questo che rifiuta ai suoi di apparire su QUALUNQUE MEDIA (anche radio locali!) a discutere il suo programma. E limita l'intera comunicazione del M5S ai sui comizi, l'unico partito al mondo dove una sola persona è autorizzata a comunicare al pubblico!!!...( della serie: "...uno vale otto milioni..."). Grillo si rifiuta non solo ai dibattiti da Vespa, ma a qualunque dibattito e rifiuta anche le interviste ai giornalisti italiani. Accetta solo quelli stranieri perchè a loro può raccontare: "il nostro programma economico lo abbiamo elaborato con Stigliz, Premio Nobel ed economisti internazionali della rete", della serie Oscar Giannino aveva il Master a Chicago e Grillo aveva Stiglitz premio Nobel che gli scrive il programma (ma l'hai visto il video dove ad una giornalista scandinava, con gran faccia tosta, dice: "... il programma lo ha scritto Stigliz Premio Nobel") ? Quando gratti e vai al sodo noti chiari indizi che Grillo ^pensa ai sacrifici, all'austerità e ad un "futuro più povero"#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=6057&reply_id=123513480^, come ha detto in piazza, perchè non ha la più pallida idea di come affrontare i problemi grossi. Per cui spara cannonate su problemi marginali e poi mette le mani avanti e dice "... bisogna prepararsi a cinque anni di sacrifici..". Almeno Monti ne promette ora solo ancora due o tre. Se vuoi sapere come votare oggi in Italia è semplice: da Berlino, Bruxelles, Londra e New York, i politici tedeschi in particolare e poi quelli europei e tutta la grande finanza dichiarano e scrivono tutti i giorni che c'è il rischio che l'Italia allenti la morsa dell'austerità e tasse che strangola l'Italia SE RITORNA BERLUSCONI. C'è scritto ovunque, nei report di JP Morgan, Societe Generale, Paribas, Goldman Sachs...Dato che l'uomo Berlusconi ha qualcosa di sbagliato, come ha dimostrato con le sue storie di mignotte, allora voti qualcun altro della sua coalizione meno megalomame e mentitore, come appunto ad esempio Guido Crosetto (che essendo anche un industriale non dipende da altri)

Quatta quatta l'Irlanda è riuscita a monetizzare debito - GZ  

  By: GZ on Domenica 24 Febbraio 2013 14:41

Warren Mosler a cui non sfugge niente, fa notare due giorni fa che ^l'Irlanda senza che nessuno quasi lo notasse#http://moslereconomics.com/2013/02/20/thalers-corner-19th-februaryy-2013-positive-currency-wars/^ è riuscita a far passare a livello di BCE una MONETIZZAZIONE DEL SUO DEBITO tramite un ^complicato schema di Promissory Notes#http://ftalphaville.ft.com/2013/02/07/1377292/why-it-matters-that-the-irish-promissory-notes-are-gone/^ Solo in Italia non si può! Agli irlandesi lo lasciano fare perchè sono quattro gatti e hanno fatto forse abbastanza sacrifici, agli italiani invece fanno giurare con il sangue che devono pagare. Ad ogni modo a parte la politica... buy Irlanda, banche irlandesi o bonds o altro in Irlanda... (sono già saliti tanto è vero che il genialoide Michael Hasenstab di Templeton ha riempito il suo fondo di Irlanda, ma dopo questo accordo di qualche giorno fa può salire ancora). ---- ....The restructuring plan of the Promissory Notes just established by Ireland. Without going into the highly technical details, you can believe me when I say that this is the closest thing to fiscal financing ever carried out by a central bank on the eurozone or even in a developed country! Quite simply, the Irish state has issued very long-term bonds, at very low interest rates, directly into the capital of the restructured bank, which then refinances it with the Irish central bank. The state thus skirts appealing to markets; this is monetary financing, albeit indirectly so. In any case, it would have had a hard time raising capital on such good terms with the public. And Mario Draghi’s apparent nod to this operation, limiting himself to stating the ECB board had unanimous taken note of the deal, augurs well! We will not be surprized to hear the screams of alarm from Mr Weidmann and the Bundesbank, but they seem to have definitely lost control. ---------------- se leggi gli articoli linkati però noti che nel mondo del debito e della finanza il trucco è fare le cose in modo complicato in modo che il 99% non capisca...

Goldman chiede "più austerità" per l'Italia - GZ  

  By: GZ on Venerdì 22 Febbraio 2013 00:49

Goldman Sachs dice questa settimana che occorre ^che l'Italia faccia una stretta fiscale pari al 4.8% del PIL per il 2016#http://www.businessinsider.com/goldman-europe-needs-more-austerity-2013-2^, cioè che lo stato ad esempio spenda per 700 miliardi e incassi di tasse un 4.8% di PIL in più, 770 miliardi. UNA STRETTA FISCALE DA 70 MILIARDI L'ANNO. L'aritmetica di Goldman Sachs per l'Italia è questa: al momento lo stato incassa di tasse (prima degli interessi che paga) 714 miliardi e ne spende 680 miliardi, una differenza di circa 35 miliardi, un "avanzo o surplus primario" come lo chiamano del 2.3%. Ma questo non basta (perchè i 2.000 miliardi di debito pubblico... la solita storia...). Nei prossimi tre anni lo stato italiano deve quindi arrivare a incassare di tasse di più e spendere di meno. Quanto ? un 4.8% dice Goldman. Le percentuali non si capiscono però e io cerco di tradurre tutto in miliardi, perchè la gente sente: "...4%.." e dice "ah.. beh..." e poi torna mangiare i suoi maccheroni. Invece se gli dici... guarda che si parla di 70 miliardi ..chissà che non gli entri in testa qualcosa. Sono almeno 70 miliardi !!!! E come mai proprio 70 miliardi e rotti ? perchè di interessi sul debito pubblico lo stato italiano paga già ora circa 75 miliardi... E Goldman dice, se fate questa austerità il costo dei BTP resta a questi livelli e forse riuscite a pagare al massimo 80 miliardi l'anno. Quindi forse riuscite a pagare il costo degli interessi annui con circa 70 miliardi l'anno di tasse che superano quanto lo stato spende. Capito ? E' semplice: gli interessi sui 2.000 mld di debito pubblico, se proprio resta Monti con Bersani e la spread sta buona, saranno sugli 80 miliardi. Per tenere il bilancio in pareggio lo stato dovrà quindi tassare per una cifra che vi si avvicina IN ECCESSO DI QUANTO SPENDE. QUINDI DISTRUGGERE MONETA PER 70 MILIARDI E ROTTI Assumendo per semplicità che il PIL rimanga a 1600 miliardi, un 4.5% sono 70 miliardi circa e quindi lo stato deve spendere 700 miliardi e incassare di tasse 770 miliardi. Un buco di 70 miliardi per le famiglie e le imprese, una sottrazione di 70 miliardi l'anno alle famiglie e imprese da parte dello stato. Ovviamente questo implica una patrimoniale e poi una combinaziona di tagli di spesa (se ci riescono) o altre tasse o dismissioni. Il bello è che incontri sempre deficienti che dicono "ohh.. ma non si può stampare moneta... perchè fa malissimo... bla bla...inflazione..." (Oscar Giannino con le sue lauree false è uno specialista di questa tirata). Ma qui ti distruggono moneta per 70 miliardi l'anno e non lo capiscono gli imbecilli Questo dice Goldman Sachs che occorre all'Italia: "..further austerity required.." (.. è necessaria ulteriore austerità). E la cosa fenomenale è che domenica probabilmente gli italiani manderanno al governo della gente che farà più austerità. Implicazione per gli investimenti ? un poco positiva per circa 3-4 mesi, se come probabile vincono Bersani-Monti-Ingroia, poi dall'estate disastro.. perchè ?... perchè...quando lo stato tassa più di quello che spende distrugge moneta...

i bookmakers dicono Bersani, buy - GZ  

  By: GZ on Venerdì 22 Febbraio 2013 00:04

I bookmakers in Inghilterra pagano Bersani quasi alla pari ora e la sua quotazione è migliorata negli ultimi giorni, pagano invece Berlusconi a 9 !. Questa è gente ovviamente che, dato che ci mette parecchi soldi, ha accesso agli ultimi sondaggi e non obiettivi, non gliene importa niente dell'esito solo di non rimetterci. E' triste, ma è probabilmente così e quindi avrai il governo Bersani-Monti-Ingroia. Se è così dovresti comprare domani sera in chiusura o perlomeno chiudere gli short sull'Italia -------------- ^"Per i bookmaker Bersani super-favorito per Palazzo Chigi"#http://www.today.it/rassegna/bookmaker-bersani.html^ ..a sei giorni dall'appuntamento con le urne, Pierluigi Bersani migliora ancora nelle quote dei bookmaker. Scende da 1.25 a 1.14 la quota a premier per il leader del centrosinistra, unico a migliorare sulla lavagna dei quotisti insieme a Berlusconi, che da 9.00 scende a 8.00. ------ ^I bookmaker: Bersani vince, Monti sotto il 14% alleato inevitabile#http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/bookmaker-bersani-mario-monti-1480146/^ – I bookmakers sono d’accordo con le previsioni politiche: è Pier Luigi Bersani il favorito per la vittoria alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. A darne notizia è Agipronews. Secondo l’agenzia, ”Paddy Power offre a 1,13 la presidenza del Consiglio al segretario del Pd ma è probabile che, per rendere solido il proprio governo, debba scendere a patti con i concorrenti. Il più accreditato per una possibile alleanza in Parlamento è Mario Monti che, secondo i bookie, porterà a casa – riferisce sempre Agipronews – meno del 14% dei voti (un’ipotesi a 1,80). Quota di poco superiore, a 1,91, se l’esito delle urne dovesse sorridere all’attuale premier”. ”L’ago della bilancia – prosegue Agipronews – potrebbe finire nelle mani di due partiti più piccoli: Rivoluzione Civile dell’ex magistrato Antonio Ingroia, prosegue Agipronews, potrebbe conquistare oltre il 4,5% delle preferenze, una possibilità bancata a 1,73. Più incerti i pronostici sul Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: sfondare il muro del 15,7% si gioca a 1,73....

Non preoccuparti per l'Oro - GZ  

  By: GZ on Giovedì 21 Febbraio 2013 23:14

Stock: Oro

Ma dai, questo è un segnale di acquisto sull'^Oro#^, come lo sono state tutte le correzioni violente negli ultimi dieci anni. L'errore che si fa sempre con l'Oro e l'Argento è non avere la grande pazienza di aspettare fino a quando non li buttano giù. Non bisogna mai comprarli quando salgono, ma neanche quando stanno in una fascia di oscillazione, bisogna comprarli solo quando c'è la sciacquata. E' stato così per dieci danni dal 2003 ad oggi, da 300 dollari l'oncia fino a 1900 dollari e anche ora che è fa 1.576 dollari l'oncia. Dal 2003 ad oggi non ho mai indicato di vendere Oro quando arrivavano queste sciacquate, sempre di aggiungere se avevi una posizione o di comprare sulla sciacquata. Purtroppo è difficile avere la pazienza di aspettare perchè le sciacquate arrivano di colpo e in una settimana lo tirano giù del -10%. Ma non significano niente. E sai perchè ? Perchè il Giappone, la Cina, l'Inghilterra, la Svizzera e anche gli Stati Uniti e presto di nuovo la BCE stanno creando moneta. (vedi: ^"La Bce ha acquistato 103 miliardi di bond italiani"#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-02-21/acquistato-miliardi-bond-italiani-150805.shtml?uuid=AbdmwoWH^) E' vero che se la FED alzasse veramente i tassi di interesse a un mese che ora sono allo 0% su fino al 2% l'Oro crollerebbe, ma la FED non lo farà. (Il Sequential Settimanale scatta la settimana prossima). Guarda il grafico Oro/Euro, Oro/Yen, Oro/Sterlina, Oro/Franco e non solo Oro/Dollaro. L'Oro in Euro è la terza o quarta volta che testa 1.200 euro per un oncia d'oro e lo reggerà. Don't Worry.

Il dollaro sta girando - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 22:32

Stock: Dollaro, Dollaro Neozelandese - Dollaro

grande giornata per il dollaro USA oggi, ha cominciato il dollaro neozelandese che sta franando di un -1.7%, seguito a ruota da Sterlina -1.3%, dollaro australiano -1.1%, Corona norvegese -1.1%, euro -0.9%, dollaro canadese -0.8%. Ci sono oggi diversi articoli sul fatto che la FED sarebbe sul punto di iniziare prima del previsto ad alzare un poco i tassi (^"Fed, possibile cambio di politica monetaria a marzo"#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-02-20/divisa-discusso-stop-acquisto-202154_PRV.shtml?uuid=AbYWDYWH^) Ripetiamo per la terza volta, buy dollaro USa, contro sterlina, neozelandese, australiano, euro, canadese, corona.... La sterlina sta seguendo lo Yen che era affondato in dicembre e gennaio, ma ora altre valute stanno cedendo contro dollaro. Se devi sceglierne una sola il dollaro Neozelandese perderà un -20% contro Dollaro USA nei prossimi mesi, accetto scommesse. Se hai 2mila euro da giocarti, puntali qui contro il Dollaro Neozelandese a 833 e lo vedrai sotto 700

short Italia - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 18:42

Da quello che leggi in giro negli ultimi due giorni su reuters, wall street journal, financial times Il mercato si prepara ad attaccare l'Italia I titoli sono del tipo: ^"Roma brucerà qualunque sia il voto.."#http://www.reuters.com/article/2013/02/20/us-italy-election-idUSBRE91J08820130220^. Il Wall Street Journal vede ^un Senato senza maggioranza#https://twitter.com/NaomiOhReally/status/304235970457387009/photo/1^ e questo è sufficiente per un attacco ai BTP e titoli italiani Qui si sarebbe negativi su BTP, Euro e azioni italiane già da un tot, ma parlando ora specificamente dell'elezione italiana, che è per una volta assai importante per i mercati, il feeling è che ci sarà qualche crac. Nessuno può indovinare con certezza se Monti e Bersani avranno la maggioranza sia al Senato che alla Camera. Se questo si verificasse il mercato rimbalza di sicuro, specie Btp e titoli bancari. Ma dovendo scommettere ora, l'opinione informata sui mercati sembra stia scommettendo contro questo esito "positivo" (positivo per i mercati). Il mercato si attende del caos in Italia

dopo lo Short Yen lo short Sterlina - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 14:43

Stock: British pound

Ogni tanto si indovina qualcosa, come cambi qui è ^un mese che si insiste#http://cobraf.com/abbonati/trading.php?type=tc&id=38263^ che la Sterlina deve franare e ora sta diventando una vera slavina, la Sterlina cede tutti i giorni contro tutte le valute e sta accellerando. La cosa notevole però è la reazione alle notizie apparse ovunque negli ultimi due giorni che i "big", Paulson, Soros, Cohen, Kovner.. dopo aver cavalcato lo Yen al ribasso da dicembre facendo un mucchio di soldi stanno ora passando alla Sterlina. Di solito quando su Bloomberg, Reuters, CNBC appaiono storie di colpo che i grossi fondi hedge hanno una posizione (^"Soros and peers eye sterling short ..)#http://www.investmentweek.co.uk/investment-week/news/2244755/soros-and-co-eye-sterling-short-as-currency-falls-to-sevenmonth-low^ è troppo tardi per entrare e a volte è addirittura il momento in cui prendono profitti. Questa volta sulla Sterlina invece l'impressione è che vogliano romperla in basso. Qui siamo short da 1.60$ e puntiamo a 1.45$

La Francia cerca di svalutare un poco... - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 01:51

La Francia quatta quatta sta cercando di fare, parzialmente, quello che si suggerisce qui coi certificati di credito fiscale, cioè aumentare la sua competitività (parzialmente perchè non aumenta la quantità di moneta). Prendere nota: al momento hai ormai quasi tutti che cercano di SVALUTARE. Solo noi italiani ci limitiamo a parlare di tutto meno che di cose serie. Questo comunque è un altro segno che l'Euro andrà giù entro fine anno, la Francia ha dati economici ora orribili e deve fare qualcosa... --------- ^"La svalutazione competitiva? La Francia la sta già facendo"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-19/svalutazione-competitiva-francia-facendo-102421.shtml?uuid=Abam5nVH^. La svalutazione competitiva? La sta facendo la Francia, tutta da sola, e in modo da colpire soprattutto i partner di Eurolandia. Naturalmente Parigi non tocca la leva del cambio, perché non può farlo, ma ha trovato il modo di simulare con la politica fiscale gli effetti di un deprezzamento dell'euro, e lo ha usato con spregiudicatezza. I risultati potrebbero vedersi presto. L'idea è semplice. Cosa fa una svalutazione? Rende più costose le importazioni e più competitive, nel prezzo, le esportazioni. Si possono ottenere gli stessi risultati con strumenti fiscali (e si parla, quindi, di svalutazione fiscale). Si aumenta l'Iva, dunque: questo non tocca i beni esportati, ai quali non si applica, ma pesa (anche) sui prodotti importati. Nello stesso tempo si danno crediti fiscali alle aziende, o in alternativa si riducono le tasse sul lavoro, il cuneo fiscale, o semplicemente si tagliano le tasse sulle aziende le quali, conservando i margini, possono abbassare i prezzi delle esportazioni. Parigi sta facendo esattamente questo: su ispirazione di Philippe Aghion, uno degli studiosi più attenti al tema della crescita economica (strutturale) e consulente del presidente François Hollande, ha adottato l'anno scorso questa politica: più Iva - l'anno prossimo aumenterà l'aliquota più alta e ne sarà introdotta una nuova - e crediti fiscali per 20 miliardi. Aghion si è ispirato al lavoro di Gita Gopinath, 41 anni, economista indiana dell'Università di Harvard che a sua volta, in un lavoro con Emmanuel Farhi e Oleg Itskhok, ha reso attuali alcune proposte avanzate da John Maynard Keynes nel 1931, - prima della Teoria Generale. L'economista di Cambridge invitava però a usare i dazi, che colpiscono direttamente le importazioni, invece delle imposte sui consumi (che sono molto regressive, nel senso che pesano soprattutto sui meno ricchi). Per i risultati occorrerà aspettare che la politica vada a regime. Una simulazione svolta sulla Spagna da José Boscá, Rafael Doménech,e Javier Ferri per la Bbva, mostra che la svalutazione fiscale ha davvero effetti su esportazioni e importazioni, ma di gran lunga inferiori rispetto alla svalutazione monetaria. L'effetto complessivo sulla crescita è anche qualitativamente diverso: un deprezzamento del cambio porta a un aumento del Pil nel primo anno, ma l'effetto si riduce fortemente nel secondo; la svalutazione fiscale, al contrario, ha effetti relativamente limitati il primo anno, più robusti nel secondo, con un risultato medio leggermente migliore. Una "vecchia" analisi della Banca di Francia, precedente la crisi, ha trovato che un taglio di 1,5 punti percentuali nei contributi finanziato da un aumento dell'Iva genererebbe in teoria 30mila posti di lavoro, che salgono a 300mila se le misure puntassero soprattutto ai salari più bassi. Un danno per i partner Il problema è che questa politica potrà danneggiare soprattutto i partner di Eurolandia, verso i quali la "svalutazione fiscale" si dirige. «Emerge un problema di coordinamento internazionale», hanno spiegato Michael Keen e Ruud de Mooij del Fondo monetario Internazionale sul sito Vox.eu. La mossa della Francia «può apparire come una forma di competizione fiscale che alla fine danneggia tutti i paesi», e soprattutto quelli che avrebbero più bisogno di seguire questo tipo di politiche. Vengono in mente la Grecia e il Portogallo, per i quali la svalutazione competitiva è stata proposta, in passato, ma mai applicata. Se tutti i Paesi di Eurolandia adottassero le stesse misure, spiega poi uno studio più rigoroso dei due economisti, l'effetto per ciascuno risulterebbe decisamente ridotto, e quello sulle esportazioni - ma non necessariamente sulla crescita, "sostenuta" dal taglio delle importazioni - forse addirittura azzerato. Pioggia di critiche Non si può dimenticare inoltre che il rialzo dell'Iva e i tagli alle imposte sulle imprese necessari per ottenere risultati sono notevoli, anche se più da un punto di vista della "digeribilità" politica - non a caso Hollande ha attenutato gli aumenti previsti dal predecessore Nicolas Sarkozy - che da quello puramente quantitativo. Come pure il fatto - sottolineato dall'Fmi - che in molti Paesi di Eurolandia, a causa dell'attuale struttura delle imposte, la svalutazione fiscale potrebbe favorire i beni e i servizi non-tradable, quelli che non possono essere fisicamente esportati, vanificando tutti gli sforzi. Non sorprende allora che le critiche siano a volte molto radicali. «È sostanzialmente - spiega Lars Christensen della Den Danske Bank nel suo blog marketmonetarist.com - un'idea tipica dello stile protezionista degli anni 30: tasse sulle importazioni e sussidi alle esportazioni. Tutti coloro che hanno studiato economia dovrebbero sapere che il protezionismo è estremamente negativo per tutti e che queste idee ridurranno il benessere sia del paese che le introduce sia quello degli altri Paesi. Solo gli stupidi sostengono il protezionismo». Un esempio negativo è per esempio quello dell'India: dal '47 in poi e per 40-50 anni, spiega Christensen, New Delhi ha adottato queste politiche con risultati molto deludenti. È invece possibile trovare, aggiunge, Paesi che hanno tentato la strada della svalutazione monetaria - attraverso i cambi - e hanno ottenuto risultati anche importanti. Senza necessariamente danneggiare i partner.

Buy Dollaro - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 01:24

Stock: Dollaro

Ripetiamo qui che il Dollaro può ora salire, che c'è un segnale di acquisto per il Dollaro, non su tutte le valute e di lungo periodo, ma ci sono varie cose che convergono per un ciclo di rialzo. I motivi: i) gli Stati Uniti hanno da alcuni mesi dati economici molto migliori di praticamente chiunque altro nel mondo industriale avanzato, grazie ad una combinazione di alti deficit pubblici (sempre sui 1.000 mld di dollari l'anno), boom del gas e petrolio e tasse più basse che in Europa e Giappone ii) inoltre il Giappone sta disperatamente svalutando lo Yen, comprando in pratica altre valute, la Svizzera sta stampando franchi e comprando altre valute, l'Inghilterra sta cercando di svalutare la sterlina perchè ha dati economici molto deboli, l'Europa ha una recessione ora persino in Germania iii) la produzione di greggio in America sta salendo ogni mese e da 5 milioni di barili ha raggiunto 7 milioni di barili al giorno, il gas naturale ha un boom anche maggiore e costa ora 3 dollari per BTU contro 15 in Europa e 18 in Cina e gli USA stanno diventando indipendenti dall'estero per l'energia Leggi anche il solito Ambrose oggi sul Telegraph oggi: ^"China loves the US dollar again as America roars back"#http://www.telegraph.co.uk/finance/currency/9881410/China-loves-the-US-dollar-again-as-America-roars-back.html^ che spiega come la Banca centrale della Cina abbia rivisto la sua strategia e ora compri Dollaro USA sulla base di considerazioni identiche a quelle indicate sopra. E il sistema di DeMark su base Mensile (quindi molto di lungo periodo) questo mese chiude il ciclo dell'Euro.

Compra in Germania, shorta altrove - GZ  

  By: GZ on Martedì 19 Febbraio 2013 14:40

Stock: Wal-Mart Stores Inc

beh... oggi ho suggerito di comprare due titoli tedeschi e stavo ora guardando cosa altro c'è nel MDAX, l'indice delle società medie tedesche vedi sotto. Però sono singoli tedeschi buoni che vanno secondo me compensati con qualcosa di short. Un altra idea molto banale sarebbe semplicemente di comprare il titolo tedesco medio, dell'MDAX, che è in cima alla lista oggi ^Kloeckner sulla notizia#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-18/kloeckner-says-interfer-voting-rights-at-7-82-percent.html^ che un mega miliardario tedesco ne ha comprato una grossa quota (è un distributore di acciaio) Sarei sempre negativo su Spagna, Italia, Francia e per me anche l'S&P e il Nasdaq devono correggere, specie dopo la famosa email di ^Wal-Mart#^ che è stata pubblicata ieri, 18 febbraio, in cui un top manager comunicava il 12 che ^"le vendite sono state un disastro"#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-15/wal-mart-executives-sweat-slow-february-start-in-e-mails.html^ ("..“In case you haven’t seen a sales report these days, February MTD sales are a total disaster,” Jerry Murray, Wal- Mart’s vice president of finance and logistics, said in a Feb. 12 ..). Il titolo Wal-Mart l'ha presa male ieri.

Niente uscita dall'Euro - GZ  

  By: GZ on Lunedì 18 Febbraio 2013 02:03

Stock: Euro

Ogni tanto bisogna correggere il tiro e fare ammenda e sull'uscita dall'^Euro#^ l'evidenza è che, contrariamente a quello che si scriveva un anno fa, non c'è segno che i politici e soprattutto l'opinione pubblica vogliano tornare alle lire, peseta, escudo o dracma Il ^Wall Street Journal ha commissionato un grosso sondaggio#http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324761004578284203099970438.html^ in tutti i paesi europei in crisi e i risultati sono maggioranze bulgare per rimanere nell'Euro. In Italia, Spagna, Grecia e Portogallo alla domanda "se sia meglio continuare con l'euro o tornare alla lira (escudo, peseta, dracma) ?" ^solo il 20-21% risponde di uscire dall'Euro#http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324761004578284203099970438.html^!! In aggiunta, come tutti sanno, i politici sono quasi ovunque compatti per l'Euro. Persino in Grecia, nonostante siano al punto che autorizzano la vendita di cibo scaduto a sconto nei supermercati, sono per l'Euro e il partito principale di opposizione, Siryza (di sinistra) parla di cambiare tutto in Europa, ma alla fine dice che una valuta comune è necessaria. Solo i fascisti di Alba Dorata in Grecia sono per l'uscita. Questo riflette il fatto che solo il 21% dei greci vuole tornare alla Dracma. In Italia solo Berlusconi ha fatto qualche accenno al fatto che : "...se si continua così si dovrà uscire dall'euro..." e Grillo chiede un referendum, che però in questo momento sarebbe un trionfo per l'Euro. Nell'eurozona solo il Fronte Nazionale di Marine Le Pen è dichiaratamente per uscire dall'euro. Questo non riflette che nel mondo o in Europa si sia diventati più "pro-euro", ^in Svezia ad esempio c'è un crollo del supporto all'euro#http://www.eubusiness.com/news-eu/sweden-economy-euro.ldg^, che è ora sprofondato sotto il 10% (e negli altri paesi che non sono entrati nell'euro, Inghilterra, Norvegia... i sondaggi recenti sono nettamente contro l'Euro). Cosa succede ? Probabilmente in Italia ad esempio ha contato molto il fatto che i BTP, che erano crollati di 30 punti un anno fa, siano tornati in pratica alla parità grazie a Draghi. Se ci fosse un altro crollo dei titoli di stato l'opinione pubblica potrebbe spostarsi, (ma anche prima non ho mai visto un sondaggio in cui il ritorno alla lira superasse il 40%). Paradossalmente più si approfondisce la crisi economica più c'è in Italia un riflesso di timore per non cambiare ed evitare di rischiare con la lira. (Siamo una popolazione anziana!... non bisogna farsi ingannare dai giovani che affollano i comizi di Grillo...) Questi numeri di sondaggi sono così netti e schiaccianti in tutti i paesi in crisi europei che bisogna prendere atto che a torto o ragione (a torto per la verità) si rimarrà ancora nell'Euro a soffocare. Fino a quando ? Fino a quando la depressione economica non riduca alla disperazione o alla rabbia un numero sufficiente di persone.... Come discusso qui tante volte non solo l'Euro era errato come progetto all'inizio, ma non c'è una ragione economica per rimanerci ora. Qui si è d'accordo, ad esempio, con Claudio Borghi e Alberto Bagnai sulle ^ragioni per uscirne ora#http://www.youtube.com/watch?v=fhzwE1oNA30^. Ma bisogna prendere atto della realtà: la propaganda pro-euro è ancora schiacciante (basta vedere il PD e la sinistra italiana che in pratica sono uno schieramento pro-euro in economia), le manovre di Draghi e della BCE hanno funzionato nel sostenere i BTP e le banche e la crisi rende la gente più timorosa e avversa ai rischi. Al contrario nei paesi che non sono entrati nell'euro e in cui le cose vanno relativamente bene, come la Svezia ad esempio, gli ultimi sondaggi mostrano schiaccianti maggioranze CONTRO L'EURO, l'ultimo sondaggio vede ^l'82% degli svedesi contrari ora all'euro##http://www.eubusiness.com/news-eu/sweden-economy-euro.ldg^,^, mentre nel 2009 ad esempio i pro-euro erano al 44%. Evidentemente l'Euro è una trappola, in cui chi è fuori non vuole entrare, ma chi è dentro non può uscire.

Previsioni sul mercato degli immobili - GZ  

  By: GZ on Lunedì 18 Febbraio 2013 00:37

Ragionare sulla singola coppia tipica che affitta casa è più difficile che guardare i numeri in aggregato. Qui sotto ci sono i grafici per mutui, interessi, debito, prezzi di case e compravendite presi da Bankitalia di gennaio. In Italia i mutui in dieci anni sono saliti dal 30 al 50% del reddito disponibile lordo e l'indebitamento delle famiglie complessivo dal 45 al 65% del reddito, che è un valore alto rispetto al passato anche se relativamente basso rispetto alla media europea che è sul 100% del reddito. Gli USA pure sono al 100% del reddito delle famiglie e UK addirittura sul 115% (con reddito "lordo" cosa intendano esattamente non l'ho capito, se è lordo da irpef e altre tasse sarebbe molto diverso come impatto...) Il costo del debito delle famiglie, cioè l'incidenza delle rate e interessi in Italia NON è ancora alto, è "solo" sul 10-11% del reddito disponibile lordo (in USA e UK erano arrivati vicini al 15% del reddito e ora con l'"Alleggerimento Quantitativo" è sceso sul 12%). Il costo medio dei mutui in Italia era salito al 6% nel 2008 ed è sceso di nuovo al 4%. Il grafico qui sotto non lo mostra perchè si ferma al 2003, ma prima dell'Euro il costo dei mutui era il doppio, si pagava l'8% e rotti. Grazie al fatto che l'Euro ha schiacciato i tassi e poi le politiche di "stampa di moneta" li hanno schiacciati ulteriormente il costo medio di un mutuo (che ormai ha durata media a 25 anni) è solo sul 4% con un inflazione che in Italia è quasi al 3%. Questo costo del mutuo è basso rispetto al rischio e rispetto all'inflazione, non protegge molto le banche ora Allora, oggi i tassi di interesse a breve sui bot, euribor e simili sono schiacciati verso 0% e questo fa sì che l'inebitamento possa continuare a questi livelli. Ma basta che in America per qualche motivo alzino i tassi di riferimento della FED dallo 0% all 2% e bam!... anche da noi di riflesso salgono di 2 punti percentuali, che però sarebbero quasi 1/3 in più come costo. Di colpo le famiglie pagano invece che un 10% del reddito in rate e interessi un 14%, ad esempio, cioè possono perdere un altro -4% di reddito disponibile a causa un aumento generale del costo del denaro che parta dall'America. Ora il Bollettino di gennaio di Bankitalia dice a pagina 23 che ^il reddito disponibile delle famiglie si è ridotto del -4.3% rispetto all'anno precedente!#https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.bancaditalia.it%2Fpubblicazioni%2Fecono%2Fbollec%2F2013%2Fbolleco71%2Fbollec71%2Fboleco_71.pdf^. Questo è un calo storico, mai successo prima, non so neanche se ora il risparmio in % del reddito disponibile sia ancora all'8.6% con questo calo, ma l'ultimo dato che ho visto è che il risparmio degli italiani è sceso sul 8.6% del reddito disponibile oggi. Morale: un rialzo dei tassi del 2% che parta dall'America ti riduce il risparmio totale delle famiglie al 4% del reddito disponibile o anche meno.... Se guardi i tre grafici qui sotto, presi dal Bollettino di gennaio di Bankitalia, ne ricavi che i tassi per i mutui sono troppo bassi, il debito totale è alto (anche se non così alto come nel resto d'Europa), il reddito disponibile in Italia però crolla del -4.3% in un anno e il risparmio è già sceso intorno all'8% del reddito delle famiglie. Se solo i tassi in America cominciano a salire, i mutui tornano verso il 6% medio e hai un crollo sicuro del mercato immobiliare. Probabilmente il crollo (delle quotazioni nominali degli immobili rilevati) ce l'hai comunque perchè quando la forbice tra compravendite e prezzi si allarga sempre (vedi ultimo grafico) va sempre a finire così.

dati pessimi in Eurozona, come previsto dal modello - GZ  

  By: GZ on Giovedì 14 Febbraio 2013 23:44

l'ultima stima uscita oggi è che nel 2012 il PIL dell'Italia è crollato del -2.7%, molto di più anche delle ultime stime riviste in basso (-2.3%) ed è accompagnato da un vero crollo del PIL portoghese e spagnolo tutti molto sotto le previsioni e da una sorpresa negativa della Germania che tecnicamente va in recessione (-0.6% sull'anno scorso). Come noto la Francia finora come PIL ha retto meglio di altri perchè ha una spesa pubblica pari al 57% del PIL che finora non è stata toccata (non ha ancora fatto austerità in pratica) e ha tenuto su i consumi, ma gli indicatori di impresa come i PMI francesi ultimi sono peggiori di quelli italiani e spagnoli (la % di settori che si contraggono...) A ^gennaio 2012 ho pubblicato la mia previsione che era di un calo del -3% del PIL basata su questo foglio Excel#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?reply_id=123458297^ (vedi anche a fondo pagina) con un calcolo che utilizzava i saldi di cassa dei settori. All'epoca il governo, la UE, la BCE, la Banca d'Italia avevano previsioni tra +0.5% e +1%. Bene, i modelli di previsione governativi hanno sbagliato di quasi 4 punti percentuali e io con un foglietto Exel ho centrato quasi esattamente il numero (-2.7% contro un -3.0% indicato). Se in economia si applicassero le regole del business la gente che lavora ai modelli di previsioni nelle banche centrali dovrebbe essere licenziata (E' un anno che rivedono le stime al ribasso e ora siamo al -2.7% con quella di stamattina, ma dato che per come funzionano le statistiche economiche ci sono ancora revisioni che devono arrivare per un paio di mesi e che sono ora tutte al ribasso non è escluso che alla fine venga fuori proprio il -3% che avevo indicato. L'unica cosa che è sbagliata nei miei numeri qui sotto è che pensavo che il costo degli interessi salisse di più, verso i 90 miliardi, ma Draghi con il suo intervento in agosto lo ha fatto scendere alla fine sui 70 miliardi l'anno di interessi. Gli altri numeri invece si sono rivelati praticamente esatti.) Questo qui sotto in Excel era uno schema (elementare) di flussi di cassa tra settori in cui il saldo finale dipende essenzialmente da i) export-import, ii) deficit pubblico (avanzo primario e interessi di cui il 64% va a banche) iii) variazione del credito bancario E ora cosa succederà in base al "modello" ? con L'euro che è salito a 1.35$ da 1.27$ e a 128 yen da 96 yen l'export-import peggiora, il deficit pubblico peggiora solo leggermente (più che altro perchè le cedole di 70 mld circa vanno ora un poco più alle banche e investitori esteri e meno alle famiglie). Questo a meno che non ci sia un altro balzo dei tassi e un cedimento del BTP che spinga ad un altra finanziaria da 13-14 miliardi come ora si mormora. Il credito bancario si sta contraendo in realtà un poco di più di quanto previsto, gli ultimi numeri sono sui 50 miliardi l'anno. Può contrarsi ancora ? Il trend è che le sofferenze aumentano e quindi le banche gradualmente riducono l'erogazione di credito, ma in assenza di uno shock sulle borse e sui titoli di stato probabilmente è un effetto graduale, del -3% o -5% del totale del credito. Tuttavvia l'esperienza di Spagna e Grecia indica che un lento scivolamento di virtualmente tutti gli indicatori economici e in particolare del PMI del settore servizi ha un effetto cumlativo in termini di fallimenti, licenziamenti e ricadute sul deficit pubblico in cui tutti i numeri peggiorano. Supponendo che Draghi tenga su il BTP e Bersani-Monti-Ingroaia governino, quindi sempre austerità, il cedimento del PIL nel 2013 dovrebbe essere minore, circa la metà (non sto ora ripubblicare tutti i numeri perchè aspetto l'elezione). Nel caso gli sfugga di mano la situazione perchè da Grecia, Portogallo o Spagna il contagio si allarga, cade un governo come quello di Rajoy o in Italia si devono rifare le elezioni allora puoi fare un altro -3% di prodotto nazionale lordo italiano

Money Money Money - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 13 Febbraio 2013 15:35

^Ray Dalio, il fondatore e padrone di Bridgewater#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-12/bridgewater-bets-on-stocks-as-cash-moves-into-market.html^, il più grande fondo hedge mai esistito, 140 miliardi di dollari in gestione, esce dalle obbligazioni e compra più azioni e commodities. Questa è una notizia che esce ora, ma è almeno dal 23 gennaio che lo hanno annunciato ai clienti. Dice di prendere soldi a prestito e comprare qualunque cosa abbia un potenziale di apprezzamento, reale o inflazionistico ("si deve prendere a prestito del cash e comprare qualunque cosa ...") “^You want to be borrowing cash and hold almost anything against it#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-12/bridgewater-bets-on-stocks-as-cash-moves-into-market.html^,” Prince said, according to a transcript of the call obtained by Bloomberg News. “We are at a possible inflection point right now with respect to the pricing of economic conditions in markets and then the actual conditions that are likely to occur.”...."Bridgewater Associates LP, the $140 billion hedge fund founded by Ray Dalio, is ^betting on global stocks and oil#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-12/bridgewater-bets-on-stocks-as-cash-moves-into-market.html^ as it expects money to move into equities and other assets amid increased economic confidence. Per dargli retta si possono comprare azioni nel settore energia (stocks + oil) e nei paesi emergenti. Bridgewater è short Yen, dollaro australiano e dollaro canadese, long peso, won, rublo (e anche sterlina, ma qui si sta sbagliando, noi siamo short Sterlina e sta affondando per ora) Warren Mosler segnalava tre giorni fa che ^in Cina il credito è esploso, +400 miliardi di dollari (2.3 trilioni di yuan)#http://moslereconomics.com/2013/02/11/surge-in-chinese-credit-raises-fears^ di credito nel mese di gennaio ! Una cifra pazzesca, il doppio dell'incremento di credito del gennaio 2012 e la cifra maggiore mai vista in Cina. Si tratta per un 40% credito regolare da banche e per un 60% creato dal "sistema bancario ombra" cioè fondi e corporations che si inventano delle cambiali

Nikkei a 13mila entro Marzo - GZ  

  By: GZ on Martedì 12 Febbraio 2013 17:18

Stock: Nikkei 225

Il ministro dell'Economia del Giappone ha dichiarato ieri che ^l'intento del governo è far salire il Nikkei a 13.000 punti#http://blogs.marketwatch.com/thetell/2013/02/10/japans-economy-minister-bullish-on-japanese-stocks/^!. Entro Marzo ha specificato. E' la prima volte che si sente un esponente importante di un governo dare un "target", come un analista. La differenze è che lui e i suoi colleghi avrebbero dei metodi per far arrivare al target migliori dell'analisi tecnica, tipo stampare un sacco di Yen. (“It will be important to show our mettle to see the Nikkei [Average] reaches 13,000 points by the end of the fiscal year” on March 31, Amari was quoted as saying in an English-language report from Kyodo News) A mio avviso va preso sul serio, cerca un ETF sulla borsa giapponese che abbia la protezione dal cambio

 

  By: GZ on Lunedì 11 Febbraio 2013 01:16

Su segnalazione di Claudio Borghi (insegna alla Cattolica finanza e scrive sul Giornale) il noto blog di Claudio Messora (che collabora all'"Ultima Parola" di Paragine il venerdì sera) ha pubblicato ^la soluzione di Marco Cattaneo per risollevare l'Italia, i Certificati di Credito Fiscale#http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx^. Con questa ingegnosa soluzione riduci di 100 miliardi le tasse sulle aziende e di 50 miliardi le tasse sul lavoro, crei 150 miliardi di potere d'acquisto immediatamente. Questo senza uscire dall'Euro, senza cancellare o rinegoziare i trattati europei, utilizzando solo i potere attuali del governo italiano nell'ambito dell'Eurozona Qui trovi la risposta a tutte le questioni sollevate: ^"I CCF - Certificati di Credito Fiscale: Frequently Asked Questions"#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/i-ccf-certificati-di-credito-fiscale.html^ Qui un articolo di Cattaneo che si riferisce all'^esperienza della Germania degli anni '30 con Hjalmar Schacht#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/01/il-banchiere-di-hitler.html^ che usò questo meccanismo per far uscire in un anno la Germania dalla Depressione e ridurre quasi a zero la disoccupazione Qui un ^intervista a Cattaneo sul Lettera43#http://www.economiaweb.it/cattaneo-cosi-recuperiamo-il-10-del-pil^ ------- Commenti (miei) sul Blog di Cattaneo rivolti a rafforzare la proposta integrandola con la sostituzione dei BOT ai BTP, a cui Cattaneo ha risposto che concorda ---- giovanni_zibordi ha scritto il 7 febbraio 2013 alle 16.25 | giovanni.zibordi@gmail.com Premesso ancora che la proposta è perfetta e andrebbe diffusa e discussa il più possibile ovunque costringendo i candidati e i loro esperti a pronunciarsi può essere corredata e "blindata" anche meglio I certificati proposti da Cattaneo puntano al fatto che in due anni il reddito nominale dell'Italia cresca di almeno 300 miliardi circa, per cui anche se lo stato perde 150 mld di tasse a regime lo compensi con l'incremento di reddito (di cui quasi metà finisce in tasse). Sto semplificando un attimo, ma è chiaro che dopo due anni lo stato si ritrova 150 mld in meno di incassi e Cattaneo conta che l'iniezione choc di 150 mld l'anno nell'economia produca un reddito NOMINALE addizionale anche di 400 mld (in ogni caso più del doppio dei 150mld annui persi di tasse). Questo è tutto corretto, ma può esserci una recessione nell'eurozona o anche nel mondo e il mercato finanzario può attaccare l'Italia lo stesso all'inizio o anche se l'economia in generale intorno a noi è debole perchè resta che vede lo stato italiano rinunciare a 150 mld su 714 di entrate contando sul rimbalzo dell'economia per recuperarli in due anni. Cioè puoi avere lo stesso un attacco speculativo sul BTP tanto per capirci Bene, puoi assicurarti anche meglio allora da questo rischio nel periodo iniziale che è quello critico se smetti di emettere BTP sostituendoli con BOT e fai un accordo con le banche italiane perchè li comprino loro all'1% ad esempio o ad un rendimento leggermente superiore al loro costo medio della raccolta. Questo riduce automaticamente il costo dell'indebitamento e taglia fuori il "mercato" perchè per due anni ad esempio sono le banche italiane che comprano i BOT. Possono farlo ? Sicuro, i BOT non richiedono capitale addizionale secondo Basilea ! E se gli offri un rendimento appena sopra il costo della raccolta non gli aggravi i bilanci... (Questa è una versione, adattata, della ^proposta del 2011 di Richard Werner che preferirebbe prestiti diretti delle banche allo stato#http://eprints.soton.ac.uk/344803/^) ---------------------- Marco Cattaneo 7 feb (4 giorni fa) mi sembra un ottimo spunto per affinare il progetto. Chiaramente molti dettagli possono essere migliorati, essenziale è che si prenda la via di riformare il sistema monetario. PS della MMT non sono un esperto. Mi lasciano in dubbio due cose: sembra trascurare il vincolo esterno, e sembra ritenere che l'espansione monetaria possa essere proseguita indefinitamente anche quando l'economia è a regime. Sbaglio ? Un'idea ottima mi sembrano i tax backed bond, che possono sicuramente essere utilizzati anche in congiunzione ai CCF, non vedo nessuna incompatibilità. ---------------------------------------------------------------------------- giovanni_zibordi ha scritto il 7 febbraio 2013 alle 15.34 E' un idea logica, intelligente e che funzionerebbe perfettamente. Inoltre non è un marchingegno di ingegneria finanziaria come quelli che inventano le grandi banche, ma ha dietro di sè il semplice buonsenso, al di là ovviamente di un minimo di dettaglii tecnici e di definizioni nuove. Il motivo per cui un meccanismo del genere funziona è semplicemente che fa leva sulla capacità dello stato, nel sistema monetario moderno, di creare moneta senza vincoli materiali Di questo tipo di soluzione esistono già tra l'altro in giro delle varianti secondo la stessa logica che è quella per cui si mette in giro "moneta" creata dallo stato e la garanza di questa moneta è che lo stato te l'accetta come pagamento di tasse. vedi ad esempio la ^proposta di Warren Mosler e Phil Pilkington di cui parlavo un anno fa#http://cobraf.com/forum/postEdit.php?reply_id=123466178&topic_id=5731^ Per chi pensasse che sia un escamotage o un giochetto finanziario bisogna solo sottolineare l'essenziale che è questo: la moneta oggi non è (per il 97% circa) più un oggetto in quantità finita detenuto in forzieri o casseforti e trasportato da portavalori, ma un fatto contabile, una forma di contabilità. E questa contabilità ricade sotto i poteri dello stato che può ridefinirla come vuole. Da questo segue che lo stato non ha nessuna ragione di indebitarsi coi privati e pagare interessi su interessi per generazioni. Lo stato crea lui la moneta nel momento che indica che qualche cosa può essere usato per saldare le tasse a lui dovute. Se quindi lo stato definisce ora questi certificati come strumenti per pagare le tasse con questo atto crea moneta. E l'economia italiana sta soffocando essenzialmente per per mancanza di moneta

Ahi ahi Bagnai… che bella serie di cantonate - GZ  

  By: GZ on Sabato 09 Febbraio 2013 20:00

voi non avete abbastanza esperienza di questi economisti italiani, Bagnai è un professore che insegna economia a Pescara, di orientamento di estrema sinistra, senza nessun altro tipo di esperienza reale di economia oltre all'università. E qui non sarebbe un grosso problema perchè è uno più preparato e intelligente della media e sull'Euro specificamente scrive cose tutte esatte. Ma se scorri il suo blog, che ha un notevole successo grazie all'impegno quasi maniacale che vi mette, noti dopo un poco però che il suo tema non è l'Euro, non è la crisi economica e come risolverla o altro del genere ma Alberto Bagnai. Solo quello che riporta a se stesso, ai suoi scritti, alla sua cultura o humor o hobby o amici o ai suoi fedeli lettori sul blog passa il vaglio del nostro prof. Qualunque altra cosa che non serva a gettare luce e non riverberi in qualche modo sulla persona di Alberto Bagnai viene scartata con fastidio usando motivazioni spesso capziose e sofismi da professore. E' successo con Warren Mosler, un personaggio alcune spanne sopra di lui in termini di risultati ottenuti nella vita e anche specificamente di notorietà nel mondo della teoria economica verso il quale il nostro prof. ha riversato veleno senza mai essere capace di discutere nemmeno mezza pagina di Mosler. E' arrivato al punto che dopo un anno che lanciava frecciate contro Mosler e i suoi ha scritto come se niente fosse che non lo ha mai letto... E succede puntualmente anche qui rispetto alla ^GENIALE proposta di Marco Cattaneo#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/i-ccf-certificati-di-credito-fiscale.html^, uno che da 30 anni lavora nella finanza pratica, sia in grandi aziende che per piccole imprese e ne sa parecchio di più di un professore di estrema di sinistra che non è mai uscito dai libri. Bagnai si è oggi ritagliato uno spazio in Italia come "l'esperto-dell'uscita-dall'Euro" come soluzione del problma dell'Italia e non vuole la concorrenza di altre figure e anche di altre idee e soluzioni, anche se sarebbero equivalenti all'uscita dall'Euro e avrebbero il vantaggio di essere molto più pratiche Leggi il modo supponente e superficiale al limite della malafede in cui Bagnai liquida la soluzione di Marco Cattaneo, il quale non ha problemi a smontarlo --------------------------------------- SABATO 9 FEBBRAIO 2013 ^Ahi ahi Bagnai… che bella serie di cantonate...#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/ahi-ahi-bagnai-che-bella-serie-di.html^ di Marco Cattaneo Alberto Bagnai, economista e docente all’Università di Pescara, redige da un anno abbondante un blog di successo – Goofynomics – che divulga le cause macroeconomiche dell’inefficienza dell’euro, e i problemi conseguenti. Richiesto da un lettore, ha fornito (8.2.2013) la seguente opinione in merito ai Certificati di Credito Fiscale da me proposti. “La contraddizione è ovvia. Qualsiasi persona veda nella "creazionedimonetasovranadentrol'euro" la soluzione semplicemente non ha capito che la causa della crisi è nel debito estero, e quindi nel rapporto di cambio fra le moneta italiana e le altre monete dell'Eurozona (e non solo), o non ne trae le corrette conseguenze. Mi spiego: qualsiasi cosa faccia ripartire, con una bacchetta magica, la nostra economia, mantenendo il cambio Italia-Germania fisso non fa che aumentare le nostre importazioni dal Nord, e quindi peggiorare la nostra situazione (rendendo necessaria ulteriore austerità). Questo vale anche per la proposta del volenteroso autore, la quale, come tutti vedono, è asimmetrica, perché renderebbe più convenienti i prodotti italiani (abbattendo il costo del lavoro in Italia con una politica di dumping sostanzialmente analoga negli effetti alla riforma Hartz), ma non renderebbe più costosi i beni tedeschi. Una svalutazione del cambio, invece, come i dilettanti spesso non capiscono, ha come PRIMO effetto quello di rendere più costosi i prodotti esteri, e quindi di attuare una import substitution, e come SECONDO effetto quello di rendere meno costosi i prodotti interni (e questo è l'unico effetto che avrebbe la svalutazione fiscale finanziata con "moneta" di cui parla l'autore). L'effetto sulla competitività (cioè sul rapporto fra i prezzi) è quindi doppio: diminuisce il numeratore, aumenta il denominatore. Sentite, vi spiego una cosa: gli uomini usano monete da alcuni millenni, e da altrettanti millenni le svalutano se è necessario. Poi suppongo che anche all'epoca di Hamurrabi ci sia stato un commercialista che ha fatto proposte alternative. Ma nessuno lo ha preso sul serio, forse perché non c'erano i blog...” “Come i dilettanti spesso non capiscono…” Bagnai, ricercatore e docente universitario, è un professionista. Io, che mi occupo dal 1985 di finanza aziendale e investimenti, anche (s’ils vous plait). Tra l’altro nel 1992 ho vissuto la crisi dello SME in qualità di membro del comitato di direzione finanziaria di un gruppo industriale che fatturava 20.000 miliardi (di lire, bei tempi…) e il cui fatturato e indebitamento era per il 70% denominato in valuta estera. Come dire, qualcosa in materia di competitività industriale e sostenibilità del debito estero ho imparato. Sul campo oltre che sui testi, diciamo. Bagnai è un professionista, ma anche ai professionisti capita di peccare di superficialità. “La causa della crisi è nel debito estero, e quindi nel rapporto di cambio fra le moneta italiana e le altre monete dell'Eurozona (e non solo)”. Come no. Ma il debito estero si accumula e diventa insostenibile perché il mancato riallineamento dei cambi impedisce ai costi produttivi interni, di cui il principale è il costo del lavoro per unità di prodotto, di tornare a livelli equilibrati tra i vari paesi. Cosa che i Certificati di Credito Fiscale, per un’altra via, ottengono. “Qualsiasi cosa faccia ripartire, con una bacchetta magica, la nostra economia, mantenendo il cambio Italia-Germania fisso non fa che aumentare le nostre importazioni dal Nord, e quindi peggiorare la nostra situazione (rendendo necessaria ulteriore austerità).” E perché se aumenta il mio potere d’acquisto interno (quindi importo di più) ma il mio export è nello stesso tempo più competitivo (quindi esporto anche di più) ? “Una svalutazione del cambio, invece, come i dilettanti spesso non capiscono, ha come PRIMO effetto quello di rendere più costosi i prodotti esteri, e quindi di attuare una import substitution, e come SECONDO effetto quello di rendere meno costosi i prodotti interni (e questo è l'unico effetto che avrebbe la svalutazione fiscale finanziata con "moneta" di cui parla l'autore).” Ma la svalutazione del cambio ha anche l’effetto di rendere più costose le materie prime e gli input produttivi importati. C’è quindi una serie di effetti, il cui saldo netto è sicuramente positivo, ma che non vanno tutti nella stessa direzione: Riallineamento del cambio: import di prodotti finiti meno concorrenziale, export di nostri prodotti finiti più competitivo, materie prime più care. Progetto Certificati di Credito Fiscale: export di nostri prodotti finiti più competitivo, non c’è differenza sulla competitività degli import di prodotti finiti ma neanche il danno di pagare di più le materie prime. E’ chiaro quindi che i due scenari non sono IDENTICI, ma sono ENTRAMBI IN GRADO di produrre un riallineamento di competitività che riporta il sistema in equilibrio. Anche ai professionisti capita di peccare di superficialità, dicevo. Se una persona competente come Bagnai legge una proposta un po’ di fretta (solo le parole in posizione dispari divisibile per sette, diciamo) gli può succedere di infilare tre sfondoni in venti righe. Pazienza. Invito a una rilettura più attenta. E anche a ricordare che un problema, un grosso problema – l’inefficienza del sistema monetario europeo – può avere più di una soluzione. Proposta da Marco Cattaneo, dal commercialista di Hamurrabi, da qualcun altro ancora. L’essenziale è capirle prima, e giudicarle poi.

La fiducia ritorna nell'economia greca (non scherzo) - GZ  

  By: GZ on Venerdì 08 Febbraio 2013 23:34

Stock: Intralot

Da un paio di mesi oltre alla borsa greca che sale sempre hai qualche vera notizia (relativamente) migliore dalla Grecia. Dopo cinque anni di crisi è una legge quasi fisica che qualunque andamento economico negativo al sesto anno in qualche modo migliora. Qui ad esempio un anno fa si è cominciato a scrivere che il mercato immobiliare in America sarebbe migliorato, basandosi sull'osservazione dei dati e anche il fatto che aveva cominciato il declino nel 2006 ed erano cinque anni abbondanti che le cose andavano male. Come si sarà notato i prezzi degli immobili sono saliti ovunque in America, in california del 17% circa ad esempio e tutti i REIT e i titoli azionari delle costruzioni sono andati benissimo. Durante la Grande Depressione americana il declino durò da fine 1929 a fine 1934, cinque anni esatti e ci furono poi tre anni di miglioramento fino al 1937 (seguiti da un altro cedimento che solo la guerrà interruppe). Questa settimana mentre le borse europee perdevano anche dei -6% come in Italia e Spagna quella greca è rimast sui massimi, gli indicatori di fiducia del business in Grecia sono saliti e si leggono storie sul Financial Times di società che aprono in Grecia dall'estero, sia da parte di espatriati greci con capitali che società estere. ^"Confidence returns to Greek economy" by Kerin Hope in Athens, february 7, 2013#http://search.ft.com/search?queryText=greece^ . Ad esempio il titolo greco che qui si è segnalato da un anno e mezzo tante volte, ^Intralot#^ continua a fare nuovi massimi. Qui si è negativi sull'Europa e anche in realtà sulla Cina e gli USA nella seconda metà del 2013, ma non si è negativi sempre su tutto, anzi. Sul mercato immobiliare americano, l'Irlanda e la Grecia ad esempio il peggio, come economia, è passato... (^se prescindi da alcune sofferenze umane..#http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11453&mode=&order=0&thold=0^) C'è un dettaglio però: il motivo essenziale di questa prima timida ventata di ottimismo SULL'ECONOMIA in Grecia è che ormai i salari medi dei greci sono scesi di più del 30% e in certi casi del 40% rispetto a cinque anni fa. Per cui la Grecia ha di fatto svalutato!!!! In termini di costo del lavoro grazie al taglio di benefici pensionistici, aumenti di tasse e minori stipendi contrattuali il reddito da lavoro dei greci si è contratto talmente tanto che ora in alcuni settori lavorare in Grecia è "competitivo". Questa è una piccola lezione per Spagna, Portogallo e Italia: quando i salari saranno scesi di un -20% o -25% vedrete che quello che resta dell'economia comincerà piano piano a riprendersi. Per chi non lo avesse notato per ora i salari contrattuali non sono ancora scesi in Italia e anche tenendo conto dei contratti flessibili nuovi non c'è stato ancora un cedimento vero dei salari. Questo deve ancora arrivare. (Se votate però Monti o Bersani accellerate il processo e in due o tre anni forse anche noi deprimeremo abbastanza l'economia da abbassare i salari di un quarto e dopo cominceremo ad essere "competitivi"...)

Daimler e Mercedes - GZ  

  By: GZ on Venerdì 08 Febbraio 2013 22:03

Stock: DaimlerChrysler

Il mercato americano, tedesco, inglese e cinese (e alcuni altri emergenti minori) resta forte nonostante la scivolata che ha colpito i titoli europei, con l'indice Eurostoxx che è tornato a toccare le quotazioni di metà dicembre. Un modo di vederlo è guardare a dei titoli importanti del DAX e Footsie, come ^Daimler#^ che oggi era il miglior titolo del DAX-30 dopo la sua trimestrale di ieri, nonostante nella trimestrale non abbia dato niente di nuovo o di "meglio delle aspettative". Come contesto oggi ^Peugeot#^ ha annunciato un 4.5 miliardi di perdite "una tantum" da scaricare a bilancio e il governo parla di nazionalizzarla. Ma le auto germaniche inveve vanno Daimler dovrebbe guadagnare (netto) 8 miliardi, ma con margini un poco inferiori a Audi e BMW nonchè Porsche e Mercedes-Benzha venduto 1.45 milioni di auto, +4.5% che è però meno degli altri competitori germanici. Di buono è che sta rinnovando i modelli e dovrebbe lanciarne una decina nuovi entro il 2015, inoltre sta spostando la produzione di 300 mila veicoli a regime in Ungheria dove costa meno. In Cina ha mancato le sue stime di vendita, ma continua ad allargarsi perchè ha poca concorrenza dai produttori asiatici nella sua classe di auto. Il fatturato complessivo, camion e auto era a +3% nel 2012, con le auto a +7%, con i camion fa più soldi ma il fatturato era fermo nel 2012 perchè in Europa è stato molto debole e la Cina ha un poco deluso. Se scorri ^la conference call con il CEO di ieri#http://seekingalpha.com/article/1165001-daimler-ag-management-discusses-q4-2012-results-earnings-call-transcript?part=single^, dicono che il 2012 è stato non facile, ma pensano di poter aumentare un poco i prezzi nell'auto, e ovviamente Cina e USA sono meglio e l'Europe un poco peggio ^Daimler#^ paga 2.2 euro di dividendo su un prezzo di borsa intorno ai 45 euro e guadagna 4.85 euro per azione, potrebbe andare ad esempio a 55 euro con questa spinta e in base a quello che hanno detto ieri. E ^Porsche#^ avrebbe anche più potenziale

Grillo a Bruxelles, Berlino e Washington - GZ  

  By: GZ on Giovedì 07 Febbraio 2013 02:28

Qui hai ad esempio Seminerio che riassume bene ^la REALTA' come è al momento per QUALUNQUE GOVERNO italiano venga eletto oggi all'interno dell'Eurozona#http://phastidio.net/2013/02/05/ridurre-le-tasse-e-un-miraggio/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+phastidio%2Flhrg+%28Phastidio.net%29^. Qualunque proposta, anche minima come i 4 mld di IMU per non parlare del mitico reddito di cittadinanza che Grillo urla nelle piazze, si scontra con il “vincolo esterno”, cioè gli impegni europei a rispettare il “risanamento dei conti” per attuare il quale ci hanno inviato Monti e che finora ha creato una depressione economica. Fare qualcosa di diverso da Monti vuole dire avere contro la Troika, il direttivo della UE, la Germania e i nordici e al momento anche la Francia, la stampa finanziaria di Londra e New York e a cascata anche italiana, il Fondo Monetario, le grandi banche da Deutsche Bank a Sociege Generale a Paribas a Goldman Sachs a JP Morgan. Qualunque governo che voglia deviare anche di poco, anche solo di 4 miliardi di IMU, per non parlare di un reddito di cittadinanza avrà contro la FINANZA GLOBALE e gli interessi della CASTA POLITICA EUROPEA. Facciamo un ipotesi non totalmente campata per aria: questa elezione non da una maggioranza e va ripetuta e nel frattempo hai un collasso in Grecia, Spagna e Italia (forse Portogallo), crac di banche, fallimenti, dimostrazioni di piazza, scandali e quando si rivota a settembre vince Grillo con il 35% dei voti. Non è impossibile, il 24 febbraio no, ma tra sei mesi non è impossibile. Cosa succede ? La gente di Grillo una volta eletta approva leggi per i referendum, per il conflitto di interessi, il finanziamento ai partiti e le pensioni d'oro di politici o funzionari con cui rifinanzia il conto energia del fotovoltaico. E fin qui tutto bene. Poi dicono che vogliono spendere qualcosa per il reddito di cittadinanza o togliere l'IMU O qualche altra cosa che costa soldi veri per alleviare la Depressione economica. Vanno a Bruxelles, a Londra, a Berlino, parla con la Lagarde, la Merkel, Oli Rehn, Barroso, Hollande, poi anche Cameron, poi telefona Obama, arriva anche Draghi, ovviamente i colloqui avvengono nel contesto di un crac dei BTP che vanno da 95 a 65 con i risparmiatori italiani nel panico, i giornali che fanno titoli di scatola... e Grillo e i suoi tramortiti dal caos, dai titoli dei giornali, della pressioni, minacce, blandizie e ricatti che li arrivano da Washington, Berlino, Londra e Bruxelles... tornano a Roma intimoriti e cominciano a parlare di ridurre il debito, di "trovare dei soldi", ad esempio per la cassa integrazione che è salita di altri milioni di ore, parlano di un prelievo "una tantum"...chiedono dei pareri a Corrado Passera e a Giulio Tremonti su come fare per il budget... ----- Ridurre le tasse è un miraggio, 5 FEBRUARY, 2013 di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano La promessa di Silvio Berlusconi di restituire l’Imu sulla prima casa utilizzando di fatto i soldi del risparmio postale degli italiani contenuti nella Cassa Depositi e Prestiti, è solo l’ultima di una serie di miraggi elettorali che tendono a perdere completamente di vista sia lo stato della congiuntura che soprattutto ^il “vincolo esterno” per il paese, cioè gli impegni europei a rispettare quel “risanamento”#http://phastidio.net/2013/02/05/ridurre-le-tasse-e-un-miraggio/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+phastidio%2Flhrg+%28Phastidio.net%29^ di matrice ideologica tedesca che finora ci ha regalato qualcosa di molto simile ad una depressione economica. ....a giorni la Ue comunicherà i dati aggiornati sul rapporto deficit-Pil, da cui emergerà che il percorso di consolidamento fiscale è miseramente fallito in tutta l’Eurozona, Francia inclusa. A quel punto saremo in uno snodo fondamentale per il nostro futuro: solo negoziando un allungamento del percorso verso il pareggio di bilancio sarà possibile evitare un avvitamento che rischia di portarci al dissesto. Con il sistema bancario ancora in credit crunch a causa dell’esplosione di sofferenze su crediti causata dalla profondità della crisi e dall’esigenza delle banche di ridurre il rapporto tra impieghi e depositi, la recessione domestica si autoalimenta, scavando sempre nuovi buchi di bilancio. A breve servirà trovare fondi per finanziare la cassa integrazione in deroga, e non sarà per nulla semplice. Anche ipotizzando di ottenere dalla Ue un allungamento del percorso verso il pareggio di bilancio senza condizionalità aggiuntive (cioè senza nuove manovre), il quadro congiunturale resterà estremamente precario. L’ipotizzata “ripresa” europea del secondo semestre di quest’anno, almeno per come ad oggi emerge dai modelli econometrici, non sarà di entità tale da consentire di produrre nuove risorse da destinare a significative riduzioni d’imposta... ---------- L'unica soluzione razionale possibile sarebbe rompere l'eurozona, andare allo scontro frontale nell'eurozona, non necessariamente uscendo subito dall'Euro, ad esempio aggirare i vincoli (e si può farlo usando le banche ad esempio per finanziare direttamente il deficit saltando "il mercato" e non violando i trattati). Ma questo vuole dire lo stesso avere contro la Troika, il direttivo della UE, la Germania e i nordici e al momento anche la Francia, la stampa finanziaria di Londra e New York anche italiana, il Fondo Monetario, le grandi banche da Deutsche Bank a Sociege Generale a Paribas a Goldman Sachs a JP Morgan. Chi avrebbe la convinzione intellettuale e il coraggio di scontrarsi con loro... ?

BTP: basta un IMU per schiantarli - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 06 Febbraio 2013 13:26

Stock: BTP 10 anni

Sui BTP è semplice: come notato dai report tipo ^quello di JP Morgan che ho citato#http://cobraf.com/blog/default.php?idr=123510633#123510633^ se i sondaggi indicano che Bersani+Monti vincono il BTP schizza di nuovo a 114. Se i sondaggi indicano che o si devono fare nuovi elezioni o addirittura vince Berlusconi il BTP crolla, ma crolla di 15 punti secchi, va a 95... (Nota il sistema elettorale italiano attuale è complicato per cui non so neanche io esattamente come poi funzioni, ma il mercato guarda al differenziale tra Bersani e Berlusconi in sostanza). Non è un opinione mia, la leggi tutti i giorni sul Financial Times e te lo ripete in modo Mario Monti o questo ^"commissario" sovietico della UE Olli Rehn citato#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=2966&reply_id=123510873^ qui sotto. Questa gente è chiarissima e solo i nostri frivoli talk show e giornali e inutili economisti confondono con chiacchere inutili in modo che la gente non lo nota. Monti e i suoi sponsor alla UE e nelle banche non si stancano di ripetere: " o mantieni tutta l'austerità, cioè non riduci neanche di 4 miliardi i 714 miliardi di entrate fiscali dello stato o ti togliamo il supporto della BCE e le banche estere ti massacrano il BTP. Ma siamo tutti fuori di testa ? Berlusconi è venuto fuori con 4 MILIARDI DI IMU DA RIDARE, SU 714 MILIARDI DI TASSE CHE LO STATO INCASSA e da Monti alla UE a Giannino a Bersani hanno parlato dei 4 fottuti miliardi (su 714 di tasse totali) come se Peron o la repubblica Weimar fossero alle porte. Sul Fatto Quotidiano Fabio Scacciavillani, che è economista degli sceicchi del Golfo, ^fondatore di Fermare il Declino#https://www.fermareildeclino.it/articolo/allucinazioni-da-brunetta^ ha sparato "La restituzione dell’Imu è ontologicamente impossibile come il sesso tra Minnie e Topolino...^Nella Disneyland berlusconiana, è possibile ....effettuare in pochi giorni un bonifico a decine di milioni di contribuenti, ovviamente senza conseguenze disastrose per la finanza pubblica#https://www.fermareildeclino.it/articolo/allucinazioni-da-brunetta^". Per questo con il master in america è una fiaba di Disney che uno stato che incassa 714 miliardi l'anno possa rinunciare a 4 mld. E il partito di Giannino è quello di cui molta borghesia manageriale e professionale si fida perchè è stato creato da un gruppo di economisti con cattedra in america. Scacciavillani, ho capito che ^i tuoi datori di lavoro nell'Oman#http://om.linkedin.com/pub/fabio-scacciavillani/0/311/a07^ hanno comprato BTP e vogliono gli interessi e il rimborso alla parità, ma intanto tu vaff... prendi la cittadinanza in Oman e non tornare in Italia. (Eliminare l'istituto del duello è stato un errore, con gente del genere l'unica sarebbe sfidarli a duello, anche solo a sberle). Tanto per illustrare il contesto in cui questo avviene, stamattina c'era sulla prima pagina del Financial Times che ^il Giappone aumenta il suo deficit pubblico di altri 2 punti %#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/fd942ca0-6bc4-11e2-a17d-00144feab49a.html#axzz2Jx6xqx7S^ di PIL, dal 9 all'11% del PIL (circa 60 miliardi di euro di deficit in più se fai il cambio con lo yen), fottendosene delle spread, infischiandosene del mercato finanziario (e nonostante la disoccupazione in Giappone sia il 5%). E la borsa di Tokio è salita quasi del +4%. Ma in Italia no, se togli i 4 mld dell'IMU, su 714 mld che lo stato incassa, lasciandolo con solo 710 miliardi l'anno... è finita... affonda il BTP, la credibilità dell'Italia va kaputt e con il crac dell'Italia poi anche l'Euro va sotto e poi con l'Euro si incrina l'Eurozona, usciamo dall'"Europa" e poi si torna in poco tempo al nazionalismo, hitler e alle guerre ...

"la peggiore paura dell'Europa" - GZ  

  By: GZ on Martedì 05 Febbraio 2013 02:17

JP Morgan diceva stamattina che ^la "peggiore paura dei "policymakers" dell'Europa"#http://ftalphaville.ft.com/2013/02/04/1370022/pricing-the-berlusconi-bias/^ è una vittoria di Berlusconi che risulterebbe in una "pesante pressione del mercato sull'Italia" che la costringa a chiedere un pacchetto di salvataggio ("ESM-ECCL", la nuova sigla) perchè poi la BCE possa attivare gli acquisti di BTP che aveva promesso in caso di bisogno il 2 agosto scorso (nome in codice di questo programma "OTM"). Con lo scandalo MontePaschi e poi anche l'IMU forse ora la differenza tra centro-sinistra e centro destra si è ridotta ad un 5%-6%, dice JP Morgan e dato che storicamente i sondaggi sottostimano Berlusconi di un 3% ora il vantaggio del centro-sinistra è probabilmente solo un 1-2%. In aggiunta c'è la paura (per ora ancora remota) che Draghi sia danneggiato dall'affare MontePaschi. Se quindi Berlusconi ora ha una chance di vincere questo implica un attacco del mercato ai BTP che forzerebbe poi la richiesta del pacchetto di salvataggio ("ESM-ECCL") da parte dell'Italia, ma ^questo chiamerà il bluff di agosto di Draghi che dovrà attivare l'OTm e a sua volta questo farà perdere l'elezione alla Merkel#http://ftalphaville.ft.com/2013/02/04/1370022/pricing-the-berlusconi-bias/^!. Funziona così (nel ragionamento di JP Morgan e del mercato finanziario): quando la BCE di Draghi, superando la resistenza dei tedeschi, ad agosto ha promesso con l'OTM di comprare "tutti i BTP necessari", non ne ha comprato in realtà poi neanche mezzo. Perchè "con Monti" che aumentava IMU e le tasse i mercati compravano i BTP loro, senza la BCE dietro fidandosi della promessa di Draghi e dell'austerità di Monti. E anche con le elezioni ora l'austerità rimaneva a strangolare l'Italia, grazie ad un nuovo governo Monti-Bersani e JP Morgan e il mercato era contento. Ma se ora vince chi parla di ridurre l'IMU e l'austerità, stampare moneta e anche se necessario uscire dall'Euro tutto questo salta per aria, i BTP crollano, a meno che Draghi effettivamente non si metta comprarli al ritmo ad esempio di 300 miliardi di BTP. Questo richiede però che il nuovo governo italiano firmi delle condizioni per attivare il fondo salva stati. Ma anche se lo facesse questo costringerebbee il parlamento e i partiti tedeschi a votare di stampare moneta per comprare miliardi di BTP. Se si fa questo l'opinione pubblica tedesca che si era calmata si torna ad agitare e la Merkel che sta già ora perdendo delle elezioni regionali rischia di perdere l'elezione tedesca di settembre, che è l'evento politico clou dell'Europa ----- dal Financial Times --- ...Before the Monte Paschi (MPS) scandal, Italy was set for a close election on Feb 24th/25th but there seemed to be little likelihood of Silvio Berlusconi closing the gap in the lower house, .... On that basis, we would estimate the centre-left to hold a real lead somewhere in the 1-3% range; well below the margin of comfort... ..The worst fear for regional policymakers is that a Berlusconi victory, if managed poorly, results in heavy market pressure on Italy – ultimately forcing it to seek an ESM-ECCL package as a precursor to activating the OMT. German MPs would then be forced to vote on a support package that opened the door to ECB intervention for Italy with all of their moral hazard questions remaining unanswered (and with a Berlusconi Government the recipient of any support). Voters in Germany would be left asking serious questions about the OMT (effectively being faced with the evidence of what the ECB commitment can mean) and punish the Chancellor accordingly. Add in the (currently rather remote) fear of Draghi being further damaged by the MPS scandal and there is a risk of a very damaging hit to sentiment and to the prospects of Chancellor Merkel’s reelection. We think this is unlikely to happen; but it is the scenario that policymakers are focused on avoiding...

Soldi in nero nel mondo - GZ  

  By: GZ on Lunedì 04 Febbraio 2013 02:27

Questa qui sotto in fondo pagina è una classifica che stima le esportazioni di capitali in nero nel mondo. Se guardi questa classifica a parte Nigeria e Iraq è quasi identica a quella dei paesi che hanno la migliore performance economica e di borsa (il Messico sta andando benissimo per chi non lo sappia e la Malesia è il top in Asia come crescita, assieme a Filippine e Thailandia). Vedi i numeri ? la Cina esporta 400 miliardi di dollari in nero !!!!! All'anno ! Solo Malesia e Messico esportano 50 o 60 miliardi di dollari in nero all'anno. Tutti soldi che vanno offshore e il motivo per cui vanno all'estero non è che l'economia da loro vada così male. Oltre a diversificare il portafoglio presumibilmente molti sono soldi ....rubati.....tangenti. Sono paesi in crisi per questo ? Se l'economia italiana andasse bene come quella Coreana, Malese o Thailandese nessuno farebbe caso ai rimborsi intascati di qualche politico e alle tangenti quelle che ogni tanto leggi. Ci si accanisce ora così tanto sulla corruzione dei politici italiani perchè l'economia va a rotoli, non perchè sia maggiore della media dei paesi industriali. Maroni, Casini, Ferrero, Storace, Fassino, Vendola o Bersani personalmente sono onesti...qualcuno di loro si è messo in tasca qualcosa o ha favorito famigliari che tu sappia ? Intorno a loro altri beccano doppie pensioni ridicole e compensi assurdi, ma sono alla fine mezzo miliardo di euro forse in tutto, in un PIL di 1600 miliardi l'anno. In Spagna hanno appena trovato ad un ministro 22 milioni in nero in Svizzera e dei fondi neri a Rajoy. A Sarkozy in giugnohanno perquisito l'ufficio e trovato che aveva preso una ventina di milioni di dollari da Gheddafy. E' un mito che il problema economico sia che in Italia tutti rubano. L'inaugurazione di Obama è stata l'occasione per raccogliere 50 o 100 milioni di dollari. Ma li leggete ogni tanto i media americani, è scritto dappertutto. E sai perchè pagano così tanto per partecipare ai parties dell'inaugurazione ? Perchè così diventi ambasciatore ad esempio, in USa è normale ricevere cariche come ambasciatore in base ai contributi che paghi per la campagna elettorale e il resto. E all'inaugurazione chi ha pagato di più per la campagna elettorale si presenta e fa l'ultimo dono e riceve il premio. E in questo tipo di mondo ed economia in cui viviamo Grillo dice che si deve fare tutto senza una lira...

Il segnale sui bonds e reddito fisso - GZ  

  By: GZ on Lunedì 04 Febbraio 2013 01:45

Stock: Ishares Ftse Nareit Mortgage Plus, iShares Tr Lehman 20

In mezzo ai commenti di varia umanità o di breve e brevissimo periodo occorre ogni tanto sottolineare i punti fermi o rilevanti. Qui si pensa che le borse europee abbiano finito il rialzo, quella americana e le asiatiche sembra di no, ma non dovrebbe avere molto spazio (la copertina famosa di Barron's sabato era la classica ^copertina trionfalista ("Alert azioni! Preparatevi per un record del Dow... VE LO AVEVAMO DETTO...)#http://online.barrons.com/this_week?mod=BOL_Nav_MAG_hps^. Sul reddito fisso invece i segnali che il top (e il top di 20 anni di mercato al rialzo) c'è ormai sono diversi ormai, inclusa l'opinione di Bill Gross, Jeff Gundlach e Mike Hasenstab che sono niente di meno che i tre top gestori di reddito fisso del mondo (^vedi qui per l'ultimo "sell"#http://cobraf.com/blog/default.php?idr=123510058#123510058^). Senza contare che il David Tepper di Appaloosa (mega hedge specializzato in debito bancario) secondo Fox Business di sabato ha ^messo in vendita 450 milioni di obbligazioni bancarie europee#http://video.foxbusiness.com/v/2135091733001/^ tutte in un colpo da un paio di giorni (^Commerzbank#^, ^RBS#^ e ^HSBC#^) Per il reddito fisso l'Euro è forte e ancora forse un poco sale o rimane a questi livelli prima che scoppi il caos in Europa e torni verso 1.20 o 1.10 nella seconda metà dell'anno, per cui per ora forse aspetti un attimo se vuoi strappare qualche punto in più sul cambio. Ma siamo su livelli in cui il cambio ti dice che ti conviene uscire dall'area euro (cioè è troppo alto) Ma nel reddito fisso i bonds cartolarizzati di mutui ipotecari americani restano, specie ora che il dollaro è sceso, l'unico settore buono in cui andare. Notare la divergenza tra ^REM#^ ad esempio che è l'ETF classico consigliato per comprare bonds cartolarizzati e ^TLT#^ che è l'ETF classico dei bonds governativi. Quindi nell'area dollaro mantieni o compra fondi o ETF di bonds cartolarizzati di mutui ipotecari americani e vendi invece tutti i fondi o ETF con dentro bonds governativi o corporate (e idem per quelli inglesi, tedeschi ed europei in genere). E forse puoi shortare ^RBS#^ seguendo Appaloosa...

Cosa c'è dentro le banche americane ? - GZ  

  By: GZ on Sabato 02 Febbraio 2013 19:09

Stock: Wells Fargo and Co

L'Atlantic, una delle tre riviste migliori d'america, ha dedicato uno speciale questo mese al bilancio delle banche americane (^"What’s Inside America’s Banks?", By FRANK PARTNOY and JESSE EISINGER#http://www.theatlantic.com/magazine/archive/2013/01/whats-inside-americas-banks/309196^) prendendo come esempio ^Wells Fargo#^, che delle cinque grandi è considerata la più solida, quella che ha avuto relativamente meno problemi nel 2008-2009, quella in cui da sempre investe Warren Buffett. Ha 9 mila filiali, 70 milioni di clienti, 270 mila dipendenti, una banca seria, dove non hanno rubato o intrallazzato, non creavano e vendevano derivati in giro per il mondo come a Morgan Stanley, Goldman Sachs, Merril Lynch, Lehman Brothers, Bear Sterns... Il reportage è firmato da Jessie Eisinger e da ^Frank Partnoy#http://en.wikipedia.org/wiki/Frank_Partnoy^, il secondo dei quali era una trader di derivati a Morgan Stanley e da quindici anni ora è un prof specializzato in problemi legati a derivati e che ho citato qui varie volte perchè grazie ai suoi libri ho capito i micidiali derivati tossici prima che la crisi scoppiasse (vedi: ^"Fiasco: The Inside Story of a Wall Street Trader"#http://www.amazon.com/Fiasco-Inside-Story-Street-Trader/dp/0140278796^). Cosa mostrano Eisinger e Partnoy nel loro dettagliato report sulla prestigiosa Atlantic parlando della terza banca americana ^Wells Fargo#^ (quella considerata da sempre più sicura, solida e tranquilla rispetto a ^BOA#^ o ^Citigroup#^ o ^JPM#^ ?). Che su 16 miliardi di utile 6 miliardi almeno li crea con il trading di derivati sui tassi di interesse. Ha 9 mila filiali, 70 milioni di clienti, 270 mila dipendenti, ma produce buona parte dei suoi utili con il trading di derivati esotici sui tassi di interesse. Per accorgertene però devi leggere un bilancio di 236 pagine. Tu penseresti che se leggi solo le tre pagine che contengono il vero e proprio bilancio te la cavi, ma dal prospetto del conto economico noti che ci sono 6 miliardi e rotti di utile (su 16 miliardi di utile) indicati come "other". Cioè hai 6 miliardi di utile che il bilancio non ti definisce. Devi leggere ancora e andare giù di 50 pagine per trovare di cosa si tratti e scopri che sono "trading activities". Il 99% degli analisi non legge un bilancio di 200 pagine e se vede che una banca come Wells Fargo con 81 miliardi di ricavi e 16 miliardi di utili deriva 6 miliardi di questi 16 da "other" ("altre cose...") non sta a perdere la serata o la palestra o la cena e leggere cosa siano "other". Questi due hanno letto invece e hanno provato a chiamare e scrivere alla banca per chiedere meglio come fosse possibile che una banca tradizionale, con 9mila filiati, 270mila impiegati e 70 milioni di clienti, non Goldman Sachs, guadagni 6 miliardi su 16 con il trading. Wells Fargo ha fatto però muro, rispondendo sempre "leggete il bilancio"... Se uno vuole si legge tutto questo reportage e la sensazione è questa: quando e e se la FED dovrà smettere di tenere i tassi di interesse schiacciati a zero e di comprare 85 miliardi di bonds e mutui AL MESE, anche banche del genere avranno guai. Perchè l'unico motivo per cui ad esempio a Wells Fargo fa tutti questi miliardi con il trading sono i tassi di interesse a zero... Come fanno esattamente a fare più soldi di Soros con il trading ? Dalle 236 pagine del bilancio però impari solo che il valore nozionale delle posizioni su derivati per le quali ^WFC#^ ha "accomodato i clienti" è di 2.800 miliardi di dollari. Questo è un valore basso rispetto a quello che fanno a ^Citigroup#^, ^Goldman Sachs#^, ^JPM#^ che con bilanci inferiori o pari a ^WFC#^ hanno a bilancio ammontari di 20mila miliardi di dollari di derivati. Ma persino WFC ha posizioni in essere (non movimentate, posizioni a fine anno sui libri) di 2800 miliardi di dollari in derivati, quasi tutti sui tassi di interesse.. -- (Nota: tutta questa roba che qui racconto nessuno la riporta, traduce, legge in inglese o vagamente conosce in Italia. Penseresti che nella stampa finanziaria italiana esauriti i temi locali ogni tanto qualcuno leggesse e discutesse quello che succede in America, ma non è così. Senza falsa modestia devi leggere siti come questi per sentirli nominare)

la Globalizzazione è una catastrofe - GZ  

  By: GZ on Venerdì 01 Febbraio 2013 20:16

La nuova Elite Globalista annebbia il cervello della gente innanzitutto con i 200 canali Tv, reality show, porno e il resto dei media spazzatura e poi, quando si parla di cose serie, con tanti sofismi complicati senza senso, tipo la "spread" e tutte le balle che raccontano sul debito pubblico La realtà è invece semplice e brutale e se cerchi un poco alcuni te la dicono anche, ad es una società inglese di brokeraggio e consulenza, ^Tullett Prebon, ha questo mese un report terrificante: "Perfect Storm"#https://docs.google.com/viewer?url=http://www.tullettprebon.com/Documents/strategyinsights/TPSI_009_Perfect_Storm_009.pdf^ in cui ha la parte 3 intitolata "The Globalization Disaster" ti spiega la verità: la Globalizzazione è una catastrofe per le economie occidentali. Perchè se sposti la produzione in Asia, produci sempre di meno dovresti logicamente consumare anche di meno. Per consumare come prima allora ti indebiti e quindi tutti i paesi occidentali sono sempre più indebitati, perchè importano sempre di più invece di prodursi da soli quello che gli occorre... Beppe Grillo sembra capirlo quando fa gli esempi come quello della lattina di alluminio per le bibite, che viene prodotta con materiali di tre continenti e una logistica che richiede trasporti dall'australia al canada all'africa, per un oggetto che viene buttato via dopo due minuti. A me viene in mente quando cerco le more al supermercato e provengono dal Messico, un frutto che c'è in tutte le nostre montagne e che si è già rovinato anche se lo tieni in frigo dopo due giorni lo si importa dall'altra parte del pianeta, con costi di trasporto e logistica di 2.10 euro sui 2.40 della confezione. Il succo del discorso però è: chi lavora al servizio di chi ? Da che mondo è mondo chi può cerca di avere dei servi (in certi casi degli schiavi) che lo servano e per poco. Da due secoli qui in occidente si è applicata la scienza e la tecnologia che ha fatto moltiplicare di mille volte la produzione a parità di sforzo muscolare. In questo modo un certo benessere si è diffuso finalmente alla maggioranza della popolazione. Tra la fine dell'800 e gli anni '60 o '70 in molti paesi occidentali la differenza tra servi (gente che lavora per altri a stipendio) e padroni (gente che possiede beni e ricchezza) si è ridotta sempre di più. Ma fuori dall'occidente c'erano ancora quattro miliardi di persone in miseria (per una serie di ragioni non avevano creato e messo a frutto la tecnologia e creato un sistema di diritti civili e stato di diritto...). La nuova elite globalista ha deciso di far invadere l'occidente da milioni di poveri del terzo mondo perchè costano meno e simultaneamente di far spostare la produzione nel terzo mondo perchè costa meno. C'è una minoranza di persone in occidente che beneficia di questa immigrazione su scala di massa e di questo spostamento massiccio della produzione in Cina e Asia o sudamerica. Ma la maggioranza viene progressivamente rovinata. Per la maggioranza della gente in Occidente l'unica speranza sarebbe un movimento o partito anti-globalista e nazionalista, che affermi gli interessi della propria gente del proprio popolo e della propria nazione. Ma l'elite globalista ha saturato di propaganda i mass media con il concetto che non esistono più popoli e nazioni, ma solo degli individui senza radici e senza identità, di qualunque etnia, razza o paese non importa, che appartengono al mondo globale e hanno in comune tra loro che fanno tutti shopping nei centri commerciali. Perchè l'Elite Globalista è così fanatica nel voler imporre l'Unione Europea a tutti i costi, anche quando il 90% degli economisti come succede ora dice che sta esagerando con l'austerità e la depressione che crea ? L'Europa è sempre stata capace di avere tanti regni e repubbliche e città indipendenti invece di essere inglobata in grandi imperi centralizzati come l'Asia. Questa è stata la chiave del successo dell'europa in termini di scienza, libertà, diritti civili e anche del suo successo economico. Imporre l'Unione Europea è essenziale per omogenizzare e centralizzare anche l'Europa, in modo che sia malleabile alla Globalizzazione come l'America e non ci siano più ostacoli a creare un mondo con una ricca elite globale senza radici e una massa enorme di miliardi di servi intercambiabili. (^leggi qui il report di Tullett Prebon#https://docs.google.com/viewer?url=http://www.tullettprebon.com/Documents/strategyinsights/TPSI_009_Perfect_Storm_009.pdf^

Anche il guru di Templeton dice vendi i bonds - GZ  

  By: GZ on Venerdì 01 Febbraio 2013 19:28

Stock: Note US Treasury 10 Year

Anche Michael Hasenstab, che supervisiona 175 miliardi in bonds per Franklin Templeton e gestisce il famoso Templeton Global Bond Fund (che ogni promotore finanziario ha raccomandato), il top manager di reddifo fisso al mondo assieme a Jeff Gundlach concorda con il nostro post sui bonds. ^"Flee ‘safe’ sovereign debt, says Hasenstab"#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/6addabc4-6a49-11e2-a3db-00144feab49a.html#axzz2JPTGwGfY^, January 30, 2013, Financial Times. Tre giorni fa si ^invitava a vendere i bonds governativi dei paesi maggiori#http://cobraf.com/blog/default.php?idr=123509422#123509422^ (e i fondi obbligazionari con dentro bonds governativi di Germania, USA, Francia, Scandinavia, Canada, Australia...) Hasenstab resta positivo sui bonds emergenti e anche la Cina e vede l'economia globale riprendersi più della media. Compra bonds della Corea ad esempio di durata molto corta che pagano meno del 3%, ma perchè la valuta sale. La sua chiamata contro i bonds dei paesi importanti è perchè pensa che l'economia migliori e i tassi quindi salgano. A questo puoi aggiungere l'altro top gestore obbligazionario al mondo Bill Gross, maggiore fondo obbligazionario al mondo, Pimco per il quale è ^l'inizio del "big bang" per i mercati creditizi...#http://www.wallstreetitalia.com/article/1490800/alert/gross-la-supernova-del-credito-prima-o-poi-esplodera.aspx^. Leggi qui la traduzione del suo ultimo pezzo. Gross consiglia quindi di comprare terra in Nuova Zelanda...

crac del dollaro (contro Euro) ? - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 30 Gennaio 2013 22:59

Stock: Dollaro, Euro

Il grafico direbbe ora che il Dollaro USA sta per beccarsi una bella tranvata. Non credo tantissimo alla pura analisi tecnica e ai grafici da soli, ma questo tipo di formazione grafica non è comune ed è abbastanza affidabile. Ora il dollaro USA sta ancora salendo contro Yen e ultimamente è salito un poco contro Sterlina e Kwon (Korea) e anche leggermente Dollaro Australiano e Neozelandese. Quindi è possibile che il crac del dollaro che questo grafico del Dollar Index indica avvenga più che altro contro Euro ? Questo grafico indica un Euro/Dollaro tipo 1.40 $... (oppure un inversione secca di Dollaro/Yen)

Apple contro Amazon - GZ  

  By: GZ on Martedì 29 Gennaio 2013 03:13

Stock: Amazon.com, Apple Computer

Come tutti sanno ^Apple#^ è crollato da 700 a 440 dollari negli ultimi sei mesi e come non forse tutti hanno notato ^Amazon#^ invece è salita ai massimi assoluti a 280 dollari Questo è spiegato ovviamente dall'andamento degli utili: mentre Apple ha guadagnato 13 miliardi di dollari ^NEGLI ULTIMI 4 MESI#http://go.bloomberg.com/market-now/2013/01/23/apples-profit-vs-amazons-promise/^, Amazon ha guadagnato 5 miliardi di dollari ^DA QUANDO è QUOTATA IN BORSA#http://go.bloomberg.com/market-now/2013/01/23/apples-profit-vs-amazons-promise/^. (Parliamo di utile netto da tasse) Amazon è stato in perdita per i primi quattro o cinque anni da quando è quotata e ha cominciato a guadagnare solo nel 2003, ma da allora in nove anni ha guadagnato solo 5 miliardi di dollari (mezzo miliardo l'anno). In realtà, se consideri gli anni prima del 2003 in cui era in perdita, ^AMAZON HA PERSO -1.5 MILIARDI DALL'INIZIO!#http://go.bloomberg.com/market-now/2013/01/23/apples-profit-vs-amazons-promise/^. Apple d'altro canto nel corso della sua storia ha guadagnato più di 100 miliardi di dollari. Amazon rivende qualcosa che ha comprato per 20 dollari a 20.25 centesimi. Apple vende Ipad e Iphone che si fabbrica da zero in Cina a 800 dollari con un costo industriale sui 150 dollari. Il mercato nella sua saggezza venera Amazon ed è preoccupato da Apple perchè ne vende un di meno causa Samsung. Amazon quota di solito a 300 o 900 volte gli utili, quando li ha, perchè nel trimestre scorso aveva un piccola perdita. Apple quota oggi a 10 volte gli utili, come Intesa, Unicredit, Banco Popolare. Qualcosa non va, secondo me si può comprare Apple e vendere short Amazon

ora forse si è toccato il limite - GZ  

  By: GZ on Martedì 29 Gennaio 2013 00:39

Stock: Long Gilt, Note US Treasury 10 Year

Mentre i bonds greci, portoghesi, italiani, spagnoli e irlandesi continuavano a salire, titoli di stato dei principali paesi OCDE hanno perso dal -3% al -4% circa dai massimi fatti tra novembre e dicembre (vedi sotto). I bonds inglesi, francesi e giapponesi in particolare sono vulnerabili, ma anche quelli americani e tedeschi. Questo non è un segnale per domattina, probabilmente nei prossimi 3-4 gg ci può essere un rimbalzo, ma è può essere un segnale a lungo termine. C'è l'ETF dei bonds inglesi, GILT, ad esempio che si può vendere short, anche perchè ^la Sterlina sta affondando#http://cobraf.com/abbonati/trading.php?type=tc&id=38246^ e le autorità inglesi la spingono in basso ogni volta che possono. Se pompi 8 trilioni (mila miliardi) di dollari nel mercato finanzario comprando appunto bonds di tutti i generi questi ovviamente salgano e salgono. A differenza delle azioni o materie prime però i bond hanno un limite matematica costituito dallo ZERO, cioè è molto difficile che possano rendere meno di zero (anche se da circa un anno quelli tedeschi, svizzeri, scandinavi e olandesi a breve scadenza rendevano dei -0.1%). Ma anche prima dello zero c'è un altro numero che si chiama inflazione e quando i bonds rendono un 1.5% meno dell'inflazione come succede ad esempio in Germania, Inghilterra e Stati Uniti la cosa non può durare per più di un paio d'anni. Passati i quali o l'inflazione scende o i bonds scendono Il 6 dicembre però il Giappone ha annunciato che farà di tutto monetizzando debito e altro per far salire la sua inflazione dal -0.5% al 2% che non sembra molto ma i bonds giapponesi fino a 5 anni rendono uno 0.3%. E gli Stati Uniti e Inghilterra hanno annunciato che compreranno rispettivamente 85 miliardi e 20 miliardi circa di dollari al mese di debito nella loro valuta. Ci sono altre vicende similari da citare in giro per il mondo, ma questi fatti dovrebbero sufficienti a far capire che ora forse si è toccato il limite.

i dati giustificano il rialzo dell'S&P - GZ  

  By: GZ on Giovedì 24 Gennaio 2013 18:13

Stock: S&P

Oggi è un giorno in cui i dati giustificano pienamente il rialzo dell'America e anche del DAX Oggi dati molto buoni in USA e Germania, veramente molto buoni, non si può dire niente su dati del genere eccetto che l'economia in America sembra in ripresa su tutti i lati, vendite e costruzioni di case (uscite nei giorni scorsi), vendite al dettaglio, credito al consumo, esportazioni e oggi anche il manifatturiero che era debole male la Francia, male l'Italia, l'eurozona nel suo complesso ha un dato di incremento del PMI servizi ma dovuto sopratutto al nord-europa. Notare che l'indice manifatturiero PMI in USA è salito a 56 e in Europa è a 47 (in Francia è sprofondato a 42.9)

Euro contro Sterlina - GZ  

  By: GZ on Giovedì 24 Gennaio 2013 16:15

Stock: Euro

Ok Hobi, però anche se sono solo 12 anni il grafico Euro/Sterlian conferma che l'Euro è un marco travestito. La Sterlina NON si è rafforzata verso l'Euro, da quando esiste l'Euro questo è salito da 60-65 a 85 oggi che è un +30%. =============================== Questo grafico da solo ti dice la follia dell'Euro per l'Italia, noi avremmo dovuto fare l'unione monetaria, ma con l'Inghilterra =============================== A proposito, a mio avviso c'è un grosso segnale di vendita sulla ^Sterlina#^, sia contro Euro che contro Dollaro. Perchè fino a quando l'Austerità tiene e Monti e Rajoy in Spagna non vengono cacciati l'Euro torna a funzionare, agli occhi degli operatori finanziari di mercato, come un Marco sotto mentite spoglie...

Perchè Mediaset è su del 60% - GZ  

  By: GZ on Venerdì 18 Gennaio 2013 13:21

Stock: Mediaset

^Mediaset#^ è salita del 60% e rotti, tre volte tanto l'indice italiano nonostante anche nel 2012 chiuda i bilancio in perdita per il terzo anno consecutivo (dovrebbe perdere tra 20 e 30 milioni di euro...), la pubblicità come lamentava Berlusconi stesso da Santoro sia giù del -30% nel 2012 e non ci siano segni di ripresa nel suo settore. Che ci sia ora un sondaggio che dice che Berlusconi vince le elezioni ? (visto che sale così dal giorno che Berlusconi si è candidato ed ha accellerato dopo la sua performance da Santoro) ? Ne dubito guardando ai dati pubblicati ^dei sondaggi#http://www.termometropolitico.it/sondaggi^. Mediaset sale per lo stesso identico motivo per cui i titoli più disastrati in Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna salgono, per lo stesso motivo per cui ^Fiat#^ e ^Fondiaria#^ sono stati i titoli migliori italiani negli ultimi due giorni, lo stesso motivo per cui i bonds di Cipro, dello Zambia o della Mongolia sono quelli che tengono ora banco, per lo stesso motivo per cui i bonds "junk" delle società più disastrate d'Europa vanno a ruba... per lo stesso motivo per cui le società di cellulari più in crisi come ^Nokia#^ e ^Rimm#^ sono di colpo le migliori del Nasdaq (mentre Intel o Microsoft o Apple sono in affanno) Questa è una fase di mercato in cui la FED ora compra 85 miliardi di dollari AL MESE di debito, seguita a ruota dalla Banca di Inghilterra e con la Banca del Giappone che ora viene costretta ad aumentare i suoi acquisti di debito dal nuovo governo e la BCE stessa che ha garantito in qualche modo indirettamente il debito pubblico italiano. I rendimenti del debito sono ovunque i più bassi mai visti e quindi il credito è abbondamente sul mercato finanzario e ci si sente le spalle coperte nel cercare il rischio sui bonds e titoli disastrati o in difficoltà. Quindi Fiat, Fondiaria o Mediaset fanno scintille, ma non per motivi loro (ad esempio vedo che anche i tre titoli greci e irlandesi che seguivo e qui si sono menzionati alcune volte come azioni speculative e rischiose, ^Intralot#^, ^DCI-lon#^ e ^Bank of Ireland#^ sono anche loro quasi raddoppiati da settembre...)

Lo Scenario - GZ  

  By: GZ on Giovedì 17 Gennaio 2013 10:38

Stock: Bund, Euro, Oro

Oltre a Tom DeMark e Jeff Gundlach citato qui sotto gentilmente da Kutstone seguo Felix Zulauf che qui il 10 gennaio ha risposto alle domande di un quotidiano svizzero: ^"5 Fragen an Felix Zulauf"#http://www.dasinvestment.com/nc/investments/maerkte/news/datum/2013/01/10/5-fragen-an-felix-zulauf^. Dato che anche penserei allo stesso modo lo traduco e sintetizzo qui. EURO ? può salire ancora, foese anche 1.40$ ma poi crollerà a 1.00$ entro fine annno (...Der Euro könnte im zweiten Quartal noch auf den Wert von 1,40 steigen, bevor er dann zum Ende des Jahres auf etwa 1,00 abstürzt.) --- BANCHE ? bilanci orribili, Basilea è stato diluita il 2 gennaio proprio perchè sono messe male, stanno salendo, ma non sono il posto in cui investire... (Furchtbar, was ihre Bilanzen betrifft. Die Richtlinie Basel III wird immer mehr verwässert, und die EZB trägt das alles mit. Wir sind weit von einer soliden Situation entfernt, aber trotzdem steigen die Aktienkurse. Meiner Ansicht nach ist das nicht der Ort zum Investieren..) --- EUROPA ? Nel corso del 2013 i mercati si renderanno conto che i paesi del sud-europa non si possono riprendere e i loro problemi aumentano per cui dall'estate il denaro uscirà da questi paesi e la BCE interverrà di nuovo e la Germania a quel punto dovrà scendere ad un compromesso e a quel punto il denaro comincerà a lasciare il nord-europa (uscire dal Bund quindi). Fino ad ora il denaro che la BCE ha creato è rimasto in Europa, ma nella seconda metà del 2013 ne uscirà e a quel punto l'Euro farà crac. (Wenn die Märkte merken, dass die Mittelmeerstaaten sich nicht erholen werden und deren Probleme sogar noch wachsen, muss die EZB einschreiten. Das führt dazu, dass in der zweiten Hälfte des Jahres wieder viel Geld aus diesen Ländern abgezogen wird. Zu dieser Zeit könnte Deutschland sehr kompromissbereit sein, was bedeutet, dass dieses Geld nicht mehr nach Deutschland fließt, sondern die Eurozone verlässt. Das schwächt den Euro, sodass die EZB Liquidität schaffen muss. Bis jetzt ist das frisch gedruckte Geld noch in Europa geblieben. Wenn das aber plötzlich nicht mehr der Fall ist, wird der Euro stark einbrechen) --- MERCATI ? all'inizio del 2013 sembra che l'economia si sia stabilizzata, ma con il passare del tempo gli investitori si renderanno conto che non c'è ripresa e a quel punto i mercati cederanno... dalla seconda metà del 2013 ( Die ersten Monate des Jahres 2013 werden so aussehen, als ob sich die Wirtschaftslage bessert oder wenigstens stabilisiert. Dann werden die Investoren aber langsam merken, dass der erwartete Wirtschaftsaufschwung nicht eintritt. Daraufhin brechen die Märkte ein. Wann das genau passiert, ist schwer zu sagen. Ich tippe auf die Zeit zwischen Mitte 2013 und Anfang 2014) --- ORO ? L'Oro ha un ambiente favorevole perchè i tassi a breve sono negativi in quasi tutto il mondo, ora sta consolidando... l'Iran sta vendendo petrolio in cambio di oro e poi lo vende per pagare i suoi conti e questo indebolisce l'oro... il prezzo può oscillare ancora tra 1500 e 1800, ma quando romperà 1800 poi arriverà subito a 2200, il primo segnale è quando sfora 1750 (Langfristig gesehen profitiert Gold davon, dass die meisten Währungen abwerten. Solange die Realzinsen weiterhin negativ sind, bleibt das fundamentale Umfeld für Gold gut. Im Moment steckt es aber in einer Konsolidierungsphase. Der Iran verkauft gerade Öl für Gold, das deshalb auf den Markt geworfen wird. Der Preis wird wohl deshalb noch zwischen 1.500 und 1.800 Dollar je Unze stecken bleiben. Erst wenn es die Marke von 1.800 Dollar durchbricht, wird es auch schnell auf 2.200 Dollar und mehr steigen. Das erste positive Signal wäre ein Durchbruch über 1.750 Dollar.)

Il boom del petrolio "made in USA" - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 16 Gennaio 2013 20:27

Stock: CVR Energy, Westerm Refining

Come si sarà sentito negli ultimi due o tre anni c'è stato un boom della produzione di petrolio in nordamerica che fa sì che gli USA stiano per diventare ormai indipendenti dalle importazioni dall'estero e che ha fatto scendere il costo del greggio in America 20-23 dollari sotto il costo del greggio ("Brent") in Europa. Questo è uno sviluppo nuovo e che sta modificando le condizioni di parecchie industrie legate al petrolio. Ad esempio in stati come il North Dakota la produzione di petrolio è quintuplicata negli ultimi cinque anni (tanto è vero che questo boom fa sì che la disoccupazione in questo stato sia sparita). Il tipo di petrolio che viene estratto in molte di queste nuove esplorazioni è quello ^"Bakken" che è più leggero e di qualità migliore#http://www.minneapolisfed.org/publications_papers/fedgazette/oil/index.cfm?^ del West Texas, ma costa di più da trasportare perchè è trivellato in zone che finora non erano servite dal sistema di oledotti americano. Ci sono diverse implicazioni di investimento legate a questo boom del petrolio "made in USA". Un settore che sta andando molto bene e che può continuare nel 2013 è quello delle raffinerie americane di petrolio e per la precisione del gruppo di società di media dimensione che hanno raffinerie nel mezzo dell'America ("mid-continent") quindi non sul Golfo del Messico ad esempio e che non sono le grandi come Tesoro ad esempio. Tanto per dire l'ultima che ha fatto un IPO di recente, ^Northern Tier Energy#^ è raddoppiata da agosto e continua a salire e diverse hanno rotto i massimi assoluti come HFC, DK, CVR Energy. In questo settore i trend durano sempre mesi e mesi perchè dipendono da fattori abbastanza strutturali di domanda e offerta che non cambiano velocemente oltre che dal prezzo relativo dei vari tipi di petrolio. Mentre ad esempio il rialzo dei bancari europei è basato su fattori che possono cambiare in fretta in questo caso hai invece fattori tipo aver costruito un oledotto o aver aumentato la produzione di greggio di tipo "Bakken" (quello che costa meno in USA) che sono cose che impiegano anni per verificarsi. Ci sono sei o sette nomi tra queste azioni delle raffinerie americane "mid-continent". Anche i titoli più noti del settore raffinerie di petrolio come ^Tesoro#^ o ^PSX#^ (che si è suggerità per alcuni mesi nel 2012 ed è andato anche molto bene) ad esempio stanno andando in borsa piuttosto benee e sono anche loro comprabili, ma non quanto questi I nomi sono ^HFC#^, ^DK#^, ^WNR#^, ^CVI#^, ^NTI#^ e poi anche la solita ^PSX#^

fare propaganda per chi è contro l'austerità - GZ  

  By: GZ on Domenica 13 Gennaio 2013 22:42

In questa elezione a differenza delle altre ci sarebbe una grossa posta in gioco, cioè rovesciare l'austerità prima che strangoli l'economia italiana. Come minimo minimo bisognerebbe fare propaganda per i partiti e candidati che dimostrano di essere contro l'austerità e in particolare contro il "Trattato sulla stabilita’, sul coordinamento e sulla governance nell’Ue", meglio conosciuto come ^"Fiscal Compact" o Patto di Stabilità Fiscale#http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_bilancio_europeo^, sottoscritto il 2 marzo e votato in luglio dalla Camera e il 21 dicembre dal Senato. E contro il "Meccanismo Europeo di Stabilità" (Mes), al secolo il “fondo salva stati” che lo complementa (e che finora è costato all'Italia circa 15 miliardi che ha dovuto versare...) I si’ per il Fiscal Compact alla Camera in luglio sono stati 380, 59 i no, 36 gli astenuti, quelli per il Mes sono stati 325 si’, 53 no e 36 astenuti. Solo la Lega ha votato contro; l’Idv si e’ astenuta. Gli assenti erano 103 e "in missione" 27 per cui molti che non erano d'accordo con il partito si sono dati assenti probabilmente. Nella votazione del MES addirittura meno della metà dei deputati si è espresso a favore. 325 si, 53 no, 36 astenuti mentre gli assenti erano 188 e "in missione" 26. Il "Fiscal Compact" impegna l'Italia a ridurre dall'anno prossimo a zero il deficit dello stato, quando in Giappone, Inghilterra, Stati Uniti il deficit rimane sopra l'8% del PIL annuo e sostiene in questo modo l'economia e quando ad es. persino in Francia ha deficit pubblici sul 4-5% del PIL. Non solo, in aggiunta impone all'Italia di ridurre dal 120% al 60% del PIL il debito pubblico in 20 anni, quindi ad ad avere avanzi di bilancio per 20 anni, ^ogni anno lo stato dovrà poi sempre incassare più di quello che spende!#http://www.huffingtonpost.it/2012/12/21/il-fiscal-compact-approvato-definitivamente-al-senato-nella-notte_n_2344082.html^. Per l'Italia significa rimanere schiacciati dalle tasse e dalla Depressione per i prossimi 20 anni perchè è il deficit dello stato che crea moneta (a meno che le banche non aumentino sempre ogni anno il credito...cosa che come si è visto nel 2008 porta alla fine dei guai...). Ad esempio Berlusconi e DiPietro dicono che ora sono contro l'austerità, ma il PDL ha votato il Fiscal Compact (con quattro contari, alcuni astenuti e molti assenti) e DiPietro si è astenuto. Il 21 dicembre al Senato avrebbero potuto fermarlo e lo hanno fatto passare e ora vanno in TV a dire che l'austerità era un errore. L'UDC (Fini-Casini) e il PD hanno votati compatti per il Fiscal Compact e non sono nemmeno pentiti o lo criticano e sono quindi i peggiori e chi li vota è un povero deficiente. I partiti, di destra o sinistra, da votare sono quelli che hanno votato contro perlomeno al Fiscal Compact e nel caso di partiti nuovi, che quindi non avevano deputati in grado di votare, quelli che dicono chiaramente di essere contrari, contro all'austerità e per ridurre le tasse. In pratica quindi, se ti preme che l'economia italiana non collassi, devi votare tra i partiti esistenti la Lega perchè è l'unica che ha votato contro e tra quelli nuovi il M5S. Oscar Giannino no, perchè si dichiara per il MES, glissa sul Fiscal Compact ed è per il pareggio di bilancio. Rifondazione-Ingroia no perchè parlano d'altro (e i loro deputati si sono astenuti). Lo so che ci sarebbero tante altre cose, ma qui è l'economia che conta. ------------- Se volete fare qualcosa di utile e che non vi costa molto tempo e sforzo, prendete questo articolo riassuntivo (o scrivetene uno analogo voi o trovatene un altro) e copiatelo e incollatelo quando avete dieci minuti di tempo su qualunque forum di qualunque sito, da quelli dell'Espresso o Corriere a quelli di wallstreetitalia o Yahoo o sui siti dei partiti o qualunque altro sito e forum che conoscete da quello dei farmaciti a quelli di caccia e pesca.

L'investimento più eccitante del 2012 - GZ  

  By: GZ on Venerdì 30 Dicembre 2011 18:50

Prima che termini il 2011 occorre introdurre qui l'investimento forse più eccitante per il prossimo anno : il Pollo in Asia. Va premesso che è già stato l'investimento più eccitante del 2010 e 2011, se guardi il grafico sotto come un esempio del tipo di titolo di cui si parla da 400 è salito a 5.000 e rotti e ora è sui 4.000 quando l'oro da 700 è salito a 1.800 e ora è sui 1.600. Il boom non è finito perchè, in estrema sintesi, ^in India, Pakistan o Indonesia mangiano da 2 a 5 kg a testa e possono salire verso i 30-40 kg dei paesi del medio oriente più benestanti#http://www.themeatsite.com/articles/974/global-poultry-trends-rising-human-population-and-per-capita-consumption-in-asia-boost-total-chicken-demand^, visto che i musulmani non mangiano maiale, il vitello costa sempre il triplo e il tenore di vita sale Alcuni dati: 1) il consumo di carne di pollo nei maggiori paesi del sud-est asiatico va da 1 a 5 kg pro capite (india, pakistan, indonesia...) e anche negli altri si arriva al massimo a 12 kg, mentre nei paesi arabi più ricchi e in Israele si va dai 40 ai 70 kg procapite 2) dato che il pollo è molto meno costoso del vitello, appena la popolazione abbia un minimo di denaro oltre la sussistenza, nei paesi musulmani dove il maiale è verboten il suo consumo è quello che esplode per primo. Pecora, vitello e pesce possono anche essere preferiti dalle culture locali in alcuni casi e in parte, (vedi nei paesi arabi agnello e pecora e in indonesia, malesia e filippine il pesce), ma il pollo costa sempre, salvo che in alcune zone di pesca, almeno un terzo di meno di qualunque altro alimento proteico 3) la produzione di pollame è quella che si può ^industrializzare in stile americano#^ più facilmente di tutte rispetto a vitello, maiale, pesce e il resto e una volta introdotte le orribili fabbriche di polli industriali, (coi capannoni dove i polli sono pressati gli uni sugli altri senza quasi muoversi e gli si taglia il becco perchè non si massacrino a vicenda visto che impazziscono) la produzione di pollame decuplica rispetto all'allevamento tradizionale e i costi si riducono a 1/5 del pollo allevato tradizionalmente. ^Negli Stati Uniti dal 1900 la produzione è aumentata di più di 100 VOLTE, lo stock di pollame in America è di 2 miliardi di polli#http://www.epa.gov/agriculture/ag101/poultrybackground.html^. Nel 1900 il pollo era un piatto solo per la domenica e non per tutti, oggi costa meno della Pepsi ed è ovunque. Una volta che la produzione industriale di pollame prenda piede, diventa l'alimento proteico animale a buon mercato per eccellenza 4) Allo stesso tempo però, quando i produttori di pollame in stile industriale cominciano a raggiungere delle masse critiche di produzione di scala, dell'ordine dei 300 milioni di polli all'anno, arrivano a dominare il mercato completamente, sul modello di quello che è successo in America con le varie Conagra, ^Tyson Food#http://www.tyson.com/^, IBP, Pilgrim.... Nella produzione di carne industriale a ciclo integrato i primi due o tre produttori che si impongono arrivano a controllare tutto, la produzione di mangimi, i produttori locali a contratto, i i trasporti, logistica e macellazione e eliminano velocemente coi loro costi bassissimi la concorrenza. Hai un processo per cui si creano dei semi-monopoli per cui riescono a mantenere i profitti e margini grazie alla dimensione di scala e al dominio di tutta la filiera. Inoltre il pollame a differenza della carne di vitello non ha, per ragioni ovvie, un grosso mercato di export-import, prevalgono quasi sempre le produzioni in loco per cui non devi temere molto la concorrenza esterna. Senza contare che in Asia non hanno problemi a mettere tariffe MORALE: INVESTIRE NEI MAGGIORI PRODUTTORI DI POLLAME NEL SUD-EST ASIATICO (qui un esempio di un titolo azionario di un mega produttore di pollame asiatico salito da 200 circa nel 2007 (prima della crisi!) a 5.600 nel 2010. Dal 2007 è salito di 25 volte, 1000 dollari diventavano 25mila dollari. Ora ha corretto sui 3.800 per cui dal 2007 anche con questa correzione è sempre 15-20 volte sopra i prezzi di borsa del 2007 (non rivelo il nome e simbolo perchè è ^un idea super-segreta che ovviamente si vende a caro prezzo#http://www.cobraf.com/abbonati/trading.php?type=ce&id=37840#37840^... Prego notare che nel parlare di questo investimento, a differenza di altri, ci si basa anche su un solido background tecnico, perchè qui alleviamo circa quindici polli, per averne le uova. Non si esagera nel dire che le idee di investimento sul pollame in Asia che stanno venendo fuori sono da sole una ragione sufficiente per abbonarsi)

Se creano moneta la resa dei conti è rimandata - GZ  

  By: GZ on Venerdì 30 Dicembre 2011 13:42

Come dice sul suo stesso sito ^la Banca di Inghilterra, non c'è abbastanza moneta ora#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=5070&reply_id=328153#328153^. Se quindi fanno anche in Europa una politica "...disegnata per iniettare moneta nuova direttamente nell'economia, in risposta ad un calo della spesa da parte di imprese e famiglie... perchè non c'è abbastanza denaro nell'economia.." allora la resa dei conti è rimandata. Rimandata di qualche mese. La politica di iniettare direttamente moneta creata apposta, dal niente, dalle banche centrali è necessaria ora e come si è visto nel 2009 e 2010 a qualcosa serve specie per i mercati finanziari. Per questo motivo ora non sarei negativo Purtroppo andrebbe accoppiato con la cancellazione di buona parte del debito eccessivo accumulato. In Europa ^le banche hanno 30 mila miliardi di debiti, di finanziamenti vari che devono trovare perchè i depositi coprono solo 22 mila miliardi#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=4626&reply_id=323896#323896^ e hanno 54 mila miliardi di bilancio. Gli Stati hanno 17 mila miliardi di debiti e le famiglie circa 10 mila miliardi se includi l'Inghilterra. Se cancelli del debito, tramite default parziali, questo porta ovviamente al fallimento dellle banche, con i loro azionisti azzerati e i loro obbligazionisti che perdono un -50% o -60%. Cioè i bonds di BNP, Unicredit, Societe Generale, Deutsche Bank, Santander, RBS, UBS, Dexia, ING, Intesa,MPS, Commerzbank... dai livelli attuali che variano da quotazioni di 70 a 85 dovrebbero crollare giù a 50 o 40. Questo perchè ^ora le banche non trovano più chi gli presta i soldi#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=4860&reply_id=324066#324066^ senza garanzie. Ci sarebbero insomma perdite di centinaia di miliardi per chi detiene obbligazioni delle banche il che creerebbe uno sconquasso sui mercati finanziari. La lobby e gli interessi finanziari, concentrati appunto nelle banche (e che pagano o assumono politici e alti funzionari...) non permettono di cancellare dei debiti. Per cui dovresti iniettare moneta per sostenere l'economia e allo stesso tempo anche iniettare moneta per comprare titoli di stato e iniettare moneta per comprare e sostenere il debito delle banche. Ma allora dovresti creare dai 5.000 miliardi di euro ai 10.000 miliardi e questo non è possibile come dimensione, hanno creato circa 1.600 miliardi finora alla BCE e promettono sempre di ritirarli appena possibile con i tedeschi e olandesi nervosi e spaventati Ma se anche per un caso i governi decidessero di creare moneta su una scala enorme, se non cancelli dei debiti rimarrai schiacciato dagli interessi composti che si accumulano su un totale di 60 mila miliardi circa di debiti, degli stati, delle banche e imprese e famiglie in Europa. Fino a quando l'elite finanziaria continua a imporre che si sacrifichi l'economia per rimborsare tutti i debiti anche quando sono insostenibili non c'è soluzione e tramite un alternarsi di ^inflazione, depressione, crac e default probabilmente un 30 o 40% della ricchezza attuale degli italiani sparirà#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=3011&reply_id=327990#327990^. Puoi avere una svalutazione del -30%, un default parziale dei BTP del -25% e una depressione economica con un -10% del PIL nei prossimi anni E forse si può pensare che fosse davvero ^proprio una trappola dall'inizio#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=869&reply_id=321233#321233^

Si rischia di guadagnare con i BTP e i bonds delle banche - GZ  

  By: GZ on Venerdì 30 Dicembre 2011 01:02

Stock: BTP 10 anni

C'è la sensazione che ci sia da fare dei soldi ora comprando BTP, con scadenze dai tre anni in su e anche, scusate la parolaccia, bonds bancari, obbligazioni di Banca Intesa, Banco Popolare e persino Unicredit e MPS. La logica è identica a quella del febbraio-marzo 2009, quando chi ha comprato bonds delle banche a quotazioni di 60 o 70 sia in America che in Europa ha fatto soldi perchè il Tesoro e la FED USA li avevano in pratica garantiti con soldi pubblici. Da marzo 2009 a fine 2009 i bonds delle banche tornarono tutti verso 100. Se ricordate ^avevo anticipato l'11 novembre che questa era la soluzione suggerita da George Soros#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=6063&reply_id=321221#321221^ e guarda caso sembra ora stia passando (non è passata del tutto eh ...) In novembre Passera-Monti hanno garantito senza farsi notare le obbligazioni bancarie e in più come si è visto e discusso, da inizio dicembre fino al 22 alla BCE Draghi, i francesi con la collaborazione degli americani ^hanno finalmente aggirato in tedeschi e gli olandesi con una serie di giochi di prestigio#http://www.cobraf.com/blog/default.php?topic_id=5744&reply_id=328019#328019^. Hanno continuato sempre a negare ("...non monetizziamo, non stampiamo moneta..."), ma hanno intanto sparato la prima botta di finanziamento all'1% fino al 2015 e SENZA LIMITIdelle banche europee. E' stata solo una prima botta di 490 miliardi, che dato il pessimismo nero del mercato non ha avutoi effetti clamorosi, ma se guardi bene i rendimenti dei titoli di stato spagnoli si sono dimezzati e quelli dei titoli di stato italiani a scadenze sotto i due anni pure. I BTP con scadenza più lunghe sono ancora da 25 a 30 punti sotto i livelli di inizio anno e i bonds delle banche pure per cui ^qui puoi avere una speculazione#http://www.cobraf.com/abbonati/trading.php?type=ci&id=37844#37844^ che funziona Nel nostro caso il gioco è meno facile che nel 2009 coi bonds bancari perchè allora gli stati non avevano problemi di eccesso di debito e adesso garantendo da parte dello Stato italiano i bonds delle banche Passera-Monti hanno aggravato di colpo la situazione del bilancio dello stato. Le banche stanno dal 2010 comprando titoli di stato, anzi li comprano quasi solo loro, per cui ^i governi hanno bisogno che le banche li finanzino e a loro volta però le banche hanno bisogno che i governi diano loro soldi. Sembra un gatto che si morde la coda#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4626&reply_id=327697^, un meccanismo circolare ? Perchè lo è ! Sono miliardi che vengono creati dal niente e girano avanti e indietro nel circuito finanziario e bancario senza quasi toccare l'economia reale. Questo gioco non può essere ripetuto troppe volte perchè poi crolla tutto, ma forse un altra volta riescono a giocarselo per fare qualche altro miliardo prima del crac finale Inoltre il gioco è molto più pericoloso perchè ^di fatto siamo ora nel 2012 al quarto anno di Depressione economica#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=6355&reply_id=328219#328219^ nella maggior parte dei paesi occidentali (eccezioni solo in nord-europa, canada ed australia). I governi, le banche centrali e la lobby finanziaria cercano di ripetere il gioco del 2009 che consiste nel garantire coi soldi pubblici i creditori in toto. Stanno facendo sputare sangue alle economie deboli come Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna ed Italia perchè ripaghino fino all'ultimo euro i debiti, ma nel 2009 bastava creare moneta, ora c'è anche da dare le stangate fiscali che fiaccano economie che lentamente si avvitano in una Depressione Quindi ? Penserei che il gioco riesca anche questa volta, perchè questa è la gente che comanda nel nostro mondo, ma funzioni a metà, per cui invece di rimbalzarti da 70 a 100 ad esempio ti rimbalzino della metà (e poi arrivi il crollo)

la rivoluzione in economia sui siti internet - GZ  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2011 12:27

L'^Economist#http://www.economist.com/node/21542174^ di questa settimana dedica una lunga inchiesta alla "Teoria moderna monetaria" (MMT) e agli altri due approcci alternativi all'economia ufficiale che sui siti internet la stanno demolendo. Da quando è scoppiata la Grande Crisi Finanziaria la discussione vera sull'economia è uscita dalle università e dalle riviste accademiche e si è trasferita sui siti internet e la teoria insegnata nelle grandi università USA è stata criticata radicalmente costringendo anche i grandi professori delle università di Harvard o Chicago a difendersi su internet. (Persino ^la Federal Reserve nella di novembre ha discusso una politica, il "Nominal GDP" che è stato inventata su dei blog#http://www.bloomberg.com/news/2011-11-29/for-fed-ngdp-could-spell-more-economic-stability-ramesh-ponnuru.html^ di economia negli ultimi due anni) ------------------------------------ 31 Dicembre 2011, The Economist ^"Rivoluzione nell'Economia dai Blog#http://www.economist.com/node/21542174^ La crisi e i blog hanno aperto la teoria economia tradizionale ad un attacco radicale" (adattato e tradotto dall'Economist) St Croix, una delle US Virgin Islands, è un posto lontano nei Caraibi.E' l'ultimo lembo degli Stati Uniti verso est. ^Warren Mosler#http://www.warrenmosler.com/^, ha avuto successo come investitore in bonds italiani, giapponesi ed americani ammassando alcune centinaia di milioni, ha creato una ^casa automobilistica innovativa#http://moslerauto.com/^ per auto da corsa, ed è anche un economista idiosincratico. Si è trasferito a St. Croix nel 2003 per usufruire di un trattamento fiscale ospitale e un clima clemente e dalla sua postazione alla periferia degli USA Mosler campiona una dottrina alternatica dell'economia: chiamata "Teoria moderna monetaria" (MMT). 1) Mosler e gli altri della ^MMT sostengono che, dato che la moneta di carta o elettronica è una creatura dello stato, i governi godono di maggiore libertà finanziaria nel gestire i loro deficit di quello che si ammette#http://moslereconomics.com/^. Le autorità fiscali sono liberi di spendere tutto ciò che è necessario per rilanciare le loro economie e ripristinare posti di lavoro perduti. Possono spendere senza prima raccogliere le tasse, possono prendere in prestito senza timore di default. I ministri delle Finance non hanno bisogno di rannicchiarsi impauriti e chiamare aiuto quando il mercato vende i loro bonds e le agenzie di rating li degradano. In realtà, i governi non devono perdere tempo con i mercati obbligazionari e possono semplicemente ignorarli. 2) Gli economisti della MMT non sono le uniche persone che dicono ai governi impantanati in seguito alla crisi finanziaria globale che avrebbero potuto rendere le cose migliori se si fossero liberati delle vecchie inibizioni. I "Monetaristi di mercato" favoriscono maggiore audacia nel campo monetario. Una politica Monetaria restrittiva aveva causato la Grande Repressione degli Stati Uniti, sostengono, e una politica monetaria espansiva la può risolvere. Non credono che sia il governo federale che può o deve salvare l'economia, perché credono che la Federal Reserve può farlo. 3) La scuola "austriaca" di economia, che affonda le sue radici al 19° secolo di Vienna, è più severamente pre-freudiana: più inibizioni, restrizioni e disciplina, non di meno, è la sua ricetta. I suoi seguaci credono che una parte delle sofferenze dell'economia siano necessarie, una conseguenza inevitabile di eccessi del passato. Non credono che la Federal Reserve può salvare l'economia. Cercano invece di salvare l'economia dai guai causati dalla Fed. Queste tre scuole di pensiero macroeconomico si differenziano per il loro pedigree, le loro credenze e la loro capacità di persuasione e le loro prospettive. Ma hanno anche molto in comune. Stanno ora di colpo prosperando sul scia della disillusione di massa con l'economia ufficiale accademica, a volte definita come "neoclassica" e a volte neo-keynesiana che domina in tutte le facolta da Princeton a Harvard, a Chicago al MIT a Yale, Columbia e poi viene replicata nelle facoltà di economia di Roma, Milano, Madrid o Londra o Rio o Mexico City. L'economia ufficiale di Harvard, Chicago e New York dichiarava che l'economia sarebbe cresciuta costantemente se le banche centrali mantenevano l'inflazione bassa e stabile, assieme ad un espansione fiscale moderata in un contesto di globalizzazione economica e di deregolamentazione finanziaria in cui le banche cartolarizzavano il debito e lo moltiplicavano gestendolo con derivati sofisticati. Gli economisti di New York e Chicago come Greenspan, Larry Summers, Bernanke e i loro colleghi non vedevano motivo di preoccupazione nel boom immobiliare e del debito globale perchè per loro crediti e debiti si compensavano e il mercato finanziario globale aggiustava gli squilibri da solo. Dopo il crac del sistema bancario occidentale del 2008-2009 che si è esteso ora anche a diversi stati sovrani la credibilità dell'economia ufficiale è a pezzi e viene attaccata ogni giorno su internet (anche se nelle grandi università e presso le riviste americane di economica che contano non vieni assunto, non ricevi una borsa di studio e non riesci a pubblicare niente se non sostieni la teoria ufficiale) L'Economia, forse più di ogni altra disciplina, viene ora ridiscussa ogni giorno sui blog internet con gusto. Figure importanti, come Paul Krugman e Greg Mankiw si sono messi a pubblicare e discutere anche con il grande pubblico on-line da anni, un pubblico tra cui molti sono loro coetanei economisti di università marginali che vengono all'attacco. La crisi ha reso l'istituzione accademica irritabile e vulnerabile. Economisti altamente accreditati ora pubblicamente s sbeffeggiano reciprocamente e si accusano di ignoranza e stupidità. La crisi finanziaria e la perdita di credibilità dell'economia accademica di New York e Harvard ha creato un varco per i membri della disciplina fuori dal grande giro accademico che lavorano in università alla periferia dell'impero o anche fuori dal circuito accademico. Nella blogosfera chiunque può essere ovunque si trovi, come recita il titolo del ^blog di Warren Mosler, "Il centro dell'Universo"#http://moslereconomics.com/^. In un mondo afflitto dal dubbio e dalla delusione, ci sono grandi opportunità per coloro che portano avanti le proprie convinzioni fino alle loro logiche conclusioni. Le politiche "keynesiane" di stimolo fiscale non funzionano ? Si può fare di più di questo, dicono quelli della MMT. I monopoli delle grandi banche e il cartello delle banche centrali sono un problema? Poi sbarazzarti del monopolio della banca centrale nel fissare il prezzo del credito e l'offerta di moneta del governo, dicono gli "austriaci". Nel contesto della patetica risposta alla crisi attuale degli economisti, le idee offerte da queste scuole molto differenti assumono una forma simile nella ricetta di fondo: che i politici sono troppo preoccupati di cose come i deficit pubblici o la deflazione che sono in realtà falsi problemi e sprecano le risorse dietro a dei fantasmi. La Scuola Austriaca non vede lo spauracchio di deflazione, la paura della quale spinge le Bance Centrali a pompare moneta e gonfiare le bolle speculative. I "Monetaristi di Mercato", diametralmente opposti, veda la paura esagerata dell'inflazione come priva di senso. E per la "Teoria moderna monetaria" l'economia sta ricevendo un aiuto insufficiente dallo stimolo fiscale a causa del timore superstizioso dei governi di una fantomatica insolvenza dello stato (Grecia, Irlanda, Portogallo, Italia...). L'esempio più chiaro del potere dei blog come un modo per ottenere spazio e attenzioneper idee che erano marginali nelle grandi università è ^"TheMoney Illusion ", un blog di Scott Sumner di Bentley University#http://www.themoneyillusion.com/^, a Waltham, Massachusetts. Sulla scia della crisi finanziaria il prof Sumner, un sostenitore del "monetarismo di mercato", sentiva di avere qualcosa da dire, ma nessun grande speranza di essere ascoltati presso le grandi riviste americane di economia E così il 2 febbraio 2009 ha iniziato un blog. Non era, ha ammesso, un "blogger naturale", vale a dire i suoi post erano lunghi, ben argomentati e autoironici ("mi considero solo un economista eccentrico in una piccola scuola di periferia che prendendo che spara da bordo campo"). Ma ha attirato commenti intelligenti e documentati e ha risposto ogni settimana su questo livello, per cui ad es il 25 febbraio, si è guadagnato un collegamento da Tyler Cowen, professore alla George Mason University, il cui "Marginal Revolution" blog è ampiamente rispettato e un mese dopo il numero uno di Harvard, Paul Krugman gli ha dedicato un breve post per rispondere alle sue critiche mostrando che lo leggeva Essere notato dal prof. Krugman è una grande cosa per un blogger, tutti gli attuali critici eterodossi fanno attenzione a Krugman, con quelli della MMT che pullulano nella sezione commenti del Blog di Krugman sulNew York Times e gli "austriaci" che lo sfidano a tavole rotonde. Più Paul Krugman lotta con loro, più attenzione queste scuole alternative raccolgono, una relazione che lo ha reso diffidente. "Metterò collegamenti sul web a qualsiasi lavoro che trovo illuminante" scrive Krugman. "ma metto un collegamento a lavori che credo profondamente sbagliati solo se provengono da qualcuno che ha già un seguito." Altrimenti ", perché dargli una piattaforma per farsi notare?" Il Blog di Sumner non solo ha rivelato il suo "monetarismo di mercato" al mondo in generale ("Non posso andare in qualsiasi parte del mondo dell'economia ... senza sentire ora il suo nome", dice il il prof Cowen), ma ha riunito assieme come economisti, molti dei quali in piccole scuole ad una certa distanza dal centro dell'universo economico di Harvard e New York, che, che non si erano accorti che c'erano altre persone pensarla allo stesso modo hanno. Non avevano una "casa istituzionale" importante come riviste e accademia e non avevano una massa critica sui media. Il blog ha fornito uno e l'altro. Lars Christensen, economista presso una banca danese, SaxoBank, che si avvicina al "monetarismo mercato", dice che è la prima scuola di pensiero economico nata in pratica nella blogosfera, senza le rivieste accademiche e i papers universitari, solo tramite post, contro-post e commenti che sostituiscono la pubblicazione del "paper" visionato e filtrato dagli editor e da un comitato di colleghi presso le rivste più affermate americane. Questo collegio invisibile di blogger si concentra prima sul livello di spesa per i prodotti domestici: la produzione interna degli Stati Uniti, valutata ai prezzi che la gente paga per acquistarli. Questo è ciò che gli economisti chiamano il valore "nominale" del PIL (NGDP), al contrario di PIL "reale" che viene sempre citato e che sottrae gli effetti dell'inflazione stimata dal governo. Questi economisti pensano che la banca centrale dovrebbe promettere di tenere il NGDP in crescita regolare, diciamo, un +5% all'anno. Tale crescita potrebbe crearsi perché si comprano più beni e servizi (crescita "reale"), o perché i prezzi sono più alti (inflazione). La "disinibizione" del prof Sumner è quella di incoraggiare la Fed a non curarsi quale dei due prevalga Le banche centrali fissano obiettivi per rendere credibili le loro valute e le loro politiche prevedibili da parte del mercato e le imprese. L'obiettivo per molte è quello di mantenere i prezzi al consumo aumenta del 2% di un anno o giù di lì. Per questi ultimi decenni hanno in gran parte avuto successo a stabilizzare l'inflazione, ma nella crisi attuale sono stata sorprendentemente incapaci di stabilizzare l'economia. In America il PIL nominale è crollato nel 2009 del -11% sotto il suo livello pre-crisi del 2007 e rimane un -8% anche ora sotto il livello: parliamo di quello che la gente compra al prezzo che effettivamente paga, la spesa in dollari includendo quindi l'inflazione I monetaristi di mercato sottolineano che il loro obiettivo di +5% è in linea con l'inflazione di circa il 2%, a condizione che l'economia cresca a circa il 3% l'anno, la media massima per gli anni pre-crisi. Se la crescita è rallentata all'1%, l'inflazione dovrebbe essere però permanentemente più elevata, pari al 4%. Se la produzione cede per un anno e in recessione hai un -1% ad es l'inflazione potrebbe salire temporaneamente sopra al 5%. Ma quando la crescita torni alla normalità, l'inflazione dovrebbe retrocedere. Nel perseguire questo obiettivo, la banca centrale utilizzaerebbe molti degli stessi strumenti oggi: abbassare i tassi di interesse a breve termine e, quando questo raggiungano lo zero, aumentare il "NGDP" stampando nuovo denaro per acquistare altri beni (ad esempio, "quantitative easing"). E la creazione stessa di questo bersaglio da raggiungere di un NGDP che cresce del +5% annuo renderebbe tale intervento più efficace, dice Sumner. Se la gente si aspetta che la banca centrale farà tornare la spesa ad un percorso di crescita del 5%, la loro psicologia contribuirà a farlo realizzare. Le imprese assumeranno, fiduciose che le loro entrate si espanderanno, la gente aprirà il portafogli, non temendo più tanto di perdere il posto di lavoro. Quelli che accumulano denaro per paura dell'incertezza e della crisi lo spenderanno o investiranno, perché sanno che la produzione e i prezzi saranno più elevati in futuro. Una vera soluzione Se il "bersaglio del +5%" non viene creduto però, la Fed dovrebbe fare tutto il necessario per colpirlo. Questo potrebbe includere "massicci" acquisti di asset, su una scala più grande di ogni altra cosa ancora provata dalla Fed o la Banca d'Inghilterra. Anche allora, la gente potrebbe rifiutarsi di spendere, o le banche potrebbero anche rifiutarsi di prestare soldi Ma ci sono modi per convincere la gente a spendere, dicono i "monetaristi di mercato" come Bill Woolsey di Cittadel, un collegio militare in South Carolina. La Fed potrebbe imporre una tassa sulle riserve bancarie, lasciando alle banche di imporre un tasso negativo di interesse sui depositi dei loro clienti. Questo potrebbe servire all'inizio semplicemente a far riempire i materassi e le cassette di sicurezza perchè la gente toglierebbe i soldi dai conti bancari. Ma alla fine, invece di accumulare moneta, alla lunga tornerebbero a spendere e investire, spinendo su i prezzi e, con un poco di fortuna, incoraggiando la produzione. Grazie soprattutto alla campagna del prof Sumner, un numero crescente di economisti tradizionali, tra cui anche il famoso Paul Krugman ora favorisce la politica di guardare all'obiettivo di un +5% del NGDP,cioè del PIL nominale, inclusa inflazione. Nel corso della riunione di novembre del comitato per la politica della Fed, Bernanke e soci hanno discusso i pro e contro di una tale mossa, cosa notevole per un idea che era marginale solo un paio di anni fa. Non è, però, ancora passata. Alcuni membri del comitato della FED temono che il passaggio a un nuovo regime potrebbe "dare un rischio a lungo termine di far salire le aspettative di inflazione". Se all'inflazione viene permesso di salire al 5%, ad esempio, la gente potrebbe pensare che i salari salgano in modo permanente del 5% e impostare le sue rivendicazioni di conseguenza. Per mostrare la sua determinazione a non far esplodere l'inflazione, la Fed dovrebbe quindi limitare la crescita e i costi di dimostrare la sua serietà potrebbe annullare i vantaggi del nuovo regime I Blog sono serviti bene al prof Sumner bene, sia come mezzo di espressione che come sede per attirare assieme un "partito" di colleghi che la pensano in modo simile. Ma i blog non sono l'unico modo per promuovere idee non ortodosse. Per aiutare a diffondere il vangelo della Teoria Monetaria Moderna, il signor Mosler corse come indipendente con una sigla "Tea-Partito Democratico" al Senato nel 2010 nel Connecticut, suo stato natale. La sua convinzione che l'America è "iper-tassata in modo grottesco" è quella che anche il movimento "Tea Party" condivide. La sua altra convinzione che la paura di insolvenza dello Stato è un miraggio e che si può creare moneta addizionale da parte dello stato però contrastava con gli slogan degli attivisti sul bilancio in pareggio emendamenti. La sua campagna non ha raggiunto con successo elettorale. Mosler ha sostenuto che un paese con una propria banca centrale è in grado di generare una quantità "elastica" di moneta quando è necessario e però è anche in grado di garantire la domanda per questo denaro richiedendolo come pagamento per tasse. Questo da allo stato la capacità di spendere senza preoccuparsi di andare in rovina, può sempre pagare i suoi conti, perché si stampa il materiale con cui vengono pagate le sue bollette. Le conclusioni politiche la MMT trae da questa devono molto al Abba Lerner, il "profeta militante" di John Maynard Keynes . Lerner credeva i governi dovrebbero giudicare la loro politica fiscale dai suoi risultati, il suo impatto economico sui posti di lavoro e l'inflazione e ignorare qualsiasi problema di deficit che potrebbe derivarne. I governi dovrebbero cercare di occupazione elevata e prezzi stabili, così come la Fed oggi. Ma invece di fare affidamento sulla politica monetaria per raggiungere questi obiettivi, devono usare la politica fiscale. Se la spesa privata è troppo elevata e spinge verso l'alto i prezzi minacciando l'inflazione, il governo dovrebbe aumentare le tasse o tagliare la spesa stessa. Se, invece, la spesa privata è troppo debole, mettendo a repentaglio posti di lavoro, il governo dovrebbe tagliare le tasse o aumentare la spesa stessa. Fin qui, sembra tutto keynesiano. Ma la maggior parte dei keynesiani, ansiosi di apparire "fiscalmente responsabili", dicono che i deficit di bilancio in periodi di crisi dovrebbero essere compensati da avanzi nei momenti favorevoli, mantenendo il livello del debito pubblico entro un limite % del PIL e la Unione Europea ha basato tutta la sua politica su questi "parametri di Maastricht". Lerner ha ammesso che questo potrebbe non essere possibile, perchè la spesa privata potrebbe essere cronicamente debole e in tal caso, il governo dovrebbe funzionare con deficit cronici, aggiungendo continuamente al debito nazionale. Lerner non vedeva questo come un problema insormontabile, anche se ha riconosciuto che molti altri erano "facilmente spaventati dalle fiabe delle conseguenze terribili del deficit". Una delle ragioni di questa straordinaria tolleranza verso il debito pubblico è la semplice macroeconomia. Se le imprese, le famiglie e il resto del settore non governativo collettivamente si rifiutano di spendere tutto quello che guadagnano, devono finire per prestare quello che risparmiano a qualcun altro. Non possono collettivamente prestarsi di più gli uni agli altri di quello che prendono in prestito. Quindi devono prestare al governo, visto che l'economia è fatta di due settori, privato e pubblico. Un deficit di spesa e investimenti privati crea sia la necessità dello stimolo fiscale e una richiesta simultanea di un incremento dlle passività dello Stato, che ogni stimolo fiscale comporta. Alla fine, ha sostenuto Lerner, il pubblico accumulerebbero tanto di questo debito pubblico governo che si sentirebbe abbastanza ricco per tornare a spendere ancora una volta, risparmiando al governo la necessità di ulteriore stimolo fiscale. Cosa succede se il pubblico si rifiuta di spendere, ma anche disprezza ed evita i titoli di stato, per paura forse di default ? (CASO DELL'ITALIA ATTUALE !) Questo può essere evitato, secondo la MMT, perché il governo può stampare i soldi che questi titoli di stato promettono di pagare. Tale risposta porta agli incubi di iperinflazione della Repubblica di Weimar, o lo Zimbabwe. Ma la MMT sostiene che quei regimi ricorrevano alla stampa di moneta un modo per impadronirsi di più risorse rispetto a quelle che il settore privato era disposto a cedere. Cioè alla fine il governo e il settore privato combinati volevano comprare più beni e servizi di quelli che l'economia poteva produrre. Nello schema di Lerner, creare moneta serve un ruolo diverso. Dà al settore privato qualcosa a cui aggrapparsi, se è in una situazione in cui non vuole spendere. Creare S moneta non è un modo per aumentare il deficit. E 'semplicemente un modo alternativo per finanziare un deficit di una data dimensione, grande abbastanza per mantenere l'occupazione in uno, ma non troppo grande da far salire l'inflazione Questa noncuranza verso il debito ovviamente apre le politiche di Mosler (che egli chiama "economia della moneta elastica") a critiche. Ma l'applicazione di questa teoria gli ha fatto fare un sacco di soldi. Mosler ha fatto un utile di oltre 50 milioni di dollari per il suo fondo e i suoi clienti quando ha acquistato in Italia le obbligazioni di lire nei primi anni 1990, quando invece quasi tutti gli eminenti economisti erano allarmati dal pericolo di default dell'Italia. Nel 1996 li ha guadagnato oltre 100 milioni di dollari, comprando bonds giapponesi che il governo aveva emesso e che erano sostenuti dalla pura creazione di moneta che avrebbe dovuto essere inflazionistica e quindi avrebbero dovuto crollare di prezzo. Invece sono saliti. E la sua banca ha avuto ritorni sul capitale superiore al 10% mensile nel 2011 in gran parte con l'acquisto di buoni del Tesoro americano, scommettendo contro gli investitori come il celebrato Bill Gross di Pimco, il fondo più grande del mondo obbligazionario, che ha venduto al contrario i Treasury bond nel suo fondo all'inizio del 2011, prima di riconoscere poi di essersi sbagliato Nella visione del mondo della MMT, la politica fiscale viene ad assomigliare alla politica monetaria. Quando il Tesoro spende, si aggiunge all'offerta di moneta in circolazione. Quando aumenta le tasse, si ritira della moneta dalla circolazione. Quindi, per la MMT perchè la politica economica funzionai i responsabili di bilancio devono essere pronti ad stringere (ridurre la spesa e aumentare le tasse) una volta che la domanda è stata riportata a livelli sostenuti e l'inflazione minaccia di salire e anche essere credibili nel loro impegno a farlo. In caso contrario, si auto-realizzano le aspettative di inflazione che si radicano poi nei comportamenti di imprese e famiglie, come hanno fatto nel 1970. Quel periodo di stagflazione ha dimostrato la necessità di lasciare stabilizzazione macroeconomica ai tecnocrati nelle banche centrali e Tesoro, che devono essere sensibili alle notizie economiche e non rispondere solo alle richieste politiche. ^(.... continua qui)#http://www.economist.com/node/21542174^

la Banca di Inghilterra dice che "non c'è abbastanza moneta" - GZ  

  By: GZ on Martedì 27 Dicembre 2011 19:37

La Banca di Inghilterra ha sul suo sito una ^presentazione grafica che spiega al cittadino comune#http://www.bankofengland.co.uk/education/inflation/qe/video.htm^ questo famoso "Quantitative Easing" che in italiano è intraducibile ("facilitazione quantitativa" ?), ma anche in inglese perchè questa espressione non è mai esistita fino a tre anni fa. La Banca di Inghilterra nel video getta la maschera, Quantitative Easing è ".. nuova moneta ... che la Banca (di Inghilterra) crea in modo elettronico" (...^is new money... that the Bank creates electronically...")#http://www.bankofengland.co.uk/education/inflation/qe/video.htm^. E spiega nel video perchè è necessario ora creare moneta da parte dello stato : dato che la domanda delle imprese e famiglie è crollata bruscamente, occorre iniettare direttamente moneta nell'economia, ^creando moneta, in modo elettronico... perchè "there is not enough money in the economy"#http://www.bankofengland.co.uk/education/inflation/qe/video.htm^ NON C'E' ABBASTANZA DENARO NELL'ECONOMIA E' un concetto semplice e logico. Ed è la MMT (Modern Monetary Theory) applicata in pratica (senza ammetterlo), ^la Banca di Inghilterra segue la MMT come noi e Paolo Barnard#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4831&reply_id=327704#327704^. Ma allora perchè tutti i media usano un termine incomprensibile come "Quantitative Easing", perchè la maggioranza dei commenti di esperti sono scettici o negativi a riguardo, perchè la BCE è restia a farlo, perchè sfottono lo "stampare moneta", ^perchè agitano lo spettro dell'inflazione di Weimar#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=3144&reply_id=328082^, perchè in Italia dove pure NON C'E' ABBASTANZA DENARO NELL'ECONOMIA facciamo delle manovre che tra quella di luglio di Berlusconi e questa di Monti tolgono all'economia 70 miliardi di euro peggiorando ulteriormente la situazione ? Se la Banca di Inghilterra mette un video per spiegarti in parole semplici che bisogna iniettare moneta, creandola elettronicamente, perchè "there is not enough money in the economy" perchè quasi tutti gli esperti raccomandano a noi italiani di fare il contrario, sottraendo con le stangate circa 70 miliardi di euro alla nostra povera economia ? Forse perchè il denaro che crea elettronicamente la Banca di Inghilterra è gratis, non porta interessi, ^è denaro creato per sostenere l'economia quando occorre, ma senza far pagare interessi#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4254&reply_id=326241#326241^. Evidentemente si vuole offuscare questo semplice concetto: NON C'E' ABBASTANZA DENARO NELL'ECONOMIA e quindi lo stato ne deve creare lui, ma gratis. Perchè se invece lo fai creare alle banche con interessi finisci ulteriormente schiacciato dai debiti. Se in Europa non si capisce in fretta questo meccanismo si finisce in una Depressione come quella degli anni '30

Sono le banche ora che devono fare l'ipoteca per avere soldi - GZ  

  By: GZ on Martedì 27 Dicembre 2011 02:55

sempre nell'ottica di educare il prossimo gratis... Nessuno ha scritto qui sotto che la banca ha bisogno del consenso del cliente per dare via i suoi soldi sotto forma di mutuo, ovvio, gli verrebbe un infarto e quando si riprende porterebbe via i soldi. Ma la gente intuitivamente non si rende conto che i propri soldi NON sono in banca fisicamente... che se per caso svaligiassero un giorno tutte le filialti di banca intesa troverebbero solo un 5% dei soldi... E' evidente che i soldi depositati in banca sono però usati come pegno, senza dirlo, non formalmente, ma nella sostanza. Questo è il funzionamento di tutto il sistema, tanto è vero che quando la banca centrale vede che le banche erogano più prestiti fornisce loro riserve, prima le banche fanno prestiti e poi cercano di coprirli con riserve addizionali. Che ci siano più o meno depositi non fa differenza per erogare più credito Ma la cosa interessante e nuova è che dagli anni '90 si è espanso talmente il bilancio delle banche occidentali che ora circa metà è coperto da finanziamenti sul mercato,i quali pure erano senza impegnare formalmente niente a garanzia. O meglio, ERA COPERTO, perchè per molte banche europee,come le italiane, il mercato di colpo non presta più soldi e le stesse banche non si prestano tra loro A MENO CHE NON SI FORNISCA UN PEGNO, UN COLLATERALE, UNA SORTA DI IPOTECA, qualche cosa a garanzia Dopo il crac delle cartolarizzazioni dei mutui del 2008-2009 le banche le avevano cedute alle banche centrali in buona parte e si erano allora buttate sui titoli di stato per sostituirle, anche perchè stupidamente Basilea li indicava come rischio zero, tutti inclusi quelli greci (!!) e non impegnavano quindi capitale per le banche Poi da un anno molti titoli di stato come i BTP sono diventati radioattivi e ora SOLO SE HAI DEI TITOLI DI STATO TEDESCHI, INGLESI O AMERICANI da dare in pegno, da ipotecare come dicono, le banche ottengono credito sul mercato. Questo è il motivo dell'enorme domanda di Bund, Gilt e Treasury, vengono usati come ipoteca. Dato perè che ormai non ce ne sono più da dare in ipoteca allora Draghi e la BCE, Passera e Monti hanno 1) creato una garanzia statale, del governo italiano, per i bonds bancari 2) di conseguenza hanno potuto dichiarare che d'ora in poi anche i bonds bancari sono cedibili come garanzia, sono equiparati ai Bund, sono quindi ipotecabili anche loro con la BCE per far ottenere finanziamenti alle banche... In più Monti e Passera si sono inventati un altro barbatrucco: nel decreto si dice che lo stato cederà varie infrastrutture e le banche possono comprarle, poi darle in leasing allo stato e poi cartolarizzarle, poi usare i bonds cartolarizzati portandoli alla BCE comepegno e farsi dare dei soldi. Non scherzo

Esorcizzare il fantasma dell'iperinflazione tedesca - GZ  

  By: GZ on Lunedì 26 Dicembre 2011 23:34

Anche Carlo DeBenedetti, il proprietario di Espresso-Repubblica, CIR e altro concorda con noi. Scrive oggi sul Sole24 ore che ^...nel 2012 l'Italia avrà un crollo del PIL del -3%, che la ricetta Monti-BCE-FMI è sbagliata#http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-12-24/francoforte-colpo-salve-100407.shtml?uuid=AamxyWXE^ e un default parziale sul debito pubblico italiano è inevitabile, se si continua con la politica di Monti e della BCE DeBenedetti ha alcuni difetti, ma è super-intelligente e informato, qui cita il noto pezzo del capo economista di Societe Generale ^"Esorcizzare il fantasma di Havenstein"#http://xa.yimg.com/kq/groups/6548896/2086810489/name/dylan%20grice%20on%20german%20hyperinflation%2011%202011.pdf^. Havenstein era il capo della Reichsbank nel 1923, quando scoppiò l'iperinflazione tedesca che nel giro di un anno annientò i risparmi e il valore del marco in Germania riducendo in media la classe media, creando le famose immagini delle donne che alimentavano la stufa con chili di marchi senza valore, lasciando per sempre traumatizzati i tedeschi riguardo all'inflazione e la moneta. Questo famoso episodio storico di iperinflazione in Germania da allora viene sempre citato come spauracchio contro l'idea che lo stato possa creare moneta. Non è esagerato dire che buona parte della resistenza attuale di Merkel, Schauble e praticamente tutto il popolo tedesco all'idea di monetizzare del debito è legata alla percezione di questa esperienza storica che si tramanda in ogni libro di storia. In realtà la storia vera sarebbe diversa come spiegano quelli di Societe Generale in questo paper e come sa chi legga un poco di più dei giornali E se sempre in Germania, dal 1933 al 1939, ci fu un altro esempio di stato che crea moneta su larga scala, sotto Hjialmar Schacht che creò un boom economico riducendo la disoccupazione dal 25% al 4% in quattro anni senza creare inflazione. Per qualche motivo viene sempre citato il caso del 1923 e Havenstein e mai il caso del 1934 e ^Hjalmar Schacht#http://en.wikipedia.org/wiki/Hjalmar_Schacht^ e il suo capo. Il quale capo per qualche motivo aveva intuito il meccanismo: "Non siamo stati così stupidi da mantenere una moneta basata sull'Oro, di cui non ne avevamo, ma abbiamo invece emesso marchi richiedendo però in cambio l'equivalente in lavoro o beni di un marco..." (^"We were not foolish enough to try to make a currency [backed by] gold of which we had none, but for every mark that was issued we required the equivalent of a mark's worth of work done or goods produced#http://www.webofdebt.com/articles/bankrupt-germany.php^. . . .we laugh at the time our national financiers held the view that the value of a currency is regulated by the gold and securities lying in the vaults of a state bank.") - Adolf Hitler Hitler lo aveva intuito, cancellò in pratica tutti i debiti sia interni che esterni, evitò i mercati finanziari esteri (anche perchè non gli era simpatico per cui non aveva scelta), creò moneta per pagare lavori pubblici ed infrastrutture, mise controlli ai prezzi e nel giro di cinque anni portò la Germania ad un boom che lo rese il politico più popolare del momento. MarioMonti e il resto invece no, sembra che non riescano a leggere nemmeno i grafici qui sotto che DeBenedetti invece guarda e che sono piuttosto chiari: o svaluti e molto, del -30 o -40% o opurefinisci in una depressione simila a quella degli anni '30 con i milioni di disoccupati, il caos e la violenza...fino a quando arriva uno che intuisce il trucco...

il sistema bancario in sintesi - GZ  

  By: GZ on Lunedì 26 Dicembre 2011 18:54

Le banche creano credito e il credito è denaro perchè è potere d'acquisto, storicamente il denaro dai Sumeri in poi è quasi sempre nato come credito, prima è stato creato il credito e poi le varie monete di rame, argento o metallo. Il fatto che il credito a differenza del denaro contante vada restituito con rate ed interessi induce a pensare che non sia denaro perchè "si estingue" quando rimborsi il prestito, ma quando in una società cresce sistematicamente, per decenni, di continuo come è successo dagli anni '70 questo non è ovviamente più vero. Se il credito e il debito totale fosse circa stabile, ad esempio pari al reddito nazionale, allora i crediti che si rimborsano effettivamente compenserebbero quelli che vengono accesi e non creerebbe potere d'acquisto, cioè non aggiungerebbe denaro. Ma quando il debito totale aumenta da 80 a 100 poi 150 poi 200 poi 300% nel corso di due generazioni del reddito nazionale è ovvio che è stato creato denaro ! Una singola banca non crea denaro di per sè staticamente, nel prendere a prestito soldi sul mercato e riceverli dai clienti e prestarli e farseli restituire. Le banche creano denaro come sistema finanziario attraverso il meccanismo del prestare denaro per comprare "asset" e a fronte di asset (azioni, titoli, terreni, immobili...) che vengono dati in pegno, i quali grazie a questo credito si rivalutano e consentono di prestare altri soldi sulla base de loro aumento di valore e così via, dove il valore degli asset che vengono usati come collaterale per erogare credito è alla fine gonfiato dai prestiti stessi precedenti. Cioè le BANCHE CREANO DENARO TRAMITE LO SCHEMA DI PONZI in sostanza. Le banche creano denaro attraverso due tipi di meccanismi: PRESTANO A LUNGO E SI FINANZIANO A BREVE 1) i finanziamenti ed investimenti che le banche erogano sono a bloccati per anni spesso mentre invece loro devono ridare indietro su richiesta i soldi immediatamente, o quasi USANO UNA LEVA FINANZIARIA ELEVATA 2) hanno un capitale che è solo dal 4% all'8% e hanno contante che è solo il 5% circa degli impieghi e prestiti, per cui le leggi e le regolamentazioni dichiarano una banca insolvibile se anche solo ha perdite pari al 3 o 4% del suo attivo una banca, se guardi il suo bilancio, oggi riceve soldi i) per metà dai clienti che li depositano nel c/c e ii) per metà da altre banche, assicurazioni, fondi comuni, fondi monetari e di recente anche dalle banche centrali Questi soldi in teoria dovrebbero in maggioranza essere disponibili su richiesta, fatta eccezione per i bonds che la banche vendono che sono anche a cinque o dieci anni. IL 70-80% DEL DENARO CHE LE BANCHE RICEVONO DOVREBBE ESSERE DISPONIBILE IMMEDIATAMENTE SU RICHIESTA o quasi immeditamente (i depositi in conto corrente subito, i pronti contro termine dopo tre mesi, i crediti delle banche centrali erano finora ad un mese o due, i soldi che prendono a prestito sull'euromercato ed euro dollaro tipicamente a uno-tre mesi...) La banca impiega invece questi soldi raccolti per erogare mutui a 20-25 anni, crediti al consumo come quelli per l'auto che sono a tre o cinque anni, crediti, fidi ed affidamenti a industrie, commercianti, costruttori, artigiani, che sono tutti impieghi da un anno a cinque anni e a volte anche dieci anni. In più le banche comprano anche di recente cartolarizzazioni di crediti e mutui sotto forma di bonds e infine anche titoli di stato italiani, portoghesi o greci o brasiliani o americani i quali sono con scadenza da un anno a 20 anni Il risultato è che quando qualcuno, o dei clienti o dei fondi, banche, assicurazioni e altri che hanno prestato denaro alle banche li chiedono indietro, le banche devono darglieli SUBITO O QUASI SUBITO, ma non ci riescono perchè hanno l'80% dei loro impieghi bloccati per anni, possono chiedere il "rientro" ad alcuni clienti da dei fidi, possono liquidare dei bonds italiani, ma non possono smobilitare più di tanto, non possono rinnegare contratti di mutuo o credito Questo nel contesto di un capitale che è solo dal 4% all'8% e un contante che è solo il 5% circa degli impieghi e prestiti, per cui le leggi e le regolamentazioni pongono vincoli ad una banca per evitare che diventi insolvibile e anche che si crei un panico e le altre istituzioni finanziarie smettano di prestare ad una banca rendendola automaticamente insolvibile nel giro di qualche giorno. E ovviamente per evitare che alla fine pure i clienti portino via i soldi come sta succedendo ora in Grecia dove il 20% dei depositi è uscito dalle banche Data la leva finanziaria con cui le banche operano e dato il capitale molto ridotto che hanno bastano perdite del 3-4% degli asset per rendere una banca insolvibile e per scatenare la corsa a ritirare il denaro innanzitutto da parte del mercato finanziario e poi da parte dei clienti con depositi in c/c. E le banche invece hanno da parte loro impieghi e investimenti che smobilizzano con fatica e più lentamente per cui non riescono a ridare i soldi facilmente se molti li chiedono e basta poco perchè siano tecnicamente fallite Quindi è vero che il sistema bancario crea moneta e allo stesso tempo che le singole banche vanno fallite...

I soldi a Londra, non a New York - GZ  

  By: GZ on Lunedì 26 Dicembre 2011 00:10

Martin Armstrong (il consulente più pagato nel mondo sui mercati finanziari, fino a quando non è stato messo in carcere con un pretesto dal 2001 al 2010) ^ha oggi un intervista eccezionale qui in cui spiega dove tenere i tuoi soldi#http://kingworldnews.com/kingworldnews/Broadcast/Entries/2011/12/19_Martin_A._Armstrong_files/Martin%20Armstrong%2012%3A19%3A2011.mp3^. Amstrong spiega "NON A NEW YORK, lo scandalo di MF Global ha mostrato definitivamente che il sistema giudiziario e di autorità di regolamentazione a New York è corrotto e se le banche non sputano i soldi dei clienti di MFG Global allora il sistema finanziario americano è sceso a livelli da terzo mondo". Meglio Londra o la Svizzera, Armstrong spiega che il sistema a Londra è molto più onesto che a New York, che definisce "Il Club" (dove tutti sono d'accordo). Lo scandalo di MF Global mette a repentaglio il sistema finanziario americano se non viene sistemato velocemente. Da alcune mesi sono stato rialzista sul dollaro, ma da quando è scoppiato MF Global sono meno sicuro (se non lo risolvono) Raccomanda per chi abbia somme un poco rilevanti con una banca o broker di chiedere per iscritto che i propri soldi non siano "re-ipotecati" come hanno fatto a MF Global. Un cliente ha diritto di chiedere conferma scritta di questo In Italia i media hanno parlato poco dello scandalo di MF Global, ma è una vicenda incredibile, sono passati ormai due mesi e ci sono quasi un miliardo di dollari spariti, sanno in realtà che sono stati presi da alcune mega banche come JPMorgan e non li vogliono ridare Armstrong ha tenuto la sua prima conferenza mondiale il 7 dicembre a Philadelphia con 300 persone che pagavano da 2500 a 10mila dollari per sentirlo e ora ne ha altre quattro, una a Berlino sembra in Europa. E' uno dei pochi al mondo a cui prestare attenzione Armstrong ha molto peso quando parla nel mondo, dopo che ha tenuto la conferenza e sparato a zero sul suo sito sul CME, la SEC e il resto della gang di New York per lo scandalo di MF GLobal il CME ha sputato 500 milioni di dollari (come è ovvio, se dei soldi di clienti che usano il margine presso il CME sono spariti è il CME che dovrebbe trovarli e garantirli...)

le banche più rischiose - GZ  

  By: GZ on Domenica 25 Dicembre 2011 23:11

Stock: Unicredito

Gianlini, se vuoi sapere cosa è più rischioso oggi, guarda i siti che portano le quotazioni dei CDS, Unicredit ha un debito che se vuoi assicurarlo contro il default ti costa 550 punti l'anno (cioè 55mila all'anno assicurarne 1 milione), Credit Suisse 140 punti per cui dei due sembra molto meno rischioso... i famigerati ^credit default swap (CDS) sul debito Austriaco costano solo sui 90-100 punti#http://www.creditlime.com/price/getresult.php?uid=c_AUT^ mentrer i credit default swap (CDS) sul debito Italiano costano sui 550 punti, cioè costa ad es. 55 mila euro l'anno assicurare per 5 anni un milione di BTP ...i credit default swap (CDS) sul debito Messicano costano sui 160 punti...tanto per dare un punto di riferimento Société Générale 347 punti BNP Paribas 265 punti. Credit Suisse 148 punti UBS 210 punti Santander 363 punti UniCredit 553 punti Deutsche Bank 197 punti. Royal Bank of Scotland 354 punti Barclays 207 punti.

magia da prestigiatore - GZ  

  By: GZ on Domenica 25 Dicembre 2011 22:41

Stock: Banca Intesa

...Altro errore madornale. Draghi ha immesso tanta liquidità nel sistema (quasi 500 miliardi) quanta ne ha drenata (il corrispettivo di bot, bonos, crediti vari ecc.). Invece, i 40 miliardi del funzianario sarebbe stata un'immissione senza drenaggio o sterilizzazione.... ------------ Dove è che hanno "drenato" ? Prima di entrare di nuovo nei dettagli bisogna rendersi conto che questo è UN BEL REGALO PER LE BANCHE ITALIANE. Con questo hai finalmente un "segnale di acquisto" per le nostre banche, perchè sono miliardi che vengono regalati, con un meccanismo contorto in modo che pochi se ne accorgano in quale riga delle tabelle del bilancio della BCE o delle operazioni di mercato aperto che ho ricopiato sotto c'è scritto che hanno "drenato" i 489 miliardi di martedì ? Banca Intesa o ^Unicredit ora emette ad es 10 miliardi di sue obbligazioni al 7.3%#https://www.unicredit.it/content/unicredit/it/privati/investimenti/titoliobbligazionari/nuoveemissioni/obbligazionicollocamenti/_jcr_content/allContent/download_71/file.res/Scheda%20Prodotto.pdf^, ma poi le compra lei, le da in pegno alla BCE e ottiene 10 miliardi che si aggiungono come attività nel suo bilancio e che può usare PER TRE ANNI al costo dell'1%. Fino al 2015 quindi non si "drena" niente. Se Intesa o Unicredit invece da in pegno dei BTP che ha e usa i soldi per comprare altri BTP emessi ora allora ^DI FATTO LA BCE FINANZIA IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO ALL'1% (usando le banche italiane, per aggirare i tedeschi)#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=5744&reply_id=327983^ Il 21 dicembre, come si vede dalle tabelle che la BCE pubblica, sono stati creati 489 miliardi di euro dal niente e dati come finanziamento a 3 anni. Dovranno quindi essere rimborsati nel 2015, ma se nel 2015 le cose vanno ancora male verrà esteso... Questo è identico al Quantitave Easing che fanno inglesi e americani, salvo per il dettaglio che qui si paga un 1% e la FED e la Banca di Inghilterra non fanno pagare niente. Ma anche la FED e BofE dicono sempre che entro un paio di anni questi miliardi di bonds che hanno comprato nel 2009 e 2010 li rivenderanno e "dreneranno" liquidità, solo che finora rimandano sempre. La BCE ora fa la stessa identica cosa, ma per salvare la faccia e non far rivoltare i tedeschi lo chiama "prestito triennale all'1%" Una parte dei 489 miliardi va a rimpiazzare finanziamenti della stessa BCE in scadenza e quindi non c’è flusso di liquidità aggiuntivo, ma semmai solo un leggero vantaggio sul costo applicato. La parte residua, che rappresenta vera iniezione di liquidità per le banche italiane funziona ^in questo modo contorto (descritto da Fabio Bolognini#http://www.linkerblog.biz/2011/12/21/giochi-di-prestigio-in-banca/^): ----------- ..A) per finanziarsi all’1% dalla BCE ogni banca deve consegnare a garanzia una certa tipologia di titoli detenuti nel portafoglio investimento; B) a fronte della richiesta di 110 miliardi le principali banche italiane hanno scelto in parte di consegnare nuove obbligazioni per circa 40 miliardi emesse dalle stesse banche, quotate di corsa al MOT della Borsa Italiana nei giorni scorsi (per avere caratteristiche di liquidità) e, attenzione, coperte dell’ombrello di garanzia del Ministero del Tesoro appena concesso con la manovra Monti. Gran parte dei bond quotati hanno durata di soli 6 mesi e tra sei mesi dovranno essere rimpiazzati da nuovi bond. C) così facendo, per capirci con un esempio, ^Intesa emette 12 miliardi di obbligazioni a 6 mesi al 6%, non le vende a nessuno, ma le acquista lei stessa#http://www.linkerblog.biz/2011/12/21/giochi-di-prestigio-in-banca/^ mettendole nel portafoglio investimenti (manovra resa possibile con un’altra deroga concessa dalla Banca d’Italia). Effetto neutro sul conto economico (Intesa paga il 6% a…Intesa) ma le obbligazioni ^sono usate per ottenere 12 miliardi a 3 anni dalla BCE all’1%#http://www.linkerblog.biz/2011/12/21/giochi-di-prestigio-in-banca/^. Unicredit ad esempio il 21 dicembre, stesso giorno (!) ha chiuso la ^vendita di obbligazioni sue scadenza 2019 che pagano un 7.5% medio#https://www.unicredit.it/content/unicredit/it/privati/investimenti/titoliobbligazionari/nuoveemissioni/obbligazionicollocamenti/_jcr_content/allContent/download_71/file.res/Scheda%20Prodotto.pdf^ ^Alla fine di questa magia da prestigiatore lo Stato italiano ha garantito un debito bancario pressoché finto#http://www.linkerblog.biz/2011/12/21/giochi-di-prestigio-in-banca/^, che ha consentito alle banche di fare provvista all’1% evitando di affacciarsi sui mercati obbligazionari veri e pagare il 7-8% su quelle durate. La provvista fatta, per capirci, non è e non sarà aggiuntiva in quanto andrà semplicemente a rimpiazzare obbligazioni in scadenza, che a loro volta finanziavano mutui casa e mutui imprese di scadenza quasi sempre più lunga. La BCE ha così inteso evitare la crisi che sarebbe sorta da un mancato rifinanziamento o da un rifinanziamento a costi eccessivamente onerosi. Tuttavia i 110 miliardi entrati nel magazzino delle banche italiane all’1% possono essere usati in tre modi: 1) per rifinanziare prestiti alla clientela usando come parametro di costo l’1,50% (se non proprio l’1%) a cui aggiungere lo spread (rischio-cliente) concordato, abbassando così la soglia di costo di famiglie e imprese e contribuendo a fare ricrescere l’economia reale. Fondi garantiti dallo Stato, erogati dalla Banca Centrale, quindi senza rischio per le banche (si spera, ma non ci contiamo molto) 2) per lucrare un margine tra quell’1% e il costo praticato alla clientela (famiglie e piccole imprese) a cui si potrà sempre dire in filiale che i tassi sono saliti per effetto della crisi e ‘dello spread’ (che in effetti non si è abbassato di nulla). Il margine potrebbe anche essere imponente considerando i tassi praticati e richiesti in queste settimane e le nuove soglie massime stabilite dal decreto anti-usura. Semplice calcolo: un margine del 5% sul costo BCE rappresenta un extra-profitto di 2,0 miliardi per ognuno dei 3 anni solo sui bond di nuova emissione oppure di 5,5 miliardi sull’intero flusso dalla BCE, una somma che il sistema bancario si troverebbe come regalo. 3) per comprare titoli di stato italiani che scadono entro il 2015 e che pagano ora un 5 o 6% lucrando quindi un 5% circa di differenza rispetto al suo costo di questo denaro che è l'1%, senza alcun rischio

rinunciare ad un -30/40% della propria ricchezza - GZ  

  By: GZ on Domenica 25 Dicembre 2011 02:26

Un sito utile da leggere in italiano è quello di questo commercialista piuttosto noto nel suo settore che ha scritto diversi libri ed è molto professionale quando scrive sul web. E' andato ^a cena con Alessandro Denicola, Oscar Giannino, Guido Tabellini, Franco Debenedetti e Piero Ostellino#http://consulenza-pmi.blogspot.com/2011/12/la-cena-triste-degli-economisti.html^ e racconta cosa dicono: "..ero in compagnia di persone molto piacevoli che hanno in qualche modo attutito l'effetto devastante delle previsioni sul nostro Paese. A livello economico si può scegliere tra un fallimento tipo Argentina o 15 anni di recessione pesantissima. Tra una uscita dall'euro con effetti pari ad una guerra persa o una lenta agonia. Rinunciare ad un 30/40% della propria ricchezza, del potere d'acquisto del proprio stipendio (ma poi come vivi?) per recuperare competitività. A livello politico si paventano timori per limitazione libertà personali e diritti soggettivi...." Noto quindi che anche gente non ingenua come Ostellino, o DeBenedetti (il fratello, non il bandito...) prevede come me un... ^rinunciare ad un -30/40% della propria ricchezza per gli italiani#http://consulenza-pmi.blogspot.com/2011/12/la-cena-triste-degli-economisti.html^... Tuttavvia se uno si da una mossa e toglie i soldi dall'euro e dall'Italia, va anche al ribasso, compra altre valute e dell'oro, allora individualmente (non come paese purtroppo), è ancora in tempo per evitarlo, per se e la propria famiglia.

Preparano il software per le lire - GZ  

  By: GZ on Domenica 25 Dicembre 2011 01:30

Queste sono le notizie che possono creare panico. Oggi sul Wall Street Journal riportano che la società belga che fornisce i softare per gli IBAN e Swift dei trasferimenti ^ha ricevuto la richiesta di preparare il software per il ritorno alla dracma, lira e escudo#http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204552304577117003072894554.html^. Ci sono altre notizie di preparativi iniziali ad esempio in Inghilterra. D'altra parte so da fonte certa che da settembra la Presidenza della Repubblica italiana ha mandato una nota riservata a tutti i canali televisivi perchè evitino di parlare o di invitare in trasmissione gente che parli di un ritorno alla lira Ricordo, perchè magari nel mezzo di tanti commenti si perde il filo delle cose essenziali, che a mio avviso è meglio avere i propri soldi : i) in valute diverse dall'euro e se in euro in titoli obbligazionari o azionari tedeschi, olandesi o austriaci ii) in conti all'estero, non necessariamente in Svizzera, anche in Austria, Inghilterra o USA, Klagenfurt è vicina e non c'è dogana e a Londra ho sentito dire che ci sono diverse banche e con Ryanair puoi anche andarci ogni tanto con poco... Contrariamente a quello che molti pensano se depositi dei soldi in un banca NON LI TENGONO IN CASSAFORTE PER CUI ANCHE SE ABITI VICINO ALLA BANCA NON SEI PIU' VICINO AI TUOI SOLDI. In una banca che ha 100 miliardi i soldi in contanti in media sono 5 miliardi (il 4.6% in Italia) gli altri 95 miliardi sono numeri in un foglio Excel. Che la banca quindi sia a Londra o a Poggibonsi dove tu abiti non fa differenza perchè c'è un mega computer unico che rappresenta tutti i soldi che entrano ed escono e sta a Milano o nel caso ad esempio di BNL ora a Parigi, anzi con i servizi ora di "cloud" il server può essere in Irlanda. I tuoi stessi soldi sono arrivati (in genere e in prevalenza) tramite bonifici ed assegni, cioè accrediti su computer. I tuoi soldi in banca sono numeri digitati da qualcuno in un foglio elettronico di un server, quindi se anche la banca è a Copenaghen ti basta che ci sia un bancomat...Anzi se la banca è all'estero con la stretta sul contante in corso finisce che sarà più facile prelevarli Ovviamente è un discorso che prescinde dal trading e dallo speculare su un orizzonte temporale di un paio di settimane, perchè non salterà tutto nel prossimo mese. Ma la logica e i numeri dicono che salterà probabilmente, diciamo entro l'estate-autunno del 2012 al più tardi